E' ufficiale. L'Udc si presenta alle prossime amministrative a Barcellona P.G. e Lipari con due candidature di partito: si tratta di Carmelo Torre a Barcellona P.G. e Marco Giorgianni a Lipari.
La decisione è stata approvata questa mattina dal comitato provinciale e cittadino, che si e' riunito in seduta congiunta nei locali dell'Istituto Ignatianum. Sono interventuti, il presidente dei senatori dell'Udc e coordinatore regionale Sicilia, Gianpiero D'Alia; il deputato nazionale alla Camera, Pippo Naro; il parlamentare regionale dei centristi, Giovanni Ardizzone, il segretario provinciale, Matteo Francilia; il segretario cittadino, Biagio Bonfiglio, il presidente provinciale, Giorgio Muscolino ed il presidente cittadino, Pippo Morano.
"Riteniamo che intorno ai nomi di Torre e Giorgianni - ha detto Francilia nel suo intervento - possiamo costruire un progetto alternativo per una buona amministrazione di questi due importanti centri della provincia di Messina".
Alla fine dell'assemblea, sempre Francilia ha comunicato i nomi dei due nuovi segretari amministrativi del partito, quello provinciale, Giovanni Capillo e quello comunale, Diego Perrone. Entrambi sono stati eletti per acclamazione. Infine, all'interno dei comitati provinciale e cittadino, è stata eletta la direzione provinciale e cittadina. Le direzioni, nelle prossime settimane, si riuniranno per definire la divisione del partito provinciale nei diversi dipartimenti
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sabato 4 febbraio 2012
Lo Cascio segnala nuova discarica abusiva
Al Signor Sindaco
del Comune di Lipari
e p.c. al Comandante della P.M.
del Comune di Lipari
agli organi di stampa
Gentile Signor Sindaco,
mi è stata recentemente segnalata la presenza di una nuova discarica abusiva, questa volta localizzata all’inizio della strada comunale che da Pianoconte conduce a Fontanelle. L’abbandono dei rifiuti (come può evincersi dalla foto che allego, si tratta soprattutto di materiale di risulta) dovrebbe essere avvenuto da pochi giorni, poiché chi mi ha inoltrato la segnalazione era passato poco tempo prima lungo la stessa strada e non ne aveva notato la presenza. Come forse lei sa, si tratta di un percorso che riveste grande rilievo paesaggistico, abitualmente frequentato da molti visitatori: sarebbe davvero imbarazzante lasciare questo segno rivelatore di una profonda inciviltà a stazionare sul ciglio della strada, come gran parte delle discariche abusive presenti nel nostro territorio; in questo caso, però, il luogo è facilmente accessibile e sarebbe possibile – con un intervento celere e non complesso – rimuovere i rifiuti abbandonati. Mi auguro pertanto che questa richiesta non resti inascoltata e che lei dia immediate disposizioni per un intervento quanto più possibile rapido, inoltrando gentilmente la presente al comandante della P.M. per individuare – o almeno tentare di individuare – gli autori di questo reato.
Distinti saluti
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra Ecologia Libertà
Vergogna, vergogna, vergogna (di Giovanni Giardina)
Gentile direttore,
voglia gentilmente accogliere e rendere pubblico lo sfogo, la rabbia di un comune cittadino costretto a vivere, come altri ,tormentato dai continui pagamenti ,aumenti di ogni genere, che spingono sempre piu’ alla disperazione, perche’ gia’ afflitti da sacrifici per la sopravvivenza e che in cambio dei comuni diritti, ricevono solo mortificazioni. Mi riferisco agli addetti dei pubblici servizi: banche, poste, ospedali, ambulatori,negozi, farmacie, trasporti, catasto,Comune ecc…Tutti come noi, esauriti, depressi, spesso arroganti ed intolleranti.
Censimento:. Per ben tre volte sono venuti a casa , gente che mi doveva aiutare a compilare il questonario; non sapevano neanche da dove iniziare, alla fine sono stato io ad istruire loro..
Contratto dell’acqua da firmare . Dopo aver gia’ pagato, sono ancora indeciso se firmarlo, poiche’ a mio modesto parere , e’ un contratto con articoli inacettabili e per lo piu’ vessatori. Ma nessuno ne parla, perche’sono tutti presi dall’alleanze. Per ultimo proprio oggi ha bussato alla mia porta un povero ragazzo che aveva l’incarico di rilevare le letture dei contatori dell’acqua, senza un’elenco di nominativi, indirizzi, munito solo di carta e penna; mi sono talmente intenerito, che mi sono messo a disposizione per accompagnarlo almeno nella mia zona e ho constatato che le letture erano rilevate solo dalla matricola dei contatori, posta ai bordi degli stessi difficilmente riscontrabili e in parte illeggibili poiche’ sporchi , alcuni vecchi e privi di manutenzione. POVERI NOI !
Esenzioni ticket : Medici, farmacie, ospedali…….. no comment !
Rifiuti differenziati .Giorni fa , una donna bussa e ci consegna un cartoncino dove era illustrato come differenziare, alle prime domande rispose che: a giorni sarebbero venuti altri a consegnare i sacchetti e avrebbero spiegato tutto.. Dalle notizie riportate dal talloncino intanto leggevo :
(Viola ,frazione secca ) ( Marrone, frazione umida ) ( Cartone, carta e cartone ) ( Verde, vetro, baraXttoli )
( Gialli, plastica )
Trascorsi alcuni giorni, oggi spuntano due e portano i sacchetti che non corrispondevano assolutamente a quanto descritto nel cartoncino precedente, e alla mie domande di chiarimento mi risposero : e lo chiede a noi? Gli e lo vada a chiedere alla donna che e’gia’ passata giorni prima . Conclusioni ! : ( sacchetti con colori diversi da quelli illustrati sul cartoncino ) Che confusione ! Segnalazione ai responsabili !” Unni mi chiovi mi sciddica”
Ora mi chiedo se e’ possibile che un cittadino venga trattato in questo modo, specie se educato e pronto a collaborare.? Oggi siamo tutti trattati a pesci in faccia e costretti a pagare senza avere in cambio nulla , specie gli anziani che gia’vivono la disperazione, l’ abbandono, privi di assistenza, aiuto, diritti ,e che dignitosamente,
aspettano solo di morire serenamente.
VERGOGNA ! VERGOGNA !
Nel dubbio, mi sono anche rivolto ad un’amico Veterinario, se per caso fosse a conoscenza di qualche virus che sta distruggendo il cervello umano e se ci fosse ancora rimedio con qualche vaccino? Mi sono visto rispondere:
Ormai e’ inutile buttare altri quattrini: Siamo tutti da abbattere !
Di quale politica e programmi si continua a parlare , se non si e’ piu in grado di gestire la semplice quotidianita’ ? W gli indignatos, W i forconi !
Il cittadino che sempre e puntualmente paga le tasse : Giovanni Giardina
Lipari - 04 – 02 – 2012
voglia gentilmente accogliere e rendere pubblico lo sfogo, la rabbia di un comune cittadino costretto a vivere, come altri ,tormentato dai continui pagamenti ,aumenti di ogni genere, che spingono sempre piu’ alla disperazione, perche’ gia’ afflitti da sacrifici per la sopravvivenza e che in cambio dei comuni diritti, ricevono solo mortificazioni. Mi riferisco agli addetti dei pubblici servizi: banche, poste, ospedali, ambulatori,negozi, farmacie, trasporti, catasto,Comune ecc…Tutti come noi, esauriti, depressi, spesso arroganti ed intolleranti.
Censimento:. Per ben tre volte sono venuti a casa , gente che mi doveva aiutare a compilare il questonario; non sapevano neanche da dove iniziare, alla fine sono stato io ad istruire loro..
Contratto dell’acqua da firmare . Dopo aver gia’ pagato, sono ancora indeciso se firmarlo, poiche’ a mio modesto parere , e’ un contratto con articoli inacettabili e per lo piu’ vessatori. Ma nessuno ne parla, perche’sono tutti presi dall’alleanze. Per ultimo proprio oggi ha bussato alla mia porta un povero ragazzo che aveva l’incarico di rilevare le letture dei contatori dell’acqua, senza un’elenco di nominativi, indirizzi, munito solo di carta e penna; mi sono talmente intenerito, che mi sono messo a disposizione per accompagnarlo almeno nella mia zona e ho constatato che le letture erano rilevate solo dalla matricola dei contatori, posta ai bordi degli stessi difficilmente riscontrabili e in parte illeggibili poiche’ sporchi , alcuni vecchi e privi di manutenzione. POVERI NOI !
Esenzioni ticket : Medici, farmacie, ospedali…….. no comment !
Rifiuti differenziati .Giorni fa , una donna bussa e ci consegna un cartoncino dove era illustrato come differenziare, alle prime domande rispose che: a giorni sarebbero venuti altri a consegnare i sacchetti e avrebbero spiegato tutto.. Dalle notizie riportate dal talloncino intanto leggevo :
(Viola ,frazione secca ) ( Marrone, frazione umida ) ( Cartone, carta e cartone ) ( Verde, vetro, baraXttoli )
( Gialli, plastica )
Trascorsi alcuni giorni, oggi spuntano due e portano i sacchetti che non corrispondevano assolutamente a quanto descritto nel cartoncino precedente, e alla mie domande di chiarimento mi risposero : e lo chiede a noi? Gli e lo vada a chiedere alla donna che e’gia’ passata giorni prima . Conclusioni ! : ( sacchetti con colori diversi da quelli illustrati sul cartoncino ) Che confusione ! Segnalazione ai responsabili !” Unni mi chiovi mi sciddica”
Ora mi chiedo se e’ possibile che un cittadino venga trattato in questo modo, specie se educato e pronto a collaborare.? Oggi siamo tutti trattati a pesci in faccia e costretti a pagare senza avere in cambio nulla , specie gli anziani che gia’vivono la disperazione, l’ abbandono, privi di assistenza, aiuto, diritti ,e che dignitosamente,
aspettano solo di morire serenamente.
VERGOGNA ! VERGOGNA !
Nel dubbio, mi sono anche rivolto ad un’amico Veterinario, se per caso fosse a conoscenza di qualche virus che sta distruggendo il cervello umano e se ci fosse ancora rimedio con qualche vaccino? Mi sono visto rispondere:
Ormai e’ inutile buttare altri quattrini: Siamo tutti da abbattere !
Di quale politica e programmi si continua a parlare , se non si e’ piu in grado di gestire la semplice quotidianita’ ? W gli indignatos, W i forconi !
Il cittadino che sempre e puntualmente paga le tasse : Giovanni Giardina
Lipari - 04 – 02 – 2012
In dialogo con Pietro Lo Cascio (di Michele Giacomantonio)
Caro Pietro,
rispondo alla tua nota non per spirito di polemica ma perché credo che una discussione serena possa essere di aiuto ad una campagna elettorale ancora molto confusa ma dove temo che i personalismi la vincano sui programmi ed i progetti.
Tu poni un problema serio quello del trasformismo cioè del cambio di posizione rispetto ai problemi per opportunismo. Ci può essere anche questo ma non c’è necessariamente solo questo. Nel mio primo intervento io ho fatto degli esempi che non hanno niente a che vedere col trasformismo e l’opportunismo ma pongono il problema di una più approfondita conoscenza dei problemi che possono cambiare decisamente nelle persone il giudizio su di essi. Non credo di capire bene che cosa vuol dire “identità e riconoscibilità” soprattutto a livello locale dove i problemi si aggravano di giorno in giorno ( vedi le ultime notizie sui tagli ai trasporti e le risposte degli armatori). Non sempre a livello locale identità nazionali hanno una loro pregnanza e giustificazione soprattutto di fronte ad un elettorato spesso poco educato alla dialettica politica.
Ed è qui credo che si innesti il discorso su “destra” e “sinistra”. Innanzitutto permettimi di precisare che io non ho detto che questi termini “abbiano perso il loro significato originario” ma che hanno perso “molto del loro significato originario”. Tu sai bene come, soprattutto nel nostro paese, essi hanno avuto a fondamento, da una parte, la centralità della classe operaia e, dall’altra, l’interclassismo o peggio l’egemonia della classe dominante. Oggi la centralità della classe operaia non esiste più e ci troviamo di fronte ad una stratificazione sociale molto più complessa dove l’emarginazione sociale assume un peso sempre più inquietante. Esiste invece sempre l’egemonia dei ceti dominanti ma è divenuta più subdola anche perché più evanescenti sono divenuti questi ceti. A meno di non volerli individuare – come qualcuno fa nelle discussioni eoliane su face book – con i banchieri tout court mettendoci dentro Monti, Passera, La Deutshe Bank, ecc.
