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sabato 28 aprile 2012
Sciuri, sciuri ! classica siciliana in chiave moderna di Giardina Giovanni
Sciuri sciuri, sciuri
di tuttu l’annu:
chiddu chi c’era, ora u st’hannu livannu !
Na vota ti curavi,
tuttu l’annu :
Ora u spitali u, stannu
chiudennu!
Na vota si viaggiava, sira e matina :
E ora mancu
un juornu alla simana !
Sciuri sciuri, sciuri di tuttu l’annu :
partu di cca , e ‘un
sacciu si ritornu!
Problemi ‘unn’ hannu cchiu’ i
criminali :
Pirchi’ stannu chiudennu
i tribunali !
‘Un sacciu s’indovinu oppuru
sbagghiu :
Ca stu Paisi e’, senza travagghiu !
Sciuri sciuri, sciuri di tuttu l’annu :
l’attivita’, ormai
stannu falliennu !
C’e’ cu nni parla tantu,
chinu i sdegnu :
C’e’ cu nn’ha
fattu fonti di uadagnu !
E ora, sulu
pi quattru farabutti !
Sciuri sciuri, sciuri
di tuttu l’annu:
‘Nta stu Paisi, spiranzi ‘un ci nni sunnu.
Ammatuli cerchi voti e fa
programmi :
si gia’ in partenza sa,
ca’un’ ha jammi !
Amara a ccu si fasci
‘mpapucchiari ;
Lustru di paravisu
n’unni vidi !
Sciuiri sciuri, sciuri di tuttu l’annu :
Tutti st’aumenti, nni stannu massacrannu!
Na vota havi’a
sordi di cuntari :
e ora mancu chiddi, pi manciari
‘Un chianciu
ne pi sordi,ne pi diamanti :
Ormai si li futtieru tutti quanti !
Sciuri sciuri, sciuri
di tuttu l’annu
Ormai ‘un ci
po’, mancu lu Patri Eternu
Ammatuli ca
t’alliffi e fa
cannola
Lu Santu
e’ di marmuru
e nun suda.
Sciuri sciuri, sciuri di
tuttu l’annu,
Stu tribunali……ormai nni
sta lassannu!
E tiempi
mia Tu, eri na
quagghia
ora si
arriddusciuta un parapigghia.
Sciuri sciuri,
sciuri di tuttu
l’annu
Lipari gia’……..si nni
sta jennu o funnu
Sciuri di
rosi russi arrampicanti
Nu simu
abbannunati i tutti
quanti.
Nun scrivu
pi l’amuri e ne p’amanti,
io’ scrivu
pi passarimi lu
tiempu .
Sciuri sciuri, sciuri di
tuttu l’annu,
ormai v’aspettu a tutti….. a
nn’autr’annu !
Sequestrato l’impianto di produzione di energia dalla combustione di biogas esistente all’interno della discarica di Contrada Zuppà.
LEGIONE CARABINIERI “SICILIA”
COMANDO PROVINCIALE MESSINA
COMUNICATO
STAMPA DEL 28.4.2012
Nucleo Operativo Ecologico di Catania
Mazzarrà Sant’Andrea – Sequestrato l’impianto di produzione di energia dalla
combustione di biogas esistente all’interno della discarica di Contrada Zuppà.
Nella mattinata odierna, i
Carabinieri del N.O.E. (Nucleo Operativo Ecologico) di Catania, unitariamente
al personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana - Ispettorato
Ripartimentale di Messina, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo
emesso dal GIP del Tribunale di Barcellona P.G. nell’ambito di indagini in
materia ambientale coordinate dalla Procura della repubblica di Barcellona Pozzo
di Gotto, hanno proceduto al sequestro dell’impianto di produzione di energia
elettrica dalla combustione di biogas dell’impresa OSMON S.p.a., sito all’interno della discarica di Mazzarà
Sant’Andrea della Contrada Zuppà e gestita dalla società TIRRENO AMBIENTE S.p.a.
Le indagini hanno avuto origine
da un esposto pervenuto al Corpo Forestale della Regione Siciliana - Ispettorato
Ripartimentale di Messina, dai cui accertamenti è emerso che l’impianto in
questione, della potenza dichiarata di 7,8 Kw, sarebbe stato realizzato e messo
in funzione già dall’anno 2008 senza le necessarie autorizzazioni ambientali,
in violazione delle norme esistenti in materia, ovvero senza aver richiesto ed
ottenuto l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera derivanti dalla
combustione del biogas, nonché senza inviare la comunicazione e i dati relativi
al monitoraggio delle emissioni prescritte dalle norme vigenti.
Le predette violazioni
sono contestate agli amministratori delle due predette società, A.G. di anni 51
ed I.G. di anni 59.
Le attività dei
Carabinieri del NOE e del personale del Corpo Forestale della Regione
Siciliana, coordinate dal Sost. Proc.
dott. Giorgio NICOLA, della Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di
Gotto, hanno avuto inizio nella giornata di ieri e stante la loro complessità
si sono concluse nella tarda mattinata odierna.
Vulcano: I bambini aiutano l'ambiente. Pulizia spiaggia "fai da te" (con video)
La Filippo La Rosa onlus,
riconosce il merito alla Lipari school of English per una iniziativa
lodevole
e di grande impegno formativo per i bambini
Eoliani.
Domenica 22 aprile 2012, in una atmosfera
gioviale e solare si è svolta a Vulcano, con l'aiuto dei bambini e dei genitori
partecipanti, una formale pulizia della spiaggia "sabbie nere" dalla plastica
lasciata da tanti "sporcaccioni" tanto per citare i bimbi.
Oltre 6 sacchi di plastica di grande formato
sosno stati riempiti e collocati nei cassonetti.
I Bambini hanno hanno dato un grande contributo
all'ambiente facendo davvero un grande lavoro, con dedizione seguendo le
attenteindicazioni dellamaestra Marcella Di MArca.
Bravi e onore al merito e all'impegno sociale
dimostrato.
Per informarvi sulle
iniziative dell'associazione consultate ilsito www.filippolarosaonlus.blogspot.com
IL VIDEO DELLA GIORNATA A VULCANO:
Oggi "Prima Giornata della Musica"
La “Margherita” Società Cooperativa di Lipari, nell’ambito del progetto “Servizi socio ricreativi e culturali” – azione n. 10 del PdZ – in convenzione con il Distretto Socio Sanitario 25 e in collaborazione con il Corpo Musicale “Città di Lipari”, ha dato vita stamani, presso la sede del Corpo Musicale "Città di Lipari", alla “Prima giornata della Musica”.
L’ iniziativa nasce come offerta migliorativa, del suddetto progetto, al fine di creare un archivio musicale fruibile da parte del pubblico riguardante vecchi manoscritti di musica e spartiti in possesso presso la scuola musicale.
La manifestazione ha l’obiettivo di promuovere un’attività di tutela e custodia del patrimonio socio – culturale locale e di avvicinare i ragazzi al mondo della musica .
E’ rivolta ai giovani allievi sia della scuola elementare che media di Lipari, in una cornice storico – musicale che offrirà la visione di antichi manoscritti musicali del secolo scorso e dei primi del novecento.
Oggi erano presenti un gruppo di ragazzi di scuola media. Il video di uno dei momenti della "lezione":
Spazio elettorale a pagamento. Art.1 gli interventi di Giuseppe Pellegrino e Pietro Di Fede
L'intervento di Giuseppe Pellegrino detto Stecca:
L'INTERVENTO DI PIETRO DI FEDE:
L'INTERVENTO DI PIETRO DI FEDE:
Difficoltà per il trasporto di pane e medicine
Gazzetta del sud
Gianluca Giuffrè
Stromboli
Da diciotto giorni sui mezzi di linea veloci da e per
le Eolie non vengono più imbarcati i generi di prima necessità sfusi tra
cui il pane. Anche per il trasporto delle medicine vi sono enormi
difficoltà. Una situazione che sta mettendo in ginocchio la vita e
l'economia delle isole minori. A pagarne le spese soprattutto Filicudi,
Alicudi, Panarea, Stromboli e Ginostra. Pare che a far applicare il
divieto (esistente da sempre) sia stato un controllo dei N.A.S. su
alcuni aliscafi. Se a Lipari e nelle isole maggiori dell'arcipelago non è
un grave problema perchè vi sono panifici, farmacie e navi giornaliere
in posti piccoli come Ginostra, Alicudi e Filicudi la questione è
diventata un dramma. Niente pane e se non si trova un comandante
comprensivo niente medicine. Gli isolani sono su tutte le furie e
chiedono l'intervento del prefetto di Messina e del sindaco di Lipari
per trovare una soluzione.
Laurea
Ha ottenuto ieri a Messina la Laura Magistrale in Giurisprudenza la dottoressa Fabiana Martinucci di Canneto (Lipari).
Fabiana ha ottenuto il punteggio di 102/110. Ha discusso la tesi "I diritti sociali nella città di Nizza.
A Fabiana gli auguri per una vita ricca di soddisfazioni
Fabiana ha ottenuto il punteggio di 102/110. Ha discusso la tesi "I diritti sociali nella città di Nizza.
A Fabiana gli auguri per una vita ricca di soddisfazioni
Lo Schiavo scommette sulla sua rielezione e pizzica l'avversario
Il sindaco uscente di S. Marina
Salina, Massimo Lo Schiavo, ricandidatosi per la corsa elettorale, fa un
resoconto della sua amministrazione e guarda al futuro. «Vivo questi
momenti con rinnovato spirito ed entusiasmo – ci ha detto Lo Schiavo –
vista la partecipazione della popolazione riscontrata già prima della
mia candidatura ufficiale. Un entusiasmo palesato soprattutto dai
giovani, che hanno voluto scommettere sul progetto "Nuova Salina". Dopo i
primi 5 anni, questo ulteriore impegno permetterà loro di essere la
nuova classe dirigente. Era la mia scommessa 5 anni fa, oggi diventa il
mio obiettivo per i prossimi 5 anni. Le opere più importanti – ha
puntualizzato – sono quelle finanziate e già in fase di inizio.
Ripascimento della spiaggia e messa in sicurezza dell'abitato in
località "Barone"; messa in sicurezza del laghetto di Lingua; essere
riusciti a salvare il faro, grazie anche al passaggio della concessione
al comune e, soprattutto, aver ripristinato l'intera funzionalità del
porto commerciale, interrotto dal 2005».
Ma Lo Schiavo mostra delle perplessità su alcune
dichiarazioni del suo contendente: «Certamente mi sorprende come al
primo punto di una sua recente intervista il prof. Marcello Saija abbia
parlato del Piano Regolatore Generale. Desidero a tal proposito
evidenziare che, come il prof. Saija ben sa in qualità di attuale
consigliere comunale di opposizione, la mia amministrazione ha
completato le procedure per l'approvazione del Prg, ormai nelle mani di
un commissario regionale ed in fase di approvazione. Quindi, tranne che
il prof. Saija voglia sostituirsi al commissario stesso, questo è un
altro impegno con la popolazione che è stato mantenuto».
