RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA LETTERA INVIATA AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI ON. SEN ALTERO MATTEOLI DA UNA COPPIA DI TURISTI ROMANI
Preg,mo Sig, Ministro,
le notizie che ci giungono dalle Isole Eolie ed in genere dalle isole degli arcipelaghi siciliani sulla dismissione della Soc. Siremar con la conseguente interruzione dei collegamenti con la terraferma, ci preoccupano molto ed intendiamo manifestarLe con la presente, la più ferma protesta per la mancanza di Sue risposte ufficiali a tutti i messaggi che amministratori locali, cittadini, associazioni, operatori economici Le hanno rivolto. Noi cittadini romani cheamiamo l'arcipelago eoliano e che trascorriamo qualche periodo di vacanza in quella zona, cerchiamo di farlo nel massimo rispetto dell'Ambiente e degli abitanti che meriterebbero un plauso per il coraggio che dimostrano ogni giorno nel sostenere le loro radici, la loro cultura e la difesa del proprio territorio. Capiamo che questo può sembrarLe un "sistema" di valori che di per sè stesso non basta a giustificare la necessità di un Suo pronto e risolutivo intervento in sede di Governo. Tagliare dei costi ritenuti "inutili" anche se quei costi rappresentano un elemento disicurezza e sviluppo per un gruppo numeroso di cittadini, non è una ragione della quale sentirsi fieri. Amministrare "bene" non vuol dire farlo a danno di qualcuno. Se anche gli aspetti economici legati al turismo e quindi alla sopravvivenza dei nostri concittadini siciliani non fossero sufficienti, pensi che costoro hanno gli stessi nostri diritti di spostarsi liberamente, di produrre un reddito, di garantire a sè stessi e ai propri familiari i diritti fondamentali come la tutela della salute. Da parte nostra, oltre ad esprimere la nostra solidarietà, ci adopereremo perchè quello che sta accadendo in Sicilia abbia il massimo di pubblicità possibile. Diffonderemo le notizie che raccoglieremo a parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Non Le chiediamo semplicemente uno "sforzo" solo perchè sarebbe un Suo dovere occuparsi del benessere e della salute dei suoi concittadini siciliani che vivono nei diversi arcipelaghi, ma vogliamo che Lei sappia che da tutto ciò ed anche con il nostro microscopico aiuto, Lei trarrà una pubblicità positiva o negativa in funzione del Suo comportamento. Noi faremo la nostra parte perchè il maggior numero possibile di persone La possa giudicare.
Marina Torregiani & Fabio Bartoli - ROMA
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domenica 4 gennaio 2009
La protesta sui trasporti dalla Gazzetta del sud di oggi
Bloccato a Palermo il primo traghetto Iniziative congiunte nelle isole minori
Salvatore Sarpi
Lipari
Alla protesta palermitana dei sindaci, dei consigli comunali e dei cittadini di Ustica, Favignana e Pantelleria, culminata ieri nell'occupazione e nella ritardata partenza del traghetto "Filippo Lippi" dal porto di Palermo, ha preso parte anche il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno. "Quello palermitano - ci ha dichiarato - è solo il primo passo di una protesta, che, in tutte le isole, unitamente ai cittadini e alle forze sociali ed economiche, porteremo avanti per impedire che con la cessazione della Siremar o, in alternativa con sensibili tagli, le isole vengano tagliate fuori e facciano un salto indietro di trent'anni". Bruno ha anche ricordato come le Eolie si stiano preparando a tutta una serie di iniziative che prenderanno il via domani con il consiglio comunale itinerante che i quattro civici consessi eoliani (Lipari e i tre comuni dell'Isola di Salina, cioè S. Marina, Leni e Malfa) terranno a bordo del traghetto Laurana.
"Il 7 gennaio - ha affermato Bruno - si terrà una pubblica assemblea; il giorno successivo alle Eolie sarà sciopero generale e non solo delle attività. Nel frattempo continuerò a percorrere tutte le vie istituzionali. Se poi questo non dovesse sortire effetto alcuno si passerà ad iniziative sicuramente ancora più forti ed incisive". Una di queste azioni da "ultima ratio" porterebbe all'occupazione di un traghetto. A tal proposito, e per smorzare le polemiche degli ultimi giorni, Bruno è stato molto chiaro. "Se il sindaco - ha affermato il primo cittadino liparese durante un incontro con il comitato per i trasporti - occuperà un traghetto tutti gli assessori, essendo stati da lui nominati, dovranno seguirlo. Chi non ritiene di doverlo fare dovrà rassegnare il mandato".
Intanto si cominciano ad avere i primi riscontri all'iniziativa che ha portato all'invio di un telegramma di protesta all'indirizzo del ministro Altero Mattioli. Dalle Eolie, ma anche da cittadini eoliani che risiedono altrove, sarebbero stati inoltrati circa 2.000 telegrammi. Lo ha reso noto l'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie". Sulla problematica Siremar è intervenuto anche il segretario regionale di Fit Cisl marittimi Franco Lo Bocchiaro che ieri ha preso parte alla riunione del consiglio comunale di Ustica a bordo della "Antonello da Messina" al porto di Palermo. E' ora - ha affermato - che il Governo nazionale intervenga. Il 31 dicembre è scaduta la convenzione fra lo Stato e la Tirrenia e le collegate regionali e il 14 gennaio il servizio sarà sospeso. Il piano industriale della compagnia di navigazione non è stato ancora approvato - ha ricordato Lo Bocchiaro - anche se è parzialmente operativo in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini. Cinquecento i posti dei marittimi impiegati alla Siremar, sono a rischio".
Per il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia «sul caos dei trasporti marittimi in Sicilia, legato alla privatizzazione della "Tirrenia", pesano evidenti responsabilità da parte di questo governo. Le proteste dei sindaci al porto di Palermo sono fondate ma tardive e contraddittorie: alcuni di loro, come il sindaco di Lipari, dovrebbero fare più attenzione alle maggioranze che sostengono e da cui si fanno sostenere». «Chiediamo - aggiunge D'Alia - l'immediata calendarizzazione, al Senato, della nostra mozione sulla Tirrenia e sul collegamento con le isole minori, che impegna l'Esecutivo a bloccare la privatizzazione della Siremar. Il Governo faccia con la "Tirrenia" ciò che è stato fatto con Alitalia, garantendo principi oggi calpestati come la continuità territoriale e la mobilità dei cittadini delle isole minori».
Tonino Russo, parlamentare nazionale e vicesegretario regionale del Pd siciliano definisce «la riduzione del 50 per cento dei servizi di collegamento delle isole minori, logica conseguenza dei tagli indiscriminati operati dal ministro Tremonti e dal governo Berlusconi. Avevamo già avuto modo di denunciare – aggiunge - l'irresponsabilità delle scelte del governo volte a liberarsi, più in fretta possibile, della Tirrenia e delle società regionali che assicurano i collegamenti marittimi. Oggi appare evidente la superficialità e l'approssimazione contenute in quei provvedimenti che dal 14 gennaio dimezzano di fatto le linee di collegamento marittimo con grave disagio per le popolazioni e in prospettiva per i turisti che nella stagione estiva affollano le nostre isole». Russo sostiene l'esigenza «di tornare all'impostazione del precedente governo Prodi che prevedeva il rinnovo della convenzione con la Siremar fino al 31 dicembre 2012, in modo tale da programmare adeguatamente un percorso serio, responsabile ed efficiente». Nell'immediato è necessario convocare, secondo l'esponente del Pd, un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione e l'intero percorso da istruire: «A questo tavolo, ovviamente, non può mancare il ministro dell'Economia che ha il dovere di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità».
Salvatore Sarpi
Lipari
Alla protesta palermitana dei sindaci, dei consigli comunali e dei cittadini di Ustica, Favignana e Pantelleria, culminata ieri nell'occupazione e nella ritardata partenza del traghetto "Filippo Lippi" dal porto di Palermo, ha preso parte anche il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno. "Quello palermitano - ci ha dichiarato - è solo il primo passo di una protesta, che, in tutte le isole, unitamente ai cittadini e alle forze sociali ed economiche, porteremo avanti per impedire che con la cessazione della Siremar o, in alternativa con sensibili tagli, le isole vengano tagliate fuori e facciano un salto indietro di trent'anni". Bruno ha anche ricordato come le Eolie si stiano preparando a tutta una serie di iniziative che prenderanno il via domani con il consiglio comunale itinerante che i quattro civici consessi eoliani (Lipari e i tre comuni dell'Isola di Salina, cioè S. Marina, Leni e Malfa) terranno a bordo del traghetto Laurana.
"Il 7 gennaio - ha affermato Bruno - si terrà una pubblica assemblea; il giorno successivo alle Eolie sarà sciopero generale e non solo delle attività. Nel frattempo continuerò a percorrere tutte le vie istituzionali. Se poi questo non dovesse sortire effetto alcuno si passerà ad iniziative sicuramente ancora più forti ed incisive". Una di queste azioni da "ultima ratio" porterebbe all'occupazione di un traghetto. A tal proposito, e per smorzare le polemiche degli ultimi giorni, Bruno è stato molto chiaro. "Se il sindaco - ha affermato il primo cittadino liparese durante un incontro con il comitato per i trasporti - occuperà un traghetto tutti gli assessori, essendo stati da lui nominati, dovranno seguirlo. Chi non ritiene di doverlo fare dovrà rassegnare il mandato".
Intanto si cominciano ad avere i primi riscontri all'iniziativa che ha portato all'invio di un telegramma di protesta all'indirizzo del ministro Altero Mattioli. Dalle Eolie, ma anche da cittadini eoliani che risiedono altrove, sarebbero stati inoltrati circa 2.000 telegrammi. Lo ha reso noto l'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie". Sulla problematica Siremar è intervenuto anche il segretario regionale di Fit Cisl marittimi Franco Lo Bocchiaro che ieri ha preso parte alla riunione del consiglio comunale di Ustica a bordo della "Antonello da Messina" al porto di Palermo. E' ora - ha affermato - che il Governo nazionale intervenga. Il 31 dicembre è scaduta la convenzione fra lo Stato e la Tirrenia e le collegate regionali e il 14 gennaio il servizio sarà sospeso. Il piano industriale della compagnia di navigazione non è stato ancora approvato - ha ricordato Lo Bocchiaro - anche se è parzialmente operativo in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini. Cinquecento i posti dei marittimi impiegati alla Siremar, sono a rischio".
Per il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia «sul caos dei trasporti marittimi in Sicilia, legato alla privatizzazione della "Tirrenia", pesano evidenti responsabilità da parte di questo governo. Le proteste dei sindaci al porto di Palermo sono fondate ma tardive e contraddittorie: alcuni di loro, come il sindaco di Lipari, dovrebbero fare più attenzione alle maggioranze che sostengono e da cui si fanno sostenere». «Chiediamo - aggiunge D'Alia - l'immediata calendarizzazione, al Senato, della nostra mozione sulla Tirrenia e sul collegamento con le isole minori, che impegna l'Esecutivo a bloccare la privatizzazione della Siremar. Il Governo faccia con la "Tirrenia" ciò che è stato fatto con Alitalia, garantendo principi oggi calpestati come la continuità territoriale e la mobilità dei cittadini delle isole minori».
Tonino Russo, parlamentare nazionale e vicesegretario regionale del Pd siciliano definisce «la riduzione del 50 per cento dei servizi di collegamento delle isole minori, logica conseguenza dei tagli indiscriminati operati dal ministro Tremonti e dal governo Berlusconi. Avevamo già avuto modo di denunciare – aggiunge - l'irresponsabilità delle scelte del governo volte a liberarsi, più in fretta possibile, della Tirrenia e delle società regionali che assicurano i collegamenti marittimi. Oggi appare evidente la superficialità e l'approssimazione contenute in quei provvedimenti che dal 14 gennaio dimezzano di fatto le linee di collegamento marittimo con grave disagio per le popolazioni e in prospettiva per i turisti che nella stagione estiva affollano le nostre isole». Russo sostiene l'esigenza «di tornare all'impostazione del precedente governo Prodi che prevedeva il rinnovo della convenzione con la Siremar fino al 31 dicembre 2012, in modo tale da programmare adeguatamente un percorso serio, responsabile ed efficiente». Nell'immediato è necessario convocare, secondo l'esponente del Pd, un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione e l'intero percorso da istruire: «A questo tavolo, ovviamente, non può mancare il ministro dell'Economia che ha il dovere di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità».
Trasporti marittimi: Pianificata la giornata di domani
Confermato per domani il consiglio comunale straordinario. Il consiglio liparese, su convocazione del presidente Pino Longo, si riunirà alle 9 al comune. Alle 11 proseguirà a bordo del traghetto della Siremar "Laurana" in partenza per l'isola di Salina. Nell'isola verde si imbarcheranno i tre sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali e i cittadini. A questo punto si terrà un consiglio congiunto che approverà un documento unitario da inviare ai governi nazionali e regionali per ribadire l'importanza di poter continuare a disporre di adeguati ed idonei collegamenti con traghetti e aliscafi Siremar.
A proposito dell'occupazione della Piero della Francesca DI SAVERIO MERLINO
(SAVERIO MERLINO) Per dovere di cronaca desidero precisare che nessun consigliere e nessun assessore dei tempi dell'occupazionre della Mt. Piero della Francesca, avvenuto alla fine dell'estate del 1982, è stato mai accusato di interruzione di pubblico servizio.
L'accusa che ci venne mossa, a seguito di denuncia, in un processo che durò ben 13 anni, fu perchè nella qualità di consiglieri comunali avevamo deliberato ( il 2/12/1982) di assumere a carico dell'amministrazione l'acquisto di pasti per i concittadini di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, che, in difficoltà per un grave problema sociale, quale quello della soppressione del collegamento Napoli/Eolie, avvertito indistintamente in tutte le isole dell'Arcipelago, da oltre un mese occupavano la MT Piero della Francesca.
Va detto anche che i pasti per i soli concittadini delle isole minori furono pagati personalmente dai consiglieri che avevano deliberato l'aiuto dovuto a quella gente che non ci pensò neanche un attimo a lasciare le proprie case e a trasferirsi a bordo della MT Piero della Francesca per difendere i propri diritti e quanto sancito dalla nostra Costituzione (il diritto alla mobilità) che i nostri governanti intendono ignorare .
Non fummo noi amministratiori del tempo ad incidere nella scelta delle numerose persone che difendevano tali diritti ma lo abbiamo fatto, convinti, insieme ad essi e senza alcun tentennamento tanto che il Consiglio Comunale rimase convocato e aperto in seduta permanente sulla MT Piero della Francesca sino a quando non arrivò la decisione del Ministro dei trasporti dell'epoca, On. Calogero Mannino.
Anche la posizione dei parlamentari messinesi del tempo fu sicuramente molto incisiva e deteminante nei confronti del Ministro ( ricordo, per chi ha memoria, quella dell'on. Perrone e del sen. Gigi Genovese) che non aspettarano di essere convocati dal Ministro ma , con determinazione .........si presentarono per essere ben ascoltati.
Altri tempi.........
Saverio Merlino.
L'accusa che ci venne mossa, a seguito di denuncia, in un processo che durò ben 13 anni, fu perchè nella qualità di consiglieri comunali avevamo deliberato ( il 2/12/1982) di assumere a carico dell'amministrazione l'acquisto di pasti per i concittadini di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, che, in difficoltà per un grave problema sociale, quale quello della soppressione del collegamento Napoli/Eolie, avvertito indistintamente in tutte le isole dell'Arcipelago, da oltre un mese occupavano la MT Piero della Francesca.
Va detto anche che i pasti per i soli concittadini delle isole minori furono pagati personalmente dai consiglieri che avevano deliberato l'aiuto dovuto a quella gente che non ci pensò neanche un attimo a lasciare le proprie case e a trasferirsi a bordo della MT Piero della Francesca per difendere i propri diritti e quanto sancito dalla nostra Costituzione (il diritto alla mobilità) che i nostri governanti intendono ignorare .
Non fummo noi amministratiori del tempo ad incidere nella scelta delle numerose persone che difendevano tali diritti ma lo abbiamo fatto, convinti, insieme ad essi e senza alcun tentennamento tanto che il Consiglio Comunale rimase convocato e aperto in seduta permanente sulla MT Piero della Francesca sino a quando non arrivò la decisione del Ministro dei trasporti dell'epoca, On. Calogero Mannino.
Anche la posizione dei parlamentari messinesi del tempo fu sicuramente molto incisiva e deteminante nei confronti del Ministro ( ricordo, per chi ha memoria, quella dell'on. Perrone e del sen. Gigi Genovese) che non aspettarano di essere convocati dal Ministro ma , con determinazione .........si presentarono per essere ben ascoltati.
Altri tempi.........
