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lunedì 17 marzo 2025

A Lipari da ieri la reliquia del Beato Carlo Acutis

Grande commozione ieri a Lipari per l'arrivo nella chiesa di San Giuseppe della reliquia del Beato Carlo Acutis. La reliquia, un frammento del pericardio, è stata portata da Fra Rosario Gugliotta ed accolta calorosamente da Don Giuseppe Mirabito e dai tantissimi fedeli.

La reliquia, che sta effettuando un "viaggio" per l'Italia, in vista della canonizzazione del 27 aprile, sarà portata tra gli studenti e nella Basilica di Canneto (stasera)


Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.

Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.


La sua esistenza si svolgeva come quella di tutti i ragazzi della sua età, ma sempre caratterizzata dalla sua voglia di aiutare gli altri e dalla sua gioia, diceva infatti “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Basta un semplice movimento degli occhi”. La sua fede fu talmente coinvolgente da spingere il collaboratore domestico di casa, un bramino induista, a convertirsi al cristianesimo, colpito proprio da “la sua profonda fede, la sua carità e la sua purezza”.


Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.

Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.

Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.

La madre: «Vi racconto il suo miracolo»

Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal Corriere

Intercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.

Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”.

Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.

Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.

La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.

In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.

Quand’ stato prelevato?

Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.

In che modo Carlo scoprì la fede?

Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.

Allora come spiega questa religiosità?

Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.

Carlo fu precoce solo nella preghiera?

In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.

Non era troppo piccolo per usare il pc?

I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.

Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?

Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.

Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?

No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Suo figlio come si ammalò?

Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.

Lei invocò un miracolo per suo figlio?

Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.

E suo figlio che cosa le rispose?

“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.

Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.

Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.

Ha avuto solo questi, di segni?

Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.

Perché fu sepolto ad Assisi?

Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.

Che cosa le manca di più di suo figlio?

L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

L’ultimo rende bene l’idea dei social.

Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.

Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?

Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.


domenica 16 marzo 2025

Acr Messina: una cooperativa per salvare il salvabile?. L'iniziativa è di Indaimo, figlio ex anestesista dell'ospedale di Lipari

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Pendolari, Sciotto chiede lo stop ai pagamenti anticipati. L'articolo del direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 16 marzo 2025

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Calcio. Sconfitta per il Lipari IC. Pari per il Malfa

 Ancora una sconfitta, nel campionato di 1° categoria, per il Lipari IC superato per 4 a 1 sul campo dell'OR.SA. La formazione è penultima in classifica dove è stata agganciata dalla Nuova Azzurra Fenice.

In terza categoria pari per 0 a 0 per il Malfa sul campo del Castanea. La formazione malfitana mantiene il terzo posto, posizione che porta ai play off


Calcio a 5. Campionato giovanili/giovanissimi under 15. La Ludica Lipari ai play off

Vittoria a tavolino (6 a 0) quest'oggi, nel campionato giovanili/giovanissimi under 15, per la Ludica Lipari contro San Pier Niceto. Gli avversari, infatti, non si sono presentati.

La Ludica chiude al 2° posto e accede ai play off. Giovedì sul campo neutro di Brolo affronterà il Sant'Agata

Stromboli: Dopo la mareggiata danneggiato l'approdo. Tronchi rimossi dalla spiaggia di Acquacalda

La mareggiata che, sospinta dai venti meridionali, ha interessato venerdì l’arcipelago eoliano, ha causato dei danni alla struttura portuale di Scari a Stromboli: interessato il lato sud dell’approdo aliscafi. I marosi hanno scardinato le griglie e soltanto il tempestivo intervento di alcuni isolani, effettuato nonostante l’imperversare delle onde, ha evitato finissero in mare: dovranno essere reinstallate. 
A Lipari, invece, oggi si è reso necessario l’intervento di un volontario della Protezione civile comunale e di altri volontari per rimuovere dalla spiaggia della frazione di Acquacalda dei grossi tronchi, spiaggiati dal mare e che, in caso di ulteriori mareggiate, potevano essere trascinati in acqua, creando, di conseguenza, potenziali pericoli per la navigazione. 
Un intervento simile sarebbe necessario sulla spiaggia di Marina Lunga dove il mare ha depositato rami, tavole e detriti vari. 
Sempre restando a Lipari si attende venga collaudata la banchina a giorno del porto di Sottomonastero dove sono stati completati i lavori di ripristino e messa in sicurezza, resisi necessari dopo i considerevoli danni causati dalla violenta mareggiata del gennaio scorso. L’auspicio è che possa avvenire nel più breve tempo possibile considerando che, in atto, l’approdo degli aliscafi è stato “dirottato” a Punta Scaliddi dove può operare un solo natante per volta e che bisogna condividere con le navi: situazione che comporta, in caso di contemporaneità tra nave ed aliscafo o tra aliscafi stessi, file in rada che diventano, per l’utenza, alquanto “pesanti” in caso di mare mosso.

Accadde a Lipari il 16 marzo 1989: Si insedia a Lipari, Monsignor Francesco Miccichè


 

Compie 18 anni Marco Giunta. Gli auguri dei genitori

Buon 18° compleanno, Marco. "Diciotto anni fa sei arrivato a cambiare le nostre vite in meglio. Oggi, con orgoglio e amore, ti vediamo pronto a spiccare il volo. Felice compleanno!"  Da papà Massimo Giunta e mamma Giusy Romeo

A Marco anche i nostri auguri

Ritrovate queste chiavi a Marina Lunga

Le chiavi nella foto sono state ritrovate stamattina a Marina Lunga, nei pressi del negozio di fiori. Chi le ha smarrite contatti il 333 794 5268

LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 16 marzo 2025

Tanti auguri!

