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venerdì 29 agosto 2008

VULCANI, ONDATA MAGMA FA PREVEDERE ERUZIONI 60 GIORNI PRIMA

Trovato un modo per prevedere le eruzioni vulcaniche con un anticipo di 20-60 giorni circa, metodo che potrebbe essere applicato a molti vulcani tra cui il Vesuvio a Napoli, l'Etna a Catania e lo Stromboli nelle Eolie, permettendo alla protezione civile di prendere decisioni tempestive onde prevenire ogni rischio per la popolazione. Secondo quanto riferito sulla rivista Science sulla base di uno studio su una delle ultime eruzioni vulcaniche verificatisi nel 1925 nell'isola Santorini in Grecia, un'ondata di magma più caldo, registrabile facilmente con le apparecchiature sismiche (perché dà luogo ad attività sismica), precede l'eruzione di due mesi circa. Diretti da Victoria Martin dell'Università di Durham in Gran Bretagna, gli esperti hanno studiato l'eruzione del vulcano Nea Kameni di Santorini, una delle cicladi, isola per l'appunto di origine vulcanica. Gli esperti hanno studiato i cristalli di olivina, un minerale componente di molte rocce eruttive di color verde oliva, relativi a quell'eruzione ed hanno ricostruito i tempi di formazione di quei cristalli in rapporto all'eruzione. L'analisi dei cristalli, spiegano i geologi, mostra che i movimenti del magma, che rappresentano l'innesto dell'eruzione e possono essere registrati facilmente perché causano di norma attività sismica, avvengono 3-10 settimane prima dell'eruzione. In questa maniera solo tenendo d'occhio l'attività sismica legata ai movimenti del magma si potrebbero fare previsioni sulle eruzioni. Gli esperti sperano che il loro metodo sia utilizzabile anche per altri vulcani permettendo anche di capirne meglio il comportamento pre-eruttivo.