In attesa che l'ATI incaricata presenti tutta la documentazione richiesta il servizio continua ad essere svolto dalle imprese locali. L'impressione è che si andrà avanti così sino al 31 dicembre. Dal nuovo anno, infatti, il comune di Lipari potrà applicare l'aumento previsto, bloccato dal decreto legislativo 93/2008 che sospendeva il potere degli enti locali di deliberare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote o delle maggiorazioni di esse. Decreto che, in pratica, non ha consentito al comune di Lipari di mettere a disposizione dell'ATO eoliana una parte della cifra destinata al servizio. Come si ricorderà a fine ottobre l''ATO Me 5 "Eolie per l'Ambiente" ha diffidato e messo in mora i comuni soci di Lipari, Santa Marina, Leni e Malfa attraverso l'avvocato Benedetto Calpona. Il motivo di questa iniziativa, secondo quanto si legge nell'atto fatto notificare allora ai quattro sindaci e per conoscenza al Prefetto e all'Agenzia regionale rifiuti e acque, è da ricercare nel fatto che «i comuni soci a tutt'oggi non hanno assicurato la totale copertura finanziaria del servizio posto in appalto (gara espletata) ed inerente la "Gestione integrata dei rifiuti ed igiene urbana nell'Ato Me 5, relativo al bacino dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina". Il costo del servizio nel bando di gara era stato quantificato in 2.179.828 euro più Iva.
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venerdì 14 novembre 2008
ATO "Eolie per l'ambiente": Affidato il servizio per la gestione integrata dei rifiuti"
L'ATO ME5 "Eolie per l'ambiente" ha proceduto ad affidare il servizio inerente la "Gestione integrata dei rifiuti ed igiene urbana relativo al bacino dei comuni di Lipari, Leni, Malfa e Santa Marina Salina". L'affidamento, in via provvisoria e in attesa che venga presentata la documentazione completa prevista dalla normativa vigente, è stato fatto all'Ati seconda classificata nella gara ad evidenza pubblica e cioè all'Associazione temporanea di imprese "Multiecoplast srl- Onofaro Antonino e Pizzo Pippo". Come si ricorderà il servizio se lo era aggiudicato l'Ati Geoambiente S.r.l. e Ecolandia di Paladino Maria di Nicolosi. Una aggiudicazione poi revocata a seguito di una informativa arrivata dalla prefettura di Catania. Revoca suffragata anche da una decisione del TAR di Catania che ha confermato la bontà dell'azione amministrativa.
"Ricetta di Filicudi" di Iona Bertuccio / Un libro che... svagando ammaestra
Il libro è di quelli che svagando ammaestrano. Di quelli che badano all'essenza del vivere, che richiamano smarriti valori. È un libro allegro, dedicato a un'isola. Un'isola bellissima delle Eolie, un minuscolo mondo appartato riguardoso ancora di tradizioni antichissime. S'intitola «La mia ricetta di... Filicudi» e l'ha scritto Iona Bertuccio. Per tener fede, lei dice, a una promessa fatta ad amici isolani; ma specialmente per serbar memoria di quelle tradizioni, le quali, come ovunque, stanno anche lì scomparendo. L'ha scritto col cuore, perché nell'isola, lei, assieme al marito e ai figli, vive felice.
In apertura, una breve autobiografia. Nata ad Alì, Iona Bertuccio ha seguito i corsi universitari di Scienze della formazione. Preso poi il diploma d'infermiera, ha lavorato a lungo in ospedale. Nel 1984, la «scoperta» di Filicudi: un amore a prima vista. Per cominciare la casa, quindi un «pezzo di campagna» e l'impianto di un vigneto con la guida preziosa di Carlo Hauner, il notissimo friulano di Salina benemerito vinicoltore che esportava malvasia in tutti i continenti.
Seguono cenni sul più remoto passato di Filicudi: dagli insediamenti preistorici, quale quello di Capo Graziano, alle epoche greca e romana. Volendo trattare di usi e costumi, bisognava scegliere. L'autrice ha scelto le tradizioni gastronomiche. Non si pensi tuttavia alla solita successione di ricette e basta. Le ricette ci sono, naturalmente, ma precedute da vivaci deliziosi «quadretti»: precise pennellate animano luoghi, episodi, figure senza tempo, regalano sorrisi ed emozioni. Tra gli ingredienti tipici delle ricette di Iona Bertuccio, i funghi di ferla, le patelle, i capperi, i cucunci (frutti dei capperi), la cicerchia, i rapudda (cavoletti selvatici), la borragine...
Zu Stefanu Zagami, u Pitrillu, conosceva l'arte di fare i spicchitieddi. Lo chiamavano u Pitrillu (piccolo Pietro) perché da bambino era sempre in campagna col nonno Pietro. Era stato in America e, più a lungo, in Australia. Un 30 dicembre, i spicchitieddi volle prepararli a casa di Iona, nel forno a legna. Impastò la farina con lo zucchero, aggiunse la cannella, la noce moscata, le bucce d'arancia e di limone grattate, il vino cotto... E continuava a impastare con mani sicure...
Peppino Bonica il poeta, vecchio ormai, si levava di rado dal letto. Ma la ricetta del piatto che più gli piaceva, «le polpette al sugo con la cannella», fu contento di darla.
«Quand'ero piccolo – commentò – le cucinava mio padre, poi le cucinavo io». Un giorno aveva cantato la sua gente: «un popolo che piange e ride, ama e soffre, vive tra le lenze infuocate ed echi di vento».
L'indimenticabile giornata dei «ceci», chiusi in casa mentre infuriava il fortunale, tempesta di tramontana, «il mare verde, blu, grigio, il bianco della schiuma degli enormi cavalloni».
Tutta dell'autrice, una fantasiosa specialità: la cucunciagra, cucunci frullati con peperoncino, olio ed altri ingredienti... «segreti».
Zu Stefanu Zagami, u Pitrillu, conosceva l'arte di fare i spicchitieddi. Lo chiamavano u Pitrillu (piccolo Pietro) perché da bambino era sempre in campagna col nonno Pietro. Era stato in America e, più a lungo, in Australia. Un 30 dicembre, i spicchitieddi volle prepararli a casa di Iona, nel forno a legna. Impastò la farina con lo zucchero, aggiunse la cannella, la noce moscata, le bucce d'arancia e di limone grattate, il vino cotto... E continuava a impastare con mani sicure...
Peppino Bonica il poeta, vecchio ormai, si levava di rado dal letto. Ma la ricetta del piatto che più gli piaceva, «le polpette al sugo con la cannella», fu contento di darla.
«Quand'ero piccolo – commentò – le cucinava mio padre, poi le cucinavo io». Un giorno aveva cantato la sua gente: «un popolo che piange e ride, ama e soffre, vive tra le lenze infuocate ed echi di vento».
L'indimenticabile giornata dei «ceci», chiusi in casa mentre infuriava il fortunale, tempesta di tramontana, «il mare verde, blu, grigio, il bianco della schiuma degli enormi cavalloni».
Tutta dell'autrice, una fantasiosa specialità: la cucunciagra, cucunci frullati con peperoncino, olio ed altri ingredienti... «segreti».
La Gazzetta del sud di oggi sulla "tematica Siremar"
Il sindaco Bruno sentito dalla Commissione Trasporti della Camera
Collegamenti Siremar, chiesta una proroga
Salvatore Sarpi
«Garantire per le piccole isole il principio della continuità territoriale, così come lo Stato fa sulla terraferma, per non aggravare i già notevoli disagi e spingere i residenti, anche per via dell'inevitabile crollo dell'economia turistica, ad una nuova e tutt'altro che remota emigrazione». Lo ha chiesto il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno, nel corso dell'audizione sui trasporti marittimi, questione Tirrenia-Siremar in particolare, che ha avuto a Roma davanti alla Commissione Trasporti della Camera presieduta da Mario Valducci(nella foto). Il primo cittadino liparese, anche nel suo ruolo di presidente dell'Ancim regionale e di vice di quella nazionale, richiedendo con forza una proroga, almeno triennale, alla convenzione scadente il prossimo 31 dicembre ha anche sottolineato come «occorre sicuramente evitare gli sprechi del passato ma non si possono penalizzare le comunità isolane costringendole ad un salto di trent'anni indietro nel tempo».
Bruno ha anche consegnato alla Commissione il documento predisposto dalle amministrazioni eoliane, in accordo con i rappresentanti di categoria, che evidenzia, attraverso una serie di passaggi, il diritto alla continuità territoriale e la necessità di poter continuare a vivere, studiare ed operare nelle isole. Ha anche invitato i membri della commissione al Convegno dal tema: "Legge 296 del 27 dicembre 2006 e successive determinazioni. La mobilità negata per le Isole minori italiane, un passo indietro di trent'anni", organizzato dai comuni eoliani e dagli operatori turistici per mercoledì prossimo a Montecitorio. A "sostenere" le ragioni del sindaco Bruno gli onorevoli Vincenzo Garofalo e Pippo Fallica. Oltre a Bruno sono stati anche sentiti i rappresentanti della Toscana, della Campania e della Sardegna. Con questi ultimi che si sono pronunciati per un secco no al rinnovo della convenzione con la Tirrenia. Adesso il pallino passa alla commissione Trasporti , che una volta sentiti gli amministratori interessati ed acquisita la documentazione consegnata dagli stessi, dovrà decidere il da farsi. L'impressione è che terrà conto degli input ricevuti nella predisposizione di un disegno di legge ad hoc da presentare in Parlamento e che consenta una proroga per i servizi affidati a Tirrenia e alle società regionali. Una proroga che potrebbe, comunque, non andare al di là di un anno, massimo due e sulla quale dovrà però pronunciarsi in via definitiva l'Unione Europea.
Collegamenti Siremar, chiesta una proroga
Salvatore Sarpi
«Garantire per le piccole isole il principio della continuità territoriale, così come lo Stato fa sulla terraferma, per non aggravare i già notevoli disagi e spingere i residenti, anche per via dell'inevitabile crollo dell'economia turistica, ad una nuova e tutt'altro che remota emigrazione». Lo ha chiesto il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno, nel corso dell'audizione sui trasporti marittimi, questione Tirrenia-Siremar in particolare, che ha avuto a Roma davanti alla Commissione Trasporti della Camera presieduta da Mario Valducci(nella foto). Il primo cittadino liparese, anche nel suo ruolo di presidente dell'Ancim regionale e di vice di quella nazionale, richiedendo con forza una proroga, almeno triennale, alla convenzione scadente il prossimo 31 dicembre ha anche sottolineato come «occorre sicuramente evitare gli sprechi del passato ma non si possono penalizzare le comunità isolane costringendole ad un salto di trent'anni indietro nel tempo».
Bruno ha anche consegnato alla Commissione il documento predisposto dalle amministrazioni eoliane, in accordo con i rappresentanti di categoria, che evidenzia, attraverso una serie di passaggi, il diritto alla continuità territoriale e la necessità di poter continuare a vivere, studiare ed operare nelle isole. Ha anche invitato i membri della commissione al Convegno dal tema: "Legge 296 del 27 dicembre 2006 e successive determinazioni. La mobilità negata per le Isole minori italiane, un passo indietro di trent'anni", organizzato dai comuni eoliani e dagli operatori turistici per mercoledì prossimo a Montecitorio. A "sostenere" le ragioni del sindaco Bruno gli onorevoli Vincenzo Garofalo e Pippo Fallica. Oltre a Bruno sono stati anche sentiti i rappresentanti della Toscana, della Campania e della Sardegna. Con questi ultimi che si sono pronunciati per un secco no al rinnovo della convenzione con la Tirrenia. Adesso il pallino passa alla commissione Trasporti , che una volta sentiti gli amministratori interessati ed acquisita la documentazione consegnata dagli stessi, dovrà decidere il da farsi. L'impressione è che terrà conto degli input ricevuti nella predisposizione di un disegno di legge ad hoc da presentare in Parlamento e che consenta una proroga per i servizi affidati a Tirrenia e alle società regionali. Una proroga che potrebbe, comunque, non andare al di là di un anno, massimo due e sulla quale dovrà però pronunciarsi in via definitiva l'Unione Europea.
giovedì 13 novembre 2008
Anche da AN pieno appoggio all'operato di Mariano Bruno su Acquacalda e su tutte le altre iniziative
COMUNICATO STAMPA DI ALLEANZA NAZIONALE
A sostegno delle tesi e dell'impegno profuso in tutti questi anni dal Sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, a favore della comunità eoliana dallo stesso guidata, sia in termini di efficienza amministrativa che di rappresentanza politica ai più alti livelli;
facendo seguito agli episodi verificatesi nei giorni scorsi, che seri pericoli e difficoltà hanno creato agli abitanti della frazione di Acquacalda successivamente al crollo e alla immediata chiusura della strada provinciale di collegamento con il centro urbano;
il partito di AN in tutte le sue componenti, esprime piena solidarietà al Sindaco e al suo operato, assicurando nel contempo il comprovato e continuo impegno a fianco di tutte le iniziative che egli sosterrà sia in ordine all'argomento in oggetto che per ogni altro progetto utile allo sviluppo, alla crescita e alla sicurezza del nostro territorio.
Sicuri che il Dott. Mariano Bruno continuerà nella sua infaticabile e produttiva opera di amministratore, ricercatore e recettore di risorse socioeconomiche, il partito di AN gli augura ancora a lungo un buon lavoro.
Amministratori e Consiglieri Comunali di AN.
A sostegno delle tesi e dell'impegno profuso in tutti questi anni dal Sindaco di Lipari, dott. Mariano Bruno, a favore della comunità eoliana dallo stesso guidata, sia in termini di efficienza amministrativa che di rappresentanza politica ai più alti livelli;
facendo seguito agli episodi verificatesi nei giorni scorsi, che seri pericoli e difficoltà hanno creato agli abitanti della frazione di Acquacalda successivamente al crollo e alla immediata chiusura della strada provinciale di collegamento con il centro urbano;
il partito di AN in tutte le sue componenti, esprime piena solidarietà al Sindaco e al suo operato, assicurando nel contempo il comprovato e continuo impegno a fianco di tutte le iniziative che egli sosterrà sia in ordine all'argomento in oggetto che per ogni altro progetto utile allo sviluppo, alla crescita e alla sicurezza del nostro territorio.
Sicuri che il Dott. Mariano Bruno continuerà nella sua infaticabile e produttiva opera di amministratore, ricercatore e recettore di risorse socioeconomiche, il partito di AN gli augura ancora a lungo un buon lavoro.
Amministratori e Consiglieri Comunali di AN.
Lo Cascio sulla "solidarietà" dell'on. Corona al sindaco Bruno
Riceviamo dal consigliere comunale Pietro Lo Cascio e pubblichiamo.
Oggetto: breve riflessione sulla solidarietà dell’on. Corona al Sindaco di Lipari.
Ho avuto modo di leggere una recente dichiarazione a sostegno del sindaco inviata dall’onorevole Corona, il cui quotidiano impegno a favore delle nostre isole è certamente noto a tutti, e ne ho apprezzato soprattutto la tempestività, pari a quella con la quale il parlamentare si prodiga per la soluzione delle più importanti questioni che riguardano le isole, e che egli richiama nel suo invito allo “slancio” per “un futuro ricco di nuove possibilità e opportunità” (turismo, trasporti, collegamenti marittimi, pesca, chiusura di grandi aziende produttive, eccetera). Mi ha colpito, in particolare, quel passaggio ove si elogiano le “nostre splendide isole che la natura ha voluto posizionare nella provincia di Messina”. Ciò rivela non soltanto un fine approccio cosmografico, che si inquadra nel solco tracciato da Strabone, da Tolomeo e dall’Anonimo Ravennate, ma anche un audace connubio tra storia e poesia, lasciandoci immaginare una provincia di Messina che accoglie a braccia aperte le isole donatele da madre natura. Chi crede che i politici siano soltanto aridi cultori del pragmatismo, impari dall’onorevole Corona, che ci ha fornito un’eloquente dimostrazione delle capacità – insospettabili – dei nostri parlamentari di emozionarci con simili “slanci”.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Oggetto: breve riflessione sulla solidarietà dell’on. Corona al Sindaco di Lipari.
