(Gianluca Giuffrè- Ginostra news) Dal 22 Novembre scorso a Ginostra,minuscola frazione alle pendici dello Stromboli, non attraccano più le navi di linea e gli isolani sono costretti a rifornirsi di viveri a proprie spese con dei barconi privati. Accade,infatti, che da Novembre il pontile di Protezione Civile di Ginostra è inagibile a causa di una mareggiata che ha distrutto la testata dell’approdo. Da allora ben pochi interventi sono stati fatti ed il molo è sempre più a rischio di crollo. Durante l’estate, appena trascorsa, sono stati riempiti i cassoni di calcestruzzo ma non si è provveduto a consolidare l’opera che ancora oggi risulta priva di fondamenta e sicurezza. La ditta che ha cercato di riparare il molo non ha completato i lavori e ha praticato dei fori che poi non sono stati riempiti di calcestruzzo,indebolendo la parte Nord del pontile esposto ai venti dominanti. Inoltre, ieri mattina all’alba, attraverso l’ausilio di una chiatta, la ditta è letteralmente fuggita portandosi dietro mezzi e attrezzature da lavoro e lasciandosi alle spalle, disseminati lungo tutta la scogliera e nell’approdo stesso, pericolosi ferrosi e materiali di risulta che rischiano di danneggiare ulteriormente il molo in caso di mareggiate, oltre che essere un pericolo per tutti coloro che transitano nella zona portuale. Non è stato riparato il faro notturno e quindi anche volendo nessun mezzo può accostarsi alla borgata di notte. Essendo Ginostra sotto un vulcano attivo occorre rendere funzionale e fruibile l’intera area portuale nel più breve tempo possibile così da poter fare fronte ad eventuali emergenze legate all’attività del vulcano Stromboli.
‘Non si capisce cosa stia accadendo. Abbiamo chiesto più volte l’intervento delle autorità -ha dichiarato Riccardo Lo Schiavo dell’associazione Marevivo- ma tutto continua a restare in una fase di stallo. Le prossime mareggiate finiranno per distruggere definitivamente il porto di Ginostra a causa del mancato e risolutivo intervento di messa in sicurezza. Intanto,abbiamo perso tutte le corse a mezzo navi, tra cui l’importantissimo collegamento Napoli - Eolie ed il villaggio è semi-paralizzato. Solo i più ricchi possono permettersi mezzi privati. A causa di questa situazione è crollato anche il turismo". Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, da cui dipende amministrativamente Ginostra, in occasione di una sua recente visita nel paesino aveva promesso pubblicamente un suo intervento sulla vicenda pontile e trasporti ma le sue promesse fino ad oggi sono rimaste tali. Anche la Prefettura di Messina era stata investita del caso Ginostra, ma, dopo quasi un anno, ancora non risultano interventi da parte di chi rappresenta il Governo Nazionale nella provincia di Messina.
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lunedì 12 ottobre 2009
Ars: Interrogazione parlamentare sull'ennesimo soccorso in motoape a Panarea
"Per un attimo non si è sfiorata la tragedia e dopo il caso Mazzarino stava per verificarsi un caso Panarea. Se questo è il risultato del modello sanitario voluto dall'assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, bisogna ammettere che abbiamo sbagliato a sostenere la riforma ed era meglio il commissariamento da parte del Governo", dice Salvino Caputo, presidente della Commissione Parlamentare Attività produttive dell'Ars, che ha presentato una interrogazione parlamentare in Commissione Sanità per quello che è successo a Panarea, dove un paziente in gravi condizioni è stato soccorso con una motoape perché l'autoambulanza era guasta. "Siamo di fronte a fatti gravi - continua - che l'assessore Russo non può liquidare con accuse scomposte che riserva a chi ha il coraggio di criticarlo apertamente. Siamo di fronte al fallimento della riforma sanitaria che sta mettendo a seri rischi la salute dei cittadini". Per Caputo "paghiamo milioni di euro per mantenere un servizio di emergenza che Russo ha recentemente rinnovato per poi assistere ad una ambulanza che ha il motore fuori uso. Oltre alla Commissione di inchiesta il Parlamento deve valutare se presentare una mozione di sfiducia contro il responsabile della sanità siciliana". "Fare i tagli è facile - conclude Caputo -. La capacità sta nel mantenere i livelli sanitari di sicurezza e di eccellenza".
A proposito di Messina (di Paolo Arena)
(Paolo Arena) Ponte sullo Stretto, Matteoli: "A dicembre inizio lavori"
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
L'assemblea di Assindustria a Trieste di oggi è l'occasione per il Ministro per le infrastrutture Altero Matteoli per rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto: "a dicembre, come ha comunicato l'amministratore delegato Pietro Ciucci, partiranno i primi lavori."
L'ennesimo annuncio di inizio lavori ("lavori preliminari" precisa il Ministro) arriva all'indomani della tragica alluvione di Messina
Non è bastata la tragedia messinese e i relativi richiami di Napolitano ("piuttosto che in opere faraoniche, investire sulla sicurezza") a far desistere il governo da un progetto tanto inutile quanto dannoso. Ne le proteste di Sabato scorso sono valse a stimolare un po' di pudore nei nostri politici: cartelli con su scritto "Omicidio doloso. Aspettavano i morti per discutere del ponte" e urla all´indirizzo di Matteoli "assassini", hanno accolto i rappresentanti del Governo, convenuti in occasioni dei funerali delle vittime.
Era stato Berlusconi a parlare di "disastro prevedibile" in riferimento alla tragica alluvione. Tanto prevedibile da continuare di anno in anno con la nenia del Ponte, senza intervenire sul dissesto idrogeologico del territorio.
Ma si sa, per chi cerca l'audience, meglio gli annunci roboanti che il lovoro concreto.
Paolo Arena
Lipari: Reinstallato il cantiere nella via Carnevale
Reinstallato, come visibile dalla foto, il cantiere sulla parte bassa della professor Carnevale di Lipari. Dovrebbe essere il chiaro segnale di una imminente ripresa dei lavori sospesi nel clou della stagione estiva. Auspicabile possano essere completati entro la fine dell'anno anche per disciplinare in modo diverso il traffico sul Corso Vittorio Emanuele.
Liquami a Canneto: Effettuato l'intervento
L'ira degli abitanti...qualche segnalazione.. un contatto diretto con il dottor Domenico Russo... e alla fine è prevalso il buon senso ed è stato effettuato l'intervento di espurgo sul pozzetto dal quale in via Torrente Boccetta fuoriuscivano dalla mattinata liquami a non finire (vedi video del nostro precedente servizio).
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
Resta da risolvere il problema in via definitiva indiviando la causa per la quale da agosto, con una certa frequenza, l'episodio si ripete.
Altrimenti "l'appuntamento" con i liquami è rinviato a fra una decina di giorni.
Canneto. Un torrente di liquami che scende dal Boccetta verso il mare
Cittadini su tutte le furie in località Torrente Boccetta a Canneto dove, ormai da diverse ore, fuoriesce da un tombino un consistente quantitativo di liquami che, sotto forma di fiumiciattolo, caratterizzato qua e la di pozzanghere maleodoranti, si va lentamente avviando verso la Marina Garibaldi e, quindi, verso la spiaggia. I liquami fuoriuscendo,oltre ad ammorbare l'aria, creando anche pericoli dal punto di vista igienico-sanitario,impediscono ogni legittima attività domestica da parte dei residenti nella zona. La situazione, tengono a sottolineare i residenti, si verifica ormai in modo costante, ogni dieci giorni circa, dal mese di agosto. Legittimo di conseguenza pensare che evidentemente c'è qualcosa che non va e che deve essere risolto (al di là dell'indispensabile intervento temporale) una volta per tutte. Sul posto quest'oggi a constatare lo stato di pericolo igienico-sanitario è intervenuto anche il medico-sanitario dell'Asl 5 di Lipari. Contattata anche la dottoressa Dal Zotto del comune di Lipari la quale-stando alle affermazioni dei cittadini- avrebbe evidenziato l'impossibilità di un intervento a breve. Appare, invece, evidente che la situazione igienico-sanitaria venutasi a creare, e che peggiora ogni ora sempre di più e il rischio di inquinamento del litorale, deve spingere gli organismi competenti ad un intervento il più immediato possibile. Salvo restando il fatto che bisogna, senza perdere ulteriore tempo, risalire alle caause che sono alla base del continuo sversamento(dal mese di agosto) di liquami. IL VIDEO DELL'INDECENTE "SPETTACOLO":
Calcio. Terza categoria. Quattro eoliane al via
Prende il via sabato prossimo(con l'anticipo tra Peloro Annunziata e Filicudi) il campionato provinciale di terza categoria- Girone A.
Al nastro di partenza ben 14 squadre tra queste 4 sono eoliane: il Canneto Cris Merlino, il Filicudi, il Malfa, lo Stromboli Scirocco.Le altre formazioni sono: Pompei, Peloro Annunziata, Robur Messina, Messinaudace, Contesse, Messina sud, Zafferia, Città di Rometta, Social Romettese e Venetico.
La prima classificata accederà direttamente al campionato di seconda categoria. Il secondo posto utile dovranno contenderselo ai playoff le formazioni classificate dal 2° al 5° posto. La semifinale(in partita unica e sul campo della formazione meglio classificata) si disputerà secondo il criterio: 2° contro 5° e 3° contro 4°.
Contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, quando bastava alla formazione meglio classificata un pareggio, non conterà ai fini del passaggio alla finale il piazzamento in classifica. Insomma bisognerà vincere sul campo, anche eventualmente ai rigori. L'unico vantaggio per la formazione meglio piazzata è quello di giocare in casa la partita.
Nella prima giornata questi gli incontri delle eoliane. Oltre a Peloro Annunziata-Filicudi(si gioca sabato) sono previsti: Stromboli Scirocco-Messina Audace; Malfa-Zafferia; Canneto Cris Merlino-Pompei
Al nastro di partenza ben 14 squadre tra queste 4 sono eoliane: il Canneto Cris Merlino, il Filicudi, il Malfa, lo Stromboli Scirocco.Le altre formazioni sono: Pompei, Peloro Annunziata, Robur Messina, Messinaudace, Contesse, Messina sud, Zafferia, Città di Rometta, Social Romettese e Venetico.
La prima classificata accederà direttamente al campionato di seconda categoria. Il secondo posto utile dovranno contenderselo ai playoff le formazioni classificate dal 2° al 5° posto. La semifinale(in partita unica e sul campo della formazione meglio classificata) si disputerà secondo il criterio: 2° contro 5° e 3° contro 4°.
Contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno, quando bastava alla formazione meglio classificata un pareggio, non conterà ai fini del passaggio alla finale il piazzamento in classifica. Insomma bisognerà vincere sul campo, anche eventualmente ai rigori. L'unico vantaggio per la formazione meglio piazzata è quello di giocare in casa la partita.
Nella prima giornata questi gli incontri delle eoliane. Oltre a Peloro Annunziata-Filicudi(si gioca sabato) sono previsti: Stromboli Scirocco-Messina Audace; Malfa-Zafferia; Canneto Cris Merlino-Pompei
La Croce Rossa "fugge" dalle isole di Filicudi e Vulcano e lascia i residenti senza assistenza
(Peppe Paino-Gazzetta del sud) L'estate è finita... andate in pace. Non è un ironico slogan di fine stagione quanto un'eloquente metafora sulle attuali condizioni di vita nelle isole minori del Comune di Lipari dopo la bella stagione . Allo stato di precarietà dei trasporti marittimi, si aggiunge adesso una vera e propria emergenza: manca, infatti, chi si occupa dei soccorsi sanitari in due isole.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.
Da sabato pomeriggio, infatti, a Filicudi e Vulcano i pochi residenti non hanno neanche diritto a fruire del servizio svolto nei mesi scorsi, tra non poche difficoltà, dalla Croce Rossa. Gli addetti hanno , infatti, lasciato, si sostiene su precise disposizioni provenienti da Palermo, i rispettivi presìdi di Pecorini Mare a Filicudi e della Guardia Medica a Vulcano per imbarcarsi sui mezzi marittimi per Milazzo. A Vulcano, addirittura, il sindaco, durante il viaggio di ritorno dai funerali di Messina per le vittime dell'alluvione, ha fatto in tempo ad avvisare il vigile urbano Sergio Li Volsi, il quale , quantomeno, è riuscito a bloccare l'ambulanza, trasferita nuovamente al presidio isolano ma intoccabile se non da personale autorizzato. A Filicudi la comunicazione è purtroppo giunta in ritardo. Il vigile era in servizio a Lipari e i carabinieri hanno saputo della "fuga" solo dopo la partenza della nave. E, ieri, domenica, si è visto cosa può accadere: una delle due maestre, A. S., si è fratturata la caviglia ed è stata trasferita dai medici di guardia in braccio fino all'imbarco sull'aliscafo per Lipari. Isola nella quale ha dovuto attendere, accompagnata dal marito, un altro mezzo veloce per Milazzo per il successivo trasferimento in ospedale.
Su tutte le furie il presidente della Circoscrizione di Filicudi, Giovannino Rando, il quale ha fatto l'impossibile per soddisfare anche le più banali richieste degli operatori allocati nella sede comunale. E non l'ha presa affatto bene il sindaco Mariano Bruno che, prima dell'estate, si era prodigato, attraverso la Croce Rossa per risolvere gli antichi problemi del soccorso nelle due isole.
«Quanto avvenuto - ha dichiarato il primo cittadino - è inconcepibile. Non rispetta le intese raggiunte con l'ex presidente della Cri, D'Alcontres, il quale aveva assicurato che tali strutture sarebbero rimaste nelle isole quanto meno fino alla fine dell'anno ed avrebbero assicurato un servizio di formazione e di informazione ad un gruppo di volontari locali, i quali avrebbero poi curato il servizio nelle due isole. Partirà - ha annunciato il sindaco - una formale protesta nei confronti degli attuali responsabili i quali non hanno sentito nemmeno il dovere di affrontare le autorità locali . In particolare - ha avvertito Bruno - il servizio con ambulanza dovrà essere immediatamente ripristinato nell'isola di Filicudi perché altrimenti si crea di fatto una turbativa dell'ordine pubblico, configurandosi anche una possibile omissione di soccorso con mezzi adeguati.
A Panarea, intanto, un altro "soccorso vergogna". Un uomo di 70 anni, di Napoli, ha accusato un blocco intestinale. In assenza di un'autoambulanza, è stato caricato sul cassone di una motoApe e trasportato all'elipista.
domenica 11 ottobre 2009
Messina: 60 milioni per l'emergenza. Ordinanza di protezione civile, previste anche opere per prevenire disastri
In arrivo 60 milioni di euro per la realizzazione dei primi interventi di superamento dell'emergenza per l'alluvione di Messina. Lo prevede un'ordinanza di protezione civile, firmata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che assegna anche un contributo fino ad un massimo di 600 euro mensili alle famiglie che hanno avuto la casa distrutta.
GOVERNATORE SICILIA COMMISSARIO DELEGATO - L'ordinanza nomina il presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo. Il Commissario delegato si avvale del sindaco di Messina in qualità di soggetto attuatore a cui saranno attributi specifici compiti con apposito provvedimento del medesimo Commissario, così come per gli ulteriori tre soggetti attuatori previsti dal provvedimento. Il Commissario delegato deve provvedere al rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate; all'accertamento dei danni ed alla rimozione delle situazioni di pericolo; alla predisposizione di un piano degli interventi, indifferibili e urgenti, relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati distrutti o danneggiati dalla catastrofe, nonché alla complessiva risistemazione dell'area coinvolta dagli eventi, con relativo crono programma.
CONFRONTO CON COMUNITA' LOCALI - Per il piano degli interventi di ripristino degli edifici privati, il Commissario delegato, avvalendosi del confronto con le comunità locali coinvolte, definisce: le condizioni per il ripristino o la ricostruzione, o anche la delocalizzazione degli immobili in base alle prescrizioni normative vigenti, all'economicità dell'intervento da attuare ed alle esigenze derivanti dal mantenimento della coerenza edilizia complessiva dell'area colpita dagli eventi, purché in regola con la vigente normativa edilizia. Sarà compito del Commissario anche la definizione del fabbisogno finanziario necessario per la concessione di contributi in favore della popolazione le cui unità immobiliari siano state distrutte o danneggiate dagli eventi.
RIMUOVERE RISCHI, PREVENIRE DISASTRI - Gli interventi previsti dal piano devono, comunque, si legge nell'ordinanza, comprendere anche le opere necessarie a rimuovere i rischi e a prevenire il ripetersi di danni per la popolazione e le infrastrutture, nel caso di eventi analoghi a quelli dello scorso 1 ottobre, nonché le più urgenti indagini e attività progettuali per avviare il riassetto idrogeologico delle aree interessate.
FINO A 600 EURO/MESE A FAMIGLIE - Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili, comunque nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; nel caso si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è stabilito in 300 euro. Inoltre, il Commissario delegato è autorizzato, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa.
60 MILIONI PER EMERGENZA - Per la realizzazione dei primi interventi relativi all'attuazione dell'ordinanza, il Commissario delegato si avvale della somma complessiva di 60 milioni di euro: 20 a carico delle risorse assegnate alla Regione Siciliana, 20 del ministero dell'Ambiente e 20 del Fondo della protezione civile appositamente integrato dal ministero dell'Economia e delle finanze.
