(Aldo Natoli) Credo che il Sindaco Mariano
Bruno voglia essere ricordato dai cittadini per
l’attività svolta a pochi giorni dalle elezioni amministrative con il tentativo di svendere il porto di
Lipari ai Forestieri, l’apposizione di numerose targhe, in primis quella di
Quattropani, ed in ultimo per la
distruzione del “Muro di Ulisse”, il monumento dedicato a “Edda Ciano” che
Leonida Buongiorno ha realizzato e collocato in un posto ben definito di Piazza
Mazzini. Infatti oggi percorrendo la strada per raggiungere il Comune ho notato
che l’impresa sta eseguendo i lavori di smantellamento delle lastre in pietra
che costituiscono il monumento. Sicuramente i lettori dei giornali online
ricorderanno che il Coordinatore del Gruppo di Progettazione, Ing.
Cavallaro, rispondendo alla
preoccupazione manifestata mi ha accusato di fare delle “polemiche politiche”
dal momento che, a suo dire, non era previsto alcun spostamento del monumento.
L’Ing. Cavallaro ha anche fatto riferimento a tecniche particolari utilizzate
negli Emirati Arabi ed in Egitto. In atto invece assistiamo allo smonto con mazza
, scalpello e martello pneumatico,
ovvero alla sua distruzione, perché una ricostruzione, anche se i vari pezzi
vengono numerati, non potrà mai essere perfetta. E, comunque, mancherà l’anima
e l’arte del maestro che ha collocato, in quel punto pieno di significato,
pietra su pietra, tono su tono. Quindi le critiche e le preoccupazioni di molti non sono servite a niente. Ricordo
anche che l’Ing. Cavallaro aveva subordinato lo smonto del monumento a tante
ipotesi, tra queste al benestare del figlio di Leonida Buongiorno, Edoardo, che
invece mi ha confermato di non essere stato neanche informato dei lavori che in
atto si eseguono. Ma può un Gruppo di Progettazione, e soprattutto un Sindaco,
decidere autonomamente la distruzione di un Monumento che fa parte del
patrimonio storico dell’isola e che ha richiamato una particolare attenzione da
parte della stampa internazionale, per far posto ad un ipotetico parcheggio? Non
sarebbe stato più logico e corretto chiedere il parere ai cittadini?
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venerdì 27 aprile 2012
Eolie, BIT e Marina Corta di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Condivido con quanto argomentato da
Antonio Iacullo nell’articolo pubblicato
recentemente sui giornali on-line, circa lo stato di degrado in cui
versa la Piazza
di Marina Corta, designata a diventare il salotto dell’isola. Purtroppo quanto
ha segnalato l’amico Iacullo è molto riduttivo nel senso che il degrado non è
limitato a Marina Corta ma è esteso su tutta l’isola. Ho sempre sostenuto che
il rischio che si correva trascurando il territorio avrebbe causato la perdita dell’originalità locale, ovvero della
marcia in più che in questi anni ha consentito alle Eolie di essere una meta
turistica molto ambita ed apprezzata nel Mediterraneo. Ma il nostro ex Sindaco Bruno
ha sempre bollato ogni mio
intervento (carta parla) come
“monotono”. Ed oggi il risultato ottenuto con dieci anni di pessima amministrazione è sotto gli occhi di tutti.
Mi permetto però
dissentire con Iacullo sul ritenere inutile la partecipazione alla BIT,
e ritengo che includa tutte le manifestazioni fieristiche sul turismo. Intanto
bisogna dire che la partecipazione alle Fiere con uno stand del Comune è
iniziata nel 1975 (Sindaco Vitale) e si è conclusa nel 1997 (Sindaco Michele Giacomantonio). Successivamente
ogni presenza è stata curata dagli albergatori.
Le Borse del Turismo rappresentano uno dei dispositivi di marketing più
utilizzati in ambito turistico. La partecipazione a tali eventi pertanto,
costituisce uno degli elementi portanti delle strategie di promozione e di public relation, sia nella
pianificazione dei soggetti pubblici che in quella degli operatori privati. In
tutti questi anni, e non mi riferisco soltanto alla BIT, la partecipazione in
Italia ed all’Estero (ricordo i viaggi con i bus per il Nord Europa con
l’A.A.S.T., le prime esposizioni in Germania, Francia, Austria, etc.) quando
ancora la Regione Siciliana brillava per la sua assenza, come possono confermare
i frequentatori Bartolino Famularo, Felice D’Ambra e Gilormino Casali, sono
servite a far conoscere il comprensorio turistico delle Eolie nel Mondo. Non
solo, perché hanno consentito, e consentono, soprattutto in questo periodo, ad
agganciare flussi turistici che sono la materia prima per i nostri albergatori,
ristoratori e commercianti. Dinanzi al
disastro cui ci ha portati l’Amministrazione del “non far nulla”, tutte le strutture che basano la loro
sopravvivenza sul flusso dei turisti non
possono certamente fermarsi, ma debbono andare avanti. Ed è proprio in questa
ottica che si giustifica ogni azione promozionale in Italia ed all’Estero, e
quindi anche alla BIT di Milano.
Omicidio Biviano. Verso il giudizio immediato per Cannistrà
Gazzetta del Sud
Leonardo Orlando
Barcellona
Si sono concluse le indagini sull'omicidio di Eufemia Biviano, la donna pensionata di 62 anni, sgozzata con un fendente alla gola la sera della vigilia di Natale nella sua casa della frazione di Quattropani di Lipari.
La consegna del rapporto dei carabinieri del Ris di Messina che hanno evidenziato – oltre a quelle remote emerse sul lavandino nella casa della vittima – anche tracce ematiche sulle scarpe di Roberto Cannistrà, l'operaio di Lipari di 36 anni, unico indagato per l'uccisione della donna. Assieme al rapporto finale dei Ris, è stato consegnato anche il referto medico dell'autopsia eseguita dal medico legale prof. Giulio Cardia. I due referti hanno segnato gli ultimi adempimenti scientifici attesi dagli inquirenti per chiudere il cerchio sul grave e tragico episodio che ha scosso le festività natalizie delle Eolie. Il sostituto procuratore Mirko Piloni, ricevuti gli atti si appresterebbe a chiedere il giudizio immediato per l'indagato Roberto Cannistrà. Le accuse mosse all'operaio di Quattropani sono di omicidio volontario aggravato dalla contestata rapina dei preziosi avvenuta con le ulteriori aggravanti dell'uso del coltello con cui è stata poi uccisa la donna che avrebbe sorpreso l'uomo all'interno della casa.
Il giudizio immediato si chiede solo quando il quadro indiziario è corroborato dall'evidenza della prova. Nella fase delle indagini preliminari sono state infatti emesse due ordinanza di custodia cautelare, la prima per l'omicidio e ciò a seguito dell'esito della comparazione degli esami del Dna su un numero considerevole di persone che potrebbero aver avuto contatti con la donna. La seconda ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa successivamente per la rapina dei preziosi ritrovati in una negozio "Compro-oro" di Messina. Anche al reato di rapina si contestava l'aggravante dell'uso del coltello utilizzato per sgozzare la donna la quale, intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, avrebbe sorpreso l'assassino quando ancora si trovava all'interno della casa presa di mira. Si sa già, come anticipato dai difensori gli avv. Luca Frontino e Gaetano Orto, che Roberto Cannistrà non sceglierà riti processuali alternativi e quindi l'omicidio di Eufemia Biviano sarà discusso in Corte d'Assise a Messina. Nonostante il quadro indiziario lasci pochi margini circa la definizione della pena finale che potrebbe arrivare fino all'ergastolo, i legali dell'indagato sono tuttavia ottimisti e ritengono labili alcuni indizi raccolti dagli inquirenti a sostegno della colpevolezza dell'indagato.
Alla luce degli atti depositati si apprendono nuovi particolari. Il medico legale Giulio Cardia, ha stabilito intanto che il delitto è avvenuto intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, precisamente la vigilia di Natale. Lo stesso consulente dell'accusa attribuisce il decesso della donna a "choc emorragico conseguente a multiple ferite da punta e taglio". Decisiva per le indagini si è rivelata l'ispezione dei carabinieri del Ris compiuta il 26 dicembre, due giorni dopo il delitto, all'intero dell'abitazione della donna. Ispezione effettuata grazie al "luminol", il fascio di luce utilizzato dal Ris per rilevare tracce di sangue non visibili all'occhio umano. E infatti con le fonti luminose a diversa lunghezza d'onda, è stato possibile rilevare tracce biologiche sull'asciugamano del bagno, posto accanto al lavabo. Altre tracce di sangue sono state rilevate sul lavabo in prossimità della manopola sinistra. Le successive attività scientifiche hanno permesso di stabilire che le tracce si riferivano a sangue mescolato: della vittima e di un uomo. Poi la comparazione del dna con tracce di "campioni salivari" prelevati a "numerosi soggetti di interesse operativo". Da questa comparazione è stato possibile risalire al profilo genetico di Roberto Cannistrà.
Poi il sequestro dele scarpe avvenuto dopo l'arresto su cui sono emerse nuove tracce. Un ulteriore riscontro del possibile ferimento dell'indagato a seguito di una reazione delle vittima, è dato dall'ispezione corporale a cui Cannistrà fu sottoposto la sera stessa del giorno dell'arresto che permise di riscontrare ferire agli avambracci da cui potrebbe essere fuoriuscito il sangue ritrovato nel bagno della casa. Decisivo invece è stato anche il ritrovamento della refurtiva, i preziosi che l'assassino ha tentato di rivendere in un negozio cosiddetto compro oro di Messina. Il sospetto che fosse stato compiuto un furto o una rapina, era emerso fin dai primi istanti perché nel portafoglio della donna e nemmeno in casa, non è stato trovato denaro contante. Infatti è risultato, grazie alla testimonianza di un uomo di Milazzo, Paolo Galletta, che il 28 dicembre scorso Roberto Cannistrà si fece accompagnare in auto dallo stesso testimone fino a Messina dove nel negozio "Golden 2000" di via Garibaldi 130 gestito da Francesco Barca furono venduti gli oggetti in oro e che i parenti riconobbero essere stati di proprietà di Eufemia Biviano.
Leonardo Orlando
Barcellona
Si sono concluse le indagini sull'omicidio di Eufemia Biviano, la donna pensionata di 62 anni, sgozzata con un fendente alla gola la sera della vigilia di Natale nella sua casa della frazione di Quattropani di Lipari.
La consegna del rapporto dei carabinieri del Ris di Messina che hanno evidenziato – oltre a quelle remote emerse sul lavandino nella casa della vittima – anche tracce ematiche sulle scarpe di Roberto Cannistrà, l'operaio di Lipari di 36 anni, unico indagato per l'uccisione della donna. Assieme al rapporto finale dei Ris, è stato consegnato anche il referto medico dell'autopsia eseguita dal medico legale prof. Giulio Cardia. I due referti hanno segnato gli ultimi adempimenti scientifici attesi dagli inquirenti per chiudere il cerchio sul grave e tragico episodio che ha scosso le festività natalizie delle Eolie. Il sostituto procuratore Mirko Piloni, ricevuti gli atti si appresterebbe a chiedere il giudizio immediato per l'indagato Roberto Cannistrà. Le accuse mosse all'operaio di Quattropani sono di omicidio volontario aggravato dalla contestata rapina dei preziosi avvenuta con le ulteriori aggravanti dell'uso del coltello con cui è stata poi uccisa la donna che avrebbe sorpreso l'uomo all'interno della casa.
Il giudizio immediato si chiede solo quando il quadro indiziario è corroborato dall'evidenza della prova. Nella fase delle indagini preliminari sono state infatti emesse due ordinanza di custodia cautelare, la prima per l'omicidio e ciò a seguito dell'esito della comparazione degli esami del Dna su un numero considerevole di persone che potrebbero aver avuto contatti con la donna. La seconda ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa successivamente per la rapina dei preziosi ritrovati in una negozio "Compro-oro" di Messina. Anche al reato di rapina si contestava l'aggravante dell'uso del coltello utilizzato per sgozzare la donna la quale, intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, avrebbe sorpreso l'assassino quando ancora si trovava all'interno della casa presa di mira. Si sa già, come anticipato dai difensori gli avv. Luca Frontino e Gaetano Orto, che Roberto Cannistrà non sceglierà riti processuali alternativi e quindi l'omicidio di Eufemia Biviano sarà discusso in Corte d'Assise a Messina. Nonostante il quadro indiziario lasci pochi margini circa la definizione della pena finale che potrebbe arrivare fino all'ergastolo, i legali dell'indagato sono tuttavia ottimisti e ritengono labili alcuni indizi raccolti dagli inquirenti a sostegno della colpevolezza dell'indagato.
Alla luce degli atti depositati si apprendono nuovi particolari. Il medico legale Giulio Cardia, ha stabilito intanto che il delitto è avvenuto intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, precisamente la vigilia di Natale. Lo stesso consulente dell'accusa attribuisce il decesso della donna a "choc emorragico conseguente a multiple ferite da punta e taglio". Decisiva per le indagini si è rivelata l'ispezione dei carabinieri del Ris compiuta il 26 dicembre, due giorni dopo il delitto, all'intero dell'abitazione della donna. Ispezione effettuata grazie al "luminol", il fascio di luce utilizzato dal Ris per rilevare tracce di sangue non visibili all'occhio umano. E infatti con le fonti luminose a diversa lunghezza d'onda, è stato possibile rilevare tracce biologiche sull'asciugamano del bagno, posto accanto al lavabo. Altre tracce di sangue sono state rilevate sul lavabo in prossimità della manopola sinistra. Le successive attività scientifiche hanno permesso di stabilire che le tracce si riferivano a sangue mescolato: della vittima e di un uomo. Poi la comparazione del dna con tracce di "campioni salivari" prelevati a "numerosi soggetti di interesse operativo". Da questa comparazione è stato possibile risalire al profilo genetico di Roberto Cannistrà.
Poi il sequestro dele scarpe avvenuto dopo l'arresto su cui sono emerse nuove tracce. Un ulteriore riscontro del possibile ferimento dell'indagato a seguito di una reazione delle vittima, è dato dall'ispezione corporale a cui Cannistrà fu sottoposto la sera stessa del giorno dell'arresto che permise di riscontrare ferire agli avambracci da cui potrebbe essere fuoriuscito il sangue ritrovato nel bagno della casa. Decisivo invece è stato anche il ritrovamento della refurtiva, i preziosi che l'assassino ha tentato di rivendere in un negozio cosiddetto compro oro di Messina. Il sospetto che fosse stato compiuto un furto o una rapina, era emerso fin dai primi istanti perché nel portafoglio della donna e nemmeno in casa, non è stato trovato denaro contante. Infatti è risultato, grazie alla testimonianza di un uomo di Milazzo, Paolo Galletta, che il 28 dicembre scorso Roberto Cannistrà si fece accompagnare in auto dallo stesso testimone fino a Messina dove nel negozio "Golden 2000" di via Garibaldi 130 gestito da Francesco Barca furono venduti gli oggetti in oro e che i parenti riconobbero essere stati di proprietà di Eufemia Biviano.
