Anche il 23enne ciclista Vincenzo Nibali, fiore all'occhiello dello sport messinese, ha deciso di fare visita a Salina. Vincitore quest'anno della Tappa del Trentino, primo siciliano in assoluto, la carriera di Nibali, lo "Squalo dello Stretto", è già costellata di successi ed importanti piazzamenti, come l'11. posto al Giro d'Italia. L' astro nascente del ciclismo azzurro, presente anche nella fortunata spedizione olimpica, è stato ospite del camping "Tre Pini", struttura ricettiva di Rinella (borgo marinaro del comune di Leni).
«È davvero con grande orgoglio - ci ha detto Antonio Podetti, sindaco di Leni -, che accogliamo un campione di tale calibro nella nostra isola. Nibali è una speranza del ciclismo. Ci auguriamo che insieme a lui possa crescere il nostro territorio". «Questa è la prima volta che vengo a Salina - ha detto Nibali. Il primo impatto è stato ottimo. Una vista mozzafiato su luoghi meravigliosi. Non occorre andare troppo lontano, in Italia, per visitare posti tanto belli. A 16 anni mi sono trasferito a Mastromario (Pistoia) e lì ho trovato una seconda famiglia. Ma i miei vecchi affetti rimangono qui nel Sud e ci torno sempre molto volentieri. Le più grandi soddisfazioni? Senz'altro la convocazione in nazionale e poi i successi con la mia squadra, la Liquigas».
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mercoledì 3 settembre 2008
martedì 2 settembre 2008
Asilo nido: Il "Giulio"(China) furioso
E' su tutte le furie l'assessore al Patrimonio Giulio China, dopo che i consiglieri Gesuele Fonti e Francesco Megna hanno evidenziato(non solo a parole ma anche con immagini) il gravissimo degrado in cui versa l'asilo nido di via S. Giorgio a Lipari. Puntando anche l'obiettivo sulle "spese folli"(circa 120.000 euro all'anno) per affittare da privati immobili da destinare ad uffici comunali mentre i beni del comune vanno in rovina. “Sull'asilo nido- ha dichiarato l'assessore- ho avviato una indagine e chiederò che i responsabili vadano perseguiti. I locali-sostiene l'assessore- erano stati affidati ad una cooperativa(Margherita?), mentre l’area esterna era stata utilizzata da una ditta che in zona aveva eseguito dei lavori pubblici".
China ha tenuto a ricordare come più volte ha scritto al sindaco e al dirigente competente per avere un elenco dei beni di proprietà dell'ente, la loro destinazione, il nome di chi li detiene e a che titolo. "Sino ad oggi- ha affermato- senza risposta alcuna. E questo mentre continuiamo a sborsare fior di quattrini ai privati che ci locano i loro immobili".
Richiesto un tavolo permanente sui lavori di messa in sicurezza dei porti di Lipari
Comunicato stampa
Questa mattina i consiglieri di minoranza Sabatini, Biviano, Centorrino, D’Alia, Lauria, Lo Cascio e Paino hanno inoltrato una lettera al sindaco Bruno, al presidente del consiglio comunale Longo e ai colleghi di maggioranza, dove si chiede l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente al fine di promuovere una discussione condivisa tra forze di maggioranza e forze di minoranza sul presente e sul futuro delle opere di messa in sicurezza dei porti di Lipari, e segnatamente di quelli di Sottomonastero e Marina Corta. Ciò anche alla luce dei fatti che si sono verificati durante gli ultimi mesi (dalla scoperta delle strutture sommerse romane a Sottomonastero, al sequestro dei cassoni a Marina Corta), che rendono necessario l’accesso ad informazioni aggiornate sui tempi, sulle modalità e sulle prospettive a breve e medio termine connesse a tali opere, sia per i consiglieri comunali, sia per l’intera comunità. Gli scriventi auspicano di trovare nei colleghi consiglieri la massima sensibilità verso questo tema e verso la proposta avanzata, nella consapevolezza che soltanto attraverso il confronto e la discussione possano essere individuate le soluzioni che raccolgano il più ampio consenso possibile, nell’interesse generale del paese e della cittadinanza.
Questa mattina i consiglieri di minoranza Sabatini, Biviano, Centorrino, D’Alia, Lauria, Lo Cascio e Paino hanno inoltrato una lettera al sindaco Bruno, al presidente del consiglio comunale Longo e ai colleghi di maggioranza, dove si chiede l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente al fine di promuovere una discussione condivisa tra forze di maggioranza e forze di minoranza sul presente e sul futuro delle opere di messa in sicurezza dei porti di Lipari, e segnatamente di quelli di Sottomonastero e Marina Corta. Ciò anche alla luce dei fatti che si sono verificati durante gli ultimi mesi (dalla scoperta delle strutture sommerse romane a Sottomonastero, al sequestro dei cassoni a Marina Corta), che rendono necessario l’accesso ad informazioni aggiornate sui tempi, sulle modalità e sulle prospettive a breve e medio termine connesse a tali opere, sia per i consiglieri comunali, sia per l’intera comunità. Gli scriventi auspicano di trovare nei colleghi consiglieri la massima sensibilità verso questo tema e verso la proposta avanzata, nella consapevolezza che soltanto attraverso il confronto e la discussione possano essere individuate le soluzioni che raccolgano il più ampio consenso possibile, nell’interesse generale del paese e della cittadinanza.
Filastrocca politica
Girando su internet un caro amico di Eolienews ha trovato in un forum questa "filastrocca". Lo scrittore si firma con il nickname "Primadell'alba". Noi ve la proponiamo così come ci è stata inviata.
Son l’orso bruno e sono affamato
Batto le isole affaccendato
Vado alle feste..e ballo e canto.
Se non convinco..li affogo nel pianto
Le mie risposte son sempre evasive
Le soluzioni..sempre abusive
Dai miei fidi lupi spesso m’informo
Così all’occorrenza..voilà mi trasformo
Con le “bizzoche” divento mandrillo
Con chi mi accusa son coccodrillo
E poi.... arriva Gullo e parla del bello..
He!he! son Barbarossa … attacco il castello
E quel piccoletto che vuole i miei panni?
Ma via dalle palle D’Alia e Giorgianni
per vincere le idee giuste son solo le mie..
molta scaltrezza e tante bugie
e a chi mi chiede il conto domani?
Lo sanno tutti…”c’ià nesciu ‘nte mani”….
Son l’orso bruno e sono affamato
Batto le isole affaccendato
Vado alle feste..e ballo e canto.
Se non convinco..li affogo nel pianto
Le mie risposte son sempre evasive
Le soluzioni..sempre abusive
Dai miei fidi lupi spesso m’informo
Così all’occorrenza..voilà mi trasformo
Con le “bizzoche” divento mandrillo
Con chi mi accusa son coccodrillo
E poi.... arriva Gullo e parla del bello..
He!he! son Barbarossa … attacco il castello
E quel piccoletto che vuole i miei panni?
Ma via dalle palle D’Alia e Giorgianni
per vincere le idee giuste son solo le mie..
molta scaltrezza e tante bugie
e a chi mi chiede il conto domani?
Lo sanno tutti…”c’ià nesciu ‘nte mani”….
Lo Cascio interroga il sindaco sull'asilo nido: "Ma non era stato affidato alla Coop. Margherita?"
Una interrogazione è stata inoltrata al sindaco di Lipari dal consigliere Pietro Lo Cascio sulla gestione dell’asilo nido di Lipari.
Il testo- Oggetto: interrogazione su iniziative del Comune di Lipari relative alla gestione dell’asilo nido.
Gentile Sindaco, ho appreso da un notiziario locale del grave stato di abbandono in cui versano i locali dell’asilo nido di via San Giorgio, grazie alla denuncia e al video realizzato dai colleghi consiglieri di maggioranza Megna e Fonti, e, come molti altri concittadini, non Le nascondo il rammarico nel prendere atto che una struttura pubblica – realizzata per assolvere un importante ruolo sociale – sia soggetta a un simile degrado. Si tratta di un fatto talmente grave che non sorprende il fatto di assistere a un evidente disagio persino tra coloro che hanno condiviso programma, intenti e metodi della Sua attuale amministrazione, responsabile delle iniziative (o delle mancate iniziative) in merito ai locali anzidetti. Se la memoria non mi inganna, tuttavia, rammento come lo stesso notiziario avesse pubblicato con enfasi, in data 6 gennaio 2008, un’altra notizia, questa volta riguardante l’affidamento degli stessi locali comunali tramite convenzione alla cooperativa “Margherita”, presideduta dalla Sig.ra Lo Rizio; sempre secondo la stessa fonte, l’asilo nido sarebbe stato destinato allo svolgimento di iniziative ludico-ricreative per l’infanzia, da realizzare nell’ambito del progetto “Baby dreams”, grazie anche al supporto di un co-finanziamento regionale. Stante l’evidente contraddizione tra tali notizie e non avendo avuto modo di affrontare la questione in consiglio comunale, la cui attività da mesi sembra caratterizzata da una ostinata e incomprensibile latenza, La interrogo per apprendere se i locali dell’asilo nido sono effettivamente mai stati affidati dalla Sua Amministrazione tramite convenzione alla cooperativa “Margherita”, o ad altra cooperativa, riservandomi in caso affermativo di accedere alla relativa documentazione amministrativa; in caso contrario, quali motivazioni avrebbero costituito un elemento ostativo per tale affidamento; certo di un Suo cortese riscontro, e invitandoLa a fornire risposta scritta alla presente entro i termini previsti dalla legge, Le porgo i miei cordiali saluti.
Pietro Lo Cascio consigliere comunale “Eolie nel Cuore”
Caro direttore....Ci scrive Legambiente Lipari
Caro Direttore,
ho letto con attenzione la lettera che i consiglieri Francesco MEGNA e Gesuele FONTI hanno inviato al sindaco ed ancor più eloquenti, sullo stato di fatto, si sono rivelate le immagini del filmato sulla “catastrofica” e documentata situazione di abbandono dell’ex asilo nido.
Sono indignato come e quanto ogni cittadino di questo comune nel constatare la carente (o quasi nulla) attenzione dell’amministrazione Bruno ai problemi reali del paese che passano dalla gestione dei RSU, all’abbandono di intere aree di interesse commerciale (Marina Corta), alla inidonea rete idrica e fognaria del paese, al turismo (ieri settore trainante oggi ricchezza marginale).
Aggiungiamo pure il disagio personale dei cittadini residenti dovuto a schiamazzi notturni, alla musica incessante fino a tarda notte, all’assalto di turisti “fai da te”, ai motorini rombanti nei vicoli alle tre del mattino, alla disgregazione del tessuto sociale e la “zuppa” è servita.
Sono indignato nel constatare che proprio due consiglieri dell’amministrazione Bruno, (forse a caccia di visibilità o futuri consensi elettorali, coloro cioè che hanno sbandierato in un recente passato per la vittoria elettorale e per la loro politica del “fare” contro le tenebre della sinistra faziosa e paralizzante), si facciano promotori di denuncie contro la cattiva amministrazione, senza sentire loro stessi vergogna per il solo fatto di sostenerla. I due “giovani politici”, oggi non sono più giustificabili; o si sta con la maggioranza accettandone programmi ed incoerenze o, non accettandone l’operato, ci si dimette passando all’opposizione.
L’assunto “il sistema si cambia dall’interno” non regge. Bisogna aver il coraggio delle proprie scelte sempre e comunque. Siamo al punto di non ritorno e le energie “comunque positive” dei consiglieri Fonti e Megna, congiunte alle energie sopite di tanti cittadini eoliani potrebbero essere spese al reale cambiamento di questo martoriato paese.
Piero Roux
Presidente Legambiente Lipari
ho letto con attenzione la lettera che i consiglieri Francesco MEGNA e Gesuele FONTI hanno inviato al sindaco ed ancor più eloquenti, sullo stato di fatto, si sono rivelate le immagini del filmato sulla “catastrofica” e documentata situazione di abbandono dell’ex asilo nido.
Sono indignato come e quanto ogni cittadino di questo comune nel constatare la carente (o quasi nulla) attenzione dell’amministrazione Bruno ai problemi reali del paese che passano dalla gestione dei RSU, all’abbandono di intere aree di interesse commerciale (Marina Corta), alla inidonea rete idrica e fognaria del paese, al turismo (ieri settore trainante oggi ricchezza marginale).
Aggiungiamo pure il disagio personale dei cittadini residenti dovuto a schiamazzi notturni, alla musica incessante fino a tarda notte, all’assalto di turisti “fai da te”, ai motorini rombanti nei vicoli alle tre del mattino, alla disgregazione del tessuto sociale e la “zuppa” è servita.
Sono indignato nel constatare che proprio due consiglieri dell’amministrazione Bruno, (forse a caccia di visibilità o futuri consensi elettorali, coloro cioè che hanno sbandierato in un recente passato per la vittoria elettorale e per la loro politica del “fare” contro le tenebre della sinistra faziosa e paralizzante), si facciano promotori di denuncie contro la cattiva amministrazione, senza sentire loro stessi vergogna per il solo fatto di sostenerla. I due “giovani politici”, oggi non sono più giustificabili; o si sta con la maggioranza accettandone programmi ed incoerenze o, non accettandone l’operato, ci si dimette passando all’opposizione.
L’assunto “il sistema si cambia dall’interno” non regge. Bisogna aver il coraggio delle proprie scelte sempre e comunque. Siamo al punto di non ritorno e le energie “comunque positive” dei consiglieri Fonti e Megna, congiunte alle energie sopite di tanti cittadini eoliani potrebbero essere spese al reale cambiamento di questo martoriato paese.
Piero Roux
Presidente Legambiente Lipari
Eolie multiservizi: "Le critiche dell'assessore China non possono riguardare la nostra società"
Comunicato stampa "Eolie multiservizi"
Con riferimento alla nota dell’Assessore all’Ecologia del Comune di Lipari Signor Giulio China del 29 agosto 2008 diffusa dai media locali dal titolo “SERVIZIO RIFIUTI CARENTE: I MEZZI EMANANO CATTIVI ODORI, CASSONETTI NON VENGONO LAVATI, NIENTE SPAZZOLATRICE E I VICOLI DEL CENTRO URBANO NON SONO SPAZZATI”, si rassegna quanto segue.
Si premette che quanto da Lei affermato non può riguardare la nostra Società, che opera sempre con professionalità, scrupolo quant’altro di meglio, nonostante la situazione di precarietà ed incertezza.
Ora, non siamo a conoscenza, non avendolo mai sottoscritto, di un contratto che regola l’operato fra l’A.T.O. e le imprese (fra cui la nostra), se non in proroga.
Dimentica l’Assessore che solo qualche settimana fa era pronto unitamente alla sua amministrazione a consegnare il servizio probabilmente a soggetti quantomeno di cultura certamente estranea al nostro territorio, assicurando agli stessi le giuste somme in corrispettivo; mentre, ha poi dovuto ricorrere alle imprese locali, che solo per amore verso il proprio territorio,fra l’altro messo a dura prova quest’anno da tutta una serie di problemi fra cui il calo di presenze di vacanzieri, hanno proseguito nell’espletamento dei servizi stavolta alle stesse condizioni precedenti: ovverosia, per noi sempre ostinatamente le stesse somme, per gli altri –le cui qualità risaltano dalle carte- le giuste somme.
Sappia l’Assessore,qualora la Sua attenzione non Gliel’avesse fatto percepire, che solo le imprese locali con abnegazione e spirito di sacrificio e senza nessuna certezza di essere pagati ed eventualmente quanto pagati, su richiesta dell’Amministratore dell’A.T.O. ME 5 hanno dato inizio alla raccolta differenziata nel mese di agosto, che se pur improvvisata, sta dando importanti risultati.
Riteniamo pertanto di avere fatto molto di più di quello che era nella nostre possibilità, pur riconoscendo che il servizio va certamente migliorato ed adeguato agli standard di una comunità a vocazione turistica come quella nostra,che non tocca a chi scrive determinare.
Infine, senza voler polemizzare, non temiamo i controlli, nel caso in cui si dispongano,purchè non si limitino al servizio di nettezza urbana, ma pure per il servizio idrico in modo da accertare come mai nelle zone alte l’acqua non arriva da ben 15 giorni, per cui sarebbe interessante sapere cosa prevedono il regolamento ed il contratto,e quali interventi ha adottato in merito la Sua amministrazione.
L’AMMINISTRATORE DELEGATO
Tindaro Fonti
Con riferimento alla nota dell’Assessore all’Ecologia del Comune di Lipari Signor Giulio China del 29 agosto 2008 diffusa dai media locali dal titolo “SERVIZIO RIFIUTI CARENTE: I MEZZI EMANANO CATTIVI ODORI, CASSONETTI NON VENGONO LAVATI, NIENTE SPAZZOLATRICE E I VICOLI DEL CENTRO URBANO NON SONO SPAZZATI”, si rassegna quanto segue.