Né penso che la discriminante fra destra e sinistra passi principalmente e necessariamente fra chi predilige il pubblico al privato soprattutto dopo l’esperienza che il pubblico ha fatto nel nostro Paese ed il fatto che proprio attraverso il pubblico passava quella corruzione e quel clientelismo che hanno distrutto la prima repubblica. Io credo invece che oggi come ieri e forse più di ieri una discriminante fra destra e sinistra esista ma essa passa attraverso i valori: i valori della pace, della solidarietà, della legalità, della difesa della natura che contempla anche una sua valorizzazione ecosostenibile. I valori più che la condizione sociale, i valori più che le forme giuridiche e per questo mi sento più possibilista verso la capacità delle persone di cambiare e di maturare. E si cambia e si matura convincendo, non discriminando. Con la stima e la simpatia di sempre.
Michele Giacomantonio
rispondo alla tua nota non per spirito di polemica ma perché credo che una discussione serena possa essere di aiuto ad una campagna elettorale ancora molto confusa ma dove temo che i personalismi la vincano sui programmi ed i progetti.
Tu poni un problema serio quello del trasformismo cioè del cambio di posizione rispetto ai problemi per opportunismo. Ci può essere anche questo ma non c’è necessariamente solo questo. Nel mio primo intervento io ho fatto degli esempi che non hanno niente a che vedere col trasformismo e l’opportunismo ma pongono il problema di una più approfondita conoscenza dei problemi che possono cambiare decisamente nelle persone il giudizio su di essi. Non credo di capire bene che cosa vuol dire “identità e riconoscibilità” soprattutto a livello locale dove i problemi si aggravano di giorno in giorno ( vedi le ultime notizie sui tagli ai trasporti e le risposte degli armatori). Non sempre a livello locale identità nazionali hanno una loro pregnanza e giustificazione soprattutto di fronte ad un elettorato spesso poco educato alla dialettica politica.
Ed è qui credo che si innesti il discorso su “destra” e “sinistra”. Innanzitutto permettimi di precisare che io non ho detto che questi termini “abbiano perso il loro significato originario” ma che hanno perso “molto del loro significato originario”. Tu sai bene come, soprattutto nel nostro paese, essi hanno avuto a fondamento, da una parte, la centralità della classe operaia e, dall’altra, l’interclassismo o peggio l’egemonia della classe dominante. Oggi la centralità della classe operaia non esiste più e ci troviamo di fronte ad una stratificazione sociale molto più complessa dove l’emarginazione sociale assume un peso sempre più inquietante. Esiste invece sempre l’egemonia dei ceti dominanti ma è divenuta più subdola anche perché più evanescenti sono divenuti questi ceti. A meno di non volerli individuare – come qualcuno fa nelle discussioni eoliane su face book – con i banchieri tout court mettendoci dentro Monti, Passera, La Deutshe Bank, ecc.
Né penso che la discriminante fra destra e sinistra passi principalmente e necessariamente fra chi predilige il pubblico al privato soprattutto dopo l’esperienza che il pubblico ha fatto nel nostro Paese ed il fatto che proprio attraverso il pubblico passava quella corruzione e quel clientelismo che hanno distrutto la prima repubblica. Io credo invece che oggi come ieri e forse più di ieri una discriminante fra destra e sinistra esista ma essa passa attraverso i valori: i valori della pace, della solidarietà, della legalità, della difesa della natura che contempla anche una sua valorizzazione ecosostenibile. I valori più che la condizione sociale, i valori più che le forme giuridiche e per questo mi sento più possibilista verso la capacità delle persone di cambiare e di maturare. E si cambia e si matura convincendo, non discriminando. Con la stima e la simpatia di sempre.
Michele Giacomantonio
Il giudice di pace. Fonti precisa
Con riferimento alla precisazione del consigliere Sabatini relativa al giudice di pace, secondo il quale non avremmo dato lustro ai consiglieri di opposizione che hanno votato l’ordine del giorno, occorre precisare che su iniziativa dei consiglieri Megna e Fonti e con voto unanime di tutti i consiglieri comunali presenti, è stato inserito, come previsto dal regolamento comunale ad inizio di seduta, l’inserimento di un nuovo punto all’ordine del giorno avente ad oggetto “problematiche relative alla soppressione del giudice di pace”.
Nella stessa seduta, unitamente al collega Megna abbiamo presentato un ordine del giorno.
Nella giornata di gioved, in prosecuzione di seduta essendo stati aggiornati i lavori del consiglio, l’emendamento presentato dai consiglieri Megna e Fonti ha trovato accoglimento tanto che è stato approvato all’unanimità non solo dai consiglieri di minoranza.
Per quanto mi riguarda, ma ciò è notorio alla cittadinanza, ho cercato sempre e non solo a ridosso di competizioni elettorali, di impegnarmi per attenzionare gli innumerevoli problemi che affliggono la nostra comunità. Ho sempre espresso le mie opinioni liberamente, a prescindere da chi le condividesse o meno, senza cercare di spettacolizzare, ridicolizzandoli, i lavori del Consiglio Comunale.
Debbo tuttavia ringraziare il consigliere Sabatini per avermi riconosciuto il pregio, unitamente al collega Megna, di essere stati gli unici consiglieri comunali ad attenzionare la problematica della soppressione del giudice di pace, tanto che inserito il punto, la minoranza ha ritenuto di non dovere apportare alcuna modifica all’ordine del giorno da noi presentato, ne tantomeno di presentare un ordine del giorno alternativo o integrativo.
E comunque, consigliere Sabatini, non sia precipitoso, vorrei ricordarle che fino a questo momento NON ABBIAMO SALVATO NULLA!
Spero infatti che il governo nazionale, in atto sostenuto dal PD, dal PDL e dall’UDC, abbia maggior riguardo per il nostro martoriato territorio e ci consenta di poter continuare ad usufruire del fondamentale presidio.
Cordiali saluti
Gesuele Fonti
Nella stessa seduta, unitamente al collega Megna abbiamo presentato un ordine del giorno.
Nella giornata di gioved, in prosecuzione di seduta essendo stati aggiornati i lavori del consiglio, l’emendamento presentato dai consiglieri Megna e Fonti ha trovato accoglimento tanto che è stato approvato all’unanimità non solo dai consiglieri di minoranza.
Per quanto mi riguarda, ma ciò è notorio alla cittadinanza, ho cercato sempre e non solo a ridosso di competizioni elettorali, di impegnarmi per attenzionare gli innumerevoli problemi che affliggono la nostra comunità. Ho sempre espresso le mie opinioni liberamente, a prescindere da chi le condividesse o meno, senza cercare di spettacolizzare, ridicolizzandoli, i lavori del Consiglio Comunale.
Debbo tuttavia ringraziare il consigliere Sabatini per avermi riconosciuto il pregio, unitamente al collega Megna, di essere stati gli unici consiglieri comunali ad attenzionare la problematica della soppressione del giudice di pace, tanto che inserito il punto, la minoranza ha ritenuto di non dovere apportare alcuna modifica all’ordine del giorno da noi presentato, ne tantomeno di presentare un ordine del giorno alternativo o integrativo.
E comunque, consigliere Sabatini, non sia precipitoso, vorrei ricordarle che fino a questo momento NON ABBIAMO SALVATO NULLA!
Spero infatti che il governo nazionale, in atto sostenuto dal PD, dal PDL e dall’UDC, abbia maggior riguardo per il nostro martoriato territorio e ci consenta di poter continuare ad usufruire del fondamentale presidio.
Cordiali saluti
Gesuele Fonti
L'ultimo saluto di Lipari all'amico Bartolo Munafò (con video)
Si sono celebrati oggi a Lipari nella Cattedrale di San Bartolomeo i funerali dell'imprenditore liparese Bartolo Munafò, prematuramente strappato all'affetto dei suoi cari.
Dopo il rito funebre, il corteo attraverso la Salita del Concordato-Via Garibaldi- Via Umberto I° - C.so Vittorio Emanuele ha raggiunto il cimitero di Lipari. Tantissimi i cittadini che hanno voluto dare l'ultimo saluto ad una persona buona, giusta e rispettata.
Fortissima emozione, rotta da un lunghissimo applauso, nel momento il carro funebre della ditta Alfa e Omega (che ha curato il servizio funebre) si è fermato davanti al Supermercato di Lipari. Da qui la salma è stata poi trasportata a spalla sino al cimitero dai dipendenti dell'attività commerciale. A dare l'ultimo saluto a Bartolo Munafò anche gli uomini della polizia municipale schierati su due file all'ingresso del cimitero.
Per scelta di questa redazione abbiamo ritenuto non riprendere la parte religiosa del funerale ma abbiamo realizzato tre ampi serviz video che ripercorrono alcune delle tappe del corteo funebre di un uomo amato e rispettato e che con questa redazione e questo direttore ha sempre avuto uno splendido rapporto di collaborazione.
IL FUNERALE SULLA VIA GARIBALDI
L'ULTIMO SALUTO AL SUO SUPERMERCATO
VERSO L' ULTIMA DIMORA
Dopo il rito funebre, il corteo attraverso la Salita del Concordato-Via Garibaldi- Via Umberto I° - C.so Vittorio Emanuele ha raggiunto il cimitero di Lipari. Tantissimi i cittadini che hanno voluto dare l'ultimo saluto ad una persona buona, giusta e rispettata.
Fortissima emozione, rotta da un lunghissimo applauso, nel momento il carro funebre della ditta Alfa e Omega (che ha curato il servizio funebre) si è fermato davanti al Supermercato di Lipari. Da qui la salma è stata poi trasportata a spalla sino al cimitero dai dipendenti dell'attività commerciale. A dare l'ultimo saluto a Bartolo Munafò anche gli uomini della polizia municipale schierati su due file all'ingresso del cimitero.
Per scelta di questa redazione abbiamo ritenuto non riprendere la parte religiosa del funerale ma abbiamo realizzato tre ampi serviz video che ripercorrono alcune delle tappe del corteo funebre di un uomo amato e rispettato e che con questa redazione e questo direttore ha sempre avuto uno splendido rapporto di collaborazione.
IL FUNERALE SULLA VIA GARIBALDI
L'ULTIMO SALUTO AL SUO SUPERMERCATO
VERSO L' ULTIMA DIMORA
Collegamenti marittimi isole minori: riunione beffarda e surreale alla presidenza della regione.
Un nutrito parterre formato dai sindaci delle isole minori, dalle rappresentanze sindacali e dalle associazioni di categoria si è ritrovato oggi di fronte ai dirigenti dell’assessorato regionale all’economia e a quello dei trasporti in una riunione che è apparsa tanto surreale quanto beffarda.
Da una parte il dott. Quagliano dell’Economia che minacciava ogni sorta d’ipotetici tagli e dall’altra la dott.ssa Severino, dei Trasporti, che snocciolava dati per far capire che, in assenza di trasferimenti, i servizi integrativi per le isole della Sicilia sono ormai alla frutta: con debiti per oltre € 13 milioni e una dotazione che riesce a coprire soltanto il 50% dell’effettivo fabbisogno, senza contare le somme necessarie a coprire i nuovi bandi ormai in scadenza.
Sono a rischio i collegamenti in grado di garantire i flussi turistici ma, in alcuni casi, anche quelli relativi al trasporto della spazzatura.
Una presa di posizione forte, quella dei primi cittadini presenti. Massimo Lo Schiavo, coordinatore dell’ANCIM Sicilia e sindaco di Santa Marina Salina, ha ricordato l’impegno del Presidente Lombardo a non operare alcun taglio sul bilancio regionale che potesse danneggiare le piccole isole siciliane. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha richiamato il trattato di Amsterdam e poi quello di Barcellona che sanciscono i diritti di aiuto in favore delle isole e si è dichiarato pronto a pesanti forme di protesta a difesa di tali diritti. Lucio Antinoro, sindaco di Favignana, ha sottolineato il pericolo di abbandono delle isole con l’evidente rischio di consegnarle addirittura alla mafia. Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa, ha evidenziato la necessità di procedere assieme alle parti sociali al fine di scongiurare eventuali tagli. Aldo Messina, sindaco di Ustica, si è chiesto cosa sarebbe accaduto se non fosse stato richiesto a più voci questo incontro, considerato che la Regione ormai da mesi sembra aver operato sugli annunciati tagli per conto proprio, senza aver interpellato nessuno.
I sindacati – sia pure in tempi e modalità diverse – hanno minacciato di bloccare tutti i mezzi di collegamento da e per le isole, in segno di protesta, e non è escluso che nei prossimi giorni non lo facciano senza altri preavvisi.
Un incontro coi nervi a fior di pelle – ben moderato dalla dott.ssa Diliberto del coordinamento isole minori - dal quale ci si aspettava una connotazione e, soprattutto, una risposta politica. Alla fine non ha potuto rappresentare nemmeno un tavolo tecnico.
