Carissimo Direttore
Le invio un intervista rilasciata dall'Avv. Giancarlo D'Aniello (Wilderness Italia, Relatore di La Voce Eoliana al Convegno sul Parco delle Eolie) che vorrei dedicare ai nostri politici ed a tutti coloro che, nelle nostre isole, si definiscono fervidi sostenitori del Parco Nazionale.
Non a caso la Voce Eoliana ha scelto Wilderness Italia come modello di tutela per l'ambiente ispirato a criteri di democraticità, dove attività come la pesca, la caccia, la raccolta di funghi e di frutti di bosco ed altre attività tradizionali, potranno continuare a sopravvivere senza per questo cadere nelle maglie dei divieti previsti dalla Legge 394/91 e senza che venga intaccato lo stile di vita delle popolazioni locali.
La finalità è quella di far sì che il futuro di queste isole sia ispirato ad una tutela ambientale democratica, molto simile a quella americana, senza che l'ambiente venga trasformato in una macchina per produrre ricchezza a favore di pochi eletti ed a discapito dell'intera popolazione.
Pertanto, ribadisco ancora una volta il mio NO ALL'ISTIUZIONE DEL PARCO NAZIONALE DELLE ISOLE EOLIE.
A chi ancora ritiene che le Isole Eolie senza il Parco Nazionale siano ormai finite, in quanto non faranno parte o non saranno menzionate in qualche celebre lista o rivista patinata, ricordo una risposta emblematica del “Drake”, Enzo Ferrari, alla domanda di un giornalista durante gli anni bui quando le sue vetture da corsa non vincevano titoli mondiali e si temeva addirittura che ciò potesse, in qualche modo, offuscare il mito Ferrari, egli rispose: "La Ferrari vince anche quando perde".
Cordiali Saluti.
(Avv. Claudio Mandarano)
Intervista a Giancarlo D’Aniello AIW
WILDERNESS, PER L’UOMO NELL’AMBIENTE
Sono tante le forme di ambientalismo possibile, come dimostra l’Associazione Italiana per la Wilderness, portatrice di una grande storia e promotrice di una conservazione dell’ambiente nella quale c’è posto anche per cacciatori, pescatori e raccoglitori.
Troppo spesso in Italia più che i colpi di doppietta esplodono le polemiche, tra chi si arroga il diritto di farsi detentore di un concetto e chi, capro espiatorio silenzioso, è costretto a difendersi da accuse infondate. È il caso, ormai divenuto una costante, della lotta tra ecologisti e cacciatori, i primi paladini dell’ambiente e i secondi additati, ancora troppo spesso e ingiustamente, come sanguinari assassini e deturpatori della natura. Fortunatamente esistono anche casi di collaborazione tra queste due compagini e anzi, a ben guardare, di genesi comune. Esiste ad esempio l’Associazione Italiana per la Wilderness (Aiw), fondata nel 1985 con lo scopo di diffondere in Italia le prime conoscenze della filosofia Wilderness e del suo “concetto di conservazione”, oltre alla ricerca di concrete forme attuative della stessa. A spiegare meglio questo pensiero, nato dal filosofo ambientalista Henry David Thoreau e da Aldo Leopold, cacciatore e conservazionista, e basato sulla volontà di conservare la natura in quanto valore in sé, inteso come patrimonio spirituale per l’uomo stesso, è Giancarlo D’Aniello, coordinatore nazionale dell’Aiw.
Avvocato D’Aniello, cosa si intende esattamente con il concetto di “wilderness” e quali obiettivi si propone l’Associazione?
Si tratta di un’associazione ambientalista, ma con dei distinguo doverosi, dal momento che oggi tutti si definiscono in questa maniera, salvo poi trovarsi il più delle volte di fronte ad animalisti che si professano ambientalisti. Ecco perché ci definiamo ambientalisti conservazionisti, con l’obiettivo di tutelare quanta più natura selvaggia possibile. Ovvero desideriamo che gli ultimi territori che sono rimasti incontaminati, privi di opere antropiche, così come sono pervenuti a noi, possano essere perpetuati alle generazioni future. Non dimentichiamoci, infatti, che la natura selvaggia è un patrimonio che può diminuire, ma mai aumentare. Un’area selvaggia che conosce l’intervento umano, infatti, è compromessa per sempre.
Già lo Stato e le altre associazioni operano in tal senso. Quali elementi vi contraddistinguono?
La Legge quadro sulle aree protette, la famigerata 394/91, non tutela specificatamente questa peculiarità. Oggi i parchi nazionali, a quasi trent’anni dalla loro istituzione, privilegiano più l’aspetto turistico e considerano in misura insufficiente quello conservazionistico dei territori sottoposti a vincolo, con i problemi che poi si riscontrano quotidianamente. Ecco perché ci troviamo a compiere battaglie serrate contro i parchi nazionali, perché questi sono diventati collettori di fondi europei o statali spesi, per assurdo, proprio a discapito della natura selvaggia. Nel momento in cui si creano piste e sentieri, o si autorizzano costruzioni, non ci si rende conto che si è a un passo dal realizzare vere e proprie strade che sconvolgono queste aree. E spesso con l’inosservanza di quanto imposto da leggi e decreti ministeriali.
L’Italia in quali condizioni ambientali versa e quali sono le lacune lasciate da amministrazioni e associazioni?
Oggi l’ambientalismo tradizionale ha abdicato, almeno nella sua versione originaria, e proprio per questo avvertiamo l’esigenza di scendere in campo. Le varie realtà non sembrano lottare per la salvaguardia di territori incontaminati e appaiono troppo invischiate nei gangli della burocrazia e dell’apparato statale.
Sono accuse pesanti…
È vero, ma è lampante come oggi si finisca per privilegiare l’aspetto legato al finanziamento o al progetto. Ed è evidente che nel momento in cui un’associazione ambientalista punta a farsi riconoscere dalla Regione o dall’Ente parco un determinato progetto da decine di migliaia di euro, o anche da centinaia di migliaia, deve necessariamente scendere a compromessi, mentre noi siamo intransigenti. Così come non siamo contrari all’uso dell’attività venatoria che consideriamo una pratica come tante dell’uomo che, in quanto tale, deve essere regolamentata, ma non certo vietata o demonizzata. Un’apertura che ci distingue dalle altre associazioni e che ha trovato anche molti consensi tra i cacciatori, tanto che vantiamo numerose presenze e sostenitori anche tra “le doppiette”. Anzi, abbiamo scoperto che alla fine molti cacciatori sono anche più ambientalisti delle persone comuni, perché chi vive pienamente la natura, come chi caccia, pesca, raccoglie i frutti del bosco, spesso ne ha più rispetto, e un maggiore interesse affinché il territorio venga salvaguardato.
Certo una posizione inusuale che avrà sollevato diverse critiche da parte delle altre associazioni ambientaliste.
In effetti, molti ci hanno ignorato o contestato, salvo poi entrare a far parte del movimento. Anzi, tanti ambientalisti si sono iscritti, mentre altri citano Leopold, il fondatore, portandolo come esempio emblematico di figura ambientalista, omettendo che era anche un cacciatore. Per noi è inutile mummificare il territorio, come si fa con i parchi e le aree protette. Dobbiamo rifarci all’esperienza dell’America, dove hanno iniziato con i parchi nazionali a inizio ‘900, rendendosi poi conto che l’eccessivo sfruttamento turistico stava sminuendo e mortificando l’essenza stessa del popolo americano, ovvero la frequentazione della natura selvaggia, la caccia in montagna, il trekking, il campeggio nei boschi, la pesca nei laghi. Da qui la volontà di una tutela che salvaguardi un territorio, ma che ne permetta l’esercizio delle attività tradizionali, come la caccia, la pesca, l’escursionismo. Sono nate così le Aree Wilderness, dalla fine degli anni Venti, fino alla legge del 1964 che le ha consacrate e istituzionalizzate. Noi siamo affiliati al movimento internazionale che porta avanti la divulgazione di questa filosofia e ci stiamo battendo per arrivare allo stesso risultato.
E in Italia come si sviluppa la vostra attività?
Nel nostro Paese abbiamo già costituito 60 Aree Wilderness. La differenza fondamentale è che mentre le aree protette tradizionali calano dall’alto su un territorio in quanto imposte dalle istituzioni, le nostre nascono per un processo inverso. Attraverso uno studio su una zona, andiamo a individuare un territorio demaniale ancora selvaggio. A quel punto contattiamo il Comune e la popolazione, li rendiamo edotti del bene e della peculiarità che possiedono, chiedendo loro di continuare a conservarlo così come hanno fatto fino a quel momento, attraverso una delibera comunale. Dunque, tutte le nostre aree nascono con il consenso della popolazione che vive quel territorio, e quel vincolo non è assolutamente avvertito come tale. Anzi, viene apprezzato, all’opposto di quanto avviene per i parchi imposti, checché ne dicano gli ambientalisti. Chi, infatti, vive quelle zone sa perfettamente quanto gravi una tale imposizione.
E per la questione dei risarcimenti dai danni derivanti da fauna selvatica, annoso problema dei parchi e aree limitrofe?
Per citare un esempio concreto, si può osservare quanto accade al parco del Cilento – Vallo di Diano, dove abbiamo un’esplosione demografica di cinghiali. In un’Area Wilderness questo problema non si sarebbe mai posto. Anzi, sarebbe stata una ricchezza per quel territorio, per i cacciatori in primis, avendo la possibilità di praticare in maniera controllata la selezione dei capi, ma anche per l’area, contenendo in quel modo la diffusione di quella specie. Dunque, un beneficio per l’attività venatoria, ma anche per i coltivatori diretti, che non avrebbero visto i propri raccolti devastati. Per noi la caccia può essere anche un bene, purché praticata in maniera etica e nel rispetto di quella che è la normativa vigente. Le nostre aree nascono per tutelare il territorio, per cui tutto ciò che veniva svolto in maniera tradizionale su di esse viene conservato.
In sostanza, una convivenza pacifica tra tutte le realtà presenti.
Assolutamente. Obiettivo primario è la conservazione integrale del territorio, da tramandare, permettendo alle comunità locali di mantenere il proprio stile di vita. Se quindi in una vallata gli abitanti hanno sempre esercitato l’attività venatoria, la pesca o la raccolta nei boschi, noi tuteliamo e manteniamo quello stile di vita.
È curioso che un’associazione ambientalista tolleri i cacciatori e anzi li chiami a sé.
Certo, non solo per noi la caccia non è una minaccia, ma al contrario è una forma attiva di tutela del territorio. Ed è per questo che chiediamo il sostegno dei cacciatori e un aiuto nello sviluppo dei nostri progetti. Si parla sempre di ambientalismo in contrapposizione all’attività venatoria, ma in realtà noi coniughiamo entrambi questi aspetti, superando questa visione dicotomica. Poi in Italia l’ambientalismo ha preso una declinazione animalista, come si comprende dalle dichiarazioni del ministro del Turismo, senza neanche conoscere certe dinamiche e non entrando nel dettaglio. Noi invece siamo una sorta di difesa anche per la caccia, sempre da intendersi in una certa maniera e con una pratica controllata, come è oggi in Italia.
Quali prospettive per il prossimo futuro?
Mi auguro che possa continuare questa crescita e la diffusione del nostro pensiero. Oggi mettiamo in discussione certe soluzioni apparentemente ecologiche, come gli impianti eolici, che non fanno altro che deturpare il territorio e falciare rapaci per una produzione energetica irrisoria. Non ci si può considerare ambientalisti pensando che le pale eoliche possano risolvere il problema energetico. Troppo spesso ci sono interessi economici e politici, anche dietro la gestione dei parchi, perdendo l’originaria funzione di tutela territoriale. Fortunatamente sempre più persone stanno comprendendo le nostre finalità e sposando il nostro pensiero, ma c’è davvero bisogno dell’aiuto di tutti per cambiare la situazione.
Intervista di Matteo Barboni
DALLA CONVIVENZA UNA FILOSOFIA DEL RISPETTO
Le origini dell’Associazione Italiana per la Wilderness risalgono al 1985, grazie all’idea di Franco Zunino, sviluppatasi in Abruzzo e poi concretizzata ad Alberese, in provincia di Grosseto, al fine di diffondere la conoscenza di un pensiero ben più antico. Alla base della Wilderness sta infatti una vera e propria filosofia, sviluppatasi in America nei primi decenni dell’Ottocento e diffusasi in tutto il mondo nel corso del XX secolo. Tale concezione ritiene che la natura debba essere conservata in quanto valore in sé, considerando questo valore un patrimonio spirituale per l’uomo per ciò che esso esprime a livello interiore e di emotività in chi la frequenta. È curioso come i fondatori di questo pensiero fossero, almeno agli occhi di chi oggi si cimenta in polemiche continue, due aderenti ad opposte posizioni. Furono infatti Henry David Thoreau, filosofo e ambientalista, e Aldo Leopold, cacciatore e conservazionista, a lanciare questa idea che si oppone all’uso di massa dell’ambiente, sia per scopi ricreativi che di prelievo di risorse naturali rinnovabili. In realtà la stessa genesi del movimento dimostra come le attività venatorie, quando controllate e mosse da un’etica corretta, siano perfettamente integrate con le attività di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Basti pensare allo scopo primario del movimento, ovvero l’applicazione di un Concetto di conservazione che è il mantenimento di vaste aree naturali selvagge, come quelle che fin dal 1964 sono state definite Aree Wilderness negli Usa.
Il fatto stesso che artefice di questa politica di tutela ambientale sia stato Aldo Leopold, ad oggi considerato il massimo ambientalista di livello mondiale, ma anche convinto e appassionato cacciatore, dimostra come l’attività venatoria, se regolamentata, sia un fattore integrato e positivo nei diversi habitat, nonostante la demonizzazione perpetuata da una serrata critica che costantemente alimenta dibattiti mediatici, spesso a senso unico.
Come sostenere l’associazione: c/c postale 10494672 (intestato ad Associazione Italiana per la Wilderness, 17013 Murialdo); c/c bancario: IBAN IT06 L030 6949 4401 Conto 00000000541 – Istituto Bancario Intesa-Sanpaolo. Filiale di Millesimo (Savona), indicando se si vuole essere socio ordinario, sostenitore, benemerito o “Supporter & Garante”.
Per ulteriori informazioni: Associazione italiana per la Wilderness, via A. Bonetti 71 (Borgata Piano) 17013 Murialdo (Sv), tel./fax (+39)01953545, www.wilderness.it, g.daniello@ordavvsa.it
LA DIFFUSIONE DELLE AREE WILDERNESS IN ITALIA
L’Associazione Italiana per la Wilderness, mediante contatti con Aziende regionali per le foreste, Comuni e soggetti privati, opera affinché possano venire designate delle “Aree Wilderness”, adattate alla situazione sociale e fondiaria del Paese, e pertanto tutelate da vincoli meno severi delle originali. Ad oggi queste Aree assommano a 60, distribuite in 19 province, tra Emilia-Romagna, Campania, Liguria, Lazio, Veneto, Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, con un’estensione complessiva di 37.000 ettari. Ad esse vanno aggiunte altre particolari iniziative di tutela, ambienti, fenomeni naturali, per un totale di 19.000 ettari. In particolare, si deve proprio all’Aiw la designazione della Riserva naturalistica dell’Adelasia in Liguria e l’istituzione del nucleo iniziale del Parco nazionale della Val Grande in Piemonte. Le diverse aree, già inserite nella classificazione internazionale delle aree protette dell’Uicn, organismo Onu sostenuto anche dallo Stato italiano, sono suddivise in zone designate o designabili all’esterno delle aree protette, aperte alla caccia, e quelle designate invece all’interno delle aree protette, in cui l’attività venatoria è preclusa per legge.
UN’ECOLOGIA FINALMENTE DEMOCRATICA
L’inclusione nel “Sistema delle Aree Wilderness Italiane” istituito dall’Associazione Wilderness nel 2005, classifica le diverse zone mediante l’indicazione del valore vincolistico e fisico. Questa nuova forma di tutela, intesa come fatto territoriale, avviene in forma assolutamente democratica e non proveniente esclusivamente “dall’alto”. La nascita di un’area è infatti espressione della volontà popolare attraverso i Consigli comunali liberamente eletti, o per iniziativa dei Consigli di amministrazione di Aziende regionali per le foreste, nonché per libera scelta dei proprietari fondiari. Dunque si tratta di una decisione di protezione di patrimoni ambientali per autonoma iniziativa soprattutto delle comunità locali che, venute a conoscere il proprio patrimonio ambientale, se ne fanno esse stesse garanti, procedendo all’inserimento all’unanimità
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domenica 14 novembre 2010
sabato 13 novembre 2010
Gli Alcool etilico...uno sguardo alla band liparese e al loro ultimo lavoro
Sono in sei: Carmelo Sottile (Voce), Federico Megna (Tastiere), Alessandro Iacullo (chitarra elettrica), John Paul Pavone (Batteria), Giuseppe Saltalamacchia (Basso), Francesco Finocchiaro (chitarra elettrica). Hanno una passione smodata per la musica…. E la suonano da parecchio tempo…Lontani da tutto, nell’isola di Lipari. Nel corso degli anni (la band si è formata nel 1996) hanno cambiato diverse line up. Qualcuno se n’è andato sul continente.. Qualcuno ha perso per strada quel “fuoco” creativo che ha invece permesso ai sei attuali componenti di Alcool Etilico di andare avanti e arrivare alla pubblicazione di questo disco.
