Riceviamo e pubblichiamo:
Dopo aver letto le inattendibili e strumentali dichiarazioni, fatte alla stampa dal Sindaco di Lipari sulla questione “Strutture Portuali” ci pare indispensabile chiarire la posizione delle forze di opposizione. Noi SIAMO FAVOREVOLI ALLA REALIZZAZIONE DI ADEGUATE E INDISPENSABILI STRUTTURE PORTUALI. Siamo FAVOREVOLI alla realizzazione di adeguate strutture destinate al diportismo, all’ampliamento della portualità di Pignataro, all’adeguamento e potenziamento dello scalo commerciale di Sottomonastero ed alla necessaria rivalutazione di Marina Corta. Prima ancora che da parti politiche ci chiediamo, da cittadini Eoliani, come ottenere questi risultati e soprattutto se con questo progetto otterremo quello che vogliamo. Quali costi siamo disposti a pagare per i presunti benefici prospettati da questa Amministrazione e quali garanzie ci sono che questi benefici, per tutti gli eoliani siano reali. Per tale motivo, in questa lettera aperta, non approfondiremo gli aspetti, seppur importanti, legati all’impatto ambientale ed alla compatibilità con la qualifica di Patrimonio Unesco così sbrigativamente liquidati dal Sindaco. Ne tantomeno ci soffermeremo sugli aspetti procedurali seguiti dall’amministrazione definiti dalla stessa Regione Siciliana di dubbia legittimità, non perché questo non sia ancora più preoccupante ma ritenendo che non sia questa la sede e rimandando ad altro momento questa importante verifica. Manifestiamo pubblicamente il nostro pensiero perchè invece vogliamo condividere con tutti i concittadini le perplessità e le preoccupazioni che scaturiscono dalla visione della pur limitatissima documentazione così tardivamente fornitaci. Per fare questo abbiamo organizzato un partecipato convegno pubblico , ma riteniamo di dover ricercare il confronto in tutti i modi possibili, anche con questa lettera aperta a tutti gli Eoliani.
Noi siamo FAVOREVOLI AI PORTI, ma siamo CONTRARI a:
a) una realizzazione che affidi ad un privato la gestione dello scalo commerciale, la “porta delle Eolie” e quindi di tutti i suoi flussi sia dei residenti che dei turisti, considerato che un privato gestirebbe indubbiamente solo nel giusto intento di ricavarne dei profitti. Si è mai vista una stazione ferroviaria privata? Chi controllerà la Lipari Porto nell’applicazione di tasse di sbarco e balzelli? Il Comune di Lipari con il suo 30% contro il 70% del socio privato avrà la forza delle proprie determinazioni?
b) alla realizzazione di enormi ed ingiustificati edifici realizzati nella zona che va da Sottomonastero e Marina Lunga sino a Bagnamare e Pignataro, di cui non conosciamo la destinazione d’uso, la volumetria e il reale utilizzo.
I cittadini Eoliani hanno avuto modo di notare che è prevista la realizzazione di numerosi edifici, piscine, locali da adibire a Beautyfarm, attività commerciali, club nautici, una “Lipari 2” in un’area demaniale antistante l’abitato di Marina Lunga?. E’ il prezzo che vogliamo pagare quello di concedere ad una società a maggioranza privata una così ampia opportunità che creerebbe una indubbio svantaggio nei confronti della nostra imprenditoria che da anni investe e lavora per favorire una economia turistica nel disinteresse costante di una pubblica amministrazione incapace di un qualsiasi sostegno, e che oggi ci propone la cessione di questa opportunità come unica soluzione per la crescita futura? La crescita di chi? E tutto ciò lo cederemmo in cambio della realizzazione di nuovi posti barca gestiti sempre da questa società e che per questo avrà già i suoi legittimi utili? Ci incuriosisce anche sapere se tutte le aree demaniali dove verranno realizzate queste strutture che di fatto stravolgeranno Marina Lunga e creeranno un nuovo lungomare saranno fruibili da tutti i cittadini e turisti, o come è normale per le leggi in vigore sulla sicurezza e come avviene in tutti i porti d’Italia verranno CHIUSI e BARRIERE.
c) L’Amministrazione sostiene che questo è l’unico modo di realizzare delle opere portuali vista l’impossibilità dell’intervento pubblico. Ma quali progetti in tal senso sono stati presentati da questa Amministrazione e bocciati per mancanza di fondi? Forse non ne hanno mai prodotto uno, anche perché non si capisce come avrebbero potuto farlo visto che il Sindaco si è guardato bene dal portare a conclusione l’approvazione del Piano Regolatore dei Porti così per come chiesto dal Consiglio Comunale di Lipari con deliberazione n.22 del 6.2.2009. Il Piano Regolatore dei Porti è indispensabile a richiedere allo Stato ed alla Regione il finanziamento di qualsiasi opera portuale. Certamente non è un vanto per questa Amministrazione sostenere di non avere alcuna possibilità di ottenere finanziamenti pubblici nonostante la millantata amicizia con Ministri e Assessori Regionali, per altro appartenenti alla stessa maggioranza politica che in questi anni ha governato Lipari. Ma l’argomento più importante è rappresentato dalla affermazione del Sindaco che dichiara:
“Questa è una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa Amministrazione sulla base del programma presentato” e continua, rispondendo alla domanda del giornalista che gli chiede se ritiene necessario che sia una scelta condivisa: “Certo il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto “ …….”potranno intervenire le maggiori organizzazioni ambientali” noi ci chiediamo: I cittadini delle Eolie quando hanno espresso il loro parere, forse al momento delle elezioni gli è stato sottoposto questo progetto? Queste realizzazioni? Tutti quei cittadini e quelle forze politiche che allora sostennero questa Amministrazione condividono la realizzazione come oggi la vogliono realizzare? Il fatto di aver vinto le elezioni da al sindaco il diritto dovere di governare, non di operare scelte così importanti senza seguire tutti i percorsi previsti dalla legge per assicurare la trasparenza e la condivisione di un progetto di grande trasformazione urbanistica che è di esclusiva competenza del Consiglio Comunale, che nella sua interezza, rappresenta tutti i cittadini, quelli che hanno votato questa Amministrazione e quelli che non la hanno votato. La legge che non può essere sostituita dalle solite scorciatoie, prevede che sulla programmazione si esprima il Consiglio, che in questo caso si è espresso solo sulla condivisione di uno studio di fattibilità, inserito in un piano triennale delle opere pubbliche, nessun accordo di programma, nessuna verifica sottoposta al voto di questa progettazione. E’ questa la condivisione? O condivisione è l’aver distribuito a destra e a manca solo in questi giorni CD Rom contenente alcuni file dell’intervento da realizzare può lavare la coscienza di questa Amministrazione.
Non prendeteci in giro. Il Sindaco ad una precisa domanda postagli, al momento della presentazione del progetto, se intendeva verificare in Consiglio Comunale la condivisione della comunità Eoliana sulla proposta, ha risposto che ciò sarebbe accaduto “solo se previsto dalla procedura imposta dalla legge”. Alla faccia “dello spirito improntato al confronto ed all’approccio moderno non condizionato da logiche di appartenenza” che il Sindaco si attribuisce nell’articolo relegando gli altri, quando non sono d’accordo con lui, ad atteggiamenti gattopardiani. All’Amministrazione Comunale lo ha detto pure la Regione con la nota n.75763 “in assenza di Accordo di Programma, strumento non derogabile, non sussisterebbero i presupposti per assumere l’intervento nel suo complesso, e quindi anche alla parte che si riferisce ad opere di portualità turistica”. Cioè senza accordo di programma, che non avete voluto sottoporre prima al Consiglio Comunale l’opera non è realizzabile. Alla faccia dei titolati esperti e consulenti che vi hanno seguito in questo iter ed in tutti i comizi elettorali . Questo ennesimo fallimento, non è dovuto alle lungaggini ed ai lacci della pubblica amministrazione, non è dovuto ad un progetto “contro le Eolie”, questo è successo solo perché non avete rispettato le leggi e le procedure, per imperizia o per evitare in ogni modo il confronto e la condivisione che oggi senza alcun pudore dite di “voler rilanciare”
UDC, NUOVO GIORNO, PD, SEL
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mercoledì 22 dicembre 2010
Megaporto. PD presenta interrogazione alla Regione
Comunicato Stampa
Presentata nella giornata di ieri una interrogazione parlamentare all’ARS sul mega porto di Lipari da parte dei parlamentari del PD Filippo Panarello, Francesco Rinaldi e Roberto De Benedictis, agli assessori al Territorio, alle Infrastrutture e al presidente della Regione. L’interrogazione fa seguito a quella presentata nei mesi scorsi all’assessore ai BB.CC.AA.
A detta dei deputati del PD “L’ipotesi di costruire un mega-porto a Lipari è incettabile dal punto di vista dell’impatto ambientale, e appare irregolare dal punto di vista delle procedure adottate dal Comune”.
L’interrogazione è stata presentata dai parlamentari del PD a seguito delle tantissime perplessità sollevate dal progetto preliminare all’intero della comunità eoliana per le ricadute economiche e sociali e nell’opinione pubblica nazionale, in considerazione del fatto che le Isole Eolie rientrano nella lista Unesco del “patrimonio mondiale dell’umanità”.
“Auspichiamo – concludono gli esponenti del PD – che accantonata un’ipotesi chiaramente irrealizzabile si possano promuovere, nell’ambito del piano regolatore dei porti e in un quadro di assoluto rispetto per l’ambiente, interventi che puntino a migliorare le infrastrutture portuali a Lipari e nelle Eolie, e non a favorire interessi privati”.
