(Gazzetta del sud- Salvatore Sarpi) Si è concretizzata con una lettera al sindaco di Lipari Mariano Bruno e alla segreteria regionale del Movimento per l'Autonomia la "sfiducia" del MPA liparese nei confronti dell'assessore Mimma Sparacino.
Nella lettera, a firma del leader Salvatore Coppolina, dell'assessore Giulio China, del consigliere comunale Antonio Gugliotta e dell'ex assessore Alfredo Biancheri, le varie componenti dell'Mpa di Lipari «ribadiscono di non riconoscersi più nelle posizioni e nelle scelte dell'assessore dott.ssa Mimma Sparacino. Le componenti locali del partito contestano all'assessore Sparacino il mancato coinvolgimento in tutte le iniziative politico-amministraive poste in essere, sovente in antitesi con le linee programmatiche e gli indirizzi operativi. Il Movimento per l'Autonomia di Lipari – si legge ancora – prende altresì le distanze dalle numerose esternazioni pubbliche e private, spesso delegittimanti, delle quali si è resa protagonista l'assessore Sparacino e si dissocia da alcune prese di posizione assunte durante il mandato assessoriale, certamente non consone al ruolo rivestito». Conseguente l'invito al sindaco Bruno di prendere atto di tutto ciò di assumere le determinazioni conseguenziali. Il posto dell'assessore Sparacino all'interno della giunta Bruno potrebbe essere preso dal giovane Giuseppe Finocchiaro.
Intanto ieri è stata riaperta al traffico autoveicolare la via Prof. Emanuele Carnevale di Lipari. L'arteria era chiusa da circa 7 anni per via di una serie di indispensabili lavori. Soddisfazione per la riapertura dell'arteria è stata espressa dall'assessore ai Lavori pubblici, Corrado Giannò, presente con il sindaco Bruno alla riapertura. Giannò ha evidenziato come «ciò consentirà una gestione diversa e migliorativa del traffico nel centro storico in particolare nell'applicazione dell'isola pedonale e/o area a traffico limitato. Si solleva, inoltre, dall'enorme carico di mezzi in transito anche la via Umberto I».
Cerca nel blog
martedì 26 gennaio 2010
lunedì 25 gennaio 2010
Lipari..come Babilonia. "Analisi" politica del consigliere Sabatini
Riceviamo dal consigliere comunale Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Nabucodonosor era un Re che una notte sognò la Sua figura, formata da una testa di piombo, il corpo di ferro e i piedi d’argilla.-
Era il chiaro presagio di un impero inconsistente che da li a poco si sarebbe sgretolato.-
Così Lipari con la Sua Amministrazione:
Un’altalena di vice sindaco.-
Un assessore che si dimette dichiarando che non condivideva il “non governo”.-
Il vice sindaco che rappresenta al capo dell’amministrazione “un taccuino delle rimostranze” dichiarando che amministrazione naviga a vista e che intravede come futuro sindaco un consigliere d’opposizione.-
Una frangia di un partito di maggioranza che non si riconosce più nel proprio assessore, mentre l’altra naviga cercando un porto rifugio.-
Alcuni consiglieri di maggioranza che si addormentano in aula, altri che non si presentato agli “appuntamenti” importanti ed altri, che intenti a chiacchierare non si accorgono che in aula si vota.-
Chiare, fresche e dolci acque…
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
Nabucodonosor era un Re che una notte sognò la Sua figura, formata da una testa di piombo, il corpo di ferro e i piedi d’argilla.-
Era il chiaro presagio di un impero inconsistente che da li a poco si sarebbe sgretolato.-
Così Lipari con la Sua Amministrazione:
Un’altalena di vice sindaco.-
Un assessore che si dimette dichiarando che non condivideva il “non governo”.-
Il vice sindaco che rappresenta al capo dell’amministrazione “un taccuino delle rimostranze” dichiarando che amministrazione naviga a vista e che intravede come futuro sindaco un consigliere d’opposizione.-
Una frangia di un partito di maggioranza che non si riconosce più nel proprio assessore, mentre l’altra naviga cercando un porto rifugio.-
Alcuni consiglieri di maggioranza che si addormentano in aula, altri che non si presentato agli “appuntamenti” importanti ed altri, che intenti a chiacchierare non si accorgono che in aula si vota.-
Chiare, fresche e dolci acque…
Adolfo Sabatini
Consigliere Comunale di Nuovo Giorno
CENTRI STORICI. DI MAURO “EMENDAMENTO AL PIANO CASA PER EFFETTUARE MONITORAGGIO E REDAZIONE DELLA CARTA DEI RISCHI DEGLI IMMOBILI”
“Il disegno di legge sul Piano Casa recupera per intero l’intesa siglata tra Stato, Regioni ed autonomie locali con tutti i limiti e le agevolazioni senza alcuna deroga né speculazione”.
Lo ribadisce l’assessore regionale al Territorio, Roberto Di Mauro, che aggiunge: "Con questo disegno di legge verrà anche tutelato il territorio da cementificazioni selvagge o speculazioni, visto che sono previste anche norme di salvaguardia per evitare che questa opportunita' possa trasformarsi in una sorta di nuova sanatoria indiretta. Nella nuova legge sono previste precise limitazioni anche nelle aree a rischio idrogeologico".
L’assessore Di Mauro ricorda anche come sia necessario stilare un Piano di gestione delle case a rischio e, infatti, “sarà aggiunto un emendamento alla legge sul Piano Casa che permetta di effettuare il monitoraggio di tutte le abitazioni e delle strutture, sia pubbliche che private, nelle aree dei centri storici delle città, al fine di valutarne le condizioni di sicurezza ed agibilità. Una volta definito il monitoraggio e redatta la Carta dei Rischi, i sindaci dovranno adottare i consequenziali provvedimenti a tutela della pubblica e privata incolumità. La stessa Carta dei Rischi degli Immobili – aggiunge Di Mauro – dovrà essere aggiornata e verificata dai Comuni con cadenza annuale. I comuni inadempienti non potranno richiedere finanziamenti, contributi, approvazioni di progetti per fabbricati, strutture, servizi che ricadono nel perimetro del Centro Storico. Per i fabbricati privati ricadenti all’interno del perimetro del Centro Storico non potranno essere rilasciate autorizzazioni, concessioni, nè potranno essere avviate manutenzioni straordinarie, se preliminarmente non è stato effettuato specifico monitoraggio da parte del Comune”.
Lo ribadisce l’assessore regionale al Territorio, Roberto Di Mauro, che aggiunge: "Con questo disegno di legge verrà anche tutelato il territorio da cementificazioni selvagge o speculazioni, visto che sono previste anche norme di salvaguardia per evitare che questa opportunita' possa trasformarsi in una sorta di nuova sanatoria indiretta. Nella nuova legge sono previste precise limitazioni anche nelle aree a rischio idrogeologico".
L’assessore Di Mauro ricorda anche come sia necessario stilare un Piano di gestione delle case a rischio e, infatti, “sarà aggiunto un emendamento alla legge sul Piano Casa che permetta di effettuare il monitoraggio di tutte le abitazioni e delle strutture, sia pubbliche che private, nelle aree dei centri storici delle città, al fine di valutarne le condizioni di sicurezza ed agibilità. Una volta definito il monitoraggio e redatta la Carta dei Rischi, i sindaci dovranno adottare i consequenziali provvedimenti a tutela della pubblica e privata incolumità. La stessa Carta dei Rischi degli Immobili – aggiunge Di Mauro – dovrà essere aggiornata e verificata dai Comuni con cadenza annuale. I comuni inadempienti non potranno richiedere finanziamenti, contributi, approvazioni di progetti per fabbricati, strutture, servizi che ricadono nel perimetro del Centro Storico. Per i fabbricati privati ricadenti all’interno del perimetro del Centro Storico non potranno essere rilasciate autorizzazioni, concessioni, nè potranno essere avviate manutenzioni straordinarie, se preliminarmente non è stato effettuato specifico monitoraggio da parte del Comune”.
Energia, Unesco, Parco delle Eolie ed ex Pumex. L'intervista con il sindaco Mariano Bruno
Energia, Unesco, Parco delle Eolie ed ex Pumex. Questi gli argomenti affrontati in questa intervista con il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, al ritorno da Roma:
Lipari: L'MPA "sfiducia" l'assessore Sparacino. Lettera al sindaco e alla segreteria regionale dell'MPA
La lettera di "sfiducia" dell MPA liparese nei confronti dell'assessore Mimma Sparacino si è concretizzata. E' stata inviata al sindaco di Lipari e alla segreteria regionale del Movimento per l'Autonomia.
Questo il testo:
Le componenti politiche e rappresentative del Movimento per l'Autonomia di Lipari, il gruppo consiliare, il Circolo territoriale e la segretria politica, con la presente ribadiscono di non riconoscersi piu' nelle posizioni e nelle scelte dell'assessore dott.ssa Mimma Sparacino.
Le componenti locali del partito contestano all'assessore Sparacino il mancato coinvolgimento in tutte le iniziative politico-amministraive poste in essere, sovente in antitesi con le linee programmatiche e gli indirizzi operativi.
Il Movimento per l'Autonomia di Lipari, prende altresi' le distanze dalle numerose esternazioni pubbliche e private, spesso delegittimanti, delle quali si è resa protagonista l'assessore Sparacino e si dissocia da alcune prese di posizione assunte durante il mandato assessoriale, certamente non consone al ruolo rivestito.
Si invita pertanto la S.V. a prendere atto delle superiori circostanze e a voler assumere le conseguenziali determinazioni.
Salvatore Coppolina, Giulio China, Antonino Gugliotta e Alfredo Biancheri
Questo il testo:
Le componenti politiche e rappresentative del Movimento per l'Autonomia di Lipari, il gruppo consiliare, il Circolo territoriale e la segretria politica, con la presente ribadiscono di non riconoscersi piu' nelle posizioni e nelle scelte dell'assessore dott.ssa Mimma Sparacino.
Le componenti locali del partito contestano all'assessore Sparacino il mancato coinvolgimento in tutte le iniziative politico-amministraive poste in essere, sovente in antitesi con le linee programmatiche e gli indirizzi operativi.
Il Movimento per l'Autonomia di Lipari, prende altresi' le distanze dalle numerose esternazioni pubbliche e private, spesso delegittimanti, delle quali si è resa protagonista l'assessore Sparacino e si dissocia da alcune prese di posizione assunte durante il mandato assessoriale, certamente non consone al ruolo rivestito.
Si invita pertanto la S.V. a prendere atto delle superiori circostanze e a voler assumere le conseguenziali determinazioni.
Salvatore Coppolina, Giulio China, Antonino Gugliotta e Alfredo Biancheri
Riaperta la prof. Carnevale di Lipari
Come da noi anticipato è stata riaperta stamani al traffico autoveicolare la via Prof. Emanuele Carnevale di Lipari.
L'arteria, chiusa da circa 7 anni per via di una serie di indispensabili lavori, è stata riaperta alle undici alla presenza del sindaco Mariano Bruno, dell'assessore Corrado Giannò, dei consiglieri Famularo, Gugliotta, Finocchiaro, Guarino, del dott. Corrado della Lipari porto, della polizia municipale dei tecnici ed operai comunali .
Soddisfazione per la riapertura dell'arteria è stata espressa dall'assessore ai Lavori pubblici, Corrado Giannò il quale ha evidenziato come "ciò consentirà una gestione diversa e migliorativa del traffico nel centro storico in particolare nell'applicazione dell'isola pedonale e/o area a traffico limitato. Si solleva, inoltre, dall'enorme carico di mezzi in transito anche la via Umberto I°".
La riapertura di questa strada ha comportato delle modifiche alla circolazione in vigore sino a ieri. La via Mons. Bernardino Re potrà essere percorsa solo in uscita dal C.so V.E.; non vi sarà più il semaforo pomeridiano e quindo cessa il senso unico alternato sulla Via Umberto e sulla via Garibaldi.
Al corso V.E. (dalla chiesa del pozzo in giù) si accederà pertanto dalla prof. Carnevale, così come verso la XXIV maggio, piazza Mazzini, Via Garibaldi , via Umberto I°.
Per la cronaca la prima a transitare è stata con la propria auto una signora residente in uno dei vicoli della via Garibaldi.
IL VIDEO DELLA RIAPERTURA:
Calcio: Filicudi vince il derby
Domenica da dimenticare per le eoliane di terza categoria (ad eccezione del Filicudi). Lo Stromboli è stato battuto per tre a zero sul campo della capolista Messina Sud, il Malfa ha perso in casa per 2 a 0 con la Peloro. L'unica vittoria, e di conseguenza una ulteriore sconfitta per una formazione eoliana, l'ha conseguita il Filicudi che nel derby ha battuto il Canneto per 2 a 0.
Interventi di manutenzione sulla SP di Vulcano
COMUNICATO STAMPA
L’intervento del consigliere provinciale Massimiliano Branca ha sortito l’effetto che lo stesso auspicava; la strada provinciale di Vulcano che dal porto dell’isola conduce alla zona Piano è stata oggetto di interventi di manutenzione che l’hanno resa transitabile scongiurando il pericolo di incidenti a causa degli avvallamenti e dissesti ai bordi della carreggiata che gli avversi agenti atmosferici avevano provocato negli scorsi mesi.
L’intervento del consigliere provinciale Massimiliano Branca ha sortito l’effetto che lo stesso auspicava; la strada provinciale di Vulcano che dal porto dell’isola conduce alla zona Piano è stata oggetto di interventi di manutenzione che l’hanno resa transitabile scongiurando il pericolo di incidenti a causa degli avvallamenti e dissesti ai bordi della carreggiata che gli avversi agenti atmosferici avevano provocato negli scorsi mesi.
Lipari: Riapre la via Prof. Carnevale
Piano casa in Sicilia. Il testo completato esitato dalla commissione all'ARS
Pubblichiamo il testo completo del "Piano casa" esitato dalla Commissione dell'Ars dal titolo "Norme per il sostegno dell'attività edilizia e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente"
Art. 1.Finalità
1. La Regione promuove misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, nonché per diminuire il rischio sismico e idrogeologico, per migliorare l'efficienza energetica, nonché per favorire l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e delle tecniche costruttive della bioedilizia.
Art. 2. Interventi edilizi di ampliamento degli edifici esistenti
1. Per le finalità di cui all'art. 1 è consentito l'ampliamento degli edifici esistenti destinati ad uso residenziale con tipologia unifamiliare o bifamiliare, ultimati entro la data del 31 dicembre 2008, purché siano stati realizzati sulla base di un regolare titolo autorizzativo, siano in regola dal punto di vista catastale e purché al momento del rilascio del titolo abilitativo siano in regola con il pagamento della TARSU o della TIA e dell'ICI alla data del 31 dicembre 2008. L'ampliamento è consentito nei limiti del 20 per cento del volume esistente, a condizione che venga eseguito un progetto unitario di riqualificazione dell'intero immobile che preveda il rifacimento dei prospetti. 2. I nuovi volumi realizzati ai sensi del presente articolo non possono eccedere complessivamente il limite di metri cubi 150 della volumetria residenziale esistente per l'intero corpo di fabbrica.
3. Gli interventi di cui al comma 1 sono ammessi nei limiti di altezze massime, numero di piani e di stanze previste dagli strumenti urbanistici e da norme di legge.
4. Gli ampliamenti sono consentiti a condizione che la realizzazione comporti una certificata diminuzione, riferita alla porzione di edificio esistente, superiore al 10 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale.
5. Gli interventi possono riguardare esclusivamente edifici legittimamente realizzati. Sono esclusi gli immobili che hanno usufruito di condono edilizio.
6. L'ampliamento è realizzabile in adiacenza a fabbricati esistenti sullo stesso livello di piano e/o in sopraelevazione, anche con un corpo edilizio separato.
7. L'ampliamento in sopraelevazione è consentito esclusivamente quale recupero ad uso abitativo, anche con eventuale ampliamento dello stesso livello di volumi accessori e/o pertinenziali già regolarmente realizzati alla data del 31 dicembre 2008.
8. Gli interventi sono subordinati alle verifiche sulle condizioni statiche dell'intero edificio ed all'eventuale adeguamento strutturale in caso di mancato rispetto dei vigenti criteri di sicurezza antisismica.
Art. 3. Interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente
1. La Regione promuove la sostituzione e il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali o destinati ad attività produttive, ultimati anteriormente alla data del 31 marzo 2003, che non risultino adeguati agli attuali standard qualitativi, igienico-sanitari, energetici, tecnologici, di sicurezza o alla normativa in materia di fasce di inedificabilità e di distanze edifici, dalle strade e dai confini.
2. Gli interventi di cui al comma l possono riguardare edifici legittimamente realizzati nonché quelli oggetto di condono edilizio, a condizione che sia stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria, anche ai sensi dell'articolo 17 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, purché rispettino la normativa vigente all'epoca di realizzazione, siano in regola dal punto di vista catastale e purché al momento del rilascio del titolo abilitativo siano in regola con il pagamento della TARSU o della TIA e dell'ICI alla data del 31 dicembre 2008.
3. Al fine di favorire la realizzazione degli interventi, sono consentiti interventi di integrale demolizione e ricostruzione, anche su area di sedime diversa, ricadente all'interno della stessa area di proprietà, purché non interessino aree per attrezzature discendenti dallo strumento urbanistico vigente o adottato o aree gravate da vincoli di inedificabilità previsti dalla vigente normativa statale o regionale.
4. Gli interventi possono prevedere aumenti fino al 35 per cento del volume autorizzato e/o condonato per gli edifici ad uso residenziale, e fino al 25 per cento della superficie coperta autorizzata e/o condonata per quelli adibiti ad attività produttive, con obbligo di utilizzare le tecniche costruttive della bioedilizia.
5. Gli interventi sono ammessi in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici comunali, purché nel rispetto delle distanze minime stabilite da norme legislative vigenti ed in conformità alla normativa antisismica.