Una curiosità: le denominazioni delle attuali liste
civiche, "Nuova Salina" ed "Unione", erano i rispettivi nomi di due
golette mercantili, appartenenti ad un periodo florido per l'isola di
Salina, e la prima apparteneva proprio alla famiglia dei Lo Schiavo.
Ars, approvata la finanziaria. Tagli consistenti per Comuni e trasporti per le isole minori
Via libera alla finanziaria senza le 82 norme «cassate» dal commissario dello Stato e ok al disegno di legge sul mutuo da 558 milioni di euro collegato a specifici capitoli di bilancio tra cui quello che riguarda i forestali, e non nella forma generica contestata nell'impugnativa.
Niente fondi invece per le associazioni, gli enti e le fondazioni inserite nell'ex tabella H che viene completamente azzertata. Si profilano pesanti ricadute economiche dunque per enti come il teatro Massimo, l'Orchestra Sinfonica siciliana, la Fondazione Federico II, ma anche per l'associazione allevatori, il Corecom e il centro Pio La Torre, intitolato allo storico dirigente del Pci proprio oggi commemorato in seduta solenne dall'Assemblea. Ma tagli consistenti ci sono anche per comuni, trasporto pubblico locale e collegamenti marittimi con le isole minori: in questo caso devono rinunciare a poco più di 100 milioni, cifra contenuta nell'accantonamento negativo previsto nella finanziaria dal governo che intendeva coprirlo con le entrate derivanti dalla valorizzazione dei beni immobili della Regione, norma anche questa bocciata dal commissario e non recuperata almeno in questa fase dal governo.
Dopo un lungo pomeriggio di riunioni a Palazzo dei Normanni, l'Ars non è andata oltre l'approvazione dell'odg di promulgazione della finanziaria senza le norme impugnate e del ddl sul mutuo. In commissione Bilancio non c'è stato accordo sugli altri tre ddl del governo: il primo appostava nel fondo globale 77 milioni di euro derivanti da risparmi di spesa, assegnati col secondo ddl all'ex tabella h e ai lavoratori dell'Ente acquedotti siciliano, mille persone che a questo punto rischiano di non poter ricevere gli stipendi.
I due ddl, approvati in commissione Bilancio ma solo a maggioranza, non sono stati neppure discussi dall'aula rinviata al 9 maggio (alle 16) il giorno dell'udienza preliminare per il governatore Raffaele Lombardo che comparirà davanti al gup con la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Catania, su ordine del gip, per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.
Il quarto ddl, invece, col quale il governo Lombardo intende recuperare parte delle norme impugnate (tra cui fondo immobiliare da 800 mln e cantieri lavoro) è stato inviato dalla Presidenza dell'Ars alle commissioni di merito. Se ne parlerà più avanti. Va ancora peggio per comuni, trasporto pubblico e collegamenti marittimi: i tagli sono confermati. L'unica consolazione è un ordine del giorno del Pd, approvato dall'Ars, che impegna il governo a reperire le risorse necessarie, raschiando il barile. Tra i tanti capitoli falcidiati c'è anche quello che riguardava gli ex Pip di 'Emergenza Palermò, i 500 mila euro previsti in finanziaria non ci sono più.
venerdì 27 aprile 2012
"Si adegui la merce non l'aliscafo". Gli addetti ai lavori intervengono sul trasporto di farmaci e merce sugli aliscafi
Riceviamo e pubblichiamo:
"Con riferimento alle recenti polemiche e ad alcuni articoli di stampa occorre, per onore della verità, precisare che non si scopre certo adesso che l'aliscafo non è adatto al trasporto di medicine e e merci. Idoneo, veramente, non lo è stato mai. Tale trasporto, sino a qualche giorno fa, sino a quando è stato possibile, è stata una concessione dei comandanti. Ma è anche vero che la merce deve viaggiare in contenitori idonei compreso le medicine. Quindi si deve adeguare la merce e non l'aliscafo".
"Con riferimento alle recenti polemiche e ad alcuni articoli di stampa occorre, per onore della verità, precisare che non si scopre certo adesso che l'aliscafo non è adatto al trasporto di medicine e e merci. Idoneo, veramente, non lo è stato mai. Tale trasporto, sino a qualche giorno fa, sino a quando è stato possibile, è stata una concessione dei comandanti. Ma è anche vero che la merce deve viaggiare in contenitori idonei compreso le medicine. Quindi si deve adeguare la merce e non l'aliscafo".
Il fabbricato della Capitaneria e il "destino" che le ha riservato Bruno
Oggi 27 aprile 2012 la capitaneria inaugura i nuovi uffici in un fabbricato storico inserito in un contesto di suggestiva bellezza.-
Domani la società "Lipari Porti spa", modificando irrimediabilmente i luoghi, trasformerà il fabbricato in " roulotte", mentre l'area circostante sarà adibita a rifornimento natanti ed aliscafi.-
Complimeti ex sindaco Bruno.
Adolfo Sabatini
Domani la società "Lipari Porti spa", modificando irrimediabilmente i luoghi, trasformerà il fabbricato in " roulotte", mentre l'area circostante sarà adibita a rifornimento natanti ed aliscafi.-
Complimeti ex sindaco Bruno.
Adolfo Sabatini
Tenuti "fuori dalla porta" i soci del Consorzio pontili galleggianti isole Eolie chiedono la revoca in autotutela di quanto deciso a Palermo nella conferenza dei servizi per la portualità
Oggetto: Revoca in
autotutela provvedimenti Conferenza dei Servizi del 23.04.2012 tenutasi
a
Palermo, presso la sede dell’Assessorato Territorio e Ambiente – “Approvazione
del progetto definitivo dei soli porti turistici di Marina Corta – Marina Lunga
– Bagnamare e Pignataro ai fini del rilascio a favore del Comune di Lipari
della concessione demaniale marittima”.
I sottoscritti
soci del Consorzio Pontili Galleggianti Isole Eolie, il giorno 23 Aprile 2012, si
sono presentati presso la sede dell’Assessorato Regionale Territorio e
Ambiente, all’ingresso dell’aula Russo, per accedere alla conferenza di servizi
indetta dal Sindaco del Comune di Lipari.
Il Sindaco di
Lipari, qualificatosi quale Presidente della Conferenza dei servizi, assistito
dai virgili urbani del Comune di Lipari, sigg. Marino e Cataliotti, addetti al
controllo dell’accesso all’aula, non ha consentito la partecipazione perché i
rappresentati del Consorzio non potevano prendere parte in quanto l’avviso era
diretto solo a concessionari e gestori di pubblici servizi.
Abbiamo fatto
rilevare al Sig. Sindaco che quanto riportato nell’avviso di convocazione “alla
conferenza possono partecipare, senza diritto di voto,i concessionari e i
gestori di pubblici servizi, nel caso in cui il procedimento amministrativo
abbia effetto diretto o indiretto sulla loro attività” oltre al
fatto che alle conferenze di servizio, di norma, nel principio della
trasparenza amministrativa, possono essere ammessi tutti i portatori di
interessi diffusi, collettivi e propri, ci dava il pieno diritto di potere
prendere parte ai lavori della conferenza dei servizi.
Il Sindaco, per
non consentire l’accesso ai rappresentanti del Consorzio ha sostenuto che
l’avviso fosse diretto esclusivamente a concessionari e gestori di pubblici
servizi.
Abbiamo fatto
rilevare al Sig. Presidente,che l’avviso, nella corretta lingua italiana,
comprensibile a qualsiasi lettore, consentiva l’accesso a due distinti soggetti
determinati dall’articolo “i”
e solo se l’avviso riportava la partecipazione di “concessionari e gestori di
pubblici servizi” poteva ritenersi la partecipazione esclusiva a
tali condizioni, in quanto la congiunzione “e” a differenza
dell’articolo “i” congiunge e non determina.
Pertanto, la
mancata partecipazione, strumentalmente voluta e determinata dal Sindaco di
Lipari nella qualità di Presidente della Conferenza, non ci ha consentito di
evidenziare come le Leggi Regionali vigenti, disciplinano la gestione del
Demanio Marittimo, ponendo tutele a favore di concessioni esistenti e divieti
di moli, banchine ed altre opere nelle isole minori,
chiediamo
- che la conferenza dei servizi del 23 Aprile
2012 venga dichiarata nulla da parte del Presidente della Commissione;
- che vengano annullati
tutti i provvedimenti deliberati dal Demanio Regionale Marittimo;
- che la
conferenza dei servizi sia riconvocata nel rispetto delle condizioni di legge,
dandone ampia comunicazione a tutti i portatori di interessi e possibilmente
nella sede istituzionale dell’Ente.
rappresentando
che
dall’illegittimità della Conferenza dei Servizi predetta, viziata dal non aver
consentito la partecipazione di un soggetto qualificato, discende
l’illegittimità di tutti gli atti successivamente compiuti (con responsabilità
personali dei soggetti autori dei comportamenti dannosi).
Comunque il
Consorzio si riserva ogni azione a tutela dei propri diritti, anche per l’atto
discriminatorio subito, ed il rimborso dei costi di trasferta inutilmente
sopportati.
Lipari, 27 Aprile
2012.-
Consorzio
Pontili Galleggianti Isole Eolie
Il Legale Rappresentante
Giovanni De Franchis
Coop. Margherita in collaborazione con il corpo musicale "Città di Lipari" propone per domani la "Prima giornata della musica"
La “Margherita” Società Cooperativa di Lipari, nell’ambito
del progetto “Servizi socio ricreativi e culturali” – azione n. 10 del PdZ – in
convenzione con il Distretto Socio Sanitario 25 e in collaborazione con il
Corpo Musicale “Città di Lipari”, ha organizzato presso la sede del Corpo
Musicale sita in viale Mons. Bernardino
Re, 10 in
Lipari, in data 28/04/2012, la “Prima
giornata della Musica”. L'evento avrà inizio alle 10 e 30.
L’ iniziativa nasce come offerta migliorativa, del
suddetto progetto, al fine di creare un archivio musicale fruibile da parte del
pubblico riguardante vecchi manoscritti di musica e spartiti in possesso presso
la scuola musicale.
La manifestazione ha l’obiettivo di promuovere un’attività
di tutela e custodia del patrimonio socio – culturale locale e di avvicinare i
ragazzi al mondo della musica .
E’ rivolta ai giovani allievi sia della scuola elementare
che media di Lipari, in una cornice storico – musicale che offrirà la visione di antichi manoscritti musicali
del secolo scorso e dei primi del novecento.