Saverio Merlino.
sabato 3 gennaio 2009
Orlando su trasporti marittimi: "Lombardo faccia e dica qualcosa da siciliano"
(AGI) - Palermo, 3 gen. - “Ancora un’umiliazione per la Sicilia, ancora un’azione di isolamento che suona come disprezzo per i siciliani da parte del governo nazionale e di quello regionale che sta a guardare. E’ sacrosanta la protesta di quei sindaci che denunciano il taglio dei collegamenti tra le isole Eolie ed il resto del territorio. Raffaele Lombardo faccia e dica qualcosa di siciliano: piu’ che preoccuparsi di servire la cattiva volonta’ del governo nazionale serva realmente gli interessi dei siciliani”. Lo afferma il portavoce nazionale dell’Italia dei valori Leoluca Orlando, che annuncia un’interrogazione urgente ai ministri Matteoli e Scajola alla riapertura dei lavori parlamentari. “Italia dei Valori manifesta tutta la propria solidarieta’ ai sindaci delle isole che hanno avviato variegate forme di protesta nei confronti della miopia gestionale dei trasporti promossa e avallata sia al livello nazionale che regionale. Un ennesimo schiaffo per l’economia e il turismo siciliano”, ha concluso Orlando. (AGI)
La mozione "Tirrenia" presentata a novembre(primo firmatario D'Alia)
D'ALIA , CINTOLA , GIAI , RANUCCI , FOSSON , CUFFARO , PINZGER , PETERLINI , THALER AUSSERHOFER
Il Senato,
premesso che:
la Tirrenia, con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar, esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
la legge finanziaria per il 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) all’articolo 1, comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
il comma 999 prevede, nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
successivamente, in data 18 giugno 2008, il Consiglio dei ministri nel Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2009-20013, ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all’articolo 57, ha attribuito alle Regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo, che si svolgono all’interno del loro territorio, stabilendo, al comma 2, che le risorse attualmente previste nel bilancio dello Stato per il finanziamento dei contratti di servizio pubblico di cabotaggio marittimo sono, altresì, destinate alla compartecipazione dello Stato alla spesa sostenuta dalle Regioni per l’erogazione di tali servizi;
lo stesso articolo ha stabilito anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive Regioni di competenza, su richiesta delle stesse, da effettuarsi entro 120 giorni dall'entrata in vigore del suddetto decreto;
il Consiglio dei ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, quindi lo stesso Governo avanzerà alla Commissione europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009;
la IX Commissione permanente (Trasporti) della Camera dei deputati ha iniziato la discussione della risoluzione Valducci 7-00033, volta ad impegnare il Governo “a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30 giugno 2009, alla privatizzazione della società Tirrenia (...); ad assumere sollecitamente le opportune iniziative finalizzate al completamento dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole minori; a procedere tempestivamente alla notifica delle nuove convenzioni alla Commissione europea, presentandone la stipula come elemento essenziale della privatizzazione e della liberalizzazione del cabotaggio marittimo pubblico; a definire la procedura di privatizzazione e le clausole di cessione del gruppo in modo tale da assicurare il mantenimento in esercizio dei collegamenti sulle tratte di cui al n. 2 anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni; a prevedere altresì, nell'ambito della privatizzazione, adeguate misure di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia”;
risulta che nella nota del Ministro dell’economia e delle finanze, consegnata in sede di esame della risoluzione Valducci, si precisa tra l’altro che nell’attuale situazione, la procedura di privatizzazione che investe la capogruppo Tirrenia potrebbe dover ricomprendere anche società regionali marittime, qualora le Regioni non esercitassero l’opzione suddetta; che i servizi che dovranno essere oggetto di convenzione di carattere locale sono in corso di valutazione da parte delle amministrazioni centrali e regionali; che per quanto riguarda la Tirrenia, solo alcuni collegamenti dovranno ancora essere oggetto di convenzione, essendo di preminente interesse pubblico, che le convenzioni per quanto riguarda gli schemi predisposti secondo un ‘impostazione coerente con i più moderni ed efficienti criteri regolatori, approvati dal Nucleo di Analisi dei Servizi Pubblici, sono disponibili nella loro veste pressoché definitiva e verrà trasmesso alla Commissione Europea per le relative valutazioni; che la privatizzazione del Gruppo Tirrenia e la stipula delle nuove convenzioni, sono elementi interdi pendenti ed assolutamente necessari per il successo dell’operazione;
per quanto sopra il Ministero dell’economia e delle finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31 dicembre 2009;
considerato che:
l’Unione europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche: in particolare, con riferimento all’articolo 158, la Conferenza intergovernativa ha approvato la dichiarazione n. 30 sulle regioni insulari, allegata al Trattato, nella quale si riconosce che queste realtà soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;
quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
in ragione di ciò, la Commissione europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private;
in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche, senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare, ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato;
ritenuto che:
in virtù del vigente quadro normativo i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate, ed in particolare del Mezzogiorno” (articolo 8, comma 1, della legge 20 dicembre 1974, n. 684);
“Il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola” (articolo 3 della legge 19 maggio 1975, n. 169);
le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (articolo 4, comma 2, della legge n. 169 del 1975);
considerata la natura delle isole della regione Sicilia, tutte abitate per l’intero anno, collocate in zone decentrate del Paese, che da qualche tempo hanno avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
considerato che non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, ma rimane necessario, almeno per un sufficiente numero di anni, un sostegno pubblico a questo servizio decisivo sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo economico,
impegna il Governo:
a rispettare anzitutto il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’articolo 3 della Costituzione e dei principi sanciti nel Trattato di Amsterdam;
al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31 dicembre 2012 così come previsto nel comma 998 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse;
all’apertura di un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
a promuovere un aumento della spesa prevista dall’articolo 1, comma 998, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per il sostegno della convenzione;
a prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l’Unione europea, del processo di deroga alla privatizzazione;
a dotare la nuova Siremar di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regioni, in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi così essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione;
ad attuare il blocco della dismissione del naviglio, avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
al mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
a considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo;
a far sì che la Regione siciliana, nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
Il Senato,
premesso che:
la Tirrenia, con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar, esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
la legge finanziaria per il 2007 (legge 27 dicembre 2006, n. 296) all’articolo 1, comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31 dicembre 2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
il comma 999 prevede, nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
successivamente, in data 18 giugno 2008, il Consiglio dei ministri nel Documento di programmazione economico-finanziaria per gli anni 2009-20013, ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia;
il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, all’articolo 57, ha attribuito alle Regioni le funzioni in materia di servizio pubblico di cabotaggio marittimo, che si svolgono all’interno del loro territorio, stabilendo, al comma 2, che le risorse attualmente previste nel bilancio dello Stato per il finanziamento dei contratti di servizio pubblico di cabotaggio marittimo sono, altresì, destinate alla compartecipazione dello Stato alla spesa sostenuta dalle Regioni per l’erogazione di tali servizi;
lo stesso articolo ha stabilito anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive Regioni di competenza, su richiesta delle stesse, da effettuarsi entro 120 giorni dall'entrata in vigore del suddetto decreto;
il Consiglio dei ministri ha deliberato, nella seduta del 6 novembre 2008, la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, quindi lo stesso Governo avanzerà alla Commissione europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009;
la IX Commissione permanente (Trasporti) della Camera dei deputati ha iniziato la discussione della risoluzione Valducci 7-00033, volta ad impegnare il Governo “a pervenire sollecitamente, se possibile entro il 30 giugno 2009, alla privatizzazione della società Tirrenia (...); ad assumere sollecitamente le opportune iniziative finalizzate al completamento dell’iter di approvazione delle nuove convenzioni con la Tirrenia e con le società regionali, almeno per quanto concerne le tratte che non rivestono interesse di mercato, ma che risultano indispensabili per assicurare la continuità territoriale e il diritto alla mobilità dei cittadini, con particolare riferimento ai collegamenti con le isole minori; a procedere tempestivamente alla notifica delle nuove convenzioni alla Commissione europea, presentandone la stipula come elemento essenziale della privatizzazione e della liberalizzazione del cabotaggio marittimo pubblico; a definire la procedura di privatizzazione e le clausole di cessione del gruppo in modo tale da assicurare il mantenimento in esercizio dei collegamenti sulle tratte di cui al n. 2 anche oltre la scadenza delle nuove convenzioni; a prevedere altresì, nell'ambito della privatizzazione, adeguate misure di tutela nei confronti dei dipendenti del gruppo Tirrenia”;
risulta che nella nota del Ministro dell’economia e delle finanze, consegnata in sede di esame della risoluzione Valducci, si precisa tra l’altro che nell’attuale situazione, la procedura di privatizzazione che investe la capogruppo Tirrenia potrebbe dover ricomprendere anche società regionali marittime, qualora le Regioni non esercitassero l’opzione suddetta; che i servizi che dovranno essere oggetto di convenzione di carattere locale sono in corso di valutazione da parte delle amministrazioni centrali e regionali; che per quanto riguarda la Tirrenia, solo alcuni collegamenti dovranno ancora essere oggetto di convenzione, essendo di preminente interesse pubblico, che le convenzioni per quanto riguarda gli schemi predisposti secondo un ‘impostazione coerente con i più moderni ed efficienti criteri regolatori, approvati dal Nucleo di Analisi dei Servizi Pubblici, sono disponibili nella loro veste pressoché definitiva e verrà trasmesso alla Commissione Europea per le relative valutazioni; che la privatizzazione del Gruppo Tirrenia e la stipula delle nuove convenzioni, sono elementi interdi pendenti ed assolutamente necessari per il successo dell’operazione;
per quanto sopra il Ministero dell’economia e delle finanze vista la complessità dell’operazione ha chiesto alla Commissione europea il mantenimento dell’attuale sistema regolatorio fino alla data del 31 dicembre 2009;
considerato che:
l’Unione europea, che sollecita e sovrintende al processo di privatizzazione, ha riconosciuto nel Trattato di Amsterdam la possibilità di una deroga per le realtà insulari e periferiche: in particolare, con riferimento all’articolo 158, la Conferenza intergovernativa ha approvato la dichiarazione n. 30 sulle regioni insulari, allegata al Trattato, nella quale si riconosce che queste realtà soffrono, a motivo della loro insularità, di svantaggi strutturali il cui perdurare ostacola lo sviluppo economico e sociale;
quindi ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, si è definito che “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
mediante l’osservanza di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
in ragione di ciò, la Commissione europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private;
in ogni caso, secondo la giurisprudenza comunitaria, per aver diritto alla compensazione, gli obblighi di servizio pubblico devono essere fissati in anticipo e con precisione dalle autorità pubbliche, senza lasciare all’impresa incaricata del servizio la libertà di determinare il numero delle frequenze da operare, ovvero di decidere autonomamente se le convenga o no prestare tale servizio in funzione del mercato;
ritenuto che:
in virtù del vigente quadro normativo i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate, ed in particolare del Mezzogiorno” (articolo 8, comma 1, della legge 20 dicembre 1974, n. 684);
“Il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola” (articolo 3 della legge 19 maggio 1975, n. 169);
le modifiche delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (articolo 4, comma 2, della legge n. 169 del 1975);
considerata la natura delle isole della regione Sicilia, tutte abitate per l’intero anno, collocate in zone decentrate del Paese, che da qualche tempo hanno avviato un processo di sviluppo eco-sostenibile caratterizzato da un turismo ancora fortemente concentrato nella stagione estiva;
considerato che non esistono le condizioni per garantire un’attività di cabotaggio di natura privatistica, ma rimane necessario, almeno per un sufficiente numero di anni, un sostegno pubblico a questo servizio decisivo sia per la qualità della vita dei cittadini sia per lo stesso sviluppo economico,
impegna il Governo:
a rispettare anzitutto il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori siciliane al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza, giustizia, lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’articolo 3 della Costituzione e dei principi sanciti nel Trattato di Amsterdam;
al rinnovo della convenzione con la società Siremar sino al 31 dicembre 2012 così come previsto nel comma 998 dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, con una razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati ad assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse alla mobilità e allo sviluppo economico e sociale delle comunità isolane attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse;
all’apertura di un tavolo di concertazione tra le amministrazioni centrali, regionali e locali che possa valutare i servizi oggetto di convenzione;
a promuovere un aumento della spesa prevista dall’articolo 1, comma 998, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per il sostegno della convenzione;
a prevedere il blocco del processo di privatizzazione della Siremar, attraverso lo scorporo della privatizzazione della Tirrenia, con il conseguente avvio, presso l’Unione europea, del processo di deroga alla privatizzazione;
a dotare la nuova Siremar di un adeguato sostegno finanziario a carico dello Stato e delle Regioni, in base al principio che le ragioni di economia relativa alla spesa pubblica non possono valere nel caso di servizi così essenziali senza che nessuno intervenga in sostituzione;
ad attuare il blocco della dismissione del naviglio, avviato dalla Siremar, che sta comportando disagio notevole alle popolazioni delle isole minori della Sicilia;
al mantenimento degli attuali livelli occupazionali;
a considerare la tratta Eolie-Napoli come trasporto pubblico locale al pari dei collegamenti con Milazzo;
a far sì che la Regione siciliana, nella questione dei trasporti marittimi, assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità ad entrare nella proprietà e nella gestione della nuova Siremar a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni isolane interessate, stanziando a tal fine le risorse adeguate.
D'Alia: "Governo responsabile del caos trasporti in Sicilia" e lancia una stoccata a Bruno
"Sul caos dei trasporti marittimi in Sicilia, legato alla privatizzazione della Tirrenia, pesano evidenti responsabilità da parte di questo Governo. Le proteste dei sindaci al porto di Palermo sono fondate ma tardive e contraddittorie: alcuni di loro, come il sindaco di Lipari, dovrebbero fare più attenzione alle maggioranze che sostengono e da cui si fanno sostenere". E' quanto afferma, in una nota, il presidente dei senatori dell'Udc, Gianpiero D'Alia.
"Chiediamo l'immediata calendarizzazione, al Senato, della nostra mozione sulla Tirrenia e sul collegamento con le isole minori, che impegna l'Esecutivo a 'bloccare la privatizzazione della Siremar'. Il Governo - chiede D'Alia - faccia con la Tirrenia ciò che è stato fatto con Alitalia, garantendo principi oggi calpestati come la continuità territoriale e la mobilità dei cittadini delle isole minori".
Ufficio Stampa Gruppo Udc Senato della Repubblica
"Chiediamo l'immediata calendarizzazione, al Senato, della nostra mozione sulla Tirrenia e sul collegamento con le isole minori, che impegna l'Esecutivo a 'bloccare la privatizzazione della Siremar'. Il Governo - chiede D'Alia - faccia con la Tirrenia ciò che è stato fatto con Alitalia, garantendo principi oggi calpestati come la continuità territoriale e la mobilità dei cittadini delle isole minori".
Ufficio Stampa Gruppo Udc Senato della Repubblica
Comunicato stampa del circolo di Lipari di Sinistra democratica: il ministro Matteoli e le isole minori
Comunicato stampa: il ministro Matteoli e le isole minori.
Di fronte ai tentativi messi in atto dal capo dell’amministrazione comunale di uno degli arcipelaghi più importanti del Paese per ottenere una udienza presso il ministro Matteoli, udienza che necessita della mediazione di un assessore regionale, di un sottosegretario e persino di un ministro, è inevitabile che sorgano alcune brevi riflessioni. La prima, alquanto triste, riguarda la sensazione di feudalesimo che caratterizza le lunghe e farraginose procedure per ottenere un incontro, cosa solo apparentemente normale e banale, su un tema di prioritaria importanza per gli abitanti delle Eolie e di altre isole minori; triste poiché è facile constatare come i nostri rappresentanti istituzionali siano tenuti in conto al pari delle ultime ruote del carro feudale. Ma davvero i pochi abitanti che vivono nelle isole minori non godono di alcuna considerazione da parte del ministro Matteoli?
Non è proprio così. Desideriamo ricordare a chi non conoscesse la biografia di questo irraggiungibile personaggio del carrozzone della PDL, come l’onorevole Matteoli, in altre occasioni, abbia dimostrato grande attenzione verso gli isolani; per esempio quando, allora esponente regionale di Alleanza Nazionale, capeggiava il fronte “anti-parco” dell’Elba e delle altre isole dell’Arcipelago Toscano, formato essenzialmente da cacciatori e da speculatori dell’edilizia, che costituivano il suo principale bacino elettorale in Toscana. La sua solerzia, in questa battaglia (persa), fu tale che gli valse un posto di ministro nel primo governo Berlusconi, ed esattamente quello di ministro dell’Ambiente, ruolo nel quale si distinse soprattutto per avere depenalizzato alcuni reati di inquinamento industriale.
Questi, purtroppo, sono i nostri interlocutori. Questa sono le realtà politiche e istituzionali con le quali dobbiamo confrontarci, e dalle quali attenderci risposte concrete sul nostro avvenire, sulle nostre esigenze sociali, di mobilità, sul rispetto dei nostri diritti di cittadini di uno stato democratico.
Di fronte ai tentativi messi in atto dal capo dell’amministrazione comunale di uno degli arcipelaghi più importanti del Paese per ottenere una udienza presso il ministro Matteoli, udienza che necessita della mediazione di un assessore regionale, di un sottosegretario e persino di un ministro, è inevitabile che sorgano alcune brevi riflessioni. La prima, alquanto triste, riguarda la sensazione di feudalesimo che caratterizza le lunghe e farraginose procedure per ottenere un incontro, cosa solo apparentemente normale e banale, su un tema di prioritaria importanza per gli abitanti delle Eolie e di altre isole minori; triste poiché è facile constatare come i nostri rappresentanti istituzionali siano tenuti in conto al pari delle ultime ruote del carro feudale. Ma davvero i pochi abitanti che vivono nelle isole minori non godono di alcuna considerazione da parte del ministro Matteoli?