6. Nel caso di ricostruzione dell'edificio su area di sedime diversa, all'interno della stessa area di proprietà, la superficie originariamente occupata dal fabbricato demolito deve essere sistemata a verde privato e/o prevedere parcheggi a servizio dello stesso, nel rispetto di eventuali vincoli esistenti, con apposizione di vincolo di inedificabilità. In ogni caso la superficie originariamente occupata dal fabbricato deve essere sistemata con materiale e tecniche che garantiscano la permeabilità del terreno.
7. Gli immobili oggetto degli interventi di cui al presente articolo mantengono la destinazione urbanistica preesistente, fatti salvi i cambi di destinazione d'uso autorizzati dai comuni.
8. Gli interventi sono subordinati all'esistenza o all' adeguamento da parte dei richiedenti, di rete idrica, rete fognaria, illuminazione pubblica e viabilità.
9. Con decreto dell'Assessore per le infrastrutture e la mobilità, emanato entro novanta giorni dalla pubblicazione della presente legge, sono definite le caratteristiche tecniche per gli interventi di bioedilizia di cui al comma 4.
Art. 4. Oneri concessori
1. Per gli interventi di cui all'articolo 2, gli oneri concessori sono commisurati al solo ampliamento ridotto del 20 per cento. La riduzione è pari al 30 per cento nell'ipotesi di edificio o unità immobiliari destinati a prima abitazione del proprietario o dell'avente titolo.
2. Per gli interventi di cui all'articolo 3, gli oneri concessori sono determinati in ragione del 50 per cento.
3. I comuni costituiscono nel proprio bilancio apposito capitolo di spesa con destinazione vincolata, ove far confluire gli oneri di concessione incamerati in attuazione della presente legge. 4. Le somme iscritte nel capitolo istituito ai sensi del comma 3 sono finalizzate esclusivamente alla riqualificazione, messa in sicurezza, risparmio idrico ed energetico del patrimonio edilizio comunale e alla realizzazione di aree a verde pubblico. Per le predette finalità ogni anno i comuni, in sede di approvazione dei bilanci di previsione, qualora risultino iscritte delle somme nel capitolo di cui al comma 3, presentano e realizzano appositi progetti, distinti per le diverse categorie di interventi di cui al presente comma.
Art. 5. Elenchi
1. I comuni istituiscono e aggiornano l'elenco degli interventi autorizzati ai sensi della presente legge.
2. Gli interventi possono essere autorizzati una sola volta ed alternativamente sul medesimo immobile.
Art. 6. Semplificazione e snellimento delle procedure
1. Gli interventi di cui agli articoli 2 e 3 sono subordinati al rilascio della concessione edilizia prevista dall'articolo 36 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche e integrazioni.
2. Le istanze relative agli interventi sono presentate entro ventiquattro mesi dal termine fissato al comma 4 e sono corredate, a pena di inammissibilità, dal titolo autorizzativo relativo all'immobile oggetto di intervento, rilasciato o concretizzatosi antecedentemente alla data di presentazione dell'istanza. Per gli immobili realizzati antecedentemente all'entrata in vigore della legge 17 agosto 1942, n. 1150 o prima dell'1 settembre 1968, purché ricadenti questi ultimi all'esterno della perimetrazione dei centri urbani, l'istanza è corredata, in alternativa al titolo autorizzativo, da una perizia giurata, redatta da un professionista abilitato, che attesti l'epoca di realizzazione dell'immobile.
3. L'istanza è corredata da quietanza di versamento delle spese di istruttoria, il cui ammontare complessivo e la cui articolazione temporale sono stabiliti da ciascun comune con determina sindacale emanata entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente legge.
4. I comuni, con delibera consiliare, entro il termine di centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, possono motivatamente escludere o limitare l'applicabilità delle norme di cui agli articoli 2 e 3 ad immobili o zone del proprio territorio o imporre limitazioni e modalità applicative, sulla base di specifiche ragioni di carattere urbanistico, paesaggistico e ambientale.
5. Nell'istruttoria dei progetti di cui alla presente legge, i comuni e gli enti chiamati ad esprimere il proprio parere o nulla osta, procedono esclusivamente in base all'ordine cronologico e, ai fini del rilascio del relativo titolo abilitativo, possono interrompere i termini una sola volta. Gli stessi enti rilasciano il titolo abilitativo, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione dell'istanza, fatta salva l'eventuale interruzione dei termini.
6. In presenza di accertate carenze di personale negli uffici tecnici, i comuni possono procedere alla stipula di contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o di collaborazione coordinata e continuativa a progetto con professionisti iscritti agli albi degli ingegneri o degli architetti, dei geometri e dei periti edili, per l'espletamento di tutti gli adempimenti previsti per l'attuazione degli interventi di cui agli articoli 2 e 3. Agli oneri di cui al presente comma i comuni provvedono esclusivamente con le entrate derivanti dal comma 3.
Art. 7. Misure di prevenzione sismica
l. L'adozione di sistemi di isolamento e/o dissipazione sismica nelle nuove costruzioni comporta una riduzione pari al 20 per cento degli oneri concessori previsti dagli articoli 5 e 6 della legge 28 gennaio 1977, n. 10. La medesima riduzione si applica anche nel caso di adozione di tali sistemi nell'ambito di interventi sul patrimonio edilizio esistente.
2. Il direttore dei lavori comunica al comune in forma di dichiarazione sostitutiva, anche contestualmente all'inizio dei lavori, l'utilizzo di sistemi di isolamento e/o dissipazione sismica, comunicando altresì gli estremi del deposito all'ufficio del Genio Civile e del relativo nulla osta ai sensi della legge 2 febbraio 1974, n. 64.
Art. 8.Norme finalizzate al rispetto del decoro urbano
1. Ai fini del rispetto del decoro urbano e della riduzione dell'impatto architettonico sul patrimonio edilizio esistente, è fatto divieto di collocare cartellonistica pubblicitaria di qualunque tipo, sia fissa che amovibile, sulle coperture a terrazza e/o a tetto ricadenti in zona omogenea classificata A' dallo strumento urbanistico vigente.
2. Nelle zone omogenee classificate B' dallo strumento urbanistico vigente, è consentita la collocazione della cartellonistica pubblicitaria, a condizione che l'altezza complessiva del cartellone dalla linea di gronda o dal piano di calpestio del lastrico solare non sia superiore a tre metri.
Art. 9.Norme in favore del recupero abitativo
1. Le opere realizzate ai sensi di quanto previsto dall'articolo 20 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, possono essere recuperate ai fini abitativi.
2. Il recupero può essere eseguito, previa denunzia di inizio di attività, mediante l'esecuzione di opere interne e/o mutamento di destinazione d'uso e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Art. 10 - Misure compensative per favorire la realizzazione di aree a verde pubblico e parcheggi
1. In tutte le aree di proprietà privata, per le quali lo strumento urbanistico vigente preveda la destinazione di verde pubblico, sia di quartiere che territoriale, ed anche nelle zone agricole purché ricadenti all'interno della perimetrazione dei centri urbani, è consentita la realizzazione, da parte dei privati, di uno o più piani interrati di proprietà privata, destinati esclusivamente a parcheggio, a condizione che venga realizzato in superficie il verde pubblico da cedere gratuitamente al comune.
2. Gli interventi di cui al comma 1 possono essere attuati anche parzialmente, per singoli lotti.
3. Quanto previsto dal presente articolo si attua con le seguenti condizioni e modalità:
a) l'altezza di interpiano non sia superiore a metri 3,5 e tutti i piani siano interrati su tutti i fronti, con la sola esclusione delle rampe di accesso e di eventuali scale ed impianti di servizio e/o di emergenza;
b) la realizzazione del manufatto interrato sia tale da consentire che le soprastanti opere a verde siano eseguite secondo uno specifico progetto del verde che preveda la piantumazione di alberi di alto fusto;
c) antecedentemente al rilascio della concessione edilizia sia stipulato l'atto pubblico di obbligo alla cessione gratuita dell'area a verde, di vincolo permanente alla destinazione a parcheggio nonché l'obbligo a realizzare le opere a verde come da progetto. L'atto d'obbligo e la relativa trascrizione costituiscono parte integrante della concessione edilizia;
d) la mancata realizzazione delle opere a verde entro sei mesi dalla ultimazione dei parcheggi determina l'annullamento della concessione edilizia. Il medesimo effetto consegue alla mancata formalizzazione della cessione delle opere a verde entro tre mesi dalla realizzazione delle opere stesse. E' in ogni caso vietato l'utilizzo dei parcheggi prima della avvenuta cessione delle aree a verde.
4. Per le opere di cui al presente articolo non si applica la procedura di cui all'articolo 2 della legge regionale 31 maggio 1994, n. 17.
5. Il rilascio della concessione edilizia per le opere di cui al presente articolo è a titolo gratuito.
Art. 11 - Norme in materia di rendimento energetico degli edifici
1. Al fine di assicurare il rendimento energetico degli edifici, per le nuove costruzioni trovano applicazione le disposizioni del protocollo ITACA 2009 e successive modifiche e integrazioni.
2. La Regione, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, richiede, ai sensi del regio decreto 21 giugno 1942, n. 929, la registrazione di un marchio di qualità ambientale ed energetica per gli edifici realizzati con i criteri di cui alla presente legge, da esporre con apposita targa all'esterno dell'edificio, sia pubblico che privato, a fianco del numero civico.
3. I concessionari del marchio di qualità provvedono alla corretta tenuta della targa esposta all'esterno dell'edificio e alla documentazione a corredo.
4. I comuni istituiscono un registro contenente l'elenco degli edifici che godono della certificazione energetica e del relativo marchio. Gli elenchi sono resi pubblici e sono pubblicati nei siti web di ogni comune.
5. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Regione promuove una Conferenza di servizi a cui partecipano le Soprintendenze per i beni culturali e ambientali e la rappresentanza dell'Anci Sicilia, al fine di definire i contenuti relativi alla realizzazione degli interventi di installazione di impianti fotovoltaici negli edifici ricadenti nei centri storici, mediante l'esclusiva utilizzazione di impianti tecnologici innovativi, a basso o nullo impatto ambientale.
Art. 12 - Ambito di applicazione
1. Le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3, in deroga alle previsioni dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici comunali, si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di vincolo, a condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa vigente dagli enti preposti alla tutela del vincolo stesso.
2. Gli interventi previsti dalla presente legge non possono riguardare:
a) le zone di tutela naturalistica, il sistema forestale e boschivo, gli invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi di acqua e le zone di tutela della costa e dell'arenile, come perimetrati nel piano territoriale paesistico regionale (PTPR) ovvero nei piani provinciali e comunali che abbiano provveduto a darne attuazione;
b) le zone interne alle aree A' e B' dei parchi regionali e le aree delle riserve naturali, ad esclusione dei territori ricompresi all'interno delle zone D' dei parchi regionali e delle pre-riserve. Per gli interventi realizzabili in detti ambiti i limiti massimi di incremento volumetrico previsto sono ridotti di un terzo. Detti interventi sono soggetti al preventivo nulla osta dell'ente parco;
c) le fasce di rispetto dei territori costieri, dei boschi, delle foreste e dei parchi archeologici;
d) le aree interessate da vincolo assoluto di inedificabilità, salvo quanto previsto dall'articolo 10;
e) le zone del demanio statale, regionale, provinciale e comunale;
f) gli immobili oggetto di condono edilizio nonché di ordinanza di demolizione, salvo quanto previsto dall'articolo 3;
g) gli immobili privati situati su aree demaniali di proprietà dello Stato, Regione, provincia e comune;
h) gli immobili tutelati ai sensi di quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
i) gli immobili privati ricadenti nelle aree a pericolosità e/o rischio idrogeologico, elevato o molto elevato, come classificate nel vigente Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico di cui all'articolo 130 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6;
j) le zone A' come definite e perimetrate dagli strumenti urbanistici ai sensi di quanto previsto dal decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444;
k) le aree di danno degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ricomprese in quelle ad elevato rischio ambientale, qualora gli edifici risultino non compatibili con i criteri di sicurezza definiti dal decreto 9 maggio 2001 del Ministro dei lavori pubblici
Art. 1.Finalità
1. La Regione promuove misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi finalizzati al miglioramento della qualità abitativa, per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente, nonché per diminuire il rischio sismico e idrogeologico, per migliorare l'efficienza energetica, nonché per favorire l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e delle tecniche costruttive della bioedilizia.
Art. 2. Interventi edilizi di ampliamento degli edifici esistenti
1. Per le finalità di cui all'art. 1 è consentito l'ampliamento degli edifici esistenti destinati ad uso residenziale con tipologia unifamiliare o bifamiliare, ultimati entro la data del 31 dicembre 2008, purché siano stati realizzati sulla base di un regolare titolo autorizzativo, siano in regola dal punto di vista catastale e purché al momento del rilascio del titolo abilitativo siano in regola con il pagamento della TARSU o della TIA e dell'ICI alla data del 31 dicembre 2008. L'ampliamento è consentito nei limiti del 20 per cento del volume esistente, a condizione che venga eseguito un progetto unitario di riqualificazione dell'intero immobile che preveda il rifacimento dei prospetti. 2. I nuovi volumi realizzati ai sensi del presente articolo non possono eccedere complessivamente il limite di metri cubi 150 della volumetria residenziale esistente per l'intero corpo di fabbrica.
3. Gli interventi di cui al comma 1 sono ammessi nei limiti di altezze massime, numero di piani e di stanze previste dagli strumenti urbanistici e da norme di legge.
4. Gli ampliamenti sono consentiti a condizione che la realizzazione comporti una certificata diminuzione, riferita alla porzione di edificio esistente, superiore al 10 per cento del fabbisogno annuo di energia primaria per la climatizzazione invernale.
5. Gli interventi possono riguardare esclusivamente edifici legittimamente realizzati. Sono esclusi gli immobili che hanno usufruito di condono edilizio.
6. L'ampliamento è realizzabile in adiacenza a fabbricati esistenti sullo stesso livello di piano e/o in sopraelevazione, anche con un corpo edilizio separato.
7. L'ampliamento in sopraelevazione è consentito esclusivamente quale recupero ad uso abitativo, anche con eventuale ampliamento dello stesso livello di volumi accessori e/o pertinenziali già regolarmente realizzati alla data del 31 dicembre 2008.
8. Gli interventi sono subordinati alle verifiche sulle condizioni statiche dell'intero edificio ed all'eventuale adeguamento strutturale in caso di mancato rispetto dei vigenti criteri di sicurezza antisismica.
Art. 3. Interventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente
1. La Regione promuove la sostituzione e il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione e ricostruzione degli edifici residenziali o destinati ad attività produttive, ultimati anteriormente alla data del 31 marzo 2003, che non risultino adeguati agli attuali standard qualitativi, igienico-sanitari, energetici, tecnologici, di sicurezza o alla normativa in materia di fasce di inedificabilità e di distanze edifici, dalle strade e dai confini.
2. Gli interventi di cui al comma l possono riguardare edifici legittimamente realizzati nonché quelli oggetto di condono edilizio, a condizione che sia stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria, anche ai sensi dell'articolo 17 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, purché rispettino la normativa vigente all'epoca di realizzazione, siano in regola dal punto di vista catastale e purché al momento del rilascio del titolo abilitativo siano in regola con il pagamento della TARSU o della TIA e dell'ICI alla data del 31 dicembre 2008.
3. Al fine di favorire la realizzazione degli interventi, sono consentiti interventi di integrale demolizione e ricostruzione, anche su area di sedime diversa, ricadente all'interno della stessa area di proprietà, purché non interessino aree per attrezzature discendenti dallo strumento urbanistico vigente o adottato o aree gravate da vincoli di inedificabilità previsti dalla vigente normativa statale o regionale.
4. Gli interventi possono prevedere aumenti fino al 35 per cento del volume autorizzato e/o condonato per gli edifici ad uso residenziale, e fino al 25 per cento della superficie coperta autorizzata e/o condonata per quelli adibiti ad attività produttive, con obbligo di utilizzare le tecniche costruttive della bioedilizia.
5. Gli interventi sono ammessi in deroga alle previsioni degli strumenti urbanistici comunali, purché nel rispetto delle distanze minime stabilite da norme legislative vigenti ed in conformità alla normativa antisismica.
6. Nel caso di ricostruzione dell'edificio su area di sedime diversa, all'interno della stessa area di proprietà, la superficie originariamente occupata dal fabbricato demolito deve essere sistemata a verde privato e/o prevedere parcheggi a servizio dello stesso, nel rispetto di eventuali vincoli esistenti, con apposizione di vincolo di inedificabilità. In ogni caso la superficie originariamente occupata dal fabbricato deve essere sistemata con materiale e tecniche che garantiscano la permeabilità del terreno.
7. Gli immobili oggetto degli interventi di cui al presente articolo mantengono la destinazione urbanistica preesistente, fatti salvi i cambi di destinazione d'uso autorizzati dai comuni.
8. Gli interventi sono subordinati all'esistenza o all' adeguamento da parte dei richiedenti, di rete idrica, rete fognaria, illuminazione pubblica e viabilità.
9. Con decreto dell'Assessore per le infrastrutture e la mobilità, emanato entro novanta giorni dalla pubblicazione della presente legge, sono definite le caratteristiche tecniche per gli interventi di bioedilizia di cui al comma 4.
Art. 4. Oneri concessori
1. Per gli interventi di cui all'articolo 2, gli oneri concessori sono commisurati al solo ampliamento ridotto del 20 per cento. La riduzione è pari al 30 per cento nell'ipotesi di edificio o unità immobiliari destinati a prima abitazione del proprietario o dell'avente titolo.
2. Per gli interventi di cui all'articolo 3, gli oneri concessori sono determinati in ragione del 50 per cento.
3. I comuni costituiscono nel proprio bilancio apposito capitolo di spesa con destinazione vincolata, ove far confluire gli oneri di concessione incamerati in attuazione della presente legge. 4. Le somme iscritte nel capitolo istituito ai sensi del comma 3 sono finalizzate esclusivamente alla riqualificazione, messa in sicurezza, risparmio idrico ed energetico del patrimonio edilizio comunale e alla realizzazione di aree a verde pubblico. Per le predette finalità ogni anno i comuni, in sede di approvazione dei bilanci di previsione, qualora risultino iscritte delle somme nel capitolo di cui al comma 3, presentano e realizzano appositi progetti, distinti per le diverse categorie di interventi di cui al presente comma.
