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sabato 15 marzo 2025
Lo sport unisce: Gemellaggio tra le palestre ATS NEW SALINA E RUDIS MMA
Oggi a Milazzo si è tenuto un gemellaggio di MMA tra la palestra ATS NEW SALINA di Lingua di Francesco Taranto e la RUDIS MMA di Roberto Andaloro . Per i ragazzi di entrambe le palestre per confrontarsi atleticamente e per socializzare.
Tanti auguri!
Prova i capperi della Italiana Capers sud di Lipari...vedrai la differenza!
Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 43° video) Deceduti a Marzo - Aprile 2019 (durata 1 minuto e 33)
Il cordoglio per la dipartita di Carmelo Rifici
Il sig. Carmelo non è stato solo un grande imprenditore, capace di lasciare un segno indelebile nello sviluppo dell’isola tra gli anni ‘70 e ‘90, ma anche un uomo di valori, un riferimento per la sua comunità. La sua passione per Vulcano non si è mai affievolita, e lo ha dimostrato con il suo costante impegno nel Consiglio Comunale di Lipari, dove ha saputo coniugare fermezza e capacità di dialogo, mediazione e visione politica, sempre nell’interesse del bene comune.
Ma oggi non vogliamo solo ricordare l’uomo pubblico. Vogliamo rendere omaggio anche al marito, al padre, alla persona che con dedizione e amore ha costruito una famiglia solida e rispettata. E il nostro pensiero va in particolare a Raffaele, collega e amico, che porta nel cuore e nella vita l’eredità più preziosa di suo padre: quella della determinazione, dell’impegno e della passione per la propria terra.
Caro Raffaele, sappiamo che il vuoto lasciato da un padre come il tuo è incolmabile, ma siamo certi che il suo esempio sarà per te una guida costante.
Alla famiglia Rifici, il nostro più profondo cordoglio.
Che la terra ti sia lieve, sig Carmelo. Il tuo nome e il tuo impegno resteranno nella memoria di Vulcano e di tutti noi.
I Consiglieri di Minoranza dei gruppi "Siamo Eolie" e "Misto"
Il poeta eoliano Cortese alla "Giornata mondiale della Poesia" a Roma
Oggi, 15 marzo: Santa Luisa
Sebbene nata il 12 agosto 1591, si può dire che Luisa di Marillac è una Santa d'oggi e per oggi.
Proveniente da famiglia agiata, fin dalla fanciullezza frequenta gli studi propri della sua età e diviene abile nello svolgere i lavori domestici. Nella giovinezza prova una prima esperienza religiosa: vuole entrare nelle Suore Cappuccine, ma l'idea non ebbe seguito soprattutto per motivi di salute. A ventidue anni, morto il padre ed essendo già orfana di madre, sposa Antonio Le Gras, uomo onesto e credente. Alla fine di questo stesso anno diviene madre. Sempre fedele alla sua vita di pietà e all'amore verso i bisognosi, ha la fortuna di trovare nel suo cammino uomini che furono luminari nella sua epoca, come S. Francesco di Sales, i cui consigli dovevano esserle di così grande conforto in alcune difficoltà.
Vedova nel 1625 si vede libera di darsi interamente alla sua ardente vocazione: la carità verso i poveri. L'incontro con S. Vincenzo de' Paoli darà il definitivo orientamento nella via del bene al quale vuole consacrarsi. Parigi conosce lo zelo, l'ardente carità di questa donna. Per opera di lei e per iniziativa di S. Vincenzo de' Paoli sorge la Congregazione delle Figlie della Carità. Alle prime giovani contadine, giacché furono bonnes filles de champ le sue prime Suore, così diceva: «Onorate anche i malati e considerateli come i vostri padroni». Il loro campo d'azione è vasto e si estende dalla strada, da cui raccolgono gli infelici abbandonati, alle visite a domicilio, all'assistenza ai poveri.
Nelle umili e faticose opere della carità le Figlie della Marillac erano animate dai santi ideali che S. Vincenzo de' Paoli fissava nella prima conferenza alla novella comunità: « Perfezionarsi senza sosta, per fare sempre più e meglio, per divenire migliori e più sante, per sempre far più bene attorno a sè »; e più tardi, parlando della regola che allora s'iniziava: « Le Figlie della Carità avranno per monastero una casa di malati, per cella una camera in affitto, per chiostro le strade della città o le sale degli ospedali, per clausura l'obbedienza, per cancello il timor di Dio, per velo la santa modestia ». Idee queste del tutto rivoluzionarie in quell'epoca.