Tutte le tracce strumentali e di voce sono state registrate nella sala prove della band (divenuta definitivamente dimora stabile), mentre la batteria e i missaggi finali si completarono nello studio “Eye&Eaer”, di Giuseppe Barbera(Fiumedinisi).
Un album, come lo definiscono loro stessi, di rock alternativo con sprazzi melodici. I giochi chitarristici, come nella migliore tradizione rock, sono al centro dell’attenzione e la catalizzano, ma senza mai esserne parte protagonista in assoluto. Magistralmente supportati dal sostegno inscindibile di batteria, basso e tastiere gli Alcool Etilico sanno sfruttare al massimo la loro intelligenza musicale mettendola al servizio dell’ispirazione del frontman.
Nel disco c’è una bellezza ipnotica di fondo dettata dalla perfetta miscela tra dolcezza e asprezza. Ci si sofferma sulla freschezza di “ANNI ‘70″ dove la nostalgia dei tempi che furono i più rappresentativi per la musica rock si fa impagabile. Poi ci si lascia avvolgere dal calore di “SCENDE IL SERENO” o alle psichedeliche armonie di “DENTRO CASA” che un pò ricorda lo stile DOORS. La cupa profondità di “DISTRATTO TRA LA VEGLIA E LA RAGIONE” s’immerge dentro al sogno visionario sfiorando la realtà, arrivando così alla sobria aggressività di “IN VINO VERITAS”. Infine per non farsi mancare nulla ed uscire un pò dagli schemi gli Alcool Etilico pensano anche a “NALA” un tango-rock melodico ed espressivo.Tutte le tracce strumentali e di voce sono state registrate nella sala prove della band (divenuta definitivamente dimora stabile), mentre la batteria e i missaggi finali si completarono nello studio “Eye&Eaer”, di Giuseppe Barbera(Fiumedinisi).
La post-produzione è stata realizzata presso lo studio “Massive Arts” di Milano. EnZone records è l’etichetta guidata da Giuseppe Barbera che ha fatto chiudere il cerchio e ha reso possibile ieri l’uscita del disco. La distribuzione è Audioglobe.
L'album a Lipari sarà presentato Domenica 21 Novembre al Palazzo dei congressi.
La band suonera' tutti i brani inediti del disco, si parlera' di questa avventura che ha accompagnato il gruppo e ci sara' la presenza di Giuseppe Barbera fondatore dell'etichetta EnZone records...
"Una notte- come annunciano gli Alcool Etilico- fatta di pura energia e ta...nto sano rock n' roll..
Ginostra: abbandono..rapuddi e pani caliatu (Lettera di Lo Schiavo di Marevivo)
Una lettera è stata inviata da Riccardo Lo Schiavo di Marevivo al sindaco di Lipari e p. c. a Franco Gabrielli Capo Dip. Protezione Civile e Commissario Emergenza Stromboli, al Prefetto di Messina e al Comandante del Circomare Lipari.
Ginostra: abbandono.. rapuddi e pani caliatu….
Egregio sig. Sindaco,
stamattina, dopo cinque giorni di isolamento, un aliscafo di linea ha ripristinato i normali collegamenti con la frazione di Ginostra.
I Ginostresi ancora una volta non hanno creato allarmi, né hanno “disturbato” le Istituzioni chiedendo l’invio di mezzi speciali per essere riforniti di quei beni di prima necessità che per forza di cose sono scarseggiati: si sono invece arrangiati, raccogliendo verdure selvatiche – i rapuddi - e consumando le scorte di pane caliatu, cioè tostato, quindi hanno pazientemente atteso, in silenzio, che le condizioni del mare migliorassero.
Le angosce e preoccupazioni sono invece scaturite dall’ufficializzazione della notizia che l’impresa cui erano stati conferiti i lavori per il ripristino del respingente, e del relativo grigliato, per l’attracco degli aliscafi, non eseguirà più tali interventi.
Sorge spontaneo chiedersi come sia possibile che tale ditta - stando a quanto scritto nella Sua Ordinanza n°101,del -1ott 2010, “si è dichiarata IMMEDIATAMENTE disponibile all’esecuzione dei lavori…”e invece, peraltro dopo oltre un mese, vi ha rinunciato…
Ma dott. Bruno certamente converrà che “scaricare” tutta la responsabilità sulla ditta sarebbe frutto di un’analisi eccessivamente superficiale.
Bisogna invece chiedersi come sia possibile che Lei, non solo nella qualità di Sindaco, ma rivestendo diverse autorevoli cariche fra cui quelle di Funzionario delegato dell’emergenza Stromboli, nonché di Commissario per la gestione ticket, disponendo dunque di ingenti risorse economiche nonché di ampi poteri esecutivi, non sia “riuscito” dalla scorsa primavera ad oggi a “far saldare una trave metallica al respingente dell’aliscafo”! perché in fondo questa è la priorità.
Com’è possibile che durante l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del pontile (protrattisi per tutta l’estate e oltre) non è stato ordinato - peraltro nonostante pure i continui solleciti del Circomare Lipari - come PRIORITA’ il ripristino della piena sicurezza e funzionalità del respingente?
Con l’inverno ormai alle porte, dopo che La Protezione Civile Nazionale si è prodigata con i suoi uomini, i suoi progettisti, nonché investendo considerevoli somme, il pontile di Ginostra rischia di essere reso inutilizzabile alla prima vera mareggiata, e la comunità di essere condannata all’isolamento, e al pericolo non essendo garantite adeguate vie di fuga in caso di emergenza, per… una saldatura!!!
Ovviamente tutto ciò è inverosimile!
Tutto ciò premesso si chiede di saper Se e quali iniziative intende intraprendere per scongiurare quanto paventato e di voler valutare l’opportunità di inviare immediatamente, magari autorizzando all’attracco la nave che effettua il trasporto dei rifiuti ( se non ricordo male una analoga iniziativa venne presa per fare giungere dalla terraferma in una delle isole “maggiori” un carico di fuochi d’artificio in occasione di una festa patronale..) degli operai che, in attesa della fatidica saldatura.., spostino in zona protetta dalle mareggiate i parabordi in gomma, lamiere, ferrosi vari e soprattutto la trave metallica divelta che ancora oggi non è scomparsa fra i flutti grazie alla previdente iniziativa di un ginostrese che domenica scorsa aveva provveduto ad assicurarla alla meno peggio con una grossa fune….
Ringraziandola per la Sua costante attenzione alle problematiche di Ginostra, Le porgo i più cordiali saluti.
Prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale MAREVIVO
Ginostra-Stromboli
Ginostra: abbandono.. rapuddi e pani caliatu….
Egregio sig. Sindaco,
stamattina, dopo cinque giorni di isolamento, un aliscafo di linea ha ripristinato i normali collegamenti con la frazione di Ginostra.
I Ginostresi ancora una volta non hanno creato allarmi, né hanno “disturbato” le Istituzioni chiedendo l’invio di mezzi speciali per essere riforniti di quei beni di prima necessità che per forza di cose sono scarseggiati: si sono invece arrangiati, raccogliendo verdure selvatiche – i rapuddi - e consumando le scorte di pane caliatu, cioè tostato, quindi hanno pazientemente atteso, in silenzio, che le condizioni del mare migliorassero.
Le angosce e preoccupazioni sono invece scaturite dall’ufficializzazione della notizia che l’impresa cui erano stati conferiti i lavori per il ripristino del respingente, e del relativo grigliato, per l’attracco degli aliscafi, non eseguirà più tali interventi.
Sorge spontaneo chiedersi come sia possibile che tale ditta - stando a quanto scritto nella Sua Ordinanza n°101,del -1ott 2010, “si è dichiarata IMMEDIATAMENTE disponibile all’esecuzione dei lavori…”e invece, peraltro dopo oltre un mese, vi ha rinunciato…
Ma dott. Bruno certamente converrà che “scaricare” tutta la responsabilità sulla ditta sarebbe frutto di un’analisi eccessivamente superficiale.
Bisogna invece chiedersi come sia possibile che Lei, non solo nella qualità di Sindaco, ma rivestendo diverse autorevoli cariche fra cui quelle di Funzionario delegato dell’emergenza Stromboli, nonché di Commissario per la gestione ticket, disponendo dunque di ingenti risorse economiche nonché di ampi poteri esecutivi, non sia “riuscito” dalla scorsa primavera ad oggi a “far saldare una trave metallica al respingente dell’aliscafo”! perché in fondo questa è la priorità.
Com’è possibile che durante l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del pontile (protrattisi per tutta l’estate e oltre) non è stato ordinato - peraltro nonostante pure i continui solleciti del Circomare Lipari - come PRIORITA’ il ripristino della piena sicurezza e funzionalità del respingente?
Con l’inverno ormai alle porte, dopo che La Protezione Civile Nazionale si è prodigata con i suoi uomini, i suoi progettisti, nonché investendo considerevoli somme, il pontile di Ginostra rischia di essere reso inutilizzabile alla prima vera mareggiata, e la comunità di essere condannata all’isolamento, e al pericolo non essendo garantite adeguate vie di fuga in caso di emergenza, per… una saldatura!!!
Ovviamente tutto ciò è inverosimile!
Tutto ciò premesso si chiede di saper Se e quali iniziative intende intraprendere per scongiurare quanto paventato e di voler valutare l’opportunità di inviare immediatamente, magari autorizzando all’attracco la nave che effettua il trasporto dei rifiuti ( se non ricordo male una analoga iniziativa venne presa per fare giungere dalla terraferma in una delle isole “maggiori” un carico di fuochi d’artificio in occasione di una festa patronale..) degli operai che, in attesa della fatidica saldatura.., spostino in zona protetta dalle mareggiate i parabordi in gomma, lamiere, ferrosi vari e soprattutto la trave metallica divelta che ancora oggi non è scomparsa fra i flutti grazie alla previdente iniziativa di un ginostrese che domenica scorsa aveva provveduto ad assicurarla alla meno peggio con una grossa fune….
Ringraziandola per la Sua costante attenzione alle problematiche di Ginostra, Le porgo i più cordiali saluti.
Prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale MAREVIVO
Ginostra-Stromboli
Operazione della G.d.F. Il plauso di Sabatini
Riceviamo e pubblichiamo:
Nei confronti della Guardia di Finanza il mio pubblico apprezzamento nella qualità di Consigliere Comunale ed i miei ringraziamenti nella qualità di cittadino Eoliano, per le azioni volte alla difesa e tutela della nostra collettività.-
Aver debellato la vendita di merce di provenienza illecita e contraffatta, vuol dire avere a cuore il fragile tessuto commerciale Eoliano, ed è una ulteriore dimostrazione che la Guardia di Finanza è presente ed attenta per la tutela delle isole Eolie.-
Ancora grazie e complimenti.-
Adolfo Sabatini
Nei confronti della Guardia di Finanza il mio pubblico apprezzamento nella qualità di Consigliere Comunale ed i miei ringraziamenti nella qualità di cittadino Eoliano, per le azioni volte alla difesa e tutela della nostra collettività.-
Aver debellato la vendita di merce di provenienza illecita e contraffatta, vuol dire avere a cuore il fragile tessuto commerciale Eoliano, ed è una ulteriore dimostrazione che la Guardia di Finanza è presente ed attenta per la tutela delle isole Eolie.-
Ancora grazie e complimenti.-
Adolfo Sabatini
Lipari: Arresti domiciliari per venditore ambulante di CD e DVD e sequestro di merce e furgone
Come da noi già anticipato ieri una operazione anti-abusivismo commerciale è stata posta in essere dalle Fiamme Gialle di Lipari.
Gli uomini della locale tenenza- come si evince da un comunicato- hanno arrestato G.M. di anni 53, sequestrando allo stesso n. 3232 supporti CD e DVD, contenenti opere cinematografiche, fonografiche e video giochi per consolle playstation, sprovvisti di contrassegno SIAE e quindi illecitamente posti in commercio. Dalle attività investigative poste in essere dalle fiamme gialle eoliane è emerso che il responsabile dell’esercizio commerciale ambulante, ha orientato la propria attività alla vendita al pubblico a scopo di lucro di supporti magnetici sprovvisti di marchio SIAE, in violazione delle leggi che tutelano i diritti degli autori ed editori di opere audiovisive nonché dei diritti di copyright connessi. Utilizzava come mezzo per esporre pubblicamente la merce, di palese ed evidente provenienza illecita, un furgone, divenuto oggetto anch’esso di sequestro da parte dei finanzieri. Su disposizione del P.M. Francesco Massara, la persona che vanta numerosi precedenti è stata tradotta agli arresti domiciliari con la collaborazione dei militari della Compagnia dalla quale dipende la Tenenza di Liparila Guardia di Finanza riesca sempre a tenere alta la soglia di attenzione su questo fenomeno che danneggia notevolmente il tessuto commerciale locale e nazionale agendo con solerzia ed incisività nella sua attività investigativa e di repressione.
Sempre a Lipari ladruncoli sono penetrati la notte scorsa all'interno dell'Eolian Bunker di Casali-Merenda: avrebbero asportato circa 200 euro. Indagano i carabinieri
Gli uomini della locale tenenza- come si evince da un comunicato- hanno arrestato G.M. di anni 53, sequestrando allo stesso n. 3232 supporti CD e DVD, contenenti opere cinematografiche, fonografiche e video giochi per consolle playstation, sprovvisti di contrassegno SIAE e quindi illecitamente posti in commercio. Dalle attività investigative poste in essere dalle fiamme gialle eoliane è emerso che il responsabile dell’esercizio commerciale ambulante, ha orientato la propria attività alla vendita al pubblico a scopo di lucro di supporti magnetici sprovvisti di marchio SIAE, in violazione delle leggi che tutelano i diritti degli autori ed editori di opere audiovisive nonché dei diritti di copyright connessi. Utilizzava come mezzo per esporre pubblicamente la merce, di palese ed evidente provenienza illecita, un furgone, divenuto oggetto anch’esso di sequestro da parte dei finanzieri. Su disposizione del P.M. Francesco Massara, la persona che vanta numerosi precedenti è stata tradotta agli arresti domiciliari con la collaborazione dei militari della Compagnia dalla quale dipende la Tenenza di Liparila Guardia di Finanza riesca sempre a tenere alta la soglia di attenzione su questo fenomeno che danneggia notevolmente il tessuto commerciale locale e nazionale agendo con solerzia ed incisività nella sua attività investigativa e di repressione.
Sempre a Lipari ladruncoli sono penetrati la notte scorsa all'interno dell'Eolian Bunker di Casali-Merenda: avrebbero asportato circa 200 euro. Indagano i carabinieri
Sottomonastero. Il comunicato del circolo eoliano di Sinistra Ecologia e Libertà
Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà – Isole Eolie
Comunicato stampa.
Sottomonastero, ovvero quando un’amministrazione è ostaggio della propria inconsistenza.
La vicenda di Sottomonastero e dei lavori per la banchina che si “devono” fare ad ogni costo e contro ogni logica, se non fosse tragica, sarebbe l’esempio sublime della totale incapacità dell’attuale amministrazione nel comprendere le reali esigenze della cittadinanza e di pianificare gli interventi più opportuni per migliorare una situazione, anziché peggiorarla. Perché quando a pronunciarsi sulle conseguenze negative di un’opera portuale sono una Commissione straordinaria istituita proprio sulla necessità di valutare le scelte progettuali, insieme ai comandanti delle navi che ogni giorno operano all’interno del porto, è grottesco trincerarsi dietro l’impossibilità di attuare delle varianti e di non potere quindi modificare – prima che sia troppo tardi – un progetto. Quale è allora il senso di una “messa in sicurezza”, quando secondo autorevoli pareri sarebbe destinata a creare ulteriori difficoltà nell’area portuale e, di conseguenza, a ostacolare la nostra mobilità?
Ma i problemi non sono solo a mare, ne esistono anche a terra. L’area alle spalle del porto di Sottomonastero, ormai da tempo, è infatti interessata da sempre più frequenti fenomeni di allagamento, che costituiscono un evidente problema per i residenti che vivono nelle case di fronte al porto, per le attività commerciali presenti, o per chi vuole semplicemente parcheggiare in una delle poche zone rimaste disponibili, dato che il parcheggio dei Cappuccini è stato dimezzato – altra scelta lungimirante – per ospitare attività commerciali ambulanti. Cosa si sta facendo per monitorare il fenomeno di apparente “sprofondamento” che sembra interessare questa zona e, soprattutto, per trovare una soluzione? La “messa in sicurezza” è stata forse progettata tenendo in considerazione questo aspetto? Quali potranno essere, in questo senso, le implicazioni di una sua realizzazione così come prevista? E quali saranno le prospettive tra dieci o venti anni, dato che ancora nessuno si pronuncia con chiarezza sulle cause della sempre maggiore frequenza di tale fenomeno?
La cittadinanza ha il diritto di avere risposte esaurienti da coloro che, oggi, avrebbero il compito di amministrare e di farlo con autorevolezza – perché non è più ammissibile il concetto di “immodificabilità” quando si parla di un progetto che coinvolge uno dei punti nevralgici della nostra esistenza di isolani, quello di avere un porto realmente rispondente alle nostre esigenze – soprattutto quando quelle azioni sono destinate a condizionare inevitabilmente il nostro futuro.
Segreteria S.E.L
Comunicato stampa.