A fine ottobre alle urne
Gazzetta del Sud
Primo Romeo
Palermo
«Non intendo né giudicarmi né assolvermi. Ciò spetta alla magistratura verso cui abbiamo un rispetto assoluto. Ma i siciliani devono sapere da me che la Procura di Catania ha chiesto, per questa indagine che mi riguarda, l'archiviazione di questa indagine che dura da oltre un lustro nel corso del quale tutto di me è stato vagliato. Nelle risultanze di questa lunga indagine non c'è, non esiste, non sussiste, un video, un contatto illecito, una relazione di servizio, una telefonata, non un solo fatto, non un patto, non un favore, non un vantaggio procurato che mi leghi al crimine organizzato o che provi una mia responsabilità».
Così ieri mattina il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nelle comunicazioni rese all'Assemblea regionale in merito alla sua vicenda giudiziaria che lo vede sotto richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
E Lombardo ha confermato: «Mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunciato, di assoluzione o di condanna, non importa, prima che quel verdetto raggiunga il cittadino per mettere al riparo la presidenza. È una decisione che prendo per rispetto di tutti voi, per il parlamento, per i cittadini e per il nostro governo».
Poi il suo auspicio: «Archiviata questa legislatura ce ne sarà un'altra; bene, la si smetta di invocare dimissioni, ancor prima di una sentenza di primo grado, prima che si sia deciso da parte del giudice se ci debba essere un processo». Lombardo si è detto «d'accordo con quanti sostengono che sia riprovevole il solo contatto o rapporto con certi soggetti, non c'è stato infatti nessun contatto e nessun rapporto. Si può costruire anche una prova logica, se c'è stato un contatto elettorale ci sarà stato pure un vantaggio? Siccome questo vantaggio non c'è non c'è stato alcun appoggio elettorale da parte della mafia».
E ha tenuto a rilevare: «Il nostro governo, a differenza di altri, non è neppure sfiorato da un sospetto. Non si sono compiuti atti che possono essere sospettati di interesse di parte più o meno illecito. E questo a onore e vanto della Sicilia, mentre in altre Regioni governi sono ben più che sfiorati da sospetti». Quindi il governatore ha affrontato il nodo politico: «Mi dimetterò entro i novanta giorni necessari per votare ad ottobre. Potrebbe essere anche a luglio o agosto, teniamo conto dei contenuti della norma che stabilisce che entro 90 giorni dallo scioglimento della giunta si deve andare al voto», ha spiegato, annunciando che non si ricandiderà alle regionali; non ha escluso una candidatura alle politiche, ma ha commentato: «Roma è per me molto meno importante di Palermo. Per il futuro, potrei avere in mente di fondare una piccola casa editrice».
Fuoco incrociato dalle opposizioni mentre già circolavano in Aula voci sulla bocciatura del Bilancio.
Da Pdl, Udc, Grande Sud l'invito alle dimissioni. Il capogruppo Pdl Innocenzo Leontini ha parlato di "stagione infausta; il vicepresidente dell'Ars Santi Formica ha parlato di fallimento nell'azione di risanamento in quattro anni di governo, e di necessità di andare alle urne subito per evitare il disimpegno dei fondi europei e una nuova falcidia di risorse. Secondo il coordinatore regionale dei berlusconiani Giuseppe Castiglione «con l'annuncio del voto in autunno si chiude una delle più tristi pagine che la Regione abbia registrato dalla sua nascita». E per il coordinatore dell'Udc Gianpiero D'Alia altro che dimissioni, "bisogna commissariare la Regione».
Tono diverso nei commenti del Pd, partito che sostiene il governo. Il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici: «Le dimissioni sono un fatto tecnico, oggi la notizia è che certamente i siciliani saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione in autunno. La data delle elezioni la fissa la giunta e comunque mi sembra una discussione capziosa, perchè tecnicamente le elezioni non si possono fare subito. Se qualcuno le vuole domani lo fa solo per propaganda: la prima data utile sarebbe agosto, ma credo che non si possa tenere in considerazione. Oggi discutiamo quando andare al voto; domani con chi andarci e solo dopo chi dovrà guidare la giunta, perchè come si sa la gattina frettolosa fa i cattini ciechi». E il senatore, Giuseppe Lumia commenta: «Le elezioni anticipate sono un'opportunità per battere il centrodestra e realizzare una stagione di riforme che trasformi la Sicilia in un Regione moderna e avanzata. Il Partito democratico è chiamato a costruire un'alternativa vera. Pensare di essere autosufficienti e spingere le forze moderate e autonomiste nelle braccia del Pdl sarebbe un errore politico grossolano. Bisogna dimostrare di avere capacità di innovazione e maturità di governo per costruire un'alleanza con chi è disponibile a voltare pagina, guidati solo ed esclusivamente dal vessillo delle riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani».
Francesco Musotto capogruppo dell'Mpa ritiene che Lombardo abbia dato una "grande dimostrazione di dignità" non solo perché non era obbligato ad alcuna dichiarazione all'Ars sulla vicenda giudiziaria, ma per «il distacco da questa vicenda farcita di novelle».
Con l'annuncio del voto anticipato adesso si guarda al dopo. E se ne parlerà subito dopo le Amministrative, che specie da Palermo, daranno un'indicazione che diventerà determinante per gli assetti futuri.
Primo Romeo
Palermo
«Non intendo né giudicarmi né assolvermi. Ciò spetta alla magistratura verso cui abbiamo un rispetto assoluto. Ma i siciliani devono sapere da me che la Procura di Catania ha chiesto, per questa indagine che mi riguarda, l'archiviazione di questa indagine che dura da oltre un lustro nel corso del quale tutto di me è stato vagliato. Nelle risultanze di questa lunga indagine non c'è, non esiste, non sussiste, un video, un contatto illecito, una relazione di servizio, una telefonata, non un solo fatto, non un patto, non un favore, non un vantaggio procurato che mi leghi al crimine organizzato o che provi una mia responsabilità».
Così ieri mattina il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nelle comunicazioni rese all'Assemblea regionale in merito alla sua vicenda giudiziaria che lo vede sotto richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
E Lombardo ha confermato: «Mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunciato, di assoluzione o di condanna, non importa, prima che quel verdetto raggiunga il cittadino per mettere al riparo la presidenza. È una decisione che prendo per rispetto di tutti voi, per il parlamento, per i cittadini e per il nostro governo».
Poi il suo auspicio: «Archiviata questa legislatura ce ne sarà un'altra; bene, la si smetta di invocare dimissioni, ancor prima di una sentenza di primo grado, prima che si sia deciso da parte del giudice se ci debba essere un processo». Lombardo si è detto «d'accordo con quanti sostengono che sia riprovevole il solo contatto o rapporto con certi soggetti, non c'è stato infatti nessun contatto e nessun rapporto. Si può costruire anche una prova logica, se c'è stato un contatto elettorale ci sarà stato pure un vantaggio? Siccome questo vantaggio non c'è non c'è stato alcun appoggio elettorale da parte della mafia».
E ha tenuto a rilevare: «Il nostro governo, a differenza di altri, non è neppure sfiorato da un sospetto. Non si sono compiuti atti che possono essere sospettati di interesse di parte più o meno illecito. E questo a onore e vanto della Sicilia, mentre in altre Regioni governi sono ben più che sfiorati da sospetti». Quindi il governatore ha affrontato il nodo politico: «Mi dimetterò entro i novanta giorni necessari per votare ad ottobre. Potrebbe essere anche a luglio o agosto, teniamo conto dei contenuti della norma che stabilisce che entro 90 giorni dallo scioglimento della giunta si deve andare al voto», ha spiegato, annunciando che non si ricandiderà alle regionali; non ha escluso una candidatura alle politiche, ma ha commentato: «Roma è per me molto meno importante di Palermo. Per il futuro, potrei avere in mente di fondare una piccola casa editrice».
Fuoco incrociato dalle opposizioni mentre già circolavano in Aula voci sulla bocciatura del Bilancio.
Da Pdl, Udc, Grande Sud l'invito alle dimissioni. Il capogruppo Pdl Innocenzo Leontini ha parlato di "stagione infausta; il vicepresidente dell'Ars Santi Formica ha parlato di fallimento nell'azione di risanamento in quattro anni di governo, e di necessità di andare alle urne subito per evitare il disimpegno dei fondi europei e una nuova falcidia di risorse. Secondo il coordinatore regionale dei berlusconiani Giuseppe Castiglione «con l'annuncio del voto in autunno si chiude una delle più tristi pagine che la Regione abbia registrato dalla sua nascita». E per il coordinatore dell'Udc Gianpiero D'Alia altro che dimissioni, "bisogna commissariare la Regione».
Tono diverso nei commenti del Pd, partito che sostiene il governo. Il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici: «Le dimissioni sono un fatto tecnico, oggi la notizia è che certamente i siciliani saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione in autunno. La data delle elezioni la fissa la giunta e comunque mi sembra una discussione capziosa, perchè tecnicamente le elezioni non si possono fare subito. Se qualcuno le vuole domani lo fa solo per propaganda: la prima data utile sarebbe agosto, ma credo che non si possa tenere in considerazione. Oggi discutiamo quando andare al voto; domani con chi andarci e solo dopo chi dovrà guidare la giunta, perchè come si sa la gattina frettolosa fa i cattini ciechi». E il senatore, Giuseppe Lumia commenta: «Le elezioni anticipate sono un'opportunità per battere il centrodestra e realizzare una stagione di riforme che trasformi la Sicilia in un Regione moderna e avanzata. Il Partito democratico è chiamato a costruire un'alternativa vera. Pensare di essere autosufficienti e spingere le forze moderate e autonomiste nelle braccia del Pdl sarebbe un errore politico grossolano. Bisogna dimostrare di avere capacità di innovazione e maturità di governo per costruire un'alleanza con chi è disponibile a voltare pagina, guidati solo ed esclusivamente dal vessillo delle riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani».
Francesco Musotto capogruppo dell'Mpa ritiene che Lombardo abbia dato una "grande dimostrazione di dignità" non solo perché non era obbligato ad alcuna dichiarazione all'Ars sulla vicenda giudiziaria, ma per «il distacco da questa vicenda farcita di novelle».
Con l'annuncio del voto anticipato adesso si guarda al dopo. E se ne parlerà subito dopo le Amministrative, che specie da Palermo, daranno un'indicazione che diventerà determinante per gli assetti futuri.
Regione. Manovra corretta subito con altri tagli
Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Falcidiata dal Commissario dello Stato la finanziaria regionale, approvata dall'Ars lo scorso 18 aprile. In pratica, in gran parte dovrà essere rifatta. Non basterà, infatti, abrogare le norme contestate e pubblicare quelle rimaste com'è finora avvenuto. Sotto i colpi di scure del prefetto Carmelo Aronica, infatti, sono caduti gli articoli 1, 6, 8 e 11 e una ottantina di norme in essi inserite sottoforma di commi. Oggi l'Ars, come concordato ieri dalla conferenza dei capigruppo, ai cui lavori hanno partecipato il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore all'Economia Gaetano Armao, tenterà di rimediare ai danni. Con un ordine del giorno, infatti, sarà autorizzato il governo a promulgare e pubblicare la finanziaria senza le parti impugnate, che però non sarà pubblicata subito. Contestualmente, saranno approvati quattro disegni di legge al cui interno saranno inserite le norme utili per sbloccare i documenti finanziari della Regione per lanno in corso. Tanto la parte della finanziaria priva di impugnative quanto i quattro disegni di legge che dovranno supportarla, saranno pubblicati solo dopo la nuova verifica del Commissario dello Stato, fra otto giorni. In particolare, fra le norme impugnate, vi è la proroga generalizzata per il personale precario, che a giudizio del Commissario dello Stato violerebbe il principio della "razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica". Dubbio di incostituzionalità anche per la norma che trasforma i rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, anche se il personale in procinto di essere stabilizzato senza alcuna prova selettiva è stato assunto con contratto a tempo determinato, sulla base di un concorso pubblico. Per il prefetto Aronica, infatti, "non offre adeguate garanzie della sussistenza della professionalità necessaria per il suo stabile inquadramento nei ruoli degli enti locali". Pollice verso anche per l'introduzione di un regime preferenziale, per quanto attiene agli emolumenti, in favore dei dirigenti esterni, perché "il trattamento economico fondamentale e accessorio è definito dai contratti collettivi". Il problema maggiore, per cui dovranno essere trovati all'incirca 750 milioni di euro, è rappresentato dall'impugnativa dei commi che autorizzavano l'assunzione di un mutuo di 558 milioni e l'accantonamento negativo in bilancio di 192 milioni, che il governo prevedeva di coprire con gli introiti derivanti dalla valorizzazione degli immobili della Regione. Per il mutuo, ha spiegato l'assessore Armao, il rimedio è stato già avvistato. In base ad una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, intervenuta mentre già i documenti finanziari erano in discussione in aula, nella norma che ne autorizza l'accensione, bisognerà specificare i singoli capitoli di bilancio per i quali è destinata la somma da mutuare. Per i 192 milioni da accantonarsi negativamente, invece, la soluzione è il taglio delle spese di riferimento. Ovvero, saranno cancellati i 75 milioni del Fondo delle autonomie destinato ai comuni, i cinquanta milioni per il trasporto pubblico e per i collegamenti con le isole minori, i 12 milioni per l'ex Tabella H previsti nell'accantonamento. Per cui, la spesa per le associazioni e gli enti, già decurtata del 10 per cento, scende dai 45 a 33 milioni. "State tranquilli - ha assicurato il presidente della Regione, conversando con i giornalisti subito dopo la conferenza dei capigruppo - adotteremo tutte le misure che è possibile adottare per evitare che si arrivi allo scioglimento dell'Assemblea regionale siciliana". "L'impugnativa del Commissario dello Stato - ha, quindi, aggiunto - è la inevitabile conseguenza di un modo di procedere dell'Assemblea regionale, privo di armonia. Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si è preferito procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte formulate dal governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella notte finale e le spinte' da parte, purtroppo, di più di un deputato di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai gruppi parlamentari". "Il Bilancio - ha rilevato a sua volta l'assessore Armao - ha tenuto. Le impugnative alla finanziaria riguardano aspetti del documento che sono stati determinati dal dibattito parlamentare. Alcune censure del commissario di Stato non le condividiamo. Lavoreremo a un disegno di legge per riproporre tutti questi elementi nella Finanziaria". "La bocciatura del bilancio da parte del Commissario dello Stato – ha commentato il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia – conferma la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni che abbiamo manifestato in questi mesi". "Penso - ha aggiunto - che l'unica strada per salvare la Sicilia sia il commissariamento della Regione. Occorrono, infatti, scelte dolorose e immediate per garantire la tenuta dei conti pubblici siciliani".