Non è proprio così. Desideriamo ricordare a chi non conoscesse la biografia di questo irraggiungibile personaggio del carrozzone della PDL, come l’onorevole Matteoli, in altre occasioni, abbia dimostrato grande attenzione verso gli isolani; per esempio quando, allora esponente regionale di Alleanza Nazionale, capeggiava il fronte “anti-parco” dell’Elba e delle altre isole dell’Arcipelago Toscano, formato essenzialmente da cacciatori e da speculatori dell’edilizia, che costituivano il suo principale bacino elettorale in Toscana. La sua solerzia, in questa battaglia (persa), fu tale che gli valse un posto di ministro nel primo governo Berlusconi, ed esattamente quello di ministro dell’Ambiente, ruolo nel quale si distinse soprattutto per avere depenalizzato alcuni reati di inquinamento industriale.
Questi, purtroppo, sono i nostri interlocutori. Questa sono le realtà politiche e istituzionali con le quali dobbiamo confrontarci, e dalle quali attenderci risposte concrete sul nostro avvenire, sulle nostre esigenze sociali, di mobilità, sul rispetto dei nostri diritti di cittadini di uno stato democratico.
Black-out a Ginostra. Allertati prefetto e sindaco
Da questa mattina il borgo di Ginostra, nell'isola di Stromboli,non può contare sull'erogazione di energia elettrica. Un guasto al generatore ha mandato in tilt la centralina dell'Enel.
Senza luce anche la guardia medica. I ginostresi hanno chiesto un intervento urgente del Prefetto di Messina e del sindaco di Lipari sull'Enel per far ripristinare il servizio.
L'Enel, la scorsa estate, ha fatto giuungere a Ginostra un generatore di emergenza: non è mai entrato in funzione e giace inutilizzato accanto alla centrale.
Senza luce anche la guardia medica. I ginostresi hanno chiesto un intervento urgente del Prefetto di Messina e del sindaco di Lipari sull'Enel per far ripristinare il servizio.
L'Enel, la scorsa estate, ha fatto giuungere a Ginostra un generatore di emergenza: non è mai entrato in funzione e giace inutilizzato accanto alla centrale.
La protesta sui trasporti: Cosa scrivono le agenzie e i giornali on line
Da sinistra: Lucio Antinoro, sindaco di Favignana, Aldo Messina sindaco di Ustica, Salvatore Gabriele, sindaco di Pantelleria e Mariano Bruno sindaco di Lipari durante la loro protesta al porto di Palermo.
I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato la motonave ´Filippo Lippi´ della Siremar (gruppo Tirrenia), nel molo Piave sud del porto di Palermo, impedendone la partenza. Presente anche il sindaco di Lipari e presidente Ancim Sicilia Mariano Bruno. La protesta, alla quale hanno aderito anche i sindacati dei lavoratori, contro i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dalla metà di gennaio.
SICILIA: SINDACO USTICA BLOCCA TRAGHETTO CONTRO TAGLI SIREMAR
(ASCA) - Palermo, 3 gen - Inizia in Sicilia la protesta dei sindaci delle isole minori contro i tagli annunciati dalla Siremar, gruppo Tirrenia, previsti dal 15 gennaio. Questa mattina il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e l'intero consiglio comunale hanno bloccato e occupato la motonave ''Filippo Lippi'', nel porto di Palermo impedendone la partenza. La protesta - cosi' come hanno sempre indicato tutti i sindaci delle isole minori siciliane - non e' contro la Siremar ma contro il governo che si sta disinteressando dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori.Ma oltre ai sindaci, protestano anche i cittadini che hanno inviato telegrammi al ministro Matteoli per chiedere di interessarsi del problema.
SICILIA/ISOLE MINORI: FIT CISL, GOVERNO INTERVENGA SU SIREMAR
(ASCA) - Palermo, 3 gen - ''Dopo tanti appelli della Fit Cisl si alza il tono della protesta e della mobilitazione contro i tagli dei collegamenti con le isole minori, e' ora che il governo nazionale intervenga''. A commentare cosi' la preoccupante situazione della Siremar e il possibile blocco dei collegamenti con le isole minori della Sicilia, e' il Segretario regionale della Fit Cisl Marittimi Franco Lo Bocchiaro che stamani ha preso parte alla speciale riunione del consiglio comunale di Ustica all’interno della nave Filippo Lippi al porto di Palermo. Il 31 dicembre e' scaduta la convenzione fra lo Stato e la Tirrenia e le collegate regionali e il 14 gennaio il servizio sara' sospeso.''Il piano industriale della compagnia di navigazione non e' stato ancora approvato - ha ricordato Lo Bocchiaro - anche se e' parzialmente operativo, in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini. Cinquecento i posti dei marittimi impiegati alla Siremar, a rischio''.
PALERMO: OCCUPATO TRAGHETTO
(ANSA)- PALERMO, 3 GEN -I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato una motonave nel porto di Palermo per protestare contro i tagli ai collegamenti. I primi cittadini hanno bloccato la motonave 'Filippo Lippi' della Siremar (gruppo Tirrenia), nel molo Piave sud del porto del capoluogo siciliano, impedendone la partenza. La protesta, alla quale stanno aderendo anche i sindacati dei lavoratori, e' contro i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dalla meta' di gennaio.
PALERMO: SINDACO USTICA OCCUPA TRAGHETTO PER PROTESTA CONTRO TAGLI A COLLEGAMENTI
Palermo, 3 dic. - (Adnkronos) - Il sindaco di Ustica, Aldo Messina, ha occupato per protesta il traghetto 'Antonello da Messina'. A bordo della motonave, che collega Palermo con Ustica e che doveva partire alle 9 dal porto del capoluogo siciliano, si sta tenendo un Consiglio comunale straordinario. Alla base della protesta i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dal 15 gennaio, annunciati dalla Siremar (Tirrenia). Gia' ieri il primo cittadino di Favignana (Trapani), Lucio Antinoro, aveva annunciato a partire dal 6 gennaio uno sciopero della fame a oltranza.
I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato la motonave ´Filippo Lippi´ della Siremar (gruppo Tirrenia), nel molo Piave sud del porto di Palermo, impedendone la partenza. Presente anche il sindaco di Lipari e presidente Ancim Sicilia Mariano Bruno. La protesta, alla quale hanno aderito anche i sindacati dei lavoratori, contro i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dalla metà di gennaio.
SICILIA: SINDACO USTICA BLOCCA TRAGHETTO CONTRO TAGLI SIREMAR
(ASCA) - Palermo, 3 gen - Inizia in Sicilia la protesta dei sindaci delle isole minori contro i tagli annunciati dalla Siremar, gruppo Tirrenia, previsti dal 15 gennaio. Questa mattina il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e l'intero consiglio comunale hanno bloccato e occupato la motonave ''Filippo Lippi'', nel porto di Palermo impedendone la partenza. La protesta - cosi' come hanno sempre indicato tutti i sindaci delle isole minori siciliane - non e' contro la Siremar ma contro il governo che si sta disinteressando dei collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori.Ma oltre ai sindaci, protestano anche i cittadini che hanno inviato telegrammi al ministro Matteoli per chiedere di interessarsi del problema.
SICILIA/ISOLE MINORI: FIT CISL, GOVERNO INTERVENGA SU SIREMAR
(ASCA) - Palermo, 3 gen - ''Dopo tanti appelli della Fit Cisl si alza il tono della protesta e della mobilitazione contro i tagli dei collegamenti con le isole minori, e' ora che il governo nazionale intervenga''. A commentare cosi' la preoccupante situazione della Siremar e il possibile blocco dei collegamenti con le isole minori della Sicilia, e' il Segretario regionale della Fit Cisl Marittimi Franco Lo Bocchiaro che stamani ha preso parte alla speciale riunione del consiglio comunale di Ustica all’interno della nave Filippo Lippi al porto di Palermo. Il 31 dicembre e' scaduta la convenzione fra lo Stato e la Tirrenia e le collegate regionali e il 14 gennaio il servizio sara' sospeso.''Il piano industriale della compagnia di navigazione non e' stato ancora approvato - ha ricordato Lo Bocchiaro - anche se e' parzialmente operativo, in particolare per gli aspetti che riguardano le linee fuori convenzione gestite dai privati. Non abbiamo nulla in contrario rispetto alla possibile privatizzazione ma il punto fondamentale resta la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei servizi per i cittadini. Cinquecento i posti dei marittimi impiegati alla Siremar, a rischio''.
PALERMO: OCCUPATO TRAGHETTO
(ANSA)- PALERMO, 3 GEN -I sindaci di Ustica, Favignana e Pantelleria hanno occupato una motonave nel porto di Palermo per protestare contro i tagli ai collegamenti. I primi cittadini hanno bloccato la motonave 'Filippo Lippi' della Siremar (gruppo Tirrenia), nel molo Piave sud del porto del capoluogo siciliano, impedendone la partenza. La protesta, alla quale stanno aderendo anche i sindacati dei lavoratori, e' contro i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dalla meta' di gennaio.
PALERMO: SINDACO USTICA OCCUPA TRAGHETTO PER PROTESTA CONTRO TAGLI A COLLEGAMENTI
Palermo, 3 dic. - (Adnkronos) - Il sindaco di Ustica, Aldo Messina, ha occupato per protesta il traghetto 'Antonello da Messina'. A bordo della motonave, che collega Palermo con Ustica e che doveva partire alle 9 dal porto del capoluogo siciliano, si sta tenendo un Consiglio comunale straordinario. Alla base della protesta i tagli nei collegamenti da e per le isole minori a partire dal 15 gennaio, annunciati dalla Siremar (Tirrenia). Gia' ieri il primo cittadino di Favignana (Trapani), Lucio Antinoro, aveva annunciato a partire dal 6 gennaio uno sciopero della fame a oltranza.
Eolie: Arrivati i primi bebè del 2009. Il primo è di Filicudi
Sono maschietti i primi due nati del 2009 nelle isole Eolie. Il primo si chiama Ottaviano Oancea ed è figlio di una coppia di rumeni che vive a Filicudi.
Il secondo bimbo a vedere la luce è stato Gennaro Diego Famularo, figlio della cubana Sabori Ortega e di Bartolo Famularo di Lipari.
Entrambi i parti sono avvenuti all'ospedale di Lipari e hanno tenuto fortemente impegnata l'equipe del professore Gianpiero Di Marco.
Il secondo bimbo a vedere la luce è stato Gennaro Diego Famularo, figlio della cubana Sabori Ortega e di Bartolo Famularo di Lipari.
Entrambi i parti sono avvenuti all'ospedale di Lipari e hanno tenuto fortemente impegnata l'equipe del professore Gianpiero Di Marco.
TIRRENIA: NAVI OCCUPATE E MARCE SU ROMA, DIVAMPA PROTESTA ISOLE
(AGI) - Palermo, 3 gen. - Occupazione di traghetti, consigli comunali a bordo dei mezzi Siremar, duemila telegrammi indirizzati al ministro Matteoli, centinaia di sms in viaggio tra gli abitanti e i villeggianti al grido "Isolani e' bello. Isolati e' ingiusto". Infine, la minaccia di uno sciopero generale e di una "marcia" su Roma, dove i sindaci potrebbero incatenarsi davanti Montecitorio. Divampa la multiforme e decisa protesta dei sindaci e degli amministratori delle isole minori siciliane dopo i tagli annunciati dalla Siremar nei collegamenti marittimi. Questa mattina il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e l'intero Consiglio comunale si sono riuniti nel traghetto "Antonello da Messina", nel molo Piave sud del porto di Palermo, impedendone la partenza. Alle 18.30 assemblea cittadina nella sala consiliare. a riduzione dei collegamenti, decisa dopo la procedura di infrazione della Comunita' europea contro l'Italia per gli aiuti di stato alla Tirrenia e alle societa' controllate, e' prevista dal 14 gennaio e "questo si aggiunge - dice il sindaco di Ustica - alla disastrosa sospensione della linea di collegamento dell'aliscafo Napoli-Ustica-Favignana che gia' dall'estate scorsa ha ridotto notevolmente le presenze turistiche sull'isola palermitana". Non e' tutto. La motonave "Filippo Lippi" sara' occupata simbolicamente nel giorno dell'Epifania dagli amministratori di Favignana e il sindaco, Lucio Antinoro, ha annunciato che comincera' un digiuno "che si protrarra' fino a quando non arriveranno novita' positive". I consiglieri comunali, Antonino Maiorana e Vito Vaccaro, hanno inviato una lettera al ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per denunciare la situazione di crisi. "Dal 14 gennaio - scrivono - la Siremar ridurra' i mezzi in servizio per Favignana, Levanzo e Marettimo. Per noi e' una vicenda di vitale importanza". Lunedi', alle 11, e' in programma una riunione congiunta dei consigli comunali di Lipari, Malfa, Santa Marina e Leni a bordo del traghetto 'Laurana' della Siremar. Dal porto di Sottomonastero si imbarcheranno sindaco, assessori, consiglieri comunali, componenti del comitato e cittadini e poi si proseguira' alla volta di Salina dove si uniranno i colleghi della seconda isola delle Eolie.
La "questione" Siremar sulla Gazzetta del Sud di oggi
Eolie Scatta l'articolato programma di proteste dopo l'ennesimo appello al ministro dei Trasporti perché sia evitata la sospensione dei collegamenti
Riunione dei 4 consigli comunali sul traghetto
Gli albergatori scrivono a Matteoli. Solidarietà della Camera di commercio. Lunedì l'assemblea a bordo
Salvatore Sarpi
Si stringono i tempi nelle Eolie e si moltiplicano le iniziative con l'avvicinarsi del 14 gennaio, l'ultimo giorno in cui sarà in essere l'attuale assetto dei collegamenti marittimi Siremar da e per l'arcipelago. Una prospettiva scoraggiante che investe anche le altre isole minori della Sicilia. Ieri è stato il giorno dei telegrammi indirizzati al ministro dei Trasporti Altero Mattioli. Significativo quello inoltrato dalla Federalberghi delle Eolie(nella foto due degli associati) e da ogni singolo associato. Questo il testo: "Egregio Sig. Ministro, nonostante l'assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi alle Isole Eolie, si continuano a paventare tagli che mettono a serio repentaglio lo sviluppo dell'arcipelago. È ampiamente dimostrato che i vettori privati non riescono a garantire né la mobilità né la continuità territoriale né lo sviluppo socio economico previsti dalla legge.
Ulteriori disagi rischierebbero di dare il colpo di grazia a un microsistema fragile e già in crisi per l'assenza di un piano di sviluppo complessivo atto a realizzare interventi le cui ricadute siano state adeguatamente valutate e i cui criteri di selezione risultino in sintonia con le caratteristiche economiche, socio-culturali e naturalistiche del nostro territorio".
A sostenere le tesi e le fondate preoccupazioni delle amministrazioni, degli operatori turistico-commerciali e dei cittadini eoliani, sono anche il consiglio e la giunta della Camera di commercio di Messina. In un ordine del giorno si esprime viva preoccupazione per la situazione dei trasporti da e per le Eolie. Una situazione che "continua ad avvitarsi attorno al collaterale tema delle dismissioni Tirrenia e Siremar, senza alcun riguardo alla centralità del bisogno di continuità territoriale della popolazione e del sistema delle imprese".
La Camera di Commercio, nel dare piena solidarietà e sostegno alle forme di protesta civile degli amministratori dei quattro comuni eoliani, evidenzia forti perplessità sulla "lentezza degli organi preposti a livello nazionale e regionale nel porre rimedio a questa situazione, costringendo alla "extrema ratio" protestataria". "Consiglio e Giunta camerale auspicano, quindi - si legge nell'ordine del giorno - un pronto intervento di tutte le autorità con responsabilità nella vicenda, sin dal più alto livello istituzionale e governativo, assicurando il pronto e pieno appoggio dell'istituzione camerale per le azioni ritenute più efficaci e organicamente risolutive nell'interesse di quelle comunità e delle loro imprese presenti con eccellenze in tutti i settori delle attività produttive".Intanto ieri, in una nota attività ricettiva dell'isola, si è riunito il comitato di protesta per il mantenimento dei trasporti marittimi con i rappresentanti delle amministrazioni isolane.
E per lunedì è in programma il consiglio comunale congiunto dei quattro consessi civici che si terrà sul traghetto Siremar in navigazione da Lipari a Salina e da qui a Milazzo.
Le reazioni di Leni, Malfa e Santa Marina
Coro unanime a Salina "Difendiamo diritti fondamentali dell'uomo"
Michele Merenda
In vista dell'imminente smantellamento della Siremar, i sindaci di Salina fanno sentire la propria voce. I tre primi cittadini dell'isola più verde delle Eolie rivolgono il proprio appello direttamente allo Stato, affinché gli eoliani non vedano lesi i propri diritti. "Innanzi tutto – dichiara Antonio Podetti, sindaco di Leni – noi attendiamo ancora una risposta esauriente, nonostante le tante richieste inviate a varie istituzioni statali. Dopo che avremo questa risposta, potremo sederci a un tavolo e concertare tutti assieme le strategie per un servizio che sia finalmente decente. Il problema - prosegue Podetti - non riguarda solo gli aliscafi. Pensiamo alla nave per Napoli. Quest'ultima città è per noi la porta del turismo proveniente da settentrione. Lo Stato non può rimanere in silenzio. Questo è un problema che non mette in ginocchio solo le Eolie, ma tutte le isole minori siciliane". "Per quel che mi riguarda - ha aggiunto Salvatore Longhitano, sindaco di Malfa - , sono sempre stato di natura ottimista. Sono sicuro che una risposta arriverà e che ci sarà una proroga, perché è impensabile che da giorno 15 gli eoliani non possano più raggiungere la propria casa. Durante questo arco di tempo ci siederemo a discutere per evitare che le isole Eolie affondino. Lotteremo per mantenere il contatto con Napoli, perché da sempre le isole hanno avuto degli scambi importanti con questo luogo, riuscendo così a crescere sia a livello economico che a livello sociale. Dobbiamo attivarci per ottenere questa risposta prima del 14 notte".