Sottomonastero, ovvero quando un’amministrazione è ostaggio della propria inconsistenza.
La vicenda di Sottomonastero e dei lavori per la banchina che si “devono” fare ad ogni costo e contro ogni logica, se non fosse tragica, sarebbe l’esempio sublime della totale incapacità dell’attuale amministrazione nel comprendere le reali esigenze della cittadinanza e di pianificare gli interventi più opportuni per migliorare una situazione, anziché peggiorarla. Perché quando a pronunciarsi sulle conseguenze negative di un’opera portuale sono una Commissione straordinaria istituita proprio sulla necessità di valutare le scelte progettuali, insieme ai comandanti delle navi che ogni giorno operano all’interno del porto, è grottesco trincerarsi dietro l’impossibilità di attuare delle varianti e di non potere quindi modificare – prima che sia troppo tardi – un progetto. Quale è allora il senso di una “messa in sicurezza”, quando secondo autorevoli pareri sarebbe destinata a creare ulteriori difficoltà nell’area portuale e, di conseguenza, a ostacolare la nostra mobilità?
Ma i problemi non sono solo a mare, ne esistono anche a terra. L’area alle spalle del porto di Sottomonastero, ormai da tempo, è infatti interessata da sempre più frequenti fenomeni di allagamento, che costituiscono un evidente problema per i residenti che vivono nelle case di fronte al porto, per le attività commerciali presenti, o per chi vuole semplicemente parcheggiare in una delle poche zone rimaste disponibili, dato che il parcheggio dei Cappuccini è stato dimezzato – altra scelta lungimirante – per ospitare attività commerciali ambulanti. Cosa si sta facendo per monitorare il fenomeno di apparente “sprofondamento” che sembra interessare questa zona e, soprattutto, per trovare una soluzione? La “messa in sicurezza” è stata forse progettata tenendo in considerazione questo aspetto? Quali potranno essere, in questo senso, le implicazioni di una sua realizzazione così come prevista? E quali saranno le prospettive tra dieci o venti anni, dato che ancora nessuno si pronuncia con chiarezza sulle cause della sempre maggiore frequenza di tale fenomeno?
La cittadinanza ha il diritto di avere risposte esaurienti da coloro che, oggi, avrebbero il compito di amministrare e di farlo con autorevolezza – perché non è più ammissibile il concetto di “immodificabilità” quando si parla di un progetto che coinvolge uno dei punti nevralgici della nostra esistenza di isolani, quello di avere un porto realmente rispondente alle nostre esigenze – soprattutto quando quelle azioni sono destinate a condizionare inevitabilmente il nostro futuro.
Segreteria S.E.L
Canneto: Scaricati rifiuti speciali senza autorizzazione. Indaga la polizia municipale
Rifiuti speciali (bituminosi) sono stati scaricati da un uomo (da quanto pare residente nell'isola) a Canneto, nei pressi dell'ingresso del centro di raccolta di ferrosi ed ingombranti.
A riprendere la "scena" le telecamere posizionate nella zona. La polizia municipale ha avviato le indagini del caso.
L'uomo rischia una multa pesantissima e una denuncia all'A.G.
A riprendere la "scena" le telecamere posizionate nella zona. La polizia municipale ha avviato le indagini del caso.
L'uomo rischia una multa pesantissima e una denuncia all'A.G.
Tirrenia e Siremar. D’Alì: “Con la nuova cordata Aponte-Grimaldi-Onorato il riscatto del Sud"
Contento se anche Siremar fosse acquisita da chi si aggiudicherà Tirrenia, ma non è condizione indispensabile”.
“La cordata Aponte-Grimaldi-Onorato è una iniziativa che pone nuovamente il Meridione d’Italia al centro dell’attenzione nel Mediterraneo e segnala la vitalità della nostra armatoria capace di superare il tradizionale ed accentuato individualismo”. Con queste parole il senatore Antonio d’Alì ha accolto la notizia di una nuova cordata di armatori che intende rilevare la società di navigazione Tirrenia e che per farlo ha costituito la società Compagnia Italiana di Navigazione.
D’Alì non si mostra preoccupato per le sorti della Siremar, società controllata da Tirrenia, che andrà sul mercato separatamente: “sarei contento se la società che si aggiudicasse Tirrenia potesse acquisire anche Siremar, ma non è condizione indispensabile. Anche se vi saranno acquirenti separati immagino che tutti i soggetti che saranno ammessi alla gara avranno i requisiti di affidabilità”.
D’Alì rimarca come la neo costituita Compagnia Italiana di Navigazione “abbia una importante caratteristica: non sono presenti nella sua compagine enti pubblici come nel caso dell’offerta avanzata dalla Regione Siciliana ed altri imprenditori” e ricorda “la vitalità della grande imprenditoria siciliana e meridionale del periodo posto unitario quando la Società di navigazione sotto l’egida dei Florio, agli inizi del ‘900 si affermò nel mondo dello shipping internazionale come compagnia leader nel trasporto di passeggeri e merci”
“Quanto alle polemiche sulla garanzia della continuità territoriale – conclude d’Alì riferendosi a Siremar –, non vedo perché le compensazioni previste a livello europeo non possano scattare anche in questo caso per coprire il costo sociale del servizio. Anche per i voli aerei avviene così”.
“La cordata Aponte-Grimaldi-Onorato è una iniziativa che pone nuovamente il Meridione d’Italia al centro dell’attenzione nel Mediterraneo e segnala la vitalità della nostra armatoria capace di superare il tradizionale ed accentuato individualismo”. Con queste parole il senatore Antonio d’Alì ha accolto la notizia di una nuova cordata di armatori che intende rilevare la società di navigazione Tirrenia e che per farlo ha costituito la società Compagnia Italiana di Navigazione.
D’Alì non si mostra preoccupato per le sorti della Siremar, società controllata da Tirrenia, che andrà sul mercato separatamente: “sarei contento se la società che si aggiudicasse Tirrenia potesse acquisire anche Siremar, ma non è condizione indispensabile. Anche se vi saranno acquirenti separati immagino che tutti i soggetti che saranno ammessi alla gara avranno i requisiti di affidabilità”.
D’Alì rimarca come la neo costituita Compagnia Italiana di Navigazione “abbia una importante caratteristica: non sono presenti nella sua compagine enti pubblici come nel caso dell’offerta avanzata dalla Regione Siciliana ed altri imprenditori” e ricorda “la vitalità della grande imprenditoria siciliana e meridionale del periodo posto unitario quando la Società di navigazione sotto l’egida dei Florio, agli inizi del ‘900 si affermò nel mondo dello shipping internazionale come compagnia leader nel trasporto di passeggeri e merci”
“Quanto alle polemiche sulla garanzia della continuità territoriale – conclude d’Alì riferendosi a Siremar –, non vedo perché le compensazioni previste a livello europeo non possano scattare anche in questo caso per coprire il costo sociale del servizio. Anche per i voli aerei avviene così”.
venerdì 12 novembre 2010
Protezione civile: Gabrielli nuovo capo. Ex prefetto dell'Aqulia, succede a Bertolaso in pensione da ieri
Il prefetto Franco Gabrielli (nella foto) e' il nuovo capo del Dipartimento della Protezione Civile. Gabrielli, ex direttore del Sisde (ora Aisi) ed ex prefetto dell'Aquila, era entrato al Dipartimento il 15 maggio scorso come vice capo di Guido Bertolaso, andato in pensione ieri.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Oggi l'esordio di Radio Macondo (Rosita Rijtano) - Oggi, alle ore 17, andrà in onda la prima puntata di Radio Macondo: la web-radio delle isole Eolie. Un sogno che, finalmente, vede la sua realizzazione grazie all’iniziativa ed all’impegno di giovani che hanno deciso di contrastare il degrado in cui versa il nostro arcipelago, con la forza di un’esplosione in grado di distrugge il silenzio: la parola libera.
Radio Macondo non vuole essere un progetto fine a se stesso, il suo obiettivo è quello di coinvolgere l’intera comunità eoliana. Non una semplice stazione trasmittente, quindi, ma una piazza aperta a tutti, in cui discutere insieme con spirito critico; un terreno fertile in cui germoglia la fantasia; una candela di speranza e di consapevolezza che brilla nel buio della disinformazione, dell’abbandono e della rassegnazione.
Spegnete, allora, la televisione ed accendete la vostra immaginazione, sintonizzatevi su http://radiomacondo.listen2myradio.com/.
Radio Macondo è anche su Facebook, accedi alla nostra pagina e suggeriscila agli amici.
Judo- Domenica Federica Finocchiaro impegnata nella finale nazionale esordienti- Domenica 14 p.v. Federica Finocchiaro, Esordiente B kg 52 , parteciperà alla Finale nazionale di categoria Esordienti B che si disputerà al Palazzetto del Centro Oimpico della F.I.J.L.K.A.M.
Federica nella fase regionale si è piazzata sul gradino più alto del podio. L'obiettivo è un buon piazzamento a livello nazionale
Radio Macondo non vuole essere un progetto fine a se stesso, il suo obiettivo è quello di coinvolgere l’intera comunità eoliana. Non una semplice stazione trasmittente, quindi, ma una piazza aperta a tutti, in cui discutere insieme con spirito critico; un terreno fertile in cui germoglia la fantasia; una candela di speranza e di consapevolezza che brilla nel buio della disinformazione, dell’abbandono e della rassegnazione.
Spegnete, allora, la televisione ed accendete la vostra immaginazione, sintonizzatevi su http://radiomacondo.listen2myradio.com/.
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Judo- Domenica Federica Finocchiaro impegnata nella finale nazionale esordienti- Domenica 14 p.v. Federica Finocchiaro, Esordiente B kg 52 , parteciperà alla Finale nazionale di categoria Esordienti B che si disputerà al Palazzetto del Centro Oimpico della F.I.J.L.K.A.M.
Federica nella fase regionale si è piazzata sul gradino più alto del podio. L'obiettivo è un buon piazzamento a livello nazionale
Lipari: Operazione anti-abusivismo commerciale delle Fiamme Gialle
Rientrerebbe nel contesto di controlli sull'abusivismo commerciale e nella violazione dei diritti d'autore il sequestro effettuato ieri sera dagli uomini della Tenenza della Guardia di Finanza di Lipari.
Le Fiamme Gialle hanno operato ai danni di un venditore ambulante posizionato nell'area limitrofa al porto di Sottomonastero. Il mezzo, utilizzato per la rivendita di cd, si trova in questo momento bloccato nel parcheggio antistante la caserma della Finanza a Lipari.
Accertamenti sarebbero in corso anche per quanto riguarda il venditore.
TIRRENIA: CARONIA (UILTRASPORTI), GOVERNO ASSICURI TRASPARENZA GARA
''La qualita' della privatizzazione di Tirrenia dipendera' esclusivamente dalla trasparenza della gara che dovra' assegnare l'azienda al miglior offerente e a chi assicurera' le maggiori garanzie ai lavoratori''. E' quanto sottolinea il segretario generale della Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, chiedendo che ''il Governo fornisca pertanto con sollecitudine, o inviti il Commissario Straordinario a farlo, i nominativi degli iniziali 21 competitors di Tirrenia e i 5 di Siremar e si rendano note le ragioni ed i criteri usati per l'esclusione dei 5 soggetti, di cui abbiamo appreso dalla stampa, dal prosieguo della gara''.
''La conoscenza di tutti i soggetti interessati all'acquisizione di Tirrenia e Siremar - prosegue - ci metterebbe nelle condizioni di poter eventualmente esprimere, come abbiamo gia' fatto per la Compagnia Italiana di navigazione, giudizi altrettanto positivi per altri soggetti che dovessero possedere analoghi requisiti di solidita', competenza e un piano industriale di consolidamento e di sviluppo delle attivita'''.
''Naturalmente - conclude - ogni giudizio da qualunque parte provenga non dovra' in alcun modo influenzare l'esito della gara che dovra' aggiudicare, nella completa trasparenza, Tirrenia alle migliori condizioni per i lavoratori e per il Paese''.
''La conoscenza di tutti i soggetti interessati all'acquisizione di Tirrenia e Siremar - prosegue - ci metterebbe nelle condizioni di poter eventualmente esprimere, come abbiamo gia' fatto per la Compagnia Italiana di navigazione, giudizi altrettanto positivi per altri soggetti che dovessero possedere analoghi requisiti di solidita', competenza e un piano industriale di consolidamento e di sviluppo delle attivita'''.
''Naturalmente - conclude - ogni giudizio da qualunque parte provenga non dovra' in alcun modo influenzare l'esito della gara che dovra' aggiudicare, nella completa trasparenza, Tirrenia alle migliori condizioni per i lavoratori e per il Paese''.
Marsec: incontro con una delegazione del Comune di Lipari, possibile collaborazione
La Marsec, agenzia di telerilevamento satellitare e monitoraggio ambientale della Provincia di Benevento, ha ricevuto questa mattina una delegazione del Comune di Lipari guidata dall’assessore Corrado Giannò, accompagnato dal consigliere comunale Gianfranco Guarino e dal capo dell’Ufficio tecnico Placido Sulfaro. Lo ha comunicato l’ufficio stampa dell’agenzia. “La delegazione – si legge nella nota - ha incontrato il direttore generale del centro sannita, Roberto Tartaglia Polcini, e alcuni esperti dell’agenzia per esporre le principali problematiche relative ai territori delle isole Eolie e valutare le migliori soluzioni possibili ricorrendo ai dati satellitari e ai servizi a valore aggiunto del centro.
Nei prossimi giorni saranno quindi stabilite le priorità di intervento per il Comune di Lipari e definita la collaborazione con la Marsec per far fronte alle diverse e peculiari tematiche di un territorio che, oltre a constare di sei isole, ha anche due vulcani attivi”.
“Il primo passo – ha affermato Giannò – sarà anche quello di intraprendere una campagna di comunicazione e divulgazione scientifica che coinvolga le popolazioni direttamente coinvolte.
In questo contesto, infatti, il monitoraggio e la conoscenza del territorio assumono un ruolo strategico sia per la pianificazione e il controllo che per la sicurezza dei cittadini e la legalità a favore di un’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità”.
Nei prossimi giorni saranno quindi stabilite le priorità di intervento per il Comune di Lipari e definita la collaborazione con la Marsec per far fronte alle diverse e peculiari tematiche di un territorio che, oltre a constare di sei isole, ha anche due vulcani attivi”.
“Il primo passo – ha affermato Giannò – sarà anche quello di intraprendere una campagna di comunicazione e divulgazione scientifica che coinvolga le popolazioni direttamente coinvolte.
In questo contesto, infatti, il monitoraggio e la conoscenza del territorio assumono un ruolo strategico sia per la pianificazione e il controllo che per la sicurezza dei cittadini e la legalità a favore di un’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità”.
giovedì 11 novembre 2010
Cooperative: La sentenza del CGA su ricorso del comune contro sentenza TAR
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale ha pronunciato la seguente D E C I S I O N E sul ricorso in appello n. 370 del 2010 proposto dal COMUNE DI LIPARI, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Giuseppe Gitto, elettivamente domiciliato in Palermo, via Wagner, n. 9, presso lo studio dell’avv. Alessandro Palmigiano; c o n t r o la signora PAOLA PAJNO, rappresentata e difesa dagli avv.ti Giampiero D’Alia e Alessia Giorgianni, domiciliata per legge in Palermo, via F. Cordova, 76, presso la segreteria del Consiglio di Giustizia amministrativa; e nei confronti dell’ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL’AMBIENTE, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato, legalmente domiciliato in Palermo, via A. De Gasperi, n. 81, presso gli uffici dell’Avvocatura erariale; dell’ASSESSORATO REGIONALE BENI CULTURALI E AMBIENTALI E PUBBLICA ISTRUZIONE, dell’ASSESSORATO REGIONALE COOPERAZIONE, COMMERCIO, ARTIGIANATO E PESCA, dell’ASSESSORATO REGIONALE LAVORI PUBBLICI, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, del COMMISSARIO AD ACTA PRESSO IL COMUNE DI LIPARI, GIUSEPPE TRAINA, delle COOPERATIVE EDILIZIE a r.l. “EOLIANA ABITAZIONI”, “EOLESPRESS”, “LIBERTAS EOLIE” e “PANAREA” e della SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI E AMBIENTALI DI MESSINA, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non costituitisi in giudizio; per la riforma della sentenza n. 981 del 26 maggio 2009 pronunciata dal Tribunale amministrativo regionale della Sicilia, sezione staccata di Catania, sez. III; Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio delle controparti intimate; Viste le memorie prodotte dalle parti a sostegno delle rispettive difese; Visti gli atti tutti della causa; Relatore il consigliere Gabriele Carlotti; Uditi alla pubblica udienza del 9 giugno 2010 l’avv. G. Nastasi, su delega dell’avv. G. Gitto per il comune di Lipari, l’avv. G. Monforte, su delega dell’avv. G. D’Alia, per Paola Pajno e l’avv. dello Stato Pollara per l’Assessorato regionale territorio ed ambiente; Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue.
F A T T O E D I R I T T O
1. - Il Comune di Lipari ha impugnato la sentenza, di estremi specificati in epigrafe, con la quale il T.A.R. per la Sicilia, sezione staccata di Catania, ha, tra l’altro, accolto il ricorso promosso dall’odierna appellata onde ottenere l’annullamento di vari atti relativi alla realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare nell’ambito di programmi costruttivi proposti dalle cooperative edilizie indicate nelle premesse.