Un dato gravissimo sembra comunque emergere. Sempre per sentito dire ma nel corso di una riunione ufficiale, l’assessore regionale ai trasporti, Pier Carmelo Russo, nonostante la smentita di meno di un mese fa, avrebbe dichiarato (in altra sede ufficiale e alla presenza dei sindacati) che i tagli sui collegamenti marittimi delle isole sarebbero già stati decisi.
Le isole minori della Sicilia negli ultimi dieci anni sono state invogliate, dalla stessa Regione attraverso i fondi comunitari, a raddoppiare la propria ricettività turistica. "Contestualmente si è proceduto a ridurne l’accessibilità, peggiorandone i collegamenti" ha dichiarato il presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia, Christian Del Bono. E continua "non ci sono le basi per poter continuare a competere sulla scena nazionale ed internazionale. La Regione ci sta implicitamente chiedendo di svendere le nostre strutture per tornare ad emigrare. Questo è un progetto miope, disposto a scambiare alcuni milioni di euro con lo sviluppo delle piccole isole senza tener conto di quanto queste producano direttamente e indirettamente in termini economici per l’intera regione. Attendiamo un immediato confronto con il Presidente Lombardo, alla presenza dell’Assessore Russo e dell’Assessore Armao per poter comprendere chiaramente – una volta per tutte – quali siano le reali intenzioni della Regione sui collegamenti marittimi delle piccole isole siciliane”.
Federalberghi Isole Eolie
Auguri a...
Chiara Martino, Giovanna Basile e Vincenzo Sampieri
Volete fare gli auguri ai vostri cari? Inviateceli. Raccomandiamo solo di farlo con qualche giorno in anticipo.
L'indirizzo a cui spedirli è s.sarpi@libero.it
N.B.
Gli auguri (di qualunque genere) con le foto sono a pagamento (vedi tariffario in alto a questa pagina), così come gli auguri (anche senza foto) che non siano di Buon Compleanno.
Lipari: Saranno riassunti i Vigili del Fuoco licenziati
Gazzetta del Sud
Un altro "ribaltone". Torneranno in servizio i sette pompieri licenziati a dicembre scorso dopo un errore nella procedura concorsuale indetta nel 2006 per ricoprire 11 posti di vigili del fuoco.
E il loro reintegro, avvenuto dopo la decisione del Tar di Catania, ha il sapore di un eclatante caso giudiziario. Sergio Impellizzeri, 31 anni; Ivan Castelli, 28 anni; Ivan Parasiliti, 28 anni; Francesco Bottari, 40 anni; Daniele De Vardo, 34 anni; Michelangelo Bellamacchia, 38 anni; Francesco Cuciti, 31 anni, difesi dagli avvocati Aldo Tigano e Corrado Martelli, hanno sostanzialmente perso il loro ricorso ma hanno ottenuto quello che più volevano: il posto di lavoro.
Avevano chiesto che il loro licenziamento arrivato dopo cinque anni di servizio e dopo che avevano superato tutte le prove, a seguito della soccombenza del ministero in un altro giudizio amministrativo, venisse dichiarato illegittimo. Ma così non è stato in quanto per il Tar l'amministrazione ha eseguito solamente un giudicato amministrativo e pertanto il suo comportamento non poteva essere considerato irregolare.
Il problema era a monte. Loro, i sette vigili, non erano in possesso dei requisiti per ricoprire il posto. Ma il tutto era filato liscio e loro avevano superato tutti gli ostacoli della selezione. Ricevendo anche encomi ed attestati di benemerenze per il coraggio mostrato a Giampilleri e San Fratello.
Le avvisaglie, però, sul reintegro in servizio scaturito definitivamente dalla decisione di ieri c'erano tutte. Il 22 dicembre scorso, infatti, i giudici amministrativi avevano accolto la sospensiva, facendoli rientrare in servizio.
Ecco il testo della sentenza che si riferisce proprio a questo aspetto: «Il collegio ritiene che il risarcimento del danno andrebbe commisurato alle retribuzioni che andranno a perdere in ragione degli atti impugnati, sicchè appare più ragionevole, in assenza di una non dedotta completezza dell'organico, procedere alla riammissione in servizio dei predetti ricorrenti.». Concorso sbagliato, licenziamenti corretti ma lavoratori riassunti. Un caso incredibile.(a.n.)
Un altro "ribaltone". Torneranno in servizio i sette pompieri licenziati a dicembre scorso dopo un errore nella procedura concorsuale indetta nel 2006 per ricoprire 11 posti di vigili del fuoco.
E il loro reintegro, avvenuto dopo la decisione del Tar di Catania, ha il sapore di un eclatante caso giudiziario. Sergio Impellizzeri, 31 anni; Ivan Castelli, 28 anni; Ivan Parasiliti, 28 anni; Francesco Bottari, 40 anni; Daniele De Vardo, 34 anni; Michelangelo Bellamacchia, 38 anni; Francesco Cuciti, 31 anni, difesi dagli avvocati Aldo Tigano e Corrado Martelli, hanno sostanzialmente perso il loro ricorso ma hanno ottenuto quello che più volevano: il posto di lavoro.
Avevano chiesto che il loro licenziamento arrivato dopo cinque anni di servizio e dopo che avevano superato tutte le prove, a seguito della soccombenza del ministero in un altro giudizio amministrativo, venisse dichiarato illegittimo. Ma così non è stato in quanto per il Tar l'amministrazione ha eseguito solamente un giudicato amministrativo e pertanto il suo comportamento non poteva essere considerato irregolare.
Il problema era a monte. Loro, i sette vigili, non erano in possesso dei requisiti per ricoprire il posto. Ma il tutto era filato liscio e loro avevano superato tutti gli ostacoli della selezione. Ricevendo anche encomi ed attestati di benemerenze per il coraggio mostrato a Giampilleri e San Fratello.
Le avvisaglie, però, sul reintegro in servizio scaturito definitivamente dalla decisione di ieri c'erano tutte. Il 22 dicembre scorso, infatti, i giudici amministrativi avevano accolto la sospensiva, facendoli rientrare in servizio.
Ecco il testo della sentenza che si riferisce proprio a questo aspetto: «Il collegio ritiene che il risarcimento del danno andrebbe commisurato alle retribuzioni che andranno a perdere in ragione degli atti impugnati, sicchè appare più ragionevole, in assenza di una non dedotta completezza dell'organico, procedere alla riammissione in servizio dei predetti ricorrenti.». Concorso sbagliato, licenziamenti corretti ma lavoratori riassunti. Un caso incredibile.(a.n.)
Col veliero sugli scogli di Salina, comandante indagato
Gazzetta del Sud
Barcellona- Un naufragio alle Eolie avvenuto la notte del 15 agosto del 2009 potrebbe costare una dura condanna ad un comandante di un veliero affondato a Salina.
La Procura di Barcellona ha infatti concluso le indagini preliminari avviate nei confronti del comandante di un motoveliero che navigando di notte nel mare delle Eolie, senza rispettare le distanze dalla costa, finiva contro gli scogli, provocando l'affondamento dell'imbarcazione su cui viaggiavano membri dell'equipaggio e ospiti. L'episodio verificatosi nella notte di Ferragosto del 2009, ha avuto come protagonista il capitano Giovanni Tedesco 54 anni, originario di Palermo e residente a Sferracavallo, indagato del reato previsto dall'art. 428, naufragio da sommersione, lo stesso reato contestato al comandante della Concordia, in relazione all'ipotesi colposa di danno prevista all'art. 449 e ciò perché nella qualità di comandante del motoveliero denominato "Vesta V Defne" di proprietà della società "Montepashi di Siena Leasing & Factoring", sul quale si trovavano 4 membri di equipaggio e 4 ospiti, per colpa consistita in negligenza imprudenza e imperizia - poiché navigava a circa 300 metri dalla costa dell'isola di Salina in ore notturne senza prestare la dovuta diligenza - in zona di mare in cui era notoria la presenza di secche e scogli, volgeva la prora dell'imbarcazione in direzione del porto di Rinella ed impattava violentemente contro gli scogli affioranti siti in prossimità di Punta Brigantino dell'Isola di Salina. L'impatto violento del motoveliero sugli scogli dell'isola di Salina "cagionava la immediata sommersione dell'imbarcazione e il naufragio degli occupanti". Il comandante indagato che ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini con contestuale informazione di garanzia, difeso dall'avv. Alessandro Oliva, sulla base delle contestazioni fatte dalla Procura di Barcellona rischia una condanna che va da un minimo di 5 anni fino a 12.
Il capitano avrà adesso 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogato. (l.o.)
Barcellona- Un naufragio alle Eolie avvenuto la notte del 15 agosto del 2009 potrebbe costare una dura condanna ad un comandante di un veliero affondato a Salina.
La Procura di Barcellona ha infatti concluso le indagini preliminari avviate nei confronti del comandante di un motoveliero che navigando di notte nel mare delle Eolie, senza rispettare le distanze dalla costa, finiva contro gli scogli, provocando l'affondamento dell'imbarcazione su cui viaggiavano membri dell'equipaggio e ospiti. L'episodio verificatosi nella notte di Ferragosto del 2009, ha avuto come protagonista il capitano Giovanni Tedesco 54 anni, originario di Palermo e residente a Sferracavallo, indagato del reato previsto dall'art. 428, naufragio da sommersione, lo stesso reato contestato al comandante della Concordia, in relazione all'ipotesi colposa di danno prevista all'art. 449 e ciò perché nella qualità di comandante del motoveliero denominato "Vesta V Defne" di proprietà della società "Montepashi di Siena Leasing & Factoring", sul quale si trovavano 4 membri di equipaggio e 4 ospiti, per colpa consistita in negligenza imprudenza e imperizia - poiché navigava a circa 300 metri dalla costa dell'isola di Salina in ore notturne senza prestare la dovuta diligenza - in zona di mare in cui era notoria la presenza di secche e scogli, volgeva la prora dell'imbarcazione in direzione del porto di Rinella ed impattava violentemente contro gli scogli affioranti siti in prossimità di Punta Brigantino dell'Isola di Salina. L'impatto violento del motoveliero sugli scogli dell'isola di Salina "cagionava la immediata sommersione dell'imbarcazione e il naufragio degli occupanti". Il comandante indagato che ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini con contestuale informazione di garanzia, difeso dall'avv. Alessandro Oliva, sulla base delle contestazioni fatte dalla Procura di Barcellona rischia una condanna che va da un minimo di 5 anni fino a 12.
Il capitano avrà adesso 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogato. (l.o.)
venerdì 3 febbraio 2012
Domani comitato provinciale e cittadino Udc
Domani, alle 10, aula Magna dell'Istituto Ignatianum, comitato provinciale e cittadino Udc, in riunione congiunta. Durante l'assemblea verra' eletta la direzione provinciale e comunale del partito e proposte le candidature di Carmelo Torre a sindaco di Barcellona P.G. e Marco Giorgianni, quale candidato sindaco a Lipari.
Prevista la presenza del capogruppo Udc al Senato e coordinatore siciliano del partito, Gianpiero D'Alia, di Giuseppe Naro, deputato centrista alla Camera e segretario amministrativo nazionale Udc, di Giovanni Ardizzone, parlamentare All'Ars dell'Udc per il Terzo polo, del segretario provinciale del partito, Matteo Francilia e del presidente provinciale Udc, Giorgio Muscolino.
Prevista la presenza del capogruppo Udc al Senato e coordinatore siciliano del partito, Gianpiero D'Alia, di Giuseppe Naro, deputato centrista alla Camera e segretario amministrativo nazionale Udc, di Giovanni Ardizzone, parlamentare All'Ars dell'Udc per il Terzo polo, del segretario provinciale del partito, Matteo Francilia e del presidente provinciale Udc, Giorgio Muscolino.
COMUNICATO PER FERMO DISSALATORE DI CANNETO
Avviso per la popolazione: a decorrere dal giorno 8 febbraio e per la durata di quattro giorni si attuerà il fermo della produzione di acqua del dissalatore di Canneto per lavori necessari alla realizzazione del nuovo impianto.
Verrà sospesa l'erogazione idirca nelle zone di Canneto-Sparanello-Agliozzo-Lami-Penninella. L'erogazione idrica nel centro abitato di Lipari avverrà a giorni alterni. Gli utenti interessati dovranno provvedere con anticipo ad accumulare le scorte idriche adeguate a sopperire al fermo impianto per la durata prevista.
Le restanti zone dell'isola potranno subire temporanee sospensioni o modifiche all'erogazione programmata.
Per urgenze sarà disponibile il servizio sostitutivo a mezzo autobotte da richiedersi presso il servizio idrico comunale (via Maurolico tel.090.9887513-514-515-516).
