I tempi sono maturi: il terzo polo può nascere anche a Messina. Anzi, secondo il leader messinese di Futuro e Libertà, Carmelo Briguglio, "deve" nascere. L'appello il deputato nazionale finiano lo lancia nel giorno del primo congresso provinciale di Fli, primo anche in Italia, nella "classica" sede del parlamentare di Santa Teresa di Riva, l'hotel Royal.
Lo lancia nel giorno in cui Giuseppe Laface viene confermato coordinatore provinciale dopo il periodo provvisorio e di transizione e il giorno dopo il messaggio forte e chiaro pronunciato dal leader dell'Udc, Gianpiero D'Alia, che si è detto pronto a rilanciare su scala regionale il modello "Bagheria": Udc, Fli, Api, Mpa e Pd tutti insieme. Anche il neonato Fli, uno dei tre assi portanti del terzo polo, è pronto. Ma prima vanno consumati dei passaggi. «Non voglio fare il padrone in casa d'altri – ha detto Briguglio a chiusura della convention – ma si rischia di essere poco credibili se si rimane in giunta fino alla fine del mandato e poi dal giorno dopo fa un'altra cosa». Così il suo appello, «scacciamo i mercanti dal tempio» (riferito a Buzzanca e Ricevuto), è chiaramente rivolto all'Udc, esortato a prendere una decisione. L'altro segnale è inviato neanche troppo velatamente al Pd: «Noi siamo per il terzo polo, non mi pongo particolari problemi purché ci si confronti sui programmi».
Ancora più esplicito è stato il confermato coordinatore provinciale Laface: «Fli deve proseguire consapevolmente il percorso con gli alleati del terzo polo, prioritariamente con Udc, Mpa ed Api, e con altre forze, con le quali oggi si sta governando la Regione». Insomma, i messaggi sono stati recapitati, le prossime mosse saranno tutte da scoprire. In attesa dei possibili sviluppi, Fli inizia a strutturarsi e dal primo congresso provinciale, oltre al coordinatore Laface, arriva anche la nomina di Nello Pergolizzi, capogruppo al Comune, come nuovo coordinatore cittadino. Quattro, invece, i vice-coordinatori provinciali: Pio Amadeo, che ha lasciato il Pdl e la giunta Ricevuto pochi mesi fa, Biagio Gugliotta, Nuccio Ricciardello e Patrizia Tripodo. Il congresso è stata l'occasione anche per fare i primi bilanci: oltre 100 circoli costituiti, 1.200 iscritti, dieci sindaci, 150 amministratori. «Numeri in grande crescita», ha affermato Laface nella sua relazione introduttiva, nel corso della quale ha ripercorso le fasi che hanno portato alla nascita di Fli, a partire dal "dito alzato" di Fini contro Berlusconi che sancì il divorzio dal Pdl. L'attuale commissario dell'Iacp ha definito «fallimentare» la gestione di Comune e Provincia da parte di Buzzanca e Ricevuto e ha lanciato la sfida per le elezioni del prossimo anno di Barcellona e Lipari. A presiedere il congresso è stato il tesoriere di Fli e deputato Chiara Moroni («la mia compagna di banco», l'ha definita ironicamente Briguglio), secondo cui «Berlusconi è finito nel momento in cui Fini gli ha detto no, più lunga la strada per uscire dal berlusconismo. Lo abbiamo sottovalutato, questo il nostro errore. Ci vorranno vent'anni per ricostruire una classe giovanile nuova, più pulita. Berlusconi ha sdoganato i vizi peggiori del popolo italiano, portando la gente a far spallucce di fronte al Bunga Bunga e agli altri scandali che lo hanno coinvolto. È necessario adesso costituire un partito che si ponga come alternativa seria di governo e che si occupi dei problemi della gente».
Il deputato regionale Pippo Currenti e l'assessore della giunta Lombardo, Daniele Tranchida, si sono ovviamente soffermati sui risultati ottenuti dal governo e all'Ars, quindi è stato dato spazio al dibattito. Al termine dei lavori di ieri l'assemblea ha anche eletto la commissione provinciale di garanzia e dei probiviri alla cui presidenza è stato nominato il prof. Fulvio Cintioli, componenti Pasquale Gazzara e Cettina Lizio. Laface ha annunciato che sarà formata nei prossimi giorni anche una consulta degli amministratori che sarà presieduta da Gianni Miasi, il forum delle donne affidato ad Antonella Vezzosi e la segreteria organizzativa coordinata da Onofrio Lasciato.
Questi i componenti dell'ufficio politico: Pio Amadeo, Carmelo Arcoraci, Natale Arena, Mario Balletta, Claudio Canfora, Domenica Brigandì, Aldo Campo, Vittorio Cusumano, Loredana Causini, Enza Cerniglia, Alberto De Luca, Bruno De Vita, Ettore Dottore, Vincenzo Faramo, Pietro Ferrante, Dino Galati Rando, Francesco Gatto, Gaetano Giordano, Biagio Gugliotta, Onofrio Lasciato, Leonardo Le Mura, Fina Maltese, Melo Martella, Pippo Martino, Lucio Melita, Giovanni Miasi, Federica Mulè, Carmelo Navarra, Ylenia Olivo, Antonino Orifici, Antonina Papa, Letizia Passarello, Nicoletta Patti, Nello Pergolizzi, Adolfo Porto, Nuccio Ricciardello, Gioacchino Ricciardi, Orlando Russo, Fabrizio Sottile, Carmelo Sturiale, Giovanni Todaro, Patrizia Tripodo, Pippo Trischitta, Nicola Venuto, Antonina Vezzosi.