2. - Si è costituita l’Avvocatura distrettuale dello Stato, sebbene tale costituzione risulti rituale per il solo Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente: ed invero la costituzione per “altri”, siccome indicato nella memoria, è inammissibile in ragione della sua genericità.
3. - Si è altresì costituita l’appellata.
4. - L’appello è manifestamente inammissibile. Costituisce difatti ius receptum il principio secondo il quale l’omessa impugnazione di un capo di sentenza che si riveli autonomamente idoneo a sorreggere il decisum comporta l’inammissibilità dell’intera impugnazione per difetto di interesse (si tratta di giurisprudenza costante e pacifica: a mero titolo di esempio, si cita Cons. St., sez. VI, 23 giugno 2008, n. 3132). Orbene, al lume della riferita regola di giudizio, è dirimente osservare che, nella fattispecie, il Comune di Lipari non ha impugnato il capo di decisione recante l’accoglimento del motivo relativo all’incertezza della copertura finanziaria degli interventi costruttivi in questione. Risulta altresì incontestata la sentenza nella parte in cui stigmatizza la violazione dell’art. 6 della L.R. n. 9/1993.
5. - Per quanto testé considerato il Collegio ritiene di poter assorbire ogni altro motivo o eccezione, in quanto ininfluenti e irrilevanti ai fini della presente decisione.
6. - In conclusione, l’appello va dichiarato inammissibile.
7. - Il regolamento delle spese processuali, nei rapporti tra il Comune di Lipari e la signora Pajno, segue la soccombenza; possono essere invece compensate le spese tra l’ente appellante e l’Assessorato regionale, attesa la posizione sostanziale e processuale di quest’ultimo. P. Q. M. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando, dichiara l’appello inammissibile. Condanna il Comune di Lipari al pagamento, nei confronti dell’appellata, delle spese processuali del secondo grado del giudizio, liquidate in complessivi euro 5.000,00 (cinquemila/00); compensa nel resto le predette spese. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Palermo dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, nella camera di consiglio del 9 giugno 2010, con l'intervento dei signori: Riccardo Virgilio, Presidente, Paolo D’Angelo, Gabriele Carlotti, estensore, Filippo Salvia, Pietro Ciani, componenti. F.to: Riccardo Virgilio, Presidente F.to: Gabriele Carlotti, Estensore F.to: Maria Assunta Tistera, Segretario Depositata in segreteria il 10 novembre 2010.
F A T T O E D I R I T T O
1. - Il Comune di Lipari ha impugnato la sentenza, di estremi specificati in epigrafe, con la quale il T.A.R. per la Sicilia, sezione staccata di Catania, ha, tra l’altro, accolto il ricorso promosso dall’odierna appellata onde ottenere l’annullamento di vari atti relativi alla realizzazione di alloggi di edilizia economica e popolare nell’ambito di programmi costruttivi proposti dalle cooperative edilizie indicate nelle premesse.
2. - Si è costituita l’Avvocatura distrettuale dello Stato, sebbene tale costituzione risulti rituale per il solo Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente: ed invero la costituzione per “altri”, siccome indicato nella memoria, è inammissibile in ragione della sua genericità.
3. - Si è altresì costituita l’appellata.
4. - L’appello è manifestamente inammissibile. Costituisce difatti ius receptum il principio secondo il quale l’omessa impugnazione di un capo di sentenza che si riveli autonomamente idoneo a sorreggere il decisum comporta l’inammissibilità dell’intera impugnazione per difetto di interesse (si tratta di giurisprudenza costante e pacifica: a mero titolo di esempio, si cita Cons. St., sez. VI, 23 giugno 2008, n. 3132). Orbene, al lume della riferita regola di giudizio, è dirimente osservare che, nella fattispecie, il Comune di Lipari non ha impugnato il capo di decisione recante l’accoglimento del motivo relativo all’incertezza della copertura finanziaria degli interventi costruttivi in questione. Risulta altresì incontestata la sentenza nella parte in cui stigmatizza la violazione dell’art. 6 della L.R. n. 9/1993.
5. - Per quanto testé considerato il Collegio ritiene di poter assorbire ogni altro motivo o eccezione, in quanto ininfluenti e irrilevanti ai fini della presente decisione.
6. - In conclusione, l’appello va dichiarato inammissibile.
7. - Il regolamento delle spese processuali, nei rapporti tra il Comune di Lipari e la signora Pajno, segue la soccombenza; possono essere invece compensate le spese tra l’ente appellante e l’Assessorato regionale, attesa la posizione sostanziale e processuale di quest’ultimo. P. Q. M. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando, dichiara l’appello inammissibile. Condanna il Comune di Lipari al pagamento, nei confronti dell’appellata, delle spese processuali del secondo grado del giudizio, liquidate in complessivi euro 5.000,00 (cinquemila/00); compensa nel resto le predette spese. Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'Autorità amministrativa.
Così deciso in Palermo dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, in sede giurisdizionale, nella camera di consiglio del 9 giugno 2010, con l'intervento dei signori: Riccardo Virgilio, Presidente, Paolo D’Angelo, Gabriele Carlotti, estensore, Filippo Salvia, Pietro Ciani, componenti. F.to: Riccardo Virgilio, Presidente F.to: Gabriele Carlotti, Estensore F.to: Maria Assunta Tistera, Segretario Depositata in segreteria il 10 novembre 2010.
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Esce domani il primo album della band liparese degli Alcool Etilico- Domani è in uscita su tutto il territorio nazionale il primo album degli Alcool Etilico. L'album da domani è scaricabile anche online attraverso il portale Itunes.
Il 21 novembre alle ore 21:00, presso il palazzo dei congressi di Lipari, la Enzone records, l'etichetta che lancia il disco, presenterà il primo album omonimo degli Alcool Etilico. Serata all'insegna della buona musica, con la possibilità di acquistare in anteprima il disco e di assistere alle performance live della band.
La band è composta da: Carmelo Sottile (Voce), Federico Megna (Tastiere), Alessandro Iacullo (chitarra elettrica), John Paul Pavone (Batteria), Giuseppe Saltalamacchia (Basso), Francesco Finocchiaro (chitarra elettrica).
Tirrenia: in 16 accedono alla nuova fase- Sono 16 i soggetti che potranno continuare a partecipare alla procedura di privatizzazione di Tirrenia. L'amministrazione straordinaria di Tirrenia ha inviato ieri le lettere di proceduta a 16 soggetti. 'In questo modo - precisa il commissario straordinario D'Andrea - e' stata avviata la fase di due diligence che prelude alla presentazione delle offerte'.'
Seguiranno a breve le lettere di procedura per il ramo di azienda Siremar'.
Filippo La Rosa O.n.l.u.s Presentazione Corso di Formazione 2010/2011 per diplomandi geometri- L'Associazione Filippo La Rosa onlus, unitamente ai propri collaboratori e sponsor, informa che in data 19 novembre 2010 alle ore 11:30 presso l'aula magna dell'Istituto Conti di Lipari, sarà presentato l'avvio del nuovo corso di formazione per diplomandi Geometri per l'anno scolastico 2010/2001.
Nella stessa sede, saranno presentati i giovani diplomati che hanno ottenuto il merito per partecipare ad uno stage di tre mesi presso lUfficio Tecnico del Comune di Lipari.
Ai giovani del 4° anno dell'anno scolastico 2009/20010 saranno consegnati gli attestati di frequenza e merito.
Nuovi contenuti e nuovi argomenti che arricchiranno il programma del corso, con la presentazione dei docenti, completeranno l'avvio del corso che partirà già dal successivo giovedì 25 novembre.
Il Presidente
Gaetano Merlino
Il 21 novembre alle ore 21:00, presso il palazzo dei congressi di Lipari, la Enzone records, l'etichetta che lancia il disco, presenterà il primo album omonimo degli Alcool Etilico. Serata all'insegna della buona musica, con la possibilità di acquistare in anteprima il disco e di assistere alle performance live della band.
La band è composta da: Carmelo Sottile (Voce), Federico Megna (Tastiere), Alessandro Iacullo (chitarra elettrica), John Paul Pavone (Batteria), Giuseppe Saltalamacchia (Basso), Francesco Finocchiaro (chitarra elettrica).
Tirrenia: in 16 accedono alla nuova fase- Sono 16 i soggetti che potranno continuare a partecipare alla procedura di privatizzazione di Tirrenia. L'amministrazione straordinaria di Tirrenia ha inviato ieri le lettere di proceduta a 16 soggetti. 'In questo modo - precisa il commissario straordinario D'Andrea - e' stata avviata la fase di due diligence che prelude alla presentazione delle offerte'.'
Seguiranno a breve le lettere di procedura per il ramo di azienda Siremar'.
Filippo La Rosa O.n.l.u.s Presentazione Corso di Formazione 2010/2011 per diplomandi geometri- L'Associazione Filippo La Rosa onlus, unitamente ai propri collaboratori e sponsor, informa che in data 19 novembre 2010 alle ore 11:30 presso l'aula magna dell'Istituto Conti di Lipari, sarà presentato l'avvio del nuovo corso di formazione per diplomandi Geometri per l'anno scolastico 2010/2001.
Nella stessa sede, saranno presentati i giovani diplomati che hanno ottenuto il merito per partecipare ad uno stage di tre mesi presso lUfficio Tecnico del Comune di Lipari.
Ai giovani del 4° anno dell'anno scolastico 2009/20010 saranno consegnati gli attestati di frequenza e merito.
Nuovi contenuti e nuovi argomenti che arricchiranno il programma del corso, con la presentazione dei docenti, completeranno l'avvio del corso che partirà già dal successivo giovedì 25 novembre.
Il Presidente
Gaetano Merlino
Nasce a Lipari Radio Macondo. Da domani sarà possibile ascoltarla via web
COMUNICATO
Della serie…”A volte ritornano” ricompare a Lipari una radio! Dopo varie riunioni, incontri, prove, nasce Radio Macondo! La prima Web Radio delle Isole Eolie! Un’idea che si trasforma sempre più in un pensiero ossessivo e che riesce a trasformarsi in fatto compiuto grazie ad incontri fortuiti con altri “complici” spinti dalla voglia di opporre, ad un presente in cui prevale un conformismo di massa, un futuro attivo, critico e costruttivo alla ricerca della nostra identità di giovani, ed, in particolare, di giovani eoliani. C’è la voglia di mettersi alla prova, di riuscire quasi a convincere e a convincerci che Lipari non è “Non c’è niente da fare”. In mezzo a questo lassismo e “dolce far niente” ci sono giovani che pensano, seguono l’informazione, partecipano alla politica attuale e vogliono impegnarsi nel sociale cercando di “attirare” quei pochi giovani rimasti sull’isola. Ed è per questo che Radio Macondo vuole essere una radio aperta e partecipativa una faro che illumina e tiene impegnati i giovani e non solo…vuole anche intrattenere e accompagnare i pomeriggi invernali eoliani con un po’ di musica, interviste e tant’altro. Vogliamo coinvolgere il più possibile la comunità per far si che Lipari, abbandonata a se stessa, non diventi come Macondo, il villaggio nonché protagonista del romanzo di Gabriel García Márquez, la quale inizialmente luogo prospero e ben avviato verrà spremuto, corrotto e sconvolto da una compagnia bananiera, che lo sfrutterà fino alla sua distruzione totale! Allora, domani connettevi al vostro computer e ascoltateci su radiomacondo.listen2myradio.com, saremo “On Air” alle ore 17,00. Siamo anche su facebook, visitate e suggerite la nostra pagina! Della serie…Fazio e Saviano “Noi abbiamo scelto di restare!”
Della serie…”A volte ritornano” ricompare a Lipari una radio! Dopo varie riunioni, incontri, prove, nasce Radio Macondo! La prima Web Radio delle Isole Eolie! Un’idea che si trasforma sempre più in un pensiero ossessivo e che riesce a trasformarsi in fatto compiuto grazie ad incontri fortuiti con altri “complici” spinti dalla voglia di opporre, ad un presente in cui prevale un conformismo di massa, un futuro attivo, critico e costruttivo alla ricerca della nostra identità di giovani, ed, in particolare, di giovani eoliani. C’è la voglia di mettersi alla prova, di riuscire quasi a convincere e a convincerci che Lipari non è “Non c’è niente da fare”. In mezzo a questo lassismo e “dolce far niente” ci sono giovani che pensano, seguono l’informazione, partecipano alla politica attuale e vogliono impegnarsi nel sociale cercando di “attirare” quei pochi giovani rimasti sull’isola. Ed è per questo che Radio Macondo vuole essere una radio aperta e partecipativa una faro che illumina e tiene impegnati i giovani e non solo…vuole anche intrattenere e accompagnare i pomeriggi invernali eoliani con un po’ di musica, interviste e tant’altro. Vogliamo coinvolgere il più possibile la comunità per far si che Lipari, abbandonata a se stessa, non diventi come Macondo, il villaggio nonché protagonista del romanzo di Gabriel García Márquez, la quale inizialmente luogo prospero e ben avviato verrà spremuto, corrotto e sconvolto da una compagnia bananiera, che lo sfrutterà fino alla sua distruzione totale! Allora, domani connettevi al vostro computer e ascoltateci su radiomacondo.listen2myradio.com, saremo “On Air” alle ore 17,00. Siamo anche su facebook, visitate e suggerite la nostra pagina! Della serie…Fazio e Saviano “Noi abbiamo scelto di restare!”
Sara Basile
Ancora un premio per "Il Forno" del Conti di Lipari
Il giornale scolastico “Il Forno” dell’Istituto Superiore Isa Conti di Lipari, unico istituto superiore delle Isole Eolie, ha ricevuto un ennesimo premio grazie alla partecipazione al concorso nazionale ReGiornalando “Una regione un giornale” - edizione 2010, indetto dall’Associazione Culturale OSA in collaborazione con il Monte dei Paschi di Siena ed altri enti .
La premiazione delle sette testate scelte tra quelle presentate da tutte le regioni d’Italia, è avvenuto in una sede prestigiosa, l’Auditorium del Monte dei Paschi, a Siena il 26 ottobre.
La nostra testata, unica per la Sicilia, ha ottenuto l’ambito riconoscimento anche grazie all’interesse mostrato dai nostri giovani redattori verso tutte le iniziative e attività che si svolgono sul territorio e che possano incuriosire il pubblico dei giovani lettori e delle loro famiglie. Tra i tanti articoli uno che ha avuto particolare
successo è stato quello che riportava un’intervista, nella quale venivano illustrate varie tipologie di carte e di promozioni dedicate ai giovani,al responsabile della filiale di Lipari, del Monte Paschi.
La nostra redazione, presentata da un video realizzato da Luciano Mandarano e Daniele Portelli, che ha raccontato al pubblico presente la storia della nostra testata ma anche le bellezze e la cultura delle nostre isole, ha ricevuto il premio, una coppa, dal responsabile della comunicazione della Direzione del Monte dei Paschi e un pallone firmato da uno dei giocatori della Mens Sana, intervenuti alla manifestazione.
Siamo orgogliosi di avere rappresentato la Sicilia e di aver onorato le nostre splendide isole grazie al nostro lavoro, che è stato sempre supportato dal Dirigente Scolastico e da tutte le componenti del nostro
istituto.
La redazione del Forno
La premiazione delle sette testate scelte tra quelle presentate da tutte le regioni d’Italia, è avvenuto in una sede prestigiosa, l’Auditorium del Monte dei Paschi, a Siena il 26 ottobre.
La nostra testata, unica per la Sicilia, ha ottenuto l’ambito riconoscimento anche grazie all’interesse mostrato dai nostri giovani redattori verso tutte le iniziative e attività che si svolgono sul territorio e che possano incuriosire il pubblico dei giovani lettori e delle loro famiglie. Tra i tanti articoli uno che ha avuto particolare
successo è stato quello che riportava un’intervista, nella quale venivano illustrate varie tipologie di carte e di promozioni dedicate ai giovani,al responsabile della filiale di Lipari, del Monte Paschi.
La nostra redazione, presentata da un video realizzato da Luciano Mandarano e Daniele Portelli, che ha raccontato al pubblico presente la storia della nostra testata ma anche le bellezze e la cultura delle nostre isole, ha ricevuto il premio, una coppa, dal responsabile della comunicazione della Direzione del Monte dei Paschi e un pallone firmato da uno dei giocatori della Mens Sana, intervenuti alla manifestazione.
Siamo orgogliosi di avere rappresentato la Sicilia e di aver onorato le nostre splendide isole grazie al nostro lavoro, che è stato sempre supportato dal Dirigente Scolastico e da tutte le componenti del nostro
istituto.
La redazione del Forno
Uomo di Pianoconte in manette per estorsione nei confronti di un extracomunitario
E' stato tratto in arresto ieri sera dalla polizia a Lipari, Giovanni Biviano, cinquantenne residente nella frazione di Pianoconte. E' stato bloccato, e trasferito ai domiciliari, con l'accusa di estorsione nei confronti di un marocchino.
Biviano, secondo quanto denunciato dall'extracomunitario ed accertato dalla polizia, dopo aver estorto all'uomo 2.500 euro in cambio di un contratto di lavoro, aveva chiesto altri 600 euro per regolarizzare la sua posizione. Regolarizzazione indispensabile affinchè questi potesse ottenere il permesso di soggiorno.Il giovane stanco delle vessazione ha preferito rivolgersi alla Polizia e denunciare il fatto.
