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giovedì 4 marzo 2010

Lipari: La logopedia a domicilio ha ripreso a funzionare..... ma solo per due giorni

Una lettera è stata inviata dalla signora Giovanna Lauria al Direttore generale dell’Asp 5 di Messina.
IL TESTO:
La sottoscritta Giovanna Lauria, nella qualità di moglie del sig. Luigi Viola, affetto da emorragia cerebrale, fa presente che, dopo varie raccomandate di solleciti ed interventi da diverse parti, finalmente in data 02 c.m. il servizio di logopedia a domicilio ha cominciato a funzionare.
Purtroppo però si deve constatare che lo stesso ha avuto durata di soli 2 giorni ( 2 e 3 marzo) !Oggi 04.03.2010 infatti abbiamo ricevuto la telefonata del centro di fisioterapia di Canneto-Lipari che ci informava che la logopedista non svolgerà il proprio servizio ( non si sa per quanto, ne il perché) !
Questa è l’ennesima dimostrazione della mancanza di organizzazione e soprattutto di sensibilità verso chi – purtroppo- deve per forza dipendere dal servizio di altre persone !!!
Non credo che con la telefonata il centro di riabilitazione in questione si possa esimere dai propri doveri !Non spetta a noi dirlo, ma per logica la logopedista o qualsiasi altra figura professionale ( sia essa in malattia o in ferie o altro) che opera in questo delicatissimo campo, deve essere sostituita !!!
Il paziente non dovrebbe essere abbandonato a se stesso fino a quando la logopedista o chi per le risolve i suoi problemi !
La sostituzione deve essere immediata, perché al paziente poco importa la motivazione ( che comunque non c’è stata !!!) addotta relativamente all’assenza della logopedista !!
O forse il paziente si deve fare un calendario evidenziandovi le varie assenze dei terapisti per ferie, malattia, cattivo tempo ecc. ???
Sicuramente se un terapista ha accettato di lavorare in un ‘isola è tenuto a garantire la presenza tutti i giorni lavorativi !!
Ed il centro datore di lavoro deve vigilare a che ciò avvenga e non telefonare per giustificare l’assenza del terapista stesso !!
Sperando che questa ennesima lettera di protesta non vada a finire nel dimenticatoio, ma serva a garantire la continuità costante dei servizi a cui si ha diritto , porgo distinti saluti.
Giovanna Lauria.

Lipari: Centorrino sollecita il ripristino della "linea di mezzeria" sulle strade

E' indirizzata al Sig. Sindaco del Comune di Lipari e al Comandante della Polizia Municipale del Comune di Lipari- Ufficio Controllo del Territorio l'interrogazione del consigliere comunale Rosario Centorrino avente per oggetto: Segnaletica stradale - Ripristino “linea di mezzeria”.
IL TESTO:
Come esposto in oggetto, intendo segnalare l’importanza del ripristino della “linea di mezzeria” lungo le strade che collegano le varie frazioni e contrade dell’isola di Lipari, la cui assenza rende pericolosa la circolazione.
Inoltre, considerato che in alcuni periodi dell’anno le zone alte dell’isola sono interessate dalla presenza di nebbia, per diverse ore della giornata, la linea di mezzeria sulla carreggiata garantirebbe maggior sicurezza a tutti gli automobilisti.
Pertanto, chiedo alle SS.LL., nonostante alcune strade non appartengano al demanio comunale, di intervenire presso gli organi competenti, affinché, in tempi brevi, si possa provvedere a risolvere il problema. Si richiede risposta scritta.
Cordiali saluti.
Lipari, lì 04/03/2010
Il Consigliere Comunale
Rosario Centorrino
Vi ricordiamo che alle notizie di eolienews si può accedere anche attraverso il sito www.liparinet.it
Per questo un grazie va a Massimo
Eolienews sempre più in crescita nel numero delle visite e sempre più internazionale.
Ieri, attraverso la società che monitorizza gli accessi (schermata in basso a destra di questa pagina), abbiamo avuto un accesso dal Tagikistan.
Con questo Stato salgono a 127 i paesi dai quali qualcuno, almeno una volta, si è collegato al nostro sito d'informazione.

Tirrenia/Siremar. FedermarCisal indice quattro giornate di sciopero

COMUNICATO
E’ oramai improcrastinabile che il Governo istituisca una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio sul delicato processo di privatizzazione del Gruppo Tirrenia.
La disomogeneità nelle procedure avviate non garantisce, a nostro avviso, la giusta salvaguardia dei livelli occupazionali.
L’assenza di una regia centrale fa sì che, come da noi da tempo paventato, si proceda in maniera diversificata con Toscana, Sardegna: Campania, che ancora non hanno avviato con le parti sociali alcun confronto sull’occupazione e con Fintecna dall’altro lato che già sta provvedendo all’esame delle circa sedici manifestazioni di interesse pervenute per Tirrenia e Siremar.
Uno scenario che vede assente l’attore principale: il SINDACATO.
Desta ulteriore preoccupazione la nebulosa solidità finanziaria di alcuni dei Soggetti, che da soli o in cordata, hanno manifestato l’interesse all’acquisizione delle Società Regionali e della Tirrenia/Siremar.
A questo punto la Federmar Cisal il 25 febbraio u.s. aveva dichiarato lo stato di agitazione di tutto il personale, marittimo e amministrativo dell’oramai ex Gruppo Tirrenia, invitando la Presidenza del Consiglio ad assumere urgentemente la guida di questo processo con un corretto rapporto istituzionale con le parti sociali, al fine di evitare un ulteriore bagno di sangue all’occupazione marittima.
Ad oggi, continua l’assenza di qualsiasi iniziativa da parte del Governo, mentre le procedure di privatizzazione vanno avanti con rapidità e l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione verso l’Italia sul tema.
La Federmar Cisal di fronte a tanta irresponsabilità dal punto di vista occupazionale, è costretta a dichiarare nel rispetto della L. 146/90 e successive modificazioni il seguente calendario di scioperi del personale navigante ed amministrativo:
12 aprile 2010 24 ore
03 maggio 2010 24 ore
24 maggio 2010 24 ore
15 giugno 2010 24 ore
Saranno in quelle giornate assicurati i servizi essenziali previsti a garanzia della mobilità da e per le isole italiane."

Lipari: Spaccio di sostanze stupefacenti Tre condanne e una assoluzione

(Leonardo Orlando-Gazzetta del Sud) Il giudice dell'udienza preliminare, Maria Tindara Celi, su richiesta del pubblico ministero Michele Martorelli, ha condannato nel processo col rito abbreviato tre giovani residenti a Lipari perché riconosciuti responsabili di possesso ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di Virgilio Cardi, 24 anni, un manovale originario di Catania, stabilitosi sull'isola, che è stato condannato a 3 anni di reclusione e al pagamento di 20 mila euro di multa e che resta ancora agli arresti domiciliari.
Ieri infatti, al termine dell'udienza, il giudice ha respinto la richiesta di remissione in libertà. A pene inferiori, con la concessione del beneficio della sospensione condizionale, sono stati condannati Andrea Mantineo, 23 anni di Lipari, 1 anno e 2 mesi di reclusione e ad una multa di 8 mila euro, e Giacomo Casamento 25 anni, anche lui di Lipari, condannato a 6 mesi di reclusione e alla multa di 3 mila euro. Assolta, invece, perché il fatto non sussiste l'unica donna del gruppo, Manuela Paternità Barbino, 22 anni, originaria di Milazzo e residente alle Eolie.
Il gruppo di giovani eoliani era accusato di aver detenuto ai fini dello spaccio in tre diversi episodi tra dicembre 2008 e gennaio 2009 123 grammi di marijuana; mentre nell'agosto 2008, per il solo Casamento, una modica quantità di cocaina.
I difensori, gli avv. Francesco Rizzo, Saro Venuto, Gaetano Orto e Luca Frontino, hanno annunciato ricorso in Appello contro la sentenza di condanna sostenendo che non si trattava di spaccio

Regione. Approvati articoli del "piano casa". Niente "delocalizzazione" della cubatura. Sui centri storici si interverrà con altra legge