SITI STOCCAGGIO MATERIALI - Il provvedimento, inoltre, prevede la necessità che il Commissario delegato individui, d'intesa con l'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, gli appositi siti di stoccaggio provvisorio per il definitivo recupero o per lo smaltimento dei materiali provenienti dal crollo degli edifici, nonché quelli provenienti dalle demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi. Per la parte relativa alla sospensione dei tributi sarà adottato uno specifico provvedimento da parte del ministero dell'Economia.
GOVERNATORE SICILIA COMMISSARIO DELEGATO - L'ordinanza nomina il presidente della Regione Siciliana a Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nei Comuni di Itala, Scaletta Zanclea e Messina, limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo. Il Commissario delegato si avvale del sindaco di Messina in qualità di soggetto attuatore a cui saranno attributi specifici compiti con apposito provvedimento del medesimo Commissario, così come per gli ulteriori tre soggetti attuatori previsti dal provvedimento. Il Commissario delegato deve provvedere al rimborso delle spese sostenute dai Comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate; all'accertamento dei danni ed alla rimozione delle situazioni di pericolo; alla predisposizione di un piano degli interventi, indifferibili e urgenti, relativi al ripristino degli edifici e dei beni mobili privati distrutti o danneggiati dalla catastrofe, nonché alla complessiva risistemazione dell'area coinvolta dagli eventi, con relativo crono programma.
CONFRONTO CON COMUNITA' LOCALI - Per il piano degli interventi di ripristino degli edifici privati, il Commissario delegato, avvalendosi del confronto con le comunità locali coinvolte, definisce: le condizioni per il ripristino o la ricostruzione, o anche la delocalizzazione degli immobili in base alle prescrizioni normative vigenti, all'economicità dell'intervento da attuare ed alle esigenze derivanti dal mantenimento della coerenza edilizia complessiva dell'area colpita dagli eventi, purché in regola con la vigente normativa edilizia. Sarà compito del Commissario anche la definizione del fabbisogno finanziario necessario per la concessione di contributi in favore della popolazione le cui unità immobiliari siano state distrutte o danneggiate dagli eventi.
RIMUOVERE RISCHI, PREVENIRE DISASTRI - Gli interventi previsti dal piano devono, comunque, si legge nell'ordinanza, comprendere anche le opere necessarie a rimuovere i rischi e a prevenire il ripetersi di danni per la popolazione e le infrastrutture, nel caso di eventi analoghi a quelli dello scorso 1 ottobre, nonché le più urgenti indagini e attività progettuali per avviare il riassetto idrogeologico delle aree interessate.
FINO A 600 EURO/MESE A FAMIGLIE - Il Commissario delegato, anche avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta o sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili, comunque nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; nel caso si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è stabilito in 300 euro. Inoltre, il Commissario delegato è autorizzato, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa.
60 MILIONI PER EMERGENZA - Per la realizzazione dei primi interventi relativi all'attuazione dell'ordinanza, il Commissario delegato si avvale della somma complessiva di 60 milioni di euro: 20 a carico delle risorse assegnate alla Regione Siciliana, 20 del ministero dell'Ambiente e 20 del Fondo della protezione civile appositamente integrato dal ministero dell'Economia e delle finanze.
SITI STOCCAGGIO MATERIALI - Il provvedimento, inoltre, prevede la necessità che il Commissario delegato individui, d'intesa con l'Agenzia regionale per i rifiuti e le acque, gli appositi siti di stoccaggio provvisorio per il definitivo recupero o per lo smaltimento dei materiali provenienti dal crollo degli edifici, nonché quelli provenienti dalle demolizioni degli edifici danneggiati dagli eventi calamitosi. Per la parte relativa alla sospensione dei tributi sarà adottato uno specifico provvedimento da parte del ministero dell'Economia.
Ecco come cambia lo scenario della pesca con i mutamenti climatici
Cambiamenti importanti nel settore della pesca stanno avvenendo a causa dei cambiamenti climatici. A risentirne principalmente è la sicurezza alimentare nelle regioni tropicali più negativamente colpite dai cambiamenti climatici, spiega uno studio condotto dal progetto Sea Around Us della University of British Columbia.
Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.
"Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici"
Dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.
"Molti residenti nelle isole tropicali fanno molto affidamento sugli oceani per i loro pasti quotidiani. Questi nuovi risultati indicano che ci sono buone probabilità che questa importante fonte di cibo sarà notevolmente ridotta a causa del cambiamento climatico."
Precedenti studi hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzano l’approvvigionamento alimentare globale, ma si sono limitati alle fonti di cibo terrestre. Questi studi hanno inoltre hanno previsto che le aree tropicali vedranno un calo della produttività del terreno. Il team, guidato dall’UBC dal professor Daniel Pauly, ha anche riscontrato che le regioni con il maggiore aumento delle potenzialità di pesca nel 2055 saranno Norvegia, Groenlandia, Alaska e la costa orientale della Russia. Nel frattempo, le regioni con la perdita più grande delle potenzialità ittiche saranno Indonesia, Stati Uniti (esclusi Alaska e Hawaii), Cile e Cina.
Nel primo studio importante per esaminare gli effetti del cambiamento climatico sulla pesca oceanica, un team di ricercatori di UBC e Princeton University ritiene che il cambiamento climatico produrrà importanti mutamenti in termini di produttività della pesca e di approvvigionamento alimentare dell’oceano in tutto il mondo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Global Change Biology.
"Le nostre proiezioni indicano che il cambiamento climatico può portare ad un aumento potenziale dal 30 al 70 % della pesca nelle regioni ad alta latitudine e una diminuzione fino al 40% ai tropici"
Dice l’autore William Cheung, ricercatore presso l’Università di East Anglia in Gran Bretagna che ha condotto lo studio.
"Molti residenti nelle isole tropicali fanno molto affidamento sugli oceani per i loro pasti quotidiani. Questi nuovi risultati indicano che ci sono buone probabilità che questa importante fonte di cibo sarà notevolmente ridotta a causa del cambiamento climatico."
Precedenti studi hanno esaminato come i cambiamenti climatici influenzano l’approvvigionamento alimentare globale, ma si sono limitati alle fonti di cibo terrestre. Questi studi hanno inoltre hanno previsto che le aree tropicali vedranno un calo della produttività del terreno. Il team, guidato dall’UBC dal professor Daniel Pauly, ha anche riscontrato che le regioni con il maggiore aumento delle potenzialità di pesca nel 2055 saranno Norvegia, Groenlandia, Alaska e la costa orientale della Russia. Nel frattempo, le regioni con la perdita più grande delle potenzialità ittiche saranno Indonesia, Stati Uniti (esclusi Alaska e Hawaii), Cile e Cina.
Auguri a...
Auguri in rima quest'oggi per il "mitico" cameran Bartolo Giunta. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo questa poesia in rima a lui dedicata dagli amici: Anna, Lucio, Teresa, Daniela, Lisa, Vera, Biagio e Gianfranco.
GIUNTA TI CHIAMI
E BARTOLO DI NOME
LAVORI TROPPO E NON SI SA COME
STAKANOVISTA SEI SEMPRE STATO
E GLI AMICI TI HANNO SEMPRE,AHIME',ASPETTATO
CON PAZIENZA,AFFETTO E SOPPORTAZIONE
MA QUANDO SI SCOCCIANO PASSANO ALL'AZIONE.
DIFETTI NE HAI TANTI, LO SAPPIAMO TUTTI QUANTI.
CAPELLI POCHI , MA DONNE E PREGI IN QUANTITA'
LO SA PURE LA MAMMA'...
SEI DOTATO DI MACCHINONE, E MI SI CONSENTA ANCHE DI BARCHETTA
MA D' INVERNO TI FAI LA CALZETTA..
BALLI COME UN FIGHETTO, POI SEI STANCO E TE NE VAI A LETTO
IN VERITA' E IN CONCLUSIONE
I TUOI AMICI TI MANDANO UN GRAN BACIONE...
ANNA,LUCIO,TERESA,DANIELA,LISA,VERA,BIAGIO,GIANFRANCO...
Ovviamente a Bartolo vanno anche gli auguri di Eolienews
GIUNTA TI CHIAMI
E BARTOLO DI NOME
LAVORI TROPPO E NON SI SA COME
STAKANOVISTA SEI SEMPRE STATO
E GLI AMICI TI HANNO SEMPRE,AHIME',ASPETTATO
CON PAZIENZA,AFFETTO E SOPPORTAZIONE
MA QUANDO SI SCOCCIANO PASSANO ALL'AZIONE.
DIFETTI NE HAI TANTI, LO SAPPIAMO TUTTI QUANTI.
CAPELLI POCHI , MA DONNE E PREGI IN QUANTITA'
LO SA PURE LA MAMMA'...
SEI DOTATO DI MACCHINONE, E MI SI CONSENTA ANCHE DI BARCHETTA
MA D' INVERNO TI FAI LA CALZETTA..
BALLI COME UN FIGHETTO, POI SEI STANCO E TE NE VAI A LETTO
IN VERITA' E IN CONCLUSIONE
I TUOI AMICI TI MANDANO UN GRAN BACIONE...
ANNA,LUCIO,TERESA,DANIELA,LISA,VERA,BIAGIO,GIANFRANCO...
Ovviamente a Bartolo vanno anche gli auguri di Eolienews
Il punto su Porticello. Intervista al dott. Domenico Russo
Come anticipato proseguono i lavori nell'area della cava di Porticello a Lipari. Lavori "testati" stamane anche dalla pioggia. Il punto della situazione nell'intervista con il dott. Domenico Russo, geologo e dirigente del IV settore del comune di Lipari. L'intervista:
Lipari: "Banco di prova" per i lavori a Porticello
Prosegue l'intervento della ditta di Franco Pittari nell'area pomicifera di Porticello in modo da evitare quanto verificatosi nei giorni scorsi e scongiurare, principalmente, problemi per la pubblica incolumità. I lavori effettuati e quelli in fase di effettuazione, proseguiti anche quest'oggi, domenica, sotto il coordinamento del dott. Domenico Russo, hanno "subito" stamattina un "test" abbastanza attendibile per via della pioggia caduta sull'isola. Gli interventi di canalizzazione delle acque, effettuati nei giorni scorsi a mezza costa, hanno dato i frutti sperati e le acque meteoriche hanno trovato sbocco in punti diversi rispetto alla strada provinciale. Un sopralluogo, oltre che dal dott. Russo e dalla ditta Pittari, è stato compiuto dal geometra Vito Torre della Provincia. Il materiale, sino ad adesso asportato dalla montagna, viene posizionato a protezione del muro della provinciale. Vi proponiamo due foto realizzate alle prime avvisaglie di pioggia di stamani e durante una "tregua" successiva
Alla "tregua" si riferisce anche il seguente video:
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Alla "tregua" si riferisce anche il seguente video:
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Lipari: Aperto da stamani il "Centro di raccolta per gli sfollati di Messina"
Aperto da stamani al Centro Giovanile il "Centro di Raccolta per gli sfollati di Messina". L'iniziativa è di un gruppo di giovani liparesi. Il centro è aperto: MATTINA dalle ore 9,00 alle ore 13,00 - POMERIGGIO dalle ore 16,00 alle ore 19,00 Ne abbiamo parlato con Giacomo Biviano:
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
RICORDIAMO CHE SI ACCETTANO: PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.) GIOCATTOLI PER I BAMBINI INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.) PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE
Brevi
Serra(Lipari) Riprendono le Celebrazioni eucaristiche- Da oggi- così come ci informa il signor Mimmo Ziino- sarà di nuovo celebrata la Santa Messa nella chiesa di Maria SS.ma Assunta di Serra. L'orario della Santa Messa è alle 18.00
UGL: Vicina alla la popolazione coinvolta nel nubifragio di Messina- La Segreteria regionale dell'Ugl Scuola Sicilia ,esprime a nome di tutta la confederazione " UGL Sicilia" profondo cordoglio,dolore e tanta tristezza per le vittime del violento nubifragio che ha colpito i cittadini messinesi in questi giorni. Tanta solidarieta' a tutta la popolazione colpita e ai familiari vittime dell'alluvione,sperando in una presa generale di coscienza da parte delle istituzioni preposte al controllo ed alla prevenzione del territorio colpito.
UGL: Vicina alla la popolazione coinvolta nel nubifragio di Messina- La Segreteria regionale dell'Ugl Scuola Sicilia ,esprime a nome di tutta la confederazione " UGL Sicilia" profondo cordoglio,dolore e tanta tristezza per le vittime del violento nubifragio che ha colpito i cittadini messinesi in questi giorni. Tanta solidarieta' a tutta la popolazione colpita e ai familiari vittime dell'alluvione,sperando in una presa generale di coscienza da parte delle istituzioni preposte al controllo ed alla prevenzione del territorio colpito.
L'area marina protetta. Il punto di vista di Christian Del Bono dopo il convegno di ieri
(Christian Del Bono) Si è concluso il convegno dal titolo "Aree Marine Protette e Biodiversità - Opportunità per lo Sviluppo Territoriale", organizzato dal CEA Eolie con il supporto del Rotary Club Lipari e della Federalberghi delle Isole Eolie.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del CEA, Enzo Donato, al quale sono seguiti gli interventi del Vicesindaco di S. Marina Salina, Luigi Follone, dell'Assessore alla Cultura e ai beni ambientali del Comune di Leni, Giacomo Montecristo, dell'Assessore al Turismo del Comune di Malfa, Clara Rametta, dell'Assessore alla Programmazione del Comune di Lipari Ivan Ferlazzo, del Presidente del Rotary Club Lipari, Emanuele Carnevale e del Presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Sin dagli interventi iniziali è emerso il manifesto interesse verso l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie. Obiettivo da raggiungere attraverso un processo partecipato che consenta il diretto coinvolgimento di tutti i portatori di interesse.
Molto interessanti anche gli interventi di Aldo Messina, Sindaco di Ustica (Area Marina Protetta sin dal 1986) e di Vincenzo Incontro, Direttore dell'Area Marina Protetta del Plemmirio. Il primo, oltre a sottolineare gli indiscussi benefici derivanti dall'istituzione dell'AMP ha ribadito l'importanza di mantenere il controllo e la gestione della stessa a livello locale.
Vincenzo Incontro ha evidenziato i considerevoli passi avanti fatti dalla Penisola Maddalena (prospiciente Siracusa) da quando è stata istituita l'AMP del Plemmirio sia in termini di ripopolamento delle specie ittiche sia in termini di maggiori opportunità occupazionali dovute allo sviluppo di forme di turismo alternativo e a campagne di marketing ed interventi mirati alla valorizzazione ambientale e turistica dell'area. In tale direzione anche l'intervento di Sebastiano Venneri che ha illustrato l'esempio positivo di altre AMP italiane che, superato lo scetticismo iniziale, godono adesso di innumerevoli benefici.
L'iter istitutivo di un'area marina protetta prevede che si disponga di un quadro aggiornato di conoscenze sull'ambiente naturale e sulle attività socio-economiche dell'area. In tale direzione gli interventi della Prof.ssa Rosso che ha illustrato lo studio consegnato al Ministero dal Prof. Di Geronimo nel 2000 - evidenziando come da allora altri studi abbiano arricchito notevolmente il patrimonio di conoscenze relative all'ambiente naturale eoliano - e di Pietro Lo Cascio che, nell'illustrare l'intervento dell'assente Enrico Navarra, ha sottolineato la presenza e l'opportunità di poter utilizzare a tal fine anche il piano gestione redatto per le aree SIC e ZPS.
Stefano Donati, della segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente, ha presentato e chiarito l'iter istitutivo e il sistema attuale delle AMP italiane, sottolineando l'importanza che le amministrazioni locali si attivino per richiedere il ripristino dell'istruttoria attraverso la quale arrivare alla creazione della AMP.
Ha concluso i lavori il Sindaco di Lipari il quale ha dichiarato la ferma intenzione della propria amministrazione a compiere, rapidamente, tutti i passi necessari per l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Riteniamo che la dichiarazione del Sindaco di Lipari, unitamente a quelle dei rappresentanti dei comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, rappresenti una scelta fondamentale verso l'ideazione e l'attuazione di un modello di sviluppo che si sganci e crei delle concrete alternative al binomio sole-mare.
L'AMP delle Eolie oltre a fornire un'imperdibile occasione di conservazione del nostro ambiente naturale e a rappresentare un potente strumento di educazione al rispetto dello stesso, può diventare una notevole fonte di ricchezza per tutte le attività produttive coinvolte dal settore turistico, contribuendo significativamente ad incrementare i flussi turistici nei periodi di bassa stagione e migliorando il posizionamento e l'immagine del nostro sistema turistico.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del CEA, Enzo Donato, al quale sono seguiti gli interventi del Vicesindaco di S. Marina Salina, Luigi Follone, dell'Assessore alla Cultura e ai beni ambientali del Comune di Leni, Giacomo Montecristo, dell'Assessore al Turismo del Comune di Malfa, Clara Rametta, dell'Assessore alla Programmazione del Comune di Lipari Ivan Ferlazzo, del Presidente del Rotary Club Lipari, Emanuele Carnevale e del Presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Sin dagli interventi iniziali è emerso il manifesto interesse verso l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie. Obiettivo da raggiungere attraverso un processo partecipato che consenta il diretto coinvolgimento di tutti i portatori di interesse.