Passando gli anni le opere si moltiplicano: l'assistenza ai vecchi, piccole scuole, ricoveri ai ragazzi senza tetto e il difficile apostolato fra i galeotti.
La caratteristica dell'opera della Santa è stata l'unione di due generi di vita: una solida e profonda pietà fondata sulla preghiera costante e viva, e una carità ardente, che spinge all'azione, all'apostolato, a darsi a tutti per l'amore di Dio. E questo nel lontano '600, quando tale genere di vita religiosa era sconosciuto alle donne che si consacravano a Dio. Le prime fatiche della Santa e delle sue compagne ebbero la fortuna, cosa insolita nelle opere del Signore, di essere ricompensate abbondantemente. Durante il primo anno di lavoro ben 760 persone traviate furono ricondotte a Dio.
Nel febbraio del 1660 Luisa s'ammalò per non rialzarsi più. Sono giorni di atroce sofferenza fisica: « Figlie mie, bisogna soffrire prima di morire ». « Vivete da buone cristiane ». Queste le ultime due raccomandazioni. Il giorno 15 marzo 1660 Luisa di Marillac s'addormenta nel Signore.
Venne beatificata il 9 maggio 1920 e canonizzata l'11 marzo 1934 dal Papa Pio XI.
venerdì 14 marzo 2025
NELL’ISOLA DI PANAREA COMPLETATO L’AMMODERNAMENTO DELLA RETE ELETTRICA
La realizzazione di tali lavori, che ha consentito di aumentare la resilienza della rete elettrica di Panarea, consentirà, in caso di guasto, una più rapida selezione del tratto di linea interessato e, laddove possibile, ridurrà i tempi delle eventuali disalimentazioni.
A favorire il raggiungimento di tale obiettivo è stata la fattiva collaborazione tra l’azienda, gli Enti locali e i cittadini. Considerate le notevoli difficoltà di operatività, dovute alla conformazione dell’isola di Panarea, altrettanto importante è stato lo spirito di abnegazione e determinazione con cui hanno operato i tecnici dell’azienda.
"Tali importanti interventi consentiranno di migliorare il grado di resilienza degli impianti alle ondate di calore e di migliorare la qualità e l'affidabilità del servizio elettrico per tutte le forniture di energia elettrica presenti sull’isola di Panarea. Un particolare ringraziamento a tutte le Amministrazioni che si sono fattivamente adoperate per il rilascio delle autorizzazioni necessarie " - questo il commento di Francesco Vescio, Responsabile della Zona Messina di E-Distribuzione.
Tanti auguri!
𝐌𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞? (di Gianni Iacolino, assessore e consigliere)
Oggi, 14 marzo: Santa Matilde

Di principesca famiglia, nacque S. Matilde nella Sassonia. I cristiani genitori, consci della vanità delle grandezze umane, affidarono la fanciulla all'abadessa di Erfurt, perchè la educasse all'amore e al desiderio delle virtù cristiane. Matilde corrispose alle premure dei genitori e alle sollecitudini della sua educatrice, e non ritornò in famiglia, se non quando seppe essere quella la volontà di Dio.
Nell'anno 913 ella giurava fedeltà di sposa al principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Questo matrimonio fu di grande vantaggio per Matilde. Infatti il suo pio sposo, dopo la morte di Corrado re di Germania, nel 919, divenne imperatore. La modestia, l'umiltà, l'innocenza e tutte le egregie doti del suo nobile animo colpivano chiunque la mirasse, molto più di quanto l'abbagliasse la magnificenza delle vesti regali. Sovente la Santa si portava a visitare gli ammalati e i poveri. Le occupazioni del suo stato non permettevano d'occupare nelle pratiche di pietà tutto quel tempo che avrebbe desiderato e perciò nel cuore della notte, mentre nella reggia tutto taceva, essa si portava in chiesa e passava ore ed ore in unione con Dio nella preghiera e nella contemplazione. Il marito era pure profondamente cattolico e assecondava la pietà e le opere della consorte.