Ho avuto modo di leggere una recente dichiarazione a sostegno del sindaco inviata dall’onorevole Corona, il cui quotidiano impegno a favore delle nostre isole è certamente noto a tutti, e ne ho apprezzato soprattutto la tempestività, pari a quella con la quale il parlamentare si prodiga per la soluzione delle più importanti questioni che riguardano le isole, e che egli richiama nel suo invito allo “slancio” per “un futuro ricco di nuove possibilità e opportunità” (turismo, trasporti, collegamenti marittimi, pesca, chiusura di grandi aziende produttive, eccetera). Mi ha colpito, in particolare, quel passaggio ove si elogiano le “nostre splendide isole che la natura ha voluto posizionare nella provincia di Messina”. Ciò rivela non soltanto un fine approccio cosmografico, che si inquadra nel solco tracciato da Strabone, da Tolomeo e dall’Anonimo Ravennate, ma anche un audace connubio tra storia e poesia, lasciandoci immaginare una provincia di Messina che accoglie a braccia aperte le isole donatele da madre natura. Chi crede che i politici siano soltanto aridi cultori del pragmatismo, impari dall’onorevole Corona, che ci ha fornito un’eloquente dimostrazione delle capacità – insospettabili – dei nostri parlamentari di emozionarci con simili “slanci”.
Pietro Lo Cascio
consigliere comunale
gruppo “Eolie nel Cuore”
Acquacalda: Il presidente della Provincia ha chiesto alla Regione la proclamazione dello stato di calamità
Il presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto ha annunciato di aver inviato una nota al presidente dela Regione, Lombardo nella quale chiede la dichiarazione dello stato di calamità e l'attivazione delle procedure da parte della Regione per la dichiarazione dello stato d'emergenza "prevedendo le idonee risorse finanziarie per affrontare nell'immediato e a breve termine tutte le problematiche di instabilità evidenziate nei tratti stradali di Acquacalda".
Inoltre, a fronte dell'interruzione al transito del collegamento primario tra la frazione di Acquacalda ed i centri abitati di Canneto e Lipari, con evidenti ripercussioni per l'economia locale e disagi per la popolazione, il presidente Ricevuto ha comunicato di aver attivato le procedure per un intervento di somma urgenza per ripristinare le condizioni di sicurezza.
Sottomonastero: Via libera dalla Sovrintendenza alla variante per la messa in sicurezza del porto
COMUNICATO STAMPA
Ieri a Palermo, presso gli uffici della Sovrintendenza del mare della Regione Siciliana-Assessorato Beni Culturali e Ambientali e P.I. , si è tenuta una riunione alla quale hanno partecipato per la Sovrintendenza, il Sovrintendente Prof. Sebastiano Tusa, l'arch. Teodoro Di Miceli e il geologo Alessandro Urbano, per l'ufficio Opere Marittime l'ing. Fabio Arena, per il comune di Lipari, l'arch. Biagio De Vita , in qualità di R.U.P., il collaudatore ing. Francesco La Spada, il dott. Lelio Finocchiaro quale consigliere delegato dal sindaco.
La Sovrintendenza del Mare, presa visione degli elaborati grafici costituenti la proposta di variante presentata e concordati con la direzione lavori, alla fine della riunione ha firmato un verbale col quale dichiara che i lavori, previsti nella"Unità Fisiografica Pignataro-Sottomonastero-1° stralcio", già appaltati, possono riprendere.
La proposta di variante, presentata ed accettata dalla Soprintendenza, prevede che a modifica del progetto originale il molo formato dai cinque cassoni (peraltro già pronti) subisca una rotazione presso a poco attorno al suo punto centrale, in modo tale che il molo stesso venga a trovarsi ad una distanza di circa 20 mt. dal confine della zona archeologica individuata dalla stessa Soprintendenza. Tale distanza viene giudicata più che sufficiente a garantire la preservazione dei reperti archeologici che, in aggiunta, saranno continuamente monitorati.
Altra condizione posta è che, in occasione di ulteriori scavi, sia presente personale della Soprintendenza.
Alla luce di quanto sopra, i lavori a Sottomonastero potranno riprendere non appena la proposta di variante sarà valutata ed accettata dagli uffici competenti.
Il Consigliere delegato alla portualità
Lelio Finocchiaro
MPA-Lipari: Solidarietà al sindaco Bruno per le critiche alla Provincia e preoccupazione per Acquacalda
Riceviamo e pubblichiamo una nota, a firma del segretario dell'MPA-Distretto di Lipari- Salvatore Coppolina, indirizzata al Presidente della Provincia regionale di Messina e per conoscenza al sindaco di Lipari.
IL TESTO: In relazione all'incontro tenutosi presso il Comune di Lipari, tra il Presidente della Provincia di Messina e l'amministrazione del comune di Lipari, in occasione del crollo della strada provinciale, in corrispondenza del tornante sovrastante l'abitato di Acquacalda, manifestiamo in nome del partito dell'Mpa -distretto di Lipari completa solidarietà verso il sindaco, dottor Mariano Bruno e verso quanto da Lui affermato, riguardo all'attenzione della Provincia nei riguardi della viabilità di cui è titolare.
Cogliamo l'occasione della presente per rappresentare viva preoccupazione per gli effetti devastanti sia dal punto di vista sociale ed economico, che si avranno sugli abitanti di Acquacalda e sulle attività economiche che in questo momento si stanno sviluppando nella stessa contrada. Per tale motivo, chiediamo con forza un immediato intervento che possa aprire alla circolazione la suddetta strada, attraverso la realizzazione di un bypass opportunamente progettato in modo da garantire i livelli di transito precedenti.
Inoltre si chiede di verificare la stabilità delle curve poste a monte e a valle del crollo, che richiedono a nostro avviso un intervento di consolidamento.
Cogliamo l'occasione della presente per rappresentare viva preoccupazione per gli effetti devastanti sia dal punto di vista sociale ed economico, che si avranno sugli abitanti di Acquacalda e sulle attività economiche che in questo momento si stanno sviluppando nella stessa contrada. Per tale motivo, chiediamo con forza un immediato intervento che possa aprire alla circolazione la suddetta strada, attraverso la realizzazione di un bypass opportunamente progettato in modo da garantire i livelli di transito precedenti.
Inoltre si chiede di verificare la stabilità delle curve poste a monte e a valle del crollo, che richiedono a nostro avviso un intervento di consolidamento.
Riteniamo necessario per l'abitato di Acquacalda e per l'intera isola di Lipari ,che si vede con questo crollo interrompere il periplo dell'isola, di importanza vitale sia dal punto di vista sociale che turistico, che tutti gli interventi che si andranno a realizzare siano non solo immediati ma anche definitivi.
mercoledì 12 novembre 2008
Editoriale: Il massacro ambientale, la pubblica incolumità e il disinteresse
La frana del costone e il successivo crollo di buona parte di uno dei tornanti della strada provinciale di Acquacalda è, come ha avuto modo di appurare anche l'ing. Salvatore Cocina della Protezione civile regionale, un vero e proprio campanello d'allarme per una zona che si estende da Capo Rosso, passando attraverso l'area pomicifera di Porticello, sino alla piccola frazione dell'isola. Un'area dove l'aggressione al territorio e il disinteresse ad intervenire sulle situazioni a rischio, prima, e il totale stato d'abbandono, oggi, hanno trasformato in una vera e propria “bomba” naturalistica pronta ad esplodere in coincidenza di determinati eventi. In primis le precipitazioni.
Per rendersi conto dei rischi che si corrono basta “ammirare” i canyon che le acque meteoriche stanno creando, asportando di volta quanto più materiale possibile, sui versanti della montagna pomicifera di Porticello, sotto la strada che attraversa le cave e in prossimità delle parti che danno sulle spiagge sottostanti dove si possono "ammirare" muri sospesi nel vuoto.
Ancora più grave sembra essere, a detta di coloro che in elicottero hanno sorvolato la zona, la situazione nella parte superiore di quella che è stata la cava di pomice. Un danno non di poco conto se si considera che proprio quella montagna, il cono vulcanico del Monte Pelato, ha contribuito in maniera indifferente a dare alle Eolie il titolo di “Patrimonio dell'Umanità”. La mancanza di interventi, la non attuazione dei cosidetti “profili d'abbandono”, la non messa in sicurezza dell'area, non solo mettono in rischio la pubblica incolumità di chi vive e transita nella zona ma, addirittura, rischia di modificare irreparabilmente un'area di grande pregio ambientale. Eppure tutto inspiegabilmente tace.
Il reportage fotografico sottostante documenta, seppure parzialmente, lo scempio di un luogo.
Per rendersi conto dei rischi che si corrono basta “ammirare” i canyon che le acque meteoriche stanno creando, asportando di volta quanto più materiale possibile, sui versanti della montagna pomicifera di Porticello, sotto la strada che attraversa le cave e in prossimità delle parti che danno sulle spiagge sottostanti dove si possono "ammirare" muri sospesi nel vuoto.
Ancora più grave sembra essere, a detta di coloro che in elicottero hanno sorvolato la zona, la situazione nella parte superiore di quella che è stata la cava di pomice. Un danno non di poco conto se si considera che proprio quella montagna, il cono vulcanico del Monte Pelato, ha contribuito in maniera indifferente a dare alle Eolie il titolo di “Patrimonio dell'Umanità”. La mancanza di interventi, la non attuazione dei cosidetti “profili d'abbandono”, la non messa in sicurezza dell'area, non solo mettono in rischio la pubblica incolumità di chi vive e transita nella zona ma, addirittura, rischia di modificare irreparabilmente un'area di grande pregio ambientale. Eppure tutto inspiegabilmente tace.
Il reportage fotografico sottostante documenta, seppure parzialmente, lo scempio di un luogo.
Brevi
Bruno alla Commissione Trasporti- Si è conclusa a Roma, intorno alle 16,00, presso la Commissione Trasporti l'audizione del sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno. Oggetto dell'audizione, ovviamente, i trasporti marittimi in particolare quelli Siremar che, se non vi saranno novità, cesseranno il 31 dicembre prossimo. Nel corso dell'audizione sembra essere emersa, come d'altronde anticipato nei giorni scorsi, che si va verso la predisposizione di un disegno di legge che consenta di prorogare di uno-due anni al massimo la convenzione tra Stato e Tirrenia e, di conseguenza, mantenere in vita le società regionali. Il via libera alla proroga deve arrivare dall'Unione Europea.
Padre Pio- La statua di Padre Pio, costata 4.200 euro e donata alla chiesa eoliana dal gruppo di preghiera di Lipari di Padre Pio e da diversi cittadini in memoria dei fratelli Gasparino e Franchino Monteleone, sarà benedetta sabato 15 novembre in Cattedrale. La statua(nella foto) è alta 1,80 metri, con gli occhi di cristallo, ed è stata realizzata in vetroresina e fornita dalla ditta Randazzo di Messina. La statua del santo resterà esposta per tutta la giornata di domenica 16 in Cattedrale per poi essere traslata nella Chiesa del pozzo che sarà la sua destinazione finale
Padre Pio- La statua di Padre Pio, costata 4.200 euro e donata alla chiesa eoliana dal gruppo di preghiera di Lipari di Padre Pio e da diversi cittadini in memoria dei fratelli Gasparino e Franchino Monteleone, sarà benedetta sabato 15 novembre in Cattedrale. La statua(nella foto) è alta 1,80 metri, con gli occhi di cristallo, ed è stata realizzata in vetroresina e fornita dalla ditta Randazzo di Messina. La statua del santo resterà esposta per tutta la giornata di domenica 16 in Cattedrale per poi essere traslata nella Chiesa del pozzo che sarà la sua destinazione finale
Rimodulazione patto stabilità comuni: Ok dalla Camera- Via libera dell'Aula della Camera ad una rimodulazione del patto di stabilita' interno dei comuni che ne ammorbidisce i termini. Con un emendamento della Commissione, approvato dall'Assemblea, e' stato stabilito che i Comuni che abbiano rispettato il patto nell'arco del triennio 2005-2007 possono avere margini piu' ampi per gli investimenti, anche se nel 2008 gli obiettivi del patto non sono stati raggiunti. E' inoltre previsto che le risorse derivanti da cessione di azioni o quote di societa' operanti nei servizi pubblici locali e quelle derivanti da vendita di immobili nel 2007 non sono conteggiate ai fini del rispetto del patto di stabilita' se vengono destinate a investimenti o alla riduzione del debito. Non vengono considerate anche le risorse da dividendi di operazioni straordinarie poste in essere dalle municipalizzate se quotate.Ieri era stata approvata un'altra norma sul patto di stabilita' per i comuni che escludeva dal calcolo le spese per investimenti cofinanziati dalla Ue.
Acquacalda: Si susseguono i crolli sulla Provinciale
Ad Acquacalda e' finito sulla scogliera sottostante la Provinciale un ulteriore pezzo della carreggiata. Quello per intenderci che già ieri mattino risultava visibilmente lesionato. Il crollo, oltre a ridurre ai minimi termini quello che era il tornante, ha inciso visibilmente anche sul parapetto laterale che, di fatto, è letteralmente spaccato in due. Anche in questo caso prevederne il crollo è più che mai scontato.
L'ulteriore crollo ha seriamente danneggiato anche la condotta idrica sottostante.
In sequenza vi proponiamo foto che evidenziano come si è evoluta la situazione in questi giorni
Lipari: Nominata la commissione per il concorso di "Dirigente-Capo Settore-Comandante della Polizia Municipale"
Con apposita determina sindacale, la numero 80 del 04.11.2008, è stata nominata la commissione giudicatrice peril concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura di un posto di "Dirigente-Capo Settore-Comandante Corpo di Polizia Municipale " di Lipari. Essa è composta da Stefania Sergi (Messina 09.10.1962), Massimo Muglia (Agrigento 24.09.1961), Calogero Ricciardo Calogero (Brolo 28.10.1931), Gaspare Sorce (Mussomeli 24.01.1938), Francesco Accordino (Palermo 12.12.1951).
Segretario della commissione è stato nominato il dott. Domenico Russo.
Segretario della commissione è stato nominato il dott. Domenico Russo.
Il museo del mare a Vulcano. Gli "appunti" del consigliere Biviano a Bruno
Una lettera al sindaco di Lipari Dott. Mariano Bruno, e per conoscenza al presidente del consiglio comunale Rag. Giuseppe Longo, è stata inoltrata da Giacomo Biviano, consigliere del Pd. IL TESTO:
Distinto Sindaco,
Con infinito piacere rendo omaggio alla sua coerenza. Nella scorsa campagna elettorale Ella, durante ripetuti comizi, ebbe a sottolineare che Marina Corta, visto il trasferimento degli aliscafi“....ritornerà a vivere risplendendo di luce propria....!”. Ella, Sindaco, ha realmente tenuto fede alle sue promesse: Marina Corta risplende di energia propria, pur se sotto forma di antenne somministrate in ogni luogo. Complimenti! Ma, nella fattispecie, Ella, stimato primo cittadino, si è spinto oltre. Ha insomma, tramite delibera assunta dai suoi assessori, tolto quell’opaco, deprimente, statico “Museo del Mare e del Cinema”, che si sarebbe dovuto istituire, appunto, nel salotto dell’isola. Con i ringraziamenti dell’intera collettività eoliana ha deciso, quindi, di sottrarre a Marina Corta quell’antitetico ed anacronistico Museo, trasferendolo a Vulcano in un immobile abusivo e cadùco, di competenza della Sovrintendenza di Messina.