Buon compleanno a Agata Crivelli, Elena Tibuleac, Lucrezia Ristuccia, Vanessa Reitano, Rocco Patanè, Giusy Schibeci, Letizia Albanese



"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) IV parte (Settembre 2013)

 

L'atleta liparese Andrea Saltalamacchia a giugno al mondiale WBC di Verona

COMUNICATO  - Andrea Saltalamacchia del team "Pro fighting Lipari" dell' istruttore Giuseppe Saltalamacchia combatterà al mondiale WBC dal 25 giugno al 29 a Verona di contatto pieno nella disciplina della Muay thai under 16: per lui una grandissima prova e opportunità per il futuro. 
Intanto si sta preparando per il 30 marzo in Calabria dove combatterà Muay thai full rules

Una bella pubblicità per Lipari si accettano collaborazioni da sponsor per portare avanti questo sport insieme all'atleta liparoto Andrea Saltalamacchia in tutta Italia e nel mondo

Oggi: Sant' Eriberto

 Quando si è detto che Eriberto fu consacrato Vescovo di Colonia nel 999 si è già detto molto. Si era alla vigilia di quel Mille, che si annunziava pieno di spavento, per la creduta fine del mondo.
Su quel momento di universale panico si è calcato molto la mano, come se l'aspettativa dei giorni apocalittici avesse davvero paralizzato la vita del mondo. Basterebbe ricordare le parole carducciane su « Le turbe raccolte intorno a' manieri feudali, accasciate e singhiozzanti nelle chiese tenebrose e ne' chiostri, sparse con pallidi volti e sommessi mormorii per le piazze ».


Oggi i colori di quel momento storico si sono sensibilmente schiariti, non però tanto da mutare le temute tenebre della notte perpetua, in una sperata alba di vita felice.

Sta di fatto che l'Impero degli Ottoni, se non vacillava, certo veniva già turbato, specie in Italia, dal verzicare dei liberi comuni, e i discendenti del primo grande e potente Ottone scendevano in Italia per morirvi quasi tutti giovani.

Eriberto, nato a Worms, da nobile famiglia, si trovava a fianco di Ottone III, quando .il giovanissimo Imperatore scese in Italia. Era anzi il suo cancelliere. Ciò non significava che fosse uomo politico; era un ecclesiastico, che aveva studiato in una Abbazia benedettina ed era stato Preposto della Chiesa di Worms.

Forse si deve anche a lui, oltre che alla madre di Ottone III, Teofania, l'inclinazione che il giovane Imperatore mostrò per l'antica civiltà romana, che preferiva a quella tedesca. Egli pensò persino di far di Roma la sede dell'Impero, contro il parere dei suoi superbi teutoni ed anche contro il desiderio dei gelosi romani.

Eriberto si trovava a fianco di questo Imperatore germanico, quando, a Benevento, fu nominato Vescovo di Colonia. Mentre Ottone III rimaneva in Italia, dove sarebbe stato ucciso giovanissimo, a ventidue anni, Eriberto risalì la penisola e attraversò la Germania, per essere, come abbiamo detto, consacrato a Colonia, nel 999.

Cominciò allora la sua opera di consolazione e di conforto negli anni dello sgomento e del terrore. Umile, dolce, affabile, sereno, sollevò le anime e guidò la diocesi con dolce zelo.

Egli stesso, per penitenza, portava indosso costantemente il cilicio, ma non approvava che il terrore provocasse forme troppo aspre di sacrificio.

Il successore di Ottone III, quell'Enrico che abbiamo visto sposo della casta e caritatevole Cunegonda, non apprezzò da prima le qualità del Vescovo Eriberto. Ma poi, riconoscendo di avere sbagliato, gli chiese pubblicamente perdono e lo volle suo cancelliere.

Eriberto si sentiva però pastore e padre, soccorritore di miserie morali e materiali. Egli, che avrebbe potuto vivere nella Reggia Imperiale, si faceva stretto obbligo di visitare la propria diocesi, portando ovunque la serenità del proprio spirito e la generosità del proprio cuore. E durante una di queste visite pastorali, caduto ammalato, morì, a Duitz, il 15 marzo 1021.

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 15 marzo 2025

Milazzo: Celebrato trentennale elevazione Ufficio Circondariale Marittimo a Capitaneria di Porto

 Milazzo, 15 marzo 2025 – Una giornata di grande significato per la Capitaneria di Porto di Milazzo, che oggi ha celebrato il trentennale dell’elevazione dell’Ufficio Circondariale Marittimo a Capitaneria di Porto, un traguardo storico sancito dal Decreto del Presidente della Repubblica del 5 ottobre 1994, n. 679, entrato in vigore il 12 marzo 1995.

La cerimonia si è svolta a bordo della Nave Ubaldo Diciotti, ormeggiata nel porto di Milazzo, dove si è celebrata una Santa Messa officiata dal cappellano del porto, Padre Saverio Cento, alla presenza del Direttore Marittimo della Sicilia orientale Contrammiraglio Antonio Ranieri e del Comandante della Capitaneria di Porto di Milazzo, Alessandro Sarro.

Alla cerimonia hanno partecipato numerosi ex Comandanti della Capitaneria di Porto, tra cui l’ultimo Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Milazzo, Antonio Musolino, che passò il testimone il 12 marzo 1995 a Domenico De Michele, primo Comandante della nuova Capitaneria di Porto. L’emozione è stata palpabile, con i protagonisti di quella storica transizione che hanno ricordato il percorso e gli importanti traguardi raggiunti negli ultimi trent'anni.

Accanto a loro, erano presenti numerosi Ufficiali, Sottufficiali, colleghi in servizio e in quiescenza, che hanno mantenuto un forte legame con la Capitaneria di Porto di Milazzo. Il momento è stato arricchito dalla partecipazione di operatori portuali, rappresentanti del cluster marittimo, agenzie raccomandatarie, società di navigazione, servizi tecnico-nautici e del comparto industriale milazzese, tutti protagonisti nella realizzazione dell'evento.

