(MARCO SALTALAMACCHIA) Ieri, abbiamo partecipato, aderendovi sia pure virtualmente, ai funerali della frazione di Acquacalda ed abbiamo ascoltato le diverse "laudatio funebris" che sono state pronunciate.
Tutte giuste e sacrosante, tuttavia ve ne è una che non ci aiuta ad "elaborare il lutto" ed è quella del nostro sindaco Mariano Bruno.
Prendiamo atto della lunga lista di milioni di euro (oltre cinquemilioni) che sono stati messi a disposizione (mai dal Comune, sempre da altri enti, come il Ministero dell´Interno, dell´Ambiente, dalla Protezione Civile e dalla Provincia) per risolvere i problemi di Acquacalda.
Tuttavia ci è obbligo dire che "Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur", mentre a Roma si discute Sagunto viene espugnata.
Qui il punto non è stabilire se siano esistenti i fondi per poter intervenire ma se essi vengano utilizzati correttamente e tempestivamente. Non ci si può nascondere dietro il dito pilatesco della responsabilità altrui e della consolazione attraverso la possibile rivalsa legali sulle eventuali malefatte di tecnici incompetenti e ditte furbe.
Qui il punto è che se la casa brucia e ci si trova sul posto, non basta chiamare i pompieri, bisogna darsi aiuto e correre ai ripari e non ci basta dire che i pompieri sono arrivati in ritardo e che faremo un´indagine per stabilire le responsabilità.
Esiste una responsabilità legale ed esiste una responsabilità civile e politica ed è di questo che stiamo parlando.
Questi gli argomenti di Mariano Bruno::
1. Presenza di un contenzioso fra ditta appaltante e Comune
2. Apparente impossibilità per il Comune di procedere a nuova gara finché il precedente contenzioso non sia risolto
3. Esistenza di un fondo residuo di circa 780.000 € (1.480.000 - 700.000, che corrispondono agli 840.000 comprensivi dell´IVA)
4. Esistenza di un secondo finanziamento (Ministero Ambiente) di 2.000.000€ da attivare a completamento.
A questo punto la vera questione è la seguente: può il Comune procedere a nuova gara nelle more dell´esito del processo in corso?
La risposta è si, lo può. Il rischio è solo finanziario, ovvero se il Comune perdesse la causa (nei suoi tre gradi di giudizio, cioè fra non meno di sei anni) dovrebbe pagare alla Ditta probabilmente dei danni che potremmo valutare tipicamente attorno il 10% dei lavori non eseguiti, più gli interessi ed il saldo dei costi sostenuti fino alla sospensione dei lavori) ma che sicuramente sono nell´ordine di qualche centinaio di migliaio di euro.
Questi costi andrebbero accantonati fino a conclusione del processo, ma io ritengo che il Comune sia già libero di procedere a nuovo appalto per il completamento dei lavori utilizzando i fondi residui.
Naturalmente se la vincesse (ipotesi che ci appare la più probabile) si troverebbe la disponibilità di una somma utile al completamento dei lavori (o di altri possibili lavori).
La soluzione?
1. Accantonare una somma prudenziale legata all´esito del processo. (il 10% del lavoro residuo è sicuramente prudenziale)
2. Procedere immediatamente a nuovo appalto per il completamento secondo il progetto già approvato e fino a completo utilizzo dei fondi esistenti.
Il vero problema è che il Sindaco e la Giunta non desiderano rischiare di trovarsi (anche fra sei anni) nella situazione di essere condannati al pagamento dei danni e di non essere in grado di rispondere alla stessa, senza considerare le possibili implicazioni patrimoniali personali degli amministratori e della Direzione Lavori (che credo potrebbero essere chiamati a rispondere in solido dal TAR o da altre istituzioni).
Anche se l´ipotesi di una condanna è remota, appare in tutta chiarezza che si preferisce non toccare il denaro in attesa dell´esito del processo.
Non è la soluzione. Soprattutto se una Amministrazione dovesse sistematicamente agire in questo modo, immobilizzando fondi pubblici per il timore di trovarsi senza disponibilità nel caso di una condanna, andremmo alla paralisi. Cosa che sta avvenendo.
Questa è la responsabilità civile di una Amministrazione che ha il dovere di agire come lo farebbe ogni buon padre di famiglia e non dietro i bizantinismi di responsabilità legali che nessuno può più accettare.
E se non si ha il coraggio civile di affrontare queste responsabilità civili, vanno tratte le necessarie conseguenze politiche di questo comportamento, facendosi da parte.
Marco Saltalamacchia
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venerdì 4 dicembre 2009
"Cara Maestra... grazie per aver amato, accettato e educato i nostri figli in un clima di armonia e serenità". Lettera aperta di Gesuele Fonti
Riceviamo questa "lettera aperta" da parte del signor Gesuele Fonti e pubblichiamo:
Cara Maestra,
Ho letto l’accorata nota di Assuntina, e credimi, stentavo ad immaginare che così fosse potuto accadere.
Ho il piacere conoscerti personalmente essendo stato uno dei fortunati genitori ad averti educatrice dei propri figli.
Mentre scrivo queste poche righe dalla scrivania di mio figlio, di fronte a me, appeso alla parete, vi è un quadretto con all’intermo un ricamo con inciso il nome e la data di nascita di mio figlio. Tuo dono a conclusione del periodo di asilo, e come posso dimenticare le bellissime recite di Natale in chiesa, oppure, l’istruzione data ai miei figli preparati alla prima elementare con sensibilità e garbo.
Come posso oggi non soffrire insieme a Te in questo particolare momento e allo stesso tempo provare vergogna per l’accaduto.
Purtroppo oggi siamo sopraffatti dai clamori di notizie che ci angosciano e disorientano e ci fanno perdere di vista l’amore, la fratellanza e la solidarietà.
Mi sembra giusto evidenziare l'esistenza di situazioni che devono fare ritrovare a tutti la fiducia nel futuro.
La maestra dell'asilo di Pianoconte in tanti anni di insegnamento è andata ben oltre i doveri e i compiti a Lei assegnati. La disponibilita', l'amore, la sensibilita' e la fantasia con cui ha seguito la crescita dei nostri bambini, rappresentano un grande dono per i nostri figli e un esempio da seguire per noi genitori.
Vorrei quindi ringraziarTi per aver amato, accettato e educato i nostri figli in un clima di armonia e serenità.
Da cristiano non posso che dire: SIGNORE PERDONALI PERCHE’ NON SANNO QUALLO CHE FANNO, ma allo stesso tempo, forza maestra, coraggio, torna presto i ragazzi Ti aspettano e se qualcuno la pensa in modo diverso, non ti curar di loro ma guarda e passa.
Con incondizionata stima
Gesuele Fonti
Cara Maestra,
Ho letto l’accorata nota di Assuntina, e credimi, stentavo ad immaginare che così fosse potuto accadere.
Ho il piacere conoscerti personalmente essendo stato uno dei fortunati genitori ad averti educatrice dei propri figli.
Mentre scrivo queste poche righe dalla scrivania di mio figlio, di fronte a me, appeso alla parete, vi è un quadretto con all’intermo un ricamo con inciso il nome e la data di nascita di mio figlio. Tuo dono a conclusione del periodo di asilo, e come posso dimenticare le bellissime recite di Natale in chiesa, oppure, l’istruzione data ai miei figli preparati alla prima elementare con sensibilità e garbo.
Come posso oggi non soffrire insieme a Te in questo particolare momento e allo stesso tempo provare vergogna per l’accaduto.
Purtroppo oggi siamo sopraffatti dai clamori di notizie che ci angosciano e disorientano e ci fanno perdere di vista l’amore, la fratellanza e la solidarietà.
Mi sembra giusto evidenziare l'esistenza di situazioni che devono fare ritrovare a tutti la fiducia nel futuro.
La maestra dell'asilo di Pianoconte in tanti anni di insegnamento è andata ben oltre i doveri e i compiti a Lei assegnati. La disponibilita', l'amore, la sensibilita' e la fantasia con cui ha seguito la crescita dei nostri bambini, rappresentano un grande dono per i nostri figli e un esempio da seguire per noi genitori.
Vorrei quindi ringraziarTi per aver amato, accettato e educato i nostri figli in un clima di armonia e serenità.
Da cristiano non posso che dire: SIGNORE PERDONALI PERCHE’ NON SANNO QUALLO CHE FANNO, ma allo stesso tempo, forza maestra, coraggio, torna presto i ragazzi Ti aspettano e se qualcuno la pensa in modo diverso, non ti curar di loro ma guarda e passa.
Con incondizionata stima
Gesuele Fonti
Finocchiaro nuovo capogruppo di Forza Italia e parte la richiesta di azzeramento della giunta
COMUNICATO STAMPA
In data 03/12/2009 il gruppo di consiglieri di Forza Italia si è riunito per procedere alla elezione del nuovo capogruppo, stante le dimissioni del consigliere Antonio Casilli.
Il gruppo dei consiglieri (Casilli-Mirabito-Finocchiaro-Cincotta-Rifici-Famularo) si è, all'unanimità, espresso sul nome del Dott. Lelio Finocchiaro.
Il gruppo, preso atto della nomina, ha dato mandato al nuovo capogruppo di presentare una richiesta al Sindaco
Lelio Finocchiaro (capogruppo di Forza Italia)
LA LETTERA INOLTRATA AL DOTT. BRUNO
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Il sottoscritto consigliere comunale Dott. Lelio Finocchiaro, in nome e per conto dei sei consiglieri di Forza Italia, di cui è nuovo capogruppo in seguito alle dimissioni del collega Casilli, in considerazione della particolare situazione venutasi a creare nell'ambito del rapporto amministrazione-maggioranza, dovuta ad episodi nati da reciproche incomprensioni,
chiede alla S.V.
di volersi adoperare con forza e sollecitudine affinchè, di concerto con le altre forze politiche che sostengono la maggioranza, si proceda ad una riconsiderazione del programma di fine legislatura.
Tale passaggio comporta, a giudizio del gruppo, un non solo auspicabile, ma necessario azzeramento della Giunta Comunale, unico provvedimento idoneo a superare l'attuale momento di stallo per affrontare con gli giusti stimoli tutti quei problemi, grandi e piccoli, che non possono più aspettare che beghe interne ai partiti ritardino la loro risoluzione.
Si resta naturalmente a disposizione qualora si ritenessero utili ulteriori approfondimenti o scambio di proposte.
Distintamente
Dott. Lelio Finocchiaro
capogruppo Forza Italia
In data 03/12/2009 il gruppo di consiglieri di Forza Italia si è riunito per procedere alla elezione del nuovo capogruppo, stante le dimissioni del consigliere Antonio Casilli.
Il gruppo dei consiglieri (Casilli-Mirabito-Finocchiaro-Cincotta-Rifici-Famularo) si è, all'unanimità, espresso sul nome del Dott. Lelio Finocchiaro.
Il gruppo, preso atto della nomina, ha dato mandato al nuovo capogruppo di presentare una richiesta al Sindaco
Lelio Finocchiaro (capogruppo di Forza Italia)
LA LETTERA INOLTRATA AL DOTT. BRUNO
Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari
Il sottoscritto consigliere comunale Dott. Lelio Finocchiaro, in nome e per conto dei sei consiglieri di Forza Italia, di cui è nuovo capogruppo in seguito alle dimissioni del collega Casilli, in considerazione della particolare situazione venutasi a creare nell'ambito del rapporto amministrazione-maggioranza, dovuta ad episodi nati da reciproche incomprensioni,
chiede alla S.V.
di volersi adoperare con forza e sollecitudine affinchè, di concerto con le altre forze politiche che sostengono la maggioranza, si proceda ad una riconsiderazione del programma di fine legislatura.
Tale passaggio comporta, a giudizio del gruppo, un non solo auspicabile, ma necessario azzeramento della Giunta Comunale, unico provvedimento idoneo a superare l'attuale momento di stallo per affrontare con gli giusti stimoli tutti quei problemi, grandi e piccoli, che non possono più aspettare che beghe interne ai partiti ritardino la loro risoluzione.
Si resta naturalmente a disposizione qualora si ritenessero utili ulteriori approfondimenti o scambio di proposte.
Distintamente
Dott. Lelio Finocchiaro
capogruppo Forza Italia
E' ora che la gente prenda coscienza di quello che sta accadendo...apriamo le nostre menti all'essenzialità della vita (di A. Falanga)
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Direttore,
vivo fuori Lipari ormai da molti anni, ma ogni volta che torno, oppure leggo le notizie dalle isole, non posso che indignarmi e rimanere profondamente colpita da quello che sta accadendo alla società eoliana.
Non conosco bene la vicenda, ma da quello che ho letto, capisco che siamo giunti ad un punto di non ritorno, in cui c'è davvero necessità di qualcosa che scuota le coscienze di tutti. Non si può fare una battaglia verso una povera donna, provata dalla malattia, credendo ottusamente che questo possa nuocere al contributo educativo dato agli alunni. Ma questi genitori fanno i conti con le loro coscienze? Si preoccupano di sostenere le educatrici dei loro figli, in un percorso educativo che sta diventando sempre più difficoltoso, o guardano solo all'esteriorità, seguendo pregiudizi di sapore medievale. Ecco, è questo che mi preoccupa. Il peso quasi esclusivo che si dà all'apparire a scapito dell'essere, la fatica che si spende in battagli assurde, spaventose e discriminatorie a scapito del sostegno e della tolleranza verso i meno fortunati della nostra società.
Comunque, quest'ultimo episodio è sintomatico di un malessere di quella parte della società eoliana che spreca le proprie energie in battaglie di questo tipo e, invece, non si arrabbia e non reagisce verso tutto ciò che a livello sociale, politico, economico sta accadendo a Lipari. Bisognerebbe scendere in piazza ogni giorno per tutti i problemi che attanagliano le isole, per i trasporti carenti e non rispondenti alle esigenze dei cittadini, per le strade piene di buche, che sono tali da anni, per l'incuria generalizzata, per le strade dell'isola piene d'erbacce, per le spiagge mal tenute e abbandonate al più triste degrado, per l'incapacità di mettere in atto una precisa politica di programmazione turistica e culturale. Credo sia ora che la gente prenda coscienza di quello che sta accadendo, che i giovani si riapproprino del proprio destino e facciano sentire la loro voce attraverso associazioni, centri di incontro che possano diventare fucine di idee, e possano servire da spinte collaborative e da illuminato controllo sulle scelte dell'amministrazione, nell'ottica di abbandonare l'interesse privato e sviluppare una visione più ampia del bene comune.
Naturalmente, questo è lo sfogo di chi guarda alle Eolie dal di fuori, ma anche di chi non riesce ad arrendersi alla rassegnazione, all'abbandono di ogni forma di lotta, all'accettazione passiva di ogni decisione politica presa sopra le teste dei cittadini.
Sperando che sempre più gente possa dare sostegno e solidarietà a chiunque combatta battaglie di spessore, come quelle della cara amica Assuntina, auguro a tutti un Buon Natale e propongo a tutti i lettori un proposito per l'anno nuovo: apriamo le nostre menti all'essenzialità della vita, senza lasciarci abbagliare dalle falsità che quotidianamente ci vengono proposte e viviamo facendoci guidare sempre dalla nostra coscienza e onestà intellettuale.
Antonella Falanga
Gentile Direttore,
vivo fuori Lipari ormai da molti anni, ma ogni volta che torno, oppure leggo le notizie dalle isole, non posso che indignarmi e rimanere profondamente colpita da quello che sta accadendo alla società eoliana.
Non conosco bene la vicenda, ma da quello che ho letto, capisco che siamo giunti ad un punto di non ritorno, in cui c'è davvero necessità di qualcosa che scuota le coscienze di tutti. Non si può fare una battaglia verso una povera donna, provata dalla malattia, credendo ottusamente che questo possa nuocere al contributo educativo dato agli alunni. Ma questi genitori fanno i conti con le loro coscienze? Si preoccupano di sostenere le educatrici dei loro figli, in un percorso educativo che sta diventando sempre più difficoltoso, o guardano solo all'esteriorità, seguendo pregiudizi di sapore medievale. Ecco, è questo che mi preoccupa. Il peso quasi esclusivo che si dà all'apparire a scapito dell'essere, la fatica che si spende in battagli assurde, spaventose e discriminatorie a scapito del sostegno e della tolleranza verso i meno fortunati della nostra società.
Comunque, quest'ultimo episodio è sintomatico di un malessere di quella parte della società eoliana che spreca le proprie energie in battaglie di questo tipo e, invece, non si arrabbia e non reagisce verso tutto ciò che a livello sociale, politico, economico sta accadendo a Lipari. Bisognerebbe scendere in piazza ogni giorno per tutti i problemi che attanagliano le isole, per i trasporti carenti e non rispondenti alle esigenze dei cittadini, per le strade piene di buche, che sono tali da anni, per l'incuria generalizzata, per le strade dell'isola piene d'erbacce, per le spiagge mal tenute e abbandonate al più triste degrado, per l'incapacità di mettere in atto una precisa politica di programmazione turistica e culturale. Credo sia ora che la gente prenda coscienza di quello che sta accadendo, che i giovani si riapproprino del proprio destino e facciano sentire la loro voce attraverso associazioni, centri di incontro che possano diventare fucine di idee, e possano servire da spinte collaborative e da illuminato controllo sulle scelte dell'amministrazione, nell'ottica di abbandonare l'interesse privato e sviluppare una visione più ampia del bene comune.
Naturalmente, questo è lo sfogo di chi guarda alle Eolie dal di fuori, ma anche di chi non riesce ad arrendersi alla rassegnazione, all'abbandono di ogni forma di lotta, all'accettazione passiva di ogni decisione politica presa sopra le teste dei cittadini.
Sperando che sempre più gente possa dare sostegno e solidarietà a chiunque combatta battaglie di spessore, come quelle della cara amica Assuntina, auguro a tutti un Buon Natale e propongo a tutti i lettori un proposito per l'anno nuovo: apriamo le nostre menti all'essenzialità della vita, senza lasciarci abbagliare dalle falsità che quotidianamente ci vengono proposte e viviamo facendoci guidare sempre dalla nostra coscienza e onestà intellettuale.
Antonella Falanga
E' nato Ciao Romaneapolis "la porta del Mediterraneo".
Per maggiori informazioni visitate http://www.romaneapolis.tv/ o contattate il Contact Center allo 06/49272897 o scrivete una mail a: roma@lauro.it
Vi ricordiamo, inoltre, che è stato pubblicato "Ischia, l’Isola del Verde e del Benessere" - Manifesto di programma -Una iniziativa dell'on. Salvatore Lauro (Presidente Arcipelago Campano)Il manifesto per Ischia "L'isola del verde e del benessere" è visibile su www.salvatorelauro.com/ischia
Oggi è Santa Barbara. Solenne celebrazione nella chiesa di San Pietro a Lipari
Ricorre oggi la festività di Santa Barbara, patrona marinai e dei vigili del fuoco.
Una Santa Messa è stata celebrata questa mattina alle 10,00 nella Parrocchia di San Pietro da Mons. Gaetano Sardella.