L'extracomunitario- d'accordo con la polizia- ha fissato, infatti, con il suo "vessatore" un appuntamento in un bar di Lipari per la consegna dell’ultima rata. Gli agenti dopo aver atteso che venisse consegnata a Biviano la la somma richiesta lo hanno tratto in arresto.
EOLIE IN VENDITA: A QUANDO I CHIARIMENTI DEL DIRIGENTE? di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Sono passati pochi giorni dalla mia richiesta al Sindaco del Comune perché invitasse il Dirigente Arch. Biagio De Vita a fare chiarezza sulla situazione giuridica relativa alla richiesta della Società ATI-Lipari di costruire 147 alloggi di edilizia agevolata-convezionata nelle zone agricole di Lipari ed in particolare sulla quantificazione dei fabbisogni propedeutica per dichiarare le zone “C” sature, come richiesto dall’Assessorato Territorio ed Ambiente. Lo stesso Dirigente Regionale nella nota inviata ha ricordato al Comune che la mancata quantificazione dei fabbisogni è stato uno dei motivi fondamentali della Sentenza contraria all’Ente da parte del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania. Oggi “piove sul bagnato”. Apprendo infatti dalla stampa che i ricorsi presentati dal Comune di Lipari avversi alle Sentenze del TAR Sicilia di Catania da parte dei proprietari dei terreni per la costruzione degli alloggi di edilizia convenzionata a Pianoconte sono stati giudicati inammissibili dal Consiglio di Giustizia Amministrativa e che l’Ente è stato anche condannato a pagare le spese processuali. Ritengo sia giunto il momento, se non si vogliono arrecare ulteriori danni di natura economica al nostro Comune, che l’Arch. De Vita dia pubblicamente contezza del suo operato in merito alla citata vicenda così come promesso dal Sindaco Bruno, tenuto anche conto che la Sentenza del C.G.A. liberalizza definitivamente i terreni ricadenti nelle zone “C” occupate precedentemente dalle varie Cooperative Edilizie.
Il parco delle cinque terre. Ci scrive Pietro Lo Cascio
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Direttore,
è noto il mio apprezzamento verso il lavoro svolto dal Parco nell'area delle Cinque Terre in Liguria, come qualcuno ha voluto ricordare in un comunicato stampa apparso qualche settimana fa, dove le vicende giudiziarie del presidente Bonanini venivano equiparate a una dimostrazione del fallimento di quest'area protetta; è con piacere che mi pregio quindi di comunicarle la notizia della recente inclusione delle Cinque Terre tra le 99 coste più belle del mondo in una lista selezionata da oltre 300 esperti e pubblicata dall'autorevole rivista "Traveler" della National Geographic Society. Tale selezione è avvenuta non sulla base della fama dei luoghi, ma su criteri relativi alla loro integrità sociale e culturale, alla qualità ecologica e ambientale, alle condizioni dei siti archeologici e degli edifici storici, alla bellezza estetica, alla qualità della gestione del turismo e alle prospettive in materia di gestione.
Chi volesse ulteriori informazioni, può accedere a http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2010/11/08/foto/le_cinque_terre_tra_le_coste_pi_belle_secondo_traveler-133882/1/?ref=HRESS-18 .
Certamente, la presenza di un Parco Nazionale e gli orientamenti seguiti nella sua gestione hanno contribuito al conseguimento di questo brillante risultato. Complimenti sinceri, quindi, al Parco delle Cinque Terre. La lista è consultabile su http://travel.nationalgeographic.com/travel/coastal-destinations-rated/list .
E le Eolie? Peccato, noi non siamo nella lista.
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
Gentile Direttore,
è noto il mio apprezzamento verso il lavoro svolto dal Parco nell'area delle Cinque Terre in Liguria, come qualcuno ha voluto ricordare in un comunicato stampa apparso qualche settimana fa, dove le vicende giudiziarie del presidente Bonanini venivano equiparate a una dimostrazione del fallimento di quest'area protetta; è con piacere che mi pregio quindi di comunicarle la notizia della recente inclusione delle Cinque Terre tra le 99 coste più belle del mondo in una lista selezionata da oltre 300 esperti e pubblicata dall'autorevole rivista "Traveler" della National Geographic Society. Tale selezione è avvenuta non sulla base della fama dei luoghi, ma su criteri relativi alla loro integrità sociale e culturale, alla qualità ecologica e ambientale, alle condizioni dei siti archeologici e degli edifici storici, alla bellezza estetica, alla qualità della gestione del turismo e alle prospettive in materia di gestione.
Chi volesse ulteriori informazioni, può accedere a http://www.nationalgeographic.it/ambiente/2010/11/08/foto/le_cinque_terre_tra_le_coste_pi_belle_secondo_traveler-133882/1/?ref=HRESS-18 .
Certamente, la presenza di un Parco Nazionale e gli orientamenti seguiti nella sua gestione hanno contribuito al conseguimento di questo brillante risultato. Complimenti sinceri, quindi, al Parco delle Cinque Terre. La lista è consultabile su http://travel.nationalgeographic.com/travel/coastal-destinations-rated/list .
E le Eolie? Peccato, noi non siamo nella lista.
Cordiali saluti
Pietro Lo Cascio
Portualità di Lipari. Il dott. La Greca (PD) scrive al sottosegretario Reina
All’on.le Sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti
Giuseppe Maria Reina
Oggetto: Portualità isola di Lipari
On.le Sottosegretario,
ho letto ed ascoltato con estremo interesse La Sua intervista nell’occasione della recente visita a Lipari, soprattutto nella parte in cui parla della nuova portualità della nostra isola. Lei ha evidenziato che “non è più pensabile realizzare opere pubbliche di grande entità senza l'ausilio dei privati perché non ci sono risorse bastevoli”. “Ma la politica – ha proseguito – deve vigilare perché le opere vengano fatte nell'interesse collettivo. Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”.
Da subito, quale cittadino residente, già amministratore del Comune di Lipari (ho realizzato io il Piano delle spiagge con annesse previsioni per la collocazione dei pontili galleggianti) e già segretario dei DS, ho puntualizzato che noi eoliani vogliamo i porti, ma non come proposto ad oggi dall’amministrazione Bruno. “Porti sì, ma non così”.
Lei converrà con me che qualsiasi opera pubblica ed a maggior ragione per la realizzazione di ben tre nuovi porti, e sottolineo tre nuovi porti, è necessario che si osservino le leggi della regione Siciliana e della Repubblica Italiana; come Lei ha espressamente dichiarato (…) Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”. Discussione e confronto che non è avvenuto e non per responsabilità di chi si oppone ma totalmente a carico del primo cittadino del nostro comune.
Sin dal primo momento ho espresso chiaramente al signor sindaco di Lipari una serie di valutazioni su quello che doveva essere, a mio parere, il corretto percorso per risolvere la complessa ed annosa problematica dei porti nelle nostre isole e soprattutto per Lipari.
Progettualità della “Lipari Porti S.p.A.” e Piano Regolatore dei Porti
La L.R. 29 aprile 1985 n. 21 “Norme per l’esecuzione dei lavori pubblici in Sicilia. all'art. 30, II comma, (Piano Regolatore dei Porti) prevede che i piani regolatori dei porti regionali sono approvati con decreto dell'assessore regionale al territorio e l'ambiente, su proposta del Consiglio Comunale. I piani regolatori dei porti sono redatti secondo le "Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali" emanate nel 2004 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.”
Ad oggi, nonostante un incarico ormai decennale, e le centinaia di sollecitazioni provenienti da tutte le parti politiche presenti nell’arcipelago eoliano, l'amministrazione Comunale non ha completato l'iter di approvazione del Piano regolatore dei Porti e consegnare le direttive al Consiglio Comunale per le approvazioni relative. A mio modesto parere soltanto il Piano regolatore dei Porti è in grado di assicurare che le opere, come Lei afferma, (…) vengano fatte nell'interesse collettivo.”
Progettuali della “Lipari Porti S.p.A.” e Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie
Ferme restando le considerazioni di cui sopra ad oggi non sappiamo se la progettualità della Lipari Porti S.p.A., rispetta le indicazioni dettate dal Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, strumento urbanistico a cui tutti i cittadini residenti debbono sottostare, sia per un semplice ampliamento edilizia sia per la realizzazione di investimenti in grado di creare nuova occupazione, come alberghi, strutture a servizio della nautica, ecc. ecc..
Il P.T.P., prevede due articoli in merito alla portualità l’art. 44, “Opere Marittimi costiere e portuali”, e l’art. 45 per la portualità dell’isola di Lipari.
L'articolo 45, detta norme ben precise:
Il problema, con particolare riferimento al sistema portuale di Lipari, non può essere affrontato a livello di semplici attrezzature portuali, di opere a mare e singole infrastrutture. Infatti l'indotto urbanistico della portualità è rilevantissimo in fatto di viabilità, servizi, parcheggi di scambio, parcheggi di sosta, rimessaggi, ricettività a rotazione d'uso, servizi di vendita specifici e generali, capitaneria di porto, rifornimento di carburanti a mare e a terra connessi agli attracchi, modificazione del tessuto urbano a monte ai fini della permeabilità verso il mare e delle destinazioni d'uso e di nuove coerenti destinazioni d'uso.
Inoltre le zone di attracco, così come le parti esposte alla vista delle rotte interisole, richiedono speciali attenzioni paesistiche in relazione al livello mondiale del loro interesse culturale.
Il Piano territoriale paesistico prescrive ai fini dell'esame per nulla osta di compatibilità paesistica:
1) un piano esecutivo che includa e metta in sistema tra loro le attrezzature portuali a mare e quelle a terra relativamente a tutto il vasto entroterra implicato nell'organizzazione del nuovo sistema portuale e dei suoi sviluppi in corso di definizione;
2) un piano dei porti conforme a detto piano urbanistico esecutivo.
Come si può leggere anche il P.T.P., rinvia esplicitamente al Piano regolatore dei porti. Il Piano dei Porti del Comune di Lipari, quindi, deve essere conforme non solo al PRG ma addirittura ad un Piano Urbanistico esecutivo PUE, specifico per l'area portuale.
Lei, nel ruolo che ricopre, comprenderà chiaramente che non è praticabile una qualsiasi ipotesi che preveda di approvare un sistema portuale che investe ben quattro strutture portuali e l'intera baia dell'isola di Lipari, senza predisporre il Piano regolatore dei Porti, conformandosi alle prescrizione del PTP e del PRG. Appare evidente che, nel predisporre il PRP, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari.
Entriamo adesso nel merito delle Opere, soprattutto in merito a quelle per le quali il mio personale giudizio è assolutamente contrario.
L’area di Marina Corta è già stata oggetto di un intervento notevole quale quello della “Messa in Sicurezza” e ritengo che nell’area si debba soltanto prevedere delle opere di arredo urbano per abbellire la piazza senza intaccare ulteriormente il “water front”. Le ricordo che l'art. 9 della Costituzione ha eretto la tutela del paesaggio a valore primario dell'ordinamento, impegnando cosi tutte le istituzioni a concorrere alla tutela e alla promozione dei valori estetico-ambientali, con la conseguenza che la tutela del paesaggio non richiede alcuna comparazione con l'interesse del privato e prevale su una eventuale vocazione urbanistica del territorio (T.A.R. Bolzano, II sez., 6 maggio 1996, n. 115).
Lo stesso ragionamento è applicabile all’area di Marina Lunga, oggetto, qualche anno fa, di lavori relativi all'arredo urbano per una passeggiata vista mare, inoltre nella baia, come ha potuto facilmente osservare dalla banchina degli aliscafi, insistono 4 pontili galleggianti che, di anno in anno, garantiscono l'ormeggio estivo e l'erogazione di una serie di servizi, garantendo reddito a numerose famiglie eoliane, lo stesso dicasi delle attività economiche che sono via via sorte nel lungomare e che saranno cancellate da una struttura commerciale ex novo che verrà realizzata all’interno della nuova portualità. L’esperienza positiva dei pontili galleggianti doveva suggerire ben altri interventi, limitando le opere a mare per la messa in sicurezza delle abitazioni, con interventi a basso impatto ambientale ed in grado di ricreare la spiaggia vero ammortizzatore naturale a protezione delle abitazioni. Consentire ai gestori dei pontili galleggianti di approntare una serie di opere per la messa in sicurezza dei pontili. Niente di tutto questo.
Arriviamo, infine, al Porto di Sottomonastero. Da anni i consiglieri comunali, i comandanti delle navi e degli aliscafi, gli operatori del Porto, chiedono di poter affrontare collegialmente la discussione sulla “messa in sicurezza”, questa fatta con soldi pubblici, denaro nostro e non di privati, come qualcuno vuol far credere, ma che rischiamo di essere l’ennesima cattedrale nel deserto. Un’opera inutile e che finirà che danneggiare irrimediabilmente la nostra portualità commerciale.
Tutti gli eoliani vogliono i porti, porti funzionali, utili alla nostra comunità, che scaturiscano da un dibattito ampio e trasparente, senza imposizioni verticistiche, porti che diventino risorsa economica di tutti gli operatori commerciali eoliani e non risorsa economica in mano di pochi.
Sono favorevole alla riorganizzazione di Sottomonastero e Pignataro; sono contrario alle previsioni per Marina Corta e Marina Lunga e ritengo che vadano totalmente riviste. Tuttavia ritengo che il consiglio comunale sia pronto a ridiscutere l'intera problematica stabilendo delle precise direttive e priorità sui progetti che vedono la nostra comunità sostanzialmente d’accordo in modo da poterli approvare con un'ampia maggioranza o anche all'unanimità. Personalmente ritengo che la priorità principale, la più urgente, sia quella che riguarda la realizzazione delle opere per l’approdo di Sottomonastero. Ulteriore priorità è quella del Porto Pignataro. Soltanto dopo l’entrata a regime del Porto di Pignataro, il consiglio Comunale e la comunità eoliana, potranno confrontarsi con la realizzazione di eventuali ulteriori opere portuali indirizzate alla nautica da diporto, specificatamente per Marina Corta e Marina Lunga.
Mi auguro di essere stato chiaro sulla complessa questione ed attendo una Sua eventuale gradita risposta.
Giuseppe La Greca
Componente direttivo PD Lipari
Giuseppe Maria Reina
Oggetto: Portualità isola di Lipari
On.le Sottosegretario,
ho letto ed ascoltato con estremo interesse La Sua intervista nell’occasione della recente visita a Lipari, soprattutto nella parte in cui parla della nuova portualità della nostra isola. Lei ha evidenziato che “non è più pensabile realizzare opere pubbliche di grande entità senza l'ausilio dei privati perché non ci sono risorse bastevoli”. “Ma la politica – ha proseguito – deve vigilare perché le opere vengano fatte nell'interesse collettivo. Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”.
Da subito, quale cittadino residente, già amministratore del Comune di Lipari (ho realizzato io il Piano delle spiagge con annesse previsioni per la collocazione dei pontili galleggianti) e già segretario dei DS, ho puntualizzato che noi eoliani vogliamo i porti, ma non come proposto ad oggi dall’amministrazione Bruno. “Porti sì, ma non così”.
Lei converrà con me che qualsiasi opera pubblica ed a maggior ragione per la realizzazione di ben tre nuovi porti, e sottolineo tre nuovi porti, è necessario che si osservino le leggi della regione Siciliana e della Repubblica Italiana; come Lei ha espressamente dichiarato (…) Quanto si deve realizzare deve venir fuori dalla discussione e dal confronto nell'interesse dei cittadini”. Discussione e confronto che non è avvenuto e non per responsabilità di chi si oppone ma totalmente a carico del primo cittadino del nostro comune.
Sin dal primo momento ho espresso chiaramente al signor sindaco di Lipari una serie di valutazioni su quello che doveva essere, a mio parere, il corretto percorso per risolvere la complessa ed annosa problematica dei porti nelle nostre isole e soprattutto per Lipari.
Progettualità della “Lipari Porti S.p.A.” e Piano Regolatore dei Porti
La L.R. 29 aprile 1985 n. 21 “Norme per l’esecuzione dei lavori pubblici in Sicilia. all'art. 30, II comma, (Piano Regolatore dei Porti) prevede che i piani regolatori dei porti regionali sono approvati con decreto dell'assessore regionale al territorio e l'ambiente, su proposta del Consiglio Comunale. I piani regolatori dei porti sono redatti secondo le "Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali" emanate nel 2004 dal Consiglio superiore dei lavori pubblici.”
Ad oggi, nonostante un incarico ormai decennale, e le centinaia di sollecitazioni provenienti da tutte le parti politiche presenti nell’arcipelago eoliano, l'amministrazione Comunale non ha completato l'iter di approvazione del Piano regolatore dei Porti e consegnare le direttive al Consiglio Comunale per le approvazioni relative. A mio modesto parere soltanto il Piano regolatore dei Porti è in grado di assicurare che le opere, come Lei afferma, (…) vengano fatte nell'interesse collettivo.”
Progettuali della “Lipari Porti S.p.A.” e Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie
Ferme restando le considerazioni di cui sopra ad oggi non sappiamo se la progettualità della Lipari Porti S.p.A., rispetta le indicazioni dettate dal Piano Territoriale Paesistico delle Isole Eolie, strumento urbanistico a cui tutti i cittadini residenti debbono sottostare, sia per un semplice ampliamento edilizia sia per la realizzazione di investimenti in grado di creare nuova occupazione, come alberghi, strutture a servizio della nautica, ecc. ecc..
