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domenica 24 gennaio 2010

Morte del giovane Domenico Villini. Il giudice riapre l'istruttoria dibattimentale

(Leonardo Orlando-Gazzetta del sud) Il giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini, dopo la camera di consiglio, ha riaperto l'istruttoria dibattimentale in un processo per omicidio colposo per la morte di un giovane ballerino di appena 17 anni, Domenico Villini, vicenda per la quale ieri erano attese le conclusioni delle parti e la successiva sentenza.
La decisione di riaprire il dibattimento sarebbe stata dettata dalla necessità di riascoltare in aula il perito nominato dallo stesso giudice, il dottor Raffaele Benanti di Catania. Sarebbero emerse dai verbali contraddizioni tra quanto contenuto nella perizia e quanto effettivamente dichiarato in aula dal medico e ciò avrebbe indotto il giudice ad emettere una ordinanza con la quale si convoca ancora una volta il consulente per l'udienza del prossimo 23 marzo per una nuova audizione allo scopo di chiarire i dubbi emersi dalle carte processuali.
La vicenda giudiziaria è stata portata avanti in solitudine dalla madre della vittima e verte sulla presunta responsabilità della sanità pubblica per la morte di un giovane di Lipari che esercitava danza sportiva, deceduto mentre stava ballando la sera del 25 luglio del 2004 durante una performance svoltasi su un palcoscenico di Canneto.
Per quel decesso il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Barcellona Marisa Salvo il 18 gennaio del 2008 aveva disposto il rinvio a giudizio, con l'ipotesi di omicidio colposo del responsabile pro tempore del Servizio di medicina sportiva dell'Asl 5 del distretto sanitario eoliano, dottor Giuseppe Landro 56 anni di Messina.
Il medico – secondo l'accusa sostenuta dal pubblico ministero Olindo Canali – nella qualità di responsabile del servizio di medicina sportiva dell'Arcipelago avrebbe firmato e rilasciato al giovane danzatore un certificato di idoneità all'attività sportiva agonistica, «nonostante il giovane – sostiene la pubblica accusa – fosse affetto da una grave malformazione congenita vascolare e da sindrome disritmica cardiaca».
L'imputato è difeso dall'avv. Laura Autru Ryolo; mentre la madre del ragazzo deceduto durante l'esibizione sportiva di Canneto, si è costituita parte civile con l'avv. Carmelo Iaria. (l.o.)