(Christian Del Bono) Si è concluso il convegno dal titolo "Aree Marine Protette e Biodiversità - Opportunità per lo Sviluppo Territoriale", organizzato dal CEA Eolie con il supporto del Rotary Club Lipari e della Federalberghi delle Isole Eolie.
I lavori sono stati aperti dal Presidente del CEA, Enzo Donato, al quale sono seguiti gli interventi del Vicesindaco di S. Marina Salina, Luigi Follone, dell'Assessore alla Cultura e ai beni ambientali del Comune di Leni, Giacomo Montecristo, dell'Assessore al Turismo del Comune di Malfa, Clara Rametta, dell'Assessore alla Programmazione del Comune di Lipari Ivan Ferlazzo, del Presidente del Rotary Club Lipari, Emanuele Carnevale e del Presidente di Federalberghi Isole Eolie, Christian Del Bono.
Sin dagli interventi iniziali è emerso il manifesto interesse verso l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie. Obiettivo da raggiungere attraverso un processo partecipato che consenta il diretto coinvolgimento di tutti i portatori di interesse.
Molto interessanti anche gli interventi di Aldo Messina, Sindaco di Ustica (Area Marina Protetta sin dal 1986) e di Vincenzo Incontro, Direttore dell'Area Marina Protetta del Plemmirio. Il primo, oltre a sottolineare gli indiscussi benefici derivanti dall'istituzione dell'AMP ha ribadito l'importanza di mantenere il controllo e la gestione della stessa a livello locale.
Vincenzo Incontro ha evidenziato i considerevoli passi avanti fatti dalla Penisola Maddalena (prospiciente Siracusa) da quando è stata istituita l'AMP del Plemmirio sia in termini di ripopolamento delle specie ittiche sia in termini di maggiori opportunità occupazionali dovute allo sviluppo di forme di turismo alternativo e a campagne di marketing ed interventi mirati alla valorizzazione ambientale e turistica dell'area. In tale direzione anche l'intervento di Sebastiano Venneri che ha illustrato l'esempio positivo di altre AMP italiane che, superato lo scetticismo iniziale, godono adesso di innumerevoli benefici.
L'iter istitutivo di un'area marina protetta prevede che si disponga di un quadro aggiornato di conoscenze sull'ambiente naturale e sulle attività socio-economiche dell'area. In tale direzione gli interventi della Prof.ssa Rosso che ha illustrato lo studio consegnato al Ministero dal Prof. Di Geronimo nel 2000 - evidenziando come da allora altri studi abbiano arricchito notevolmente il patrimonio di conoscenze relative all'ambiente naturale eoliano - e di Pietro Lo Cascio che, nell'illustrare l'intervento dell'assente Enrico Navarra, ha sottolineato la presenza e l'opportunità di poter utilizzare a tal fine anche il piano gestione redatto per le aree SIC e ZPS.
Stefano Donati, della segreteria tecnica del Ministero dell'Ambiente, ha presentato e chiarito l'iter istitutivo e il sistema attuale delle AMP italiane, sottolineando l'importanza che le amministrazioni locali si attivino per richiedere il ripristino dell'istruttoria attraverso la quale arrivare alla creazione della AMP.
Ha concluso i lavori il Sindaco di Lipari il quale ha dichiarato la ferma intenzione della propria amministrazione a compiere, rapidamente, tutti i passi necessari per l'istituzione dell'Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
Riteniamo che la dichiarazione del Sindaco di Lipari, unitamente a quelle dei rappresentanti dei comuni di Leni, Malfa e Santa Marina Salina, rappresenti una scelta fondamentale verso l'ideazione e l'attuazione di un modello di sviluppo che si sganci e crei delle concrete alternative al binomio sole-mare.
L'AMP delle Eolie oltre a fornire un'imperdibile occasione di conservazione del nostro ambiente naturale e a rappresentare un potente strumento di educazione al rispetto dello stesso, può diventare una notevole fonte di ricchezza per tutte le attività produttive coinvolte dal settore turistico, contribuendo significativamente ad incrementare i flussi turistici nei periodi di bassa stagione e migliorando il posizionamento e l'immagine del nostro sistema turistico.