Molto interessanti anche gli interventi di Aldo Messina, Sindaco di Ustica (Area Marina Protetta sin dal 1986) e di Vincenzo Incontro, Direttore dell'Area Marina Protetta del Plemmirio. Il primo, oltre a sottolineare gli indiscussi benefici derivanti dall'istituzione dell'AMP ha ribadito l'importanza di mantenere il controllo e la gestione della stessa a livello locale.
Vincenzo Incontro ha evidenziato i considerevoli passi avanti fatti dalla Penisola Maddalena (prospiciente Siracusa) da quando è stata istituita l'AMP del Plemmirio sia in termini di ripopolamento delle specie ittiche sia in termini di maggiori opportunità occupazionali dovute allo sviluppo di forme di turismo alternativo e a campagne di marketing ed interventi mirati alla valorizzazione ambientale e turistica dell'area. In tale direzione anche l'intervento di Sebastiano Venneri che ha illustrato l'esempio positivo di altre AMP italiane che, superato lo scetticismo iniziale, godono adesso di innumerevoli benefici.
L'iter istitutivo di un'area marina protetta prevede che si disponga di un quadro aggiornato di conoscenze sull'ambiente naturale e sulle attività socio-economiche dell'area. In tale direzione gli interventi della Prof.ssa Rosso che ha illustrato lo studio consegnato al Ministero dal Prof. Di Geronimo nel 2000 - evidenziando come da allora altri studi abbiano arricchito notevolmente il patrimonio di conoscenze relative all'ambiente naturale eoliano - e di Pietro Lo Cascio che, nell'illustrare l'intervento dell'assente Enrico Navarra, ha sottolineato la presenza e l'opportunità di poter utilizzare a tal fine anche il piano gestione redatto per le aree SIC e ZPS.
Stefano Donati, della segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente, ha presentato e chiarito l'iter istitutivo e il sistema attuale delle AMP italiane, sottolineando l'importanza che le amministrazioni locali si attivino per richiedere il ripristino dell'istruttoria attraverso la quale arrivare alla creazione della AMP.
Ha concluso i lavori il Sindaco di Lipari il quale ha dichiarato la ferma intenzione della propria amministrazione a compiere, rapidamente, tutti i passi necessari per l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Riteniamo che la dichiarazione del Sindaco di Lipari, unitamente a quelle dei rappresentanti dei comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, rappresenti una scelta fondamentale verso l'ideazione e l'attuazione di un modello di sviluppo che si sganci e crei delle concrete alternative al binomio sole-mare.
L'AMP delle Eolie oltre a fornire un'imperdibile occasione di conservazione del nostro ambiente naturale e a rappresentare un potente strumento di educazione al rispetto dello stesso, può diventare una notevole fonte di ricchezza per tutte le attività produttive coinvolte dal settore turistico, contribuendo significativamente ad incrementare i flussi turistici nei periodi di bassa stagione e migliorando il posizionamento e l'immagine del nostro sistema turistico.
sabato 10 ottobre 2009
Delusione per una sconfitta assurda ma voglia di rialzarsi subito. L'intervento del capitano della Ludica Lipari, Fabio Currò
(Fabio Currò) Sono qui a raccontare una sconfitta che ha dell'assurdo,per come si e'sviluppata,ma anche a stigmatizzare certi atteggiamenti che col calcio hanno poco a che vedere.
Forse qualcuno oggi ha dimenticato che si commemoravano le vittime di Messina e malgrado il minuto di raccoglimento(assai toccante....)ha inveito contro l'arbitro, in modo a dir poco maleducato e minaccioso,al momento del nostro 2-1,segnato proprio al minuto 90°.
Da quel preciso istante e'successo un po'di tutto: il loro pareggio viziato da un vistosissimo furigioco(mentre dalla parte opposta ci era stato annullato un goal per una situazione identica...)e poi, addirittura, il loro 3-2,frutto di una rimessa laterale battuta almeno 10 metri piu'avanti rispetto al punto in cui e'uscito il pallone.
E'finita cosi'...con noi a protestare contro l'arbitro e loro a festeggiare una vittoria insperata.
Sono deluso da tutto questo ma ringrazio i miei compagni di squadra per l'impegno e il comportamento esemplare durante la gara e sono piu'che sicuro che continuando cosi'ci toglieremo parecchie soddisfazioni.
Buona squadra il Rodi'Milici,forte fisicamente e ben organizzata.....Oggi pero' qualcuno ha dato loro una bella mano.
Forza Ludica,rialziamoci subito! Mercoledi si torna in campo e vorrei che in tanti venissero a sostenerci,perche'abbiamo bisogno del nostro splendidio pubblico e del loro calore.
Forse qualcuno oggi ha dimenticato che si commemoravano le vittime di Messina e malgrado il minuto di raccoglimento(assai toccante....)ha inveito contro l'arbitro, in modo a dir poco maleducato e minaccioso,al momento del nostro 2-1,segnato proprio al minuto 90°.
Da quel preciso istante e'successo un po'di tutto: il loro pareggio viziato da un vistosissimo furigioco(mentre dalla parte opposta ci era stato annullato un goal per una situazione identica...)e poi, addirittura, il loro 3-2,frutto di una rimessa laterale battuta almeno 10 metri piu'avanti rispetto al punto in cui e'uscito il pallone.
E'finita cosi'...con noi a protestare contro l'arbitro e loro a festeggiare una vittoria insperata.
Sono deluso da tutto questo ma ringrazio i miei compagni di squadra per l'impegno e il comportamento esemplare durante la gara e sono piu'che sicuro che continuando cosi'ci toglieremo parecchie soddisfazioni.
Buona squadra il Rodi'Milici,forte fisicamente e ben organizzata.....Oggi pero' qualcuno ha dato loro una bella mano.
Forza Ludica,rialziamoci subito! Mercoledi si torna in campo e vorrei che in tanti venissero a sostenerci,perche'abbiamo bisogno del nostro splendidio pubblico e del loro calore.
Premio Nobel a Obama. Sono perplesso...(da peacereport)
Riceviamo da Paolo Arena e pubblichiamo:(Tratto da: www.peacereport.it)Siamo certi di dire cosa a molti sgradita e certamente di essere una voce isolata, ma dare il premio Nobel per la Pace al presidente degli Stati Uniti è come dare il premio di miglior vino dell'anno ad una bottiglia di acqua minerale.
Anzi, è persino peggio. Posto che non si premiano le migliori intenzioni,ma i fatti, oggi gli Stati Uniti sono direttamente impegnati in guerra in almeno quattro Paesi: Iraq, Afghanistan, Pakistan e Somalia.
Poi, ci sono tutti i Paesi in cui gli Usa inviano i loro "consiglieri" per sostenere parti in combattimento,e in cui militari Usa prendono parte attiva ai combattimenti, dalla Colombia alla Thailandia.
Dall'anno della promulgazione della loro Costituzione gli Stati Uniti hanno tanti anni di pace quanti se ne possono contare sulle dita di due mani. Su 220 anni di esistenza, più di 200 li hanno passati combattendo in giro per il mondo. Portando cioé la guerra in casa di altri.
Questo non vuol dire che siamo "antiamericani", semplicemente stiamo ai fatti. E i fatti questo dicono. Obama non è presidente di una associazione Scout, ma degli Stati Uniti d'America.
Obama ha vinto il Nobel "per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli", dicono gli insigni elargitori del prestigioso e ricco premio. Forse, lo hanno asseganto ad Obama per aver ribattezzato la "War against terror" in "operazioni di emergenza di oltremare".
Per il resto, non si è visto molto lavoro sulla Pace, da parte di Mister Obama. Speriamo che l'assegnazione del Nobel faccia sentire il Presidente dello Stato più guerrafondaio della storia recente del mondo il peso della responsabilità che porta sulle spalle. E che, lui che può, metta fine alla guerra e la bandisca per sempre dalla vita di ogni cittadino del mondo.
Teatri di guerra nei quali sono attualmente impegnati gli Stati Uniti
Iraq. Il ritiro degli Usa dall'Iraq (che verrà completato entro la fine del 2011) non è motivato da ideali pacifisti, ma dalla decisione strategica di liberare risorse militari da quella che Obama ha definito la "guerra sbagliata", per impiegarle sul fonte della "guerra giusta", quella in Afghanistan.
Afghanistan. Nonostante le dichiarazioni sulla `nuova strategia', nei fatti Obama sta perseguendo un'escalation del conflitto raddoppiando il numero delle truppe Usa al fronte (da 32mila a 68mila in un anno, con il programma di arrivare a 100mila) e proseguendo i bombardamenti aerei che ogni giorno continuano a fare strage di civili afgani.
Pakistan. Obama ha di fatto esteso l'intervento militare Usa in Afghanistan al Pakistan, intensificando notevolmente i raid missilistici condotti dai droni volanti della Cia sulle Aree Tribali (circa 70 da quando si è insediato, in cui sono morte decine e decine di civili) e costringendo il governo di Islamabad di sferrare massicce offensive militari nelle roccaforti talebane dello Swat (che ha causato una catastrofe umanitaria con milioni di sfollati) e presto in Waziristan.
Somalia. Con Obama sono proseguiti i raid militari statunitensi in territorio somalo per eliminare esponenti di Al Qaeda e del gruppo locale di Al Sabaab: attacchi missilistici o blitz condotti da commando aviotrasportati (come quello dello scorso 14 settembre)
Filippine. Le forze speciali statunitensi continuano a combattere a fianco delle truppe filippine impegnate nelle operazioni militari contro i gruppi armati integralisti islamici considerati legati ad Al Qaeda (Abu Sayyaf e Jemaah Islamiah) che operano nelle isole più meridionali dell'arcipelago filippino.
Altri conflitti. Consiglieri e addestratori militari Usa continuano a operare su molti altri fronti di guerra: nel sud della Thailandia (contro i separatisti islamici di Pattani, anche loro accusati di legami con Al Qaeda), in Georgia (contro i separatisti osseti e abkhazi sostenuti dalla Russia), in Colombia (contro i guerriglieri delle Farc), in Niger, Mali e Tunuisa (contro le cellule locali di Al Qaeda nel Maghreb Islamico) e in Yemen (contro le milizie di Al Qaeda nella Penisola Araba dello sceicco Nasir al-Wahayshi).
Diplomazia. Anche le iniziative diplomatiche di Obama non sono tutte `rose e fiori'. Basta pensare all'ostacolamento di un'inchiesta indipendente sui crimini di guerra commessi da Israele a Gaza durante l'operazione `Piombo Fuso', alla provocatoria bufala della `nuova' centrale nucleare iraniana di Qom (in realtà nota agli Usa fin dal 2006), alla farsa dell' `abbandono' dello scudo missilistico di Bush (in realtà solo rimodulato secondo criteri più moderni), fino al rinnovo dell'anacronistico embargo economico a Cuba.
Anzi, è persino peggio. Posto che non si premiano le migliori intenzioni,ma i fatti, oggi gli Stati Uniti sono direttamente impegnati in guerra in almeno quattro Paesi: Iraq, Afghanistan, Pakistan e Somalia.
Poi, ci sono tutti i Paesi in cui gli Usa inviano i loro "consiglieri" per sostenere parti in combattimento,e in cui militari Usa prendono parte attiva ai combattimenti, dalla Colombia alla Thailandia.
Dall'anno della promulgazione della loro Costituzione gli Stati Uniti hanno tanti anni di pace quanti se ne possono contare sulle dita di due mani. Su 220 anni di esistenza, più di 200 li hanno passati combattendo in giro per il mondo. Portando cioé la guerra in casa di altri.
Questo non vuol dire che siamo "antiamericani", semplicemente stiamo ai fatti. E i fatti questo dicono. Obama non è presidente di una associazione Scout, ma degli Stati Uniti d'America.
Obama ha vinto il Nobel "per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli", dicono gli insigni elargitori del prestigioso e ricco premio. Forse, lo hanno asseganto ad Obama per aver ribattezzato la "War against terror" in "operazioni di emergenza di oltremare".
Per il resto, non si è visto molto lavoro sulla Pace, da parte di Mister Obama. Speriamo che l'assegnazione del Nobel faccia sentire il Presidente dello Stato più guerrafondaio della storia recente del mondo il peso della responsabilità che porta sulle spalle. E che, lui che può, metta fine alla guerra e la bandisca per sempre dalla vita di ogni cittadino del mondo.
Teatri di guerra nei quali sono attualmente impegnati gli Stati Uniti
Iraq. Il ritiro degli Usa dall'Iraq (che verrà completato entro la fine del 2011) non è motivato da ideali pacifisti, ma dalla decisione strategica di liberare risorse militari da quella che Obama ha definito la "guerra sbagliata", per impiegarle sul fonte della "guerra giusta", quella in Afghanistan.
Afghanistan. Nonostante le dichiarazioni sulla `nuova strategia', nei fatti Obama sta perseguendo un'escalation del conflitto raddoppiando il numero delle truppe Usa al fronte (da 32mila a 68mila in un anno, con il programma di arrivare a 100mila) e proseguendo i bombardamenti aerei che ogni giorno continuano a fare strage di civili afgani.
Pakistan. Obama ha di fatto esteso l'intervento militare Usa in Afghanistan al Pakistan, intensificando notevolmente i raid missilistici condotti dai droni volanti della Cia sulle Aree Tribali (circa 70 da quando si è insediato, in cui sono morte decine e decine di civili) e costringendo il governo di Islamabad di sferrare massicce offensive militari nelle roccaforti talebane dello Swat (che ha causato una catastrofe umanitaria con milioni di sfollati) e presto in Waziristan.
Somalia. Con Obama sono proseguiti i raid militari statunitensi in territorio somalo per eliminare esponenti di Al Qaeda e del gruppo locale di Al Sabaab: attacchi missilistici o blitz condotti da commando aviotrasportati (come quello dello scorso 14 settembre)
Filippine. Le forze speciali statunitensi continuano a combattere a fianco delle truppe filippine impegnate nelle operazioni militari contro i gruppi armati integralisti islamici considerati legati ad Al Qaeda (Abu Sayyaf e Jemaah Islamiah) che operano nelle isole più meridionali dell'arcipelago filippino.
Altri conflitti. Consiglieri e addestratori militari Usa continuano a operare su molti altri fronti di guerra: nel sud della Thailandia (contro i separatisti islamici di Pattani, anche loro accusati di legami con Al Qaeda), in Georgia (contro i separatisti osseti e abkhazi sostenuti dalla Russia), in Colombia (contro i guerriglieri delle Farc), in Niger, Mali e Tunuisa (contro le cellule locali di Al Qaeda nel Maghreb Islamico) e in Yemen (contro le milizie di Al Qaeda nella Penisola Araba dello sceicco Nasir al-Wahayshi).
Diplomazia. Anche le iniziative diplomatiche di Obama non sono tutte `rose e fiori'. Basta pensare all'ostacolamento di un'inchiesta indipendente sui crimini di guerra commessi da Israele a Gaza durante l'operazione `Piombo Fuso', alla provocatoria bufala della `nuova' centrale nucleare iraniana di Qom (in realtà nota agli Usa fin dal 2006), alla farsa dell' `abbandono' dello scudo missilistico di Bush (in realtà solo rimodulato secondo criteri più moderni), fino al rinnovo dell'anacronistico embargo economico a Cuba.
Brevi da Lipari
Area marina protetta: C'è l'impegno del sindaco. Si è tenuto oggi a Lipari il convegno "Aree Marine Protette e Biodiversità" organizzato dal CEA Eolie presieduto dal prof. Enzo Donato. Buona la partecipazione anche degli addetti ai lavori. Dal convegno è emersa la convinzione, almeno così sembra, che questa della riserva sia una delle strade principali da percorrere sia per il mondo della pesca che per quello del turismo. Il sindaco Mariano Bruno,al rientro da Messina, prendendo parte alla parte finale del convegno ha affermato che lunedì telefonerà a Roma per velocizzare l'iter per l'istituzione dell'Amp.
Calcio: Ludica sconfitta tra le recriminazioni- Battuta d'arresto oggi pomeriggio per la Ludica Lipari nell'anticipo del campionato di prima categoria che la vedeva impegnata sul campo del Rodì Milici. Dopo la vittoria, all'esordio in prima categoria contro la formazione di Alì, Currò e compagni sono stati battuti per 3 a 2. Le reti degli eoliani sono state messe a segno da Licari e Tripi.
Fortissime recriminazioni sull'arbitraggio che avrebbe determinato il risultato finale.
Calcio: Ludica sconfitta tra le recriminazioni- Battuta d'arresto oggi pomeriggio per la Ludica Lipari nell'anticipo del campionato di prima categoria che la vedeva impegnata sul campo del Rodì Milici. Dopo la vittoria, all'esordio in prima categoria contro la formazione di Alì, Currò e compagni sono stati battuti per 3 a 2. Le reti degli eoliani sono state messe a segno da Licari e Tripi.