Verrà sospesa l'erogazione idirca nelle zone di Canneto-Sparanello-Agliozzo-Lami-Penninella. L'erogazione idrica nel centro abitato di Lipari avverrà a giorni alterni. Gli utenti interessati dovranno provvedere con anticipo ad accumulare le scorte idriche adeguate a sopperire al fermo impianto per la durata prevista.
Le restanti zone dell'isola potranno subire temporanee sospensioni o modifiche all'erogazione programmata.
Per urgenze sarà disponibile il servizio sostitutivo a mezzo autobotte da richiedersi presso il servizio idrico comunale (via Maurolico tel.090.9887513-514-515-516).
Basile: Non appartengo ad alcun schieramento
Al fine di sfatare alcune voci che circolano in questi giorni riguardo a presunti accordi politici tra la sottoscritta e qualche esponente partitico locale in vista delle imminenti elezioni comunali, con la presente, ci tengo a precisare che, in questo momento, mi identifico come apolitica nel senso che non sostengo alcuno schieramento. Saluti.
Francesca Basile
Eolie&Pesca. Il quesito di Merlino
A proposito dell'articolo Eolie&Pesca mi domando: gli onorevoli regionali (tutti) seguiranno l’evoluzione delle iniziative della Giunta di Governo e vigileremo sul problema pesca così come hanno seguito la questione sulla sanità e sul punto nascite a Lipari?
Saverio Merlino
Le discriminanti in campagna elettorale (di Pietro Lo Cascio)
Ho letto con interesse la nota di Michele Giacomantonio sulle “discriminanti” in campagna elettorale: un argomento importante, perché su questa base si possono definire le alleanze o, viceversa, le contrapposizioni tra diverse forze politiche, e probabilmente tra diverse “aree di pensiero”. Personalmente non mi convince la tesi che “destra” e “sinistra” abbiano oggi perso il loro significato originario. Permangono infatti visioni differenti, che anche su un piano locale investono direttamente gli obiettivi che si pone un’amministrazione comunale. Prendiamo il caso dei dieci anni di amministrazione di destra appena trascorsi, dove hanno prevalso ad oltranza le logiche privatistiche: la consegna dell’intera portualità ai privati, come avvenuto con la creazione della società Lipari Porto nella quale Condotte d’Acqua detiene il 70 % del pacchetto azionario, o la proposta del programma costruttivo dei 140 alloggi in aree a verde agricolo o soggette ad altri vincoli, dove l’impresa sarebbe stata l’unico reale beneficiario e con il quale la comunità si sarebbe giocata per molti anni qualsiasi possibilità di sviluppo dell’edilizia economica e popolare, sono chiaramente scelte scaturite da un pensiero destra. In contrapposizione naturale, chi ha testimoniato in questi anni un pensiero di sinistra nel nostro paese chiedeva – e chiede – una portualità pubblica, realizzabile con un piano regolatore dei porti, o i PEEP (Piani di edilizia economica e popolare), in merito ai quali l’amministrazione Bruno ha risposto con un imbarazzante – e premonitore – silenzio.
Comprendo che il PD attraversi oggi la fase più critica della sua breve esistenza, soprattutto in Sicilia dove – pur se destinato dall’elettorato a un ruolo di opposizione – ha preferito scendere a patti con il peggior governo regionale e sostenerlo, piuttosto che proporsi come alternativa al fallimento del centro-destra-pseudo-autonomista di cui Lombardo era l’espressione originaria. Questa logica sicuramente ha favorito un clima di confusione, nel quale è più facile liquidare la faccenda della distinzione dei ruoli e delle posizioni sostenendo che le stesse hanno perso ormai il loro significato; ma è proprio questa confusione che genera i “mostri”, per esempio quel piano sanitario che – di fatto – il PD regionale sostiene e che sta sopprimendo l’ospedale di Lipari: il sacrificio estremo della sanità pubblica, attuato con cinica indifferenza mentre le società elicotteristiche private continuano a ingrassare nella mangiatoia, sarebbe concettualmente una scelta di “destra”, ma perde tale connotato se compiuto con la benedizione del principale partito del centro-sinistra.
Torniamo a Lipari, e al tema scomodo delle discriminanti in campagna elettorale. Chi, negli ultimi anni, ha contrastato l’azione (o l’inazione) amministrativa della giunta Bruno, le sue proposte nefaste per il territorio e per le comunità che lo abitano, i suoi bilanci, le iniziative vessatorie in materia fiscale a fronte dell’incapacità di razionalizzare la spesa e i costi pubblici, oggi rappresenta naturalmente la proposta alternativa a questa visione del governo del paese; i comportamenti politici di chi, anche se in modo altalenante, ha sostenuto l’attuale amministrazione, e di chi invece l’ha avversata, sono chiari e noti a chi ha seguito le vicende politiche locali. Riguardo alle alleanze elettorali, Sinistra Ecologia Libertà – che rappresento in consiglio comunale – ha sempre posto come unica condizione la credibilità: e, per essere credibile, una proposta di rinnovamento del paese deve partire dai comportamenti politici alternativi a quelli che hanno portato il paese all’attuale, e drammatico, livello di degrado.
Nei confronti finora avviati, la condizione posta da SEL non ha raccolto il consenso della principale forza locale di opposizione, l’UDC, che ha ritenuto di aprire un dialogo con i profughi del centro-destra; sono scelte strategiche che rispetto, anche alla luce di un rapporto quinquennale e proficuo da alleati preziosi all’opposizione, ma che come forza politica abbiamo deciso di non condividere. Di conseguenza, SEL è disponibile a discutere con altre forze l’ipotesi di percorsi comuni, ma chiedendo anche a loro che identità e riconoscibilità, oltre a un programma condiviso, siano gli elementi fondanti di un’eventuale alleanza. Riconoscibilità chiara dai fautori e dai sostenitori – anche a intermittenza – dell’amministrazione uscente. Se da un lato questa può apparire una visione troppo rigida, dall’altro costituisce l’unica difesa contro il trasformismo, il peggiore aspetto di quella politica “da quattro soldi” che troppo spesso svilisce il nobile significato e il vero senso della politica. È questa, del resto, la vera essenza dell’alternanza, anche se oggi – sul piano locale – si incastona in un mosaico di posizioni sempre più complesso e, a tratti, anche difficilmente comprensibile. Ed è questa, dunque, la vera discriminante. La grande domanda, semmai, è: la coerenza paga? Sarà la cittadinanza a deciderlo. In ogni caso, e su questo concordo pienamente con Michele Giacomantonio, non basta vincere, ma bisogna convincere.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale e coordinatore del Circolo di Sinistra Ecologia Libertà
Trasporti marittimi. Sindaco Bruno "respinge" tagli
COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Lipari, unitamente agli altri Sindaci delle Isole Minori della Sicilia, ha partecipato ad una riunione con i funzionari dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e Trasporti e dell’Assessorato all’Economia relativamente ai paventati tagli sui servizi dei trasporti marittimi.
Il Capo dell’Amministrazione ha evidenziato che dal 5 agosto 2011 aveva manifestato, attraverso incontri con la stampa e con scritti, il pericolo che la Regione Siciliana potesse addivenire ad una riduzione dei servizi.
Lo stesso Sindaco, così come tutti gli altri intervenuti, ha respinto ogni e qualsiasi iniziativa della Regione tendente a mortificare i territori insulari.
Egli ha, inoltre, comunicato al tavolo regionale, che interverrà in ogni sede a difesa della comunità eoliana, dei lavoratori del settore marittimo, dell’economia e della clientela turistica.
Dalla Residenza Municipale, 3 febbraio 2012-02-03
Porto di Milazzo-Pontile aliscafi Eolie. Interviene con una lettera il sindaco Lo Schiavo
Autorità Portuale di Messina e Milazzo
Alla c.a. del Presidente
Prof. Dario Lo Bosco
Capitaneria di Porto
Alla c.a. del Sig. Com.te
C.F. Fabrizio Coke
OGGETTO: Porto di Milazzo - pontile aliscafi Eolie – Problematiche
In seguito all’articolo uscito in data odierna sui quotidiani relativo alle problematiche riguardanti i tempi di collaudo ed utilizzo del nuovo pontile aliscafi, con la presente si manifestano forti preoccupazioni per quanto appreso. Inoltre come già evidenziato durante la riunione tenutasi presso la Capitaneria di Porto di Milazzo in data 10 gennaio 2012, si esprimono forti dubbi anche sull’efficienza del pontile in questione, il quale con soli due attracchi comporterà inevitabilmente disagi e ritardi all’utenza, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.
Si rimane amareggiati, inoltre, per la scelta del Sindaco di Milazzo di non voler rilasciare un parere positivo sull’adeguamento e miglioramento della pensilina ubicata sul molo XX luglio, e anzi chiederne l’immediata eliminazione, nonostante i tempi per il collaudo del nuovo pontile aliscafi, così come ipotizzato potrebbero protrarsi più del dovuto, che significherebbe far rimanere ancora letteralmente “sotto l’acqua e sotto il sole” l’utenza diretta verso le Eolie per diversi mesi.
In ragione di quanto sopra esposto, si chiede all’Autorità Portuale di Messina, di volersi adoperare per rendere più moderno ed efficace l’ambito portuale di Milazzo, eliminando i disagi che quotidianamente l’utenza Eoliana è costretta a subire a causa dell’inadeguatezza dei servizi e delle strutture.
Con la presente, inoltre, si chiede cortesemente alla Capitaneria di Porto di Milazzo di voler convocare un ulteriore riunione, durante la quale poter dissipare i dubbi sulle problematiche già evidenziate nell’incontro di gennaio.
Distinti saluti. Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Il problema delle discriminanti in questa campagna elettorale (di Michele Giacomantonio)
Nella vita politica e soprattutto nei momenti elettorali, importante diventa il problema delle discriminanti per decidere con chi allearsi e contro chi combattere. Un problema tanto più sentito da quando sono venute meno le discriminanti di carattere ideologico e “destra” e “sinistra” hanno perso molto del loro significato originario.
Oggi le discriminanti più importanti mi sembrano di due tipi: di tipo etico e di tipo politico. Per discriminante etica intendo quella nei confronti di chi è si è macchiato di reati in particolare contro la società e la pubblica amministrazione attestati da una condanna o, in casi gravi, anche da un rinvio a giudizio. Ma anche in assenza di un provvedimento giudiziario la discriminante etica deve vigere nei confronti di chi è accusato dall’opinione pubblica, trovando riscontri nella realtà quotidiana, di comportamenti criminali ( mafiosi ad esempio) o speculativi ( abusi edilizi gravi ad esempio). Infine c’è il problema dell’etica personale nella vita privata che non dovrebbe avere rilevanza nella vita pubblica a meno che si tratti di comportamenti che provocano grave scandalo pubblico. E mi si risparmino a questo proposito esempi nazionali.
Più complessa e delicata è la discriminante di tipo politico. Anche qui mi sembra che bisogna distinguere su discriminante in base a programmi e progetti e discriminanti in base a comportamenti politici precedenti. La prima mi sembra quella fondamentale anche se non mi pare che debba essere interpretata rigidamente: i progetti ed i programmi si discutono, si approfondiscono, si chiarificano e le posizioni di partenza possono mutare. Faccio un esempio. Quando fu presentato il Parco delle Isole Eolie, contro di esso si raccolsero 4055 firme (si veda l’apposita scheda e relativa documentazione nella rubrica “Dentro i problemi”). Se dovessimo considerare le 4055 persone che firmarono bloccate sulla posizione del NO, per il Parco nelle Eolie non ci sarebbe più storia. Invece sappiamo che su di essa influirono molti fattori a cominciare dal fatto che nelle Eolie si è sicuramente abusato con i vincoli in negativo che hanno creato anche problemi alla realizzazione di opere pubbliche essenziali. Inoltre vi era la preoccupazione che il parco si trasformasse in un carrozzone clientelare vigendo in carica una amministrazione su cui pesava l’accusa di clientelismo e di irregolarità nella amministrazione nella cosa pubblica (v. approvazione del megaporto di Lipari). Inoltre vi era mancanza di chiarezza sui vincoli e non si capiva se si volevano consolidare e rendere cogenti quelli esistenti o crearne di nuovi.
La discriminante in base ai comportamenti precedenti politici mi sembra più delicata. Delicata perché una sua interpretazione troppo restrittiva rischierebbe di congelare le posizioni in campo rendendo complicata la possibilità dell’alternanza. L’alternanza sarebbe possibile, in una visione troppo rigida, solo spostando il consenso e non invece i rappresentanti politici che sarebbero bloccati dai loro comportamenti pregressi. Sono obiezioni che nel corso dell’ultima assemblea del PD qualcuno ha sollevato nei confronti dei consiglieri de “Il Faro” eletti nel 2007 con la maggioranza ma che nel corso di questi cinque anni hanno dimostrato una autonomia di giudizio non sempre però convergente con quella dell’opposizione.
