Gentili amici,
E' con grande interesse che ho letto la notizia del definitivo divieto di bruciare residui di puliture di terreni e potature. E una notizia che chi come me si interessa alla protezione della natura, aspettava da annni. La pratica antica del bruciare, anche se carica di poesia e nostalgia quando arriva l'autunno, è anche all'origine di dramatici incendi (a Stromboli i più violenti incendi dei quali ho ricordo, sono sempre stati dovuti all'uomo, e non al vulcano), e d'altra parte l'apporto nutritivo che dà la cenere al terreno coltivato è pressoché nullo, contrariamente a ciò che si suol credere.
Però, adesso si pone con più acutezza ancora, il problema dello smaltimento dei rifiuti organici nelle nostre isoile.
Ieri sera, dietro casa mia, dove c'è una piccola "isola ecologica" con un gruppo di quattro bidoni,, faceva bella mostra una batteria di cinque enormii sacchi neri riccolmi di foglie secche, rami e erbacce varie, depositati da un cittadino rispettose delle leggi, e che aveva appena pulito un suo territorio.
Questi sacchi domani verrano caricati sull'ape dei netturbini, per essere in un secondo tempo, portati a bordo della nave speciale che li trasporterà alla destinazione finale di quasi tutti i nostri rifiuti, la discarica di Mazzara Sant Andrea vicino a Messina, dopo una lunga e costosissima crocciera, che incide pesantemente sulle nostre tasse.
Portare a suon di dollari le nostre foglie morte a Messina, non vi sembra una cosa assurda ???
La legge dice che il rifiuto organico non va bruciato. Ma non dice che non va trattato, anzi lo impone... In zone come le nostre, dove prevalgono boschi, prati e colture, il "rifiuto organico" trattato, che prende il nome di compost, è una grande richezza.
Tratterà di quest'argomento il seminario che la Rete Rifiuti Zero Siciliana organizzerà, nei primi di ottobre, presso la sede dell'Orto Bottanico di Palermo. Al quale incito fortemente i nostri amministratori a partecipare.
Nel frattempo, il nostro ATO, per ora non precisamente operante per via delle modifiche apportate dalla Regione Sicilia all'ordinamento delle ATO Siciliane, trova nelle nuove disposizioni sullo smaltimento dei rifiuti organici, una grande giustificazione allo sforzo iniziato due anni fà in favore del compostaggio domestico, con l'attribuzione alla cittadinanza di numerose compostiere sul tutto il territorio isolano., E un meritevole primo passo
nella giusta direzione indicata oggi dalla legge. Bisogna ripartire da questo, per una riflessione costruttiva che porti alla giusta risoluzione di un problema, che problema poi non è, se con un po' d'impegno nostro la gentile terra è pronta a risolverlo per noi come lo fa, materna, nei suoi boschi e con le sue truppe di animali detti "selvatici".
Aimée Carmoz - Stromboli.
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