Si premette che quanto da Lei affermato non può riguardare la nostra Società, che opera sempre con professionalità, scrupolo quant’altro di meglio, nonostante la situazione di precarietà ed incertezza.
Ora, non siamo a conoscenza, non avendolo mai sottoscritto, di un contratto che regola l’operato fra l’A.T.O. e le imprese (fra cui la nostra), se non in proroga.
Dimentica l’Assessore che solo qualche settimana fa era pronto unitamente alla sua amministrazione a consegnare il servizio probabilmente a soggetti quantomeno di cultura certamente estranea al nostro territorio, assicurando agli stessi le giuste somme in corrispettivo; mentre, ha poi dovuto ricorrere alle imprese locali, che solo per amore verso il proprio territorio,fra l’altro messo a dura prova quest’anno da tutta una serie di problemi fra cui il calo di presenze di vacanzieri, hanno proseguito nell’espletamento dei servizi stavolta alle stesse condizioni precedenti: ovverosia, per noi sempre ostinatamente le stesse somme, per gli altri –le cui qualità risaltano dalle carte- le giuste somme.
Sappia l’Assessore,qualora la Sua attenzione non Gliel’avesse fatto percepire, che solo le imprese locali con abnegazione e spirito di sacrificio e senza nessuna certezza di essere pagati ed eventualmente quanto pagati, su richiesta dell’Amministratore dell’A.T.O. ME 5 hanno dato inizio alla raccolta differenziata nel mese di agosto, che se pur improvvisata, sta dando importanti risultati.
Riteniamo pertanto di avere fatto molto di più di quello che era nella nostre possibilità, pur riconoscendo che il servizio va certamente migliorato ed adeguato agli standard di una comunità a vocazione turistica come quella nostra,che non tocca a chi scrive determinare.
Infine, senza voler polemizzare, non temiamo i controlli, nel caso in cui si dispongano,purchè non si limitino al servizio di nettezza urbana, ma pure per il servizio idrico in modo da accertare come mai nelle zone alte l’acqua non arriva da ben 15 giorni, per cui sarebbe interessante sapere cosa prevedono il regolamento ed il contratto,e quali interventi ha adottato in merito la Sua amministrazione.
L’AMMINISTRATORE DELEGATO
Tindaro Fonti
Brevi da Lipari
Incidente tra scooter e taxi nel tardo pomeriggio di ieri a Lipari. Ad avere la peggio è stato A.C. 21 anni di Lipari, che ha riportato una frattura al piede destro e una serie di micro-fratture in altre parti del corpo. Dopo le prime cure prestategli all'ospedale di Lipari è stato trasferito con l'elicottero del 118 al Papardo di Messina.
Il pontone Fioravanti, da venerdi scorso in rada a Lipari, effettuerà dei sondaggi per conto della società Lipari porto. Ciò in quanto le linee batimetriche della rada di Lipari sono, in atto, riportate su carte ritenute ormai datate. Sono stati individuati undici punti , tra Marina Corta e Porto Pignataro, nei quali verranno effettuati sondaggi, tendenti ad accertare l'effettiva profondità , la qualità e la consistenza dei fondali. stessi. Ovviamente nell'ottica della portualità integrata "contestata" che la società vorrebbe realizzare a Lipari. Si era parlato anche di sondaggi per conto della Sovrintendenza del mare nell'area archeologica di Sottomonastero ma in questo senso non ci sono conferme ufficiali.
La conclusione dei lavori di sondaggio è prevista in un mese.
Il pontone Fioravanti, da venerdi scorso in rada a Lipari, effettuerà dei sondaggi per conto della società Lipari porto. Ciò in quanto le linee batimetriche della rada di Lipari sono, in atto, riportate su carte ritenute ormai datate. Sono stati individuati undici punti , tra Marina Corta e Porto Pignataro, nei quali verranno effettuati sondaggi, tendenti ad accertare l'effettiva profondità , la qualità e la consistenza dei fondali. stessi. Ovviamente nell'ottica della portualità integrata "contestata" che la società vorrebbe realizzare a Lipari. Si era parlato anche di sondaggi per conto della Sovrintendenza del mare nell'area archeologica di Sottomonastero ma in questo senso non ci sono conferme ufficiali.
La conclusione dei lavori di sondaggio è prevista in un mese.
Lipari: L'ex asilo nido di San Giorgio abbandonato dall'amministrazione(Salvatore Sarpi- Gazzetta del sud)
Ex asilo nido di contrada S. Giorgio a Lipari: degrado, incuria, abbandono e spreco di denaro pubblico consistente in attrezzature e strutture lasciate alla mercè del tempo e dei vandali. Un immobile imponente che l'amministrazione comunale ha abbandonato al suo destino, così come evidenziato in una nota, accompagnata da un eloquente filmato, inviata al sindaco Mariano Bruno e all'assessore al Patrimonio Giulio China dai consiglieri Gesuele Fonti e Francesco Megna. Nonostante il comune paghi a privati circa 120.000 euro all'anno per la locazione di locali da adibire ad uffici, di cui 38.000 per la sola biblioteca.
L'impatto visibile con l'immobile è devastante da subito: il cancello d'ingresso spalancato, la struttura in totale stato di degrado è avvolta da sterpaglie (così come l'attiguo parco giochi) e sono evidenti i segni di ripetuti atti vandalici. Le mura portanti e parte del soffitto, presentano crepe, cedimenti di intonaco e segni di infiltrazioni di acqua. Il locale tecnico, con il quadro elettrico e la caldaia, non è provvisto di serratura, quindi accessibile a tutti. Azionati i salvavita vi è anche una regolare erogazione di energia elettrica.
Ma la punta massima del degrado, dell'abbandono e dell'evidente segno di spreco di denaro pubblico – evidenziano sempre nella nota i consiglieri Megna e Fonti – lo si raggiunge all'interno dell'ex asilo nido dove si accede agevolmente da un paio di ampi finestroni aperti o semiaperti e attraverso i quali ignoti hanno visitato, visitano e fruiscono della struttura e dalla quale, presumibilmente, sono stati asportati anche dei beni. L'interno, costituito da una decina di locali, alcuni dei quali molto ampi, è un vero e proprio campo di battaglia. Sparsi ovunque giocattoli, materassi, lavatoi (alcuni dei quali addirittura confezionati nel cellophane e mai utilizzati), attrezzature, culle in legno, estintori, accessori vari. Oltre a materiali organici lasciati come "cadeaux" dai visitatori che, come è più che evidente, hanno rovistato negli armadi, nei mobili, nelle scrivanie che si presentano con ante e cassetti aperti. I locali della cucina sono accessoriati con piano cottura professionale, frigorifero di grandi dimensioni, lavastoviglie industriale. Qui andrebbe verificata la funzionalità degli elettrodomestici e preservarli da eventuali danneggiamenti e/o furti.
Una situazione allucinante verso la quale sembra non esserci la volontà di trovare rimedio se è vero – sottolineano i consiglieri Fonti e Megna – che già «il 6 agosto scorso avevamo ribadito lo stato di abbandono della struttura e richiesto il recupero dello stabile e/o l'utilizzo parziale dello stesso e come un sopralluogo effettuato il primo settembre, evidenzia che nessun intervento è stato tuttavia posto in essere».
I due hanno chiesto allora «un immediato intervento per la messa in sicurezza, per le urgenti opere di chiusura dello stabile e per il recupero degli arredi e dei servizi ancora funzionanti; di voler promuovere iniziative e/o interventi volti al reperimento delle somme per il recupero, la ristrutturazione e la valorizzazione dei locali che potrebbero essere utilizzati per la destinazione d'uso originaria, ma anche quali uffici comunali (Biblioteca, Ufficio Tributi, Polizia municipale), in quanto appare francamente incomprensibile, quasi immorale, che il comune, nonostante l'imponente patrimonio immobiliare di cui dispone, spenda oltre 120.000 euro all'anno per la locazione di locali da adibire ad uffici comunali, di cui 38.000 euro annui per la sola biblioteca comunale».
L'impatto visibile con l'immobile è devastante da subito: il cancello d'ingresso spalancato, la struttura in totale stato di degrado è avvolta da sterpaglie (così come l'attiguo parco giochi) e sono evidenti i segni di ripetuti atti vandalici. Le mura portanti e parte del soffitto, presentano crepe, cedimenti di intonaco e segni di infiltrazioni di acqua. Il locale tecnico, con il quadro elettrico e la caldaia, non è provvisto di serratura, quindi accessibile a tutti. Azionati i salvavita vi è anche una regolare erogazione di energia elettrica.
Ma la punta massima del degrado, dell'abbandono e dell'evidente segno di spreco di denaro pubblico – evidenziano sempre nella nota i consiglieri Megna e Fonti – lo si raggiunge all'interno dell'ex asilo nido dove si accede agevolmente da un paio di ampi finestroni aperti o semiaperti e attraverso i quali ignoti hanno visitato, visitano e fruiscono della struttura e dalla quale, presumibilmente, sono stati asportati anche dei beni. L'interno, costituito da una decina di locali, alcuni dei quali molto ampi, è un vero e proprio campo di battaglia. Sparsi ovunque giocattoli, materassi, lavatoi (alcuni dei quali addirittura confezionati nel cellophane e mai utilizzati), attrezzature, culle in legno, estintori, accessori vari. Oltre a materiali organici lasciati come "cadeaux" dai visitatori che, come è più che evidente, hanno rovistato negli armadi, nei mobili, nelle scrivanie che si presentano con ante e cassetti aperti. I locali della cucina sono accessoriati con piano cottura professionale, frigorifero di grandi dimensioni, lavastoviglie industriale. Qui andrebbe verificata la funzionalità degli elettrodomestici e preservarli da eventuali danneggiamenti e/o furti.
Una situazione allucinante verso la quale sembra non esserci la volontà di trovare rimedio se è vero – sottolineano i consiglieri Fonti e Megna – che già «il 6 agosto scorso avevamo ribadito lo stato di abbandono della struttura e richiesto il recupero dello stabile e/o l'utilizzo parziale dello stesso e come un sopralluogo effettuato il primo settembre, evidenzia che nessun intervento è stato tuttavia posto in essere».
I due hanno chiesto allora «un immediato intervento per la messa in sicurezza, per le urgenti opere di chiusura dello stabile e per il recupero degli arredi e dei servizi ancora funzionanti; di voler promuovere iniziative e/o interventi volti al reperimento delle somme per il recupero, la ristrutturazione e la valorizzazione dei locali che potrebbero essere utilizzati per la destinazione d'uso originaria, ma anche quali uffici comunali (Biblioteca, Ufficio Tributi, Polizia municipale), in quanto appare francamente incomprensibile, quasi immorale, che il comune, nonostante l'imponente patrimonio immobiliare di cui dispone, spenda oltre 120.000 euro all'anno per la locazione di locali da adibire ad uffici comunali, di cui 38.000 euro annui per la sola biblioteca comunale».
lunedì 1 settembre 2008
Caro direttore... "quei benedetti ragazzacci..e le noci nel sacco"
Caro direttore....
non so descrivere bene (diciamo piuttosto che preferisco evitare di esprimermi), con quale sentimento leggo la relazione di quei "benedetti ragazzacci", i consiglieri Fonti e Megna sullo stato dell'asilo nido di Lipari... e, chissà mai perchè, mi viene subito in mente la giustificazione più ricorrente che sento da chi amministra la "cosa pubblica" a qualsiasi livello questa avvenga, senza distinzione di colori o partiti, quando si chiede un intervento, anche se questo rientra fra le cose "essenziali o prioritarie" di una pubblica amministrazione ... e cioè "NON CI SONO SOLDI!" oppure, più tecnicamente...: "manca la copertura finanziaria!"
Ogni altro commento è superfluo....
Mi perdoni l'intervento ma mi sono ricordato un proverbio antico che diceva: "Una noce in un sacco non fa rumore!".. mi auguro che le noci inizino a riempire questo benedetto sacco... e che si manifesti la disapprovazione in maniera inequivocabile... tutto ciò nel pieno rispetto del rapporto di collaborazione fra cittadino e amministrazione pubblica...
Cordialmente
Mario Profilio
non so descrivere bene (diciamo piuttosto che preferisco evitare di esprimermi), con quale sentimento leggo la relazione di quei "benedetti ragazzacci", i consiglieri Fonti e Megna sullo stato dell'asilo nido di Lipari... e, chissà mai perchè, mi viene subito in mente la giustificazione più ricorrente che sento da chi amministra la "cosa pubblica" a qualsiasi livello questa avvenga, senza distinzione di colori o partiti, quando si chiede un intervento, anche se questo rientra fra le cose "essenziali o prioritarie" di una pubblica amministrazione ... e cioè "NON CI SONO SOLDI!" oppure, più tecnicamente...: "manca la copertura finanziaria!"
Ogni altro commento è superfluo....
Mi perdoni l'intervento ma mi sono ricordato un proverbio antico che diceva: "Una noce in un sacco non fa rumore!".. mi auguro che le noci inizino a riempire questo benedetto sacco... e che si manifesti la disapprovazione in maniera inequivocabile... tutto ciò nel pieno rispetto del rapporto di collaborazione fra cittadino e amministrazione pubblica...
Cordialmente
Mario Profilio
Lutto nella Chiesa eoliana: E' deceduto Padre Santospirito
E’ deceduto stamani all'ospedale Papardo a Messina, Padre Vincenzo Santospirito. Aveva 85 anni ed era una delle figure storiche della Chiesa nelle Eolie.
Parroco di Filicudi, per oltre 50 anni, poco più di una settimana fà, era stato protagonista, suo malgrado, di un incidente stradale. Nella strada dell'isola aveva perso il controllo della sua Fiat 600 che era andata a sbattere violentemente contro un muro. Il parroco, dopo il soccorso, era stato trasferito d’urgenza in elicottero al Papardo di Messina poichè aveva riportato la frattura del femore e un forte trauma cranico. I funerali si svolgeranno mercoledì a Malfa. Annunciata la presenza dell'Arcivescovo Mons. Calogero La Piana.
Parroco di Filicudi, per oltre 50 anni, poco più di una settimana fà, era stato protagonista, suo malgrado, di un incidente stradale. Nella strada dell'isola aveva perso il controllo della sua Fiat 600 che era andata a sbattere violentemente contro un muro. Il parroco, dopo il soccorso, era stato trasferito d’urgenza in elicottero al Papardo di Messina poichè aveva riportato la frattura del femore e un forte trauma cranico. I funerali si svolgeranno mercoledì a Malfa. Annunciata la presenza dell'Arcivescovo Mons. Calogero La Piana.
La vergogna dell'ex asilo nido. Degrado e abbandono. E il comune paga ai privati 38.000 mila euro annui per i locali della biblioteca
I consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti hanno scritto(allegando un eloquente filmato) al sindaco di Lipari e all'assessore al Patrimonio per evidenziare la vergognosa situazione in cui versa l'ex asilo nido di via S. Giorgio a Lipari e sottolineando come, a fronte di un locale abbandonato a se stesso e in balia dei vandali, il comune paghi oltre € 120.000 all’anno per la locazione di locali da adibire ad uffici comunali, di cui € 38.000,00 annui per la sola biblioteca comunale. Il testo della lettera di Fonti e Megna e le foto del degrado
SIGNOR SINDACO
COMUNE DI LIPARI
ASSESSORE AL PATRIMONIO
OGGETTO: LOCALI ASILO NIDO di via San Giorgio_
Con la presente il gruppo scrivente intende segnalare lo stato di GRAVISSIMO DEGRADO e TOTALE ABBANDONO, in cui versano i locali dell’ex asilo nido di via San Giorgio a Lipari.