Dal comune di S. Marina Salina arriva una presa di posizione straordinaria.
Il sindaco Massimo Lo Schiavo, infatti, ha seriamente deciso di mettere in vendita la caserma dei Carabinieri, i plessi scolastici e il palazzo comunale. "Tutto questo - ha dichiarato Lo Schiavo, senza la minima ombra di ironia - viene fatto in previsione del trasferimento delle comunità eoliane sulla terraferma, vista la scarsa attenzione nei confronti delle esigenze degli isolani. Riteniamo - ha concluso Lo Schiavo - che la soppressione del servizio di trasporto, da e per le isole, sia la premessa per la cancellazione di alcuni diritti fondamentali dell'uomo". I toni si alzano insomma e diventano più aspri.
Riunione dei 4 consigli comunali sul traghetto
Gli albergatori scrivono a Matteoli. Solidarietà della Camera di commercio. Lunedì l'assemblea a bordo
Salvatore Sarpi
Si stringono i tempi nelle Eolie e si moltiplicano le iniziative con l'avvicinarsi del 14 gennaio, l'ultimo giorno in cui sarà in essere l'attuale assetto dei collegamenti marittimi Siremar da e per l'arcipelago. Una prospettiva scoraggiante che investe anche le altre isole minori della Sicilia. Ieri è stato il giorno dei telegrammi indirizzati al ministro dei Trasporti Altero Mattioli. Significativo quello inoltrato dalla Federalberghi delle Eolie(nella foto due degli associati) e da ogni singolo associato. Questo il testo: "Egregio Sig. Ministro, nonostante l'assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi alle Isole Eolie, si continuano a paventare tagli che mettono a serio repentaglio lo sviluppo dell'arcipelago. È ampiamente dimostrato che i vettori privati non riescono a garantire né la mobilità né la continuità territoriale né lo sviluppo socio economico previsti dalla legge.
Ulteriori disagi rischierebbero di dare il colpo di grazia a un microsistema fragile e già in crisi per l'assenza di un piano di sviluppo complessivo atto a realizzare interventi le cui ricadute siano state adeguatamente valutate e i cui criteri di selezione risultino in sintonia con le caratteristiche economiche, socio-culturali e naturalistiche del nostro territorio".
A sostenere le tesi e le fondate preoccupazioni delle amministrazioni, degli operatori turistico-commerciali e dei cittadini eoliani, sono anche il consiglio e la giunta della Camera di commercio di Messina. In un ordine del giorno si esprime viva preoccupazione per la situazione dei trasporti da e per le Eolie. Una situazione che "continua ad avvitarsi attorno al collaterale tema delle dismissioni Tirrenia e Siremar, senza alcun riguardo alla centralità del bisogno di continuità territoriale della popolazione e del sistema delle imprese".
La Camera di Commercio, nel dare piena solidarietà e sostegno alle forme di protesta civile degli amministratori dei quattro comuni eoliani, evidenzia forti perplessità sulla "lentezza degli organi preposti a livello nazionale e regionale nel porre rimedio a questa situazione, costringendo alla "extrema ratio" protestataria". "Consiglio e Giunta camerale auspicano, quindi - si legge nell'ordine del giorno - un pronto intervento di tutte le autorità con responsabilità nella vicenda, sin dal più alto livello istituzionale e governativo, assicurando il pronto e pieno appoggio dell'istituzione camerale per le azioni ritenute più efficaci e organicamente risolutive nell'interesse di quelle comunità e delle loro imprese presenti con eccellenze in tutti i settori delle attività produttive".Intanto ieri, in una nota attività ricettiva dell'isola, si è riunito il comitato di protesta per il mantenimento dei trasporti marittimi con i rappresentanti delle amministrazioni isolane.
E per lunedì è in programma il consiglio comunale congiunto dei quattro consessi civici che si terrà sul traghetto Siremar in navigazione da Lipari a Salina e da qui a Milazzo.
Le reazioni di Leni, Malfa e Santa Marina
Coro unanime a Salina "Difendiamo diritti fondamentali dell'uomo"
Michele Merenda
In vista dell'imminente smantellamento della Siremar, i sindaci di Salina fanno sentire la propria voce. I tre primi cittadini dell'isola più verde delle Eolie rivolgono il proprio appello direttamente allo Stato, affinché gli eoliani non vedano lesi i propri diritti. "Innanzi tutto – dichiara Antonio Podetti, sindaco di Leni – noi attendiamo ancora una risposta esauriente, nonostante le tante richieste inviate a varie istituzioni statali. Dopo che avremo questa risposta, potremo sederci a un tavolo e concertare tutti assieme le strategie per un servizio che sia finalmente decente. Il problema - prosegue Podetti - non riguarda solo gli aliscafi. Pensiamo alla nave per Napoli. Quest'ultima città è per noi la porta del turismo proveniente da settentrione. Lo Stato non può rimanere in silenzio. Questo è un problema che non mette in ginocchio solo le Eolie, ma tutte le isole minori siciliane". "Per quel che mi riguarda - ha aggiunto Salvatore Longhitano, sindaco di Malfa - , sono sempre stato di natura ottimista. Sono sicuro che una risposta arriverà e che ci sarà una proroga, perché è impensabile che da giorno 15 gli eoliani non possano più raggiungere la propria casa. Durante questo arco di tempo ci siederemo a discutere per evitare che le isole Eolie affondino. Lotteremo per mantenere il contatto con Napoli, perché da sempre le isole hanno avuto degli scambi importanti con questo luogo, riuscendo così a crescere sia a livello economico che a livello sociale. Dobbiamo attivarci per ottenere questa risposta prima del 14 notte".
Dal comune di S. Marina Salina arriva una presa di posizione straordinaria.
Il sindaco Massimo Lo Schiavo, infatti, ha seriamente deciso di mettere in vendita la caserma dei Carabinieri, i plessi scolastici e il palazzo comunale. "Tutto questo - ha dichiarato Lo Schiavo, senza la minima ombra di ironia - viene fatto in previsione del trasferimento delle comunità eoliane sulla terraferma, vista la scarsa attenzione nei confronti delle esigenze degli isolani. Riteniamo - ha concluso Lo Schiavo - che la soppressione del servizio di trasporto, da e per le isole, sia la premessa per la cancellazione di alcuni diritti fondamentali dell'uomo". I toni si alzano insomma e diventano più aspri.
Siremar: Sale il livello della protesta nelle isole minori
Monta la protesta di sindaci e amministratori delle isole minori siciliane per via dei tagli annunciati dalla Siremar (Tirrenia) nei collegamenti marittimi.
Oggi il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e l'intero consiglio comunale si riuniranno nella sala della motonave Filippo Lippi, nel molo Piave sud del porto di Palermo impedendone la partenza(sarà presente anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno) .
La riduzione dei collegamenti e' prevista dal 14 gennaio e ''questo si aggiunge - dice il sindaco di Ustica - alla disastrosa sospensione della linea di collegamento dell'aliscafo Napoli-Ustica-Favignana che gia' dall'estate scorsa ha ridotto notevolmente le presenze turistiche sull'isola palermitana''.
La Lippi sara' occupata simbolicamente anche il prossimo 6 gennaio dagli amministratori di Favignana. Il sindaco, Lucio Antinoro, ha annunciato che dal giorno dell'Epifania comincera' un digiuno ''che si protrarra' fino a quando non arriveranno novita' positive''. I consiglieri comunali, Antonino Maiorana e Vito Vaccaro, hanno inviato una lettera al ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per denunciare la situazione di crisi. ''Dal 14 gennaio - scrivono - la Siremar ridurra' i mezzi in servizio per Favignana, Levanzo e Marettimo. Per noi e' una vicenda di vitale importanza''.
In segno di protesta la notte di Capodanno gli abitanti di Marettimo e delle Eolie allo scoccare della mezzanotte hanno spento le luci.
Oggi il sindaco di Ustica, Aldo Messina, e l'intero consiglio comunale si riuniranno nella sala della motonave Filippo Lippi, nel molo Piave sud del porto di Palermo impedendone la partenza(sarà presente anche il sindaco di Lipari Mariano Bruno) .
La riduzione dei collegamenti e' prevista dal 14 gennaio e ''questo si aggiunge - dice il sindaco di Ustica - alla disastrosa sospensione della linea di collegamento dell'aliscafo Napoli-Ustica-Favignana che gia' dall'estate scorsa ha ridotto notevolmente le presenze turistiche sull'isola palermitana''.
La Lippi sara' occupata simbolicamente anche il prossimo 6 gennaio dagli amministratori di Favignana. Il sindaco, Lucio Antinoro, ha annunciato che dal giorno dell'Epifania comincera' un digiuno ''che si protrarra' fino a quando non arriveranno novita' positive''. I consiglieri comunali, Antonino Maiorana e Vito Vaccaro, hanno inviato una lettera al ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per denunciare la situazione di crisi. ''Dal 14 gennaio - scrivono - la Siremar ridurra' i mezzi in servizio per Favignana, Levanzo e Marettimo. Per noi e' una vicenda di vitale importanza''.
In segno di protesta la notte di Capodanno gli abitanti di Marettimo e delle Eolie allo scoccare della mezzanotte hanno spento le luci.
Lami: Mercoledì "La Befana racconta"
L'Associazione Borgata Lami organizza per il 6 gennaio 2009 alle ore 16.00, nel salone parrocchiale di Lami "LA BEFANA RACCONTA " le più belle favole per bambini"
Subito dopo........ tante altre BEFANE distribuiranno calze con dolcini per tutti.
I bimbi sono pregati di non mancare
Si ringraziano i narratori delle favole: Denise Corrieri e Tiziana Lauricella, attori della Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
Subito dopo........ tante altre BEFANE distribuiranno calze con dolcini per tutti.
I bimbi sono pregati di non mancare
Si ringraziano i narratori delle favole: Denise Corrieri e Tiziana Lauricella, attori della Compagnia Teatrale Piccolo Borgo Antico
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
I marinai della Guardia costiera sfrattati dall'alloggio della Curia, ospitati in Cattedrale
(PEPPE PAINO- GAZZETTA DEL SUD) Capodanno in chiesa per i marinai rimasti "senza tetto" della Guardia Costiera di Lipari. Sfrattati dai centralissimi alloggi di viale Mons. Bernardino Re, di proprietà della Curia, per tre dei dodici militari in servizio al locale Circomare, tutti addetti alla barca di soccorso e quindi di guardia, è stata reperita una momentanea sistemazione di "fortuna": due stanze con bagno all'interno della Cattedrale.
Gli altri si stanno, invece, arrangiando alla meno peggio tra chi alloggia in casa di amici o chi sta in affitto, ricordando che si tratta di volontari in ferma di un anno. Tutti giovani che arrivano da fuori e che vanno incontro a spese non indifferenti anche per mangiare. Basti pensare che dispongono di buoni pasto, praticamente da fame, da 4,50 euro per colazione, pranzo e cena. Una vera e propria mortificazione per chi di fatto, deve restare in allerta per garantire interventi di soccorso via mare e tenere in ogni caso gli occhi bene aperti su sette isole.
Tornado ai locali, è accaduto che lo scorso 31 dicembre è scaduta la proroga di tre mesi concessa lo scorso settembre, alla fine del contratto di sei anni, stipulato con l'ex Comandante di Porto, Alberto Bottarel per gli alloggi al centro dell'isola. I nuovi alloggi, da prendere sempre in affitto, saranno assegnati probabilmente per metà gennaio, una volta conosciute le risultanze della relativa gara d'appalto.
Mons. Gaetano Sardella, legale rappresentante della Curia era stato, comunque, già chiaro un mese fà. Nel corso delle messa per la ricorrenza di Santa Barbara, celebrata nella chiesa di San Pietro, disse al Comandante, ai sottoufficiali e ai marinai tutti: «Non ce l'abbiate con me, sapete come stanno le cose da tempo. Quei locali dell'ex viale Vescovile devono essere rimessi a posto per essere destinati ad importanti iniziative di carattare socio assistenziale».
Mons. Sardella vorrebbe infatti realizzare in quello storico edificio una casa per ragazze madri o per studenti provenienti dalle altre isole se non un centro di cura per soggetti svantaggiati.Insomma un programma a sfondo sociale e con alti contenuti di solidarietà che rappresenta una vera e propria risorsa per la carente assistenza sociosanitaria pubblica nell'arcipelago. Comunque, si vedrà in un futuro ormai prossimo. Per quanto riguarda il futuro dell'alloggiamento degli uomini del Circomare Lipari sarà certamente di diverso tenore. Avranno un palazzo tutto per loro.
Al ministero delle Infrastrutture si è svolta la gara d'appalto per i lavori di ristrutturazione del grande edificio ex Capitaneria, di Porto Pignataro. Un vecchio progetto caldeggiato da tempo dalle autorità locali, Le opere, per un milione e 600 mila euro, saranno eseguite a partire dalla prossima primavera da una ditta di Agrigento.
Gli altri si stanno, invece, arrangiando alla meno peggio tra chi alloggia in casa di amici o chi sta in affitto, ricordando che si tratta di volontari in ferma di un anno. Tutti giovani che arrivano da fuori e che vanno incontro a spese non indifferenti anche per mangiare. Basti pensare che dispongono di buoni pasto, praticamente da fame, da 4,50 euro per colazione, pranzo e cena. Una vera e propria mortificazione per chi di fatto, deve restare in allerta per garantire interventi di soccorso via mare e tenere in ogni caso gli occhi bene aperti su sette isole.
Tornado ai locali, è accaduto che lo scorso 31 dicembre è scaduta la proroga di tre mesi concessa lo scorso settembre, alla fine del contratto di sei anni, stipulato con l'ex Comandante di Porto, Alberto Bottarel per gli alloggi al centro dell'isola. I nuovi alloggi, da prendere sempre in affitto, saranno assegnati probabilmente per metà gennaio, una volta conosciute le risultanze della relativa gara d'appalto.
Mons. Gaetano Sardella, legale rappresentante della Curia era stato, comunque, già chiaro un mese fà. Nel corso delle messa per la ricorrenza di Santa Barbara, celebrata nella chiesa di San Pietro, disse al Comandante, ai sottoufficiali e ai marinai tutti: «Non ce l'abbiate con me, sapete come stanno le cose da tempo. Quei locali dell'ex viale Vescovile devono essere rimessi a posto per essere destinati ad importanti iniziative di carattare socio assistenziale».
Mons. Sardella vorrebbe infatti realizzare in quello storico edificio una casa per ragazze madri o per studenti provenienti dalle altre isole se non un centro di cura per soggetti svantaggiati.Insomma un programma a sfondo sociale e con alti contenuti di solidarietà che rappresenta una vera e propria risorsa per la carente assistenza sociosanitaria pubblica nell'arcipelago. Comunque, si vedrà in un futuro ormai prossimo. Per quanto riguarda il futuro dell'alloggiamento degli uomini del Circomare Lipari sarà certamente di diverso tenore. Avranno un palazzo tutto per loro.
Al ministero delle Infrastrutture si è svolta la gara d'appalto per i lavori di ristrutturazione del grande edificio ex Capitaneria, di Porto Pignataro. Un vecchio progetto caldeggiato da tempo dalle autorità locali, Le opere, per un milione e 600 mila euro, saranno eseguite a partire dalla prossima primavera da una ditta di Agrigento.
venerdì 2 gennaio 2009
Trasporti: Bruno a fianco della comunità di Ustica
Il sindaco di Lipari Mariano Bruno domani sarà a Palermo per manifestare la sua solidarietà al sindaco, agli assessori e al consiglio comunale di Ustica che, nel porto del capoluogo regionale, bloccheranno per protesta il traghetto "Filippo Lippi" della Siremar.
Lo ha annunciato lo stesso Bruno nel corso dell'incontro tenutosi oggi pomeriggio al residence "La Giara" con il comitato per il diritto nei trasporti.
Bruno, con riferimento alla disponibilità ad occupare una nave traghetto, dopo aver però percorso tutte le vie istituzionali, ha affermato: " Se il sindaco deciderà di occupare la nave, tutti gli assessori dovranno seguirlo. Non può essere altrimenti visto che sono stato io a nominarli. In caso contrario potranno rassegnare le dimissioni".
L'ing. Emanuele Carnevale di "Ama le Eolie" si è detto convinto che oggi all'indirizzo del ministro Matteoli sono partiti almeno 2000 telegrammi e non solo dalle Eolie.
Confermata per lunedì la seduta congiunta dei quattro consigli comunali sul traghetto "Laurana" in viaggio tra Lipari-Rinella e Milazzo.