Michele Cimino
PALERMO
Falcidiata dal Commissario dello Stato la finanziaria regionale, approvata dall'Ars lo scorso 18 aprile. In pratica, in gran parte dovrà essere rifatta. Non basterà, infatti, abrogare le norme contestate e pubblicare quelle rimaste com'è finora avvenuto. Sotto i colpi di scure del prefetto Carmelo Aronica, infatti, sono caduti gli articoli 1, 6, 8 e 11 e una ottantina di norme in essi inserite sottoforma di commi. Oggi l'Ars, come concordato ieri dalla conferenza dei capigruppo, ai cui lavori hanno partecipato il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore all'Economia Gaetano Armao, tenterà di rimediare ai danni. Con un ordine del giorno, infatti, sarà autorizzato il governo a promulgare e pubblicare la finanziaria senza le parti impugnate, che però non sarà pubblicata subito. Contestualmente, saranno approvati quattro disegni di legge al cui interno saranno inserite le norme utili per sbloccare i documenti finanziari della Regione per lanno in corso. Tanto la parte della finanziaria priva di impugnative quanto i quattro disegni di legge che dovranno supportarla, saranno pubblicati solo dopo la nuova verifica del Commissario dello Stato, fra otto giorni. In particolare, fra le norme impugnate, vi è la proroga generalizzata per il personale precario, che a giudizio del Commissario dello Stato violerebbe il principio della "razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica". Dubbio di incostituzionalità anche per la norma che trasforma i rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, anche se il personale in procinto di essere stabilizzato senza alcuna prova selettiva è stato assunto con contratto a tempo determinato, sulla base di un concorso pubblico. Per il prefetto Aronica, infatti, "non offre adeguate garanzie della sussistenza della professionalità necessaria per il suo stabile inquadramento nei ruoli degli enti locali". Pollice verso anche per l'introduzione di un regime preferenziale, per quanto attiene agli emolumenti, in favore dei dirigenti esterni, perché "il trattamento economico fondamentale e accessorio è definito dai contratti collettivi". Il problema maggiore, per cui dovranno essere trovati all'incirca 750 milioni di euro, è rappresentato dall'impugnativa dei commi che autorizzavano l'assunzione di un mutuo di 558 milioni e l'accantonamento negativo in bilancio di 192 milioni, che il governo prevedeva di coprire con gli introiti derivanti dalla valorizzazione degli immobili della Regione. Per il mutuo, ha spiegato l'assessore Armao, il rimedio è stato già avvistato. In base ad una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, intervenuta mentre già i documenti finanziari erano in discussione in aula, nella norma che ne autorizza l'accensione, bisognerà specificare i singoli capitoli di bilancio per i quali è destinata la somma da mutuare. Per i 192 milioni da accantonarsi negativamente, invece, la soluzione è il taglio delle spese di riferimento. Ovvero, saranno cancellati i 75 milioni del Fondo delle autonomie destinato ai comuni, i cinquanta milioni per il trasporto pubblico e per i collegamenti con le isole minori, i 12 milioni per l'ex Tabella H previsti nell'accantonamento. Per cui, la spesa per le associazioni e gli enti, già decurtata del 10 per cento, scende dai 45 a 33 milioni. "State tranquilli - ha assicurato il presidente della Regione, conversando con i giornalisti subito dopo la conferenza dei capigruppo - adotteremo tutte le misure che è possibile adottare per evitare che si arrivi allo scioglimento dell'Assemblea regionale siciliana". "L'impugnativa del Commissario dello Stato - ha, quindi, aggiunto - è la inevitabile conseguenza di un modo di procedere dell'Assemblea regionale, privo di armonia. Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si è preferito procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte formulate dal governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella notte finale e le spinte' da parte, purtroppo, di più di un deputato di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai gruppi parlamentari". "Il Bilancio - ha rilevato a sua volta l'assessore Armao - ha tenuto. Le impugnative alla finanziaria riguardano aspetti del documento che sono stati determinati dal dibattito parlamentare. Alcune censure del commissario di Stato non le condividiamo. Lavoreremo a un disegno di legge per riproporre tutti questi elementi nella Finanziaria". "La bocciatura del bilancio da parte del Commissario dello Stato – ha commentato il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia – conferma la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni che abbiamo manifestato in questi mesi". "Penso - ha aggiunto - che l'unica strada per salvare la Sicilia sia il commissariamento della Regione. Occorrono, infatti, scelte dolorose e immediate per garantire la tenuta dei conti pubblici siciliani".
giovedì 26 aprile 2012
SALUTE: PD-ALLEATI PER IL SUD, GARANTIRE FORNITURA FARMACI ISOLE EOLIE
(AGENPARL) - Roma, 26 apr - Garantire il rispetto dei livelli essenziali
di fornitura di medicinali alle isole Eolie. A chiederlo è un gruppo di
deputati del Pd e di Alleati per il sud, prima firmataria la
democratica Alessandra Siragusa, in un'interrogazione diretta al
Ministro della Salute Balduzzi.
"In data 8 aprile 2012 - premettono gli interroganti - il sito web www.lipari.biz ha pubblicato un articolo tratto dalla Gazzetta del Sud dal titolo 'Eolie, altra emergenza: la fornitura di medicinali'. Nell'articolo si fa riferimento alle difficoltà che sarebbero sopraggiunte negli ultimi giorni nel rifornimento dei farmaci alle sette isole dell'arcipelago siciliano; si legge che 'da sempre gli appositi involucri, contenenti le medicine, venivano recapitati, alle farmacie e sportelli farmaceutici con gli aliscafi di linea. Pare che tale sistema di consegna non sia conforme alle disposizioni vigenti in materia, che impongono il trasporto con furgone chiuso costretto a utilizzare, per il passaggio via mare, solo i traghetti'".
"Una tale procedura, di facile attuazione sulla terraferma, diventa estremamente complicata per le piccole isole; infatti, come si legge sempre nell'articolo, 'il furgone utilizzato per il trasporto dei farmaci, nelle Eolie, dovrebbe effettuare, in giorni diversi, sette trasferimenti (uno per ciascuna isola) con costi spropositati, specie quando le quantità di farmaci sono irrisorie. Ma si allungherebbero, così, anche i tempi di consegna. Se non si trova un'adeguata soluzione il 'pellegrinaggio via mare' degli eoliani dovrebbe essere effettuato anche per l'acquisto delle medicine. Per i farmaci salvavita i ritardi nell'approvvigionamento potrebbero avere esiti gravi o addirittura letali'".
"In data 8 aprile 2012 - premettono gli interroganti - il sito web www.lipari.biz ha pubblicato un articolo tratto dalla Gazzetta del Sud dal titolo 'Eolie, altra emergenza: la fornitura di medicinali'. Nell'articolo si fa riferimento alle difficoltà che sarebbero sopraggiunte negli ultimi giorni nel rifornimento dei farmaci alle sette isole dell'arcipelago siciliano; si legge che 'da sempre gli appositi involucri, contenenti le medicine, venivano recapitati, alle farmacie e sportelli farmaceutici con gli aliscafi di linea. Pare che tale sistema di consegna non sia conforme alle disposizioni vigenti in materia, che impongono il trasporto con furgone chiuso costretto a utilizzare, per il passaggio via mare, solo i traghetti'".
"Una tale procedura, di facile attuazione sulla terraferma, diventa estremamente complicata per le piccole isole; infatti, come si legge sempre nell'articolo, 'il furgone utilizzato per il trasporto dei farmaci, nelle Eolie, dovrebbe effettuare, in giorni diversi, sette trasferimenti (uno per ciascuna isola) con costi spropositati, specie quando le quantità di farmaci sono irrisorie. Ma si allungherebbero, così, anche i tempi di consegna. Se non si trova un'adeguata soluzione il 'pellegrinaggio via mare' degli eoliani dovrebbe essere effettuato anche per l'acquisto delle medicine. Per i farmaci salvavita i ritardi nell'approvvigionamento potrebbero avere esiti gravi o addirittura letali'".
Ancora una scossa tellurica alle Eolie
Nuove scosse di terremoto in Sicilia. Negli ultimi giorni al largo delle
isole Eolie si sono infatti verificati ben tre eventi sismici.
Il primo è stato registrato il 24 aprile alle 18.35. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Isole_Lipari con una magnitudo 2.8 gradi della scala Richter.
La scossa è stata segnalata a 130 chilometri di profondità e ha interessato i comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, tutti nel messinese.
Un’altra scossa di maggiore entità, di magnitudo 3.4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri 25 aprile alle 2.42 del mattino. Il distretto sismico interessato dall’evento è stato lo stesso della prima scossa, il distretto Isole_Lipari, stavolta però ad una profondità di soli 16,5 chilometri.
Un’ultima scossa è stata infine registrata dall’INGV stamattina alle 7.40. Il distretto sismico è sempre quello denominato Isole_Lipari.
L’evento ha avuto una magnitudo di 2.1 gradi della scala Richter e ad una profondità di soli 6 chilometri.
In nessuno dei tre casi, comunque sono stati segnalati danni a persone o cose.
Il primo è stato registrato il 24 aprile alle 18.35. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Isole_Lipari con una magnitudo 2.8 gradi della scala Richter.
La scossa è stata segnalata a 130 chilometri di profondità e ha interessato i comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, tutti nel messinese.
Un’altra scossa di maggiore entità, di magnitudo 3.4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri 25 aprile alle 2.42 del mattino. Il distretto sismico interessato dall’evento è stato lo stesso della prima scossa, il distretto Isole_Lipari, stavolta però ad una profondità di soli 16,5 chilometri.
Un’ultima scossa è stata infine registrata dall’INGV stamattina alle 7.40. Il distretto sismico è sempre quello denominato Isole_Lipari.
L’evento ha avuto una magnitudo di 2.1 gradi della scala Richter e ad una profondità di soli 6 chilometri.
In nessuno dei tre casi, comunque sono stati segnalati danni a persone o cose.
Siti Rete Natura 2000, quattro nuovi bandi
Palermo, 26 apr (SICILIAE) - In occasione del Forum regionale
"Coltiviamo sviluppo in Sicilia, terra del tuo futuro", l'assessore
regionale per le Risorse agricole e alimentari Elio D'Antrassi e
l'Autorita' di gestione del Psr Sicilia 2007-2013, Rosaria Barresi,
hanno presentato quattro nuovi bandi del Psr Sicilia 2007-2013.
Si tratta della Misura 213, che prevede investimenti per 9.330.000 euro destinati alla sostenibilita' delle attivita' agricole nei siti della "Rete Natura 2000" .
"L'obiettivo - ha detto Elio D'Antrassi - e' il mantenimento di ecosistemi agricoli a tutela di habitat di grande pregio naturalistico".
Il bando e' rivolto a imprenditori agricoli singoli e associati, che potranno beneficiare di ulteriori 3.600.000 euro assegnati alla misura 214/1 (azione F) per la "Conversione dei seminativi in pascoli permanenti".
"L'investimento e' dedicato alla tutela della biodiversita' - ha spiegato l'assessore -, saranno convertiti superfici coltivate a seminativo in pascoli permanenti per ridurre l'impatto negativo del sistema agricolo sulla flora e sulla fauna spontanee".
"Cosa importante - ha continuato Rosaria Barresi - e' che sara' abbattuto l'impiego di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, e ci sara' una maggiore copertura vegetale capace di ridurre i fenomeni di ruscellamento dell'acqua, trasporto superficiale e perdita della sostanza organica".
E' partita anche la misura 114 per l'"Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura", con una dote finanziaria di 5.520.000 euro. La misura punta ad accrescere la diffusione delle conoscenze sulle norme in materia di ambiente, sanita' pubblica, salute delle piante e degli animali, ma anche delle competenze strategiche degli imprenditori, attraverso il finaziamento di un servizio di consulenza erogato da organismi accredidati.
Con un ulteriore investimento di 2.350.000 che finanziera' la misura 321/B (azione 2) per il "Sostegno agli utenti riguardo l'acquisto di terminali di utente che consentano un collegamento a larga banda, nelle aree rurali molto marginali", l'amministrazione sosterra' l'utilizzo di tecnologie alternative in grado di superare il divario digitale per i residenti in aree scarsamente popolate, in modo da rendere possibile un collegamento a larga banda in luoghi dove non si puo' intervenire con infrastrutture terrestri.
Si tratta della Misura 213, che prevede investimenti per 9.330.000 euro destinati alla sostenibilita' delle attivita' agricole nei siti della "Rete Natura 2000" .
"L'obiettivo - ha detto Elio D'Antrassi - e' il mantenimento di ecosistemi agricoli a tutela di habitat di grande pregio naturalistico".
Il bando e' rivolto a imprenditori agricoli singoli e associati, che potranno beneficiare di ulteriori 3.600.000 euro assegnati alla misura 214/1 (azione F) per la "Conversione dei seminativi in pascoli permanenti".
"L'investimento e' dedicato alla tutela della biodiversita' - ha spiegato l'assessore -, saranno convertiti superfici coltivate a seminativo in pascoli permanenti per ridurre l'impatto negativo del sistema agricolo sulla flora e sulla fauna spontanee".
"Cosa importante - ha continuato Rosaria Barresi - e' che sara' abbattuto l'impiego di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, e ci sara' una maggiore copertura vegetale capace di ridurre i fenomeni di ruscellamento dell'acqua, trasporto superficiale e perdita della sostanza organica".
E' partita anche la misura 114 per l'"Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura", con una dote finanziaria di 5.520.000 euro. La misura punta ad accrescere la diffusione delle conoscenze sulle norme in materia di ambiente, sanita' pubblica, salute delle piante e degli animali, ma anche delle competenze strategiche degli imprenditori, attraverso il finaziamento di un servizio di consulenza erogato da organismi accredidati.
Con un ulteriore investimento di 2.350.000 che finanziera' la misura 321/B (azione 2) per il "Sostegno agli utenti riguardo l'acquisto di terminali di utente che consentano un collegamento a larga banda, nelle aree rurali molto marginali", l'amministrazione sosterra' l'utilizzo di tecnologie alternative in grado di superare il divario digitale per i residenti in aree scarsamente popolate, in modo da rendere possibile un collegamento a larga banda in luoghi dove non si puo' intervenire con infrastrutture terrestri.
