(Michele Giacomantonio) Che sta succedendo nella maggioranza che gestisce il Comune di Lipari? Se non conoscessimo le doti di recupero del Sindaco diremmo che la maggioranza è implosa.
Lunedì una voce circolava per i marciapiedi di Lipari. Nel Consiglio Comunale del pomeriggio, si diceva, c’erano da aspettarsi tuoni e fulmini perché una parte di Forza Italia non vedeva di buon’occhio la candidatura di Gesuele Fonti ad assessore e spingeva invece per fare entrare al suo posto la giovane Spinella nuora del dott. Finocchiaro.
Il Sindaco, si diceva ancora, da parte sua, come in una partita a scacchi, stava avanzando un’altra mossa e cioè la candidatura a capogruppo del dott. Finocchiaro pensando così di potere avere via libera per Gesuele Fonti. Ma promuovere Finocchiaro a capogruppo avrebbe voluto dire bocciare Casilli per cui si mormorava anche che questi non avrebbe accettato di buon grado la mossa e si apprestasse a prendere le distanze da Forza Italia mettendosi in aspettativa nel gruppo misto. Questo si mormorava ma non era l’unica indiscrezione.
Si parlava insistentemente - cosa che avrebbe trovato conferma sulla Gazzetta del sud del giorno dopo - di una lettera del Movimento per l’autonomia di Lipari al Sindaco per sfiduciare l’assessore Sparacino lamentando l’eccessiva autonomia di questa che operava e prendeva posizione senza consultarsi con la sua parte politica.
Questi le voci. In realtà il consiglio comunale aveva avuto tutt’altro decorso. C’erano stati tuoni e fulmini ma su un altro versante, anche se sempre nella maggioranza. Come quando uno si aspetta un temporale da ponente ed invece questo di presenta a levante.
Infatti dopo la lettera del Vice Sindaco al Sindaco della settimana scorsa e le dichiarazioni dello stesso China a Teleisole che mostravano come gli risultava difficile fare l’assessore perché ostacolato dal dirigente Nico Russo e non garantito dal Sindaco stesso, tre consiglieri di Alleanza Nazionale e quindi parte della maggioranza - Longo, Guarino e Corda – presentavano una mozione per avere un chiarimento visto che si metteva “seriamente in discussione l’operato dell’Amministrazione Comunale fino a evidenziare possibili forme di reato ( peraltro molto gravi)”.
Ai tre firmatari si aggregavano i consiglieri di minoranza, a cui non pareva vero che venisse loro offerta su un piatto d’argento la possibilità di mettere in difficoltà sindaco e amministrazione. E così il Consiglio Comunale fra tuoni e fulmini affrontava un’altra nottata in bianco visto che i lavori terminavano alle cinque del mattino di martedì.
Potremmo sbagliarci ma è nostra impressione che queste sono lotte intestine che non mirano a mettere in discussione la maggioranza ma tendono ad affermare una leadership al proprio interno. Una lotta per fazioni che va diventando sempre più virulenta quanto più chi comanda va declinando e perdendo potere sugli altri.
Infatti è evidente che non sarà più il sindaco a guidare l’amministrazione nella prossima competizione elettorale. Infatti si va verso la scadenza dei due mandati e non sarà più candidabile. Né sembra ormai impensabile ottenere la possibilità di un terzo mandato.
Gli americani direbbero che il Sindaco è “un’anatra zoppa”. Quindi c’è tutta una battaglia di posizionamento per vedere a chi toccherà raccogliere la staffetta. E così mentre prima le tensioni ed i conseguenti accomodamenti avvenivano nel silenzio ovattato del bunker, ora invece tracimano ed investono l’opinione pubblica. E se non ci sbagliamo questi sommovimenti saranno sempre più vistosi nel prossimo futuro cioè nei prossimi due anni. A meno che la maggioranza non trovi una candidatura che la unifichi e tranquillizzi le diverse fazioni.
La nostra preoccupazione è che in questa guerra di posizione a farne le spese saranno le nostre isole che si trovano alle prese con problemi gravissimi ed avrebbero bisogno di tutt’altro clima.