Fortissime recriminazioni sull'arbitraggio che avrebbe determinato il risultato finale.
Lipari: A Porticello prosegue il lavoro per creare le necessarie condizioni di sicurezza
Prosegue con speditezza ed efficacia a Porticello l'intervento della ditta Pittari di Lipari incaricata di creare, attraverso una serie di interventi, le condizioni di sicurezza necessarie per evitare situazioni di pericolo derivanti dallo stato di abbandono dela cava. Dopo il primo intervento effettuato per la regimentazione delle acque l'impresa è intervenuta per "allegerire" il costone pomicifero che grava sul muro che delimita la provinciale e che è stato interessato da un cedimento domenica scorsa. Notevole la quantità di materiale rimosso dalla montagna, dove si è creato un idoneo terrazzamento, e che viene depositato in un'area sottostante la provinciale. Una volta completata quest'opera si metterà mano al muro delimitatorio. La strada, quindi, è destinata a restare chiusa ancora per qualche giorno.
Nelle foto che seguono vi mostriamo come si presentava giovedì l'area interessata all'intervento e come si presentava oggi pomeriggio mentre era ancora in corso l'operazione di trasferimento dalla sede stradale della pomice rimossa. Segue un video realizzato sempre nel pomeriggio
IL VIDEO:
Nelle foto che seguono vi mostriamo come si presentava giovedì l'area interessata all'intervento e come si presentava oggi pomeriggio mentre era ancora in corso l'operazione di trasferimento dalla sede stradale della pomice rimossa. Segue un video realizzato sempre nel pomeriggio
IL VIDEO:
Tirrenia e società regionali. Matteoli "C'è un tavolo con le Regioni"
"C'e' un tavolo con le Regioni. Siamo a buon punto ma non abbiamo ancora firmato. La prossima settimana c'e' questo incontro. La gara deve essere fatta per forza entro l'anno". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli a margine delle celebrazioni dei 170 anni della prima linea ferroviaria italiana Napoli-Portici che si sono svolte a Pietrarsa, in merito al bando di gara per la privatizzazione di Tirrenia. Il ministro ha spiegato che "in occasione della proroga della convenzione a dicembre 2008 l'Unione europea ci ha autorizzato ad effettuare una gara ma la gara unica avrebbe creato qualche problema. Avendo potuto poi verificare che potevamo fare piu' gare, stiamo lavorando con le Regioni e con Fintecna per trovare delle soluzioni".
Lombardo: Areoporto anche nell'area del messinese
Il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo risponde al presidente dell’Enac Vito Riggio a proposito della utilizzazione dei fondi Cipe per le strutture aeroportuali: “Come il presidente Riggio sa, la regione siciliana assegna un ruolo fondamentale al potenziamento ed alla creazione di nuovi scali aeroportuali in Sicilia, in piena sintonia con l’Enac. L’insularità ci costringe, infatti, ad un massiccio uso del mezzo aereo e navale. In tal senso ci siamo impegnati a investire tutte le risorse disponibili. Crediamo nella validità di due strutture aeroportuali, seppur di dimensioni ridotte, nell’area agrigentina e nella costa messinese per le quali abbiamo dato assicurazioni alle istituzioni ed alle comunità locali. Quando il presidente Riggio lo vorrà, ci incontreremo per discutere sulle valutazioni fatte e individuare il miglior percorso per raggiungere obiettivi condivisi”.
Messina, "Opere, non parole". Appello dell'arcivescovo La Piana ai politici
L'arcivescovo di Messina, Calogero La Piana, ha lanciato un accorato appello agli amministratori pubblici nel corso della sua omelia durante i funerali per le vittime dell'alluvione da poco conclusisi nel Duomo di Messina. Un accorato appello che è comunque risuonato anche come un forte atto di accusa per quanto accaduto sino ad oggi. "Restituiteci la serenità - ha detto Mons. La Piana - dateci la garanzia di un piano di sicurezza, fatto di opere concrete e non di carte e di parole vuote e di circostanza. Perché simili tragedie non abbiano più ad accadere".
Lipari. Da domani nuova regolamentazione del traffico
Scatta da domani la nuova regolamentazione del traffico nel centro urbano di Lipari.
Intanto sono stati creati dei posteggi per motocicli all'inizio della Via Madre Florenzia Profilio(lato palazzo vescovile)e sulla via Filippo Mancuso(lato sinistro). Nella foto uno dei due siti che sono stati realizzati.
Per quanto riguarda gli invocati posteggi per i motocicli degli studenti nei pressi della sede centrale del "Conti" sostanziali novità sarebbero comprese nel progetto che punta ad un rifacimento e alla riqualificazione sia della sede stradale della Via Conti che dei marciapiedi.
Per visualizzare l'intera ordinanza cliccare sul successivo link:
http://eolienews.blogspot.com/2009/10/lipari-traffico-e-parcheggio-nel-centro.html
Intanto sono stati creati dei posteggi per motocicli all'inizio della Via Madre Florenzia Profilio(lato palazzo vescovile)e sulla via Filippo Mancuso(lato sinistro). Nella foto uno dei due siti che sono stati realizzati.
Per quanto riguarda gli invocati posteggi per i motocicli degli studenti nei pressi della sede centrale del "Conti" sostanziali novità sarebbero comprese nel progetto che punta ad un rifacimento e alla riqualificazione sia della sede stradale della Via Conti che dei marciapiedi.
Per visualizzare l'intera ordinanza cliccare sul successivo link:
http://eolienews.blogspot.com/2009/10/lipari-traffico-e-parcheggio-nel-centro.html
Brevi...non solo da Lipari
Vulcano: L'associazione ViviVulcano, serie di richieste a Bruno (dalla Gazzetta del sud di oggi) - Si è costituita a Vulcano l'associazione "ViviVulcano". L'obiettivo – si legge in una nota – è restituire all'isola la dignità che merita e frenarne il pauroso decadimento. L'associazione si propone non solo di segnalare le problematiche e le priorità in tema d'interventi ma anche, e principalmente, di dialogare con la pubblica amministrazione. Il primo atto ufficiale, infatti, e è una comunicazione inviata al sindaco, che è proprio di Vulcano, e agli assessori e consiglieri circoscrizione di Vulcano. "ViviVulcano" ha anche chiesto al sindaco Mariano Bruno un incontro da tenersi nell'isola, entro queste mese, per affrontare in via prioritaria: la pulizia straordinaria, fognatura, ambulanti e loro dislocazione.
Lipari: Il convegno del CEA "Aree Marine Protette e Biodiversità". Lipari, la maggiore delle Isole Eolie, sarà teatro oggi dell'incontro tra amministratori e politici, ambientalisti, rappresentanti di associazioni di categoria, dirigenti e responsabili delle principali aree marine protette siciliane, oltre a docenti universitari, ricercatori e giornalisti specializzati, riuniti in un convegno che vuole rappresentare un momento di confronto e di scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti, affinché dalle singole esperienze possano scaturire idee nuove per l’istituzione, la tutela e la gestione di queste preziose aree di biodiversità.
L'arch. Rocco Scimone soprintendente ad interim- L'arch. Rocco Scimone ha assunto ad interim la guida della Soprintendenza ai Beni culturali per Messina e provincia. Il dirigente del servizio Beni architettonici reggerà l'importante ufficio regionale fino alla fine dell'anno. A gennaio la Regione nominerà il successore dell'ex soprintendente Gianfilippo Villari, scomparso lo scorso 14 settembre, due settimane dopo il collocamento in pensione.
Influenza A H1 N1/V Via al numero verde- Uno strumento prezioso al servizio della cittadinanza dell'hinterland peloritano. Stiamo parlando del numero verde gratuito 800145080 attivato dall'Ordine dei medici in sinergia con l'amministrazione comunale e le aziende ospedaliere cittadine, per fornire indicazioni di carattere generale sui sintomi e sulle precauzioni da adottare per prevenire l'influenza A H1N1/V.
L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi nell'auditorium dell'Ordine.
Il call center sarà operativo dal prossimo 12 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 12.
Lipari: Il convegno del CEA "Aree Marine Protette e Biodiversità". Lipari, la maggiore delle Isole Eolie, sarà teatro oggi dell'incontro tra amministratori e politici, ambientalisti, rappresentanti di associazioni di categoria, dirigenti e responsabili delle principali aree marine protette siciliane, oltre a docenti universitari, ricercatori e giornalisti specializzati, riuniti in un convegno che vuole rappresentare un momento di confronto e di scambio di informazioni tra tutti i soggetti coinvolti, affinché dalle singole esperienze possano scaturire idee nuove per l’istituzione, la tutela e la gestione di queste preziose aree di biodiversità.
L'arch. Rocco Scimone soprintendente ad interim- L'arch. Rocco Scimone ha assunto ad interim la guida della Soprintendenza ai Beni culturali per Messina e provincia. Il dirigente del servizio Beni architettonici reggerà l'importante ufficio regionale fino alla fine dell'anno. A gennaio la Regione nominerà il successore dell'ex soprintendente Gianfilippo Villari, scomparso lo scorso 14 settembre, due settimane dopo il collocamento in pensione.
Influenza A H1 N1/V Via al numero verde- Uno strumento prezioso al servizio della cittadinanza dell'hinterland peloritano. Stiamo parlando del numero verde gratuito 800145080 attivato dall'Ordine dei medici in sinergia con l'amministrazione comunale e le aziende ospedaliere cittadine, per fornire indicazioni di carattere generale sui sintomi e sulle precauzioni da adottare per prevenire l'influenza A H1N1/V.
L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi nell'auditorium dell'Ordine.
Il call center sarà operativo dal prossimo 12 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 20 e il sabato dalle 9 alle 12.
Le Eolie e la storia (dal sito del comune di Lipari)
Un viaggio nell'arcipelago eoliano offre molto di più della dimensione ludico-ricreativa soddisfatta dal mare e dalla vita notturna.Come testimoniato nel corso dei millenni — ma ancora a tutt'oggi —, da innumerevoli artisti, le Eolie suscitano uno stato dell'anima, la quale, schiacciata dalla forza della natura e dall'immanenza delle testimonianze delle epoche passate, cede fino ad entrare in una condizione di abbandono a queste forze, lasciandosi così trasportare in un percorso che frequentemente termina con un tributo di eterno amore.Ecco dunque che fin dalla prima colonizzazione, avvenuta oltre seimila anni fa, si sono accumulate le reliquie di un tempo passato che rappresenta un pezzo significativo della storia del mediterraneo.
Cliccando sui sottostanti link si accede a testo e immagini relative a:
La distruzione della città di Lipari ad opera del corsaro Ariadeno Barbarossa
Una storia antichissima — Storia dell'insediamento alle Eolie dal 4000 a. c. all'età moderna
Cliccando sui sottostanti link si accede a testo e immagini relative a:
La distruzione della città di Lipari ad opera del corsaro Ariadeno Barbarossa
Una storia antichissima — Storia dell'insediamento alle Eolie dal 4000 a. c. all'età moderna
venerdì 9 ottobre 2009
Lipari: A Serra-Pirrera al lavoro la squadra della Provincia
Lungo la strada provinciale di Serra-Pirrera stamattina era all'opera la squadra dei cantonieri della Provincia regionale di Messina. La squadra, oltre ad avere rimosso una frana che si era abbattuta sulla sede stradale (nella foto l'area interessata dall'intervento), hanno effettuato tutta un'altra serie di interventi lungo l'arteria. In particolare si è provveduto ad eliminare consistenti parti di vegetazione che, da terreni privati, sporgevano sulla strada. Create anche le condizioni ideali per il deflusso delle acque.
In relazione al ponte di Pirrera-Collo di cui abbiamo mostrato le immagini nel servizio precedente abbiamo appreso dal geometra Vito Torre della Provincia che la struttura rientra nel contesto degli interventi già finanziati che Palazzo dei Leoni dovrà effettuare nelle strade isolane.
In relazione al ponte di Pirrera-Collo di cui abbiamo mostrato le immagini nel servizio precedente abbiamo appreso dal geometra Vito Torre della Provincia che la struttura rientra nel contesto degli interventi già finanziati che Palazzo dei Leoni dovrà effettuare nelle strade isolane.
Pirrera-Collo: Cittadini "presi in giro" chiedono interventi e annunciano l'intenzione di non pagare acqua e rifiuti.
Un ponte(di competenza provinciale) ridotto davvero male e che, ogni giorno, si sgretola. Una strada(comunale) letteralmente abbandonato e dove i detriti trasportati dall'ultima pioggia la ricoprono in buona parte e costituiscono un serio pericolo per il transito pedonale di chi risiede nella zona. Di anziani e bambini sopratutto. Se a ciò si aggiunge che le griglie per il deflusso delle acque sono ostruite, con tutte le possibili conseguenze in caso di pioggia, il quadro dello stato di abbandono in cui versa la zona di Pirrera-Collo è completo. Eppure, sulla carta, almeno per quanto riguarda la pulizia della strada, l'intervento il comune lo ha garantito da almeno una settimana. Peccato che da queste parti non si sia ancora visto nessuno. Il signor Mario Famularo, che più volte nel passato ha provveduto a ripulire la strada, è stanco si sente preso in giro per quell'intervento promesso e sinora non mantenuto. A Eolienews, così come altri abitanti della zona, ha anticipato di essere intenzionato a non pagare nè il servizio idrico, nè la tassa sui rifiuti.
Eppure al comune, per ripulire la strada evitando incidenti e malaugurate situazioni di criticità in caso di eventi meteo, basterebbe davvero poco.
IN ALTO LE FOTO DELLA STRADA COMUNALE. IN BASSO IL VIDEO DEL PONTE E DELLA STESSA STRADA, RICOPERTA DA PIETRE E TERRICCIO:
Eppure al comune, per ripulire la strada evitando incidenti e malaugurate situazioni di criticità in caso di eventi meteo, basterebbe davvero poco.
IN ALTO LE FOTO DELLA STRADA COMUNALE. IN BASSO IL VIDEO DEL PONTE E DELLA STESSA STRADA, RICOPERTA DA PIETRE E TERRICCIO:
Centro di raccolta "Pro Messina" a Lipari. Il comunicato ufficiale
COMUNICATO
CENTRO DI RACCOLTA PER GLI SFOLLATI DI MESSINA
SI RENDE NOTO CHE, DA DOMENICA 11 OTTOBRE, SARA´ ISTITUITO A LIPARI UN CENTRO DI RACCOLTA PER GLI SFOLLATI DI MESSINA PRESSO IL CENTRO GIOVANILE SITO IN VIA MONSIGNOR BERNARDINO RE(EX VIALE VESCOVILE)
CON I SEGUENTI ORARI:
MATTINA dalle ore 9,00 alle ore 13,00
POMERIGGIO dalle ore 16,00 alle ore 19,00
VOGLIAMO ESSERE VICINI AGLI ABITANTI DI GIAMPILIERI E ZONE LIMITROFE, CHE SONO STATI TRAVOLTI DA UNA TRAGEDIA INDESCRIVIBILE, CHE HANNO PERSO FAMILIARI E ABITAZIONI E CHE SI TROVANO ADESSO IN SITUAZIONI DI DISAGIO FISICO E MENTALE CHE E´ DIFFICILE IMMAGINARE.
PER QUESTO MOTIVO, UN AIUTO CONCRETO DA PARTE NOSTRA, CIOE´ DI TUTTI I CITTADINI LIPAROTI, PUO´ ESSERE QUELLO DI CONTRIBUIRE DONANDO ALCUNE DELLE COSE, RICOMPRESE NELL´ELENCO SOTTOSTANTE, CHE RAPPRESENTANO UNA PICCOLA SPESA PER NOI E, DI CONTRO, UNA FONDAMENTALE ESIGENZA PER CHI SI TROVA SENZA CASA, PRIVATO DI GESTI E BENI QUOTIDIANI ESSENZIALI.
SI ACCETTANO:
PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.)
GIOCATTOLI PER I BAMBINI
INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI
PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.)
PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE, CHE SI TROVA IN VIA BONSIGNORE, NEL CAPANNONE MESSO A DISPOSIZIONE DALLE RETE FERROVIARIA ITALIANA, NEI PRESSI DI VIA ACIREALE E DEL COC (EX CENTRALE DEL LATTE) CON NUMERO TELEFONICO 090-6786461
Per Info :
FRANCESCA Tel.340 1456072
LUANA Tel.333 4584050
GIACOMO Tel.339 4995771
TIZIANA Tel.334 1677407
GIUSEPPE Tel.338 9065899
CENTRO DI RACCOLTA PER GLI SFOLLATI DI MESSINA
SI RENDE NOTO CHE, DA DOMENICA 11 OTTOBRE, SARA´ ISTITUITO A LIPARI UN CENTRO DI RACCOLTA PER GLI SFOLLATI DI MESSINA PRESSO IL CENTRO GIOVANILE SITO IN VIA MONSIGNOR BERNARDINO RE(EX VIALE VESCOVILE)
CON I SEGUENTI ORARI:
MATTINA dalle ore 9,00 alle ore 13,00
POMERIGGIO dalle ore 16,00 alle ore 19,00
VOGLIAMO ESSERE VICINI AGLI ABITANTI DI GIAMPILIERI E ZONE LIMITROFE, CHE SONO STATI TRAVOLTI DA UNA TRAGEDIA INDESCRIVIBILE, CHE HANNO PERSO FAMILIARI E ABITAZIONI E CHE SI TROVANO ADESSO IN SITUAZIONI DI DISAGIO FISICO E MENTALE CHE E´ DIFFICILE IMMAGINARE.