Il video della parte introduttiva della Santa Messa:
Una Santa Messa è stata celebrata questa mattina alle 10,00 nella Parrocchia di San Pietro da Mons. Gaetano Sardella.
Il video della parte introduttiva della Santa Messa:
Quali sono i benefici per i cittadini della privatizzazione del servizio idrico? (di Aldo Natoli)
(Aldo Natoli) Leggendo giornalmente i quotidiani regionali osservo che tutti i Comuni della Sicilia si sono apertamente dichiararti contrari alla privatizzazione del servizio idrico, sia perchè i costi del servizio privatizzato sarebbero più onerosi per i cittadini, sia perché l’acqua è un bene primario di utilità pubblica.
Il Comune di Lipari, unico e primo tra i Comuni siciliani, ha deciso che tale servizio deve essere privatizzato , tant’è che è stata bandita una gara per l’assegnazione.
Non dubito che per l’Amministrazione Comunale l’interesse dei cittadini è prioritario ad ogni altro aspetto, ma mi permetto chiedere agli Amministratori di spiegare a noi cittadini attraverso la stampa, o un manifesto, o quant’altro ritengono di loro gradimento, quali sono i benefici che dalla privatizzazione del servizio idrico ne avremo noi cittadini
Il Comune di Lipari, unico e primo tra i Comuni siciliani, ha deciso che tale servizio deve essere privatizzato , tant’è che è stata bandita una gara per l’assegnazione.
Non dubito che per l’Amministrazione Comunale l’interesse dei cittadini è prioritario ad ogni altro aspetto, ma mi permetto chiedere agli Amministratori di spiegare a noi cittadini attraverso la stampa, o un manifesto, o quant’altro ritengono di loro gradimento, quali sono i benefici che dalla privatizzazione del servizio idrico ne avremo noi cittadini
Judo: Eoliani alla finale del "Gran Prix Sicilia 2009"
Martedì 8 dicembre 2009 si disputerà a Messina al Palarescifina la finale del Gran Prix Sicilia 2009.
La competizione corona un circuito di gare fatte in Sicilia nel corso del 2009 dove i punteggi ottenuti nelle stesse, danno diritto a partecipare alla finale per la conquista del Trofeo Sicilia 2009.
La gara è riservata alle classi : Esordienti B – Cadetti – Juniores
Per lo Sporting Club Judo Lipari hanno ottenuto il diritto di partecipare alla finale i seguenti atleti.
Classe Esordienti B: Federica Finocchiaro kg 44, Francesca Russo kg +70 e Francesca Merlino +70, anche se quest’ultima non parteciperà alla finale.
Classe Cadetti: Cassandra Finocchiaro kg 63, Alessandro Vitagliana kg 60.
La competizione corona un circuito di gare fatte in Sicilia nel corso del 2009 dove i punteggi ottenuti nelle stesse, danno diritto a partecipare alla finale per la conquista del Trofeo Sicilia 2009.
La gara è riservata alle classi : Esordienti B – Cadetti – Juniores
Per lo Sporting Club Judo Lipari hanno ottenuto il diritto di partecipare alla finale i seguenti atleti.
Classe Esordienti B: Federica Finocchiaro kg 44, Francesca Russo kg +70 e Francesca Merlino +70, anche se quest’ultima non parteciperà alla finale.
Classe Cadetti: Cassandra Finocchiaro kg 63, Alessandro Vitagliana kg 60.
Antenne di telefonia mobile. L'intervento di Roberto Piemonte
Riceviamo dal signor Roberto Piemonte e pubblichiamo:
In merito al comunicato stampa dei Consiglieri comunali Lo Cascio, Sabatini, Centorrino e Biviano, relativo al piano delle antenne per la telefonia mobile, oltre che manifestare, ovviamente, il mio rammarico per l'insipienza dei Consiglieri di maggioranza che hanno bocciato l'emendamento presentato, voglio aggiungere che verso la fine del mese di Dicembre dell'anno 2008, pur non essendo un tecnico, leggendo sommariamente la normativa, ho predisposto una bozza di regolamento per le antenne di telefonia mobile che consegnai personalmente al sig. Pino Longo, Presidente del Consiglio Comunale, con l'auspicio che tale documento fosse sottoposto al vaglio dei tecnici per poi procedere, in tempi brevi, alla predisposizione di un atto da sottoporre al Consiglio Comunale.
Non ebbi più notizie in merito.
Diversi mesi dopo, proprio in occasione di quel Consiglio Comunale (per intenderci quello in cui fu presentata la mozione) indicato gli scriventi Consiglieri dell'odierno comunicato stampa, consegnai lo stesso documento, ossia questa bozza di regolamento che mi ero permesso di approntare, al Consigliere Centorrino.-
Vorrei dunque ricordare, agli stessi Consiglieri, che se il documento, a suo tempo da me predisposto, è ancora degno di nota di trasmetterlo immediatamente al Sindaco visto che il primo cittadino si è impegnato ad affrontare e risolvere la problematica.-
Spero di aver fornito un modesto contributo alla risoluaizone di un problema che più volte è stato posto all'attenzione ma che ad oggi, nonostante la sua importanza, non ha trovato ancora soluzione.-
Roberto Piemonte
Non ebbi più notizie in merito.
Diversi mesi dopo, proprio in occasione di quel Consiglio Comunale (per intenderci quello in cui fu presentata la mozione) indicato gli scriventi Consiglieri dell'odierno comunicato stampa, consegnai lo stesso documento, ossia questa bozza di regolamento che mi ero permesso di approntare, al Consigliere Centorrino.-
Vorrei dunque ricordare, agli stessi Consiglieri, che se il documento, a suo tempo da me predisposto, è ancora degno di nota di trasmetterlo immediatamente al Sindaco visto che il primo cittadino si è impegnato ad affrontare e risolvere la problematica.-
Spero di aver fornito un modesto contributo alla risoluaizone di un problema che più volte è stato posto all'attenzione ma che ad oggi, nonostante la sua importanza, non ha trovato ancora soluzione.-
Roberto Piemonte
giovedì 3 dicembre 2009
Pensieri....funesti!
Guardando il "corteo funebre di Acquacalda" mi sono chiesto: "Ma è solo il funerale di Acquacalda?".
Oppure, e se così fosse forse lo si sarebbe potuto "celebrare" in modo collettivo, è anche il funerale di Marina Corta, degli ex lavoratori della pomice, della voglia di divertirsi e divertire a Carnevale, dell'amore per lo sport e per i giovani dei temerari della Ludica Lipari, dei ragazzi di Alicudi e Filicudi che non riescono a raggiungere Lipari per il sacrosanto diritto allo studio ?
E forse non solo di questi?
Oppure, e se così fosse forse lo si sarebbe potuto "celebrare" in modo collettivo, è anche il funerale di Marina Corta, degli ex lavoratori della pomice, della voglia di divertirsi e divertire a Carnevale, dell'amore per lo sport e per i giovani dei temerari della Ludica Lipari, dei ragazzi di Alicudi e Filicudi che non riescono a raggiungere Lipari per il sacrosanto diritto allo studio ?
E forse non solo di questi?
Santa Marina Salina. Il 9 e 10 dicembre il 1° "Mercatino artigianale di Natale"
COMUNICATO STAMPA
La Parrocchia Maria SS. Addolorata, in collaborazione con il Comune di Santa Marina Salina, e con l’ausilio di numerosi volontari, ha organizzato per i giorni 09 e 10 Dicembre 2009 il “1° Mercatino artigianale di Natale”. L’iniziativa ha lo scopo di raccogliere fondi per la Parrocchia, affinché possa dotare di strumenti, giochi utili, libri e quant’altro per l’oratorio frequentato da numerosi ragazzi. “Il Mercatino” non vuole essere solo una raccolta di fondi, ma, negli intenti dell’organizzazione,deve diventare soprattutto un momento di aggregazione sociale, che veda il coinvolgimento di mamme, bambini, giovani e adulti. Durante le due giornate si potrà contribuire all’iniziativa benefica ,acquistando gli oggetti di artigianato, usato,libri, gustando le caldarroste e il vino rosso di Salina o dolci fatti in casa, sulle soavi note dei canti della tradizione natalizia. Inoltre sono previsti momenti di animazione laboratori artigianali per i bambini.
L’esperimento, che assume particolare rilievo nel periodo natalizio, non si esaurirà con la fine delle festività, bensì dovrà diventare un appuntamento fisso nelle attività di aggregazione sociale dell’isola, una sorta di “magazzino delle idee” o “culla della creatività” del nostro piccolo Comune.
Il 1° Mercatino artigianale di Natale” sarà aperto al pubblico dalle 10.00 alle 22.00 nei giorni 09 e 10 dicembre 2009, nei locali della sala convegni del Comune (adiacenze PTE 118). Vi aspettiamo numerosi!!!
L’Assessore alla Cultura e Spettacolo
Linda V. Sidoti
La Parrocchia Maria SS. Addolorata, in collaborazione con il Comune di Santa Marina Salina, e con l’ausilio di numerosi volontari, ha organizzato per i giorni 09 e 10 Dicembre 2009 il “1° Mercatino artigianale di Natale”. L’iniziativa ha lo scopo di raccogliere fondi per la Parrocchia, affinché possa dotare di strumenti, giochi utili, libri e quant’altro per l’oratorio frequentato da numerosi ragazzi. “Il Mercatino” non vuole essere solo una raccolta di fondi, ma, negli intenti dell’organizzazione,deve diventare soprattutto un momento di aggregazione sociale, che veda il coinvolgimento di mamme, bambini, giovani e adulti. Durante le due giornate si potrà contribuire all’iniziativa benefica ,acquistando gli oggetti di artigianato, usato,libri, gustando le caldarroste e il vino rosso di Salina o dolci fatti in casa, sulle soavi note dei canti della tradizione natalizia. Inoltre sono previsti momenti di animazione laboratori artigianali per i bambini.
L’esperimento, che assume particolare rilievo nel periodo natalizio, non si esaurirà con la fine delle festività, bensì dovrà diventare un appuntamento fisso nelle attività di aggregazione sociale dell’isola, una sorta di “magazzino delle idee” o “culla della creatività” del nostro piccolo Comune.
Il 1° Mercatino artigianale di Natale” sarà aperto al pubblico dalle 10.00 alle 22.00 nei giorni 09 e 10 dicembre 2009, nei locali della sala convegni del Comune (adiacenze PTE 118). Vi aspettiamo numerosi!!!
L’Assessore alla Cultura e Spettacolo
Linda V. Sidoti
L'emendamento al "Piano delle antenne di telefonia mobile" bocciato dalla maggioranza e la promessa di Bruno
Comunicato stampa di Lo Cascio, Sabatini, Centorrino e Biviano
Nel corso della seduta-fiume del consiglio comunale del 30 novembre, come è noto, sono stati presentati numerosi emendamenti che miravano a inserire azioni e stanziare fondi per iniziative nell’interesse del nostro Comune, e che sono stati in larghissima parte bocciati dalla maggioranza. Tra questi, la richiesta di stanziare dei fondi (20.000 euro) per la realizzazione di un Piano Regolatore delle Antenne di Telefonia Mobile per il territorio del Comune di Lipari. Da anni assistiamo allo strapotere dei gestori di telefonia mobile, insieme a quello dei privati, che decidono di utilizzare terreni e tetti per la realizzazione di antenne telefoniche in libero arbitrio, in totale assenza di norme e regole certe che vincolino la scelta delle aree e la tipologia delle antenne inserite. Questa è una autentica barbarie, legalizzata, che si rinnova con frequenza allarmante proprio perché il nostro Comune non dispone dell’unico strumento attraverso il quale potrebbe garantire il decoro e la gestione urbanistica del territorio, garantendo indirettamente anche la tutela dei cittadini.
La vicenda non rappresenta una novità: i sottoscritti avevano già presentato in consiglio comunale, mesi fa, una mozione sull’argomento, che è stata ritirata dopo avere ottenuto garanzie sul fatto che questa voce sarebbe stata inserita nel bilancio dell’anno in corso. In sede di votazione del bilancio, sempre mesi fa, si è però appurato che non esisteva alcuna previsione relativa alla realizzazione di questo Piano regolatore delle antenne; in quell’occasione, esponenti della maggioranza hanno affermato che si trattava di una mera dimenticanza, e che si sarebbe potuto intervenire attraverso una variazione al bilancio. L’altroieri, in sede di variazione, ancora una volta questa voce non era prevista e l’unico emendamento al riguardo è però stato votato favorevolmente soltanto dagli scriventi e dai consiglieri Guarino e Longo, finendo per essere bocciato dalla maggioranza.
Tuttavia, il sindaco Bruno ha affermato che, nonostante il voto contrario di parte della sua maggioranza all’emendamento, già dal giorno dopo (ieri) avrebbe dato mandato ai tecnici del Comune di verificare tutte le ipotesi praticabili al fine di pervenire – entro tempi brevi – alla realizzazione di uno strumento di tutela e garanzia, che sia un Piano regolatore, un Regolamento, un’ordinanza o quant’altro. Prendiamo atto dell’impegno assunto pubblicamente, e desideriamo divulgare queste informazioni perché siamo convinti che soltanto attraverso la trasparenza sugli atti di un consiglio comunale si possano realmente garantire i cittadini sull’operato dei propri rappresentanti, dell’amministrazione e sul futuro dei propri diritti, finora negati per assenza di regole, per promesse fatte e non mantenute (oppure chiamiamole “dimenticanze”), e per voti incomprensibilmente contrari di un’ampia parte dei rappresentanti di questa comunità, che evidentemente non ritiene prioritaria l’emergenza di un territorio oggi interamente in mano agli interessi dei gestori della telefonia mobile. Desideriamo infine annunciare la nostra intenzione di procedere a verifiche settimanali sui risultati del lavoro dei tecnici e sui passi concreti intrapresi dall’amministrazione, delle quali intendiamo fornire puntuali aggiornamenti – se gli organi di stampa locali riterranno di ospitarli – ai cittadini interessati. È una questione di civiltà, di diritti di una comunità lesa quotidianamente, che non merita più ulteriori silenzi o “dimenticanze”.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Giacomo Biviano, consigliere comunale del Partito Democratico
Adolfo Sabatini, consigliere comunale di Nuovo Giorno
Rosario Centorrino, consigliere comunale di Eolie nel Cuore
Nel corso della seduta-fiume del consiglio comunale del 30 novembre, come è noto, sono stati presentati numerosi emendamenti che miravano a inserire azioni e stanziare fondi per iniziative nell’interesse del nostro Comune, e che sono stati in larghissima parte bocciati dalla maggioranza. Tra questi, la richiesta di stanziare dei fondi (20.000 euro) per la realizzazione di un Piano Regolatore delle Antenne di Telefonia Mobile per il territorio del Comune di Lipari. Da anni assistiamo allo strapotere dei gestori di telefonia mobile, insieme a quello dei privati, che decidono di utilizzare terreni e tetti per la realizzazione di antenne telefoniche in libero arbitrio, in totale assenza di norme e regole certe che vincolino la scelta delle aree e la tipologia delle antenne inserite. Questa è una autentica barbarie, legalizzata, che si rinnova con frequenza allarmante proprio perché il nostro Comune non dispone dell’unico strumento attraverso il quale potrebbe garantire il decoro e la gestione urbanistica del territorio, garantendo indirettamente anche la tutela dei cittadini.
La vicenda non rappresenta una novità: i sottoscritti avevano già presentato in consiglio comunale, mesi fa, una mozione sull’argomento, che è stata ritirata dopo avere ottenuto garanzie sul fatto che questa voce sarebbe stata inserita nel bilancio dell’anno in corso. In sede di votazione del bilancio, sempre mesi fa, si è però appurato che non esisteva alcuna previsione relativa alla realizzazione di questo Piano regolatore delle antenne; in quell’occasione, esponenti della maggioranza hanno affermato che si trattava di una mera dimenticanza, e che si sarebbe potuto intervenire attraverso una variazione al bilancio. L’altroieri, in sede di variazione, ancora una volta questa voce non era prevista e l’unico emendamento al riguardo è però stato votato favorevolmente soltanto dagli scriventi e dai consiglieri Guarino e Longo, finendo per essere bocciato dalla maggioranza.
Tuttavia, il sindaco Bruno ha affermato che, nonostante il voto contrario di parte della sua maggioranza all’emendamento, già dal giorno dopo (ieri) avrebbe dato mandato ai tecnici del Comune di verificare tutte le ipotesi praticabili al fine di pervenire – entro tempi brevi – alla realizzazione di uno strumento di tutela e garanzia, che sia un Piano regolatore, un Regolamento, un’ordinanza o quant’altro. Prendiamo atto dell’impegno assunto pubblicamente, e desideriamo divulgare queste informazioni perché siamo convinti che soltanto attraverso la trasparenza sugli atti di un consiglio comunale si possano realmente garantire i cittadini sull’operato dei propri rappresentanti, dell’amministrazione e sul futuro dei propri diritti, finora negati per assenza di regole, per promesse fatte e non mantenute (oppure chiamiamole “dimenticanze”), e per voti incomprensibilmente contrari di un’ampia parte dei rappresentanti di questa comunità, che evidentemente non ritiene prioritaria l’emergenza di un territorio oggi interamente in mano agli interessi dei gestori della telefonia mobile. Desideriamo infine annunciare la nostra intenzione di procedere a verifiche settimanali sui risultati del lavoro dei tecnici e sui passi concreti intrapresi dall’amministrazione, delle quali intendiamo fornire puntuali aggiornamenti – se gli organi di stampa locali riterranno di ospitarli – ai cittadini interessati. È una questione di civiltà, di diritti di una comunità lesa quotidianamente, che non merita più ulteriori silenzi o “dimenticanze”.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Giacomo Biviano, consigliere comunale del Partito Democratico
Adolfo Sabatini, consigliere comunale di Nuovo Giorno
Rosario Centorrino, consigliere comunale di Eolie nel Cuore
Io la penso così. Intervista a mister Fulvio Caruso
A margine del "funerale di Acquacalda" abbiamo voluto sentire il parere di Fulvio Caruso, mister della Ludica Lipari, da sempre a contatto con giovani e giovanissimi. Ascoltiamo la sua analisi che parte da Acquacalda, tocca lo sport e la vita sociale:
Pianoconte. Allarme randagismo in località Varisana Sotto. Biviano sollecita intervento immediato
Emergenza randagismo nella frazione di Pianoconte in località Varisana sotto – Richiesta d’ intervento immediato è l'oggetto della nota che il consigliere comunale Giacomo Biviano ha inviato al Sindaco del Comune di Lipari Dott. Mariano Bruno, al Dirigente del IV settore Dott. Domenico Russo, al Resp. Tecnico Uff. Randagismo Geom. Andrea Mazzeo, al Resp. Amm.vo Uff. Randagismo Rag. Fiorella Restuccia, a S.E. il Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci, all'Azienda Sanitaria provinciale – Area Dipartimentale Sanità Pubblica Veterinaria di Messina
IL TESTO:
Gentili Signori,
Come certamente non Vi sarà sfuggito, negli ultimi mesi il problema del randagismo ha assunto i connotati di un’autentica piaga locale, divenuta particolarmente intensa nelle frazioni periferiche dell’isola.