In termini poveri, Lei ha sacrificato la realizzazione di quella struttura trasferendo le cosidette “palazzine gialle di marina Corta” a Condotte D’Acqua, con appendice “Lipari Porti S.p.a.”, dove, con ogni probabilità, verranno collocati gli uffici amministrativi di una compagnia che rischia di affossare immagini e panorami delle nostre isole realizzando proprio quel tipo di Megaporto “privato”. Lei, tutto sommato, ha preferito barattare interessi con cultura; Lungimiranza con avventizio guadagno; solidarietà con arricchimento di pochi alle spese dei molti. Non solo: ha sottratto la sua parola alla sua stessa dignità predicando, sempre in campagna elettorale, innovazione e diffuso benessere anche per quella zona. Mi creda: dovrebbe soltanto ritirare quella delibera, datata 28 ottobre 2008, votata da assessori, privati, dopotutto, anche della sua presenza. Qual’ora fosse stato presente alla stesura della delibera, aveva forse paura che qualcuno le potesse ricordare che il Museo, trasferito a Vulcano, arrecasse vantaggi economici alla struttura commerciale riconducibile alla sua famiglia? Personalmente a questo non credo! Ella, Sindaco, è persona particolarmente perbene ed affidabile. S’intende: sul piano squisitamente umano. E’ invece un cieco amministratore. Con quest’ultimo suo atto, ha fornito l’impressione di non amare assolutamente i suoi amministrati. Com’è possibile non comprendere che il Museo del Mare e del Cinema, per il quale c’è in itinere un finanziamento regionale di circa 130.000 Euro più 20.000 messi a disposizione dal nostro Municipio, non debba trovare naturale collocazione proprio a Marina Corta, sito, tra l’altro, individuato proprio da Lei, Sindaco, nel corso di dichiarazioni pubbliche riportate in-illo tempore anche dalla stampa. Certo: questo avveniva mesi prima che Condotte D’Acqua presentasse quel perfido progetto per la realizzazione del Megaporto. Ma è anche vero che gli impegni, quando assunti, vanno mantenuti, soprattutto se c’è di mezzo l’interesse collettivo. E Lei, purtroppo, non ha mantenuto, per l’ennesima volta, quell’impegno e quelle promesse fatte con la gente di Marina Corta, trasferendo il Museo del Mare e del Cinema nella vicina Vulcano. Ultimo appunto, caro Dott. Bruno: ha mai sentito parlare del museo delle acciughe a Cervinia? Non è possibile! Lì, infatti, potrebbe, al limite, sorgere il museo della polenta. Idem a Vulcano: con quale coraggio si ritiene inaugurare, dopotutto, un Museo del Mare in un luogo che storicamente non racchiude alcuna coniugazione con realtà pratiche marinare.
Rifletta Sindaco, rifletta, e se le è possibile si penta.
Il Consigliere Comunale Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Lipari: Minoranza consiliare chiede autoconvocazione del consiglio sulle problematiche di Acquacalda
L' autoconvocazione urgente del consiglio comunale con all'ordine del giorno "Problematiche relative alla frazione di Acquacalda, discussioni ed eventuali determinazioni" è stata rihiesta al presidente del consiglio comunale di Lipari da quattro consiglieri di minoranza.
Il testo della richiesta di autoconvocazione
I sottoscritti consiglieri comunali ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni legislative statutarie e regolamentari e del vigente regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale
Premesso
Che da alcuni giorni leggiamo ed apprendiamo di notizie confuse e poco chiare sulle svariate problematiche che investono il centro abitato di Acquacalda, dalla difesa dell'abitato al recente crollo della strada provinciale, ai problemi legati alla dismissione dell'attività di escavazione della pomice;
Preso atto della esternazioni e delle prese di posizione di autorevoli esponenti della maggioranza consiliare e della Giunta Comunale apparse negli ultimi due giorni sulla stampa locale, nonché di uno scontro particolarmente acceso tra il sindaco ed il presidente della provincia Regionale di Messina;
Considerato
che ai sensi dell'art. 1, dello Statuto del Comune di Lipari il ruolo fondamentale del consiglio comunale è quello di rappresentare la comunità cittadina, curarne gli interessi, proporre lo sviluppo e la tutela i diritti, nel rispetto dei principi di democrazia, solidarietà ed uguaglianza espressi nella costituzione, nello statuto della Regione Siciliana, nelle leggi statali e regionali, nelle norme sovranazionali e in quelle internazionali.
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità di Acquacalda e di conseguenza l'intera comunità dell'isola di Lipari, al fine di poter formunale proposte e suggerimenti a tutti i livelli istituzionali per consentire la rapida soluzione di tali delicati problemi, ponendo i cittadini nelle condizioni di essere perfettamente informati di tutti i fatti che investono la loro vita quotidiana;
tutto cio premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente
Ordine del Giorno
Problematiche relative alla frazione di Acquacalda, discussioni ed eventuali determinazioni.
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale è invitato a mettere, nei modi e termini di legge, all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale la superiore proposta di deliberazione.
I consiglieri comunali
Lo Cascio
Centorrino
Sabatini
Biviano
Il testo della richiesta di autoconvocazione
I sottoscritti consiglieri comunali ai sensi e per gli effetti delle vigenti disposizioni legislative statutarie e regolamentari e del vigente regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale
Premesso
Che da alcuni giorni leggiamo ed apprendiamo di notizie confuse e poco chiare sulle svariate problematiche che investono il centro abitato di Acquacalda, dalla difesa dell'abitato al recente crollo della strada provinciale, ai problemi legati alla dismissione dell'attività di escavazione della pomice;
Preso atto della esternazioni e delle prese di posizione di autorevoli esponenti della maggioranza consiliare e della Giunta Comunale apparse negli ultimi due giorni sulla stampa locale, nonché di uno scontro particolarmente acceso tra il sindaco ed il presidente della provincia Regionale di Messina;
Considerato
che ai sensi dell'art. 1, dello Statuto del Comune di Lipari il ruolo fondamentale del consiglio comunale è quello di rappresentare la comunità cittadina, curarne gli interessi, proporre lo sviluppo e la tutela i diritti, nel rispetto dei principi di democrazia, solidarietà ed uguaglianza espressi nella costituzione, nello statuto della Regione Siciliana, nelle leggi statali e regionali, nelle norme sovranazionali e in quelle internazionali.
Ritenuto
che il consiglio comunale debba essere posto a conoscenza di tutte le problematiche che investono la comunità di Acquacalda e di conseguenza l'intera comunità dell'isola di Lipari, al fine di poter formunale proposte e suggerimenti a tutti i livelli istituzionali per consentire la rapida soluzione di tali delicati problemi, ponendo i cittadini nelle condizioni di essere perfettamente informati di tutti i fatti che investono la loro vita quotidiana;
tutto cio premesso e considerato richiedono la convocazione urgente (autoconvocazione) del Consiglio Comunale con il seguente
Ordine del Giorno
Problematiche relative alla frazione di Acquacalda, discussioni ed eventuali determinazioni.
L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale è invitato a mettere, nei modi e termini di legge, all’ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale la superiore proposta di deliberazione.
I consiglieri comunali
Lo Cascio
Centorrino
Sabatini
Biviano
Acquacalda sulla Gazzetta del sud di oggi
Tecnici al lavoro per cercare di arrestare il movimento franoso nella frazione eoliana
Ancora smottamenti ad Acquacalda Si temono nuovi crolli nella Provinciale
Gli interventi strutturali legati alla proclamazione dello stato di calamità naturale
Salvatore Sarpi
Nuove, consistenti ed ampie lesioni sulla provinciale di Acquacalda, nel tratto già interessato alla frana di sabato scorso, lasciano presagire un probabile crollo di quello che è rimasto della carreggiata sulla scogliera sottostante.
Se ne è resa direttamente conto ieri mattina l'equipe dei tecnici della Provincia regionale di Messina, guidata dall'ing. Giuseppe Celi, arrivati nella frazione liparese per un sopraluogo indirizzato alla definizione "sul campo" di quella che dovrà essere la progettazione per la realizzazione della pista alternativa che, by-passando la parte della strada finita in mare, consenta il transito di automobili e mezzi di soccorso. Una "pista" la cui realizzazione dovrebbe comportare una spesa di circa 15 mila euro e che dovrebbe essere realizzata in prossimità (ovviamente a distanza di sicurezza) del tratto finito in mare.
Un intervento da realizzarsi nell'immediato ma che rappresenta solo un primo passo per un massiccio intervento sulla frazione che è legato, ovviamente, alla dichiarazione da parte della Regione dello stato di calamità naturale e alle conseguenti risorse messe a disposizione.
Intanto si apprende che l'area interessata all'evento di sabato già negli anni '80 cominciò a dare segni di instabilità al punto che, su richiesta dell'Amministrazione comunale in carica, presieduta dal professor Bartolo Cannistrà, venne effettuato un intervento di rafforzamento del costone roccioso al quale, purtroppo, non ne seguirono altri, seppure richiesti. Richieste di intervento sollecitate, sin da allora ma anche in tempi recentissimi, dal proprietario di una abitazione che sorge nelle immediatezze.
A Messina, intanto, si continua a lavorare alla task force che dovrà seguire le problematiche delle Eolie. Il presidente Nanni Ricevuto ha incontrato sia il colonnello Peppino Di Lillo che il geometra Vito Torre. I due, come anticipato da Ricevuto, andranno a ricoprire l'incarico, rispettivamente, di consulente del presidente per le problematiche delle Eolie e di addetto ai servizi tecnici. L'ufficializzazione dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Tornando ad Acquacalda e ai problemi connessi con il crollo della Provinciale vi sono da evidenziare due situazioni. I cittadini lanciano l'allarme per il rifornimento idrico. Il serbatoio della frazione, dove scaricano l'acqua le navi cisterna, è posto proprio in prossimità del costone crollato e, di conseguenza, la nave non può operare. Il rischio è, quindi, di restare a breve senza il preziosissimo liquido. La seconda problematica è legata ai lavori di protezione e messa in sicurezza dell'abitato costiero di Acquacalda.
Una nota inviata è stata al sindaco di Lipari e alla sua amministrazione ,nonché ai consiglieri comunali, da parte del dott. Marco Saltalamacchia, presidente dell'associazione "Amici di Acquacalda". Ha sottolineato come quanto accaduto e le difficoltà per i camion che trasportano il materiale necessario non devono portare a bloccare i lavori in corso « un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?)». Saltalamacchia ha annunciato che l'associazione "valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse ,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi».
«Lipari e le isole Eolie meritano una grande attenzione e sensibilità politica da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali: essere patrimonio mondiale dell'umanità per queste nostre terre implica un grande onore, ma anche responsabilità diffuse a tutti i livelli di decisione, dai cittadini eoliani fino ai massimi vertici ad ogni livello istituzionale e politico». Lo dice il deputato regionale del Pdl, Roberto Corona.
«Il turismo, i trasporti, le infrastrutture, i collegamenti marittimi, la pesca, i beni culturali, la chiusura di grandi aziende produttive e il sostegno all'occupazione – aggiunge – impongono uno sforzo ulteriore per ridurre la marginalità e i problemi vecchi e nuovi dell'insularità».
Ancora smottamenti ad Acquacalda Si temono nuovi crolli nella Provinciale
Gli interventi strutturali legati alla proclamazione dello stato di calamità naturale
Salvatore Sarpi
Nuove, consistenti ed ampie lesioni sulla provinciale di Acquacalda, nel tratto già interessato alla frana di sabato scorso, lasciano presagire un probabile crollo di quello che è rimasto della carreggiata sulla scogliera sottostante.
Se ne è resa direttamente conto ieri mattina l'equipe dei tecnici della Provincia regionale di Messina, guidata dall'ing. Giuseppe Celi, arrivati nella frazione liparese per un sopraluogo indirizzato alla definizione "sul campo" di quella che dovrà essere la progettazione per la realizzazione della pista alternativa che, by-passando la parte della strada finita in mare, consenta il transito di automobili e mezzi di soccorso. Una "pista" la cui realizzazione dovrebbe comportare una spesa di circa 15 mila euro e che dovrebbe essere realizzata in prossimità (ovviamente a distanza di sicurezza) del tratto finito in mare.
Un intervento da realizzarsi nell'immediato ma che rappresenta solo un primo passo per un massiccio intervento sulla frazione che è legato, ovviamente, alla dichiarazione da parte della Regione dello stato di calamità naturale e alle conseguenti risorse messe a disposizione.
Intanto si apprende che l'area interessata all'evento di sabato già negli anni '80 cominciò a dare segni di instabilità al punto che, su richiesta dell'Amministrazione comunale in carica, presieduta dal professor Bartolo Cannistrà, venne effettuato un intervento di rafforzamento del costone roccioso al quale, purtroppo, non ne seguirono altri, seppure richiesti. Richieste di intervento sollecitate, sin da allora ma anche in tempi recentissimi, dal proprietario di una abitazione che sorge nelle immediatezze.
A Messina, intanto, si continua a lavorare alla task force che dovrà seguire le problematiche delle Eolie. Il presidente Nanni Ricevuto ha incontrato sia il colonnello Peppino Di Lillo che il geometra Vito Torre. I due, come anticipato da Ricevuto, andranno a ricoprire l'incarico, rispettivamente, di consulente del presidente per le problematiche delle Eolie e di addetto ai servizi tecnici. L'ufficializzazione dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
Tornando ad Acquacalda e ai problemi connessi con il crollo della Provinciale vi sono da evidenziare due situazioni. I cittadini lanciano l'allarme per il rifornimento idrico. Il serbatoio della frazione, dove scaricano l'acqua le navi cisterna, è posto proprio in prossimità del costone crollato e, di conseguenza, la nave non può operare. Il rischio è, quindi, di restare a breve senza il preziosissimo liquido. La seconda problematica è legata ai lavori di protezione e messa in sicurezza dell'abitato costiero di Acquacalda.
Una nota inviata è stata al sindaco di Lipari e alla sua amministrazione ,nonché ai consiglieri comunali, da parte del dott. Marco Saltalamacchia, presidente dell'associazione "Amici di Acquacalda". Ha sottolineato come quanto accaduto e le difficoltà per i camion che trasportano il materiale necessario non devono portare a bloccare i lavori in corso « un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?)». Saltalamacchia ha annunciato che l'associazione "valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse ,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi».
«Lipari e le isole Eolie meritano una grande attenzione e sensibilità politica da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali: essere patrimonio mondiale dell'umanità per queste nostre terre implica un grande onore, ma anche responsabilità diffuse a tutti i livelli di decisione, dai cittadini eoliani fino ai massimi vertici ad ogni livello istituzionale e politico». Lo dice il deputato regionale del Pdl, Roberto Corona.
«Il turismo, i trasporti, le infrastrutture, i collegamenti marittimi, la pesca, i beni culturali, la chiusura di grandi aziende produttive e il sostegno all'occupazione – aggiunge – impongono uno sforzo ulteriore per ridurre la marginalità e i problemi vecchi e nuovi dell'insularità».
Il sindaco di Lipari davanti alla Commissione Trasporti. Pronto il documento per l'incontro-convegno del 19 novembre
Audizione del sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia Mariano Bruno quest'oggi davanti alla Commissione Trasporti a Roma. E' stato convocato per affrontare la tematica dei trasporti marittimi di quelli Siremar in particolare in vista di quella che sembra essere la fatidica data del 31 dicembre.