Art. 5. Elenchi
1. I comuni istituiscono e aggiornano l'elenco degli interventi autorizzati ai sensi della presente legge.
2. Gli interventi possono essere autorizzati una sola volta ed alternativamente sul medesimo immobile.
Art. 6. Semplificazione e snellimento delle procedure
1. Gli interventi di cui agli articoli 2 e 3 sono subordinati al rilascio della concessione edilizia prevista dall'articolo 36 della legge regionale 27 dicembre 1978, n. 71 e successive modifiche e integrazioni.
2. Le istanze relative agli interventi sono presentate entro ventiquattro mesi dal termine fissato al comma 4 e sono corredate, a pena di inammissibilità, dal titolo autorizzativo relativo all'immobile oggetto di intervento, rilasciato o concretizzatosi antecedentemente alla data di presentazione dell'istanza. Per gli immobili realizzati antecedentemente all'entrata in vigore della legge 17 agosto 1942, n. 1150 o prima dell'1 settembre 1968, purché ricadenti questi ultimi all'esterno della perimetrazione dei centri urbani, l'istanza è corredata, in alternativa al titolo autorizzativo, da una perizia giurata, redatta da un professionista abilitato, che attesti l'epoca di realizzazione dell'immobile.
3. L'istanza è corredata da quietanza di versamento delle spese di istruttoria, il cui ammontare complessivo e la cui articolazione temporale sono stabiliti da ciascun comune con determina sindacale emanata entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione della presente legge.
4. I comuni, con delibera consiliare, entro il termine di centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, possono motivatamente escludere o limitare l'applicabilità delle norme di cui agli articoli 2 e 3 ad immobili o zone del proprio territorio o imporre limitazioni e modalità applicative, sulla base di specifiche ragioni di carattere urbanistico, paesaggistico e ambientale.
5. Nell'istruttoria dei progetti di cui alla presente legge, i comuni e gli enti chiamati ad esprimere il proprio parere o nulla osta, procedono esclusivamente in base all'ordine cronologico e, ai fini del rilascio del relativo titolo abilitativo, possono interrompere i termini una sola volta. Gli stessi enti rilasciano il titolo abilitativo, entro il termine perentorio di novanta giorni dalla presentazione dell'istanza, fatta salva l'eventuale interruzione dei termini.
6. In presenza di accertate carenze di personale negli uffici tecnici, i comuni possono procedere alla stipula di contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o di collaborazione coordinata e continuativa a progetto con professionisti iscritti agli albi degli ingegneri o degli architetti, dei geometri e dei periti edili, per l'espletamento di tutti gli adempimenti previsti per l'attuazione degli interventi di cui agli articoli 2 e 3. Agli oneri di cui al presente comma i comuni provvedono esclusivamente con le entrate derivanti dal comma 3.
Art. 7. Misure di prevenzione sismica
l. L'adozione di sistemi di isolamento e/o dissipazione sismica nelle nuove costruzioni comporta una riduzione pari al 20 per cento degli oneri concessori previsti dagli articoli 5 e 6 della legge 28 gennaio 1977, n. 10. La medesima riduzione si applica anche nel caso di adozione di tali sistemi nell'ambito di interventi sul patrimonio edilizio esistente.
2. Il direttore dei lavori comunica al comune in forma di dichiarazione sostitutiva, anche contestualmente all'inizio dei lavori, l'utilizzo di sistemi di isolamento e/o dissipazione sismica, comunicando altresì gli estremi del deposito all'ufficio del Genio Civile e del relativo nulla osta ai sensi della legge 2 febbraio 1974, n. 64.
Art. 8.Norme finalizzate al rispetto del decoro urbano
1. Ai fini del rispetto del decoro urbano e della riduzione dell'impatto architettonico sul patrimonio edilizio esistente, è fatto divieto di collocare cartellonistica pubblicitaria di qualunque tipo, sia fissa che amovibile, sulle coperture a terrazza e/o a tetto ricadenti in zona omogenea classificata A' dallo strumento urbanistico vigente.
2. Nelle zone omogenee classificate B' dallo strumento urbanistico vigente, è consentita la collocazione della cartellonistica pubblicitaria, a condizione che l'altezza complessiva del cartellone dalla linea di gronda o dal piano di calpestio del lastrico solare non sia superiore a tre metri.
Art. 9.Norme in favore del recupero abitativo
1. Le opere realizzate ai sensi di quanto previsto dall'articolo 20 della legge regionale 16 aprile 2003, n. 4 e successive modifiche ed integrazioni, possono essere recuperate ai fini abitativi.
2. Il recupero può essere eseguito, previa denunzia di inizio di attività, mediante l'esecuzione di opere interne e/o mutamento di destinazione d'uso e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.
Art. 10 - Misure compensative per favorire la realizzazione di aree a verde pubblico e parcheggi
1. In tutte le aree di proprietà privata, per le quali lo strumento urbanistico vigente preveda la destinazione di verde pubblico, sia di quartiere che territoriale, ed anche nelle zone agricole purché ricadenti all'interno della perimetrazione dei centri urbani, è consentita la realizzazione, da parte dei privati, di uno o più piani interrati di proprietà privata, destinati esclusivamente a parcheggio, a condizione che venga realizzato in superficie il verde pubblico da cedere gratuitamente al comune.
2. Gli interventi di cui al comma 1 possono essere attuati anche parzialmente, per singoli lotti.
3. Quanto previsto dal presente articolo si attua con le seguenti condizioni e modalità:
a) l'altezza di interpiano non sia superiore a metri 3,5 e tutti i piani siano interrati su tutti i fronti, con la sola esclusione delle rampe di accesso e di eventuali scale ed impianti di servizio e/o di emergenza;
b) la realizzazione del manufatto interrato sia tale da consentire che le soprastanti opere a verde siano eseguite secondo uno specifico progetto del verde che preveda la piantumazione di alberi di alto fusto;
c) antecedentemente al rilascio della concessione edilizia sia stipulato l'atto pubblico di obbligo alla cessione gratuita dell'area a verde, di vincolo permanente alla destinazione a parcheggio nonché l'obbligo a realizzare le opere a verde come da progetto. L'atto d'obbligo e la relativa trascrizione costituiscono parte integrante della concessione edilizia;
d) la mancata realizzazione delle opere a verde entro sei mesi dalla ultimazione dei parcheggi determina l'annullamento della concessione edilizia. Il medesimo effetto consegue alla mancata formalizzazione della cessione delle opere a verde entro tre mesi dalla realizzazione delle opere stesse. E' in ogni caso vietato l'utilizzo dei parcheggi prima della avvenuta cessione delle aree a verde.
4. Per le opere di cui al presente articolo non si applica la procedura di cui all'articolo 2 della legge regionale 31 maggio 1994, n. 17.
5. Il rilascio della concessione edilizia per le opere di cui al presente articolo è a titolo gratuito.
Art. 11 - Norme in materia di rendimento energetico degli edifici
1. Al fine di assicurare il rendimento energetico degli edifici, per le nuove costruzioni trovano applicazione le disposizioni del protocollo ITACA 2009 e successive modifiche e integrazioni.
2. La Regione, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, richiede, ai sensi del regio decreto 21 giugno 1942, n. 929, la registrazione di un marchio di qualità ambientale ed energetica per gli edifici realizzati con i criteri di cui alla presente legge, da esporre con apposita targa all'esterno dell'edificio, sia pubblico che privato, a fianco del numero civico.
3. I concessionari del marchio di qualità provvedono alla corretta tenuta della targa esposta all'esterno dell'edificio e alla documentazione a corredo.
4. I comuni istituiscono un registro contenente l'elenco degli edifici che godono della certificazione energetica e del relativo marchio. Gli elenchi sono resi pubblici e sono pubblicati nei siti web di ogni comune.
5. Entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Regione promuove una Conferenza di servizi a cui partecipano le Soprintendenze per i beni culturali e ambientali e la rappresentanza dell'Anci Sicilia, al fine di definire i contenuti relativi alla realizzazione degli interventi di installazione di impianti fotovoltaici negli edifici ricadenti nei centri storici, mediante l'esclusiva utilizzazione di impianti tecnologici innovativi, a basso o nullo impatto ambientale.
Art. 12 - Ambito di applicazione
1. Le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3, in deroga alle previsioni dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici comunali, si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di vincolo, a condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa vigente dagli enti preposti alla tutela del vincolo stesso.
2. Gli interventi previsti dalla presente legge non possono riguardare:
a) le zone di tutela naturalistica, il sistema forestale e boschivo, gli invasi ed alvei di laghi, bacini e corsi di acqua e le zone di tutela della costa e dell'arenile, come perimetrati nel piano territoriale paesistico regionale (PTPR) ovvero nei piani provinciali e comunali che abbiano provveduto a darne attuazione;
b) le zone interne alle aree A' e B' dei parchi regionali e le aree delle riserve naturali, ad esclusione dei territori ricompresi all'interno delle zone D' dei parchi regionali e delle pre-riserve. Per gli interventi realizzabili in detti ambiti i limiti massimi di incremento volumetrico previsto sono ridotti di un terzo. Detti interventi sono soggetti al preventivo nulla osta dell'ente parco;
c) le fasce di rispetto dei territori costieri, dei boschi, delle foreste e dei parchi archeologici;
d) le aree interessate da vincolo assoluto di inedificabilità, salvo quanto previsto dall'articolo 10;
e) le zone del demanio statale, regionale, provinciale e comunale;
f) gli immobili oggetto di condono edilizio nonché di ordinanza di demolizione, salvo quanto previsto dall'articolo 3;
g) gli immobili privati situati su aree demaniali di proprietà dello Stato, Regione, provincia e comune;
h) gli immobili tutelati ai sensi di quanto previsto dalla parte II del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio;
i) gli immobili privati ricadenti nelle aree a pericolosità e/o rischio idrogeologico, elevato o molto elevato, come classificate nel vigente Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico di cui all'articolo 130 della legge regionale 3 maggio 2001, n. 6;
j) le zone A' come definite e perimetrate dagli strumenti urbanistici ai sensi di quanto previsto dal decreto interministeriale 2 aprile 1968, n. 1444;
k) le aree di danno degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ricomprese in quelle ad elevato rischio ambientale, qualora gli edifici risultino non compatibili con i criteri di sicurezza definiti dal decreto 9 maggio 2001 del Ministro dei lavori pubblici
domenica 24 gennaio 2010
Eolie: Viaggio fotografico dentro la natura, la storia, la religione e la cultura
Vi proponiamo un video fotografico realizzato e montato a "quattro mani" da Silvia e Salvatore Sarpi
Il video si trova anche su youtube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=pRjsQh7DIfY
Il video si trova anche su youtube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=pRjsQh7DIfY
Domani l'MPA "sfiducerà" ufficialmente l'assessore Sparacino
Domani le parole di questi giorni si trasformeranno in fatti concreti : l'MPA, con propria nota ufficiale, chiederà al sindaco di Lipari la sostitituzione dell'assessore Mimma Sparacino (nella quale non si riconosce più) con un altro elemento. Il nome più probabile è quello del giovane Giuseppe Finocchiaro.
Presumibilmente l'argomento è stato al centro anche di questo incontro (casuale?) avvenuto stamani sul C.so Vitt. Emanuele di Lipari. "Incontro" allargatosi, più tardi, anche all'ex assessore Alfredo Biancheri e all'assessore Giulio China e ad altri simpatizzanti dei partiti facenti parte della maggioranza Bruno.
Ovviamente nessuna dichiarazione ufficiale in nostra presenza. Ma qualche "spiffero" lo abbiamo raccolto e ci fa pensare che domani accadrà quanto sopra anticipato.
Un ulteriore "spiffero" ci ha portato all'orecchio una significativa frase "An non guarda in casa d'altri e non entra nelle scelte prese dagli altri componenti la coalizione". Il riferimento è alla situazione Sparacino?
Canneto: Intervento sul litorale
Lavori in corso sull'arenile di Canneto per liberare il muraglione lato mare dal notevole quantitativo di sabbia che si era ammassato dopo la mareggiata dei giorni. L'intervento, così come aveva garantito al locale comitato l'assessore Corrado Giannò, riguarderà l'area che dalla piazza di San cristoforo si estende sino ad Unci. Ciò per evitare che, in caso di ulteriori mareggiate, la sabbia accumulatasi possa essere una specie di "trampolino di lancio" per il mare. Il lavoro, a cura della ditta Pittari, così come visibile dal video sottostante, ha preso il via dalla parte limitrofa al pontile della frazione.
IL VIDEO:
IL VIDEO:
Morte del giovane Domenico Villini. Il giudice riapre l'istruttoria dibattimentale
(Leonardo Orlando-Gazzetta del sud) Il giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini, dopo la camera di consiglio, ha riaperto l'istruttoria dibattimentale in un processo per omicidio colposo per la morte di un giovane ballerino di appena 17 anni, Domenico Villini, vicenda per la quale ieri erano attese le conclusioni delle parti e la successiva sentenza.
La decisione di riaprire il dibattimento sarebbe stata dettata dalla necessità di riascoltare in aula il perito nominato dallo stesso giudice, il dottor Raffaele Benanti di Catania. Sarebbero emerse dai verbali contraddizioni tra quanto contenuto nella perizia e quanto effettivamente dichiarato in aula dal medico e ciò avrebbe indotto il giudice ad emettere una ordinanza con la quale si convoca ancora una volta il consulente per l'udienza del prossimo 23 marzo per una nuova audizione allo scopo di chiarire i dubbi emersi dalle carte processuali.
La vicenda giudiziaria è stata portata avanti in solitudine dalla madre della vittima e verte sulla presunta responsabilità della sanità pubblica per la morte di un giovane di Lipari che esercitava danza sportiva, deceduto mentre stava ballando la sera del 25 luglio del 2004 durante una performance svoltasi su un palcoscenico di Canneto.
Per quel decesso il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Barcellona Marisa Salvo il 18 gennaio del 2008 aveva disposto il rinvio a giudizio, con l'ipotesi di omicidio colposo del responsabile pro tempore del Servizio di medicina sportiva dell'Asl 5 del distretto sanitario eoliano, dottor Giuseppe Landro 56 anni di Messina.
Il medico – secondo l'accusa sostenuta dal pubblico ministero Olindo Canali – nella qualità di responsabile del servizio di medicina sportiva dell'Arcipelago avrebbe firmato e rilasciato al giovane danzatore un certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica, «nonostante il giovane – sostiene la pubblica accusa – fosse affetto da una grave malformazione congenita vascolare e da sindrome disritmica cardiaca».
L'imputato è difeso dall'avv. Laura Autru Ryolo; mentre la madre del ragazzo deceduto durante l'esibizione sportiva di Canneto, si è costituita parte civile con l'avv. Carmelo Iaria. (l.o.)
La decisione di riaprire il dibattimento sarebbe stata dettata dalla necessità di riascoltare in aula il perito nominato dallo stesso giudice, il dottor Raffaele Benanti di Catania. Sarebbero emerse dai verbali contraddizioni tra quanto contenuto nella perizia e quanto effettivamente dichiarato in aula dal medico e ciò avrebbe indotto il giudice ad emettere una ordinanza con la quale si convoca ancora una volta il consulente per l'udienza del prossimo 23 marzo per una nuova audizione allo scopo di chiarire i dubbi emersi dalle carte processuali.
La vicenda giudiziaria è stata portata avanti in solitudine dalla madre della vittima e verte sulla presunta responsabilità della sanità pubblica per la morte di un giovane di Lipari che esercitava danza sportiva, deceduto mentre stava ballando la sera del 25 luglio del 2004 durante una performance svoltasi su un palcoscenico di Canneto.
Per quel decesso il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Barcellona Marisa Salvo il 18 gennaio del 2008 aveva disposto il rinvio a giudizio, con l'ipotesi di omicidio colposo del responsabile pro tempore del Servizio di medicina sportiva dell'Asl 5 del distretto sanitario eoliano, dottor Giuseppe Landro 56 anni di Messina.
Il medico – secondo l'accusa sostenuta dal pubblico ministero Olindo Canali – nella qualità di responsabile del servizio di medicina sportiva dell'Arcipelago avrebbe firmato e rilasciato al giovane danzatore un certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica, «nonostante il giovane – sostiene la pubblica accusa – fosse affetto da una grave malformazione congenita vascolare e da sindrome disritmica cardiaca».
L'imputato è difeso dall'avv. Laura Autru Ryolo; mentre la madre del ragazzo deceduto durante l'esibizione sportiva di Canneto, si è costituita parte civile con l'avv. Carmelo Iaria. (l.o.)
Eolie, Unesco e propaganda, Diritto al lavoro negato. Ci scrive Pietro Sturniolo
Riceviamo da Pietro Sturniolo, ex dipendente Pumex e pubblichiamo:
Gentile Direttore,
mentre leggevo le tue considerazioni sulla propaganda internazionale promossa dalle Dolomiti per sfruttare adeguatamente il titolo di Patrimonio dell'Unesco (ndd. vedi articolo in questa pagina, pubblicato ieri) mentre le Eolie, pur fregiandosi dello stesso titolo stanno a guardare, e languono le iniziative di cassa di risonanza che un così prestigioso titolo può rappresentare, mi sono sentito di aggiungere alle tue, delle mie considerazioni.
Sono certo che i nostri amministratori e rappresentanti politici non organizzano alcuna manifestazione per propagandare l'inserimento di Lipari e delle Eolie nella lista Unesco dei siti Patrimonio dell'Umanità non perchè manchino alle Eolie i personaggi dotati della dovuta taratura internazionale (sicuramente in questo campo non abbiamo niente da invidiare alle Dolomiti) ma perchè evidentemente, checchè se ne dica, si sono accorti di avere una coscienza e una moralità, per cui si sono resi conto di aver ottenuto per Lipari e per le Eolie un titolo "macchiato" di una grande, immensa ingiustizia, quella di aver fatto privare tanti lavoratori eoliani del principale diritto di cui dovrebbe godere ogni Cittadino Italiano, lo dice la Costituzione, e che é il DIRITTO AL LAVORO.