Il P.T.P., prevede due articoli in merito alla portualità l’art. 44, “Opere Marittimi costiere e portuali”, e l’art. 45 per la portualità dell’isola di Lipari.
L'articolo 45, detta norme ben precise:
Il problema, con particolare riferimento al sistema portuale di Lipari, non può essere affrontato a livello di semplici attrezzature portuali, di opere a mare e singole infrastrutture. Infatti l'indotto urbanistico della portualità è rilevantissimo in fatto di viabilità, servizi, parcheggi di scambio, parcheggi di sosta, rimessaggi, ricettività a rotazione d'uso, servizi di vendita specifici e generali, capitaneria di porto, rifornimento di carburanti a mare e a terra connessi agli attracchi, modificazione del tessuto urbano a monte ai fini della permeabilità verso il mare e delle destinazioni d'uso e di nuove coerenti destinazioni d'uso.
Inoltre le zone di attracco, così come le parti esposte alla vista delle rotte interisole, richiedono speciali attenzioni paesistiche in relazione al livello mondiale del loro interesse culturale.
Il Piano territoriale paesistico prescrive ai fini dell'esame per nulla osta di compatibilità paesistica:
1) un piano esecutivo che includa e metta in sistema tra loro le attrezzature portuali a mare e quelle a terra relativamente a tutto il vasto entroterra implicato nell'organizzazione del nuovo sistema portuale e dei suoi sviluppi in corso di definizione;
2) un piano dei porti conforme a detto piano urbanistico esecutivo.
Come si può leggere anche il P.T.P., rinvia esplicitamente al Piano regolatore dei porti. Il Piano dei Porti del Comune di Lipari, quindi, deve essere conforme non solo al PRG ma addirittura ad un Piano Urbanistico esecutivo PUE, specifico per l'area portuale.
Lei, nel ruolo che ricopre, comprenderà chiaramente che non è praticabile una qualsiasi ipotesi che preveda di approvare un sistema portuale che investe ben quattro strutture portuali e l'intera baia dell'isola di Lipari, senza predisporre il Piano regolatore dei Porti, conformandosi alle prescrizione del PTP e del PRG. Appare evidente che, nel predisporre il PRP, l'intera impostazione del waterfront urbano e l'uso degli specchi acquei protetti, ferme restando le esigenze di carattere operativo e gestionali, devono integrarsi armoniosamente con il PRG adottato dal Comune di Lipari.
Entriamo adesso nel merito delle Opere, soprattutto in merito a quelle per le quali il mio personale giudizio è assolutamente contrario.
L’area di Marina Corta è già stata oggetto di un intervento notevole quale quello della “Messa in Sicurezza” e ritengo che nell’area si debba soltanto prevedere delle opere di arredo urbano per abbellire la piazza senza intaccare ulteriormente il “water front”. Le ricordo che l'art. 9 della Costituzione ha eretto la tutela del paesaggio a valore primario dell'ordinamento, impegnando cosi tutte le istituzioni a concorrere alla tutela e alla promozione dei valori estetico-ambientali, con la conseguenza che la tutela del paesaggio non richiede alcuna comparazione con l'interesse del privato e prevale su una eventuale vocazione urbanistica del territorio (T.A.R. Bolzano, II sez., 6 maggio 1996, n. 115).
Lo stesso ragionamento è applicabile all’area di Marina Lunga, oggetto, qualche anno fa, di lavori relativi all'arredo urbano per una passeggiata vista mare, inoltre nella baia, come ha potuto facilmente osservare dalla banchina degli aliscafi, insistono 4 pontili galleggianti che, di anno in anno, garantiscono l'ormeggio estivo e l'erogazione di una serie di servizi, garantendo reddito a numerose famiglie eoliane, lo stesso dicasi delle attività economiche che sono via via sorte nel lungomare e che saranno cancellate da una struttura commerciale ex novo che verrà realizzata all’interno della nuova portualità. L’esperienza positiva dei pontili galleggianti doveva suggerire ben altri interventi, limitando le opere a mare per la messa in sicurezza delle abitazioni, con interventi a basso impatto ambientale ed in grado di ricreare la spiaggia vero ammortizzatore naturale a protezione delle abitazioni. Consentire ai gestori dei pontili galleggianti di approntare una serie di opere per la messa in sicurezza dei pontili. Niente di tutto questo.
Arriviamo, infine, al Porto di Sottomonastero. Da anni i consiglieri comunali, i comandanti delle navi e degli aliscafi, gli operatori del Porto, chiedono di poter affrontare collegialmente la discussione sulla “messa in sicurezza”, questa fatta con soldi pubblici, denaro nostro e non di privati, come qualcuno vuol far credere, ma che rischiamo di essere l’ennesima cattedrale nel deserto. Un’opera inutile e che finirà che danneggiare irrimediabilmente la nostra portualità commerciale.
Tutti gli eoliani vogliono i porti, porti funzionali, utili alla nostra comunità, che scaturiscano da un dibattito ampio e trasparente, senza imposizioni verticistiche, porti che diventino risorsa economica di tutti gli operatori commerciali eoliani e non risorsa economica in mano di pochi.
Sono favorevole alla riorganizzazione di Sottomonastero e Pignataro; sono contrario alle previsioni per Marina Corta e Marina Lunga e ritengo che vadano totalmente riviste. Tuttavia ritengo che il consiglio comunale sia pronto a ridiscutere l'intera problematica stabilendo delle precise direttive e priorità sui progetti che vedono la nostra comunità sostanzialmente d’accordo in modo da poterli approvare con un'ampia maggioranza o anche all'unanimità. Personalmente ritengo che la priorità principale, la più urgente, sia quella che riguarda la realizzazione delle opere per l’approdo di Sottomonastero. Ulteriore priorità è quella del Porto Pignataro. Soltanto dopo l’entrata a regime del Porto di Pignataro, il consiglio Comunale e la comunità eoliana, potranno confrontarsi con la realizzazione di eventuali ulteriori opere portuali indirizzate alla nautica da diporto, specificatamente per Marina Corta e Marina Lunga.
Mi auguro di essere stato chiaro sulla complessa questione ed attendo una Sua eventuale gradita risposta.
Giuseppe La Greca
Componente direttivo PD Lipari
Auguri per il prof. Iacolino da Aldo Mollica
Riceviamo e pubblichiamo:
Stimatissimo professore, collegandomi con Eolienews di Lipari leggo del Suo 91° compleanno. Un bisogno dell'anima mi ha sollecitato a inviarLe questi auguri.
Professore Giuseppe, la mia immensa stima non solo è (è sempre stata) verso l'uomo colto e saggio ma anche verso l'uomo disponibile, paziente e solidale di chiunque gli parlasse.
Nella mia mente e nei miei ricordi passano l'accoglienza,ripetuta, in via Peculio Frumentario, così come "il cazziatone" per l'uso del leggìo con Gianni, per imitare la banda musicale.
Carissimo prefessore, TANTI, TANTI AUGURI.
Aldo
Vi proponiamo un video realizzato in occasione del compleanno dal figlio Gianni:
Stimatissimo professore, collegandomi con Eolienews di Lipari leggo del Suo 91° compleanno. Un bisogno dell'anima mi ha sollecitato a inviarLe questi auguri.
Professore Giuseppe, la mia immensa stima non solo è (è sempre stata) verso l'uomo colto e saggio ma anche verso l'uomo disponibile, paziente e solidale di chiunque gli parlasse.
Nella mia mente e nei miei ricordi passano l'accoglienza,ripetuta, in via Peculio Frumentario, così come "il cazziatone" per l'uso del leggìo con Gianni, per imitare la banda musicale.
Carissimo prefessore, TANTI, TANTI AUGURI.
Aldo
Vi proponiamo un video realizzato in occasione del compleanno dal figlio Gianni:
"Vogliono che sulle carte d'identità del nostro Comune scompaia "nato a Lipari". (di Saverio Merlino)
Mi batterò e sarò a fianco di chiunque vorrà portare avanti questa ingiustizia morale e Costituzionale, affinché si possa continuare ad avere il diritto di nascere a Lipari, in sicurezza e tranquillità, e non trasformare un momento felice, come quello della nascita, in mesi preparatori di tormento e d’angoscia per le famiglie.
Negare il desiderio ai genitori di mettere al mondo un figlio laddove ci sono le proprie radici e quelle di tantissime proprie generazioni è di un’ingiustizia inqualificabile e non tollerabile.
Alle nuove generazioni si vuol far perdere anche l’amore per la propria terra e le proprie radici.
Non posso accettare , in silenzio, che anche il mio secondo nipote (in arrivo) non nasca ed apra gli occhi, per la prima volta, in questa meravigliosa isola.
Non me lo perdonerei mai.
Dico a chi ha a cuore questa grave situazione, non restiamo in silenzio, continuiamo a far sentire la nostra “voce libera” anche quando può sembrare che gli appelli lanciati restano inascoltati come quello che ho inviato, sulla questione, il 22 marzo 2010 al Signor Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano e che, qui di seguito, desidero riproporre.
Saverio Merlino
Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
On. Giorgio Napolitano
Caro e stimatissimo Signor Presidente,
In questi giorni si è conosciuto il Piano Regionale di Rimodulazione della Sanità nella Regione Sicilia e per le Eolie è stato un colpo durissimo.
Il Decreto di Rimodulazione della Rete Ospedaliera e riordino della Rete Territoriale siciliana, approvato in questi giorni e prossimo alla pubblicazione sulla GURS, di fatto, smantella l’ospedale di Lipari e viola palesemente, a mio avviso, anche l’art. 32 della Costituzione Italiana che sancisce il diritto alla salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività.
L’Ospedale di Lipari oggi accoglie circa venticinque ricoverati al giorno, nella stagione invernale, quando è assente il turismo. Con questo scellerato Piano di Riordino avrà solo 14 posti letto per la degenza ordinaria, in pratica per il solo pronto soccorso e limitati ai casi acuti da ricoverare al massimo per 72 ore e poi smistare alle varie unità operative fuori da Lipari.
Altri 12 posti sono previsti parte in day ospital e parte in day service.
Aboliti medicina interna, medicina generale e il reparto pediatria per cui il ricovero urgente di un bambino avverrà al pronto soccorso a fianco magari ad un anziano morente o ad un infortunato in preda ai dolori.
Certo si provvederà con gli elicotteri che trasferiranno sulla Terra ferma, all’occorrenza, i pazienti ricoverati, le madri che devono partorire, le vittime d’incidenti, i colpiti da infarto o da altre malattie improvvise.
E i dializzati?
Ma soprattutto quanto verrà a costare alle famiglie dovere seguire a Messina o Milazzo o Patti i loro congiunti con la difficoltà di rientrare a casa, fra l’altro, a causa del peggiorare dei servizi di trasporto marittimo e per i problemi riguardanti le condizioni meteo marine?
Si colpiscono i più deboli, persone che già vivono il disagio dell’insularità, che hanno il diritto di essere assistite a casa loro, di non dover lasciare le proprie famiglie, di non essere abbandonate a causa d’inefficienza, negligenza o peggio ancora per far quadrare, sulle loro spalle, i bilanci delle Regioni da molto tempo in dissesto sicuramente non per colpa dell’ospedale di Lipari e dell’assistenza sanitaria, nel tempo, offerta agli eoliani.
Lipari, Signor Presidente, è stata sede di un ospedale fin dal XII secolo grazie ai monaci benedettini; addirittura nei secoli “bui” del settecento e dell’ottocento ebbe due ospedali: il San Bartolomeo e l’Annunziata.
Sono dovuti arrivare gli “anni dello sviluppo” e del turismo per ritrovarsi privati di quest’importantissimo presidio della salute.
Mi rivolgo a Lei, signor Presidente, perché conosco la sua sensibilità per i problemi della gente e perché conosce bene le Eolie.
Mi rivolgo a Lei perché si faccia ambasciatore di questa grave preoccupazione che grava su tutti i cittadini delle nostre isole.
Queste isole negli anni 50 avevano creduto d’essere finalmente uscite dal medioevo, purtroppo le vicende di questi ultimi tempi a cominciare dalla difesa della salute e dal diritto alla continuità territoriale ci dicono che dobbiamo temere che il medioevo stia tornando.
Con i sensi più profondi della mia stima.
Saverio Merlino
Segretario del Partito Democratico di Lipari
Negare il desiderio ai genitori di mettere al mondo un figlio laddove ci sono le proprie radici e quelle di tantissime proprie generazioni è di un’ingiustizia inqualificabile e non tollerabile.
Alle nuove generazioni si vuol far perdere anche l’amore per la propria terra e le proprie radici.
Non posso accettare , in silenzio, che anche il mio secondo nipote (in arrivo) non nasca ed apra gli occhi, per la prima volta, in questa meravigliosa isola.
Non me lo perdonerei mai.
Dico a chi ha a cuore questa grave situazione, non restiamo in silenzio, continuiamo a far sentire la nostra “voce libera” anche quando può sembrare che gli appelli lanciati restano inascoltati come quello che ho inviato, sulla questione, il 22 marzo 2010 al Signor Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano e che, qui di seguito, desidero riproporre.
Saverio Merlino
Al Signor Presidente della Repubblica Italiana
On. Giorgio Napolitano
Caro e stimatissimo Signor Presidente,
In questi giorni si è conosciuto il Piano Regionale di Rimodulazione della Sanità nella Regione Sicilia e per le Eolie è stato un colpo durissimo.
Il Decreto di Rimodulazione della Rete Ospedaliera e riordino della Rete Territoriale siciliana, approvato in questi giorni e prossimo alla pubblicazione sulla GURS, di fatto, smantella l’ospedale di Lipari e viola palesemente, a mio avviso, anche l’art. 32 della Costituzione Italiana che sancisce il diritto alla salute come diritto dell'individuo e interesse della collettività.
L’Ospedale di Lipari oggi accoglie circa venticinque ricoverati al giorno, nella stagione invernale, quando è assente il turismo. Con questo scellerato Piano di Riordino avrà solo 14 posti letto per la degenza ordinaria, in pratica per il solo pronto soccorso e limitati ai casi acuti da ricoverare al massimo per 72 ore e poi smistare alle varie unità operative fuori da Lipari.
Altri 12 posti sono previsti parte in day ospital e parte in day service.
Aboliti medicina interna, medicina generale e il reparto pediatria per cui il ricovero urgente di un bambino avverrà al pronto soccorso a fianco magari ad un anziano morente o ad un infortunato in preda ai dolori.
Certo si provvederà con gli elicotteri che trasferiranno sulla Terra ferma, all’occorrenza, i pazienti ricoverati, le madri che devono partorire, le vittime d’incidenti, i colpiti da infarto o da altre malattie improvvise.
E i dializzati?
Ma soprattutto quanto verrà a costare alle famiglie dovere seguire a Messina o Milazzo o Patti i loro congiunti con la difficoltà di rientrare a casa, fra l’altro, a causa del peggiorare dei servizi di trasporto marittimo e per i problemi riguardanti le condizioni meteo marine?
Si colpiscono i più deboli, persone che già vivono il disagio dell’insularità, che hanno il diritto di essere assistite a casa loro, di non dover lasciare le proprie famiglie, di non essere abbandonate a causa d’inefficienza, negligenza o peggio ancora per far quadrare, sulle loro spalle, i bilanci delle Regioni da molto tempo in dissesto sicuramente non per colpa dell’ospedale di Lipari e dell’assistenza sanitaria, nel tempo, offerta agli eoliani.
Lipari, Signor Presidente, è stata sede di un ospedale fin dal XII secolo grazie ai monaci benedettini; addirittura nei secoli “bui” del settecento e dell’ottocento ebbe due ospedali: il San Bartolomeo e l’Annunziata.
Sono dovuti arrivare gli “anni dello sviluppo” e del turismo per ritrovarsi privati di quest’importantissimo presidio della salute.
Mi rivolgo a Lei, signor Presidente, perché conosco la sua sensibilità per i problemi della gente e perché conosce bene le Eolie.
Mi rivolgo a Lei perché si faccia ambasciatore di questa grave preoccupazione che grava su tutti i cittadini delle nostre isole.
Queste isole negli anni 50 avevano creduto d’essere finalmente uscite dal medioevo, purtroppo le vicende di questi ultimi tempi a cominciare dalla difesa della salute e dal diritto alla continuità territoriale ci dicono che dobbiamo temere che il medioevo stia tornando.
Con i sensi più profondi della mia stima.
Saverio Merlino
Segretario del Partito Democratico di Lipari
mercoledì 10 novembre 2010
Inammissibili i ricorsi del comune contro le sentenze del TAR inerenti le coop. edilizie
Il CGA di Palermo ha ritenuto inammissibili i ricorsi presentati dal comune di Lipari contro le sentenze del TAR di Catania che aveva annullato il Piano Costruttivo delle Cooperative Edilizie "Libertas Eolie", "Panarea" e "Eoliana Abitazioni".
Oltre a giudicare inammisibili i vari ricorsi proposti dall'amministrazione Bruno, rappresentata dall'avv. Giuseppe Gitto, il Consiglio di giustizia amministrativa ha condannato il maggior comune delle Eolie al pagamento delle spese.
Le cooperative edilizie non si sono costituite mentre nel ricorso proposto dal Comune contro alcuni privati propietari dei terreni questi sono stati rappresentati dagli avvocati Carmelo Briguglio, Nazareno Saitta, Alessia Giorgianni e da Giovanni Monforte.