Il Comandante della Capitaneria di Porto, Alessandro Sarro, nel suo intervento ha espresso grande emozione e riconoscenza verso gli illustri colleghi predecessori e l’intero comparto marittimo e portuale, senza il quale il porto di Milazzo non potrebbe continuare a vivere ed a garantire standard di qualità e di sicurezza. Un legame di collaborazione che si consolida quotidianamente con l’Amministrazione Comunale e l’Autorità di Sistema Portuale, una sinergia che ha reso questo evento possibile e che si riflette nel continuo impegno per lo sviluppo e la sicurezza del porto.

Questa giornata di celebrazione ha avuto anche un forte valore simbolico, coincidente con il 160° anniversario dalla fondazione del Corpo delle Capitanerie di Porto, evidenziando il ruolo fondamentale di questa istituzione per la sicurezza, il benessere della collettività e la crescita dei porti italiani.

Il trentennale della Capitaneria di Porto di Milazzo non è solo un’occasione di festa, ma anche di riflessione su un percorso di crescita e di servizio che ha visto la Capitaneria di Porto di Milazzo distinguersi per dedizione, professionalità e spirito di sacrificio. Ne è testimonianza l’attribuzione della Medaglia d’Oro al Valor di Marina conferita alla memoria del 2° Capo Aurelio Visalli, un riconoscimento che onora il suo eroico gesto e che rappresenta il simbolo più alto del senso di dovere e della generosità che contraddistinguono il personale della Capitaneria di Porto.

A questa memoria si aggiunge anche il ricordo del Sottocapo Tusa, che ha prestato servizio presso la Capitaneria di Porto di Milazzo con grande dedizione e professionalità, lasciando un segno indelebile tra i colleghi che hanno avuto l’onore di lavorare al suo fianco.

Restano, soprattutto, tanti ricordi. E resta tanto amore per una realtà che continua a essere un pilastro del comparto marittimo e portuale siciliano, proiettandosi verso il futuro con lo stesso spirito di servizio che ha segnato questi trent’anni di storia.


Lipari: Solenni festeggiamenti per San Giuseppe e arrivo reliquie Beato Carlo Acutis




 

Accadde alle Eolie. Quindici marzo 2007: il parossismo che precedette l'eruzione (2 foto)


 

Quei tre piani bocciati in Aula. "Motivi di merito e di forma". L'articolo del nostro direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 15 marzo 2025

Trasporto pendolari pubblici da e per le Eolie. Sciotto (Sud chiama Nord) presenta interrogazione e richiesta d'audizione

Torna in primo piano la tematica inerente la gratuità del trasporto sugli aliscafi di linea per i pendolari pubblici in servizio nelle isole Eolie. Nonostante le rassicurazioni, sino ad oggi l’accesso alla piattaforma regionale, che dovrebbe consentire di richiedere i rimborsi, resta un’utopia e questo, chiaramente, genera forte malcontento, specie tra i docenti che, nei costi del biglietto, vedono “svanire” un’ampia parte del loro stipendio. 

A farsi portavoce del malcontento diffuso il deputato Matteo Sciotto (Sud chiama Nord) che ha presentato una interrogazione  al presidente della Regione e all’assessore alle Infrastrutture e Mobilità e, contestualmente, una richiesta di audizione in IV commissione Ars. 

Sciotto chiede iniziative urgenti per garantire la gratuità del trasporto pubblico ai dipendenti pubblici delle Isole Eolie attraverso un un meccanismo di rimborso certo, che non imponga ai lavoratori pendolari un onere economico eccessivo. Sottolineate anche le difficoltà nel godere delle agevolazioni per il trasporto pubblico, poiché il sistema attuale richiede ai dipendenti di anticipare le spese e richiedere successivamente il rimborso. “I dipendenti pubblici in servizio nelle Eolie, tra cui docenti, personale scolastico, medici, infermieri, forze dell’ordine, personale della protezione civile e altre categorie – evidenzia - segnalano criticità rilevanti nella fruizione delle agevolazioni per il trasporto pubblico”. 

L’onorevole rimarca, inoltre, come “l’attuale sistema adottato per l’erogazione del contributo in loro favore abbia trasformato la gratuità in un sistema di rimborso posticipato, imponendo agli aventi diritto di anticipare le spese e richiedere successivamente il rimborso attraverso una procedura telematica”. Inoltre “l’assenza di una garanzia sui tempi di erogazione del rimborso determina rilevanti difficoltà economiche per i lavoratori pendolari, alcuni dei quali sono chiamati ad anticipare ingenti somme per l’acquisto di biglietti e abbonamenti, trasformando un beneficio teorico in un’incertezza concreta e insostenibile. Questo sistema non è sostenibile per lavoratori come docenti, personale scolastico, medici, infermieri, forze dell’ordine e protezione civile, che spesso devono spostarsi tra più isole, con costi mensili che superano i 1.000 euro.”

Per Sciotto è necessario garantire un meccanismo di gratuità certo e diretto, senza anticipi da parte dei lavoratori. Per questo ha sollecitato la Regione a rivedere il decreto vigente e a stipulare convenzioni con le compagnie di trasporto.

I ringraziamenti della famiglia Falanga - Cannistrà

Lo sport unisce: Gemellaggio tra le palestre ATS NEW SALINA E RUDIS MMA


Oggi a Milazzo si è tenuto un gemellaggio di MMA tra la palestra ATS NEW SALINA di Lingua di Francesco Taranto e la RUDIS MMA di Roberto Andaloro . Per i ragazzi di entrambe le palestre per confrontarsi atleticamente e per socializzare.

Tanti auguri!