Non é infatti corretto e ammissibile che a pagare il prezzo dell'inserimento di Lipari e delle Eolie nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità debbano essere solamente gli ex lavoratori della pomice.
Cordiali saluti.
Pietro Sturniolo
Distretti turistici: Opportunità di sviluppo
(Christian Del Bono) La Legge Regionale n. 10, del 15 settembre 2005, all´art. 6 definisce le "norme per lo sviluppo turistico della Sicilia e norme finanziarie urgenti", prevedendo l´istituzione dei distretti turistici in Sicilia.
Poco prima di Natale, l´Assessore Regionale al Turismo, On. Nino Strano, in IV Commissione all´A.R.S., ne ha proposto e poi ritirato i criteri in attesa che se ne potessero chiarire alcuni aspetti ancora oggetto di dibattito tra i vari portatori di interesse.
In una prima stesura di tali criteri, i parametri necessari per la definizione di un distretto non risultavano tali da consentire l´istituzione di un distretto delle isole minori. Le richieste provenienti dai comuni di Lipari e Pantelleria e quelle della Federalberghi Isole Eolie attraverso l´Unione Regionale Albergatori Siciliani (U.R.A.S.), hanno fatto si che tra i criteri per la creazione dei distretti potesse essere prevista una deroga in modo da garantire alle isole minori - in virtù delle peculiarità che le interessano - la possibilità di formare un unico distretto.
A tale scopo, l´U.R.A.S., presieduto da Nico Torrisi, ha deliberato l´istituzione del Comitato Isole Minori della Sicilia di Federalberghi, affidandone il coordinamento al presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Dotare le isole minori di un organismo in grado di aggregare gli imprenditori del comparto ricettivo, oltre a dare rappresentatività e forza al settore consente di offrire alle istituzioni e alle altre associazioni di categoria un interlocutore importante col quale confrontarsi sulle esigenze e sulle modalità di pianificazione e sviluppo de futuro distretto delle isole minori.
Da accogliere positivamente anche la mozione presentata, nei giorni scorsi, dalla minoranza consiliare del Comune di Lipari, in quanto, in linea col percorso intrapreso dall´amministrazione e dal tessuto privato, traccia un possibile percorso per l´avvio delle procedure di formazione di un distretto turistico delle isole minori.
Il Distretto turistico rappresenta sicuramente lo strumento principe attraverso il quale intercettare i prossimi finanziamenti messi a bando attraverso il P.O.FESR.
Il distretto Isole di Sicilia appare per molti versi la naturale evoluzione di una serie di percorsi programmatici avviati tra i sindaci delle isole minori su questioni quali i trasporti, i porti, l´ATO e una serie di interventi di marketing e di infrastrutturazione del territorio.
In questa fase, diventa quanto mai fondamentale avviare le procedure amministrative ma allo stesso tempo iniziare a lavorare assiduamente al piano di sviluppo turistico. Questo rappresenta non solo un requisito per la creazione del distretto ma soprattutto l´occasione per dotare le nostre isole di uno strumento finalmente in grado di definire le politiche di sviluppo dei nostri territori, stabilendone gli obbiettivi e selezionandone e progettandone gli interventi necessari, attraverso un´azione partecipata che parta dal basso.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
Poco prima di Natale, l´Assessore Regionale al Turismo, On. Nino Strano, in IV Commissione all´A.R.S., ne ha proposto e poi ritirato i criteri in attesa che se ne potessero chiarire alcuni aspetti ancora oggetto di dibattito tra i vari portatori di interesse.
In una prima stesura di tali criteri, i parametri necessari per la definizione di un distretto non risultavano tali da consentire l´istituzione di un distretto delle isole minori. Le richieste provenienti dai comuni di Lipari e Pantelleria e quelle della Federalberghi Isole Eolie attraverso l´Unione Regionale Albergatori Siciliani (U.R.A.S.), hanno fatto si che tra i criteri per la creazione dei distretti potesse essere prevista una deroga in modo da garantire alle isole minori - in virtù delle peculiarità che le interessano - la possibilità di formare un unico distretto.
A tale scopo, l´U.R.A.S., presieduto da Nico Torrisi, ha deliberato l´istituzione del Comitato Isole Minori della Sicilia di Federalberghi, affidandone il coordinamento al presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Dotare le isole minori di un organismo in grado di aggregare gli imprenditori del comparto ricettivo, oltre a dare rappresentatività e forza al settore consente di offrire alle istituzioni e alle altre associazioni di categoria un interlocutore importante col quale confrontarsi sulle esigenze e sulle modalità di pianificazione e sviluppo de futuro distretto delle isole minori.
Da accogliere positivamente anche la mozione presentata, nei giorni scorsi, dalla minoranza consiliare del Comune di Lipari, in quanto, in linea col percorso intrapreso dall´amministrazione e dal tessuto privato, traccia un possibile percorso per l´avvio delle procedure di formazione di un distretto turistico delle isole minori.
Il Distretto turistico rappresenta sicuramente lo strumento principe attraverso il quale intercettare i prossimi finanziamenti messi a bando attraverso il P.O.FESR.
Il distretto Isole di Sicilia appare per molti versi la naturale evoluzione di una serie di percorsi programmatici avviati tra i sindaci delle isole minori su questioni quali i trasporti, i porti, l´ATO e una serie di interventi di marketing e di infrastrutturazione del territorio.
In questa fase, diventa quanto mai fondamentale avviare le procedure amministrative ma allo stesso tempo iniziare a lavorare assiduamente al piano di sviluppo turistico. Questo rappresenta non solo un requisito per la creazione del distretto ma soprattutto l´occasione per dotare le nostre isole di uno strumento finalmente in grado di definire le politiche di sviluppo dei nostri territori, stabilendone gli obbiettivi e selezionandone e progettandone gli interventi necessari, attraverso un´azione partecipata che parta dal basso.
Christian Del Bono
Presidente
FEDERALBERGHI ISOLE EOLIE
sabato 23 gennaio 2010
Lo Cascio: "nessun attacco alla NGI... mi sta a cuore la risoluzione del problema di Ginostra"
Riceviamo dal consigliere Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Gentile Dr. La Cava,
probabilmente il passaggio del mio comunicato relativo al fatto che – mutata la situazione della batimetria in testa al pontile di Ginostra – il perdurare della situazione “potrebbe” configurarsi come un’interruzione di pubblico servizio, ha suscitato in Lei un comprensibile intervento a difesa della Sua compagnia, sottolineando – giustamente – che è la complessiva situazione del pontile (tutt’ora, da anni, soggetto a lavori) a metterLa in condizione di non potere operare. Le assicuro, tuttavia, che non era mia intenzione denigrare l’operato della N.G.I., della quale sono vecchio e affezionato cliente, e di essere sono perfettamente a conoscenza di quanto accaduto il 24 dicembre: avevo anche allegato la lettera dei ginostresi dove si cita l’episodio, ma non è stata pubblicata.
probabilmente il passaggio del mio comunicato relativo al fatto che – mutata la situazione della batimetria in testa al pontile di Ginostra – il perdurare della situazione “potrebbe” configurarsi come un’interruzione di pubblico servizio, ha suscitato in Lei un comprensibile intervento a difesa della Sua compagnia, sottolineando – giustamente – che è la complessiva situazione del pontile (tutt’ora, da anni, soggetto a lavori) a metterLa in condizione di non potere operare. Le assicuro, tuttavia, che non era mia intenzione denigrare l’operato della N.G.I., della quale sono vecchio e affezionato cliente, e di essere sono perfettamente a conoscenza di quanto accaduto il 24 dicembre: avevo anche allegato la lettera dei ginostresi dove si cita l’episodio, ma non è stata pubblicata.
Se Lei ha recepito nei toni del comunicato un attacco alla Sua compagnia, dunque, Le garantisco che non era assolutamente nelle mie intenzioni; sono convinto dell’importanza dell’operato della N.G.I. nelle tratte delle nostre isole, e non c’è nulla di male nel ricordare ciò avviene anche attraverso sovvenzioni regionali, perché questo è indiscutibile. Del resto, il problema dell’isolamento di Ginostra, che resta la cosa più importante, riguarda anche la Siremar, che non ho citato solo perché utilizza navi che hanno un pescaggio diverso da quello dei mezzi della sua flotta. Ma Lei, da cittadino e non solo da armatore, non può non chiedersi – insieme a me – quale è il motivo di una anomalia così palese – un pontile in corso d’opera permanente che però è “agibile” per alcuni mezzi e per altri no – che da troppo tempo penalizza gli abitanti di una frazione. Si chieda anche perché, dato che oggi non dovrebbero esistere più ostacoli alle operazioni delle navi, gli enti competenza non verifichino la “novità” tempestivamente (e debba sollecitarlo un consigliere comunale), mettendoLa in condizione di svolgere regolarmente il Suo servizio, ma soprattutto eliminando il disagio della comunità interessata. Se poi vogliamo sempre proiettare queste vicende sullo scenario politico futuro (ma trovo che sia fuori luogo), Le risparmio le mie personali conclusioni, che sarebbero comunque un po’ diverse dai sonni tranquilli che Lei augura al Suo schieramento. Detto questo, lieto della notizia che già giovedì prossimo l’N.G.I. verificherà la fattibilità della tappa a Ginostra, colgo l’occasione per ringraziare il Sindaco dell’interessamento e, naturalmente, anche Lei della disponibilità, e Le auguro buona navigazione.
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
La Cava a Lo Cascio. "NGI e sottoscritto a disposizione degli eoliani e non per convenzione. Una telefonata le avrebbe rispamiato una brutta figura"
Dopo il comunicato stampa del consigliere Pietro Lo cascio non si fa attendere la reazione dell'imprenditore della NGI, Sergio La Cava che ci ha inviato questa lettera aperta che pubblichiamo:
Caro consigliere,
mi sarei aspettato da un cittadino giustamente arrabbiato di Ginostra una missiva scritta di impeto e senza accertare i fatti.
Mi dolgo nel constatare come lei, caro consigliere, si iscrive a quei rari eoliani che possono affermare che la NGI non interpreta il suo "sevizio pubblico" con la massima coerenza, essendo la stessa fondata da eoliani e per generazioni gestita sempre con la stessa professionalità che, solo chi si compenetra nelle vicissitudini di chi, come me abita queste isole, puòavere.
Infatti documentarsi, per chi svolge un ruolo pubblico come lei, dovrebbe essere il minimo prima di lanciarsi in avventurosi avvertimenti (interruzione di servizio pubblico etc).
Come tutti sanno il l'area dove insiste il pontile di Ginostra è in consegna alla ditta che sta effettuando i lavori e non ha ancorat erminato.
Esiste una comunicazione del responsabile dei lavori che avvisa la CP e le società che il pontile non è operabile.
Il 24 dicembre scorso, solo grazie all'intervento del sindaco e della NGI, la sottoscritta società effettuava a proprio esclusivo rischio un ormeggio di emergenza, sentita anche la C.P. che ha dato il suo assenso in emergenza, riportando anche danni a una pettinella del portellone.
Se lei si fosse informato dal sig. Lo Schiavo, notoriamente uno dei più battaglieri abitanti della frazione, lo stesso avrebbe detto che il comandante della nave andava premiato per il coraggio, stante le condizioni da lui stesso definite proibitive di ormaggio.
Ovviamente lei può, con una semplice telefonata, verificare quanto dico, ma se lo avesse fatto prima non si sarebbe esposto a una cattiva figura.
Veda, caro consigliere, tutelare gli interessi dei cittadini significa essere intellettualmente onesti, perseguire le giuste aspettative senza per questo dover calunniare per forza qualcuno.
Il sottoscritto è sempre stato a disposizione degli eoliani e non solo perchè me lo impone la convenzione con la Regione.
Tanti eoliani, probabilmente anche lei o qualche suo amico o parente, saranno tornati a casa con la NGI in assenza di altri collegamenti, poichè ne io ne i miei equipaggi ci siamo mai trincerati dietro i bollettini. E quando è capitato la NGI si è fatta totalmente carico dei passeggeri cercando di rendergli più agevole possibile il rientro a casa che per gli isolani, come è noto, è sempre, specie negli ultimi tempi un terno al lotto.
No caro consigliere, non credo che lei abbia voluto attaccare il proprietario della NGI per questioni politiche anche perchè non ricopro alcun ruolo politico da oltre 5 anni e perchè sarebbe un esercizio meschino che certamente la squalificherebbe.
Chiunque al mio posto avendone la possibilità non avrebbe effettuato alcun ormeggio a Ginostra sino a quando la banchina non risultasse collaudata e consegnata ai fini delle operazioni commerciali e sbarco e imbarco dei passeggeri in sicurezza.
Magari mi chiami la prossima volta, mi creda la NGI non ha bisogno di sollecitazioni, la mattina ci alziamo per lavorare.
Ai gionostresi voglio dire che il sindaco mi ha contattato per la vicenda e ho risposto che, giovedi nella corsa di linea, andremo a verficare de visu se vi sono le condizioni.
Tutto ciò prima di questa inutile e offensiva missiva che se riflette il suo modo di fare opposizione farà dormire per lunghi anni sonni tranquilli alle forze contrapposte.
Saluti
Sergio La Cava
Caro consigliere,
mi sarei aspettato da un cittadino giustamente arrabbiato di Ginostra una missiva scritta di impeto e senza accertare i fatti.
Mi dolgo nel constatare come lei, caro consigliere, si iscrive a quei rari eoliani che possono affermare che la NGI non interpreta il suo "sevizio pubblico" con la massima coerenza, essendo la stessa fondata da eoliani e per generazioni gestita sempre con la stessa professionalità che, solo chi si compenetra nelle vicissitudini di chi, come me abita queste isole, puòavere.
Infatti documentarsi, per chi svolge un ruolo pubblico come lei, dovrebbe essere il minimo prima di lanciarsi in avventurosi avvertimenti (interruzione di servizio pubblico etc).
Come tutti sanno il l'area dove insiste il pontile di Ginostra è in consegna alla ditta che sta effettuando i lavori e non ha ancorat erminato.
Esiste una comunicazione del responsabile dei lavori che avvisa la CP e le società che il pontile non è operabile.
Il 24 dicembre scorso, solo grazie all'intervento del sindaco e della NGI, la sottoscritta società effettuava a proprio esclusivo rischio un ormeggio di emergenza, sentita anche la C.P. che ha dato il suo assenso in emergenza, riportando anche danni a una pettinella del portellone.
Se lei si fosse informato dal sig. Lo Schiavo, notoriamente uno dei più battaglieri abitanti della frazione, lo stesso avrebbe detto che il comandante della nave andava premiato per il coraggio, stante le condizioni da lui stesso definite proibitive di ormaggio.
Ovviamente lei può, con una semplice telefonata, verificare quanto dico, ma se lo avesse fatto prima non si sarebbe esposto a una cattiva figura.
Veda, caro consigliere, tutelare gli interessi dei cittadini significa essere intellettualmente onesti, perseguire le giuste aspettative senza per questo dover calunniare per forza qualcuno.
Il sottoscritto è sempre stato a disposizione degli eoliani e non solo perchè me lo impone la convenzione con la Regione.
Tanti eoliani, probabilmente anche lei o qualche suo amico o parente, saranno tornati a casa con la NGI in assenza di altri collegamenti, poichè ne io ne i miei equipaggi ci siamo mai trincerati dietro i bollettini. E quando è capitato la NGI si è fatta totalmente carico dei passeggeri cercando di rendergli più agevole possibile il rientro a casa che per gli isolani, come è noto, è sempre, specie negli ultimi tempi un terno al lotto.
No caro consigliere, non credo che lei abbia voluto attaccare il proprietario della NGI per questioni politiche anche perchè non ricopro alcun ruolo politico da oltre 5 anni e perchè sarebbe un esercizio meschino che certamente la squalificherebbe.
Chiunque al mio posto avendone la possibilità non avrebbe effettuato alcun ormeggio a Ginostra sino a quando la banchina non risultasse collaudata e consegnata ai fini delle operazioni commerciali e sbarco e imbarco dei passeggeri in sicurezza.
Magari mi chiami la prossima volta, mi creda la NGI non ha bisogno di sollecitazioni, la mattina ci alziamo per lavorare.
Ai gionostresi voglio dire che il sindaco mi ha contattato per la vicenda e ho risposto che, giovedi nella corsa di linea, andremo a verficare de visu se vi sono le condizioni.
Tutto ciò prima di questa inutile e offensiva missiva che se riflette il suo modo di fare opposizione farà dormire per lunghi anni sonni tranquilli alle forze contrapposte.
Saluti
Sergio La Cava
Calcio: Ludica battuta per 2 a 1 in trasferta
Inizia con il piede sbagliato la giornata sportiva delle formazioni eoliane. Nell'anticipo di oggi pomeriggio la Ludica Lipari è stata superata per 2 a 1 sul campo del Gioiosa. La rete della Ludica è stata messa a segno da Zagami.
Sarà- come ci informa Patrizia Lo Surdo- ancora una domenica in trasferta per gli atleti della pallavolo del Meligunis. Le ragazze della prima divisione saranno a Messina alle ore 10:30 contro l'Evemero Euroacustica; anche le giovanissime della seconda divisione a Messina alle ore 11:00 contro Mondo Giovane; i ragazzi proseguono il campionato di serie D contro il Volley Brolo alle ore 15:00.
Sarà- come ci informa Patrizia Lo Surdo- ancora una domenica in trasferta per gli atleti della pallavolo del Meligunis. Le ragazze della prima divisione saranno a Messina alle ore 10:30 contro l'Evemero Euroacustica; anche le giovanissime della seconda divisione a Messina alle ore 11:00 contro Mondo Giovane; i ragazzi proseguono il campionato di serie D contro il Volley Brolo alle ore 15:00.
Condannato per mafia. Cuffaro "Lascio incarichi in Udc"
Il senatore Udc, Salvatore Cuffaro, condannato a 7 anni di carcere per mafia annuncia di lasciare ogni incarico nel partito.