Giuseppe La Greca
Presentata nella giornata di ieri una interrogazione parlamentare all’ARS sul mega porto di Lipari da parte dei parlamentari del PD Filippo Panarello, Francesco Rinaldi e Roberto De Benedictis, agli assessori al Territorio, alle Infrastrutture e al presidente della Regione. L’interrogazione fa seguito a quella presentata nei mesi scorsi all’assessore ai BB.CC.AA.
A detta dei deputati del PD “L’ipotesi di costruire un mega-porto a Lipari è incettabile dal punto di vista dell’impatto ambientale, e appare irregolare dal punto di vista delle procedure adottate dal Comune”.
L’interrogazione è stata presentata dai parlamentari del PD a seguito delle tantissime perplessità sollevate dal progetto preliminare all’intero della comunità eoliana per le ricadute economiche e sociali e nell’opinione pubblica nazionale, in considerazione del fatto che le Isole Eolie rientrano nella lista Unesco del “patrimonio mondiale dell’umanità”.
“Auspichiamo – concludono gli esponenti del PD – che accantonata un’ipotesi chiaramente irrealizzabile si possano promuovere, nell’ambito del piano regolatore dei porti e in un quadro di assoluto rispetto per l’ambiente, interventi che puntino a migliorare le infrastrutture portuali a Lipari e nelle Eolie, e non a favorire interessi privati”.
Giuseppe La Greca
TIRRENIA/SIREMAR. Incontro interlocutorio con Federlinea
Ieri come da programma si è avuto incontro con Fedarlinea, dott. Paolizzi e dott. Ruggeri, a carattere estremamente interlocutorio e riguardante esclusivamente la richiesta di adesione al loro programma di C.I.G.S.In via preliminare l’ U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M prende, atto che il ricorso alla Cassa Integrazione è dovuto al fatto eccezionale di dovere adeguare la Flotta Sociale alla “Stockolm Agrement” e non per degli esuberi strutturali. Ciò è testimoniato anche dal fatto che Tirrenia ha definitivamente escluso la cessazione della linea Bari – Durazzo.
Il problema principale in merito, anche se non riguarda le Categorie che rappresentiamo, è quello di assicurare agli iscritti in T.P. l’accesso alla C.I.G.S. Nessuno può disconoscere che tali Lavoratori Marittimi costituiscono la maggioranza nelle due Società in amministrazione speciale. E’ questo il motivo per cui il sindacato invita i propri Associati ad aderire ad ogni forma di lotta tesa a realizzare la giustizia sociale, così come oggi non è in Tirrenia.
L’U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M contesta invece, il perdurare dell’esclusione di tutte le OO.SS. dalla conoscenza di ogni dettaglio sull’iter delle privatizzazioni in essere e rimane in attesa di specifica convocazione.
L’erogazione delle gratifiche natalizie per i ratei insinuati, dalla scrivente richiesta con forza, è pocaper compensare il vuoto di notizie sopra puntualizzato.
I tecnici U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M hanno riscontrato molteplici errori nei doc. 1 e doc. 2 Siremar, per cui ha fornito dettaglio e attende rapida soluzione. In assenza, invita i propri aderenti a fare egualmente le insinuazioni al passivo in forma tempestiva, avvalendosi della documentazione datoriale già ricevuta, poiché sarà cura della scrivente fornire al Giudice Fallimentare specifica degli errori riscontrati e di chiedere l’opportunità di nomina del C.T.U. per effettuarne verifica.
La USCLAC/UNCDiM, ricorda che in merito alla rescissione dei CC.NN.LL. continua ad opporsi per i seguenti motivi :
- i Regolamenti Organici sono tutelati da Leggi dello Stato e non possono annullarsi con accordi sindacali. Tra Tirrenia, ex Adriatica e Siremar, ad oggi, i Colleghi in R.O. ancora in servizio sono 57. Al riguardo siamo disponibili ad accettare proposte delimitate tra possibili incentivi per dimissioni volontarie e accompagnamento alla pensione;
- il C.C.N.L. delle Regionali ha recepito l’Accordo sulla Organizzazione del Lavoro a bordo del 06/08/81, quale strumento amministrativo per la pratica attuazione della Convenzione O.I.L. n. 109 recepita nel nostro ordinamento dalla L. 158 del 10/04/1981, e qualsiasi C.C.N.L. si andasse a stabilire per Siremar e Tirrenia deve avere in dote l’accordo sindacale in parola;
- le navi a servizio giornaliero di navigazione, avendo equipaggi ridotti per la presunzione di impiego contemporaneo di tutti i componenti dall’inizio approntamento per la partenza, il mattino, sino al rassetto definitivo, dopo l’ultimo collegamento serale, hanno specifica normativa (Art. 97 C.C.N.L. Regionali) che dovrà contemplarsi in qualsiasi C.C.N.L. si dovesse realizzare. L’alternativa è la puntuale applicazione del D.L. 108/05.
Ogni trattativa in merito, concludendo, non può prescindere da quanto sopra delineato
Il problema principale in merito, anche se non riguarda le Categorie che rappresentiamo, è quello di assicurare agli iscritti in T.P. l’accesso alla C.I.G.S. Nessuno può disconoscere che tali Lavoratori Marittimi costituiscono la maggioranza nelle due Società in amministrazione speciale. E’ questo il motivo per cui il sindacato invita i propri Associati ad aderire ad ogni forma di lotta tesa a realizzare la giustizia sociale, così come oggi non è in Tirrenia.
L’U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M contesta invece, il perdurare dell’esclusione di tutte le OO.SS. dalla conoscenza di ogni dettaglio sull’iter delle privatizzazioni in essere e rimane in attesa di specifica convocazione.
L’erogazione delle gratifiche natalizie per i ratei insinuati, dalla scrivente richiesta con forza, è poca
I tecnici U.S.C.L.A.C. / U.N.C.Di.M hanno riscontrato molteplici errori nei doc. 1 e doc. 2 Siremar, per cui ha fornito dettaglio e attende rapida soluzione. In assenza, invita i propri aderenti a fare egualmente le insinuazioni al passivo in forma tempestiva, avvalendosi della documentazione datoriale già ricevuta, poiché sarà cura della scrivente fornire al Giudice Fallimentare specifica degli errori riscontrati e di chiedere l’opportunità di nomina del C.T.U. per effettuarne verifica.
La USCLAC/UNCDiM, ricorda che in merito alla rescissione dei CC.NN.LL. continua ad opporsi per i seguenti motivi :
- i Regolamenti Organici sono tutelati da Leggi dello Stato e non possono annullarsi con accordi sindacali. Tra Tirrenia, ex Adriatica e Siremar, ad oggi, i Colleghi in R.O. ancora in servizio sono 57. Al riguardo siamo disponibili ad accettare proposte delimitate tra possibili incentivi per dimissioni volontarie e accompagnamento alla pensione;
- il C.C.N.L. delle Regionali ha recepito l’Accordo sulla Organizzazione del Lavoro a bordo del 06/08/81, quale strumento amministrativo per la pratica attuazione della Convenzione O.I.L. n. 109 recepita nel nostro ordinamento dalla L. 158 del 10/04/1981, e qualsiasi C.C.N.L. si andasse a stabilire per Siremar e Tirrenia deve avere in dote l’accordo sindacale in parola;
- le navi a servizio giornaliero di navigazione, avendo equipaggi ridotti per la presunzione di impiego contemporaneo di tutti i componenti dall’inizio approntamento per la partenza, il mattino, sino al rassetto definitivo, dopo l’ultimo collegamento serale, hanno specifica normativa (Art. 97 C.C.N.L. Regionali) che dovrà contemplarsi in qualsiasi C.C.N.L. si dovesse realizzare. L’alternativa è la puntuale applicazione del D.L. 108/05.
Ogni trattativa in merito, concludendo, non può prescindere da quanto sopra delineato
martedì 21 dicembre 2010
Depuratore di Canneto Dentro. La lettera del commissario Pelaggi ai consiglieri comunali
Ho appreso dalla stampa il disagio manifestato da taluni esponenti del consiglio comunale in merito alla collocazione nell'area di Canneto Dentro del depuratore di Lipari, infrastruttura che rientra tra le competenze affidatemi con O.PC.M. n.3738 del 5 febbraio 2009.
Disagio peraltro manifestato per la prima volta anche dal sig. Pino Longo nel corso della conferenza di servizi svoltasi il 6 dicembre u.s presso la prefettura di Messina, relativa al progetto definitivo.
Al riguardo, per dissipare ogni fraintendimento, con la presente, ritengo opportuno riepilogare i punti salienti che hanno determinato la scelta in questione, segnalando innanzitutto, che l'ubicazione del nuovo depuratore è stata oeggetto di un processo di analisi tecniche ed economiche che hanno interessato diverse ipotesi di soluzione e sulle quali si sono espressi qualificati organismi tecnici della Protezione civile e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, investiti dell'argomento.
In particolare:
a) dagli atti risulta che nel corso di una riunione tenutasi presso il dipartimento della Protezione civile il 29 ottobre 2008 si è convenuto che il sindaco di Lipari si attivasse nei confronti dei consiglieri comunali per informarli della necessità di tornare alla ipotesi di utilizzare l'area di Canneto Dentro dopo che la segreteria tecnica della direzione generale qualità della vita del ministero dell'ambiente, a seguito di sopralluogo effettuato in data 28 luglio 2008, aveva bocciato le iniziali ipotesi di localizzazione nell'area del "Porto Pignataro".