Oltre a giudicare inammisibili i vari ricorsi proposti dall'amministrazione Bruno, rappresentata dall'avv. Giuseppe Gitto, il Consiglio di giustizia amministrativa ha condannato il maggior comune delle Eolie al pagamento delle spese.
Le cooperative edilizie non si sono costituite mentre nel ricorso proposto dal Comune contro alcuni privati propietari dei terreni questi sono stati rappresentati dagli avvocati Carmelo Briguglio, Nazareno Saitta, Alessia Giorgianni e da Giovanni Monforte.
Megaporto. Piero Roux al prof. Buongiorno " Diserti le Eolie e veleggi verso approdi migliori"
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
L'illustre prof. Bongiorno, che interviene su la "Gazzetta del Sud" di Domenica 7 Novembre c.a, che si spaccia da docente ed esperto di nautica è - in verità - un insegnante delle scuole medie; ha una barchetta a vela che tiene a Pignataro d'estate e, a tempo perso...quando non ha proprio null'altro da fare, pone becco in cose che sconosce - tanto per darsi un tono.
Si spera che la società "Lipari Porto SpA non si sia servito di quest'ultimo quale esperto e non sia detto (vox populi- ma non ci credo) che lo stesso sia stato pagato per dare un illuminato parere sull'opera che i nuovi barbari intendono realizzare alle Eolie. E mi scusi tanto l'illuminato (folgorato) professor Bongiono ma le sue parole "... il mondo è grande, non inizia e non finisce in Sicilia, tantomeno alle Eolie" danno un chiaro senso che lo stesso parli a vanvera o solo perchè "imboccato".
Per un isolano- carissimo ed esimio professore- il mondo inizia e finisce nel perimetro del proprio scoglio per questo noi eoliani - gelosi delle tradizioni, della cultura, delle bellezze, della storia che rappresentiamo non condividiamo le sue critiche e, al fine di renderle delle ferie migliori la invitiamo, per il futuro, a disertare le Eolie e veleggiare verso approdi migliori.
Piero Roux
L'illustre prof. Bongiorno, che interviene su la "Gazzetta del Sud" di Domenica 7 Novembre c.a, che si spaccia da docente ed esperto di nautica è - in verità - un insegnante delle scuole medie; ha una barchetta a vela che tiene a Pignataro d'estate e, a tempo perso...quando non ha proprio null'altro da fare, pone becco in cose che sconosce - tanto per darsi un tono.
Si spera che la società "Lipari Porto SpA non si sia servito di quest'ultimo quale esperto e non sia detto (vox populi- ma non ci credo) che lo stesso sia stato pagato per dare un illuminato parere sull'opera che i nuovi barbari intendono realizzare alle Eolie. E mi scusi tanto l'illuminato (folgorato) professor Bongiono ma le sue parole "... il mondo è grande, non inizia e non finisce in Sicilia, tantomeno alle Eolie" danno un chiaro senso che lo stesso parli a vanvera o solo perchè "imboccato".
Per un isolano- carissimo ed esimio professore- il mondo inizia e finisce nel perimetro del proprio scoglio per questo noi eoliani - gelosi delle tradizioni, della cultura, delle bellezze, della storia che rappresentiamo non condividiamo le sue critiche e, al fine di renderle delle ferie migliori la invitiamo, per il futuro, a disertare le Eolie e veleggiare verso approdi migliori.
Piero Roux
Di tutto un po (notizie in aggiornamento durante la giornata)
Iscrizione albo scrutatori e presidenti di seggio - Entro il 30 novembre dovrà essere presentata istanza per richiedere l’inclusione nell’Albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale e/o presidente di seggio- Maggiori informazioni su http://www.comunelipari.it/
Lipari: Convocato consiglio comunale- Il presidente Pino Longo ha convocato il consiglio comunale di Lipari per lunedi' 15 novembre alle 15. Al primo punto, come da noi già anticipato il "parco nazionale delle isole Eolie".
Sabatini ri-diffida il sindaco su documentazione portualità- Questa la lettera del consigliere Adolfo Sabatini inviata al sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno e al difensore civico del Comune di Lipari avv. Francesco Rizzo:
Ho ricevuto da parte del Presidente della Società Lipari Porti S.p.a. il gradito invito a partecipare ad un incontro presso la sede Eoliana della società in data 24 novembre 2010 alle ore 10.-
In detto incontro, al quale parteciperanno tutti gli Amministratori e Consiglieri Comunali, il Presidente della società Fernando Corrado, l’Amministratore delegato della società Stefano Tomarelli e non so chi altri, esibiranno il progetto relativo al cosiddetto mega porto.-
Per quanto sopra esposto con la presente DIFFIDO a consegnarmi quanto da me richiesto nelle precedenti note prima di tale data e precisamente copia cartacea o su CD-Rom del progetto di rifunzionalizzazione del sistema portuale nell’isola di Lipari, che si configura come un unico porto turistico-commerciale nella rada di Lipari, dato dalla successione di opere portuali nelle località di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga, Pignataro, Bagnamare.-
All’avv. Francesco Rizzo chiedo che disponga in caso di mancata risposta alla mie numerose richiesta scritte, e azioni previste dalla Legge per garantire le richieste del sottoscritto Consigliere Comunale.-
Il Consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
Lipari: Convocato consiglio comunale- Il presidente Pino Longo ha convocato il consiglio comunale di Lipari per lunedi' 15 novembre alle 15. Al primo punto, come da noi già anticipato il "parco nazionale delle isole Eolie".
Sabatini ri-diffida il sindaco su documentazione portualità- Questa la lettera del consigliere Adolfo Sabatini inviata al sindaco del Comune di Lipari dott. Mariano Bruno e al difensore civico del Comune di Lipari avv. Francesco Rizzo:
Ho ricevuto da parte del Presidente della Società Lipari Porti S.p.a. il gradito invito a partecipare ad un incontro presso la sede Eoliana della società in data 24 novembre 2010 alle ore 10.-
In detto incontro, al quale parteciperanno tutti gli Amministratori e Consiglieri Comunali, il Presidente della società Fernando Corrado, l’Amministratore delegato della società Stefano Tomarelli e non so chi altri, esibiranno il progetto relativo al cosiddetto mega porto.-
Per quanto sopra esposto con la presente DIFFIDO a consegnarmi quanto da me richiesto nelle precedenti note prima di tale data e precisamente copia cartacea o su CD-Rom del progetto di rifunzionalizzazione del sistema portuale nell’isola di Lipari, che si configura come un unico porto turistico-commerciale nella rada di Lipari, dato dalla successione di opere portuali nelle località di Marina Corta, Sottomonastero, Marina Lunga, Pignataro, Bagnamare.-
All’avv. Francesco Rizzo chiedo che disponga in caso di mancata risposta alla mie numerose richiesta scritte, e azioni previste dalla Legge per garantire le richieste del sottoscritto Consigliere Comunale.-
Il Consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
I 91 anni del professore Iacolino. Il comunicato del Centro Studi
Pubblichiamo, dopo il servizio filmato e le foto da noi realizzate che troverete nelle notizie di ieri, il comunicato e le foto pervenuteci dal Centro Studi a firma di Paola Centurrino:
I soci del Centro Studi Eoliano si sono riuniti ieri per festeggiare il 91° compleanno del Prof. Iacolino. Dopo il saluto da parte dell´associazione, fatto da Ersilia Paino, ha preso parola l´illustre festeggiato, che ha raccontato un po´ del suo cammino, ha parlato di bilanci di una vita operosa, prolifera, di un lungo percorso di studio che ancora ha da offrire al patrimonio culturale eoliano. Il Prof. Iacolino ha inoltre esposto il progetto a cui sta lavorando, insieme al Dott. Riccardo Gullo, per la pubblicazione dell´opera, divisa in volumi: "Raccontare Salina", già arrivata al terzo volume. Infine il taglio della torta, il brindisi e gli auguri. Una piacevole serata allietata dalla saggezza e dalla simpatia dello "storico" eoliano, cui auguriamo ancora un anno prolifero e di buona vita, con riconoscenza ed affetto. Paola Centurrino
Incontro con la "Lipari porto" non solo per consiglieri e amministrazione comunale. La richiesta di Biviano
Al Presidente della società "Lipari Porto S.p.a." Dott. Nando Corrado, All´Amministratore Delegato Ing. Stefano Tomarelli, Al Sindaco del Comune di Lipari, Dott. Mariano Bruno
OGGETTO: Richieste per incontro di giorno 24 novembre 2010.
In riferimento all´incontro di giorno 24 novembre 2010, alla quale sono stato invitato insieme a tutti gli altri consiglieri comunali per la presentazione, visualizzazione ed estrapolazione di eventuali copie del progetto di
rifunzionalizzazione della rada di Lipari, aggiornato con le ultime modifiche, e di tutti gli atti e documenti inerenti la Società Lipari Porti S.p.a. , e a seguito delle numerose, legittime e condivise richieste avanzate da gran parte dei cittadini, si chiede di estendere il suddetto incontro almeno a tutti i rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste, delle categorie economiche più rappresentative, dei partiti, delle forze e dei gruppi politici locali e a tutta la stampa in genere.
Si chiede, inoltre, di organizzare nel pomeriggio della stessa giornata, o all´indomani, presso il palazzo dei Congressi o altra sede che il Comune vorrà mettere a disposizione, lo stesso incontro con tutti i cittadini e quanti desiderano conoscere il progetto aggiornato.
Si chiede in ultimo, sin da ora, di depositare una COPIA del suddetto progetto e tutti gli atti e documenti inerenti la società Lipari Porto S.p.a. presso il Comune di Lipari, socio al 30 % della stessa, al fine di renderli pubblici e di poterli visionare in qualsiasi momento, oltre alla possibilità di estrapolare eventuali copie.
Certo di un vostro immediato e auspicabile riscontro, porgo i migliori saluti.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
OGGETTO: Richieste per incontro di giorno 24 novembre 2010.
In riferimento all´incontro di giorno 24 novembre 2010, alla quale sono stato invitato insieme a tutti gli altri consiglieri comunali per la presentazione, visualizzazione ed estrapolazione di eventuali copie del progetto di
rifunzionalizzazione della rada di Lipari, aggiornato con le ultime modifiche, e di tutti gli atti e documenti inerenti la Società Lipari Porti S.p.a. , e a seguito delle numerose, legittime e condivise richieste avanzate da gran parte dei cittadini, si chiede di estendere il suddetto incontro almeno a tutti i rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste, delle categorie economiche più rappresentative, dei partiti, delle forze e dei gruppi politici locali e a tutta la stampa in genere.
Si chiede, inoltre, di organizzare nel pomeriggio della stessa giornata, o all´indomani, presso il palazzo dei Congressi o altra sede che il Comune vorrà mettere a disposizione, lo stesso incontro con tutti i cittadini e quanti desiderano conoscere il progetto aggiornato.
Si chiede in ultimo, sin da ora, di depositare una COPIA del suddetto progetto e tutti gli atti e documenti inerenti la società Lipari Porto S.p.a. presso il Comune di Lipari, socio al 30 % della stessa, al fine di renderli pubblici e di poterli visionare in qualsiasi momento, oltre alla possibilità di estrapolare eventuali copie.
Certo di un vostro immediato e auspicabile riscontro, porgo i migliori saluti.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
Tirrenia, proclamato uno sciopero di 24 ore per lunedì 22 novembre
Un nuovo potenziale acquirente si fa avanti per Tirrenia. È la società creata dagli armatori napoletani Gianluigi Aponte, Emanuele Grimaldi e Vincenzo Onorato proprio allo scopo di rilevare la compagnia marittima in liquidazione. Cattive notizie in arrivo, invece, per i lavoratori e anche per i viaggiatori: a dicembre parte infatti una cassa integrazione straordinaria a rotazione per oltre 700 marittimi e i sindacati hanno per questo annunciato uno sciopero di 24 ore per il 22 novembre.
A partire dal primo dicembre, e per sei mesi (fino al 31 maggio 2011), Tirrenia metterà in cassa integrazione straordinaria (cigs) 722 marittimi: secondo quanto risulta da un documento di Federlinea, l'associazione dell'armamento di linea cui aderisce la compagnia marittima, sarà applicato un criterio di rotazione, per cui il ricorso medio giornaliero alla cigs sarà di 172 persone, con punta massima di 230 unità. one entro la fine di gennaio.
Immediata la reazione dei sindacati, che hanno subito annunciato uno sciopero di 24 ore per il 22 novembre. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti trovano «inaccettabile la decisione unilaterale dell'avvio formale della cigs», spiegando che a pagare il contenimento dei costi operativi sono così solo i lavoratori e che «il ricorso alla cigs non fa che complicare la procedura di privatizzazione». I sindacati tornano inoltre a chiedere al Governo di mantenere gli impegni presi.
Viene invece accolta come una buona notizia l'annuncio della nuova cordata pronta a rilevare Tirrenia. La società, denominata 'Compagnia italiana di navigazionè, nasce all'insegna della napoletanità: i tre armatori sono stati infatti spinti a crearla dalla «condivisione delle radici napoletane» e dal «profondo attaccamento alla città», e puntano «a preservare il patrimonio che l'azienda rappresenta per il tessuto socio-economico locale, sia in termini di impatto occupazionale che di redditi distribuiti». L'obiettivo è «strutturare una società autonoma e indipendente, dotata di una propria governance – spiega una nota congiunta -, che possa operare in modo efficiente ed orientato al mercato, supportata dal know how e dalle competenze di tutti i soci.
A partire dal primo dicembre, e per sei mesi (fino al 31 maggio 2011), Tirrenia metterà in cassa integrazione straordinaria (cigs) 722 marittimi: secondo quanto risulta da un documento di Federlinea, l'associazione dell'armamento di linea cui aderisce la compagnia marittima, sarà applicato un criterio di rotazione, per cui il ricorso medio giornaliero alla cigs sarà di 172 persone, con punta massima di 230 unità. one entro la fine di gennaio.
Immediata la reazione dei sindacati, che hanno subito annunciato uno sciopero di 24 ore per il 22 novembre. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti trovano «inaccettabile la decisione unilaterale dell'avvio formale della cigs», spiegando che a pagare il contenimento dei costi operativi sono così solo i lavoratori e che «il ricorso alla cigs non fa che complicare la procedura di privatizzazione». I sindacati tornano inoltre a chiedere al Governo di mantenere gli impegni presi.
Viene invece accolta come una buona notizia l'annuncio della nuova cordata pronta a rilevare Tirrenia. La società, denominata 'Compagnia italiana di navigazionè, nasce all'insegna della napoletanità: i tre armatori sono stati infatti spinti a crearla dalla «condivisione delle radici napoletane» e dal «profondo attaccamento alla città», e puntano «a preservare il patrimonio che l'azienda rappresenta per il tessuto socio-economico locale, sia in termini di impatto occupazionale che di redditi distribuiti». L'obiettivo è «strutturare una società autonoma e indipendente, dotata di una propria governance – spiega una nota congiunta -, che possa operare in modo efficiente ed orientato al mercato, supportata dal know how e dalle competenze di tutti i soci.
martedì 9 novembre 2010
I 91 anni del professore Iacolino. Brindisi al Centro Studi
Brindisi al Centro Studi di Lipari per i 91 anni dello storico Giuseppe Iacolino. In prima fila un altro "pezzo" della storia recente di Lipari: la dottoressa Madeleine Cavalier.
Ad introdurre il brindisi la dottoressa Ersilia Pajno a nome dell'associazione.Subito dopo il professore Iacolino ha preso la parola per ringraziare del gentile ed apprezzato pensiero.
Lo storico, ormai eoliano d'adozione e di vita vissuta, ha messo in mostra, nonostante la veneranda età, la sua invidiabile presenza intellettiva e la sua indiscussa cultura.
IL VIDEO:La "Lipari porti" mette sul tavolo le carte. Il 24 novembre incontro con amministratori e consiglieri comunali
Riceviamo dal consigliere Giacomo Biviano (PD) e pubblichiamo:
Comunico che in seguito alla richiesta urgente di copia del progetto per le opere di rifunzionalizzazione della rada di Lipari e di tutti gli atti e documenti inerenti la Società Lipari Porti S.p.a, avanzata dal sottoscritto con nota del 15/10/2010, prot. 35455, ho ricevuto in data odierna la comunicazione telefonica, da parte dello stesso Presidente della società , Nando Corrado, che in data 24/11/2010 alle ore 10 verrà organizzato un incontro presso la sede eoliana della società , sita nei locali dell'ex biglietteria di Marina Corta, nella quale gli amministratori e tutti i consiglieri del Comune di Lipari potranno finalmente visionare il progetto aggiornato con le ultime modifiche e tutti gli atti richiesti.
All'incontro, secondo quanto comunicatomi, saranno presenti, oltre allo stesso Presidente, l'Amministratore Delegato della società , Ing. Stefano Tomarelli, e il progettista della Mega-opera contestata da tutte le forze politiche d'opposizione e non solo.