All'ex governatore della Sicilia i giudici hanno riconosciuto nel processo di secondo grado il favoreggiamento aggravato e la rivelazione di segreto istruttorio.
'So di non aver mai voluto favorire la mafia - dice Cuffaro - e di essere culturalmente avverso a questa piaga, come la sentenza di primo grado aveva stabilito. Prendo atto pero' della sentenza'.
All'ex governatore della Sicilia i giudici hanno riconosciuto nel processo di secondo grado il favoreggiamento aggravato e la rivelazione di segreto istruttorio.
'So di non aver mai voluto favorire la mafia - dice Cuffaro - e di essere culturalmente avverso a questa piaga, come la sentenza di primo grado aveva stabilito. Prendo atto pero' della sentenza'.
Dolomiti patrimonio Unesco, prima "uscita" in Gran Bretagna. E le Eolie?
( da www.provincia.bz.it) Per la prima volta il marchio delle Dolomiti patrimonio naturale Unesco esce dai confini nazionali. Nell’ambito della manifestazione organizzata a Londra dalla rete degli altoatesini all’estero Südstern, verrà infatti presentato il logo che sarà riportato sui cartelli e i criteri di protezione del territorio. Gli ambasciatori del marchio saranno il re degli ottomila Reinhold Messner e l’assessore all’ambiente Michl Laimer.
"La rete degli altoatesini all'estero - spiega Laimer - può rappresentare un moltiplicatore eccezionale di effetti positivi per il nostro territorio, e questo evento garantisce un buon ritorno di immagine in tutta la Gran Bretagna".
Dalla scorsa estate le Dolomiti sono entrate a far parte di un'elite mondiale, ovvero quella dei 176 territori dichiarati dall'Unesco patrimonio naturale dell'umanità. Un riconoscimento di valore inestimabile, se si pensa che l'Italia ha un solo altro territorio con lo stesso "marchio" (le isole Eolie), che la Germania ne ha due, e che l'Austria non ne ha neppure uno. Questa sorta di premio Nobel dei beni naturali ottenuto dalla Provincia di Bolzano verrà festeggiato sabato 30 gennaio a Londra, alle ore 18, nel corso di un evento organizzato dalla rete degli altoatesini all'estero Südstern presso il Victoria Park Plaza di Vauxhall Bridge Road. Una scelta non certo casuale, quella dell'albergo londinese, visto che uno dei dirigenti della struttura, Kurt Kuen, è proprio di origini altoatesine.
"Per noi altoatesini all'estero - spiega Kuen, organizzatore della serata - è un grande onore poter celebrare la nostra terra e pubblicizzare al meglio la sua meravigliosa natura in tutto il mondo". All'evento, al quale parteciperanno oltre 200 persone, prenderanno parte due testimonials altoatesini: lo scalatore Reinhold Messner, che parlerà della sua vita e del suo rapporto con le Dolomiti, e l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, che presenterà un filmato sulle montagne dichiarate patrimonio naturale dell'umanità, e illustrerà sfide e possibilità collegate all'importante rinoscimento concesso dall'Unesco. L'organizzazione della serata è curata dai rappresentanti di Südstern Kurt Kuen, Anita Hohenegger, Felix Plazza, Stephan Kofler, Doris Salzburger e Christian Girardi, che possono contare sul sostegno della cantina sociale Nalles Magrè/Entiklar Nals, della birreria Forst, della Brigl Trasporti, di Alto Adige Marketing e di EOS (Export Organisation Südtirol).
NDD- Solo una breve considerazione: mentre nelle Dolomiti ci si accinge a propagandare "titolo e marchio" in giro per il mondo, facendo leva anche sugli altoatesini all'estero, le Eolie stanno a guardare e languono a livello di iniziative e di cassa di risonanza che un così prestigioso titolo può rappresentate. L'unica propaganda sinora è : Un marchio sulla carta comunale! (sich!)
"La rete degli altoatesini all'estero - spiega Laimer - può rappresentare un moltiplicatore eccezionale di effetti positivi per il nostro territorio, e questo evento garantisce un buon ritorno di immagine in tutta la Gran Bretagna".
Dalla scorsa estate le Dolomiti sono entrate a far parte di un'elite mondiale, ovvero quella dei 176 territori dichiarati dall'Unesco patrimonio naturale dell'umanità. Un riconoscimento di valore inestimabile, se si pensa che l'Italia ha un solo altro territorio con lo stesso "marchio" (le isole Eolie), che la Germania ne ha due, e che l'Austria non ne ha neppure uno. Questa sorta di premio Nobel dei beni naturali ottenuto dalla Provincia di Bolzano verrà festeggiato sabato 30 gennaio a Londra, alle ore 18, nel corso di un evento organizzato dalla rete degli altoatesini all'estero Südstern presso il Victoria Park Plaza di Vauxhall Bridge Road. Una scelta non certo casuale, quella dell'albergo londinese, visto che uno dei dirigenti della struttura, Kurt Kuen, è proprio di origini altoatesine.
"Per noi altoatesini all'estero - spiega Kuen, organizzatore della serata - è un grande onore poter celebrare la nostra terra e pubblicizzare al meglio la sua meravigliosa natura in tutto il mondo". All'evento, al quale parteciperanno oltre 200 persone, prenderanno parte due testimonials altoatesini: lo scalatore Reinhold Messner, che parlerà della sua vita e del suo rapporto con le Dolomiti, e l'assessore provinciale all'ambiente Michl Laimer, che presenterà un filmato sulle montagne dichiarate patrimonio naturale dell'umanità, e illustrerà sfide e possibilità collegate all'importante rinoscimento concesso dall'Unesco. L'organizzazione della serata è curata dai rappresentanti di Südstern Kurt Kuen, Anita Hohenegger, Felix Plazza, Stephan Kofler, Doris Salzburger e Christian Girardi, che possono contare sul sostegno della cantina sociale Nalles Magrè/Entiklar Nals, della birreria Forst, della Brigl Trasporti, di Alto Adige Marketing e di EOS (Export Organisation Südtirol).
NDD- Solo una breve considerazione: mentre nelle Dolomiti ci si accinge a propagandare "titolo e marchio" in giro per il mondo, facendo leva anche sugli altoatesini all'estero, le Eolie stanno a guardare e languono a livello di iniziative e di cassa di risonanza che un così prestigioso titolo può rappresentate. L'unica propaganda sinora è : Un marchio sulla carta comunale! (sich!)
Ginostra: S.o.s. degli abitanti raccolto dal consigliere Lo Cascio
COMUNICATO STAMPA
Ricevo, per conoscenza, la lettera firmata da numerosi abitanti di Ginostra sulla grave situazione che perdura da tempo riguardo alla mancata effettuazione dei collegamenti marittimi a mezzo nave, e che ritengo utile girare alla stampa affinché abbia massima diffusione.
Rispetto a quanto descritto nella lettera, tuttavia, si registrano fatti nuovi: a seguito dell’ultima mareggiata si è verificato un piccolo “prodigio”, ovvero uno dei massi collocati in testa al pontile nel corso dei lavori – che costituiva un ostacolo alla manovra delle navi – è stato spostato, e attualmente la batimetria consentirebbe, se non l’ormeggio di quelle con maggiore pescaggio, almeno l’accostamento di un traghetto tipo quello della compagnia privata N.G.I.
Alla luce di questa novità, ho ritenuto di interessare il Sindaco di Lipari, Dr. Mariano Bruno, per ottenere sia una rapida verifica della situazione batimetrica in testata al molo da parte degli enti competenti, sia un intervento di sollecito presso la compagnia di navigazione privata affinché riprendesse a effettuare la tappa settimanale prevista per Ginostra.
Rispetto a quanto descritto nella lettera, tuttavia, si registrano fatti nuovi: a seguito dell’ultima mareggiata si è verificato un piccolo “prodigio”, ovvero uno dei massi collocati in testa al pontile nel corso dei lavori – che costituiva un ostacolo alla manovra delle navi – è stato spostato, e attualmente la batimetria consentirebbe, se non l’ormeggio di quelle con maggiore pescaggio, almeno l’accostamento di un traghetto tipo quello della compagnia privata N.G.I.
Alla luce di questa novità, ho ritenuto di interessare il Sindaco di Lipari, Dr. Mariano Bruno, per ottenere sia una rapida verifica della situazione batimetrica in testata al molo da parte degli enti competenti, sia un intervento di sollecito presso la compagnia di navigazione privata affinché riprendesse a effettuare la tappa settimanale prevista per Ginostra.
Il Sindaco, che ringrazio per il tempestivo impegno augurandomi che possa sortire anche un effettivo risultato, ha assicurato che entrambi gli interventi verranno fatti già lunedì 25 c.m., ragione per la quale credo che gli abitanti di Ginostra debbano poter sperare in una rapida e definitiva soluzione al problema del loro isolamento.
Il collegamento via aliscafi è assolutamente insufficiente per garantire le condizioni minime di vivibilità della frazione. Solo attraverso le navi, infatti, è possibile trasportare generi di fondamentale importanza (bombole del gas, derrate alimentari, foraggio per animali, ecc.), il cui trasporto attualmente viene effettuato con battelli privati da Stromboli e a caro prezzo per gli abitanti.
È evidente che il perdurare di tali disagi non troverebbe più alcuna accettabile giustificazione, di fronte alla mutata situazione dei fondali in testa al molo. Inoltre, non va trascurato il fatto che la compagnia privata svolga un servizio su tratte che godono di sovvenzioni regionali, per ottenere le quali la stessa ha presentato un piano corse che include Ginostra (come risulta evidente anche consultando il sito web della N.G.I.); la mancata effettuazione di questa tappa, oltre a penalizzare ingiustificatamente la comunità dei ginostresi, potrebbe configurarsi come interruzione di pubblico servizio e mancato rispetto dei termini concordati con la Regione per il sovvenzionamento delle corse.
Il collegamento via aliscafi è assolutamente insufficiente per garantire le condizioni minime di vivibilità della frazione. Solo attraverso le navi, infatti, è possibile trasportare generi di fondamentale importanza (bombole del gas, derrate alimentari, foraggio per animali, ecc.), il cui trasporto attualmente viene effettuato con battelli privati da Stromboli e a caro prezzo per gli abitanti.
È evidente che il perdurare di tali disagi non troverebbe più alcuna accettabile giustificazione, di fronte alla mutata situazione dei fondali in testa al molo. Inoltre, non va trascurato il fatto che la compagnia privata svolga un servizio su tratte che godono di sovvenzioni regionali, per ottenere le quali la stessa ha presentato un piano corse che include Ginostra (come risulta evidente anche consultando il sito web della N.G.I.); la mancata effettuazione di questa tappa, oltre a penalizzare ingiustificatamente la comunità dei ginostresi, potrebbe configurarsi come interruzione di pubblico servizio e mancato rispetto dei termini concordati con la Regione per il sovvenzionamento delle corse.
Naturalmente, mi auguro che queste considerazioni debbano rimanere solo valutazioni teoriche e che gli abitanti di Ginostra ottengano – in breve tempo – il dovuto rispetto dei loro diritti di cittadini – a pieno titolo – di questo Comune e di questo Stato.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Lipari: Ancora una frana
Si continuano a registrare frane sul territorio isolano. Stamattina, intorno alle 10 e 15, un grosso masso, unitamente ad altre pietre più minuscole, si è staccato dalla parete rocciosa sovrastante la strada provinciale (all'altezza dello svincolo per Monte allina) che conduce a Pianoconte-Quattropani.
Per fortuna il masso, che dopo aver danneggiato il muretto delimitatorio, ha ostruito parte della sede stradale, è precipitato mentre non transitava alcun mezzo.
Sul posto è intervenuta la polizia municipale (ispettori Natoli e Palazzotto) che ha provveduto a disciplinare il traffico e con il prezioso supporto di una ditta che raccoglie rottami , e che ha un camion dotato di una benna, ha liberato la sede stradale. Presente anche Nino Berinati, operaio della Provincia regionale. Sul posto sono giunti anche i carabinieri e, successivamente, per un sopralluogo, il geometra Vito Torre della Provincia.
Nel video la zona interessata dal distacco:
Per fortuna il masso, che dopo aver danneggiato il muretto delimitatorio, ha ostruito parte della sede stradale, è precipitato mentre non transitava alcun mezzo.
Sul posto è intervenuta la polizia municipale (ispettori Natoli e Palazzotto) che ha provveduto a disciplinare il traffico e con il prezioso supporto di una ditta che raccoglie rottami , e che ha un camion dotato di una benna, ha liberato la sede stradale. Presente anche Nino Berinati, operaio della Provincia regionale. Sul posto sono giunti anche i carabinieri e, successivamente, per un sopralluogo, il geometra Vito Torre della Provincia.
Nel video la zona interessata dal distacco:
Lipari: Catechesi per giovani, coppie di spose e adulti
La Catechesi per giovani, coppie di spose e adulti si terrà:
-Parrocchia S.Pietro Lipari ogni martedì e giovedì ore 19
- Parrocchia S.Giuseppe Lipari ogni martedì e venerdì ore 19
- Parrocchia Chiesa Nuova Quattropani ogni lunedì e giovedì ore 19
- Parrocchia S.Cristoforo Canneto ogni lunedì e giovedì ore 19
-Parrocchia S.Pietro Lipari ogni martedì e giovedì ore 19
- Parrocchia S.Giuseppe Lipari ogni martedì e venerdì ore 19
- Parrocchia Chiesa Nuova Quattropani ogni lunedì e giovedì ore 19
- Parrocchia S.Cristoforo Canneto ogni lunedì e giovedì ore 19
venerdì 22 gennaio 2010
Tiirenia "Un solo azionista". Lo afferma il vice presidente della Commissione Finanza di Confitarma
Nessuna cordata, né alleanze tra due o più armatori per Tirrenia. E' l'opinione di Fabrizio Vettosi, vice presidente della Commissione Finanza di Confitarma e direttore generale di Venice Shipping & Logistic (Vsl), primo fondo italiano di private equity specializzato nel campo dell'economia del mare. Vsl sta attualmente studiando i numeri della compagnia di navigazione statale assieme alla francese Lazard.
"Nella futura Tirrenia ci dovrebbe essere invece un solo azionista e un solo indirizzo strategico", spiega Vettosi, precisando che è impensabile ipotizzare di mettere insieme "in una logica consortile" più armatori che, "generando conflittualità, potrebbero perdere di vista gli obiettivi economici e di valorizzazione".
Vettosi, che non esclude che possano essere interessati alla compagnia di navigazione pubblica "soci finanziari con un forte taglio industriale", sostiene che in Tirrenia ci sono "buoni margini di recupero, soprattutto sul fronte delle merci, visto che dispone di strutture a terra, come la partecipazione nel terminal di Napoli".
Intanto ieri si è tenuta in Confitarma una prima riunione su Tirrenia tra il presidente Nicola Coccia, il patron di Grimaldi Holding Aldo Grimaldi, il nipote Manuel, co-amministratore delegato di Grimaldi Group, Silvano Cassano, amministratore delegato di Grandi Navi Veloci, e Vincenzo Franza, amministratore delegato di Caronte Tourist.
Secondo fonti vicine al dossier, tutti gli armatori attivi nel cabotaggio presenteranno una manifestazione d'interesse entro febbraio per vedere i numeri dell'azienda di Franco Pecorini, in primis Vincenzo Onorato, patron di Moby.
Gli armatori sembrano non gradire, oltre al nodo-personale, il rilevante compendio immobiliare dell'azienda, tra cui la sede del rione Sirignano, uno dei più grandi palazzi di Napoli.
"Nella futura Tirrenia ci dovrebbe essere invece un solo azionista e un solo indirizzo strategico", spiega Vettosi, precisando che è impensabile ipotizzare di mettere insieme "in una logica consortile" più armatori che, "generando conflittualità, potrebbero perdere di vista gli obiettivi economici e di valorizzazione".
Vettosi, che non esclude che possano essere interessati alla compagnia di navigazione pubblica "soci finanziari con un forte taglio industriale", sostiene che in Tirrenia ci sono "buoni margini di recupero, soprattutto sul fronte delle merci, visto che dispone di strutture a terra, come la partecipazione nel terminal di Napoli".
Intanto ieri si è tenuta in Confitarma una prima riunione su Tirrenia tra il presidente Nicola Coccia, il patron di Grimaldi Holding Aldo Grimaldi, il nipote Manuel, co-amministratore delegato di Grimaldi Group, Silvano Cassano, amministratore delegato di Grandi Navi Veloci, e Vincenzo Franza, amministratore delegato di Caronte Tourist.
Secondo fonti vicine al dossier, tutti gli armatori attivi nel cabotaggio presenteranno una manifestazione d'interesse entro febbraio per vedere i numeri dell'azienda di Franco Pecorini, in primis Vincenzo Onorato, patron di Moby.
Gli armatori sembrano non gradire, oltre al nodo-personale, il rilevante compendio immobiliare dell'azienda, tra cui la sede del rione Sirignano, uno dei più grandi palazzi di Napoli.
PESCA: BUFARDECI FIRMA DECRETO PER NOVELLAME
L’assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Titti Bufardeci, ha firmato il decreto per le attività di pesca del “novellame” e del “rossetto” per il 2010. Il decreto - redatto sulla base delle argomentazioni contenute nei “Preliminari ai Piani di Gestione della Pesca Siciliana” e con il parere del Consiglio regionale della Pesca, riunitosi lo scorso 13 gennaio - prevede che, per l’anno 2010, la pesca professionale del novellame di sardina (Sardina pilchardus) e del rossetto (Aphia minuta) sia consentita per 60 giorni consecutivi a decorrere dal 25 di gennaio 2010, con esclusione dei festivi, tenendo conto della seguenti modalità: dal 25 gennaio 2010 e fino al 23 febbraio 2010, sarà consentito, dall’alba al tramonto, il prelievo di novellame di sardina e del rossetto in tutti i compartimenti marittimi dell’Isola, con esclusione della zona di mare compresa tra la foce del fiume Belice e Capo Bianco; dal 24 febbraio 2010 e fino al 25 marzo 2010, la predetta attività di pesca proseguirà in tutti i compartimenti marittimi dell’Isola.