SICILIA: LOMBARDO E ARMAO SULLA FINANZIARIA IMPUGNATA
"L'impugnativa del Commissario dello Stato e' la inevitabile conseguenza
di un modo di procedere dell'Assemblea Regionale privo di armonia.
Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si e' preferito
procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte
formulate dal Governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre
dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in
grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella
notte finale e le 'spinte' da parte, purtroppo, di piu' di un deputato
di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non
solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della
finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai
gruppi parlamentari" Lo dichiarano il Presidente della Regione,
Raffaele Lombardo e l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao.
GERMANA’(PDL) SICILIA: IMPUGNATIVA LEGGE FINANZIARIA SANCISCE FALLIMENTO DI LOMBARDO
“Tralasciando
beghe giudiziarie e ribaltoni, Lombardo dovrebbe fare atto di
contrizione, rassegnando le dimissioni, e dichiarare il suo fallimento
che oggi è stato ufficialmente sancito dall'impugnativa del commissario
dello Stato di ben 80 norme della legge finanziaria visto che è ormai
vicina la scadenza dell’esercizio provvisorio fissata per il 30 aprile.
E’ indispensabile porre fine al caos ed alle inefficienze per tornare a
concentrarsi sul bene dei siciliani che quotidianamente devono far
fronte alle conseguenze della crisi, lottano contro la disoccupazione
dilagante e non vengono garantiti da un Governo regionale alla deriva”.
Questa la dichiarazione del deputato del Pdl Nino Germanà.
Tagli ai trasporti marittimi. Dura nota del sindaco Lo Schiavo
COMUNICATO
STAMPA
In
data 24 marzo u.s. il Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore ANCIM
Sicilia, Massimo Lo Schiavo, alla luce dei tagli operati dalla recente Legge
Finanziaria ai trasporti marittimi integrativi, ha inviato agli Assessorati
competenti, ai colleghi Sindaci e ai Sig. Prefetti di competenza, una dura nota
con la quale contesta tale decisione di riduzione delle risorse.
“E’
impensabile” dichiara il Sindaco Lo Schiavo “che dopo l’ultimo incontro
intercorso con l’Assessore alle Infrastrutture il 15 marzo, durante la quale si
era impegnato a non ridurre i finanziamenti per i trasporti marittimi, bensì a
recuperare le somme per poter giungere fino al termine del 2012, oggi giunga la
notizia di un’imminente riorganizzazione delle linee da parte del Servizio
competente, nonostante tutti noi Sindaci avessimo rifiutato l’ipotesi di
rimodulazione avanzata dal Dipartimento”.
“Noi
Sindaci” continua Lo Schiavo “ abbiamo chiesto al Servizio Trasporto Marittimo,
già da un mese, di conoscere gli effettivi costi del di ogni singola linea per
poter avere una idea reale di quanto costano detti servizi, ma ad oggi nessun
riscontro è pervenuto alle nostre richieste. Adesso solleciterò nuovamente il
Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità comunicando che senza l’accordo
con i Sindaci delle Isole Minori, non sarà accettato nessun taglio proposto da
chi siede dietro una scrivania e non conosce le nostre reali esigenze”.
“Inoltre”
conclude il Sindaco “considerato che detti tagli potranno provocare problemi di
ordine pubblico, ho deciso di mettere a conoscenza della grave problematica
anche i Sig.ri Prefetti di Palermo , Agrigento e Trapani, oltre naturalmente al
Sig. Prefetto di Messina”.
Lettera aperta del dottor Mobilia ai cittadini eoliani
Eoliani, concittadini,miei compaesani,
la mia famiglia dall'800 appartiene alla terra nostra, alla nostra realtà geografica, culturale ambientale e purtroppo anche di fatto alle difficoltà dell'isolamento. Sono cresciuto insieme a voi giocando e sognando di poter vedere crescere lo sviluppo dell'Arcipelago Eoliano, accompagnato dalla affermazione dei valori sociali utili sostenendo sempre la legalità la cultura e il diritto alla buona sanità. Da giovane di Canneto, volevo sperare nella crescita dell'Ospedale di Lipari. Negli anni 90 ho svolto il ruolo di Primario ostetrico allo scopo di contribuire alla buona sanità utile certamente alle esigenze del territorio. Dagli anni 70 in poi tutti abbiamo contribuito a far crescere insieme la sanità e l'Ospedale. Nel 2004 ho nuovamente diretto il reparto di ostetricia incrementando e essendo utile all'Arcipelago. Devo dire che negli ultimi anni mi sono sempre battuto per la nostra collettività, anche come Presidente del "Comitato Cittadino", con amarezza ho constatato che la maggioranza dei politici locali e regionali ci hanno abbandonati e non hanno certamente fatto crescere l'Ospedale tanto utile e necessario al diritto alla salute di tutti gli Eoliani. Dagli anni 80 al 2005 il nostro Ospedale dava una buona sanità con la presenza di pochi Primari in pianta stabile. Sono stati tolti ed al loro posto hanno inserito i viaggi della speranza con gli elicotteri del 118. Questi mezzi di soccorso spesso non sono utili nei veri P.S. per motivi che tutti abbiamo avuto modo di constatare. Molte persone morte di infarto e neonati deceduti per la stessa causa: mancanza di Primari e di medici esperti presenti in pianta stabile. Per i sostenitori degli Elicotteri del 118 il sottoscritto crede che si debbano impiegare per il trasporto dalle sei Isole minori a Lipari ove debba necessariamente essere attivo un buon Ospedale. Il sottoscritto qualche giorno fa ha prospettato alla Provincia nel suo intervento alla presenza del Sindaco uscente Bruno Mariano la creazione della "Clinica Privata delle Eolie". Concludendo dato il fallimento della buona sanità nell'Arcipelago Eoliano e dato il risultato politico degli amministratori precedenti, invito a voler cambiare rotta politica sperando con tutte le forze di sostenere una nuova classe dirigente capace di affermare una buona crescita della sanità e la formazione di un ottimo Presidio Ospedaliero che dia il conforto ai nostri concittadini di un'assistenza qualificata e necessaria nei momenti di sofferenza e di patologie bisognose di cure che spesso non possono attendere l'arrivo di un elicottero il quale potrebbe anche arrivare tardi o non poter arrivare. Con fede e speranza propongo di appoggiare come Sindaco il candidato Marco Giorgianni e quale consigliere Bartolo Lauria, con la fiducia di una nuova classe dirigente comunale che si occupi di più e anche meglio della nostra sanità.
Il vostro concittadin
Dr. Mobilia Giuseppe Francesco
la mia famiglia dall'800 appartiene alla terra nostra, alla nostra realtà geografica, culturale ambientale e purtroppo anche di fatto alle difficoltà dell'isolamento. Sono cresciuto insieme a voi giocando e sognando di poter vedere crescere lo sviluppo dell'Arcipelago Eoliano, accompagnato dalla affermazione dei valori sociali utili sostenendo sempre la legalità la cultura e il diritto alla buona sanità. Da giovane di Canneto, volevo sperare nella crescita dell'Ospedale di Lipari. Negli anni 90 ho svolto il ruolo di Primario ostetrico allo scopo di contribuire alla buona sanità utile certamente alle esigenze del territorio. Dagli anni 70 in poi tutti abbiamo contribuito a far crescere insieme la sanità e l'Ospedale. Nel 2004 ho nuovamente diretto il reparto di ostetricia incrementando e essendo utile all'Arcipelago. Devo dire che negli ultimi anni mi sono sempre battuto per la nostra collettività, anche come Presidente del "Comitato Cittadino", con amarezza ho constatato che la maggioranza dei politici locali e regionali ci hanno abbandonati e non hanno certamente fatto crescere l'Ospedale tanto utile e necessario al diritto alla salute di tutti gli Eoliani. Dagli anni 80 al 2005 il nostro Ospedale dava una buona sanità con la presenza di pochi Primari in pianta stabile. Sono stati tolti ed al loro posto hanno inserito i viaggi della speranza con gli elicotteri del 118. Questi mezzi di soccorso spesso non sono utili nei veri P.S. per motivi che tutti abbiamo avuto modo di constatare. Molte persone morte di infarto e neonati deceduti per la stessa causa: mancanza di Primari e di medici esperti presenti in pianta stabile. Per i sostenitori degli Elicotteri del 118 il sottoscritto crede che si debbano impiegare per il trasporto dalle sei Isole minori a Lipari ove debba necessariamente essere attivo un buon Ospedale. Il sottoscritto qualche giorno fa ha prospettato alla Provincia nel suo intervento alla presenza del Sindaco uscente Bruno Mariano la creazione della "Clinica Privata delle Eolie". Concludendo dato il fallimento della buona sanità nell'Arcipelago Eoliano e dato il risultato politico degli amministratori precedenti, invito a voler cambiare rotta politica sperando con tutte le forze di sostenere una nuova classe dirigente capace di affermare una buona crescita della sanità e la formazione di un ottimo Presidio Ospedaliero che dia il conforto ai nostri concittadini di un'assistenza qualificata e necessaria nei momenti di sofferenza e di patologie bisognose di cure che spesso non possono attendere l'arrivo di un elicottero il quale potrebbe anche arrivare tardi o non poter arrivare. Con fede e speranza propongo di appoggiare come Sindaco il candidato Marco Giorgianni e quale consigliere Bartolo Lauria, con la fiducia di una nuova classe dirigente comunale che si occupi di più e anche meglio della nostra sanità.
Il vostro concittadin
Dr. Mobilia Giuseppe Francesco
Commissario Stato impugna 80 norme della Finanziaria. ARS rischia lo scioglimento
(ANSA) - PALERMO, 26 APR - Il commissario dello stato ha impugnato 80 norme della finanziaria approvata dall'Ars, tra le quali il mutuo da 558 milioni e l'accantonamento negativo di 192 milione da coprire con la valorizzazione dei beni immobili. Il commissario ha cosi' cassato l'architrave del bilancio, creando un buco di 900 milioni, e l'Ars rischia lo scioglimento se entro il 30 aprile non varera' una nuova legge. Il presidente dell'Assemblea Francesco Cascio convochera' l'aula al piu' presto. (ANSA).
“IL RESTO DELL’ANNO”, RINVIATA LA PROIEZIONE
La proiezione del documentario “IL
RESTO DELL’ANNO” di Michele Di Salle e di Luca Papaleo, che era
prevista per oggi, 26 aprile 2012, alle ore 11, nella Sala Congressi
del Comune di Malfa, è stata rinviata a data da destinarsi. Antonio
Brundu (responsabile della Biblioteca Comunale di Malfa)
Dovevamo avere un megaporto, non avremo un porto ci resta solo il mega.(di Gianfranco Guarino)
Quante discussioni, opinioni,
interrogativi hanno suscitato gli eventi degli ultimi giorni legati al così
detto megaporto, oltre la personale commozione, del Sindaco Bruno, ma non dimentichiamo
anche capolista del PDL per le prossime elezioni.
Mi
è parso di capire che l'elemento più importante venga trascurato o peggio
sottaciuto, forse per vergogna o per opportunità politica.
Senza
rischiare di dover diventare troppo tecnici, voglio ricordare a tutti che nel
2007, il Comune di Lipari non avendo i soldi per realizzare il porto
commerciale (aliscafi, navi, navi crociera e zona di attracco e sosta per i
pescatori a Marina Corta), stipulò un accordo con la soc. Condotte aqua, per la
realizzazione delle suddette opere pubbliche, ed in cambio la stessa avrebbe
potuto realizzare dei porti turistici nella zona di Marina corta e Marina
lunga.
L'idea
trovò l'approvazione, del Consiglio Comunale di allora e di buona parte della
popolazione e anche del sottoscritto.
In
parole povere, avremmo sacrificato una parte di territorio, pur di avere un
porto decente per gli Eoliani, la stessa promessa, portò a vincere le elezioni
del 2007.
Oggi
dopo tanta commozione, siete sicuri che la promessa sia stata mantenuta?
Rispondo
io per voi semplicemente “NO”, e tutto questo non è avvenuto certo per
colpe da imputare alla soc. Condotte Acqua o alla Lipari Porto (società nata
per l'occasione), ma semplicemente, perchè la parte pubblica e cioè il Comune
di Lipari, non è stato capace di ottenere le necessarie autorizzazioni per il
porto commerciale, anzi una commistione patetica con le opere di messa in
sicurezza, ha generato il blocco totale di tutto.
Il
Dott. Bruno, nel triplo ruolo di Sindaco, Commissiario per l'emergenza e
Commissario Regionale per la messa in sicurezza dei porti, ritengo con
franchezza che abbia fallito l'obiettivo (se l'obiettivo era questo).
In
quanto la parte privata si realizza, la parte pubblica no.
L'ultima
progettazione non prevede la realizzazione della parte pubblica (Si ferma
davanti al torrente Barone), per cui dopo cinque anni ci ritroviamo con un
porto che non va bene ed addirittura con una parte non agibile, e forse tutto
da ricominciare.
Certamente
in cambio Lipari, darà il benvenuto a tutti, con una grande e bella vasca di
decantazione per la raccolta dei reflui fognari, posta proprio all'imbarcadero
degli aliscafi.
Il
porto no, ma i liquami si, senza dimentare i danni gravissimi che si
produrranno a Canneto e Vulcano.
Mi
chiedo come ci si possa sentire soddisfatti e fare proclami.
Un
pensiero lo voglio dedicare a coloro che ritengono che tutto questo sia giusto,
ed in particolare ai candidati della lista del PDL o di quello che del PDL
rimane.
La
maggior parte di loro, si ripropone alla guida del paese, sono gli stessi che
hanno detto con forza “No al depuratore a Canneto Dentro”, (sapete com'è
finita), hanno accettato l'accordo sulla portualità e oggi pur conoscendo
tutto, sono in fila con il Dott. Bruno, a chiedere consensi.
A
raccogliere i frutti del proprio operato, pronti come sempre a distinguere tra
ciò che si dice e ciò che si fa, a quanto pare la realtà Eoliana, non
rappresenta un problema politico, ma solo di convincimento elettorale.
Auguriamoci
almeno che non si prometta più nulla, e che la gente valuti serenamente le
proprie scelte, poiché mentre un gruppo politico si commuove, Lipari piange
lacrime amare.
Gianfranco
Guarino
Legambiente e porti. Zanna a Lipari per chiarire la posizione dell'associazione
Comunicato stampa
Del 26 aprile 2012
Si
comunica l’indizione di una conferenza stampa per sabato 28 aprile 2012, alle
0re 11,30 presso il Centro Giovanile di Via Mons. Bernardino Re.