Buon compleanno a Piero Calanna, Andrea Spartà, Angela Cacace Di Giovanni, Piero Di Grado, Silvia Zaia, Maddalena Manicotto, Bartolomeo Finocchiaro, Antonio Todaro, Giovanni Rosa, Erik Gualdi, Marisa Zavone, Tanino Barrilà, Ariana Longo, Luca Di Vincenzo



Prova i capperi della Italiana Capers sud di Lipari...vedrai la differenza!


La Italiana Capers Sud srl  ha sede a Lipari, nelle splendide Isole Eolie, sin dal 1981, anno della sua costituzione. La Ditta produce, confeziona e commercializza capperi di eccellente qualità, sia convenzionali che biologici e anche certificati DOP. Il Cappero delle Isole Eolie, in considerazione delle sue peculiari caratteristiche ha infatti recentemente ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di origine protetta.
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Eolie senza medici tra bandi deserti e costosi viaggi in elicottero. Il video servizio del TGr Sicilia

Per visualizzare il video cliccare sulla foto

Eoliani che non ci sono più (Riproposizione 43° video) Deceduti a Marzo - Aprile 2019 (durata 1 minuto e 33)

Nel video, reealizzato con le foto a nostra disposizione: 1) Angela Russo, ved. Broccio; 2) Angelo e Lilla Natoli; 3) Antonino Casamento; 4) Bartolo Rijtano; 5) Attilio Battagliera; 6) Caterina Biviano ved. Biviano Cuono; 7) Cecilia Beninati; 8)Concetta Profilio in Raffaele; 9) Edmondo Mollica; 10) Emanuele Carnevale; 11) Felice Russo; 12) Giovannino Portelli; 13) Immacolata Mirabito in Ruggiero; 14) Maria Grazia Amendola ved. Maggiore; 15) Maria Libro; 16) Maria Rita Puddu ved. Crivelli; 17) Nini Mezzapica; 18) Salvatore Taranto; 19) Silvio Di Franco; 20) "Turiddu" De Pasquale.

Il cordoglio per la dipartita di Carmelo Rifici

Con profonda commozione e sincera vicinanza, ci stringiamo alla famiglia Rifici per dare l’ultimo saluto a un uomo che ha scritto pagine importanti della storia di Vulcano e dell’intero arcipelago eoliano: il sig. Carmelo Rifici.

Il sig. Carmelo non è stato solo un grande imprenditore, capace di lasciare un segno indelebile nello sviluppo dell’isola tra gli anni ‘70 e ‘90, ma anche un uomo di valori, un riferimento per la sua comunità. La sua passione per Vulcano non si è mai affievolita, e lo ha dimostrato con il suo costante impegno nel Consiglio Comunale di Lipari, dove ha saputo coniugare fermezza e capacità di dialogo, mediazione e visione politica, sempre nell’interesse del bene comune.

Ma oggi non vogliamo solo ricordare l’uomo pubblico. Vogliamo rendere omaggio anche al marito, al padre, alla persona che con dedizione e amore ha costruito una famiglia solida e rispettata. E il nostro pensiero va in particolare a Raffaele, collega e amico, che porta nel cuore e nella vita l’eredità più preziosa di suo padre: quella della determinazione, dell’impegno e della passione per la propria terra.

Caro Raffaele, sappiamo che il vuoto lasciato da un padre come il tuo è incolmabile, ma siamo certi che il suo esempio sarà per te una guida costante.

Alla famiglia Rifici, il nostro più profondo cordoglio.

Che la terra ti sia lieve, sig Carmelo. Il tuo nome e il tuo impegno resteranno nella memoria di Vulcano e di tutti noi.

I Consiglieri di Minoranza dei gruppi "Siamo Eolie" e "Misto"

Alla famiglia Rifici anche le condoglianze di Eolienews

Il poeta eoliano Cortese alla "Giornata mondiale della Poesia" a Roma

Il 21 marzo si celebrerà a Roma la "Giornata mondiale della Poesia" nella prestigiosa cornice del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, luogo profondamente legato alla letteratura contemporanea italiana poiché da anni ospita la cerimonia del Premio Strega. 
Il direttore artistico dell'evento del 21 marzo, il poeta Marco Colletti ( in collaborazione con l'associazione culturale Il talento di Roma) ha invitato il poeta di Lipari Davide Cortese a leggere i suoi versi accanto ad altri significativi nomi della poesia contemporanea. 
L'eoliano Cortese, che ha all'attivo numerose raccolte di poesie, è anche autore di racconti e romanzi. 
La sua ultima pubblicazione, risalente al marzo 2024, è il romanzo "Malizia Christi", prefato da Renzo Paris ed edito da Croce edizioni. (Fotografia
di Dino Ignani)

Oggi, 15 marzo: Santa Luisa

 Sebbene nata il 12 agosto 1591, si può dire che Luisa di Marillac è una Santa d'oggi e per oggi.
Proveniente da famiglia agiata, fin dalla fanciullezza frequenta gli studi propri della sua età e diviene abile nello svolgere i lavori domestici. Nella giovinezza prova una prima esperienza religiosa: vuole entrare nelle Suore Cappuccine, ma l'idea non ebbe seguito soprattutto per motivi di salute. A ventidue anni, morto il padre ed essendo già orfana di madre, sposa Antonio Le Gras, uomo onesto e credente. Alla fine di questo stesso anno diviene madre. Sempre fedele alla sua vita di pietà e all'amore verso i bisognosi, ha la fortuna di trovare nel suo cammino uomini che furono luminari nella sua epoca, come S. Francesco di Sales, i cui consigli dovevano esserle di così grande conforto in alcune difficoltà.