Gli armatori delle imbarcazioni dovranno fornire settimanalmente all’Autorità marittima competente i dati riguardanti le catture giornaliere in termini di quantità, località, numero di cale svolte ed ore di pesca. Gli stessi dovranno fornire un campione della cattura a richiesta degli Istituti di ricerca che hanno predisposto i Piani di Gestione regionali. Il decreto è stato inviato alla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione ed il testo integrale è sul sito internet del dipartimento.
Gli armatori delle imbarcazioni dovranno fornire settimanalmente all’Autorità marittima competente i dati riguardanti le catture giornaliere in termini di quantità, località, numero di cale svolte ed ore di pesca. Gli stessi dovranno fornire un campione della cattura a richiesta degli Istituti di ricerca che hanno predisposto i Piani di Gestione regionali. Il decreto è stato inviato alla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione ed il testo integrale è sul sito internet del dipartimento.
"Discarica" di Quattropani. Così non può restare. Nuova interrogazione del consigliere Biviano
Nuova interrogazione di Giacomo Biviano del Pd al Sindaco Mariano Bruno e per conoscenza all'assessore all'Ecologia Giulio China, al dirigente Nico Russo, al dirigente della Provincia Giuseppe Celi e al Prefetto. OGGETTO: Deposito di materiale ferroso e carcasse d’auto in area provinciale nella frazione di Quattropani.
Egregio Sindaco,
Ricevo la sua nota del 05 dicembre 2009, Prot. 45970, in risposta all’interrogazione del 15 settembre 2009, Prot. 34705, e alla diffida per mancata risposta del 30 novembre 2009, Prot. 44838, con all’oggetto “Deposito di materiale ferroso e carcasse d’auto in area provinciale nella frazione di Quattropani”, nella quale Lei scrive:“Si fa seguito alla Sua interrogazione segnata a margine e relativa all’oggetto, introitata al N° 34705 del protocollo generale dell’Ente in data 15 settembre 2009 nonché alla nostra nota di riscontro prot. N° 35698 del 22 settembre 2009, per comunicarLe che la provincia Regionale, dopo aver acconsentito, in un primo momento, l’utilizzazione per depositarvi, temporaneamente, carcasse di auto e materiale ferroso abbandonato anche lungo le strade provinciali, ha richiesto l’intervento del Servizio Ambientale della stessa Provincia, procedendo, successivamente, a trasmettere all’Autorità Giudiziaria, una notizia di reato per gestione di discarica abusiva. Per questo motivo questo Ente è stato impossibilitato a poter accedere nell’anzidetta area per poterla sgomberare”.
Nella suddetta nota Lei conferma, dunque, quanto dichiarato più volte dal Dirigente Russo in totale contrasto con quanto invece affermato dal Dirigente della Provincia, Ing. Celi, il quale attraverso una lettera aperta precisa: “Al riguardo riteniamo di dover precisare che la Provincia non ha mai autorizzato a mezzo suoi funzionari depositi di sorta su siti di proprietà, anche e soprattutto perchè si sarebbe trattato di violazione di legge. L'accatastamento del materiale ferroso in questione è stato disposto e attuato arbitrariamente dall'amministrazione comunale di Lipari. Al riguardo il comandante della polizia municipale di Lipari nel contesto di una discussione telefonica avuta nel merito con lo scrivente, ha asserito che detta area era nella disponibilità del Comune di Lipari.
Respingiamo pertanto ogni possibile coinvolgimento di questo ente in una vicenda che certamente si concluderà con l'intervento diretto dell'autorità giudiziaria”.
Certamente uno dei due mente, ma questo sarà eventualmente chi di competenza ad accertarlo e a stabilire se si è proceduti con le dovute accortezze e in modo regolare oppure no.
Il problema più grave, però, rimane a tutt’oggi irrisolto. Da parecchi mesi, infatti, quelle carcasse d’auto e il materiale ferroso accatastato e accumulato giacciono in un’area che rischia di rimanere così per lungo tempo, rendendo di fatti la zona non solo indecorosa ma soprattutto pericolosa per i vari rischi ambientali che ne potrebbero derivare. Lei stesso, inoltre, non ha ancora risposto ad uno dei quesiti fondamentali all’ interrogazione del 15/09/2009, che pertanto riformulo:
Alla luce di quanto sopra, La interrogo per sapere che tipo di azioni intende intraprendere e se ha programmato un eventuale, quanto auspicato, incontro con l’Ente Provincia per porre rimedio a questa imbarazzante vicenda e ripulire al più presto l’area dai materiali ferrosi e dalle carcasse d’auto accumulati, onde evitare un possibile quanto probabile inquinamento ambientale, con gravi conseguenze per l’intera area.
In attesa di risposta, Le suggerisco, comunque, di intervenire con la massima umiltà e di chiedere all’Ente Provincia, ed eventualmente alla stessa autorità giudiziaria, il permesso per ripulire l’area. Sollecitare gli stessi ad effettuare i relativi sopralluoghi, ove ve ne fosse bisogno, e concordare il tipo d’intervento e bonifica da eseguire.
Inoltre, per quanto il sottoscritto ne sia a conoscenza, lo stesso Dirigente provinciale del settimo Dipartimento, Ing. Celi, ha dato la sua massima e piena disponibilità affinchè il Comune, con le dovute accortezze e le regolari autorizzazioni, proceda allo sgombero dell’area.
A questo punto Sindaco tutto dipende da Lei e come recita un vecchio detto ……“Quannu Betta voli filari fila puru cù filu stortu”…… Ma Lei, e non capisco il perché, stenta o non vuole proprio “filare”…………….
Se ritiene opportuno, ad ogni modo, rimetto a Lei la mia piena disponibilità nell’aiutarla a risolvere questa annosa e imbarazzante vicenda.
In attesa di risposta, confidando nella sua sensibilità, auspico, in ogni caso, un pronto ed immediato intervento.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Egregio Sindaco,
Ricevo la sua nota del 05 dicembre 2009, Prot. 45970, in risposta all’interrogazione del 15 settembre 2009, Prot. 34705, e alla diffida per mancata risposta del 30 novembre 2009, Prot. 44838, con all’oggetto “Deposito di materiale ferroso e carcasse d’auto in area provinciale nella frazione di Quattropani”, nella quale Lei scrive:“Si fa seguito alla Sua interrogazione segnata a margine e relativa all’oggetto, introitata al N° 34705 del protocollo generale dell’Ente in data 15 settembre 2009 nonché alla nostra nota di riscontro prot. N° 35698 del 22 settembre 2009, per comunicarLe che la provincia Regionale, dopo aver acconsentito, in un primo momento, l’utilizzazione per depositarvi, temporaneamente, carcasse di auto e materiale ferroso abbandonato anche lungo le strade provinciali, ha richiesto l’intervento del Servizio Ambientale della stessa Provincia, procedendo, successivamente, a trasmettere all’Autorità Giudiziaria, una notizia di reato per gestione di discarica abusiva. Per questo motivo questo Ente è stato impossibilitato a poter accedere nell’anzidetta area per poterla sgomberare”.
Nella suddetta nota Lei conferma, dunque, quanto dichiarato più volte dal Dirigente Russo in totale contrasto con quanto invece affermato dal Dirigente della Provincia, Ing. Celi, il quale attraverso una lettera aperta precisa: “Al riguardo riteniamo di dover precisare che la Provincia non ha mai autorizzato a mezzo suoi funzionari depositi di sorta su siti di proprietà, anche e soprattutto perchè si sarebbe trattato di violazione di legge. L'accatastamento del materiale ferroso in questione è stato disposto e attuato arbitrariamente dall'amministrazione comunale di Lipari. Al riguardo il comandante della polizia municipale di Lipari nel contesto di una discussione telefonica avuta nel merito con lo scrivente, ha asserito che detta area era nella disponibilità del Comune di Lipari.
Respingiamo pertanto ogni possibile coinvolgimento di questo ente in una vicenda che certamente si concluderà con l'intervento diretto dell'autorità giudiziaria”.
Certamente uno dei due mente, ma questo sarà eventualmente chi di competenza ad accertarlo e a stabilire se si è proceduti con le dovute accortezze e in modo regolare oppure no.
Il problema più grave, però, rimane a tutt’oggi irrisolto. Da parecchi mesi, infatti, quelle carcasse d’auto e il materiale ferroso accatastato e accumulato giacciono in un’area che rischia di rimanere così per lungo tempo, rendendo di fatti la zona non solo indecorosa ma soprattutto pericolosa per i vari rischi ambientali che ne potrebbero derivare. Lei stesso, inoltre, non ha ancora risposto ad uno dei quesiti fondamentali all’ interrogazione del 15/09/2009, che pertanto riformulo:
Alla luce di quanto sopra, La interrogo per sapere che tipo di azioni intende intraprendere e se ha programmato un eventuale, quanto auspicato, incontro con l’Ente Provincia per porre rimedio a questa imbarazzante vicenda e ripulire al più presto l’area dai materiali ferrosi e dalle carcasse d’auto accumulati, onde evitare un possibile quanto probabile inquinamento ambientale, con gravi conseguenze per l’intera area.
In attesa di risposta, Le suggerisco, comunque, di intervenire con la massima umiltà e di chiedere all’Ente Provincia, ed eventualmente alla stessa autorità giudiziaria, il permesso per ripulire l’area. Sollecitare gli stessi ad effettuare i relativi sopralluoghi, ove ve ne fosse bisogno, e concordare il tipo d’intervento e bonifica da eseguire.
Inoltre, per quanto il sottoscritto ne sia a conoscenza, lo stesso Dirigente provinciale del settimo Dipartimento, Ing. Celi, ha dato la sua massima e piena disponibilità affinchè il Comune, con le dovute accortezze e le regolari autorizzazioni, proceda allo sgombero dell’area.
A questo punto Sindaco tutto dipende da Lei e come recita un vecchio detto ……“Quannu Betta voli filari fila puru cù filu stortu”…… Ma Lei, e non capisco il perché, stenta o non vuole proprio “filare”…………….
Se ritiene opportuno, ad ogni modo, rimetto a Lei la mia piena disponibilità nell’aiutarla a risolvere questa annosa e imbarazzante vicenda.
In attesa di risposta, confidando nella sua sensibilità, auspico, in ogni caso, un pronto ed immediato intervento.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Filippo La Rosa Onlus organizza un corso di formazione per diplomandi geometri
La Filippo La Rosa Onlus, nell'ambito delle proprie attività, in collaborazione con l'Istituto comprensivo Isa Conti Eller Vainicher, con i propri sponsor e con alcune imprese edili operanti nel territorio delle Isole Eolie, presenterà in data 5 marzo 2010 , ed inizio immediato nel successivo giorno sette (7), un corso di formazione per diplomandi geometri, che li vedrà coinvolti in un programma della durata di 120 ore.
Al corso parteciperanno tutti gli alunni della classe quinta e quarta, dell'Istituto per Geometri di Lipari.
Il corso mira a dare agli alunni, con il supporto dei relatori del corso, in sinergia con il corpo docenti, nozioni pratiche per la definizione di un progetto edile reale, dal rilievo in situ agli esecutivi progettuali e contabili di cantiere. Il tutto con attenzione particolare alla tradizione dell'architettura eolaiana ed al rispetto delle norme paesaggistiche ed urbnistiche vigenti.
Tale idea formativa, nasce dalla nota esigenza di specializzazione richiesta ai nuovi giovani professionisti che si affacciano al mondo del lavoro.
La Filippo La Rosa Onlus, con l'ausilio di alcuni professionisti Eoliani, anche giovani, è certa di mettere a disposizione degli allievi, una valida base formativa utile alla loro futura professione.
Il Presidente
Ing. Gaetano Merlino
Al corso parteciperanno tutti gli alunni della classe quinta e quarta, dell'Istituto per Geometri di Lipari.
Il corso mira a dare agli alunni, con il supporto dei relatori del corso, in sinergia con il corpo docenti, nozioni pratiche per la definizione di un progetto edile reale, dal rilievo in situ agli esecutivi progettuali e contabili di cantiere. Il tutto con attenzione particolare alla tradizione dell'architettura eolaiana ed al rispetto delle norme paesaggistiche ed urbnistiche vigenti.
Tale idea formativa, nasce dalla nota esigenza di specializzazione richiesta ai nuovi giovani professionisti che si affacciano al mondo del lavoro.
La Filippo La Rosa Onlus, con l'ausilio di alcuni professionisti Eoliani, anche giovani, è certa di mettere a disposizione degli allievi, una valida base formativa utile alla loro futura professione.
Il Presidente
Ing. Gaetano Merlino
Effettuato l'intervento sul professor Iacolino.
Si è da poco concluso a Milazzo l'intervento chirurgico a cui è stato sottoposto il professore Giuseppe Iacolino dopo che aveva riportato la frattura della testa del femore destro. L'intervento, da quanto abbiamo appreso, dovrebbe essere perfettamente riuscito.
Il novantenne storico liparese, così come abbiamo appreso dal figlio Gianni, al quale ci siamo rivolti per avere notizie, ha affrontato l'intervento con grande tranquillità, così come d'altronde è nella sia indole.
Eolie news, anche a nome di tutti gli eoliani che l'apprezzano e lo stimano, porge al professor Iacolino gli auguri per una pronta guarigione.
Il novantenne storico liparese, così come abbiamo appreso dal figlio Gianni, al quale ci siamo rivolti per avere notizie, ha affrontato l'intervento con grande tranquillità, così come d'altronde è nella sia indole.
Eolie news, anche a nome di tutti gli eoliani che l'apprezzano e lo stimano, porge al professor Iacolino gli auguri per una pronta guarigione.
Le news dal Patronato Epas di Lipari
Patronato Epas
Sportello di Lipari- Piazza Matteotti
Comunicato:
C’è ancora tempo fino al 31 gennaio per poter presentare istanza alla Provincia Regionale di Messina ai fini dell’ottenimento dei contributi previsti , nell’ambito del Piano Anticrisi , per il sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie.
Tali interventi sono a favore dei lavoratori e delle famiglie residenti nei comuni della Provincia di Messina che per effetto di crisi aziendali o di mercato a partire dal 01.01.2009 sono interessati da provvedimenti di:
Cassa integrazione straordinaria e in deroga
Mobilità ordinaria e in deroga
Interruzione dell’attività lavorativa a seguito di licenziamento (salvo che per giustificato motivo )
Mancato rinnovo del contratto a tempo determinato o di contratti di lavoro atipici mono committenti
Per informazioni rivolgersi allo sportello di Lipari del Patronato Epas in Piazza Matteotti
Sportello di Lipari- Piazza Matteotti
Comunicato:
C’è ancora tempo fino al 31 gennaio per poter presentare istanza alla Provincia Regionale di Messina ai fini dell’ottenimento dei contributi previsti , nell’ambito del Piano Anticrisi , per il sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie.
Tali interventi sono a favore dei lavoratori e delle famiglie residenti nei comuni della Provincia di Messina che per effetto di crisi aziendali o di mercato a partire dal 01.01.2009 sono interessati da provvedimenti di:
Cassa integrazione straordinaria e in deroga
Mobilità ordinaria e in deroga
Interruzione dell’attività lavorativa a seguito di licenziamento (salvo che per giustificato motivo )
Mancato rinnovo del contratto a tempo determinato o di contratti di lavoro atipici mono committenti
Per informazioni rivolgersi allo sportello di Lipari del Patronato Epas in Piazza Matteotti
PESCA: UE; TONNO ROSSO, RIUNIONE POSITIVA CON ITALIA
''E' stata una riunione positiva e costruttiva per definire gli orientamenti per la gestione della prossima campagna di pesca del tonno rosso'' l'incontro, lunedi' a Bruxelles, tra il sottosegretario con delega alla pesca Antonio Buonfiglio e i vertice della Direzione generale per la pesca all'Esecutivo Ue, la DG 'Mare'. Lo hanno detto all'ANSA fonti della Commissione europea. I tecnici delle due amministrazioni sono ora all'opera per definire in dettaglio l'intesa, mentre risulta che una riunione sia gia' stata convocata per domani dal ministero a Roma per un incontro con i rappresentanti dei pescatori di tonno rosso. Nell'intesa rientrano gli adempimenti che ogni stato membro deve fare per adeguarsi alle raccomandazioni della Commissione internazionale per la gestione dei tonni nell'Atlantico (Iccat): che vanno dall'adeguamento delle quote di pesca (la riduzione per l'Italia e' di circa il 30%), ai nuovi obblighi per la riduzione della flotta. Il via libera da parte del Consiglio Ue all'integrazione nella legislazione europea delle raccomandazioni dell'Iccat e' in programma per la sessione ministeriale di aprile in base al calendario della neopresidenza spagnola dell'Ue.
Lipari: Borse di studio Avis agli studenti Morsillo e Favaloro . Eoliani tra i più generosi nella donazione di sangue (dalla Gazzetta del sud di oggi)
(Salvatore Sarpi- Gazzetta del sud) Consegnate ieri all'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Isa Conti" di Lipari le borse di studio Avis per l'anno scolastico 2008-2009. La cerimonia si è tenuta nell'aula magna dell'Istituto nel contesto della "giornata della donazione del sangue", rivolta agli studenti delle quinte classi ed eventuali altri studenti maggiorenni presenti in altre classi, così come da protocollo sottoscritto dall'AVIS di Lipari e dal "Conti".
Le borse di studio di 500 euro cadauna sono state assegnate agli studenti Giulia Morsillo e Francesco Favaloro. Per quest'ultimo, fuori sede per motivi di studio, l'attestato e la borsa di studio sono stati ritirati dalla mamma.
Prima della cerimonia sono intervenuti il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile e il presidente dell'Avis di Lipari Giovanni Biviano che hanno ricordato l'importanza della donazione del sangue e i numeri sempre crescenti, in tema di donazione (sopratutto grazie ai giovani) dell'Avis liparese.
Al punto che, nel rapporto donazioni-popolazione residente (765/12.000), l'associazione eoliana è ai primissimi posti in Europa.