Degli esiti della suddetta attività il commissario delegato, all'epoca prefetto di Messina, ha dato informazione con la nota del 12 novembre 2008, riferendo che la collocazione del depuratore "tanto nell'area di Canneto Dentro quanto in quella di Pignataro loc. Monterosa è ritenuta dai consiglieri non appropriata, mentre sono stati indicati come possibili altri due siti: uno in località Punta Castagna e l'altro al di sotto del campo sportivo di via Falcone-Borsellino; sempre nella stessa zone il commissario delegato ha riferito di avere avuto notizia dell'esistenza di un'area di proprietà privata di circa 2 mila mq, situata alle spalle del cimitero di Canneto e attualmente adibita a sede della stazione di trasferenza dei rifiuti e che presenterebbe caratteristiche tali da renderla adatta alla collocazione dell'aimpianto in argomento".
b) anche in relazione alle indicazioni pervenute dai consiglieri, sono state analizzate dagli uffici dello scrivente altre localizzazioni e si è pervenuti alla identificazione di cinque alternative di localizzazione "Monterosa, Punta Castagna, sotto il campo di calcio di Lipari, l'area alle spalle del cimitero di Canneto e quella di Canneto Dentro. In data 19 maggio 2009, per arrivare alla decisione finale, il Rup con il supporto tecnico di Sogesid e dell'ing. Pietro Colonna, rappresentante della segreteria tecnica del ministero dell'ambiente, ha eseguito un sopralluogo finalizzato a selezionare sul piano strettamente tecnico-progettuale e urbanistico territoriale, le possibili soluzioni localizzative dell'impianto di depurazione, concludendo che tra le localizzazioni esaminate quella di "Canneto Dentro" risultava l'unica fattibile sotto il profilo tecnico-urbanistico.
c) nel luglio 2009 lo scrivente ha effettuato con i propri esperti e con il Rup alla presenza del sindaco Bruno, un sopralluogo sulle possibili allocazioni fino a quel momento proposte, verificando che l'area di Canneto Dentro, effettivamente risultava una scelta equilibrata anche nell'ottica di riqualificare, dal punto di vista ambientale, l'area che allo stato attuale si presentava oltremodo degradata;
d) l'ipotesi di localizzazione del nuovo impianto a Canneto Dentro poteva essere, tuttavia, concretizzata a condizione che non si interferisse con il programma di insediamenti produttivi per il quale il Consorzio degli artigiani di Lipari aveva da tempo avviato l'iter burocratico necessario;
e) successivamente si è ritenuto opportuno incontrare i rappresentanti degli artigiani i quali erano preoccupati della scelta di allocazione del depuratore nell'area di Canneto Dentro per potenziali interferenze che detta opera poteva comportare con il loro programma;
f) nei primi mesi del 2010 è stato prediposto di conseguenza un rendering relativo all'ubicazione del depuratore nell'area di Canneto Dentro per dimostrare la compatibilità di questa opera con la destinazione artigianale dei terreni attigui al depuratore:
g) il 20 maggio 2010 è stata indetta presso il Comune una riunione pubblica alla quale hanno preso parte il sindaco, alcuni consiglieri tra cui Famularo e Centurrino, il presidente degli artigiani Fulvio Pellegrino. In tale occasione è stato presentato il predetto rendering che ha ricevuto gli apprezzamenti da parte di tutti gli intervenuti. Dell'iniziativa promossa dal commissario e dei contenuti della presentazione è stata data ampia pubblicità sia preventivamente, sia attraverso le interviste rilasciate ai giornalisti locali;
h) a seguito di tutta l'attività fino a quel momento posta in essere in data 22 settembre 2010, presso la prefettura di Messina, è stata convocata una conferenza di servizi preliminare sul progetto, il cui scopo principale era quello di acquisre la condivisione delle scelte progettuali, fra cui la localizzazione, in vista della possibilità di adottare i poteri di deroga previsti dalle ordinanze di Protezione civile emanate allo scopo di realizzare l'intervento. Alla conferenza hanno preso parte anche il sindaco, il responsabile del servizio idrico Dal Zotto, il presidente Pellegrino, i quali con tutti i presenti hanno fornito il proprio contributo al progetto presentato senza eccepire argomentazioni ostative di alcun genere, anzi hanno apprezzato lo sforzo che l'Ufficio del Commissario ha fatto per contemplare le esigenze degli artigiani con quelle del progetto (sig. Pellegrino) e sollecitato la necessità di accellerare i tempi di esecuzione, data l'emergenza in atto (sindaco).
i) a seguito degli esiti favorevoli della conferenza, questo commissario, supportato dalla propria struttura, ha espletato le procedure per l'affidamento della progettazione definitiva e dato mandato ai professionisti individuati di redigere, conformemente anche quanto stabilito in sede di conferenza del 22 settembre, il progetto definitivo.
Il 6 dicembre u.s. presso la prefettura si èttenuta la conferenza per approvare il progetto nel corso della quale, mentre i funzionari del Comune (Placido Sulfaro e Dal Zotto) hanno espresso parere favorevole, il sig. Longo, presidente del consiglio, delegato dal sindaco a presenziare alla riunione ha chiesto un ulteriore periodo per esprimere il proprio parere, periodo che è stato concesso fino al 13 dicembre 2010.
Le scelte progettuali sopra descritte sono peraltro oggetto della procedura di rilascio del provvedimento di compatibilità ambientale, per la quale è in corso il termine di pubblicizzazione previsto dalla legge durante il quale il "pubblico" interessato può inoltrare le proprie osservazioni, che devono essere valutate dagli organi competenti.
Infine, è appena il caso di ricordare che ulteriori intralci alla realizzazione dell'opera potranno determinare gravi responsabilità, giacchè il Comune risulta già in "procedura di infrazione comunitaria" perchè privo di un sistema di depurazione adeguato alla vigente normativa. E' ovvio che le eventuali conseguenze economiche saranno ripartite dalla Regione nei confronti dei Comuni responsabili delle mancate realizzazioni delle opere in questione. Una tale situazione, ovviamente, oltre a procrastinare i possibili danni alla salute dei cittadini, avrebbe effetti negativi sulle attività produttive interessate e sull'immagine turistica dell'isola. In ragione di quanto sopra e ritenendo che nei limiti delle previsioni legislative, tale opera non determinerà nessun nocumento acustico, sanitario e ambientale, resto disponibile a fornire tutti i necessari chiarimenti in ordine al procedimento al fine di garantire la massima trasparenza quale stazione appaltante.
Luigi Pelaggi (Commissario delegato per l'emergenza idrica e fognaria)
Disagio peraltro manifestato per la prima volta anche dal sig. Pino Longo nel corso della conferenza di servizi svoltasi il 6 dicembre u.s presso la prefettura di Messina, relativa al progetto definitivo.
Al riguardo, per dissipare ogni fraintendimento, con la presente, ritengo opportuno riepilogare i punti salienti che hanno determinato la scelta in questione, segnalando innanzitutto, che l'ubicazione del nuovo depuratore è stata oeggetto di un processo di analisi tecniche ed economiche che hanno interessato diverse ipotesi di soluzione e sulle quali si sono espressi qualificati organismi tecnici della Protezione civile e del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, investiti dell'argomento.
In particolare:
a) dagli atti risulta che nel corso di una riunione tenutasi presso il dipartimento della Protezione civile il 29 ottobre 2008 si è convenuto che il sindaco di Lipari si attivasse nei confronti dei consiglieri comunali per informarli della necessità di tornare alla ipotesi di utilizzare l'area di Canneto Dentro dopo che la segreteria tecnica della direzione generale qualità della vita del ministero dell'ambiente, a seguito di sopralluogo effettuato in data 28 luglio 2008, aveva bocciato le iniziali ipotesi di localizzazione nell'area del "Porto Pignataro".
Degli esiti della suddetta attività il commissario delegato, all'epoca prefetto di Messina, ha dato informazione con la nota del 12 novembre 2008, riferendo che la collocazione del depuratore "tanto nell'area di Canneto Dentro quanto in quella di Pignataro loc. Monterosa è ritenuta dai consiglieri non appropriata, mentre sono stati indicati come possibili altri due siti: uno in località Punta Castagna e l'altro al di sotto del campo sportivo di via Falcone-Borsellino; sempre nella stessa zone il commissario delegato ha riferito di avere avuto notizia dell'esistenza di un'area di proprietà privata di circa 2 mila mq, situata alle spalle del cimitero di Canneto e attualmente adibita a sede della stazione di trasferenza dei rifiuti e che presenterebbe caratteristiche tali da renderla adatta alla collocazione dell'aimpianto in argomento".
b) anche in relazione alle indicazioni pervenute dai consiglieri, sono state analizzate dagli uffici dello scrivente altre localizzazioni e si è pervenuti alla identificazione di cinque alternative di localizzazione "Monterosa, Punta Castagna, sotto il campo di calcio di Lipari, l'area alle spalle del cimitero di Canneto e quella di Canneto Dentro. In data 19 maggio 2009, per arrivare alla decisione finale, il Rup con il supporto tecnico di Sogesid e dell'ing. Pietro Colonna, rappresentante della segreteria tecnica del ministero dell'ambiente, ha eseguito un sopralluogo finalizzato a selezionare sul piano strettamente tecnico-progettuale e urbanistico territoriale, le possibili soluzioni localizzative dell'impianto di depurazione, concludendo che tra le localizzazioni esaminate quella di "Canneto Dentro" risultava l'unica fattibile sotto il profilo tecnico-urbanistico.