La Divina Provvidenza quando chiama un'anima ad un grado sublime di santità, la fa passare per il crogiuolo del dolore. E Matilde che era un'anima tutta di Dio, fu visitata con il flagello della desolazione. Ecco infatti che, per una paralisi cardiaca, venne improvvisamente a mancarle lo sposo Arrigo. Fu questo per la Santa un colpo assai doloroso, sia per l'amore che portava all'amato consorte, sia per le tristi conseguenze che sarebbero seguite a questo decesso. Matilde aveva avuto tre figli: Ottone, Enrico e Brunone. Il primo era stato designato dal padre come suo successore. Ma siccome l'impero di Germania era elettivo, Enrico insorse a contrastare il potere del fratello. La Santa, che prediligeva il secondo, si dichiarò per lui, il che fu causa che fra i due prìncipi fratelli scoppiasse la guerra. Il Signore punì la predilezione della Santa per il secondogenito e permise che i suoi figli si alleassero contro di lei, la spogliassero di ogni potere. e la costringessero a ritirarsi presso un monastero. Grandi sofferenze, dispiaceri e umiliazioni dovette sopportare la regina in questi avvenimenti, tanto più che le erano causati da persone da lei tenerissimamente amate: ma tutto sopportò in ispirito di penitenza. Questa umiliazione fu lunga, ma la virtù della santa regina trionfò e i suoi figli si riconciliarono con lei e tra loro e rimisero la madre nel primitivo stato. S. Matilde spese il restante della vita specialmente nella preghiera e nelle opere di carità. Piena di meriti e di opere sante volò al premio il 14 marzo dell'anno 968.
PRATICA. L'inizio della santità sta nel desiderarla, nel domandarla a Dio, e nello sforzarsi per averla.
PREGHIERA. Dio, che con l'umiltà e costanza della tua serva Matilde ci hai insegnato come si giunga al possesso delle vere grandezze, fa', ti preghiamo, che anche noi ne imitiamo l'esempio e che le cose non ci siano che stimolo per il tuo santo servizio.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alberstadt, nella Germània, il transito della beata Matilde Regina, madre di Ottóne primo. Imperatore dei Romani, celebre per umiltà e pazienza.
GULLO … il fallimento della tua politica è soltanto opera tua. (di Impegno per le Eolie)
Riceviamo dal gruppo consiliare "Impegno per le Eolie" e pubblichiamo:
GULLO … il fallimento della tua
politica è soltanto opera tua.
Alla luce delle recenti accuse mosse nei riguardi del Gruppo consiliare del Comune di Lipari “Impegno per le Eolie”, composto dai consiglieri comunali Russo Antonino, Lucy Iacono e Portelli Angelo, con la presente riteniamo doveroso rispondere con chiarezza e trasparenza ai cittadini del comune di Lipari facendo una cronistoria. Le dichiarazioni riportate sui social media non corrispondono alla realtà e sono frutto di una distorsione della verità, finalizzata a gettare discredito su di noi e sui gruppi di opposizione al fine di recuperare la credibilità ormai irrecuperabile.
In primo luogo, ci teniamo a ribadire che la nostra
candidatura al Gruppo di Rinascita Eoliana avvenne per aver condiviso un
programma basato su una politica pragmatica, inclusiva, volta ad incrementare
diritti e servizi primari (sanità, continuità territoriale, istruzione,
portualità), vicina a quelli che erano i bisogni della gente, anche dei più
fragili, volta alla crescita economica
finanziaria che valorizzava in toto il territorio, dal termalismo alla sentieristica, garante
del contrasto dello spopolamento insulare e della valorizzazione di un’
economia rurale e della pesca.
Abbiamo sposato il suddetto programma guidati da principi di
etica, legalità, senso di appartenenza ed amore per il territorio eoliano, e
dal primo giorno di insediamento di questa Amministrazione tutti e tre siamo
stati impegnati in un’opera di riqualificazione e di grande impegno anche
economico, portando avanti iniziative che hanno richiesto un contributo finanziario
e non solo per rendere accoglienti le nostre isole per l’approssimarsi della
stagione estiva. Inoltre il Presidente con l’Ex Assessora Lucy Iacono hanno
rinunciato a diverse mensilità al fine di portare avanti opere utili per il
Comune.
Il consigliere Portelli impegnato in prima persona in
trasferte interisole, a contribuire alla bonifica di diverse aree di interesse
turistico, a garantire l’esito di manifestazioni e coadiuvando anche l’operato
delle deleghe dell’assessora Iacono. La stessa cosa dicasi per il Consigliere
Russo e Iacono, i quali insieme al Consigliere Saltalamacchia portarono avanti
e sostennero dei gruppi di volontari che fecero risplendere le nostre Isole,
occupandosi di diserbamenti di strade, sentieri, aiuole, parchi e aree di
interesse turistico.