Le borse di studio di 500 euro cadauna sono state assegnate agli studenti Giulia Morsillo e Francesco Favaloro. Per quest'ultimo, fuori sede per motivi di studio, l'attestato e la borsa di studio sono stati ritirati dalla mamma.
Prima della cerimonia sono intervenuti il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile e il presidente dell'Avis di Lipari Giovanni Biviano che hanno ricordato l'importanza della donazione del sangue e i numeri sempre crescenti, in tema di donazione (sopratutto grazie ai giovani) dell'Avis liparese.
Al punto che, nel rapporto donazioni-popolazione residente (765/12.000), l'associazione eoliana è ai primissimi posti in Europa.
ISA CONTI: L’impianto elettrico e gli apparati di riscaldamento
(Dimitri Greco) Dopo diverse segnalazioni, finalmente a distanza di quattro mesi, la Provincia Regionale di Messina, come promesso, ha potenziato e realizzato l’impianto elettrico e di riscaldamento in tutte le aule indispensabile per il periodo invernale.
Un ringraziamento particolare va al Dirigente Scolastico, prof.ssa Tommasa Basile, che sin dal primo istante ha preso a cuore la situazione, portandola avanti con forza e determinazione, alla prof.ssa Livoti e ai tecnici della Provincia che si sono dimostrati disponibili nel collaborare e risolvere la difficoltà riscontrata.
Spero che si continui a procedere sulla strada del confronto, della collaborazione e del rispetto reciproco per far si che si lavori tutti insieme con dedizione, sintonia e professionalità. Grazie!
Brevi
Stazione ferroviaria di Milazzo- Non paga dell'iniziativa intrapresa l'imprenditrice turistica Silvia Carbone, che a proposito della stazione di Milazzo aveva già scritto ai sindaci e agli assessori al turismo di Lipari e Milazzo (troverete la lettera tra le news di ieri) , ha giustamente ampliato la portata della protesta e delle richieste scrivendo anche a Ferrovie dello Stato ed agli Assessori regionali siciliani, Gentile e Strano. Logico attendersi, comunque, che si facciano sentire anche gli altri operatori visto che il problema riguarda tutti.
GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA 2010- I LINK PER SCARICARE IL BANDO DI CONCORSO E LA SCHEDA DI ISCRIZIONE:
BANDO: http://nuke.gruppolatino.net/LinkClick.aspx?fileticket=bv3YbrDm5Vk%3d&tabid=57&mid=694&language=it-IT
SCHEDA D'ISCRIZIONE: http://nuke.gruppolatino.net/LinkClick.aspx?fileticket=%2bc9wzMW95HM%3d&tabid=57&mid=694&language=it-IT
GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA 2010- I LINK PER SCARICARE IL BANDO DI CONCORSO E LA SCHEDA DI ISCRIZIONE:
BANDO: http://nuke.gruppolatino.net/LinkClick.aspx?fileticket=bv3YbrDm5Vk%3d&tabid=57&mid=694&language=it-IT
SCHEDA D'ISCRIZIONE: http://nuke.gruppolatino.net/LinkClick.aspx?fileticket=%2bc9wzMW95HM%3d&tabid=57&mid=694&language=it-IT
giovedì 21 gennaio 2010
Frattura del femore per lo storico Iacolino
Lo storico liparese prof. Giuseppe Iacolino, 90 anni, dopo una brutta caduta ha riportato la frattura della testa del femore destro e domani mattina sarà sottoposto ad intervento chirurgico a Milazzo.
Accanto a lui vi sono i figli Gianni e Venanzio.
Al prof. Iacolino vanno gli auguri di Eolienews e, ovviamente, di tutta la comunità eoliana.
Circomare e Guardia Costiera di Lipari: Resoconto "Operazione Giano" e prosecuzione attività ispettiva
Comunicato Stampa Ufficio Circondariale marittimo- Guardia Costiera Lipari
Oggetto: Attività di controllo in materia di pesca e commercializzazione del prodotto ittico – Resoconto “Operazione Giano” e prosecuzione attività ispettiva.
Dal 10 al 23 Dicembre scorso si è svolta, nell’ambito di un operazione complessa di controllo sulla filiera del prodotto ittico a carattere nazionale denominata “Operazione Giano”, un’attività di controllo in materia di “Etichettatura e tracciabilità” del prodotto ittico ai sensi del D.M. del 27/03/2002 ed in materia di “Rintracciabilità” ai sensi del Reg.CE 178/02.
Gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari hanno effettuato n°64 controlli ispettivi su M/B da pesca locali, pescherie, grossisti locali, ristoranti e cooperative pesca, accertando la corretta presenza della documentazione accompagnatoria al prodotto ittico unitamente, con particolare riferimento alle rivendite, all’accertamento della corretta “etichettatura” del prodotto esposto, a tutela e garanzia del consumatore finale.
Sono sati effettuati controlli a terra ed in mare, rilevando n°4 infrazioni amministrative che hanno portato all’elevazione di verbali di contestazione degli addebiti per un totale di € 3010,00.
A fine dello stesso mese di Dicembre 2009, il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha disposto il controllo presso i grossisti locali della presenza di eventuali “Filetti di Cernia”, segnalati dal Centro Controllo Nazionale Pesca come possibile obiettivo di “Frode in commercio”, ai sensi dell’art.515 del Codice Penale, non rilevandone la presenza sul territorio.
All’inizio della seconda decade del mese in corso, si è provveduto al controllo del prodotto ittico denominato “Bianchetto”, il cui nome scientifico è “sardina pilchardus”, localmente conosciuto come “Neonata” o “Maiautica”; la pesca in ambito regionale, annualmente autorizzata con Decreto Assessoriale ad hoc dalla regione Siciliana, non era stata decretata, ma sui banchi di vendita locali si è rilevata la presenza di novellame. Per questo motivo sono stati posti in essere i dovuti controlli rilevando, attraverso la documentazione accompagnatoria, la provenienza “regolare” del prodotto ittico della specie denominata “Rossetto” dalla regione Puglia, zona di pesca Manfredonia, la cui marineria è stata autorizzata alla pesca del novellame della specie in oggetto, con provvedimento apposito, sin dal 11.01.2010.
L’obiettivo delle suddette operazioni e dei successivi controlli hanno, ovviamente, il fine di garantire la corretta implementazione della vigente normativa comunitaria in materia.
Lipari, 21.01.2009
Oggetto: Attività di controllo in materia di pesca e commercializzazione del prodotto ittico – Resoconto “Operazione Giano” e prosecuzione attività ispettiva.
Dal 10 al 23 Dicembre scorso si è svolta, nell’ambito di un operazione complessa di controllo sulla filiera del prodotto ittico a carattere nazionale denominata “Operazione Giano”, un’attività di controllo in materia di “Etichettatura e tracciabilità” del prodotto ittico ai sensi del D.M. del 27/03/2002 ed in materia di “Rintracciabilità” ai sensi del Reg.CE 178/02.
Gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari hanno effettuato n°64 controlli ispettivi su M/B da pesca locali, pescherie, grossisti locali, ristoranti e cooperative pesca, accertando la corretta presenza della documentazione accompagnatoria al prodotto ittico unitamente, con particolare riferimento alle rivendite, all’accertamento della corretta “etichettatura” del prodotto esposto, a tutela e garanzia del consumatore finale.
Sono sati effettuati controlli a terra ed in mare, rilevando n°4 infrazioni amministrative che hanno portato all’elevazione di verbali di contestazione degli addebiti per un totale di € 3010,00.
A fine dello stesso mese di Dicembre 2009, il Comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo ha disposto il controllo presso i grossisti locali della presenza di eventuali “Filetti di Cernia”, segnalati dal Centro Controllo Nazionale Pesca come possibile obiettivo di “Frode in commercio”, ai sensi dell’art.515 del Codice Penale, non rilevandone la presenza sul territorio.
All’inizio della seconda decade del mese in corso, si è provveduto al controllo del prodotto ittico denominato “Bianchetto”, il cui nome scientifico è “sardina pilchardus”, localmente conosciuto come “Neonata” o “Maiautica”; la pesca in ambito regionale, annualmente autorizzata con Decreto Assessoriale ad hoc dalla regione Siciliana, non era stata decretata, ma sui banchi di vendita locali si è rilevata la presenza di novellame. Per questo motivo sono stati posti in essere i dovuti controlli rilevando, attraverso la documentazione accompagnatoria, la provenienza “regolare” del prodotto ittico della specie denominata “Rossetto” dalla regione Puglia, zona di pesca Manfredonia, la cui marineria è stata autorizzata alla pesca del novellame della specie in oggetto, con provvedimento apposito, sin dal 11.01.2010.
L’obiettivo delle suddette operazioni e dei successivi controlli hanno, ovviamente, il fine di garantire la corretta implementazione della vigente normativa comunitaria in materia.
Lipari, 21.01.2009
Piano casa in Sicilia. Via libera in commissione
Via libera alla legge sul “piano casa” della Regione siciliana in commissione Edilizia e Territorio dell'Assemblea Regionale. La norma, che aveva visto l'approvazione dell'articolato lo scorso 16 dicembre, potrà ora essere trasmessa a sala d'Ercole per la definitiva trasformazione in legge.
A dicembre era stato completato l’esame dell’articolato poi i lavori si erano fermati per un’ulteriore riflessione sulle norme aggiuntive ed in particolare sulle limitazioni all’applicazione delle disposizioni della nuova legge.
In quella sede erano stati confermati gli ampliamenti rispettando appieno le indicazioni provenienti dall’accordo Stato – Regioni ovvero solo nelle unità immobiliari unifamiliari o bifamiliari e limitatamente ad immobili di piccola dimensione.
“Intendiamo regolamentare un settore strategico dell’economia isolana – afferma Gentile – che, generando investimenti privati, avrà un forte impatto sull’occupazione. Il Piano Casa risponde alle esigenze di semplificazione normativa, superando ogni ostacolo burocratico ed interpretativo. Il Governo regionale - conclude l’assessore - procederà su questa strada ritenendo il Piano Casa un vero e proprio volano per il rilancio delle politiche abitative ed edilizie in Sicilia.” “L'approvazione, da parte della commissione territorio dell'Assemblea regionale siciliana, del disegno di legge sul piano casa è una buona notizia per la Sicilia. Si tratta di una norma che certamente darà vita ad un circuito virtuoso di investimenti privati che potranno movimentare l’economia siciliana, nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni urbanistiche. Uno stimolo per l'economia siciliana di cui l'isola sente il bisogno”
Lo dice il Presidente della Regione Raffaele Lombardo commentando l'approvazione in commissione del ddl sul piano casa.
“E' opportuno ricordare che si tratta di interventi di ampliamento o abbattimento e ricostruzione di edifici già esistenti e non di nuova edilizia”.
“Con questo disegno di legge – aggiunge Lombardo – vogliamo anche tutelare il territorio da cementificazioni selvagge o speculazioni, avendo pensato norme di salvaguardia per evitare che questa opportunità possa trasformarsi in una sorta di nuova sanatoria indiretta. Al contrario la nuova legge permetterà di riqualificare e ammodernare gli edifici della nostra isola dotandoli anche di importanti strumenti antisismici, di sistemi per la biodelizia ed il recupero dell'energia e di impianti di sicurezza di ultima generazione. Sono stati pensati strumenti di salvaguardia per gli edifici che abbiano valore monumentale e per i centri storici”.
“Infine è importante sottolineare – conclude il Presidente della Regione - come siano state previste precise limitazioni anche nelle aree a rischio idrogeologico”
A dicembre era stato completato l’esame dell’articolato poi i lavori si erano fermati per un’ulteriore riflessione sulle norme aggiuntive ed in particolare sulle limitazioni all’applicazione delle disposizioni della nuova legge.
In quella sede erano stati confermati gli ampliamenti rispettando appieno le indicazioni provenienti dall’accordo Stato – Regioni ovvero solo nelle unità immobiliari unifamiliari o bifamiliari e limitatamente ad immobili di piccola dimensione.
“Intendiamo regolamentare un settore strategico dell’economia isolana – afferma Gentile – che, generando investimenti privati, avrà un forte impatto sull’occupazione. Il Piano Casa risponde alle esigenze di semplificazione normativa, superando ogni ostacolo burocratico ed interpretativo. Il Governo regionale - conclude l’assessore - procederà su questa strada ritenendo il Piano Casa un vero e proprio volano per il rilancio delle politiche abitative ed edilizie in Sicilia.” “L'approvazione, da parte della commissione territorio dell'Assemblea regionale siciliana, del disegno di legge sul piano casa è una buona notizia per la Sicilia. Si tratta di una norma che certamente darà vita ad un circuito virtuoso di investimenti privati che potranno movimentare l’economia siciliana, nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni urbanistiche. Uno stimolo per l'economia siciliana di cui l'isola sente il bisogno”
Lo dice il Presidente della Regione Raffaele Lombardo commentando l'approvazione in commissione del ddl sul piano casa.
“E' opportuno ricordare che si tratta di interventi di ampliamento o abbattimento e ricostruzione di edifici già esistenti e non di nuova edilizia”.
“Con questo disegno di legge – aggiunge Lombardo – vogliamo anche tutelare il territorio da cementificazioni selvagge o speculazioni, avendo pensato norme di salvaguardia per evitare che questa opportunità possa trasformarsi in una sorta di nuova sanatoria indiretta. Al contrario la nuova legge permetterà di riqualificare e ammodernare gli edifici della nostra isola dotandoli anche di importanti strumenti antisismici, di sistemi per la biodelizia ed il recupero dell'energia e di impianti di sicurezza di ultima generazione. Sono stati pensati strumenti di salvaguardia per gli edifici che abbiano valore monumentale e per i centri storici”.
“Infine è importante sottolineare – conclude il Presidente della Regione - come siano state previste precise limitazioni anche nelle aree a rischio idrogeologico”
Quindici gennaio. La mareggiata e la peripezia del "Filippo Lippi"
Vi proponiamo alcuni immagini tratte da un video amatoriale realizzato il 15 gennaio scorso durante la mareggiata che ha investito l'arcipelago, Canneto in particolare.
E' un video che "narra" del mare in tempesta, di strade allagate ed inoltre propone le inedite immagini dell'avventuroso approdo del traghetto Filippo Lippi a Sottomonastero. Un grazie a chi ci ha fornito il dvd con le immagini dal quale abbiamo estrapolato alcuni passaggi.
IL VIDEO:
Stazione ferroviaria di Milazzo. Così non và. Lettera dell'operatrice turistica Silvia Carbone ai sindaci di Lipari e Milazzo
Una lettera è stata inviata dall'operatrice turistica liparese Silvia Carbone ai sindaci di Lipari e Milazzo e agli assessori al Turismo di entrambi i comuni. Oggetto :Stazione ferroviaria di Milazzo
La sottoscritta Silvia Carbone, titolare di un’attività ricettiva sita nel Comune di Lipari,
chiede alle SS.VV.Ill.me di volerla mettere al corrente di tutto ciò che è stato posto in essere da codeste Spettabili Amministrazioni, ognuna per le Sue competenze, al fine di risolvere il gravissimo problema del malfunzionamento della Stazione Ferroviaria di Milazzo, che allo stato attuale crea grande nocumento al transito sia di residenti che di turisti.
Non sta certamente a me, semplice cittadina, descrivere a Voi il tipo di ripercussioni che si avranno nel corso della stagione turistica in arrivo, stagione già gravemente compromessa dalla pesante crisi che vede coinvolta l’economia dell’intero paese.
Resto in attesa di un Vs cortese nonché solerte riscontro.
Silvia Carbone
Amministratore Unico Casajanca S.r.l.
La sottoscritta Silvia Carbone, titolare di un’attività ricettiva sita nel Comune di Lipari,
chiede alle SS.VV.Ill.me di volerla mettere al corrente di tutto ciò che è stato posto in essere da codeste Spettabili Amministrazioni, ognuna per le Sue competenze, al fine di risolvere il gravissimo problema del malfunzionamento della Stazione Ferroviaria di Milazzo, che allo stato attuale crea grande nocumento al transito sia di residenti che di turisti.
Non sta certamente a me, semplice cittadina, descrivere a Voi il tipo di ripercussioni che si avranno nel corso della stagione turistica in arrivo, stagione già gravemente compromessa dalla pesante crisi che vede coinvolta l’economia dell’intero paese.
Resto in attesa di un Vs cortese nonché solerte riscontro.
Silvia Carbone
Amministratore Unico Casajanca S.r.l.
Associazione commercianti Eolie. Richiesta convocazione al sindaco per pianificazione stagione turistica 2010
Prima richiesta ufficiale dell'Associazione commercianti Eolie al sindaco del comune di Lipari
IL Testo:
Al Sig. Sindaco del
Comune di L I P A R I
L’associazione commercianti Eolie nell’interesse delle categorie di lavoro rappresentate, chiede alla SS. LL. di essere convocata o di ricevere comunicazioni in merito alla necessaria pianificazione per la stagione turistica 2010 delle seguenti materie:
Ordinanze isole pedonali
Concessioni aree pubbliche e regolamentazione commercio ambulante
Previsioni mercatini e fiere
Autorizzazioni suolo pubblico
Confidiamo in un celere riscontro, ciò al fine di avere il tempo di meglio organizzare il lavoro e la fruibilità delle isole per la stagione turistica. Ovviamente sempre disponibili a qualsiasi informazione o suggerimento ci venisse richiesto.
Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
Lipari, li 21/01/2010
IL Vice Presidente
Maurizio Acquaro
Al Sig. Sindaco del
Comune di L I P A R I
L’associazione commercianti Eolie nell’interesse delle categorie di lavoro rappresentate, chiede alla SS. LL. di essere convocata o di ricevere comunicazioni in merito alla necessaria pianificazione per la stagione turistica 2010 delle seguenti materie:
Ordinanze isole pedonali
Concessioni aree pubbliche e regolamentazione commercio ambulante
Previsioni mercatini e fiere
Autorizzazioni suolo pubblico
Confidiamo in un celere riscontro, ciò al fine di avere il tempo di meglio organizzare il lavoro e la fruibilità delle isole per la stagione turistica. Ovviamente sempre disponibili a qualsiasi informazione o suggerimento ci venisse richiesto.
Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.
Lipari, li 21/01/2010
IL Vice Presidente
Maurizio Acquaro
Porticello:Piove.... Ci risiamo!
La pioggia intensa (per fortuna durata non più di tanto) ripropone i soliti disagi nelle zone più a rischio di Lipari (Valle, Ponte, S. Lucia e anche in molte strade del centro). Ma la situazione più allucinante continua a registrarsi a Porticello nei pressi degli ex impianti dell'azienda Pumex.
Dalla montagna sono finiti sulla sede stradale (ufficialmente chiusa al traffico da novembre ma nella quale transitano tutti) pietre, detriti e pomice.
Il muro delimitatorio di contenimento tarda ad essere realizzato ed Acquacalda continua a restare sempre più isolata e...martoriata.
A Lipari, tempo permettendo, hanno preso il via oggi i lavori di scarifica e bitumazione di alcune sedi stradali. L'operazione ha preso il via da Lami.
Dalla montagna sono finiti sulla sede stradale (ufficialmente chiusa al traffico da novembre ma nella quale transitano tutti) pietre, detriti e pomice.
Il muro delimitatorio di contenimento tarda ad essere realizzato ed Acquacalda continua a restare sempre più isolata e...martoriata.
A Lipari, tempo permettendo, hanno preso il via oggi i lavori di scarifica e bitumazione di alcune sedi stradali. L'operazione ha preso il via da Lami.
Lipari: Consegnate le borse di studio Avis
Consegnate stamattina all'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Isa Conti" di Lipari le borse di studio Avis per l'anno scolastico 2008-2009.
La cerimonia si è tenuta nell'aula magna dell'Istituto nel contesto della "giornata della donazione del sangue", rivolta agli studenti delle quinte classi ed eventuali altri studenti maggiorenni presenti in altre classi, così come da protocollo sottoscritto dall'AVIS di Lipari e dal "Conti".
Le borse di studio di 500 euro cadauna sono state assegnate agli studenti Giulia Morsillo e Francesco Favaloro.
Le borse di studio di 500 euro cadauna sono state assegnate agli studenti Giulia Morsillo e Francesco Favaloro.
Per quest'ultimo, fuori sede per motivi di studio, l'attestato e la borsa di studio sono stati ritirati dalla mamma.
Prima della cerimonia sono intervenuti il dirigente scolastico prof.ssa Tommasa Basile e il presidente dell'Avis di Lipari Giovanni Biviano che hanno ricordato l'importanza della donazione del sangue e i numeri sempre crescenti, in tema di donazione(sopratutto grazie ai giovani) dell'Avis liparese. Al punto che, nel rapporto donazioni-popolazione residente (765- 12.000), l'associazione eoliana è ai primissimi posti in Europa.
IL VIDEO:
Il video della cerimonia è visibile anche su youtube cliccare su questo link:
Lipari: Vetrine, condizionatori, insegne fuorilegge. Pubblicate le prime undici ordinanze di smonto e messa in pristino
(Peppe Paino-Gazzetta del sud) Sarà come una sorta di "repulisti" generale che solleverà, ovviamente, critiche e polemiche. Se non altro perché tutto ciò avviene a nove anni dalla pubblicazione e quindi dall'entrata in vigore del Piano Paesistico delle Eolie firmato dall'assessore regionale dell'epoca Fabio Granata. Strumento che all'art.38 ( seppur trattasi di norma transitoria) indica espressamente le modalità di collocazione e di realizzazione di insegne a bandiera, tende, vetrine in alluminio, condizionatori. Norma in violazione della quale, così come in violazione del Regolamento edilizio comunale, c'è solo un'alternativa: la rimozione.
Una vera e propria mazzata per commercianti, ed esercenti in genere, in un momento di forte crisi che, al di la delle statistiche sui consumi, viste a destra e a sinistra , non risparmiano, in ogni caso, la categoria dall'impegno quotidiano di far sopravvivere le loro attività. Specie in isole che vivono di quindici giorni di turismo annuale. Ieri sono state pubblicate all'albo pretorio del Comune le prime undici ordinanze di smonto: destinatari dei provvedimenti, dopo i controlli di novembre dei tecnici comunali dell'ufficio illeciti ditte di varie tipologie commerciali. Negozi presenti in pieno centro storico.
Ma si preannunciano tanti altri provvedimenti che saranno recapitati oltre che su Lipari anche nelle sue isole minori. Nelle ordinanze il responsabile del servizio, geom. Claudio Beninati e il dirigente, arch. Biagio De Vita contestano la collocazione nel frontespizio delle attività di strutture e arredi, senza autorizzazione. In violazione, più precisamente, dell'art. 6 del Regolamento edilizio comunale " in assenza di concessione"; in violazione «dell'art. 38 del Piano Paesistico per aver realizzato le opere in assenza di parere della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, in area sottoposta a vincolo paesaggistico».
Opere che, prosegue il dispositivo, sono state realizzate anche in contrasto con il disposto dell'art. 31 della legge nazionale 150 modificata e integrata negli anni. I destinatari dei provvedimenti avranno 90 giorni di tempo per smontare quanto collocato fuori dai negozi e per il ripristino dei luoghi. In alternativa provvederà il Comune con addebito delle spese. L'amministrazione comunale si sta adoperando per trovare soluzioni che al momento sembrano difficili da reperire, anche se non si tratta di una missione impossibile.
Si ipotizza, a tal proposito, la modifica dell'art. 38 del Ptp e del Regolamento edilizio. In ogni caso di fronte alla notifica di un'ordinanza di smonto non c'è solo la via della rimozione di quanto collocato fuori dai negozi. Si può presentare ricorso amministrativo al Tar. Le spese da affrontare scoraggeranno le velleità di chi non intende arrendersi ?
Una vera e propria mazzata per commercianti, ed esercenti in genere, in un momento di forte crisi che, al di la delle statistiche sui consumi, viste a destra e a sinistra , non risparmiano, in ogni caso, la categoria dall'impegno quotidiano di far sopravvivere le loro attività. Specie in isole che vivono di quindici giorni di turismo annuale. Ieri sono state pubblicate all'albo pretorio del Comune le prime undici ordinanze di smonto: destinatari dei provvedimenti, dopo i controlli di novembre dei tecnici comunali dell'ufficio illeciti ditte di varie tipologie commerciali. Negozi presenti in pieno centro storico.
Ma si preannunciano tanti altri provvedimenti che saranno recapitati oltre che su Lipari anche nelle sue isole minori. Nelle ordinanze il responsabile del servizio, geom. Claudio Beninati e il dirigente, arch. Biagio De Vita contestano la collocazione nel frontespizio delle attività di strutture e arredi, senza autorizzazione. In violazione, più precisamente, dell'art. 6 del Regolamento edilizio comunale " in assenza di concessione"; in violazione «dell'art. 38 del Piano Paesistico per aver realizzato le opere in assenza di parere della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Messina, in area sottoposta a vincolo paesaggistico».
Opere che, prosegue il dispositivo, sono state realizzate anche in contrasto con il disposto dell'art. 31 della legge nazionale 150 modificata e integrata negli anni. I destinatari dei provvedimenti avranno 90 giorni di tempo per smontare quanto collocato fuori dai negozi e per il ripristino dei luoghi. In alternativa provvederà il Comune con addebito delle spese. L'amministrazione comunale si sta adoperando per trovare soluzioni che al momento sembrano difficili da reperire, anche se non si tratta di una missione impossibile.
Si ipotizza, a tal proposito, la modifica dell'art. 38 del Ptp e del Regolamento edilizio. In ogni caso di fronte alla notifica di un'ordinanza di smonto non c'è solo la via della rimozione di quanto collocato fuori dai negozi. Si può presentare ricorso amministrativo al Tar. Le spese da affrontare scoraggeranno le velleità di chi non intende arrendersi ?
Regione. Si alle riforme promesse da Lombardo
Archiviato il dibattito sulla fiducia ed forte di quei 27 voti dei deputati del Pdl-Sicilia e del Mpa con cui è stato bocciato l'ordine del giorno di Pdl e Udc, che sono riusciti ad ottenerne appena 17, ma anche del sostegno dei 28 deputati del Pd che ieri notte non hanno partecipato al voto, il presidente della Regione Raffaele Lombardo può ora dedicarsi alle promesse riforme, cominciando dalla riorganizzazione della macchina amministrativa regionale. Quanti Lombardo sosteneva remassero contro, impedendogli l'attuazione del programma, lealisti del Pdl e Udc, sono ora ufficialmente all'opposizione e, in quanto tali, possono solo ritardare l'approvazione dei provvedimenti.
Lo stesso attacco al prof. Gaetano Armao, con l'ordine del giorno che ne sollecitava la censura, nella convinzione che il Pd , che un mese fa aveva chiesto e di fatto ottenuto il ritiro delle deleghe di assessore alla Presidenza, lo votasse, si è risolto in un nulla di fatto. Quell'ordine del giorno, infatti, ha ottenuto solo 18 voti a favore e 25 contrari. Lombardo, a conclusione di ben nove ore di estenuante dibattito, nel corso del quale le accuse di inciucismo e di tradimento si sono sprecate, ha replicato spiegando che, intanto, la maggioranza ufficiale non è cambiata, ma si è solo dimezzata.
Infatti, tanto Pdl-Sicilia quanto l'Mpa facevano e fanno parte della coalizione originaria. Inoltre, a provocare la rottura dei rapporti con l'altra metà della coalizione, chi lo accusa di tradimento dovrebbe ricordare che non era mai accaduto nella storia della Regione, ma anche in quella della Repubblica, che giunto in commissione un disegno di legge del governo venisse accantonato per mandare in aula quello del capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, com'è accaduto per la riforma sanitaria, il cui testo governativo è stato ripristinato nel corso del dibattito a Sala d'Ercole.
«Vorrei vedere - ha aggiunto - cosa accadrebbe a Montecitorio se da palazzo Chigi arrivasse in una delle commissioni di merito un disegno di legge del governo e qualcuno dei capigruppo della maggioranza lo rimpiazzasse con un suo diverso provvedimento». In quanto all'accusa di inciucismo e di aver inserito rappresentanti del Pd nella giunta di governo, ha ricordato che, rispetto alla precedente giunta, le sostituzioni hanno riguardato due soli assessori, Nino Beninati e Mario Milone, rappresentanti di quei gruppi che hanno votato contro il Dpef. La loro sostituzione con Pier Camillo Russo e Mario Centorrino, ha precisato, non è stata determinata dalla volontà di mostrarsi compiacente al Pd.
«Russo - ha ricordato - era stato nominato mesi prima a capo della burocrazia regionale grazie alle sue competenze, mentre di Centorrino v'invito a leggere i suoi scritti come faccio io da un anno e mezzo. Non c'è nessun consociativismo o inciucio, col Pd ci siamo detti di raggiungere degli obiettivi fondamentali per tutta la Sicilia». E ha ricordato che «il vincolo di una maggioranza consiste nella realizzazione del programma. Al di là del voto contrario al Dpef, è la sostanza che ha massacrato la coalizione. E la sostanza era il bilancio falso, con entrate fasulle per oltre un miliardo di euro, quel micidiale piano dei rifiuti, la sanità allo sfascio, la vergognosa corsa alle assunzioni. Non c'è privilegio o vantaggio che tenga».
Lombardo ha concluso il suo intervento dicendosi convinto che il cammino delle riforme sarà pieno di ostacoli.
Sull'accusa di inciucio, ribadita dal capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini e dal capogruppo dell'Udc Rudy Maira, si è soffermato il democratico Antonello Cracolici. «Il Pd - ha detto - non è al governo. Il giorno in cui il Pd sarà al governo ci starà con le proprie facce, senza stare nascosto, e con la schiena dritta. Se fossimo stati al governo, Lombardo avrebbe avuto qualche problema in più a nominare Armao. Noi - ha aggiunto Cracolici - stiamo sfidando il presidente della Regione a mettersi alla testa di un processo riformatore che affronti problemi vecchi con soluzioni nuove. Il governo deve dimostrare con atti concreti la discontinuità rispetto al passato, a cominciare da una riforma che liberi i siciliani dalla presenza invasiva della Regione in tutti i campi».
«In politica - ha rilevato Cracolici subito dopo la seduta - alle parole devono seguire gli atti. Se il Pdl ufficiale e l'Udc fossero coerenti, dovrebbero presentare una mozione di sfiducia al presidente della Regione. Invece, hanno presentato un ordine del giorno "vuoto", che serviva solo ad una resa dei conti interna alla ex maggioranza.Per questo il Pd non ha neppure partecipato al voto, che è stato il canto del cigno di una parte politica che ha fallito, e non solo alla Regione: basta vedere Palermo, ridotta ad una pattumiera, per capire di cosa sto parlando. Per quel che ci riguarda - ha concluso - faremo pesare il nostro voto d'aula sulle leggi e sulle riforme che servono alla Sicilia».
E l'Ars si è già messa al lavoro. Ieri sera sono stati incardinati due disegni di legge: il primo, illustrato da Giuseppe Lo Giudice dell'Udc, riguarda l'istituzione delle unità operative e delle professioni sanitarie; il secondo -relatore Giuseppe Apprendi del Pd - contiene le norme per la disciplina dell'agriturismo in Sicilia.
Lo stesso attacco al prof. Gaetano Armao, con l'ordine del giorno che ne sollecitava la censura, nella convinzione che il Pd , che un mese fa aveva chiesto e di fatto ottenuto il ritiro delle deleghe di assessore alla Presidenza, lo votasse, si è risolto in un nulla di fatto. Quell'ordine del giorno, infatti, ha ottenuto solo 18 voti a favore e 25 contrari. Lombardo, a conclusione di ben nove ore di estenuante dibattito, nel corso del quale le accuse di inciucismo e di tradimento si sono sprecate, ha replicato spiegando che, intanto, la maggioranza ufficiale non è cambiata, ma si è solo dimezzata.
Infatti, tanto Pdl-Sicilia quanto l'Mpa facevano e fanno parte della coalizione originaria. Inoltre, a provocare la rottura dei rapporti con l'altra metà della coalizione, chi lo accusa di tradimento dovrebbe ricordare che non era mai accaduto nella storia della Regione, ma anche in quella della Repubblica, che giunto in commissione un disegno di legge del governo venisse accantonato per mandare in aula quello del capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, com'è accaduto per la riforma sanitaria, il cui testo governativo è stato ripristinato nel corso del dibattito a Sala d'Ercole.
«Vorrei vedere - ha aggiunto - cosa accadrebbe a Montecitorio se da palazzo Chigi arrivasse in una delle commissioni di merito un disegno di legge del governo e qualcuno dei capigruppo della maggioranza lo rimpiazzasse con un suo diverso provvedimento». In quanto all'accusa di inciucismo e di aver inserito rappresentanti del Pd nella giunta di governo, ha ricordato che, rispetto alla precedente giunta, le sostituzioni hanno riguardato due soli assessori, Nino Beninati e Mario Milone, rappresentanti di quei gruppi che hanno votato contro il Dpef. La loro sostituzione con Pier Camillo Russo e Mario Centorrino, ha precisato, non è stata determinata dalla volontà di mostrarsi compiacente al Pd.
«Russo - ha ricordato - era stato nominato mesi prima a capo della burocrazia regionale grazie alle sue competenze, mentre di Centorrino v'invito a leggere i suoi scritti come faccio io da un anno e mezzo. Non c'è nessun consociativismo o inciucio, col Pd ci siamo detti di raggiungere degli obiettivi fondamentali per tutta la Sicilia». E ha ricordato che «il vincolo di una maggioranza consiste nella realizzazione del programma. Al di là del voto contrario al Dpef, è la sostanza che ha massacrato la coalizione. E la sostanza era il bilancio falso, con entrate fasulle per oltre un miliardo di euro, quel micidiale piano dei rifiuti, la sanità allo sfascio, la vergognosa corsa alle assunzioni. Non c'è privilegio o vantaggio che tenga».
Lombardo ha concluso il suo intervento dicendosi convinto che il cammino delle riforme sarà pieno di ostacoli.
Sull'accusa di inciucio, ribadita dal capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini e dal capogruppo dell'Udc Rudy Maira, si è soffermato il democratico Antonello Cracolici. «Il Pd - ha detto - non è al governo. Il giorno in cui il Pd sarà al governo ci starà con le proprie facce, senza stare nascosto, e con la schiena dritta. Se fossimo stati al governo, Lombardo avrebbe avuto qualche problema in più a nominare Armao. Noi - ha aggiunto Cracolici - stiamo sfidando il presidente della Regione a mettersi alla testa di un processo riformatore che affronti problemi vecchi con soluzioni nuove. Il governo deve dimostrare con atti concreti la discontinuità rispetto al passato, a cominciare da una riforma che liberi i siciliani dalla presenza invasiva della Regione in tutti i campi».
«In politica - ha rilevato Cracolici subito dopo la seduta - alle parole devono seguire gli atti. Se il Pdl ufficiale e l'Udc fossero coerenti, dovrebbero presentare una mozione di sfiducia al presidente della Regione. Invece, hanno presentato un ordine del giorno "vuoto", che serviva solo ad una resa dei conti interna alla ex maggioranza.Per questo il Pd non ha neppure partecipato al voto, che è stato il canto del cigno di una parte politica che ha fallito, e non solo alla Regione: basta vedere Palermo, ridotta ad una pattumiera, per capire di cosa sto parlando. Per quel che ci riguarda - ha concluso - faremo pesare il nostro voto d'aula sulle leggi e sulle riforme che servono alla Sicilia».
E l'Ars si è già messa al lavoro. Ieri sera sono stati incardinati due disegni di legge: il primo, illustrato da Giuseppe Lo Giudice dell'Udc, riguarda l'istituzione delle unità operative e delle professioni sanitarie; il secondo -relatore Giuseppe Apprendi del Pd - contiene le norme per la disciplina dell'agriturismo in Sicilia.
Iscriviti a:
Post (Atom)