Il telegramma della Federalberghi al ministro Matteoli
Egregio Sig. Ministro, nonostante l’assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi alle Isole Eolie, si continuano a paventare tagli che mettono a serio repentaglio lo sviluppo dell’arcipelago. È ampiamente dimostrato che i vettori privati non riescono a garantire ne la mobilità ne la continuità territoriale ne lo sviluppo socio economico previsti dalla legge. Ulteriori disagi rischierebbero di dare il colpo di grazia ad un microsistema fragile e già in crisi per l’assenza di un piano di sviluppo complessivo atto a realizzare interventi le cui ricadute siano state adeguatamente valutate e i cui criteri di selezione risultino in sintonia con ie caratteristiche economiche, socio-culturali e naturalistiche del nostro territorio.
Santa Marina Salina. Sequestrato l'immobile posto a servizio della darsena
Posto sotto sequestro a Santa Marina Salina l'immobile posto a servizio della darsena turistica.
Il sequestro è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto di Milazzo su disposizione della procura della Repubblica di Barcellona.
L'operazione è collegata alla "controversia" sorta tra le due cooperative che dovevano provvedere alla gestione del porticciolo turistico di Santa Marina Salina. La struttura dell'immobile, di circa 60 metri quadri, è gestita dalla cooperativa "Salina 80", presieduta da Mario Virgona. Ma un'altra cooperativa la "Safim" di Milazzo ha più volte contestato tale situazione, anche con ricorsi alla magistratura che ora ha fatto apporre i sigilli.
Il sequestro è stato effettuato dalla Capitaneria di Porto di Milazzo su disposizione della procura della Repubblica di Barcellona.
L'operazione è collegata alla "controversia" sorta tra le due cooperative che dovevano provvedere alla gestione del porticciolo turistico di Santa Marina Salina. La struttura dell'immobile, di circa 60 metri quadri, è gestita dalla cooperativa "Salina 80", presieduta da Mario Virgona. Ma un'altra cooperativa la "Safim" di Milazzo ha più volte contestato tale situazione, anche con ricorsi alla magistratura che ora ha fatto apporre i sigilli.
Del Bono a Giacomantonio: Sulla questione trasporti manca una leadership
Riceviamo da Christian Del Bono, presidente della Federalberghi Eolie, e pubblichiamo:
"Queste sono le armi di cui disponiamo. Chiedere alla gente di porre in essere atteggiamenti e comportamenti che non sentono propri o per i quali non si sentono pronti rischierebbe di portarci ad un fallimento ancora più grosso.
Sulla questione trasporti, manca una leadership vera e propria. Manca quella capacità di coinvolgimento che riesce a distrarre - individui non adusi ad attuare comportamenti collettivi condivisi - dai mille problemi e dalle mille preoccupazioni che quotidianamente li attanagliano singolarmente (la rata del mutuo, le imposte da pagare, i dipendenti, le bollette, ecc. ecc.) e che per questo appaiono loro rivestire carattere di maggiore urgenza.
Oggi alle 16.00, alla Giara, si riunisce il Comitato trasporti. Ogni suggerimento è bene accetto.
Cari saluti
Christian
Trasporti. Una protesta "per finta". La riflessione e lo sfogo di Michele Giacomantonio
Riceviamo e pubblichiamo:
Il Presidente della Federalberghi invita a bruciare le licenze ma solo in fotocopia cioè per finta. Il Sindaco di Lipari annuncia le dimissioni dalla CdL ma subito dopo le smentisce a Lipari.biz quindi era una finta. Tutta questa mobilitazione rischia di essere una finta. Quanti telegrammi partiranno per il Ministero? 30, 50, 100? E così sarà un flop che si rivolterà come un boomerang contro i liparesi.
Sono deluso e incazzato. Nessuno è disposto a rischiare niente e quindi sicuramente verremo penalizzati. Ma forse è quello che ci meritiamo.
Michele Giacomantonio
Capodanno alle Eolie. Pochi sfarzi e sindaci "in barca" dalla Gazzetta del sud di oggi
Pesa l'incertezza sul futuro collegata ai trasporti marittimi pubblici. Un brindisi particolare di cento turisti sullo Stromboli
Eolie, pochi sfarzi e cenoni casalinghi "allargati" agli amici
Salvatore Sarpi
Capodanno senza troppi sfarzi nelle isole Eolie. La crisi economica ed occupazionale, anche qui particolarmente avvertita da tutti, l'incertezza che incombe sul futuro, collegata soprattutto ai trasporti marittimi pubblici e la certezza di un nuovo anno che non nasce certo sotto i migliori auspici, hanno consigliato tutti di orientarsi verso festeggiamenti in tono decisamente ridotto, facendo di necessità virtù.
Più che in altre occasioni, in questo periodo si è puntato soprattutto al tradizionale cenone casalingo, allargato magari agli amici più cari, tralasciando le "folli spese" dell'appuntamento nei locali pubblici per salutare il nuovo anno.
A mezzanotte, mentre per protesta contro il taglio nei trasporti Siremar si spegnevano le luminarie pubbliche ma anche quelle di diversi privati ed esercizi pubblici, non sono mancati i tradizionali brindisi e i botti, seppure in misura notevolmente ridotta rispetto agli anni passati.
Un brindisi particolare è stato quello che un centinaio di turisti (non se ne sono visti molti per la verità) ha fatto, unitamente alla guide vulcanologiche, in cima allo Stromboli.
Un modo originale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E per restare in tema di originalità non può certo passare inosservata l'iniziativa di un gruppo di giovani liparesi che, riunitisi in un locale preso in affitto, dopo aver cenato e brindato al nuovo anno, hanno spento le luci e proiettato sulla parete un originalissimo filmato, preparato e montato con molta attenzione nei giorni precedenti.
Sullo "schermo" improvvisato è apparso un caratteristico "gozzo" con a bordo i quattro sindaci eoliani (Bruno, Longhitano, Lo Schiavo e Podetti) impegnati a remare per tentare di raggiungere la "vicina" Milazzo.
Il filmato era accompagnato da una didascalia "Dopo la Si.re.mar non chi resta che ...REMAR". Un filmato ironico e di protesta ma, nello stesso tempo, molto esplicativo di quello che potrebbe essere il futuro delle Eolie se non si dovesse trovare una efficace soluzione alla problematica Siremar.
Un filmato che potrebbe essere spedito al ministro Altero Matteoli unitamente ai telegrammi di protesta che partiranno oggi. Per quanto riguarda invece la cronaca del "botti", non si sono fortunatamente verificati episodi di una certa rilevanza, e tutto è filato liscio.
Eolie, pochi sfarzi e cenoni casalinghi "allargati" agli amici
Salvatore Sarpi
Capodanno senza troppi sfarzi nelle isole Eolie. La crisi economica ed occupazionale, anche qui particolarmente avvertita da tutti, l'incertezza che incombe sul futuro, collegata soprattutto ai trasporti marittimi pubblici e la certezza di un nuovo anno che non nasce certo sotto i migliori auspici, hanno consigliato tutti di orientarsi verso festeggiamenti in tono decisamente ridotto, facendo di necessità virtù.
Più che in altre occasioni, in questo periodo si è puntato soprattutto al tradizionale cenone casalingo, allargato magari agli amici più cari, tralasciando le "folli spese" dell'appuntamento nei locali pubblici per salutare il nuovo anno.
A mezzanotte, mentre per protesta contro il taglio nei trasporti Siremar si spegnevano le luminarie pubbliche ma anche quelle di diversi privati ed esercizi pubblici, non sono mancati i tradizionali brindisi e i botti, seppure in misura notevolmente ridotta rispetto agli anni passati.
Un brindisi particolare è stato quello che un centinaio di turisti (non se ne sono visti molti per la verità) ha fatto, unitamente alla guide vulcanologiche, in cima allo Stromboli.
Un modo originale per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. E per restare in tema di originalità non può certo passare inosservata l'iniziativa di un gruppo di giovani liparesi che, riunitisi in un locale preso in affitto, dopo aver cenato e brindato al nuovo anno, hanno spento le luci e proiettato sulla parete un originalissimo filmato, preparato e montato con molta attenzione nei giorni precedenti.
Sullo "schermo" improvvisato è apparso un caratteristico "gozzo" con a bordo i quattro sindaci eoliani (Bruno, Longhitano, Lo Schiavo e Podetti) impegnati a remare per tentare di raggiungere la "vicina" Milazzo.
Il filmato era accompagnato da una didascalia "Dopo la Si.re.mar non chi resta che ...REMAR". Un filmato ironico e di protesta ma, nello stesso tempo, molto esplicativo di quello che potrebbe essere il futuro delle Eolie se non si dovesse trovare una efficace soluzione alla problematica Siremar.
Un filmato che potrebbe essere spedito al ministro Altero Matteoli unitamente ai telegrammi di protesta che partiranno oggi. Per quanto riguarda invece la cronaca del "botti", non si sono fortunatamente verificati episodi di una certa rilevanza, e tutto è filato liscio.
Trasporti, parte il calendario delle proteste (Gazzetta del Sud -Peppe Paino)
Parte l'operazione di protesta contro i tagli ai servizi marittimi Siremar a partire dal prossimo 14 gennaio. Il comitato ad hoc costituitosi a Lipari e presieduto dal capitano Pino Merenda, venerdì 2 gennaio ( oggi- giorno dell’invio da parte di tutti gli eoliani dei telegrammi di protesta al ministro Matteoli) incontrerà a Lipari i tre sindaci di Salina che nei giorni scorsi hanno lamentato di apprendere l'organizzazione delle varie iniziative dalla stampa. L'incontro servirà a definire i dettagli della riunione straordinaria dei quattro consigli comunali dell'arcipelago prevista per lunedì 5 a bordo della motonave Laurana durante la navigazione Lipari - S. Marina Salina - Milazzo. Le istanze delle comunità isolane dovranno arrivare in tutti i modi alla Camera dei Deputati che si riunirà mercoledì 7 e giovedì 8, giorni nei quali il sindaco Mariano Bruno e i suoi colleghi cercheranno di incontrare a Roma il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Un incontro, per lo svolgimento del quale, dipende anche da esiti che non siano scontati, stanno lavorando il sottosegretario Guido Bertolaso, il ministro Stefania Prestigiacomo e l'assessore regionale ai trasporti e turismo, Titti Bufardeci. Il calendario dei giorni di protesta prevede, infine, sempre per giovedì 8 gennaio lo sciopero generale con la serrata di tutte le attività commerciali eoliane in segno di protesta contro le decisioni del governo, che va ricordato per il 2009 ha tagliato 50 milioni di euro per i trasporti marittimi, per l'inevitabile mutazione dell'assetto previsto dalla continuità territoriale. Basti pensare, a tal proposito, che dal 14 gennaio non sarà più svolta la linea Napoli/Eolie e viceversa con la nave Laurana che sarà impiegata sempre dalla Siremar nella linea Porto Empedocle - Linosa - Lampedusa. L'occupazione del traghetto? Fino ad oggi nulla di certo. Se ne parla, ma sottovoce, per una sensazione, al momento, più da "armiamoci e partite" che altro. Molto, ovviamente, dipenderà, dagli incontri romani e dalla "determinazione" degli operatori turistici e degli amministratori comunali, alcuni dei quali, non ne fanno mistero, sono contro l'adozione di iniziative estreme. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, che nei giorni scorsi aveva comunicato tra l'altro di essere intenzionato a lasciare per protesta il Pdl, ieri ha fatto un passo indietro. Intanto le segreterie nazionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, fortemente preoccupate dalla drastica diminuzione degli stanziamenti statali alla Tirrenia stabiliti dal decreto legge n.185 dello scorso 29 novembre all'art.26 che prevede il finanziamento di 65 milioni di euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011 chiamano alla mobilitazione generale tutti i lavoratori marittimi del gruppo preannunciando uno sciopero di 48 ore che si terrà nei giorni 27 e 28 gennaio e una manifestazione Roma negli stessi giorni.
"Non sono un codardo. Ecco perchè non condivido l'azione di occupazione della nave". Lettera aperta dell'assessore Giovanni Maggiore
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell'assessore comunale avvocato Giovanni Maggiore
"In questi ultimi giorni numerose e frequenti sono state le considerazioni e le argomentazioni che cittadini, associazioni, gruppi politici eoliani hanno espresso nelle più svariate sedi sulle iniziative che il "comitato di difesa dei trasporti marittimi eoliani" ha assunto avverso lo stallo Unione Europea-Stato-Regione che potrebbe determinare, a partire dal prossimo 15 Gennaio, la cessazione dei collegamenti marittimi effettuati dalla Siremar. Si sono sprecate le opinioni più variegate e si sono utilizzati i più fantasiosi aggettivi, sino ad accusare di codardia gli amministratori del nostro Comune che manifestano perplessità se non contrarietà a quella paventata iniziativa che si dovrebbe concretizzare nell'occupazione di una nave della stessa Siremar che, voglio ricordare, costituisce ipotesi di reato sanzionata dal codice penale e dal codice della navigazione.
Io rientro tra coloro, probabilmente non molti, che non condividono tale tipo di azione. Non ho mai avuto paura di esprimere opinioni e assumere posizioni minoritarie o addirittura isolate, sia nella mia vita professionale che politica.
Il mio attuale convincimento nasce da considerazioni sia di natura etica che di natura politico-istituzionale. Allorquando si diventa cittadini di uno Stato democratico si stipula un contratto, un patto, una condivisione d'intenti con tutti gli altri.Si prefissano degli obbiettivi condivisi, si acquisisce un comune senso di appartenenza, si diventa co-protagonisti del proprio futuro e di quello delle successive generazioni.Tutto si materializza nelle LEGGI. La legge fondamentale sancita dalla Carta Costituzionale che detta i principi. Le leggi ordinarie, civili, penali, e amministrative che stabiliscono le regole della vita quotidiana e gestiscono la convivenza comune. Uno Stato senza leggi sarebbe uno Stato assoluto e tirannico in cui non vivrebbero cittadini ma sudditi.Voglio sottolineare che dall'Illuminismo, alla Rivoluzione Americana, a quella Francese, e alle rivoluzioni liberali e nazionali dell'Ottocento, il grido che nasceva nei cenacoli, nei salotti, nelle piazze era uno e costante: COSTITUZIONE.
In altre parole, sancire con leggi e per iscritto i diritti e i doveri di ciascuno sottraendo al monarca assoluto il potere di vita e di morte. All'arbitrio si chiedeva subentrassero regole di convivenza certe ed inequivocabili. La "certezza del diritto" costituisce il cardine dei moderni Stati democratici.Per l'affermazione di tale principio si sono sparsi, nei secoli, fiumi di sangue. Cio` posto, e` politicamente ed eticamente corretto chiedere e decidere di violare le leggi dello Stato? E` democratico pensare di tutelare i propri legittimi diritti attraverso la violazione delle norme di convivenza? Io credo di no, perché se passasse questa logica si aprirebbero scenari devastanti per la nostra realtà nazionale e per la nostra societa` democratica. Chiunque, in ogni parte del territorio nazionale, si sentirebbe autorizzato, per difendere la propria realtà, a violare apertamente le leggi.Si restaurerebbe il potere del monarca assoluto, si scadrebbe nella legge della giungla, si metterebbe fine all'esistenza stessa dello Stato democratico.
Il Sindaco, l'Assessore, il Consigliere di un Comune non possono dimenticare tali assunti, ne` possono disattendere il ruolo che rivestono che non e` solo quello di gestori dei problemi di una comunità ma, anche e soprattutto, di elementi di quella complessa macchina che costituisce l'organizzazione di uno Stato. Io credo che il nostro diritto alla mobilita` e con esso all'istruzione, alla salute, al lavoro, alla giustizia, allo sviluppo economico vadano tutelati, sempre e costantemente, ma le battaglie a sostegno di questi sacrosanti diritti devono essere civili e democratiche; mai violando la legge ma nella legge. Del resto le esperienze democratiche della nostra realtà nazionale ci insegnano che certe azioni di lotta, garantite e tutelate dalla Costituzione, dalle leggi e dalla Giurisprudenza hanno sortito gli effetti sperati e hanno determinato conquiste sociali.Scioperi, cortei, manifestazioni, dibattiti, comizi, e altre azioni di protesta nell'ambito della legge mi vedranno protagonista e artefice senza ipocrisie e infingimenti.
Giovanni Maggiore
La Federalberghi e i telegrammi a Matteoli di Christian Del Bono
Lettera del presidente della Federalberghi delle Eolie agli associati
Cari Associati,
aderiamo anche noi alla protesta decisa dal Comitato trasporti di cui facciamo parte.
Inviamo uno o più telegrammi, qualificandoci (es. albergatore, direttore, ecc.), al Ministro Matteoli per rappresentargli direttamente il nostro disagio. Sotto alcuni esempi di testo (ognuno è libero di esprimersi come meglio ritiene opportuno):
Contro ogni diritto, i tagli ai collegamenti marittimi saranno la morte socio-economica delle isole Eolie. Matteoli non portarci indietro di 40 anni. Auguri!
Egregio Ministro, abbiamo assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi. Non siamo disposti a subire tagli illegittimi e non sostenibili per la nostra economia.
L’indirizzo al quale inviarlo è:
Sen. Altero Matteoli
Ministro Infrastrutture e Trasporti
Piazzale Porta Pia , 1
00161 Roma
aderiamo anche noi alla protesta decisa dal Comitato trasporti di cui facciamo parte.