Saranno
presenti il coordinatore eoliano del Circolo Legambiente delle isole Eolie,
Giuseppe La Greca ed il Direttore Regionale di Legambiente Gianfranco Zanna,
sulla vicenda legata alla progettualità della Lipari Porti S.p.A. nel corso
della quale la nostra associazione chiarire la propria posizione e gli
ulteriori passi che intende mettere in atto nei confronti di tale progetto.
Il presidente del circolo
Dott. Giuseppe La Greca
Per il Consorzio dei pontili galleggianti la conferenxa di servizi sui porti turistici è da annullare.
Il Consorzio dei Pontili Galleggianti delle Isole Eolie presieduto da
Giovanni De Franchis chiede l’annullamento e la riconvocazione in
autotutela della Conferenza di servizi sui porti turistici di Lipari
convocata dal Sindaco Mariano Bruno e tenutasi a Palermo lunedì scorso.
Alla conferenza, come da avviso, potevano partecipare senza diritto di
voto, i concessionari e i gestori di pubblici servizi, interessati da
effetti diretti o indiretti dal procedimento amministrativo sulle loro
attività. Per i gestori di pubblici esercizi era presente il comandante
Pino Merenda della Eoliana Bunker Srl, ammesso alla riunione. I soci del
Consorzio- ha segnalato il presidente De Franchis- essendo titolari di
concessioni per la gestione di pontili galleggianti, nonché delegati per
la riscossione del ticket d’ingresso alle Eolie, presentatisi a Palermo
, con una propria delegazione tecnica all’incontro, hanno trovato,
invece, l’accesso sbarrato dalla Polizia Municipale di Lipari.
“Incredibilmente – ha evidenziato De Franchis- all’ingresso dell’aula si riconosceva la presenza dei due vigili urbani Marino e Cataliotti, in abiti civili, i quali controllavano e disciplinavano l’accesso, consentito solo ai rappresentanti degli enti elencati nell’avviso di convocazione della conferenza. Il Sindaco di Lipari, qualificatosi come Presidente della Commissione, assistito dagli stessi vigili- ha sottolineato De Franchis- non ha consentito l’ingresso ai soci del Consorzio, in quanto a suo dire, non essendo titolari di alcun interesse qualificato che consentisse loro neppure l’ingresso ai lavori d’aula”. I consorziati hanno pertanto fatto rilevare che il divieto rappresenta un abuso di potere e una chiara violazione di legge a vantaggio di un soggetto concorrente, presente alla conferenza, quale la società Lipari Porto Spa il cui socio di maggioranza, al 70% è Condotte D’Acqua Spa. “ Non potendo illustrare e presentare- ha fatto presente De Franchis- il documento a tutela delle concessioni demaniali, valide fino al 31 dicembre 2015 contro la richiesta della Lipari Porto Spa di impegnare l’assessorato per il territorio e per l’ambiente a ritirarle immediatamente siamo stati ricevuti dall’assessore al Turismo Tranchida il quale oltre a confermare la validità delle stesse concessioni si è impegnato ad evitare sovrapposizioni nella stessa area fino a tutto il 2015. Il presidente del Consorzio Pontili Galleggianti delle Isole Eolie ha infine reso noto che la relazione sull’accaduto e le osservazioni tecniche saranno trasmesse alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per tutti gli accertamenti del caso.
“Incredibilmente – ha evidenziato De Franchis- all’ingresso dell’aula si riconosceva la presenza dei due vigili urbani Marino e Cataliotti, in abiti civili, i quali controllavano e disciplinavano l’accesso, consentito solo ai rappresentanti degli enti elencati nell’avviso di convocazione della conferenza. Il Sindaco di Lipari, qualificatosi come Presidente della Commissione, assistito dagli stessi vigili- ha sottolineato De Franchis- non ha consentito l’ingresso ai soci del Consorzio, in quanto a suo dire, non essendo titolari di alcun interesse qualificato che consentisse loro neppure l’ingresso ai lavori d’aula”. I consorziati hanno pertanto fatto rilevare che il divieto rappresenta un abuso di potere e una chiara violazione di legge a vantaggio di un soggetto concorrente, presente alla conferenza, quale la società Lipari Porto Spa il cui socio di maggioranza, al 70% è Condotte D’Acqua Spa. “ Non potendo illustrare e presentare- ha fatto presente De Franchis- il documento a tutela delle concessioni demaniali, valide fino al 31 dicembre 2015 contro la richiesta della Lipari Porto Spa di impegnare l’assessorato per il territorio e per l’ambiente a ritirarle immediatamente siamo stati ricevuti dall’assessore al Turismo Tranchida il quale oltre a confermare la validità delle stesse concessioni si è impegnato ad evitare sovrapposizioni nella stessa area fino a tutto il 2015. Il presidente del Consorzio Pontili Galleggianti delle Isole Eolie ha infine reso noto che la relazione sull’accaduto e le osservazioni tecniche saranno trasmesse alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per tutti gli accertamenti del caso.
NUOVO DOCUMENTARIO SU SALINA:” IL RESTO DELL’ANNO” (di Antonio Brundu)
E’ un nuovo
documentario sull’isola di Salina:”IL RESTO DELL’ANNO”realizzato da Michele Di
Salle e Luca Papaleo. Sarà proiettato domani, 26 aprile, alle ore 11,00, nella
Sala Congressi del Comune di Malfa. L’iniziativa culturale è organizzata dalla
Biblioteca Comunale di Malfa e dall’Istituto Comprensivo “Isole Salina”,
nell’ambito della Settimana della Cultura indetta dal Ministero per i Beni e le
Attività Culturali con l’adesione della Provincia Regionale di Messina. Nel
video (durata 88 minuti) vengono illustrati i mesi invernali sull’isola di
Salina e i mestieri isolani. Si tratta di un alternarsi di immagini insolite e
singolari che partono dal lavoro degli operai della Forestale sul Monte Fossa
delle Felci sino alle attività della pesca. E poi i luoghi, le località, la
gastronomia,i prodotti tradizionali, i personaggi, l’agricoltura,l’edilizia,
l’emigrazione. Quindi le feste popolari, i trasporti, la natura. In anteprima
sarà proiettato un breve servizio televisivo sui lavori agricoli tradizionali e
sulla pesca isolana praticata nell’isola di Salina. Antonio Brundu
Aliscafo contro molo di Salina, condannato il comandante
Gazzetta del Sud
Lipari- Il comandante dell'aliscafo "Platone" della Siremar, Andrea Pollicino, 56 anni di Spadafora, è stato riconosciuto colpevole di naufragio colposo e per questo condannato a quattro mesi di reclusione e alla multa di 200 euro, pena sospesa, per l'incidente avvenuto il primo aprile del 2009, nella fase di avvicinamento al porto di Santa Marina Salina.
Ad emettere la sentenza il giudice onorario Ennio Fiocco. Nel processo è emerso che la causa dell'incidente del natante finito contro il molo del porticciolo di Salina, sarebbe da addebitare alla velocità sostenuta durante le fasi di avvicinamento all'era di attracco. Il comandante – come sostenuto nel dibattimento – non sarebbe riuscito a moderare la velocità per un guasto tecnico ai comandi del natante. Sull'aliscafo "Platone", oltre ai membri dell'equipaggio, viaggiavano sette passeggeri. Nello schianto contro il molo di attracco del porto di Salina, solo due dei sette passeggeri riportarono ferite fortunatamente non gravi. Il natante subì notevoli danni tanto che fu necessario la messa in sicurezza da parte della società "Mare Pulito", che con gli appositi mezzi ha recintato per tempo lo specchio d'acqua circostante per evitare l'eventuale fuoriuscita di carburante in mare. Successivamente l'aliscafo "Platone" è stato imbracato con delle funi e ciò per evitare il rischio di un inabissamento nelle acque antistanti il porto di Santa Marina.
Il 2009 per le Eolie, in particolare per l'isola di Salina fu segnato da più di un incidente in mare. Incidenti che hanno avuto conseguenze giudiziarie come il naufragio avvenuto la notte del 15 agosto, quando un comandante di un veliero in transito navigando di notte, senza rispettare le distanze dalla costa, finiva contro gli scogli, provocando affondamento dell'imbarcazione su cui viaggiavano membri dell'equipaggio e ospiti. Il motoveliero denominato "Vesta V Defne", sul quale si trovavano 4 membri di equipaggio e 4 ospiti, poiché navigava a circa 300 metri dalla costa dell'isola di Salina in ore notturne con un comandante che non avrebbe prestato la dovuta diligenza, in zona di mare in cui era notoria la presenza di secche e scogli, volgeva la prora dell'imbarcazione in direzione del porto di Rinella ed impattava violentemente contro gli scogli affioranti i in prossimità di Punta Brigantino.(l.o.)
Lipari- Il comandante dell'aliscafo "Platone" della Siremar, Andrea Pollicino, 56 anni di Spadafora, è stato riconosciuto colpevole di naufragio colposo e per questo condannato a quattro mesi di reclusione e alla multa di 200 euro, pena sospesa, per l'incidente avvenuto il primo aprile del 2009, nella fase di avvicinamento al porto di Santa Marina Salina.
Ad emettere la sentenza il giudice onorario Ennio Fiocco. Nel processo è emerso che la causa dell'incidente del natante finito contro il molo del porticciolo di Salina, sarebbe da addebitare alla velocità sostenuta durante le fasi di avvicinamento all'era di attracco. Il comandante – come sostenuto nel dibattimento – non sarebbe riuscito a moderare la velocità per un guasto tecnico ai comandi del natante. Sull'aliscafo "Platone", oltre ai membri dell'equipaggio, viaggiavano sette passeggeri. Nello schianto contro il molo di attracco del porto di Salina, solo due dei sette passeggeri riportarono ferite fortunatamente non gravi. Il natante subì notevoli danni tanto che fu necessario la messa in sicurezza da parte della società "Mare Pulito", che con gli appositi mezzi ha recintato per tempo lo specchio d'acqua circostante per evitare l'eventuale fuoriuscita di carburante in mare. Successivamente l'aliscafo "Platone" è stato imbracato con delle funi e ciò per evitare il rischio di un inabissamento nelle acque antistanti il porto di Santa Marina.
Il 2009 per le Eolie, in particolare per l'isola di Salina fu segnato da più di un incidente in mare. Incidenti che hanno avuto conseguenze giudiziarie come il naufragio avvenuto la notte del 15 agosto, quando un comandante di un veliero in transito navigando di notte, senza rispettare le distanze dalla costa, finiva contro gli scogli, provocando affondamento dell'imbarcazione su cui viaggiavano membri dell'equipaggio e ospiti. Il motoveliero denominato "Vesta V Defne", sul quale si trovavano 4 membri di equipaggio e 4 ospiti, poiché navigava a circa 300 metri dalla costa dell'isola di Salina in ore notturne con un comandante che non avrebbe prestato la dovuta diligenza, in zona di mare in cui era notoria la presenza di secche e scogli, volgeva la prora dell'imbarcazione in direzione del porto di Rinella ed impattava violentemente contro gli scogli affioranti i in prossimità di Punta Brigantino.(l.o.)
Per non passare da Pecoroni (ci scrive l'ing. Lopes)
Egregio Direttore,
grazie per lo spazio concessomi sul Suo blog , oggi ne
approfitto per dare compiutezza alle mie
precedenti considerazioni .
_____________________________________________________
PER NON PASSARE DA PECORONI (
Maurizio Crozza -Ballarò)
Avevo
chiesto, nella mia precedente nota ai singoli candidati a Sindaco ,chiarimenti
, di valenza pubblica ovviamente , su quella parte dei programmi attinenti la
PORTUALITA’ .
Ho avuto
modo di chiarire , anche personalmente e rimanendone soddisfatto , le
perplessità che mi erano sorte leggendo i programmi di Giorgianni, Pajno, Rizzo
e Lo Cascio e pubblicamente li ringrazio per la determinazione con cui si
sono espressi contro la portualità turistica vagheggiata dal progetto “Lipari
Porto S.p.A.”.
Nessun
chiarimento diretto o indiretto c’è stato col candidato Grasso .Ciò non di meno
, mi ha allarmato e non poco il comunicato stampa apparso sul Suo blog relativo alla conferenza di servizi tenutasi a
Palermo il 23 c.m. .
Ne riporto
una breve sintesi esaustiva:” la riunione ha avuto un esito che è andato al di
là di ogni più rosea aspettativa…………………….. e che si passerà finalmente ai fatti
“.
Ricordo a me stesso che non è saggio vendere la pelle
dell’orso prima di averlo ucciso e che tanta sicumera non si addice ad un
politico navigato come il Dr. Mariano Bruno .
Intanto, faccio notare che il comunicato ,nella sua stesura ,è
un cazzotto allo stomaco per il candidato a sindaco Rag. Gianfranco Grasso , del quale delegittima il programma nella
parte attinente la portualità e noi sappiamo che il programma, oltre ad
essere un impegno d’onore per ciascun
candidato , è anche un impegno legislativo.
Infatti , sull’argomento PORTUALITA’ il candidato Grasso così
si esprime nel suo programma :” Il progetto sulla portualità (si presume parli del progetto Lipari Porto
S.p.A.!) non debba essere aprioristicamente osteggiato per motivi
settaristici , né osannato . Riteniamo realistico concentrarci su quegli aspetti del progetto che
necessitano ad un corretto svolgimento della vita e delle attività economiche
delle nostre isole, nel rispetto dell’ambiente e della legalità.
A meno di una mia errata interpretazione ed è per questo che
avevo chiesto lumi , sembra che il
candidato Grasso voglia dire : Per me viene prima il mio paese
e poi il partito , quindi per conto mio indirizzerò ogni mio sforzo per la
realizzazione del porto commerciale, in quanto serve prioritariamente allo
svolgimento della vita e delle attività economiche del paese .
Se tale mia interpretazione è corretta , tra il candidato a
Sindaco Grasso ed il Dr. Bruno, figura
carismatica del PDL e capolista ., emerge
una dirompente diversità di opinioni sulle finalità della portualità
liparese .
Tale divergenza allarmerà
immancabilmente non solo i candidati consiglieri che hanno approvato un
programma e se ne ritrovano un’ altro , forse non condivisibile , ma tutta
l’opinione pubblica che, a quel punto ,non saprà più chi governerà realmente il
nostro paese se ,una volta eletto ,sarà
Grasso che vuole realizzare correttamente il porto commerciale, oppure
sarà il consigliere Bruno che ha dimostrato da sempre un interesse eccessivo
alla realizzazione di quella orribile schermatura dell’isola che va sotto il
nome di porti turistici .
Ne consegue che la popolazione tutta , almeno che non voglia
passare da solenne pecorona ,abbia il
sacrosanto diritto di conoscere dal candidato a Sindaco Grasso e soci
,prima del voto , quale sia il
loro reale intendimento sulla portualità a Lipari, e ciò al fine di scongiurare
una trappola immorale a quanti oggi sono orientati a dar loro il voto sulla base dell’attuale programma .
