(Aldo Natoli) Condivido con quanto argomentato da
Antonio Iacullo nell’articolo pubblicato
recentemente sui giornali on-line, circa lo stato di degrado in cui
versa la Piazza
di Marina Corta, designata a diventare il salotto dell’isola. Purtroppo quanto
ha segnalato l’amico Iacullo è molto riduttivo nel senso che il degrado non è
limitato a Marina Corta ma è esteso su tutta l’isola. Ho sempre sostenuto che
il rischio che si correva trascurando il territorio avrebbe causato la perdita dell’originalità locale, ovvero della
marcia in più che in questi anni ha consentito alle Eolie di essere una meta
turistica molto ambita ed apprezzata nel Mediterraneo. Ma il nostro ex Sindaco Bruno
ha sempre bollato ogni mio
intervento (carta parla) come
“monotono”. Ed oggi il risultato ottenuto con dieci anni di pessima amministrazione è sotto gli occhi di tutti.
Mi permetto però
dissentire con Iacullo sul ritenere inutile la partecipazione alla BIT,
e ritengo che includa tutte le manifestazioni fieristiche sul turismo. Intanto
bisogna dire che la partecipazione alle Fiere con uno stand del Comune è
iniziata nel 1975 (Sindaco Vitale) e si è conclusa nel 1997 (Sindaco Michele Giacomantonio). Successivamente
ogni presenza è stata curata dagli albergatori.
Le Borse del Turismo rappresentano uno dei dispositivi di marketing più
utilizzati in ambito turistico. La partecipazione a tali eventi pertanto,
costituisce uno degli elementi portanti delle strategie di promozione e di public relation, sia nella
pianificazione dei soggetti pubblici che in quella degli operatori privati. In
tutti questi anni, e non mi riferisco soltanto alla BIT, la partecipazione in
Italia ed all’Estero (ricordo i viaggi con i bus per il Nord Europa con
l’A.A.S.T., le prime esposizioni in Germania, Francia, Austria, etc.) quando
ancora la Regione Siciliana brillava per la sua assenza, come possono confermare
i frequentatori Bartolino Famularo, Felice D’Ambra e Gilormino Casali, sono
servite a far conoscere il comprensorio turistico delle Eolie nel Mondo. Non
solo, perché hanno consentito, e consentono, soprattutto in questo periodo, ad
agganciare flussi turistici che sono la materia prima per i nostri albergatori,
ristoratori e commercianti. Dinanzi al
disastro cui ci ha portati l’Amministrazione del “non far nulla”, tutte le strutture che basano la loro
sopravvivenza sul flusso dei turisti non
possono certamente fermarsi, ma debbono andare avanti. Ed è proprio in questa
ottica che si giustifica ogni azione promozionale in Italia ed all’Estero, e
quindi anche alla BIT di Milano.
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