“Quando comincia a mancare tutto il resto, si comincia a vedere”.
In fondo per Sorrentino il cinema è questo: un miracolo laico, un modo per vivere due volte, una nella realtà, e una nei sogni di chi sa guardare davvero.
Tre anni dopo “E’ stata la mano di Dio”, Sorrentino sceglie di rimanere nella propria città natale illustrando e indagando le mille sfaccettature e le contraddizioni di Napoli. Il mare è dappertutto, fin dalla locandina, dove un corpo femminile nuota davanti al profilo, anch’esso inabissato, della città con il Vesuvio: è quello di Parthenope e dei suoi incontri in un tempo chissà se più breve o più intenso, eternamente cristallizzato e pronto a scintillare dentro la memoria emotiva, come può succedere con il ricordo di un bagno in mare, un bacio inatteso, una canzone, un costume...
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