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sabato 4 febbraio 2012

Col veliero sugli scogli di Salina, comandante indagato

Gazzetta del Sud

Barcellona- Un naufragio alle Eolie avvenuto la notte del 15 agosto del 2009 potrebbe costare una dura condanna ad un comandante di un veliero affondato a Salina.
La Procura di Barcellona ha infatti concluso le indagini preliminari avviate nei confronti del comandante di un motoveliero che navigando di notte nel mare delle Eolie, senza rispettare le distanze dalla costa, finiva contro gli scogli, provocando l'affondamento dell'imbarcazione su cui viaggiavano membri dell'equipaggio e ospiti. L'episodio verificatosi nella notte di Ferragosto del 2009, ha avuto come protagonista il capitano Giovanni Tedesco 54 anni, originario di Palermo e residente a Sferracavallo, indagato del reato previsto dall'art. 428, naufragio da sommersione, lo stesso reato contestato al comandante della Concordia, in relazione all'ipotesi colposa di danno prevista all'art. 449 e ciò perché nella qualità di comandante del motoveliero denominato "Vesta V Defne" di proprietà della società "Montepashi di Siena Leasing & Factoring", sul quale si trovavano 4 membri di equipaggio e 4 ospiti, per colpa consistita in negligenza imprudenza e imperizia - poiché navigava a circa 300 metri dalla costa dell'isola di Salina in ore notturne senza prestare la dovuta diligenza - in zona di mare in cui era notoria la presenza di secche e scogli, volgeva la prora dell'imbarcazione in direzione del porto di Rinella ed impattava violentemente contro gli scogli affioranti siti in prossimità di Punta Brigantino dell'Isola di Salina. L'impatto violento del motoveliero sugli scogli dell'isola di Salina "cagionava la immediata sommersione dell'imbarcazione e il naufragio degli occupanti". Il comandante indagato che ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini con contestuale informazione di garanzia, difeso dall'avv. Alessandro Oliva, sulla base delle contestazioni fatte dalla Procura di Barcellona rischia una condanna che va da un minimo di 5 anni fino a 12.
Il capitano avrà adesso 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere interrogato. (l.o.)

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