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mercoledì 10 novembre 2010

Tirrenia, proclamato uno sciopero di 24 ore per lunedì 22 novembre

Un nuovo potenziale acquirente si fa avanti per Tirrenia. È la società creata dagli armatori napoletani Gianluigi Aponte, Emanuele Grimaldi e Vincenzo Onorato proprio allo scopo di rilevare la compagnia marittima in liquidazione. Cattive notizie in arrivo, invece, per i lavoratori e anche per i viaggiatori: a dicembre parte infatti una cassa integrazione straordinaria a rotazione per oltre 700 marittimi e i sindacati hanno per questo annunciato uno sciopero di 24 ore per il 22 novembre.
A partire dal primo dicembre, e per sei mesi (fino al 31 maggio 2011), Tirrenia metterà in cassa integrazione straordinaria (cigs) 722 marittimi: secondo quanto risulta da un documento di Federlinea, l'associazione dell'armamento di linea cui aderisce la compagnia marittima, sarà applicato un criterio di rotazione, per cui il ricorso medio giornaliero alla cigs sarà di 172 persone, con punta massima di 230 unità. one entro la fine di gennaio.
Immediata la reazione dei sindacati, che hanno subito annunciato uno sciopero di 24 ore per il 22 novembre. Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti trovano «inaccettabile la decisione unilaterale dell'avvio formale della cigs», spiegando che a pagare il contenimento dei costi operativi sono così solo i lavoratori e che «il ricorso alla cigs non fa che complicare la procedura di privatizzazione». I sindacati tornano inoltre a chiedere al Governo di mantenere gli impegni presi.
Viene invece accolta come una buona notizia l'annuncio della nuova cordata pronta a rilevare Tirrenia. La società, denominata 'Compagnia italiana di navigazionè, nasce all'insegna della napoletanità: i tre armatori sono stati infatti spinti a crearla dalla «condivisione delle radici napoletane» e dal «profondo attaccamento alla città», e puntano «a preservare il patrimonio che l'azienda rappresenta per il tessuto socio-economico locale, sia in termini di impatto occupazionale che di redditi distribuiti». L'obiettivo è «strutturare una società autonoma e indipendente, dotata di una propria governance – spiega una nota congiunta -, che possa operare in modo efficiente ed orientato al mercato, supportata dal know how e dalle competenze di tutti i soci.

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