c) nel luglio 2009 lo scrivente ha effettuato con i propri esperti e con il Rup alla presenza del sindaco Bruno, un sopralluogo sulle possibili allocazioni fino a quel momento proposte, verificando che l'area di Canneto Dentro, effettivamente risultava una scelta equilibrata anche nell'ottica di riqualificare, dal punto di vista ambientale, l'area che allo stato attuale si presentava oltremodo degradata;
d) l'ipotesi di localizzazione del nuovo impianto a Canneto Dentro poteva essere, tuttavia, concretizzata a condizione che non si interferisse con il programma di insediamenti produttivi per il quale il Consorzio degli artigiani di Lipari aveva da tempo avviato l'iter burocratico necessario;
e) successivamente si è ritenuto opportuno incontrare i rappresentanti degli artigiani i quali erano preoccupati della scelta di allocazione del depuratore nell'area di Canneto Dentro per potenziali interferenze che detta opera poteva comportare con il loro programma;
f) nei primi mesi del 2010 è stato prediposto di conseguenza un rendering relativo all'ubicazione del depuratore nell'area di Canneto Dentro per dimostrare la compatibilità di questa opera con la destinazione artigianale dei terreni attigui al depuratore:
g) il 20 maggio 2010 è stata indetta presso il Comune una riunione pubblica alla quale hanno preso parte il sindaco, alcuni consiglieri tra cui Famularo e Centurrino, il presidente degli artigiani Fulvio Pellegrino. In tale occasione è stato presentato il predetto rendering che ha ricevuto gli apprezzamenti da parte di tutti gli intervenuti. Dell'iniziativa promossa dal commissario e dei contenuti della presentazione è stata data ampia pubblicità sia preventivamente, sia attraverso le interviste rilasciate ai giornalisti locali;
h) a seguito di tutta l'attività fino a quel momento posta in essere in data 22 settembre 2010, presso la prefettura di Messina, è stata convocata una conferenza di servizi preliminare sul progetto, il cui scopo principale era quello di acquisre la condivisione delle scelte progettuali, fra cui la localizzazione, in vista della possibilità di adottare i poteri di deroga previsti dalle ordinanze di Protezione civile emanate allo scopo di realizzare l'intervento. Alla conferenza hanno preso parte anche il sindaco, il responsabile del servizio idrico Dal Zotto, il presidente Pellegrino, i quali con tutti i presenti hanno fornito il proprio contributo al progetto presentato senza eccepire argomentazioni ostative di alcun genere, anzi hanno apprezzato lo sforzo che l'Ufficio del Commissario ha fatto per contemplare le esigenze degli artigiani con quelle del progetto (sig. Pellegrino) e sollecitato la necessità di accellerare i tempi di esecuzione, data l'emergenza in atto (sindaco).
i) a seguito degli esiti favorevoli della conferenza, questo commissario, supportato dalla propria struttura, ha espletato le procedure per l'affidamento della progettazione definitiva e dato mandato ai professionisti individuati di redigere, conformemente anche quanto stabilito in sede di conferenza del 22 settembre, il progetto definitivo.
Il 6 dicembre u.s. presso la prefettura si èttenuta la conferenza per approvare il progetto nel corso della quale, mentre i funzionari del Comune (Placido Sulfaro e Dal Zotto) hanno espresso parere favorevole, il sig. Longo, presidente del consiglio, delegato dal sindaco a presenziare alla riunione ha chiesto un ulteriore periodo per esprimere il proprio parere, periodo che è stato concesso fino al 13 dicembre 2010.
Le scelte progettuali sopra descritte sono peraltro oggetto della procedura di rilascio del provvedimento di compatibilità ambientale, per la quale è in corso il termine di pubblicizzazione previsto dalla legge durante il quale il "pubblico" interessato può inoltrare le proprie osservazioni, che devono essere valutate dagli organi competenti.
Infine, è appena il caso di ricordare che ulteriori intralci alla realizzazione dell'opera potranno determinare gravi responsabilità, giacchè il Comune risulta già in "procedura di infrazione comunitaria" perchè privo di un sistema di depurazione adeguato alla vigente normativa. E' ovvio che le eventuali conseguenze economiche saranno ripartite dalla Regione nei confronti dei Comuni responsabili delle mancate realizzazioni delle opere in questione. Una tale situazione, ovviamente, oltre a procrastinare i possibili danni alla salute dei cittadini, avrebbe effetti negativi sulle attività produttive interessate e sull'immagine turistica dell'isola. In ragione di quanto sopra e ritenendo che nei limiti delle previsioni legislative, tale opera non determinerà nessun nocumento acustico, sanitario e ambientale, resto disponibile a fornire tutti i necessari chiarimenti in ordine al procedimento al fine di garantire la massima trasparenza quale stazione appaltante.
Luigi Pelaggi (Commissario delegato per l'emergenza idrica e fognaria)
Il presepe nella piccola chiesetta di Monte a Lipari
Anche nella piccola chiesetta di San Bartolo in località Monte a Lipari è stato realizzato un piccolo presepe. Ci hanno pensato le famiglie Fonti-Megna
Raccolta differenziata. Il punto di Mimmo Fonti, a.d. dell'ATO Eolie
Gentile Direttore,
avrei piacere di essere ospitato nel suo blog per poter fornire alcune informazioni ed effettuare una precisazione riguardo una precedente divulgazione di notizie attinenti la raccolta differenziata.
Al 30 novembre di quest’anno la raccolta differenziata nei quattro comuni Eoliani complessivamente è stata del 15,39%; gli abitanti del comune di Leni si sono attesti al 24,64%, quelli del comune di Malfa al 30,44%, quelli del comune di Santa Marina Salina al 27,51% e quelli del comune di Lipari, purtroppo, al 13,02%.
Rispetto al 2008 (da un esiguo 2%) siamo cresciuti moltissimo ma certamente avremmo potuto fare meglio. La società che amministro, certamente, non si tira fuori dalle proprie responsabilità, forse non è stata incisiva nel precedente piano di comunicazione, forse non ha saputo motivare la ditta che esegue il servizio, o forse altro ancora….; comunque siamo giunti alla conclusione che due fattori sono fondamentali per determinare una buona raccolta differenziata : la prima è la consapevolezza da parte dei cittadini che facendola si risparmiano molti soldi per il conferimento in discarica, il che significa quantomeno evitare un progressivo aumento della bolletta; la seconda è un accurato controllo, da parte della autorità competente, del territorio e della stessa utenza che va aiutata a comportarsi con senso civico. Certo, ogni mezzo deve essere messo a disposizione per agevolare i conferimenti, raccolta porta a porta, isole ecologiche, risorse finanziarie, ecc., tutto quanto occorre per puntare ad un obiettivo possibile, quello di raggiungere almeno il 50% di raccolta differenziata entro il 2012. L’aspetto Etico che si annette al concetto di riciclo nonché quello ecologico che gratifica chi ha la consapevolezza che le nostre risorse sono limitate e che l’ambiente va salvaguardato, va a braccetto con quello economico, quindi il singolo contributo diventa determinante, ovvero ogni cittadino deve fare la sua parte.
In questo fine anno ci stiamo prodigando, nel ns. piccolo, a fare qualche ulteriore passo in questa direzione, tant’è che abbiamo previsto nella futura gara (apertura il prossimo 11 gennaio) la raccolta porta a porta negli agglomerati urbani più consistenti, abbiamo inoltre comprato piccoli contenitori per consentire la divisione dei rifiuti nell’ambito familiare da dare in comodato d’uso, piccole cose che potrebbero diventare rilevanti se l’utenza risponderà con coerenza, magari senza azioni coercitive.
Quest’ultime sono l’ultima ratio in un contesto civile e consapevole come credo sia il nostro, può persino diventare motivo di doglianza quando, nel tentativo di irretire, si portano a conoscenza delle autorità competenti nominativi che magari nulla hanno a che fare con certi insulsi comportamenti, come ad esempio il bar (omissis) e il Ristorante (omissis) e altri ancora che impropriamente sono stati coinvolti in fatti da loro non commessi.
Concludo questa mia brevissima riflessione, che non vuole assurgersi ad analisi, nel convincimento che nel futuro non potremo che fare meglio.
Colgo l’occasione per porgere a tutti i cittadini, i miei personali e della società, Auguri di Buone Natale e di Felice Anno Nuovo.
Mimmo Fonti – a.d. Ato Me 5
N.B. La redazione ha deciso, così come fatto già nel passato, di omettere i nomi delle due attività
avrei piacere di essere ospitato nel suo blog per poter fornire alcune informazioni ed effettuare una precisazione riguardo una precedente divulgazione di notizie attinenti la raccolta differenziata.
Al 30 novembre di quest’anno la raccolta differenziata nei quattro comuni Eoliani complessivamente è stata del 15,39%; gli abitanti del comune di Leni si sono attesti al 24,64%, quelli del comune di Malfa al 30,44%, quelli del comune di Santa Marina Salina al 27,51% e quelli del comune di Lipari, purtroppo, al 13,02%.