I giovani allievi potranno altresì conoscere la storia del
Corpo Musicale “ Città di Lipari”, scuola di antichissime radici storiche e
grazie ad un protocollo d’intesa stilato con la
cooperativa sociale “Margherita” verranno proposte, in futuro, altre
iniziative.
IL PRESIDENTE
Giuseppina Lorizio
Judo: Terzo Trofeo "Città di Alcamo"
Lo Sporting Club Judo Lipari parteciperà nei giorni 28 e 29 aprile p.v. alla manifestazione di judo denominata “ Città di Alcamo” .
La gara è per le Classi Fanciulli e Ragazzi, nella giornata di sabato, mentre domenica mattina saranno sul tatami tutte le Classi degli Agonisti.
Per la palestra dello Sporting club judo Lipari del maestro Gaetano Bisazza gareggeranno 8 atleti suddivisi nelle varie classi :
FANCIULLI : Federica De Salvo, Enya Livoti, Alex Belletti;
RAGAZZI : Daniele Ferrara, Miriam Ferrara, Andrea De Salvo;
ESORDIENTE A : Luca Merlino ESORDIENTE B : Davide Aloi
RAGAZZI : Daniele Ferrara, Miriam Ferrara, Andrea De Salvo;
ESORDIENTE A : Luca Merlino ESORDIENTE B : Davide Aloi
Messina: Policlinico, prelevati stanotte gli organi di una paziente di 63 anni
A distanza di pochi giorni un altro prelievo di organi presso l’AOU “G.
Martino”. Carmela D’Angelo, 63 anni, messinese, una mamma e una nonna,
ha donata questa notte i suoi organi.
Il fegato e il pancreas sono stati prelevati da una équipe dell’Ismett di Palermo; mentre i due reni sono andati uno al policlinico di Catania e uno al Civico di Palermo.
La paziente era giunta al policlinico di Messina il 22 aprile scorso, dove le era stata diagnosticata una rottura di aneurisma cerebrale; subito l’intervento neurochirurgico e il trasferimento nel reparto di rianimazione. Il quadro clinico è rimasto tuttavia grave e i medici hanno così avviato le procedure di accertamento della morte cerebrale.
Un tema, quello della donazione, verso il quale la signora Carmela era particolarmente sensibile, tanto da aver manifestato più volte in vita la volontà di donare. Una volontà alimentata – come ribadito anche dai familiari – dalle informazioni e dalle notizie spesso diffuse dai media.
Un altro gesto di solidarietà, dunque, che conferma sensibilità e attenzione verso questo argomento, consolidando al tempo stesso il ruolo della città di Messina quale realtà virtuosa sul piano delle donazioni.
Il fegato e il pancreas sono stati prelevati da una équipe dell’Ismett di Palermo; mentre i due reni sono andati uno al policlinico di Catania e uno al Civico di Palermo.
La paziente era giunta al policlinico di Messina il 22 aprile scorso, dove le era stata diagnosticata una rottura di aneurisma cerebrale; subito l’intervento neurochirurgico e il trasferimento nel reparto di rianimazione. Il quadro clinico è rimasto tuttavia grave e i medici hanno così avviato le procedure di accertamento della morte cerebrale.
Un tema, quello della donazione, verso il quale la signora Carmela era particolarmente sensibile, tanto da aver manifestato più volte in vita la volontà di donare. Una volontà alimentata – come ribadito anche dai familiari – dalle informazioni e dalle notizie spesso diffuse dai media.
Un altro gesto di solidarietà, dunque, che conferma sensibilità e attenzione verso questo argomento, consolidando al tempo stesso il ruolo della città di Messina quale realtà virtuosa sul piano delle donazioni.
Inaugurata la sede di Pignataro della Capitaneria di Porto
Si è tenuta a Pignataro (Lipari) la cerimonia di riapertura, dopo i lavori effettuati, dello stabile della vecchia Capitaneria di Porto. Uno stabile che consente una migliore e più ampia operatività al Circomare-Guardia Costiera in attesa che diventi, come da progetto, Compamare Lipari. Diverse le autorità civili, militari e religiose intervenute. Tra questi alcuni dei comandanti che si sono succeduti alla guida del Circomare e gli ammiragli Domenico De Michele, Direttore Marittimo per la Sicilia Orientale, e Raffaele Caruso, comandante di Marisicilia.
In apertura della cerimonia è intervenuto l'attuale comandante Cosimo Bonaccorso, il sindaco di Lipari, Mariano Bruno e il contrammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia Orientale. Prima del taglio del nastro, da parte della Madrina signora Laguardia Emanuela, vi sarà un momento di preghiera e benedizione impartita da Mons. Calogero La Piana.
All'evento dedichiamo un servizio fotografico al quale faranno seguito dei video con interviste
In apertura della cerimonia è intervenuto l'attuale comandante Cosimo Bonaccorso, il sindaco di Lipari, Mariano Bruno e il contrammiraglio Domenico De Michele, direttore marittimo della Sicilia Orientale. Prima del taglio del nastro, da parte della Madrina signora Laguardia Emanuela, vi sarà un momento di preghiera e benedizione impartita da Mons. Calogero La Piana.
All'evento dedichiamo un servizio fotografico al quale faranno seguito dei video con interviste
Addio al “Muro di Ulisse” di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Credo che il Sindaco Mariano
Bruno voglia essere ricordato dai cittadini per
l’attività svolta a pochi giorni dalle elezioni amministrative con il tentativo di svendere il porto di
Lipari ai Forestieri, l’apposizione di numerose targhe, in primis quella di
Quattropani, ed in ultimo per la
distruzione del “Muro di Ulisse”, il monumento dedicato a “Edda Ciano” che
Leonida Buongiorno ha realizzato e collocato in un posto ben definito di Piazza
Mazzini. Infatti oggi percorrendo la strada per raggiungere il Comune ho notato
che l’impresa sta eseguendo i lavori di smantellamento delle lastre in pietra
che costituiscono il monumento. Sicuramente i lettori dei giornali online
ricorderanno che il Coordinatore del Gruppo di Progettazione, Ing.
Cavallaro, rispondendo alla
preoccupazione manifestata mi ha accusato di fare delle “polemiche politiche”
dal momento che, a suo dire, non era previsto alcun spostamento del monumento.
L’Ing. Cavallaro ha anche fatto riferimento a tecniche particolari utilizzate
negli Emirati Arabi ed in Egitto. In atto invece assistiamo allo smonto con mazza
, scalpello e martello pneumatico,
ovvero alla sua distruzione, perché una ricostruzione, anche se i vari pezzi
vengono numerati, non potrà mai essere perfetta. E, comunque, mancherà l’anima
e l’arte del maestro che ha collocato, in quel punto pieno di significato,
pietra su pietra, tono su tono. Quindi le critiche e le preoccupazioni di molti non sono servite a niente. Ricordo
anche che l’Ing. Cavallaro aveva subordinato lo smonto del monumento a tante
ipotesi, tra queste al benestare del figlio di Leonida Buongiorno, Edoardo, che
invece mi ha confermato di non essere stato neanche informato dei lavori che in
atto si eseguono. Ma può un Gruppo di Progettazione, e soprattutto un Sindaco,
decidere autonomamente la distruzione di un Monumento che fa parte del
patrimonio storico dell’isola e che ha richiamato una particolare attenzione da
parte della stampa internazionale, per far posto ad un ipotetico parcheggio? Non
sarebbe stato più logico e corretto chiedere il parere ai cittadini?
Eolie, BIT e Marina Corta di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Condivido con quanto argomentato da
Antonio Iacullo nell’articolo pubblicato
recentemente sui giornali on-line, circa lo stato di degrado in cui
versa la Piazza
di Marina Corta, designata a diventare il salotto dell’isola. Purtroppo quanto
ha segnalato l’amico Iacullo è molto riduttivo nel senso che il degrado non è
limitato a Marina Corta ma è esteso su tutta l’isola. Ho sempre sostenuto che
il rischio che si correva trascurando il territorio avrebbe causato la perdita dell’originalità locale, ovvero della
marcia in più che in questi anni ha consentito alle Eolie di essere una meta
turistica molto ambita ed apprezzata nel Mediterraneo. Ma il nostro ex Sindaco Bruno
ha sempre bollato ogni mio
intervento (carta parla) come
“monotono”. Ed oggi il risultato ottenuto con dieci anni di pessima amministrazione è sotto gli occhi di tutti.
Mi permetto però
dissentire con Iacullo sul ritenere inutile la partecipazione alla BIT,
e ritengo che includa tutte le manifestazioni fieristiche sul turismo. Intanto
bisogna dire che la partecipazione alle Fiere con uno stand del Comune è
iniziata nel 1975 (Sindaco Vitale) e si è conclusa nel 1997 (Sindaco Michele Giacomantonio). Successivamente
ogni presenza è stata curata dagli albergatori.
Le Borse del Turismo rappresentano uno dei dispositivi di marketing più
utilizzati in ambito turistico. La partecipazione a tali eventi pertanto,
costituisce uno degli elementi portanti delle strategie di promozione e di public relation, sia nella
pianificazione dei soggetti pubblici che in quella degli operatori privati. In
tutti questi anni, e non mi riferisco soltanto alla BIT, la partecipazione in
Italia ed all’Estero (ricordo i viaggi con i bus per il Nord Europa con
l’A.A.S.T., le prime esposizioni in Germania, Francia, Austria, etc.) quando
ancora la Regione Siciliana brillava per la sua assenza, come possono confermare
i frequentatori Bartolino Famularo, Felice D’Ambra e Gilormino Casali, sono
servite a far conoscere il comprensorio turistico delle Eolie nel Mondo. Non
solo, perché hanno consentito, e consentono, soprattutto in questo periodo, ad
agganciare flussi turistici che sono la materia prima per i nostri albergatori,
ristoratori e commercianti. Dinanzi al
disastro cui ci ha portati l’Amministrazione del “non far nulla”, tutte le strutture che basano la loro
sopravvivenza sul flusso dei turisti non
possono certamente fermarsi, ma debbono andare avanti. Ed è proprio in questa
ottica che si giustifica ogni azione promozionale in Italia ed all’Estero, e
quindi anche alla BIT di Milano.
Omicidio Biviano. Verso il giudizio immediato per Cannistrà
Gazzetta del Sud
Leonardo Orlando
Barcellona
Si sono concluse le indagini sull'omicidio di Eufemia Biviano, la donna pensionata di 62 anni, sgozzata con un fendente alla gola la sera della vigilia di Natale nella sua casa della frazione di Quattropani di Lipari.