Vedova nel 1625 si vede libera di darsi interamente alla sua ardente vocazione: la carità verso i poveri. L'incontro con S. Vincenzo de' Paoli darà il definitivo orientamento nella via del bene al quale vuole consacrarsi. Parigi conosce lo zelo, l'ardente carità di questa donna. Per opera di lei e per iniziativa di S. Vincenzo de' Paoli sorge la Congregazione delle Figlie della Carità. Alle prime giovani contadine, giacché furono bonnes filles de champ le sue prime Suore, così diceva: «Onorate anche i malati e considerateli come i vostri padroni». Il loro campo d'azione è vasto e si estende dalla strada, da cui raccolgono gli infelici abbandonati, alle visite a domicilio, all'assistenza ai poveri.

Nelle umili e faticose opere della carità le Figlie della Marillac erano animate dai santi ideali che S. Vincenzo de' Paoli fissava nella prima conferenza alla novella comunità: « Perfezionarsi senza sosta, per fare sempre più e meglio, per divenire migliori e più sante, per sempre far più bene attorno a sè »; e più tardi, parlando della regola che allora s'iniziava: « Le Figlie della Carità avranno per monastero una casa di malati, per cella una camera in affitto, per chiostro le strade della città o le sale degli ospedali, per clausura l'obbedienza, per cancello il timor di Dio, per velo la santa modestia ». Idee queste del tutto rivoluzionarie in quell'epoca.

Passando gli anni le opere si moltiplicano: l'assistenza ai vecchi, piccole scuole, ricoveri ai ragazzi senza tetto e il difficile apostolato fra i galeotti.
La caratteristica dell'opera della Santa è stata l'unione di due generi di vita: una solida e profonda pietà fondata sulla preghiera costante e viva, e una carità ardente, che spinge all'azione, all'apostolato, a darsi a tutti per l'amore di Dio. E questo nel lontano '600, quando tale genere di vita religiosa era sconosciuto alle donne che si consacravano a Dio. Le prime fatiche della Santa e delle sue compagne ebbero la fortuna, cosa insolita nelle opere del Signore, di essere ricompensate abbondantemente. Durante il primo anno di lavoro ben 760 persone traviate furono ricondotte a Dio.
Nel febbraio del 1660 Luisa s'ammalò per non rialzarsi più. Sono giorni di atroce sofferenza fisica: « Figlie mie, bisogna soffrire prima di morire ». « Vivete da buone cristiane ». Queste le ultime due raccomandazioni. Il giorno 15 marzo 1660 Luisa di Marillac s'addormenta nel Signore.
Venne beatificata il 9 maggio 1920 e canonizzata l'11 marzo 1934 dal Papa Pio XI.

Buongiorno...così!


 

venerdì 14 marzo 2025

I ringraziamenti della famiglia Palermo


 

L'invasione di capre sul tavolo della Procura. L'articolo del nostro direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 marzo 2025


 

Pesca sostenibile, fondi a un progetto comunale. Un articolo del nostro direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 marzo 2025


 

Un articolo di Salvatore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 14 marzo 2018


 

La morte di Lorenza Famularo, prosciolti i quattro medici. Dalla Gazzetta del sud del 15 marzo 2025

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"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) III parte (Settembre 2013)



Niente agevolazioni per i pendolari delle Eolie. Il video del Tgr Sicilia

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Domenica 16 marzo interruzione di energia elettrica in varie zone di Lipari


 

NELL’ISOLA DI PANAREA COMPLETATO L’AMMODERNAMENTO DELLA RETE ELETTRICA

I tecnici di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione, hanno recentemente completato alcune importanti attività di ammodernamento e potenziamento della rete elettrica a servizio dell’isola di Panarea.

In particolare, detti lavori, che erano stati avviati lo scorso anno, dopo la loro progettazione e l’ottenimento delle relative autorizzazioni, hanno consentito di sostituire tutti gli esistenti cavi elettrici in media tensione, di realizzarne uno nuovo e di ammodernare le apparecchiature di tutte le cabine secondarie presenti sull’isola.

La realizzazione di tali lavori, che ha consentito di aumentare la resilienza della rete elettrica di Panarea, consentirà, in caso di guasto, una più rapida selezione del tratto di linea interessato e, laddove possibile, ridurrà i tempi delle eventuali disalimentazioni.

A favorire il raggiungimento di tale obiettivo è stata la fattiva collaborazione tra l’azienda, gli Enti locali e i cittadini. Considerate le notevoli difficoltà di operatività, dovute alla conformazione dell’isola di Panarea, altrettanto importante è stato lo spirito di abnegazione e determinazione con cui hanno operato i tecnici dell’azienda.

"Tali importanti interventi consentiranno di migliorare il grado di resilienza degli impianti alle ondate di calore e di migliorare la qualità e l'affidabilità del servizio elettrico per tutte le forniture di energia elettrica presenti sull’isola di Panarea. Un particolare ringraziamento a tutte le Amministrazioni che si sono fattivamente adoperate per il rilascio delle autorizzazioni necessarie " - questo il commento di Francesco Vescio, Responsabile della Zona Messina di E-Distribuzione.

Quarto anniversario decesso Franco Favaloro. Messa in suffragio domenica a Pianoconte

Tanti auguri!