Da un sopralluogo effettuato in data 15 Luglio 2008, i consiglieri scriventi hanno potuto rilevare quanto segue:
il Cancello d’ingresso è aperto, anzi spalancato, anche durante le ore notturne e nei giorni festivi;
la struttura esterna versa in totale stato di abbandono, è avvolta da sterpaglie incolte ed è stata oggetto di molteplici atti vandalici, ai lampioni che cingono il periplo della struttura, ed al box esterno il motorino e la pompa di sollevamento dell’acqua;
le mura portanti della struttura, e parte del soffitto, presentano numerose crepe, cedimenti di intonaco ed evidenti segni di infiltrazioni piovane: ai lati della struttura, vi sono numerosi “fogli” di materiale sintetico per l’impermeabilizzazione, presumibilmente caduti giù dal tetto ove erano stati applicati per evitare infiltrazioni e preservare la struttura;
il parco giochi, contenente altalene, scivoli e giostre, si presenta abbastanza integro, tuttavia non fruibile in quanto totalmente avvolto dalle sterpaglie;
il locale tecnico con il quadro elettrico, la caldaia ed i salvavita non è provvisto di serratura, pertanto è accessibile a tutti, inoltre azionati i salvavita, si può agevolmente constatare, la regolare erogazione di energia elettrica, nonostante la struttura sia inutilizzata da diversi anni;
i locali interni dell’ex asilo nido sono facilmente accessibili, in quanto vi sono almeno un paio di ampi finestroni, lasciati appositamente aperti per agevolare l’accesso nei locali, che sono stati ripetutamente “visitati”, “fruiti” e probabilmente “derubati” da ignoti, come ben si evince dal filmato che si allega alla presente, girato dai consiglieri scriventi in data 15 Luglio 2008;
i predetti locali si presentano devastati al loro interno: sparsi per il pavimento, sulle pareti e sui mobili si possono trovare giocattoli, materassi, lavatoi (alcuni dei quali addirittura confezionati nel cellophane e mai utilizzati), attrezzature per infanti, culle in legno, estintori, accessori vari, materiali organici di indubbia provenienza etc…;
gli armadi, i mobili, le scrivanie si presentano tutti con le ante ed i cassetti aperti, presumibilmente rovistati da ignoti visitatori;
i locali della cucina sono accessoriati con piano cottura professionale, frigorifero di grandi dimensioni, lavastoviglie industriale: andrebbe verificata la funzionalità di tali elettrodomestici ed eventualmente preservati gli stessi, da eventuali probabili danneggiamenti e/o furti futuri;
il materiale sintetico a fogli (probabilmente asfalto o catrame) applicato sul tetto per l’impermeabilizzazione, appare irrimediabilmente fuori uso, totalmente dissestato e non più funzionale.
A supporto di tali, gravissime affermazioni, si rimette copia delle riprese effettuate dagli scriventi in data 15-07-2008, comprovante la stato di assoluto degrado ed abbandono in cui versa la struttura e gli atti vandalici cui la stessa è stata presumibilmente oggetto in questi ultimi anni.
Durante la seduta consiliare del 6 Agosto 2008, il Gruppo scrivente aveva ribadito lo stato di abbandono della struttura e richiesto contestualmente il recupero dello stabile e/o l’utilizzo parziale dello stesso.
Tuttavia, da un sopralluogo effettuato in data odierna, Lunedì 1 Settembre, appare evidente che nessun intervento è stato effettuato a salvaguardia del patrimonio comunale rappresentato dallo stabile dell’asilo nido di via San Giorgio, e lo stesso si presenta ancora oggi con il cancello spalancato, aperto alla mercé di chiunque volesse utilizzarlo per finalità certamente non conformi a quelle per cui è destinata la struttura.
Alla luce dei fatti predetti,
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
= C H I E D O N O =
alle S.L.
di voler intervenire IMMEDIATAMENTE per la messa in sicurezza della struttura e per le essenziali nonché urgenti opere di chiusura dello stabile e recupero degli arredi e dei servizi ancora funzionanti;
di voler promuovere iniziative e/o interventi volti al reperimento delle somme per il recupero, la ristrutturazione e la valorizzazione dei locali dell’ex asilo nido, che potrebbero certamente essere utilizzati per la destinazione d’uso originaria, ma anche quali uffici comunali (Biblioteca, Ufficio Tributi, Polizia Municipale), in quanto appare francamente incomprensibile, quasi immorale, che il Comune, nonostante l’imponente patrimonio immobiliare di cui disponga, spenda oltre € 120.000 all’anno per la locazione di locali da adibire ad uffici comunali, di cui € 38.000,00 annui per la sola biblioteca comunale.
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
SIGNOR SINDACO
COMUNE DI LIPARI
ASSESSORE AL PATRIMONIO
OGGETTO: LOCALI ASILO NIDO di via San Giorgio_
Con la presente il gruppo scrivente intende segnalare lo stato di GRAVISSIMO DEGRADO e TOTALE ABBANDONO, in cui versano i locali dell’ex asilo nido di via San Giorgio a Lipari.
Da un sopralluogo effettuato in data 15 Luglio 2008, i consiglieri scriventi hanno potuto rilevare quanto segue:
il Cancello d’ingresso è aperto, anzi spalancato, anche durante le ore notturne e nei giorni festivi;
la struttura esterna versa in totale stato di abbandono, è avvolta da sterpaglie incolte ed è stata oggetto di molteplici atti vandalici, ai lampioni che cingono il periplo della struttura, ed al box esterno il motorino e la pompa di sollevamento dell’acqua;
le mura portanti della struttura, e parte del soffitto, presentano numerose crepe, cedimenti di intonaco ed evidenti segni di infiltrazioni piovane: ai lati della struttura, vi sono numerosi “fogli” di materiale sintetico per l’impermeabilizzazione, presumibilmente caduti giù dal tetto ove erano stati applicati per evitare infiltrazioni e preservare la struttura;
il parco giochi, contenente altalene, scivoli e giostre, si presenta abbastanza integro, tuttavia non fruibile in quanto totalmente avvolto dalle sterpaglie;
il locale tecnico con il quadro elettrico, la caldaia ed i salvavita non è provvisto di serratura, pertanto è accessibile a tutti, inoltre azionati i salvavita, si può agevolmente constatare, la regolare erogazione di energia elettrica, nonostante la struttura sia inutilizzata da diversi anni;
i locali interni dell’ex asilo nido sono facilmente accessibili, in quanto vi sono almeno un paio di ampi finestroni, lasciati appositamente aperti per agevolare l’accesso nei locali, che sono stati ripetutamente “visitati”, “fruiti” e probabilmente “derubati” da ignoti, come ben si evince dal filmato che si allega alla presente, girato dai consiglieri scriventi in data 15 Luglio 2008;
i predetti locali si presentano devastati al loro interno: sparsi per il pavimento, sulle pareti e sui mobili si possono trovare giocattoli, materassi, lavatoi (alcuni dei quali addirittura confezionati nel cellophane e mai utilizzati), attrezzature per infanti, culle in legno, estintori, accessori vari, materiali organici di indubbia provenienza etc…;
gli armadi, i mobili, le scrivanie si presentano tutti con le ante ed i cassetti aperti, presumibilmente rovistati da ignoti visitatori;
i locali della cucina sono accessoriati con piano cottura professionale, frigorifero di grandi dimensioni, lavastoviglie industriale: andrebbe verificata la funzionalità di tali elettrodomestici ed eventualmente preservati gli stessi, da eventuali probabili danneggiamenti e/o furti futuri;
il materiale sintetico a fogli (probabilmente asfalto o catrame) applicato sul tetto per l’impermeabilizzazione, appare irrimediabilmente fuori uso, totalmente dissestato e non più funzionale.
A supporto di tali, gravissime affermazioni, si rimette copia delle riprese effettuate dagli scriventi in data 15-07-2008, comprovante la stato di assoluto degrado ed abbandono in cui versa la struttura e gli atti vandalici cui la stessa è stata presumibilmente oggetto in questi ultimi anni.
Durante la seduta consiliare del 6 Agosto 2008, il Gruppo scrivente aveva ribadito lo stato di abbandono della struttura e richiesto contestualmente il recupero dello stabile e/o l’utilizzo parziale dello stesso.
Tuttavia, da un sopralluogo effettuato in data odierna, Lunedì 1 Settembre, appare evidente che nessun intervento è stato effettuato a salvaguardia del patrimonio comunale rappresentato dallo stabile dell’asilo nido di via San Giorgio, e lo stesso si presenta ancora oggi con il cancello spalancato, aperto alla mercé di chiunque volesse utilizzarlo per finalità certamente non conformi a quelle per cui è destinata la struttura.
Alla luce dei fatti predetti,
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI
Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
= C H I E D O N O =
alle S.L.
di voler intervenire IMMEDIATAMENTE per la messa in sicurezza della struttura e per le essenziali nonché urgenti opere di chiusura dello stabile e recupero degli arredi e dei servizi ancora funzionanti;
di voler promuovere iniziative e/o interventi volti al reperimento delle somme per il recupero, la ristrutturazione e la valorizzazione dei locali dell’ex asilo nido, che potrebbero certamente essere utilizzati per la destinazione d’uso originaria, ma anche quali uffici comunali (Biblioteca, Ufficio Tributi, Polizia Municipale), in quanto appare francamente incomprensibile, quasi immorale, che il Comune, nonostante l’imponente patrimonio immobiliare di cui disponga, spenda oltre € 120.000 all’anno per la locazione di locali da adibire ad uffici comunali, di cui € 38.000,00 annui per la sola biblioteca comunale.
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
Redazionale- A chi sostiene che questa è l'amministrazione del "FARE" vogliamo evidenziare come probabilmente è più brava a FARE..... PERDERE beni di proprietà di tutti.
Due esempi per tutti: l'asilo nido(per l'appunto) e San Calogero.
A fans e non del sindaco Bruno consegniamo questa lettera e queste foto... senz'altro commento se non .....un sentito: Vergogna!!!
Considerazioni.....telematiche sulla cattiva amministrazione e non solo
Riceviamo e pubblichiamo il testo di una lettera (firmata ma della quale omettiamo di pubblicare il nome dello scrivente per non creare potenziali ripercussioni ) giunta stamani via email.
Ciao Salvatore,
come ben sai, giornalmente leggo le varie notizie on line e non posso che constatare che ormai è un susseguirsi di articoli che riguardano la cattiva amministrazione che regna nel nostro comune. Tanto per ricordare, trasporti, immondizia, acqua, turismo selvaggio, barconi, incompiute, cattiva gestione del territorio, insomma ogni giorno si evidenzia un forte statiodi disagio generale per i cittadini e i turisti che visitano le Eolie.
Eppure.... caro Salvatore, ho la totale certezza che se domattina vi fossero le elezioni per la scelta di una nuova amministrazione, quella attuale sarebbe nuovamente vittoriosa forse, anche con qualche percentuale più alta di quella del Maggio 2007.
Allora mi chiedo? Chi è che si lamenta? Solo quelli dell'UDC e del Pd?... non credo. Da quello che leggo mi sembra di capire che la protesta sia popolare ed allargata. Ed allora perchè ci si lamenta quando poi in sede di votazione vi è stato un plebiscito di voti per l'attuale amministrazione che certo bene prima non aveva fatto.
come ben sai, giornalmente leggo le varie notizie on line e non posso che constatare che ormai è un susseguirsi di articoli che riguardano la cattiva amministrazione che regna nel nostro comune. Tanto per ricordare, trasporti, immondizia, acqua, turismo selvaggio, barconi, incompiute, cattiva gestione del territorio, insomma ogni giorno si evidenzia un forte statiodi disagio generale per i cittadini e i turisti che visitano le Eolie.
Eppure.... caro Salvatore, ho la totale certezza che se domattina vi fossero le elezioni per la scelta di una nuova amministrazione, quella attuale sarebbe nuovamente vittoriosa forse, anche con qualche percentuale più alta di quella del Maggio 2007.
Allora mi chiedo? Chi è che si lamenta? Solo quelli dell'UDC e del Pd?... non credo. Da quello che leggo mi sembra di capire che la protesta sia popolare ed allargata. Ed allora perchè ci si lamenta quando poi in sede di votazione vi è stato un plebiscito di voti per l'attuale amministrazione che certo bene prima non aveva fatto.
Lipari e le Eolie ogni cinque anni perdono l'occasione per dare un taglio netto con il passato rimarcando e rigenerando il vecchio, a totale discapito di una più nuova ed attenta amministrazione.
E' vero che un vecchio detto recita: "Chi lascia la vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non sa quello che trova" ma, in questo caso, forse è ora di rischiare. ...peggio di così davvero non si può
E' vero che un vecchio detto recita: "Chi lascia la vecchia per la nuova sa quello che lascia, ma non sa quello che trova" ma, in questo caso, forse è ora di rischiare. ...peggio di così davvero non si può
Judo: Si riparte dopodomani
Dopo la pausa estiva riprende l'attività di Judo dello Sporting Club Judo Lipari fermatasi a giugno dopo lo stage e il Torneo Città di Lipari. Si riprende il 3 settembre con la "preparazione" degli atleti delle classi "Agonisti" per continuare poi dal primo ottobre con i corsi di tutti i gruppi sia di judo che di ginnastica bambini.
Per informazioni e/o e iscrizioni ai corsi di judo e ginnastica già dal 3 settembre chi vorrà potrà rivolgersi direttamente alla segreteria della palestra dalle 19,30 alle 20,30 e dal primo ottobre dalle 17,30 alle 19, 30.
Gli atleti classe "Ragazzi, Esordienti A, Esordienti B, Cadetti e Juniores" avranno la possibilità di partecipare ad un Campus organizzato dal Comitato regionale Sicilia, settore Judo, che si terrà dal 12 a 14 settembre a Zafferana Etnea, in collegiale regionale. Il 20 e 21 settembre si terrà a Lipari il corso aggiornamento obbligatorio riservato a tutti gli insegnanti tecnici di judo della regione. Al corso parteciperanno, oltre al Maestro Gaetano Bisazza, Adalgisa Ferlazzo e Calogero Di Grado.
Il calendario delle gare del secondo semestre è già stato diffuso e già da inizio ottobre gli atleti dello Sporting Club Judo Lipari saranno impegnati in competizioni.
La tutela del paesaggio «valore primario». Pubblicate sulla Gazzetta ufficiale le nuove disposizioni regionali
Dalla Regione arriva una novità che potrebbe avere ampie ripercussioni sull'intera programmazione dei comuni. L'assessorato regionale ai Beni culturali ha, infatti, revocato una precedente circolare, risalente al 16 febbraio 2006, avente per oggetto le procedure di apposizione e gestione dei vincoli paesaggistici. Il nuovo provvedimento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale di venerdì scorso, è stato trasmesso a tutti i sindaci dei Comuni siciliani e ai presidenti delle Province.
Con la vecchia circolare si impartivano indicazioni e direttive sui criteri da osservare in sede di gestione dei vincoli paesaggistici, richiamando, a tal fine, i principi della concertazione tra enti e della "governance". Le Soprintendenze ai Beni culturali venivano invitate a «procedere a una rivisitazione globale dei vincoli già esistenti e operanti nel territorio». Adesso l'assessore regionale Antonello Antinoro sottolinea come le cose siano cambiate, esistendo una consolidata giurisprudenza in materia secondo cui «l'imposizione del vincolo paesaggistico non richiede una ponderazione degli interessi privati unitamente e in concorrenza con gli interessi pubblici connessi con la tutela paesaggistica». La Corte costituzionale stabilisce che, in virtù dell'articolo 9 della Costituzione, «il paesaggio è un valore primario, oltre che assoluto, che non si esaurisce nel concetto astratto di "bellezze naturali" ma include l'insieme dei beni materiali che insistono su un territorio e lo caratterizzano storicamente e geograficamente». Il paesaggio, dunque, inteso come contenitore di elementi naturali e di interventi modificativi realizzati dall'uomo. La Corte Costituzionale sottolinea inoltre che «sul territorio gravano più interessi pubblici: quelli concernenti la conservazione ambientale e paesaggistica, la cui cura spetta in via esclusiva allo Stato o, nel territorio siciliano, alla Regione, e quelli riguardanti il governo del territorio e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, affidati anche ad altri enti». Ma ecco il passaggio di fondamentale importanza: «La tutela ambientale e paesaggistica, poiché riguarda un bene complesso e unitario, considerato valore primario e assoluto, precede e comunque costituisce un limite alla tutela degli altri interessi pubblici attinenti al governo del territorio e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali». La tutela del paesaggio – ricorda l'assessore regionale – impone l'esigenza di sottrarre i beni e le aree vincolati «a una trasformazione indiscriminata». E l'interesse alla conservazione del paesaggio, valore primario e assoluto, va tenuto distinto da quello alla fruizione e alla valorizzazione del territorio. Separazione, dunque, tra tutela del paesaggio e governo del territorio, integrazione reciproca, tenendo però ben presente che la tutela viene prima, appunto come «valore prioritario e assoluto».
Tutto ciò ovviamente va calato nella programmazione degli enti locali e negli interventi di pianificazione e di progettazione.