Approvati dall'Ars gli articoli del Piano Casa. Poco prima che si procedesse alla votazione dell'ultimo articolo, a conclusione di un lungo e infuocato dibattito, durato sette ore, non hanno partecipato i deputati del Pdl e dell'Udc, compreso il presidente della commissione Ambiente, Fabio Mancuso, che hanno abbandonato l'aula per protesta, definendo il provvedimento in esame un incentivo alla cementificazione selvaggia della Sicilia. Inoltre, il presidente del gruppo parlamentare del Pdl, Innocenzo Leontini, nell'annunciare l'abbandono dell'aula da parte delle opposizioni ha convocato per questa mattina una conferenza stampa, nel corso della quale intende illustrare i motivi alla base della protesta. Nella seduta di ieri, peraltro, tutti gli articoli aventi riferimento a ipotesi di sanatorie o di carattere strettamente urbanistico, sono stati stralciati e inviati in commissione per essere inseriti in un nuovo disegno di legge di riforma urbanistica. Le norme approvate, pertanto, ad eccezione dell'art. 10 concernente la costruzione di parcheggi sotterranei, sono in linea con il testo relativo all'accordo Stato-Regioni sul Piano Casa. D'altronde, a inizio di seduta, era stato proprio il capogruppo dell'Udc, Rudy Maira, a chiedere il ritiro di tutti gli emendamenti non in linea con il testo base sul Piano Casa, rimandando le norme ritirate ad un testo unico sull'urbanistica e l'edilizia da elaborarsi a breve. La proposta è stata condivisa dal capogruppo del Pdl-Sicilia, Giulia Adamo. E il presidente della commissione Ambiente, Mancuso, che a nome del Pdl aveva presentato un emendamento per consentire interventi di ampliamento anche nei centri storici, avendo al tempo stesso ottenuto anche l'impegno del presidente del gruppo parlamentare del Pd Antonrllo Cracolici, che in commissione Ambiente si sarebbe subito affrontato il problema, lo ha ritirato. Contro il ritiro si è invece espresso il deputato Toto Cordaro che ha contestato a Mancuso di avere agito senza un confronto preventivo con l'Udc che aveva condiviso l'emendamento. Il dibattito è, quindi, proseguito sugli emendamenti del governo che estendono i benefici del Piano Casa agli immobili adibiti ad attività artigianali e industriali, purché inseriti nei consorzi Asi e nelle aree D. Contro questo emendamento, protestando perché ne verrebbero esclusi i piccoli comuni, ha protestato e votato contro, l'on. Cateno De Luca, che è anche sindaco di Fiumedinisi.
La votazione finale si svolgerà a conclusione della seduta di martedì, dopo che gli uffici dell'Ars avranno collazionato il testo, i cui articoli sono stati più volte riscritti durante il dibattito d'aula. «Voteremo contro questa legge - ha dichiarato Rudy Maira - che del Piano Casa porta solo il nome ma in realtà è diventata una cosa diversa. Abbiamo detto che ci opponevamo ad una legge che divenisse il pretesto per stimolare affari e coprire interessi. Non possiamo che essere consequenziali davanti a quello che sta succedendo in Aula. Stasera è passato anche ciò che ritenevamo impossibile: l'allargamento dei benefici per gli immobili adibiti ad attività artigianali ed industriali gestiti dai consorzi Asi e nelle aree D. Questo Piano Casa ormai è stravolto ed ha perso lo spirito iniziale, nell'ignavia del presidente Lombardo». «Il nostro partito - ha detto ancora Maira - non si oppone certo alle norme che diano impulso all'economia ed alle categorie produttive, ma al modo con cui nel Pd e nella rabberciata maggioranza del presidente della Regione si dia vita ad un'azione che consentirebbe "interessi e affari" attorno al Piano casa».
«Il Piano Casa - ha dichiarato la capogruppo del Pdl-Sicilia Giulia Adamo - così come sarà esitato dall'Aula rappresenta una vittoria su tutti i fronti. Abbiamo mostrato fermezza e coesione nel chiedere e ottenere l'estensione dei benefici di legge anche per le attività produttive, onestà e lealtà alla linea di rigore posta in essere correttamente dal governo regionale, ritirando come concordato tutti gli emendamenti, e infine siamo riusciti a smascherare tutti coloro che, abbandonando lïaula e non accettando il confronto democratico, hanno dimostrato di avere come unico scopo quello di far deflagrare la maggioranza e non, invece, contribuire a produrre una legge utile ai siciliani. Sempre più "lealisti" ai propri interessi e sempre meno a quelli della Sicilia. Con il varo del Piano Casa - ha concluso l'Adamo - abbiamo dato una risposta convincente ed efficace ad una esigenza concreta della Sicilia: rivitalizzare un settore fondamentale della nostra economia, quale quello dell'edilizia, coniugando lïattenzione e la salvaguardia del territorio all'esigenza di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente».

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (segue domani)

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (Australia) il 21 febbraio scorso.
Pubblichiamo altre 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.



































mercoledì 3 marzo 2010

Vendesi Acquacalda... (II parte) di Marco Saltalamacchia

Riceviamo dal dott. Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
Visto che non tutti hanno percepito l’ironia del mio post precedente (mi limito a dire che siamo “Acquacaldani” da almeno quattro secoli e che come molti sanno non solo non vendo ma sto continuando cocciutamente ad investire ad Acquacalda da diversi anni..) ne do adesso l‘interpretazione autentica.
Il senso del mio racconto, che segue il precedente “sogno di una notte di fine estate” è cercare di evidenziare come, in un mondo sempre più globale, l’offerta di turismo di qualità a buon prezzo stia crescendo in modo continuo e che la concorrenza non faccia sconti a nessuno.
Parliamo di prezzi? Se 1.200 euro a persona volo compreso sembra uno sfregio a chi “fatica a sbarcare il lunario” deduco che anche le Eolie sono destinate unicamente al turismo di èlite visto che una vacanza equivalente per due persone ad Agosto a Lipari costa anche di più (7 notti al Carasco = 1.917 euro + volo Alitalia = 500 euro + taxi = 120x2 euro + aliscafo 34x2 : totale 2.687 euro)
Parliamo di logistica? 6 ore volo diretto da Monaco di Baviera a Dubai. Da Monaco a Lipari vanno calcolate non meno di 8 ore tra volo, taxi ed aliscafo e nave e relativi tempi morti (arrivo bagagli , coincidenze ecc.).
Parliamo di infrastrutture, ho segnalato i mall, i campi da golf a 45 euro, o a 18 euro per sciare addirittura, ma ho dimenticato di parlare delle diverse marine e yacht club, delle scuole di vela e dei centri di diving, per sottolineare che artificiali o meno che siano questi posti offrono innumerevoli attrattive per ogni tasca.
Ma avrei potuto parlare del Sudafrica, dello Zimbabwe o del Botswana, della Tunisia, della costa meridionale Turca, dell’Egitto e del Mar Rosso, ma perché no, dell’India o della Cina che offrono cultura e natura in egual misura, e che stanno investendo in modo strutturale per qualificare sempre di più la loro offerta turistica.
Le sterili difese campalistiche e massimalistiche legate al primato della “genuinità”, caro sig. Lo Cascio, possono riguardare che quella sparuta minoranza di turisti che in realtà, come me, tali non sono e che sono affettivamente legati a quei luoghi, ma mal si applicano a chi debba scegliere la sua destinazione di vacanza sulla base di un budget e della eventuale testimonianza di 6 milioni di persone (all’anno) che ahimè una volta tornati da quei luoghi fasulli non potranno che parlarne, con meraviglia.
Il resto è poesia.
Cordialmente
Marco Saltalamacchia

Al via il corso di formazione per geometri della Filippo La Rosa Onlus

Oggi è ufficilmente iniziato il Corso di Formazione per diplomandi geometri, che la Filippo La Rosa Onlus ha organizzato con i propri docenti e con i propri sponsor, unitamente ai docenti dell'Istituto Isa Conti Eller Vainicher di Lipari.
Il corso è stato avviato dalla preside dell'Istituto comprensivo Prof.ssa Masina Basile e dalla Prof. Maria Rosaria Lazzarini.
Erano presenti anche l'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Lipari Dott. Ivan Ferlazzo e il Vice sindaco del Comune di Santa Marina Salina Luigi Follone.
Erano presenti anche alcuni dei docenti della Filippo La Rosa Onlus e alcune delle imprese edili sponsor del Corso.

RIUNIONI OPERATIVE PER ISTITUZIONE DEI PARCHI NAZIONALI IN SICILIA

L'istituzione dei parchi nazionali delle "Isole Eolie", dei "Monti Iblei" e delle "Isole Egadi e Litorale trapanese" sono stati al centro di tre diversi tavoli istituzionali attorno ai quali, tra ieri e stamani, si sono riuniti i rappresentanti dei comuni e delle province interessate con l'assessore al Territorio e Ambiente, Roberto Di Mauro e il direttore generale per la Protezione della Natura del Ministero dell'Ambiente, Aldo Cosentino, con i componenti dell'ufficio di gabinetto del Ministro Stefania Prestigiacomo e ai funzionari del servizio Protezione Patrimonio Naturale dell'assessorato regionale.
Riunioni operative che hanno permesso la costituzione dei tavoli tecnici che lavoreranno alle ipotesi di perimetrazione dei singoli parchi e per la redazione di una bozza di Decreto istitutivo e disciplina di tutela.
L'assessore Di Mauro, ricordando che "la Regione Siciliana e' sempre stata sensibile alla salvaguardia del patrimonio naturalistico", ha illustrato i criteri che dovranno essere seguiti per poter giungere all'ipotesi di delimitazione dei tre Parchi nazionali ricordando la particolarita' delle Eolie: riconosciute quale Patrimonio Mondiale dell'Unesco, e quasi tutte gia' riserve naturali su cui insistono aree SIC e ZPS.
"L'istituzione di un parco - ha spiegato Di Mauro agli amministratori - non vuol dire soltanto avere vincoli, ma soprattutto ricevere notevoli vantaggi nel territorio in termini di sviluppo socio economico e occupazionale unitamente alla tutela del prezioso patrimonio naturale e di biodiversita'".
I rappresentanti di ogni singolo tavolo tecnico raccoglieranno, a livello locale, proposte e suggerimenti dai cittadini, dall'imprenditoria, dalle associazioni, e dovranno elaborare la proposta di perimetrazione e zonizzazione che sara' sottoposta all'attenzione del tavolo istituzionale che sara' presieduto dall'assessore Di Mauro. Le proposte di delimitazione dei Parchi nazionali saranno consegnate al Ministro dell'Ambiente entro il 31 marzo, ad eccezione del Parco dei Monti Iblei che sara' trasmesso entro il 30 aprile.
Ai tre tavoli tecnici gli uffici del servizio Protezione del Patrimonio Naturale hanno consegnato del materiale cartografico rielaborato appositamente con la rappresentazione dell'esistente in termini di urbanizzazione e di valenza naturalistico-ambientale delle aree interessate alla istituzione dei Parchi nazionali.