Inviamo uno o più telegrammi, qualificandoci (es. albergatore, direttore, ecc.), al Ministro Matteoli per rappresentargli direttamente il nostro disagio. Sotto alcuni esempi di testo (ognuno è libero di esprimersi come meglio ritiene opportuno):
Contro ogni diritto, i tagli ai collegamenti marittimi saranno la morte socio-economica delle isole Eolie. Matteoli non portarci indietro di 40 anni. Auguri!
Egregio Ministro, abbiamo assoluta necessità di migliorare i trasporti marittimi. Non siamo disposti a subire tagli illegittimi e non sostenibili per la nostra economia.
L’indirizzo al quale inviarlo è:
Sen. Altero Matteoli
Ministro Infrastrutture e Trasporti
Piazzale Porta Pia , 1
00161 Roma
Autority: Multe a Tirrenia e Snav
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha multato le compagnie di navigazione Tirrenia e Snav per pratiche commerciali scorrette. In dettaglio, l'Antitrust, ha deciso di sanzionare la compagnia Tirrenia con 215 mila euro, per la campagna pubblicitaria relativa alla stagione estiva 2008 perché i messaggi promuovevano servizi di collegamento marittimo per passeggeri e auto al seguito a tariffe estremamente vantaggiose, che non tenevano però conto degli oneri aggiuntive né davano indicazioni chiare sulla limitazione dei posti disponibili.Relativamente a Snav è stata multata per 244 mila euro. La società dovrà pagare 160 mila euro perché la campagna pubblicitaria per promuovere l'offerta estiva dei servizi di trasporto marittimo delle auto e/o delle moto e/o dei passeggeri era incentrata sulla prospettazione di tariffe estremamente vantaggiose in quantò al netto degli ulteriori oneri da corrispondere a titolo di tasse e supplementi. La pubblicità, non forniva inoltre, chiare e precise indicazioni sull'esistenza di limitazioni quantitative e/o temporali relative alle tariffe proposte. I restanti 64 mila euro fanno riferimento alla presenza, nel processo di prenotazione on line, della sottoscrizione dell'assicurazione facoltativa con un meccanismo che induce i consumatori ad acquistare inconsapevolmente un servizio accessorio e facoltativo, proprio in ragione della selezione automatica e già predefinita dal professionista.
giovedì 1 gennaio 2009
Ragusa: Premiazione atleti FIJLKAM Sicilia Judo 2008
Sabato 3 gennaio si svolgerà a Ragusa la cerimonia di premiazione degli atleti siciliani che maggiormente si sono distinti nel corso della stagione agonistica 2008.
La manifestazione si svolgerà presso il Teatro dei Salesiani di Ragusa alla presenza delle maggiori autorità siciliane del Judo e dello sport della Provincia di Ragusa.
Alla cerimonia saranno premiati gli atleti medagliati ai Campionati Italiani di categoria; gli atleti che hanno fatto parte della Rappresentativa Sicilia nel 2008; i vincitori del Gran Prix Sicilia 2008 Es, Ca, Ju; della 3° edizione del Premio SJO ( Sicily Judo Organitation)
Per lo Sporting Club Judo Lipari saranno premiati gli atleti Alessandro Vitagliana e Cassandra Finocchiaro.
Oltre ai dirigenti dello Sporting è stato invitato alla cerimonia di premiazione il Sindaco di Lipari dott. Mariano Bruno che partirà da Lipari insieme al gruppo dello Sporting Club
Cassandra e Federica Finocchiaro allo stage "natalizio"
Nei giorni 27 28 e 29 dicembre le atlete Cassandra e Federica Finocchiaro(nella foto) hano partecipato ad uno stage di judo organizzato a Cosenza dal maestro Mario Mangiarano del Judo Kodokan di Cosenza.
Lo stage, diretto dal maestro Girolamo Giovinazzo. è stato molto apprezzato. Erano presenti 70 atleti sia agonisti che preagonisti.
Le ragazze liparesi hanno preso parte con piacere a questo stage " natalizio " che, visti i prossimi inpegni a livello sia regionale che nazionale, contribuisce sicuramente al miglioramento tecnico che è indispensabile per affrontare gli impegni sportivi futuri.
Gia in febbraio Cassandra affronterà la qualifcazione per il Campionato Italiano Cadetti che dovrebbe proiettarla alle finali nazionali.
Per quanto riguarda Federica, da gennaio è passata alla Classe Esordienti B che prevede impegni sportivi di maggior livello a partire dal Campionato Italiano Esordienti.
AUGURI
La redazione di Eolinews augura a tutti i lettori un felice e sereno 2009.
Auguri Eolie ma, se permettete, un augurio un pò più particolare va alla martoriata Acquacalda e ai suoi cittadini, agli ex lavoratori della pomice, a Ginostra e ai ginostresi, a chi soffre nel cuore e nel fisico.
Un anno che per gli eoliani, e per chi vive queste isole, non si preannuncia certo tra i più facili. Sarà un anno che, già dal suo "primo vagito", ci porrà di fronte a sacrifici, battaglie, forse anche a drastiche prese di posizione, per mantenere diritti elementari quali, ad esempio, quello alla mobilità e alla continuità territoriale; al diritto allo studio e a restare in queste isole senza lo spettro di un'altra, seppure diversa, dolorosa emigrazione; al diritto di non vedere morire una economia(quella turistica) sana e capace di produrre reddito e che consente a tutti , seppure con le dovute differenze, dignitose condizioni di vita.
Sarà un anno duro e dove tutti abbiamo l'obbligo di ritrovare e mettere in campo eolianità e attributi. Tutto ciò da subito, sin dai primi giorni di gennaio dove forte, compatta e incisiva dovrà essere la protesta contro i tagli Siremar.
Tutti, amministrazioni comunali e consigli comunali in testa, hanno l'obbligo di esserci e non solo come presenza passiva. Obbligo che deve essere di tutti i cittadini, di tutti gli operatori turistici e commerciali e anche di coloro che ritengono di poter restarne fuori "perchè il probema non li tocca". A questi ultimi vogliamo ricordare che "quando la guerra scoppia, scoppia per tutti".
Noi della stampa, come d'altronde abbiamo fatto sin qui, faremo la nostra parte. Ma ribadiamo: C'E' BISOGNO DI TUTTI!
Ma non sarà l'unica battaglia da affrontare, tutte con una certezza: Solo uniti, solo da "eoliani" possiamo farcela!
Auguri Eolie ma, se permettete, un augurio un pò più particolare va alla martoriata Acquacalda e ai suoi cittadini, agli ex lavoratori della pomice, a Ginostra e ai ginostresi, a chi soffre nel cuore e nel fisico.
A loro, in particolare, auguriamo un 2009 decisamente diverso dal 2008. Un anno nel quale legittime aspettative e speranze possano davvero concretizzarsi!
mercoledì 31 dicembre 2008
Formica: Lombardo sia più coeso con la sua maggioranza
L'Assemblea regionale chiude un anno in positivo con oltre una ventina di leggi approvate, in meno di otto mesi di attività, dopo essere stata rinnovata con le elezioni di aprile e dopo le interruzioni in occasione delle amministrative di giugno e della pausa estiva.
« Un buon lavoro – sottolinea il vicepresidente vicario on. Santi Formica – che ovviamente ha risentito del clima di tensione conseguente al cambio di governo, dunque al "fermo di apprendistato" dell'Esecutivo, peraltro avvenuto in una fase impegnativa quale il passaggio dalla programmazione di Agenda 2000 a quella dei nuovi fondi Por fino al 2013.»
Il momento meno felice, data la delicatezza del lavoro cui sono chiamati i vari Dipartimenti ?
«Certo. Aggravato dal fatto che il nuovo presidente ha fatto seguire una stagione di riforme, apprezzabile per diversi motivi, ma che inevitabilmente comporta un lavoro di concertazione tra partner e una stabilità della maggioranza che invece sono mancati. D'altronde è impensabile procedere senza un solido consenso della coalizione sul sentiero della programmazione dei nuovi fondi europei; della dirigenza regionale; della sanità, un piano di rientro quest'ultimo che entro il 20 gennaio dovrà essere formalizzato».
Quanto incide su questo scenario la crisi economica che è sovranazionale ma in Sicilia rischia di avere conseguenze più laceranti ?
«C'è una Finanziaria da fare in un momento già critico per il Paese. Si dovrà procedere a scelte dolorose. A maggior ragione occorre coesione. E Raffaele Lombardo deve ritrovarla dentro la maggioranza che lo sostiene, non fuori. Non è immaginabile pensare di andare avanti nei prossimi quattro anni con l'appoggio saltuario della sinistra e comunque dell'opposizione. Sarebbe una politica senza prospettive».
Poi c'è la questione Pdl, che si prepara al congresso di marzo?
«Dentro il Pdl c'è bisogno di regole. Il nuovo partito è una straordinaria opportunità di modernizzazione. Ma applicare il modello Usa, sganciato dagli elettori , presenta rischi e incognite. Ci vogliono regole per la selezione dei dirigenti di una nuova classe politica. In America si ricorre alle primarie; ma qui ? Senza regole, è ipotizzabile una deriva che col sistema federalista sarà maggiore perché aumenterà il multicentrismo dei poteri, con regioni e comuni che diventeranno centri decisionali autonomi».
« Un buon lavoro – sottolinea il vicepresidente vicario on. Santi Formica – che ovviamente ha risentito del clima di tensione conseguente al cambio di governo, dunque al "fermo di apprendistato" dell'Esecutivo, peraltro avvenuto in una fase impegnativa quale il passaggio dalla programmazione di Agenda 2000 a quella dei nuovi fondi Por fino al 2013.»
Il momento meno felice, data la delicatezza del lavoro cui sono chiamati i vari Dipartimenti ?
«Certo. Aggravato dal fatto che il nuovo presidente ha fatto seguire una stagione di riforme, apprezzabile per diversi motivi, ma che inevitabilmente comporta un lavoro di concertazione tra partner e una stabilità della maggioranza che invece sono mancati. D'altronde è impensabile procedere senza un solido consenso della coalizione sul sentiero della programmazione dei nuovi fondi europei; della dirigenza regionale; della sanità, un piano di rientro quest'ultimo che entro il 20 gennaio dovrà essere formalizzato».
Quanto incide su questo scenario la crisi economica che è sovranazionale ma in Sicilia rischia di avere conseguenze più laceranti ?
«C'è una Finanziaria da fare in un momento già critico per il Paese. Si dovrà procedere a scelte dolorose. A maggior ragione occorre coesione. E Raffaele Lombardo deve ritrovarla dentro la maggioranza che lo sostiene, non fuori. Non è immaginabile pensare di andare avanti nei prossimi quattro anni con l'appoggio saltuario della sinistra e comunque dell'opposizione. Sarebbe una politica senza prospettive».
Poi c'è la questione Pdl, che si prepara al congresso di marzo?
«Dentro il Pdl c'è bisogno di regole. Il nuovo partito è una straordinaria opportunità di modernizzazione. Ma applicare il modello Usa, sganciato dagli elettori , presenta rischi e incognite. Ci vogliono regole per la selezione dei dirigenti di una nuova classe politica. In America si ricorre alle primarie; ma qui ? Senza regole, è ipotizzabile una deriva che col sistema federalista sarà maggiore perché aumenterà il multicentrismo dei poteri, con regioni e comuni che diventeranno centri decisionali autonomi».
Trasporti: Legambiente Lipari scrive a Berlusconi
Questo il testo della lettera di Legambiente Lipari:
Presidente del Consiglio
SILVIO BERLUSCONI
Palazzo ChigiPiazza Colonna 37000187 ROMA
e.p.c
Ministro ALTERO MATTIOLI
Ministero Infrastrutture
Piazzale Porta Pia 1
00161 ROMA
Oggetto: Trasporti marittimi Isole Eolie
Premesso che:
con legge nazionale 169/75 sono state istituite le Compagnie Marittime di Stato per il cabotaggio regionale - tra le quali la Siremar per la Regione Sicilia e per i collegamenti delle isole dell’arcipelago eoliano con la “terraferma” siciliana e con Napoli - e che, ai sensi dell’art. 3 di detta legge, “.. il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, nonché quelle dei servizi postali e commerciali, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola…”;
considerato che:
la Siremar ha nel tempo gradualmente praticate politiche di disimpegno commerciale:
che l’attuale offerta di trasporto marittimo non risponde alle esigenze espresse in più occasioni dai residenti e dai lavoratori pendolari, oltre che dai Sindaci delle isole, e che essa è sostanzialmente inadeguata allo sviluppo economico, sociale e culturale a cui tendono, giustamente, le comunità locali;
constatato, inoltre, valide:
le ragioni dei Sindaci di Lipari, S.Marina Salina, Malfa e Leni, che giustamente rivendicano, per le comunità isolane, il loro diritto alla continuità territoriale con l’area siciliana e campana;
Legambiente ritiene che la programmata privatizzazione della TIRRENIA sia da ritenersi improduttivamente danneggiante, oltre che repressiva ed anticostituzionale e penalizza ulteriormente gli isolani.
Una strategia inaccettabile, che distrugge la funzione stessa del servizio pubblico e non tiene conto delle necessità delle popolazioni delle Isole ed il loro diritto ad avere servizi efficienti e collegamenti che li facciano sentire – estate ed inverno – “cittadini italiani”.
L’azione del Governo, genererà grave danno all’immagine dei prestigiosi territori insulari che rappresentano la vera ricchezza dell’Arcipelago.
Il collegamento marittimo è per ogni isola una questione di vitale importanza che interessa ogni singolo cittadino che abita e vive sull'isola: il collegamento marittimo ha dunque influenza su tutta la vita sociale, economica dell'intera comunità isolana. E' una caratteristica dell'insularità: a questo aspetto non si sottraggono le Eolie. Senza collegamento marittimo è isolamento totale.
In particolare Legambiente intende rappresentare la necessità:
dell’istituzione di un tavolo tecnico-politico -urgente- che sia risolutivo delle problematiche sollevate, che coinvolga i Sindaci delle isole siciliane, le Provincie Regionali, la Regione Siciliana ed il Governo Nazionale che dia certezze alla mobilità marittima;
dell’insediamento di una Consulta regionale per la mobilità che assicuri la partecipazione degli utenti, delle parti sociali, delle Associazioni di categoria del settore del trasporto di persone e merci e delle comunità locali al processo di pianificazione e programmazione del sistema di trasporto e di mobilità;
di dare risposte alle esigenze della mobilità marittima sia per garantire i collegamenti annuali ai residenti, sia per affermare , essendo- nel particolare - le Eolie Patrimonio dell’Umanità, un turismo culturale che è ritenuto giustamente essenziale per aprire nuovi flussi e nuovi sbocchi occupazioni annuali.
Distinti saluti
Legambiente Lipari
Piero Roux
Presidente del Consiglio
SILVIO BERLUSCONI
Palazzo ChigiPiazza Colonna 37000187 ROMA
e.p.c
Ministro ALTERO MATTIOLI
Ministero Infrastrutture
Piazzale Porta Pia 1
00161 ROMA
Oggetto: Trasporti marittimi Isole Eolie
Premesso che:
con legge nazionale 169/75 sono state istituite le Compagnie Marittime di Stato per il cabotaggio regionale - tra le quali la Siremar per la Regione Sicilia e per i collegamenti delle isole dell’arcipelago eoliano con la “terraferma” siciliana e con Napoli - e che, ai sensi dell’art. 3 di detta legge, “.. il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, nonché quelle dei servizi postali e commerciali, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola…”;
considerato che:
la Siremar ha nel tempo gradualmente praticate politiche di disimpegno commerciale:
che l’attuale offerta di trasporto marittimo non risponde alle esigenze espresse in più occasioni dai residenti e dai lavoratori pendolari, oltre che dai Sindaci delle isole, e che essa è sostanzialmente inadeguata allo sviluppo economico, sociale e culturale a cui tendono, giustamente, le comunità locali;
constatato, inoltre, valide:
le ragioni dei Sindaci di Lipari, S.Marina Salina, Malfa e Leni, che giustamente rivendicano, per le comunità isolane, il loro diritto alla continuità territoriale con l’area siciliana e campana;
Legambiente ritiene che la programmata privatizzazione della TIRRENIA sia da ritenersi improduttivamente danneggiante, oltre che repressiva ed anticostituzionale e penalizza ulteriormente gli isolani.
Una strategia inaccettabile, che distrugge la funzione stessa del servizio pubblico e non tiene conto delle necessità delle popolazioni delle Isole ed il loro diritto ad avere servizi efficienti e collegamenti che li facciano sentire – estate ed inverno – “cittadini italiani”.
L’azione del Governo, genererà grave danno all’immagine dei prestigiosi territori insulari che rappresentano la vera ricchezza dell’Arcipelago.
Il collegamento marittimo è per ogni isola una questione di vitale importanza che interessa ogni singolo cittadino che abita e vive sull'isola: il collegamento marittimo ha dunque influenza su tutta la vita sociale, economica dell'intera comunità isolana. E' una caratteristica dell'insularità: a questo aspetto non si sottraggono le Eolie. Senza collegamento marittimo è isolamento totale.