Rispetto al 2008 (da un esiguo 2%) siamo cresciuti moltissimo ma certamente avremmo potuto fare meglio. La società che amministro, certamente, non si tira fuori dalle proprie responsabilità, forse non è stata incisiva nel precedente piano di comunicazione, forse non ha saputo motivare la ditta che esegue il servizio, o forse altro ancora….; comunque siamo giunti alla conclusione che due fattori sono fondamentali per determinare una buona raccolta differenziata : la prima è la consapevolezza da parte dei cittadini che facendola si risparmiano molti soldi per il conferimento in discarica, il che significa quantomeno evitare un progressivo aumento della bolletta; la seconda è un accurato controllo, da parte della autorità competente, del territorio e della stessa utenza che va aiutata a comportarsi con senso civico. Certo, ogni mezzo deve essere messo a disposizione per agevolare i conferimenti, raccolta porta a porta, isole ecologiche, risorse finanziarie, ecc., tutto quanto occorre per puntare ad un obiettivo possibile, quello di raggiungere almeno il 50% di raccolta differenziata entro il 2012. L’aspetto Etico che si annette al concetto di riciclo nonché quello ecologico che gratifica chi ha la consapevolezza che le nostre risorse sono limitate e che l’ambiente va salvaguardato, va a braccetto con quello economico, quindi il singolo contributo diventa determinante, ovvero ogni cittadino deve fare la sua parte.
In questo fine anno ci stiamo prodigando, nel ns. piccolo, a fare qualche ulteriore passo in questa direzione, tant’è che abbiamo previsto nella futura gara (apertura il prossimo 11 gennaio) la raccolta porta a porta negli agglomerati urbani più consistenti, abbiamo inoltre comprato piccoli contenitori per consentire la divisione dei rifiuti nell’ambito familiare da dare in comodato d’uso, piccole cose che potrebbero diventare rilevanti se l’utenza risponderà con coerenza, magari senza azioni coercitive.
Quest’ultime sono l’ultima ratio in un contesto civile e consapevole come credo sia il nostro, può persino diventare motivo di doglianza quando, nel tentativo di irretire, si portano a conoscenza delle autorità competenti nominativi che magari nulla hanno a che fare con certi insulsi comportamenti, come ad esempio il bar (omissis) e il Ristorante (omissis) e altri ancora che impropriamente sono stati coinvolti in fatti da loro non commessi.
Concludo questa mia brevissima riflessione, che non vuole assurgersi ad analisi, nel convincimento che nel futuro non potremo che fare meglio.
Colgo l’occasione per porgere a tutti i cittadini, i miei personali e della società, Auguri di Buone Natale e di Felice Anno Nuovo.
Mimmo Fonti – a.d. Ato Me 5
N.B. La redazione ha deciso, così come fatto già nel passato, di omettere i nomi delle due attività
Lami-Malopasso: Messa in sicurezza della discarica. Silenzio tombale. Nuova interrogazione di Megna
SIGNOR SINDACO COMUNE DI LIPARI; ASSESSORE ALL’ECOLOGIA Sig. Giulio China; DIRIGENTE IV SETTORE Dott. STEFANO BLASCO; E p.c. AGENZIA REGIONALE RIFIUTI E ACQUE; AGENZIA REGIONALE PROTEZIONE AMBIENTE; PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNE DI LIPARI
INTERROGAZIONE: Messa in sicurezza discarica di Lami – Malopasso
Istanza accesso agli atti
Con avviso pubblico del 27 Marzo 2009, il Dirigente del IV settore Responsabile Unico del Procedimento, dott. Domenico Russo, ha avviato le procedure per il conferimento di incarichi professionali di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento sicurezza, studio geologico ed assistenza geologica per la messa in sicurezza e riqualificazione ambientale della discarica comunale di Lami Malopasso.
Nel bando si evidenziava la necessità di provvedere con estrema urgenza ad affidare la progettazione visto “l’evidente stato di degrado ambientale” della discarica, definita “possibile fonte di pregiudizievoli situazioni igienico-sanitarie” per la popolazione e per il territorio interessato.
Stante “l’estrema urgenza”, più volte richiamata nel bando, veniva esplicitamente richiesto ai professionisti interessati il formale impegno a trasmettere il progetto nel più breve tempo possibile ed a presentare apposita istanza entro 10 giorni dalla pubblicazione all’albo comunale.
Sull’argomento, il Consigliere scrivente, interrogava l’Amministrazione Comunale con note prot. n. 42087 del 11 Dicembre 2008 e prot. n._33996 del 08/11/2009 (allegata in copia), formulando al contempo istanza di accesso agli atti del procedimento, le une e le altre rimaste prive di alcun riscontro, ad ormai 2 anni di distanza.
Risulta sconcertante, del tutto incomprensibile a fronte di un paventato rischio igienico-sanitario, apprendere che a distanza di due anni dalla data di pubblicazione del bando, le numerose manifestazioni di interesse pervenute in busta al Comune di Lipari, non sono state ancora sottoposte al vaglio del Dirigente competente , sulla cui scrivania giacciono inspiegabilmente chiuse senza formale motivazione.
In numerosissime occasioni l’Agenzia Regionale dei Rifiuti e delle Acque ha sollecitato l’Amministrazione Comunale ad affidare l’incarico per la redazione di un progetto esecutivo cantierabile, e contestualmente si è impegnata ad assicurarne la totale copertura finanziaria per la progettazione, nonché per la realizzazione dell’intervento.
La grave inerzia su una tematica ambientale ed igienico sanitaria così importante, ha tuttavia assunto i contorni della beffa ai danni della popolazione, in quanto appena una settimana dopo la presentazione dell’avviso pubblico, in data 4 Aprile 2009 per l’esattezza, il Sindaco ed il Dirigente Russo, incontravano i cittadini della Borgata di Lami per rassicurarli circa l’estrema celerità dei tempi per la realizzazione dell’interevento e garantivano massima attenzione per i risvolti di natura igienico-sanitaria che tanti timori e legittime preoccupazioni avevano provocato nella popolazione.
Il Dirigente, contestualmente si impegnava a richiedere all’A.R.P.A., un urgente monitoraggio dei livelli di inquinamento ambientale atmosferico e del suolo della ex discarica di Lami Malopasso.
Per le ragioni fin qui esposte, il sottoscritto Consigliere Comunale
Francesco MEGNA
Interroga le SS.LL. per conoscere
Quali sono le ragioni per le quali, a distanza di due anni dalla pubblicazione dell’avviso e nonostante la garanzia della totale copertura finanziaria da parte dell’ARRA, non si è ancora avviata la procedura per affidare la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza della discarica e le buste pervenute giacciono ancora chiuse sulla scrivania del Dirigente;
Se sono stati richiesti agli organi competenti, il monitoraggio e la verifica dei livelli di inquinamento ambientale, così come assicurato alla popolazione in data 4 Aprile 2009, ed in tal caso, in quale data e con quali risultanze;
Se sono state verificate, di recente, la stabilità dell’area, la regolare captazione dei biogas e l’eventuale presenza di sversamenti di percolato, in considerazione dei numerosi esposti dei cittadini, nonché dei consiglieri scriventi, circa la non perfetta integrità della guaina posta nel sottosuolo per evitare le suddette infiltrazioni e la continua fuoriuscita di fumi nauseabondi, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, avvertiti distintamente dalla popolazione anche ad alcuni chilometri di distanza;
Se è stato individuato un custode della discarica;
= REITERA ALTRESI’ L’ISTANZA DI ACCESSO AI SEGUENTI ATTI =
già formulata con nota prot. n. 33996 del 08/09/2009 e nello specifico:
Copia delle note prot. n. 17241 del 26/05/2005 e relativa nota di riscontro n. 17277 del 27/05/2005 afferenti le tematiche ambientali ed igienico-sanitarie di cui all’oggetto;
Copia delle relazioni redatte a seguito dei sopralluoghi effettuati dall’ARRA nell’anno 2005 ed in data 25-09-2008;
Copia della note prot. n. 18203 del 25-08-2004 e successiva nota prot. n. 1131 del 17-01-2005 del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti, con le quali è stata assicurata la copertura finanziaria;
Copia della Deliberazione di Giunta Comunale n. 118 del 07-11-2008.
Con osservanza
Lipari lì 21/12/2010
Francesco MEGNA
INTERROGAZIONE: Messa in sicurezza discarica di Lami – Malopasso
Istanza accesso agli atti
Con avviso pubblico del 27 Marzo 2009, il Dirigente del IV settore Responsabile Unico del Procedimento, dott. Domenico Russo, ha avviato le procedure per il conferimento di incarichi professionali di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento sicurezza, studio geologico ed assistenza geologica per la messa in sicurezza e riqualificazione ambientale della discarica comunale di Lami Malopasso.
Nel bando si evidenziava la necessità di provvedere con estrema urgenza ad affidare la progettazione visto “l’evidente stato di degrado ambientale” della discarica, definita “possibile fonte di pregiudizievoli situazioni igienico-sanitarie” per la popolazione e per il territorio interessato.
Stante “l’estrema urgenza”, più volte richiamata nel bando, veniva esplicitamente richiesto ai professionisti interessati il formale impegno a trasmettere il progetto nel più breve tempo possibile ed a presentare apposita istanza entro 10 giorni dalla pubblicazione all’albo comunale.
Sull’argomento, il Consigliere scrivente, interrogava l’Amministrazione Comunale con note prot. n. 42087 del 11 Dicembre 2008 e prot. n._33996 del 08/11/2009 (allegata in copia), formulando al contempo istanza di accesso agli atti del procedimento, le une e le altre rimaste prive di alcun riscontro, ad ormai 2 anni di distanza.