Con la vecchia circolare si impartivano indicazioni e direttive sui criteri da osservare in sede di gestione dei vincoli paesaggistici, richiamando, a tal fine, i principi della concertazione tra enti e della "governance". Le Soprintendenze ai Beni culturali venivano invitate a «procedere a una rivisitazione globale dei vincoli già esistenti e operanti nel territorio». Adesso l'assessore regionale Antonello Antinoro sottolinea come le cose siano cambiate, esistendo una consolidata giurisprudenza in materia secondo cui «l'imposizione del vincolo paesaggistico non richiede una ponderazione degli interessi privati unitamente e in concorrenza con gli interessi pubblici connessi con la tutela paesaggistica». La Corte costituzionale stabilisce che, in virtù dell'articolo 9 della Costituzione, «il paesaggio è un valore primario, oltre che assoluto, che non si esaurisce nel concetto astratto di "bellezze naturali" ma include l'insieme dei beni materiali che insistono su un territorio e lo caratterizzano storicamente e geograficamente». Il paesaggio, dunque, inteso come contenitore di elementi naturali e di interventi modificativi realizzati dall'uomo. La Corte Costituzionale sottolinea inoltre che «sul territorio gravano più interessi pubblici: quelli concernenti la conservazione ambientale e paesaggistica, la cui cura spetta in via esclusiva allo Stato o, nel territorio siciliano, alla Regione, e quelli riguardanti il governo del territorio e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, affidati anche ad altri enti». Ma ecco il passaggio di fondamentale importanza: «La tutela ambientale e paesaggistica, poiché riguarda un bene complesso e unitario, considerato valore primario e assoluto, precede e comunque costituisce un limite alla tutela degli altri interessi pubblici attinenti al governo del territorio e alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali». La tutela del paesaggio – ricorda l'assessore regionale – impone l'esigenza di sottrarre i beni e le aree vincolati «a una trasformazione indiscriminata». E l'interesse alla conservazione del paesaggio, valore primario e assoluto, va tenuto distinto da quello alla fruizione e alla valorizzazione del territorio. Separazione, dunque, tra tutela del paesaggio e governo del territorio, integrazione reciproca, tenendo però ben presente che la tutela viene prima, appunto come «valore prioritario e assoluto».
Tutto ciò ovviamente va calato nella programmazione degli enti locali e negli interventi di pianificazione e di progettazione.
domenica 31 agosto 2008
Gruppo Latino al decimo anno d'attività
L'associazione GRUPPO LATINO di Lipari, dopo aver ricevuto l'importante riconoscimento da parte del Consiglio Internazionale della Danza dell'Unesco di cui l'associazione fa parte, apre il prossimo 26 Settembre l'anno sociale 2008/2009.
Numerosissime le attività e le iniziative previste per il nuovo anno...che vedranno il loro culmine nella Giornata Mondiale della Danza 2009, occasione nella quale verranno festeggiati i 10 anni di vita del GRUPPO LATINO.
Oltre ai normali corsi di danza, l'associazione si renderà protagonista e promotrice di importanti eventi e iniziative. Informiamo tutti coloro che fossero interessati che ormai da 2 anni è attivo il sito web ufficiale del GRUPPO LATINO: http://www.gruppolatino.net/ Un sito di informazioni relative all'Associazione, ai corsi di danza, alle iniziative, aglli spettacoli, dove possono essere guardate e scaricate foto, video, dove si trovano importanti notizie sulla storia della danza e dei vari stili di danza. Ma anche tante informazioni sulle ISOLE EOLIE, in particolare su Lipari, sul Museo Archeologico, sulle bellezze della nostra terra. Un punto di incontro per i giovani eoliani e non che sono appassionati all'arte della danza, attraverso un FORUM ed una CHAT dove è possibile conoscersi, scambiare informazioni e consigli. L'Associazione GRUPPO LATINO...vi invita a visitarne le pagine e a lasciare un vostro commento nel Guestbook!
sabato 30 agosto 2008
Rifiuti: Le considerazioni di Roberto Piemonte
Caro Direttore,
ho avuto modo di leggere l’intervento di Mimmo Fonti, Amministratore Delegato dell’Ato Me 5, che ha preso spunto anche dalla segnalazione da me fatta, qualche giorno fa, in relazione alla problematica dei rifiuti.-
Mi permetto solo di fare qualche considerazione;
Fermo restando che, la mia segnalazione, era finalizzata solo ed esclusivamente a far rilevare delle situazioni di degrado onde consentire, a chi di dovere, di intervenire successivamente per bonificare le rispettive zone (per la cronaca l’armadio frigo sulla strada di Canneto è stato già rimosso i televisori, purtroppo, sono ancora li, a Pignataro non so), non vi è alcun dubbio che bisogna puntare il dito verso quei cittadini “poco coscienziosi” che ritengono di gettare rifiuti di ogni tipo nei luoghi più disparati (nel caso della mia segnalazione, in bella vista, addirittura lungo la strada di Canneto San Vincenzo) ma, chi di competenza, nel caso specifico l’Ato Me 5, deve in ogni caso intervenire per rimuovere i rifiuti in questione altrimenti che si fa ??
Non comprendo a chi si riferisce Mimmo Fonti quando afferma che “qualcuno ci vuole marciare sopra” in quanto presumo che c’è ben poco da marciare sopra di fronte a delle realtà evidenziate, senza mezzi termini, anche da Giulio China, Assessore al ramo, il quale, con autorevolezza, per il ruolo che ricopre, testualmente afferma che “deve amaramente rilevare che il nostro Comune, per quanto riguarda il servizio dei rifiuti ha raggiunto uno stato intollerabile di degrado…….”. Parole forti, dette da un pubblico Amministratore sulle quali non si può non riflettere ed agire in conseguenza.-
Forse è certamente il caso di mettere in essere anche delle iniziative per “convincere” i cittadini che il nostro territorio deve essere rispettato, nel nostro interesse e nell’interesse delle prossime generazioni e questo ritengo che non si possa fare solo con delle ordinanze che, nella maggior parte dei casi, non vengono rispettate anche per la cronica mancanza di controlli.-
Chi si assume, volontariamente, l’onere di gestire un pubblico servizio dovrebbe sempre avere il buon senso di prendere atto delle segnalazioni, che vengono dai cittadini i quali hanno la sola aspettativa di vedere risolte, nell’interesse di tutti, delle problematiche e non certo quello di innescare e/o alimentare inutili polemiche.-
29 Agosto 2008
Roberto Piemonte
ho avuto modo di leggere l’intervento di Mimmo Fonti, Amministratore Delegato dell’Ato Me 5, che ha preso spunto anche dalla segnalazione da me fatta, qualche giorno fa, in relazione alla problematica dei rifiuti.-
Mi permetto solo di fare qualche considerazione;
Fermo restando che, la mia segnalazione, era finalizzata solo ed esclusivamente a far rilevare delle situazioni di degrado onde consentire, a chi di dovere, di intervenire successivamente per bonificare le rispettive zone (per la cronaca l’armadio frigo sulla strada di Canneto è stato già rimosso i televisori, purtroppo, sono ancora li, a Pignataro non so), non vi è alcun dubbio che bisogna puntare il dito verso quei cittadini “poco coscienziosi” che ritengono di gettare rifiuti di ogni tipo nei luoghi più disparati (nel caso della mia segnalazione, in bella vista, addirittura lungo la strada di Canneto San Vincenzo) ma, chi di competenza, nel caso specifico l’Ato Me 5, deve in ogni caso intervenire per rimuovere i rifiuti in questione altrimenti che si fa ??
Non comprendo a chi si riferisce Mimmo Fonti quando afferma che “qualcuno ci vuole marciare sopra” in quanto presumo che c’è ben poco da marciare sopra di fronte a delle realtà evidenziate, senza mezzi termini, anche da Giulio China, Assessore al ramo, il quale, con autorevolezza, per il ruolo che ricopre, testualmente afferma che “deve amaramente rilevare che il nostro Comune, per quanto riguarda il servizio dei rifiuti ha raggiunto uno stato intollerabile di degrado…….”. Parole forti, dette da un pubblico Amministratore sulle quali non si può non riflettere ed agire in conseguenza.-
Forse è certamente il caso di mettere in essere anche delle iniziative per “convincere” i cittadini che il nostro territorio deve essere rispettato, nel nostro interesse e nell’interesse delle prossime generazioni e questo ritengo che non si possa fare solo con delle ordinanze che, nella maggior parte dei casi, non vengono rispettate anche per la cronica mancanza di controlli.-
Chi si assume, volontariamente, l’onere di gestire un pubblico servizio dovrebbe sempre avere il buon senso di prendere atto delle segnalazioni, che vengono dai cittadini i quali hanno la sola aspettativa di vedere risolte, nell’interesse di tutti, delle problematiche e non certo quello di innescare e/o alimentare inutili polemiche.-
29 Agosto 2008
Roberto Piemonte
Panarea: La centrale elettrica non inquina. Replica dell'Enel
La centrale Enel di Panarea opera nel più assoluto rispetto dell'ambiente». Pronta risposta dell'ente elettrico alla lettera aperta al ministro Prestigiacomo dell'ing. Francesco Morfini, pubblicata ieri.
Questo il testo della nota inviata dal compartimento di Palermo: «Grazie alla realizzazione, nel 1984, della centralina Enel, su un sito all'epoca isolato scelto dall'Amministrazione locale, anche all'Isola di Panarea venne finalmente assicurato l'indispensabile approvvigionamento di energia elettrica. Ovviamente l'installazione dell'impianto fu salutata con grande sollievo dalla popolazione e ad essa conseguì un rapido e netto miglioramento della qualità della vita e, quindi, l'incremento delle presenze sull'Isola, dove negli ultimi due decenni si sono venute sviluppando numerose attività turistiche, imprenditoriali e culturali. A certificare questo sviluppo è proprio la crescente domanda di energia che il servizio elettrico dell'Isola (con i suoi abitanti, operatori locali e turisti) ha rivolto negli anni alla centralina Enel, che ha sinora soddisfatto la domanda, investendo notevoli risorse finanziarie.In particolare vanno ricordati gli investimenti effettuati da Enel e finalizzati al potenziamento dell'impianto per far fronte alla crescita dei consumi e, allo stesso tempo, al contenimento delle emissioni in limiti molto più bassi di quelli di legge, mediante l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, quali ad esempio silenziatori e filtri antiparticolato.
L'impianto Enel, che ancora oggi costituisce l'unica fonte di approvvigionamento elettrico per Panarea, viene esercito nel pieno e costante rispetto dei limiti di emissioni e delle normative ambientali e di sicurezza del lavoro. Enel conferma, infine, la propria piena disponibilità a cooperare a progetti di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, che le Istituzioni dell'Isola riterranno di promuovere, avendo a tale proposito elaborato e reso pubblico, nell'ambito del Progetto Ambiente e Innovazione, l'apposita programmazione denominata "Isole Verdi"».
Questo il testo della nota inviata dal compartimento di Palermo: «Grazie alla realizzazione, nel 1984, della centralina Enel, su un sito all'epoca isolato scelto dall'Amministrazione locale, anche all'Isola di Panarea venne finalmente assicurato l'indispensabile approvvigionamento di energia elettrica. Ovviamente l'installazione dell'impianto fu salutata con grande sollievo dalla popolazione e ad essa conseguì un rapido e netto miglioramento della qualità della vita e, quindi, l'incremento delle presenze sull'Isola, dove negli ultimi due decenni si sono venute sviluppando numerose attività turistiche, imprenditoriali e culturali. A certificare questo sviluppo è proprio la crescente domanda di energia che il servizio elettrico dell'Isola (con i suoi abitanti, operatori locali e turisti) ha rivolto negli anni alla centralina Enel, che ha sinora soddisfatto la domanda, investendo notevoli risorse finanziarie.In particolare vanno ricordati gli investimenti effettuati da Enel e finalizzati al potenziamento dell'impianto per far fronte alla crescita dei consumi e, allo stesso tempo, al contenimento delle emissioni in limiti molto più bassi di quelli di legge, mediante l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, quali ad esempio silenziatori e filtri antiparticolato.
L'impianto Enel, che ancora oggi costituisce l'unica fonte di approvvigionamento elettrico per Panarea, viene esercito nel pieno e costante rispetto dei limiti di emissioni e delle normative ambientali e di sicurezza del lavoro. Enel conferma, infine, la propria piena disponibilità a cooperare a progetti di sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica, che le Istituzioni dell'Isola riterranno di promuovere, avendo a tale proposito elaborato e reso pubblico, nell'ambito del Progetto Ambiente e Innovazione, l'apposita programmazione denominata "Isole Verdi"».
venerdì 29 agosto 2008
Lipari: Assunzioni a tempo determinato al comune. Ma come?
L'amministrazione Bruno, stante anche le difficoltà di organico in alcuni uffici (vedi ufficio sanatoria edilizia e organico degli uffici le cui deleghe sono di competenza dell'assessore China), starebbe per correre ai ripari attraverso delle assunzioni a tempo determinato(due mesi). Si dovrebbe trattare di dieci/dodici unità. Da quel che trapela si dovrebbe trattare di geometri anche se si parla anche di un amministrativo. Anche in questo contesto ieri si è tenuto un vertice tra il sindaco e la giunta. Nulla di ufficiale trapela per quanto riguarda le modalità di assunzione. Le voci che circolano parlano di chiamata diretta e di una selezione di carattere attitudinale.
Logico chiedersi al di là dell'ìndubbia professionalità e della competenza acquisita in ambito comunale da uno dei probabili assunti se quella percorsa è la strada giusta. Ritengono i consiglieri di maggioranza e minoranza di fare si che ciò avvenga nella massima trasparenza e facendo ricorso non a nominativi già "prestampati"? ma ai canali ufficiali dell'avviamento al lavoro?
Strade comunali a pezzi. Legali all'attacco. Senza assicurazione chi paga?
A proposito delle strade comunali sempre più a pezzi e, quindi, ad elevato rischio di incidente, specie per i centauri, si moltiplicano le iniziative legali da parte di chi si ritiene danneggiato. Soltanto in uno studio legale di Lipari sarebbero già pronte per essere presentate una dozzina di istanze di risarcimento danni nei confronti del maggior comune eoliano. Il numero complessivo, in questo anno 2008, comunque è molto vicino alle tre cifre. Un risarcimento che, se riconosciuto, comporterà per il comune di Lipari un notevole salasso economico e debiti fuori bilancio se si considera che, sino ad oggi, non si è provveduto a rinnovare la copertura assicurativa abbondantemente scaduta (Dicembre 2007). Sulla delicata situazione erano intervenuti nel maggio scorso i consiglieri comunali Francesco Megna e Gesuele Fonti i quali ricordando come “ il comune, secondo quanto disposto dal Codice Civile, è obbligato a custodire le strade comunali e quelle provinciali che si trovano nei centri urbani, con la conseguenza che è responsabile dei danni cagionati alle persone e cose, per la mancata custodia e/o manutenzione dei predetti tratti stradali” avevano evidenziato come “l’assenza di copertura assicurativa, a fronte dei numerosi sinistri verificatisi, desta notevoli preoccupazioni in quanto il comune, quale responsabile del danno è anche il soggetto obbligato al risarcimento e ciò potrebbe generare un inatteso e non quantificabile danno erariale alle già magrissime casse comunali”. Avevano anche chiesto venissero “accertate le responsabilità della mancata stipula della nuova polizza assicurativa affinché il Comune possa rivalersi sui responsabili per gli oneri che l’Ente sarà obbligato a corrispondere a titolo di risarcimento del danno, in assenza di copertura assicurativa; l' attivazione con somma urgenza, di tutte le procedure previste dalla legge, finalizzate all’attivazione della polizza assicurativa per i rischi da responsabilità civile".
Mimmo Fonti, amministratore delegato dell'Ato, interviene sulle segnalazioni del signor Piemonte e sulle critiche dell'assessore China
Registriamo due interventi del ragionier Domenico Fonti, amministratore delegato dell'Ato eoliana. 1) Segnalazione signor Roberto Piemonte
Con riferimento alla segnalazione del sig. Roberto Piemonte sarebbe bene e giusto puntare il dito nei confronti dei maleducati e incivili cittadini che ci espongono a queste disgustanti situazioni.
Egregi amici, questi cittadini vi tolgono soldi dal vs. portafoglio, in quanto per effettuare i relativi smaltimenti sono i cittadini tutti che purtroppo pagano.
La disfunzione, se mi permettete non è nella raccolta ma nel controllo e appoggiare questi comportamenti non aiuta a risolvere il problema, forse lo peggiora, ed ho il sospetto fondato che qualcuno ci vuole marciare sopra.
Egregi amici, questi cittadini vi tolgono soldi dal vs. portafoglio, in quanto per effettuare i relativi smaltimenti sono i cittadini tutti che purtroppo pagano.
La disfunzione, se mi permettete non è nella raccolta ma nel controllo e appoggiare questi comportamenti non aiuta a risolvere il problema, forse lo peggiora, ed ho il sospetto fondato che qualcuno ci vuole marciare sopra.
2) Degrado servizi r.s.u.
All’Assessore ai servizi Ambientali Sig. Giulio China e per conoscenza al sindaco e al dirigente del IV settore del comune di Lipari.
Con riferimento alla nota prot. 25770 del 25 c.m.(a firma Giulio China ndr) è necessario fare alcune precisazioni: innanzitutto questa società non è un organo di controllo, anche se i propri dipendenti e collaboratori perlustrano in lungo ed in largo il territorio per incentivare le ditte esecutrici ad apportare eventuali ed estemporanei correttivi al servizio. Il controllo dello stesso, delle modalità di conferimento dell’utenze, ecc., è demandato al corpo dei vigili urbani che, come le sa, hanno il compito, fra l’altro, di fare osservare le ordinanze e i regolamenti comunali, e di applicare le sanzioni previste in caso di inadempienze.
