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sabato 13 novembre 2010

Ginostra: abbandono..rapuddi e pani caliatu (Lettera di Lo Schiavo di Marevivo)

Una lettera è stata inviata da Riccardo Lo Schiavo di Marevivo al sindaco di Lipari e p. c. a Franco Gabrielli Capo Dip. Protezione Civile e Commissario Emergenza Stromboli, al Prefetto di Messina e al Comandante del Circomare Lipari.

Ginostra: abbandono.. rapuddi e pani caliatu….
Egregio sig. Sindaco,
stamattina, dopo cinque giorni di isolamento, un aliscafo di linea ha ripristinato i normali collegamenti con la frazione di Ginostra.
I Ginostresi ancora una volta non hanno creato allarmi, né hanno “disturbato” le Istituzioni chiedendo l’invio di mezzi speciali per essere riforniti di quei beni di prima necessità che per forza di cose sono scarseggiati: si sono invece arrangiati, raccogliendo verdure selvatiche – i rapuddi - e consumando le scorte di pane caliatu, cioè tostato, quindi hanno pazientemente atteso, in silenzio, che le condizioni del mare migliorassero.
Le angosce e preoccupazioni sono invece scaturite dall’ufficializzazione della notizia che l’impresa cui erano stati conferiti i lavori per il ripristino del respingente, e del relativo grigliato, per l’attracco degli aliscafi, non eseguirà più tali interventi.
Sorge spontaneo chiedersi come sia possibile che tale ditta - stando a quanto scritto nella Sua Ordinanza n°101,del -1ott 2010, “si è dichiarata IMMEDIATAMENTE disponibile all’esecuzione dei lavori…”e invece, peraltro dopo oltre un mese, vi ha rinunciato…
Ma dott. Bruno certamente converrà che “scaricare” tutta la responsabilità sulla ditta sarebbe frutto di un’analisi eccessivamente superficiale.
Bisogna invece chiedersi come sia possibile che Lei, non solo nella qualità di Sindaco, ma rivestendo diverse autorevoli cariche fra cui quelle di Funzionario delegato dell’emergenza Stromboli, nonché di Commissario per la gestione ticket, disponendo dunque di ingenti risorse economiche nonché di ampi poteri esecutivi, non sia “riuscito” dalla scorsa primavera ad oggi a “far saldare una trave metallica al respingente dell’aliscafo”! perché in fondo questa è la priorità.
Com’è possibile che durante l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del pontile (protrattisi per tutta l’estate e oltre) non è stato ordinato - peraltro nonostante pure i continui solleciti del Circomare Lipari - come PRIORITA’ il ripristino della piena sicurezza e funzionalità del respingente?
Con l’inverno ormai alle porte, dopo che La Protezione Civile Nazionale si è prodigata con i suoi uomini, i suoi progettisti, nonché investendo considerevoli somme, il pontile di Ginostra rischia di essere reso inutilizzabile alla prima vera mareggiata, e la comunità di essere condannata all’isolamento, e al pericolo non essendo garantite adeguate vie di fuga in caso di emergenza, per… una saldatura!!!
Ovviamente tutto ciò è inverosimile!
Tutto ciò premesso si chiede di saper Se e quali iniziative intende intraprendere per scongiurare quanto paventato e di voler valutare l’opportunità di inviare immediatamente, magari autorizzando all’attracco la nave che effettua il trasporto dei rifiuti ( se non ricordo male una analoga iniziativa venne presa per fare giungere dalla terraferma in una delle isole “maggiori” un carico di fuochi d’artificio in occasione di una festa patronale..) degli operai che, in attesa della fatidica saldatura.., spostino in zona protetta dalle mareggiate i parabordi in gomma, lamiere, ferrosi vari e soprattutto la trave metallica divelta che ancora oggi non è scomparsa fra i flutti grazie alla previdente iniziativa di un ginostrese che domenica scorsa aveva provveduto ad assicurarla alla meno peggio con una grossa fune….
Ringraziandola per la Sua costante attenzione alle problematiche di Ginostra, Le porgo i più cordiali saluti.
Prof. Riccardo Lo Schiavo
Delegato Generale MAREVIVO
Ginostra-Stromboli

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