Risulta sconcertante, del tutto incomprensibile a fronte di un paventato rischio igienico-sanitario, apprendere che a distanza di due anni dalla data di pubblicazione del bando, le numerose manifestazioni di interesse pervenute in busta al Comune di Lipari, non sono state ancora sottoposte al vaglio del Dirigente competente , sulla cui scrivania giacciono inspiegabilmente chiuse senza formale motivazione.
In numerosissime occasioni l’Agenzia Regionale dei Rifiuti e delle Acque ha sollecitato l’Amministrazione Comunale ad affidare l’incarico per la redazione di un progetto esecutivo cantierabile, e contestualmente si è impegnata ad assicurarne la totale copertura finanziaria per la progettazione, nonché per la realizzazione dell’intervento.
La grave inerzia su una tematica ambientale ed igienico sanitaria così importante, ha tuttavia assunto i contorni della beffa ai danni della popolazione, in quanto appena una settimana dopo la presentazione dell’avviso pubblico, in data 4 Aprile 2009 per l’esattezza, il Sindaco ed il Dirigente Russo, incontravano i cittadini della Borgata di Lami per rassicurarli circa l’estrema celerità dei tempi per la realizzazione dell’interevento e garantivano massima attenzione per i risvolti di natura igienico-sanitaria che tanti timori e legittime preoccupazioni avevano provocato nella popolazione.
Il Dirigente, contestualmente si impegnava a richiedere all’A.R.P.A., un urgente monitoraggio dei livelli di inquinamento ambientale atmosferico e del suolo della ex discarica di Lami Malopasso.
Per le ragioni fin qui esposte, il sottoscritto Consigliere Comunale
Francesco MEGNA
Interroga le SS.LL. per conoscere
Quali sono le ragioni per le quali, a distanza di due anni dalla pubblicazione dell’avviso e nonostante la garanzia della totale copertura finanziaria da parte dell’ARRA, non si è ancora avviata la procedura per affidare la progettazione dell’intervento di messa in sicurezza della discarica e le buste pervenute giacciono ancora chiuse sulla scrivania del Dirigente;
Se sono stati richiesti agli organi competenti, il monitoraggio e la verifica dei livelli di inquinamento ambientale, così come assicurato alla popolazione in data 4 Aprile 2009, ed in tal caso, in quale data e con quali risultanze;
Se sono state verificate, di recente, la stabilità dell’area, la regolare captazione dei biogas e l’eventuale presenza di sversamenti di percolato, in considerazione dei numerosi esposti dei cittadini, nonché dei consiglieri scriventi, circa la non perfetta integrità della guaina posta nel sottosuolo per evitare le suddette infiltrazioni e la continua fuoriuscita di fumi nauseabondi, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, avvertiti distintamente dalla popolazione anche ad alcuni chilometri di distanza;
Se è stato individuato un custode della discarica;
= REITERA ALTRESI’ L’ISTANZA DI ACCESSO AI SEGUENTI ATTI =
già formulata con nota prot. n. 33996 del 08/09/2009 e nello specifico:
Copia delle note prot. n. 17241 del 26/05/2005 e relativa nota di riscontro n. 17277 del 27/05/2005 afferenti le tematiche ambientali ed igienico-sanitarie di cui all’oggetto;
Copia delle relazioni redatte a seguito dei sopralluoghi effettuati dall’ARRA nell’anno 2005 ed in data 25-09-2008;
Copia della note prot. n. 18203 del 25-08-2004 e successiva nota prot. n. 1131 del 17-01-2005 del Commissario Delegato per l’emergenza rifiuti, con le quali è stata assicurata la copertura finanziaria;
Copia della Deliberazione di Giunta Comunale n. 118 del 07-11-2008.
Con osservanza
Lipari lì 21/12/2010
Francesco MEGNA
Corteo studenti a Lipari 21.12.10.wmv
Vi proponiamo in questo video i vari momenti del corteo posto in essere stamani dagli studenti dell'Istituto superiore "Isa Conti" di Lipari:
Gli studenti eoliani si fanno sentire. Corteo di protesta contro riforma Gelmini e per le problematiche della scuola eoliana.
Studenti del "Conti" in corteo quest'oggi per le vie dell'isola per protestare contro la "riforma Gelmini" e per evidenziare le problematiche che affliggono la scuola eoliana e che vanno dalla precarietà dei mezzi di collegamenti, che impediscono una regolare frequenza scolastica agli studenti delle isole minori (a meno di costosissime affittanze a Lipari), alla precarietà degli edifici scolastici, all'impossibilità di potere usufruire di servizi che dovrebbero essere a portata della popolazione studentesca.
I ragazzi, dopo la partenza dall'Istituto, hanno sfilato lungo le vie del centro sino a raggiungere il palazzo comunale di piazza Mazzini dove sono stati ricevuti dal sindaco Mariano Bruno.
Il primo cittadino, schierandosi a fianco degli studenti per le loro legittime rivendicazioni, si è impegnato a fare pervenire al Ministro il documento-riassuntivo delle rivendicazioni degli studenti eoliani. Vi proponiamo una sequenza fotografica dell'avvenimento.
Lipari, un pregiudicato arrestato dai Carabinieri per evasione
COMUNICATO STAMPA
Nella mattinata odierna in Lipari, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il flagranza del reato di evasione il 27enne PAINO Christian, nato a Lipari e residente a Napoli, fabbro, con precedenti di polizia, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
I militari operanti, nel corso di un servizio di, prevenzione di reati in genere nell’area portuale, sorprendevano PAINO Christian nei pressi dell’imbarcadero degli aliscafi, in violazione alla misure restrittiva cui era sottoposto.
Il prevenuto, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., è stato accompagnato presso l’abitazione perché risottoposto alla stessa misura custodiale.
Nella mattinata odierna in Lipari, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto il flagranza del reato di evasione il 27enne PAINO Christian, nato a Lipari e residente a Napoli, fabbro, con precedenti di polizia, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari.
I militari operanti, nel corso di un servizio di, prevenzione di reati in genere nell’area portuale, sorprendevano PAINO Christian nei pressi dell’imbarcadero degli aliscafi, in violazione alla misure restrittiva cui era sottoposto.
Il prevenuto, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G., è stato accompagnato presso l’abitazione perché risottoposto alla stessa misura custodiale.
Lipari: Solo in otto a discutere del depuratore
In corso a Lipari i lavori del consiglio comunale sul depuratore. Presenti otto consiglieri (Megna, Fonti, Sabatini, Biviano, Centorrino, Lauria, Giuffrè e il presidente Longo.
Questi, in apertura di riunione è stato fortemente critico per l'assenza, su un argomento così importante, di ben 12 consiglieri, per le condizioni in cui versa la sala consiliare e per la mancanza del servizio d'ordine da parte della polizia municipale.Longo ha proposto una riunione del consiglio comunale a Canneto.
"Nessina condivisione di scelte imposte, da qualunque parte arrivino". Le riflessioni di Guarino sul depuratore
RICEVIAMO AL CONSIGLIERE GIANFRANCO GUARINO E PUBBLICHIAMO:
RIFLESSIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELL'ISOLA DI LIPARI.
PREMESSA
So già che il documento che mi appresto a scrivere non potrà essere breve e di facile lettura ed esaustivo, spero solo di poter contribuire a fare chiarezza ed a dimostrare l'assurdità della progettazione del nuovo impianto di depurazione dell'isola di Lipari.
Missiva fatta pervenire ai Consiglieri Comunali dal Commissario straordinario Avv. Pelaggi
Nella qualità di Consigliere Comunale, ho avuto modo di poter visionare la progettazione del nuovo depuratore soltanto una settimana fa circa, di fatto dopo che sono già state effettuate diverse conferenze di servizio, e come ciliegina sulla torta, in data 20/12/2010 mi è stata consegnata una memoria inviata dal Commissario straordinario Avv. Pelaggi che narra secondo le sue informazioni il percorso fin qui fatto e le eventuali responsabilità del Consiglio Comunale.
Certo è che sicuramente il Consiglio Comunale di Lipari non ha impedito di realizzare la progettazione dal 2008 fino alla data odierna, in quanto nessuna missiva o memoria o richiesta di parere è stata inoltrata dal Commissario Pelaggi al Consiglio Comunale per quanto di competenza.
Stranamente oggi compaiono le responsabilità dei Consiglieri Comunali, rilevate attraverso un articolo di giornale, e solertemente il Commissario Pelaggi ci scrive, preoccupandosi del nostro futuro e mi chiedo:
Abbiamo la colpa di non essere stati portati a conoscenza e non aver potuto esprimere il nostro pensiero nelle modalità di legge.
Abbiamo la colpa che solo per caso vista la stranezza delle pubblicazioni relative agli espropri, (fatte prima dell'approvazione del progetto), inizialmente pubblicate come notizia sul sito del Comune di Lipari e successivamente in forma ufficiale all'albo Pretorio, hanno fatto nascere delle ovvie preoccupazioni.
Abbiamo la colpa di aver dato voce ai cittadini che temono gli effetti delle opere progettate.
Abbiamo la colpa di aver scritto nelle relazioni progettuali che il Consiglio Comunale aveva dato il proprio assenso.
Abbiamo la colpa che solo con la presenza del Presidente del Consiglio Comunale, alla conferenza di servizio del 6 dicembre c.a. tutto è diventato più chiaro.
Abbiamo la colpa che alla data odierna nessuna richiesta di parere al Consiglio Comunale è pervenuta da parte del Commissario Pelaggi.