Voglio fare osservare che se questa logica fosse stata applicata durante le elezioni del 2007, al ballottaggio non sarebbe stato possibile allearsi con l’UDC e le liste collegate per cercare di battere il candidato Bruno. Infatti i dirigenti dell’UDC ( e liste collegate) avevano governato lungo i cinque anni precedenti con la maggioranza dalla quale avevano preso a differenziarsi solo nelle ultime settimane. Inoltre gravavano su di loro alcuni comportamenti che avevano permesso scelte rivelatesi gravissime come l’approvazione del megaporto (comportamento non lineare dei consiglieri fino alla fine del periodo amministrativo)e il passaggio del progetto del ciclo dell’acqua dalla Lotti alla Sogesid. Certo l’UDC ( e la lista Nuovo giorno) nei cinque anni che sono seguiti si sono rivelati alleati preziosi per il PD e le posizioni sia in ordine al megaporto, sia in relazione al progetto del ciclo dell’acqua sono profondamente mutati. E questo sia perché un conto è essere in maggioranza ed un altro all’opposizione, sia perché un confronto sereno con il PD ha permesso loro di scoprire aspetti del problema che, in partenza, erano stati trascurati. Per questo nell’assemblea del PD, nel mio intervento ho detto che nei confronti di chi è stato o è ancora su posizioni diverse bisogna avere un atteggiamento pedagogico e non solo di scontro, per questo ho detto che – di fronte alla realtà drammatica delle isole – non basta vincere ma bisogna convincere.
Michele Giacomantonio
Tagli nei trasporti marittimi per le isole minori. Filt pronta a bloccare i mezzi nei porti
Ustica e le isole Eolie rischiano di pagare caro il prezzo dei tagli al finanziamento regionale ai collegamenti con le isole minori. È l'allarme che lancia questa mattina la Filt di Messina in vista del confronto che si terrà a partire dalle 10.30 al Tavolo regionale tra l'assessore al Bilancio, quello alla Mobilità e li sindacati. “Partono male i lavori del Tavolo di questa mattina- commenta Pino Foti, segretario generale della Filt, la categoria della Cgil che segue il settore trasporti, di Messina-. Diamo atto al Governo Regionale che le responsabilità di questi tagli appartengono tutti e per intero al Governo Berlusconi, contro cui una buona parte della classe politica messinese e siciliana non ha mosso un dito, ma gli effetti di questa operazione che tende a ridurre di un quinto i finanziamenti dei contratti di servizio in essere ed in alcuni casi addirittura impedisce la copertura del capitolo di bilancio per le gare ancora da espletare”.
A condizionare negativamente i lavori di oggi, la decisione, assunta nei giorni scorsi dalla Commissioni trasporti all'ARS di tagliare del 20% le risorse destinate ai collegamenti con le isole. Un taglio operativo già a partire dallo scorso gennaio. “Questo taglio condiziona tutta la partita. Là dove i contratti di servizio sono già stati banditi, verranno automaticamente ridotti del 20%. Ma nel caso di gare ancora da espletare, come per il collegamento con Ustica, a breve, o le isole Eolie, il prossimo anno, si rischia di non avere nemmeno le risorse in bilancio per bandire la gara”, spiega Foti che sulla questione dei tagli formula un'ipotesi . “Non vorremmo che il taglio del 20%, che tende di fatto ad escludere i servizi integrativi alle Eolie e alle altre isole minori, sia conseguenza di quell'impegno che lega la Regione alla Siremar al punto che servizio integrativo e Siremar vengono messi in contrapposizione. E, a farne le spese in termini di mobilità , lavoro e sviluppo, saranno le popolazioni e i lavoratori”.
La Filt lancia quindi un forte allarme tagli per i collegamenti con le isole minori, in particolare Ustica e Eolie, e preannuncia una forte mobilitazione con forme anche estreme di protesta. “Ridurre i collegamenti con le Isole Eolie così come con Ustica significa non solo perdere posti di lavoro diretti e nell'indotto, nei servizi portuali, per esempio. Ma anche danneggiare gravemente la mobilità dei cittadini e l'economia di questi posti che vive soprattutto di turismo. Per questo se al Tavolo odierno , la Regione non farà un passo indietro garantendo le risorse necessarie ai collegamenti con le isole, scatterà una protesta generale e il blocco dei mezzi nei porti”, annuncia il dirigente sindacale.
POLITICA& COMUNE di Lipari ( di Giovanni Giardina)
Egregio direttore, sempre da Radio Marciapiede , trapela quasi certa la notizia sulla candidatura a Sindaco di :
:“ VANNI LA QUALUNQUE”, con la lista civica “ CCHIU’ PILU PI TUTTI “ .
Lunghe e travagliate sono state le concertazioni, e alla fine pare gia’ scontata l’esecuzione, con l’alleanza di altri suonatori e puo’ cantare su : ( Guapparia - Luna Rossa – O Sarracino –Resta cu mme – O sole Mio! )
Ma anche senza di quest’ultime, si comincia a delineare un’ampio repertorio a favore di questa lista civica .
I DO NOT HAVE DREAMS !
Giovanni Giardina
Il cordoglio del Rotary per Bartolo Munafò
"Il Rotary club di Lipari Arcipelago Eoliano ricorda Bartolo Munafò, già socio del Club, dalla nobile figura di imprenditore e di cittadino impegnato nel sociale. In particolare della sua sensibilità hanno beneficiato, per diversi anni, i nostri giovani diplomati con l'assegnazione di borse di studio attraverso il Rotary.
Alla moglie, ai figli ed ai familiari tutti formuliamo le più sentite condoglianze."
Alla moglie, ai figli ed ai familiari tutti formuliamo le più sentite condoglianze."
giovedì 2 febbraio 2012
Pesca. Incontro palermitano per il sindaco di Lipari che domani affronta la problematica dei trasporti marittimi
COMUNICATO STAMPA
Il Sindaco di Lipari, a seguito dell’incontro tenutosi domenica scorsa con la marineria liparese, ha incontrato, nella giornata odierna, l’Assessore regionale alle Risorse Agricole e Alimentari, On. Elio D’Antrassi, al quale ha avuto modo di esternare il profondo disagio della categoria, che si è vista, quasi sistematicamente, privata di ogni forma di sostentamento a fronte delle molteplici limitazioni imposte nel settore pesca e che ha fatto insorgere in tutte le marinerie d’Italia forte stato di agitazione.
L’Assessore regionale ha promesso il suo interessamento per la delicata questione che vede anche le marinerie siciliane fortemente preoccupate per i riflessi negativi che si stanno abbattendo sui lavoratori del mare.
L’Assessore D’Antrassi ha chiesto collaborazione al Sindaco di Lipari ed agli esperti del settore, Rag. Spinella e Rijtano, anch’essi presenti all’incontro, affinchè possano fornire un valido contributo, ritenuto essenziale, per stilare un documento che la Regione Sicilia presenterà in sede nazionale ed europea.
Un sentito ringraziamento va rivolto all’On. Salvino Caputo, Presidente della Commissione “Attività produttive” dell’ARS, che ha profuso impegno per organizzare l’incontro, ed all’On. Ardizzone, entrambi intervenuti, i quali hanno manifestato al Sindaco e all’Assessore regionale tutta la loro disponibilità per farsi interpreti delle istanze dell’Amministrazione Comunale, anche attraverso una iniziativa di carattere parlamentare.
Il Sindaco di Lipari sarà impegnato ancora domani a Palermo per la preoccupante questione dei trasporti marittimi.
Dalla Residenza Municipale 2 febbraio 2012
L’Amministrazione Comunale
"Noi abbiamo salvato l'ufficio del giudice di pace... amministrazione permettendo". Ci scrive Adolfo Sabatini
Ho rilevato che è stato pubblicato l’ordine del giorno approvato oggi in Consiglio Comunale.-
Mi dispiace che i colleghi Fonti e Megna non abbiano riportato la votazione, e solo per completezza mi permetto di fare notare ai Consiglieri Comunali Gesuele Fonti e Francesco Megna, che l’ordine del giorno è stato approvato SOLO grazie ai voti dell’OPPOSIZIONE e precisamente da CENTORRINO, SARDELLA, D’ALIA, SABATINI, LO CASCIO, LAURIA e GIUFFRE’.-
NOI ABBIAMO SALVATO L’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE, sempreché l’Amministrazione faccia la sua parte…..!
Adolfo Sabatini
Racconta le tue storie a Cittadinanzattiva
Racconta le tue storie
TUTELA ONLINE
Una storia al mese per documentare disservizi e violazioni nella sanità in Italia in Sicilia e anche alle Eolie, è una sezione web per trovare tutela e informazioni utili a risolvere il problema."Tutela Online" è il progetto in collaborazione tra Celgene e Cittadinanzattiva, che avvalendosi del web, intende fornire risposte semplici e qualificate ad alcune problematiche frequenti, per difendere e affermare i principi della Carta Europea dei diritti del malato.
Al centro ci sono le esperienze dirette dei cittadini, considerate più esemplificative e di maggior interesse, scelte privilegiando argomenti di attualità e utilità, e favorendo la massima divulgazione delle informazioni. Le risposte ai "casi tipo" selezionati si caratterizzano infatti per il linguaggio immediato e comprensibile, e forniscono al tempo stesso notizie di carattere generale sulla questione presa in esame, per approfondire le conoscenze sul funzionamento dei servizi e sulle normative vigenti. Tra i temi trattati ci sono invalidità civile, servizi di emergenza sanitaria (pronto soccorso), medicina territoriale, guardie mediche, farmaci.
La sezione del sito di Cittadinanzattiva, dedicata alla tutela online, consente ai cittadini di lasciare testimonianze su disservizi e violazioni, attraverso un apposito modulo: le segnalazioni più interessanti, saranno quindi pubblicate sul sito: www.cittadinanzattivalipari.it , corredate di risposte, sotto forma di FAQ (Frequently Asked Questions).
Inoltre le storie dei cittadini saranno anche pubblicate nella newsletter settimanale di Cittadinanzattiva sede nazionale di Roma, in un'apposita rubrica dedicata al progetto, inviale a: tedroslipari@hotmail.it
B. M. Tedros
"Il PD verso il …”liberi tutti”? (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Ieri sera – annuncia Radio Marciapiede – c’è stata una riunione mista di esponenti del Mpa e di altri partiti ( anche del PD) per verificare la candidatura di Angelo Merenda a sindaco di Lipari. Merenda è un manager che nelle Eolie è stato amministratore delegato della Pumex ed è attualmente dirigente della Società Elettrica Liparese. Merenda avrebbe dato la propria disponibilità ma ha sottolineato la sua estraneità al Mpa.
Nessuna nuova invece dal Pdl mentre domenica Patto per le Eolie (UDC, Fli, e Nuovo giorno) – secondo voci sempre più insistenti - dovrebbe ufficializzare la candidatura di Marco Giorgianni.
Ed il PD che fa? Nella assemblea di domenica all’unanimità ha nominato una commissione che avrebbe dovuto incontrare il Patto per le Eolie per verificare la disponibilità a promuovere insieme – allargandole ad altre forze politiche e della società civile – le primarie o una grande assise popolare per individuare il candidato a sindaco. E questo sulla base di un documento del Patto che si era voluto leggere come una apertura. Ma se ora arriva la candidatura di Giorgianni che farà il PD. Continuerà a sfogliare la margherita o si deciderà – verificata l’indisponibilità del Patto – a promuovere le primarie ? Ma c’è ancora tempo per fare delle primarie serie? O è l’ennesimo escamotage per non decidere, stancare la gente e poi magari accodarsi a Giorgianni come vorrebbe qualcuno ( pochissimi per la verità)?
Comunque, in un senso o nell’altro siamo alle battute finali e prima di domenica si dovrà prendere una decisione se no…”liberi tutti”.
Nessuna nuova invece dal Pdl mentre domenica Patto per le Eolie (UDC, Fli, e Nuovo giorno) – secondo voci sempre più insistenti - dovrebbe ufficializzare la candidatura di Marco Giorgianni.
Ed il PD che fa? Nella assemblea di domenica all’unanimità ha nominato una commissione che avrebbe dovuto incontrare il Patto per le Eolie per verificare la disponibilità a promuovere insieme – allargandole ad altre forze politiche e della società civile – le primarie o una grande assise popolare per individuare il candidato a sindaco. E questo sulla base di un documento del Patto che si era voluto leggere come una apertura. Ma se ora arriva la candidatura di Giorgianni che farà il PD. Continuerà a sfogliare la margherita o si deciderà – verificata l’indisponibilità del Patto – a promuovere le primarie ? Ma c’è ancora tempo per fare delle primarie serie? O è l’ennesimo escamotage per non decidere, stancare la gente e poi magari accodarsi a Giorgianni come vorrebbe qualcuno ( pochissimi per la verità)?