La consegna del rapporto dei carabinieri del Ris di Messina che hanno evidenziato – oltre a quelle remote emerse sul lavandino nella casa della vittima – anche tracce ematiche sulle scarpe di Roberto Cannistrà, l'operaio di Lipari di 36 anni, unico indagato per l'uccisione della donna. Assieme al rapporto finale dei Ris, è stato consegnato anche il referto medico dell'autopsia eseguita dal medico legale prof. Giulio Cardia. I due referti hanno segnato gli ultimi adempimenti scientifici attesi dagli inquirenti per chiudere il cerchio sul grave e tragico episodio che ha scosso le festività natalizie delle Eolie. Il sostituto procuratore Mirko Piloni, ricevuti gli atti si appresterebbe a chiedere il giudizio immediato per l'indagato Roberto Cannistrà. Le accuse mosse all'operaio di Quattropani sono di omicidio volontario aggravato dalla contestata rapina dei preziosi avvenuta con le ulteriori aggravanti dell'uso del coltello con cui è stata poi uccisa la donna che avrebbe sorpreso l'uomo all'interno della casa.
Il giudizio immediato si chiede solo quando il quadro indiziario è corroborato dall'evidenza della prova. Nella fase delle indagini preliminari sono state infatti emesse due ordinanza di custodia cautelare, la prima per l'omicidio e ciò a seguito dell'esito della comparazione degli esami del Dna su un numero considerevole di persone che potrebbero aver avuto contatti con la donna. La seconda ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa successivamente per la rapina dei preziosi ritrovati in una negozio "Compro-oro" di Messina. Anche al reato di rapina si contestava l'aggravante dell'uso del coltello utilizzato per sgozzare la donna la quale, intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, avrebbe sorpreso l'assassino quando ancora si trovava all'interno della casa presa di mira. Si sa già, come anticipato dai difensori gli avv. Luca Frontino e Gaetano Orto, che Roberto Cannistrà non sceglierà riti processuali alternativi e quindi l'omicidio di Eufemia Biviano sarà discusso in Corte d'Assise a Messina. Nonostante il quadro indiziario lasci pochi margini circa la definizione della pena finale che potrebbe arrivare fino all'ergastolo, i legali dell'indagato sono tuttavia ottimisti e ritengono labili alcuni indizi raccolti dagli inquirenti a sostegno della colpevolezza dell'indagato.
Alla luce degli atti depositati si apprendono nuovi particolari. Il medico legale Giulio Cardia, ha stabilito intanto che il delitto è avvenuto intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, precisamente la vigilia di Natale. Lo stesso consulente dell'accusa attribuisce il decesso della donna a "choc emorragico conseguente a multiple ferite da punta e taglio". Decisiva per le indagini si è rivelata l'ispezione dei carabinieri del Ris compiuta il 26 dicembre, due giorni dopo il delitto, all'intero dell'abitazione della donna. Ispezione effettuata grazie al "luminol", il fascio di luce utilizzato dal Ris per rilevare tracce di sangue non visibili all'occhio umano. E infatti con le fonti luminose a diversa lunghezza d'onda, è stato possibile rilevare tracce biologiche sull'asciugamano del bagno, posto accanto al lavabo. Altre tracce di sangue sono state rilevate sul lavabo in prossimità della manopola sinistra. Le successive attività scientifiche hanno permesso di stabilire che le tracce si riferivano a sangue mescolato: della vittima e di un uomo. Poi la comparazione del dna con tracce di "campioni salivari" prelevati a "numerosi soggetti di interesse operativo". Da questa comparazione è stato possibile risalire al profilo genetico di Roberto Cannistrà.
Poi il sequestro dele scarpe avvenuto dopo l'arresto su cui sono emerse nuove tracce. Un ulteriore riscontro del possibile ferimento dell'indagato a seguito di una reazione delle vittima, è dato dall'ispezione corporale a cui Cannistrà fu sottoposto la sera stessa del giorno dell'arresto che permise di riscontrare ferire agli avambracci da cui potrebbe essere fuoriuscito il sangue ritrovato nel bagno della casa. Decisivo invece è stato anche il ritrovamento della refurtiva, i preziosi che l'assassino ha tentato di rivendere in un negozio cosiddetto compro oro di Messina. Il sospetto che fosse stato compiuto un furto o una rapina, era emerso fin dai primi istanti perché nel portafoglio della donna e nemmeno in casa, non è stato trovato denaro contante. Infatti è risultato, grazie alla testimonianza di un uomo di Milazzo, Paolo Galletta, che il 28 dicembre scorso Roberto Cannistrà si fece accompagnare in auto dallo stesso testimone fino a Messina dove nel negozio "Golden 2000" di via Garibaldi 130 gestito da Francesco Barca furono venduti gli oggetti in oro e che i parenti riconobbero essere stati di proprietà di Eufemia Biviano.
Leonardo Orlando
Barcellona
Si sono concluse le indagini sull'omicidio di Eufemia Biviano, la donna pensionata di 62 anni, sgozzata con un fendente alla gola la sera della vigilia di Natale nella sua casa della frazione di Quattropani di Lipari.
La consegna del rapporto dei carabinieri del Ris di Messina che hanno evidenziato – oltre a quelle remote emerse sul lavandino nella casa della vittima – anche tracce ematiche sulle scarpe di Roberto Cannistrà, l'operaio di Lipari di 36 anni, unico indagato per l'uccisione della donna. Assieme al rapporto finale dei Ris, è stato consegnato anche il referto medico dell'autopsia eseguita dal medico legale prof. Giulio Cardia. I due referti hanno segnato gli ultimi adempimenti scientifici attesi dagli inquirenti per chiudere il cerchio sul grave e tragico episodio che ha scosso le festività natalizie delle Eolie. Il sostituto procuratore Mirko Piloni, ricevuti gli atti si appresterebbe a chiedere il giudizio immediato per l'indagato Roberto Cannistrà. Le accuse mosse all'operaio di Quattropani sono di omicidio volontario aggravato dalla contestata rapina dei preziosi avvenuta con le ulteriori aggravanti dell'uso del coltello con cui è stata poi uccisa la donna che avrebbe sorpreso l'uomo all'interno della casa.
Il giudizio immediato si chiede solo quando il quadro indiziario è corroborato dall'evidenza della prova. Nella fase delle indagini preliminari sono state infatti emesse due ordinanza di custodia cautelare, la prima per l'omicidio e ciò a seguito dell'esito della comparazione degli esami del Dna su un numero considerevole di persone che potrebbero aver avuto contatti con la donna. La seconda ordinanza di custodia cautelare è stata invece emessa successivamente per la rapina dei preziosi ritrovati in una negozio "Compro-oro" di Messina. Anche al reato di rapina si contestava l'aggravante dell'uso del coltello utilizzato per sgozzare la donna la quale, intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, avrebbe sorpreso l'assassino quando ancora si trovava all'interno della casa presa di mira. Si sa già, come anticipato dai difensori gli avv. Luca Frontino e Gaetano Orto, che Roberto Cannistrà non sceglierà riti processuali alternativi e quindi l'omicidio di Eufemia Biviano sarà discusso in Corte d'Assise a Messina. Nonostante il quadro indiziario lasci pochi margini circa la definizione della pena finale che potrebbe arrivare fino all'ergastolo, i legali dell'indagato sono tuttavia ottimisti e ritengono labili alcuni indizi raccolti dagli inquirenti a sostegno della colpevolezza dell'indagato.
Alla luce degli atti depositati si apprendono nuovi particolari. Il medico legale Giulio Cardia, ha stabilito intanto che il delitto è avvenuto intorno alle 20 della sera del 24 dicembre, precisamente la vigilia di Natale. Lo stesso consulente dell'accusa attribuisce il decesso della donna a "choc emorragico conseguente a multiple ferite da punta e taglio". Decisiva per le indagini si è rivelata l'ispezione dei carabinieri del Ris compiuta il 26 dicembre, due giorni dopo il delitto, all'intero dell'abitazione della donna. Ispezione effettuata grazie al "luminol", il fascio di luce utilizzato dal Ris per rilevare tracce di sangue non visibili all'occhio umano. E infatti con le fonti luminose a diversa lunghezza d'onda, è stato possibile rilevare tracce biologiche sull'asciugamano del bagno, posto accanto al lavabo. Altre tracce di sangue sono state rilevate sul lavabo in prossimità della manopola sinistra. Le successive attività scientifiche hanno permesso di stabilire che le tracce si riferivano a sangue mescolato: della vittima e di un uomo. Poi la comparazione del dna con tracce di "campioni salivari" prelevati a "numerosi soggetti di interesse operativo". Da questa comparazione è stato possibile risalire al profilo genetico di Roberto Cannistrà.
Poi il sequestro dele scarpe avvenuto dopo l'arresto su cui sono emerse nuove tracce. Un ulteriore riscontro del possibile ferimento dell'indagato a seguito di una reazione delle vittima, è dato dall'ispezione corporale a cui Cannistrà fu sottoposto la sera stessa del giorno dell'arresto che permise di riscontrare ferire agli avambracci da cui potrebbe essere fuoriuscito il sangue ritrovato nel bagno della casa. Decisivo invece è stato anche il ritrovamento della refurtiva, i preziosi che l'assassino ha tentato di rivendere in un negozio cosiddetto compro oro di Messina. Il sospetto che fosse stato compiuto un furto o una rapina, era emerso fin dai primi istanti perché nel portafoglio della donna e nemmeno in casa, non è stato trovato denaro contante. Infatti è risultato, grazie alla testimonianza di un uomo di Milazzo, Paolo Galletta, che il 28 dicembre scorso Roberto Cannistrà si fece accompagnare in auto dallo stesso testimone fino a Messina dove nel negozio "Golden 2000" di via Garibaldi 130 gestito da Francesco Barca furono venduti gli oggetti in oro e che i parenti riconobbero essere stati di proprietà di Eufemia Biviano.
A fine ottobre alle urne
Gazzetta del Sud
Primo Romeo
Palermo
«Non intendo né giudicarmi né assolvermi. Ciò spetta alla magistratura verso cui abbiamo un rispetto assoluto. Ma i siciliani devono sapere da me che la Procura di Catania ha chiesto, per questa indagine che mi riguarda, l'archiviazione di questa indagine che dura da oltre un lustro nel corso del quale tutto di me è stato vagliato. Nelle risultanze di questa lunga indagine non c'è, non esiste, non sussiste, un video, un contatto illecito, una relazione di servizio, una telefonata, non un solo fatto, non un patto, non un favore, non un vantaggio procurato che mi leghi al crimine organizzato o che provi una mia responsabilità».
Così ieri mattina il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nelle comunicazioni rese all'Assemblea regionale in merito alla sua vicenda giudiziaria che lo vede sotto richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
E Lombardo ha confermato: «Mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunciato, di assoluzione o di condanna, non importa, prima che quel verdetto raggiunga il cittadino per mettere al riparo la presidenza. È una decisione che prendo per rispetto di tutti voi, per il parlamento, per i cittadini e per il nostro governo».