Egregio Assessore, noto che Lei ci segnala esclusivamente il servizio del centro storico di Lipari, già questo è meritorio in quanto generalmente questa attività non rientra strettamente nei suoi compiti, quindi apprezziamo il suo zelo, ma la prego di guardare il servizio e le problematiche annesse in modo più complessivo, senza perdere di vista che l’Ente per la quale Lei svolge il compito di assessore, ci scrive che non può darci le risorse previste dal proprio dirigente e ritenute indispensabili per un decoroso servizio, che per contro questa società per le motivazione a lei note, ivi compresa quest’ultima, non è stata nelle condizioni di affidare la gara pubblica nella quale erano previsti tutti gli adempimenti di cui lei rileva le discrasie.
Riguardo il visto di regolare esecuzione e/o prestazione di servizi, non ci risulta che è una clausola prevista negli ex contratti a cui ancor oggi ci rifacciamo, che a loro volta discendono dalle ordinanze sindacali di qualche anno or sono.
Avremmo avuto piacere che lei, avesse rilevato, oltre le inadempienze, anche gli sforzi, malgrado le gravi problematiche citate, che questa società sta facendo per attivare la differenziata, nel totale disinteresse di molti.
Domenico Fonti
All’Assessore ai servizi Ambientali Sig. Giulio China e per conoscenza al sindaco e al dirigente del IV settore del comune di Lipari.
Con riferimento alla nota prot. 25770 del 25 c.m.(a firma Giulio China ndr) è necessario fare alcune precisazioni: innanzitutto questa società non è un organo di controllo, anche se i propri dipendenti e collaboratori perlustrano in lungo ed in largo il territorio per incentivare le ditte esecutrici ad apportare eventuali ed estemporanei correttivi al servizio. Il controllo dello stesso, delle modalità di conferimento dell’utenze, ecc., è demandato al corpo dei vigili urbani che, come le sa, hanno il compito, fra l’altro, di fare osservare le ordinanze e i regolamenti comunali, e di applicare le sanzioni previste in caso di inadempienze.
Egregio Assessore, noto che Lei ci segnala esclusivamente il servizio del centro storico di Lipari, già questo è meritorio in quanto generalmente questa attività non rientra strettamente nei suoi compiti, quindi apprezziamo il suo zelo, ma la prego di guardare il servizio e le problematiche annesse in modo più complessivo, senza perdere di vista che l’Ente per la quale Lei svolge il compito di assessore, ci scrive che non può darci le risorse previste dal proprio dirigente e ritenute indispensabili per un decoroso servizio, che per contro questa società per le motivazione a lei note, ivi compresa quest’ultima, non è stata nelle condizioni di affidare la gara pubblica nella quale erano previsti tutti gli adempimenti di cui lei rileva le discrasie.
Riguardo il visto di regolare esecuzione e/o prestazione di servizi, non ci risulta che è una clausola prevista negli ex contratti a cui ancor oggi ci rifacciamo, che a loro volta discendono dalle ordinanze sindacali di qualche anno or sono.
Avremmo avuto piacere che lei, avesse rilevato, oltre le inadempienze, anche gli sforzi, malgrado le gravi problematiche citate, che questa società sta facendo per attivare la differenziata, nel totale disinteresse di molti.
Domenico Fonti
Unesco: Sito delle Eolie ancora a rischio esclusione. Lo evidenziano i consiglieri Fonti e Megna
Per l’Unesco il sito delle Eolie è ancora a rischio esclusione. Lo si evince chiaramente da una lettera inviata dai consiglieri Gesuele Fonti e Francesco Megna al sindaco di Lipari. Lettera che ha per oggetto: Report 32a Commissione Unesco – Quebec City 2/10 Luglio 2008WHC-08/32.COM/7B. Il testo:
"Alcune settimane addietro, l’Assessore Regionale ai Beni Culturali On. Antinoro, terminati da pochi giorni i lavori della 32° sessione della Commissione UNESCO a Quebec City in Canada, riunita per deliberare circa lo stato di conservazione del sito Eolie, patrimonio dell’umanità, annunciava con toni trionfalistici che le Isole Eolie non correvano più alcun pericolo di uscire dalla World Heritage List e che, sulla base del lavoro svolto e della documentazione presentata “il sito è stato eliminato dai beni a rischio e riportato al valore originale”, come testualmente asserito dal Dirigente Generale Avv. Palma. Appariva evidente pertanto che la pianificazione e le rassicurazioni contenute nel Piano di gestione del Sito Unesco, prodotto e presentato dall’Assessorato Regionale ai BB.CC., fornivano ampie garanzie in tal senso, e pertanto tale strumento era stato integralmente recepito dalla Commissione Unesco. Tuttavia, essendo consultabile ormai da una decina di giorni, sul sito istituzionale dell’Unesco (http://whc.unesco.org), la relazione della Commissione riunita a Quebec City, i consiglieri scriventi apprendono che la realtà dei fatti è sostanzialmente diversa da quanto emerso dalle dichiarazioni ufficiali. Infatti, a parere della Commissione UNESCO, delle 9 raccomandazioni contenenti altrettante gravi criticità, già formulate al sito Eolie, nella decisione dello scorso anno (report n. 31COM7B.24), soltanto una ha trovato positivo accoglimento, quella inerente il blocco dell’attività estrattiva, per la quale l’Unesco ha mostrato grandissimo apprezzamento, senza alcun cenno sulle ricadute occupazionali e sociali del provvedimento. Ben lungi dall’essere risolti, invece, gli altri aspetti, per i quali la Commissione aveva già rilevato delle criticità nelle precedenti decisioni e nello specifico:
"Alcune settimane addietro, l’Assessore Regionale ai Beni Culturali On. Antinoro, terminati da pochi giorni i lavori della 32° sessione della Commissione UNESCO a Quebec City in Canada, riunita per deliberare circa lo stato di conservazione del sito Eolie, patrimonio dell’umanità, annunciava con toni trionfalistici che le Isole Eolie non correvano più alcun pericolo di uscire dalla World Heritage List e che, sulla base del lavoro svolto e della documentazione presentata “il sito è stato eliminato dai beni a rischio e riportato al valore originale”, come testualmente asserito dal Dirigente Generale Avv. Palma. Appariva evidente pertanto che la pianificazione e le rassicurazioni contenute nel Piano di gestione del Sito Unesco, prodotto e presentato dall’Assessorato Regionale ai BB.CC., fornivano ampie garanzie in tal senso, e pertanto tale strumento era stato integralmente recepito dalla Commissione Unesco. Tuttavia, essendo consultabile ormai da una decina di giorni, sul sito istituzionale dell’Unesco (http://whc.unesco.org), la relazione della Commissione riunita a Quebec City, i consiglieri scriventi apprendono che la realtà dei fatti è sostanzialmente diversa da quanto emerso dalle dichiarazioni ufficiali. Infatti, a parere della Commissione UNESCO, delle 9 raccomandazioni contenenti altrettante gravi criticità, già formulate al sito Eolie, nella decisione dello scorso anno (report n. 31COM7B.24), soltanto una ha trovato positivo accoglimento, quella inerente il blocco dell’attività estrattiva, per la quale l’Unesco ha mostrato grandissimo apprezzamento, senza alcun cenno sulle ricadute occupazionali e sociali del provvedimento. Ben lungi dall’essere risolti, invece, gli altri aspetti, per i quali la Commissione aveva già rilevato delle criticità nelle precedenti decisioni e nello specifico:
1)Non sono state previste scadenze per la rimozione delle scorte di materiale pomicifero. Inoltre un eventuale utilizzo della pomice per il ripascimento delle spiagge, dovrà essere soggetto a Valutazione d’impatto ambientale, perché potrebbe essere in contrasto con i valori dell’ambiente marino;
2)Il Piano di gestione presentato è principalmente descrittivo, contiene pochissime informazioni circa le strategie, gli interventi, le politiche specifiche atte a salvaguardare il sito e non risulta adeguato alla protezione dei valori naturali del sito;
3)È stato individuato un ente gestore, ma non sono chiari né i compiti, né le risorse economiche dello stesso;
4)La proposta di espansione del porto, eccessivamente larga, non è stata soggetta ad alcuna valutazione di impatto ambientale;
5)Non sono state previste proposte specifiche per il ripristino e la tutela della vegetazione;
6)La Riserva non è stata ancora formalmente adottata, inoltre non sono state fatte proposte di allargamento dei confini dell’area di riserva;
7)Il Parco Nazionale, istituito con la Finanziaria Nazionale del 2008, non include le aree marine, come raccomandato ed auspicato dalla Commissione.
Inoltre, nelle premesse della decisione, la Commissione Unesco definisce esplicitamente l’“ECCESSIVO SVILUPPO TURISTICO” (citazione testuale!!!!), come una delle tre principali minacce per lo stato di conservazione delle Eolie Patrimonio dell’Umanità. Su tali questioni, la Commissione sostiene che non sia stata data adeguata risposta, pertanto sono richiesti “interventi decisivi” entro il 1 Febbraio 2009 e la stesura di una “relazione dettagliata ed aggiornata” sulle problematiche principali non ancora risolte, da consegnarsi entro il termine perentorio del 1 Febbraio 2010, cosicché possa essere scrupolosamente esaminato lo stato di conservazione del sito, nella 34° sessione della Commissione nel 2010.
Un cenno a parte merita la vicenda del Piano di Gestione. Nel mese di Gennaio, il Consiglio Comunale, chiamato a deliberare su un Piano di Gestione redatto da un comitato scientifico regionale, senza alcuna concertazione con l’ente locale, né con la cittadinanza eoliana, aveva aspramente contestato, nel metodo e nel merito, lo strumento pianificatorio ed il gruppo scrivente aveva anche minacciato azioni legali volte alla tutela e difesa dell’onorabilità e dell’immagine della comunità eoliana, descritta con epiteti altamente diffamatori, gravemente lesivi e certamente inaccettabili. Tuttavia, nella versione revisionata del Piano di Gestione, approvata con atto deliberativo dalla Giunta Comunale e trasmessa ai Consiglieri Comunali alla fine del mese di Giugno, le affermazioni ingiuriose erano state rimosse e tutto il Piano aveva subito delle modifiche, in talune parti, anche sostanziali, rispetto alla bozza originaria. Leggendo altresì la nuova decisione della Commissione, si apprende che il giudizio è basato su una relazione fornita il 31 Gennaio 2008, quindi, si presume, ampiamente prima della revisione effettuata.Non essendo pertanto chiaro agli scriventi, quale sia lo strumento di pianificazione trasmesso ufficialmente dall’Assessorato Regionale ai BB.CC. alla Commissione Unesco
I SOTTOSCRITTI CONSIGLIERI COMUNALI Francesco MEGNA e Gesuele FONTI
C H I E D O N O
Al Sindaco di verificare se il Piano di Gestione trasmesso alla Commissione Unesco, e sulle quali si è basata la decisione e le valutazione contenute nell’ultimo report 32.COM/7B, sia la bozza rigettata dal Consiglio Comunale nel Gennaio 2008 o invece la versione revisionata approvata con Delibera di Giunta nel Giugno 2008; copia del Piano di Gestione del sito Unesco Isole Eolie (eventualmente anche su supporto informatico, per questioni di praticità) di cui è ufficialmente in possesso il World Heritage Centre; quali sono gli interventi programmati dall’Amministrazione Comunale sulla base del deliberato a seguito della riunione della 32° sessione della World Heritage Committee.
Francesco MEGNA Gesuele FONTI
La "bravata" ai danni di Dario Subba e l'eco sopita. Riflessione di Mario Profilio
Caro direttore,
mi faccio una domanda a voce alta... senza pretesa di risposta...
Premesso che siamo tutti uguali... e tutti abbiamo diritto a vivere al meglio la nostra libertà e la nostra salute... e che un lavoratore, qualunque esso sia il suo ruolo, è patrimonio della comunità in cui vive... e che un bravo imprenditore, a maggior ragione è un "valore aggiunto"... per tutto ciò che rappresenta per la città... dalla garanzia di posti di lavoro... all'immagine che trasmette all'esterno... a tanti altri aspetti che non vado a elencare...
mi chiedo.. e Le chiedo... "cosa sarebbe successo... se la bravata di cui è stato vittima l'amico Dario Subba l'avesse commessa un nostro concittadino ai danni di uno stimatissimo turista?
o ancora... si fosse verificata in una località come Capri.. o Taormina?"
L'eco o la costernazione generale sarebbero stati gli stessi?
Con l'augurio che tutto possa risolversi per il meglio, e che rimanga solo un brutto ricordo... esprimo tutta la mia solidarietà all'amico Dario e ai suoi familiari... che possa tornare presto a gioire con parenti e amici, che lo aspettano...
In bocca a lupo di cuore..
Mario Profilio
Caro Mario,
come al solito hai centrato in pieno l'argomento e la tematica. Non posso che condividere in pieno le tue considerazioni e i tuoi interrogativi. Non ci resta che augurare a Dario che questo atto di imbecillità possa restare solo un brutto ricordo. (Salvatore Sarpi)
mi faccio una domanda a voce alta... senza pretesa di risposta...
Premesso che siamo tutti uguali... e tutti abbiamo diritto a vivere al meglio la nostra libertà e la nostra salute... e che un lavoratore, qualunque esso sia il suo ruolo, è patrimonio della comunità in cui vive... e che un bravo imprenditore, a maggior ragione è un "valore aggiunto"... per tutto ciò che rappresenta per la città... dalla garanzia di posti di lavoro... all'immagine che trasmette all'esterno... a tanti altri aspetti che non vado a elencare...
mi chiedo.. e Le chiedo... "cosa sarebbe successo... se la bravata di cui è stato vittima l'amico Dario Subba l'avesse commessa un nostro concittadino ai danni di uno stimatissimo turista?
o ancora... si fosse verificata in una località come Capri.. o Taormina?"
L'eco o la costernazione generale sarebbero stati gli stessi?
Con l'augurio che tutto possa risolversi per il meglio, e che rimanga solo un brutto ricordo... esprimo tutta la mia solidarietà all'amico Dario e ai suoi familiari... che possa tornare presto a gioire con parenti e amici, che lo aspettano...
In bocca a lupo di cuore..
Mario Profilio
Caro Mario,
come al solito hai centrato in pieno l'argomento e la tematica. Non posso che condividere in pieno le tue considerazioni e i tuoi interrogativi. Non ci resta che augurare a Dario che questo atto di imbecillità possa restare solo un brutto ricordo. (Salvatore Sarpi)
Lipari: Donna muore dopo il ricovero La procura apre un'inchiesta. Indagati sei medici. Ieri l'autopsia
(Leonardo Orlando- Gazzetta del Sud) Il sostituto procuratore del ribunale di Barcellona, Francesco Massara, ha ordinato l'autopsia, eseguita ieri nell'obitorio dell'ospedale "Cutroni Zodda" di Barcellona, sulla salma di una donna di Lipari, Antonina Finocchiaro 57 anni, sposata Martello, deceduta in circostanze ancora poco chiare all'ospedale della maggiore isola delel Eolie nella notte tra il 24 e il 25 agosto scorso. La donna era stata ricoverata nel corso della mattinata precedente - il giorno della festa di San Bartolomeo - a seguito di un malore.
Il marito e le due figlie della Finocchiaro, hanno presentato una denuncia alla magistratura con la quale, nell'esporre i fatti così come sostengono siano avvenuti, chiedono di conoscere le reali cause che hanno portato all'improvviso decesso della congiunta.
Nella vicenda, con l'ipotesi di omicidio colposo in concorso, risultano indagati sei medici dell'ospedale civico di Lipari e del locale posto di guardia medica notturna e festiva, che hanno già ricevuto l'informazione di garanzia come vuole la prassi in questi casi. Si tratta di M. M., M. L. R., B. M., G. D. L., A. A. e A. S.. L'autopsia eseguita dopo le 11 di ieri mattino, è stata affidata al prof. Giuseppe Ragazzi dell'Istituto di medicina legale di Catania il quale avrà 90 giorni di tempo per depositare il referto con i risultati degli esami istologici e ciò al fine di stabilire – così come hanno chiesto i familiari della paziente deceduta – le cause della morte della donna.
Dovrà essere valutato anche se i medici hanno applicato, dal momento dell'arrivo in ospedale della paziente, i prescritti protocolli sanitari come sostengono. La paziente, prima di recarsi in ospedale, si era rivolta alla guardia medica di Lipari perché accusava dei malori. Secondo l'esposto, l'unico risultato rilevato è stato il valore della pressione arteriosa che è risultato alto. Alla guardia medica è stato quindi somministrato un farmaco per riportare a livelli normali la pressione. Il medico di guardia, avrebbe poi consigliato di recarsi in ospedale qualora i sintomi del malessere persistessero.