PER QUESTO MOTIVO, UN AIUTO CONCRETO DA PARTE NOSTRA, CIOE´ DI TUTTI I CITTADINI LIPAROTI, PUO´ ESSERE QUELLO DI CONTRIBUIRE DONANDO ALCUNE DELLE COSE, RICOMPRESE NELL´ELENCO SOTTOSTANTE, CHE RAPPRESENTANO UNA PICCOLA SPESA PER NOI E, DI CONTRO, UNA FONDAMENTALE ESIGENZA PER CHI SI TROVA SENZA CASA, PRIVATO DI GESTI E BENI QUOTIDIANI ESSENZIALI.
SI ACCETTANO:
PRODOTTI ALIMENTARI (pasta, confetture, latte, olio etc.)
GIOCATTOLI PER I BAMBINI
INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI
PRODOTTI PER L´IGIENE (detergenti, detersivi, spazzolini, dentifrici, lamette, schiuma da barba etc.)
PER I BAMBINI (pannolini, omogeneizzati, latte in polvere etc.)
NON SI POSSONO ACCETTARE ABITI USATI, MENTRE SI ACCETTANO INDUMENTI INTIMI CONFEZIONATI.
I PRODOTTI RACCOLTI SARANNO INVIATI AL CENTRO DI RACCOLTA DI MESSINA, COORDINATO DAL CENTRO OPERATIVO COMUNALE DELLA PROTEZIONE CIVILE, CHE SI TROVA IN VIA BONSIGNORE, NEL CAPANNONE MESSO A DISPOSIZIONE DALLE RETE FERROVIARIA ITALIANA, NEI PRESSI DI VIA ACIREALE E DEL COC (EX CENTRALE DEL LATTE) CON NUMERO TELEFONICO 090-6786461
Per Info :
FRANCESCA Tel.340 1456072
LUANA Tel.333 4584050
GIACOMO Tel.339 4995771
TIZIANA Tel.334 1677407
GIUSEPPE Tel.338 9065899
Nuovi mercati, le Eolie in vetrina a Praga
(Michele Merenda-Gazzetta del Sud) L'associazione Salina Isola Verde, comprendente le imprese turistiche dell'isola di Salina, in collaborazione con la Presidenza della Regione Sicilia – Dipartimento Regionale di Bruxelles e degli affari extraregionali e dei tre comuni dell'isola, Leni, Malfa e Santa Marina, ha organizzato a Praga durante questi giorni di ottobre, la mostra "Da Praga si vede il mare" in occasione dell'evento "Sicilia da mille ed una notte". Tale mostra, curata dal Professore Angelo Raffa, aveva lo scopo di indivuduare il forte legame tra Praga e l'isola di Salina nelle opere storiche l'arciduca Luigi Salvatore Asburgo Lorena, che nel XIX sec. ebbe come meta proprio le Eolie e ne scrisse uno dei più importanti resoconti sociali, storici e naturalistici. La mostra è stata inaugurata all'interno della prestigiosa sede dell'Istituto Italiano di Cultura di Praga, antico convento del 1600, alla presenza e con l'alto patrocinio del dottor Fabio Pigliapoco, ambasciatore Italiano presso la Repubblica Ceca. Una delegazione dell'Associazione Salina Isola Verde ha poi offerto un buffet alla responsabile dell'Enit di Praga, Lenka Abasova, assieme ad una delegazione di giornalisti e tour operator cechi. Tale incontro è stato onorato nuovamente dalla presenza del dott. Pigliapoco, il quale si è augurato che tale incontro sia l'inizio di una collaborazione economica e culturale tra l'isola di Salina e la Repubblica Ceca.
MESSINA: CEI STANZIA UN MILIONE DI EURO DALL'8 PER MILLE
La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, "per far fronte all"emergenza e ai bisogni essenziali delle persone colpite da questo immane disastro", ha stanziato per i soccorsi alla popolazione del messinese colpita dall'alluvione "un milione di euro dai fondi derivanti dall'otto per mille", e invita, inoltre, a "sostenere le iniziative di solidarieta' promosse dalla Caritas Italiana per alleviare le sofferenze di quelle popolazioni". Lo afferma una nota che esprime a nome dei vescovi italiani "vicinanza alla comunita' messinese, in particolare alle popolazioni di Scaletta Zanclea, Giampilieri Marina, Giampilieri Superiore, Molino, Altolia, Briga Marina Superiore del Comune di Messina, dell"Arcidiocesi di Messina-Lipari - S.Lucia del Mela, rimaste vittime del nubifragio del 1' ottobre 2009".
La Presidenza della Cei invita, inoltre, le comunita' ecclesiali a "pregare per le vittime e le persone colpite da questo drammatico evento". In particolare, "si unisce alla preghiera di suffragio per le vittime della tragica alluvione le cui esequie saranno celebrate dall'arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, il prossimo sabato in Cattedrale".
La Presidenza della Cei invita, inoltre, le comunita' ecclesiali a "pregare per le vittime e le persone colpite da questo drammatico evento". In particolare, "si unisce alla preghiera di suffragio per le vittime della tragica alluvione le cui esequie saranno celebrate dall'arcivescovo di Messina, mons. Calogero La Piana, il prossimo sabato in Cattedrale".
giovedì 8 ottobre 2009
Messina: Il sindaco di Lipari visita le zone del disastro. Presenti anche Giannò, Sparacino e Longo
Delegazione del comune di Lipari in visita questo pomeriggio a Giampilieri per portare la solidarietà ai cittadini dei paesi del messinese colpito dagli ultimi gravi e luttuosi eventi. La delegazione, guidata dal sindaco Mariano Bruno e composta dagli assessori Sparacino e Giannò e dal presidente del consiglio comunale Longo, ha incontrato alcuni dei rappresentanti delle cittadine peloritane. Era presente anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca. Con questi il sindaco Bruno studierà una serie di iniziative in favore delle famiglie così duramente colpite. Sabato una delegazione, guidata dal sindaco Bruno, parteciperà ai funerali che si terranno nel Duomo di Messina.
Lipari. Tutto tace e il consigliere Biviano risollecita su "Piano di protezione civile e mappatura edifici con il più alto rischio di crollo”.
Mancata risposta e riformulazione interrogazione con all’oggetto “Piano di protezione civile e mappatura edifici con il più alto rischio di crollo”. E' l'oggetto di una nota, con contestuale interrogazione, che il consigliere comunale Giacomo Biviano ha inoltrato al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno e per conoscenza al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci,alla Procura della Repubblica Barcellona Pozzo di Gotto,al Presidente del Consiglio Comunale
Rag. Giuseppe Longo e al Dirigente del IV Settore Dott. Domenico Russo.
IL TESTO:
Egregio Sindaco,
In data 20 aprile 2008, con numero di protocollo 14801, ho inviato a Lei, per conoscenza al Prefetto di Messina e al Presidente del Consiglio Comunale, una mia interrogazione con oggetto “Piano di protezione civile e mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo”,
Nella stessa , infatti, Le si chiedeva principalmente di conoscere se il nostro Comune fosse dotato di un Piano di protezione civile per fronteggiare le emergenze, se questo fosse stato pubblicizzato o se lo si intendesse farlo (sempre in caso di un a sua esistenza), se fosse stata effettuata una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo e che tipo d’interventi si rendessero necessari .
A parere del sottoscritto, infatti, un adeguato Piano di protezione civile rappresenta una struttura fondamentale per la gestione delle emergenze, non un progetto immediatamente esecutivo, ma un modello comportamentale. Ogni singolo cittadino deve essere sempre consapevole che non esistono luoghi completamente sicuri, ma che qualunque evento calamitoso può essere affrontato solo se si è stati preventivamente informati e preparati. Spiegare, quindi, alla cittadinanza come comportarsi in presenza di eventi calamitosi e far conoscere le aree sicure ed attrezzate in cui trovare rifugio in caso di terremoto, alluvione, eruzione vulcanica, incendio boschivo, tsunami, eventi meteorologici particolarmente intensi.
Purtroppo, però, non ho ancora ricevuto alcuna risposta se non una sua nota nella quale mi si informava di aver trasmesso copia dell’ interrogazione al Dirigente del 4° Settore, Dott. Russo, per la formulazione di compiuta risposta. Risposta, però, che a distanza di quasi sei mesi non è ancora giunta al sottoscritto nè da Lei, nè da un Assessore suo delegato e nè tantomeno, anche se non previsto dal regolamento comunale, da un qualsiasi Dirigente del nostro Comune. Questo, nonostante nella stessa Le si chiedesse risposta scritta e nonostante il regolamento di Consiglio Comunale preveda nella fattispecie, art. 55 comm. 2 e 4, così quanto segue:
“Alle interrogazioni il Sindaco o L’Assessore suo delegato risponde verbalmente salvo che l’interrogante richieda risposta scritta”.
“Alle interrogazioni deve essere data risposta non oltre 30 giorni la data della loro presentazione”.
Trovo, quindi, ingiustificabile non solo la violazione al Regolamento del Consiglio Comunale e alle attuali norme in vigore, ma la sua totale mancanza di rispetto nei confronti di un Consigliere Comunale e del ruolo che svolge.
Invitato, pertanto, le autorità che leggono per conoscenza, ad attivarsi affinchè vengano garantite le prerogative che la legge e i regolamenti comunali prescrivono in tal senso.
Nel ribadire, comunque, l’importanza dell’argomento trattato nell’interrogazione del 20 aprile 2009, prot. 14801, Le riformulo di seguito la parte interrogativa e finale della stessa alla quale spero di avere questa volta compiuta risposta.
La interrogo, pertanto, per sapere:
Se il nostro Comune è dotato di un piano di emergenza di protezione civile per poter fronteggiare un improvvisa calamità naturale come, ad esempio, quella di un possibile rischio sismico.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se non ritenga opportuno, eventualmente, mettere a conoscenza la cittadinanza del suddetto piano, attraverso un adeguata campagna di comunicazione-informazione che indichi i vari centri di raccolta e le norme comportamentali da seguire, per cercare di fronteggiare l’emergenza nel migliore dei modi, anche dal punto di vista psicologico, evitando, così, che si vengano a creare prevedibili situazioni di panico, come già verificatesi in passato.
Se il nostro Comune ha mai effettuato una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se ritiene opportuno, inoltre, dare il via, al più presto, ad una vera e propria ristrutturazione dei suddetti edifici.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Rag. Giuseppe Longo e al Dirigente del IV Settore Dott. Domenico Russo.
IL TESTO:
Egregio Sindaco,
In data 20 aprile 2008, con numero di protocollo 14801, ho inviato a Lei, per conoscenza al Prefetto di Messina e al Presidente del Consiglio Comunale, una mia interrogazione con oggetto “Piano di protezione civile e mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo”,
Nella stessa , infatti, Le si chiedeva principalmente di conoscere se il nostro Comune fosse dotato di un Piano di protezione civile per fronteggiare le emergenze, se questo fosse stato pubblicizzato o se lo si intendesse farlo (sempre in caso di un a sua esistenza), se fosse stata effettuata una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo e che tipo d’interventi si rendessero necessari .
A parere del sottoscritto, infatti, un adeguato Piano di protezione civile rappresenta una struttura fondamentale per la gestione delle emergenze, non un progetto immediatamente esecutivo, ma un modello comportamentale. Ogni singolo cittadino deve essere sempre consapevole che non esistono luoghi completamente sicuri, ma che qualunque evento calamitoso può essere affrontato solo se si è stati preventivamente informati e preparati. Spiegare, quindi, alla cittadinanza come comportarsi in presenza di eventi calamitosi e far conoscere le aree sicure ed attrezzate in cui trovare rifugio in caso di terremoto, alluvione, eruzione vulcanica, incendio boschivo, tsunami, eventi meteorologici particolarmente intensi.
Purtroppo, però, non ho ancora ricevuto alcuna risposta se non una sua nota nella quale mi si informava di aver trasmesso copia dell’ interrogazione al Dirigente del 4° Settore, Dott. Russo, per la formulazione di compiuta risposta. Risposta, però, che a distanza di quasi sei mesi non è ancora giunta al sottoscritto nè da Lei, nè da un Assessore suo delegato e nè tantomeno, anche se non previsto dal regolamento comunale, da un qualsiasi Dirigente del nostro Comune. Questo, nonostante nella stessa Le si chiedesse risposta scritta e nonostante il regolamento di Consiglio Comunale preveda nella fattispecie, art. 55 comm. 2 e 4, così quanto segue:
“Alle interrogazioni il Sindaco o L’Assessore suo delegato risponde verbalmente salvo che l’interrogante richieda risposta scritta”.
“Alle interrogazioni deve essere data risposta non oltre 30 giorni la data della loro presentazione”.
Trovo, quindi, ingiustificabile non solo la violazione al Regolamento del Consiglio Comunale e alle attuali norme in vigore, ma la sua totale mancanza di rispetto nei confronti di un Consigliere Comunale e del ruolo che svolge.
Invitato, pertanto, le autorità che leggono per conoscenza, ad attivarsi affinchè vengano garantite le prerogative che la legge e i regolamenti comunali prescrivono in tal senso.
Nel ribadire, comunque, l’importanza dell’argomento trattato nell’interrogazione del 20 aprile 2009, prot. 14801, Le riformulo di seguito la parte interrogativa e finale della stessa alla quale spero di avere questa volta compiuta risposta.
La interrogo, pertanto, per sapere:
Se il nostro Comune è dotato di un piano di emergenza di protezione civile per poter fronteggiare un improvvisa calamità naturale come, ad esempio, quella di un possibile rischio sismico.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se non ritenga opportuno, eventualmente, mettere a conoscenza la cittadinanza del suddetto piano, attraverso un adeguata campagna di comunicazione-informazione che indichi i vari centri di raccolta e le norme comportamentali da seguire, per cercare di fronteggiare l’emergenza nel migliore dei modi, anche dal punto di vista psicologico, evitando, così, che si vengano a creare prevedibili situazioni di panico, come già verificatesi in passato.
Se il nostro Comune ha mai effettuato una mappatura degli edifici con il più alto rischio di crollo.
Se si, la prego di far predisporre al sottoscritto il rilascio di una copia entro i termini fissati dalla legge e dai vigenti regolamenti.
Se ritiene opportuno, inoltre, dare il via, al più presto, ad una vera e propria ristrutturazione dei suddetti edifici.
Il Consigliere Comunale del Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Lipari: A Porticello effettuata già la prima parte dell'intervento all'interno della cava
Prosegue nell'area di Porticello, all'interno di quella che è stata la cava Pumex, l'intervento per evitare ulteriori situazioni di pericolo idro-geologico. La ditta Pittari ha già provveduto a ripristinare a mezza costa i canali di deflusso delle acque che, a causa di una consistente frana, erano rimasti di fatto preclusi. In conseguenza di ciò le acque meteoriche venivano dirottate in prossimità del muro limitrofo alla provinciale che, come si ricorderà, nei giorni scorsi ha ceduto.
Stamani la ditta Pittari ha cominciato ad operare proprio nell'area pomicifera(vedi foto) sovrastante il muro onde allegerire il carico che grava sullo stesso. Dovrebbero essere rimosse tre-quattro tonnellate di materiale.
Stamani la ditta Pittari ha cominciato ad operare proprio nell'area pomicifera(vedi foto) sovrastante il muro onde allegerire il carico che grava sullo stesso. Dovrebbero essere rimosse tre-quattro tonnellate di materiale.
Notizie da Messina
Messina, recuperati altri due cadaveri.Sale a 28 morti il bilancio delle vittime- Sale a 28 il numero delle vittime del nubifragio che ha colpito una settimana fa la provincia di Messina. Dopo la piccola Ilaria De Luca, 5 anni, la scorsa notte i soccorritori hanno ritrovato a Giampilieri i cadaveri della nonna, Giuseppa Calogero, 82 anni e dell'amica Maria Li Causi, 84 anni. Entrambi i corpi sono stati tirati fuori dal fango, ormai solidificato, sotto le macerie delle proprie abitazioni dopo un lungo lavoro di scavo da parte dei soccorritori.
IL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA SUI LUOGHI DELL’EMERGENZA ALLUVIONALE Duecento uomini e circa 30 mezzi sono schierati dal Corpo Forestale della Regione Siciliana nelle operazioni di soccorso alle popolazioni di Giampilieri,Molino,Altolia e Scaletta colpite dagli eventi alluvionali.
La struttura è composta da personale in divisa, personale Tecnico e dagli uomini dell’A.I.B.(Antincendio Boschivo),nei teatri delle operazioni di soccorso confluiscono anche uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana che provengono da altre provincie della Sicilia. In campo anche il Nucleo di Soccorso Montano del Corpo Forestale R.S. di stanza a Catania ed il N.O.P. di Messina.
Il personale in divisa e Tecnico coordina l’attività degli operai dell’A.I.B. che dislocati su Scaletta, Giampilieri, Molino e Altolia contribuiscono alla rimozione di fango e detriti nelle aree di pertinenza delle strutture colpite dall’evento oltre ad assistere logisticamente la popolazione in difficoltà.