Poi il suo auspicio: «Archiviata questa legislatura ce ne sarà un'altra; bene, la si smetta di invocare dimissioni, ancor prima di una sentenza di primo grado, prima che si sia deciso da parte del giudice se ci debba essere un processo». Lombardo si è detto «d'accordo con quanti sostengono che sia riprovevole il solo contatto o rapporto con certi soggetti, non c'è stato infatti nessun contatto e nessun rapporto. Si può costruire anche una prova logica, se c'è stato un contatto elettorale ci sarà stato pure un vantaggio? Siccome questo vantaggio non c'è non c'è stato alcun appoggio elettorale da parte della mafia».
E ha tenuto a rilevare: «Il nostro governo, a differenza di altri, non è neppure sfiorato da un sospetto. Non si sono compiuti atti che possono essere sospettati di interesse di parte più o meno illecito. E questo a onore e vanto della Sicilia, mentre in altre Regioni governi sono ben più che sfiorati da sospetti». Quindi il governatore ha affrontato il nodo politico: «Mi dimetterò entro i novanta giorni necessari per votare ad ottobre. Potrebbe essere anche a luglio o agosto, teniamo conto dei contenuti della norma che stabilisce che entro 90 giorni dallo scioglimento della giunta si deve andare al voto», ha spiegato, annunciando che non si ricandiderà alle regionali; non ha escluso una candidatura alle politiche, ma ha commentato: «Roma è per me molto meno importante di Palermo. Per il futuro, potrei avere in mente di fondare una piccola casa editrice».
Fuoco incrociato dalle opposizioni mentre già circolavano in Aula voci sulla bocciatura del Bilancio.
Da Pdl, Udc, Grande Sud l'invito alle dimissioni. Il capogruppo Pdl Innocenzo Leontini ha parlato di "stagione infausta; il vicepresidente dell'Ars Santi Formica ha parlato di fallimento nell'azione di risanamento in quattro anni di governo, e di necessità di andare alle urne subito per evitare il disimpegno dei fondi europei e una nuova falcidia di risorse. Secondo il coordinatore regionale dei berlusconiani Giuseppe Castiglione «con l'annuncio del voto in autunno si chiude una delle più tristi pagine che la Regione abbia registrato dalla sua nascita». E per il coordinatore dell'Udc Gianpiero D'Alia altro che dimissioni, "bisogna commissariare la Regione».
Tono diverso nei commenti del Pd, partito che sostiene il governo. Il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici: «Le dimissioni sono un fatto tecnico, oggi la notizia è che certamente i siciliani saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione in autunno. La data delle elezioni la fissa la giunta e comunque mi sembra una discussione capziosa, perchè tecnicamente le elezioni non si possono fare subito. Se qualcuno le vuole domani lo fa solo per propaganda: la prima data utile sarebbe agosto, ma credo che non si possa tenere in considerazione. Oggi discutiamo quando andare al voto; domani con chi andarci e solo dopo chi dovrà guidare la giunta, perchè come si sa la gattina frettolosa fa i cattini ciechi». E il senatore, Giuseppe Lumia commenta: «Le elezioni anticipate sono un'opportunità per battere il centrodestra e realizzare una stagione di riforme che trasformi la Sicilia in un Regione moderna e avanzata. Il Partito democratico è chiamato a costruire un'alternativa vera. Pensare di essere autosufficienti e spingere le forze moderate e autonomiste nelle braccia del Pdl sarebbe un errore politico grossolano. Bisogna dimostrare di avere capacità di innovazione e maturità di governo per costruire un'alleanza con chi è disponibile a voltare pagina, guidati solo ed esclusivamente dal vessillo delle riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani».
Francesco Musotto capogruppo dell'Mpa ritiene che Lombardo abbia dato una "grande dimostrazione di dignità" non solo perché non era obbligato ad alcuna dichiarazione all'Ars sulla vicenda giudiziaria, ma per «il distacco da questa vicenda farcita di novelle».
Con l'annuncio del voto anticipato adesso si guarda al dopo. E se ne parlerà subito dopo le Amministrative, che specie da Palermo, daranno un'indicazione che diventerà determinante per gli assetti futuri.
Primo Romeo
Palermo
«Non intendo né giudicarmi né assolvermi. Ciò spetta alla magistratura verso cui abbiamo un rispetto assoluto. Ma i siciliani devono sapere da me che la Procura di Catania ha chiesto, per questa indagine che mi riguarda, l'archiviazione di questa indagine che dura da oltre un lustro nel corso del quale tutto di me è stato vagliato. Nelle risultanze di questa lunga indagine non c'è, non esiste, non sussiste, un video, un contatto illecito, una relazione di servizio, una telefonata, non un solo fatto, non un patto, non un favore, non un vantaggio procurato che mi leghi al crimine organizzato o che provi una mia responsabilità».
Così ieri mattina il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, nelle comunicazioni rese all'Assemblea regionale in merito alla sua vicenda giudiziaria che lo vede sotto richiesta coatta di rinvio a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa.
E Lombardo ha confermato: «Mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunciato, di assoluzione o di condanna, non importa, prima che quel verdetto raggiunga il cittadino per mettere al riparo la presidenza. È una decisione che prendo per rispetto di tutti voi, per il parlamento, per i cittadini e per il nostro governo».
Poi il suo auspicio: «Archiviata questa legislatura ce ne sarà un'altra; bene, la si smetta di invocare dimissioni, ancor prima di una sentenza di primo grado, prima che si sia deciso da parte del giudice se ci debba essere un processo». Lombardo si è detto «d'accordo con quanti sostengono che sia riprovevole il solo contatto o rapporto con certi soggetti, non c'è stato infatti nessun contatto e nessun rapporto. Si può costruire anche una prova logica, se c'è stato un contatto elettorale ci sarà stato pure un vantaggio? Siccome questo vantaggio non c'è non c'è stato alcun appoggio elettorale da parte della mafia».
E ha tenuto a rilevare: «Il nostro governo, a differenza di altri, non è neppure sfiorato da un sospetto. Non si sono compiuti atti che possono essere sospettati di interesse di parte più o meno illecito. E questo a onore e vanto della Sicilia, mentre in altre Regioni governi sono ben più che sfiorati da sospetti». Quindi il governatore ha affrontato il nodo politico: «Mi dimetterò entro i novanta giorni necessari per votare ad ottobre. Potrebbe essere anche a luglio o agosto, teniamo conto dei contenuti della norma che stabilisce che entro 90 giorni dallo scioglimento della giunta si deve andare al voto», ha spiegato, annunciando che non si ricandiderà alle regionali; non ha escluso una candidatura alle politiche, ma ha commentato: «Roma è per me molto meno importante di Palermo. Per il futuro, potrei avere in mente di fondare una piccola casa editrice».
Fuoco incrociato dalle opposizioni mentre già circolavano in Aula voci sulla bocciatura del Bilancio.
Da Pdl, Udc, Grande Sud l'invito alle dimissioni. Il capogruppo Pdl Innocenzo Leontini ha parlato di "stagione infausta; il vicepresidente dell'Ars Santi Formica ha parlato di fallimento nell'azione di risanamento in quattro anni di governo, e di necessità di andare alle urne subito per evitare il disimpegno dei fondi europei e una nuova falcidia di risorse. Secondo il coordinatore regionale dei berlusconiani Giuseppe Castiglione «con l'annuncio del voto in autunno si chiude una delle più tristi pagine che la Regione abbia registrato dalla sua nascita». E per il coordinatore dell'Udc Gianpiero D'Alia altro che dimissioni, "bisogna commissariare la Regione».
Tono diverso nei commenti del Pd, partito che sostiene il governo. Il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici: «Le dimissioni sono un fatto tecnico, oggi la notizia è che certamente i siciliani saranno chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione in autunno. La data delle elezioni la fissa la giunta e comunque mi sembra una discussione capziosa, perchè tecnicamente le elezioni non si possono fare subito. Se qualcuno le vuole domani lo fa solo per propaganda: la prima data utile sarebbe agosto, ma credo che non si possa tenere in considerazione. Oggi discutiamo quando andare al voto; domani con chi andarci e solo dopo chi dovrà guidare la giunta, perchè come si sa la gattina frettolosa fa i cattini ciechi». E il senatore, Giuseppe Lumia commenta: «Le elezioni anticipate sono un'opportunità per battere il centrodestra e realizzare una stagione di riforme che trasformi la Sicilia in un Regione moderna e avanzata. Il Partito democratico è chiamato a costruire un'alternativa vera. Pensare di essere autosufficienti e spingere le forze moderate e autonomiste nelle braccia del Pdl sarebbe un errore politico grossolano. Bisogna dimostrare di avere capacità di innovazione e maturità di governo per costruire un'alleanza con chi è disponibile a voltare pagina, guidati solo ed esclusivamente dal vessillo delle riforme che servono alla Sicilia e ai siciliani».
Francesco Musotto capogruppo dell'Mpa ritiene che Lombardo abbia dato una "grande dimostrazione di dignità" non solo perché non era obbligato ad alcuna dichiarazione all'Ars sulla vicenda giudiziaria, ma per «il distacco da questa vicenda farcita di novelle».
Con l'annuncio del voto anticipato adesso si guarda al dopo. E se ne parlerà subito dopo le Amministrative, che specie da Palermo, daranno un'indicazione che diventerà determinante per gli assetti futuri.