Trascorse delle ore e persistendo il malessere, nella mattinata del 24 agosto la donna si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Lipari dove la donna è stata ricoverata in corsia. Nel corso della nottata è deceduta.
I familiari, assistiti dall'avv. Francesco Nicosia, hanno nominato come consulente di parte il medico legale Patrizia Napoli. I medici sono invece difesi dagli avv. Teresa Privitera, Alessia Giorgianni, Giuseppe Amendolia e Giuseppe Rizzo e hanno nominato come consulenti, i medici legali Giulio Cardia e Claudio Crinò. Ieri, come dicevamo, l'esame autoptico sulla salma della cinquantasettenne. Bisognerà ora attenderne le risultanze.
Il marito e le due figlie della Finocchiaro, hanno presentato una denuncia alla magistratura con la quale, nell'esporre i fatti così come sostengono siano avvenuti, chiedono di conoscere le reali cause che hanno portato all'improvviso decesso della congiunta.
Nella vicenda, con l'ipotesi di omicidio colposo in concorso, risultano indagati sei medici dell'ospedale civico di Lipari e del locale posto di guardia medica notturna e festiva, che hanno già ricevuto l'informazione di garanzia come vuole la prassi in questi casi. Si tratta di M. M., M. L. R., B. M., G. D. L., A. A. e A. S.. L'autopsia eseguita dopo le 11 di ieri mattino, è stata affidata al prof. Giuseppe Ragazzi dell'Istituto di medicina legale di Catania il quale avrà 90 giorni di tempo per depositare il referto con i risultati degli esami istologici e ciò al fine di stabilire – così come hanno chiesto i familiari della paziente deceduta – le cause della morte della donna.
Dovrà essere valutato anche se i medici hanno applicato, dal momento dell'arrivo in ospedale della paziente, i prescritti protocolli sanitari come sostengono. La paziente, prima di recarsi in ospedale, si era rivolta alla guardia medica di Lipari perché accusava dei malori. Secondo l'esposto, l'unico risultato rilevato è stato il valore della pressione arteriosa che è risultato alto. Alla guardia medica è stato quindi somministrato un farmaco per riportare a livelli normali la pressione. Il medico di guardia, avrebbe poi consigliato di recarsi in ospedale qualora i sintomi del malessere persistessero.
Trascorse delle ore e persistendo il malessere, nella mattinata del 24 agosto la donna si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Lipari dove la donna è stata ricoverata in corsia. Nel corso della nottata è deceduta.
I familiari, assistiti dall'avv. Francesco Nicosia, hanno nominato come consulente di parte il medico legale Patrizia Napoli. I medici sono invece difesi dagli avv. Teresa Privitera, Alessia Giorgianni, Giuseppe Amendolia e Giuseppe Rizzo e hanno nominato come consulenti, i medici legali Giulio Cardia e Claudio Crinò. Ieri, come dicevamo, l'esame autoptico sulla salma della cinquantasettenne. Bisognerà ora attenderne le risultanze.
Lipari: Cani vaganti, torna l'incubo
Torna l'incubo "cani vaganti" a Lipari. Una aggressione ai danni di una piccola in vacanza alle Eolie con la sua famiglia è stata "denunciata" all'amministrazione comunale di Lipari, con contestuale richiesta di attivarsi concretamente per debellare il fenomeno che si trascina ormai da diverso tempo, dal consigliere comunale Sarino Centorrino. La piccola sarebbe stata azzannata seppure in modo lieve da uno dei tanti cani vaganti e/o randagi che circolano per l'isola. Tentativi di aggressione, con contestuale inseguimento, ai danni di scooteristi, motociclisti e ciclisti vengono segnalati da ogni zona dell'isola dalle frequentatissime vie del centro e di Canneto ad Acquacalda. Nelle zone alte, invece, ad essere presi di mira sono i pollai
VULCANI, ONDATA MAGMA FA PREVEDERE ERUZIONI 60 GIORNI PRIMA
Trovato un modo per prevedere le eruzioni vulcaniche con un anticipo di 20-60 giorni circa, metodo che potrebbe essere applicato a molti vulcani tra cui il Vesuvio a Napoli, l'Etna a Catania e lo Stromboli nelle Eolie, permettendo alla protezione civile di prendere decisioni tempestive onde prevenire ogni rischio per la popolazione. Secondo quanto riferito sulla rivista Science sulla base di uno studio su una delle ultime eruzioni vulcaniche verificatisi nel 1925 nell'isola Santorini in Grecia, un'ondata di magma più caldo, registrabile facilmente con le apparecchiature sismiche (perché dà luogo ad attività sismica), precede l'eruzione di due mesi circa. Diretti da Victoria Martin dell'Università di Durham in Gran Bretagna, gli esperti hanno studiato l'eruzione del vulcano Nea Kameni di Santorini, una delle cicladi, isola per l'appunto di origine vulcanica. Gli esperti hanno studiato i cristalli di olivina, un minerale componente di molte rocce eruttive di color verde oliva, relativi a quell'eruzione ed hanno ricostruito i tempi di formazione di quei cristalli in rapporto all'eruzione. L'analisi dei cristalli, spiegano i geologi, mostra che i movimenti del magma, che rappresentano l'innesto dell'eruzione e possono essere registrati facilmente perché causano di norma attività sismica, avvengono 3-10 settimane prima dell'eruzione. In questa maniera solo tenendo d'occhio l'attività sismica legata ai movimenti del magma si potrebbero fare previsioni sulle eruzioni. Gli esperti sperano che il loro metodo sia utilizzabile anche per altri vulcani permettendo anche di capirne meglio il comportamento pre-eruttivo.
giovedì 28 agosto 2008
Energia solare per Panarea: Lettera aperta al Ministro dell'Ambiente da un habituè dell'isola
UNA LETTERA APERTA AL MINISTRO DELL’AMBIENTE E' STATA INVIATA DALL'ING. FRANCESCO MORFINI, ABITUALE FREQUENTATORE DELL'ISOLA DI PANAREA.
IL TESTO:
Signor Ministro,
Mi rivolgo a Lei, e perchè persona molto attenta ai problemi di Panarea e nella Sua qualità di supremo difensore Istituzionale dell’Ambiente, di quell’Ambiente che in Panarea, isola patrimonio dell’Umanità oltre che “Riserva Naturale Orientata” viene continuamente umiliato ed oltraggiato da Enti e persone per i loro comportamenti nei campi della produzione dell’energia, della gestione dei rifiuti, dell’approviggionamento dell’acqua e dell’organizzazione dei trasporti.
La causa prima di questa situazione va attribuita alla mancanza di un serio piano di sviluppo dell’isola nel quadro di una corretta visione urbanistica che tenga conto dell’evolversi dei bisogni della popolazione.
Pertanto, bisognerebbe provvedere quanto prima all’allestimento di questo piano nel cui ambito andrebbero risolti tutti i problemi esistenti ma fintanto che questo piano non esisterà mi sembra sia doveroso da parte delle Istituzioni affrontare uno per uno questi problemi e risolverli. Non farlo immediatamente mi sembrerebbe non solo disdicevole ma anche riprorevolmente colpevole.
Ancora oggi viene prodotta, a molti anni dal provvedimento di liberalizzazione dell’energia, in modo monopolistico dall’Enel.
L’Enel nonostante i proclami riguardanti le energie rinnovabili ( ma sono di ieri, ora con l’avvento del nuovo governo, i suoi proclami riguardano l’energia nucleare) non si dimostra in grado di sanare la situazione costituita dalla centrale elettrica di Panarea che ha bisogno di tutt'altro che di pannicelli caldi per diventare presentabile,infatti:
- le soluzioni che ha appena presentato ( il mese scorso) sono costituite nella messa in opera, all’aperto, da due gruppi da 1500 Kwp, cadauno, con i quali continua a produrre allegramente tra le case di abitazione oltre quattro milioni di kwh l'anno (soprattutto d'estate), in area rigorosamente protetta, emettendo senza vergogna i prodotti di combustione ad altezza d’uomo, ignorando ogni possibilità di abbattimento degli stessi, e tenendo così in non cale la salute di popolazione e degli stessi dipendenti che vengono costretti ad assumerne gran parte dei medesimi. La centrale rimane, come era, dal punto di vista dell'impatto ambientale, quanto di peggio si possa immaginare;
- Essa sorge dal 1984, penso ancora adesso, abusivamente, su area di proprietà di terzi e di volta in volta occupa altri terreni sempre di terzi per depositarvi vecchi impianti in disuso;
-interrompe il percorso di una strada che è stata abusivamente inglobata nei suoi ambiti irregolarmente cintati, impedendone l'accesso ai vicini;
- sembra non sia in possesso di tutti i regolari permessi operativi;
- è afflitta da una gestione deficitaria (a causa del forte sbilanciamento tra i picchi produttivi stagionali e della continua corrosione alla quale per motivi geotermici gli impianti sono assoggetati) gestione che nemmeno il fondo di compensazione, penso, riesca a riequilibrarne i conti: non vorrei sbagliare ma penso che un kwh a Panarea venga a costare ad Enel quanto verrebbe a costare se fosse prodotto da "fotovoltaico";
- essendo a sei metri sul livello del mare ed a qualche metro dalla battigia è da considerarsi a rischio tsunami;
- non vanno, poi, tralasciate considerazioni di immagine e di riflesso economico: Panarea è l'isola del sole che, peraltro, non si avvale del sole per la produzione di energia anzi utilizza l'energia prodotta da vecchi,o più recenti diesel all'aperto, perfino per i suoi bisogni termici e ciò nonostante che abbia proprio nel patrimonio paesaggistico-ambientale la prioritaria fonte della sua ricchezza, e per questo dovrebbe essere obbligata ad una politica di sviluppo particolarmente attenta alle esigenze di tutela e valorizzazione anche produttiva del territorio. Non è invece così.
Una fruizione di tale patrimonio gestita in modo scorretto già induce effetti devastanti ed è comunque in grado di depauperare quel capitale storico-naturalistico che un destino fortunato aveva invece concesso a quest'isola. Al giorno d'oggi si fa molto in fretta a perdere in reputazione e livello turistico.
Ciò in via del tutto generale, se consideriamo poi gli interessi dei singoli che "questa centrale" compromette, il quadro ricavabile è tale che qualche preoccupazione all'Azienda dovrebbe procurarla, non voglio creare allarmi ma la Gente è stanca di subire e si sta organizzando.
“Piangere sul latte versato” non serve, tuttavia, assolutamente a niente: sono convinto che con un poco di buona volontà, con un minimo di intelligenza e senza eccessiva spesa si potrebbe portare rimedio a questa situazione e ad altre (rifiuti, acqua, trasporti).
Basterebbe cominciare col provvedere ad abbattere immediatamente e seriamente i fumi di combustione della centrale salvaguardando la salute dei cittadini e perché no dei dipendenti ma questo dovrebbe essere soltanto il primo passo.
Il secondo ed altrettanto importante è invece di natura istituzionale: andrebbe localizzato in un quadro urbanistico, naturalmente ben al di fuori dell’abitato, il posto dove far sorgere alla luce di un bando :
- una nuova centrale elettrica, supportata da un insediamento fotovoltaico di 700 Kwp capace di coprire le esigenze isolane nei mesi dal novembre a marzo e quale presupposto per l’alimentazione di un impianto di desalinizzazione dell’acqua (a suo tempo –anni 2002 , 2003- il Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma “Isole Minori” decise di finanziare parzialmente un progetto simile presentato dal Comune e preparato da una mia società con la collaborazione di Conphoebus ma poi, soprattutto per l’indifferenza dell’ amministrazione comunale di Lipari, e le solite pastoie burocratiche delle varie Istituzioni non se ne è fatto più nulla, ed il finanziamento non fu più erogato);
- un centro di smistamento e parziale riutilizzazione dei rifiuti ( al riguardo esiste qualche buon progetto nel quadro della raccolta differenziata dei rifiuti stessi).
Che dire infine dei trasporti: essi dovrebbero rispondere ad un preciso piano intermodale…. attualmente, invece,c’è tanta confusione e sovrapposizione di servizi non sempre puntuali.
E’ tutto.
Doverosi ossequi.
Lipari, 27 Agosto 2008
Francesco Morfini
Signor Ministro,
Mi rivolgo a Lei, e perchè persona molto attenta ai problemi di Panarea e nella Sua qualità di supremo difensore Istituzionale dell’Ambiente, di quell’Ambiente che in Panarea, isola patrimonio dell’Umanità oltre che “Riserva Naturale Orientata” viene continuamente umiliato ed oltraggiato da Enti e persone per i loro comportamenti nei campi della produzione dell’energia, della gestione dei rifiuti, dell’approviggionamento dell’acqua e dell’organizzazione dei trasporti.
La causa prima di questa situazione va attribuita alla mancanza di un serio piano di sviluppo dell’isola nel quadro di una corretta visione urbanistica che tenga conto dell’evolversi dei bisogni della popolazione.
Pertanto, bisognerebbe provvedere quanto prima all’allestimento di questo piano nel cui ambito andrebbero risolti tutti i problemi esistenti ma fintanto che questo piano non esisterà mi sembra sia doveroso da parte delle Istituzioni affrontare uno per uno questi problemi e risolverli. Non farlo immediatamente mi sembrerebbe non solo disdicevole ma anche riprorevolmente colpevole.
Ancora oggi viene prodotta, a molti anni dal provvedimento di liberalizzazione dell’energia, in modo monopolistico dall’Enel.
L’Enel nonostante i proclami riguardanti le energie rinnovabili ( ma sono di ieri, ora con l’avvento del nuovo governo, i suoi proclami riguardano l’energia nucleare) non si dimostra in grado di sanare la situazione costituita dalla centrale elettrica di Panarea che ha bisogno di tutt'altro che di pannicelli caldi per diventare presentabile,infatti:
- le soluzioni che ha appena presentato ( il mese scorso) sono costituite nella messa in opera, all’aperto, da due gruppi da 1500 Kwp, cadauno, con i quali continua a produrre allegramente tra le case di abitazione oltre quattro milioni di kwh l'anno (soprattutto d'estate), in area rigorosamente protetta, emettendo senza vergogna i prodotti di combustione ad altezza d’uomo, ignorando ogni possibilità di abbattimento degli stessi, e tenendo così in non cale la salute di popolazione e degli stessi dipendenti che vengono costretti ad assumerne gran parte dei medesimi. La centrale rimane, come era, dal punto di vista dell'impatto ambientale, quanto di peggio si possa immaginare;
- Essa sorge dal 1984, penso ancora adesso, abusivamente, su area di proprietà di terzi e di volta in volta occupa altri terreni sempre di terzi per depositarvi vecchi impianti in disuso;
-interrompe il percorso di una strada che è stata abusivamente inglobata nei suoi ambiti irregolarmente cintati, impedendone l'accesso ai vicini;
- sembra non sia in possesso di tutti i regolari permessi operativi;
- è afflitta da una gestione deficitaria (a causa del forte sbilanciamento tra i picchi produttivi stagionali e della continua corrosione alla quale per motivi geotermici gli impianti sono assoggetati) gestione che nemmeno il fondo di compensazione, penso, riesca a riequilibrarne i conti: non vorrei sbagliare ma penso che un kwh a Panarea venga a costare ad Enel quanto verrebbe a costare se fosse prodotto da "fotovoltaico";
- essendo a sei metri sul livello del mare ed a qualche metro dalla battigia è da considerarsi a rischio tsunami;
- non vanno, poi, tralasciate considerazioni di immagine e di riflesso economico: Panarea è l'isola del sole che, peraltro, non si avvale del sole per la produzione di energia anzi utilizza l'energia prodotta da vecchi,o più recenti diesel all'aperto, perfino per i suoi bisogni termici e ciò nonostante che abbia proprio nel patrimonio paesaggistico-ambientale la prioritaria fonte della sua ricchezza, e per questo dovrebbe essere obbligata ad una politica di sviluppo particolarmente attenta alle esigenze di tutela e valorizzazione anche produttiva del territorio. Non è invece così.
Una fruizione di tale patrimonio gestita in modo scorretto già induce effetti devastanti ed è comunque in grado di depauperare quel capitale storico-naturalistico che un destino fortunato aveva invece concesso a quest'isola. Al giorno d'oggi si fa molto in fretta a perdere in reputazione e livello turistico.
Ciò in via del tutto generale, se consideriamo poi gli interessi dei singoli che "questa centrale" compromette, il quadro ricavabile è tale che qualche preoccupazione all'Azienda dovrebbe procurarla, non voglio creare allarmi ma la Gente è stanca di subire e si sta organizzando.
“Piangere sul latte versato” non serve, tuttavia, assolutamente a niente: sono convinto che con un poco di buona volontà, con un minimo di intelligenza e senza eccessiva spesa si potrebbe portare rimedio a questa situazione e ad altre (rifiuti, acqua, trasporti).