In particolar modo nella Frazione di Pianoconte in località Varisana sotto, si contano ormai a decine i danni procurati da cani randagi ai proprietari di animali domestici e d’allevamento, e altrettanto numerose e diffuse sono le segnalazioni di lamentele per la presenza di gruppi di randagi aggressivi, che possono risultare pericolosi per gli stessi abitanti.
Qui, infatti, la presenza dei suddetti cani fa sì che i cittadini non si sentano più liberi di fruire in tranquillità delle strade e degli spazi pubblici¸ né si sentano più sicuri di mandare in strada i loro figli. I fatti avvenuti in questi ultimi mesi nella suddetta località, dove ci sono state aggressioni oltre che ad animali anche, purtroppo, a bambini e anziani, da un lato aumentano la preoccupazione nella gente, dall’altro mostrano come ancora il nostro comune non sia organizzato e preparato per affrontare tale fenomeno.
Eppure è dell’altro ieri una variazione al bilancio di previsione, approvata dal Consiglio Comunale, che rimpingua il capitolo 1942, dedicato alla Campagna contro il randagismo, di ulteriori € 24.500 che si aggiungono ai 17.500 già previsti. Inoltre, lo stesso Dirigente del IV settore ha dato disposizioni affinchè venga previsto per il prossimo anno una spesa di quasi 80.000 Euro.
Sulle intenzioni dell’Amministrazione di costruire un canile, però, nessuna traccia, nonostante questo sia previsto nel Piano Regolatore Generale in fase di approvazione e nonostante continuiamo a sborsare per il mantenimento di 53 cani presso il rifugio sanitario della Happy Dog di Taurianova (RC) circa € 5.100 al mese (quasi € 100 per ogni cane). E questo solo per il mantenimento, in quanto, per il resto, il problema continua a rimanere drammaticamente irrisolto, nonostante gli aumenti esponenziali delle cifre dovuti principalmente alla mancanza proprio di un canile comunale.
Alla luce dei gravissimi fatti avvenuti a Pianoconte, in località Varisana sotto, urge un intervento immediato da parte delle autorità competenti a salvaguardia dell’incolumità dei nostri cittadini, in particolar modo di bambini e anziani.
Si chiede, pertanto, di intervenire, se il caso anche attraverso una procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario.
Si ricorda, se ce ne fosse bisogno, che negli ultimi mesi nella suddetta località numerosi sono stati i casi di aggressione a persone e animali, con esiti talvolta drammatici.
Certo di un vostro immediato intervento, vista la gravita della situazione esposta, porgo i migliori saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
IL TESTO:
Gentili Signori,
Come certamente non Vi sarà sfuggito, negli ultimi mesi il problema del randagismo ha assunto i connotati di un’autentica piaga locale, divenuta particolarmente intensa nelle frazioni periferiche dell’isola.
In particolar modo nella Frazione di Pianoconte in località Varisana sotto, si contano ormai a decine i danni procurati da cani randagi ai proprietari di animali domestici e d’allevamento, e altrettanto numerose e diffuse sono le segnalazioni di lamentele per la presenza di gruppi di randagi aggressivi, che possono risultare pericolosi per gli stessi abitanti.
Qui, infatti, la presenza dei suddetti cani fa sì che i cittadini non si sentano più liberi di fruire in tranquillità delle strade e degli spazi pubblici¸ né si sentano più sicuri di mandare in strada i loro figli. I fatti avvenuti in questi ultimi mesi nella suddetta località, dove ci sono state aggressioni oltre che ad animali anche, purtroppo, a bambini e anziani, da un lato aumentano la preoccupazione nella gente, dall’altro mostrano come ancora il nostro comune non sia organizzato e preparato per affrontare tale fenomeno.
Eppure è dell’altro ieri una variazione al bilancio di previsione, approvata dal Consiglio Comunale, che rimpingua il capitolo 1942, dedicato alla Campagna contro il randagismo, di ulteriori € 24.500 che si aggiungono ai 17.500 già previsti. Inoltre, lo stesso Dirigente del IV settore ha dato disposizioni affinchè venga previsto per il prossimo anno una spesa di quasi 80.000 Euro.
Sulle intenzioni dell’Amministrazione di costruire un canile, però, nessuna traccia, nonostante questo sia previsto nel Piano Regolatore Generale in fase di approvazione e nonostante continuiamo a sborsare per il mantenimento di 53 cani presso il rifugio sanitario della Happy Dog di Taurianova (RC) circa € 5.100 al mese (quasi € 100 per ogni cane). E questo solo per il mantenimento, in quanto, per il resto, il problema continua a rimanere drammaticamente irrisolto, nonostante gli aumenti esponenziali delle cifre dovuti principalmente alla mancanza proprio di un canile comunale.
Alla luce dei gravissimi fatti avvenuti a Pianoconte, in località Varisana sotto, urge un intervento immediato da parte delle autorità competenti a salvaguardia dell’incolumità dei nostri cittadini, in particolar modo di bambini e anziani.
Si chiede, pertanto, di intervenire, se il caso anche attraverso una procedura di somma urgenza, affinchè vengano catturati i gruppi di cani randagi che da mesi preoccupano gli abitanti della zona e/o di verificare se detti cani siano riconducibili a qualche proprietario.
Si ricorda, se ce ne fosse bisogno, che negli ultimi mesi nella suddetta località numerosi sono stati i casi di aggressione a persone e animali, con esiti talvolta drammatici.
Certo di un vostro immediato intervento, vista la gravita della situazione esposta, porgo i migliori saluti.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
I "funerali" di Acquacalda...tradita ed abbandonata
Si è concluso il "funerale di Acquacalda" con il corteo, composto da un centinaio di persone che, dopo essere partito da Largo San Pio ed aver attraversato il Corso Vittorio Emanuele, ha raggiunto il palazzo municipale di Lipari in via Falcone-Borsellino. In testa al corteo la bara con la "salma di Acquacalda"
Al corteo ha partecipato anche una delegazione della neonata Associazione dei commercianti eoliani. Prima che il corteo partisse abbiamo intervistato il presidente Luca Chiofalo:
L'intervista al sindaco di Lipari, Mariano Bruno:
Qui i partecipanti al corteo, tra i quali in prima fila vi erano Don Gaetano Sardella e Don Giuseppe Mirabito, hanno incontrato il sindaco Mariano Bruno che, dinanzi alle rimostranze dei cittadini, ha elencato tutte le iniziative poste in essere per Acquacalda dalla sua amministrazione.
Una delegazione, poi, insieme al sindaco e ai tecnici comunali, ha raggiunto Porticello per visionare la delicatissima situazione della provinciale che, ufficialmente, è ancora chiusa al traffico.
Al "corteo funebre" dedicheremo a seguire ampi servizi filmati, con una serie di interviste.
Vi proponiamo le interviste realizzate dal collega Peppe Paino prima che partisse il corteo con Don Gaetano Sardella e con il presidente del C.A.S.T.A. Enzo Mottola:
Al corteo ha partecipato anche una delegazione della neonata Associazione dei commercianti eoliani. Prima che il corteo partisse abbiamo intervistato il presidente Luca Chiofalo:
L'intervista al sindaco di Lipari, Mariano Bruno:
Grazie Assuntina...per averci aiutato a riflettere !
Riceviamo dal geometra Gianfranco Guarino e pubblichiamo:
Caro direttore,
ho letto la lettera di Assuntina La Greca, ed ho provato brividi di freddo, purtroppo ho avuto modo nel corso della mia vita, di dover capire, cosa si possa provare in alcune circostanze, è di fronte a ciò che ho letto, mi sono convinto che anche tutti noi siamo gravemente ammalati anche se abbiamo i capelli lunghi, siamo malati di egoismo, di mancanza di rispetto nei confronti degli altri, di paura degli altri, di credere che solo agli altri possano accadere certe cose, etc.
Raggiungendo due obiettivi, fare del male senza nessuna giustificazione e trasmettere anche ai nostri figli, tutte le nostre paure, la nostra ignoranza, tutto lo squallore che ci accompagna nella vita quotidiana, assolutamente creato da noi stessi.
Spero che chi abbia compiuto gli atti descritti nella lettera, provi vergogna e trovi il modo di chiedere scusa.
Voglio ringraziare Assuntina, per avere avuto il coraggio di rendere pubblico un fatto così spiacevole, ed aver aiutato tanti come me a riflettere, come talvolta nella vita si riesce ad essere talmente insensibili e fare del male talvolta senza nemmeno rendersene conto.
Gianfranco Guarino
Caro direttore,
ho letto la lettera di Assuntina La Greca, ed ho provato brividi di freddo, purtroppo ho avuto modo nel corso della mia vita, di dover capire, cosa si possa provare in alcune circostanze, è di fronte a ciò che ho letto, mi sono convinto che anche tutti noi siamo gravemente ammalati anche se abbiamo i capelli lunghi, siamo malati di egoismo, di mancanza di rispetto nei confronti degli altri, di paura degli altri, di credere che solo agli altri possano accadere certe cose, etc.
Raggiungendo due obiettivi, fare del male senza nessuna giustificazione e trasmettere anche ai nostri figli, tutte le nostre paure, la nostra ignoranza, tutto lo squallore che ci accompagna nella vita quotidiana, assolutamente creato da noi stessi.
Spero che chi abbia compiuto gli atti descritti nella lettera, provi vergogna e trovi il modo di chiedere scusa.
Voglio ringraziare Assuntina, per avere avuto il coraggio di rendere pubblico un fatto così spiacevole, ed aver aiutato tanti come me a riflettere, come talvolta nella vita si riesce ad essere talmente insensibili e fare del male talvolta senza nemmeno rendersene conto.
Gianfranco Guarino
mercoledì 2 dicembre 2009
E' l'ignoranza che vi sta mangiando gli occhi (di Assuntina La Greca)
Riceviamo da Assuntina La Greca questa lettera aperta che pubblichiamo:
In questi giorni, che precedono il Natale, che pretendono serenità, bontà, letizia e regali, vorrei che vi soffermaste, cari lettori, a riflettere insieme a me.
E’ una cosa importante, una piccola manciata di secondi che vi rubo ma…credetemi, ne vale la pena!!!
Mi guardo attorno e mi rendo conto sempre più di come essere fratelli...a volte...è soltanto una frase che aggiungiamo al nostro vocabolario, già abbastanza ricco di espressioni, altrettanto, pregevoli come: ESSERE BUONI, ESSERE COMPRENSIVI, ESSERE DOLCI, ESSERE SENSIBILI.
Tutte etichette che ci cuciamo addosso, a regola d'arte ma...il nostro atteggiamento verso gli altri, ahimè...NON CAMBIA!
Li chiamiamo fratelli, ma spesso non ci comportiamo verso di loro con quella comprensione di cui ci riempiamo tanto la bocca o con quella accoglienza che è segno di vera fraternità e che, pur sbandierandola a destra e a sinistra, nella nostra realtà quotidiana, NON ESISTE!!
Il giorno prima “osanniamo” e portiamo sul palmo della mano la maestra d’asilo di nostro figlio, profondendoci in mille complimenti, commuovendoci, se è il caso, per un suo eventuale trasferimento e il giorno dopo, chiamiamo il preside per allontanarla, perché ha i capelli corti, corti e il bambino ha paura!!!
Bene, state attente, care mamme, chiudete i vostri figli in casa perché nell’esatto momento in cui finirò di battere questa lettera, andrò da un qualsiasi parrucchiere e mi farò radere i capelli a zero. Dopodiché, comincerò a girare per le vie di Lipari e frazioni limitrofe.
La verità è che la paura del bimbo è UNA SCUSA.
Ci facciamo scudo di nostro figlio, per mascherare la nostra meschinità e la nostra pochezza d’animo, per non voler ammettere che, la maestra ha il cancro è noi abbiamo paura che ce lo attacchi!!!
Sissignore, avete capito bene, alle soglie del 2010, siamo ancora convinti che il cancro sia una malattia contagiosa, come il colera o peggio ancora, la peste bubbonica.
Siamo così solerti da informarci sul perché questa maestra si trovi all’asilo nonostante sia in malattia, ma non spendiamo un solo secondo per collegarci su di un qualsiasi motore di ricerca (benedetta tecnologia) per informarci sulle esatte caratteristiche di una malattia e i reali effetti delle cure.
Camminate per strada, convinte di essere il non plus ultra dell’intelligenza e contemporaneamente, accanto a voi, si sente uno strano rumore, come lo scroccare che fa una patatina in bocca…E’ L’IGNORANZA CHE VI STA’ MANGIANDO GLI OCCHI!
Vedete, cari amici, io non ce l’ho con gli ignoranti, perché una persona che ignora e, solo, una persona che non sa, per cui, io non ho nulla da potergli recriminare. Io ce l’ho con GLI IGNORANTI PRESUNTUOSI, coloro, cioè, che si ostinano a rimanere nella loro melma…e non si fanno il benché minimo scrupolo a far soffrire una poveretta già così tanto provata.
E come lei, chiediamoci, quanti fratelli sono rimasti ai margini della nostra vita? Quanti fratelli, ancora oggi, si chiedono il perché di quel nostro comportamento così duro e privo d'amore?
E' vero, può anche darsi che abbiano commesso degli errori nei nostri confronti, ma chi di noi non ha mai sbagliato in vita sua??? NESSUNO!!!
Eppure, siamo ugualmente intransigenti con gli altri pur occupando i primi posti in chiesa, pur partecipando a questa o quell'altra iniziativa di beneficenza, mostrandoci solidali con chi ha subito delle tragedie nella propria vita, dispensando baci, abbracci, carezze, a destra e a sinistra, a “mò” di CAPTATIO BENEVOLENTIAE!!!
Siamo indulgenti con le nostre colpe considerandole "umane debolezze", ma quando le riconosciamo nel nostro fratello, giriamo il viso dall'altro lato!!!!
La verità è che ci creiamo l'immagine che più ci conviene mostrare di noi a chi ci osserva, quando invece DENTRO abbiamo il cuore DURO come un panino raffermo di quattro giorni.
Mi dispiace di dover essere proprio io a svelare l’arcano: è inutile che mettete 50€ nella busta del sacerdote che ha detto la messa per quel vostro caro defunto (tra l’altro suo preciso dovere) o vi dite 100 rosari la settimana e poi siete completamente indifferenti ai problemi degli altri, falsi e pure ipocriti. C’è modo e modo di dire le cose. VERGOGNA!!!!
Fortunatamente, mai detto fu sacrosantamente vero più di questo:”MAI FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO”!
Ringrazio, quindi, ed abbraccio, una per una tutte le mamme che, invece, si sono mostrate solidali con la maestra in questione, mandandole addirittura a casa i loro figlioli per trascorrere una giornata spensierata.
E per finire, a tutti voi che mi avete prestato attenzione, voglio fare un regalo, dedicandovi la strofa finale di una canzone:
“INTANTO NOI CI FACCIAMO I REGALI
IL GIORNO CHE E’ NATO CRISTO
ARRICCHIAMO GLI INDUSTRIALI.
E INTANTO NOI CI MANGIAMO I PANETTONI
IL GIORNO CHE E’ NATO CRISTO
DIVENTIAMO PIU’ CICCIONI
LO SAI COS’E’? DOVREMMO STRINGERCI LE MANI.
E’ NATALE TUTTI I GIORNI
O NON E’ NATALE MAI.”
(Carboni e Jovanotti)
Assuntina La Greca
NDD- Un grazie ad Assuntina per aver tirato fuori con la schiettezza di sempre e con lo slancio di generosità (vero) che le appartiene questa "triste" storia.
Una lezione di vita ed un forte messaggio che speriamo venga recepito.
Alla maestra in questione (che crediamo di non conoscere, ma non cambierebbe nulla) un abbraccio forte ed un invito a lottare e a non desistere.
A lottare..contro questa malattia infida, ma aggredibile, e...purtroppo...anche contro gli uomini(non tutti per fortuna) e la loro pochezza!
In questi giorni, che precedono il Natale, che pretendono serenità, bontà, letizia e regali, vorrei che vi soffermaste, cari lettori, a riflettere insieme a me.
E’ una cosa importante, una piccola manciata di secondi che vi rubo ma…credetemi, ne vale la pena!!!
Mi guardo attorno e mi rendo conto sempre più di come essere fratelli...a volte...è soltanto una frase che aggiungiamo al nostro vocabolario, già abbastanza ricco di espressioni, altrettanto, pregevoli come: ESSERE BUONI, ESSERE COMPRENSIVI, ESSERE DOLCI, ESSERE SENSIBILI.
Tutte etichette che ci cuciamo addosso, a regola d'arte ma...il nostro atteggiamento verso gli altri, ahimè...NON CAMBIA!
Li chiamiamo fratelli, ma spesso non ci comportiamo verso di loro con quella comprensione di cui ci riempiamo tanto la bocca o con quella accoglienza che è segno di vera fraternità e che, pur sbandierandola a destra e a sinistra, nella nostra realtà quotidiana, NON ESISTE!!
Il giorno prima “osanniamo” e portiamo sul palmo della mano la maestra d’asilo di nostro figlio, profondendoci in mille complimenti, commuovendoci, se è il caso, per un suo eventuale trasferimento e il giorno dopo, chiamiamo il preside per allontanarla, perché ha i capelli corti, corti e il bambino ha paura!!!
Bene, state attente, care mamme, chiudete i vostri figli in casa perché nell’esatto momento in cui finirò di battere questa lettera, andrò da un qualsiasi parrucchiere e mi farò radere i capelli a zero. Dopodiché, comincerò a girare per le vie di Lipari e frazioni limitrofe.
La verità è che la paura del bimbo è UNA SCUSA.
Ci facciamo scudo di nostro figlio, per mascherare la nostra meschinità e la nostra pochezza d’animo, per non voler ammettere che, la maestra ha il cancro è noi abbiamo paura che ce lo attacchi!!!
Sissignore, avete capito bene, alle soglie del 2010, siamo ancora convinti che il cancro sia una malattia contagiosa, come il colera o peggio ancora, la peste bubbonica.
Siamo così solerti da informarci sul perché questa maestra si trovi all’asilo nonostante sia in malattia, ma non spendiamo un solo secondo per collegarci su di un qualsiasi motore di ricerca (benedetta tecnologia) per informarci sulle esatte caratteristiche di una malattia e i reali effetti delle cure.
Camminate per strada, convinte di essere il non plus ultra dell’intelligenza e contemporaneamente, accanto a voi, si sente uno strano rumore, come lo scroccare che fa una patatina in bocca…E’ L’IGNORANZA CHE VI STA’ MANGIANDO GLI OCCHI!
Vedete, cari amici, io non ce l’ho con gli ignoranti, perché una persona che ignora e, solo, una persona che non sa, per cui, io non ho nulla da potergli recriminare. Io ce l’ho con GLI IGNORANTI PRESUNTUOSI, coloro, cioè, che si ostinano a rimanere nella loro melma…e non si fanno il benché minimo scrupolo a far soffrire una poveretta già così tanto provata.
E come lei, chiediamoci, quanti fratelli sono rimasti ai margini della nostra vita? Quanti fratelli, ancora oggi, si chiedono il perché di quel nostro comportamento così duro e privo d'amore?
