Un nutrito parterre formato dai sindaci delle isole minori, dalle rappresentanze sindacali e dalle associazioni di categoria si è ritrovato oggi di fronte ai dirigenti dell’assessorato regionale all’economia e a quello dei trasporti in una riunione che è apparsa tanto surreale quanto beffarda.
Da una parte il dott. Quagliano dell’Economia che minacciava ogni sorta d’ipotetici tagli e dall’altra la dott.ssa Severino, dei Trasporti, che snocciolava dati per far capire che, in assenza di trasferimenti, i servizi integrativi per le isole della Sicilia sono ormai alla frutta: con debiti per oltre € 13 milioni e una dotazione che riesce a coprire soltanto il 50% dell’effettivo fabbisogno, senza contare le somme necessarie a coprire i nuovi bandi ormai in scadenza.
Sono a rischio i collegamenti in grado di garantire i flussi turistici ma, in alcuni casi, anche quelli relativi al trasporto della spazzatura.
Una presa di posizione forte, quella dei primi cittadini presenti. Massimo Lo Schiavo, coordinatore dell’ANCIM Sicilia e sindaco di Santa Marina Salina, ha ricordato l’impegno del Presidente Lombardo a non operare alcun taglio sul bilancio regionale che potesse danneggiare le piccole isole siciliane. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, ha richiamato il trattato di Amsterdam e poi quello di Barcellona che sanciscono i diritti di aiuto in favore delle isole e si è dichiarato pronto a pesanti forme di protesta a difesa di tali diritti. Lucio Antinoro, sindaco di Favignana, ha sottolineato il pericolo di abbandono delle isole con l’evidente rischio di consegnarle addirittura alla mafia. Bernardino De Rubeis, sindaco di Lampedusa, ha evidenziato la necessità di procedere assieme alle parti sociali al fine di scongiurare eventuali tagli. Aldo Messina, sindaco di Ustica, si è chiesto cosa sarebbe accaduto se non fosse stato richiesto a più voci questo incontro, considerato che la Regione ormai da mesi sembra aver operato sugli annunciati tagli per conto proprio, senza aver interpellato nessuno.
I sindacati – sia pure in tempi e modalità diverse – hanno minacciato di bloccare tutti i mezzi di collegamento da e per le isole, in segno di protesta, e non è escluso che nei prossimi giorni non lo facciano senza altri preavvisi.
Un incontro coi nervi a fior di pelle – ben moderato dalla dott.ssa Diliberto del coordinamento isole minori - dal quale ci si aspettava una connotazione e, soprattutto, una risposta politica. Alla fine non ha potuto rappresentare nemmeno un tavolo tecnico.
Un dato gravissimo sembra comunque emergere. Sempre per sentito dire ma nel corso di una riunione ufficiale, l’assessore regionale ai trasporti, Pier Carmelo Russo, nonostante la smentita di meno di un mese fa, avrebbe dichiarato (in altra sede ufficiale e alla presenza dei sindacati) che i tagli sui collegamenti marittimi delle isole sarebbero già stati decisi.
Le isole minori della Sicilia negli ultimi dieci anni sono state invogliate, dalla stessa Regione attraverso i fondi comunitari, a raddoppiare la propria ricettività turistica. "Contestualmente si è proceduto a ridurne l’accessibilità, peggiorandone i collegamenti" ha dichiarato il presidente di Federalberghi isole minori della Sicilia, Christian Del Bono. E continua "non ci sono le basi per poter continuare a competere sulla scena nazionale ed internazionale. La Regione ci sta implicitamente chiedendo di svendere le nostre strutture per tornare ad emigrare. Questo è un progetto miope, disposto a scambiare alcuni milioni di euro con lo sviluppo delle piccole isole senza tener conto di quanto queste producano direttamente e indirettamente in termini economici per l’intera regione. Attendiamo un immediato confronto con il Presidente Lombardo, alla presenza dell’Assessore Russo e dell’Assessore Armao per poter comprendere chiaramente – una volta per tutte – quali siano le reali intenzioni della Regione sui collegamenti marittimi delle piccole isole siciliane”.
Federalberghi Isole Eolie
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.