Intanto si lavora all'incontro- convegno organizzato a Roma per mercoledì 19 novembre dalle 9,30 alle 14,00 dai comuni eoliani presso la Camera dei Deputati, Sala del Refettorio.
In quest'ottica è stato redatto un documento del quale si avvarrà anche il sindaco Bruno quest'oggi durante l'audizione alla Commissione Trasporti.
IL TESTO:
Premesso :
-che la Tirrenia con le sue controllate regionali Siremar, Caremar, Toremar e Saremar esercita un servizio pubblico di cabotaggio marittimo per le isole minori Italiane in base a specifiche convenzioni in scadenza alla fine del 2008;
-che la Finanziaria 2007(Legge n° 296 del 27/12/2006) art. 1 comma 998, ha predisposto la stipula di nuove convenzioni tra lo Stato e le società di cui sopra, aventi scadenza non anteriore al 31/12/2012, al fine di predisporre e completare il processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio marittimo privatizzando le società esercenti i servizi di collegamento essenziali;
-che il comma 999 dell’art 1 della Legge n° 296 del 27/12/2006, prevede nelle more della stipula delle suddette convenzioni e della verifica della loro compatibilità con il regime comunitario, l’applicazione delle convenzioni attualmente in vigore;
-che successivamente il Consiglio dei Ministri ha deliberato in data 18/6/2008 un documento di programmazione economico e finanziario per gli anni 2009-2013, nella quale ha confermato la volontà di attuare tempestivamente il processo di privatizzazione della Tirrenia;
-che con il decreto legge n° 112 del 25 giugno 2008 si è stabilito, oltre ad un’accelerazione del processo di privatizzazione, anche la cessione gratuita delle società regionali controllate dalla Tirrenia alle rispettive regioni di competenza su richiesta delle stesse;
-che la totale mancanza di concertazione con le regioni ha provocato alla scadenza dei 120 giorni richiesti, il silenzio da parte delle stesse che vedono in tale provvedimento solo la volontà da parte del Governo Centrale di liberarsi di un peso, in nome del rispetto delle determinazioni della Comunità Europea;
-che il Consiglio dei Ministri all’inizio di novembre del 2008, ha deliberato la definizione dei criteri per il passaggio in mano privata della Tirrenia che avverrà in tempi non brevi, per cui lo stesso Governo avanzerà alla Commissione Europea una richiesta di proroga dell’attuale convenzione con l’impegno di arrivare alla dismissione della società entro il 2009.
Considerato:
-che ai sensi degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi, “un obbligo di servizio pubblico può essere imposto per garantire servizi regolari verso porti che collegano regioni periferiche della Comunità o rotte poco servite e considerate vitali per lo sviluppo economico delle regioni interessate, nei casi in cui il libero gioco delle forze di mercato non garantirebbe un sufficiente livello del servizio”;
-che mediante il rispetto di questi obblighi si mira a garantire il rispetto del principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto verso le isole minori, in modo da soddisfare le esigenze di sviluppo economico e sociale di queste ultime;
-che in ragione di ciò, la Commissione della Comunità Europea ha chiaramente affermato che il sistema di convenzioni pubbliche ai vettori marittimi può giustificarsi soltanto in riferimento a quelle linee, come quella relativa ai collegamenti con le isole minori, in cui il servizio non può essere svolto adeguatamente da imprese private.
Ritenuto che in virtù del vigente quadro normativo :
a)i servizi di collegamento marittimo con le isole minori “debbono assicurare il soddisfacimento delle esigenze connesse con lo sviluppo economico e sociale delle aree interessate, ed in particolare del mezzogiorno” ( comma 1 dell’art. 8 della legge n° 684/74);
b)“ il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio – economico di ciascuna isola” (art. 3 Legge 169/75);
c)che la modifica delle convenzioni vigenti sono ammesse solo quando “per esigenze economiche e sociali si ravvisi la necessità di migliorare il servizio” (art. 4 legge 169/75).
Visto :
-il forte disagio i cui versano le comunità isolane per la totale incertezza sul futuro dei trasporti marittimi essenziali alla loro sopravvivenza economica e sociale;
-lo stato attuale dei trasporti garantiti dalla Siremar, caratterizzato dalla mancanza di una seria programmazione di sviluppo e compromessi dalle frequenti avarie dei mezzi, dai conseguenti annullamenti delle corse e delle corrispondenti linee;
-il comma 1000 dell’art. 1 della legge finanziaria del 2007 che di fatto abroga degli articoli posti in passato alla salvaguardia di un efficiente servizio di collegamento marittimo, consentendo di fatto alle società un comportamento irresponsabile nei riguardi delle comunità isolane che si vedono sottratte linee fondamentali, in piena stagione estiva senza nessun avvertimento ed in nome di guasti dei mezzi che per questo provvedimento non vengono sostituiti.
Per quanto sopra si chiede con forza:
-il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori italiane che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, giustizia, lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della costituzione;
-l’abrogazione dell’art. 57 del DL n° 122 del 28/6/2008 n° 3 e 4 e del comma 1000 della Legge n° 296/2006;
-il rinnovo della convenzione con la SIREMAR S.p.A. per un periodo non inferiore a tre anni, con un’adeguata razionalizzazione dei costi e degli itinerari, che preveda dei servizi adeguati con le necessità delle comunità isolane, attraverso una necessaria fase di concertazione con le stesse;
-aumento della spesa prevista nel comma 998 dell’art. n°1 della Legge n°296/2006 per il sostegno delle convenzioni, assolutamente non idonea a garantire le stesse;
-che nel processo di liberalizzazione del settore di cabotaggio pubblico è necessario affermare il principio del rispetto della continuità territoriale con i bisogni a essa connessi (art.3 della legge 169/75) attraverso un adeguato contributo pubblico, a sostegno di un preordinato e concordato servizio di collegamenti marittimi con le isole minori, il tutto nel rispetto sia della giurisprudenza comunitaria e sia dei livelli occupazionali in atto garantiti dalle compagnie regionali.
martedì 11 novembre 2008
Roberto Corona: "Pieno sostegno e costante supporto all'infaticabile azione amministrativa del sindaco Mariano Bruno"
"Lipari e le Isole Eolie meritano oggi più di ieri una grande attenzione e sensibilità politica da parte delle istituzioni nazionali, regionali e locali” .Lo sostiene il deputato regionale del PDL Roberto Corona che prosegue: "Essere patrimonio mondiale dell’umanità per queste nostre terre implica un grande onore ma anche responsabilità diffuse a tutti i livelli di decisione, dai cittadini eoliani fino ai massimi vertici ad ogni livello istituzionale e politico. Il turismo, i trasporti, le infrastrutture, i collegamenti marittimi, la pesca, i beni culturali, la chiusura di grandi aziende produttive e il sostegno all’occupazione impongono uno sforzo ulteriore per ridurre la marginalità e i problemi vecchi e nuovi dell’insularità dando slancio ad un futuro ricco di nuove possibilità e opportunità per queste nostre splendide isole che la natura ha voluto posizionare nella provincia di Messina. La capacità, l’esperienza, la passione civile e politica del Sindaco Mariano Bruno, costantemente testimoniate nella sua infaticabile azione amministrativa a favore delle sue Isole meritano un costante supporto ed una solidarietà attiva da parte delle deputazioni nazionale e regionale e complessivamente di tutte le istituzioni. Un’azione sinergica frutto di una collegialità fra tutti coloro che hanno titolo e potere per aiutare le Isole Eolie e gli eoliani, coordinata dal Presidente della Regione, on.Raffaele Lombardo, è quanto di più importante e necessario possa auspicarsi per assicurare lo sviluppo dell’economia turistica e del suo indotto”.
Programmare la viabilità estiva di Canneto. Lo chiedono i consiglieri Megna e Fonti
Ha per oggetto "Programmazione viabilità estiva frazione di Canneto" la lettera che i consiglieri comunali del gruppo consiliare "Il Faro" Francesco Megna e Gesuele Fonti hanno inviato al sindaco, all'assessore alla viabilità e al comandante della polizia municipale di Lipari.
IL TESTO:
IL TESTO:
Nelle scorse stagioni estive, la frazione di Canneto è stata oggetto da parte dell’Amministrazione Comunale di continua sperimentazione, per quanto afferente la viabilità urbana. Nell’estate del 2007 il senso unico sulla via Marina Garibaldi, l’istituzione delle strisce blu per la sosta a pagamento lato mare e l’autorizzazione al transito sulla via Cesare Battisti per mezzi pesanti e pullman granturismo.
Nell’estate del 2008, bocciata la sosta a pagamento, è stato tuttavia confermato il senso unico sulla via Marina Garibaldi, e consentito sulla stessa il traffico dei mezzi pesanti e dei pullman di linea e granturismo, in direzione contraria al senso di marcia prevalente.
Entrambe le ipotesi, talvolta criticate anche aspramente dalla cittadinanza, non hanno tuttavia mai tenuto in considerazione la necessità primaria della frazione di Canneto e cioè quella di reperire ampie e ben attrezzate aree di parcheggio, da collegare eventualmente con il centro urbano e con le spiagge a mezzo di navette pubbliche e/o private.
Occorre a parere degli scriventi, una seria ed oculata programmazione degli interventi volti al miglioramento complessivo e stabile della viabilità della frazione, da realizzarsi sin d’ora, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della comunità locale che va resa realmente partecipe delle future scelte, di concerto con l’Amministrazione comunale.
In tal senso appare pertanto non più differibile la predisposizione urgente di un “Piano integrato della Viabilità e dei Parcheggi” per Lipari e Canneto, come già richiesto insistentemente dal gruppo scrivente con le note del 26 Luglio, 7 Agosto e 13 Novembre 2007, ed in ultimo con la nota n. 69/2008, con la quale si individuavano alcune priorità e proposte d’intervento tra le quali:
NORME PIÙ RESTRITTIVE PER LO SBARCO delle autovetture sull’isola;
DIVIETO DI SBARCO E DI TRANSITO per le vie cittadine di mezzi pesanti, Autotreni, Autoarticolati, Autocarri di grandi dimensioni, Pulmann GRANTURISMO etc…, in quanto veicoli non idonei alla circolazione, per ovvi motivi di SICUREZZA E PUBBLICA INCOLUMITA’, su strade inadeguate, strutturalmente fragili, intensamente trafficate e spesso sprovviste di marciapiedi come quelle delle nostre isole;
REPERIMENTO NUOVE AREE DI PARCHEGGIO, in località San Vincenzo a Canneto (per esempio, nell’ex campo di calcio, che oggi appare come una discarica a cielo aperto, o in aree limitrofe), in località Unci, nel terreno che il Sig. Eligio Perna ha messo a disposizione gratuita del Comune con finalità di parcheggio libero, ed un’altra grande area in località Calandra (per esempio liberando dai carrelli in disuso e dai veicoli abbandonati il parcheggio già esistente e sfruttando l’ex blocchiera Cassarà);
SERVIZIO NAVETTA CITTADINO: va istituito un servizio di navetta che colleghi H24 i parcheggi di San Vincenzo e di Calandra con il centro della frazione (concordandone modalità e tariffe con il vettore locale, nell’ambito del servizio già affidato) al fine di permettere la fruibilità turistica, limitando contestualmente il transito di veicoli nel centro cittadino e le esigenze di sosta nella frazione;
In conclusione,
I sottoscritti Consiglieri Comunali
CHIEDONO alle SS.LL.
di conoscere come l’amministrazione comunale intenda nel dettaglio pianificare la viabilità per la stagione estiva 2009 nella frazione di Canneto;
di conoscere quali nuove aree di parcheggio sono state individuate e quali saranno fruibili già dalla prossima stagione estiva, in aggiunta alle aree esistenti, certamente insufficienti;
di avere tutti i ragguagli possibili (tecnici ed economici) sull’intervento di recupero ed ampliamento della via Marina Garibaldi di Canneto e di tutto il water-front urbano, progettazione affidata di recente ad un professionista locale, ma totalmente sconosciuta ai Consiglieri scriventi.
Auspicando un confronto sereno con i consiglieri comunali e con la comunità locale, sulle tematiche della viabilità urbana, anche alla luce dei futuri assetti conseguenti alla chiusura della strada provinciale per Acquacalda, che inevitabilmente precluderà ai bus granturismo l’effettuazione del giro turistico dell’isola di Lipari, si porgono cordiali saluti.
Si richiede risposta scritta.
Nell’estate del 2008, bocciata la sosta a pagamento, è stato tuttavia confermato il senso unico sulla via Marina Garibaldi, e consentito sulla stessa il traffico dei mezzi pesanti e dei pullman di linea e granturismo, in direzione contraria al senso di marcia prevalente.
Entrambe le ipotesi, talvolta criticate anche aspramente dalla cittadinanza, non hanno tuttavia mai tenuto in considerazione la necessità primaria della frazione di Canneto e cioè quella di reperire ampie e ben attrezzate aree di parcheggio, da collegare eventualmente con il centro urbano e con le spiagge a mezzo di navette pubbliche e/o private.
Occorre a parere degli scriventi, una seria ed oculata programmazione degli interventi volti al miglioramento complessivo e stabile della viabilità della frazione, da realizzarsi sin d’ora, con il coinvolgimento e la partecipazione attiva della comunità locale che va resa realmente partecipe delle future scelte, di concerto con l’Amministrazione comunale.
In tal senso appare pertanto non più differibile la predisposizione urgente di un “Piano integrato della Viabilità e dei Parcheggi” per Lipari e Canneto, come già richiesto insistentemente dal gruppo scrivente con le note del 26 Luglio, 7 Agosto e 13 Novembre 2007, ed in ultimo con la nota n. 69/2008, con la quale si individuavano alcune priorità e proposte d’intervento tra le quali:
NORME PIÙ RESTRITTIVE PER LO SBARCO delle autovetture sull’isola;
DIVIETO DI SBARCO E DI TRANSITO per le vie cittadine di mezzi pesanti, Autotreni, Autoarticolati, Autocarri di grandi dimensioni, Pulmann GRANTURISMO etc…, in quanto veicoli non idonei alla circolazione, per ovvi motivi di SICUREZZA E PUBBLICA INCOLUMITA’, su strade inadeguate, strutturalmente fragili, intensamente trafficate e spesso sprovviste di marciapiedi come quelle delle nostre isole;
REPERIMENTO NUOVE AREE DI PARCHEGGIO, in località San Vincenzo a Canneto (per esempio, nell’ex campo di calcio, che oggi appare come una discarica a cielo aperto, o in aree limitrofe), in località Unci, nel terreno che il Sig. Eligio Perna ha messo a disposizione gratuita del Comune con finalità di parcheggio libero, ed un’altra grande area in località Calandra (per esempio liberando dai carrelli in disuso e dai veicoli abbandonati il parcheggio già esistente e sfruttando l’ex blocchiera Cassarà);
SERVIZIO NAVETTA CITTADINO: va istituito un servizio di navetta che colleghi H24 i parcheggi di San Vincenzo e di Calandra con il centro della frazione (concordandone modalità e tariffe con il vettore locale, nell’ambito del servizio già affidato) al fine di permettere la fruibilità turistica, limitando contestualmente il transito di veicoli nel centro cittadino e le esigenze di sosta nella frazione;
In conclusione,
I sottoscritti Consiglieri Comunali
CHIEDONO alle SS.LL.
di conoscere come l’amministrazione comunale intenda nel dettaglio pianificare la viabilità per la stagione estiva 2009 nella frazione di Canneto;
di conoscere quali nuove aree di parcheggio sono state individuate e quali saranno fruibili già dalla prossima stagione estiva, in aggiunta alle aree esistenti, certamente insufficienti;
di avere tutti i ragguagli possibili (tecnici ed economici) sull’intervento di recupero ed ampliamento della via Marina Garibaldi di Canneto e di tutto il water-front urbano, progettazione affidata di recente ad un professionista locale, ma totalmente sconosciuta ai Consiglieri scriventi.