Comunque, in un senso o nell’altro siamo alle battute finali e prima di domenica si dovrà prendere una decisione se no…”liberi tutti”.
LIPARI&CONSIGLIO COMUNALE di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Questa mattina recandomi nella sala Consiliare ho notato sul tavolo dei Consiglieri facenti parte della minoranza un cesto pieno di frutta con la scritta “Consiglio fruttuoso”. Probabilmente il gesto dei Consiglieri era conseguente alla motivazione di “votazione infruttuosa” data alla votazione dell’ultima seduta sull’argomento che riguardava i 140 alloggi di edilizia convenzionata.
Personalmente al gesto dei Consiglieri darei un significato diverso: “siamo già alla frutta”.
Una maggioranza sempre latitante, ad esclusione di pochi Consiglieri, non può che essere una chiara dimostrazione del totale fallimento del progetto politico che li ha portati a svolgere un ruolo importante e determinante per l’intera comunità. Di questo dovrebbe prenderne atto il Primo Cittadino per trarne le dovute decisioni, semprechè abbia veramente a cuore le sorti del Paese.
Sono rimasto altrettanto sorpreso sulla discussione avvenuta in aula sulla sanità ed in particolare sul punto nascita la cui soppressione crea danni a tante famiglie, e non solo di natura economica.
Ritengo che i Comitati (quasi scomparsi), l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale, i Deputati Nazionali e Regionali ai quali conferiamo i nostri voti, debbono tutti prendere atto del fallimento delle loro azioni nei confronti della Regione Siciliana. Quindi basta con le parole e con le promesse. Oggi l’unica protesta che può avere un significato dignitoso è quella di consegnare le dimissioni del Sindaco, dell’Amministrazione e dell’intero Consiglio Comunale al Presidente della Regione Siciliana. Tutto il resto è “aria fritta”.
Giudice di pace. L'ordine del giorno proposto da Fonti e Megna (Il Faro)
ORDINE DEL GIORNO
PREMESSO
Che, il Consiglio dei Ministri n. 7 del 16 dicembre 2011 ha approvato in prima lettura lo schema del primo dei Decreti Legislativi di attuazione della delega sulla revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie, riferito agli Uffici dei Giudici di Pace, che sarà trasmesso alle Camere per i relativi pareri;
che, L’art. 1 dello schema di Decreto Legislativo relativo alla revisione delle Circoscrizioni Giudiziarie Uffici dei Giudici di Pace prevede la soppressione degli Uffici del Giudice di Pace di cui alla tabella A allegata al decreto;
che, ricompreso nella tabella A vi è anche l’Ufficio del Giudice di Pace di Lipari, destinato dunque alla soppressione;
che, detto schema comunque prevede, all’art. 2, comma I, lettera a), punto 2 che con Decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro della Giustizia, sentiti il Consiglio Giudiziario ed i Comuni interessati, possono essere istituite sedi distaccate;
che, al successivo art. 3 comma II, è previsto che, entro 60 giorni dalla pubblicazione della tabella gli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, possono richiedere il mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui è proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno di personale amministrativo che sarà messo a disposizione dagli enti medesimi;
che, il comma III dell’articolo di cui sopra prevede inoltre che entro il termine di 12 mesi successivi ai 60 giorni dalla pubblicazione, il Ministro della Giustizia, valutata la rispondenza delle richieste e degli impegni pervenuti, può apportare con proprio decreto le conseguenti modifiche alla tabella A
CONSIDERATO
Che, la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lipari, creerebbe gravissimi disagi ai cittadini e un vulnus insanabile alla amministrazione della giustizia coinvolgendo, in tali disagi, anche i Comuni di S. Marina Salina Leni e Malfa. Inoltre, l’eventuale soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace, rappresenterebbe il primo passo verso la possibile soppressione della Sezione Distaccata del Tribunale.
tutto ciò premesso,
IL CONSIGLIO COMUNALE
Esprimendo il proprio unanime dissenso alla proposta di soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lipari, presidio di giustizia indispensabile per un intero comprensorio, e considerando comunque di primaria importanza per la città e il suo comprensorio il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace;
IMPEGNA L’AMMINISTRZIONE COMUNALE
A porre in atto, in tempi rapidissimi tutte le iniziative necessarie al mantenimento dell’Ufficio. In particolare impegna il Sindaco a prendere immediatamente contatto con i Sindaci dei Comuni di S.Marina salina, Leni e Malfa (interessati dal circondario del Giudice di Pace di Lipari) al fine di porre in essere ogni iniziativa utile al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lipari, anche facendo ricorso a quanto previsto all’art. 2, comma I, lettera a), o in alternativa, secondo quanto richiesto per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace e cioè un concreto progetto consortile per far eventualmente fronte comune agli impegni richiesti.
A porre in atto, in tempi rapidissimi tutte le iniziative necessarie al mantenimento dell’Ufficio. In particolare impegna il Sindaco a prendere immediatamente contatto con i Sindaci dei Comuni di S.Marina salina, Leni e Malfa (interessati dal circondario del Giudice di Pace di Lipari) al fine di porre in essere ogni iniziativa utile al mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lipari, anche facendo ricorso a quanto previsto all’art. 2, comma I, lettera a), o in alternativa, secondo quanto richiesto per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace e cioè un concreto progetto consortile per far eventualmente fronte comune agli impegni richiesti.
Consiglio comunale "alla frutta"
(Peppe Paino) E' stato un Consiglio comunale "alla frutta" quello di stamane anche se ormai può essere considerato, purtroppo per la comunità, davvero alla fine dal momento che sui veri problemi della gente la maggioranza non si presenta in aula. Il consigliere dell'Udc, Bartolo Lauria, in memoria della votazione giudicata infruttuosa dal Presidente del Consiglio nella seduta precedente su Caserme e appartamenti, ha pensato bene di donare all'aula un bel cesto di mandarini, mele e pompelmi; naturalmente per evidenziare che si tratta di un Consesso civico senza senso. Per Gesuele Fonti della civica "Il Faro" si è trattato di una vera e propria irrisione delle istituzioni e ha abbandonato l'aula. Sotto la presidenza di Francesco Megna, dopo il cordoglio per la morte Nicola Puleo e Bartolo Munafò ( ricordato dall'amico Adolfo Sabatini) si è discusso di sanità e ospedale per prendere atto del nulla di fatto dopo le proteste portate avanti negli ultimi mesi dal comitato e dalla giunta. E' stato chiesto che il Presidente della Commissione sanità, Giacomo Biviano, relazioni in aula. Lauria ha evidenziato ancora una volta le gravi disfunzioni del Centro di riabilitazione, prese di mira da un'indagine della Procura della Repubblica. Lo Cascio di Sel ha invece evidenziato come la politica, e chi sostiene il governo regionale come il Pd, abbiano delle responsabilità ben precise facendo rilevare, tra l'altro, come il commissario Poli oltre a non aver mantenuto le promesse abbia rispettato gli obiettivi professionali sulle spalle degli eoliani. In Consiglio, su intervento di Centorrino, anche una richiesta di chiarimenti sl futuro degli ex Pumex sul quale l'assessore Corrado Giannò ha dato delle rassicurazioni sull'impegno della Giunta per la stabilizzazione nell'ente. Solita bagarre finale: questa volta sulla discussione dei debiti fuori bilancio per i quali il presidente Pino Longo ha votato contrariamente al rinvio dell'argomento al 29 febbraio alla luce della comunicazione di insediamento di un Commissario per uno dei debiti non ancora saldati. Alcuni esponenti dell'opposizione hanno fatto rilevare che finora la dicussione sui debiti non è stata effettuata per l'assenza dei consiglieri di maggioranza richiedendo anche la presenza dei funzionari in aula. Guarino di Fli ha ricordato che il Comune si potrebbe trovare costretto, paradossalmente, ad affrontare anche i debiti delle gestione emergenziale. Al momento del voto il presidente Longo "Speedy Gonzales" , pur lasciando l'aula, non è riuscito a far cadere il numero legale, in considerazione della momentanea assenza di Guarino e Sabatini che rientrati in tempo hanno consentito al Consiglio di votare la discussione della questione debiti fuori bilancio per il prossimo 29 novembre alle 10,00.
E' deceduto l'imprenditore Bartolo Munafò
E' deceduto nella notte a Lipari l'imprenditore Bartolo Munafò, aveva 63 anni. Una grave malattia lo ha sottratto prematuramente all'affetto dei suoi cari e di quanti lo amavano e rispettavano.
Ai familiari le sentite condoglianze di Eolienews e Eolnet
I funerali si terranno sabato alle 10 nella Cattedrale di San Bartolomeo a Lipari.
Il servizio funebre è della ditta Alfa e Omega di Lipari
Ai familiari le sentite condoglianze di Eolienews e Eolnet
I funerali si terranno sabato alle 10 nella Cattedrale di San Bartolomeo a Lipari.
Il servizio funebre è della ditta Alfa e Omega di Lipari
Milazzo, ormeggi al porto: ora le cose cambieranno
Gazzetta del Sud
Giovanni Petrungaro
MILAZZO
«La gestione degli ormeggi nel porto di Milazzo necessita di una rivisitazione ad ampio raggio per i nuovi scenari che si sono venuti a creare negli ultimi anni e soprattutto alla luce delle criticità che si sono registrate e che per certi versi esistono». Il comandante della Capitaneria di porto, Fabrizio Coke, da pochi mesi alla guida del compartimento marittimo mamertino, concorda sull'esistenza del problema e ribadisce di non essere assolutamente intenzionato a "fare sconti" su una questione che da troppo tempo è stata sicuramente sottovalutata.
«Nel premettere che il problema di lunedì scorso è stato causato da un evento eccezionale anche per le avverse condizioni meteomarine – spiega Coke – va detto che il disagio c'è in quanto il nostro porto ha un numero limitato di banchine e quindi è doveroso utilizzare gli spazi a disposizione nel modo opportuno, nel rispetto delle norme vigenti in materia di ambiente e sicurezza. Una cosa deve essere chiara: privilegi non possono essercene e l'assegnazione delle banchine deve rispettare la tipologia di servizi svolti dal natante. Assieme all'Autorità portuale, che ha la competenza specifica in merito, riprenderemo questo discorso relativo alla destinazione d'uso delle banchine del nostro porto". In realtà l'Autority a Milazzo non ha mai pensato di assegnare i moli a delle società, limitandosi a fissare delle destinazioni d'uso. L'ultimo provvedimento ufficiale però risale addirittura a dieci anni fa. E' infatti datata 20 giugno 2022, un'ordinanza del commissario dell'Autorità portuale, Giuseppe Venuti che richiamando un parere dell'Avvocatura dello Stato non dà la concessione delle banchine alle varie società, ma prevede una assegnazione. «Tale provvedimento prevede in generale quello che oggi avviene – spiega il comandante Coke – ma non contempla tutto il traffico sorto negli anni successivi, penso ad esempio ai natanti delle minicrociere che in atto sono ormeggiate su una banchina ad uso commerciale. Ma si badi bene anche per loro c'è stata successivamente una autorizzazione dell'Autorità portuale. La Capitaneria interviene invece con riferimento al rispetto delle norme sulla sicurezza».
– Comandante, dopo quanto avvenuto lunedì, avete immediatamente convocato una riunione in Capitaneria. Cosa è venuto fuori?
«Il tenente di vascello Giuseppe Domato, responsabile della sicurezza della navigazione ha convocato la Ngi e i titolari delle società di minicrociera e di altre imbarcazioni per approfondire la questione. Abbiamo chiesto collaborazione e spiegato che esiste un'ordinanza del 2009 che disciplina la navigazione, gli ormeggi e la sosta delle navi mercantili all'interno del porto che va rigidamente rispettata. Abbiamo anche chiarito la situazione di tre navi in disarmo che sono attualmente ormeggiate, due delle quali però dovranno andare nei cantieri nautici. Ma, ripeto, è stato solo un primo incontro. Il mio obiettivo è quello di rimodulare l'intera questione anche perché oltre alla sicurezza della navigazione all'interno del porto, che resta la priorità c'è anche la necessità di garantire ai natanti servizi adeguati agli standard europei. Certo comprendo bene che togliere certe abitudini richiede tempo».
– Comandante, il nuovo pontile degli aliscafi darà un supporto?
«Vedremo. Attendiamo il collaudo che mi auguro sia sollecito e che entro Pasqua possa essere operativo anche perché, comprenderà bene, bisognerà fare delle verifiche sulle manovre. Non mi stancherò mai di dire che sulla sicurezza occorre essere rigidi per essere al tempo stesso tranquilli. Se l'Autorità portuale ha previsto quella struttura in quella sede, spendendo dei soldi, credo che abbia fatto le opportune valutazioni sulle quali non entro in merito. A me interessano altre verifiche».