Francamente il tutto sembra uno scherzo di cattivo gusto, e mi ricorda una famosa canzone Siciliana tratta dai libri del Favara che recita: “Haiu vistu la marmura ciuriri, la nivi ammari la vitti quagghiari, gliettu la pagghia a mari e mi va 'nfunnu, autru vitti lu chiummu natari”.
Fatte le necessarie premesse, vorrei mettere in evidenza alcuni aspetti progettuali che mi lasciano estremamente perplesso:
1) Realizzazione della stazione di sollevamento di Marina Lunga, un fabbricato di circa 100 mq. a due elevazioni di cui una interrata, collocato nella zona antistante la realizzanda sala d'aspetto della biglietteria degli aliscafi, quasi a ricordare l'antico ristorante “Mistral”, e che di fatto va ad occupare l'area destinata all'attracco degli aliscafi, almeno come previsto dalla rifunzionalizzazione dei porti (Megaporto), e contestualmente così come deducibile da grafici, chiude in buona parte lo sbocco a mare del torrente Cappuccini.
Ovviamente con un troppo pieno che scaricherebbe in mare in caso di riempimento delle vasche interrate.
Per finire occulta la vista mare dei fabbricati posti lungo la via F. Crispi almeno per la parte interessata.
Considerando gli aspetti amministrativi, traspare in modo chiaro un contrasto netto tra la progettazione degli impianti di depurazione e la rifunzionalizzazione portuale.
A parere del sottoscritto nulla vieta che gli odori oggi provenienti dall'impianto di pretrattamento, possano cambiare solo la loro provenienza e spostarsi nella nuova stazione di sollevamento (proviamo a ricordare le autobotti che scaricavano acqua per riempire le vasche dell'impianto di pretrattamento).
Certo una restituzione fotografica con l'inserimento dell'opera avrebbe chiarito le idee a tutti, ma stranamente non la si trova in alcun elaborato, forse per mera svista sia dei progettisti e della Soprintendenza di Messina (Almeno è stata fatta per il depuratore).
Infine non so se ritenete almeno strano, il modo di dire agli avventori delle nostre isole “BENVENUTI A LIPARI”.
2) Realizzazione della stazione di sollevamento di Canneto - Unci, anche in questo caso un fabbricato di circa 100 mq. a due elevazioni di cui una interrata, collocato nella zona antistante di una delle più belle spiagge dell'isola, dire che si rimane allibiti e poco, ovviamente tutti i rischi derivanti da possibilità di cattivi odori e scarico a mare sono uguali a quel di Marina Lunga, ma nella fattispecie, l'intervento risulta ancora più strano, in quanto nella frazione di Canneto attualmente sono dislocate n°5 pompe di sollevamento, da Calandra fino ad Unci, ma il progetto prevede interventi fino alla Piazza S. Cristoforo (solo 3 pompe).
Va detto che ad oggi gli impianti funzionano e necessitano in genere di interventi di manutenzione o piccoli miglioramenti
3) Realizzazione della stazione di sollevamento di Timpone Corvo, tralasciando che si tratta di una nuova linea, si incomincia a intravedere la strategia progettuale, che di fatto deve risolvere un grosso problema, e cioè la differenza di quota tra l'attuale impianto di pretrattamento e la nuova sede del depuratore, prevista in località Canneto dentro in coabitazione con l'area artigianale, di fatto serve a creare la possibilità che i reflui possano per caduta libera raggiungere la sede del depuratore (provare per credere, in caso di malfunzionamento tornerebbero indietro alla vasca di decantazione di Marina Lunga già illustrata o direttamente al produttore).
4) Impianto di depurazione di fatto l'anima di tutto l'impianto collocato nella parte terminale dell'alveo torrentizio di Canneto dentro a livello ottimale anche per la realizzazione dell'area artigianale, dire che provoca forti perplessità è poco, inserito all'interno dell'area artigianale, di fatto rende difficilmente realizzabili i sogni di un area artigianale, lo stesso posizionamento e la strada di collegamento prevista, la normativa vigente, contribuiscono ad aggravare in modo esponenziale la già difficile realizzazione, in quanto una serie di norme urbanistiche (volumi realizzabili all'interno dell'area già sfruttati dal depuratore, distanze di rispetto dal torrente, odori provenienti dall'impianto, etc.), in concreto secondo il mio punto di vista “addio all'area artigianale”, ma il tutto potrebbe non limitarsi soltanto al problema degli artigiani, ma potrebbe andare molto oltre, vediamo come: possiamo definire l'area che va dal depuratore fino a raggiungere il lungo mare di Canneto (praticamente la stazione sollevamento) come un grande torrente circondato per tre lati da piccole colline che di fatto, generano un percorso obbligato delle correnti d'aria, ed a secondo della tipologia di vento generano correnti ascensionali o discensionali o peggio turbolenze inaspettate, l'area probabilmente interessata potrebbe coinvolgere circa mille abitanti (Serra, Collo – Pirrera e l'abitato di Canneto fino al lungo mare, questo già oggi accade senza il depuratore, va detto che la zona è da sempre stata scartata per essere utilizzata come elipista, per via dei pericoli generati dalle correnti.
Non riesco a comprendere come gli odori provenienti dal depuratore, già stimati come percepibili in uno spazio di circa 150 – 200 metri di raggio (relazioni di progetto) gli stessi non andrebbero a coinvolgere le aree già descritte.
5) Cosa manca? , un po di tutto, una rivisitazione degli impianti esistenti e l'eventuale ammodernamento (acque bianche), nessun tipo di previsione per le altre frazioni, non raggiunte dalla rete fognaria (Pianoconte, Quattropani, Acquacalda, etc.), uno studio sull'effettiva capacità attuale ed in prospettiva.
Oggettivamente, tutti i lavori previsti servono esclusivamente a togliere l'impianto di pretrattamento dal sito attuale (cosa sacrosanta) ed a collocarlo in località Canneto- dentro con tutti gli annessi e connessi per realizzare l'opera.
RIFLESSIONI
Che Lipari sia dotata di un impianto di depurazione è semplicemente indispensabile e auspicabile nel più breve tempo possibile.
Di fatto senza l'ausilio di commissari, era stata individuata l'area di Monterosa – Pignataro nel già vigente Piano Regolatore Generale di Lipari, area condivisa praticamente da tutti gli abitanti dell'isola, magari ad esclusione di qualche proprietario di terreni soggetti a possibili espropri.
La stessa individuazione dopo aver passato i controlli preventivi del Genio Civile di Messina, dopo la relazione geologica con parere positivo del geologo Domenico Russo (oggi responsabile unico del procedimento per la realizzazione del depuratore), non è stata ritenuta idonea dal nucleo di valutazione d'impatto ambientale della Regione Sicilia, ( acquisito dal Comune di Lipari nel mese di febbraio, il parere a fatto decorrere i famosi 270 gg per rendere esecutivo il Piano Regolatore Generale).
Detto parere ha lasciato di fatto l'isola di Lipari, senza alcun sistema di depurazione dei reflui, ma forse i componenti del nucleo di valutazione, immaginavano che qualcuno avesse già ipotizzato un'altro sito (Canneto dentro).
La bocciatura è stata oggetto di decreto regionale, al quale il Comune di Lipari si è opposto, con tanto di incarico legale, ma contemporaneamente nelle opere previste nella rifunzionalizzazione delle aree portuali, quella zona sembrerebbe essere destinata alle navi cisterna o del gasolio per la centrale elettrica.
Per completezza di informazione, il piano di assestamento idrogeologico della regione Sicilia individua l'area come R4 ossia terreno instabile e franoso.
Che dire (ricordate il canto siciliano descritto precedentemente?), non vi è alcun dubbio che l'area individuata nel PRG attualmente poco frequentata, sia oggetto grandi interessi e di valutazioni profondamente diverse tra di loro, e cioè dal possibile utilizzo in chiave turistica (camping, villaggi, etc) a quello portuale, in ultimo ormai per le reali necessità degli Eoliani.
In tutto questo mi pongo delle domande:
1) In una zona a rischio, non va eliminato il pericolo in ogni caso ? o risulta pericolosa solo per l'impianto di depurazione;
2) Per realizzare l'impianto di depurazione così come progettato non vi pare che i costi per permettere la realizzazione ammontino almeno al 40% circa del costo totale?
3) Perchè non realizzare il depuratore nell'area di Monterosa – Pignataro, ed impiegare le somme non usate per realizzare nuove linee e stazioni di sollevamento, per mettere in sicurezza il costone e magari per migliorare lo stato dell'impianto esistente (Dal progetto si rilevano parecchie opere murarie per mettere in ogni caso in sicurezza il costone di Canneto dentro)?
4) In ultimo, perchè sia il Consiglio Comunale e la popolazione sono stati esclusi dal poter dare il proprio contributo ed eventualmente anche dei suggerimenti?
Personalmente credo che per motivi di protezione civile, talvolta, sia necessario intervenire drasticamente ed immediatamente, ma quando, non esistono motivazioni valide, il ruolo di un commissario, si trasforma in un gestore di danaro pubblico e come tale non può non tenere conto delle esigenze della popolazione che ne subisce gli effetti, ancora peggio se la logica usata è quella delle somme a disposizione e non il reale benessere della popolazione (sicuramente e fortemente collaborativa).
Oggi si vuole mortificare la popolazione Liparota, brandendo i più alti valori di Protezione Civile, Comunità Europea, etc. laddove quando davvero è stato necessario, gli interventi eseguiti sono stati accettati e condivisi, e per questo ancora oggi tutti gli Eoliani ne sono grati.