Ritornando al progetto ,che ho più volte definito il secondo sacco di Lipari ad opera
di un Barbarossa locale, è sotto gli occhi di tutti che l’opera antepone una
vergognosa speculazione immobiliare all’immenso danno paesaggistico causato
dallo stravolgimento di tutto il profilo naturalistico della marina di Lipari .
Pertanto , preso atto:
a)
della FERREA AVVERSIONE della stragrande maggioranza della
comunità isolana ,tante volte apertamente dimostrata e sottoscritta con
migliaia e migliaia di firme tutte depositate;
b)
della
univoca determinazione dei restanti QUATTRO schieramenti che si presentano alla
guida del paese ;
c)
degli ambientalisti ,
d)
dell’Unesco che ci depenna da “Patrimonio
dell’Umanità” ;
e)
del rischio di nuovi monopoli
incontrollabili ;
f)
della mancanza di un accordo di programma
sottoposto al parere preventivo del Consiglio Comunale , che è organo delegato
alla programmazione urbanistica (leggi l’art. di Orifici “Porti solo a favore
dei privati “)
appare del tutto anacronistico
il
comunicato stampa sia nella parte che esprime grande soddisfazione
dell’Amministrazione Comunale , che dove paventa di passare finalmente ai fatti
entro novanta giorni .
Si ha ,invece, l’impressione che la tanta strombazzata realizzazione di un siffatto
progetto di porto turistico ,si possa
tramutare inesorabilmente in una sonora
sconfitta per il candidato sindaco Grasso, a mio giudizio incolpevole . COME
DIRE CHE “TANTO TUONO’ CHE PIOVVE “!
Noi elettori , per non passare da pecoroni , restiamo in
attesa di chiarimenti .
In caso contrario, ci resta comunque la possibilità ,CUM MAGNUM GAUDIUM, di votare per un diverso candidato a sindaco che,viceversa
,si impegna a scongiurare questa
abominevole iniziativa ..
Lipari, li 25 /04/2012
Ing.
Felice Lopes-Elettore
Stamane Lombardo si presenta davanti all'ARS
Gazzetta del Sud
PALERMO- Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, riferirà stamattina all'Ars sulla vicenda giudiziaria in cui è coinvolto, con la Procura di Catania che, su ordine del gip, ne ha chiesto il rinvio a giudizio (udienza il 9 maggio) per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, reati contestati anche al fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa.
La convocazione avviene su richiesta dello stesso Lombardo che spazierà sul momento politico e sulla prospettiva di elezioni anticipate in autunno anche per evitare la concomitanza con le Politiche del 2013, ritenendo più opportuno non abbinare il voto per non essere influenzato da logiche nazionali.
Sempre oggi dovrebbe arrivare dagli uffici del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, il giudizio su bilancio e finanziaria, approvato all'alba del 18 aprile scorso. Sotto la lente del commissario, col quale Lombardo s'è confrontato nei giorni precedenti all'approvazione della manovra economica, ci sono diverse norme della finanziaria. Tra queste, gli appostamenti negativi per circa 500 milioni di euro che l'esecutivo Lombardo è stato costretto a mettere in bilancio: si tratta di "poste" che il governo ha previsto di coprire con le somme che incasserà dalla valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare della Regione (circa 192 milioni), dalla vendita di biglietti per l'accesso a parchi e riserve e dalla trattativa con lo Stato sul federalismo fiscale (343 milioni, anticipati con fondi Fas per coprire parte della spesa sanitaria). Il rischio impugnativa potrebbe incombere anche sulle norme in tema fiscale, sollecitate dal movimento dei Forconi, per alleggerire la pressione sui pagamenti Serit.
PALERMO- Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, riferirà stamattina all'Ars sulla vicenda giudiziaria in cui è coinvolto, con la Procura di Catania che, su ordine del gip, ne ha chiesto il rinvio a giudizio (udienza il 9 maggio) per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, reati contestati anche al fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa.
La convocazione avviene su richiesta dello stesso Lombardo che spazierà sul momento politico e sulla prospettiva di elezioni anticipate in autunno anche per evitare la concomitanza con le Politiche del 2013, ritenendo più opportuno non abbinare il voto per non essere influenzato da logiche nazionali.
Sempre oggi dovrebbe arrivare dagli uffici del commissario dello Stato, Carmelo Aronica, il giudizio su bilancio e finanziaria, approvato all'alba del 18 aprile scorso. Sotto la lente del commissario, col quale Lombardo s'è confrontato nei giorni precedenti all'approvazione della manovra economica, ci sono diverse norme della finanziaria. Tra queste, gli appostamenti negativi per circa 500 milioni di euro che l'esecutivo Lombardo è stato costretto a mettere in bilancio: si tratta di "poste" che il governo ha previsto di coprire con le somme che incasserà dalla valorizzazione di parte del patrimonio immobiliare della Regione (circa 192 milioni), dalla vendita di biglietti per l'accesso a parchi e riserve e dalla trattativa con lo Stato sul federalismo fiscale (343 milioni, anticipati con fondi Fas per coprire parte della spesa sanitaria). Il rischio impugnativa potrebbe incombere anche sulle norme in tema fiscale, sollecitate dal movimento dei Forconi, per alleggerire la pressione sui pagamenti Serit.
mercoledì 25 aprile 2012
Fallica: "Regione riveda le scelte compiute e ripristini i fondi necessari per le isole minori"
"Penalizzare le isole minori siciliane così
come ha fatto il governo Lombardo con l'ultima finanziaria è fuori da
ogni logica. Comprendiamo le esigenze di razionalizzazione della spesa
ma impedire di fatto gli spostamenti a molti lavoratori, studenti e
turisti è inammissibile. Una visione miope della realtà". Lo afferma, in
una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud, Pippo Fallica,
segretario regionale del movimento arancione in Sicilia. "Invitiamo
l'esecutivo regionale - aggiunge Fallica - a rivedere le scelte compiute
e ripristinare i fondi necessari per le isole minori. La stagione
estiva è alle porte, non c'è tempo da perdere".
Effettuata l'estrazione del quadro di Giovanni Giardina realizzato per beneficienza
un quadro (dipinto olio su tela 30x40) raffigurante la “Regina della Pace”, realizzato da Giovanni Giardina e per l'aggiudicazione del quale sono stati posti in vendita dei biglietti.
L’intera somma, non di grande rilevanza, visto il periodo di forte crisi che attanaglia tutti, sara’ interamente
devoluta in beneficienza, per fare affiorare un piccolo sorriso ad
una famiglia in seria difficolta’.
Il quadro è stato benedetto da Don Giuseppe Mirabito. L'area per il sorteggio è stata abbellita dall'estro della signora Maria Orto. A loro, così come a tutti coloro che hanno venduto i biglietti, o a chi ha dato il piccolo contributo, va il grazie di Giovanni Giardina.
VELA - Eolian sailing Week: tutto esaurito a Salina
Il porto di Salina, una delle perle delle Eolie, è stracolmo per Eolian
Sailing Week, che quest’anno comprende il Campionato Nazionale d’Area
dello Ionio e del Basso Tirreno ed il Campionato delle Eolie Gran
Crociera. Sessantacinque barche, iscritte già da due mesi, per i
sessantacinque posti disponibili in porto. Chi vorrà aggiungersi alla
flotta all’ultimo momento dovrà sistemarsi in rada.
Per il Campionato Nazionale d’Area valevole per la qualificazione al Campionato Italiano l’equilibrio è massimo. Riguardo i 40 piedi, il gruppo dei Grand Soleil, formato da Alvarosky di Francesco Siculiana, Harahel del catanese Lucio Di Mauro, Acchiappasogni di Ugo Polizzotti e la siracusana Ottovolante di Fabio Santoro, avrà vita dura dai fortissimi First 40.7 presenti, la marsalese Poquito di Giuseppe Alagna che porterà a bordo Gabriele “Ganga” Bruni libero da impegni sull’RC 44, Cattivik timonata da Maurizio D’Amico e la “special guest” Three Sisters, la barca della Repubblica Ceca di Tomas Dolezal.
Sarà lotta ancora più dura tra i più piccoli 34.7 e 35. A Salina si sono radunati tutti i First di media taglia del Sud Italia. I first 35 Squalo Bianco di Concetto Costa, South Kensington di Alessandro Consiglio e Weltanshauung di Gianni Lo Bue dovranno cercare di tenere a bada i 34.7 Wolverine di Giacomo dell’Aria e Good Fellas di Ettore Morace.
Tra i più grandi il duello al vertice sarà tra il Milyus 14e55 di Natale Lia e l’FY 49 Ars Una di Carlo Rocchi, prima al traguardo della Romaxtutti della scorsa settimana.
Massimo equilibrio anche per il Campionato delle Eolie riservata ai Gran Crociera. Tra i più accreditati per la vittoria finale troviamo il catanese Mario Zappia sul Comet 41s Bluette, fresco vincitore del Trofeo della Fata Morgana di Reggio Calabria nel week-end appena passato. Dovrà vedersela con Alessandro Flaccomio sul Dufour 44 Cristallina e con l’X 442 Oxidiana di Ignazio Cusumano.
Da non sottovalutare la presenza della Sezione Velica della Marina Militare. Da Messina giungerà Nerina, Rodman 42, barca dalle grandi prestazioni che darà del filo da torcere a tutti nel Campionato Nazionale d’Area. Da Augusta il portacolori della Marina sarà Andromeda, che correrà in Gran Crociera con evidenti finalità di vittoria.
Si comincia sabato. I Crociera/regata regateranno, come da normativa, sul percorso a bastone, mentre i Gran Crociera lotteranno su percorsi costieri. Il Comitato di Regata sarà gestito da Mario De Grenet coadiuvato da Giuseppe D’Amico e Luigi Bertini, una autentica garanzia sulla regolarità di questi Campionati.
Per il Campionato Nazionale d’Area valevole per la qualificazione al Campionato Italiano l’equilibrio è massimo. Riguardo i 40 piedi, il gruppo dei Grand Soleil, formato da Alvarosky di Francesco Siculiana, Harahel del catanese Lucio Di Mauro, Acchiappasogni di Ugo Polizzotti e la siracusana Ottovolante di Fabio Santoro, avrà vita dura dai fortissimi First 40.7 presenti, la marsalese Poquito di Giuseppe Alagna che porterà a bordo Gabriele “Ganga” Bruni libero da impegni sull’RC 44, Cattivik timonata da Maurizio D’Amico e la “special guest” Three Sisters, la barca della Repubblica Ceca di Tomas Dolezal.
Sarà lotta ancora più dura tra i più piccoli 34.7 e 35. A Salina si sono radunati tutti i First di media taglia del Sud Italia. I first 35 Squalo Bianco di Concetto Costa, South Kensington di Alessandro Consiglio e Weltanshauung di Gianni Lo Bue dovranno cercare di tenere a bada i 34.7 Wolverine di Giacomo dell’Aria e Good Fellas di Ettore Morace.
Tra i più grandi il duello al vertice sarà tra il Milyus 14e55 di Natale Lia e l’FY 49 Ars Una di Carlo Rocchi, prima al traguardo della Romaxtutti della scorsa settimana.
Massimo equilibrio anche per il Campionato delle Eolie riservata ai Gran Crociera. Tra i più accreditati per la vittoria finale troviamo il catanese Mario Zappia sul Comet 41s Bluette, fresco vincitore del Trofeo della Fata Morgana di Reggio Calabria nel week-end appena passato. Dovrà vedersela con Alessandro Flaccomio sul Dufour 44 Cristallina e con l’X 442 Oxidiana di Ignazio Cusumano.
Da non sottovalutare la presenza della Sezione Velica della Marina Militare. Da Messina giungerà Nerina, Rodman 42, barca dalle grandi prestazioni che darà del filo da torcere a tutti nel Campionato Nazionale d’Area. Da Augusta il portacolori della Marina sarà Andromeda, che correrà in Gran Crociera con evidenti finalità di vittoria.
Si comincia sabato. I Crociera/regata regateranno, come da normativa, sul percorso a bastone, mentre i Gran Crociera lotteranno su percorsi costieri. Il Comitato di Regata sarà gestito da Mario De Grenet coadiuvato da Giuseppe D’Amico e Luigi Bertini, una autentica garanzia sulla regolarità di questi Campionati.
Il programma dei sindaci ed il tema occupazione (di Angelo Sidoti)
Nei vari programmi dei nostri candidati a Sindaco si parla di
occupazione un argomento molto delicato in questo momento storico che
non coinvolge non solo i nostri concittadini che cercano impiego ma
anche le aziende che attraversano uno grave stato di difficoltà senza
intravedere, peraltro, segnali di ripresa. Come se ciò non bastasse ai
disoccupati si aggiungono anche i cosiddetti esodati.
Le azioni promosse dal governo centrale non hanno favorito purtroppo un rilancio delle economica ed ingabbiati e schiavi dell'andamento del famoso spread.
Non esiste una Europa diretta dai Governi ma invece una esiste un' Europa gestita dal potere finanziario. Nell'area Euro l'offerta di credito potrebbe ridursi del 4,4% e il Pil del 1,4% in due anni pertanto gli stati dovranno risanare i propri conti ma anche le politiche orientate alla crescita. Tutto ciò determinerà grandi difficoltà per le aziende.
Fatto un accenno allo stato dei fatti sicuramente non rassicurante torniamo agli argomenti di casa Nostra.
Occupazione:
Come ho scritto alcuni giorni fa l'Italia conta un tsso di disoccupazione del 8,4% (dati 2011) ma nei primi mesi del 2012 si è spinta già al di sopra del 9,%. L'unico paese che è in controtendenza su questo parametro è la Germania che si trova al 5,9%. Ma il dato preoccupante è rappresentato dalla categoria dei cosiddetti "disponibili che non cercano lavoro" in Italia ben l'11,6% della forza in lavoro, mentre in Germania indovinate un po' sono solo l'1,4%.
Quindi in Italia c'è molta gente che non ha la forza e lo stimolo di mettersi in gioco. Se analizziamo questo dato e la particolarità del fenomeno scopriamo che il 40% di questi soggetti non cerca lavoro in quanto scoraggiata, demotivata per vari motivi.
