(SAVERIO MERLINO) Per dovere di cronaca desidero precisare che nessun consigliere e nessun assessore dei tempi dell'occupazionre della Mt. Piero della Francesca, avvenuto alla fine dell'estate del 1982, è stato mai accusato di interruzione di pubblico servizio.
L'accusa che ci venne mossa, a seguito di denuncia, in un processo che durò ben 13 anni, fu perchè nella qualità di consiglieri comunali avevamo deliberato ( il 2/12/1982) di assumere a carico dell'amministrazione l'acquisto di pasti per i concittadini di Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli, che, in difficoltà per un grave problema sociale, quale quello della soppressione del collegamento Napoli/Eolie, avvertito indistintamente in tutte le isole dell'Arcipelago, da oltre un mese occupavano la MT Piero della Francesca.
Va detto anche che i pasti per i soli concittadini delle isole minori furono pagati personalmente dai consiglieri che avevano deliberato l'aiuto dovuto a quella gente che non ci pensò neanche un attimo a lasciare le proprie case e a trasferirsi a bordo della MT Piero della Francesca per difendere i propri diritti e quanto sancito dalla nostra Costituzione (il diritto alla mobilità) che i nostri governanti intendono ignorare .
Non fummo noi amministratiori del tempo ad incidere nella scelta delle numerose persone che difendevano tali diritti ma lo abbiamo fatto, convinti, insieme ad essi e senza alcun tentennamento tanto che il Consiglio Comunale rimase convocato e aperto in seduta permanente sulla MT Piero della Francesca sino a quando non arrivò la decisione del Ministro dei trasporti dell'epoca, On. Calogero Mannino.
Anche la posizione dei parlamentari messinesi del tempo fu sicuramente molto incisiva e deteminante nei confronti del Ministro ( ricordo, per chi ha memoria, quella dell'on. Perrone e del sen. Gigi Genovese) che non aspettarano di essere convocati dal Ministro ma , con determinazione .........si presentarono per essere ben ascoltati.
Altri tempi.........
Saverio Merlino.