Ma sin da subito emergono i primi segnali di tensione del
Gruppo Rinascita Eoliana ed in particolare tra il Capogruppo di Rinascita
Salvatore Agrip contro il Presidente del Consiglio Russo Antonino, creando una
lotta interna e con la finalità di sostenere iniziative seppur non condivise da
tutti i consiglieri e non descritti ed anticipati nel programma, vedi
l’adesione all’UNICEF proposta dall’assessora Roccella. Capogruppo che non ha
mai perso occasione per criticare e giudicare parte dei consiglieri di
Rinascita, nonché l’operato che portavano avanti gli uffici con posts da grande
esperto tuttologo di botanica e non solo, creando critiche sterili che hanno
avuto soltanto un risultato: farci migrare dal gruppo!!!Con grande rammarico l’Assessora
Iacono si dimette e consegna le deleghe al Sindaco dimostrando di non essere
legata alla poltrona ed allo stipendio, cosa che qualcun altro non ha
fatto!!!
Inoltre altri
attriti sono stati generati da provvedimenti poco inclusivi nei confronti dei
disabili, ai quali a molti è stato negato il rinnovo del pass-disabili utile
per l’inclusione e le pari opportunità degli stessi, nonostante fossero in
possesso di certificazione medico-legale. Il nostro intento era stare in un
gruppo consiliare concentrato su tematiche e proposte concrete a beneficio
della comunità eoliana, puntando al dialogo, alla cooperazione ed al rispetto
reciproco. Invece il “dissentire” o esprimere la propria opinione creava liti
ed isolamento, da gruppi telefonici ed esclusione dalle riunioni, nonché
critiche pesanti, illazioni e dirette sui social in assemblee pubbliche dove i
sottoscritti venivano messi al patibolo e considerati causa di ogni male
assoluto, di fronte ad un gruppo di fanatici estremisti che gridano in aula “in
nome dei DISSIDENTI” consiglieri.
Consiglieri che hanno creduto in ben altre proposte, lungi
dalla pressione delle attività attraverso contenimenti che vanno oltre il buon
senso, non rispettando i criteri e la fragilità di un’economia ridotta a poche
settimane l’anno ed in competizione con altre mete turistiche più accessibili.
Consiglieri trattati e definiti con le peggiori etichette possibili per aver
deliberato dei cambiamenti per il regolamento del suolo pubblico e a sostegno
delle attività, pur consapevoli e certi che le stesse dovranno rispettare le
norme ed i parametri numerici stabiliti dai regolamenti, nel rispetto degli
spazi comuni pubblici consentendo e garantendo la normale circolazione.
Le ragioni per le quali abbiamo abbandonato al loro destino
gli odierni superstiti della ex maggioranza non sono solo quelle appena
esplicitate, ma sono state generate dopo aver preso consapevolezza delle
iniziative ideologiche di una sinistra estrema ed immobilista, lontanissima dal
programma ben narrato in campagna elettorale e non in linea con le esigenze
della società eoliana o con le proprie convinzioni. Inoltre sono state ignorate
diverse proposte che potevano essere utili per la comunità, solo perché il
nostro compito si stava limitando ad un semplice obbedire: NO tavoli, NO tende,
NO ombrelloni, NO vasi, NO Elicotteri (vedi Ginostra, Filicudi e Alicudi), NO
Gazebi, NO lecite COMMISSIONI….ma SI migranti, SI randagi liberi, SI
spopolamento, SI Casa alla comunità (privatizzazione) SI Capre e TOPI SI Contingentamento
turistico SI Monnezza….Colpa
dell’overtourism??!! .Eppure molte di queste cose non erano state chiarite in
campagna elettorale.
Motivazioni che finora per rispetto istituzionale della
compagine dalla quale siamo usciti non avevamo chiarito nei dettagli. Eppure
siamo stati definiti TRADITORI, delinquenti, mascalzoni, cialtroni. Noi in
verità abbiamo dato alla comunità e continueremo a contribuire al bene della
popolazione, certamente il Sindaco e i consiglieri rimasti dovrebbero prendere
consapevolezza che per amministrare occorrono ben altre capacità politiche e
ben altre condizioni di democraticità e coerenza e, in definitiva, ben altri
numeri!!! E non contare ancora sulle nostre possibili dimissioni così come
auspicato dal momento che abbiamo assunto posizione di libertà ed autonomia nel
Consiglio Comunale.