Regione. Manovra corretta subito con altri tagli
Gazzetta del Sud
Michele Cimino
PALERMO
Falcidiata dal Commissario dello Stato la finanziaria regionale, approvata dall'Ars lo scorso 18 aprile. In pratica, in gran parte dovrà essere rifatta. Non basterà, infatti, abrogare le norme contestate e pubblicare quelle rimaste com'è finora avvenuto. Sotto i colpi di scure del prefetto Carmelo Aronica, infatti, sono caduti gli articoli 1, 6, 8 e 11 e una ottantina di norme in essi inserite sottoforma di commi. Oggi l'Ars, come concordato ieri dalla conferenza dei capigruppo, ai cui lavori hanno partecipato il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore all'Economia Gaetano Armao, tenterà di rimediare ai danni. Con un ordine del giorno, infatti, sarà autorizzato il governo a promulgare e pubblicare la finanziaria senza le parti impugnate, che però non sarà pubblicata subito. Contestualmente, saranno approvati quattro disegni di legge al cui interno saranno inserite le norme utili per sbloccare i documenti finanziari della Regione per lanno in corso. Tanto la parte della finanziaria priva di impugnative quanto i quattro disegni di legge che dovranno supportarla, saranno pubblicati solo dopo la nuova verifica del Commissario dello Stato, fra otto giorni. In particolare, fra le norme impugnate, vi è la proroga generalizzata per il personale precario, che a giudizio del Commissario dello Stato violerebbe il principio della "razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica". Dubbio di incostituzionalità anche per la norma che trasforma i rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, anche se il personale in procinto di essere stabilizzato senza alcuna prova selettiva è stato assunto con contratto a tempo determinato, sulla base di un concorso pubblico. Per il prefetto Aronica, infatti, "non offre adeguate garanzie della sussistenza della professionalità necessaria per il suo stabile inquadramento nei ruoli degli enti locali". Pollice verso anche per l'introduzione di un regime preferenziale, per quanto attiene agli emolumenti, in favore dei dirigenti esterni, perché "il trattamento economico fondamentale e accessorio è definito dai contratti collettivi". Il problema maggiore, per cui dovranno essere trovati all'incirca 750 milioni di euro, è rappresentato dall'impugnativa dei commi che autorizzavano l'assunzione di un mutuo di 558 milioni e l'accantonamento negativo in bilancio di 192 milioni, che il governo prevedeva di coprire con gli introiti derivanti dalla valorizzazione degli immobili della Regione. Per il mutuo, ha spiegato l'assessore Armao, il rimedio è stato già avvistato. In base ad una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, intervenuta mentre già i documenti finanziari erano in discussione in aula, nella norma che ne autorizza l'accensione, bisognerà specificare i singoli capitoli di bilancio per i quali è destinata la somma da mutuare. Per i 192 milioni da accantonarsi negativamente, invece, la soluzione è il taglio delle spese di riferimento. Ovvero, saranno cancellati i 75 milioni del Fondo delle autonomie destinato ai comuni, i cinquanta milioni per il trasporto pubblico e per i collegamenti con le isole minori, i 12 milioni per l'ex Tabella H previsti nell'accantonamento. Per cui, la spesa per le associazioni e gli enti, già decurtata del 10 per cento, scende dai 45 a 33 milioni. "State tranquilli - ha assicurato il presidente della Regione, conversando con i giornalisti subito dopo la conferenza dei capigruppo - adotteremo tutte le misure che è possibile adottare per evitare che si arrivi allo scioglimento dell'Assemblea regionale siciliana". "L'impugnativa del Commissario dello Stato - ha, quindi, aggiunto - è la inevitabile conseguenza di un modo di procedere dell'Assemblea regionale, privo di armonia. Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si è preferito procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte formulate dal governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella notte finale e le spinte' da parte, purtroppo, di più di un deputato di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai gruppi parlamentari". "Il Bilancio - ha rilevato a sua volta l'assessore Armao - ha tenuto. Le impugnative alla finanziaria riguardano aspetti del documento che sono stati determinati dal dibattito parlamentare. Alcune censure del commissario di Stato non le condividiamo. Lavoreremo a un disegno di legge per riproporre tutti questi elementi nella Finanziaria". "La bocciatura del bilancio da parte del Commissario dello Stato – ha commentato il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia – conferma la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni che abbiamo manifestato in questi mesi". "Penso - ha aggiunto - che l'unica strada per salvare la Sicilia sia il commissariamento della Regione. Occorrono, infatti, scelte dolorose e immediate per garantire la tenuta dei conti pubblici siciliani".
Michele Cimino
PALERMO
Falcidiata dal Commissario dello Stato la finanziaria regionale, approvata dall'Ars lo scorso 18 aprile. In pratica, in gran parte dovrà essere rifatta. Non basterà, infatti, abrogare le norme contestate e pubblicare quelle rimaste com'è finora avvenuto. Sotto i colpi di scure del prefetto Carmelo Aronica, infatti, sono caduti gli articoli 1, 6, 8 e 11 e una ottantina di norme in essi inserite sottoforma di commi. Oggi l'Ars, come concordato ieri dalla conferenza dei capigruppo, ai cui lavori hanno partecipato il presidente della Regione Raffaele Lombardo e l'assessore all'Economia Gaetano Armao, tenterà di rimediare ai danni. Con un ordine del giorno, infatti, sarà autorizzato il governo a promulgare e pubblicare la finanziaria senza le parti impugnate, che però non sarà pubblicata subito. Contestualmente, saranno approvati quattro disegni di legge al cui interno saranno inserite le norme utili per sbloccare i documenti finanziari della Regione per lanno in corso. Tanto la parte della finanziaria priva di impugnative quanto i quattro disegni di legge che dovranno supportarla, saranno pubblicati solo dopo la nuova verifica del Commissario dello Stato, fra otto giorni. In particolare, fra le norme impugnate, vi è la proroga generalizzata per il personale precario, che a giudizio del Commissario dello Stato violerebbe il principio della "razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica". Dubbio di incostituzionalità anche per la norma che trasforma i rapporti di lavoro da tempo determinato a indeterminato, anche se il personale in procinto di essere stabilizzato senza alcuna prova selettiva è stato assunto con contratto a tempo determinato, sulla base di un concorso pubblico. Per il prefetto Aronica, infatti, "non offre adeguate garanzie della sussistenza della professionalità necessaria per il suo stabile inquadramento nei ruoli degli enti locali". Pollice verso anche per l'introduzione di un regime preferenziale, per quanto attiene agli emolumenti, in favore dei dirigenti esterni, perché "il trattamento economico fondamentale e accessorio è definito dai contratti collettivi". Il problema maggiore, per cui dovranno essere trovati all'incirca 750 milioni di euro, è rappresentato dall'impugnativa dei commi che autorizzavano l'assunzione di un mutuo di 558 milioni e l'accantonamento negativo in bilancio di 192 milioni, che il governo prevedeva di coprire con gli introiti derivanti dalla valorizzazione degli immobili della Regione. Per il mutuo, ha spiegato l'assessore Armao, il rimedio è stato già avvistato. In base ad una recentissima sentenza della Corte Costituzionale, intervenuta mentre già i documenti finanziari erano in discussione in aula, nella norma che ne autorizza l'accensione, bisognerà specificare i singoli capitoli di bilancio per i quali è destinata la somma da mutuare. Per i 192 milioni da accantonarsi negativamente, invece, la soluzione è il taglio delle spese di riferimento. Ovvero, saranno cancellati i 75 milioni del Fondo delle autonomie destinato ai comuni, i cinquanta milioni per il trasporto pubblico e per i collegamenti con le isole minori, i 12 milioni per l'ex Tabella H previsti nell'accantonamento. Per cui, la spesa per le associazioni e gli enti, già decurtata del 10 per cento, scende dai 45 a 33 milioni. "State tranquilli - ha assicurato il presidente della Regione, conversando con i giornalisti subito dopo la conferenza dei capigruppo - adotteremo tutte le misure che è possibile adottare per evitare che si arrivi allo scioglimento dell'Assemblea regionale siciliana". "L'impugnativa del Commissario dello Stato - ha, quindi, aggiunto - è la inevitabile conseguenza di un modo di procedere dell'Assemblea regionale, privo di armonia. Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si è preferito procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte formulate dal governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella notte finale e le spinte' da parte, purtroppo, di più di un deputato di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai gruppi parlamentari". "Il Bilancio - ha rilevato a sua volta l'assessore Armao - ha tenuto. Le impugnative alla finanziaria riguardano aspetti del documento che sono stati determinati dal dibattito parlamentare. Alcune censure del commissario di Stato non le condividiamo. Lavoreremo a un disegno di legge per riproporre tutti questi elementi nella Finanziaria". "La bocciatura del bilancio da parte del Commissario dello Stato – ha commentato il coordinatore regionale dell'Udc Gianpiero D'Alia – conferma la fondatezza delle critiche e delle preoccupazioni che abbiamo manifestato in questi mesi". "Penso - ha aggiunto - che l'unica strada per salvare la Sicilia sia il commissariamento della Regione. Occorrono, infatti, scelte dolorose e immediate per garantire la tenuta dei conti pubblici siciliani".
giovedì 26 aprile 2012
SALUTE: PD-ALLEATI PER IL SUD, GARANTIRE FORNITURA FARMACI ISOLE EOLIE
(AGENPARL) - Roma, 26 apr - Garantire il rispetto dei livelli essenziali
di fornitura di medicinali alle isole Eolie. A chiederlo è un gruppo di
deputati del Pd e di Alleati per il sud, prima firmataria la
democratica Alessandra Siragusa, in un'interrogazione diretta al
Ministro della Salute Balduzzi.
"In data 8 aprile 2012 - premettono gli interroganti - il sito web www.lipari.biz ha pubblicato un articolo tratto dalla Gazzetta del Sud dal titolo 'Eolie, altra emergenza: la fornitura di medicinali'. Nell'articolo si fa riferimento alle difficoltà che sarebbero sopraggiunte negli ultimi giorni nel rifornimento dei farmaci alle sette isole dell'arcipelago siciliano; si legge che 'da sempre gli appositi involucri, contenenti le medicine, venivano recapitati, alle farmacie e sportelli farmaceutici con gli aliscafi di linea. Pare che tale sistema di consegna non sia conforme alle disposizioni vigenti in materia, che impongono il trasporto con furgone chiuso costretto a utilizzare, per il passaggio via mare, solo i traghetti'".
"Una tale procedura, di facile attuazione sulla terraferma, diventa estremamente complicata per le piccole isole; infatti, come si legge sempre nell'articolo, 'il furgone utilizzato per il trasporto dei farmaci, nelle Eolie, dovrebbe effettuare, in giorni diversi, sette trasferimenti (uno per ciascuna isola) con costi spropositati, specie quando le quantità di farmaci sono irrisorie. Ma si allungherebbero, così, anche i tempi di consegna. Se non si trova un'adeguata soluzione il 'pellegrinaggio via mare' degli eoliani dovrebbe essere effettuato anche per l'acquisto delle medicine. Per i farmaci salvavita i ritardi nell'approvvigionamento potrebbero avere esiti gravi o addirittura letali'".
"In data 8 aprile 2012 - premettono gli interroganti - il sito web www.lipari.biz ha pubblicato un articolo tratto dalla Gazzetta del Sud dal titolo 'Eolie, altra emergenza: la fornitura di medicinali'. Nell'articolo si fa riferimento alle difficoltà che sarebbero sopraggiunte negli ultimi giorni nel rifornimento dei farmaci alle sette isole dell'arcipelago siciliano; si legge che 'da sempre gli appositi involucri, contenenti le medicine, venivano recapitati, alle farmacie e sportelli farmaceutici con gli aliscafi di linea. Pare che tale sistema di consegna non sia conforme alle disposizioni vigenti in materia, che impongono il trasporto con furgone chiuso costretto a utilizzare, per il passaggio via mare, solo i traghetti'".
"Una tale procedura, di facile attuazione sulla terraferma, diventa estremamente complicata per le piccole isole; infatti, come si legge sempre nell'articolo, 'il furgone utilizzato per il trasporto dei farmaci, nelle Eolie, dovrebbe effettuare, in giorni diversi, sette trasferimenti (uno per ciascuna isola) con costi spropositati, specie quando le quantità di farmaci sono irrisorie. Ma si allungherebbero, così, anche i tempi di consegna. Se non si trova un'adeguata soluzione il 'pellegrinaggio via mare' degli eoliani dovrebbe essere effettuato anche per l'acquisto delle medicine. Per i farmaci salvavita i ritardi nell'approvvigionamento potrebbero avere esiti gravi o addirittura letali'".