Una riflessione....di Pietro Lo Cascio

Riceviamo da Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Lo scorso anno, insieme a mia moglie, sono andato nello Yemen, paese non lontano dagli Emirati Arabi. Ho viaggiato su un’aereo della Yemenia, litigando per portare qualche chilo di bagaglio in più del consentito. A San’a, la capitale, ho dormito in alberghi semplici dove il concetto di toilette si prestava alle più variabili interpretazioni; ho mangiato riso e capra, riso e capra e ancora riso e capra; ho girato la città - una delle più belle del mondo, inserita nella World Heritage List dell’Unesco – acquistando per pochi centesimi deliziose spezie e uva passa in negozietti di due metri quadrati. Poi ho visitato l’isola di Socotra, dove non ci sono strade ed esistono alberghi soltanto nel capoluogo – per il resto, si dormiva in tenda – svegliandomi alla luce dell’alba sull’Oceano Indiano, addormentandomi dopo il tramonto con il sottofondo di grilli e uccelli notturni, e svegliandomi di soprassalto se qualche capra decideva di “esplorare” nottetempo il nostro zaino. Non c’era copertura telefonica, e nemmeno Internet. Sono tornato felice.
Dopo avere letto la nota del Dr. Marco Saltalamacchia sulla “vendita” di Acquacalda, che ho trovato estremamente edificante, soprattutto in un periodo nel quale la gente fatica a sbarcare il lunario e di Dubai possiede una vaga idea mutuata dalla televisione, comunque ben distante dalle proprie possibilità economiche, riflettevo sul fatto che esistono – per nostra fortuna – due categorie di persone: quelle che amano i “paradisi artificiali” e i luoghi fasulli, e quelle che amano i luoghi semplici, ma reali, che hanno una storia, un senso, e che mantengono una forte identità anche se privi di centri commerciali e grattacieli da 800 e passa metri. Per le prime, Dubai – evidentemente –rappresenta una meta da sogno; per le ultime, Acquacalda è ancora un paradiso.
A me Acquacalda è sempre piaciuta, e piace ancora adesso. Se potessi permettermelo, e se l’iniziativa della sua vendita non fosse una disperata provocazione, ne comprerei un pezzo. Anche per questo, mi sento vicino ai suoi abitanti, che difendono il diritto di rimanere nel luogo dove sono nati o che hanno scelto per vivere, pur continuando a essere cittadini di uno stato, di una provincia, di un comune, che ogni giorno che trascorre senza che nulla accada ne mortificano la dignità. Inshallah.
Pietro Lo Cascio

La Ludica Lipari si aggiudica il primo "match point" per la salvezza. Superato per tre a uno il S. Stefano

La Ludica Lipari sfrutta al meglio il primo ""match point" per la salvezza. Nel recupero casalingo del campionato di prima categoria gli eoliani hanno superato per tre a uno il S. Stefano. Una vittoria che avrebbe potuto essere più rotonda considerando che i padroni di casa hanno sprecato un calcio di rigore con A. Giunta e diverse occasioni da rete.
Il primo tempo si è concluso con i liparesi in vantaggio per uno a zero grazie ad una rete di Zagami che ha superato il portiere in uscita.
Dopo il pari di Barberi F. Bartolo, giunto ad inizio ripresa, la Ludica ha immediatamente ripreso in mano le redini della gara colpendo per ben due volte con A. Giunta, dapprima con un tiro dal limite e successivamente con un pallonetto dopo un assist perfetto di capitan Currò.

Il tema più brutto della mia vita (di Renato Candia)

(Renato Candia) Sono il preside delle scuole di Lipari e di Canneto e vorrei raccontare una piccola storia. Ero bambino e frequentavo gli ultimi giorni delle elementari di piazzale Giusti, dove c'era anche il figlio di un grande calciatore di quei tempi, Vinicio, che giocava nel Lanerossi Vicenza. Dovevo fare l'esame di quinta, la prova di italiano, la mamma mi dice di sbrigarmi ma io giocavo con un piccolo pulcino colorato che allora regalavano con la spesa nei supermercati della città.
Mi sbrigo e dimentico il pulcino fuori dalla scatola. Errore madornale, perché Susy, la gatta siamese, in un balzo lo piglia e gli fa la festa. Ho dimenticato tutto e la mamma mi ha dovuto portare di peso alla scuola di Piazzale Giusti perché il mio unico pensiero era il mio pulcino che non c'era più. Qualsiasi tema il maestro m'avesse dato avrei parlato solo del mio pulcino morto: così fu, e il tema era il migliore della classe.
Non ricordo la mia faccia di allora, ma ricordo lo sguardo, incredulo e inconsolabile. E' lo stesso che ho rivisto ieri guardando gli occhi del mio vicino di casa: all'ora di pranzo se ne stava seduto per terra, con il suo cane stretto al petto, il suo cane morto, avvelenato da una mano ("da una mano", come si dice qui in Sicilia) che oggi gli ha ammazzato l'altro cane, che la settimana scorsa ne ha ammazzati altri tre, che ha ridotto in fin di vita quello dell'altro mio vicino di casa.
Una mano che a Calandra ci sta andando pesante: una mano che forse non sa (o invece, magari lo sa benissimo) come si riduce un cane avvelenato, che agonizza con la bava alla bocca, tremando dalle convulsioni e guardandoti impaurito perché non sa cosa gli stia succedendo e, in quanto cane, non ha mai elaborato culturalmente il concetto di morte (diversamente dall'uomo, che quasi sempre la patisce, qualche volta la dà).
Un cane che vive dell'affetto degli uomini, ha tale e tanta fiducia in loro che non si immagina mai strumento dei loro conflitti, dei loro odii, delle loro frustrazioni: così di tutte le schifezze che annusa, lecca e ingoia per la strada gli è impossibile immaginare che qualcuna possa fargli male fino ad ammazzarlo, perché tutte quelle schifezze sono del mondo di quelli che camminano su due gambe, di quelli a cui chiede solo una carezza ogni tanto per essere felice ed avere una ragione di vita.
Nei "Sillabari" di Goffredo Parise, alla voce "anima", si racconta del padrone di un cane che alla sua morte si domanda se i cani abbiano un'anima. Se ce la dovessero avere sicuramente non è un'anima che cova vendetta, che non ha frustrazioni, che non è in conflitto con niente e nessuno ma che è stata felice di avere avuto un padrone che le ha voluto bene. Non so quanto e perché quella mano abbia avvelenato Calandra, so soltanto che questo, probabilmente, è il tema più brutto della mia vita.

Regione. Esclusi dal piano casa gli immobili condonati

Piano Casa avanti tutta. Approvati ieri sera dall'Ars gli articoli chiave del provvedimento che dovrebbe consentire ai titolari di abitazioni mono o bifamiliari di ampliarle del 20 per cento, con l'obiettivo di mettere in sicurezza il territorio e rilanciare l'attività edilizia. Sono stati, infatti, approvati gli articoli 2,3, 6 e 7, in precedenza accantonati perché a questi erano collegati la maggior parte degli emendamenti dell'opposizione, soprattutto del Pdl, che, di fatto, puntava alla riforma della normativa urbanistica.
Un tentativo del Pdl, sostenuto dall'Udc, di consentire i benefici di legge anche per gli edifici abusivi, anche se sanati, è stato battuto a scrutinio segreto per ben due volte (47 no e 25 si alla prima votazione, 48 no e 24 si alla seconda). Respinto anche il tentativo del presidente della commissione Ambiente Fabio Mancuso (Pdl) di riportare il disegno di legge in commissione per riscriverlo totalmente, motivando la richiesta col particolare che, essendo stata autorizzata, attraverso l'approvazione dell'art. 10, la costruzione di parcheggi sotterranei, purché la superficie sia ricoperta di verde, si sarebbe dato il via alla "cementificazione selvaggia" del territorio.
A tali accuse il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha replicato invitando l'oratore a "un po' di pudore" prima di parlare di "cementificazione selvaggia" per la costruzione di parcheggi sotterranei. Con l'articolo 2, interamente riscritto dal governo, il cui comma 4 esclude dai benefici di legge gli edifici "sanati", saranno consentiti interventi edilizi di ampliamento dei soli edifici esistenti, non solo ad uso residenziale, ma anche uffici fino a 1000 metri cubi, ultimati entro il 31 dicembre 2009. Gli ampliamenti saranno consentiti, però, esclusivamente a chi è in regola con il pagamento delle tasse sui rifiuti e l'Ici. Inoltre, i nuovi volumi non potranno superare complessivamente il limite di 200 metri cubi. Gli ampliamenti saranno realizzabili accanto a fabbricati già esistenti, su piani superiori o con corpo edilizio separato, ma solo per uso abitativo. Gli interventi sono subordinati alle verifiche e all'adeguamento alle norme antisismiche. L'art.3, invece, consente di demolire e ricostruire integralmente gli edifici residenziali che non risultino adeguati agli attuali standard qualitativi igienico-sanitari, energetici, tecnologici, di sicurezza o alla normativa in materia di fasce di inedificabilità. In caso di demolizione e ricostruzione saranno consentiti aumenti della volumetria fino al 25 per cento della superficie in presenza di utilizzo di tecniche costruttive di bioedilizia e, fino al 35 per cento, in caso d'installazione di fonti di energie rinnovabili.
Con l'art. 6 si rendono più semplici e più snelle le procedure. Alla concessione edilizia viene sostituita la Dia (dichiarazione inizio lavori) che dà la possibilità di cominciare i lavori con una semplice comunicazione all'ufficio competente del comune. L'art. 7, infine, obbliga i costruttori ad adottare le opportune misure di prevenzione antisismica. "Il dato politico che emerge - ha dichiarato Giulia Adamo - è incontrovertibile, la maggioranza ha dato prova di compattezza, coerenza e lealtà». Soddisfatto anche il capogruppo del Pd Antonello Cracolici perché «l'aula ha tenuto. È importante che non vi siano premi per le sanatorie».
Critico, invece, Giovanni Barbagallo del Pd. Per lui, infatti, la Sicilia «non ha bisogno di aumentare il volume edificato, già superiore alla media nazionale, ma di incrementare il verde, ridurre le frane, consolidare gli edifici costruiti nei centri storici e nelle zone a rischio sismico ed idrogeologico. Con la legge, cosiddetta sul Piano Casa, non solo non si affrontano i temi della sicurezza e del risanamento, ma, addirittura, si danneggia ulteriormente il nostro territorio».