Da oltre un anno l’Amministrazione Gullo non è in grado di
portare avanti autonomamente degli atti, e nonostante ciò, si fa comunque
lecito di offendere l’opposizione e gli altri componenti del Consiglio Comunale
anche in maniera teatrale senza mai pensare a fare autocritica e senza sentire
la necessità di prendere atto del proprio clamoroso insuccesso amministrativo e
politico.
Non dobbiamo giustificarci
certamente con il gruppo di Rinascita, irriconoscente dell’operato portato
avanti dagli stessi sinergicamente al lavoro espletato dagli uffici.
E ce ne vuole di faccia tosta per dire bugie così grosse ai
cittadini… Oggi ci additano di aver bocciato in data 10 Marzo 2025 il bilancio…
ma quale Bilancio??? E’ stato presentato
alla nostra attenzione un bilancio? Sono stati proposti soltanto documenti che,
contrariamente a legge, riguardavano l’esercizio 2024 ormai chiusoe esuperato e
che, proprio per questo, non potevano di
certo essere condivisi dal gruppo “Impegno per le Eolie”.
L’onda di odio mediatico pilotato e finalizzato a farci
desistere dalla carica di consigliere non trarrà il risultato ATTESO, poichè
teniamo al nostro territorio eoliano e certamente non facciamo i nostri
interessi personali e tutto ciò lo ha dimostrato, in particolare, anche l’ex
assessore Iacono espletando con impegno, presenza e responsabilità il suo ruolo
da assessore ordinariamente e con la presentazione di progetti utili al
territorio. Ma oggi viene screditata dall’ex compagine di appartenenza, in nome
della pacificazione e del dialogo.
Ma poco importa perché ormai la modalità di comportamento è
ben nota e famigerata e tutta Lipari, ormai vi ha smascherati e vi conosce per
i vostri fallimenti e ormai sa bene e ricorderà per sempre chi siete
veramente..!
giovedì 13 marzo 2025
I ringraziamenti della famiglia Giannò ai componenti il reparto di Oncologia ed Ematologia di Villa Salus
Grazie al Prof Vincenzo Pitini,e a tutti gli infermieri e a tutti gli inservienti, per tutto l'amore dato
Grazie a nome mio e della mia famiglia
Per la morte di Lorenza Famularo non luogo a procedere per quattro sanitari
La sentenza è stata emessa dal giudice Giuseppe Caristia.
Erano accusati di aver causato il decesso della 21enne, avvenuto a Lipari il 23 agosto 2020, per arresto cardiaco dovuto a tromboembolia massiva (embolia polmonare).
Invasione capre a Ginostra, esposto in Procura. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi
LIPARI, marzo 13 ANSA - Arriva sui tavoli della magistratura l’invasione delle capre selvatiche a Ginostra, frazione di Stromboli, dove i residenti affrontano da anni problemi legati a questi animali, il cui numero è cresciuto a dismisura dopo la fuoriuscita nel 2003 di alcuni capi da un allevamento. Dopo aver chiesto aiuto alle istituzioni senza ricevere risposte, i residenti hanno denunciato la grave problematica alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
La denuncia, presentata dall'avvocato Carlo Zappalà, evidenzia come circa duemila caprini danneggiano il borgo con incursioni che portano a danni materiali e a rischi igienico-sanitari, poiché contaminano le cisterne d'acqua e distruggono i sentieri e i muretti a secco, causando frane. Inoltre, le capre distruggono la vegetazione, compromettendo le coltivazioni e rischiando la desertificazione del terreno. Denunciata nell’esposto, che segue le varie segnalazioni e richieste d’intervento del Comitato “Per Ginostra”, anche l’aggressione avvenuta il mese scorso ai danni di un abitante.
Analoga situazione vivono gli abitanti di Alicudi dove, nonostante gli annunci, non è ancora partito il piano di eradicazione del migliaio di caprini. (ANSA)
Tanti auguri!
Presentato l'albero genealogico e la storia della famiglia Puglisi
Presentata stamane a Lipari - Marina Corta, nella saletta attigua alla chiesetta del Purgatorio, messa a disposizione dall'Associazione Cosma e Damiano.la storia dei Puglisi, ovvero l’albero genealogico con 2000 persone raccontate attraverso video, libri e foto.