Ancora una scossa tellurica alle Eolie
Nuove scosse di terremoto in Sicilia. Negli ultimi giorni al largo delle
isole Eolie si sono infatti verificati ben tre eventi sismici.
Il primo è stato registrato il 24 aprile alle 18.35. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Isole_Lipari con una magnitudo 2.8 gradi della scala Richter.
La scossa è stata segnalata a 130 chilometri di profondità e ha interessato i comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, tutti nel messinese.
Un’altra scossa di maggiore entità, di magnitudo 3.4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri 25 aprile alle 2.42 del mattino. Il distretto sismico interessato dall’evento è stato lo stesso della prima scossa, il distretto Isole_Lipari, stavolta però ad una profondità di soli 16,5 chilometri.
Un’ultima scossa è stata infine registrata dall’INGV stamattina alle 7.40. Il distretto sismico è sempre quello denominato Isole_Lipari.
L’evento ha avuto una magnitudo di 2.1 gradi della scala Richter e ad una profondità di soli 6 chilometri.
In nessuno dei tre casi, comunque sono stati segnalati danni a persone o cose.
Il primo è stato registrato il 24 aprile alle 18.35. L’evento è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico: Isole_Lipari con una magnitudo 2.8 gradi della scala Richter.
La scossa è stata segnalata a 130 chilometri di profondità e ha interessato i comuni di Leni, Lipari, Malfa, Santa Marina Salina, tutti nel messinese.
Un’altra scossa di maggiore entità, di magnitudo 3.4 gradi della scala Richter, è stata registrata ieri 25 aprile alle 2.42 del mattino. Il distretto sismico interessato dall’evento è stato lo stesso della prima scossa, il distretto Isole_Lipari, stavolta però ad una profondità di soli 16,5 chilometri.
Un’ultima scossa è stata infine registrata dall’INGV stamattina alle 7.40. Il distretto sismico è sempre quello denominato Isole_Lipari.
L’evento ha avuto una magnitudo di 2.1 gradi della scala Richter e ad una profondità di soli 6 chilometri.
In nessuno dei tre casi, comunque sono stati segnalati danni a persone o cose.
Siti Rete Natura 2000, quattro nuovi bandi
Palermo, 26 apr (SICILIAE) - In occasione del Forum regionale
"Coltiviamo sviluppo in Sicilia, terra del tuo futuro", l'assessore
regionale per le Risorse agricole e alimentari Elio D'Antrassi e
l'Autorita' di gestione del Psr Sicilia 2007-2013, Rosaria Barresi,
hanno presentato quattro nuovi bandi del Psr Sicilia 2007-2013.
Si tratta della Misura 213, che prevede investimenti per 9.330.000 euro destinati alla sostenibilita' delle attivita' agricole nei siti della "Rete Natura 2000" .
"L'obiettivo - ha detto Elio D'Antrassi - e' il mantenimento di ecosistemi agricoli a tutela di habitat di grande pregio naturalistico".
Il bando e' rivolto a imprenditori agricoli singoli e associati, che potranno beneficiare di ulteriori 3.600.000 euro assegnati alla misura 214/1 (azione F) per la "Conversione dei seminativi in pascoli permanenti".
"L'investimento e' dedicato alla tutela della biodiversita' - ha spiegato l'assessore -, saranno convertiti superfici coltivate a seminativo in pascoli permanenti per ridurre l'impatto negativo del sistema agricolo sulla flora e sulla fauna spontanee".
"Cosa importante - ha continuato Rosaria Barresi - e' che sara' abbattuto l'impiego di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, e ci sara' una maggiore copertura vegetale capace di ridurre i fenomeni di ruscellamento dell'acqua, trasporto superficiale e perdita della sostanza organica".
E' partita anche la misura 114 per l'"Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura", con una dote finanziaria di 5.520.000 euro. La misura punta ad accrescere la diffusione delle conoscenze sulle norme in materia di ambiente, sanita' pubblica, salute delle piante e degli animali, ma anche delle competenze strategiche degli imprenditori, attraverso il finaziamento di un servizio di consulenza erogato da organismi accredidati.
Con un ulteriore investimento di 2.350.000 che finanziera' la misura 321/B (azione 2) per il "Sostegno agli utenti riguardo l'acquisto di terminali di utente che consentano un collegamento a larga banda, nelle aree rurali molto marginali", l'amministrazione sosterra' l'utilizzo di tecnologie alternative in grado di superare il divario digitale per i residenti in aree scarsamente popolate, in modo da rendere possibile un collegamento a larga banda in luoghi dove non si puo' intervenire con infrastrutture terrestri.
Si tratta della Misura 213, che prevede investimenti per 9.330.000 euro destinati alla sostenibilita' delle attivita' agricole nei siti della "Rete Natura 2000" .
"L'obiettivo - ha detto Elio D'Antrassi - e' il mantenimento di ecosistemi agricoli a tutela di habitat di grande pregio naturalistico".
Il bando e' rivolto a imprenditori agricoli singoli e associati, che potranno beneficiare di ulteriori 3.600.000 euro assegnati alla misura 214/1 (azione F) per la "Conversione dei seminativi in pascoli permanenti".
"L'investimento e' dedicato alla tutela della biodiversita' - ha spiegato l'assessore -, saranno convertiti superfici coltivate a seminativo in pascoli permanenti per ridurre l'impatto negativo del sistema agricolo sulla flora e sulla fauna spontanee".
"Cosa importante - ha continuato Rosaria Barresi - e' che sara' abbattuto l'impiego di fitofarmaci e fertilizzanti chimici, e ci sara' una maggiore copertura vegetale capace di ridurre i fenomeni di ruscellamento dell'acqua, trasporto superficiale e perdita della sostanza organica".
E' partita anche la misura 114 per l'"Utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura e silvicoltura", con una dote finanziaria di 5.520.000 euro. La misura punta ad accrescere la diffusione delle conoscenze sulle norme in materia di ambiente, sanita' pubblica, salute delle piante e degli animali, ma anche delle competenze strategiche degli imprenditori, attraverso il finaziamento di un servizio di consulenza erogato da organismi accredidati.
Con un ulteriore investimento di 2.350.000 che finanziera' la misura 321/B (azione 2) per il "Sostegno agli utenti riguardo l'acquisto di terminali di utente che consentano un collegamento a larga banda, nelle aree rurali molto marginali", l'amministrazione sosterra' l'utilizzo di tecnologie alternative in grado di superare il divario digitale per i residenti in aree scarsamente popolate, in modo da rendere possibile un collegamento a larga banda in luoghi dove non si puo' intervenire con infrastrutture terrestri.
SICILIA: LOMBARDO E ARMAO SULLA FINANZIARIA IMPUGNATA
"L'impugnativa del Commissario dello Stato e' la inevitabile conseguenza
di un modo di procedere dell'Assemblea Regionale privo di armonia.
Avevamo presentato una finanziaria organica, ma si e' preferito
procedere in un modo che possiamo definire alluvionale. Le proposte
formulate dal Governo, nelle sue numerose formulazioni, erano sempre
dentro una visione del contesto economico e finanziario regionale in
grado di coniugare rigore e sviluppo. L'accelerazione verificatasi nella
notte finale e le 'spinte' da parte, purtroppo, di piu' di un deputato
di tutti i gruppi, nessun escluso, hanno prodotto uno stravolgimento non
solo di singole norme, ma soprattutto della coerenza del testo della
finanziaria che teneva in conto anche delle proposte positive giunte dai
gruppi parlamentari" Lo dichiarano il Presidente della Regione,
Raffaele Lombardo e l'assessore per l'Economia, Gaetano Armao.
GERMANA’(PDL) SICILIA: IMPUGNATIVA LEGGE FINANZIARIA SANCISCE FALLIMENTO DI LOMBARDO
“Tralasciando
beghe giudiziarie e ribaltoni, Lombardo dovrebbe fare atto di
contrizione, rassegnando le dimissioni, e dichiarare il suo fallimento
che oggi è stato ufficialmente sancito dall'impugnativa del commissario
dello Stato di ben 80 norme della legge finanziaria visto che è ormai
vicina la scadenza dell’esercizio provvisorio fissata per il 30 aprile.
E’ indispensabile porre fine al caos ed alle inefficienze per tornare a
concentrarsi sul bene dei siciliani che quotidianamente devono far
fronte alle conseguenze della crisi, lottano contro la disoccupazione
dilagante e non vengono garantiti da un Governo regionale alla deriva”.
Questa la dichiarazione del deputato del Pdl Nino Germanà.
Tagli ai trasporti marittimi. Dura nota del sindaco Lo Schiavo
COMUNICATO
STAMPA
In
data 24 marzo u.s. il Sindaco di Santa Marina Salina e Coordinatore ANCIM
Sicilia, Massimo Lo Schiavo, alla luce dei tagli operati dalla recente Legge
Finanziaria ai trasporti marittimi integrativi, ha inviato agli Assessorati
competenti, ai colleghi Sindaci e ai Sig. Prefetti di competenza, una dura nota
con la quale contesta tale decisione di riduzione delle risorse.
“E’
impensabile” dichiara il Sindaco Lo Schiavo “che dopo l’ultimo incontro
intercorso con l’Assessore alle Infrastrutture il 15 marzo, durante la quale si
era impegnato a non ridurre i finanziamenti per i trasporti marittimi, bensì a
recuperare le somme per poter giungere fino al termine del 2012, oggi giunga la
notizia di un’imminente riorganizzazione delle linee da parte del Servizio
competente, nonostante tutti noi Sindaci avessimo rifiutato l’ipotesi di
rimodulazione avanzata dal Dipartimento”.
“Noi
Sindaci” continua Lo Schiavo “ abbiamo chiesto al Servizio Trasporto Marittimo,
già da un mese, di conoscere gli effettivi costi del di ogni singola linea per
poter avere una idea reale di quanto costano detti servizi, ma ad oggi nessun
riscontro è pervenuto alle nostre richieste. Adesso solleciterò nuovamente il
Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità comunicando che senza l’accordo
con i Sindaci delle Isole Minori, non sarà accettato nessun taglio proposto da
chi siede dietro una scrivania e non conosce le nostre reali esigenze”.
“Inoltre”
conclude il Sindaco “considerato che detti tagli potranno provocare problemi di
ordine pubblico, ho deciso di mettere a conoscenza della grave problematica
anche i Sig.ri Prefetti di Palermo , Agrigento e Trapani, oltre naturalmente al
Sig. Prefetto di Messina”.
