Gazzetta del Sud
PALERMO- Il presidente della Regione, Raffaele
Lombardo, riferirà stamattina all'Ars sulla vicenda giudiziaria in cui è
coinvolto, con la Procura di Catania che, su ordine del gip, ne ha
chiesto il rinvio a giudizio (udienza il 9 maggio) per concorso esterno
in associazione mafiosa e voto di scambio, reati contestati anche al
fratello Angelo, parlamentare nazionale del Mpa.
La convocazione
avviene su richiesta dello stesso Lombardo che spazierà sul momento
politico e sulla prospettiva di elezioni anticipate in autunno anche per
evitare la concomitanza con le Politiche del 2013, ritenendo più
opportuno non abbinare il voto per non essere influenzato da logiche
nazionali.
Sempre oggi dovrebbe arrivare dagli uffici del commissario
dello Stato, Carmelo Aronica, il giudizio su bilancio e finanziaria,
approvato all'alba del 18 aprile scorso. Sotto la lente del commissario,
col quale Lombardo s'è confrontato nei giorni precedenti
all'approvazione della manovra economica, ci sono diverse norme della
finanziaria. Tra queste, gli appostamenti negativi per circa 500 milioni
di euro che l'esecutivo Lombardo è stato costretto a mettere in
bilancio: si tratta di "poste" che il governo ha previsto di coprire con
le somme che incasserà dalla valorizzazione di parte del patrimonio
immobiliare della Regione (circa 192 milioni), dalla vendita di
biglietti per l'accesso a parchi e riserve e dalla trattativa con lo
Stato sul federalismo fiscale (343 milioni, anticipati con fondi Fas per
coprire parte della spesa sanitaria). Il rischio impugnativa potrebbe
incombere anche sulle norme in tema fiscale, sollecitate dal movimento
dei Forconi, per alleggerire la pressione sui pagamenti Serit.
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