Abbiamo intervistato Salvatore Puglisi e Roberto Pennisi, l'autore della ricerca genealogica LA VIDEO INTERVISTA:
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Anni 50, prima che fosse C.S. Lipari
In alto da sx: ?. ?, Orazio Salomi, Elio Cataliotti, Nino Restuccia (
U vulcanaru) Gianni Merlino, Pino Caputo ( U Gemellu )
Accovacciati da sx :Felice Monte, Stefano Russo, Peppuccio
Uggeri, Umberto De Fina .
Eoliani che non ci sono più. Riproposizione 42° video : Deceduti a Gennaio - Febbraio 2019.
Forse serve una raccolta fondi e un mastro muratore
Forse potremmo indire una raccolta di soldi e disponibilità volontaria gratuita di qualche mastro muratore. Chissà…
Oggi, 13 marzo: San Rodrigo di Cordoba
Nei primi secoli della dominazione mussulmana della penisola iberica visse e morì martire San Rodrigo, accanto a molti altri cristiani intransigenti nella loro fede e troppo zelanti nel loro apostolato.
L'avvento dei Mussulmani segnò infatti, in Spagna, una dolorosa divisione tra popolazione cristiana e popolazione maomettana; una divisione che spesso si insinuava fin nell'interno delle famiglie, dando luogo a situazioni incresciose, e talvolta addirittura grottesche.
Nella famiglia di Rodrigo, per esempio, un fratello era acceso mussulmano; un altro, fervente cristiano. Rodrigo stesso, poi, era stato ordinato sacerdote cristiano. La convivenza, perciò, non era facile, e un giorno, in occasione di un alterco più violento del solito tra i due fratelli, Rodrigo si interpose come paciere, finendo per buscarne dall'uno e dall'altro. Ridotto privo di sensi, il fratello mussulmano gli giuocò il tiro più subdolo, caricandolo su una barella e portandolo in giro per le strade di Cordova, proclamando a gran voce che il fratello, già sacerdote cristiano, si era finalmente convertito alla fede del Profeta.
Ignaro di tutto ciò, quando si fu rimesso in sesto, Rodrigo riprese a esercitare il sacerdozio, e quando scoppiò una delle periodiche persecuzioni contro i cristiani, si allontanò da Cordova per ritirarsi in una località vicina.
Venne presto arrestato, non tanto perché cristiano, quanto come rinnegato. Se era vera infatti, come il fratello aveva proclamato, la sua conversione al Corano, il ritorno all'antica fede appariva come un vero e proprio tradimento, a meno che Rodrigo non si piegasse a rinnegare pubblicamente, davanti al Cadì, cioè al giudice arabo, la religione cristiana.
E poiché San Rodrigo non volle piegarsi, venne condannato al carcere, dove incontrò quel Salomone il quale viene oggi festeggiato, ma sul cui conto, fino a quel punto, non abbiamo notizia alcuna.
Si sa soltanto che tutti e due, Rodrigo e Salomone, si esortarono a vicenda nella fede, preparandosi al prossimo martirio. Furono infatti decapitati ambedue nell'anno 837, diventando, per così dire, fratelli di sangue, uniti in una famiglia che non conosce discordie né rivalità.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Cordova, nella Spagna, i santi Martiri Ruderico Prete e Salomone.
mercoledì 12 marzo 2025
La storia della famiglia Puglisi: Presentazione albero genealogico domani a Lipari
Parcheggi Milazzo, abbonamento residente anche per gli eoliani. Accolta proposta di Saltalamacchia (Forza Italia). Agevolazione anche per dipendenti pubblici
Sulla tangenziale di Messina perde la vita un centauro. La moglie era una delle vittime dell'alluvione di Giampilieri
Santo Pellegrino lascia due figli, Dario e Antonino, che vivono oggi un'altra tragedia. Santo, infatti, era il marito di Agnese Falgetano, una delle vittime dell'alluvione di Giampilieri. L'uomo aveva allertato al telefono i carabinieri, l'audio di quella telefonata è stato trasmesso sulle tutte le tv a testimonianza della drammaticità dell'evento. Pellegrino aveva avuto anche esperienze nel mondo dello sport, essendo stato dirigente in un società di basket dove giocavano proprio i due figli che, in ricordo della madre, lo scorso anno, avevano inaugurato il B&B "Ines", il nome con cui veniva chiamata la mamma.