Lettera aperta del dottor Mobilia ai cittadini eoliani
Eoliani, concittadini,miei compaesani,
la mia famiglia dall'800 appartiene alla terra nostra, alla nostra realtà geografica, culturale ambientale e purtroppo anche di fatto alle difficoltà dell'isolamento. Sono cresciuto insieme a voi giocando e sognando di poter vedere crescere lo sviluppo dell'Arcipelago Eoliano, accompagnato dalla affermazione dei valori sociali utili sostenendo sempre la legalità la cultura e il diritto alla buona sanità. Da giovane di Canneto, volevo sperare nella crescita dell'Ospedale di Lipari. Negli anni 90 ho svolto il ruolo di Primario ostetrico allo scopo di contribuire alla buona sanità utile certamente alle esigenze del territorio. Dagli anni 70 in poi tutti abbiamo contribuito a far crescere insieme la sanità e l'Ospedale. Nel 2004 ho nuovamente diretto il reparto di ostetricia incrementando e essendo utile all'Arcipelago. Devo dire che negli ultimi anni mi sono sempre battuto per la nostra collettività, anche come Presidente del "Comitato Cittadino", con amarezza ho constatato che la maggioranza dei politici locali e regionali ci hanno abbandonati e non hanno certamente fatto crescere l'Ospedale tanto utile e necessario al diritto alla salute di tutti gli Eoliani. Dagli anni 80 al 2005 il nostro Ospedale dava una buona sanità con la presenza di pochi Primari in pianta stabile. Sono stati tolti ed al loro posto hanno inserito i viaggi della speranza con gli elicotteri del 118. Questi mezzi di soccorso spesso non sono utili nei veri P.S. per motivi che tutti abbiamo avuto modo di constatare. Molte persone morte di infarto e neonati deceduti per la stessa causa: mancanza di Primari e di medici esperti presenti in pianta stabile. Per i sostenitori degli Elicotteri del 118 il sottoscritto crede che si debbano impiegare per il trasporto dalle sei Isole minori a Lipari ove debba necessariamente essere attivo un buon Ospedale. Il sottoscritto qualche giorno fa ha prospettato alla Provincia nel suo intervento alla presenza del Sindaco uscente Bruno Mariano la creazione della "Clinica Privata delle Eolie". Concludendo dato il fallimento della buona sanità nell'Arcipelago Eoliano e dato il risultato politico degli amministratori precedenti, invito a voler cambiare rotta politica sperando con tutte le forze di sostenere una nuova classe dirigente capace di affermare una buona crescita della sanità e la formazione di un ottimo Presidio Ospedaliero che dia il conforto ai nostri concittadini di un'assistenza qualificata e necessaria nei momenti di sofferenza e di patologie bisognose di cure che spesso non possono attendere l'arrivo di un elicottero il quale potrebbe anche arrivare tardi o non poter arrivare. Con fede e speranza propongo di appoggiare come Sindaco il candidato Marco Giorgianni e quale consigliere Bartolo Lauria, con la fiducia di una nuova classe dirigente comunale che si occupi di più e anche meglio della nostra sanità.
Il vostro concittadin
Dr. Mobilia Giuseppe Francesco
la mia famiglia dall'800 appartiene alla terra nostra, alla nostra realtà geografica, culturale ambientale e purtroppo anche di fatto alle difficoltà dell'isolamento. Sono cresciuto insieme a voi giocando e sognando di poter vedere crescere lo sviluppo dell'Arcipelago Eoliano, accompagnato dalla affermazione dei valori sociali utili sostenendo sempre la legalità la cultura e il diritto alla buona sanità. Da giovane di Canneto, volevo sperare nella crescita dell'Ospedale di Lipari. Negli anni 90 ho svolto il ruolo di Primario ostetrico allo scopo di contribuire alla buona sanità utile certamente alle esigenze del territorio. Dagli anni 70 in poi tutti abbiamo contribuito a far crescere insieme la sanità e l'Ospedale. Nel 2004 ho nuovamente diretto il reparto di ostetricia incrementando e essendo utile all'Arcipelago. Devo dire che negli ultimi anni mi sono sempre battuto per la nostra collettività, anche come Presidente del "Comitato Cittadino", con amarezza ho constatato che la maggioranza dei politici locali e regionali ci hanno abbandonati e non hanno certamente fatto crescere l'Ospedale tanto utile e necessario al diritto alla salute di tutti gli Eoliani. Dagli anni 80 al 2005 il nostro Ospedale dava una buona sanità con la presenza di pochi Primari in pianta stabile. Sono stati tolti ed al loro posto hanno inserito i viaggi della speranza con gli elicotteri del 118. Questi mezzi di soccorso spesso non sono utili nei veri P.S. per motivi che tutti abbiamo avuto modo di constatare. Molte persone morte di infarto e neonati deceduti per la stessa causa: mancanza di Primari e di medici esperti presenti in pianta stabile. Per i sostenitori degli Elicotteri del 118 il sottoscritto crede che si debbano impiegare per il trasporto dalle sei Isole minori a Lipari ove debba necessariamente essere attivo un buon Ospedale. Il sottoscritto qualche giorno fa ha prospettato alla Provincia nel suo intervento alla presenza del Sindaco uscente Bruno Mariano la creazione della "Clinica Privata delle Eolie". Concludendo dato il fallimento della buona sanità nell'Arcipelago Eoliano e dato il risultato politico degli amministratori precedenti, invito a voler cambiare rotta politica sperando con tutte le forze di sostenere una nuova classe dirigente capace di affermare una buona crescita della sanità e la formazione di un ottimo Presidio Ospedaliero che dia il conforto ai nostri concittadini di un'assistenza qualificata e necessaria nei momenti di sofferenza e di patologie bisognose di cure che spesso non possono attendere l'arrivo di un elicottero il quale potrebbe anche arrivare tardi o non poter arrivare. Con fede e speranza propongo di appoggiare come Sindaco il candidato Marco Giorgianni e quale consigliere Bartolo Lauria, con la fiducia di una nuova classe dirigente comunale che si occupi di più e anche meglio della nostra sanità.
Il vostro concittadin
Dr. Mobilia Giuseppe Francesco
Commissario Stato impugna 80 norme della Finanziaria. ARS rischia lo scioglimento
(ANSA) - PALERMO, 26 APR - Il commissario dello stato ha impugnato 80 norme della finanziaria approvata dall'Ars, tra le quali il mutuo da 558 milioni e l'accantonamento negativo di 192 milione da coprire con la valorizzazione dei beni immobili. Il commissario ha cosi' cassato l'architrave del bilancio, creando un buco di 900 milioni, e l'Ars rischia lo scioglimento se entro il 30 aprile non varera' una nuova legge. Il presidente dell'Assemblea Francesco Cascio convochera' l'aula al piu' presto. (ANSA).
“IL RESTO DELL’ANNO”, RINVIATA LA PROIEZIONE
La proiezione del documentario “IL
RESTO DELL’ANNO” di Michele Di Salle e di Luca Papaleo, che era
prevista per oggi, 26 aprile 2012, alle ore 11, nella Sala Congressi
del Comune di Malfa, è stata rinviata a data da destinarsi. Antonio
Brundu (responsabile della Biblioteca Comunale di Malfa)
Dovevamo avere un megaporto, non avremo un porto ci resta solo il mega.(di Gianfranco Guarino)
Quante discussioni, opinioni,
interrogativi hanno suscitato gli eventi degli ultimi giorni legati al così
detto megaporto, oltre la personale commozione, del Sindaco Bruno, ma non dimentichiamo
anche capolista del PDL per le prossime elezioni.
Mi
è parso di capire che l'elemento più importante venga trascurato o peggio
sottaciuto, forse per vergogna o per opportunità politica.
Senza
rischiare di dover diventare troppo tecnici, voglio ricordare a tutti che nel
2007, il Comune di Lipari non avendo i soldi per realizzare il porto
commerciale (aliscafi, navi, navi crociera e zona di attracco e sosta per i
pescatori a Marina Corta), stipulò un accordo con la soc. Condotte aqua, per la
realizzazione delle suddette opere pubbliche, ed in cambio la stessa avrebbe
potuto realizzare dei porti turistici nella zona di Marina corta e Marina
lunga.
L'idea
trovò l'approvazione, del Consiglio Comunale di allora e di buona parte della
popolazione e anche del sottoscritto.
In
parole povere, avremmo sacrificato una parte di territorio, pur di avere un
porto decente per gli Eoliani, la stessa promessa, portò a vincere le elezioni
del 2007.
Oggi
dopo tanta commozione, siete sicuri che la promessa sia stata mantenuta?
Rispondo
io per voi semplicemente “NO”, e tutto questo non è avvenuto certo per
colpe da imputare alla soc. Condotte Acqua o alla Lipari Porto (società nata
per l'occasione), ma semplicemente, perchè la parte pubblica e cioè il Comune
di Lipari, non è stato capace di ottenere le necessarie autorizzazioni per il
porto commerciale, anzi una commistione patetica con le opere di messa in
sicurezza, ha generato il blocco totale di tutto.
Il
Dott. Bruno, nel triplo ruolo di Sindaco, Commissiario per l'emergenza e
Commissario Regionale per la messa in sicurezza dei porti, ritengo con
franchezza che abbia fallito l'obiettivo (se l'obiettivo era questo).
In
quanto la parte privata si realizza, la parte pubblica no.
L'ultima
progettazione non prevede la realizzazione della parte pubblica (Si ferma
davanti al torrente Barone), per cui dopo cinque anni ci ritroviamo con un
porto che non va bene ed addirittura con una parte non agibile, e forse tutto
da ricominciare.
Certamente
in cambio Lipari, darà il benvenuto a tutti, con una grande e bella vasca di
decantazione per la raccolta dei reflui fognari, posta proprio all'imbarcadero
degli aliscafi.
Il
porto no, ma i liquami si, senza dimentare i danni gravissimi che si
produrranno a Canneto e Vulcano.
Mi
chiedo come ci si possa sentire soddisfatti e fare proclami.
Un
pensiero lo voglio dedicare a coloro che ritengono che tutto questo sia giusto,
ed in particolare ai candidati della lista del PDL o di quello che del PDL
rimane.
La
maggior parte di loro, si ripropone alla guida del paese, sono gli stessi che
hanno detto con forza “No al depuratore a Canneto Dentro”, (sapete com'è
finita), hanno accettato l'accordo sulla portualità e oggi pur conoscendo
tutto, sono in fila con il Dott. Bruno, a chiedere consensi.
A
raccogliere i frutti del proprio operato, pronti come sempre a distinguere tra
ciò che si dice e ciò che si fa, a quanto pare la realtà Eoliana, non
rappresenta un problema politico, ma solo di convincimento elettorale.
Auguriamoci
almeno che non si prometta più nulla, e che la gente valuti serenamente le
proprie scelte, poiché mentre un gruppo politico si commuove, Lipari piange
lacrime amare.
Gianfranco
Guarino
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