E' vero, può anche darsi che abbiano commesso degli errori nei nostri confronti, ma chi di noi non ha mai sbagliato in vita sua??? NESSUNO!!!
Eppure, siamo ugualmente intransigenti con gli altri pur occupando i primi posti in chiesa, pur partecipando a questa o quell'altra iniziativa di beneficenza, mostrandoci solidali con chi ha subito delle tragedie nella propria vita, dispensando baci, abbracci, carezze, a destra e a sinistra, a “mò” di CAPTATIO BENEVOLENTIAE!!!
Siamo indulgenti con le nostre colpe considerandole "umane debolezze", ma quando le riconosciamo nel nostro fratello, giriamo il viso dall'altro lato!!!!
La verità è che ci creiamo l'immagine che più ci conviene mostrare di noi a chi ci osserva, quando invece DENTRO abbiamo il cuore DURO come un panino raffermo di quattro giorni.
Mi dispiace di dover essere proprio io a svelare l’arcano: è inutile che mettete 50€ nella busta del sacerdote che ha detto la messa per quel vostro caro defunto (tra l’altro suo preciso dovere) o vi dite 100 rosari la settimana e poi siete completamente indifferenti ai problemi degli altri, falsi e pure ipocriti. C’è modo e modo di dire le cose. VERGOGNA!!!!
Fortunatamente, mai detto fu sacrosantamente vero più di questo:”MAI FARE DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO”!
Ringrazio, quindi, ed abbraccio, una per una tutte le mamme che, invece, si sono mostrate solidali con la maestra in questione, mandandole addirittura a casa i loro figlioli per trascorrere una giornata spensierata.
E per finire, a tutti voi che mi avete prestato attenzione, voglio fare un regalo, dedicandovi la strofa finale di una canzone:
“INTANTO NOI CI FACCIAMO I REGALI
IL GIORNO CHE E’ NATO CRISTO
ARRICCHIAMO GLI INDUSTRIALI.
E INTANTO NOI CI MANGIAMO I PANETTONI
IL GIORNO CHE E’ NATO CRISTO
DIVENTIAMO PIU’ CICCIONI
LO SAI COS’E’? DOVREMMO STRINGERCI LE MANI.
E’ NATALE TUTTI I GIORNI
O NON E’ NATALE MAI.”
(Carboni e Jovanotti)
Assuntina La Greca
NDD- Un grazie ad Assuntina per aver tirato fuori con la schiettezza di sempre e con lo slancio di generosità (vero) che le appartiene questa "triste" storia.
Una lezione di vita ed un forte messaggio che speriamo venga recepito.
Alla maestra in questione (che crediamo di non conoscere, ma non cambierebbe nulla) un abbraccio forte ed un invito a lottare e a non desistere.
A lottare..contro questa malattia infida, ma aggredibile, e...purtroppo...anche contro gli uomini(non tutti per fortuna) e la loro pochezza!
Vulcano. Il consigliere provinciale Branca sollecita interventi sulla SP
Il consigliere provinciale Massimiliano Branca con lettera aperta si è rivolto all'assessore ai lavori pubblici della Provincia, Monea, e al dirigente ing. Celi, per chiedere d'intervenire al più presto sulla strada provinciale di Vulcano (zona Piano), dove ai bordi della stessa si è, ormai da diverse settimane, creata una voragine che comporta un serio rischio e pericolo per turisti ed isolani che potrebbero incapparvi.
Situazione che si aggrava ulteriormente durante le ore notturne, poichè non essendo segnalata e recintata da transenne potrebbe costituire un insidia o trabocchetto anche per automobilisti, motociclisti e ciclisti.
A tal proposito si chiede, inoltre, all'assessore competente di verificare a che punto sia la procedura riguardante il rifacimento della strada provinciale Vulcano-Piano, così come previsto nell'approvato piano triennale.
Il Sindaco è ormai “anatra zoppa “e scoppia una guerra di posizione (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Che sta succedendo nella maggioranza che gestisce il Comune di Lipari? Se non conoscessimo le doti di recupero del Sindaco diremmo che la maggioranza è implosa.
Lunedì una voce circolava per i marciapiedi di Lipari. Nel Consiglio Comunale del pomeriggio, si diceva, c’erano da aspettarsi tuoni e fulmini perché una parte di Forza Italia non vedeva di buon’occhio la candidatura di Gesuele Fonti ad assessore e spingeva invece per fare entrare al suo posto la giovane Spinella nuora del dott. Finocchiaro.
Il Sindaco, si diceva ancora, da parte sua, come in una partita a scacchi, stava avanzando un’altra mossa e cioè la candidatura a capogruppo del dott. Finocchiaro pensando così di potere avere via libera per Gesuele Fonti. Ma promuovere Finocchiaro a capogruppo avrebbe voluto dire bocciare Casilli per cui si mormorava anche che questi non avrebbe accettato di buon grado la mossa e si apprestasse a prendere le distanze da Forza Italia mettendosi in aspettativa nel gruppo misto. Questo si mormorava ma non era l’unica indiscrezione.
Si parlava insistentemente - cosa che avrebbe trovato conferma sulla Gazzetta del sud del giorno dopo - di una lettera del Movimento per l’autonomia di Lipari al Sindaco per sfiduciare l’assessore Sparacino lamentando l’eccessiva autonomia di questa che operava e prendeva posizione senza consultarsi con la sua parte politica.
Questi le voci. In realtà il consiglio comunale aveva avuto tutt’altro decorso. C’erano stati tuoni e fulmini ma su un altro versante, anche se sempre nella maggioranza. Come quando uno si aspetta un temporale da ponente ed invece questo di presenta a levante.
Infatti dopo la lettera del Vice Sindaco al Sindaco della settimana scorsa e le dichiarazioni dello stesso China a Teleisole che mostravano come gli risultava difficile fare l’assessore perché ostacolato dal dirigente Nico Russo e non garantito dal Sindaco stesso, tre consiglieri di Alleanza Nazionale e quindi parte della maggioranza - Longo, Guarino e Corda – presentavano una mozione per avere un chiarimento visto che si metteva “seriamente in discussione l’operato dell’Amministrazione Comunale fino a evidenziare possibili forme di reato ( peraltro molto gravi)”.
Ai tre firmatari si aggregavano i consiglieri di minoranza, a cui non pareva vero che venisse loro offerta su un piatto d’argento la possibilità di mettere in difficoltà sindaco e amministrazione. E così il Consiglio Comunale fra tuoni e fulmini affrontava un’altra nottata in bianco visto che i lavori terminavano alle cinque del mattino di martedì.
Potremmo sbagliarci ma è nostra impressione che queste sono lotte intestine che non mirano a mettere in discussione la maggioranza ma tendono ad affermare una leadership al proprio interno. Una lotta per fazioni che va diventando sempre più virulenta quanto più chi comanda va declinando e perdendo potere sugli altri.
Infatti è evidente che non sarà più il sindaco a guidare l’amministrazione nella prossima competizione elettorale. Infatti si va verso la scadenza dei due mandati e non sarà più candidabile. Né sembra ormai impensabile ottenere la possibilità di un terzo mandato.
Gli americani direbbero che il Sindaco è “un’anatra zoppa”. Quindi c’è tutta una battaglia di posizionamento per vedere a chi toccherà raccogliere la staffetta. E così mentre prima le tensioni ed i conseguenti accomodamenti avvenivano nel silenzio ovattato del bunker, ora invece tracimano ed investono l’opinione pubblica. E se non ci sbagliamo questi sommovimenti saranno sempre più vistosi nel prossimo futuro cioè nei prossimi due anni. A meno che la maggioranza non trovi una candidatura che la unifichi e tranquillizzi le diverse fazioni.
La nostra preoccupazione è che in questa guerra di posizione a farne le spese saranno le nostre isole che si trovano alle prese con problemi gravissimi ed avrebbero bisogno di tutt’altro clima.
Lunedì una voce circolava per i marciapiedi di Lipari. Nel Consiglio Comunale del pomeriggio, si diceva, c’erano da aspettarsi tuoni e fulmini perché una parte di Forza Italia non vedeva di buon’occhio la candidatura di Gesuele Fonti ad assessore e spingeva invece per fare entrare al suo posto la giovane Spinella nuora del dott. Finocchiaro.
Il Sindaco, si diceva ancora, da parte sua, come in una partita a scacchi, stava avanzando un’altra mossa e cioè la candidatura a capogruppo del dott. Finocchiaro pensando così di potere avere via libera per Gesuele Fonti. Ma promuovere Finocchiaro a capogruppo avrebbe voluto dire bocciare Casilli per cui si mormorava anche che questi non avrebbe accettato di buon grado la mossa e si apprestasse a prendere le distanze da Forza Italia mettendosi in aspettativa nel gruppo misto. Questo si mormorava ma non era l’unica indiscrezione.
Si parlava insistentemente - cosa che avrebbe trovato conferma sulla Gazzetta del sud del giorno dopo - di una lettera del Movimento per l’autonomia di Lipari al Sindaco per sfiduciare l’assessore Sparacino lamentando l’eccessiva autonomia di questa che operava e prendeva posizione senza consultarsi con la sua parte politica.
Questi le voci. In realtà il consiglio comunale aveva avuto tutt’altro decorso. C’erano stati tuoni e fulmini ma su un altro versante, anche se sempre nella maggioranza. Come quando uno si aspetta un temporale da ponente ed invece questo di presenta a levante.
Infatti dopo la lettera del Vice Sindaco al Sindaco della settimana scorsa e le dichiarazioni dello stesso China a Teleisole che mostravano come gli risultava difficile fare l’assessore perché ostacolato dal dirigente Nico Russo e non garantito dal Sindaco stesso, tre consiglieri di Alleanza Nazionale e quindi parte della maggioranza - Longo, Guarino e Corda – presentavano una mozione per avere un chiarimento visto che si metteva “seriamente in discussione l’operato dell’Amministrazione Comunale fino a evidenziare possibili forme di reato ( peraltro molto gravi)”.
Ai tre firmatari si aggregavano i consiglieri di minoranza, a cui non pareva vero che venisse loro offerta su un piatto d’argento la possibilità di mettere in difficoltà sindaco e amministrazione. E così il Consiglio Comunale fra tuoni e fulmini affrontava un’altra nottata in bianco visto che i lavori terminavano alle cinque del mattino di martedì.
Potremmo sbagliarci ma è nostra impressione che queste sono lotte intestine che non mirano a mettere in discussione la maggioranza ma tendono ad affermare una leadership al proprio interno. Una lotta per fazioni che va diventando sempre più virulenta quanto più chi comanda va declinando e perdendo potere sugli altri.
Infatti è evidente che non sarà più il sindaco a guidare l’amministrazione nella prossima competizione elettorale. Infatti si va verso la scadenza dei due mandati e non sarà più candidabile. Né sembra ormai impensabile ottenere la possibilità di un terzo mandato.
Gli americani direbbero che il Sindaco è “un’anatra zoppa”. Quindi c’è tutta una battaglia di posizionamento per vedere a chi toccherà raccogliere la staffetta. E così mentre prima le tensioni ed i conseguenti accomodamenti avvenivano nel silenzio ovattato del bunker, ora invece tracimano ed investono l’opinione pubblica. E se non ci sbagliamo questi sommovimenti saranno sempre più vistosi nel prossimo futuro cioè nei prossimi due anni. A meno che la maggioranza non trovi una candidatura che la unifichi e tranquillizzi le diverse fazioni.
La nostra preoccupazione è che in questa guerra di posizione a farne le spese saranno le nostre isole che si trovano alle prese con problemi gravissimi ed avrebbero bisogno di tutt’altro clima.
L'ASS.COMM.EOLIE A FIANCO DEI CITTADINI DI ACQUACALDA
Comunicato stampa
L'ASS.COMM. EOLIE esprime solidarietà alla popolazione di Acquacalda e ai comitati civici della frazione, impegnati nella difesa di diritti primari e irrinunciabili.
Comunica, altresì, la propria partecipazione alla manifestazione che si terrà in data 3/12/2009, a sostegno della protesta della comunità di Acquacalda, che patisce, ormai da troppo tempo, una inaccettabile condizione di sofferenza.
IL PRESIDENTE
LUCA CHIOFALO
L'ASS.COMM. EOLIE esprime solidarietà alla popolazione di Acquacalda e ai comitati civici della frazione, impegnati nella difesa di diritti primari e irrinunciabili.
Comunica, altresì, la propria partecipazione alla manifestazione che si terrà in data 3/12/2009, a sostegno della protesta della comunità di Acquacalda, che patisce, ormai da troppo tempo, una inaccettabile condizione di sofferenza.
IL PRESIDENTE
LUCA CHIOFALO
Pensionamenti anticipati,ampliamento offerta formativa, piano di immissione in ruolo. Le proposte di Pavone(UGLscuola)
In occasione del 1° Congresso Regionale Ugl sicilia Confederale, tenutosi presso l'hotel San Paolo di Palermo, il segretario regionale dell'Uglscuola prof. Bartolo Pavone ha proposto misure a tutela di tutto il personale scolastico, indicando nel contempo anche quali strategie potrebbero favorire ed assicurare una scuola di qualita'.
Il segretario regionale dell'Ugl scuola, dopo essersi soffermato sulla necessita' di "favorire norme di pensionamento anticipato per assorbire il personale scolastico in esubero", ha proposto di "istituire tempi pieni finanziando i Comuni sprovvisti di mensa scolastica" senza sottovalutare l'importanza di "preparare un piano di immissioni in ruolo" al fine di salvaguardare gli organici ed assicurare la "copertura dei turn over".
Il prof. Bartolo Pavone ha poi evidenziato il bisogno di promuovere misure volte ad "aiutare il personale precario" incentivando le "forme di sostegno al reddito" come anche una "estensione degli ammortizzatori sociali".
Il rappresentante dei lavoratori della scuola ha rimarcato inoltre la necessita' di" sostenere promozioni di iniziative didattiche "e di favorire "l'ampiamento dell'offerta formativa "degli istituti attraverso"accordi istituzionali Inps e Regioni" mentre bisognerebbe- ha continuato Bartolo Pavone-"eliminare tutte quelle barriere che vietano la nomina anche per periodi brevi del personale precario dalle graduatorie d'Istituto".
Il prof. Bartolo Pavone ha infine, dopo aver proposto numerose misure per promuovere una scuola di qualita', posto l'accento sull'esigenza di avviare una riforma rivolta alle "classi dirigenti sindacali" che, attraverso una" preparazione mirata", devono sempre" tutelare fino in fondo il lavoratore, informandolo e dicendogli la verita'".
Raccolta rifiuti a Stromboli. Parlano i cittadini
Altre due lettere sono giunte in redazione per quanto riguarda la "raccolta dei rifiuti a Stromboli", essendo entrambe firmate le pubblichiamo.
Nello stesso tempo evidenziamo che Eolienews mette questo spazio a disposizione di tutti (per questo ed altri argomenti), ovviamente quando nelle stesse missive non si entra in modo offensivo e nel personale.
La lettera di Salvatore Esposito:
CARISSIMO DIRETTORE,
LEGGENDO I MOLTI ARTICOLI SUL BLOG PER QUANTO RIGUARDA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SULL'ISOLA DI STROMBOLI , TROVO SCRITTE TANTISSIME FALSITA' SUL SUCCESSO DELLA RACCOLTA.
IN TUTTI I POSTI CIVILI, DOVE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA FUNZIONA AL 60/7O% , E' ORGANIZZATA IN MODO DIFFERENTE.
FORSE QUALCUNO, TOGLIENDO I BIDONI DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI DAL SUOLO COMUNALE , PENSAVA DI RISOLVERE IL GRANDE PROBLEMA CHE AFFLIGGE LA NAZIONE E QUASI IL MONDO INTERO.
FORSE CHI VIENE DALLA CITTA PENSA CHE GLI EOLIANI SIANO ANCORA CON GLI OCCHI CHIUSI.
L'ARCHITETTO SIG. PAOLO GARELLI, COSI' VUOLE ESSERE CHIAMATO, SI PRESENTA UN BEL GIORNO, CON LA COLLABORAZIONE DI ALCUNI PERSONAGGI, TOGLIE I BIDONI DALLA STRADA, DICENDO CHE SI DEVE INIZIARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IMMEDIATAMENTE. ALTRIMENTI LA POPOLAZIONE E' SOGGETTA A DELLE MULTE.
A QUESTO AVVISO LA POPOLAZIONE SI AVVIA CON TUTTO RAMMARICO AD ESEGUIRE UNA RACCOLTA DEVASTANTE PER L'ISOLA E PER GLI ABITANTI. CIOE' ORGANICO 3 VOLTE A SETTIMANA , DICENDO AD ALCUNI CHE L'ORGANICO LO SI POTEVA BUTTARE NEL GIARDINO.
NEL GIRO DI UNA SETTIMANA I GIARDINI VERDI DELLE ABITAZIONI ERANO DIVENTATI METE PER GATTI E CANI CHE DI NOTTE SI RECAVANO IN CERCA DI CIBO VISTO CHE IN MOLTI SACCHI VI ERANO AVANZI DI CIBO.
ALLORA GLI ISOLANI ESAUSTI DI QUESTA COSA INUTILE HANNO COMINCIATO AD INFASTIDIRSI BUTTANDO I SACCHETTI PER STRADA. QUESTO HA SUSCITATO L'IRA DI ALCUNI CONSIGLIERI CHE GIUSTAMENTE HANNO SOLLEVATO IL CASO.
RICORDO AL SIG. GARELLI, CHE FORSE QUESTO TIPO DI RACCOLTA SI USA FARLA A CATANIA.
RICORDO ANCORA AL SIG. GARELLI ...LE COMPOSTIERE... UN DISASTRO ANCHE QUELLO, AMMASSATE NEI GIARDINI , IMPUZZOLENDO TUTTI I VICINATI, SPECIALMENTE QUANDO SI COMPOSTAVANO RESIDUI DI PESCE.... UN ALTRO FLOP....
LA RACCOLTA IN TUTTI I POSTI, CARO GARELLI, INNANZITUTTO SI INCOMINCIA DISTRIBUENDO I BIDONI ALLE FAMIGLIE, POSIZIONANDO BIDONI PER TUTTO IL CENTRO URBANO, SACCHETTI COLORATI PER LA RACCOLTA E CESTINI GETTACARTE.FORSE DOPO SI PUO' INCOMINCIARE DAVVERO.
LEGGENDO ALCUNE LETTERE DELLA SIGNORA CARMOZ, LEGGO CHE LA GENTE E' MOLTO CONTENTA(??????)
FORSE..., ANZI SICURAMENTE, LA GENTE E' MOLTO ARRABBIATA.
SCRIVE, INOLTRE, CHE SONO STATI MESSI ADEGUATI CESTINI GETTA CARTE (?????) PENSATE CHE TRE CESTINI VADANO BENE PER TUTTA L'ISOLA? FORSE IN FRANCIA C'E' UN CESTINO PER OGNI PIAZZA DI CITTA'.......
CARO DIRETTORE, QUESTO E' QUANTO E' ACCADUTO IN QUESTA PICCOLA PARENTESI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
A STROMBOLI SONO TUTTI D'ACCORDO NEL FARLA , MA NON CON QUESTI METODI......
