"Io vi chiedo di scrivere una lettera, Mazzini. Scrivetela semplice semplice.
Dite: io, Giuseppe Mazzini, chiedo agli italiani di cancellare il mio nome dalle strade, dalle piazze, dai vicoli, dalle caserme, dalle scuole, di abbattere i miei monumenti, di staccare le targhe me riguardanti, poiché non riconosco per niente la paternità di questo paese, che non rassomiglia nè all’Italia che sognammo 200 anni fa, ne' tantomeno a quella che sarebbe dovuta diventare adesso dopo 150 anni di storia, punto.
Giuseppe Mazzini."
Era la conclusione di una lettera molto articolata che Ascanio Celestini suggeriva a Giuseppe Mazzini, nel suo intervento a Roma durante la festa del primo maggio 2011, poco piu' di un mese fa.
Caro Mazzini, a Lipari siamo stati i primi ad accontentarti!
Quando la realta' supera la fantasia.
Certamente il povero Leonida avrebbe anche lui sottoscritto la lettera di Ascanio Celestini.
di Gianni Iacolino
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