Auspicando un confronto sereno con i consiglieri comunali e con la comunità locale, sulle tematiche della viabilità urbana, anche alla luce dei futuri assetti conseguenti alla chiusura della strada provinciale per Acquacalda, che inevitabilmente precluderà ai bus granturismo l’effettuazione del giro turistico dell’isola di Lipari, si porgono cordiali saluti.
Si richiede risposta scritta.
E' 360.000 euro l'introito del ticket per il 2008. Riunione al comune
Incontro stamani al comune di Lipari tra il prefetto-commissario Francesco Alecci, il sindaco Mariano Bruno, l'assessore al decentramento Corrado Giannò, il dirigente Domenico Russo e i presidenti delle quattro circoscrizioni del comune. Presente anche il presidente del consiglio comunale Pino Longo. Oggetto dell'incontro la destinazione dei proventi dei ticket d'ingresso e di scalata ai vulcani. Il dottor Alecci ha informato tutti che la somma introitata nell'estate 2008 è stata complessivamente di 360.000 euro, ben al di sotto degli introiti degli anni precedenti. A questi debbono aggiungersi 350 mila euro trasferitogli quale "residuo" degli anni precedenti dal commissario Mariano Bruno.
Sindaco e presidenti di circoscrizione hanno evidenziato quella che, secondo loro, dovrebbe essere la destinazione della somma. Per Lipari si punta ad interventi sull'impianto di pretrattamento liquami(in attesa del nuovo depuratore), Stromboli sul ripristino della mulattiera di accesso al cratere e su ambulanza funzionale, Vulcano su interventi legati al cratere e al vulcanesimo, Filicudi ed Alicudi su interventi legati alla sentieristica, Panarea ha puntato sulla portualità e sulla viabilità.
Il prefetto-commissario ha preso atto delle richieste ma ha invitato tutti a preparare un elenco più ristretto delle priorità, rispetto a quello già predisposto.
Prima di lasciare il comune ha incontrato una delegazione degli ex dipendenti della pomice.
Acquacalda: Nuove lesioni sulla Provinciale. Un altro tratto potrebbe finire in mare
Nuove, consistenti, lesioni sulla provinciale di Acquacalda, nel tratto già interessato alla frana di sabato scorso, lasciano presagire un ulteriore possibile crollo di quello che è rimasto della strada, sulla scogliera sottostante. Se ne è resa direttamente conto stamattina l'equipe dei tecnici della Provincia regionale di Messina, guidata dall'ing. Giuseppe Celi, arrivati nella frazione liparese per un sopraluogo indirizzato alla definizione sul campo della progettazione per la realizzazione della pista alternativa che, by-passando la parte finita in mare, consenta il transito di automobili e mezzi di soccorso. Una "pista" la cui realizzazione dovrebbe comportare una spesa di circa 15 mila euro. Intanto i cittadini di Acquacalda lanciano l'allarme anche per il rifornimento idrico. Il serbatoio della frazione, dove scaricano l'acqua le navi cisterna, è posto proprio in prossimità del costone crollato e, di conseguenza, la nave non può operare. Il rischio è, quindi, di restare a breve senza il preziosissimo liquido.
"Ticket interisole" lettera del vice-presidente Megna alle società di navigazione e al Prefetto
Questa la lettera che Francesco Megna, Vice Presidente Consiglio Comunale di Lipari, ha inviato alle società di navigazione: Navigazione Costiera s.a.s. di Lo Nardo Giuseppe e C. s.a.s/Gruppo di Navigazione Regina di Sciacchitano Maurizio/Gente di Mare soc. coop./Aliante soc. coop./ Joly Frederique s.n.c./Merenda Navigazione s.n.c./Confusa soc.coop./Vulcano Navigazione s.n.c./Miriana soc. coop. e p.c. Al Commissario delegato - Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci e al Sindaco del Comune di Lipari
Oggetto: Contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto con destinazione per le isole che costituiscono il territorio del Comune di Lipari.
Con riferimento alla missiva di pari oggetto, inviata da codeste Società marittime allo scrivente in qualità di Vice Presidente del Consiglio Comunale con nota prot. n. 35216 del 30/10/2008, premesso l’evidente difetto di competenza dello stesso e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale, si ritiene che nulla possa e debba essere richiesto alle compagnie di navigazione per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art 2 comma terzo dell’Ordinanza di P.C. n. 3225/2002.
Alle motivazioni addotte da codeste compagnie a supporto della tesi che il contributo in questione sia dovuto esclusivamente da persone non residenti provenienti da territori esterni al Comune di Lipari, tesi pienamente condivisa nel merito dallo scrivente, si rassegnano ulteriori considerazioni a supporto ed integrazione del proprio convincimento, ribadito in precedenza.
Già il legislatore con l’ Ordinanza 3225/2002, nello statuire che il “contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto - per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari …(omissis) non potrà comunque essere superiore ad 1 euro per singolo biglietto”, lascia chiaramente presagire quale sia l’importo massimale che può essere richiesto per l’ingresso nell’intero territorio del comune di Lipari.
La specifica del territorio di applicazione del contributo aggiuntivo, circoscritto alle “tratte riguardanti le isole che costituiscono il Comune di Lipari”, appare più come la volontà di sottolineare la peculiarità territoriale (sei isole distinte e separate l’una dall’altra, ricadenti sotto un’unica giurisdizione, fatto certamente anomalo e meritevole di opportuna specificazione) che come una previsione normativa mirante a far pagare il contributo aggiuntivo anche per le tratte interisole.
La stesso parere reso dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile Guido Bertolaso, con nota n. DPC/CG/0060890 del 22-09-2008, costituisce a parer dello scrivente, l’interpretazione autentica dell’Ordinanza n. 3225/2008 che istituisce e regola il contributo aggiuntivo di € 1,00 per il Comune di Lipari, in quanto emanata “SU PROPOSTA del Capo del Dipartimento della protezione civile”, come testualmente riferito nelle premesse dell’Ordinanza stessa. La valenza di un parere interpretativo reso dal medesimo organo che ha proposto l'atto normativo assume importanza non solo dal punto di vista istituzionale, ma certamente anche tecnico –giuridico.
Un’interpretazione differente creerebbe inoltre alcune anomalie tecniche, che potrebbero facilmente sfociare in evidenti disparità di trattamento per fattispecie analoghe.
Alcuni esempi:
Le cd. “minicrociere” effettuate dalle compagnie di navigazione privata provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, permettono ai propri passeggeri brevi escursioni, nella stessa giornata, anche su tre o quattro isole ricadenti nel territorio del Comune di Lipari. Conformemente alle Ordinanze Commissariali, il contributo aggiuntivo al prezzo del biglietto, corrisposto dai passeggeri delle predette compagnie è comunque di € 1,00 .
Tuttavia, se il medesimo itinerario fosse affrontato da un qualsiasi diportista con le medesime modalità ed identico itinerario, secondo l’interpretazione commissariale questi dovrebbe corrispondere un numero di euro pari al numero delle isole visitate (anche tre o quattro euro al giorno), o nelle quali si fosse anche solo temporaneamente ormeggiato (per un totale di diversi euro al giorno). E’ evidente come tale interpretazione perpetrerebbe una inaccettabile ed insostenibile sperequazione.
Un altro esempio: un villeggiante non residente, raggiunta l’Isola di Lipari con i mezzi di linea e corrisposto il contributo aggiuntivo al vettore pubblico, se volesse noleggiare un piccolo natante per visitare Vulcano (distante appena 5 minuti di navigazione), per poi tornare a Lipari e magari la sera con le compagnie di navigazione locali tuffarsi nella mondanità della vicina isola di Panarea o assaporare lo straordinario spettacolo dello Stromboli in eruzione, sorseggiando malvasia a bordo di una delle innumerevoli imbarcazioni locali che offrono quotidianamente tale servizio, quanto dovrebbe pagare a titolo di contributo aggiuntivo per un solo giorno di escursioni??? Secondo l’interpretazione commissariale, un Euro al vettore pubblico, un Euro per recarsi a Vulcano o anche soltanto per ormeggiarsi in rada e fare un bagno in mare, un altro Euro per tornare a Lipari (in quanto non è specificato da nessuna parte che il ritorno in un isola facente parte del territorio comunale, non rientri comunque nella fattispecie esaminata), ed infine un altro Euro per andare a Panarea o Stromboli per un totale di € 5 giornalieri. Appare illogico e poco sostenibile un ragionamento di questo tipo.
E se lo stesso villeggiante con un piccolo natante privato, nella medesima giornata facesse la spola 3 anche 4 volte, tra Lipari e l’isola di Vulcano, cosa certamente possibile, anche abbastanza frequente, data la distanza minima tra le due isole, quante volte dovrebbe pagare il contributo aggiuntivo? E stante l’interpretazione commissariale che prevede il pagamento per le tratte interisole, quale comma dell’Ordinanza prefettizia imporrebbe che il predetto diportista non debba pagare anche ogni qualvolta, nella stessa giornata, facesse ritorno all’isola di partenza (Lipari), essendo la stessa comunque ricompresa tra le “tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari”? E come verificare l’eventuale inottemperanza in tali fattispecie?
La casistica dei soggetti potenzialmente passivi rispetto al pagamento del contributo aggiuntivo è certamente ampia e meritevole di ulteriori approfondimenti, sarebbero state tuttavia auspicabili, previsioni più dettagliate da includere nel dispositivo commissariale.
Avrebbero giovato a dare risposte chiare ad alcuni quesiti, che non solo agli occhi dello scrivente, appaiono di non facile risoluzione.
Come ad esempio: come mai non è stata prevista la datazione nei biglietti emessi? Come evitare che lo stesso tagliando non possa essere utilizzato infinite volte? Quando e come va obliterato il biglietto? Qual è il deterrente/sanzione previsto dall’Ordinanza in caso di mancata obliterazione o addirittura in caso di mancata emissione del biglietto? etc…
Diceva Oscar Wilde: "Esperienza è il nome che ciascuno da ai propri errori", pertanto è auspicio dello scrivente che proprio sulla scorta dell’esperienza maturata, verranno adottate soluzioni maggiormente appropriate.
Un’altra grave disparità che si intende porre all’attenzione delle SS.LL e che, per quanto di conoscenza dello scrivente, si sta ancora a tutt’oggi perpetrando, riguarda i vettori di linea, concessionari di pubblico servizio, e nello specifico Siremar ed Ustica Lines.
Ho personalmente interpellato gli operatori delle biglietterie Siremar ed Ustica Lines di Lipari per verificare se erano state impartite loro disposizioni in merito all’emissione del contributo aggiuntivo per i non residenti che avessero acquistato biglietti per le tratte interisole, le stesse per le quali il Commissario chiede oggi a codeste compagnie private di pagare in ragione dei passeggeri non residenti trasportati.
Nessuna biglietteria, nè Siremar, nè Ustica Lines, ad oggi, hanno mai fatto pagare il contributo aggiuntivo di € 1,00, di cui all’Ordinanza 3225/2008, per i biglietti “per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari” dunque nel caso di trasporto interisole.
Lo scrivente non è a conoscenza di analoghi solleciti rivolti dal Commissario ai vettori pubblici, di fatto anch’essi inadempienti, secondo l’interpretazione Commissariale.
In conclusione, ribadito l’assoluto difetto di competenza dello scrivente, che rassegna alle SS.LL. le proprie valutazione in quanto espressamente interpellato sulla vicenda, consapevole della totale irrilevanza giuridica dei propri convincimenti ai fini di una corretta interpretazione della “ratio legis” per quanto afferente la tematica in oggetto, e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale,
IL SOTTOSCRITTO
ritiene che nulla sia dovuto da codeste compagnie per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art.2 comma terzo dell’Ordinanza 3225/2002;
auspica, qualora fosse prorogato lo stato d’emergenza nel territorio delle Isole Eolie oltre il 31/12/2008, una modifica strutturale delle modalità di emissione, riscossione e riversamento del contributo aggiuntivo, che scaturisca dall’esperienza maturata, ma anche dal confronto preventivo, sereno e costruttivo tra le parti (Commissario, Comune di Lipari, Compagnie di navigazione pubbliche e private, Guide vulcanologiche, forze dell’ordine ed addetti al controllo) che a vario titolo sono attori del procedimento di cui all’Ordinanza 3225/2002 e dei provvedimenti consequenziali.
Si resta a disposizione delle SS.LL per ulteriori chiarimenti e si porgono distinti ossequi.
Francesco Megna
Oggetto: Contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto con destinazione per le isole che costituiscono il territorio del Comune di Lipari.
Con riferimento alla missiva di pari oggetto, inviata da codeste Società marittime allo scrivente in qualità di Vice Presidente del Consiglio Comunale con nota prot. n. 35216 del 30/10/2008, premesso l’evidente difetto di competenza dello stesso e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale, si ritiene che nulla possa e debba essere richiesto alle compagnie di navigazione per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art 2 comma terzo dell’Ordinanza di P.C. n. 3225/2002.
Alle motivazioni addotte da codeste compagnie a supporto della tesi che il contributo in questione sia dovuto esclusivamente da persone non residenti provenienti da territori esterni al Comune di Lipari, tesi pienamente condivisa nel merito dallo scrivente, si rassegnano ulteriori considerazioni a supporto ed integrazione del proprio convincimento, ribadito in precedenza.
Già il legislatore con l’ Ordinanza 3225/2002, nello statuire che il “contributo aggiuntivo sul prezzo del biglietto di trasporto - per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari …(omissis) non potrà comunque essere superiore ad 1 euro per singolo biglietto”, lascia chiaramente presagire quale sia l’importo massimale che può essere richiesto per l’ingresso nell’intero territorio del comune di Lipari.
La specifica del territorio di applicazione del contributo aggiuntivo, circoscritto alle “tratte riguardanti le isole che costituiscono il Comune di Lipari”, appare più come la volontà di sottolineare la peculiarità territoriale (sei isole distinte e separate l’una dall’altra, ricadenti sotto un’unica giurisdizione, fatto certamente anomalo e meritevole di opportuna specificazione) che come una previsione normativa mirante a far pagare il contributo aggiuntivo anche per le tratte interisole.
La stesso parere reso dal Capo del Dipartimento di Protezione Civile Guido Bertolaso, con nota n. DPC/CG/0060890 del 22-09-2008, costituisce a parer dello scrivente, l’interpretazione autentica dell’Ordinanza n. 3225/2008 che istituisce e regola il contributo aggiuntivo di € 1,00 per il Comune di Lipari, in quanto emanata “SU PROPOSTA del Capo del Dipartimento della protezione civile”, come testualmente riferito nelle premesse dell’Ordinanza stessa. La valenza di un parere interpretativo reso dal medesimo organo che ha proposto l'atto normativo assume importanza non solo dal punto di vista istituzionale, ma certamente anche tecnico –giuridico.
Un’interpretazione differente creerebbe inoltre alcune anomalie tecniche, che potrebbero facilmente sfociare in evidenti disparità di trattamento per fattispecie analoghe.
Alcuni esempi:
Le cd. “minicrociere” effettuate dalle compagnie di navigazione privata provenienti dalla Sicilia e dalla Calabria, permettono ai propri passeggeri brevi escursioni, nella stessa giornata, anche su tre o quattro isole ricadenti nel territorio del Comune di Lipari. Conformemente alle Ordinanze Commissariali, il contributo aggiuntivo al prezzo del biglietto, corrisposto dai passeggeri delle predette compagnie è comunque di € 1,00 .