Buon compleanno a Tiziano Profilio, Lorenzo Cincotta, Alessandro Licari, Miriam Ziino, Monica Stagno, Giuseppa Giardina, Stefano Vento, Emanuela Costa



𝐌𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞? (di Gianni Iacolino, assessore e consigliere)

 𝐃𝐢 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐈𝐚𝐜𝐨𝐥𝐢𝐧𝐨

𝐌𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐬𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞̀ 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐏𝐚𝐞𝐬𝐞?
𝐈𝐧 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐞 𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐮𝐧 𝐒𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐯𝐚 𝐝𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚, 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐦𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐝𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢, 𝐬𝐢 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐝𝐢𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞, 𝐞 𝐜𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐫𝐚𝐦𝐦𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐨𝐯𝐞 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨?
Ho sempre evitato di scrivere o di rispondere ai post che puntualmente appaiono sui social riguardanti singoli Consiglieri, perché non è mai stato nelle mie corde e perché mi accorgo sempre di più che l'uso dei social spinge sempre a scaldare gli animi di chi poco ha da dire e molto da sproloquiare.
Ma leggendo, oggi, un post della Consigliera Iacono, garbato nei toni, ma irricevibile nei contenuti, devo necessariamente rispondere, visto tra l’altro che, come assessore, mi sento chiamato in causa, per rilevare le solite argomentazioni fumantine di chi, cambiando schieramento, deve necessariamente arrampicarsi sugli specchi.
Fenomeno di italico trasformismo che ci potrebbe pure stare, facendo parte del solito gioco di chi cambia casacca e lo deve pur motivare in qualche modo.
Ma attaccare l'Amministrazione di cui facevano parte fino a qualche giorno prima senza segnali di smarrimento e scrivere oggi di incapacità amministrative, attaccamenti alla poltrona ed allo stipendio di chi è rimasto al suo posto, oltre ad essere offensivo, molto offensivo, è maldestramente falso.
A Lipari tutti sanno quale è il mio attaccamento ai soldi e quindi non c'è bisogno che mi dilunghi su questa insinuazione. Lo dico anche per i miei colleghi di Giunta.
Sul lavoro svolto dall'Amministrazione si sofferma, la Consigliera, sui problemi della Sanità, ben sapendo quali sono i limiti oggettivi di intervento e di quanto, invece, si è riusciti ad ottenere, nonostante la filosofia dei governi nazionale e regionale, cui fanno riferimento componenti di questa opposizione, votata a depredare la sanità pubblica a vantaggio della privata.
Solo chi finge di non vedere non si accorge che, anche nella bocciatura della casa di comunità con motivazioni che nulla avevano a che fare con la richiesta della ASL, sposavano le due esigenze di bocciare qualunque iniziativa del Sindaco e, al contempo, favorire la sanità privata.
E, per giunta, con tanta veemenza e determinazione, degne di una miglior causa.
Ovviamente la stessa consigliere nulla narra di quando ricopriva la carica di Assessore, quindi di quando era mia collega, in termini di impegno e di risultati ottenuti.
Il Sindaco che a quanto pare non ha nessuna intenzione né di dimettersi né di abbandonare il suo programma è a posto ed in perfetta sintonia col paese e con il suo programma che porta avanti con la determinazione che gli è propria, ostacolato da tutta un'opposizione che, come unica ragione di esistere, ha il sogno di rimettere le mani sulle leve di quella parte del paese abituata ad avere padroni con cui poter spartire qualche briciola di potere e tenendolo nel Kaos.
Non siete voi ad essere in sintonia con gli interessi del paese, bocciando sistematicamente gli strumenti necessari perché la gente possa avere i servizi e di questo se ne ricorderanno i bisognosi, e tutti i cittadini ai quali questi “volta gabbana” negano il soddisfacimento dei propri diritti per qualche “privilegio” non più fruibile.
Anche per questo, in tantissimi si sono chiesti come è stato possibile virare dal bianco al nero, una inversione non di poco, ma di 180 gradi.
Il vittimismo è una professione assai redditizia. Un aspetto incredibile è che questa parodia è sempre esistita ed è diventata parte integrante del dibattito politico alle Eolie, almeno negli ambienti meno inclini a capire di cosa si stia parlando e a valutare le fonti.
Il tentativo di giustificare con sincerità un simile passaggio, con attacchi al Sindaco o a qualche Assessore non convincono nessuno. A certe scuse è da preferire il silenzio, l’inquietante “spettacolo” e la conduzione “padronale” del consiglio Comunale, invece, stanno facendo aprire ancor di più gli occhi ai cittadini.

Oggi, 14 marzo: Santa Matilde


Di principesca famiglia, nacque S. Matilde nella Sassonia. I cristiani genitori, consci della vanità delle grandezze umane, affidarono la fanciulla all'abadessa di Erfurt, perchè la educasse all'amore e al desiderio delle virtù cristiane. Matilde corrispose alle premure dei genitori e alle sollecitudini della sua educatrice, e non ritornò in famiglia, se non quando seppe essere quella la volontà di Dio.

Nell'anno 913 ella giurava fedeltà di sposa al principe Arrigo, figlio di Enrico duca di Sassonia. Questo matrimonio fu di grande vantaggio per Matilde. Infatti il suo pio sposo, dopo la morte di Corrado re di Germania, nel 919, divenne imperatore. La modestia, l'umiltà, l'innocenza e tutte le egregie doti del suo nobile animo colpivano chiunque la mirasse, molto più di quanto l'abbagliasse la magnificenza delle vesti regali. Sovente la Santa si portava a visitare gli ammalati e i poveri. Le occupazioni del suo stato non permettevano d'occupare nelle pratiche di pietà tutto quel tempo che avrebbe desiderato e perciò nel cuore della notte, mentre nella reggia tutto taceva, essa si portava in chiesa e passava ore ed ore in unione con Dio nella preghiera e nella contemplazione. Il marito era pure profondamente cattolico e assecondava la pietà e le opere della consorte.

