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venerdì 14 novembre 2008

La Gazzetta del sud di oggi sulla "tematica Siremar"

Il sindaco Bruno sentito dalla Commissione Trasporti della Camera
Collegamenti Siremar, chiesta una proroga
Salvatore Sarpi
«Garantire per le piccole isole il principio della continuità territoriale, così come lo Stato fa sulla terraferma, per non aggravare i già notevoli disagi e spingere i residenti, anche per via dell'inevitabile crollo dell'economia turistica, ad una nuova e tutt'altro che remota emigrazione». Lo ha chiesto il sindaco di Lipari e presidente dell'Ancim Sicilia, Mariano Bruno, nel corso dell'audizione sui trasporti marittimi, questione Tirrenia-Siremar in particolare, che ha avuto a Roma davanti alla Commissione Trasporti della Camera presieduta da Mario Valducci(nella foto). Il primo cittadino liparese, anche nel suo ruolo di presidente dell'Ancim regionale e di vice di quella nazionale, richiedendo con forza una proroga, almeno triennale, alla convenzione scadente il prossimo 31 dicembre ha anche sottolineato come «occorre sicuramente evitare gli sprechi del passato ma non si possono penalizzare le comunità isolane costringendole ad un salto di trent'anni indietro nel tempo».
Bruno ha anche consegnato alla Commissione il documento predisposto dalle amministrazioni eoliane, in accordo con i rappresentanti di categoria, che evidenzia, attraverso una serie di passaggi, il diritto alla continuità territoriale e la necessità di poter continuare a vivere, studiare ed operare nelle isole. Ha anche invitato i membri della commissione al Convegno dal tema: "Legge 296 del 27 dicembre 2006 e successive determinazioni. La mobilità negata per le Isole minori italiane, un passo indietro di trent'anni", organizzato dai comuni eoliani e dagli operatori turistici per mercoledì prossimo a Montecitorio. A "sostenere" le ragioni del sindaco Bruno gli onorevoli Vincenzo Garofalo e Pippo Fallica. Oltre a Bruno sono stati anche sentiti i rappresentanti della Toscana, della Campania e della Sardegna. Con questi ultimi che si sono pronunciati per un secco no al rinnovo della convenzione con la Tirrenia. Adesso il pallino passa alla commissione Trasporti , che una volta sentiti gli amministratori interessati ed acquisita la documentazione consegnata dagli stessi, dovrà decidere il da farsi. L'impressione è che terrà conto degli input ricevuti nella predisposizione di un disegno di legge ad hoc da presentare in Parlamento e che consenta una proroga per i servizi affidati a Tirrenia e alle società regionali. Una proroga che potrebbe, comunque, non andare al di là di un anno, massimo due e sulla quale dovrà però pronunciarsi in via definitiva l'Unione Europea.