Tuttavia, se il medesimo itinerario fosse affrontato da un qualsiasi diportista con le medesime modalità ed identico itinerario, secondo l’interpretazione commissariale questi dovrebbe corrispondere un numero di euro pari al numero delle isole visitate (anche tre o quattro euro al giorno), o nelle quali si fosse anche solo temporaneamente ormeggiato (per un totale di diversi euro al giorno). E’ evidente come tale interpretazione perpetrerebbe una inaccettabile ed insostenibile sperequazione.
Un altro esempio: un villeggiante non residente, raggiunta l’Isola di Lipari con i mezzi di linea e corrisposto il contributo aggiuntivo al vettore pubblico, se volesse noleggiare un piccolo natante per visitare Vulcano (distante appena 5 minuti di navigazione), per poi tornare a Lipari e magari la sera con le compagnie di navigazione locali tuffarsi nella mondanità della vicina isola di Panarea o assaporare lo straordinario spettacolo dello Stromboli in eruzione, sorseggiando malvasia a bordo di una delle innumerevoli imbarcazioni locali che offrono quotidianamente tale servizio, quanto dovrebbe pagare a titolo di contributo aggiuntivo per un solo giorno di escursioni??? Secondo l’interpretazione commissariale, un Euro al vettore pubblico, un Euro per recarsi a Vulcano o anche soltanto per ormeggiarsi in rada e fare un bagno in mare, un altro Euro per tornare a Lipari (in quanto non è specificato da nessuna parte che il ritorno in un isola facente parte del territorio comunale, non rientri comunque nella fattispecie esaminata), ed infine un altro Euro per andare a Panarea o Stromboli per un totale di € 5 giornalieri. Appare illogico e poco sostenibile un ragionamento di questo tipo.
E se lo stesso villeggiante con un piccolo natante privato, nella medesima giornata facesse la spola 3 anche 4 volte, tra Lipari e l’isola di Vulcano, cosa certamente possibile, anche abbastanza frequente, data la distanza minima tra le due isole, quante volte dovrebbe pagare il contributo aggiuntivo? E stante l’interpretazione commissariale che prevede il pagamento per le tratte interisole, quale comma dell’Ordinanza prefettizia imporrebbe che il predetto diportista non debba pagare anche ogni qualvolta, nella stessa giornata, facesse ritorno all’isola di partenza (Lipari), essendo la stessa comunque ricompresa tra le “tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari”? E come verificare l’eventuale inottemperanza in tali fattispecie?
La casistica dei soggetti potenzialmente passivi rispetto al pagamento del contributo aggiuntivo è certamente ampia e meritevole di ulteriori approfondimenti, sarebbero state tuttavia auspicabili, previsioni più dettagliate da includere nel dispositivo commissariale.
Avrebbero giovato a dare risposte chiare ad alcuni quesiti, che non solo agli occhi dello scrivente, appaiono di non facile risoluzione.
Come ad esempio: come mai non è stata prevista la datazione nei biglietti emessi? Come evitare che lo stesso tagliando non possa essere utilizzato infinite volte? Quando e come va obliterato il biglietto? Qual è il deterrente/sanzione previsto dall’Ordinanza in caso di mancata obliterazione o addirittura in caso di mancata emissione del biglietto? etc…
Diceva Oscar Wilde: "Esperienza è il nome che ciascuno da ai propri errori", pertanto è auspicio dello scrivente che proprio sulla scorta dell’esperienza maturata, verranno adottate soluzioni maggiormente appropriate.
Un’altra grave disparità che si intende porre all’attenzione delle SS.LL e che, per quanto di conoscenza dello scrivente, si sta ancora a tutt’oggi perpetrando, riguarda i vettori di linea, concessionari di pubblico servizio, e nello specifico Siremar ed Ustica Lines.
Ho personalmente interpellato gli operatori delle biglietterie Siremar ed Ustica Lines di Lipari per verificare se erano state impartite loro disposizioni in merito all’emissione del contributo aggiuntivo per i non residenti che avessero acquistato biglietti per le tratte interisole, le stesse per le quali il Commissario chiede oggi a codeste compagnie private di pagare in ragione dei passeggeri non residenti trasportati.
Nessuna biglietteria, nè Siremar, nè Ustica Lines, ad oggi, hanno mai fatto pagare il contributo aggiuntivo di € 1,00, di cui all’Ordinanza 3225/2008, per i biglietti “per le tratte riguardanti le isole che costituiscono il comune di Lipari” dunque nel caso di trasporto interisole.
Lo scrivente non è a conoscenza di analoghi solleciti rivolti dal Commissario ai vettori pubblici, di fatto anch’essi inadempienti, secondo l’interpretazione Commissariale.
In conclusione, ribadito l’assoluto difetto di competenza dello scrivente, che rassegna alle SS.LL. le proprie valutazione in quanto espressamente interpellato sulla vicenda, consapevole della totale irrilevanza giuridica dei propri convincimenti ai fini di una corretta interpretazione della “ratio legis” per quanto afferente la tematica in oggetto, e ferma restando ogni ulteriore valutazione commissariale,
IL SOTTOSCRITTO
ritiene che nulla sia dovuto da codeste compagnie per la mancata riscossione, limitatamente ai trasporti interisole, del contributo aggiuntivo di cui all’art.2 comma terzo dell’Ordinanza 3225/2002;
auspica, qualora fosse prorogato lo stato d’emergenza nel territorio delle Isole Eolie oltre il 31/12/2008, una modifica strutturale delle modalità di emissione, riscossione e riversamento del contributo aggiuntivo, che scaturisca dall’esperienza maturata, ma anche dal confronto preventivo, sereno e costruttivo tra le parti (Commissario, Comune di Lipari, Compagnie di navigazione pubbliche e private, Guide vulcanologiche, forze dell’ordine ed addetti al controllo) che a vario titolo sono attori del procedimento di cui all’Ordinanza 3225/2002 e dei provvedimenti consequenziali.
Si resta a disposizione delle SS.LL per ulteriori chiarimenti e si porgono distinti ossequi.
Francesco Megna
Vice Presidente Consiglio Comunale
Legambiente chiede al sindaco un "piano delle antenne"
Una richiesta di delocalizzazione delle antenne è stata inoltrata da Piero Roux di Legambiente Lipari al sindaco Mariano Bruno. Il testo: Legambiente, a tutela dei cittadini eoliani e soprattutto dei residenti ed abitanti nelle unità immobiliari limitrofe alle zone oggetto dell’installazione di stazioni radio base per telefonia mobile ( contrada Capistello, P.zza Ugo S.Onofrio, zona “hotel Filadelfia, zona adiacente “Mega parcheggio”, dichiara la ferma contrarietà per la scelta dei luoghi che cadono all’interno dell’area urbana in quanto ritiene che:
1) le leggi e i pareri sanitari esistenti ad oggi fanno esplicito richiamo ad un "principio di cautela" secondo cui l'esposizione per la popolazione residente a onde elettromagnetiche dovrebbero essere di gran lunga inferiori ai limiti del decreto 381/98 attualmente in vigore, ad esempio:
- l'art. 32 della Costituzione Italiana (diritto alla tutela della salute dei cittadini),
- l'art. 174 del Trattato di Amsterdam (principio di precauzione);
- l'art. 4 comma 1 del Decreto 381/98 (principio di minimizzazione dell'esposizione della popolazione);
2) sulla base di studi scientifici ampiamente documentati tali installazioni potrebbe essere gravemente nocivi alla salute dei residenti; - L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato che l'inquinamento elettromagnetico è uno dei 4 problemi mondiali sottolineando che si deve procedere all'esposizione al minimo rischio possibile (art. 1 Costituzione OMS, art. 32 Costituzione Italiana).- Da studi effettuati (Richard Doll 4 marzo 2001) è risultato che sussistono rischi di leucemia infantile (in prossimità di elettrodotti), tumori celebrali ed altre patologie vivendo in prossimità dei campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenza.- Molte riviste specializzate e notiziari della "fondazione italiana per la ricerca sul cancro" hanno evidenziato un significativo incremento di tali malattie.- L'interazione tra campi elettromagnetici e l'uomo può causare danni al sistema biologico (sistema nervoso, sistema immunitario, sistema visivo), nonché disturbi del sonno e creare danni anche irreversibili alla salute.- Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico hanno affermato che esiste la possibilità di rischio per la popolazione esposta cronicamente a questo tipo di radiazioni e per evitare un danno più rilevante sarebbe "doveroso non accordare permessi d'installazione di antenne all'interno di quartieri residenziali, sulle case, nelle vicinanze d ospedali e scuole" .Essere esposti ad 1-1,5 volt/metro vuol dire essere 2 o 3 volte sopra la soglia di rischio (0,5v/m).
3) il problema non attiene al fatto che siano o meno misurati i limiti di attenzione da inquinamento elettromagnetico, ma alla compatibilità tra destinazione urbanistica e un'attività che altera in modo significativo l'ambiente, assoggettando la popolazione alla esposizione a radiazioni in maniera indifferenziata, costante e inconsapevole; se pur di modesta entità, le emissioni irradianti sono diffuse e continue e determinano un'alterazione dell'habitat naturale della zona.
Legambiente chiede – a Codesta Spett.le Amministrazione Comunale:
- di predisporre “un piano delle antenne” affinché si arrivi ad una immediata delocalizzazione delle stesse in zona appropriata ed ubicata fuori dal centro urbano.
- di adire contro gli organi di controllo – Arpa, Assessorati provinciali e regionali e Sovrintendenza, qualora i loro pareri entrano in contrasto con gli interessi e la salute degli eoliani, Legambiente si riserva di adire le vie legali – costituendosi parte civile – per richiedere i danni alle Amministrazioni che hanno rilasciato i permessi, compresa quella Comunale - nell'ipotesi dell'insorgenza- in ogni singolo cittadino eoliano - di patologie dovute all'esposizione dei campi elettromagnetici.
Legambiente Lipari
Piero Roux
1) le leggi e i pareri sanitari esistenti ad oggi fanno esplicito richiamo ad un "principio di cautela" secondo cui l'esposizione per la popolazione residente a onde elettromagnetiche dovrebbero essere di gran lunga inferiori ai limiti del decreto 381/98 attualmente in vigore, ad esempio:
- l'art. 32 della Costituzione Italiana (diritto alla tutela della salute dei cittadini),
- l'art. 174 del Trattato di Amsterdam (principio di precauzione);
- l'art. 4 comma 1 del Decreto 381/98 (principio di minimizzazione dell'esposizione della popolazione);
2) sulla base di studi scientifici ampiamente documentati tali installazioni potrebbe essere gravemente nocivi alla salute dei residenti; - L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha indicato che l'inquinamento elettromagnetico è uno dei 4 problemi mondiali sottolineando che si deve procedere all'esposizione al minimo rischio possibile (art. 1 Costituzione OMS, art. 32 Costituzione Italiana).- Da studi effettuati (Richard Doll 4 marzo 2001) è risultato che sussistono rischi di leucemia infantile (in prossimità di elettrodotti), tumori celebrali ed altre patologie vivendo in prossimità dei campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenza.- Molte riviste specializzate e notiziari della "fondazione italiana per la ricerca sul cancro" hanno evidenziato un significativo incremento di tali malattie.- L'interazione tra campi elettromagnetici e l'uomo può causare danni al sistema biologico (sistema nervoso, sistema immunitario, sistema visivo), nonché disturbi del sonno e creare danni anche irreversibili alla salute.- Dal punto di vista scientifico ed epidemiologico hanno affermato che esiste la possibilità di rischio per la popolazione esposta cronicamente a questo tipo di radiazioni e per evitare un danno più rilevante sarebbe "doveroso non accordare permessi d'installazione di antenne all'interno di quartieri residenziali, sulle case, nelle vicinanze d ospedali e scuole" .Essere esposti ad 1-1,5 volt/metro vuol dire essere 2 o 3 volte sopra la soglia di rischio (0,5v/m).
3) il problema non attiene al fatto che siano o meno misurati i limiti di attenzione da inquinamento elettromagnetico, ma alla compatibilità tra destinazione urbanistica e un'attività che altera in modo significativo l'ambiente, assoggettando la popolazione alla esposizione a radiazioni in maniera indifferenziata, costante e inconsapevole; se pur di modesta entità, le emissioni irradianti sono diffuse e continue e determinano un'alterazione dell'habitat naturale della zona.
Legambiente chiede – a Codesta Spett.le Amministrazione Comunale:
- di predisporre “un piano delle antenne” affinché si arrivi ad una immediata delocalizzazione delle stesse in zona appropriata ed ubicata fuori dal centro urbano.
- di adire contro gli organi di controllo – Arpa, Assessorati provinciali e regionali e Sovrintendenza, qualora i loro pareri entrano in contrasto con gli interessi e la salute degli eoliani, Legambiente si riserva di adire le vie legali – costituendosi parte civile – per richiedere i danni alle Amministrazioni che hanno rilasciato i permessi, compresa quella Comunale - nell'ipotesi dell'insorgenza- in ogni singolo cittadino eoliano - di patologie dovute all'esposizione dei campi elettromagnetici.
Legambiente Lipari
Piero Roux
lunedì 10 novembre 2008
Forza Italia compatta a "difesa" delle ragioni del sindaco Bruno
COMUNICATO STAMPA
Il Gruppo di Forza Italia, Consiglieri Comunali ed Assessori, con il presente intendono esprimere la più totale e piena solidarietà al Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno, a seguito dello scontro verbale che, suo malgrado, nella mattinata di Domenica 9 u.s. ha avuto col Presidente della Provincia Regionale di Messina, On. Ricevuto, sugli accadimenti dello scorso sabato verificatisi nella frazione di Acquacalda.
Il non riconoscere la mancata tempestività nel rendersi conto della gravità dell’accadimento da parte della Provincia ha, gioco forza, portato il primo cittadino liparese a difendere a denti stretti, così come nelle sue abitudini, la popolazione dallo stesso amministrata e per la quale il Sindaco Bruno da sempre si è speso e continuerà a spendersi non lesinando tentativo alcuno e ad ogni livello Provinciale, Regionale e Nazionale.
Ed è, quindi, in questa ottica che va visto e letto il duro scontro col Presidente Ricevuto nei riguardi del quale, il primo cittadino Eoliano non ha fatto altro che lamentare l’ormai cronica assenza della Provincia sul nostro territorio.
Ci auguriamo che la stretta di mano finale tra il Presidente Ricevuto ed il Sindaco Bruno, sia foriera di una maggiore attenzione verso le Eolie da parte della Provincia Regionale di Messina.
Antonio Casilli
Capo Gruppo Forza Italia
Il Gruppo di Forza Italia, Consiglieri Comunali ed Assessori, con il presente intendono esprimere la più totale e piena solidarietà al Sindaco di Lipari, Dott. Mariano Bruno, a seguito dello scontro verbale che, suo malgrado, nella mattinata di Domenica 9 u.s. ha avuto col Presidente della Provincia Regionale di Messina, On. Ricevuto, sugli accadimenti dello scorso sabato verificatisi nella frazione di Acquacalda.
Il non riconoscere la mancata tempestività nel rendersi conto della gravità dell’accadimento da parte della Provincia ha, gioco forza, portato il primo cittadino liparese a difendere a denti stretti, così come nelle sue abitudini, la popolazione dallo stesso amministrata e per la quale il Sindaco Bruno da sempre si è speso e continuerà a spendersi non lesinando tentativo alcuno e ad ogni livello Provinciale, Regionale e Nazionale.