TONNO ROSSO: UE; INCONTRO MOLTO POSITIVO BUONFIGLIO-DAMANAKI

Confronto a 360 gradi a Bruxelles tra il sottosegretario con delega alla pesca Antonio Buonfiglio e la neo commissaria europea al settore Maria Damanaki. Un incontro che Buonfiglio ha definito ''molto positivo, che ha gettato le basi per una proficua collaborazione''. Numerosi i temi in agenda: dal tonno rosso e quindi il punto sulla moratoria italiana, alla futura riforma del settore fino alle deroghe chieste dall'Italia sulla pesca nel Mediterraneo. Proprio sul tonno rosso Buonfiglio ha confermato alla commissaria che l'Italia intende procedere ad una moratoria per tutte le imbarcazione a circuizione gia' nella stagione di pesca 2010 e questo, per favorire un processo di concentrazione sia delle quote di pescato che delle imprese. La scelta finale - ha precisato Buonfiglio - sara' presa subito dopo la riunione a fine marzo della Conferenza Cites sulla tutela delle specie minacciate da estinzione. E proprio sul futuro dei pescatori, nel caso in cui venisse vietato il commercio internazionale del tonno rosso con la sua iscrizione nell'appendice 1 della Convenzione Cites, e' stata ribadita da parte italiana la necessita' di poter disporre di risorse Ue straordinarie e aggiuntive rispetto a quelle assegnate dal Fondo europeo della pesca. Buonfiglio ha sottolineato anche l'esigenza - a cui ha manifestato molto interesse la commissaria Ue - di avere una ricerca scientifica molto accurata e aggiornata sulla consistenza dello stock di tonno rosso in vista dei prossimi impegni in sede di Commissione internazionale per la protezione dei tonni (Iccat). Per Buonfiglio infatti, bisogna sgombrare ogni ombra di dubbio sulla reale consistenza delle risorse e quindi sul rischio di estinzione specie. Nel 2009 in Italia sono state operative 49 imbarcazioni a circuizione, per la pesca industriale, e in futuro il processo di concentrazione delle imprese dovrebbe ridurre la pesca a circuizione (al di la' della decisione Cites) a nove imbarcazioni. In caso di divieto del commercio internazionale del tonno e' prevista una deroga per la pesca artigianale - che Buonfiglio preferisce chiamare pesca non industriale - che autorizzerebbe a pescare solo i palangari al di sotto di 24 metri e le tonnare fisse. La commissaria Damanaki ha poi precisato i prossimi passi sulla futura riforma del settore con un primo confronto ministeriale ad aprile, sulla base di un rapporto della Commissione Ue relativo alle conclusione delle discussioni avviate da mesi. Quanto alle proposte legislative arriveranno entro la prima meta' del 2011. Per quanto riguarda poi la pesca nel Mediterraneo l'Italia ha ricordato le richieste di deroghe gia' presentate a Bruxelles sulle distanze minime dalla costa per draghe idrauliche e reti da traino, e ha annunciato la prossima presentazione di un piano sulle pesche tradizionali, come quelle del rossetto e del bianchetto. Dalla Commissione e' giunta l'assicurazione che a breve verra' fornita una risposta alle richieste italiane di deroga per consentire l'entrata in vigore - dal primo giugno prossimo - delle nuove misure tecniche per la pesca nel Mediterraneo

Comunicati commerciali

Continuiamo a ricevere richieste di pubblicazione di comunicati di natura commerciale e/o economica.
Pur volendo venire incontro a tutti coloro che ci scrivono evidenziamo che la loro pubblicazione non è a titolo gratuito ma a pagamento, minimo ma a pagamento.
Tutt'altra cosa, invece, per quanto riguarda le richieste di lavoro, essendo questo, a nostro avviso, un servizio per la collettività.
Grazie
La Direzione

Vendesi Acquacalda....“ma cu n’accatta!?” (di Marco Saltalamacchia)

Riceviamo dal dott. Marco Saltalamacchia e pubblichiamo:
Vendesi Acquacalda …
Vendere tutto ed andare via. Più che una provocazione mi sembra una tentazione, anche molto forte.
Sono appena rientrato da un breve soggiorno a Dubai dove ero stato invitato da alcuni amici.
Arrivato dopo meno di sei ore di volo diretto da Monaco. Sull’aereo (Emirates per chi fosse interessato) pur viaggiando in classe economica, disponevo di una scelta (gratuita) di 600 titoli fra film, cd, radio e televisioni.
Al mio arrivo, la limousine dell’hotel ci attendeva e dopo un breve “transfer” di venti minuti eravamo in hotel, naturalmente 5 stelle dove abbiamo soggiornato per una settimana con mia moglie. Il costo del volo e dell’hotel (bed and breakfast) è stato complessivamente di 1.200 euro per persona (è appena il caso di notare che il mese di Febbraio è considerato di alta stagione).
Durante il giorno potevamo scegliere fra varie escursioni ma per lo più abbiamo preferito rilassarci in spiaggia leggendo i nostri libri. Un paio di volte abbiamo approfittato del vicino campo da golf (Emirates anche lui) ma solo per giocare pigramente il 9 buche (green fee: 45 euro in tutto).
La sera potevamo scegliere fra gli innumerevoli “mall” dove, a parte le infinite possibilità di shopping (per gli amanti del genere consiglio il Dubai mall che con i suoi 1.200 negozi è il più grande del mondo), si offrono decine di ristoranti etnici, locali ed internazionali, cinema ma anche, se ci si fosse troppo accaldati nel corso della giornata la possibilità di una sciata in una delle 4 piste da 400 metri offerte dal Dubai Ski Dome a 18 euro l’ora.
Grazie ad un clima che garantisce il sole tutto l’anno, (150 mm di pioggia totale nell’anno, Sicilia, costa tirrenica 800-1000) il turismo è in costante crescita e contribuisce complessivamente al 29% del prodotto interno lordo dell’Emirato (il petrolio contribuisce per l’8%). Con oltre 30.000 camere d’albergo disponibili ed oltre 6 milioni di visitatori l’anno è l’ottava città più visitata nel mondo.
Visto tutto questo in effetti, potrebbe venire voglia di comprarsi casa, specie se si pensi che i prezzi medi al mq per un appartamento nuovo variano tra i 1.000 ed i 1.500 euro, magari nel nuovissimo Burj Dubai, godendo della vista che si ha dai suoi 828 metri (che ne fanno il grattacielo più alto del mondo).
Adesso ditemi, possiamo anche pensare di cercare di vendere Acquacalda… ma il punto è :
“ma cu n’accatta!?”
Salaam Aleikum (che la pace sia con voi…)
Marco Saltalamacchia

Primo "match point" per la Ludica Lipari

Appuntamento da "match point " oggi pomeriggio al Monteleone per la Ludica Lipari impegnata alle 14 e 30 nell'incontro di recupero del campionato di prima categoria contro il S. Stefano.
Per Currò e compagni, per evitare di essere trascinati nelle sabbie mobili della classifica e nel potenziale rischio di play-out per la retrocessione, è necessaria la conquista dell'intera posta in palio.
Per questo motivo è necessaria (ci rivolgiamo ai calciatori) la massima concentrazione e determinazione.
Altrettanto necessario, nonostante il giorno feriale, è il sostegno dei tifosi.

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (segue domani)

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (Australia) il 21 febbraio scorso.
Pubblichiamo altre 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.




























martedì 2 marzo 2010

La Federalberghi Eolie per un tavolo tecnico di confronto e proposte per le aree portuali di Milazzo e Messina

Una richiesta di "istituzione di un tavolo tecnico di confronto e proposte per le aree portuali di Milazzo e Messina" è stata inoltrata dalla Federalberghi Eolie all' Autorità Portuale di Messina, alla Provincia Regionale di Messina, al Comune di Messina, al Comune di Milazzo, alla Capitaneria di Porto di Messina, alla Capitaneria di Porto di Milazzo, alla Siremar S.p.A., all' Ustica Lines S.p.A. e p.c.
all' Assessorato Regionale ai Trasporti, al Comune di Lipari, al Comune di Leni, al Comune di Malfa e al Comune di Santa Marina Salina.
IL TESTO:
La nostra associazione, da diversi anni presente sul territorio e da sempre attenta alle tematiche connesse all’industria turistica, costituisce, attraverso le strutture associate diffuse nell’arcipelago eoliano, un organismo di rilevazione e monitoraggio degli umori e delle impressioni dei turisti in visita alle Isole Eolie.
A seguito della nostra comunicazione del 6 aprile 2009, dell’incontro tenutosi presso l’Autorità Portuale di Messina, alla presenza del Presidente Dario Lo Bosco e ai contatti intercorsi con il Presidente della Provincia di Messina, On. Nanni Ricevuto e con i Sindaci dei Comuni di Milazzo, Lipari e Santa Marina Salina, ci permettiamo pertanto di proporre:
1. l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto e di raccordo tra gli Enti e le società interessate al fine di migliorare l’efficienza del sistema portuale e di quello dei collegamenti
Area portuale di Milazzo
a. Modificare la pensilina provvisoria davanti all'attracco degli aliscafi affinché possa costituire un idoneo riparo per i passeggeri in arrivo e in partenza.
b. Illuminare l'attracco in testata (dove attualmente attracca il catamarano della Ustica Lines).
c. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
d. Offrire la possibilità di distribuire materiale informativo presso l’area portuale.
e. Monitorare l’area portuale anche relativamente all’accesso di persone non autorizzate impegnate nell’adescamento di visitatori in transito verso le Eolie.
f. Creare un sistema di comunicazione audio-video tra le biglietterie e le aree di imbarco/sbarco, per garantire all’utenza un flusso aggiornato e facilmente visibile di informazioni.
g. Dotare gli imbarcaderi di un pannello elettronico comune riportante informazioni sugli orari di arrivo e di partenza dei mezzi.
h. Prevedere un totem informativo che consenta di ottenere informazioni in tempo reale dai portali web delle ferrovie dello stato, da quelli dei vettori su gomma, dalle compagnie aeree ecc.
i. Prevedere la creazione di alcuni servizi di prima necessità, da affidare a terzi, quali ad esempio: armadietti, deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
j. Far si che il parcheggio, situato di fronte alla futura stazione marittima, possa essere organizzato per ospitare soste non solo orarie ma anche giornaliere.
k. Razionalizzare il sistema di accesso in auto all’area portuale per evitare che si debba percorrere per due volte lo stesso tratto di strada con relativo grave appesantimento del traffico.
l. Lasciare la possibilità, in vista dello spostamento delle biglietterie navi, di fare il biglietto nei pressi dell'imbarco, onde evitare ai passeggeri sprovvisti di auto di dover percorrere un lungo tratto a piedi.
m. Valutare l’ipotesi di riportare la fermata del bus proveniente dalla stazione FS di fronte alla biglietteria Siremar (attualmente si trova a circa 200 mt di distanza).
Sarebbe, inoltre, necessario collocare le tabelle con gli orari alla fermata presso il terminal arrivi degli aliscafi.
n. Adeguare alle esigenze dei disabili le passerelle di imbarco-sbarco passeggeri.
o. Valutare l’ipotesi di spostare la zona mercantile (carico e scarico merci) in modo da poterla destinare all’imbarco/sbarco passeggeri, riducendo quindi l’attuale distanza dalla biglietteria Siremar.
Area portuale Messina
a. Prevedere, qualora non fosse già previsto, di dotare l’area di servizi quali ad esempio: armadietti-deposito bagagli, servizi igienici autopulenti, carrelli a moneta per bagagli ecc.
b. Dotare l’area di segnaletica tale da creare un percorso facilmente individuabile per l’utente che non conosce l’ubicazione delle biglietterie rispetto alle aree di imbarco.
c. Fornire maggiori informazioni (anche sul sito web) relativamente alle modalità di collegamento aeroportopontile di attracco.
Un tavolo tecnico congiunto consentirebbe, inoltre e soprattutto, di affrontare tutta una serie di altri problemi di raccordo, quali ad esempio la gestione integrata ed efficiente dell’intermodalità in relazione ai vari mezzi di trasporto, alle coincidenze, alle informazioni, ai fabbisogni logistico-operativi e alla gestione dei vari servizi accessori di supporto al sistema dei porti e dei trasporti.
In attesa di un gradito riscontro, si porgiamo i nostri migliori saluti.
Christian Del Bono
presidente
Federlaberghi Isole Eolie