– Spostando gli aliscafi la banchina Eolie resterà libera. Con quale destinazione? E si può immaginare il trasferimento del settore turistico-crocieristico al molo Marullo così come prevede il redigento Prp?
«Lo decideremo assieme all'Autorità portuale non appena il nuovo pontile sarà funzionale. Per il resto ritengo che il piano regolatore del porto sia ancora in fase di lavorazione. A molo Ma rullo abbiamo l'handicap della presenza della nave turca Baba-T che ostruisce gran parte della banchina. Quanto al crocierismo posso solo dirle che per tutto il 2012 in programmazione abbiamo l'arrivo a Milazzo di solo quattro navi da crociera».
Giovanni Petrungaro
MILAZZO
«La gestione degli ormeggi nel porto di Milazzo necessita di una rivisitazione ad ampio raggio per i nuovi scenari che si sono venuti a creare negli ultimi anni e soprattutto alla luce delle criticità che si sono registrate e che per certi versi esistono». Il comandante della Capitaneria di porto, Fabrizio Coke, da pochi mesi alla guida del compartimento marittimo mamertino, concorda sull'esistenza del problema e ribadisce di non essere assolutamente intenzionato a "fare sconti" su una questione che da troppo tempo è stata sicuramente sottovalutata.
«Nel premettere che il problema di lunedì scorso è stato causato da un evento eccezionale anche per le avverse condizioni meteomarine – spiega Coke – va detto che il disagio c'è in quanto il nostro porto ha un numero limitato di banchine e quindi è doveroso utilizzare gli spazi a disposizione nel modo opportuno, nel rispetto delle norme vigenti in materia di ambiente e sicurezza. Una cosa deve essere chiara: privilegi non possono essercene e l'assegnazione delle banchine deve rispettare la tipologia di servizi svolti dal natante. Assieme all'Autorità portuale, che ha la competenza specifica in merito, riprenderemo questo discorso relativo alla destinazione d'uso delle banchine del nostro porto". In realtà l'Autority a Milazzo non ha mai pensato di assegnare i moli a delle società, limitandosi a fissare delle destinazioni d'uso. L'ultimo provvedimento ufficiale però risale addirittura a dieci anni fa. E' infatti datata 20 giugno 2022, un'ordinanza del commissario dell'Autorità portuale, Giuseppe Venuti che richiamando un parere dell'Avvocatura dello Stato non dà la concessione delle banchine alle varie società, ma prevede una assegnazione. «Tale provvedimento prevede in generale quello che oggi avviene – spiega il comandante Coke – ma non contempla tutto il traffico sorto negli anni successivi, penso ad esempio ai natanti delle minicrociere che in atto sono ormeggiate su una banchina ad uso commerciale. Ma si badi bene anche per loro c'è stata successivamente una autorizzazione dell'Autorità portuale. La Capitaneria interviene invece con riferimento al rispetto delle norme sulla sicurezza».
– Comandante, dopo quanto avvenuto lunedì, avete immediatamente convocato una riunione in Capitaneria. Cosa è venuto fuori?
«Il tenente di vascello Giuseppe Domato, responsabile della sicurezza della navigazione ha convocato la Ngi e i titolari delle società di minicrociera e di altre imbarcazioni per approfondire la questione. Abbiamo chiesto collaborazione e spiegato che esiste un'ordinanza del 2009 che disciplina la navigazione, gli ormeggi e la sosta delle navi mercantili all'interno del porto che va rigidamente rispettata. Abbiamo anche chiarito la situazione di tre navi in disarmo che sono attualmente ormeggiate, due delle quali però dovranno andare nei cantieri nautici. Ma, ripeto, è stato solo un primo incontro. Il mio obiettivo è quello di rimodulare l'intera questione anche perché oltre alla sicurezza della navigazione all'interno del porto, che resta la priorità c'è anche la necessità di garantire ai natanti servizi adeguati agli standard europei. Certo comprendo bene che togliere certe abitudini richiede tempo».
– Comandante, il nuovo pontile degli aliscafi darà un supporto?
«Vedremo. Attendiamo il collaudo che mi auguro sia sollecito e che entro Pasqua possa essere operativo anche perché, comprenderà bene, bisognerà fare delle verifiche sulle manovre. Non mi stancherò mai di dire che sulla sicurezza occorre essere rigidi per essere al tempo stesso tranquilli. Se l'Autorità portuale ha previsto quella struttura in quella sede, spendendo dei soldi, credo che abbia fatto le opportune valutazioni sulle quali non entro in merito. A me interessano altre verifiche».
– Spostando gli aliscafi la banchina Eolie resterà libera. Con quale destinazione? E si può immaginare il trasferimento del settore turistico-crocieristico al molo Marullo così come prevede il redigento Prp?
«Lo decideremo assieme all'Autorità portuale non appena il nuovo pontile sarà funzionale. Per il resto ritengo che il piano regolatore del porto sia ancora in fase di lavorazione. A molo Ma rullo abbiamo l'handicap della presenza della nave turca Baba-T che ostruisce gran parte della banchina. Quanto al crocierismo posso solo dirle che per tutto il 2012 in programmazione abbiamo l'arrivo a Milazzo di solo quattro navi da crociera».
Isole minori:la Regione conferma tagli sui trasporti. Buzzanca "cosi' si affossano gli arcipelaghi..."
"Il governo Lombardo ha deciso di tagliare del 20% i collegamenti marittimi integrativi con i traghetti della Ngi e con gli aliscafi della Ustica Lines da e per le isole minori della Sicilia e anche il trasporto gommato". Lo ha affermato Peppino Buzzanca, deputato regionale Pdl che ha partecipato alla riunione della commissione ai trasporti. L'assessore regionale ai trasporti Pier Carmelo Russo ha dichiarato che non c'è piu' la disponibilità economica ed è stato anche ribadito dall'assessore regionale all'economia Gaetano Armao.
Il deputato Buzzanca ha ribadito che con questi tagli non si farà altro che affossare l'economia delle isole, oltre che mettere ulteriormente in difficoltà il trasporto con i mezzi gommati e ha richiesto per la prossima settimana, alla presenza dei due assessorati regionali, la convocazione di un tavolo tecnico.
Per i tagli ai trasporti marittimi, hanno già protestato i sindaci delle isole minori, il presidente dell'Ancim Sicilia e la Federalberghi
Il deputato Buzzanca ha ribadito che con questi tagli non si farà altro che affossare l'economia delle isole, oltre che mettere ulteriormente in difficoltà il trasporto con i mezzi gommati e ha richiesto per la prossima settimana, alla presenza dei due assessorati regionali, la convocazione di un tavolo tecnico.
Per i tagli ai trasporti marittimi, hanno già protestato i sindaci delle isole minori, il presidente dell'Ancim Sicilia e la Federalberghi
Deteneva un coltello di genere vietato. Giovane denunciato dai carabinieri
Un giovane è stato denunciato dai carabinieri per detenzione illegale di armi. All’autorità giudizia è stato degnalato un 45enne nato ad Asti ma residente nel centro eoliano di Lipari. E' stato notato comportarsi in maniera sospetta dai Carabinieri in servizio di pattuglia a piedi in una via del centro cittadino, ed è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale, successivamente estesa anche all’autovettura in uso allo stesso. Nel corso degli accertamenti, i militari dell’Arma hanno rinvenuto un coltello a scatto della lunghezza complessiva di circa cm. 22, nonché circa 2 gr di sostanza stupefacente del tipo marijuana, detenuta per uso personale.
Nella circostanza, il coltello e la sostanza stupefacente sono stati sottoposti a sequestro e per l’uomo è scattata la denuncia penale per l’illecita detenzione di armi nonché la segnalazione alla Prefettura di Messina in quanto assuntore di sostanze stupefacenti.
mercoledì 1 febbraio 2012
Rifacimento della sp Vulcano- porto Vulcano- Gelso. Il comunicato del consigliere Branca
COMUNICATO STAMPA
Come preannunciato una settimana fa dal consigliere provinciale Branca Massimiliano, su inizio a breve, dei lavori per il rifacimento della sp Vulcano- porto Vulcano- Gelso, di seguito copia della delibera .
- "Determinazione dirigenziale n.11 del 23 gennaio 2012 "Lavori di ammodernamento, adeguamento e messa in sicurezza e per il miglioramento della percorribilita', la valorizzazione degli interventi P.I.T n.12( Eolo, Scilla e Cariddi) e dei poli culturali sul circuito turistico dell' ISOLA DI VULCANO PORTO- GELSO.
APPROVAZIONE VERBALE DI GARA".
L' importo complessivo e' di un milione settecentonovantottomila 160 euro e la ditta vincitrice ha offerto un ribaso del 24,6475%.
Ritenevo determinante portare alla conoscenza di tutti gli isolani e non solo quanto da me anticipato.
Le liberalizzazioni valgono anche a Lipari? (di Michele Giacomantonio)
Riceviamo dal dottor Michele Giacomantonio e pubblichiamo:
“E’ con grande interesse e condivisione che abbiamo accolto le notizie, circa la volontà del Governo di ‘restituire al settore privato attività e interventi che non hanno più ragione di essere pubblici, ma anche a garantire efficienza nel settore pubblico per concentrare l’azione su chi ne ha bisogno’.
E’ un passaggio della lettera che il dott. Ennio Lucarelli, presidente della Confindustria servizi innovativi e tecnologici scrive in data di oggi al prof. Giarda, ministro dei rapporti con il Parlamento, al dott. Patroni Griffi, ministro per la Pubblica amministrazione e semplificazione, al dott. Grilli, vice ministro dell’Economia e per conoscenza al prof. Catricalà, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Il dott. Lucarelli illustra un caso emblematico, anche se non è l’unico, “l’affidamento con convenzione senza gara dell’ottobre 2005 alle Eolie di alcuni importanti servizi d’ingegneria ad una società del Ministero dell’Economia e Finanze”. Si tratta dello scandaloso caso della Sogesid che ha sostituito inopinatamente la Lotti, per volontà del sindaco-commissario dott. Mariano Bruno, nella progettazione e realizzazione del ciclo dell’acqua nell’isola di Lipari. Il dott. Lucarelli ricorda che fra il 2005 ed il 2008 la Federazione ha segnalato il caso alle autorità AVCP e AGCM, ottenendone dichiarazioni di lesioni della concorrenza nel 2008 e nel 2009, e ricorso al TAR del Lazio, ottenendo l’annullamento della convenzione l’11 gennaio 2011. Ma ancora dopo 7 anni il processo non è finito.
Forse che Lipari non fa parte dell’Italia? Forse che Lipari non è nella giurisdizione del governo Monti? E, di grazia, sotto quale giurisdizione cadono queste disperate isole?
Il testo integrale della lettera del dott. Lucarelli con gli allegati e l’interrogazione dell’on. Lumia sulla Sogesid del 28.04.2009 si trovano sul mio sito www.michelegiacomentonio.com
“E’ con grande interesse e condivisione che abbiamo accolto le notizie, circa la volontà del Governo di ‘restituire al settore privato attività e interventi che non hanno più ragione di essere pubblici, ma anche a garantire efficienza nel settore pubblico per concentrare l’azione su chi ne ha bisogno’.
E’ un passaggio della lettera che il dott. Ennio Lucarelli, presidente della Confindustria servizi innovativi e tecnologici scrive in data di oggi al prof. Giarda, ministro dei rapporti con il Parlamento, al dott. Patroni Griffi, ministro per la Pubblica amministrazione e semplificazione, al dott. Grilli, vice ministro dell’Economia e per conoscenza al prof. Catricalà, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Il dott. Lucarelli illustra un caso emblematico, anche se non è l’unico, “l’affidamento con convenzione senza gara dell’ottobre 2005 alle Eolie di alcuni importanti servizi d’ingegneria ad una società del Ministero dell’Economia e Finanze”. Si tratta dello scandaloso caso della Sogesid che ha sostituito inopinatamente la Lotti, per volontà del sindaco-commissario dott. Mariano Bruno, nella progettazione e realizzazione del ciclo dell’acqua nell’isola di Lipari. Il dott. Lucarelli ricorda che fra il 2005 ed il 2008 la Federazione ha segnalato il caso alle autorità AVCP e AGCM, ottenendone dichiarazioni di lesioni della concorrenza nel 2008 e nel 2009, e ricorso al TAR del Lazio, ottenendo l’annullamento della convenzione l’11 gennaio 2011. Ma ancora dopo 7 anni il processo non è finito.
Forse che Lipari non fa parte dell’Italia? Forse che Lipari non è nella giurisdizione del governo Monti? E, di grazia, sotto quale giurisdizione cadono queste disperate isole?