Grazie
Salvatore Esposito
La lettera di Antonino Mollica:
La raccolta differenziata, seppur in via sperimentale, è stata avviata. Questo è un buon segno:
forse non vedremo più le indecenti montagne di rifiuti per le strade!
A mio parere, però, vi sono dei rilievi da fare e cercherò di evidenziarli.
Vengono si in parte eliminati i bidoni dalle strade, non si vedrà più la sporcizia di prima e la separazione dei rifiuti che avviene all’origine consente di contenere i costi e di avere sconti sulla tariffa.
Ma Stromboli, come tutte le zone turistiche, nel periodo estivo viene invasa da villeggianti, imbarcazioni … che acquistano, consumano e buttano: dove depositeranno le borse? Si è già pensato a delle soluzioni? Suppongo, occorrano di nuovo dei bidoni, magari particolari, che dovrebbero essere messi in alcuni punti strategici dell’isola.
A nessuno è venuto in mente che purtroppo il senso civico non è universale e le persone in vacanza a Stromboli non vedendo i bidoni e non sapendo come disfarsi dei rifiuti giornalieri, li butterebbero nei giardini, lungo le stradine, con gravi conseguenze: sporcizia, proliferare di topi, insetti….
Vi è poi il problema delle partenze giornaliere dei villeggianti che lasciano l’isola: dove depositeranno i rifiuti, se le loro partenze non coincidono con il ritiro?
Infine non è pensabile che l’utente, in determinate ore della giornata si metta ad aspettare o ad inseguire la motoretta per consegnare borse e sacchetti. Oltretutto le motorette che stazionano sulla “strada bassa” impediscono ogni transito: e i taxi e le altre “ape”?
Sarebbe più logico lasciare fuori dalla porta, dove possibile, i bidoncini e i sacchi forniti che l’incaricato alla raccolta provvederà a ritirare o svuotare. Poiché chiunque avrà interesse a tener pulito il proprio spazio e sarà più attento.
La decisione di eliminare i bidoni dalle strade è stata quasi improvvisa anche perché la riunione che si è tenuta a novembre sull’isola non è stata sufficientemente pubblicizzata con affissioni o avvisi nei siti precedentemente occupati dai bidoni. Non sono state date indicazioni chiare sulle modalità di ritiro tanto che i numeri comparsi sulle strade che dovevano significare l’ora della consegna dei sacchi erano un enigma. Mi risulta che in estate sia stata organizzata una sola riunione illustrativa per ogni contrada. A mio parere già da allora si sarebbe dovuto procedere con volantini porta a porta, con affissioni, invio a tutti gli utenti, non solo ai residenti, della comunicazione di una futura raccolta differenziata, ricordandosi anche che non tutti possono o vogliono affidarsi alle compostiere familiari. Oltre alle giuste riunioni, che solo in minoranza erano a conoscenza, sarebbe stato meglio aggiungere comunicazioni scritte e dettagliate ed inviate per posta ad ogni famiglia anche per informare coloro che alle riunioni non erano presenti.
Mi permetto di dare qualche piccolo suggerimento.
All’inizio la ditta appaltatrice o il Comune dovrebbe distribuire a tutti i residenti e ai proprietari di immobili il materiale occorrente o inviare un elenco che indichi il tipo di contenitore e sacchetti di cui munirsi, ad esempio:
bidoncino per il materiale organico e sacchetti biodegradabili;
bidoncino per vetro/lattine;
sacchi trasparenti per la plastica;
sacchi trasparenti per il secco non differenziato;
Il ritiro dell’umido, nel periodo estivo, dovrebbe essere giornaliero, il secco bisettimanale mentre quello di plastica,vetro, carta, una volta alla settimana.
Per le pile basterebbe installare i piccoli raccoglitori in alcuni punti dell’isola .
Antonino Mollica
Nello stesso tempo evidenziamo che Eolienews mette questo spazio a disposizione di tutti (per questo ed altri argomenti), ovviamente quando nelle stesse missive non si entra in modo offensivo e nel personale.
La lettera di Salvatore Esposito:
CARISSIMO DIRETTORE,
LEGGENDO I MOLTI ARTICOLI SUL BLOG PER QUANTO RIGUARDA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA SULL'ISOLA DI STROMBOLI , TROVO SCRITTE TANTISSIME FALSITA' SUL SUCCESSO DELLA RACCOLTA.
IN TUTTI I POSTI CIVILI, DOVE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA FUNZIONA AL 60/7O% , E' ORGANIZZATA IN MODO DIFFERENTE.
FORSE QUALCUNO, TOGLIENDO I BIDONI DELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI DAL SUOLO COMUNALE , PENSAVA DI RISOLVERE IL GRANDE PROBLEMA CHE AFFLIGGE LA NAZIONE E QUASI IL MONDO INTERO.
FORSE CHI VIENE DALLA CITTA PENSA CHE GLI EOLIANI SIANO ANCORA CON GLI OCCHI CHIUSI.
L'ARCHITETTO SIG. PAOLO GARELLI, COSI' VUOLE ESSERE CHIAMATO, SI PRESENTA UN BEL GIORNO, CON LA COLLABORAZIONE DI ALCUNI PERSONAGGI, TOGLIE I BIDONI DALLA STRADA, DICENDO CHE SI DEVE INIZIARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IMMEDIATAMENTE. ALTRIMENTI LA POPOLAZIONE E' SOGGETTA A DELLE MULTE.
A QUESTO AVVISO LA POPOLAZIONE SI AVVIA CON TUTTO RAMMARICO AD ESEGUIRE UNA RACCOLTA DEVASTANTE PER L'ISOLA E PER GLI ABITANTI. CIOE' ORGANICO 3 VOLTE A SETTIMANA , DICENDO AD ALCUNI CHE L'ORGANICO LO SI POTEVA BUTTARE NEL GIARDINO.
NEL GIRO DI UNA SETTIMANA I GIARDINI VERDI DELLE ABITAZIONI ERANO DIVENTATI METE PER GATTI E CANI CHE DI NOTTE SI RECAVANO IN CERCA DI CIBO VISTO CHE IN MOLTI SACCHI VI ERANO AVANZI DI CIBO.
ALLORA GLI ISOLANI ESAUSTI DI QUESTA COSA INUTILE HANNO COMINCIATO AD INFASTIDIRSI BUTTANDO I SACCHETTI PER STRADA. QUESTO HA SUSCITATO L'IRA DI ALCUNI CONSIGLIERI CHE GIUSTAMENTE HANNO SOLLEVATO IL CASO.
RICORDO AL SIG. GARELLI, CHE FORSE QUESTO TIPO DI RACCOLTA SI USA FARLA A CATANIA.
RICORDO ANCORA AL SIG. GARELLI ...LE COMPOSTIERE... UN DISASTRO ANCHE QUELLO, AMMASSATE NEI GIARDINI , IMPUZZOLENDO TUTTI I VICINATI, SPECIALMENTE QUANDO SI COMPOSTAVANO RESIDUI DI PESCE.... UN ALTRO FLOP....
LA RACCOLTA IN TUTTI I POSTI, CARO GARELLI, INNANZITUTTO SI INCOMINCIA DISTRIBUENDO I BIDONI ALLE FAMIGLIE, POSIZIONANDO BIDONI PER TUTTO IL CENTRO URBANO, SACCHETTI COLORATI PER LA RACCOLTA E CESTINI GETTACARTE.FORSE DOPO SI PUO' INCOMINCIARE DAVVERO.
LEGGENDO ALCUNE LETTERE DELLA SIGNORA CARMOZ, LEGGO CHE LA GENTE E' MOLTO CONTENTA(??????)
FORSE..., ANZI SICURAMENTE, LA GENTE E' MOLTO ARRABBIATA.
SCRIVE, INOLTRE, CHE SONO STATI MESSI ADEGUATI CESTINI GETTA CARTE (?????) PENSATE CHE TRE CESTINI VADANO BENE PER TUTTA L'ISOLA? FORSE IN FRANCIA C'E' UN CESTINO PER OGNI PIAZZA DI CITTA'.......
CARO DIRETTORE, QUESTO E' QUANTO E' ACCADUTO IN QUESTA PICCOLA PARENTESI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA.
A STROMBOLI SONO TUTTI D'ACCORDO NEL FARLA , MA NON CON QUESTI METODI......
Grazie
Salvatore Esposito
La lettera di Antonino Mollica:
La raccolta differenziata, seppur in via sperimentale, è stata avviata. Questo è un buon segno:
forse non vedremo più le indecenti montagne di rifiuti per le strade!
A mio parere, però, vi sono dei rilievi da fare e cercherò di evidenziarli.
Vengono si in parte eliminati i bidoni dalle strade, non si vedrà più la sporcizia di prima e la separazione dei rifiuti che avviene all’origine consente di contenere i costi e di avere sconti sulla tariffa.
Ma Stromboli, come tutte le zone turistiche, nel periodo estivo viene invasa da villeggianti, imbarcazioni … che acquistano, consumano e buttano: dove depositeranno le borse? Si è già pensato a delle soluzioni? Suppongo, occorrano di nuovo dei bidoni, magari particolari, che dovrebbero essere messi in alcuni punti strategici dell’isola.
A nessuno è venuto in mente che purtroppo il senso civico non è universale e le persone in vacanza a Stromboli non vedendo i bidoni e non sapendo come disfarsi dei rifiuti giornalieri, li butterebbero nei giardini, lungo le stradine, con gravi conseguenze: sporcizia, proliferare di topi, insetti….
Vi è poi il problema delle partenze giornaliere dei villeggianti che lasciano l’isola: dove depositeranno i rifiuti, se le loro partenze non coincidono con il ritiro?
Infine non è pensabile che l’utente, in determinate ore della giornata si metta ad aspettare o ad inseguire la motoretta per consegnare borse e sacchetti. Oltretutto le motorette che stazionano sulla “strada bassa” impediscono ogni transito: e i taxi e le altre “ape”?
Sarebbe più logico lasciare fuori dalla porta, dove possibile, i bidoncini e i sacchi forniti che l’incaricato alla raccolta provvederà a ritirare o svuotare. Poiché chiunque avrà interesse a tener pulito il proprio spazio e sarà più attento.
La decisione di eliminare i bidoni dalle strade è stata quasi improvvisa anche perché la riunione che si è tenuta a novembre sull’isola non è stata sufficientemente pubblicizzata con affissioni o avvisi nei siti precedentemente occupati dai bidoni. Non sono state date indicazioni chiare sulle modalità di ritiro tanto che i numeri comparsi sulle strade che dovevano significare l’ora della consegna dei sacchi erano un enigma. Mi risulta che in estate sia stata organizzata una sola riunione illustrativa per ogni contrada. A mio parere già da allora si sarebbe dovuto procedere con volantini porta a porta, con affissioni, invio a tutti gli utenti, non solo ai residenti, della comunicazione di una futura raccolta differenziata, ricordandosi anche che non tutti possono o vogliono affidarsi alle compostiere familiari. Oltre alle giuste riunioni, che solo in minoranza erano a conoscenza, sarebbe stato meglio aggiungere comunicazioni scritte e dettagliate ed inviate per posta ad ogni famiglia anche per informare coloro che alle riunioni non erano presenti.
Mi permetto di dare qualche piccolo suggerimento.
All’inizio la ditta appaltatrice o il Comune dovrebbe distribuire a tutti i residenti e ai proprietari di immobili il materiale occorrente o inviare un elenco che indichi il tipo di contenitore e sacchetti di cui munirsi, ad esempio:
bidoncino per il materiale organico e sacchetti biodegradabili;
bidoncino per vetro/lattine;
sacchi trasparenti per la plastica;
sacchi trasparenti per il secco non differenziato;
Il ritiro dell’umido, nel periodo estivo, dovrebbe essere giornaliero, il secco bisettimanale mentre quello di plastica,vetro, carta, una volta alla settimana.
Per le pile basterebbe installare i piccoli raccoglitori in alcuni punti dell’isola .
Antonino Mollica
Sabatini: "Qualcuno deve lasciare la poltrona. Il sindaco o chi lo critica"
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini (Nuovo Giorno) e pubblichiamo:
Un uomo solo, è sempre in cattiva compagnia.
Ed è questa solitudine che porta alcuni degli attuali amministratori e qualche ex amministratore (per fortuna) oramai isolati per colpa della loro inefficienza, a criticare pubblicamente l’operato del Sindaco di Lipari.-
Le critiche pubbliche critiche degli Assessori e Consiglieri di maggioranza, sarebbero più apprezzate se rassegnassero le dimissioni o, fosse il Sindaco a rassegnarle.-
Ma chi vi ha piazzato al posto dove siete?
Un concorso pubblico?
E per i mali pubblicamente denunciati, quali rimedi state mettendo in essere per guarirli e quali rinunce avete fatto?
Nell’ultimo consiglio Comunale, ho affermato che una parte degli Eoliani hanno democraticamente affidato al Sindaco una “macchina”, con la speranza di averla messa in buone mani, invece abbiamo scoperto sulla nostra pelle che il guidatore non ha neanche la patente e forse non sa manco andare in bici.-
Leggendo un articolo di Oliviero Bea, il quale criticava il direttore generale della Luiss, sembra che lo stesso Bea avesse conoscenza di quanto avviene nel palazzo Comunale e cioè come il direttore generale della Luiss critica il sistema ma ne è nel contempo parte integrante. Come a Lipari, la critica al Palazzo viene fatta da chi in qual palazzo ci vive.-
Una cosa a mio avviso è certa, qualcuno deve lasciare la “poltrona”, il Sindaco o chi lo critica.
RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’
Il consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
Un uomo solo, è sempre in cattiva compagnia.
Ed è questa solitudine che porta alcuni degli attuali amministratori e qualche ex amministratore (per fortuna) oramai isolati per colpa della loro inefficienza, a criticare pubblicamente l’operato del Sindaco di Lipari.-
Le critiche pubbliche critiche degli Assessori e Consiglieri di maggioranza, sarebbero più apprezzate se rassegnassero le dimissioni o, fosse il Sindaco a rassegnarle.-
Ma chi vi ha piazzato al posto dove siete?
Un concorso pubblico?
E per i mali pubblicamente denunciati, quali rimedi state mettendo in essere per guarirli e quali rinunce avete fatto?
Nell’ultimo consiglio Comunale, ho affermato che una parte degli Eoliani hanno democraticamente affidato al Sindaco una “macchina”, con la speranza di averla messa in buone mani, invece abbiamo scoperto sulla nostra pelle che il guidatore non ha neanche la patente e forse non sa manco andare in bici.-
Leggendo un articolo di Oliviero Bea, il quale criticava il direttore generale della Luiss, sembra che lo stesso Bea avesse conoscenza di quanto avviene nel palazzo Comunale e cioè come il direttore generale della Luiss critica il sistema ma ne è nel contempo parte integrante. Come a Lipari, la critica al Palazzo viene fatta da chi in qual palazzo ci vive.-
Una cosa a mio avviso è certa, qualcuno deve lasciare la “poltrona”, il Sindaco o chi lo critica.
RITROVIAMO LA NOSTRA EOLIANITA’
Il consigliere Comunale
Adolfo Sabatini
Pietro Lo Cascio: Lettera aperta ai vertici dell’ATO e all’Amministrazione Comunale sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani di Stromboli.
Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo:
Ho seguito con interesse la vicenda di Stromboli e della sperimentazione di una nuova forma di raccolta dei rifiuti solidi urbani, e i passaggi che hanno segnato la conclusione di questa esperienza.
Condivido molte delle perlessità espresse dal collega Adolfo Sabatini nella sua lettera di qualche giorno fa; mi sfugge, però, il senso della drastica decisione assunta dai vertici dell’ATO che – di fatto – taglia le gambe a un’esperienza nel momento stesso in cui questa nasce, penalizzando i numerosi abitanti che ne hanno condiviso le finalità e che si sono adoperati – acquistando anche beni materiali – per la sua riuscita.
Questi cittadini hanno semplicemente “anticipato” i tempi di quello che dovrebbe essere l’assetto futuro di un sistema di raccolta in tutte le nostre isole, se è vero, come afferma l’AD Fonti, che “la proposta per il futuro prossimo è quella di effettuare la raccolta di r.s.u. porta a porta nei centri urbani a maggiore densità abitativa … togliendo tutti i cassonetti e posizionando al loro posto dei cestini porta plurisacchi trasparenti per conferire in modo differenziato (destinati prevalentemente all’utenza turistica)”.
A Stromboli il tentativo è stato certamente ibrido, una via di mezzo tra questa modalità e quella delle “isole ecologiche”, e come accade in ogni tentativo sperimentale, lo scopo dell’iniziativa era anche quello di registrare in corso d’opera gli aspetti più problematici, modificarli e rendere il sistema di raccolta più funzionale e adeguato alla realtà locale. È fisiologico che, quando si introduce un nuovo sistema di regole e di azioni in una comunità, emergano problemi che si manifestano attraverso un certo disorientamento e, anche, una certa resistenza alla novità: a Lipari è accaduto per gli aliscafi, per i parcheggi a pagamento, poi per quelli con il disco orario; accade semplicemente se si inverte un senso di marcia in una strada: quanti saranno gli “abitudinari” che continuano a percorrerla come se nulla fosse cambiato, e che si ritrovano in controsenso?
Non comprendo, quindi, la strana, stranissima rapidità con la quale si è voluto interrompere – a soli otto giorni dall’inizio di questa esperienza – un sistema di raccolta coerente con quello che dovrebbe essere il futuro dei sistemi di raccolta nelle isole. Non si è cercato di perfezionarlo, di modificarlo, di rivederne alcuni importanti tasselli (per esempio, quello del conferimento dell’umido, che necessitava evidentemente di un aumento sostanziale dei giorni previsti). Non si è cercato di concertare l’iniziativa, preventivamente, ma anche in corso di attuazione, con le utenze più “conservatrici” della comunità interessata, e con la totalità dei suoi rappresentanti circoscrizionali. Semplicemente, è stata stroncata dall’oggi al domani un’esperienza che, se rispondono al vero le affermazioni dei vertici dell’ATO, prima o poi dovrà essere riproposta – e forse imposta – agli utenti. E chi lo andrà a raccontare agli stessi cittadini, tra mesi, magari tra anni, che si ripristina quello per cui oggi abbiamo decretato la fine?
È questo il modo di gestire un’iniziativa sperimentale, o stiamo soltanto navigando a vista?
Per questa ragione scrivo e chiedo chiarimenti sui tempi e sui modi nei quali si è inteso programmare gli obiettivi futuri dei sistemi di raccolta citati, se esiste una programmazione, e sulle necessarie iniziative di concertazione che – evidentemente – devono trarre un insegnamento dall’epilogo diseducativo e fuorviante di questa vicenda, che non è soltanto strombolana, ma interamente eoliana.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Ho seguito con interesse la vicenda di Stromboli e della sperimentazione di una nuova forma di raccolta dei rifiuti solidi urbani, e i passaggi che hanno segnato la conclusione di questa esperienza.