La Sicilia continua a franare. A Caronia per una frana evacuate 32 famiglie

Sono in corso gli accertamenti di verifica dell'estensione e dell'evoluzione della frana di contrada Lineri, a Caronia, nel Messinese. Lo smottamento interessa la periferia sud del centro abitato, per un'estensione di circa 50 ettari di superficie.
La frana, che ha distrutto 24 abitazioni e una scuola media, ha interrotto i servizi, distruggendo un traliccio dell'Enel. Sono state gia' evacuate 32 famiglie per un totale di 105 persone che sono state sistemate provvisoriamente da amici, parenti, e in parte in albergo.
Sono andati distrutti parte di un deposito e circa 100 metri della strada provinciale 168, che collega Caronia a Capizzi: il transito e' stato deviato sulla circonvallazione della citta'.
Sul posto sono gia' al lavoro tecnici del dipartimento regionale della Protezione civile, geologi, vigili del fuoco, agenti della forestale, vigili urbani dei Comuni limitrofi e forze dell'ordine.

Turismo. Strano convoca conferenza regionale del settore

L'assessore regionale al Turismo Nino Strano, di concerto con il presidente della Regione Raffaele Lombardo, ha convocato la prima "Conferenza regionale del turismo - Sicilia, mito in un'isola di luce".
Parteciperanno tutti gli attori della filiera turistica, dai tour operator agli albergatori, dalle compagnie aeree, ai sindacati del settore, ai responsabili degli aeroporti siciliani.
"Abbiamo voluto questa adunata - ha detto Strano - che si terra' il prossimo 9 aprile a Giardini Naxos, perche' dopo l'esperienza della Bit, vogliamo verificare l'utilita' della nostra presenza alle borse del turismo, migliorare l'attuale piano di propaganda e ottimizzare la spesa pubblica in un'ottica piu' produttiva possibile per il settore".
Tra gli altri temi che si affronteranno ci saranno le nuove frontiere della promozione (internet, telematica, nuovi media), i mercati esteri e i finanziamenti per l'internazionalizzazione, prospettive e strategie del turismo interno, le infrastrutture per il turismo, professioni e professionalita' della ricettivita' alberghiera.
I lavori saranno conclusi dal presidente Lombardo.

FRANE: ACCORDO DI PROGRAMMA SICILIA-MINISTERO-PROTEZIONE CIVILE

"Un accordo di programma tra Regione siciliana, ministero dell'Ambiente e Protezione civile sara' formalizzato nel prossimo incontro al ministero". Lo ha detto l'assessore al Territorio e Ambiente, Roberto Di Mauro, nel corso dell'incontro che si e' tenuto alla prefettura di Messina con il prefetto Francesco Alecci, i rappresentanti della commissione Territorio e Ambiente del Senato presieduta dal senatore Antonio D'Ali', il presidente della commissione Ambiente dell'Assemblea regionale siciliana, Fabio Mancuso, e i sindaci del territorio dei Nebrodi.
L'assessore Di Mauro ha evidenziato che il dissesto, in tutto il territorio isolano, ha fatto registrare, dallo scorso ottobre alla fine di febbraio, quasi mille frane per un totale di eventi franosi censiti di circa 33 mila.
"L'accordo di programma - ha aggiunto Di Mauro - avviera' una strategia coordinata e concertata che servira' a mettere insieme i fondi necessari e, soprattutto, a stilare un programma unico di interventi per mettere in sicurezza le aree a rischio del territorio, sulla base del Piano di assetto idrogeologico (Pai) vigente e sui fenomeni franosi non ancora registrati".

PESCA: PROROGA PER ISTANZE CALAMITA' NATURALI

E' stato prorogato di trenta giorni il termine per la presentazione delle istanze di indennita' a favore del settore della Pesca, stabilite dalla legge 33 del 1998 per le calamita' naturali.
La circolare con lo schema della domanda e le indicazioni per tempi e modalita' di presentazione delle istanze era stata pubblicata lo scorso 2 febbraio. I termini di presentazione sarebbero scaduti proprio oggi. Una nuova circolare e' stata emanata oggi dal dirigente generale del dipartimento regionale della Pesca, Gianmaria Sparma, per prorogare di trenta giorni i termini.
"E' la prima volta - spiega l'assessore regionale Titti Bufardeci - che si applica questa legge con la quale si introduce l'istituto delle calamita' naturali per la pesca, ed e' comprensibile concedere una maggiore disponibilita' di tempo, anche per fare in modo che tutte le risorse vengano impiegate, a maggior ragione in un momento come questo che vede il settore ittico regionale sotto pressione per la crisi economica".
La norma una dotazione finanziaria di 35 milioni di euro.

Presentato disegno di legge sulla "Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio"

E' stato presentato stamattina a palazzo d'Orleans a Palermo, durante una conferenza stampa, il disegno di legge sulla 'Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio'.
"Anche in materia di gestione dei beni culturali e paesaggistici va semplificato il rapporto dell'amministrazione pubblica con i cittadini e con le imprese".
Lo ha detto l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao, presentando stamattina, a palazzo d'Orleans, nel corso di una conferenza stampa, il disegno di legge sulla 'Semplificazione dell'ordinamento dei beni culturali e del paesaggio'.
"Con questo provvedimento - ha detto Armao - si punta ad applicare in Sicilia il codice dei beni culturali, eliminando le complessita' interpretative. A cominciare dalla redazione dei Piani paesaggistici".
Nel 1999 la Regione si e' dotata di linee guida per la redazione dei Piani paesaggistici. Ma ad oggi, su 17 ambiti (ogni ambito non e' altro che una porzione della nostra regione che dovrebbe essere dotata di un Piano paesaggistico territoriale), risultano definitivamente approvati i Piani di Pantelleria, Ustica e delle Eolie, mentre quelli delle Egadi, di alcune aree del Trapanese e del Nisseno sono stati adottati.
"Una volta che il Parlamento dell'isola avra' approvato il disegno di legge - ha precisato l'assessore - i soggetti interessati avranno 180 giorni di tempo per approvare i Piani paesaggistici".
"L'approvazione dei Piani - ha aggiunto Gedo Campo, dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali della Regione - dara' certezze ai cittadini e agli imprenditori, se e' vero che fino ad oggi, in assenza di questi strumenti, le Soprintendenze sono state costrette ad occuparsi di tante questioni, affrontandole, spesso, caso per caso".
Con i Piani paesaggistici, e' stato piu' volte ribadito nella conferenza stampa di stamattina, verra' meno la discrezionalita'. E saranno i Comuni, nel rispetto di quanto previsto dai Piani paesaggistici, a confrontarsi con i cittadini e con le imprese, mentre le soprintendenze monitoreranno l'operato dei Comuni.
"Le soprintendenze - ha detto ancora Armao - torneranno al loro ruolo naturale: che e' quello di tutelare il nostro patrimonio artistico e monumentale. Cio' consentira' di trasferire agli enti locali competenze e una parte del personale dalle stesse soprintendenze, secondo quanto prevede il principio di sussidiarieta'".Il disegno di legge si occupa anche dei musei regionali, del Centro per il restauro, del Centro del Catalogo e via continuando.Fino ad oggi per regolamentare la vita di questi uffici si e' intervenuti con leggi.
Il ddl stabilisce che si potra' invece intervenire con i regolamenti.
"Con un regolamento - ha concluso Armao - abbiamo riformato la 'macchina' amministrativa regionale. E con i regolamenti renderemo piu' funzionali e piu' flessibile l'attivita' di questi uffici".

Vi proponiamo le immagini e l'intervista (parziale, così come fornita dalla Regione) all'assessore ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao:

Museo di Lipari e Sovrintendenza del mare. Progetto scuola-museo "Alla riscoperta di antichi porti"

MUSEO ARCHEOLOGICO EOLIANO “BERNABO’ BREA” DI LIPARI / SOPRINTENDENZA DEL MARE
Comunicato stampa
Nell’ambito delle iniziative culturali intraprese dal Museo Regionale Archeologico Eoliano di Lipari (Me) e dalla Soprintendenza del Mare, nei giorni 28, 29 e 30 aprile si svolgeranno a Lipari le attività didattiche previste dal progetto Scuola Museo “Alla riscoperta di antichi porti. I risultati di recenti indagini archeologiche”. Trattasi di un importante momento di studio ed arricchimento culturale, riservato agli studenti di scuola superiore, finalizzato a favorire la conoscenza delle Eolie, attraverso un breve excursus sulla storia dell’Arcipelago Eoliano, anche attraverso le recenti scoperte archeologiche subacquee sull’antico porto di Lipari, e la visita guidata del Museo, con particolare riferimento all’importante collezione dei reperti subacquei in esso custoditi.
L’iniziativa, sulla base delle adesioni già pervenute, vedrà la presenza a Lipari di studenti dell’I.S.M. Regina Margherita di Palermo e del Lycèe Chateaubriand di Rennes che, in un ottica di incentivazione dei rapporti tra le scuole di varie Nazioni della Comunità Europea, avranno modo di confrontarsi e conoscersi con i pari età dell’Istituto Tecnico “Isa Conti Eller Vainicher” di Lipari.
A conclusione del percorso formativo, con la simulazione di un cantiere archeologico subacqueo, saranno organizzate, sotto la guida di esperti operatori della Soprintendenza del Mare e del Museo, esperienze di immersione e/o snorkeling al fine di coinvolgere attivamente gli studenti con l’apprendimento diretto delle modalità di esecuzione di uno scavo archeologico in ambiente marino.
Il progetto, ancora una volta, conferma la volontà del Museo Archeologico Eoliano di Lipari di “aprirsi” all’esterno e, con una ritrovata filosofia di rinnovamento e multidisciplinarietà, ricercare e favorire momenti di studio, di collaborazione e di analisi con la comunità scientifica ed il mondo della scuola.
Nella foto: Sebastiano Tusa, Soprintendente del Mare e Michele Benfari, Direttore del Museo.