La Divina Provvidenza quando chiama un'anima ad un grado sublime di santità, la fa passare per il crogiuolo del dolore. E Matilde che era un'anima tutta di Dio, fu visitata con il flagello della desolazione. Ecco infatti che, per una paralisi cardiaca, venne improvvisamente a mancarle lo sposo Arrigo. Fu questo per la Santa un colpo assai doloroso, sia per l'amore che portava all'amato consorte, sia per le tristi conseguenze che sarebbero seguite a questo decesso. Matilde aveva avuto tre figli: Ottone, Enrico e Brunone. Il primo era stato designato dal padre come suo successore. Ma siccome l'impero di Germania era elettivo, Enrico insorse a contrastare il potere del fratello. La Santa, che prediligeva il secondo, si dichiarò per lui, il che fu causa che fra i due prìncipi fratelli scoppiasse la guerra. Il Signore punì la predilezione della Santa per il secondogenito e permise che i suoi figli si alleassero contro di lei, la spogliassero di ogni potere. e la costringessero a ritirarsi presso un monastero. Grandi sofferenze, dispiaceri e umiliazioni dovette sopportare la regina in questi avvenimenti, tanto più che le erano causati da persone da lei tenerissimamente amate: ma tutto sopportò in ispirito di penitenza. Questa umiliazione fu lunga, ma la virtù della santa regina trionfò e i suoi figli si riconciliarono con lei e tra loro e rimisero la madre nel primitivo stato. S. Matilde spese il restante della vita specialmente nella preghiera e nelle opere di carità. Piena di meriti e di opere sante volò al premio il 14 marzo dell'anno 968.

PRATICA. L'inizio della santità sta nel desiderarla, nel domandarla a Dio, e nello sforzarsi per averla.

PREGHIERA. Dio, che con l'umiltà e costanza della tua serva Matilde ci hai insegnato come si giunga al possesso delle vere grandezze, fa', ti preghiamo, che anche noi ne imitiamo l'esempio e che le cose non ci siano che stimolo per il tuo santo servizio.

MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Alberstadt, nella Germània, il transito della beata Matilde Regina, madre di Ottóne primo. Imperatore dei Romani, celebre per umiltà e pazienza.

Buongiorno...così!


 

GULLO … il fallimento della tua politica è soltanto opera tua. (di Impegno per le Eolie)

Riceviamo dal gruppo consiliare "Impegno per le Eolie" e pubblichiamo: 

GULLO … il fallimento della tua politica è soltanto opera tua.

Alla luce delle recenti accuse mosse nei riguardi del Gruppo consiliare del Comune di Lipari “Impegno per le Eolie”, composto dai consiglieri comunali Russo Antonino, Lucy Iacono e Portelli Angelo, con la presente riteniamo doveroso rispondere con chiarezza e trasparenza ai cittadini del comune di Lipari facendo una cronistoria. Le dichiarazioni riportate sui social media non corrispondono alla realtà e sono frutto di una distorsione della verità, finalizzata a gettare discredito su di noi e sui gruppi di opposizione al fine di recuperare la credibilità ormai irrecuperabile.

In primo luogo, ci teniamo a ribadire che la nostra candidatura al Gruppo di Rinascita Eoliana avvenne per aver condiviso un programma basato su una politica pragmatica, inclusiva, volta ad incrementare diritti e servizi primari (sanità, continuità territoriale, istruzione, portualità), vicina a quelli che erano i bisogni della gente, anche dei più fragili, volta  alla crescita economica finanziaria che valorizzava in toto il territorio,  dal termalismo alla sentieristica, garante del contrasto dello spopolamento insulare e della valorizzazione di un’ economia rurale e della pesca.

Abbiamo sposato il suddetto programma guidati da principi di etica, legalità, senso di appartenenza ed amore per il territorio eoliano, e dal primo giorno di insediamento di questa Amministrazione tutti e tre siamo stati impegnati in un’opera di riqualificazione e di grande impegno anche economico, portando avanti iniziative che hanno richiesto un contributo finanziario e non solo per rendere accoglienti le nostre isole per l’approssimarsi della stagione estiva. Inoltre il Presidente con l’Ex Assessora Lucy Iacono hanno rinunciato a diverse mensilità al fine di portare avanti opere utili per il Comune.

Il consigliere Portelli impegnato in prima persona in trasferte interisole, a contribuire alla bonifica di diverse aree di interesse turistico, a garantire l’esito  di  manifestazioni e coadiuvando anche l’operato delle deleghe dell’assessora Iacono. La stessa cosa dicasi per il Consigliere Russo e Iacono, i quali insieme al Consigliere Saltalamacchia portarono avanti e sostennero dei gruppi di volontari che fecero risplendere le nostre Isole, occupandosi di diserbamenti di strade, sentieri, aiuole, parchi e aree di interesse turistico.

Ma sin da subito emergono i primi segnali di tensione del Gruppo Rinascita Eoliana ed in particolare tra il Capogruppo di Rinascita Salvatore Agrip contro il Presidente del Consiglio Russo Antonino, creando una lotta interna e con la finalità di sostenere iniziative seppur non condivise da tutti i consiglieri e non descritti ed anticipati nel programma, vedi l’adesione all’UNICEF proposta dall’assessora Roccella. Capogruppo che non ha mai perso occasione per criticare e giudicare parte dei consiglieri di Rinascita, nonché l’operato che portavano avanti gli uffici con posts da grande esperto tuttologo di botanica e non solo, creando critiche sterili che hanno avuto soltanto un risultato: farci migrare dal gruppo!!!Con grande rammarico l’Assessora Iacono si dimette e consegna le deleghe al Sindaco dimostrando di non essere legata alla poltrona ed allo stipendio, cosa che qualcun altro non ha fatto!!! 

  Inoltre altri attriti sono stati generati da provvedimenti poco inclusivi nei confronti dei disabili, ai quali a molti è stato negato il rinnovo del pass-disabili utile per l’inclusione e le pari opportunità degli stessi, nonostante fossero in possesso di certificazione medico-legale. Il nostro intento era stare in un gruppo consiliare concentrato su tematiche e proposte concrete a beneficio della comunità eoliana, puntando al dialogo, alla cooperazione ed al rispetto reciproco. Invece il “dissentire” o esprimere la propria opinione creava liti ed isolamento, da gruppi telefonici ed esclusione dalle riunioni, nonché critiche pesanti, illazioni e dirette sui social in assemblee pubbliche dove i sottoscritti venivano messi al patibolo e considerati causa di ogni male assoluto, di fronte ad un gruppo di fanatici estremisti che gridano in aula “in nome dei DISSIDENTI” consiglieri.