Condivido molte delle perlessità espresse dal collega Adolfo Sabatini nella sua lettera di qualche giorno fa; mi sfugge, però, il senso della drastica decisione assunta dai vertici dell’ATO che – di fatto – taglia le gambe a un’esperienza nel momento stesso in cui questa nasce, penalizzando i numerosi abitanti che ne hanno condiviso le finalità e che si sono adoperati – acquistando anche beni materiali – per la sua riuscita.
Questi cittadini hanno semplicemente “anticipato” i tempi di quello che dovrebbe essere l’assetto futuro di un sistema di raccolta in tutte le nostre isole, se è vero, come afferma l’AD Fonti, che “la proposta per il futuro prossimo è quella di effettuare la raccolta di r.s.u. porta a porta nei centri urbani a maggiore densità abitativa … togliendo tutti i cassonetti e posizionando al loro posto dei cestini porta plurisacchi trasparenti per conferire in modo differenziato (destinati prevalentemente all’utenza turistica)”.
A Stromboli il tentativo è stato certamente ibrido, una via di mezzo tra questa modalità e quella delle “isole ecologiche”, e come accade in ogni tentativo sperimentale, lo scopo dell’iniziativa era anche quello di registrare in corso d’opera gli aspetti più problematici, modificarli e rendere il sistema di raccolta più funzionale e adeguato alla realtà locale. È fisiologico che, quando si introduce un nuovo sistema di regole e di azioni in una comunità, emergano problemi che si manifestano attraverso un certo disorientamento e, anche, una certa resistenza alla novità: a Lipari è accaduto per gli aliscafi, per i parcheggi a pagamento, poi per quelli con il disco orario; accade semplicemente se si inverte un senso di marcia in una strada: quanti saranno gli “abitudinari” che continuano a percorrerla come se nulla fosse cambiato, e che si ritrovano in controsenso?
Non comprendo, quindi, la strana, stranissima rapidità con la quale si è voluto interrompere – a soli otto giorni dall’inizio di questa esperienza – un sistema di raccolta coerente con quello che dovrebbe essere il futuro dei sistemi di raccolta nelle isole. Non si è cercato di perfezionarlo, di modificarlo, di rivederne alcuni importanti tasselli (per esempio, quello del conferimento dell’umido, che necessitava evidentemente di un aumento sostanziale dei giorni previsti). Non si è cercato di concertare l’iniziativa, preventivamente, ma anche in corso di attuazione, con le utenze più “conservatrici” della comunità interessata, e con la totalità dei suoi rappresentanti circoscrizionali. Semplicemente, è stata stroncata dall’oggi al domani un’esperienza che, se rispondono al vero le affermazioni dei vertici dell’ATO, prima o poi dovrà essere riproposta – e forse imposta – agli utenti. E chi lo andrà a raccontare agli stessi cittadini, tra mesi, magari tra anni, che si ripristina quello per cui oggi abbiamo decretato la fine?
È questo il modo di gestire un’iniziativa sperimentale, o stiamo soltanto navigando a vista?
Per questa ragione scrivo e chiedo chiarimenti sui tempi e sui modi nei quali si è inteso programmare gli obiettivi futuri dei sistemi di raccolta citati, se esiste una programmazione, e sulle necessarie iniziative di concertazione che – evidentemente – devono trarre un insegnamento dall’epilogo diseducativo e fuorviante di questa vicenda, che non è soltanto strombolana, ma interamente eoliana.
Pietro Lo Cascio, consigliere comunale di Sinistra e Libertà
Il coraggio di cambiare le cose....tornando ad essere uniti (di Anna Miracula)
<<Un giorno una tempesta terribile si abbattè sulla costa, scaraventando sulla riva migliaia e migliaia di stelle marine che restavano immobili e morivano sulla spiaggia. Tutti stavano a guardare esterrefatti e nessuno faceva niente. Tra la gente, tenuto per mano dal papà, c'era anche un bambino che fissava le piccole stelle di mare. All'improvviso lasciò la mano del padre, si chinò, ne raccolse tre e le riportò in acqua, poi corse indietro e ripetè la cosa... un uomo che era lì gli disse: "ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia, non puoi salvarle tutte, e lo stesso succede su tante altre spiagge. Inutile, non puoi cambiare le cose". Il bambino si chinò a raccogliere un'altra stella e gettandola in acqua rispose: "Ho cambiato le cose per questa qui". L'uomo fece lo stesso... poi furono in quattro, poi in cento, poi migliaia di persone che buttavano stelle di mare in acqua>>.
Morale della favola: Per cambiare il mondo è necessario che qualcuno ci creda e inizi, e non occorre che ci buttiamo nelle grandi imprese né che facciamo gli eroi, si può agire in ogni momento della vita quotidiana, perché il nostro destino parte da piccole cose.
Riferendomi alla manifestazione di protesta che la borgata di Acquacalda porterà in piazza e per le strade di Lipari, nella giornata di domani, giovedì 3 dicembre, vorrei davvero esortare tutti i cittadini di quest’isola , che non sono “chiddi di Lipari, chiddi du Cannitu, chiddi du Chianiconti e così via” ma tutti i cittadini di uno stesso paese martoriato, siamo tutti fratelli appartenenti a una sola comunità di UNA E UNICA LIPARI e , pertanto dobbiamo sostenerci a vicenda.
Rileggendo alcune pagine di storia eoliana, si trovano tanti e tanti episodi in cui Lipari, la VERA LIPARI è stata unita veramente, non possiamo rinnegare i nostri antenati e quello che loro hanno fatto per noi, per rendere queste isole libere e rispettate. RISPETTO che adesso si è perduto e che dobbiamo ritrovare per noi e per i nostri figli, soprattutto per loro.
Dunque , senza dilungarmi troppo, invito tutti quanti domani, quando il corteo sfilerà per le strade del centro, a non stare a braccia conserte, nel bordo strada , ad “ammirare lo spettacolo”, ma a PARTECIPARE al corteo per dimostrare ancora una volta che i liparoti sono ancora VIVI nel loro spirito e nel loro temperamento come i nostri avi lo sono stati nei secoli.
Coraggio Lipari !
ANNA MIRACULA
Morale della favola: Per cambiare il mondo è necessario che qualcuno ci creda e inizi, e non occorre che ci buttiamo nelle grandi imprese né che facciamo gli eroi, si può agire in ogni momento della vita quotidiana, perché il nostro destino parte da piccole cose.
Riferendomi alla manifestazione di protesta che la borgata di Acquacalda porterà in piazza e per le strade di Lipari, nella giornata di domani, giovedì 3 dicembre, vorrei davvero esortare tutti i cittadini di quest’isola , che non sono “chiddi di Lipari, chiddi du Cannitu, chiddi du Chianiconti e così via” ma tutti i cittadini di uno stesso paese martoriato, siamo tutti fratelli appartenenti a una sola comunità di UNA E UNICA LIPARI e , pertanto dobbiamo sostenerci a vicenda.
Rileggendo alcune pagine di storia eoliana, si trovano tanti e tanti episodi in cui Lipari, la VERA LIPARI è stata unita veramente, non possiamo rinnegare i nostri antenati e quello che loro hanno fatto per noi, per rendere queste isole libere e rispettate. RISPETTO che adesso si è perduto e che dobbiamo ritrovare per noi e per i nostri figli, soprattutto per loro.
Dunque , senza dilungarmi troppo, invito tutti quanti domani, quando il corteo sfilerà per le strade del centro, a non stare a braccia conserte, nel bordo strada , ad “ammirare lo spettacolo”, ma a PARTECIPARE al corteo per dimostrare ancora una volta che i liparoti sono ancora VIVI nel loro spirito e nel loro temperamento come i nostri avi lo sono stati nei secoli.
Coraggio Lipari !
ANNA MIRACULA
Carnevale Eoliano 2009. Quelle promesse non mantenute e c'è ancora chi attende i premi ! Rabbia e delusione nella lettera di Piero Di Grado
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Direttore,
colgo l'occasione di scriverle riguardo alla prima riunione per l'organizzazione del Carnevale 2010, in quanto responsabile insieme ad altri amici di un gruppo mascherato dello scorso anno (C'ERA UNA VOLTA UN DIO).
Gia' la nostra amministrazione si prodiga ad organizzare il prossimo evento carnevalesco sull'onda del successo dell'anno scorso, dimenticando pero' la cosa piu' importante, di cui ne lei ne i cittadini penso siate a conoscenza......I SOLDI DEI PREMIIIIIIIII!!!!!!
Ancora sono fermi nelle casse comunali. Solo due gruppi son riusciti a riscuoterli in quanto, udite udite, per ritirare quel premio dovremmo pagare una ritenuta d'acconto che si aggira intorno al 21% (SCANDALOSO,AI TEMPI DEL GLORIOSO SNOOPY CLUB E DELL'INDIMENTICABILE NICOLA TUTTO CIO' NON ESISTEVA).
Perche? Per la negligenza di qualcuno? Per scarsa organizzazione?
Boh ! Questo dal nostro comune non e' lecito saperlo(SE VOLETE E' COSI')!!!!
E' facile fare il carnevale con i nostri soldi e il nostro lavoro e poi andare a vantarsi in giro!TANTO I DEBITI IN GIRO LI ABBIAMO NOI!!!!
E poi un'altra cosa mi premeva scrivere. L'anno scorso in occasione della sfilata di Vulcano (COSA CHE NESSUN RAPPRESENTANTE DEI CARRI E DEI GRUPPI VOLEVA FARE) se non ricordo male fummo costretti (CAUSA PENALIZZAZIONI) da uno o due amministratori lì residenti a mandare i nostri bambini e le nostre donne (NOI MASCHI RIPARAVAMO I NOSTRI CARRELLI) a sfilare in un'isola deserta dove, a dire dei due amministratori, li avrebbero attesi montagne di cibo e leccornie varie accompagnati da bibite varie.
Sapete cosa strovarono a Vulcano? Due vassoi di"giggi", due bottiglie d'acqua, due di coca cola e due di fanta e, udite udite........ i bar, solo ed esclusivamente per quel giorno, son ritornati ad attuare il listino prezzi di agosto: una pizzetta 3 euro, un arancino 3 euro, una bottiglia d'acqua 2 euro!! COMPLIMENTI!
Ma non finisce qui. Nello stesso giorno, in una riunione tenuta al comando della polizia municipale, il nostro caro sindaco disse: "IO VI PROMETTO CHE DA DOMANI AVVIERO' LE PRATICHE PER FARVI FARE DEI CAPANNONI DOVE COSTRUIRE I VOSTRI CARRI".
Eravamo una ventina in quella stanza, quindi sfido chiunque a contraddirmi.
Direttore li ha visti lei i capannoni? Noi no ! Se lei fosse a conoscenza del luogo dove son siti ce lo comunichi... noi ne saremmo lieti e grati a lei (per l'informazione) e al sindaco (per averli fatti realizzare) !!!
TUTTO CIO' PER DIRE ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE CHE PRIMA DI CORRERE BISOGNA SAPER CAMMINARE........
CHIUDO CON UNA PROVOCAZIONE. UN GRUPPO MASCHERATO O UN CARRO ALLEGORICO FORMATO DA TUTTI I NOSTRI AMMINISTRATORI DAL TEMA".....NELLA VECCHIA FATTORIA....."VINCEREBBE SICURAMENTE......
E VI DICO DI PIU'.....SE MI DATE I SOLDI VE LO COSTRUIAMO IO E I MIE AMICI!!
N.B. Con questa lettera forse mi son giocato la possibilita' di rivincere il carnevale eoliano ma era una cosa che mi portavo entro dall'anno scorso!!!!!!
DISTINTI SALUTI PIETRO DI GRADO
Caro Direttore,
colgo l'occasione di scriverle riguardo alla prima riunione per l'organizzazione del Carnevale 2010, in quanto responsabile insieme ad altri amici di un gruppo mascherato dello scorso anno (C'ERA UNA VOLTA UN DIO).
Gia' la nostra amministrazione si prodiga ad organizzare il prossimo evento carnevalesco sull'onda del successo dell'anno scorso, dimenticando pero' la cosa piu' importante, di cui ne lei ne i cittadini penso siate a conoscenza......I SOLDI DEI PREMIIIIIIIII!!!!!!
Ancora sono fermi nelle casse comunali. Solo due gruppi son riusciti a riscuoterli in quanto, udite udite, per ritirare quel premio dovremmo pagare una ritenuta d'acconto che si aggira intorno al 21% (SCANDALOSO,AI TEMPI DEL GLORIOSO SNOOPY CLUB E DELL'INDIMENTICABILE NICOLA TUTTO CIO' NON ESISTEVA).
Perche? Per la negligenza di qualcuno? Per scarsa organizzazione?
Boh ! Questo dal nostro comune non e' lecito saperlo(SE VOLETE E' COSI')!!!!
E' facile fare il carnevale con i nostri soldi e il nostro lavoro e poi andare a vantarsi in giro!TANTO I DEBITI IN GIRO LI ABBIAMO NOI!!!!
E poi un'altra cosa mi premeva scrivere. L'anno scorso in occasione della sfilata di Vulcano (COSA CHE NESSUN RAPPRESENTANTE DEI CARRI E DEI GRUPPI VOLEVA FARE) se non ricordo male fummo costretti (CAUSA PENALIZZAZIONI) da uno o due amministratori lì residenti a mandare i nostri bambini e le nostre donne (NOI MASCHI RIPARAVAMO I NOSTRI CARRELLI) a sfilare in un'isola deserta dove, a dire dei due amministratori, li avrebbero attesi montagne di cibo e leccornie varie accompagnati da bibite varie.
Sapete cosa strovarono a Vulcano? Due vassoi di"giggi", due bottiglie d'acqua, due di coca cola e due di fanta e, udite udite........ i bar, solo ed esclusivamente per quel giorno, son ritornati ad attuare il listino prezzi di agosto: una pizzetta 3 euro, un arancino 3 euro, una bottiglia d'acqua 2 euro!! COMPLIMENTI!
Ma non finisce qui. Nello stesso giorno, in una riunione tenuta al comando della polizia municipale, il nostro caro sindaco disse: "IO VI PROMETTO CHE DA DOMANI AVVIERO' LE PRATICHE PER FARVI FARE DEI CAPANNONI DOVE COSTRUIRE I VOSTRI CARRI".
Eravamo una ventina in quella stanza, quindi sfido chiunque a contraddirmi.
Direttore li ha visti lei i capannoni? Noi no ! Se lei fosse a conoscenza del luogo dove son siti ce lo comunichi... noi ne saremmo lieti e grati a lei (per l'informazione) e al sindaco (per averli fatti realizzare) !!!
TUTTO CIO' PER DIRE ALLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE CHE PRIMA DI CORRERE BISOGNA SAPER CAMMINARE........
CHIUDO CON UNA PROVOCAZIONE. UN GRUPPO MASCHERATO O UN CARRO ALLEGORICO FORMATO DA TUTTI I NOSTRI AMMINISTRATORI DAL TEMA".....NELLA VECCHIA FATTORIA....."VINCEREBBE SICURAMENTE......
E VI DICO DI PIU'.....SE MI DATE I SOLDI VE LO COSTRUIAMO IO E I MIE AMICI!!
N.B. Con questa lettera forse mi son giocato la possibilita' di rivincere il carnevale eoliano ma era una cosa che mi portavo entro dall'anno scorso!!!!!!
DISTINTI SALUTI PIETRO DI GRADO
Oblio & Simboli (di Pino La Greca)
(Pino La Greca) Ma qual è il vero simbolo di Lipari? – si chiede Michele Giacomantonio - Lo stemma con il castello merlato sormontato da tre torri pure merlate di cui quella al centro più alta, sulla cui porta ovale all’ingresso è collocata l’effige di S. Bartolomeo con la pelle del suo corpo raccolta sul braccio sinistro, il tutto sormontato da una corona con la scritta “Per troppo fedeltà porto corona” “come recita lo Statuto del Comune di Lipari all’art. 10 e che risale – insegna il prof. Iacolino – ai primi decenni del XIII secolo (quando ancora sul castello esistevano tre torrette, in seguito abbattute) e la scritta invece a metà del XV?
Di simboli Lipari potrebbe averne tanti: Marina corta è un simbolo, il Castello è un simbolo, la Cattedrale è un simbolo, lo Stromboli è un simbolo e via di questo passo. E sono tutti certamente più specifici e conosciuti del decoro barocco.
Ben vengano le occasioni in cui possiamo parlare del nostro passato e dei simboli che lo hanno contraddistinto. Personalmente credo che il simbolo di una comunità rispecchia i suoi valori più profondi. Nel caso dell’isola di Lipari, sin dalla sua (ri)-fondazione ad opera della spedizione cnidio-rodia del 580 a.C., il simbolo della città era il leone di Cnido; la statua in pietra che lo rappresenta era collocata sul bothros di Eolo all’interno dell’acropoli della Lipàra ed attualmente visibile all’interno del Museo Luigi Bernabò Brea.
In seguito la polis di Lipàra creò i suoi simboli, collocandoli, come tante altre polis greche, sulle monete (nel caso di Atene la civetta, nel caso di Rodi la rosa, per Siracusa, la ninfa Aretusa), Lipàra, collocò sulle sue monete il delfino (sacro ad Afrodite Euploia), la prora di una trireme, il dio Efesto intento al suo lavoro. Probabilmente altri simboli erano collocati sugli scudi, nel caso di Lipàra, forse, una Questi erano i simboli più profondi di una polis che si è governata come una “repubblica marinara” ante-litteram, una città federata con grandi polis siciliane e greche per secoli, Siracusa e Sparta (con quest’ultima condivideva molto più di una semplice alleanza). Una polis in grado di dotarsi di una sua costituzione nella quale l’interesse collettivo era prevalente sull’interesse individuale (oggetto, ancora oggi, di studi specifici e pubblicazioni, soprattutto all’estero), una polis dove il “noi” prevaleva sull’ ”io”; una polis in grado di creare una “sua” arte (Pittore di Lipari) ed una “sua” cultura (le maschere); una polis in grado di difendere la propria indipendenza per oltre 300 anni, testimoniando le proprie imprese con ricchi donarii collocati nella città sacra di Delfi.
Di simboli Lipari potrebbe averne tanti: Marina corta è un simbolo, il Castello è un simbolo, la Cattedrale è un simbolo, lo Stromboli è un simbolo e via di questo passo. E sono tutti certamente più specifici e conosciuti del decoro barocco.
Ben vengano le occasioni in cui possiamo parlare del nostro passato e dei simboli che lo hanno contraddistinto. Personalmente credo che il simbolo di una comunità rispecchia i suoi valori più profondi. Nel caso dell’isola di Lipari, sin dalla sua (ri)-fondazione ad opera della spedizione cnidio-rodia del 580 a.C., il simbolo della città era il leone di Cnido; la statua in pietra che lo rappresenta era collocata sul bothros di Eolo all’interno dell’acropoli della Lipàra ed attualmente visibile all’interno del Museo Luigi Bernabò Brea.