Contemporaneamente sono operativi nell’approntato eliporto in località S. Margherita gli elicotteri del C.F.R.S. e del C.F.S. a supporto di tutte le attività di soccorso alla popolazione.
Per la durata e per complessità delle operazione sono stati allertati i componenti dei 21 Distaccamenti Forestali della provincia di Messina: Colle S. Rizzo–Rometta-Barcellona PG–Savoca–Floresta–Francavilla di Sicilia–Novara di Sicilia–Patti- Montalbano Elicona–Galati Mamertino–Naso-S.Angelo di Brolo–Tortorici–Cesarò-Militello Rosmarino-S.Fratello–Capizzi–Caronia–Mistretta–Tusa- Lipari.
IL CORPO FORESTALE DELLA REGIONE SICILIANA SUI LUOGHI DELL’EMERGENZA ALLUVIONALE Duecento uomini e circa 30 mezzi sono schierati dal Corpo Forestale della Regione Siciliana nelle operazioni di soccorso alle popolazioni di Giampilieri,Molino,Altolia e Scaletta colpite dagli eventi alluvionali.
La struttura è composta da personale in divisa, personale Tecnico e dagli uomini dell’A.I.B.(Antincendio Boschivo),nei teatri delle operazioni di soccorso confluiscono anche uomini del Corpo Forestale della Regione Siciliana che provengono da altre provincie della Sicilia. In campo anche il Nucleo di Soccorso Montano del Corpo Forestale R.S. di stanza a Catania ed il N.O.P. di Messina.
Il personale in divisa e Tecnico coordina l’attività degli operai dell’A.I.B. che dislocati su Scaletta, Giampilieri, Molino e Altolia contribuiscono alla rimozione di fango e detriti nelle aree di pertinenza delle strutture colpite dall’evento oltre ad assistere logisticamente la popolazione in difficoltà.
Contemporaneamente sono operativi nell’approntato eliporto in località S. Margherita gli elicotteri del C.F.R.S. e del C.F.S. a supporto di tutte le attività di soccorso alla popolazione.
Per la durata e per complessità delle operazione sono stati allertati i componenti dei 21 Distaccamenti Forestali della provincia di Messina: Colle S. Rizzo–Rometta-Barcellona PG–Savoca–Floresta–Francavilla di Sicilia–Novara di Sicilia–Patti- Montalbano Elicona–Galati Mamertino–Naso-S.Angelo di Brolo–Tortorici–Cesarò-Militello Rosmarino-S.Fratello–Capizzi–Caronia–Mistretta–Tusa- Lipari.
Giornata di Orientamento "Open Day & Matricola Day 2009"
Riceviamo da Samuele Amendola e pubblichiamo:
La Facoltà di Scienze delle Formazione di Messina organizza una giornata di orientamento rivolta agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori e alle nuove matricole. L'evento si terrà Venerdì 23 Ottobre alle ore 9.00, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, via Concezione 6/8, Aula 3. L'Associazione "Gruppo Latino" di Lipari vuole farsi portavoce di questa iniziativa presso gli studenti dell' Istituto d'Istruzione Superiore di Lipari ( Tecnico e Liceo Scientifico ); per ulteriori informazioni possono rivolgersi presso la segreteria dell'Associazione: 090-9217760.
Il programma della giornata può essere consultato a questo indirizzo:
http://www.scienzeformazione.unime.it/attachments/115_Programma_Matricola_Day.pdf
La Facoltà di Scienze delle Formazione di Messina organizza una giornata di orientamento rivolta agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori e alle nuove matricole. L'evento si terrà Venerdì 23 Ottobre alle ore 9.00, presso la Facoltà di Scienze della Formazione, via Concezione 6/8, Aula 3. L'Associazione "Gruppo Latino" di Lipari vuole farsi portavoce di questa iniziativa presso gli studenti dell' Istituto d'Istruzione Superiore di Lipari ( Tecnico e Liceo Scientifico ); per ulteriori informazioni possono rivolgersi presso la segreteria dell'Associazione: 090-9217760.
Il programma della giornata può essere consultato a questo indirizzo:
http://www.scienzeformazione.unime.it/attachments/115_Programma_Matricola_Day.pdf
Lipari: Traffico e parcheggio nel centro urbano dall'11 ottobre si cambia
Una nuova ordinanza(la 100/09) è stata emessa per disciplinare a decorrere dall'11 ottobre 2009 la circolazione veicolare nel centro urbano di Lipari.
Ecco cosa prevede:
. La libera circolazione nel centro urbano di Lipari dalle ore 06.00 alle ore 16,00;
. L'istituzione di una zona denominata "Area pedonale", nelle vie Vittorio Emanuele(tratto compreso tra la S.P. Pianoconte e la via Torr. Cappuccini incrocio con l'ingresso della zona Porto "Sottomonastero"), e nella via Maurolico, dalle ore 16,00 alle ore 06,00;
. In detta zona "Area pedonale" oltre al divieto di transito viene interdetta la sosta, con rimozione forzata, anche ai "Diversamente abili";
. Viene confermato il senso unico con direzione di marcia da Sud a Nord nella Via Vittorio Emanuele di Lipari, tratto compreso tra la S.P. Pianoconte e l'incrocio con la Via Cappuccini, consentendo la sosta in detta Via nel tratto compreso tra l'incrocio con la Via Maurolico e l'incrocio con la Via Ten. M. Amendola nel lato Est;
. Il doppio senso di circolazione nella via Mons. Bernardino Re con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati, con rimozione forzata;
. Il senso unico nella via XXIV Maggio di Lipari con direzione di marcia da Ovest verso Est con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati;
. Il senso unico, con direzione di marcia da Nord verso Sud, nella via Garibaldi di Lipari;
. Il senso unico, dalle ore 6,00 alle ore 16,00, nelle vie Umberto I con direzione di marcia da Sud verso Nord con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati e rimozione forzata.
Il senso unico alternato, regolato da semafori, nella predetta via dalle ore 16,00 alle ore 06,00;
. Il senso unico, con direzione di marcia da Est verso Ovest, nella via aurolico di Lipari con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati e rimozione forzata;
. La chiusura al traffico veicolare, dalle ore 16,00 alle ore 06,00, di tutti i giorni con conseguente divieto di sosta, nella fascia oraria sopra detta, con rimozione coatta nelle seguenti vie: Via Vittorio Emanuele dalla S.P. Lipari-Pianoconte all'incrocio con la Via Cappuccini, Via Maurolico, Via Umberto I°.
Nelle zone nelle quali è istituito il divieto di sosta è da considerarsi anche per i diversamente abili.
Viene istituita una zona "disco orario" (sosta consentita per due ore)dalle ore 08.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 nel parcheggio Sant'Anna;
zona disco con sosta consentita per un'ora (nell'arco orario compreso tra le ore 08,00 alle ore 13,00 e dalle 16.00 alle 20.00) nei posti già creati nel parcheggio di Via Torrente Cappuccini ed in Via Madre F. Profilio.
Viene revocata la zona disco in precedenza creata nella via F. Mancuso.
Vengono altresì istituiti i seguenti parcheggi per i mezzi a due ruote:
N. 20 posti in via F. Mancuso (lato monte);
N. 20 posti all'inizio della Via Madre Florenzia Profilio, in prosecuzione dello stallo riservato al servizio pubblico da piazza (taxi)
L'ordinanza porta le firme del responsabile del servizio, ispettore Francesco Cataliotti, e del dirigente del IV settore dott. Domenico Russo.
Ecco cosa prevede:
. La libera circolazione nel centro urbano di Lipari dalle ore 06.00 alle ore 16,00;
. L'istituzione di una zona denominata "Area pedonale", nelle vie Vittorio Emanuele(tratto compreso tra la S.P. Pianoconte e la via Torr. Cappuccini incrocio con l'ingresso della zona Porto "Sottomonastero"), e nella via Maurolico, dalle ore 16,00 alle ore 06,00;
. In detta zona "Area pedonale" oltre al divieto di transito viene interdetta la sosta, con rimozione forzata, anche ai "Diversamente abili";
. Viene confermato il senso unico con direzione di marcia da Sud a Nord nella Via Vittorio Emanuele di Lipari, tratto compreso tra la S.P. Pianoconte e l'incrocio con la Via Cappuccini, consentendo la sosta in detta Via nel tratto compreso tra l'incrocio con la Via Maurolico e l'incrocio con la Via Ten. M. Amendola nel lato Est;
. Il doppio senso di circolazione nella via Mons. Bernardino Re con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati, con rimozione forzata;
. Il senso unico nella via XXIV Maggio di Lipari con direzione di marcia da Ovest verso Est con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati;
. Il senso unico, con direzione di marcia da Nord verso Sud, nella via Garibaldi di Lipari;
. Il senso unico, dalle ore 6,00 alle ore 16,00, nelle vie Umberto I con direzione di marcia da Sud verso Nord con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati e rimozione forzata.
Il senso unico alternato, regolato da semafori, nella predetta via dalle ore 16,00 alle ore 06,00;
. Il senso unico, con direzione di marcia da Est verso Ovest, nella via aurolico di Lipari con contestuale divieto di sosta 0/24 ambo i lati e rimozione forzata;
. La chiusura al traffico veicolare, dalle ore 16,00 alle ore 06,00, di tutti i giorni con conseguente divieto di sosta, nella fascia oraria sopra detta, con rimozione coatta nelle seguenti vie: Via Vittorio Emanuele dalla S.P. Lipari-Pianoconte all'incrocio con la Via Cappuccini, Via Maurolico, Via Umberto I°.
Nelle zone nelle quali è istituito il divieto di sosta è da considerarsi anche per i diversamente abili.
Viene istituita una zona "disco orario" (sosta consentita per due ore)dalle ore 08.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00 nel parcheggio Sant'Anna;
zona disco con sosta consentita per un'ora (nell'arco orario compreso tra le ore 08,00 alle ore 13,00 e dalle 16.00 alle 20.00) nei posti già creati nel parcheggio di Via Torrente Cappuccini ed in Via Madre F. Profilio.
Viene revocata la zona disco in precedenza creata nella via F. Mancuso.
Vengono altresì istituiti i seguenti parcheggi per i mezzi a due ruote:
N. 20 posti in via F. Mancuso (lato monte);
N. 20 posti all'inizio della Via Madre Florenzia Profilio, in prosecuzione dello stallo riservato al servizio pubblico da piazza (taxi)
L'ordinanza porta le firme del responsabile del servizio, ispettore Francesco Cataliotti, e del dirigente del IV settore dott. Domenico Russo.
Messina: Governo proclama per sabato il lutto nazionale
Restano in 9 nella lista dei dispersi, aspettando di scivolare verso l’elenco dei morti, finora fermo a 26, di cui tre non identificati. I numeri del disastro che il 1ottobre ha colpito Messina sono stati ribaditi ieri, durante l’audizione alla Camera, dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso, il quale non ha escluso la possibilità che sotto le macerie possano esserci anche cittadini stranieri, la cui scomparsa non è stata segnalata da nessuno.
Mentre la città dello Stretto prepara i funerali solenni che si svolgeranno sabato nel duomo, il sindaco Giuseppe Buzzanca sottolinea che, a sei giorni dall’alluvione, «il ministero delle Attività produttive non ha ancora fornito il numero telefonico a cui inviare gli sms per le donazioni dei cittadini». Buzzanca ringrazia però il premier Silvio Berlusconi, che sarà nuovamente a Messina per partecipare ai funerali.
Palazzo Chigi ha anche deciso di proclamare per sabato una giornata di lutto nazionale, dopo le sollecitazioni in tal senso avanzate dal sindaco e perfino dalla Curia, che aveva denunciato il rischio di «atteggiamenti diversi» rispetto ad altre tragedie.
Mentre la città dello Stretto prepara i funerali solenni che si svolgeranno sabato nel duomo, il sindaco Giuseppe Buzzanca sottolinea che, a sei giorni dall’alluvione, «il ministero delle Attività produttive non ha ancora fornito il numero telefonico a cui inviare gli sms per le donazioni dei cittadini». Buzzanca ringrazia però il premier Silvio Berlusconi, che sarà nuovamente a Messina per partecipare ai funerali.
Palazzo Chigi ha anche deciso di proclamare per sabato una giornata di lutto nazionale, dopo le sollecitazioni in tal senso avanzate dal sindaco e perfino dalla Curia, che aveva denunciato il rischio di «atteggiamenti diversi» rispetto ad altre tragedie.
mercoledì 7 ottobre 2009
GIOVANI & SCUOLE ALBERGHIERE (di Dimitri Greco)
(Dimitri Greco) Voglio sollevare una questione che dovrebbe fare tremare gli enti competenti (comune, provincia, regione), parlo della famosa costruzione di una struttura scolastica che è stata promessa dalla provincia regionale di Messina due anni fa in presenza di 600 studenti con fine di dare la possibilità ai giovani che lo vogliono, di frequentare un istituto tecnico turistico/alberghiero. Mi meraviglia che in tutti questi anni, nessuno si è fatto voce per la progettazione concreta di una struttura, ho visto da parte di qualche consigliere solo lettere e parole, a questo punto cosa dire: VERGNOGNA!!! Vivendo in modo concentrato di turismo, è indispensabile la presenza di una struttura del genere. Io in prima persona frequento un corso triennale di "Accoglienza alla promozione turistica" che è integrato con l'orario della scuola commerciale, posso assicurare a tutti che non basta un corso triennale per fare turismo, ma servono vere e proprie scuole alberghiere con attrezzature e docenti qualificati in materia. Spero che il mio "grido" serva a sensibilizzare tutti coloro che hanno la possibilità di leggere la mia nota e che si rendano conto che la situazione dal punto di vista professional-turistico non è una delle migliori.
Chi gira la frittata di PINO LA GRECA
(Pino La Greca) Leggendo alcune notizie provenienti dal Palazzo Municipale mi sono posto una domanda: “girare la frittata" è l'arte degli astuti o dei monotematici? La mia risposta: Degli astuti.
Chi è monotematico non riesce a girarla bene, la frittata, perché appare chiaro che non sa di cosa stia parlando e che le sue siano solo frasi ad effetto, previa riflessione.
Chi invece è astuto rigira la frittata con tanta maestria da incantarti e da impedirti di vedere che ciò che sta facendo è mero spettacolo.
Partiamo dal dissesto dell’area di Porticello. Per anni non si fa nulla o ancor peggio si finisce per assentire una determinata attività, poi si inizia a strillare. Sin dal 2002 il governo Berlusconi del tempo, sottosegretario Bono, ed il Governo Regionale, assessore Fabio Granata, chiedono all’amministrazione comunale del tempo (la ricordate?) di farsi carico di un Piano di riconversione delle cave di Pomice. Piano che doveva dare le indicazioni per lo sviluppo futuro dell’area e programmare la chiusura e la dismissione dell’attività estrattiva con la indispensabile messa in sicurezza dei pendii e delle scarpate. Piano di riconversione che non viene fatto. Nulla, niente, neanche di fronte alla disponibilità politica di governi, nazionali e regionali, dello stesso colore politico. Si insegue la facile strada delle proroghe, si chiedono proroghe ai ministri, si chiedono proroghe agli assessorati, si chiedono proroghe agli enti regionali competenti, vedi, Distretto Minerario. Si arriva, addirittura, a firmare delle Ordinanze di prosecuzione delle attività estrattive anche in regime di concessioni minerarie scadute e contro il parere degli uffici competenti, Sovrintendenza e Distretto Minerario in nome dello sviluppo e dell’occupazione. Invece di affrontare con coraggio la strada della pianificazione, ossia predisporre il Piano di riconversione, proprio per salvaguardare l’occupazione, salvaguardare l’azienda, salvaguardare il territorio e lo sviluppo eco-sostenibile del territorio, si preferisce vivere alla giornata, ossia chiedere le proroghe per l’attività di escavazione.
Lo stesso dicasi per gli operai, invece, di affrontare seriamente il piano di riconversione per garantire il lavoro agli operai e soprattutto alle future generazioni, si è preferito cercare delle scorciatoie, che hanno prodotto i risultati che giorno per giorno possiamo leggere sulla stampa a proposito degli ex operai della pomice.
Ma ecco il tocco dell’artista, quando pensa che nessuno ricordi più quello che ha fatto, o ancor meglio quello che non ha fatto, gira la frittata: è dal duemilacinque che lancio l’allarme, grida, attaccando tutto e tutti. Che maestria.
Passiamo al dissesto del territorio. Parliamo degli incendi e della mancata attuazione di quello che la legge prescrive per le aree percorse dal fuoco. Da anni giace indiscussa una richiesta di autoconvocazione in consiglio comunale proprio in merito alla lotta agli incendi e agli atti da porre in essere per le aree percorse dal fuoco. Ancora una volta niente è stato fatto dall’amministrazione del fare. Le aree incendiate perdono di anno in anno alberi e macchina mediterranea, si trasformano in aree a rischio con le prime piogge. Le nostre strade limitrofe alle aree bruciate si trasformano in paludi non appena arriva un acquazzone. Ma perché non si fa niente per la mappatura delle aree percorse dal fuoco? Perché non si attiva con gli enti regionali competenti un’opera di riforestazione del suolo per contenere e prevenire il depauperamento della nostra flora e della nostra fauna? Perché non si è data piena attuazione alla regolamentazione delle Riserve Naturali Orientate per le Isole di Lipari e Vulcano?