Ed è, quindi, in questa ottica che va visto e letto il duro scontro col Presidente Ricevuto nei riguardi del quale, il primo cittadino Eoliano non ha fatto altro che lamentare l’ormai cronica assenza della Provincia sul nostro territorio.
Ci auguriamo che la stretta di mano finale tra il Presidente Ricevuto ed il Sindaco Bruno, sia foriera di una maggiore attenzione verso le Eolie da parte della Provincia Regionale di Messina.
Antonio Casilli
Capo Gruppo Forza Italia
Destinazione dei fondi del ticket, domani a Lipari incontro con il prefetto-commissario
Il prefetto di Messina Francesco Alecci, nelle vesti di commissario governativo per l'emergenza Eolie, sbarcherà domani a Lipari per un incontro con il sindaco Mariano Bruno, l'assessore al decentramento Corrado Giannò e con i presidenti delle quattro circoscrizioni isolane. Sul tavolo la destinazione dei proventi del ticket applicato durante la stagione estiva, e sino al 30 settembre scorso, sia per quanto riguarda i turisti che hanno raggiunto le sei isole del comune di Lipari, sia per le escursioni guidate sui crateri di Vulcano e Stromboli. I presidenti delle quattro circoscrizioni(Vulcano, Panarea, Stromboli-Ginostra e Filicudi-Alicudi) hanno elaborato, successivamente ad un incontro avuto con l'assessore Giannò, una lista degli interventi prioritari da realizzarsi con i fondi del ticket di sbarco(un euro) e delle scalate ai vulcani(tre euro). Non è escluso che durante l'incontro si finisca per affrontare anche la questione legata all'ubicazione del nuovo depuratore di Lipari che dovrà essere realizzato con i fondi del “Ciclo delle acque”. Si presume, inoltre, ma bisognerà verificare anche i tempi e gli altri impegni istituzionali del Prefetto, che il dottor Alecci possa compiere un sopraluogo ad Acquacalda nell'area interessata dal movimento franoso che ha trascinato in mare larga parte della strada Provinciale.
"Amici di Acquacalda": Non interrompete i lavori di protezione
Una nota inviata è stata al sindaco di Lipari e alla sua amministrazione ,nonché ai consiglieri comunali, da parte del dott. Marco Saltalamacchia(nella foto con Nino Saltalamacchia), presidente dell’associazione "Amici di Acquacalda".
Il testo:
Egregio signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri,in qualità di Presidente dell'Associazione "Amici di Acquacalda" desidero sottoporre alla Vostra attenzione la gravissima situazione che si è venuta a creare con il crollo della strada provinciale per Acquacalda, causato dal passaggio dei mezzi pesanti che trasportavano il pietrame per la realizzazione della difesa costiera dell'abitato di Acquacalda. La possibilità, che a causa di diverse e concorrenti difficoltà (percorso alternativo attraverso Pianoconte, trasporto via mare) si possa paventare il blocco dei lavori in corso, rappresenta un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?) Diversamente, questa Associazione valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi.
Vi ringraziamo fin da ora per l'attenzione che vorrete riservarci.
Il testo:
Egregio signor Sindaco, signori Assessori, signori Consiglieri,in qualità di Presidente dell'Associazione "Amici di Acquacalda" desidero sottoporre alla Vostra attenzione la gravissima situazione che si è venuta a creare con il crollo della strada provinciale per Acquacalda, causato dal passaggio dei mezzi pesanti che trasportavano il pietrame per la realizzazione della difesa costiera dell'abitato di Acquacalda. La possibilità, che a causa di diverse e concorrenti difficoltà (percorso alternativo attraverso Pianoconte, trasporto via mare) si possa paventare il blocco dei lavori in corso, rappresenta un rischio che non è assolutamente accettabile per le conseguenze che potrebbe comportare. Con l'arrivo delle prossime mareggiate invernali, i massi posati attualmente, verrebbero scaraventati sulle case antistanti, con il terribile risultato che tutti possiamo immaginare, sia in termine di perdita dei lavori fin qui svolti che soprattutto di ulteriori danni a cose e persone. Riteniamo che una soluzione vada trovata urgentemente e che la ragione di forza maggiore vada adottata per superare un ostacolo che a parere di tutti appare risibile (vale più la Poseidonia che il possibile rischio su vite umane, proprietà ed attività economiche?) Diversamente, questa Associazione valuterà tutte le possibili iniziative di responsabilità legali nei confronti di qualunque autorità che si rendesse,attivamente o passivamente, responsabile dei possibili danni umani o economici che potessero avverarsi.
Vi ringraziamo fin da ora per l'attenzione che vorrete riservarci.
Judo: Ottime prestazioni dei piccoli dello Sporting club judo
Ieri i piccoli atleti dello Sporting Club Judo Lipari hanno partecipato alla gara a loro riservata denominata " Città di Avola". Alla competizione hanno preso parte circa 120 piccoli judoka delle classi "Ragazzi e Fanciulli" provenienti da tutta la Sicilia.
Buoni i risultati dei ragazzi dello Sporting club judo Lipari:
Mattia Giardina e Fabrizio Greco hanno conquistato la medaglia d'argento, Luca Merlino e Leonardo Ziino la medaglia di bronzo, Bartolo Pio Puglisi e Valerio Ferlazzo un bel 5° posto.
I ragazzi, entusiasti della gara, si preparano ad un altro appuntamento che si terrà a Catania giorno 22 p.v. con la competizione "Alle Pendici dell'Etna".
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (1)
Resta allarmante la situazione ad Acquacalda dopo il crollo della Provinciale
Vivace confronto tra Bruno e Ricevuto sulle cause che hanno provocato la frana
Salvatore Sarpi
Si va verso la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la frazione liparese di Acquacalda. La Protezione civile regionale affiancherà il comune di Lipari nella richiesta al Governo Lombardo che potrebbe già dichiarare lo stato di calamità naturale nel corso della prossima riunione di giunta.
La novità è emersa ieri ed è stata ufficializzata durante la riunione del Coc (Centro operativo comunale) di Protezione civile tenutasi al comune di Lipari. «Una richiesta- come ci ha dichiarato il sindaco Mariano Bruno- che trova forza nel fatto che le emergenze territoriali e di protezione civile della frazione liparese di Acquacalda, ma anche della vicina località di Porticello, vanno ben al di là della frana del costone roccioso e del susseguente crollo della strada provinciale verificatosi sabato mattina».
Emergenze per le quali, bisogna sottolinearlo, nonostante l'allarme dai residenti e dall'amministrazione comunale, non si sono trovate sino ad oggi risposte. Intanto nella frazione liparese la notte tra sabato e domenica e trascorsa tranquilla e il fronte della frana, monitorato in maniera costante, sembra essersi arrestato. Nel borgo isolano è arrivato per un sopraluogo il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto. Accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Lino Monea, dai tecnici, dall'ing Bruno Manfrè del Dipartimento regionale della Protezione civile e dal dirigente-comandante della polizia municipale Domenico Russo ha voluto rendersi conto in prima persona di quanto è accaduto e verificare sul campo gli interventi da effettuarsi nell'immediato e che non possono prescindere, in primis, dalla creazione di una "bretella stradale" che by-passi la strada crollata e consenta la sola circolazione dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità e delle automobili.
Il presidente Ricevuto, che non ha assolutamente gradito le critiche(ritenute ingiuste) che gli sono state mosse da parte del sindaco Mariano Bruno sull'assenza della Provincia, ribadite comunque anche dall'ing. Salvatore Cocina della Protezione Civile, ha dichiarato: «Soltanto sabato sera intorno alle 21 sono stato informato del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda e, a riprova dell'interesse per queste isole, oggi sono qui. Avvierò una indagine interna per capire come mai non sono stato portato a conoscenza immediatamente di un evento di questa portata che, per fortuna, non si è tramutato in tragedia».
Ricevuto, non lesinando stoccate all'amministrazione Bruno per aver fatto transitare in zona i mezzi pesanti senza aver accertato se ve ne fossero le condizioni, ha affermato che la Provincia realizzerà una pista alternativa alla strada crollata. Ha poi annunciato che «nell'ottica di accorciare le distanze tra le isole e la Provincia ho nominato quale mio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani provvederò a nominare, quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre».
Per la cronaca vi è da evidenziare che la parte finale del sopraluogo è stata caratterizzata da un durissimo "faccia a faccia" tra il presidente Ricevuto e il sindaco Mariano Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda. Oggetto del "faccia a faccia" pubblico, manco a dirlo, da una parte le dichiarazioni del sindaco di Lipari e presunte responsabilità dell'amministrazione comunale; la "latitanza" di palazzo dei Leoni nei confronti delle Eolie e il mancato mantenimento di impegni presi dall'altra.
Vivace confronto tra Bruno e Ricevuto sulle cause che hanno provocato la frana
Salvatore Sarpi
Si va verso la dichiarazione dello stato di calamità naturale per la frazione liparese di Acquacalda. La Protezione civile regionale affiancherà il comune di Lipari nella richiesta al Governo Lombardo che potrebbe già dichiarare lo stato di calamità naturale nel corso della prossima riunione di giunta.
La novità è emersa ieri ed è stata ufficializzata durante la riunione del Coc (Centro operativo comunale) di Protezione civile tenutasi al comune di Lipari. «Una richiesta- come ci ha dichiarato il sindaco Mariano Bruno- che trova forza nel fatto che le emergenze territoriali e di protezione civile della frazione liparese di Acquacalda, ma anche della vicina località di Porticello, vanno ben al di là della frana del costone roccioso e del susseguente crollo della strada provinciale verificatosi sabato mattina».
Emergenze per le quali, bisogna sottolinearlo, nonostante l'allarme dai residenti e dall'amministrazione comunale, non si sono trovate sino ad oggi risposte. Intanto nella frazione liparese la notte tra sabato e domenica e trascorsa tranquilla e il fronte della frana, monitorato in maniera costante, sembra essersi arrestato. Nel borgo isolano è arrivato per un sopraluogo il presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto. Accompagnato dall'assessore ai Lavori pubblici Lino Monea, dai tecnici, dall'ing Bruno Manfrè del Dipartimento regionale della Protezione civile e dal dirigente-comandante della polizia municipale Domenico Russo ha voluto rendersi conto in prima persona di quanto è accaduto e verificare sul campo gli interventi da effettuarsi nell'immediato e che non possono prescindere, in primis, dalla creazione di una "bretella stradale" che by-passi la strada crollata e consenta la sola circolazione dei mezzi di soccorso e di pubblica utilità e delle automobili.
Il presidente Ricevuto, che non ha assolutamente gradito le critiche(ritenute ingiuste) che gli sono state mosse da parte del sindaco Mariano Bruno sull'assenza della Provincia, ribadite comunque anche dall'ing. Salvatore Cocina della Protezione Civile, ha dichiarato: «Soltanto sabato sera intorno alle 21 sono stato informato del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda e, a riprova dell'interesse per queste isole, oggi sono qui. Avvierò una indagine interna per capire come mai non sono stato portato a conoscenza immediatamente di un evento di questa portata che, per fortuna, non si è tramutato in tragedia».
Ricevuto, non lesinando stoccate all'amministrazione Bruno per aver fatto transitare in zona i mezzi pesanti senza aver accertato se ve ne fossero le condizioni, ha affermato che la Provincia realizzerà una pista alternativa alla strada crollata. Ha poi annunciato che «nell'ottica di accorciare le distanze tra le isole e la Provincia ho nominato quale mio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani provvederò a nominare, quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre».
Per la cronaca vi è da evidenziare che la parte finale del sopraluogo è stata caratterizzata da un durissimo "faccia a faccia" tra il presidente Ricevuto e il sindaco Mariano Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda. Oggetto del "faccia a faccia" pubblico, manco a dirlo, da una parte le dichiarazioni del sindaco di Lipari e presunte responsabilità dell'amministrazione comunale; la "latitanza" di palazzo dei Leoni nei confronti delle Eolie e il mancato mantenimento di impegni presi dall'altra.
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (2)
Si discuterà della prevista sospensione del servizio a decorrere dal prossimo 31 dicembre
Collegamenti marittimi "Siremar" Incontro alla Commissione Trasporti
Mercoledì il sindaco Bruno intenzionato a chiedere l'intervento dello Stato
Salvatore Sarpi
Primi frutti per l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale di Lipari e, più in generale, dalle municipalità delle isole minori siciliane sulla delicata questione della soppressione, il prossimo 31 dicembre, dei collegamenti marittimi garantiti dalla "Siremar".
Il sindaco di Lipari e presidente regionale dell' "Ancim Sicilia", nonché vicepresidente nazionale, Mariano Bruno è stato convocato per mercoledì prossimo a Roma per una audizione davanti alla "Commissione Trasporti".
Il primo cittadino liparese è fermamente intenzionato a non abbassare la guardia e a rivendicare con forza la necessità che le Eolie, e le isole minori più in generale, non vengano private di tali importanti collegamenti. Bruno, in tale contesto, porterà anche delle proposte, ponendo sul tavolo della discussione possibili scenari che possono costituire, eventualmente, un apripista per arrivare ad una "legge ponte" che permetta alle isole di non rimanere più senza collegamenti.
Intanto sui continui disservizi, e sulla mancata immissione in linea dei mezzi previsti dagli itinerari orari, è "guerra" tra il comune di Lipari e la "Siremar". Un dettagliato esposto, con la richiesta di provvedimenti sanzionatori, è stato inoltrato al ministro delle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli dal primo cittadino Mariano Bruno e dall'assessore Giovanni Maggiore. Hanno evidenziato "in primis" come la "Siremar" «ormai da vent'anni, con navi ed aliscafi, svolge un servizio di pubblica utilità in quanto garantisce agli eoliani il diritto primario alla mobilità, a cui sono direttamente connessi il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, il diritto al lavoro».
Sindaco e assessore sono poi entrati nel merito dei problemi creati dal guasto alla nave veloce "Isola di Stromboli", non rimpiazzata da altro mezzo. « Dal 29 ottobre – hanno scritto – l' "Isola di Stromboli" non effettua più il collegamento giornaliero delle 18,30 da Milazzo a Lipari e, conseguentemente, quello delle 6,30 da Lipari a Milazzo. Il direttore generale della "Siremar", interpellato e sollecitato a trovare una soluzione, anche con l'ausilio di altra nave, ha manifestato l'impossibilità a risolvere il problema in quanto non possiede altre navi in sostituzione né la situazione di bilancio della società consente di affittarne un'altra da terzi. L'unico rimedio trovato è stato quello di far effettuare il collegamento in questione, per due giorni alla settimana, dalla motonave "Laurana" impegnata sulla linea Lipari – Napoli ed un giorno dalla motonave "Pietro Novelli". Gli unici mezzi di collegamento rimangono gli aliscafi che non garantiscono la continuità quando le condizioni meteomarine impediscono loro di viaggiare e non possono portare veicoli e merci. Non è giustificabile – proseguono Bruno e Maggiore nella missiva al ministro Matteoli – che una società che riceve una sovvenzione dallo Stato per l'effettuazione di un servizio di pubblica utilità determini l'interruzione di un servizio vitale per una comunità insulare come quella eoliana».
Il sindaco Bruno e l'assessore Maggiore, facendo rilevare come la "Siremar" abbia alienato ben quattro navi di sua proprietà – ed una di queste la "Carpaccio", trasformata in "Gianni Morace", l'ha presa poi in affitto dalla "Ustica Lines" – hanno chiesto al ministro di «accertare eventuali responsabilità da parte della "Siremar" e prendere gli opportuni provvedimenti sanzionatori e di intervenire urgentemente per risolvere il problema "Isola di Stromboli".