In seguito la polis di Lipàra creò i suoi simboli, collocandoli, come tante altre polis greche, sulle monete (nel caso di Atene la civetta, nel caso di Rodi la rosa, per Siracusa, la ninfa Aretusa), Lipàra, collocò sulle sue monete il delfino (sacro ad Afrodite Euploia), la prora di una trireme, il dio Efesto intento al suo lavoro. Probabilmente altri simboli erano collocati sugli scudi, nel caso di Lipàra, forse, una Questi erano i simboli più profondi di una polis che si è governata come una “repubblica marinara” ante-litteram, una città federata con grandi polis siciliane e greche per secoli, Siracusa e Sparta (con quest’ultima condivideva molto più di una semplice alleanza). Una polis in grado di dotarsi di una sua costituzione nella quale l’interesse collettivo era prevalente sull’interesse individuale (oggetto, ancora oggi, di studi specifici e pubblicazioni, soprattutto all’estero), una polis dove il “noi” prevaleva sull’ ”io”; una polis in grado di creare una “sua” arte (Pittore di Lipari) ed una “sua” cultura (le maschere); una polis in grado di difendere la propria indipendenza per oltre 300 anni, testimoniando le proprie imprese con ricchi donarii collocati nella città sacra di Delfi.
martedì 1 dicembre 2009
Carnevale Eoliano 2010. Primo incontro giovedì 3 dicembre
Comunicato stampa
Si comunica a tutti gli interessati che giorno 03 dicembre 2009 presso il Comune di Lipari in via Falcone e Borsellino alle ore 17.00 si terrà il primo incontro relativo all'organizzazione del "Carnevale Eoliano" 2010.
Si comunica a tutti gli interessati che giorno 03 dicembre 2009 presso il Comune di Lipari in via Falcone e Borsellino alle ore 17.00 si terrà il primo incontro relativo all'organizzazione del "Carnevale Eoliano" 2010.
L'Assessore allo Spettacolo del Comune di Lipari
Dott. Ivan Ferlazzo
Il Simbolo è uno solo ed è lo stemma comunale di cui Lipari si fregia dai primi decenni del 1200 (di Michele Giacomantonio)
Ma qual è il vero simbolo di Lipari? Lo stemma con il castello merlato sormontato da tre torri pure merlate di cui quella al centro più alta, sulla cui porta ovale all’ingresso è collocata l’effige di S, Bartolomeo con la pelle del suo corpo raccolta sul braccio sinistro, il tutto sormontato da una corona con la scritta “Per troppo fedeltà porto corona” “come recita lo Statuto del Comune di Lipari all’art. 10 e che risale – insegna il prof. Iacolino – ai primi decenni del XIII secolo ( quando ancora sul castello esistevano tre torrette, in seguito abbattute) e la scritta invece a metà del XV? Oppure – come è illustrato in un sito- “ quel caratteristico elemento decorativo che si trova agli angoli dei balconi in ferro battuto, rappresentato dalla spada normanna che taglia i quattro venti e dalla testa del chiodo centrale o grande spillo; elementi creduti potenti talismani contro ogni avversità (cacciava i cattivi spiriti dalle abitazioni)” e che risalirebbe XVI secolo? Quest’ultimo simbolo, ci viene spiegato nel sito, è presente negli angoli delle poche ringhiere, di forgia antica, sfoggiate nei balconi delle strade dell’isola e ancor oggi possiamo ammirarlo sui balconi delle antiche case dell’isola; il disegno è unito da saldature e, anche se forgiato con manifattura moderna, presentando curve meno complesse, riprende la tradizione barocca originale.
Oggi questo simbolo è stato riproposto da un gioielliere che, oltre a commercializzarlo, lo offrè a personaggi che hanno acquisito meriti nei confronti delle Eolie. Una intelligente trovata pubblicitaria per promuovere un articolo di artigianato artistico e di pregio che non dovrebbe suscitare problemi a meno che non si voglia dare a questo decoro un significato che non può avere.
Innanzitutto perché “il simbolo” e non “un simbolo”? Ammesso che questo decoro sia esclusivo di Lipari e non lo si ritrovi anche negli antichi balconi della provincia e magari di tutta la Sicilia?
Di simboli Lipari potrebbe averne tanti: Marina corta è un simbolo, il Castello è un simbolo, la Cattedrale è un simbolo, lo Stromboli è un simbolo e via di questo passo. E sono tutti certamente più specifici e conosciuti del decoro barocco. Ma sempre sul sito è detto ancora – con un’impennata enfatica - che questo è “il Simbolo” – con la S maiuscola – perché ”in esso l’isola si riflette e si vede rappresentata fin dai tempi più antichi; esso è tutt’ora presente dovunque, per strade e vicoletti e i suoi sapori barocchi si ripropongono con nuovi stili…Le spade, che tagliano i quattro venti raffigurati nei punti cardinali dalle mezzelune arabe, fungono da protezione dalle bufere, così come il chiodo centrale o grande spillo, che adornava i potenti scudi spagnoli utilizzati per difendere il proprio corpo nelle sanguinose battaglie e a cui risale il decoro barocco. Ai giorni nostri, grazie sia alla tradizione antica sia ai suoi significati remuneranti, il Simbolo di Lipari, in qualità di amuleto, ci protegge allontanando gli spiriti cattivi”.
Spiriti cattivi a parte, su cui non abbiamo molta competenza ma rispetto ai quali ci sembra che occorrano talismani ben più potenti, ci sembra di dover dire, concludendo, che i simboli di Lipari possono essere tanti e anche, se si verificasse che il decoro è originale di Lipari, il Simbolo è uno solo ed è lo stemma comunale di cui Lipari si fregia dai primi decenni del 1200 e che campeggia sullo scranno del comune in cattedrale. Anche questo, un simbolo che risale al 1325.
Al comune di Lipari si cambiano le regole a "partita iniziata". Lettera aperta del geometra Aldo Natoli al sindaco di Lipari
LETTERA APERTA AL SINDACO DEL COMUNE DI LIPARI di Aldo Natoli
In un recente articolo ho fatto riferimento alla politica posta in essere dall’Amministrazione che dinanzi ad un problema di irregolarità amministrativa segnalata da un cittadino trova comodo, modificare la norma, che equivale a cambiare le regole a gara iniziata.
Ho segnalato all’Amministrazione delle irregolarità poste in essere dal Servizio Urbanistica, quali l’istruttoria delle pratiche di edilizia senza rispettare l’ordine cronologico del protocollo, e la composizione dell’o.d.g. della Commissione Edilizia Comunale senza rispettare quanto dettato dalla Determina Sindacale n° 27/2000, che ne indica la disposizione.
Segnalazioni che hanno provocato l’intervento del Segretario Direttore Generale, Dott.ssa Alfino, nel richiamare il Servizio Urbanistica al rispetto delle norme citate.
Ho anche fatto presente che la DIA (Dichiarazione di Inizio Attività) e le pratiche assentite, si concludono con l’istruttoria del tecnico comunale dopo 30 giorni dalla loro presentazione. Quindi non trova alcun riscontro giuridico l’esame prioritario delle pratiche inserite nell’o.d.g., se non quello di coinvolgere la C.E.C. nelle responsabilità che invece sono proprie del tecnico.
Nel mentre le cosiddette pratiche ordinarie, dei cittadini che voglio essere rispettosi delle Legge e dei Regolamenti, dormono sonni tranquilli.
Oggi esistono progetti, già approvati dalla Soprintendenza BB.CC.AA. che attendono di essere istruiti da anni, costringendo così i cittadini ad usare (ed abusare) dell’istituto della DIA e delle Asseverazioni che, secondo lo spirito delle leggi istitutive, come ha fatto rilevare il Presidente dell’Associazione dei Geometri Eoliani, Geom. Bartolo Favaloro, doveva funzionare da strumento eccezionale, mentre lo si è fatto diventare, gioco forza, strumento di routine, senza il quale non si riesce ad operare sul territorio.
Non solo ma questo meccanismo porta inevitabilmente all’incontrollabilità ed allo sconvolgimento del territorio, dal momento che si opera su denuncia unilaterale senza contradditorio tra i tecnici di entrambi le parti.
Ma, l’Amministrazione Comunale , che dovrebbe avere come primo obiettivo il controllo e la tutela del territorio, anzichè approfondire la problematica, per dare certezza di diritto ai cittadini, modifica, anche in questo caso, le regole a partita iniziata. Apprendo infatti proprio oggi, essendomi recato dal Dirigente Arch. De Vita per segnalare la mancata applicazione nell’o.d.g. dell’01.12.09 della C.E.C. delle disposizione impartite dal Segretario Dirigente Generale dell’Ente, che la S.S. ha modificato la Determina n° 27/2000.
Questo, se risponde al vero, significa voler sanare le irregolarità perpetrate in questi anni dal Servizio Urbanistica, e favorire i soliti “furbi del quartiere”.
In un recente articolo ho fatto riferimento alla politica posta in essere dall’Amministrazione che dinanzi ad un problema di irregolarità amministrativa segnalata da un cittadino trova comodo, modificare la norma, che equivale a cambiare le regole a gara iniziata.
Ho segnalato all’Amministrazione delle irregolarità poste in essere dal Servizio Urbanistica, quali l’istruttoria delle pratiche di edilizia senza rispettare l’ordine cronologico del protocollo, e la composizione dell’o.d.g. della Commissione Edilizia Comunale senza rispettare quanto dettato dalla Determina Sindacale n° 27/2000, che ne indica la disposizione.
Segnalazioni che hanno provocato l’intervento del Segretario Direttore Generale, Dott.ssa Alfino, nel richiamare il Servizio Urbanistica al rispetto delle norme citate.
Ho anche fatto presente che la DIA (Dichiarazione di Inizio Attività) e le pratiche assentite, si concludono con l’istruttoria del tecnico comunale dopo 30 giorni dalla loro presentazione. Quindi non trova alcun riscontro giuridico l’esame prioritario delle pratiche inserite nell’o.d.g., se non quello di coinvolgere la C.E.C. nelle responsabilità che invece sono proprie del tecnico.
Nel mentre le cosiddette pratiche ordinarie, dei cittadini che voglio essere rispettosi delle Legge e dei Regolamenti, dormono sonni tranquilli.
Oggi esistono progetti, già approvati dalla Soprintendenza BB.CC.AA. che attendono di essere istruiti da anni, costringendo così i cittadini ad usare (ed abusare) dell’istituto della DIA e delle Asseverazioni che, secondo lo spirito delle leggi istitutive, come ha fatto rilevare il Presidente dell’Associazione dei Geometri Eoliani, Geom. Bartolo Favaloro, doveva funzionare da strumento eccezionale, mentre lo si è fatto diventare, gioco forza, strumento di routine, senza il quale non si riesce ad operare sul territorio.
Non solo ma questo meccanismo porta inevitabilmente all’incontrollabilità ed allo sconvolgimento del territorio, dal momento che si opera su denuncia unilaterale senza contradditorio tra i tecnici di entrambi le parti.
Ma, l’Amministrazione Comunale , che dovrebbe avere come primo obiettivo il controllo e la tutela del territorio, anzichè approfondire la problematica, per dare certezza di diritto ai cittadini, modifica, anche in questo caso, le regole a partita iniziata. Apprendo infatti proprio oggi, essendomi recato dal Dirigente Arch. De Vita per segnalare la mancata applicazione nell’o.d.g. dell’01.12.09 della C.E.C. delle disposizione impartite dal Segretario Dirigente Generale dell’Ente, che la S.S. ha modificato la Determina n° 27/2000.
Questo, se risponde al vero, significa voler sanare le irregolarità perpetrate in questi anni dal Servizio Urbanistica, e favorire i soliti “furbi del quartiere”.
Il randagismo e l'immobilismo (di Dino Salmieri)
(Dino Salmieri) BASTA con il randagismo a Lipari, so che non è colpa dei cani, ma ora è troppo!
Il comune deve fare qualcosa, non è giusto che la gente deve avere il terrore di camminare per le strade.
Ci sono zone di Lipari che o ci vai in macchina o rischi incontri spiacevoli. Io vivo vicino all'Istituto e alle scuole medie di Lipari e non passa sera che non sento un grido di terrore e dietro un coro di cani.
I nostri "politici" cosa aspettano che ci scappa il morso o peggio? .
Tre dei miei parenti abitano in una zona a rischio. Io, con mia figlia di 5 anni, senza macchina non provo neanche ad avvicinarmi.
Io amo i cani ma il troppo è troppo.
Ora basta. I signori politici alzino il culo dalle sedie (che cosi tanto amano) e risolvino il problema
Il comune deve fare qualcosa, non è giusto che la gente deve avere il terrore di camminare per le strade.
Ci sono zone di Lipari che o ci vai in macchina o rischi incontri spiacevoli. Io vivo vicino all'Istituto e alle scuole medie di Lipari e non passa sera che non sento un grido di terrore e dietro un coro di cani.
I nostri "politici" cosa aspettano che ci scappa il morso o peggio? .
Tre dei miei parenti abitano in una zona a rischio. Io, con mia figlia di 5 anni, senza macchina non provo neanche ad avvicinarmi.
Io amo i cani ma il troppo è troppo.
Ora basta. I signori politici alzino il culo dalle sedie (che cosi tanto amano) e risolvino il problema
Per Cannistrà una poltrona da assessore? Secca smentita del diretto interessato
"Io candidato ad entrare a far parte della giunta Bruno?. Si tratta solo ed esclusivamente di fantasie che non trovano alcun riscontro nella realtà". La secca smentita ad una notizia, a dir poco fantasiosa, che circolava da ieri sera a Lipari arriva dal prof. Bartolo Cannistrà.
"Nessuno- ha affermato Cannistrà- mi ha mai fatto una tale proposta e, in ogni caso, non sono assolutamente disponibile ad entrare a far parte di questa compagine amministrativa, lontana anni-luce dal mio modo di vivere ed intendere la politica".
"Nessuno- ha affermato Cannistrà- mi ha mai fatto una tale proposta e, in ogni caso, non sono assolutamente disponibile ad entrare a far parte di questa compagine amministrativa, lontana anni-luce dal mio modo di vivere ed intendere la politica".
Stromboli e rifiuti..nuovo capitolo (di Ginostra reporter)
Nuovo "capitolo" della vicenda rifiuti a Stromboli. Riceviamo e pubblichiamo una nuova missiva della signora Carmoz.
IL TESTO:
Egregi Signori,
ringraziandovi per lo spazio accordato alla triste faccenda che accade in questi giorni a Stromboli, mi è doveroso ringraziare anche qui il signor Mimmo Fonti, Amministratore Delegato dell'ATO Eolie che, con una esposizione chiara ed irrefutabile della situazione, ha spiegato corragiosamente il motivo per il quale si è dovuto dare questo contrordine che ha atterrito la popolazione di Stromboli: la richiesta di UN consigliere comunale (lo stesso che probabilmente non si è ancora accorto che la scuola di Stromboli, nuova e sudante intonaci freschi, è tuttora sprovvista di riscaldamento...) e UN consigliere di quartiere il quale senza richiedere il parere dell'intero consiglio e della popolazione, nell'assenza momentanea del Presidente Lanza, si è arrogato il diritto di imporre il personale (?) punto di vista..
I bidoni ricomparsi, la raccolta differenziata obbligata per legge, di nuovo azzerata, i veleni (pile, medicinali ecc) allegramente portati in discarica, ad inquinare le falde e le acque che servono verso Milazzo ad inaffiare le verdure che mangiamo. Quello il risultato vantato dagli uomini politici che hanno preteso un bel giorno di agire in nostra rappresentanza.
Però stranamente, e per smentire ogni insinuazione contraria, la gente di Stromboli alla raccolta differenziata ci ha preso gusto. Alle strade senza bidoni si era abituata subito e senza rimpianti. Oggi erano in tanto a chiedermi : "Ma perché?".
Aver scoperto che si è diventati grandi, e che si può fare, ha dato una nuova consapevolezza alla gente della mia isola.
E sull'argomento, ci torneremo, perché non rinunciamo..
Grazie ancora.
Aimée Carmoz - Turista residente, e contribuente.
IL TESTO:
Egregi Signori,
ringraziandovi per lo spazio accordato alla triste faccenda che accade in questi giorni a Stromboli, mi è doveroso ringraziare anche qui il signor Mimmo Fonti, Amministratore Delegato dell'ATO Eolie che, con una esposizione chiara ed irrefutabile della situazione, ha spiegato corragiosamente il motivo per il quale si è dovuto dare questo contrordine che ha atterrito la popolazione di Stromboli: la richiesta di UN consigliere comunale (lo stesso che probabilmente non si è ancora accorto che la scuola di Stromboli, nuova e sudante intonaci freschi, è tuttora sprovvista di riscaldamento...) e UN consigliere di quartiere il quale senza richiedere il parere dell'intero consiglio e della popolazione, nell'assenza momentanea del Presidente Lanza, si è arrogato il diritto di imporre il personale (?) punto di vista..
I bidoni ricomparsi, la raccolta differenziata obbligata per legge, di nuovo azzerata, i veleni (pile, medicinali ecc) allegramente portati in discarica, ad inquinare le falde e le acque che servono verso Milazzo ad inaffiare le verdure che mangiamo. Quello il risultato vantato dagli uomini politici che hanno preteso un bel giorno di agire in nostra rappresentanza.
Però stranamente, e per smentire ogni insinuazione contraria, la gente di Stromboli alla raccolta differenziata ci ha preso gusto. Alle strade senza bidoni si era abituata subito e senza rimpianti. Oggi erano in tanto a chiedermi : "Ma perché?".
Aver scoperto che si è diventati grandi, e che si può fare, ha dato una nuova consapevolezza alla gente della mia isola.
E sull'argomento, ci torneremo, perché non rinunciamo..
Grazie ancora.
Aimée Carmoz - Turista residente, e contribuente.
"I ragazzi per i ragazzi". Il "Conti" per le popolazioni di Giampilieri e Scaletta Zanclea
Si chiama "I ragazzi per i ragazzi" l'iniziativa posta in essere dall'Istituto superiore "Isa Conti" di Lipari.
Una iniziativa che vuol essere- come recita il manifesto che la promuove- "azione di solidarietà finalizzata alla raccolta di fondi da devolvere in favore della popolazione di Giampilieri e di Scaletta Zanclea, duramente colpita lo scorsi 1° ottobre da forti piogge che hanno causato lo smottamento di interi costoni di montagna, provocando morti e feriti non chè la distruzione di abitazioni e di edifici pubblici.
I contributi versati, testimonianza di sostegno e solidarietà, saranno devoluti agli alunni e alla famiglie gravenmente colpiti dai tragici eventi, così come indicato nella nota pervenuta in data 26 ottobre u.s. dall'USP- Messina"
Le attività intraprese dall'Istituto consistono in :
1) un contributo volontario da parte di studenti, docenti, personale della scuola, genitori che vorranno aderire all'iniziativa;
2) libere donazioni da parte della cittadinanza liparese;
3) la messa a sorteggio di: un televisore digitale terrestre 17"; una macchina fotografica digitale; un lettore dvd-dvx; un telefono cellulare
L'estrazione dei premi avverrà il 18 dicembre 2009 nel corso dell'appendice finale all'iniziativa, che si terrà alle 11,00 nell'aula magna dell'Istituto "Conti" di Lipari, durante la quale la campagna di solidarietà sarà condivisa dalla popolazione scolastica con la cittadinanza
Una iniziativa che vuol essere- come recita il manifesto che la promuove- "azione di solidarietà finalizzata alla raccolta di fondi da devolvere in favore della popolazione di Giampilieri e di Scaletta Zanclea, duramente colpita lo scorsi 1° ottobre da forti piogge che hanno causato lo smottamento di interi costoni di montagna, provocando morti e feriti non chè la distruzione di abitazioni e di edifici pubblici.