Ancora una volta chi, previdente, lancia gli allarmi viene tacciato di non volere “lo sviluppo” delle Isole Eolie, di voler “ingabbiare” il territorio. Ma di quale sviluppo stiamo parlando? Quello a cui assistiamo ad ogni temporale: via Roma (torrente Ponte),via Valle (Torrente Santa Lucia), via Boccetta, via torrente aurora, via calandra a Canneto. È questo lo sviluppo che vogliamo?
Anche su questo argomento, statene certi, nei prossimi giorni assisteremo al “giramento della frittata”, qualcuno si trasformerà nel paladino dello sviluppo eco-sostenibile.
Passiamo al dissesto delle coste. L’eco-sistema marino delle Isole è particolarmente delicato. Abbiamo visto nel tempo come un pontile, un pennello portuale, collocato più o meno a caso, finisce con il compromettere spiagge e coste. Gli esempi: basta andare a guardare il pontile di Porticello o in pontile della Protezione civile a Vulcano Ponente, o il relitto del pontile di Ficogrande a Stromboli, o ancora meglio il Pontile di Canneto e le due spiagge che si sono create nel tempo. Insabbiamenti o depauperamenti, disastri che negli anni successivi hanno richiesto milioni su milioni, per difendere gli abitati. Anche qui, come possiamo bene vedere, il voler a tutto i costi realizzare opere senza i necessari studi, senza i necessari piani regolatori, rischia di compromettere in maniera irreversibile il territorio. Naturalmente gli errori del passato vanno rimediati, gli abitati di Acquacalda, Canneto, Portinente, Vulcano e delle altre isole sono da farsi, anche con una certa urgenza perché oltre le case coinvolgono le vite umane, ma la lezione per il futuro?
Vogliamo veramente questi mega-porti che rischiano di distruggere irrimediabilmente il nostro eco-sistema costiero?
Diffido degli esperti, soprattutto di quelli che sono originari o vivono a Messina, hanno distrutto la loro città, rendendola una delle più invivibili della nazionale e mi chiedo che cosa hanno da insegnare a noi eoliani, soprattutto sui porti?
Ma anche qui, statene certi, si girerà la frittata.
Passiamo al dissesto delle colline o meglio degli alti versanti delle isole. Vi siete chiesti mai perché si verificare i fenomeni che possiamo vedere quando piove a Vulcano, sull’area adiacente al Gran Cratere, o a Canneto con il torrente Calandra?
La natura, nel tempo, ha realizzato delle conformazioni naturali all’interno delle nostre isole, conformazioni naturali che hanno regolato il deflusso delle acque ed il regime dei venti. Ma di questo non si deve tener conto in nome dello sviluppo. Allora che si fa? semplice, dove la natura ha disposto altrimenti l’uomo deve intervenire e modificare.
Prendiamo un progetto a caso, vediamo se i lettori indovinano quale. Si abbassa colle sant’Elmo per circa cinquanta metri (e non interessa nulla se questo modificherà irrimediabilmente il regime dei venti e delle acque) si prende il terreno scavato e si procede al riempimento dei canaloni di Vallone Bianco (la natura ha scavato, in centinaia di anni, i torrente di vallone bianco che canalizzano verso Quattropani le acque degli alti versanti di Lipari) lor signori in uno/due anni pensano di riempirli, trasformando quello che è una conca naturale in una pianura piatta, liscia.
A lor signori non viene nessun dubbio che distruggendo l’intero ecosistema tra il monte Sant’Angelo e il Monte Chirica rischiano di innescare processi di distruzione del territorio? Che succederà con l’acqua che naturalmente accumulerà l’opera di cui si parla? Dove verrà canalizzata, verso Quattropani, verso Lami, verso Canneto? E che ne sarà del regime dei venti dopo aver abbassato colle Sant’Elmo? Avete indovinato di cosa parlo? Statene certi, ancora una volta, l’artista girerà la frittata, “sono contro lo sviluppo” ripeterà ancora una volta.
È proprio vero chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.
L’equazione sviluppo=cemento non esiste più, se mai è esistita. Quello che abbiamo visto in questi giorni a Messina e nei mesi passati in altre parti d’Italia è il risultato di questa equazione. Bisogna comprendere che l’equazione corretta è: sviluppo=eco-sostenibilità, soltanto così potremo tutelare il nostro territorio, il nostro vero patrimonio mondiale, e garantirci il nostro futuro, un futuro di sviluppo nel rispetto della natura che ci circonda e di cui siamo parte.
Come scriveva il grande scienziato francese Eliseo Reclus: L’uomo è la natura che prende coscienza di se stessa.
Chi è monotematico non riesce a girarla bene, la frittata, perché appare chiaro che non sa di cosa stia parlando e che le sue siano solo frasi ad effetto, previa riflessione.
Chi invece è astuto rigira la frittata con tanta maestria da incantarti e da impedirti di vedere che ciò che sta facendo è mero spettacolo.
Partiamo dal dissesto dell’area di Porticello. Per anni non si fa nulla o ancor peggio si finisce per assentire una determinata attività, poi si inizia a strillare. Sin dal 2002 il governo Berlusconi del tempo, sottosegretario Bono, ed il Governo Regionale, assessore Fabio Granata, chiedono all’amministrazione comunale del tempo (la ricordate?) di farsi carico di un Piano di riconversione delle cave di Pomice. Piano che doveva dare le indicazioni per lo sviluppo futuro dell’area e programmare la chiusura e la dismissione dell’attività estrattiva con la indispensabile messa in sicurezza dei pendii e delle scarpate. Piano di riconversione che non viene fatto. Nulla, niente, neanche di fronte alla disponibilità politica di governi, nazionali e regionali, dello stesso colore politico. Si insegue la facile strada delle proroghe, si chiedono proroghe ai ministri, si chiedono proroghe agli assessorati, si chiedono proroghe agli enti regionali competenti, vedi, Distretto Minerario. Si arriva, addirittura, a firmare delle Ordinanze di prosecuzione delle attività estrattive anche in regime di concessioni minerarie scadute e contro il parere degli uffici competenti, Sovrintendenza e Distretto Minerario in nome dello sviluppo e dell’occupazione. Invece di affrontare con coraggio la strada della pianificazione, ossia predisporre il Piano di riconversione, proprio per salvaguardare l’occupazione, salvaguardare l’azienda, salvaguardare il territorio e lo sviluppo eco-sostenibile del territorio, si preferisce vivere alla giornata, ossia chiedere le proroghe per l’attività di escavazione.
Lo stesso dicasi per gli operai, invece, di affrontare seriamente il piano di riconversione per garantire il lavoro agli operai e soprattutto alle future generazioni, si è preferito cercare delle scorciatoie, che hanno prodotto i risultati che giorno per giorno possiamo leggere sulla stampa a proposito degli ex operai della pomice.
Ma ecco il tocco dell’artista, quando pensa che nessuno ricordi più quello che ha fatto, o ancor meglio quello che non ha fatto, gira la frittata: è dal duemilacinque che lancio l’allarme, grida, attaccando tutto e tutti. Che maestria.
Passiamo al dissesto del territorio. Parliamo degli incendi e della mancata attuazione di quello che la legge prescrive per le aree percorse dal fuoco. Da anni giace indiscussa una richiesta di autoconvocazione in consiglio comunale proprio in merito alla lotta agli incendi e agli atti da porre in essere per le aree percorse dal fuoco. Ancora una volta niente è stato fatto dall’amministrazione del fare. Le aree incendiate perdono di anno in anno alberi e macchina mediterranea, si trasformano in aree a rischio con le prime piogge. Le nostre strade limitrofe alle aree bruciate si trasformano in paludi non appena arriva un acquazzone. Ma perché non si fa niente per la mappatura delle aree percorse dal fuoco? Perché non si attiva con gli enti regionali competenti un’opera di riforestazione del suolo per contenere e prevenire il depauperamento della nostra flora e della nostra fauna? Perché non si è data piena attuazione alla regolamentazione delle Riserve Naturali Orientate per le Isole di Lipari e Vulcano?
Ancora una volta chi, previdente, lancia gli allarmi viene tacciato di non volere “lo sviluppo” delle Isole Eolie, di voler “ingabbiare” il territorio. Ma di quale sviluppo stiamo parlando? Quello a cui assistiamo ad ogni temporale: via Roma (torrente Ponte),via Valle (Torrente Santa Lucia), via Boccetta, via torrente aurora, via calandra a Canneto. È questo lo sviluppo che vogliamo?
Anche su questo argomento, statene certi, nei prossimi giorni assisteremo al “giramento della frittata”, qualcuno si trasformerà nel paladino dello sviluppo eco-sostenibile.
Passiamo al dissesto delle coste. L’eco-sistema marino delle Isole è particolarmente delicato. Abbiamo visto nel tempo come un pontile, un pennello portuale, collocato più o meno a caso, finisce con il compromettere spiagge e coste. Gli esempi: basta andare a guardare il pontile di Porticello o in pontile della Protezione civile a Vulcano Ponente, o il relitto del pontile di Ficogrande a Stromboli, o ancora meglio il Pontile di Canneto e le due spiagge che si sono create nel tempo. Insabbiamenti o depauperamenti, disastri che negli anni successivi hanno richiesto milioni su milioni, per difendere gli abitati. Anche qui, come possiamo bene vedere, il voler a tutto i costi realizzare opere senza i necessari studi, senza i necessari piani regolatori, rischia di compromettere in maniera irreversibile il territorio. Naturalmente gli errori del passato vanno rimediati, gli abitati di Acquacalda, Canneto, Portinente, Vulcano e delle altre isole sono da farsi, anche con una certa urgenza perché oltre le case coinvolgono le vite umane, ma la lezione per il futuro?
Vogliamo veramente questi mega-porti che rischiano di distruggere irrimediabilmente il nostro eco-sistema costiero?
Diffido degli esperti, soprattutto di quelli che sono originari o vivono a Messina, hanno distrutto la loro città, rendendola una delle più invivibili della nazionale e mi chiedo che cosa hanno da insegnare a noi eoliani, soprattutto sui porti?
Ma anche qui, statene certi, si girerà la frittata.
Passiamo al dissesto delle colline o meglio degli alti versanti delle isole. Vi siete chiesti mai perché si verificare i fenomeni che possiamo vedere quando piove a Vulcano, sull’area adiacente al Gran Cratere, o a Canneto con il torrente Calandra?
La natura, nel tempo, ha realizzato delle conformazioni naturali all’interno delle nostre isole, conformazioni naturali che hanno regolato il deflusso delle acque ed il regime dei venti. Ma di questo non si deve tener conto in nome dello sviluppo. Allora che si fa? semplice, dove la natura ha disposto altrimenti l’uomo deve intervenire e modificare.
Prendiamo un progetto a caso, vediamo se i lettori indovinano quale. Si abbassa colle sant’Elmo per circa cinquanta metri (e non interessa nulla se questo modificherà irrimediabilmente il regime dei venti e delle acque) si prende il terreno scavato e si procede al riempimento dei canaloni di Vallone Bianco (la natura ha scavato, in centinaia di anni, i torrente di vallone bianco che canalizzano verso Quattropani le acque degli alti versanti di Lipari) lor signori in uno/due anni pensano di riempirli, trasformando quello che è una conca naturale in una pianura piatta, liscia.
A lor signori non viene nessun dubbio che distruggendo l’intero ecosistema tra il monte Sant’Angelo e il Monte Chirica rischiano di innescare processi di distruzione del territorio? Che succederà con l’acqua che naturalmente accumulerà l’opera di cui si parla? Dove verrà canalizzata, verso Quattropani, verso Lami, verso Canneto? E che ne sarà del regime dei venti dopo aver abbassato colle Sant’Elmo? Avete indovinato di cosa parlo? Statene certi, ancora una volta, l’artista girerà la frittata, “sono contro lo sviluppo” ripeterà ancora una volta.
È proprio vero chi non conosce la storia è condannato a ripeterla.
L’equazione sviluppo=cemento non esiste più, se mai è esistita. Quello che abbiamo visto in questi giorni a Messina e nei mesi passati in altre parti d’Italia è il risultato di questa equazione. Bisogna comprendere che l’equazione corretta è: sviluppo=eco-sostenibilità, soltanto così potremo tutelare il nostro territorio, il nostro vero patrimonio mondiale, e garantirci il nostro futuro, un futuro di sviluppo nel rispetto della natura che ci circonda e di cui siamo parte.
Come scriveva il grande scienziato francese Eliseo Reclus: L’uomo è la natura che prende coscienza di se stessa.
Il dubbio... sulle cave di pomice
Abbiamo letto nei giorni scorsi che l'imprenditore pomicifero dott. Enzo D'Ambra si sarebbe offerto, nei mesi scorsi, di effettuare gratuitamente la messa in sicurezza della cava di Porticello.
Ci è sorto un dubbio. Lo lanciamo pur evidenziando che siamo profani del settore e che, di conseguenza, potremmo anche sbagliarci.
Ma la società che aveva in concessione l'area pomicifera non doveva al momento della scadenza della stessa attuare i cosidetti "profili di abbandono" e lasciare la cava "in sicurezza"?
Ovviamente non ci riferiamo all' agosto del 2007, quando il tutto venne sequestrato proprio perchè i magistrati ritennero si stesse continuando a scavare nonostante la concessione scaduta, ma a qualche tempo prima...e cioè alla scadenza della concessione..o dell'allora accordata proroga sindacale..
Ribadiamo siamo profani in materia e ci piacerebbe che, chi è più competente di noi, desse una risposta al quesito. Anche perchè se il nostro dubbio fosse fondato non dovremmo stare a parlare di "messa in sicurezza a titolo gratuito" ma di "messa in sicurezza" non effettuata!
Ci è sorto un dubbio. Lo lanciamo pur evidenziando che siamo profani del settore e che, di conseguenza, potremmo anche sbagliarci.
Ma la società che aveva in concessione l'area pomicifera non doveva al momento della scadenza della stessa attuare i cosidetti "profili di abbandono" e lasciare la cava "in sicurezza"?
Ovviamente non ci riferiamo all' agosto del 2007, quando il tutto venne sequestrato proprio perchè i magistrati ritennero si stesse continuando a scavare nonostante la concessione scaduta, ma a qualche tempo prima...e cioè alla scadenza della concessione..o dell'allora accordata proroga sindacale..
Ribadiamo siamo profani in materia e ci piacerebbe che, chi è più competente di noi, desse una risposta al quesito. Anche perchè se il nostro dubbio fosse fondato non dovremmo stare a parlare di "messa in sicurezza a titolo gratuito" ma di "messa in sicurezza" non effettuata!
MESSINA: PRESTIGIACOMO, RISORSE ANTI-DISSESTO IN FINANZIARIA
(ansa ambiente) Contro il dissesto idrogeologico ''occorre un serio programma di risorse ordinarie in Finanziaria a partire da quest'anno'' per un ''programma pluriennale'' che si faccia subito carico ''delle situazione a piu' alto rischio''. ''Ho presentato queste richieste al Governo e credo che il Governo rispondera' in maniera adeguata'. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, rispondendo durante un Question Time alla Camera sull'emergenza Messina e dissesto idrogeologico. Il ministro ha sottolineato come sulla questione dissesto ''c'e' stata una sottovalutazione storica'' e una ''cronica disattenzione'' rispetto alla quale ''occorre un intervento serio''. In particolare il capitolo fondi. In dieci anni 250 milioni di euro sono stati investiti sulla difesa del suolo ma, ha sottolineato Prestigiacomo ''per far fronte alle catastrofi naturali sono stati spesi 2,5 miliardi l'anno''. Da qui la necessita' di "investire in prevenzione'' ma anche vigilare perche' le risorse vengano spese per questa finalita'.
LIPARI: LEGALITA’ E SVILUPPO di Aldo Natoli
(Aldo Natoli)Sono molte le segnalazioni che giungono dai cittadini ai vari Notiziari che evidenziano lo stato di abbandono in cui versano le nostre isole ed il crescente degrado culturale e sociale.
Oggi il Paese vive senza regole e quelle poche che esistono non vengono rispettate, o peggio ancora, non vengono fatte rispettare. E’ vietata la collocazione di infissi in alluminio, ed ecco che il nostro centro storico si sta riempiendo di questo tipo di strutture. I portatori di handicap hanno diritto ad avere un passaggio riservato sui marciapiedi, e subito si collocano i lampioni che ne impediscono il passaggio, e così via. Naturalmente queste sono piccolezze dinanzi a situazioni molto più vistose che si riscontrano nella gestione del Suolo Pubblico, dell’Urbanistica, dei LL.PP. e dei servizi vari.