Collegamenti marittimi "Siremar" Incontro alla Commissione Trasporti
Mercoledì il sindaco Bruno intenzionato a chiedere l'intervento dello Stato
Salvatore Sarpi
Primi frutti per l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale di Lipari e, più in generale, dalle municipalità delle isole minori siciliane sulla delicata questione della soppressione, il prossimo 31 dicembre, dei collegamenti marittimi garantiti dalla "Siremar".
Il sindaco di Lipari e presidente regionale dell' "Ancim Sicilia", nonché vicepresidente nazionale, Mariano Bruno è stato convocato per mercoledì prossimo a Roma per una audizione davanti alla "Commissione Trasporti".
Il primo cittadino liparese è fermamente intenzionato a non abbassare la guardia e a rivendicare con forza la necessità che le Eolie, e le isole minori più in generale, non vengano private di tali importanti collegamenti. Bruno, in tale contesto, porterà anche delle proposte, ponendo sul tavolo della discussione possibili scenari che possono costituire, eventualmente, un apripista per arrivare ad una "legge ponte" che permetta alle isole di non rimanere più senza collegamenti.
Intanto sui continui disservizi, e sulla mancata immissione in linea dei mezzi previsti dagli itinerari orari, è "guerra" tra il comune di Lipari e la "Siremar". Un dettagliato esposto, con la richiesta di provvedimenti sanzionatori, è stato inoltrato al ministro delle Infrastrutture e trasporti Altero Matteoli dal primo cittadino Mariano Bruno e dall'assessore Giovanni Maggiore. Hanno evidenziato "in primis" come la "Siremar" «ormai da vent'anni, con navi ed aliscafi, svolge un servizio di pubblica utilità in quanto garantisce agli eoliani il diritto primario alla mobilità, a cui sono direttamente connessi il diritto alla salute, il diritto all'istruzione, il diritto al lavoro».
Sindaco e assessore sono poi entrati nel merito dei problemi creati dal guasto alla nave veloce "Isola di Stromboli", non rimpiazzata da altro mezzo. « Dal 29 ottobre – hanno scritto – l' "Isola di Stromboli" non effettua più il collegamento giornaliero delle 18,30 da Milazzo a Lipari e, conseguentemente, quello delle 6,30 da Lipari a Milazzo. Il direttore generale della "Siremar", interpellato e sollecitato a trovare una soluzione, anche con l'ausilio di altra nave, ha manifestato l'impossibilità a risolvere il problema in quanto non possiede altre navi in sostituzione né la situazione di bilancio della società consente di affittarne un'altra da terzi. L'unico rimedio trovato è stato quello di far effettuare il collegamento in questione, per due giorni alla settimana, dalla motonave "Laurana" impegnata sulla linea Lipari – Napoli ed un giorno dalla motonave "Pietro Novelli". Gli unici mezzi di collegamento rimangono gli aliscafi che non garantiscono la continuità quando le condizioni meteomarine impediscono loro di viaggiare e non possono portare veicoli e merci. Non è giustificabile – proseguono Bruno e Maggiore nella missiva al ministro Matteoli – che una società che riceve una sovvenzione dallo Stato per l'effettuazione di un servizio di pubblica utilità determini l'interruzione di un servizio vitale per una comunità insulare come quella eoliana».
Il sindaco Bruno e l'assessore Maggiore, facendo rilevare come la "Siremar" abbia alienato ben quattro navi di sua proprietà – ed una di queste la "Carpaccio", trasformata in "Gianni Morace", l'ha presa poi in affitto dalla "Ustica Lines" – hanno chiesto al ministro di «accertare eventuali responsabilità da parte della "Siremar" e prendere gli opportuni provvedimenti sanzionatori e di intervenire urgentemente per risolvere il problema "Isola di Stromboli".
Le Eolie sulla "Gazzetta del sud" di oggi (3)
Ginostra- È l'ultima neonata del borgo
Lo sbarco di Stella salutato dal suono festante delle sirene
Gianluca Giuffrè
Ieri mattina, la minuscola comunità di Ginostra ha festeggiato lo sbarco sull'isola di Stella la trentunesima abitante della frazione.
Stella è nata l'11 ottobre all'ospedale di Lipari ed è giunta sull'isola soltanto ieri.
Un arrivo ricco di significati perchè inverte una tendenza ormai consolidata. A Ginostra, infatti, da oltre un decennio non venivano concepiti più bambini e l'età media degli abitanti è di 60 anni.
Ieri mattina ad accogliere giù al porto Stella ed i genitori Marco Merlino e Nicoletta Piovesan (di Ginostra lui e di Treviso lei), c'era tutta la comunità della frazione di Stromboli. Le sirene dell'aliscafo della Ustica Lines, subito dopo che Marco Merlino è sbarcato con in braccio la figlioletta, hanno suonato a lungo. Per una volta il suono dell'aliscafo è stato di gioia e felicità e non di tristezza e smarrimento; un suono che normalmente viene riservato come l'ultimo saluto per coloro che emigrano verso altre terre in cerca di fortuna.
A Ginostra, negli anni, di suoni tristi ne abbiamo ascoltati davvero tanti. La borgata contava 800 abitanti ed adesso con "Stellina" sono appena in trentuno.
Gli isolani per l'arrivo della lneonatae hanno addobbato a festa le vie del borgo e la piazza princiale che si affaccia su tutte le altre isole delle Eolie .In questo scenario da favola lo spumante scorreva a fiumi tra i sorrisi di gioia e qualche lacrima di commozione dei più anziani tra cui "Caronte", al secolo Vincenzo Merlino, il nonno di Stella.
Caronte,una lunga barba e la pipa sempre in bocca, per anni ha trasportato isolani e turisti con una barchetta a remi dal Pertuso (lo scalo di Ginostra) ai mezzi di linea ancorati in rada Adesso con il nuovo molo e l'età che avanza Caronte sta per andare in pensione per dedicarsi alla nipotina.
Lo sbarco di Stella salutato dal suono festante delle sirene
Gianluca Giuffrè
Ieri mattina, la minuscola comunità di Ginostra ha festeggiato lo sbarco sull'isola di Stella la trentunesima abitante della frazione.
Stella è nata l'11 ottobre all'ospedale di Lipari ed è giunta sull'isola soltanto ieri.
Un arrivo ricco di significati perchè inverte una tendenza ormai consolidata. A Ginostra, infatti, da oltre un decennio non venivano concepiti più bambini e l'età media degli abitanti è di 60 anni.
Ieri mattina ad accogliere giù al porto Stella ed i genitori Marco Merlino e Nicoletta Piovesan (di Ginostra lui e di Treviso lei), c'era tutta la comunità della frazione di Stromboli. Le sirene dell'aliscafo della Ustica Lines, subito dopo che Marco Merlino è sbarcato con in braccio la figlioletta, hanno suonato a lungo. Per una volta il suono dell'aliscafo è stato di gioia e felicità e non di tristezza e smarrimento; un suono che normalmente viene riservato come l'ultimo saluto per coloro che emigrano verso altre terre in cerca di fortuna.
A Ginostra, negli anni, di suoni tristi ne abbiamo ascoltati davvero tanti. La borgata contava 800 abitanti ed adesso con "Stellina" sono appena in trentuno.
Gli isolani per l'arrivo della lneonatae hanno addobbato a festa le vie del borgo e la piazza princiale che si affaccia su tutte le altre isole delle Eolie .In questo scenario da favola lo spumante scorreva a fiumi tra i sorrisi di gioia e qualche lacrima di commozione dei più anziani tra cui "Caronte", al secolo Vincenzo Merlino, il nonno di Stella.
Caronte,una lunga barba e la pipa sempre in bocca, per anni ha trasportato isolani e turisti con una barchetta a remi dal Pertuso (lo scalo di Ginostra) ai mezzi di linea ancorati in rada Adesso con il nuovo molo e l'età che avanza Caronte sta per andare in pensione per dedicarsi alla nipotina.
domenica 9 novembre 2008
Acquacalda: il sopraluogo del presidente della Provincia Nanni Ricevuto, il duro "faccia a faccia" con il sindaco Mariano Bruno, la riunione del COC di Protezione civile. Per visualizzare la seguenza di quanto accaduto oggi cliccare su play.
Il filmato del sopraluogo e del faccia a faccia Bruno-Ricevuto, l'intervista con il presidente della Provincia e con l'ing. Bruno Manfrè(Protezione civile) sono visibili nel tg on line di Tirreno sat http://www.tirrenosat.it/ cliccare nell'ordine su archivio tg/giorno 9 novembre/tg ore 20 e 30
Lipari, strade provinciali killer di Giansanto Lo Giusto
Ad Acquacalda la strada Provinciale è crollata in mare, all’Annunziata è una casa che rischia di crollare sulla strada Provinciale. In entrambi i casi per anni non si è intervenuti e quotidianamente la popolazione ha corso e corre tuttora grossi rischi transitando in questi punti critici. Ieri ad Acquacalda si è evitata per un pelo la tragedia, situazione che tutti i giorni si continua invece a rischiare all’Annunziata dove basterebbe la semplice ricostruzione di un tratto di muro di contenimento per risolvere definitivamente il problema.
Che cosa si aspetta?
Dobbiamo continuare a fare gli scongiuri tutti i giorni transitando sotto questo costone pericolante dove sporgono nel vuoto parte delle strutture edilizie soprastanti? Oltre all’incolumità delle persone si pensa anche a cosa succederebbe con l’interruzione della Provinciale che taglierebbe in due l’intera isola di Lipari?
In casi come questi la trascuratezza ed il disinteresse da parte di chi deve intervenire non è forse un attentato alla Pubblica Incolumità ed anche un comportamento criminale passibile di denuncia alla Magistratura?
Giansanto Lo Giusto
Che cosa si aspetta?
Dobbiamo continuare a fare gli scongiuri tutti i giorni transitando sotto questo costone pericolante dove sporgono nel vuoto parte delle strutture edilizie soprastanti? Oltre all’incolumità delle persone si pensa anche a cosa succederebbe con l’interruzione della Provinciale che taglierebbe in due l’intera isola di Lipari?
In casi come questi la trascuratezza ed il disinteresse da parte di chi deve intervenire non è forse un attentato alla Pubblica Incolumità ed anche un comportamento criminale passibile di denuncia alla Magistratura?
Giansanto Lo Giusto
Acquacalda: La Regione proclamerà lo stato di calamità naturale. Intanto si è riunito il Coc
La giunta di Governo regionale nella prossima riunione dovrebbe proclamare, su proposta della Protezione civile regionale, lo stato di calamità naturale per l'intera frazione di Acquacalda. Nello stato di calamità potrebbe anche essere inserita anche quella parte di Porticello interessata, in caso di pioggia, da costanti frane di materiale pomicifero. Ciò consentirà l'attuazione di interventi mirati e di una certa portata in un'area fortemente instabile, interessata da tempo da eventi di una certa portata che, pur mettendo in pericolo la pubblica incolumità, non hanno trovato soluzione o, come lamentano gli abitanti, non sono stati tenuti in debita considerazione.
La notizia che era nell'aria già da ieri è stata ufficializzata nel corso della riunione del Coc(Centro operativo comunale) di protezione civile tenutosi stamani al comune di Lipari(vedi foto) e alla quale hanno preso l'ing. Bruno Manfrè della Protezione civile regionale, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il presidente della Provincia Nanni Ricevuto e i rappresentanti delle forze dell'ordine presenti sul territorio. Riunione tenutasi dopo il sopraluogo(di cui vediamo una fase nella foto accanto) effettuato dal presidente Ricevuto e da funzionari e tecnici ad Acquacalda.
Durante la riunione del Coc è stato fatto il punto della situazione ma non solo per Acquacalda dove la Provincia attraverso il presidente Ricevuto ha annunciato si provvederà a realizzare una strada alternativa a quella precipitata in mare e che sarà vietata ai mezzi pesanti. Si è anche affrontata la tematica relativa ad altre situazioni a rischio e che interessano principalmente le strade e i costoni.
Acquacalda: Dopo il sopraluogo, durissimo "faccia a faccia" Bruno-Ricevuto
E' sbarcato stamattina a Lipari, accompagnato dall'assessore provinciale ai Lavori pubblici Lino Monea e dai tecnici provinciali, il presidente della Provincia Regionale di Messina Nanni Ricevuto. Ha effettuato un sopraluogo ad Acquacalda nell'area interessata dapprima dalla frana e dal cedimento della sede stradale. Al sopraluogo erano presenti anche l'ing. Bruno Manfrè del Dipartimento della Protezione civile e il comandante della polizia municipale Domenico Russo.
Il presidente della Provincia ha dichiarato di essere stato informato solo alle 21 di ieri "del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda" e ha annunciato una indagine interna alla Provincia per individuare le responsabilità della mancata comunicazione. Ha anche annunciato di aver nominato quale proprio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani, ha anticipato Ricevuto, provvederò a nominare quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre.
Il sopraluogo ha avuto una appendice davvero poco istituzionale. Un durissimo chiamiamolo "faccia a faccia" (vedi foto in esclusiva) tra il presidente Ricevuto e il sindaco Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda.
Ricevuto, che non ha gradito le dichiarazioni rilasciate da Bruno alla stampa sull'assenza della Provincia sul territorio eoliano, ha scaricato su questi una parte di responsabilità. Ovviamente Bruno non ha subito passivamente e ne è nato una "vivace" discussione quasi un "battibecco", sedato dall'intervento del maresciallo Francesco Villari
Il presidente della Provincia ha dichiarato di essere stato informato solo alle 21 di ieri "del fatto gravissimo verificatosi ad Acquacalda" e ha annunciato una indagine interna alla Provincia per individuare le responsabilità della mancata comunicazione. Ha anche annunciato di aver nominato quale proprio consulente, delegato per le problematiche delle isole Eolie, il colonnello Peppino Di Lillo. Domani, ha anticipato Ricevuto, provvederò a nominare quale addetto ai servizi tecnici per le isole Eolie, con specifici compiti di monitoraggio, il geometra Vito Torre.
Il sopraluogo ha avuto una appendice davvero poco istituzionale. Un durissimo chiamiamolo "faccia a faccia" (vedi foto in esclusiva) tra il presidente Ricevuto e il sindaco Bruno che, nel frattempo, aveva raggiunto Acquacalda.
Ricevuto, che non ha gradito le dichiarazioni rilasciate da Bruno alla stampa sull'assenza della Provincia sul territorio eoliano, ha scaricato su questi una parte di responsabilità. Ovviamente Bruno non ha subito passivamente e ne è nato una "vivace" discussione quasi un "battibecco", sedato dall'intervento del maresciallo Francesco Villari
Trasporti: Bruno in audizione a Roma
Primi frutti per l'azione posta in essere dall'amministrazione comunale di Lipari e, più in generale, dalle municipalità delle isole minori siciliane sulla delicata questione della soppressione al 31 dicembre dei collegamenti marittimi garantiti dalla Siremar. Il sindaco di Lipari e presidente dell'ANCIM Sicilia, nonché vice presidente nazionale, Mariano Bruno è stato convocato per mercoledì prossimo a Roma per una audizione davanti alla Commissione Trasporti. Il primo cittadino liparese è fermamente intenzionato a non abbassare la guardia e a rivendicare con forza la necessità che le Eolie, le isole minori più in generale, non vengano private di tali importanti collegamenti. Bruno, in tale contesto, porterà anche delle proposte, ponendo sul tavolo della discussione possibili scenari che possono costituire, eventualmente, un apripista per arrivare ad una “legge ponte” che permetta alle isole di non rimanere senza collegamenti.
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