Ringraziando, comunque, il Presidente della società per aver tempestivamente risposto alla mia richiesta auspico, però, per una maggiore trasparenza, che lo stesso progetto e tutti gli atti vengano in seguito messi a disposizione di tutti cittadini che volessero prenderne visione.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
NDD- Da quanto abbiamo appreso ulteriori incontri sarebbero previsti con altri esponenti della collettività isolana quali ad esempio operatori turistici e commercianti
Comunico che in seguito alla richiesta urgente di copia del progetto per le opere di rifunzionalizzazione della rada di Lipari e di tutti gli atti e documenti inerenti la Società Lipari Porti S.p.a, avanzata dal sottoscritto con nota del 15/10/2010, prot. 35455, ho ricevuto in data odierna la comunicazione telefonica, da parte dello stesso Presidente della società , Nando Corrado, che in data 24/11/2010 alle ore 10 verrà organizzato un incontro presso la sede eoliana della società , sita nei locali dell'ex biglietteria di Marina Corta, nella quale gli amministratori e tutti i consiglieri del Comune di Lipari potranno finalmente visionare il progetto aggiornato con le ultime modifiche e tutti gli atti richiesti.
All'incontro, secondo quanto comunicatomi, saranno presenti, oltre allo stesso Presidente, l'Amministratore Delegato della società , Ing. Stefano Tomarelli, e il progettista della Mega-opera contestata da tutte le forze politiche d'opposizione e non solo.
Ringraziando, comunque, il Presidente della società per aver tempestivamente risposto alla mia richiesta auspico, però, per una maggiore trasparenza, che lo stesso progetto e tutti gli atti vengano in seguito messi a disposizione di tutti cittadini che volessero prenderne visione.
Dott. Giacomo Biviano (Consigliere Comunale PD)
NDD- Da quanto abbiamo appreso ulteriori incontri sarebbero previsti con altri esponenti della collettività isolana quali ad esempio operatori turistici e commercianti
Senza parole!
Riceviamo dall'amico Lillo Manganaro due foto che documentano come si presentava stamani il tombino posto sul marciapiede limitro alla scuola elementare di Lipari centro.
Anche se per il momento l'ingresso alla scuola è spostato dalla parte opposta è fuor di dubbio che tale situazione rappresenta un vero e proprio pericolo per tutti coloro che vi transitano.
Alunni ed anziani su tutti!
Carnevale eoliano: Disponibili regolamento e fac-simile per l'iscrizione
COMUNICATO
Si porta a conoscenza degli interessati che c/o la sede del Comune di Lipari, Piazza Mazzini, è disponibile il regolamento e la relativa domanda di iscrizione inerenti il “Carnevale Eoliano 2011.
Gli interessati alla realizzazione di Carri Allegorici o Gruppi Mascherati possono ritirarne copia rivolgendosi al Rag. L. Pajno, Assessorato allo Spettacolo, ed al Rag. F. Amendola, Ufficio di Gabinetto.
L’Assessore allo Spettacolo
(Rag. Corrado Giannò)
Si porta a conoscenza degli interessati che c/o la sede del Comune di Lipari, Piazza Mazzini, è disponibile il regolamento e la relativa domanda di iscrizione inerenti il “Carnevale Eoliano 2011.
Gli interessati alla realizzazione di Carri Allegorici o Gruppi Mascherati possono ritirarne copia rivolgendosi al Rag. L. Pajno, Assessorato allo Spettacolo, ed al Rag. F. Amendola, Ufficio di Gabinetto.
L’Assessore allo Spettacolo
(Rag. Corrado Giannò)
COMUNE & TRASPARENZA AMMINISTRATIVA di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Mia madre, da saggia strombolana, spesso mi redarguiva affermando: “ stai attento perché i sogni durano poco”. In effetti quello con il quale mi illudevo del giungere di una nuova primavera amministrativa nel nostro Comune è sfumato troppo in fretta. Cosichè al perenne silenzio si è aggiunta anche l’arroganza.
Qualche mese addietro ho inviato al Dirigente del Comune di Lipari ed al Primo Cittadino un elenco di pratiche con i relativi protocolli di ingresso che dimostravano come l’elenco predisposto per l’esame dei progetti da parte della Commissione Edilizia Comunale non rispettava la normativa comunale, ovvero la Determina Dirigenziale n° 27/2000 e quella regionale (L.R. n° 10/91).
Anziché predisporre i necessari accertamenti ed assumere i dovuti provvedimenti il Dirigente DeVita ha ritenuto di proporre al Sindaco di modificare la citata normativa comunale (Determina n° 202/2009), che prontamente ha raccolto la richiesta, ritendendola “idonea al conseguimento dei fini istituzionali, nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa” (Determina n° 141/20099).
Ma quali fini? Insomma è come cambiare le carte a partita iniziata. E’ come voler sanare eventuali misfatti. Ho sempre sostenuto che l’uso della D.I.A., divenuto nel nostro Comune non procedimento eccezionale ma ordinario, è la causa principale dei guasti che giornalmente vediamo sul territorio. Opinione questa che è stata ribadita, anche in occasione dei danni che si sono verificati nel messinese, da autorevoli personaggi. Ma i tenutari del Palazzo Comunale, che evidentemente leggono poco i giornali, hanno voluto dare alla D.I.A. una corsia preferenziale. Un modo questo poco confacente per combattere l’abusivismo ed i danni all’ambiente. Mi sono permesso di chiedere al Dirigente del Settore Urbanistica, Arch. De Vita, richiamando la vigente normativa comunale e regionale, l’elenco delle pratiche D.I.A. esitate negli anni 2007/2008/2009. Un elenco che utilizzando il computer si ottiene in poco tempo. Ma il Dirigente De Vita, ignorando che la legge 241/90 è stata recepita e modificata in Sicilia dalla legge n° 10/91, che a sua volta ha demandato ai comuni di adottare un proprio regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi da parte dei cittadini, che il Comune di Lipari ha approvato un proprio Regolamento (n° 21/2006) con il quale recependo la direttiva della Presidenza del Consiglio consente ai “cittadini residenti” di accedere ai documenti senza addurre alcun motivo, in quanto tali, ha stranamente rifiutato il rilascio dell’elenco richiesto.
Quindi oltre a cambiare le carte a partita iniziata ha inteso non far completare la partita. Non ha consentito, in poche parole, la dovuta verifica al cittadino, ovvero la chiusura del cerchio. La motivazione non può che generare inquietudine: ”Questo anche nel tentativo di contemperare l’esigenza di trasparenza dell’attività amministrativa con la necessità di non recare intralcio al regolare ed ordinato svolgimento dell’attività stessa”. Ma la trasparenza non si garantisce fornendo risposte esaustive ai cittadini ? Ma la “certezza di diritto” non si attua esaudendo le richieste dei cittadini o chiarendo i loro dubbi?
Nel caso specifico il Dirigente De Vita doveva spiegare al sottoscritto perché alcune pratiche sono state sottoposte all’esame della C.E.C. senza tenere conto dell’ordine disposto dalla Determina Dirigenziale n° 27/2000; perchè alcuni progetti sono stati istruiti e sottoposti all’esame della C.E.C. senza rispettare l’ordine cronologico d’entrata al Comune come espressamente indicato dalla Legge. L’art. 2 del Regolamento Comunale non ribadisce che assicurare la trasparenza e l’imparzialità, assicurare il diritto alla difesa, rientra tra le “finalità del diritto all’accesso”? Spero che il Primo Cittadino, che parla spesso di trasparenza amministrativa e di dare certezza di diritto ai propri amministrati, il Segretario Dirigente Generale del Comune, ed il Difensore Civico, vogliano accertare quanto segnalato e documentato dal sottoscritto e disporre l’immediato rilascio della documentazione richiesta.
La domanda di accesso a degli atti formati dalla P.A. non deve essere intesa come ostruzionismo o come perdita di tempo, dal momento che tale incombenza rientra nei compiti del pubblico dipendente, ma bensì come un momento importante per dimostrare la trasparenza dell’Ente
Qualche mese addietro ho inviato al Dirigente del Comune di Lipari ed al Primo Cittadino un elenco di pratiche con i relativi protocolli di ingresso che dimostravano come l’elenco predisposto per l’esame dei progetti da parte della Commissione Edilizia Comunale non rispettava la normativa comunale, ovvero la Determina Dirigenziale n° 27/2000 e quella regionale (L.R. n° 10/91).
Anziché predisporre i necessari accertamenti ed assumere i dovuti provvedimenti il Dirigente DeVita ha ritenuto di proporre al Sindaco di modificare la citata normativa comunale (Determina n° 202/2009), che prontamente ha raccolto la richiesta, ritendendola “idonea al conseguimento dei fini istituzionali, nel rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa” (Determina n° 141/20099).
Ma quali fini? Insomma è come cambiare le carte a partita iniziata. E’ come voler sanare eventuali misfatti. Ho sempre sostenuto che l’uso della D.I.A., divenuto nel nostro Comune non procedimento eccezionale ma ordinario, è la causa principale dei guasti che giornalmente vediamo sul territorio. Opinione questa che è stata ribadita, anche in occasione dei danni che si sono verificati nel messinese, da autorevoli personaggi. Ma i tenutari del Palazzo Comunale, che evidentemente leggono poco i giornali, hanno voluto dare alla D.I.A. una corsia preferenziale. Un modo questo poco confacente per combattere l’abusivismo ed i danni all’ambiente. Mi sono permesso di chiedere al Dirigente del Settore Urbanistica, Arch. De Vita, richiamando la vigente normativa comunale e regionale, l’elenco delle pratiche D.I.A. esitate negli anni 2007/2008/2009. Un elenco che utilizzando il computer si ottiene in poco tempo. Ma il Dirigente De Vita, ignorando che la legge 241/90 è stata recepita e modificata in Sicilia dalla legge n° 10/91, che a sua volta ha demandato ai comuni di adottare un proprio regolamento per l’accesso ai documenti amministrativi da parte dei cittadini, che il Comune di Lipari ha approvato un proprio Regolamento (n° 21/2006) con il quale recependo la direttiva della Presidenza del Consiglio consente ai “cittadini residenti” di accedere ai documenti senza addurre alcun motivo, in quanto tali, ha stranamente rifiutato il rilascio dell’elenco richiesto.
Quindi oltre a cambiare le carte a partita iniziata ha inteso non far completare la partita. Non ha consentito, in poche parole, la dovuta verifica al cittadino, ovvero la chiusura del cerchio. La motivazione non può che generare inquietudine: ”Questo anche nel tentativo di contemperare l’esigenza di trasparenza dell’attività amministrativa con la necessità di non recare intralcio al regolare ed ordinato svolgimento dell’attività stessa”. Ma la trasparenza non si garantisce fornendo risposte esaustive ai cittadini ? Ma la “certezza di diritto” non si attua esaudendo le richieste dei cittadini o chiarendo i loro dubbi?
Nel caso specifico il Dirigente De Vita doveva spiegare al sottoscritto perché alcune pratiche sono state sottoposte all’esame della C.E.C. senza tenere conto dell’ordine disposto dalla Determina Dirigenziale n° 27/2000; perchè alcuni progetti sono stati istruiti e sottoposti all’esame della C.E.C. senza rispettare l’ordine cronologico d’entrata al Comune come espressamente indicato dalla Legge. L’art. 2 del Regolamento Comunale non ribadisce che assicurare la trasparenza e l’imparzialità, assicurare il diritto alla difesa, rientra tra le “finalità del diritto all’accesso”? Spero che il Primo Cittadino, che parla spesso di trasparenza amministrativa e di dare certezza di diritto ai propri amministrati, il Segretario Dirigente Generale del Comune, ed il Difensore Civico, vogliano accertare quanto segnalato e documentato dal sottoscritto e disporre l’immediato rilascio della documentazione richiesta.
La domanda di accesso a degli atti formati dalla P.A. non deve essere intesa come ostruzionismo o come perdita di tempo, dal momento che tale incombenza rientra nei compiti del pubblico dipendente, ma bensì come un momento importante per dimostrare la trasparenza dell’Ente
Biviano e Centorrino: Appello per la sopravvivenza del "Canneto calcio"
Al Sindaco del Comune di Lipari
All’Assessore alla Sport
OGGETTO: Appello e richiesta di aiuto economico per la società “Canneto calcio”.
Gentili Signori,
Non possiamo che fare nostro l’appello lanciatoci in questi giorni dagli sportivi e dai dirigenti dalla società “Canneto calcio” affinchè la stessa possa continuare ad esistere nonostante le numerose difficoltà di carattere economico. I tanti giovani che intraprendono questa disciplina, infatti, trovano in essa una valvola di sfogo e di stimolo contro un isolamento che, specie nel periodo invernale, costituisce uno dei maggiori motivi di apatia diffusa.
La società Canneto calcio vanta una storia calcistica di tutto rispetto e l’impegno attuale di molti cittadini per mantenerla in vita evidenzia un enorme attaccamento affettivo verso di essa.
L’emendamento di euro 2.000 sottoscritto dai consiglieri di minoranza verso questa società e bocciato durante l’ultimo Consiglio Comunale aveva appunto l’intento di aiutare a sostenere le innumerevoli spese economiche che la società è ogni anno costretta ad affrontare, così come tutti gli altri emendamenti diretti alle altre associazioni sportive.
Facendo breccia sulla vostra sensibilità Vi chiediamo di utilizzare adesso tutti i mezzi economici a vostra disposizione affinchè la società calcistica “Canneto” possa continuare la propria attività sportiva consentendogli anche quest’anno di completare l’iscrizione al campionato di 3° categoria e di affrontare le varie trasferte fuori dal nostro territorio, ma soprattutto per continuare quell’opera di coinvolgimento sociale e di stimolo verso i più giovani.
Certi di un vostro immediato e auspicabile favorevole riscontro, porgiamo i migliori saluti.
I Consiglieri Comunali
Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
All’Assessore alla Sport
OGGETTO: Appello e richiesta di aiuto economico per la società “Canneto calcio”.
Gentili Signori,
Non possiamo che fare nostro l’appello lanciatoci in questi giorni dagli sportivi e dai dirigenti dalla società “Canneto calcio” affinchè la stessa possa continuare ad esistere nonostante le numerose difficoltà di carattere economico. I tanti giovani che intraprendono questa disciplina, infatti, trovano in essa una valvola di sfogo e di stimolo contro un isolamento che, specie nel periodo invernale, costituisce uno dei maggiori motivi di apatia diffusa.
La società Canneto calcio vanta una storia calcistica di tutto rispetto e l’impegno attuale di molti cittadini per mantenerla in vita evidenzia un enorme attaccamento affettivo verso di essa.
L’emendamento di euro 2.000 sottoscritto dai consiglieri di minoranza verso questa società e bocciato durante l’ultimo Consiglio Comunale aveva appunto l’intento di aiutare a sostenere le innumerevoli spese economiche che la società è ogni anno costretta ad affrontare, così come tutti gli altri emendamenti diretti alle altre associazioni sportive.
Facendo breccia sulla vostra sensibilità Vi chiediamo di utilizzare adesso tutti i mezzi economici a vostra disposizione affinchè la società calcistica “Canneto” possa continuare la propria attività sportiva consentendogli anche quest’anno di completare l’iscrizione al campionato di 3° categoria e di affrontare le varie trasferte fuori dal nostro territorio, ma soprattutto per continuare quell’opera di coinvolgimento sociale e di stimolo verso i più giovani.
Certi di un vostro immediato e auspicabile favorevole riscontro, porgiamo i migliori saluti.
I Consiglieri Comunali
Giacomo Biviano (Partito Democratico)
Rosario Centorrino (Eolie nel Cuore)
Lipari: Nuovo "fronte" in consiglio contro il Parco. A dicembre al comune 30 assunzioni a tempo determinato
Nuovo "fronte" in consiglio comunale contro il Parco delle Eolie. Da quanto abbiamo appreso almeno tre consiglieri comunali di maggioranza avrebbero firmato il documento che dice no al Parco così come prospettato.
Documento che sarà al centro del prossimo consiglio comunale che il presidente Pino Longo dovrebbe convocare per la prossima settimana.
Intanto sarebbe in arrivo una "boccata d'ossigeno" per una trentina di disoccupati residenti nel comune di Lipari. A dicembre dovrebbero essere assunti dal comune una trentina di operai (con contratto della durata di 30 giorni). Questo perchè vi sono delle somme nella disponibilità dell'Ente che vanno spese entro l'anno in corso.
Documento che sarà al centro del prossimo consiglio comunale che il presidente Pino Longo dovrebbe convocare per la prossima settimana.
Intanto sarebbe in arrivo una "boccata d'ossigeno" per una trentina di disoccupati residenti nel comune di Lipari. A dicembre dovrebbero essere assunti dal comune una trentina di operai (con contratto della durata di 30 giorni). Questo perchè vi sono delle somme nella disponibilità dell'Ente che vanno spese entro l'anno in corso.
Auto in fiamme a Lami. Probabile un corto circuito. Illeso il conducente.
Un corto circuito all'interno del vano motore dovrebbe essere il motivo che ha scatenato l'incendio ieri sera intorno alle 20 e 30 sulla mini-cooper di proprietà di Tony Saltalamacchia.
L'apprezzato professionista liparese stava con la sua auto raggiungendo la località di Lami quando ha visto uscire le fiamme dall'areatore del suo mezzo.
Fiamme che in pochi istanti si sono progate ma che, per fortuna, non hanno creato alcun danno al conducente. Nulla da fare per l'auto che, come si può vedere dalla foto a sinistra èandata praticamente carbonizzata sia nella parte anteriore che all'interno.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco
L'auto, rispetto al punto dove si è sviluppato l'incendio (foto a destra), si trova al momento posteggiata sulla corsia opposta.
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