"Quindi cari amici candidati prima di promettere posti di lavoro contate fino a 1.000 e mettetevi in testa che:
a) lo stato attuale dell'Italia è quello che ho rappresentato in precedenza ma che leggiamo sui giornali tutti i giorni
b) non ci sono segnali di ripresa importanti che fanno ipotizzare una crescita economica imminente
c) gli Enti pubblici devono ridurre i propri costi di struttura magari dotandosi anche loro di sistema di controllo come già da tempo fanno le aziende
d) i piani di sviluppo vanno misurati non solo per la bellezza per il rispetto dell'ambiente (che voi utilizzate come spot di campagna elettorale) ma invece "valutati attentamente dal punto di visto economico determinandone l'effettiva ricaduta sul territorio.
e) "senza investimenti dei privati alle Eolie non si crea occupazione "
f) "senza tutelare l'imprenditoria presente sul territorio (artigiani, commercianti, industriali ed il settore turistico in particolare) non si crea sviluppo e quindi non avremo nessun segnale di crescita economica, con un duplice effetto aziende in crisi uguale default e conseguente perdita di quei pochi posti di lavoro"
g) "l'illegalità e la mancanza di rispetto delle regole sono un cancro per il nostro territorio. Fatevene una ragione. Pertanto, spetta a voi chiamati a governare questo paese ripristinare la legalità nelle Isole Eolie.
Condivido anche l'opinione espressa da alcuni candidati di utilizzare risorse comunitarie e non per sostenere gli investimenti. Istituiamo pero' all'interno dell'amministrazione un organismo di vigilanza formato da soggetti indipendenti (che svolgono questa funzione naturalmente in forma gratuita). L'obiettivo di tale organismo: vigilanza sulla spesa e sull'impiego delle risorse, garantire un' idonea realizzazione delle infrastrutture ed in particolare una corretta distribuzione degli appalti.
Che dirvi per concludere le mie riflessioni, auguro a tutti voi candidati buone elezioni e buon lavoro.
Angelo Sidoti
Le azioni promosse dal governo centrale non hanno favorito purtroppo un rilancio delle economica ed ingabbiati e schiavi dell'andamento del famoso spread.
Non esiste una Europa diretta dai Governi ma invece una esiste un' Europa gestita dal potere finanziario. Nell'area Euro l'offerta di credito potrebbe ridursi del 4,4% e il Pil del 1,4% in due anni pertanto gli stati dovranno risanare i propri conti ma anche le politiche orientate alla crescita. Tutto ciò determinerà grandi difficoltà per le aziende.
Fatto un accenno allo stato dei fatti sicuramente non rassicurante torniamo agli argomenti di casa Nostra.
Occupazione:
Come ho scritto alcuni giorni fa l'Italia conta un tsso di disoccupazione del 8,4% (dati 2011) ma nei primi mesi del 2012 si è spinta già al di sopra del 9,%. L'unico paese che è in controtendenza su questo parametro è la Germania che si trova al 5,9%. Ma il dato preoccupante è rappresentato dalla categoria dei cosiddetti "disponibili che non cercano lavoro" in Italia ben l'11,6% della forza in lavoro, mentre in Germania indovinate un po' sono solo l'1,4%.
Quindi in Italia c'è molta gente che non ha la forza e lo stimolo di mettersi in gioco. Se analizziamo questo dato e la particolarità del fenomeno scopriamo che il 40% di questi soggetti non cerca lavoro in quanto scoraggiata, demotivata per vari motivi.
"Quindi cari amici candidati prima di promettere posti di lavoro contate fino a 1.000 e mettetevi in testa che:
a) lo stato attuale dell'Italia è quello che ho rappresentato in precedenza ma che leggiamo sui giornali tutti i giorni
b) non ci sono segnali di ripresa importanti che fanno ipotizzare una crescita economica imminente
c) gli Enti pubblici devono ridurre i propri costi di struttura magari dotandosi anche loro di sistema di controllo come già da tempo fanno le aziende
d) i piani di sviluppo vanno misurati non solo per la bellezza per il rispetto dell'ambiente (che voi utilizzate come spot di campagna elettorale) ma invece "valutati attentamente dal punto di visto economico determinandone l'effettiva ricaduta sul territorio.
e) "senza investimenti dei privati alle Eolie non si crea occupazione "
f) "senza tutelare l'imprenditoria presente sul territorio (artigiani, commercianti, industriali ed il settore turistico in particolare) non si crea sviluppo e quindi non avremo nessun segnale di crescita economica, con un duplice effetto aziende in crisi uguale default e conseguente perdita di quei pochi posti di lavoro"
g) "l'illegalità e la mancanza di rispetto delle regole sono un cancro per il nostro territorio. Fatevene una ragione. Pertanto, spetta a voi chiamati a governare questo paese ripristinare la legalità nelle Isole Eolie.
Condivido anche l'opinione espressa da alcuni candidati di utilizzare risorse comunitarie e non per sostenere gli investimenti. Istituiamo pero' all'interno dell'amministrazione un organismo di vigilanza formato da soggetti indipendenti (che svolgono questa funzione naturalmente in forma gratuita). L'obiettivo di tale organismo: vigilanza sulla spesa e sull'impiego delle risorse, garantire un' idonea realizzazione delle infrastrutture ed in particolare una corretta distribuzione degli appalti.
Che dirvi per concludere le mie riflessioni, auguro a tutti voi candidati buone elezioni e buon lavoro.
Angelo Sidoti
REGIONE: DOMANI FIRMA PATTO STABILITA'
Domani, giovedi' 26 aprile, alle ore 9 all'assessorato regionale
dell'Economia, in via Notarbartolo 17, sara' firmato il Patto di
stabilita' regionale. Saranno presenti gli assessori regionali per
l'Economia, Gaetano Armao, e per le Autonomie locali, Caterina Chinnici,
il presidente dell'Anci Sicilia, Giacomo Scala, e dell'Urps, Giovanni
Avanti.
Nel corso dell'incontro si discutera' dell'attuazione del federalismo, soprattutto quello fiscale e municipale alla luce delle prospettive aperte dalle due recenti sentenze della Corte costituzionale, e del confronto tra le regioni autonome e il governo nazionale.
Nel corso dell'incontro si discutera' dell'attuazione del federalismo, soprattutto quello fiscale e municipale alla luce delle prospettive aperte dalle due recenti sentenze della Corte costituzionale, e del confronto tra le regioni autonome e il governo nazionale.
SANITA': OTTIMI RISULTATI IN SICILIA DALLA MEDICINA TERRITORIALE
La medicina del territorio si riappropria in Sicilia della gestione
delle urgenze e delle patologie croniche, facendo registrare eccellenti
risultati. In appena 6 mesi, sono stati oltre 55.000 gli accessi ai
punti di primo intervento (Ppi) previsti dalla riforma sanitaria: di
questi accessi soltanto l'1,59% ha effettivamente generato un ricovero
in una struttura ospedaliera, il 6% circa e' stato gestito dagli
ambulatori infermieristici, prima inesistenti, e il 18% ha ricevuto una
consulenza specialistica.
Sono alcuni dei dati che saranno presentati al convegno regionale "Buon compleanno, riforma" che si svolgera' domani, giovedi' 26 aprile, al San Paolo Palace di Palermo a partire dalle 9.00 e che si occupera' delle nuove sfide della sanita' siciliana per il 2012.
"Sono numeri ancora piu' rilevanti - commenta l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - se si considera che in alcuni Ppi l'attivita' e' cominciata soltanto a dicembre. Piano piano sia i pazienti che gli stessi operatori sanitari cominciano ad abituarsi ad un altro modello di sanita', piu' moderno, piu' efficiente, piu' capillare e soprattutto in grado di limitare fortemente il ricorso alle strutture ospedaliere. Questo dato, in particolare, si traduce in un provvidenziale alleggerimento dell'attivita' dei pronto soccorso che dovrebbero rispondere soltanto alle vere emergenze e che invece si sono trovati spesso a gestire casi di competenza ambulatoriale o di pertinenza dei medici di famiglia. Di conseguenza diminuiscono anche i tempi di attesa per gli utenti".
Dalla medicina del territorio arrivano altri dati di assoluto rilievo. Sono gia' oltre 200.000 le persone iscritte al registro dei pazienti cronici del diabete mellito e dello scompenso cardiaco, due patologie largamente diffuse in Sicilia. Il registro, alimentato dai medici di medicina generale e adesso anche dagli ospedali, permette di catalogare i pazienti sulla base delle priorita' di assistenza.
"Si riducono i ricoveri d'urgenza - spiega Pippo Noto, responsabile del servizio territorio dell'assessorato - perche' i pazienti vengono chiamati direttamente dai medici e invitati a svolgere periodiche attivita' di controllo nei cosiddetti ambulatori di gestione integrata. Negli ultimi mesi la presa in carico ha riguardato 11.200 pazienti con diabete mellito complicato e 1.420 con scompenso cardiaco".
Sono alcuni dei dati che saranno presentati al convegno regionale "Buon compleanno, riforma" che si svolgera' domani, giovedi' 26 aprile, al San Paolo Palace di Palermo a partire dalle 9.00 e che si occupera' delle nuove sfide della sanita' siciliana per il 2012.
"Sono numeri ancora piu' rilevanti - commenta l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - se si considera che in alcuni Ppi l'attivita' e' cominciata soltanto a dicembre. Piano piano sia i pazienti che gli stessi operatori sanitari cominciano ad abituarsi ad un altro modello di sanita', piu' moderno, piu' efficiente, piu' capillare e soprattutto in grado di limitare fortemente il ricorso alle strutture ospedaliere. Questo dato, in particolare, si traduce in un provvidenziale alleggerimento dell'attivita' dei pronto soccorso che dovrebbero rispondere soltanto alle vere emergenze e che invece si sono trovati spesso a gestire casi di competenza ambulatoriale o di pertinenza dei medici di famiglia. Di conseguenza diminuiscono anche i tempi di attesa per gli utenti".
Dalla medicina del territorio arrivano altri dati di assoluto rilievo. Sono gia' oltre 200.000 le persone iscritte al registro dei pazienti cronici del diabete mellito e dello scompenso cardiaco, due patologie largamente diffuse in Sicilia. Il registro, alimentato dai medici di medicina generale e adesso anche dagli ospedali, permette di catalogare i pazienti sulla base delle priorita' di assistenza.
"Si riducono i ricoveri d'urgenza - spiega Pippo Noto, responsabile del servizio territorio dell'assessorato - perche' i pazienti vengono chiamati direttamente dai medici e invitati a svolgere periodiche attivita' di controllo nei cosiddetti ambulatori di gestione integrata. Negli ultimi mesi la presa in carico ha riguardato 11.200 pazienti con diabete mellito complicato e 1.420 con scompenso cardiaco".
FEDERALISMO: ARMAO, SICILIA APRIPISTA RILANCIO REGIONI SPECIALI
"Le nuove prospettive di negoziato con lo Stato, aperte dalle due
recenti sentenze della Corte Costituzionale, ottenute dalla Sicilia (nn.
64 e 71 del 2012), sono state condivise dalle regioni a statuto
speciale nell'intesa appena raggiunta a Roma - ha detto l'assessore
regionale per l'Economia, Gaetano Armao - Abbiamo reagito e ottenuto il
giusto riscontro dalla Corte costituzionale. Adesso si tratta di
definire la trattativa fino al pieno riconoscimento delle prerogative
statutarie in materia di autonomia finanziaria e di interventi
aggiuntivi per infrastrutture " ha concluso l'assessore a proposito
degli esiti della riunione che, su richiesta della Sicilia, si e' svolta
a Roma, nella sede della regione Sardegna, tra i rappresentanti delle
regioni a statuto speciale. Nel corso dell'incontro sono state valutate
le iniziative da intraprendere a seguito delle opportunita' aperte da
queste sentenze in vista delle piena attuazione del federalismo !
nelle r
egioni differenziate.
Le pronunce della Corte hanno sancito che le norme varate sul
federalismo dal governo nazionale, con il decreto legislativo 23/2011,
come pure quelle relative al decreto legislativo impugnato sugli
interventi di riequilibrio infrastrutturale (art 19 Cost.), non trovano
diretta e immediata applicazione nelle regioni speciali con le quali lo
Stato ha, invece, l'obbligo di definire un accordo complessivo.
L'iniziativa della Sicilia, che ha reagito alle scelte unilaterali dello Stato, e' stata apprezzata proprio perche' ha offerto lo spunto per il rilancio della specialita', accelerando un percorso di attuazione del federalismo fiscale rispettoso delle prerogative che a queste regioni vengono riconosciute dagli Statuti di autonomia.
Il coordinamento delle regioni ad autonomia differenziata, guidato dalla regione Sardegna, ha deciso di presentare una richiesta al presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, di immediata attivazione dei Tavoli bilaterali con il governo per l'attuazione dell'autonomia finanziaria.
E' stato concordato, inoltre, un monitoraggio delle disposizioni impugnate dalle regioni a statuto speciale, come gia' fatto dalla Regione siciliana e dalla Valle d'Aosta, e di intensificare in tutte le regioni le impugnative avverso ai provvedimenti emanati dallo Stato che si ritengono lesivi delle autonomie delle singole regioni, coordinando le iniziative in sede politica e giurisdizionale.
"Siamo consapevoli - ha detto Armao - di quanto in questo momento di grave crisi economica sia difficile ottenere il pieno riconoscimento delle prerogative delle ragioni delle Autonomie differenziate, ma non possiamo accettare passivamente che si proceda ad uno strisciante 'annacquamento dell'autonomia' - come avviene ad esempio con il Patto di stabilita'. Con grande sacrificio - ha aggiunto - la Sicilia sta offrendo il suo contributo al risanamento ed al contenimento della spesa pubblica, a partire dall'ultimo bilancio approvato dall'Ars, che riduce ancora le spese (la spesa corrente e' tornata sostanzialmente ai livelli del 2000), ma proprio per questo non possiamo fare passi indietro nella rivendicazione di cio' che spetta ai siciliani e che negli ultimi anni e' stato ingiustamente negato da scelte che hanno allargato il divario tra nord e sud, senza in nessun modo pensare alla crescita del Mezzogiorno".
"Le prossime settimane saranno cruciali - ha sottolineato Armao - per entrare nel merito della trattativa. Il ministro Gnudi si e' impegnato a convocare finalmente il tavolo che dovra' definire la trattativa sull'autonomia finanziaria sancita dagli articoli 36 e 37, e la perequazione infrastrutturale sancita dall'art. 38 dello Statuto, e giungere al piu' presto ad una conclusione nell'interesse della Sicilia".
L'iniziativa della Sicilia, che ha reagito alle scelte unilaterali dello Stato, e' stata apprezzata proprio perche' ha offerto lo spunto per il rilancio della specialita', accelerando un percorso di attuazione del federalismo fiscale rispettoso delle prerogative che a queste regioni vengono riconosciute dagli Statuti di autonomia.
Il coordinamento delle regioni ad autonomia differenziata, guidato dalla regione Sardegna, ha deciso di presentare una richiesta al presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, di immediata attivazione dei Tavoli bilaterali con il governo per l'attuazione dell'autonomia finanziaria.
