Lipari Provvedimento del sostituto Massara dopo la caduta di massi e detriti sulla strada
Dissequestrata la cava
Salvatore Sarpi- Lipari
La questione dei detriti di pomice finiti sulla Provinciale e probabile causa di ben più consistenti danni trova un significativom seppur temporaneo sbocco,
La Procura della Repubblica di Barcellona ha infatti concesso il via libera per un momentaneo dissequestro dell'area pomicifera di Porticello. Un dissequestro finalizzato all'ormai indispensabile intervento di prevenzione del rischio idro-geologico legato alla cava ex Pumex. Cava dalla quale, sempre più spesso, in occasioni di precipitazioni intense si distaccano consistenti quantitativi di pomice e massi che finiscono nella limitrofa sede stradale mettendo in pericolo la pubblica incolumità e che rischiano, in caso di eventi meteo più consistenti, di generare situazioni a forte rischio per gli abitati di Porticello-Acquacalda.
L'ok è arrivato ieri mattino da parte del dottor Francesco Massara che ha autorizzato il comune di Lipari e la Provincia regionale di Messina ad intervenire, per quanto di loro competenza, al fine di creare le necessarie condizioni di sicurezza.
Ad operare sarà la ditta liparese di Franco Pittari e figlio. I sigilli ad uno dei cancelli della cava sono stati rimossi ieri pomeriggio ad opera di un carabiniere della stazione di Lipari e subito dopo si è proceduto a prendere possesso dell'area e ad effettuare i primi necessari lavori di bonifica. L'intervento non è sicuramente dei più facili e richiederà solo per l'area di cava dai quattro ai cinque giorni di lavoro.
Da quanto trapela, dopo il sopralluogo effettuato dalla ditta incaricata, dal geologo e dirigente del IV settore Domenico Russo, dal geometra Vito Torre della Provincia e da Carmelo Maieli, responsabile del distaccamento forestale delle Eolie, a circa mezza costa di quella che era l'area di cava, una frana di enormi proporzioni ha creato un ammasso di un notevole quantitativo di pomice e pietre che ha di fatto bloccato quello che era il canale di deflusso delle acque incanalandole, in modo forzoso, verso l'area oggetto adesso di continui sversamenti sulla sede stradale.
In quella zona, tra l'altro, si è creato una specie di invaso che, in caso di ulteriori piogge, potrebbe scatenare una vera e propria catastrofe.
Subito dopo questo intervento, che la ditta Pittari effettuerà per conto del comune i lavori si sposteranno sulla strada provinciale, in atto chiusa al traffico con apposita ordinanza, dove dovrà essere ricostruito il muro delimitatorio spazzato via nei giorni scorsi ed "alleggerita" la parte del costone pomicifero che grava sulla stessa.
Si parla della rimozione di diverse tonnellate di materiale. Questi ultimi due interventi saranno effettuati a spese della Provincia. Si tratta è bene dirlo di un necessario intervento tampone che non può comunque prescindere dalla totale messa in sicurezza dell'area di cava, letteralmente abbandonata dal 31 agosto del 2007 giorno in cui la Procura dispose il sequestro, per reati di natura ambientale, non solo di quell'area ma anche dello stabilimento Pumex e della zona di Punta Castagna. Questione, com'è noto, sollevata dopo i sopralluoghi degli esperti dell'Unesco che ha riconosciuto le Eolie patrimonio dell'umanità.