In particolare Legambiente intende rappresentare la necessità:
dell’istituzione di un tavolo tecnico-politico -urgente- che sia risolutivo delle problematiche sollevate, che coinvolga i Sindaci delle isole siciliane, le Provincie Regionali, la Regione Siciliana ed il Governo Nazionale che dia certezze alla mobilità marittima;
dell’insediamento di una Consulta regionale per la mobilità che assicuri la partecipazione degli utenti, delle parti sociali, delle Associazioni di categoria del settore del trasporto di persone e merci e delle comunità locali al processo di pianificazione e programmazione del sistema di trasporto e di mobilità;
di dare risposte alle esigenze della mobilità marittima sia per garantire i collegamenti annuali ai residenti, sia per affermare , essendo- nel particolare - le Eolie Patrimonio dell’Umanità, un turismo culturale che è ritenuto giustamente essenziale per aprire nuovi flussi e nuovi sbocchi occupazioni annuali.
Distinti saluti
Legambiente Lipari
Piero Roux
I consiglieri di minoranza scrivono al capitano Merenda sulla "marcia indietro" del sindaco Bruno
La lettera che i consiglieri comunali di minoranza(nella foto Adolfo Sabatini) hanno inviato al Presidente del Comitato a difesa dei trasporti marittimi eoliani, cap. Pino Merenda
"Signor Presidente,
veniamo a conoscenza dalla agenzia Lipari.biz che il Sindaco di Lipari si è rimangiata la disponibilità che aveva manifestato al Comitato di dare vita ad un gesto significativo come la sua sospensione dal partito a cui appartiene per la insensibilità manifestata da questo Governo per i problemi delle isole a cominciare dal nodo dei trasporti marittimi.
Questa incredibile marcia indietro si aggiunge alle ritrosie manifestate da alcuni assessori della Giunta liparese di partecipare a eclatanti manifestazioni di protesta. Ritrosie che già avevano creato forti perplessità nel Comitato al di là delle appartenenze politiche.
Questo Comitato, signor Presidente, non è ancora nato e già deve registrare azioni di freno se non addirittura di boicottaggio.
Questo ci preoccupa molto perché la lotta che gli eoliani devono condurre per sperare di avere successo pretende che si getti sul tavolo tutta la forza di cui siamo capaci fino a mettere in discussione le stesse amministrazioni comunali. Infatti, e speriamo che su questo siamo tutti concordi, successo non vuol dire la promessa di qualche proroga zoppa della Siremar ( zoppa perché non finanziata) ma l’obiettivo deliberato unitariamente dal Consiglio Comunale dello scorporo della stessa Siremar dalla Tirrenia e la messa a disposizione di fondi e risorse per garantire quei servizi che permettano agli eoliani di sentirsi cittadini come gli altri, con gli stessi doveri ma anche con gli stessi diritti.
Per questo, Signor Presidente, le chiediamo di convocare con urgenza il Comitato e di mettere questa nostra lettera all’ordine del giorno, perché si chiarisca una volta per tutti quali sono gli obiettivi della lotta ed i mezzi di deterrenza che abbiamo a disposizione.
Cordiali saluti
Lipari 31 dicembre 2008
"Signor Presidente,
veniamo a conoscenza dalla agenzia Lipari.biz che il Sindaco di Lipari si è rimangiata la disponibilità che aveva manifestato al Comitato di dare vita ad un gesto significativo come la sua sospensione dal partito a cui appartiene per la insensibilità manifestata da questo Governo per i problemi delle isole a cominciare dal nodo dei trasporti marittimi.
Questa incredibile marcia indietro si aggiunge alle ritrosie manifestate da alcuni assessori della Giunta liparese di partecipare a eclatanti manifestazioni di protesta. Ritrosie che già avevano creato forti perplessità nel Comitato al di là delle appartenenze politiche.
Questo Comitato, signor Presidente, non è ancora nato e già deve registrare azioni di freno se non addirittura di boicottaggio.
Questo ci preoccupa molto perché la lotta che gli eoliani devono condurre per sperare di avere successo pretende che si getti sul tavolo tutta la forza di cui siamo capaci fino a mettere in discussione le stesse amministrazioni comunali. Infatti, e speriamo che su questo siamo tutti concordi, successo non vuol dire la promessa di qualche proroga zoppa della Siremar ( zoppa perché non finanziata) ma l’obiettivo deliberato unitariamente dal Consiglio Comunale dello scorporo della stessa Siremar dalla Tirrenia e la messa a disposizione di fondi e risorse per garantire quei servizi che permettano agli eoliani di sentirsi cittadini come gli altri, con gli stessi doveri ma anche con gli stessi diritti.
Per questo, Signor Presidente, le chiediamo di convocare con urgenza il Comitato e di mettere questa nostra lettera all’ordine del giorno, perché si chiarisca una volta per tutti quali sono gli obiettivi della lotta ed i mezzi di deterrenza che abbiamo a disposizione.
Cordiali saluti
Lipari 31 dicembre 2008
martedì 30 dicembre 2008
IL 27 E 28 GENNAIO SCIOPERO DEI MARITTIMI TIRRENIA. IL COMUNICATO STAMPA
Le Segreterie Nazionali dei Trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti dopo lo sciopero effettuato il 20/11 ed il successivo incontro del 27/11, cosiddetto "informale" con la struttura Dirigenziale del Ministero dei Trasporti, per l'incomprensibile assenza del ministro Matteoli, ritengono che permangono preoccupanti le condizioni della vertenza relativa alla privatizzazione di Tirrenia.
Ancorché aggravate, oltre che dalle recenti iniziative governative circa la richiesta alla UE del prolungamento della Convenzione con una proroga di un solo anno, ma quanto dall'ultimo provvedimento legislativo, il DL n. 185 del 29/11/2008 all'art.26, che prevede il finanziamento di 65 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011.
Di fatto una drastica diminuzione degli stanziamenti statali finalizzati alla copertura degli oneri di servizio pubblico che fanno capo al Gruppo che già lascia presagire una riduzione occupazionale.
Stanziamenti a fronte di un fabbisogno complessivo di 210 milioni di Euro, dei quali, per il 2008 restano ancora da recuperare 80 milioni di Euro, e per il 2009, dei 108 milioni di Euro stanziati, si sono recuperati, col summenzionato DL, solo 65 milioni di Euro.
A questo si aggiunge:
- il mancato trasferimento in capo alle Regioni delle quattro società regionali;
- la mancata approvazione del Piano Industriale anche se in presenza di una parziale applicazione di esso;
la mancata sottoscrizione di una adeguata convenzione che preveda un opportuna tempistica che permetta,attraverso la realizzazione completa del Piano Industriale,la ristrutturazione,il risanamento, il rilancio ed il consolidamento del Gruppo.
Invece, inspiegabilmente, sembra tutto volgere ad un' accelerazione del processo di privatizzazione, oltretutto senza una preventiva verifica con le scriventi Organizzazioni Sindacali per la determinazione delle regole e dei metodi con inevitabili tagli di linee, disarmi di navi, gravissime violazioni del diritto alla mobilità del cittadino, venendo pregiudicata la continuità territoriale ed i collegamenti con le isole.
Avviando cosi una disastrosa fase di trasformazione aziendale, con inauditi effetti di impatto sociale a carattere esponenziale.
Questo,anche perché, oltretutto, siamo in presenza di una gravissima crisi di tutto il sistema economico-finananziario nazionale ed internazionale.
Crisi economico-finanaziario che sta avviando il Paese verso una recessione che dovrebbe invece indurre a ritardare il più possibile l'insorgere di ulteriori conflitti sociali che inevitabilmente si generano con i processi di ristrutturazione della produzione.
Per tutte queste ragioni, le Federazioni Nazionale dei Trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti chiamano i lavoratori marittimi del Gruppo Tirrenia alla mobilitazione generale, allo scopo di testimoniare il loro determinato dissenso, oltre che con l'astensione dalle prestazioni lavorative con uno sciopero di 48 ore che si terrà nei giorni 27 e 28 gennaio 2009, ma anche con una manifestazione che verrà effettuata a Roma negli stessi giorni.
Ancorché aggravate, oltre che dalle recenti iniziative governative circa la richiesta alla UE del prolungamento della Convenzione con una proroga di un solo anno, ma quanto dall'ultimo provvedimento legislativo, il DL n. 185 del 29/11/2008 all'art.26, che prevede il finanziamento di 65 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2009-2010-2011.
Di fatto una drastica diminuzione degli stanziamenti statali finalizzati alla copertura degli oneri di servizio pubblico che fanno capo al Gruppo che già lascia presagire una riduzione occupazionale.
Stanziamenti a fronte di un fabbisogno complessivo di 210 milioni di Euro, dei quali, per il 2008 restano ancora da recuperare 80 milioni di Euro, e per il 2009, dei 108 milioni di Euro stanziati, si sono recuperati, col summenzionato DL, solo 65 milioni di Euro.
A questo si aggiunge:
- il mancato trasferimento in capo alle Regioni delle quattro società regionali;
- la mancata approvazione del Piano Industriale anche se in presenza di una parziale applicazione di esso;
la mancata sottoscrizione di una adeguata convenzione che preveda un opportuna tempistica che permetta,attraverso la realizzazione completa del Piano Industriale,la ristrutturazione,il risanamento, il rilancio ed il consolidamento del Gruppo.
Invece, inspiegabilmente, sembra tutto volgere ad un' accelerazione del processo di privatizzazione, oltretutto senza una preventiva verifica con le scriventi Organizzazioni Sindacali per la determinazione delle regole e dei metodi con inevitabili tagli di linee, disarmi di navi, gravissime violazioni del diritto alla mobilità del cittadino, venendo pregiudicata la continuità territoriale ed i collegamenti con le isole.
Avviando cosi una disastrosa fase di trasformazione aziendale, con inauditi effetti di impatto sociale a carattere esponenziale.
Questo,anche perché, oltretutto, siamo in presenza di una gravissima crisi di tutto il sistema economico-finananziario nazionale ed internazionale.
Crisi economico-finanaziario che sta avviando il Paese verso una recessione che dovrebbe invece indurre a ritardare il più possibile l'insorgere di ulteriori conflitti sociali che inevitabilmente si generano con i processi di ristrutturazione della produzione.
Per tutte queste ragioni, le Federazioni Nazionale dei Trasporti Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti chiamano i lavoratori marittimi del Gruppo Tirrenia alla mobilitazione generale, allo scopo di testimoniare il loro determinato dissenso, oltre che con l'astensione dalle prestazioni lavorative con uno sciopero di 48 ore che si terrà nei giorni 27 e 28 gennaio 2009, ma anche con una manifestazione che verrà effettuata a Roma negli stessi giorni.
Trasporti: Il 5 gennaio consiglio comunale congiunto ed interisole
Il 5 gennaio per focalizzare l'attenzione sulla problematica dei trasporti pubblici da e per le Eolie si terrà un consiglio comunale, con tutte e quattro i civici consessi eoliani, a bordo del traghetto di linea in partenza da Lipari per Rinella e da qui verso Milazzo. La decisione è maturata nel corso della riunione del comitato per i trasporti marittimi.
Trasporti: Ricevuto annuncia che incontrerà Matteoli. Intanto "rilancia" l'idea della Provincia "armatore"
(da Tempo stretto) Un problema di collegamenti ma che conseguentemente ha i suoi risvolti anche sul comparto turistico dell’arcipelago eoliano. Importante, fondamentale per il presidente della Provincia Nanni Ricevuto trovare una soluzione definitiva per il sistema di trasporti che collega Messina, Milazzo e Napoli con le Isole Eolie. Il numero uno di Palazzo Dei Leoni ha anticipato che c’è in programma un incontro con il ministro Altero Matteoli, dal quale dovrebbero emergere delle novità o comunque dopo il quale la situazione dovrebbe divenire più chiara. Se non dovesse esserci un ripresa celere ed efficiente dei collegamenti, in special modo con la Campania, nodo fondamentale dal punto di vista turistico visti gli elevati flussi provenienti da tale regione, Ricevuto parla di possibile importante operazione alternativa. La Provincia infatti, starebbe pensando all’acquisto di alcuni aliscafi, con il contributo di parte dei Comuni interessati e della Regione, per creare una compagnia che porti il nome proprio della Provincia Regionale di Messina. E in tal senso il presidente ha spiegato che ci sarebbero soggetti in Campania interessati ad un’opzione di questo tipo.
Il consiglio da il via libera alla variazione di bilancio relativa ai finanziamenti del Ministero dell'Ambiente. Fondi anche per Acquacalda
Via libera, dopo l'inopinato stop di ieri, del consiglio comunale di Lipari alla variazione di bilancio che consentirà di far entrare nello strumento contabile il finanziamento di 8.250.000,00 euro messo a disposizione dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare per interventi nel comune di Lipari. Ad attendere nell'aula consiliare l'ok del civico consesso, che in fondo poi non era che una presa d'atto, vi era una delegazione dei cittadini di Acquacalda. Una parte dei finanziamenti(2.900.000 euro), infatti, sono destinati a quella frazione per lavori urgenti di sistemazione e riqualificazione ambientale della costa a protezione dell'abitato e della strada litoranea(2.000.000) e di consolidamento del versante a salvaguardia del centro abitato e della viabilità esistente(900.000). La delibera è stata approvata all'unanimità dai tredici consiglieri presenti(9 di maggioranza e 4 di opposizione). Oltre al finanziamento per Acquacalda la delibera "recepisce" fondi per: Lavori urgenti per la protezione, il ripascimento ed il risanamento ambientale della baia di Levante nell'isola di Vulcano (finanziamento di euro 1.500.000,00); Lavori urgenti di protezione e sistemazione dell'area costiera e del water-front in località San Pietro nell'isola di Panarea (finanziamento di euro 2.000.000,00); Lavori urgenti di ricostruzione della spiaggia a protezione dell'abitato in zona Sopra Lena dell'isola di Stromboli (finanziamento di euro 1.850.000,00).
Il presidente del consiglio comunale Pino Longo, a conclusione dei lavori, ha annunciato che il 9 gennaio ad Acquacalda si terrà un consiglio comunale straordinario alla presenza del presidente della Provincia Nanni Ricevuto.
Da Salina la proposta di una società di navigazione eoliana
Parte da Salina la proposta di costituire una società di navigazione tutta eoliana. Una proposta che, tra l'altro, nel recente passato era stata avanzata anche dal presidente del consiglio comunale di Lipari Pino Longo.
A proporla è il consigliere comunale di Santa Marina Domenico Bartolo Giuffrè che ha scritto al Sig. Sindaco ed al Consiglio Comunale di Lipari, al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Santa Marina Salina, al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Malfa, al Sindaco ed al Consiglio Comunale
di Leni.
IL TESTO DELLA LETTERA:
Oggetto: Società SIREMAR - Trasporti nelle Isole Eolie
Desidero sottoporre la Vs attenzione ad alcune mie idee "in libertà", frutto di un "brain storming" da me organizzato, con la partecipazione di diversi personaggi alcuni dei quali professionisti, con l'aiuto dell'amico Assessore Maurizio Santisi.
Le idee guida erano:
cessazione irreversibile dei servizi Siremar;
necessità di una soluzione che esuli da "piazzate" prive di fattivi risultati;
validità dell' assioma che chi fino adesso ha usufruito, praticamente gratis, di questi servizi ricaricandolo con lucro sui turisti, debba farsi carico di una soluzione;
ultima considerazione, il recente esempio della CAI-ALITALIA che nel mio pensiero ricorre pari passo a quello del coinvolgimento dei 4 Comuni isolani.
L’idea, è la costituzione di una società che si rifà al modello della “Compagnia Eolia Anonima di Navigazione” nata per risolvere un problema simile nel 1925, e che ha gestito in maniera tutt’oggi memorabile trent’anni di collegamenti tra le nostre isole e la terraferma (Sicilia e Napoli).
Detto ciò e ribadito che le iniziative fin'ora prese e pensate assomigliano a delle palle corte tutte respinte e respingibili, invito con urgenza tutti i massimi Amministratori Eoliani a farsi carico dell'idea diventando essi stessi la cura e non il medicamento di una ferita insanabile altrimenti.
Colgo l'occasione per propormi come organizzatore di una Conferenza dei Servizi che coinvolga la Regione, la Provincia le Autorità Nazionali per la parte loro riguardante, commercianti, imprenditori, professionisti e banchieri, per la cosa più importante, dopo la malvasia, i capperi e lo Stromboli, che ci sia.
Resto in attesa di un Vs cordiale riscontro.
Domenico Bartolo Giuffrè
(Consigliere Comunale di S.M.Salina)
A proporla è il consigliere comunale di Santa Marina Domenico Bartolo Giuffrè che ha scritto al Sig. Sindaco ed al Consiglio Comunale di Lipari, al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Santa Marina Salina, al Sindaco ed al Consiglio Comunale di Malfa, al Sindaco ed al Consiglio Comunale
di Leni.
IL TESTO DELLA LETTERA:
Oggetto: Società SIREMAR - Trasporti nelle Isole Eolie
Desidero sottoporre la Vs attenzione ad alcune mie idee "in libertà", frutto di un "brain storming" da me organizzato, con la partecipazione di diversi personaggi alcuni dei quali professionisti, con l'aiuto dell'amico Assessore Maurizio Santisi.
Le idee guida erano:
cessazione irreversibile dei servizi Siremar;
necessità di una soluzione che esuli da "piazzate" prive di fattivi risultati;
validità dell' assioma che chi fino adesso ha usufruito, praticamente gratis, di questi servizi ricaricandolo con lucro sui turisti, debba farsi carico di una soluzione;
ultima considerazione, il recente esempio della CAI-ALITALIA che nel mio pensiero ricorre pari passo a quello del coinvolgimento dei 4 Comuni isolani.