E' stato concordato, inoltre, un monitoraggio delle disposizioni impugnate dalle regioni a statuto speciale, come gia' fatto dalla Regione siciliana e dalla Valle d'Aosta, e di intensificare in tutte le regioni le impugnative avverso ai provvedimenti emanati dallo Stato che si ritengono lesivi delle autonomie delle singole regioni, coordinando le iniziative in sede politica e giurisdizionale.
"Siamo consapevoli - ha detto Armao - di quanto in questo momento di grave crisi economica sia difficile ottenere il pieno riconoscimento delle prerogative delle ragioni delle Autonomie differenziate, ma non possiamo accettare passivamente che si proceda ad uno strisciante 'annacquamento dell'autonomia' - come avviene ad esempio con il Patto di stabilita'. Con grande sacrificio - ha aggiunto - la Sicilia sta offrendo il suo contributo al risanamento ed al contenimento della spesa pubblica, a partire dall'ultimo bilancio approvato dall'Ars, che riduce ancora le spese (la spesa corrente e' tornata sostanzialmente ai livelli del 2000), ma proprio per questo non possiamo fare passi indietro nella rivendicazione di cio' che spetta ai siciliani e che negli ultimi anni e' stato ingiustamente negato da scelte che hanno allargato il divario tra nord e sud, senza in nessun modo pensare alla crescita del Mezzogiorno".
"Le prossime settimane saranno cruciali - ha sottolineato Armao - per entrare nel merito della trattativa. Il ministro Gnudi si e' impegnato a convocare finalmente il tavolo che dovra' definire la trattativa sull'autonomia finanziaria sancita dagli articoli 36 e 37, e la perequazione infrastrutturale sancita dall'art. 38 dello Statuto, e giungere al piu' presto ad una conclusione nell'interesse della Sicilia".
Alunni eoliani alle Giocolimpiadi
In data 23 Aprile 2012 si è svolta a Messina la manifestazione
conclusiva dei GIOCOLIMPIADI organizzata, per il secondo anno
consecutivo, dal CONI.
L'Istituto Comprensivo Lipari 2 "S. Lucia" ha partecipato per l'atletica leggera, con un gruppo di alunni delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole Primarie di Pianoconte, Quattropani e Vulcano che si sono recati presso l'Impianto Sportivo Santamaria.
E' stata una giornata all'insegna del gioco, del divertimento e soprattutto della socializzazione, coronata da una splendida giornata di sole e mare calmo.
La manifestazione si è conclusa con la premiazione dei partecipanti tutti "vittoriosi".
Si ringrazia il CONI per l'organizzazione, il Dirigente Scolastico Prof. Renato Candia per avere permesso la partecipazione e i genitori per aver sostenuto le spese della trasferta.
Gli alunni sono stati accompagnati dalla Sig.ra Veronica Capitti come esperta dell'alfabetizzazione, dalla Sig.ra Santina Iacono come responsabile della Scuola di Vulcano ( anche se in pensione) e da me Gabriella Foti come Referente della pratica sportiva e Funzione strumentale del POF.
Gabriella Foti
L'Istituto Comprensivo Lipari 2 "S. Lucia" ha partecipato per l'atletica leggera, con un gruppo di alunni delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole Primarie di Pianoconte, Quattropani e Vulcano che si sono recati presso l'Impianto Sportivo Santamaria.
E' stata una giornata all'insegna del gioco, del divertimento e soprattutto della socializzazione, coronata da una splendida giornata di sole e mare calmo.
La manifestazione si è conclusa con la premiazione dei partecipanti tutti "vittoriosi".
Si ringrazia il CONI per l'organizzazione, il Dirigente Scolastico Prof. Renato Candia per avere permesso la partecipazione e i genitori per aver sostenuto le spese della trasferta.
Gli alunni sono stati accompagnati dalla Sig.ra Veronica Capitti come esperta dell'alfabetizzazione, dalla Sig.ra Santina Iacono come responsabile della Scuola di Vulcano ( anche se in pensione) e da me Gabriella Foti come Referente della pratica sportiva e Funzione strumentale del POF.
Gabriella Foti
Eolie, scossa di terremoto. Nessun danno
Scossa nella notte di magnitudo 3.4 in mare, al largo
delle isole Eolie. Il terremoto è stato registrato dagli strumenti
dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia quarantadue minuti
dopo le 2, a una profondità di 16,5 chilometri ed è stato avvertito da una parte della popolazione. Nessun danno è stato
segnalato.
Spinello a minorenni, Skipper rinviato a giudizio
Gazzetta del Sud
Barcellona-Il Gip del Tribunale di Barcellona, Sara D'Addea, ha disposto il rinvio a giudizio di Massimo Foti, 41 anni, di professione skipper, residente alle Eolie, perché dovrà essere processato per cessione di sostanze stupefacenti a 2 minorenni. I fatti contestati sono avvenuti nell'isola di Panarea nell'estate del 2010 quando Foti è stato notato da due carabinieri in borghese impegnati in un servizio antidroga che transitavano per le vie dell'isola mentre lo skipper stava per confezionare uno spinello. I militari dell'Arma, fingendosi due turisti in cerca di svago, hanno osservato attentamente l'azione e proprio nel momento in cui lo stesso Foti consegnava lo spinello ai giovani minorenni sono intervenuti arrestando l'uomo in flagranza di reato. Per lo skipper, difeso dall'avv. Gaetano Pino, scattò subito l'accusa di spaccio di sostanza stupefacenti aggravato dalla circostanza della cessione nei confronti di minore. (l.o.)
Barcellona-Il Gip del Tribunale di Barcellona, Sara D'Addea, ha disposto il rinvio a giudizio di Massimo Foti, 41 anni, di professione skipper, residente alle Eolie, perché dovrà essere processato per cessione di sostanze stupefacenti a 2 minorenni. I fatti contestati sono avvenuti nell'isola di Panarea nell'estate del 2010 quando Foti è stato notato da due carabinieri in borghese impegnati in un servizio antidroga che transitavano per le vie dell'isola mentre lo skipper stava per confezionare uno spinello. I militari dell'Arma, fingendosi due turisti in cerca di svago, hanno osservato attentamente l'azione e proprio nel momento in cui lo stesso Foti consegnava lo spinello ai giovani minorenni sono intervenuti arrestando l'uomo in flagranza di reato. Per lo skipper, difeso dall'avv. Gaetano Pino, scattò subito l'accusa di spaccio di sostanza stupefacenti aggravato dalla circostanza della cessione nei confronti di minore. (l.o.)
Droga nel pesce surgelato, Riesame conferma accuse
Gazzetta del sud- Giungono conferme quasi integrali dell'impianto accusatorio dopo il
passaggio tecnico davanti ai giudici del Riesame per l'operazione
antidroga "Ice pool", il vasto traffico di stupefacenti smantellato dopo
mesi d'indagine dalla Procura e dalla Guardia di Finanza, con la
cocaina spedita alle Eolie nel pesce surgelato.
Il collegio presieduto dal giudice Nunzio Trovato e composto dai colleghi Materia e Mazzeo s'è occupato in questi giorni di quasi tutte le posizioni, quindi si può tracciare un quadro generale.
Il Tribunale della Libertà ha rigettato i ricorsi, confermando quindi il quadro accusatorio, presentati dai difensori di Carmelo Le Mura, Giovani Micalizzi, Francesco Zaccone, Salvatore Torre, Antonio Starvaggi, Francesco Isaja, Paolo Lisa, Samir El Harran, Monica Fratto, Cristian Delosa, Nicola Formica, e Federico Rando.
Tre le posizioni che invece sono parzialmente mutate: per Giovanni Fabio Picciolo i giudici hanno annullato il capo 26 confermando nel resto l'ordinanza e gli hanno concesso gli arresti domiciliari; per Giuseppe Marchetta solo sul piano cautelare hanno tramutato gli arresti domiciliari in obbligo di presentazione tre volte la settimana ai carabinieri di Milazzo; infine per Carlo Taranto hanno annullato il capo 39, confermando nel resto l'ordinanza e anche la custodia in carcere.
La "Ice pool" è un inchiesta gestita dai sostituto della Dda Vito Di Giorgio e dal collega della Procura Fabrizio Monaco, che hanno lavorato insieme alla Guardia di Finanza, gli uomini del colonnello Decio Paparoni, e del Nucleo di polizia tributaria.
Le indagini, scattate nel 2008, hanno permesso di ricostruire nei dettagli lo spaccio di droga, per lo più cocaina, che sbarcava nell'arcipelago eoliano in mezzo a confezioni di prodotto ittico proveniente da Milazzo e da Catania. Veniva poi smistata a Salina e Vulcano anche sfruttando minorenni. La ditta di pesce surgelato "Iceberg srl", con sede a Torregrotta, inizialmente "Gelo Sud srl", rappresentava uno dei canali privilegiati. Altro punto nevralgico era una sala biliardo di Zafferia. Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati circa 400 grammi di cocaina, 300 grammi di hascisc, sostanze da taglio e 40 mila euro. Il 3 aprile scorso, all'alba, oltre 100 militari della Guardia di Finanza hanno ammanettato 20 persone eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Maria Teresa Arena.(n.a.)
Il collegio presieduto dal giudice Nunzio Trovato e composto dai colleghi Materia e Mazzeo s'è occupato in questi giorni di quasi tutte le posizioni, quindi si può tracciare un quadro generale.
Il Tribunale della Libertà ha rigettato i ricorsi, confermando quindi il quadro accusatorio, presentati dai difensori di Carmelo Le Mura, Giovani Micalizzi, Francesco Zaccone, Salvatore Torre, Antonio Starvaggi, Francesco Isaja, Paolo Lisa, Samir El Harran, Monica Fratto, Cristian Delosa, Nicola Formica, e Federico Rando.
Tre le posizioni che invece sono parzialmente mutate: per Giovanni Fabio Picciolo i giudici hanno annullato il capo 26 confermando nel resto l'ordinanza e gli hanno concesso gli arresti domiciliari; per Giuseppe Marchetta solo sul piano cautelare hanno tramutato gli arresti domiciliari in obbligo di presentazione tre volte la settimana ai carabinieri di Milazzo; infine per Carlo Taranto hanno annullato il capo 39, confermando nel resto l'ordinanza e anche la custodia in carcere.
La "Ice pool" è un inchiesta gestita dai sostituto della Dda Vito Di Giorgio e dal collega della Procura Fabrizio Monaco, che hanno lavorato insieme alla Guardia di Finanza, gli uomini del colonnello Decio Paparoni, e del Nucleo di polizia tributaria.
Le indagini, scattate nel 2008, hanno permesso di ricostruire nei dettagli lo spaccio di droga, per lo più cocaina, che sbarcava nell'arcipelago eoliano in mezzo a confezioni di prodotto ittico proveniente da Milazzo e da Catania. Veniva poi smistata a Salina e Vulcano anche sfruttando minorenni. La ditta di pesce surgelato "Iceberg srl", con sede a Torregrotta, inizialmente "Gelo Sud srl", rappresentava uno dei canali privilegiati. Altro punto nevralgico era una sala biliardo di Zafferia. Nel corso dell'inchiesta sono stati sequestrati circa 400 grammi di cocaina, 300 grammi di hascisc, sostanze da taglio e 40 mila euro. Il 3 aprile scorso, all'alba, oltre 100 militari della Guardia di Finanza hanno ammanettato 20 persone eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare siglata dal gip Maria Teresa Arena.(n.a.)
Stromboli: Ingv scopre i “sintomi” delle eruzioni più potenti
ROMA
– Le eruzioni del vulcano Stromboli non sono una rarità. Il vulcano
erutta circa ogni ora, ma è su quella del 7 settembre 2008 ad aver
attirato l’attenzione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (Ingv). Uno studio condotto in collaborazione con
l’università di Bari e l’università tedesca di Wurzburg, ha evidenziato
come l’eruzione del 2008 sia stata 10 volte più potente di quelle
normalmente registrate. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista
Journal of Geophysical Research. In questo modo l’Ingv ha potuto
definire i “sintomi” di un’eruzione più potente, come il particolare
tipo di cenere emesso che è 2contaminato” da vapori d’acqua.
I ricercatori hanno analizzato la sismicità e l’hanno confrontata con le immagini registrate dalle telecamere di monitoraggio che sono installate sull’isola. L’analisi incrociata ha permesso di quantificare il materiale eruttato e di definirne le caratteristiche, in modo da confrontare quello delle “normali” eruzioni con quello emesso durante eruzioni “maggiori”. Lo studio ha così scoperto che negli eventi “maggiori” viene eruttata una quantità di cenere, seppur minima, che è di tipo fraeatomagmatica, segno di un’interazione con la falda acquifera presente nel vulcano. Un tipo di cenere che nelle eruzioni “normali” invece non viene emessa.
Sonia Calvari, una degli autori dello studio, ha detto: “Questo studio rappresenta anche un’analisi dei processi che portano il vulcano alle condizioni di poter produrre gli eventi esplosivi maggiori, e rileva tra i meccanismi scatenanti la diminuzione dell’attività esplosiva ad una delle bocche sommitali. Questa diminuzione si traduce in un raffreddamento superficiale del magma e quindi una parziale ostruzione della bocca eruttiva, che favorisce l’accumulo dei gas al di sotto della parte di magma raffreddato e quindi le condizioni per un possibile rilascio attraverso esplosioni più energetiche”.
I ricercatori hanno analizzato la sismicità e l’hanno confrontata con le immagini registrate dalle telecamere di monitoraggio che sono installate sull’isola. L’analisi incrociata ha permesso di quantificare il materiale eruttato e di definirne le caratteristiche, in modo da confrontare quello delle “normali” eruzioni con quello emesso durante eruzioni “maggiori”. Lo studio ha così scoperto che negli eventi “maggiori” viene eruttata una quantità di cenere, seppur minima, che è di tipo fraeatomagmatica, segno di un’interazione con la falda acquifera presente nel vulcano. Un tipo di cenere che nelle eruzioni “normali” invece non viene emessa.
Sonia Calvari, una degli autori dello studio, ha detto: “Questo studio rappresenta anche un’analisi dei processi che portano il vulcano alle condizioni di poter produrre gli eventi esplosivi maggiori, e rileva tra i meccanismi scatenanti la diminuzione dell’attività esplosiva ad una delle bocche sommitali. Questa diminuzione si traduce in un raffreddamento superficiale del magma e quindi una parziale ostruzione della bocca eruttiva, che favorisce l’accumulo dei gas al di sotto della parte di magma raffreddato e quindi le condizioni per un possibile rilascio attraverso esplosioni più energetiche”.
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