I contributi versati, testimonianza di sostegno e solidarietà, saranno devoluti agli alunni e alla famiglie gravenmente colpiti dai tragici eventi, così come indicato nella nota pervenuta in data 26 ottobre u.s. dall'USP- Messina"
Le attività intraprese dall'Istituto consistono in :
1) un contributo volontario da parte di studenti, docenti, personale della scuola, genitori che vorranno aderire all'iniziativa;
2) libere donazioni da parte della cittadinanza liparese;
3) la messa a sorteggio di: un televisore digitale terrestre 17"; una macchina fotografica digitale; un lettore dvd-dvx; un telefono cellulare
L'estrazione dei premi avverrà il 18 dicembre 2009 nel corso dell'appendice finale all'iniziativa, che si terrà alle 11,00 nell'aula magna dell'Istituto "Conti" di Lipari, durante la quale la campagna di solidarietà sarà condivisa dalla popolazione scolastica con la cittadinanza
BENI CULTURALI: LEANZA, “350 MILIONI PER LO SVILUPPO DEL NOSTRO PATRIMONIO”
Complessivamente quasi 350 milioni di euro per i Beni culturali. Oltre settanta milioni saranno disponibili per gli enti locali all’interno del “Por Sicilia Fesr 2007-2013”, 142 per gli aiuti alle imprese private e al terzo settore mentre altri 130 milioni sono suddivisi tra i programmi paralleli interregionali “POIN” e “PAIN” (60 milioni), che interessano i siti Unesco siciliani, e il Por a titolarità regionale (70 milioni).
La concessione ai privati di lavori e di servizi sui beni culturali, la valorizzazione anche attraverso grandi eventi, la promozione internazionale; il sostegno alla produzione cinematografica e il marketing territoriale per l’attrazione degli investimenti turistici sono le linee guide sulle quali si muove il Por 2007-2013.
“Abbiamo redatto un atto di indirizzo rivoluzionario rispetto alle ultime politiche nel settore – ha detto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza – che ha come obiettivo di creare reddito e nuove opportunità di occupazione. E’ una scelta che ci è stata imposta dalla limitatezza delle risorse della nuova programmazione ma anche dalla consapevolezza che nell’ultimo POR 2000-2006 l’ingente massa di finanziamenti messa in campo, più di un miliardo e duecento milioni di euro, non ha avuto un ritorno positivo. Sono stati ristrutturati e recuperati numerosi beni culturali, però gran parte del patrimonio non è ancora né fruibile, né gestito e, peggio ancora, quasi nessuno degli interventi ha prodotto nuovi posti di lavoro. I bandi, che abbiamo intenzione di pubblicare entro quest’anno, hanno lo scopo di migliorare le infrastrutture, di aiutare le imprese e di operare una promozione più incisiva del nostro patrimonio culturale”.
Dopo l’approvazione, da parte della giunta, del documento sui “Requisiti di ammissibilità e Criteri di selezione del POR FESR”, adesso i due bandi per gli enti locali, “Promozione, valorizzazione, fruizione e gestione innovativa del patrimonio culturale e del patrimonio artistico contemporaneo" e “Qualificazione di strutture e siti che ospitano attività artistiche e culturali”, sono pronti per essere pubblicati.
I bandi, che avranno una copertura finanziaria di 39 milioni di euro il primo e di 34,6 milioni il secondo, prevedono benefici per i progetti presentati da enti locali che abbiano già o stiano affidando la gestione dei propri beni ad un partenariato pubblico-privato. Pertanto il primo bando fornisce un massimo del 20% a fondo perduto per gli investimenti di valorizzazione mediante eventi e promozione mentre la restante parte potrà essere procacciata dai concessionari mediante lo sbigliettamento e le sponsorizzazioni. Il bando per la qualificazione infrastrutturale fornisce invece un massimo del 40% a fondo perduto: la restante parte potrà essere fornita dal credito attraverso il nuovo programma Jessica che fornirà garanzie, finanziamenti e strumenti di partecipazione al capitale di rischio ai project financing promossi dai privati nonché prestiti agli enti locali.
Anche i bandi per le imprese private e del terzo settore (142 milioni) conterranno una grande novità: oltre al fondo perduto saranno previste incentivazioni mediante l’abbattimento degli interessi sui prestiti bancari e, soprattutto, con la fornitura di garanzie rispetto al rischio di credito.
“La vera sfida – ha continuato Leanza - è di cambiare radicalmente i metodi di gestione, di valorizzazione e di fruizione dei Beni culturali siciliani. La Sicilia si colloca ai primi posti nel mondo per numero e concentrazione di aree archeologiche, complessi monumentali, musei e biblioteche. Un patrimonio che dovrebbe essere uno dei maggiori traini dell’economia regionale ma che costituisce, invece, uno dei principali fattori di costo. Ecco perché è necessario che la Regione, pur mantenendo la proprietà dei beni, il controllo e la responsabilità degli obblighi costituzionali di tutela e conservazione, apra i propri siti all’intervento dei privati. Mi riferisco, ad esempio, alla Tonnara di Favignana, al teatro romano di Catania e al museo di Lipari che, con il contributo dei privati, possono diventare importanti poli di attrazione culturale e turistica ma soprattutto un fattore decisivo per l’economia del territorio”.
La lista degli luoghi di cultura interessati dai bandi internazionali è comunque lunga. Il decreto per le concessioni ai privati attraverso project financing è già pronto: chi si aggiudicherà l’appalto dovrà garantire l’integrale sostenimento dei costi di gestione e di valorizzazione.
Lo stanziamento a disposizione è complessivamente di 130 milioni di euro. Oltre ai 70 milioni prelevati da Por “a titolarità”, si aggiungono altri 60 milioni di euro attraverso i programmi interregionali “POIN” e “PAIN”. Il primo, di cui fanno parte i comuni di parte della Val di Noto, Siracusa e Pantalica, Agrigento, Piazza Armerina, Palermo e i Monti Sicani, mette in campo 40.112.670,07 milioni di euro mentre il secondo, che comprende i comuni dei peloritani e del trapanese e le isole Eolie, dispone di 20.630.402,10 milioni di euro.
“Ho accettato con entusiasmo questo incarico – ha detto il dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Enzo Emanuele – perché sono convinto che i beni culturali possono essere un traino fondamentale per l’economia della nostra isola. In pochissimo tempo siamo riusciti a predisporre questi bandi che, oltre ad immettere importanti risorse nel sistema, consentiranno una migliore fruizione del nostro patrimonio culturale”.
La concessione ai privati di lavori e di servizi sui beni culturali, la valorizzazione anche attraverso grandi eventi, la promozione internazionale; il sostegno alla produzione cinematografica e il marketing territoriale per l’attrazione degli investimenti turistici sono le linee guide sulle quali si muove il Por 2007-2013.
“Abbiamo redatto un atto di indirizzo rivoluzionario rispetto alle ultime politiche nel settore – ha detto l’assessore regionale ai Beni Culturali, Lino Leanza – che ha come obiettivo di creare reddito e nuove opportunità di occupazione. E’ una scelta che ci è stata imposta dalla limitatezza delle risorse della nuova programmazione ma anche dalla consapevolezza che nell’ultimo POR 2000-2006 l’ingente massa di finanziamenti messa in campo, più di un miliardo e duecento milioni di euro, non ha avuto un ritorno positivo. Sono stati ristrutturati e recuperati numerosi beni culturali, però gran parte del patrimonio non è ancora né fruibile, né gestito e, peggio ancora, quasi nessuno degli interventi ha prodotto nuovi posti di lavoro. I bandi, che abbiamo intenzione di pubblicare entro quest’anno, hanno lo scopo di migliorare le infrastrutture, di aiutare le imprese e di operare una promozione più incisiva del nostro patrimonio culturale”.
Dopo l’approvazione, da parte della giunta, del documento sui “Requisiti di ammissibilità e Criteri di selezione del POR FESR”, adesso i due bandi per gli enti locali, “Promozione, valorizzazione, fruizione e gestione innovativa del patrimonio culturale e del patrimonio artistico contemporaneo" e “Qualificazione di strutture e siti che ospitano attività artistiche e culturali”, sono pronti per essere pubblicati.
I bandi, che avranno una copertura finanziaria di 39 milioni di euro il primo e di 34,6 milioni il secondo, prevedono benefici per i progetti presentati da enti locali che abbiano già o stiano affidando la gestione dei propri beni ad un partenariato pubblico-privato. Pertanto il primo bando fornisce un massimo del 20% a fondo perduto per gli investimenti di valorizzazione mediante eventi e promozione mentre la restante parte potrà essere procacciata dai concessionari mediante lo sbigliettamento e le sponsorizzazioni. Il bando per la qualificazione infrastrutturale fornisce invece un massimo del 40% a fondo perduto: la restante parte potrà essere fornita dal credito attraverso il nuovo programma Jessica che fornirà garanzie, finanziamenti e strumenti di partecipazione al capitale di rischio ai project financing promossi dai privati nonché prestiti agli enti locali.
Anche i bandi per le imprese private e del terzo settore (142 milioni) conterranno una grande novità: oltre al fondo perduto saranno previste incentivazioni mediante l’abbattimento degli interessi sui prestiti bancari e, soprattutto, con la fornitura di garanzie rispetto al rischio di credito.
“La vera sfida – ha continuato Leanza - è di cambiare radicalmente i metodi di gestione, di valorizzazione e di fruizione dei Beni culturali siciliani. La Sicilia si colloca ai primi posti nel mondo per numero e concentrazione di aree archeologiche, complessi monumentali, musei e biblioteche. Un patrimonio che dovrebbe essere uno dei maggiori traini dell’economia regionale ma che costituisce, invece, uno dei principali fattori di costo. Ecco perché è necessario che la Regione, pur mantenendo la proprietà dei beni, il controllo e la responsabilità degli obblighi costituzionali di tutela e conservazione, apra i propri siti all’intervento dei privati. Mi riferisco, ad esempio, alla Tonnara di Favignana, al teatro romano di Catania e al museo di Lipari che, con il contributo dei privati, possono diventare importanti poli di attrazione culturale e turistica ma soprattutto un fattore decisivo per l’economia del territorio”.
La lista degli luoghi di cultura interessati dai bandi internazionali è comunque lunga. Il decreto per le concessioni ai privati attraverso project financing è già pronto: chi si aggiudicherà l’appalto dovrà garantire l’integrale sostenimento dei costi di gestione e di valorizzazione.
Lo stanziamento a disposizione è complessivamente di 130 milioni di euro. Oltre ai 70 milioni prelevati da Por “a titolarità”, si aggiungono altri 60 milioni di euro attraverso i programmi interregionali “POIN” e “PAIN”. Il primo, di cui fanno parte i comuni di parte della Val di Noto, Siracusa e Pantalica, Agrigento, Piazza Armerina, Palermo e i Monti Sicani, mette in campo 40.112.670,07 milioni di euro mentre il secondo, che comprende i comuni dei peloritani e del trapanese e le isole Eolie, dispone di 20.630.402,10 milioni di euro.
“Ho accettato con entusiasmo questo incarico – ha detto il dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Enzo Emanuele – perché sono convinto che i beni culturali possono essere un traino fondamentale per l’economia della nostra isola. In pochissimo tempo siamo riusciti a predisporre questi bandi che, oltre ad immettere importanti risorse nel sistema, consentiranno una migliore fruizione del nostro patrimonio culturale”.
La raccolta differenziata e la "vicenda" Stromboli
Riceviamo dal ragionier Mimmo Fonti, amministratore delegato dell'ATO 5 "Eolie per l'ambiente", e pubblichiamo:
Preliminarmente al discorso di effettuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani in modo differenziato va evidenziato che la gestione del servizio, sebbene effettuato in modo unitario, nelle nostre isole è avulso dal concetto di economia di scala (vantaggi di tipo economico che l'azienda acquisisce con il crescere dei volumi di produzione) in quanto i costi fissi non subiscono un decremento significativo stante la situazione geomorfologica del territorio. Infatti la plurinsularità impone una organizzazione del servizio indipendente isola per isola, costringendo l’impresa a dotarsi di mezzi e uomini nettamente maggiori di quanti ne occorrono in un territorio omogeneo con lo stesso bacino di utenza.
Quindi se aspiriamo ad un servizio decoroso ed adeguato alla stazione turistica che è l’arcipelago Eoliano, abbiamo innanzitutto la necessità di correlare le risorse ai servizi richiesti, di adottare dei comportamenti civili specie riguardo il patrimonio pubblico, ricordandoci in modo consapevole che di fatto è di tutti e va trattato alla stregua del patrimonio privato, in ultima analisi, non per importanza, vanno assolutamente conferiti i rifiuti solidi urbani in modo differenziato, tenendo conto del decoro urbano, ovvero escludendo il depositare di ingombranti sulla strada, stante che è stato creato un servizio appropriato (ad hoc).
La differenziata è importante non solo sotto il profilo etico ma anche sotto l’aspetto economico; diciamo la verità, si ricava pochissimo dalle filiere di settore riferite al c.o.n.a.i., non voglio polemizzare ne fare delle considerazioni affrettate, ma le cose stanno così; l’aspetto che riveste molta importanza invece è la riduzione del conferimento in discarica che ci costa (allo stato attuale) oltre € 100,00 a tonnellata. Per fare un esempio, ad oggi il solo comune di Lipari rispetto allo scorso anno ha già risparmiato sui conferimenti oltre 100.000,00 euro.
Ci siamo resi conto che la sensibilizzazione per la raccolta differenziata dello scorso anno non ha raggiunto tutti i cittadini ma solo una parte, inoltre la carenza di risorse economiche penalizzano il servizio e l’efficienza dello stesso, si aggiunge inoltre l’inadeguatezza delle aree di trasferenza e delle precipue attrezzature, il poco senso civico dei cittadini ed il mancato controllo delle forze dell’ordine all’osservanza delle ordinanze.
La proposta per il futuro prossimo è quella di effettuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani porta a porta nei centri urbani a maggiore densità abitativa, previo regolamento seguito da relativa ordinanza, togliendo tutti i cassonetti e posizionando al loro posto dei cestini porta plurisacchi trasparenti per conferire in modo differenziato (destinati prevalentemente all’utenza turistica); nelle zone fuori centro lasciare i cassonetti per tutte le tipologie dei rifiuti (indifferenziato, vetro/lattine, plastica, carta) ed effettuare la raccolta in modo tradizionale.
Nel corso di questo ultimo anno sono state consegnate delle compostiere a circa 900 famiglie per incentivare il compostaggio domestico e ridurre anche il conferimento dei rifiuti organici, a questa utenza va riconosciuto uno sconto che dovrà essere previsto nella formulazione della Tariffa (in corso).
Riguardo la sperimentazione di una raccolta ibrida effettuata in questi giorni a Stromboli, a metà strada tra un porta a porta e il concetto dell’isola ecologica, va detto che è stata avallata dall’organo tecnico di questa società che ha dato per scontato le assicurazioni date dai signori Garella e Aimè Carmoz (promotori), che a loro dire, avevano adeguatamente coinvolta la popolazione acquisendone disponibilità e parere favorevole. A prescindere dalla bontà della sperimentazione, quindi senza entrare nel merito, stante la lamentela ufficiale della rappresentanza della popolazione (consiglieri di circoscrizione e ancor di più consiglieri Comunali) questa società ha revocato la variazione del servizio di raccolta ripristinandolo allo status quo ante.
Mimmo Fonti
Quindi se aspiriamo ad un servizio decoroso ed adeguato alla stazione turistica che è l’arcipelago Eoliano, abbiamo innanzitutto la necessità di correlare le risorse ai servizi richiesti, di adottare dei comportamenti civili specie riguardo il patrimonio pubblico, ricordandoci in modo consapevole che di fatto è di tutti e va trattato alla stregua del patrimonio privato, in ultima analisi, non per importanza, vanno assolutamente conferiti i rifiuti solidi urbani in modo differenziato, tenendo conto del decoro urbano, ovvero escludendo il depositare di ingombranti sulla strada, stante che è stato creato un servizio appropriato (ad hoc).
La differenziata è importante non solo sotto il profilo etico ma anche sotto l’aspetto economico; diciamo la verità, si ricava pochissimo dalle filiere di settore riferite al c.o.n.a.i., non voglio polemizzare ne fare delle considerazioni affrettate, ma le cose stanno così; l’aspetto che riveste molta importanza invece è la riduzione del conferimento in discarica che ci costa (allo stato attuale) oltre € 100,00 a tonnellata. Per fare un esempio, ad oggi il solo comune di Lipari rispetto allo scorso anno ha già risparmiato sui conferimenti oltre 100.000,00 euro.
Ci siamo resi conto che la sensibilizzazione per la raccolta differenziata dello scorso anno non ha raggiunto tutti i cittadini ma solo una parte, inoltre la carenza di risorse economiche penalizzano il servizio e l’efficienza dello stesso, si aggiunge inoltre l’inadeguatezza delle aree di trasferenza e delle precipue attrezzature, il poco senso civico dei cittadini ed il mancato controllo delle forze dell’ordine all’osservanza delle ordinanze.
La proposta per il futuro prossimo è quella di effettuare la raccolta dei rifiuti solidi urbani porta a porta nei centri urbani a maggiore densità abitativa, previo regolamento seguito da relativa ordinanza, togliendo tutti i cassonetti e posizionando al loro posto dei cestini porta plurisacchi trasparenti per conferire in modo differenziato (destinati prevalentemente all’utenza turistica); nelle zone fuori centro lasciare i cassonetti per tutte le tipologie dei rifiuti (indifferenziato, vetro/lattine, plastica, carta) ed effettuare la raccolta in modo tradizionale.
Nel corso di questo ultimo anno sono state consegnate delle compostiere a circa 900 famiglie per incentivare il compostaggio domestico e ridurre anche il conferimento dei rifiuti organici, a questa utenza va riconosciuto uno sconto che dovrà essere previsto nella formulazione della Tariffa (in corso).
Riguardo la sperimentazione di una raccolta ibrida effettuata in questi giorni a Stromboli, a metà strada tra un porta a porta e il concetto dell’isola ecologica, va detto che è stata avallata dall’organo tecnico di questa società che ha dato per scontato le assicurazioni date dai signori Garella e Aimè Carmoz (promotori), che a loro dire, avevano adeguatamente coinvolta la popolazione acquisendone disponibilità e parere favorevole. A prescindere dalla bontà della sperimentazione, quindi senza entrare nel merito, stante la lamentela ufficiale della rappresentanza della popolazione (consiglieri di circoscrizione e ancor di più consiglieri Comunali) questa società ha revocato la variazione del servizio di raccolta ripristinandolo allo status quo ante.
Mimmo Fonti
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