L’idea, è la costituzione di una società che si rifà al modello della “Compagnia Eolia Anonima di Navigazione” nata per risolvere un problema simile nel 1925, e che ha gestito in maniera tutt’oggi memorabile trent’anni di collegamenti tra le nostre isole e la terraferma (Sicilia e Napoli).
Detto ciò e ribadito che le iniziative fin'ora prese e pensate assomigliano a delle palle corte tutte respinte e respingibili, invito con urgenza tutti i massimi Amministratori Eoliani a farsi carico dell'idea diventando essi stessi la cura e non il medicamento di una ferita insanabile altrimenti.
Colgo l'occasione per propormi come organizzatore di una Conferenza dei Servizi che coinvolga la Regione, la Provincia le Autorità Nazionali per la parte loro riguardante, commercianti, imprenditori, professionisti e banchieri, per la cosa più importante, dopo la malvasia, i capperi e lo Stromboli, che ci sia.
Resto in attesa di un Vs cordiale riscontro.
Domenico Bartolo Giuffrè
(Consigliere Comunale di S.M.Salina)
I nostri articoli sulla Gazzetta del sud di oggi
Lipari Si lavora alla bretella stradale
Piccoli interventi ad Acquacalda ma tra i cittadini grande amarezza
Ieri in Consiglio nulla di fatto sulle opere a protezione della costa
Salvatore Sarpi
Lipari
È sbarcata a Lipari l'impresa che dovrà realizzare ad Acquacalda la micro-palificazione che consentirà poi alla ditta di Angelino Biviano di far nascere la bretella, finanziata dalla Provincia regionale di Messina, che collegherà la parte bassa e la parte alta della frazione, consentendo il transito di un solo automezzo o mini-bus. Bretella resasi necessaria dopo il crollo, avvenuto ad inizio novembre, di un'ampia parte della curva della strada Provinciale. L'impresa, unitamente alla ditta Biviano, ha effettuato ieri un sopralluogo ed individuato anche un'area a servizio del cantiere.
Intanto la ditta di Angelino Biviano sta eseguendo una parte dei lavori di sua competenza e ha già provveduto a delineare, depositandovi anche del materiale, la tanto attesa "bretella" di collegamento.
Ciò, ovviamente, non serve certamente a ridurre la delusione e l'amarezza dei cittadini di Acquacalda che, da quasi due mesi, attendono la realizzazione di questa "bretella" che dovrà bypassare la parte della Provinciale crollata.
Delusione e amarezza che non sono state certamente mitigate ieri da un consiglio comunale, quello di Lipari, "disattento" sui problemi della collettività e che ha fatto in modo che non venisse trattato un importante argomento (in pratica una presa d'atto) che doveva servire ad alleviare, attraverso una deliberazione consiliare, la delicatissima situazione di Acquacalda.
Si tratta dell'impiego dei 2 milioni e 800 mila euro stanziati dal ministero dell'Ambiente per interventi a protezione della costa della frazione. Ma, nonostante l'importanza dell'argomento, è mancato il numero legale sia nella prima che nella seconda chiamata. Se ne riparlerà oggi, con l'auspicio che la partecipazione sia più consistente.
Ieri, il "massimo" dei consiglieri presenti è stato raggiunto nella chiamata delle 10,15 alla quale erano presenti Longo, Corda, Guarino, Mirabito, Cincotta, Gugliotta e Famularo. Per l'amministrazione era presente l'assessore Corrado Giannò. Grande è stata l'amarezza e la delusione della rappresentanza dei cittadini di Acquacalda presenti in aula. «Ci sentiamo abbandonati» è stato il coro pressoché unanime.
Piccoli interventi ad Acquacalda ma tra i cittadini grande amarezza
Ieri in Consiglio nulla di fatto sulle opere a protezione della costa
Salvatore Sarpi
Lipari
È sbarcata a Lipari l'impresa che dovrà realizzare ad Acquacalda la micro-palificazione che consentirà poi alla ditta di Angelino Biviano di far nascere la bretella, finanziata dalla Provincia regionale di Messina, che collegherà la parte bassa e la parte alta della frazione, consentendo il transito di un solo automezzo o mini-bus. Bretella resasi necessaria dopo il crollo, avvenuto ad inizio novembre, di un'ampia parte della curva della strada Provinciale. L'impresa, unitamente alla ditta Biviano, ha effettuato ieri un sopralluogo ed individuato anche un'area a servizio del cantiere.
Intanto la ditta di Angelino Biviano sta eseguendo una parte dei lavori di sua competenza e ha già provveduto a delineare, depositandovi anche del materiale, la tanto attesa "bretella" di collegamento.
Ciò, ovviamente, non serve certamente a ridurre la delusione e l'amarezza dei cittadini di Acquacalda che, da quasi due mesi, attendono la realizzazione di questa "bretella" che dovrà bypassare la parte della Provinciale crollata.
Delusione e amarezza che non sono state certamente mitigate ieri da un consiglio comunale, quello di Lipari, "disattento" sui problemi della collettività e che ha fatto in modo che non venisse trattato un importante argomento (in pratica una presa d'atto) che doveva servire ad alleviare, attraverso una deliberazione consiliare, la delicatissima situazione di Acquacalda.
Si tratta dell'impiego dei 2 milioni e 800 mila euro stanziati dal ministero dell'Ambiente per interventi a protezione della costa della frazione. Ma, nonostante l'importanza dell'argomento, è mancato il numero legale sia nella prima che nella seconda chiamata. Se ne riparlerà oggi, con l'auspicio che la partecipazione sia più consistente.
Ieri, il "massimo" dei consiglieri presenti è stato raggiunto nella chiamata delle 10,15 alla quale erano presenti Longo, Corda, Guarino, Mirabito, Cincotta, Gugliotta e Famularo. Per l'amministrazione era presente l'assessore Corrado Giannò. Grande è stata l'amarezza e la delusione della rappresentanza dei cittadini di Acquacalda presenti in aula. «Ci sentiamo abbandonati» è stato il coro pressoché unanime.
Trasporti a rischio Chiesto aiuto al presidente Napolitano
(s.s.) Trasporti marittimi pubblici da e per le Eolie "scende in campo" anche l'associazione culturale eoliana I-DEE che ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. «Apparteniamo – si legge nella lettera – all'associazione culturale I-Dee che ha iniziato ad operare sul territorio con l'intento di valorizzarlo dal punto di vista culturale. La nostra attività, comunque, non esclude una forte attenzione al sociale, essendo tutti noi genitori, lavoratori e comunque utenti di questo comune. La nostra scelta di vivere su queste isole, di investire le nostre energie e legare il futuro nostro e dei nostri figli a questo arcipelago non può e non deve implicare necessariamente la rinuncia alle pari opportunità. Tutti abbiamo il diritto alla continuità territoriale che, sebbene sembri una formula abusata, nei fatti significa garanzia di continuità dello svolgimento di normali attività quotidiane. Tutte cose – si legge nella missiva inviata al Capo dello Stato – negate con i tagli dei trasporti». I-DEE evidenzia come se non si risolverà questo problema «causato da scelte fatte altrove dagli alti livelli della nostra politica» gli eoliani resteranno per sempre privi di questi elementari diritti. «Il problema della dismissione della Siremar – scrive l'associazione al presidente Napolitano – a nostro parere richiede un intervento fermo ed autorevole»: secondo l'appello, proprio quello del presidente della Repubblica.(s.s.)
lunedì 29 dicembre 2008
Acquacalda: Sbarcata l'impresa per la micro-palificazione. "Tracciata" la bretella
E' sbarcata a Lipari l'impresa che dovrà realizzare ad Acquacalda la micro-palificazione che consentirà poi alla ditta di Angelino Biviano di far nascere la bretella, finanziata dalla Provincia regionale, che collegherà la parte bassa e la parte alta della frazione, consentendo il transito di un solo automezzo o mini-bus.
L'impresa, unitamente alla ditta Biviano, ha effettuato un sopraluogo ed individuato anche un'area a servizio del cantiere.
Ciò ovviamente non serve certamente a mitigare la delusione e l'amarezza dei cittadini di Acquacalda che, da quasi due mesi, attendono la realizzazione di questa "bretella" che dovrà bypassare la parte della Provinciale crollata.
Ciò ovviamente non serve certamente a mitigare la delusione e l'amarezza dei cittadini di Acquacalda che, da quasi due mesi, attendono la realizzazione di questa "bretella" che dovrà bypassare la parte della Provinciale crollata.
Intanto la ditta di Angelino Biviano sta eseguendo una parte dei lavori di sua competenza e, come è visibile, dalle foto, ha già provveduto a delineare, depositandovi anche del materiale, la tanto attesa "bretella" di collegamento.
Trasporti: I-DEE scrive al Presidente della Repubblica
Questo il testo della lettera che l'associazione culturale I-DEE ha scritto al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano:
Apparteniamo all’Associazione Culturale I-Dee, che ha iniziato ad operare sul territorio con l’intento di valorizzarlo dal punto di vista culturale: territorio che, come Lei sicuramente sa, è invece povero di iniziative, strutture e strumenti per “ fare cultura”. La nostra attività,comunque, non esclude una forte attenzione al sociale, essendo tutti noi genitori, lavoratori e comunque utenti di questo Comune. Ed è proprio in qualità di cittadini consapevoli che ci rivolgiamo a Lei. La nostra scelta di vivere su queste isole, di investire le nostre energie e legare il futuro nostro e dei nostri figli a questo arcipelago non può e non deve implicare necessariamente la rinuncia alle PARI OPPORTUNITA’ . Tutti abbiamo il DIRITTO ALLA CONTINUITA’ TERRITORIALE che, sebbene sembri una formula abusata, nei fatti significa GARANZIA di CONTINUITA’ DELLO SVOLGIMENTO di normali attività quotidiane: gli insegnanti devono poter arrivare tutti i giorni a scuola per insegnare; gli studenti devono potersi recare a scuola tutti i giorni dalle isole a Lipari e/o da Lipari alla terraferma; i medici devono poter arrivare per garantire il diritto alla salute……… Tutte cose negate con i tagli dei trasporti. Se non si risolverà il problema dei TRASPORTI MARITTIMI, causato da scelte fatte altrove dagli alti livelli della nostra politica, noi rimarremo per sempre PRIVI DI QUESTI ELEMENTARI DIRITTI. Il problema della DISMISSIONE della SIREMAR a nostro parere richiede un intervento fermo ed autorevole, al di sopra delle parti politiche e degli interessi economici che si muovono attorno, che costringa tutti i nostri Amministratori ed il Governo a trovare, nell’immediato, una soluzione DEFINITIVA che tenga REALMENTE conto delle esigenze degli abitanti di questo Arcipelago. Le chiediamo pertanto di voler porre la Sua attenzione ai problemi che Le abbiamo esposto, sapendoLa, oltre che Persona impegnata nel sociale, anche appassionato estimatore delle nostre isole.
Eolie: Isole minori in difficoltà. A Lipari si approda a Punta Scaliddi
Come anticipato condizioni meteo-marine avverse nelle Eolie che dalla notte sono investite dal vento di Sud- Est. Il mare, forza 5, ha impedito alcuni dei collegamenti marittimi con gli scali piu' piccoli, quelli di Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi.
Difficolta' per aliscafi e traghetti anche nelle corse tra Milazzo, Lipari, Salina e Vulcano e viceversa.
A Lipari per la forte risacca gli aliscafi della Siremar e e dell'Ustica Lines sono costretti ad operare nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. I mezzi di linea devono attendere il loro turno perche' possono operare solo un per volta, e questo comporta ritardi
Difficolta' per aliscafi e traghetti anche nelle corse tra Milazzo, Lipari, Salina e Vulcano e viceversa.
A Lipari per la forte risacca gli aliscafi della Siremar e e dell'Ustica Lines sono costretti ad operare nello scalo alternativo di Punta Scaliddi. I mezzi di linea devono attendere il loro turno perche' possono operare solo un per volta, e questo comporta ritardi
Lipari: Le proposte integrative della minoranza consiliare alle iniziative di protesta indette dal comitato cittadino per i trasporti
Questa la lettera a firma dei consiglieri comunali di minoranza indirizzata al Signor Sindaco
del Comune Lipari, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, all’Assessore ai Trasporti
del Comune di Lipari, ai capigruppo consiliari e p.c. al Coordinatore del Comitato cittadino
C.te Giuseppe Merenda
Oggetto: proposte integrative alle iniziative di protesta indette dal Comitato cittadino per i trasporti marittimi.
Nel corso di una riunione di tutte le forze politiche tenuta intorno a metà dicembre presso l’ufficio del Sindaco Bruno, era stato chiesto all’Amministrazione di verificare se la proroga concessa con il decreto n. 158 del 20 novembre di quest’anno avesse o meno una effettiva copertura finanziaria e se questa fosse sufficiente a garantire l’attuale assetto delle linee Siremar da e per le Eolie. In caso di mancata copertura, è evidente come tale proroga risulterebbe, di fatto, “zoppa”, corrispondendo a una beffa che si aggiunge alla già grave situazione del futuro dei nostri trasporti marittimi.
Per questa ragione, invitiamo ai componenti dell’Amministrazione del Comune di Lipari e ai consiglieri di maggioranza a dare una chiara indicazione di dissenso dall’operato dei governi nazionale e regionale prendendo le distanze, in maniera ufficiale, dalle rispettive forze politiche di appartenenza. A nostro avviso, infatti, tale azione rimane l’unica iniziativa in grado di captare una pur tardiva attenzione da parte dei rappresentanti nazionali e regionali che, non dimentichiamo, afferiscono alla stessa formazione (PDL) e allo stesso schieramento dei nostri amministratori con delega ai trasporti (dal 2002 al 2007 l’allora assessore Longo e, nel periodo immediatamente successivo, il sindaco Bruno).
Soltanto in questo modo, a nostro avviso, sarà possibile recuperare quel rapporto di fiducia tra comunità e amministrazione, ormai compromesso da anni di inazione sul fronte della difesa dei trasporti marittimi, e quella chiarezza che oggi sembra assolutamente necessaria per non vanificare gli sforzi del Comitato cittadino e l’unità degli eoliani nelle prossime iniziative di protesta.
Vogliamo infine sottolineare come parte delle attuali difficoltà finanziarie della Siremar potrebbero essere compensate, e dunque risolte, con un intervento economico regionale a integrazione della “proroga”. Queste risorse potrebbero essere reperite, per esempio, rivedendo drasticamente la generosa elargizione assegnata dalla Regione Siciliana ai vettori privati che, se poteva essere motivata dal caro-petrolio di qualche mese fa, oggi non trova più alcuna ragionevole giustificazione.
I consiglieri di minoranza
del Comune Lipari, al Presidente del Consiglio Comunale di Lipari, all’Assessore ai Trasporti
del Comune di Lipari, ai capigruppo consiliari e p.c. al Coordinatore del Comitato cittadino
C.te Giuseppe Merenda
Oggetto: proposte integrative alle iniziative di protesta indette dal Comitato cittadino per i trasporti marittimi.
Nel corso di una riunione di tutte le forze politiche tenuta intorno a metà dicembre presso l’ufficio del Sindaco Bruno, era stato chiesto all’Amministrazione di verificare se la proroga concessa con il decreto n. 158 del 20 novembre di quest’anno avesse o meno una effettiva copertura finanziaria e se questa fosse sufficiente a garantire l’attuale assetto delle linee Siremar da e per le Eolie. In caso di mancata copertura, è evidente come tale proroga risulterebbe, di fatto, “zoppa”, corrispondendo a una beffa che si aggiunge alla già grave situazione del futuro dei nostri trasporti marittimi.
Per questa ragione, invitiamo ai componenti dell’Amministrazione del Comune di Lipari e ai consiglieri di maggioranza a dare una chiara indicazione di dissenso dall’operato dei governi nazionale e regionale prendendo le distanze, in maniera ufficiale, dalle rispettive forze politiche di appartenenza. A nostro avviso, infatti, tale azione rimane l’unica iniziativa in grado di captare una pur tardiva attenzione da parte dei rappresentanti nazionali e regionali che, non dimentichiamo, afferiscono alla stessa formazione (PDL) e allo stesso schieramento dei nostri amministratori con delega ai trasporti (dal 2002 al 2007 l’allora assessore Longo e, nel periodo immediatamente successivo, il sindaco Bruno).
Soltanto in questo modo, a nostro avviso, sarà possibile recuperare quel rapporto di fiducia tra comunità e amministrazione, ormai compromesso da anni di inazione sul fronte della difesa dei trasporti marittimi, e quella chiarezza che oggi sembra assolutamente necessaria per non vanificare gli sforzi del Comitato cittadino e l’unità degli eoliani nelle prossime iniziative di protesta.
Vogliamo infine sottolineare come parte delle attuali difficoltà finanziarie della Siremar potrebbero essere compensate, e dunque risolte, con un intervento economico regionale a integrazione della “proroga”. Queste risorse potrebbero essere reperite, per esempio, rivedendo drasticamente la generosa elargizione assegnata dalla Regione Siciliana ai vettori privati che, se poteva essere motivata dal caro-petrolio di qualche mese fa, oggi non trova più alcuna ragionevole giustificazione.
I consiglieri di minoranza
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