UN PARCO PER LE EOLIE O MEGLIO...L'ENNESIMO PACCO PER LE EOLIE. L'INTERVENTO DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE

Riceviamo e pubblichiamo la lettera che la FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA, Sez. Locale di Lipari e l'ENALCACCIA, Sez. Locale di Lipari hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. le Sivio Berlusconi, al Presidente Regione Sicilia, On.le Raffaele Lombardo, all'On.le Francesco Rutelli, all' Assessorato Territorio e Ambiente Regione Sicilia, al Sindaco del Comune di Lipari, al Presidente Nazionale F.I.D.C., al Presidente Regionale F.I.D.C., al Presidente Provinciale F.I.D.C., al Presidente CONFAVI, Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro, all'Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro sez. Provinciale, al Partito Caccia e Ambiente, all'on.le Sergio Berlato.
IL TESTO:
Da qualche giorno circolano notizie ufficiali dell'imminente perimetrazione dell'istituendo Parco delle Isole Eolie, addirittura entro la fine di Marzo del corrente anno, decantando i molti benefici che tale area protetta apporterà alla comunità eoliana senza però considerare gli svantaggi e le ripercussioni negative che il Parco avrà sulla stessa.
A nostro avviso sarebbe stato più corretto informare la cittadinanza su quelli che sono gli effetti positivi e negativi di un Parco naturale e di un Area Marina Protetta, prima di procedere a qualsiasi perimetrazione, ma, come al solito, come è avvenuto per le Riserve Naturali e per tutti gli altri vincoli terrestri presenti nell'Arcipelago Eoliano (zps, sic, vincolo paesaggistico ed idrogeologico ecc.), anche questo ci viene imposto dall'alto, da parte di un ministro che si reca nel nostro arcipelago solo per passare qualche settimana di vacanze, durante il periodo estivo, disconoscendo totalmente le realtà e le problematiche locali.
Cosa ancora più grave è che qualcuno parla di successo, che l'istituzione di queste aree protette, non sarebbe altro che il frutto di una lunga e complessa opera di concertazione iniziata da diversi anni con le categorie interessate, tuttavia, ci preme sottolineare che nessuna categoria interessata è mai stata interpellata, né tantomeno vi è stata alcuna campagna di informazione.
E' palese come l'istituzione di una simile area protetta danneggi pesantemente alcune categorie, quali, cacciatori, agricoltori, proprietari terrieri, allevatori e pescatori, oltre ad essere in contrasto con la Legge 157/92 che stabilisce: “Il territorio agro-silvo-pastorale di ogni regione è destinato per una quota dal 20 al 30 per cento a protezione della fauna selvatica”; e con la Legge Regionale 33/97 che all’art. 14 comma 3 stabilisce: “È destinata a protezione della fauna selvatica una quota del 25 per cento del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia regionale, ivi compresi i territori nei quali sia comunque vietata l'attività venatoria anche per effetto di altre leggi e disposizioni. Nelle isole minori la quota del 25 per cento va computata nell'ambito del proprio territorio”; ed ancora al comma 4: “Il territorio agro-silvo-pastorale di cui al comma 3 comprende anche le oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica, le zone di ripopolamento e cattura ed il centro pubblico di riproduzione e smistamento della fauna selvatica di cui agli articoli successivi, i parchi e le riserve naturali”
Nel regolamento che disciplina tali aree protette vige il divieto di: cattura, raccolta e danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l'asportazione di minerali e di reperti archeologici, alterazione dell'ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque, introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura, navigazione a motore ecc., basta leggere questo regolamento per capire come all'interno di simili aree protette, attività come la caccia, la pesca, la pastorizia, la raccolta di funghi, la stessa agricoltura e l'edilizia verrebbero fortemente limitate se non addirittura cancellate.
Tuttavia, per quanto riguarda la caccia, l'unica specie stanziale cacciabile sul nostro territorio è il coniglio selvatico che è una specie molto prolifera che arreca gravi danni all'agricoltura, la caccia a questo selvatico, oltre a rappresentare una tradizione isolana, soprattutto nelle isole di Lipari e di Vulcano, affonda le proprie radici nel tempo e vede impegnati, oggi, oltre 350 cacciatori locali e serve anche a contenere il numero di questi mammiferi ed evitare il loro dilagare.
La caccia nel nostro arcipelago non ha mai arrecato alcun danno, né viene vista dalla popolazione locale come attività di disturbo, né si sono mai verificati incidenti, essendo prevalentemente praticata in zone lontane dai centri abitati.
Il cacciatore eoliano è in perenne contatto con la natura e più di ogni altra persona ha conoscenza dei luoghi, dei sentieri e dei mutamenti ambientali ed ha interesse alla conservazione dell'ambiente che lo circonda ed è sempre stato contrario a qualsiasi forma di deturpazione ambientale.
L'istituzione del Parco oltre a cancellare la caccia ed a limitare la pesca, avrà gravi ripercussioni anche sul mondo agricolo, sull'artigianato e sulla proprietà privata, infatti i proprietari dei terreni ricadenti all'interno del perimetro protetto, vedranno letteralmente crollare il loro valore di mercato, nonché saranno soggetti al disbrigo di tutta una serie di pratiche burocratiche per la loro fruizione, oltre quanto previsto dall’art. 15 comma 1 della L. 394/91 (Legge sui Parchi) ovvero: “L'Ente Parco, nel quadro del programma di cui al comma 7, può prendere in locazione immobili compresi nel parco o acquisirli, anche mediante espropriazione o esercizio del diritto di prelazione di cui al comma 5, secondo le norme generali vigenti”.
Tutto ciò penalizza pesantemente i proprietari di terreni e di ruderi che ricadono all’interno dell'area protetta, comprimendo il loro diritto di proprietà.
Per quanto riguarda l’attività venatoria, non si vede quali spiragli possano esserci per integrare i cacciatori in una realtà come quella del Parco, essendo l'attività venatoria all'interno dei Parchi vietata.
Vivendo in una realtà isolana, è improponibile che un cacciatore Eoliano debba spostarsi in Sicilia o in altri luoghi per poter esercitare un suo diritto, riconosciuto dalla Legge Italiana, che è quello di andare a caccia, in quanto dovrebbe fare domanda di ammissione e dopo l'eventuale ammissione, pagare, per poter esercitare la caccia in altri A.T.C., ma soprattutto dovrebbe sobbarcarsi dei costi spropositati per tali spostamenti che trasformerebbero l'attività venatoria, nelle Isole Eolie, in uno sport da nababbi.
Gli americani, oltre a darci lezioni di democrazia, ci danno anche lezioni in materia di tutela ambientale, basti pensare alle cd. Aree Wilderness, si tratta di aree protette che pongono dei vincoli molto forti, ma tutto-sommato, non mummificano il territorio come i parchi, conservando gli habitat di molte specie animali e vegetali ed inoltre sono vivibili dai cacciatori, dai pescatori, dai cercatori di funghi e dai pastori.
Al loro interno, la caccia, praticata nel rispetto di un codice etico, non viene vista come un danno o come attività di disturbo per l'ambiente.
Al contrario delle zone a Parco o a Riserva Naturale, dove questi usi consuetudinari sono di solito vietati o impositivamente sottoposti a rigida disciplina dalle autorità politiche superiori, quali Stato o Regioni.
Infatti, nel nostro paese, sia da parte della politica nazionale che di quella regionale, vige un metodo autoritario ed impositivo con il quale si stanno istituendo Parchi Nazionali e Regionali, spesso consentiti dalle autorità locali solo perché sotto “pressione” o dietro promesse economiche (sono noti i pentimenti di molte amministrazioni comunali, allettate ad entrare nei Parchi con promesse di finanziamenti poi mai mantenuti o di sviluppi socio-economici mai verificatisi).
Una decisione così importante, come l'istituzione di un Parco, non può essere presa di punto in bianco solo da un drappello di politici locali, sempre pronti a chinare il capo ed a obbedire con atteggiamenti servilisti, alle decisioni del ministro di turno, pertanto, motiviamo il nostro dissenso rispetto ad una simile iniziativa, poiché ci sembra giusto e corretto che i cittadini eoliani, siano consapevoli del sacrificio che verrà loro imposto, evidenziando come in Sicilia l'istituzione di tutte queste aree protette ha comportato solo una mummificazione del territorio a causa dei pesanti vincoli, senza alcuna ricaduta positiva per l'economia.
In realtà le condizioni di gran parte dei Parchi Nazionali e Regionali è oggi scoraggiante, le popolazioni sono insoddisfatte, gli squilibri ambientali e faunistici gravissimi, i danni alla flora e alle colture, in certe aree protette del paese, sono evidenti ed accertabili, senza poi contare l'emorragia di denaro pubblico che lo Stato deve sostenere per gestire queste aree e nel rifondere i danni causati alle colture dal sovrappopolamento degli animali ed il tutto si ripercuote inesorabilmente sulle tasche degli italiani, tanto che ormai da tempo si parla di una modifica della legge 394/91 che disciplina i Parchi, trattandosi ormai di una legge antiquata, poiché in Italia molti animali entrano tra le specie protette, ma nessuno esce da questo elenco, neppure nell'ipotesi in cui si verifichi un sovrappopolamento e diventi nocivo.
Il territorio delle Isole Eolie risulta per 80% sottoposto a vincoli di ogni genere che di fatto strangolano la nostra economia, basti pensare che l'isola di Lipari, tutt'oggi non ha un porto sicuro che garantisca agli abitanti la piena mobilità con la terraferma, infatti, basta qualche nodo di vento per far saltare i collegamenti marittimi per giorni, facendo sì che i pendolari debbano spendere una parte dei loro stipendi in alberghi, ristoranti e costosi viaggi a bordo di elicotteri che atterrano su piste improvvisate alla meglio, poiché se escludiamo quella dell'Ospedale, utilizzata per il pronto soccorso, non esiste neppure una pista ad hoc per questi velivoli.
Paradossalmente, è anche incerto il futuro delle attuali compagnie di navigazione e lo dimostrano gli scioperi e l'occupazione di qualche traghetto da parte della popolazione locale inferocita dai continui tagli, così rischiando, le nostre amate Isole Eolie, Patrimonio dell'Umanità, inserite nella World Heritage List, di rimanere isolate dal resto del mondo.
Non è neppure un mistero che, per una famiglia di turisti, raggiungere le Isole Eolie, oltre ad essere un odissea, ha dei costi eccessivi che inducono molti ad optare per altre località, dove potranno trascorrere, con lo stesso budget di denaro, qualche giorno di vacanza in più.
Orbene, mancando tutte queste strutture primarie, non si vede come sia pensabile realizzare un Parco, mummificando un territorio e penalizzando l'intera collettività, per offrire che cosa?
E' impensabile fare turismo durante il periodo invernale se non siamo neppure in grado di assicurare il rientro dei nostri ospiti, cosa che non avviene in altre località, facendogli saltare le prenotazioni dei treni o degli aerei, né si può pensare di farli rientrare a bordo di elicotteri, poiché anche il sorvolo, delle aree protette nelle Eolie, con questi mezzi è stato oggetto di contestazione da parte di qualche frangia ambientalista, poiché sembrerebbe, a loro dire, che ciò arrecherebbe disturbo e stress alla fauna.
Il turismo all'interno dei Parchi rappresenta solo una piccola parte marginale e trascurabile del flusso turistico che investe la Sicilia e non è un mistero che molti di questi Parchi si sono rivelati solo un flop, ma ancora più scorrette ci sembrano le promesse di opportunità lavorative, quando si sa benissimo che quelle create da siffatte istituzioni sono molto limitate e riservate a pochissimi eletti, l'Ente Gestore del Parco, che dovrà gestire anche il sito UNESCO, non sarà sicuramente composto da persone del luogo, basta leggere il regolamento per capire come avvengono le nomine, pertanto il sacrificio imposto alla collettività eoliana appare del tutto irragionevole.
Le Associazioni Venatorie Eoliane, sono contrarie all'istituzione del parco non accettando nessun genere di compromesso, in quanto, nelle Isole Eolie, per tutelare il territorio bastano già i vincoli presenti, ciò che occorre è solo un maggiore controllo, in particolare, potenziando il corpo forestale che rispetto alle esigenze delle isole è sotto-organico.
Si rimprovera all'amministrazione locale di non aver tenuto sino ad oggi alcuna campagna di sensibilizzazione della collettività sui pro ed i contro dell'istituzione di una simile area protetta e su come questa inciderà sulla vita quotidiana della nostra comunità, avendo tenuto un atteggiamento passivo ed a meno di un mese dalla perimetrazione del Parco.
Anche noi siamo fieri ed orgogliosi che le nostre isole sono Patrimonio dell'Umanità, ci mancherebbe, saremmo dei folli a pensarla diversamente, ma stranamente, ci chiediamo: Tutto questo, quanti altri sacrifici comporterà per la comunità eoliana?
Visto che fino ad oggi si è adottata una strana linea politica: Prima proibiamo e chiudiamo...(come è avvenuto nel caso delle cave di pomice), beh, poi si vedrà!!!
E' sotto gli occhi di tutti come l'applicazione di una politica, rivolta a tutelare ad ogni costo il territorio, non controbilanciata dalla creazione di nuovi posti di lavoro o quantomeno da impieghi alternativi, non ha fatto altro che paralizzare l'economia dell'isola, facendo crescere in maniera esponenziale la disoccupazione.
Non vorremmo che una simile politica scellerata venisse applicata anche per l'istituzione del Parco, dietro false promesse di finanziamenti e posti di lavoro, poiché vedere altri disoccupati che protestano e vagano per la Casa Comunale è una sconfitta per le nostre isole, ma soprattutto, è un offesa per la dignità di tutte quelle persone oneste che hanno fatto del lavoro e della famiglia la loro unica ragione di vita.
Si ricordi, infine, come in passato, per l'istituzione delle riserve naturali, la comunità eoliana si era espressa contro le aree protette, rifiutandole per ben due volte, ormai stanca delle decine di vincoli imposti dall'alto, presentando in consiglio comunale una petizione popolare con oltre 1.500 firme raccolte in soli due giorni grazie all'opera dei cacciatori ed anche questa volta, tutti uniti, indipendentemente dall'associazione di appartenenza, siamo pronti a scendere in campo, chiedendo la collaborazione delle associazioni venatorie nazionali e regionali, del Partito Caccia Ambiente, dei politici e di tutti coloro che hanno a cuore la caccia, la pesca e le antiche tradizioni, per difendere il territorio delle nostre isole da questa ennesima vergogna.
Lipari, lì 01/03/2010
Federazione Italiana della Caccia
il Presidente della sezione locale
Geom. Angelo Scafidi
Enalcaccia
il Presidente della sezione locale
Antonino Acquaro