Il testo integrale della lettera del dott. Lucarelli con gli allegati e l’interrogazione dell’on. Lumia sulla Sogesid del 28.04.2009 si trovano sul mio sito www.michelegiacomentonio.com
Appartamenti e caserme. Slitta a domani il consiglio comunale
Slitta a domani il consiglio comunaleipari che aveva all'ordine del giorno la realizzazione di 140 appartamenti e delle caserme di Lipari e Panarea. Alle 9 e 30 in aula erano presenti 8 consiglieri. Alle 10,30 presenti quattro consiglieri. Se ne dovrebbe riparlare domani alle 9 e 30.
Parrocchia di San Giuseppe. I festeggiamenti per la Madonna di Lourdes
Giovedì 2 Febbraio, con la festa della Presentazione al Tempio (intesa comunemente La Candelora), iniziano gli annuali festeggiamenti in onore dell’Immacolata di Lourdes.
Dal 2 all’11 Febbraio 2012, ogni sera, nella Parrocchia di San Giuseppe:
ore 17,15 - Preghiera del Rosario
ore 18,00 - S. Messa
Porto di Milazzo. Scoppia il caos ormeggi
Gazzetta del Sud
Giovanni Petrungaro
MILAZZO
La nave "Laurana" della Siremar costretta a rimanere in rada per tutta la notte di fronte la marina Garibaldi; un altro natante proveniente da Lipari rientrato con due ore d'anticipo per le cattive condizioni meteo, costretto a fermarsi all'imboccatura del porto pare per motivi di sicurezza, per qualche ora in attesa di istruzioni. Al porto di Milazzo esplode il "caso ormeggi", con gli armatori delle società di navigazione che svolgono attività commerciale e di trasporto passeggeri verso le Eolie che chiedono il rispetto delle regole e soprattutto maggiori controlli da parte della stessa Autorità marittima sui mezzi attraccati nelle varie banchine. alcuni dei quali come la Green Salina ed altri sarebbero - come confermato dalla stessa Autorità portuale, in disarmo.
Una situazione che ha fatto insorgere anche i sindacati che hanno preannunciato dure prese di posizione e indotto la Capitaneria di porto di Milazzo a convocare una riunione urgente, tenutasi proprio ieri mattina, con i rappresentanti di Ngi, Navisal, Taranto Navigazione, Sultan Yacht srl, M/Y S. Salvatore, Corporazione piloti ed Autorità portuale, "al fine di affrontare taluni aspetti riguardanti la disciplina della sosta in porto".
L'ennesimo tentativo di evitare il ripetersi di tensioni fra chi ritiene di avere diritto all'approdo indipendentemente dal ruolo svolto, e fra coloro che invece sostengono di espletare un servizio pubblico. Forse l'ultimo visto che il comandante Fabrizio Coke in più di una occasione ha lasciato intendere di non accettare deroghe di alcuna natura che possano mettere a rischio la sicurezza delle operazioni all'interno del bacino mamertino. Una situazione che peraltro è esplosa nell'ultimo decennio anche perché a Milazzo le banchine non sono date in concessione. Ma il Codice della Navigazione – fanno rilevare i sindacati – prevede che qualsiasi banchina non in concessione debba essere lasciata libera ai natanti che effettuano operazioni commerciali. Solo se rimane spazio – e sappiamo quali sono le condizioni degli approdi nello scalo – potrebbe esserci possibilità di attracco anche per altri mezzi". Ma quale è la situazione attuale dei posti d'ormeggio? La "fotografia" emerge dal report quotidiano congiunto di Capitaneria di porto e Autorità portuale.
Ecco ad esempio la giornata di ieri: BANCHINA EOLIE: Pietro Novelli e Filippo Lippi della Siremar (lato nord) e Bridge (Ngi).
EX SCIVOLO NGI: Eolian Princess, Eolian Queen ed Eolian Star, tutte della società Taranto Navigazione, Eolo d'Oro della Navisal e Tersane IV.
Tali unità – scrive la Capitaneria devono assicurare le operazioni di carico dei mezzi di linea che operano alla banchina Eolie e alla banchina Aliscafi.
BANCHINA ALISCAFI: Antioco e Atanis della Siremar (alla Radice) e Mirella o Alijambo della Ustica Lines (Testata). BANCHINA XX LUGLIO: Eschilo (Siremar), Diego Moraci e Adriana (Ustica Lines) all'estremo nord, motonave Celtic Freedom (zona centrale), moto nave Green (nave rifiuti Eolie) all'estremo Sud.
MOLO MARULLO: a Nord e al Centro gruppo Barcaioli e Mare Pulito, a Sud, corporazione Piloti, ormeggiatori e altre motovedette.
BANCHINA EX 3° LOTTO: Motovedette di Guardia Costiera, carabinieri, vigili del fuoco e avvisatore marittimo.
MOLO FORANEO: Baba-t e rimorchiatori.
RADA: Laurana Siremar e 5 petroliere e gassiere al servizio dei pontili della Raffineria dove risultano sempre alla data di ieri attraccate altre quattro petrolifere per operazioni di carico e scarico.
A ben vedere dunque c'è il problema di tanti natanti a fronte di poche banchine. Con un dato che dovrebbe far riflettere: la presenza della Baba T e di altre navi sotto sequestro al molo Marullo che invece dovrebbe essere - secondo le previsioni del Prg del porto (chissà quando si farà) - destinato alle imbarcazioni per il crocierismo lasciando così tutte le banchine ai mezzi di linea.
«Questi problemi sono stati da sempre evidenziati con note scritte rimaste però senza riscontro – afferma Massimo Cusumano segretario della Uil Trasporti territoriale. Sono anni infatti che evidenziamo la necessità che bisogna dare al porto di Milazzo un ruolo più confacente alle nuove esigenze della portualità che sono diverse rispetto al passato. Programmando anche una serie di interventi che privilegino le caratteristiche dello scalo. Attualmente sono sotto gli occhi di tutti le condizioni in cui versa il porto, destinato ad area di deposito. Il bacino a nostra disposizione risulta insufficiente e inadeguato al normale espletamento di tutti i servizi marittimi: dal turismo alle linee commerciali, passando per il traffico delle navi da carico. La profondità dei fondali non permette lo sviluppo del comparto crocieristico, senza considerare la farraginosità burocratica che ritarda gli iter per il dragaggio dei fondali stessi ma anche l'ammodernamento e l'adeguamento delle banchine. Appare pertanto improcrastinabile – conclude il segretario della Uiltrasporti – il bisogno di programmare, attraverso gli strumenti regolatori del porto e della città, una infrastruttura dotata di una vera e propria darsena, elemento imprescindibile per la gestione del diportismo e dei collegamenti con le Eolie».
Considerazioni condivise anche dal presidente della compagnia portuale, Stefano Mellina che ribadisce come sia indispensabili definire il piano regolatore del porto, unico strumento in grado di organizzare le banchine e consentire di superare quelle condizioni di estrema difficoltà e di grave, palese disagio in cui gli operatori sono costretti a movimentare la merce sulle banchine, per i limitati spazi di cui per adesso si dispone».
Giovanni Petrungaro
MILAZZO
La nave "Laurana" della Siremar costretta a rimanere in rada per tutta la notte di fronte la marina Garibaldi; un altro natante proveniente da Lipari rientrato con due ore d'anticipo per le cattive condizioni meteo, costretto a fermarsi all'imboccatura del porto pare per motivi di sicurezza, per qualche ora in attesa di istruzioni. Al porto di Milazzo esplode il "caso ormeggi", con gli armatori delle società di navigazione che svolgono attività commerciale e di trasporto passeggeri verso le Eolie che chiedono il rispetto delle regole e soprattutto maggiori controlli da parte della stessa Autorità marittima sui mezzi attraccati nelle varie banchine. alcuni dei quali come la Green Salina ed altri sarebbero - come confermato dalla stessa Autorità portuale, in disarmo.
Una situazione che ha fatto insorgere anche i sindacati che hanno preannunciato dure prese di posizione e indotto la Capitaneria di porto di Milazzo a convocare una riunione urgente, tenutasi proprio ieri mattina, con i rappresentanti di Ngi, Navisal, Taranto Navigazione, Sultan Yacht srl, M/Y S. Salvatore, Corporazione piloti ed Autorità portuale, "al fine di affrontare taluni aspetti riguardanti la disciplina della sosta in porto".
L'ennesimo tentativo di evitare il ripetersi di tensioni fra chi ritiene di avere diritto all'approdo indipendentemente dal ruolo svolto, e fra coloro che invece sostengono di espletare un servizio pubblico. Forse l'ultimo visto che il comandante Fabrizio Coke in più di una occasione ha lasciato intendere di non accettare deroghe di alcuna natura che possano mettere a rischio la sicurezza delle operazioni all'interno del bacino mamertino. Una situazione che peraltro è esplosa nell'ultimo decennio anche perché a Milazzo le banchine non sono date in concessione. Ma il Codice della Navigazione – fanno rilevare i sindacati – prevede che qualsiasi banchina non in concessione debba essere lasciata libera ai natanti che effettuano operazioni commerciali. Solo se rimane spazio – e sappiamo quali sono le condizioni degli approdi nello scalo – potrebbe esserci possibilità di attracco anche per altri mezzi". Ma quale è la situazione attuale dei posti d'ormeggio? La "fotografia" emerge dal report quotidiano congiunto di Capitaneria di porto e Autorità portuale.
Ecco ad esempio la giornata di ieri: BANCHINA EOLIE: Pietro Novelli e Filippo Lippi della Siremar (lato nord) e Bridge (Ngi).
EX SCIVOLO NGI: Eolian Princess, Eolian Queen ed Eolian Star, tutte della società Taranto Navigazione, Eolo d'Oro della Navisal e Tersane IV.
Tali unità – scrive la Capitaneria devono assicurare le operazioni di carico dei mezzi di linea che operano alla banchina Eolie e alla banchina Aliscafi.
BANCHINA ALISCAFI: Antioco e Atanis della Siremar (alla Radice) e Mirella o Alijambo della Ustica Lines (Testata). BANCHINA XX LUGLIO: Eschilo (Siremar), Diego Moraci e Adriana (Ustica Lines) all'estremo nord, motonave Celtic Freedom (zona centrale), moto nave Green (nave rifiuti Eolie) all'estremo Sud.
MOLO MARULLO: a Nord e al Centro gruppo Barcaioli e Mare Pulito, a Sud, corporazione Piloti, ormeggiatori e altre motovedette.
BANCHINA EX 3° LOTTO: Motovedette di Guardia Costiera, carabinieri, vigili del fuoco e avvisatore marittimo.
MOLO FORANEO: Baba-t e rimorchiatori.
RADA: Laurana Siremar e 5 petroliere e gassiere al servizio dei pontili della Raffineria dove risultano sempre alla data di ieri attraccate altre quattro petrolifere per operazioni di carico e scarico.
A ben vedere dunque c'è il problema di tanti natanti a fronte di poche banchine. Con un dato che dovrebbe far riflettere: la presenza della Baba T e di altre navi sotto sequestro al molo Marullo che invece dovrebbe essere - secondo le previsioni del Prg del porto (chissà quando si farà) - destinato alle imbarcazioni per il crocierismo lasciando così tutte le banchine ai mezzi di linea.
«Questi problemi sono stati da sempre evidenziati con note scritte rimaste però senza riscontro – afferma Massimo Cusumano segretario della Uil Trasporti territoriale. Sono anni infatti che evidenziamo la necessità che bisogna dare al porto di Milazzo un ruolo più confacente alle nuove esigenze della portualità che sono diverse rispetto al passato. Programmando anche una serie di interventi che privilegino le caratteristiche dello scalo. Attualmente sono sotto gli occhi di tutti le condizioni in cui versa il porto, destinato ad area di deposito. Il bacino a nostra disposizione risulta insufficiente e inadeguato al normale espletamento di tutti i servizi marittimi: dal turismo alle linee commerciali, passando per il traffico delle navi da carico. La profondità dei fondali non permette lo sviluppo del comparto crocieristico, senza considerare la farraginosità burocratica che ritarda gli iter per il dragaggio dei fondali stessi ma anche l'ammodernamento e l'adeguamento delle banchine. Appare pertanto improcrastinabile – conclude il segretario della Uiltrasporti – il bisogno di programmare, attraverso gli strumenti regolatori del porto e della città, una infrastruttura dotata di una vera e propria darsena, elemento imprescindibile per la gestione del diportismo e dei collegamenti con le Eolie».
Considerazioni condivise anche dal presidente della compagnia portuale, Stefano Mellina che ribadisce come sia indispensabili definire il piano regolatore del porto, unico strumento in grado di organizzare le banchine e consentire di superare quelle condizioni di estrema difficoltà e di grave, palese disagio in cui gli operatori sono costretti a movimentare la merce sulle banchine, per i limitati spazi di cui per adesso si dispone».
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