Basterebbe cominciare col provvedere ad abbattere immediatamente e seriamente i fumi di combustione della centrale salvaguardando la salute dei cittadini e perché no dei dipendenti ma questo dovrebbe essere soltanto il primo passo.
Il secondo ed altrettanto importante è invece di natura istituzionale: andrebbe localizzato in un quadro urbanistico, naturalmente ben al di fuori dell’abitato, il posto dove far sorgere alla luce di un bando :
- una nuova centrale elettrica, supportata da un insediamento fotovoltaico di 700 Kwp capace di coprire le esigenze isolane nei mesi dal novembre a marzo e quale presupposto per l’alimentazione di un impianto di desalinizzazione dell’acqua (a suo tempo –anni 2002 , 2003- il Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma “Isole Minori” decise di finanziare parzialmente un progetto simile presentato dal Comune e preparato da una mia società con la collaborazione di Conphoebus ma poi, soprattutto per l’indifferenza dell’ amministrazione comunale di Lipari, e le solite pastoie burocratiche delle varie Istituzioni non se ne è fatto più nulla, ed il finanziamento non fu più erogato);
- un centro di smistamento e parziale riutilizzazione dei rifiuti ( al riguardo esiste qualche buon progetto nel quadro della raccolta differenziata dei rifiuti stessi).
Che dire infine dei trasporti: essi dovrebbero rispondere ad un preciso piano intermodale…. attualmente, invece,c’è tanta confusione e sovrapposizione di servizi non sempre puntuali.
E’ tutto.
Doverosi ossequi.
Lipari, 27 Agosto 2008
Francesco Morfini
China scrive all'ATO: "Condivido la segnalazione di Lo Cascio"
L'assessore Giulio China ha scritto all'amministratore delegato ATO Messina 5 "Eolie per l'ambiente" e per conoscenza al sindaco del comune di Lipari, al Consigliere Comunale Pietro Lo Cascio e al presidente del consiglio comunale di Lipari.
Oggetto: Riscontro ad interrogazione sulla raccolta differenziata del Consigliere Comunale, Dott. Pietro Lo Cascio.
IL TESTO:
Il sottoscritto, in riferimento all'interrogazione del Consigliere Comunale, Dott. Pietro Lo Cascio, indirizzata al sindaco del comune e allo scrivente, quale assessore ai servizi ecologici e ai rapporti con l'Ato 5, ed ai resoponsabili dell'Ato 5, fa presente di condividere pienamente quanto segnalato dal consigliere Lo Cascio.
Con la presente invita l'amministratore delegato dell'Ato 5 "Eolie per l'ambiente" ad attuare quanto segnalato nella citata interrogazione circa il servizio di raccolta differenziata e, nel contempo, di provvedere al rilascio di copia della convenzione richiesta, comunicando il nominativo del responsabile del procedimento.
Oggetto: Riscontro ad interrogazione sulla raccolta differenziata del Consigliere Comunale, Dott. Pietro Lo Cascio.
IL TESTO:
Il sottoscritto, in riferimento all'interrogazione del Consigliere Comunale, Dott. Pietro Lo Cascio, indirizzata al sindaco del comune e allo scrivente, quale assessore ai servizi ecologici e ai rapporti con l'Ato 5, ed ai resoponsabili dell'Ato 5, fa presente di condividere pienamente quanto segnalato dal consigliere Lo Cascio.
Con la presente invita l'amministratore delegato dell'Ato 5 "Eolie per l'ambiente" ad attuare quanto segnalato nella citata interrogazione circa il servizio di raccolta differenziata e, nel contempo, di provvedere al rilascio di copia della convenzione richiesta, comunicando il nominativo del responsabile del procedimento.
mercoledì 27 agosto 2008
Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro, quando muore
Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro quando muore,
diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un
quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani
o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardiano piantato
col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato, in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purchè si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos’altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l’uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato: ma il vero
giardiniere vi resterà per tutta la vita.
(Brano tratto da “Fahrenheit 451”, romanzo di Ray Bradbury)
Seppure con la morte nel cuore da oggi si ricomincia e si ricomincia con un "Grazie" a tutti coloro che sono stati vicini alla nostra famiglia. Si ricomincia perche Mina avrebbe voluto così e si ricomincia dedicandogli il brano riportato sopra. Un qualcosa che io e Lei avevamo avuto modo di leggere insieme e che ci era subito piaciuto. Un brano che mai avrei pensato di usare per ricordarla ma che oggi non posso fare a meno di usare. "Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro, quando muore". E Mina un segno reale del suo passaggio lo ha lasciato non solo nel cuore dei suoi cari ma anche in quello di coloro che l'hanno conosciuta e apprezzata per le sue doti umane e professionali. Lo dimostrano i tanti segni di affetto e di cordoglio che alla nostra famiglia sono pervenuti in questi tristi giorni.
Si ricomincia con un affetto in meno sulla terra e con un "Angelo" in più in cielo. Un "Angelo" che mi ha lasciato una figlia che le somiglia in modo impressionante e un compito "pesante", ma da portare a termine: crescerla come Lei avrebbe voluto.... spero di riuscirci. Anche per questo si ricomincia
Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro quando muore,
diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un
quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani
o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardiano piantato
col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato, in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purchè si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos’altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l’uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato: ma il vero
giardiniere vi resterà per tutta la vita.
(Brano tratto da “Fahrenheit 451”, romanzo di Ray Bradbury)
Seppure con la morte nel cuore da oggi si ricomincia e si ricomincia con un "Grazie" a tutti coloro che sono stati vicini alla nostra famiglia. Si ricomincia perche Mina avrebbe voluto così e si ricomincia dedicandogli il brano riportato sopra. Un qualcosa che io e Lei avevamo avuto modo di leggere insieme e che ci era subito piaciuto. Un brano che mai avrei pensato di usare per ricordarla ma che oggi non posso fare a meno di usare. "Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro, quando muore". E Mina un segno reale del suo passaggio lo ha lasciato non solo nel cuore dei suoi cari ma anche in quello di coloro che l'hanno conosciuta e apprezzata per le sue doti umane e professionali. Lo dimostrano i tanti segni di affetto e di cordoglio che alla nostra famiglia sono pervenuti in questi tristi giorni.
Si ricomincia con un affetto in meno sulla terra e con un "Angelo" in più in cielo. Un "Angelo" che mi ha lasciato una figlia che le somiglia in modo impressionante e un compito "pesante", ma da portare a termine: crescerla come Lei avrebbe voluto.... spero di riuscirci. Anche per questo si ricomincia
Forza Dario!
Una "goliardata" finita male e che potrebbe avere gravissime conseguenze per il gioielliere Dario Subba, 49 anni, di Lipari. Ieri sera, in pieno centro, dove Dario gestisce la sua attività, un palloncino pieno d’acqua lanciato da alcuni turisti(identificati poi dai carabinieri), da uno degli edifici che si trovano sul Corso V.E., lo ha colpito all'occhio sinistro. Il violento impatto ha causato la la rottura del cristallino e un’emorragia all'occhio, sottoposto tempo fa ad un intervento chirurgico. Trasportato dai familiari al pronto soccorso ha successivamente raggiunto in elicottero Catania per controlli mirati. Stamattina Dario, unitamente alla moglie, ha raggiunto Monza per un ricovero nella struttura ospedaliera dove era stato già seguito in passato per via dei suoi problemi oculistici.
A Dario, stimato per le sue doti umane e professionali, nonchè compagno di classe di una parte del percorso delle scuole superiori, gli auguri di pronta guarigione che sono i miei personali, di Eolnet e di tutti i liparesi che lo conoscono e lo apprezzano.
A Dario, stimato per le sue doti umane e professionali, nonchè compagno di classe di una parte del percorso delle scuole superiori, gli auguri di pronta guarigione che sono i miei personali, di Eolnet e di tutti i liparesi che lo conoscono e lo apprezzano.
Rifornimento a mezzo autobotte: Tagliato il costo, accolte le richieste di Fonti e Megna
Comunicato di Francesco Megna e Gesuele Fonti su Servizio Idrico Integrato-Rifornimento a mezzo autobotte
Apprendiamo con soddisfazione, che le segnalazioni del gruppo consiliare scrivente circa l’ingiustificato aumento del costo del rifornimento idrico a mezzo autobotte, già emerse durante la discussione sul Bilancio di Previsione del 6 Agosto 2008, cui ha fatto seguito nota scritta n. 90 del 8 Agosto 2008, contenente richiesta di ripristino urgente della tariffa agevolata per il servizio autobotti, ha trovato ampio e tempestivo riscontro nella Deliberazione della Giunta Municipale n. 85 del 26/08/2008.
Pertanto, con decorrenza immediata, il costo di un autobotte d’acqua da 8 tonnellate per le utenze non servite dalla rete idrica comunale, sarà di € 27,28 anziché € 54, 88 .
I Consiglieri scriventi, rinnovano altresì la richiesta di provvedimenti urgenti, per i quali il Sindaco si è già formalmente impegnato, volti alla revisione sostanziale del contestato studio-indagine per la determinazione della tariffa del servizio idrico, prodotto dalla ditta GF Ambiente, e conseguentemente alla radicale diminuzione ai sensi della vigente normativa, delle tariffe stesse disposte per l’anno 2008 con Determina Sindacale n. 49/2008, che dal predetto studio ha tratto fondamento, riguardante tutte le utenze servite dalla rete idrica comunale, le c.d. “zone alte”, per le quali il servizio reso non è assolutamente conforme agli standard minimi di efficienza e qualità.
Apprendiamo con soddisfazione, che le segnalazioni del gruppo consiliare scrivente circa l’ingiustificato aumento del costo del rifornimento idrico a mezzo autobotte, già emerse durante la discussione sul Bilancio di Previsione del 6 Agosto 2008, cui ha fatto seguito nota scritta n. 90 del 8 Agosto 2008, contenente richiesta di ripristino urgente della tariffa agevolata per il servizio autobotti, ha trovato ampio e tempestivo riscontro nella Deliberazione della Giunta Municipale n. 85 del 26/08/2008.
Pertanto, con decorrenza immediata, il costo di un autobotte d’acqua da 8 tonnellate per le utenze non servite dalla rete idrica comunale, sarà di € 27,28 anziché € 54, 88 .
I Consiglieri scriventi, rinnovano altresì la richiesta di provvedimenti urgenti, per i quali il Sindaco si è già formalmente impegnato, volti alla revisione sostanziale del contestato studio-indagine per la determinazione della tariffa del servizio idrico, prodotto dalla ditta GF Ambiente, e conseguentemente alla radicale diminuzione ai sensi della vigente normativa, delle tariffe stesse disposte per l’anno 2008 con Determina Sindacale n. 49/2008, che dal predetto studio ha tratto fondamento, riguardante tutte le utenze servite dalla rete idrica comunale, le c.d. “zone alte”, per le quali il servizio reso non è assolutamente conforme agli standard minimi di efficienza e qualità.
Gesuele Fonti e Francesco Megna
Gli alberi della via Franza e il cancello della discarica di Lami
Registriamo due lettere del rag. Saverio Merlino la prima quale cittadino, la seconda quale presidente dell'Associazione Borgata Lami.
1) Egregio Signor Sindaco,
Dopo la mia lettera del 9/8/2008 e la nota di sollecito del 20/08/2008 con cui chiedevo un intervento per sfrondare gli alberi nella Via Franza di Lipari al fine di eliminare lo stato di pericolo che essi creano per l’incolumità dei cittadini, noto, con rammarico che, nonostante ciò, ad oggi, nessun provvedimento risolutivo è stato disposto da parte della S.V.
2) AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI, Al Signor Amministratore Delegato
ATO ME 5 “EOLIE PER L’AMBIENTE S.R.L.” LIPARI
e p.c. AL SIGNOR PREFETTO DI MESSINA- COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA EOLIE
Si fa presente che, nonostante la segnalazione inviata alle SS.LL. in data 15 Agosto 2008, il cancello dell’ex discarica di Lami-Malopasso è ancora completamente spalancato. Si invita a voler provvedere, con urgenza, a disporre l’immediata chiusura del suddetto cancello.
1) Egregio Signor Sindaco,
Dopo la mia lettera del 9/8/2008 e la nota di sollecito del 20/08/2008 con cui chiedevo un intervento per sfrondare gli alberi nella Via Franza di Lipari al fine di eliminare lo stato di pericolo che essi creano per l’incolumità dei cittadini, noto, con rammarico che, nonostante ciò, ad oggi, nessun provvedimento risolutivo è stato disposto da parte della S.V.
2) AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI, Al Signor Amministratore Delegato
ATO ME 5 “EOLIE PER L’AMBIENTE S.R.L.” LIPARI
e p.c. AL SIGNOR PREFETTO DI MESSINA- COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA EOLIE
Si fa presente che, nonostante la segnalazione inviata alle SS.LL. in data 15 Agosto 2008, il cancello dell’ex discarica di Lami-Malopasso è ancora completamente spalancato. Si invita a voler provvedere, con urgenza, a disporre l’immediata chiusura del suddetto cancello.
Dai fondali di Filicudi riemerge un altro pezzo di storia
Gabriella Adamo) Il mare eoliano regala sempre qualche pezzo di storia. A Filicudi, nello specchio di mare antistante "Le Punte", è stata recuperata un´anfora Greco italica del II°-III° secolo A.C..
A fare il sorprendente ritrovamento, ad una profondità di circa 50 mt., sono stati tre sub esperti, conosciuti sull´isola, Simone Taiuti, Chicca Pagani e Francesco Ciampini.
L´anfora, perfettamente conservata ed integra, una volta recuperata è stata consegnata al museo dell´isola, il quale, benché piccolo, accoglie numerosi reperti di questo genere.
Il museo, voluto e ben tenuto grazie all´interessamento ed all´impegno del direttore Riccardo Gullo, offre ai suoi visitatori un pezzo di storia eoliana al piano terra e tutta una sezione archeologica subacquea al piano superiore. Non appena verranno eseguite tutte le procedure di catalogazione e datazione dell´anfora ritrovata,verrà messa a disposizione di tutti coloro che vorranno ammirarla e fare così un tuffo nel passato.
I fondali di Filicudi sono ricchi di reperti, basti pensare che nell´area interdetta di Capo Graziano, giacciono ben 9 relitti di cui una posacavi affondata nei primi del `900 ed 8 di epoca romana il cui carico è stato solo in parte recuperato.
La presenza di secche infatti, era una costante insidia per gli antichi navigatori e spesso le burrasche ingoiavano le navi con tutto il loro prezioso carico.
Sull´isola è presente, inoltre, un percorso archeologico subacqueo, inaugurato quest´anno, fruibile da tutti gli appassionati di questo sport.
A fare il sorprendente ritrovamento, ad una profondità di circa 50 mt., sono stati tre sub esperti, conosciuti sull´isola, Simone Taiuti, Chicca Pagani e Francesco Ciampini.
L´anfora, perfettamente conservata ed integra, una volta recuperata è stata consegnata al museo dell´isola, il quale, benché piccolo, accoglie numerosi reperti di questo genere.
Il museo, voluto e ben tenuto grazie all´interessamento ed all´impegno del direttore Riccardo Gullo, offre ai suoi visitatori un pezzo di storia eoliana al piano terra e tutta una sezione archeologica subacquea al piano superiore. Non appena verranno eseguite tutte le procedure di catalogazione e datazione dell´anfora ritrovata,verrà messa a disposizione di tutti coloro che vorranno ammirarla e fare così un tuffo nel passato.
I fondali di Filicudi sono ricchi di reperti, basti pensare che nell´area interdetta di Capo Graziano, giacciono ben 9 relitti di cui una posacavi affondata nei primi del `900 ed 8 di epoca romana il cui carico è stato solo in parte recuperato.
La presenza di secche infatti, era una costante insidia per gli antichi navigatori e spesso le burrasche ingoiavano le navi con tutto il loro prezioso carico.
Sull´isola è presente, inoltre, un percorso archeologico subacqueo, inaugurato quest´anno, fruibile da tutti gli appassionati di questo sport.
venerdì 22 agosto 2008
Lipari: S.o.s. di China per l'impianto di pretrattamento liquami
S.o.s. dell'assessore Giulio China sulla “grave situazione in cui versa l'impianto di pretrattamento liquami di via Falcone-Borsellino. L'uso dell'aggettivo "grave"- scrive l'esponente dell'MPA in seno alla giunta Bruno- non è derivato da una mia personale convinzione, ma è conseguenza di una comunicazione urgente del manutentore e gestore dell'impianto, di relazione del Genio Civile di Messina, nonchè di relazione del comandante provinciale dei vigili del fuoco. Non possiamo quindi che fidarci di chi per professione svolge tali mansioni. E' evidente- si legge ancora- che la gravità della situazione, prospettata nelle relazioni sopracitate, resta immutata o peggio aggravata dal mancato intervento risolutivo di chi di compertenza. Il Comune per quanto possibile è intervenuto tamponando la situazione, pur in carenza di risorse finanziarie e non risolvendo in maniera definitiva i disagi. Tanto- conclude China- per mio dovere istituzionale, ritenendomi esonerato da qualsiavoglia responsabilità che la situazione potrebbe provocare con il trascorrere del tempo".