Comunicato commerciale

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I "tagli" Siremar sulle Eolie e il "trasferimento" della nave veloce "Isola di Vulcano" in Adriatico. Interviene il consigliere Biviano

Ha per oggetto "Movimento navi sociali e noleggio nave “Isola di Vulcano” la nota che il consigliere comunale Giacomo Biviano (PD) ha inviato al Ministero dei Trasporti Repubblica Italiana, alla Società Siremar, all' Assessorato ai Trasporti Regione Sicilia e, p.c., al Sindaco del Comune di Lipari.
IL TESTO:
Nei giorni scorsi la società Siremar ha comunicato il nuovo movimento delle navi sociali a seguito della necessità di adeguamento del naviglio alle Direttive 2003/25/CE “Stockholm Agreement”. L'uscita dal servizio dell'unità Paolo Veronesi, richiamata in cantiere, e il dirottamento della Novelli in sostituzione, ha portato così' alla riduzione nel settore Eolie di una nave.
CONSIDERATO
che tali motivazioni porteranno altre navi ad essere richiamate in cantiere nei prossimi mesi, per consentire ai mezzi stessi di espletare gli adeguamenti tecnici necessari;
La frequente soppressione di corse di aliscafi e navi per motivazioni attribuite spesso alle condizioni meteo marine o all'avaria dei mezzi;
L'attuale piano a tre dei mezzi veloci, invece di quello a quattro, così come previsto dal ministero, e la conseguente riduzione di corse giornaliere;
L' esiguità e l'inadeguatezza dei mezzi in dotazione alla Siremar che non consentono di prevedere la sostituzione di mezzi già impegnati su rotte insopprimibili;
L'altissimo costo che abitanti, visitatori e operatori turistici sono costretti a pagare per la conseguente soppressione delle corse;
La non assoluta condivisione di una politica societaria che ha previsto la riduzione di un'unità navale senza prima predisporne un'altra in sostituzione, che oltretutto risultava percorribile.
ALLA LUCE DI QUANTO SOPRA, SI CHIEDE DI SAPERE:
SE CORRIPONDE AL VERO CHE LA SIREMAR, IN QUESTI GIORNI, HA NOLEGGIATO ALLA SOCIETA' MADRE “TIRRENIA” LA NAVE “ISOLA DI VULCANO”, TRASFERENDO QUEST' ULTIMA NELLE ACQUE DELL'ADRIATICO, SULLA TRATTA CON LE ISOLE TREMITI.
SE SI, QUALI SONO I MOTIVI DI UNA SCELTA A DIR POCO INCOMPRENSIBILE, DATO CHE LA STESSA NAVE AVREBBE POTUTO GARANTIRE I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE EOLIE IN SOSTITUZIONE DELLE UNITA' NAVALI SOGGETTE AGLI ADEGUAMENI TECNICI, PER ALTRO PREVEDIBILI.
SE IL MINISTERO DEI TRASPORTI E' A CONOSCENZA DI TALI SCELTE E SE INTENDE DIFFIDARE LA SOCIETA' PER UNA POLITICA SOCIETARIA CHE, ALLA LUCE DI QUANTO PROBABILMETE VERIFICATOSI, NON GARANTISCE ASSOLUTAMENTE QUELLA CONTINUITA' TERRITORIALE RICONOSCIUTA DALLA STESSA COMUNITA' EUROPEA.
SI CHIEDE, INOLTRE,
ALLA SIREMAR di provvedere immediatamente alla sostituzione della nave “Pietro Novelli” con un'altra unità navale, se il caso noleggiandola, e in futuro di prevedere e programmare la sostituzione dei mezzi che di volta in volta dovranno essere richiamati in cantiere per gli adeguamenti tecnici necessari.
Al MINISTERO DEI TRASPORTI di prevedere, nella definizione delle convenzioni con i vettori che in futuro andranno a gestire il servizio, delle precise e forti clausole sanzionatrici per eventuali soppressioni di corse e/o tratte non dovute a motivi prevedibili; dei meccanismi di monitoraggio tali da garantire il rispetto dei diritti dei cittadini, con riferimento alla qualità del servizio, alla frequenza e alla effettiva effettuabilità delle corse.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
(Dott. Giacomo Biviano)

Fino al 5 marzo astensione di giudici onorari e giudici di pace

Astensione congiunta fino a venerdì 5 per i giudici di pace, i giudici onorari di tribunale e i vice procuratori, dalle udienze civili e penali. L'iniziativa è concordata tra Angdp, Federmot, e Magistrati onorari uniti. Questo nonostante la convocazione delle categorie da parte del ministro della Giustizia Alfano per oggi, poiché afferma l'Angdp «non sono venute meno le ragioni che hanno indotto la magistratura laica a proclamare scioperi comuni», l'organismo infatti chiede «il ritiro del disegno di legge sulla riforma» poiché «non ha recepito alcuna istanza dei cosiddetti onorari».
In una nota diffusa dalla segreterie provinciali si legge che «la dichiarata riforma annunciata dal Ministro non muta l'assetto attuale della magistratura onoraria (disattendendo i dicta della Corte Costituzionale, che finora non aveva censurato l'attuale normativa solo in virtù della sua temporaneità), rinnovando la disciplina solo in senso ancora più afflittivo per coloro che, proprio a dire del ministro, contribuiscono in modo determinante al funzionamento della giustizia in Italia "con ammirevole impegno e abnegazione"».
Si legge ancora in un comunicato della Federmot che si «continua ad affidare la tutela di diritti fondamentali dei cittadini a una giurisdizione precaria», ed è anacronistico «mantenere un sistema di pagamento a cottimo e nell'omettere di riconoscere copertura in caso di malattia, maternità, previdenza proprio a coloro che devono, tra l'altro, sanzionare i datori di lavoro in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali». Si auspica quindi «una valorizzazione della professionalità dei magistrati onorari in servizio».