Oggi siamo giunti al punto che se ad un cittadino viene negato il rilascio legittimo di un documento, e questi ricorre a quanti si presume abbiano il dovere di dare “certezza di diritto” e garantire la legalità nell’Ente, s’imbatte in tanti “Ponzio Pilato”. S’impone una riflessione generale, dalle Istituzioni ai cittadini, perché tutti ci siamo abituati a “tirare la coperta”. A mio parere bisogna ridisegnare un nuovo modello di vita sociale, culturale e di sviluppo economico. Bisogna dettare delle regole ben precise che tutti dobbiamo rispettare. L’identikit di un Amministratore non deve essere dato dall’orticello di voti che gestisce lui o chi lo rappresenta, ma bensì dalle sue competenze specifiche nel settore che gli viene assegnato. L’improvvisazione non ripaga e non giova a nessuno. Bisogna premiare la meritocrazia e la professionalità. Oggi possiamo contare su dei giovani meravigliosi preparati ed istruiti che hanno bisogno soltanto di acquisire delle esperienze. Dobbiamo essere in grado di valutarli, di affiancarli, per preparare la futura classe politica. I posti di lavoro debbono essere occupati dai più meritevoli. Bisogna smetterla di far entrare dalla porta chi esce dalla finestra, con incarichi particolari o con l’assunzione di figli e nipoti. Poi, poca importa se negli uffici turistici si collocano persone che non conoscono lingue straniere. E’ impensabile che alle soglie del 2010 si debbano dare delle informazioni turistiche con il “linguaggio dei segni”. Nel nostro Comune da anni, tra bandi e controbandi, ruotano sempre le stesse persone. Viene spontaneo damandarsi se gli altri giovani sono tutti deficienti. E’ quindi l’ora di svegliarsi.
Ricordo che il Cardinale Pappalardo in una delle tante omelie contro la mafia ebbe a dire: Palermo alzati! Ben lungi da me considerarmi un personaggio di tanta autorevolezza. Ma come vecchio amministratore del nostro Comune mi permetto appropriarmi di questo monito, e dico: Lipari alzati! Le insidie, che il dottore Michele Giacomantonio ha evidenziato la sera dell’otto agosto al Centro Studi nel suo intervento, che mi permetto giudicare coraggioso, se già non albergano nei meandri del Palazzo sono sicuramente dietro l’angolo. Tocca a noi, Istituzioni e cittadini, vigilare affinché ciò non avvenga prendendo delle decisioni non a parole ma con fatti concreti, sul quello che deve essere il nostro futuro e quello dei nostri giovani, tenendo ben presente che la politica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto non è più percorribile, e che con i tempi che corrono risalire dal fondo, in cui stiamo precipitando, sarà sempre più difficile.
Oggi il Paese vive senza regole e quelle poche che esistono non vengono rispettate, o peggio ancora, non vengono fatte rispettare. E’ vietata la collocazione di infissi in alluminio, ed ecco che il nostro centro storico si sta riempiendo di questo tipo di strutture. I portatori di handicap hanno diritto ad avere un passaggio riservato sui marciapiedi, e subito si collocano i lampioni che ne impediscono il passaggio, e così via. Naturalmente queste sono piccolezze dinanzi a situazioni molto più vistose che si riscontrano nella gestione del Suolo Pubblico, dell’Urbanistica, dei LL.PP. e dei servizi vari.
Oggi siamo giunti al punto che se ad un cittadino viene negato il rilascio legittimo di un documento, e questi ricorre a quanti si presume abbiano il dovere di dare “certezza di diritto” e garantire la legalità nell’Ente, s’imbatte in tanti “Ponzio Pilato”. S’impone una riflessione generale, dalle Istituzioni ai cittadini, perché tutti ci siamo abituati a “tirare la coperta”. A mio parere bisogna ridisegnare un nuovo modello di vita sociale, culturale e di sviluppo economico. Bisogna dettare delle regole ben precise che tutti dobbiamo rispettare. L’identikit di un Amministratore non deve essere dato dall’orticello di voti che gestisce lui o chi lo rappresenta, ma bensì dalle sue competenze specifiche nel settore che gli viene assegnato. L’improvvisazione non ripaga e non giova a nessuno. Bisogna premiare la meritocrazia e la professionalità. Oggi possiamo contare su dei giovani meravigliosi preparati ed istruiti che hanno bisogno soltanto di acquisire delle esperienze. Dobbiamo essere in grado di valutarli, di affiancarli, per preparare la futura classe politica. I posti di lavoro debbono essere occupati dai più meritevoli. Bisogna smetterla di far entrare dalla porta chi esce dalla finestra, con incarichi particolari o con l’assunzione di figli e nipoti. Poi, poca importa se negli uffici turistici si collocano persone che non conoscono lingue straniere. E’ impensabile che alle soglie del 2010 si debbano dare delle informazioni turistiche con il “linguaggio dei segni”. Nel nostro Comune da anni, tra bandi e controbandi, ruotano sempre le stesse persone. Viene spontaneo damandarsi se gli altri giovani sono tutti deficienti. E’ quindi l’ora di svegliarsi.
Ricordo che il Cardinale Pappalardo in una delle tante omelie contro la mafia ebbe a dire: Palermo alzati! Ben lungi da me considerarmi un personaggio di tanta autorevolezza. Ma come vecchio amministratore del nostro Comune mi permetto appropriarmi di questo monito, e dico: Lipari alzati! Le insidie, che il dottore Michele Giacomantonio ha evidenziato la sera dell’otto agosto al Centro Studi nel suo intervento, che mi permetto giudicare coraggioso, se già non albergano nei meandri del Palazzo sono sicuramente dietro l’angolo. Tocca a noi, Istituzioni e cittadini, vigilare affinché ciò non avvenga prendendo delle decisioni non a parole ma con fatti concreti, sul quello che deve essere il nostro futuro e quello dei nostri giovani, tenendo ben presente che la politica del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto non è più percorribile, e che con i tempi che corrono risalire dal fondo, in cui stiamo precipitando, sarà sempre più difficile.
Brevi
Serra(Lipari) Riprendono le Celebrazioni eucaristiche- Da domenica prossima- così come ci informa il signor Mimmo Ziino- sarà di nuovo celebrata la Santa Messa nella chiesa di Maria SS.ma Assunta di Serra. L'orario della Santa Messa è alle 18.00
Lipari: E' sempre tempo di "souvenir degradanti" - Non si placa a Lipari il fenomeno del deposito indiscriminato di suppelletili varie in ogni zona, anche in quelle del centro che in teoria(ma solo in questa) dovrebbero essere più controllate. Stamani, come si evince dalla foto, proprio davanti alla scuola elementare di Lipari centro, dietro ai cassonetti dei rifiuti sono spuntate una bella rete ed un altrettanto "godibile" materasso.
Per i giovanissimi che frequentano la scuola sicuramente una "bella lezione" di educazione civica e di "corretto" smaltimento dei rifiuti.
Messina: Bertolaso, 40 mln di aiuti.- Domani sara' emanata un'ordinanza di Protezione civile che stanzia 20 milioni per le prime emergenze dopo il disastro di Messina. Altri 20 erano stati stanziati dalla Sicilia. Lo dice il capo della Protezione civile Bertolaso, secondo cui il bilancio e' fermo a 25 vittime accertate e 10 dispersi, ma potrebbero esserci tra i morti immigrati non segnalati. Intanto la foce del Nisi e' stata individuata come deposito temporaneo dei detriti provenienti dagli scavi dei soccorritori
MESSINA: 90 COMUNI DELLA PROVINCIA SU 108 AD ALTO RISCHIO IDROGEOLOGICO- Novanta comuni della provincia di Messina su 108 sono a elevato rischio idrogeologico. Il dato emerge da uno studio sul territorio siciliano del servizio difesa del suolo della Regione che ha preparato i piani di assestamento idrogeologico della Sicilia (Pai). La provincia di Messina e' quella che piu' delle altre richiederebbe massicci interventi di messa in sicurezza ma le risorse finora impegnate non sono sufficienti.
Lipari: E' sempre tempo di "souvenir degradanti" - Non si placa a Lipari il fenomeno del deposito indiscriminato di suppelletili varie in ogni zona, anche in quelle del centro che in teoria(ma solo in questa) dovrebbero essere più controllate. Stamani, come si evince dalla foto, proprio davanti alla scuola elementare di Lipari centro, dietro ai cassonetti dei rifiuti sono spuntate una bella rete ed un altrettanto "godibile" materasso.
Per i giovanissimi che frequentano la scuola sicuramente una "bella lezione" di educazione civica e di "corretto" smaltimento dei rifiuti.
Messina: Bertolaso, 40 mln di aiuti.- Domani sara' emanata un'ordinanza di Protezione civile che stanzia 20 milioni per le prime emergenze dopo il disastro di Messina. Altri 20 erano stati stanziati dalla Sicilia. Lo dice il capo della Protezione civile Bertolaso, secondo cui il bilancio e' fermo a 25 vittime accertate e 10 dispersi, ma potrebbero esserci tra i morti immigrati non segnalati. Intanto la foce del Nisi e' stata individuata come deposito temporaneo dei detriti provenienti dagli scavi dei soccorritori
MESSINA: 90 COMUNI DELLA PROVINCIA SU 108 AD ALTO RISCHIO IDROGEOLOGICO- Novanta comuni della provincia di Messina su 108 sono a elevato rischio idrogeologico. Il dato emerge da uno studio sul territorio siciliano del servizio difesa del suolo della Regione che ha preparato i piani di assestamento idrogeologico della Sicilia (Pai). La provincia di Messina e' quella che piu' delle altre richiederebbe massicci interventi di messa in sicurezza ma le risorse finora impegnate non sono sufficienti.
Lipari: L'intervento a Porticello nella cava (Dalla Gazzetta del sud di oggi)
Lipari Provvedimento del sostituto Massara dopo la caduta di massi e detriti sulla strada
Dissequestrata la cava
Salvatore Sarpi- Lipari
La questione dei detriti di pomice finiti sulla Provinciale e probabile causa di ben più consistenti danni trova un significativom seppur temporaneo sbocco,
La Procura della Repubblica di Barcellona ha infatti concesso il via libera per un momentaneo dissequestro dell'area pomicifera di Porticello. Un dissequestro finalizzato all'ormai indispensabile intervento di prevenzione del rischio idro-geologico legato alla cava ex Pumex. Cava dalla quale, sempre più spesso, in occasioni di precipitazioni intense si distaccano consistenti quantitativi di pomice e massi che finiscono nella limitrofa sede stradale mettendo in pericolo la pubblica incolumità e che rischiano, in caso di eventi meteo più consistenti, di generare situazioni a forte rischio per gli abitati di Porticello-Acquacalda.
L'ok è arrivato ieri mattino da parte del dottor Francesco Massara che ha autorizzato il comune di Lipari e la Provincia regionale di Messina ad intervenire, per quanto di loro competenza, al fine di creare le necessarie condizioni di sicurezza.
Ad operare sarà la ditta liparese di Franco Pittari e figlio. I sigilli ad uno dei cancelli della cava sono stati rimossi ieri pomeriggio ad opera di un carabiniere della stazione di Lipari e subito dopo si è proceduto a prendere possesso dell'area e ad effettuare i primi necessari lavori di bonifica. L'intervento non è sicuramente dei più facili e richiederà solo per l'area di cava dai quattro ai cinque giorni di lavoro.
Da quanto trapela, dopo il sopralluogo effettuato dalla ditta incaricata, dal geologo e dirigente del IV settore Domenico Russo, dal geometra Vito Torre della Provincia e da Carmelo Maieli, responsabile del distaccamento forestale delle Eolie, a circa mezza costa di quella che era l'area di cava, una frana di enormi proporzioni ha creato un ammasso di un notevole quantitativo di pomice e pietre che ha di fatto bloccato quello che era il canale di deflusso delle acque incanalandole, in modo forzoso, verso l'area oggetto adesso di continui sversamenti sulla sede stradale.
In quella zona, tra l'altro, si è creato una specie di invaso che, in caso di ulteriori piogge, potrebbe scatenare una vera e propria catastrofe.
Subito dopo questo intervento, che la ditta Pittari effettuerà per conto del comune i lavori si sposteranno sulla strada provinciale, in atto chiusa al traffico con apposita ordinanza, dove dovrà essere ricostruito il muro delimitatorio spazzato via nei giorni scorsi ed "alleggerita" la parte del costone pomicifero che grava sulla stessa.
Si parla della rimozione di diverse tonnellate di materiale. Questi ultimi due interventi saranno effettuati a spese della Provincia. Si tratta è bene dirlo di un necessario intervento tampone che non può comunque prescindere dalla totale messa in sicurezza dell'area di cava, letteralmente abbandonata dal 31 agosto del 2007 giorno in cui la Procura dispose il sequestro, per reati di natura ambientale, non solo di quell'area ma anche dello stabilimento Pumex e della zona di Punta Castagna. Questione, com'è noto, sollevata dopo i sopralluoghi degli esperti dell'Unesco che ha riconosciuto le Eolie patrimonio dell'umanità.
Dissequestrata la cava
Salvatore Sarpi- Lipari
La questione dei detriti di pomice finiti sulla Provinciale e probabile causa di ben più consistenti danni trova un significativom seppur temporaneo sbocco,
La Procura della Repubblica di Barcellona ha infatti concesso il via libera per un momentaneo dissequestro dell'area pomicifera di Porticello. Un dissequestro finalizzato all'ormai indispensabile intervento di prevenzione del rischio idro-geologico legato alla cava ex Pumex. Cava dalla quale, sempre più spesso, in occasioni di precipitazioni intense si distaccano consistenti quantitativi di pomice e massi che finiscono nella limitrofa sede stradale mettendo in pericolo la pubblica incolumità e che rischiano, in caso di eventi meteo più consistenti, di generare situazioni a forte rischio per gli abitati di Porticello-Acquacalda.
L'ok è arrivato ieri mattino da parte del dottor Francesco Massara che ha autorizzato il comune di Lipari e la Provincia regionale di Messina ad intervenire, per quanto di loro competenza, al fine di creare le necessarie condizioni di sicurezza.
Ad operare sarà la ditta liparese di Franco Pittari e figlio. I sigilli ad uno dei cancelli della cava sono stati rimossi ieri pomeriggio ad opera di un carabiniere della stazione di Lipari e subito dopo si è proceduto a prendere possesso dell'area e ad effettuare i primi necessari lavori di bonifica. L'intervento non è sicuramente dei più facili e richiederà solo per l'area di cava dai quattro ai cinque giorni di lavoro.
Da quanto trapela, dopo il sopralluogo effettuato dalla ditta incaricata, dal geologo e dirigente del IV settore Domenico Russo, dal geometra Vito Torre della Provincia e da Carmelo Maieli, responsabile del distaccamento forestale delle Eolie, a circa mezza costa di quella che era l'area di cava, una frana di enormi proporzioni ha creato un ammasso di un notevole quantitativo di pomice e pietre che ha di fatto bloccato quello che era il canale di deflusso delle acque incanalandole, in modo forzoso, verso l'area oggetto adesso di continui sversamenti sulla sede stradale.
In quella zona, tra l'altro, si è creato una specie di invaso che, in caso di ulteriori piogge, potrebbe scatenare una vera e propria catastrofe.
Subito dopo questo intervento, che la ditta Pittari effettuerà per conto del comune i lavori si sposteranno sulla strada provinciale, in atto chiusa al traffico con apposita ordinanza, dove dovrà essere ricostruito il muro delimitatorio spazzato via nei giorni scorsi ed "alleggerita" la parte del costone pomicifero che grava sulla stessa.
Si parla della rimozione di diverse tonnellate di materiale. Questi ultimi due interventi saranno effettuati a spese della Provincia. Si tratta è bene dirlo di un necessario intervento tampone che non può comunque prescindere dalla totale messa in sicurezza dell'area di cava, letteralmente abbandonata dal 31 agosto del 2007 giorno in cui la Procura dispose il sequestro, per reati di natura ambientale, non solo di quell'area ma anche dello stabilimento Pumex e della zona di Punta Castagna. Questione, com'è noto, sollevata dopo i sopralluoghi degli esperti dell'Unesco che ha riconosciuto le Eolie patrimonio dell'umanità.
Lipari: A Porticello strada provinciale quasi "in sospeso" sulle voragini
Prosegue anche stamattina l'intervento della ditta Pittari e figlio di Lipari nella cava di Porticello per ricreare le condizioni ideali per eliminare il rischio idro-geologico venutosi a creare a mezza costa per via di una frana.
Intanto si aggrava sempre più la situazione sull'arteria stradale che si sviluppa prima dell'area di cava.
Le voragini, venutesi a creare(lato mare) proprio in prossimità dei due ponti e da noi evidenziate oltre un anno fa, si sono ulteriormente "dilatate".
Come visibile dalle tre foto scattate ieri tra la voragine e il muro su cui poggia la strada non ci sono più di cinquanta centimetri. Inutile dire che il rischio è elevato e che interventi non sono più procrastinabili.
Intanto si aggrava sempre più la situazione sull'arteria stradale che si sviluppa prima dell'area di cava.
Le voragini, venutesi a creare(lato mare) proprio in prossimità dei due ponti e da noi evidenziate oltre un anno fa, si sono ulteriormente "dilatate".
Come visibile dalle tre foto scattate ieri tra la voragine e il muro su cui poggia la strada non ci sono più di cinquanta centimetri. Inutile dire che il rischio è elevato e che interventi non sono più procrastinabili.
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