I ragionieri del '71 si ritrovano....a tavola
Il 21 agosto 2008, sotto la “guida” del prof. Giuseppe Subba, apprezzato ed insostituibile docente di ragioneria di quei tempi, si sono ritrovati in un noto locale dell’isola, in un clima festoso e di gioia, gli amici e colleghi della 5^ classe ragioneria dell’allora Istituto Tecnico Commerciale Statale “G. Arcoleo” di Lipari, diplomati nell’anno 1971. Pochi gli assenti, quasi tutti residenti fuori Lipari, che hanno inviato messaggi di saluti ed auguri. Dopo 37 anni, quindi, è stato rifatto idealmente l’appello che allora era così composto: Fausto AMENDOLA, Salvatore CAMPO, Nicola BIVIANO, Giovanni CANNISTRA’, Giuseppe CASSARA’, Francesco CARAVAGLIO, Angela CINCOTTA, Pietro DE SALVATORE, Giovanni FAMULARO, Bartolo FERLAZZO, Gianfranco GRASSO, Riccardo GULLO, Salvatore LEONE, Giovanni MAGGIORE, Antonio NATOLI, Andrea NICASTRO, Angelo MAMMANA, Santina MANCUSO, Giuseppe MUNAFO’, Giuseppe POLLO, Bartolo RISTUCCIA, Angela SPINELLA, Antonietta TIRALONGO, Renato TRIPI, Anna Maria TURCARELLI, Marcello ZIINO. Oggi sono tutti degli apprezzati professionisti che si sono sempre distinti in tutti i settori del mondo lavorativo ricoprendo tuttora ambite cariche di elevato prestigio sociale. Dopo un doveroso e commosso pensiero per il compianto Nicola Biviano e per quegli insegnanti che prematuramente ci hanno lasciato, hanno festeggiato allegramente questa loro riunione e tra un brindisi e l’altro hanno ricordato affettuosamente i tempi trascorsi insieme. Memori di un tempo passato forse troppo velocemente tutti quanti si sono dati appuntamento a futuri incontri e, ove non fosse possibile, perché nò, fra altri 37 anni. Magari con qualche capello bianco in più. AUGURI. By Salvatore Campo
Nella foto da sinistra a destra prima fila: Marcello ZIINO, Giuseppe POLLO, Angela SPINELLA, Salvatore LEONE, Renato TRIPI, Fausto AMENDOLA, Giuseppe CASSARA', Andrea NICASTRO, Salvatore CAMPO, Gianfranco GRASSO
Da sinistra a destra seconda fila seduti: Angela CINCOTTA, Riccardo GULLO, prof. Giuseppe SUBBA, Santina MANCUSO, Anna Maria TURCARELLI, Antonio NATOLI, Giovanni FAMULARO.
Nella foto da sinistra a destra prima fila: Marcello ZIINO, Giuseppe POLLO, Angela SPINELLA, Salvatore LEONE, Renato TRIPI, Fausto AMENDOLA, Giuseppe CASSARA', Andrea NICASTRO, Salvatore CAMPO, Gianfranco GRASSO
Da sinistra a destra seconda fila seduti: Angela CINCOTTA, Riccardo GULLO, prof. Giuseppe SUBBA, Santina MANCUSO, Anna Maria TURCARELLI, Antonio NATOLI, Giovanni FAMULARO.
Raccolta differenziata: Nota dell'a.d. dell'Ato Domenico Fonti a chi è abituato solo a demonizzare
Riceviamo e pubblichiamo una nota inviata dall'amministratore delegato dell'ATO ME 5 "Eolie per l'Ambiente" Domenico Fonti all'autore liparese di un servizio giornalistico sulla raccolta differenziata. "Condivido-scrive Fonti- la critica che lei rivolge alla cittadinanza che non effettua il conferimento dei rifiuti come da ordinanza. Viene attestato dalle sue foto.
Comunque noi crediamo che una prima risposta è stata data, ovvero abbiamo messo la cittadinanza nella condizione di iniziare a conferire in modo differenziato. Il maggiore riscontro negativo proviene dalle attività commerciali in generale, che non hanno ancora recepito le direttive dell’ordinanza n. 75 dell’11/08/08 emessa dal dirigente del settore, dr. Domenico Russo, mentre una buona parte della cittadinanza sta rispondendo bene.
Se vogliamo attribuire delle responsabilità, ognuno ha le proprie: le ditte che stanno eseguendo i servizi ne hanno, anche se dobbiamo dare atto che sono state richiamate, per continuare l’esecuzione del servizio, alcuni giorni prima che gli scadevano i contratti; infatti dallo scorso 06 agosto doveva subentrare altra ditta. Ne hanno quei cittadini, residenti e turisti, che non osservano le più elementari regole del buon senso e della buona educazione.
Noi abbiamo le nostre, certamente un piano di comunicazione non può risolvere il problema, esso ha il compito di sensibilizzare le coscienze della gente, di renderla partecipe che differenziare è innanzitutto un dovere, poi da l’opportunità, non trascurabile, di evitare aggravi di spesa agli enti gestori e quindi ai cittadini stessi. Infatti differenziare garantisce un conferimento in discarica minore e quindi una spesa minore.
Lei, ha la sua fetta di responsabilità, come tutta quella stampa che è avvezza a denunziare solo quello che non va, è troppo poco, non aiuta a crescere, demonizzare tutto serve a demotivare. A lei quando parla di differenziata, viene sempre in mente il pranzo offerto dal CONAI ai partecipanti invitati per la conferenza sulla differenziata, che questa società ha organizzato; mi domando ogni volta che lei menziona ciò, ma dove sta il problema?? Il CONAI ha inteso offrire un pranzo ai convenuti esterni ed alcuni amministratori locali, nonché alla stampa, anche per ringraziarli della loro partecipazione ad un evento tanto importante, dal tema “COME E PERCHE’ DIFFERENZIARE I RIFIUTI”, di cui il predetto consorzio, su mandato del ns. Governo, ha l’incarico di promuovere. Abbiamo avuto l’onore dell’interessamento della stampa di Livello, ne ha parlato persino RAI 3 in Ambiente Italia; possiamo anche aggiungere che non è stato tenuto in grande considerazione dai ns. cittadini ne dagli addetti ai lavori. Mi domando perché non si mette invece in risalto il giro di boa epocale che si sta tentando di fare??
Se mi consente un piccolo appunto, questa società non ha ingaggiato persone, ha selezionato professionisti che hanno presentato il loro curriculum vitae.
L’amministratore Delegato
D. Fonti
Comunque noi crediamo che una prima risposta è stata data, ovvero abbiamo messo la cittadinanza nella condizione di iniziare a conferire in modo differenziato. Il maggiore riscontro negativo proviene dalle attività commerciali in generale, che non hanno ancora recepito le direttive dell’ordinanza n. 75 dell’11/08/08 emessa dal dirigente del settore, dr. Domenico Russo, mentre una buona parte della cittadinanza sta rispondendo bene.
Se vogliamo attribuire delle responsabilità, ognuno ha le proprie: le ditte che stanno eseguendo i servizi ne hanno, anche se dobbiamo dare atto che sono state richiamate, per continuare l’esecuzione del servizio, alcuni giorni prima che gli scadevano i contratti; infatti dallo scorso 06 agosto doveva subentrare altra ditta. Ne hanno quei cittadini, residenti e turisti, che non osservano le più elementari regole del buon senso e della buona educazione.
Noi abbiamo le nostre, certamente un piano di comunicazione non può risolvere il problema, esso ha il compito di sensibilizzare le coscienze della gente, di renderla partecipe che differenziare è innanzitutto un dovere, poi da l’opportunità, non trascurabile, di evitare aggravi di spesa agli enti gestori e quindi ai cittadini stessi. Infatti differenziare garantisce un conferimento in discarica minore e quindi una spesa minore.
Lei, ha la sua fetta di responsabilità, come tutta quella stampa che è avvezza a denunziare solo quello che non va, è troppo poco, non aiuta a crescere, demonizzare tutto serve a demotivare. A lei quando parla di differenziata, viene sempre in mente il pranzo offerto dal CONAI ai partecipanti invitati per la conferenza sulla differenziata, che questa società ha organizzato; mi domando ogni volta che lei menziona ciò, ma dove sta il problema?? Il CONAI ha inteso offrire un pranzo ai convenuti esterni ed alcuni amministratori locali, nonché alla stampa, anche per ringraziarli della loro partecipazione ad un evento tanto importante, dal tema “COME E PERCHE’ DIFFERENZIARE I RIFIUTI”, di cui il predetto consorzio, su mandato del ns. Governo, ha l’incarico di promuovere. Abbiamo avuto l’onore dell’interessamento della stampa di Livello, ne ha parlato persino RAI 3 in Ambiente Italia; possiamo anche aggiungere che non è stato tenuto in grande considerazione dai ns. cittadini ne dagli addetti ai lavori. Mi domando perché non si mette invece in risalto il giro di boa epocale che si sta tentando di fare??
Se mi consente un piccolo appunto, questa società non ha ingaggiato persone, ha selezionato professionisti che hanno presentato il loro curriculum vitae.
L’amministratore Delegato
D. Fonti
"Caro Giulio..perchè non continuare a lottare?". Lettera aperta dell'assessore Giannò al collega China.
Una "lettera aperta" è stata inviata dall'assessore del comune di Lipari Corrado Giannò al collega Giulio China dopo che questi, nei giorni scorsi, aveva esternato problemi nella gestione delle deleghe assegnategli. Il testo:
Carissimo collega Assessore,
nel rispetto delle opinioni altrui e della maggiore anzianità politica che nei miei confronti detieni permettimi alcune considerazioni ad alta voce e senza alcun spirito polemico rispetto alla tua ultima inviata al Sig. Sindaco circa l’impossibilità a portare avanti il lavoro a te assegnato, attraverso le deleghe a suo tempo conferiteti, per problematiche diverse.
Caro Giulio questa tua esternazione mi coglie e non poco di sorpresa, una persona forte, vulcanica, combattiva come te nell’accettare questo incarico sapeva e conosceva benissimo le difficoltà alle quali si andava incontra e quindi era, come lo è tutt’oggi, ben conscio delle critiche, molte delle quali strumentali e non costruttive, alle quali si sottoponeva.
La carenza di personale, la quasi totale impossibilità a poterlo rimpiazzare, la esigua se non addirittura più che striminzita disponibilità economica, il dover lottare quotidianamente con le giuste e reiterate esigenze dei cittadini erano e sono cose che conoscevamo sin dal momento del nostro insediamento, ed allora perché lamentarci adesso a distanza di poco più di un anno dal conferimento del nostro incarico? Perché farlo allorquando all’orizzonte, in base alla nuova normativa nazionale, nulla di migliorativo si vede nel campo delle assunzioni? Perché, come tu sei invece abituato a fare, non continuare a lottare, a stringere i denti, a farsi valere ed a far valere in modo sempre e solamente corretto
nei confronti di tutti quello che è il proprio ruolo politico – amministrativo? Perché non chiedere al Primo Cittadino un incontro dove oltre a lamentare situazioni si propongano anche delle soluzioni? L’ufficio idrico penso, contrariamente a quanto tu sostieni, sia uno di quelli tra i più fortunati perché oltre alla presenza di un lavoratore socialmente utile, gode di altre unità come la Sig.ra Fornoni ed in atto del Geom. Beninati che, trasferito ad altro settore, dovrebbe essere sostituito dal Geom. Mazzeo.
Prova a verificare altri uffici di altri settori? Ed allora la soluzione è solo e solamente una ovvero: farsi valere, farsi rispettare, alzare con educazione, come nel tuo stile, la voce. Sono cose queste che tra l’altro sai fare benissimo e che fino a poco tempo orsono, allorquando ricoprivi il ruolo di Consigliere Comunale, facevi.
Perché non continuare adesso?
Con la stima di sempre, il tuo collega Corrado Giannò.
Carissimo collega Assessore,
nel rispetto delle opinioni altrui e della maggiore anzianità politica che nei miei confronti detieni permettimi alcune considerazioni ad alta voce e senza alcun spirito polemico rispetto alla tua ultima inviata al Sig. Sindaco circa l’impossibilità a portare avanti il lavoro a te assegnato, attraverso le deleghe a suo tempo conferiteti, per problematiche diverse.
Caro Giulio questa tua esternazione mi coglie e non poco di sorpresa, una persona forte, vulcanica, combattiva come te nell’accettare questo incarico sapeva e conosceva benissimo le difficoltà alle quali si andava incontra e quindi era, come lo è tutt’oggi, ben conscio delle critiche, molte delle quali strumentali e non costruttive, alle quali si sottoponeva.
La carenza di personale, la quasi totale impossibilità a poterlo rimpiazzare, la esigua se non addirittura più che striminzita disponibilità economica, il dover lottare quotidianamente con le giuste e reiterate esigenze dei cittadini erano e sono cose che conoscevamo sin dal momento del nostro insediamento, ed allora perché lamentarci adesso a distanza di poco più di un anno dal conferimento del nostro incarico? Perché farlo allorquando all’orizzonte, in base alla nuova normativa nazionale, nulla di migliorativo si vede nel campo delle assunzioni? Perché, come tu sei invece abituato a fare, non continuare a lottare, a stringere i denti, a farsi valere ed a far valere in modo sempre e solamente corretto
nei confronti di tutti quello che è il proprio ruolo politico – amministrativo? Perché non chiedere al Primo Cittadino un incontro dove oltre a lamentare situazioni si propongano anche delle soluzioni? L’ufficio idrico penso, contrariamente a quanto tu sostieni, sia uno di quelli tra i più fortunati perché oltre alla presenza di un lavoratore socialmente utile, gode di altre unità come la Sig.ra Fornoni ed in atto del Geom. Beninati che, trasferito ad altro settore, dovrebbe essere sostituito dal Geom. Mazzeo.
Prova a verificare altri uffici di altri settori? Ed allora la soluzione è solo e solamente una ovvero: farsi valere, farsi rispettare, alzare con educazione, come nel tuo stile, la voce. Sono cose queste che tra l’altro sai fare benissimo e che fino a poco tempo orsono, allorquando ricoprivi il ruolo di Consigliere Comunale, facevi.
Perché non continuare adesso?
Con la stima di sempre, il tuo collega Corrado Giannò.
Differenziata: Lo Cascio chiede chiarimenti
Interrogazione sulla raccolta differenziata del consigliere Pietro Lo Cascio al sindaco di Lipari, all’assessore all’Ecologia, al presidente dell’ATO 5“Eolie per l’Ambiente”, all’amministratore delegato dell’Ato 5 “Eolie per l’Ambiente”. Il testo:
OGGETTO: interrogazione su raccolta differenziata e atto di accesso alla documentazione amministrativa relativa.
Egregi Signori,
come tanti altri concittadini, ho apprezzato il recente – ancorché tardivo – avvio della raccolta differenziata nel nostro comune, e mi auguro che possa essere incisiva ai fini di una riduzione sensibile dei volumi da trasferire in discarica e, conseguentemente, dei costi per la nostra comunità, anche alla luce del paventato (e poi rientrato) aumento del 63% della tassa.Vorrei suggerire, tuttavia, anche alla luce del fatto che, in atto, esiste una disponibilità di personale esperto assunto dall’ATO per tale servizio, come risulterebbe opportuna una maggiore comunicazione relativa alle modalità esatte di riparto dei rifiuti differenziati presso gli utenti, con eventuale distribuzione porta a porta di volantini, il cui costo potrebbe essere abbastanza contenuto e certamente inferiore al dispendio di risorse impiegato per conferenze e manifestazioni connesse che, purtroppo, sono andate tante volte deserte. Scrivo inoltre, nella mia qualità di consigliere comunale, sui seguenti aspetti in merito ai quali interrogo le SS.VV. per conoscere
1) se e dove sono stati individuati, isola per isola, e soprattutto a Lipari, i centri di stoccaggio temporaneo dove i materiali vengono conferiti subito dopo la raccolta differenziata;
2) dove vengono conferiti detti materiali in via definitiva, a quali costi ed a quali condizioni, e se esistono delle convenzioni sottoscritte dall’ATO con i consorzi obbligatori.
In tal senso, richiedo inoltre alle SS.VV. copia di dette convenzioni o di conoscere il nominativo del responsabile dei procedimenti, al fine di concordare con lo stesso l’accesso a tali atti.
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