Pallavolo: domenica negativa

Comunicato stampa
Domenica ancora negativa per gli atleti eoliani, ma per situazioni “penalizzanti”.
Iniziamo con la squadra maschile Avis-Lipari che contro lo Jonio Volley Messina ha perso per 3 set a 0.
Una partita combattuta dove i padroni di casa hanno tirato fuori la grinta e la determinazione per vincere, ma che purtroppo si sono infranti contro la maggiore esperienza della Jonio Volley: prima nel girone senza aver subito nessuna sconfitta e formata da atleti di categoria superiore. Nonostante ciò al termine della partita i giovani eoliani sono usciti dal campo tra gli applausi del pubblico per aver lottato su ogni pallone, mettendo in crisi la squadra ospite ogni volta che qualche titolare restava fuori, dimostrando che i giovani dell’Avis volley tecnicamente non demeritano nemmeno di fronte al quotato avversario, ma il problema è la mancanza di esperienza. Tutto ciò fa ben sperare per il futuro in previsione di poter raggiungere l'agognata salvezza.
La squadra femminile di prima divisione si è ritrovata in formazione ridotta a causa della gita scolastica a cui hanno preso parte tre elementi. E' stato necessario dunque utilizzare le giovanissime Sara Greco e Martina Caruso titolari nella squadra di seconda divisione.
La trasferta a Barcellona contro la Polisportiva Sirio, è stata sì una sconfitta per 3 set a 0, ma ha visto l’esordio di Sara come alzatrice, dopo una settimana d’influenza, e di Martina come schiacciatrice di mano.
Le fasi di gioco nonostante tutto sono state semplici e regolari e in alcuni momenti le eoliane erano addirittura in vantaggio. Purtroppo è stato difficile per le titolari sopperire alla giovane formazione e nonostante gli sforzi hanno ceduto ad una squadra che in fondo non era brillante.
Patrizia Lo Surdo

Lipari. Domani la "Filippo La Rosa onlus" presenta ufficialmente il corso di formazione per diplomandi geometri

COMUNICATO STAMPA
La Filippo La Rosa Onlus ,informa che giorno 3 marzo 2010 alle ore 11:00, presso l'aula magna dell'Istituo Superiore Isa Conti Eller Vainicher, sarà presentato ufficialmente il corso di formazione per diplomandi geometri che l'associazione ha organizzato con i propri sponsor, per dare ai giovani eoliani una opportunità formativa, che completa l'offerta didattica data dalla scuola.
Alla presentazione parteciperanno i docenti del corso stesso, che hanno messo a disposizione dei ragazzi la loro professionalità ed esperienza, i rappresentanti delle istituzioni ,oltre alle imprese edili che hanno garantito il loro sostegno al corso con la disponibilità allo stage formativo presso i loro cantieri.
Anche il comune di Lipari, ha dato disponibilità affinchè i giovani geometri, post diploma, possano seguire uno stage formativo presso gli uffici tecnici comunali.
Il periodo di stage formativi, con il supporto del colleggio dei geometri e della scuola edile della Provincia di Messina, sarà valido ai fini del perido di pratica per l'abilitazione alla professione di geometra.
Un grazie in anticipo a tutti coloro che hanno sostenuto questa iniziativa, e ne hanno consentito l'avvio.
Il corso avrà una durata complessiva di 120 ore, tra lezioni e stage formativi.
Questi l'elenco dei docenti:
Dott. Ing. Gaetano Merlino
Dott. Ing. Massimiliano Cortese
Dott. Arch. Luana Biviano
Dott.ssa Anna Spinella
Dott.ssa Milena Profilio
Geom. Salvatore Spartà
Geom. Claudio Benenati
Perito Industriale Filippo Sabato
Rag. Roberta Cacace
Geom. Bernadette Marsile
Geom. Addamo Kevin
La Filippo LA Rosa Onlus è certa che tale iniziativa "PILOTA", con il sostegno di chi crede al merito dei Giovani eoliani,
possa essere un punto di partenza per una futura esperienza formativa ancora più completa.
Il Presidente
Ing. Gaetano Merlino

Privatizzazione Tirrenia. Nobile chiede convocazione al presidente Berlusconi.

Al Presidente del Consiglio On.le SILVIO BERLUSCONI è indirizzata una "richiesta di convocazione per processo di privatizzazione Gruppo Tirrenia di Navigazione" da parte del presidente USCLAC/UNCDIM, Nobile.
IL TESTO:
Onorevole Presidente,
La scrivente Organizzazione Sindacale, quale rappresentante delle Categorie dei
Comandanti e Direttori di Macchina, nel dichiararne lo stato di agitazione, chiede alla Signoria
Vostra quanto in oggetto con il dichiarato intento di perseguire un accordo quadro nel quale
sia contenuto l’impegno che i bandi di gara di FINTECNA e delle Regioni contengano delle
clausole sociali a tutela dei livelli occupazionali e reddituali dei Lavoratori interessati. Tali
bandi di gara dovranno essere perfezionati attraverso preventiva discussione con i possibili
acquirenti che, nei loro piani industriali, dovranno prevedere lo sviluppo delle Società di
Navigazione in fase di privatizzazione.
Rimanendo in attesa di cortese riscontro, certi che tutte le parti Sociali interessate
abbiamo l’unico obiettivo di perseguire armonioso sviluppo del cabotaggio italiano in un
contesto di giustizia sociale, porgiamo i nostri più distinti saluti.
USCLAC/UNCDIM
Il Presidente
(A. Nobile)

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (segue domani)

La processione e i festeggiamenti per San Bartolomeo a Sydney (Australia) il 21 febbraio scorso.
Pubblichiamo le seconde 8 foto tra quelle inviateci da Josie Merlino.
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra.




























lunedì 1 marzo 2010

S. Marina Salina: Domenico Arabia nuovo assessore

COMUNICATO STAMPA
Il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, ha provveduto in data odierna a nominare il Dr. Domenico Arabia Assessore di questo Comune, in seguito alle dimissioni per motivi personali, dell’Assessore Gaetano Tesoriero nei giorni addietro.
Il neo Assessore, che ha ricoperto l’incarico di “Esperto del Sindaco per l’attuazione del programma politico- amministrativo” nell’Amministrazione Lo Schiavo, nonché il ruolo di componente del C.d.a. di Sviluppo Eolie e vice Presidente della stessa Società( dalla quale si è dimesso per incompatibilità) si occuperà di Programmazione, Mobilità e Infrastrutture, tutte deleghe detenute precedentemente dal Sindaco.
Al dimissionario assessore Tesoriero vanno il personale ringraziamento del Sindaco e dell’Amministrazione tutta per il lavoro svolto finora con dedizione, scrupolo e impegno durante gli anni di lavoro per le Comunità di Santa Marina Salina e Lingua.

L'ambulanza "sbaglia isola" e...purtroppo...c'è poco da ridere!

Esce l'ambulanza per un soccorso ma ...."sbaglia" isola. E' accaduto stasera a Lipari.
No, non abbiamo un'ambulanza anfibia in grado di trasferirsi di isola in isola ma, semplicemente, è accaduto che il mezzo di soccorso cercava a Lipari il "porto di Levante".
A rimettere l'ambulanziere sulla "retta via" ci ha pensato il consigliere Adolfo Sabatini che, interpellato in prossimità del porto di Sottomonastero, ha fatto presente che il Porto di Levante si trova da tutt'altra parte...in tutt'altra isola...a Vulcano per la precisione.
Ora non sappiamo se si è trattato di un disguido...se alla centrale operativa hanno capito male o inoltrato la richiesta d'intervento nell'isola sbagliata... se l'ambulanza ha sbagliato porto e magari doveva andare a Marina Corta.....se si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto da parte di chi ha richiesto l'intervento.
Quel che è certo è che, altre volte, è accaduto che l'ambulanza diretta in una determinata via di Lipari finisca da tutt'altra parte in quanto gli operatori non conoscono strade e stradelle. E siccome, in casi del genere, anche un solo minuto di ritardo può valere una vita, forse sarebbe meglio "istruire" gli operatori sulla "cartellonistica viaria" di Lipari o avere a bordo qualcuno del posto.

Lipari. L'Associazione I.Dee organizza "8 marzo e dintorni"

COMUNICATO STAMPA
L’associazione I.Dee, giunta al terzo anno di attività, organizza la terza edizione della manifestazione “ 8 marzo e dintorni”.
Quest’anno l’iniziativa prevede due incontri, che si terranno nella sede del CST in Via Maurolico a Lipari :
sabato 6 marzo alle ore 19,30 “Marinella ed altre storie” raccontate dalla voce e dalla chitarra di Fabrizio Zanotti”, che molti ricorderanno per lo splendido concerto dedicato a De Andrè il 4 settembre scorso a Marina Corta.
Domenica 7 marzo alle ore 18,00 “Omaggio ad Alda Merini” , con la voce di Paola Centurrino e la partecipazione di Emanuela Mondiello.
Gli allestimenti video e fotografici delle due serate sono curati da Elena Caronia ed Emilie Di Paola.
Contiamo sulla partecipazione di tutti.
Lipari, 1 marzo 2010
Il Comitato Direttivo

I-dee organizza a Lipari un laboratorio di teatro-danza

COMUNICATO – STAMPA
L’associazione I.Dee, nell’ambito delle iniziative in programma per il 2010, propone a tutti (soci, simpatizzanti, curiosi) la partecipazione ad un Laboratorio di teatro-danza, condotto da Clara Burgio *
Lo stage si terrà nei giorni di:
venerdì 12 marzo dalle ore 20,00 alle 22,00
sabato 13 marzo dalle ore 16,00 alle 19,00
domenica 14 marzo dalle ore 10,00 alle 13,00
presso la sede della Scuola di danza Magmarhei (Lipari)
Per informazioni su costi ed iscrizioni :
328.2085245
090-9811183