Consiglieri che hanno creduto in ben altre proposte, lungi dalla pressione delle attività attraverso contenimenti che vanno oltre il buon senso, non rispettando i criteri e la fragilità di un’economia ridotta a poche settimane l’anno ed in competizione con altre mete turistiche più accessibili. Consiglieri trattati e definiti con le peggiori etichette possibili per aver deliberato dei cambiamenti per il regolamento del suolo pubblico e a sostegno delle attività, pur consapevoli e certi che le stesse dovranno rispettare le norme ed i parametri numerici stabiliti dai regolamenti, nel rispetto degli spazi comuni pubblici consentendo e garantendo la normale circolazione.

Le ragioni per le quali abbiamo abbandonato al loro destino gli odierni superstiti della ex maggioranza non sono solo quelle appena esplicitate, ma sono state generate dopo aver preso consapevolezza delle iniziative ideologiche di una sinistra estrema ed immobilista, lontanissima dal programma ben narrato in campagna elettorale e non in linea con le esigenze della società eoliana o con le proprie convinzioni. Inoltre sono state ignorate diverse proposte che potevano essere utili per la comunità, solo perché il nostro compito si stava limitando ad un semplice obbedire: NO tavoli, NO tende, NO ombrelloni, NO vasi, NO Elicotteri (vedi Ginostra, Filicudi e Alicudi), NO Gazebi, NO lecite COMMISSIONI….ma SI migranti, SI randagi liberi, SI spopolamento, SI Casa alla comunità (privatizzazione) SI Capre e TOPI SI Contingentamento turistico  SI Monnezza….Colpa dell’overtourism??!! .Eppure molte di queste cose non erano state chiarite in campagna elettorale.

Motivazioni che finora per rispetto istituzionale della compagine dalla quale siamo usciti non avevamo chiarito nei dettagli. Eppure siamo stati definiti TRADITORI, delinquenti, mascalzoni, cialtroni. Noi in verità abbiamo dato alla comunità e continueremo a contribuire al bene della popolazione, certamente il Sindaco e i consiglieri rimasti dovrebbero prendere consapevolezza che per amministrare occorrono ben altre capacità politiche e ben altre condizioni di democraticità e coerenza e, in definitiva, ben altri numeri!!! E non contare ancora sulle nostre possibili dimissioni così come auspicato dal momento che abbiamo assunto posizione di libertà ed autonomia nel Consiglio Comunale.

Da oltre un anno l’Amministrazione Gullo non è in grado di portare avanti autonomamente degli atti, e nonostante ciò, si fa comunque lecito di offendere l’opposizione e gli altri componenti del Consiglio Comunale anche in maniera teatrale senza mai pensare a fare autocritica e senza sentire la necessità di prendere atto del proprio clamoroso insuccesso amministrativo e politico.

Non dobbiamo giustificarci certamente con il gruppo di Rinascita, irriconoscente dell’operato portato avanti dagli stessi sinergicamente al lavoro espletato dagli uffici.

E ce ne vuole di faccia tosta per dire bugie così grosse ai cittadini… Oggi ci additano di aver bocciato in data 10 Marzo 2025 il bilancio… ma quale Bilancio???  E’ stato presentato alla nostra attenzione un bilancio? Sono stati proposti soltanto documenti che, contrariamente a legge, riguardavano l’esercizio 2024 ormai chiusoe esuperato e che, proprio per questo,  non potevano di certo essere condivisi dal gruppo “Impegno per le Eolie”.

L’onda di odio mediatico pilotato e finalizzato a farci desistere dalla carica di consigliere non trarrà il risultato ATTESO, poichè teniamo al nostro territorio eoliano e certamente non facciamo i nostri interessi personali e tutto ciò lo ha dimostrato, in particolare, anche l’ex assessore Iacono espletando con impegno, presenza e responsabilità il suo ruolo da assessore ordinariamente e con la presentazione di progetti utili al territorio. Ma oggi viene screditata dall’ex compagine di appartenenza, in nome della pacificazione e del dialogo.

Ma poco importa perché ormai la modalità di comportamento è ben nota e famigerata e tutta Lipari, ormai vi ha smascherati e vi conosce per i vostri fallimenti e ormai sa bene e ricorderà per sempre chi siete veramente..!

giovedì 13 marzo 2025

Lipari, l'Ars accoglie l'angoscia dei pescatori. Dalla Gazzetta del sud del 13 marzo 2025


 

Il cordoglio del Conti per la dipartita di Elza Cataliotti in Giannò


 

I ringraziamenti della famiglia Giannò ai componenti il reparto di Oncologia ed Ematologia di Villa Salus

Riceviamo da Cettina Giannò e pubblichiamo: 
Gentile direttore, rubo solamente cinque minuti del vostro spazio, per ringraziare con tutto il cuore, il Reparto di Oncologia ed Ematologia di Villa Salus, per la professionalità, la cura e le amorevoli attenzioni date alla mia Mamma in questi venti giorni di ricovero.
Grazie al Prof Vincenzo Pitini,e a tutti gli infermieri e a tutti gli inservienti, per tutto l'amore dato
Grazie a nome mio e della mia famiglia

Lipari, bocciature pesanti in Consiglio. Dalla Gazzetta del sud del 13 marzo 2025


 

Le foto di Antonio Iacullo della presentazione dell'albero genealogico della famiglia Puglisi e un breve video












"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) II parte (Settembre 2013)



Isole minori, un altro sciopero di 48 ore. Dalla Gazzetta del sud del 13 marzo 2025