Quando il tutto si trasforma in un modo per spendere soldi, senza che vi sia una certezza che questo produca effettivamente i risultati positivi descritti nel progetto in oggetto, o peggio possa provocare danni, sinceramente non sono d'accordo.
Non condividerò mai scelte che possano trasformare in un incubo la vita di tanti isolani, solo per scelte calate ed imposte, da qualsiasi parte esse arrivino.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
RIFLESSIONI RELATIVE ALLA PROGETTAZIONE DELL'IMPIANTO DI DEPURAZIONE DELL'ISOLA DI LIPARI.
PREMESSA
So già che il documento che mi appresto a scrivere non potrà essere breve e di facile lettura ed esaustivo, spero solo di poter contribuire a fare chiarezza ed a dimostrare l'assurdità della progettazione del nuovo impianto di depurazione dell'isola di Lipari.
Missiva fatta pervenire ai Consiglieri Comunali dal Commissario straordinario Avv. Pelaggi
Nella qualità di Consigliere Comunale, ho avuto modo di poter visionare la progettazione del nuovo depuratore soltanto una settimana fa circa, di fatto dopo che sono già state effettuate diverse conferenze di servizio, e come ciliegina sulla torta, in data 20/12/2010 mi è stata consegnata una memoria inviata dal Commissario straordinario Avv. Pelaggi che narra secondo le sue informazioni il percorso fin qui fatto e le eventuali responsabilità del Consiglio Comunale.
Certo è che sicuramente il Consiglio Comunale di Lipari non ha impedito di realizzare la progettazione dal 2008 fino alla data odierna, in quanto nessuna missiva o memoria o richiesta di parere è stata inoltrata dal Commissario Pelaggi al Consiglio Comunale per quanto di competenza.
Stranamente oggi compaiono le responsabilità dei Consiglieri Comunali, rilevate attraverso un articolo di giornale, e solertemente il Commissario Pelaggi ci scrive, preoccupandosi del nostro futuro e mi chiedo:
Abbiamo la colpa di non essere stati portati a conoscenza e non aver potuto esprimere il nostro pensiero nelle modalità di legge.
Abbiamo la colpa che solo per caso vista la stranezza delle pubblicazioni relative agli espropri, (fatte prima dell'approvazione del progetto), inizialmente pubblicate come notizia sul sito del Comune di Lipari e successivamente in forma ufficiale all'albo Pretorio, hanno fatto nascere delle ovvie preoccupazioni.
Abbiamo la colpa di aver dato voce ai cittadini che temono gli effetti delle opere progettate.
Abbiamo la colpa di aver scritto nelle relazioni progettuali che il Consiglio Comunale aveva dato il proprio assenso.
Abbiamo la colpa che solo con la presenza del Presidente del Consiglio Comunale, alla conferenza di servizio del 6 dicembre c.a. tutto è diventato più chiaro.
Abbiamo la colpa che alla data odierna nessuna richiesta di parere al Consiglio Comunale è pervenuta da parte del Commissario Pelaggi.
Francamente il tutto sembra uno scherzo di cattivo gusto, e mi ricorda una famosa canzone Siciliana tratta dai libri del Favara che recita: “Haiu vistu la marmura ciuriri, la nivi ammari la vitti quagghiari, gliettu la pagghia a mari e mi va 'nfunnu, autru vitti lu chiummu natari”.
Fatte le necessarie premesse, vorrei mettere in evidenza alcuni aspetti progettuali che mi lasciano estremamente perplesso:
1) Realizzazione della stazione di sollevamento di Marina Lunga, un fabbricato di circa 100 mq. a due elevazioni di cui una interrata, collocato nella zona antistante la realizzanda sala d'aspetto della biglietteria degli aliscafi, quasi a ricordare l'antico ristorante “Mistral”, e che di fatto va ad occupare l'area destinata all'attracco degli aliscafi, almeno come previsto dalla rifunzionalizzazione dei porti (Megaporto), e contestualmente così come deducibile da grafici, chiude in buona parte lo sbocco a mare del torrente Cappuccini.
Ovviamente con un troppo pieno che scaricherebbe in mare in caso di riempimento delle vasche interrate.
Per finire occulta la vista mare dei fabbricati posti lungo la via F. Crispi almeno per la parte interessata.
Considerando gli aspetti amministrativi, traspare in modo chiaro un contrasto netto tra la progettazione degli impianti di depurazione e la rifunzionalizzazione portuale.
A parere del sottoscritto nulla vieta che gli odori oggi provenienti dall'impianto di pretrattamento, possano cambiare solo la loro provenienza e spostarsi nella nuova stazione di sollevamento (proviamo a ricordare le autobotti che scaricavano acqua per riempire le vasche dell'impianto di pretrattamento).
Certo una restituzione fotografica con l'inserimento dell'opera avrebbe chiarito le idee a tutti, ma stranamente non la si trova in alcun elaborato, forse per mera svista sia dei progettisti e della Soprintendenza di Messina (Almeno è stata fatta per il depuratore).
Infine non so se ritenete almeno strano, il modo di dire agli avventori delle nostre isole “BENVENUTI A LIPARI”.
2) Realizzazione della stazione di sollevamento di Canneto - Unci, anche in questo caso un fabbricato di circa 100 mq. a due elevazioni di cui una interrata, collocato nella zona antistante di una delle più belle spiagge dell'isola, dire che si rimane allibiti e poco, ovviamente tutti i rischi derivanti da possibilità di cattivi odori e scarico a mare sono uguali a quel di Marina Lunga, ma nella fattispecie, l'intervento risulta ancora più strano, in quanto nella frazione di Canneto attualmente sono dislocate n°5 pompe di sollevamento, da Calandra fino ad Unci, ma il progetto prevede interventi fino alla Piazza S. Cristoforo (solo 3 pompe).
Va detto che ad oggi gli impianti funzionano e necessitano in genere di interventi di manutenzione o piccoli miglioramenti
3) Realizzazione della stazione di sollevamento di Timpone Corvo, tralasciando che si tratta di una nuova linea, si incomincia a intravedere la strategia progettuale, che di fatto deve risolvere un grosso problema, e cioè la differenza di quota tra l'attuale impianto di pretrattamento e la nuova sede del depuratore, prevista in località Canneto dentro in coabitazione con l'area artigianale, di fatto serve a creare la possibilità che i reflui possano per caduta libera raggiungere la sede del depuratore (provare per credere, in caso di malfunzionamento tornerebbero indietro alla vasca di decantazione di Marina Lunga già illustrata o direttamente al produttore).
4) Impianto di depurazione di fatto l'anima di tutto l'impianto collocato nella parte terminale dell'alveo torrentizio di Canneto dentro a livello ottimale anche per la realizzazione dell'area artigianale, dire che provoca forti perplessità è poco, inserito all'interno dell'area artigianale, di fatto rende difficilmente realizzabili i sogni di un area artigianale, lo stesso posizionamento e la strada di collegamento prevista, la normativa vigente, contribuiscono ad aggravare in modo esponenziale la già difficile realizzazione, in quanto una serie di norme urbanistiche (volumi realizzabili all'interno dell'area già sfruttati dal depuratore, distanze di rispetto dal torrente, odori provenienti dall'impianto, etc.), in concreto secondo il mio punto di vista “addio all'area artigianale”, ma il tutto potrebbe non limitarsi soltanto al problema degli artigiani, ma potrebbe andare molto oltre, vediamo come: possiamo definire l'area che va dal depuratore fino a raggiungere il lungo mare di Canneto (praticamente la stazione sollevamento) come un grande torrente circondato per tre lati da piccole colline che di fatto, generano un percorso obbligato delle correnti d'aria, ed a secondo della tipologia di vento generano correnti ascensionali o discensionali o peggio turbolenze inaspettate, l'area probabilmente interessata potrebbe coinvolgere circa mille abitanti (Serra, Collo – Pirrera e l'abitato di Canneto fino al lungo mare, questo già oggi accade senza il depuratore, va detto che la zona è da sempre stata scartata per essere utilizzata come elipista, per via dei pericoli generati dalle correnti.
Non riesco a comprendere come gli odori provenienti dal depuratore, già stimati come percepibili in uno spazio di circa 150 – 200 metri di raggio (relazioni di progetto) gli stessi non andrebbero a coinvolgere le aree già descritte.
5) Cosa manca? , un po di tutto, una rivisitazione degli impianti esistenti e l'eventuale ammodernamento (acque bianche), nessun tipo di previsione per le altre frazioni, non raggiunte dalla rete fognaria (Pianoconte, Quattropani, Acquacalda, etc.), uno studio sull'effettiva capacità attuale ed in prospettiva.
Oggettivamente, tutti i lavori previsti servono esclusivamente a togliere l'impianto di pretrattamento dal sito attuale (cosa sacrosanta) ed a collocarlo in località Canneto- dentro con tutti gli annessi e connessi per realizzare l'opera.
RIFLESSIONI
Che Lipari sia dotata di un impianto di depurazione è semplicemente indispensabile e auspicabile nel più breve tempo possibile.
Di fatto senza l'ausilio di commissari, era stata individuata l'area di Monterosa – Pignataro nel già vigente Piano Regolatore Generale di Lipari, area condivisa praticamente da tutti gli abitanti dell'isola, magari ad esclusione di qualche proprietario di terreni soggetti a possibili espropri.
La stessa individuazione dopo aver passato i controlli preventivi del Genio Civile di Messina, dopo la relazione geologica con parere positivo del geologo Domenico Russo (oggi responsabile unico del procedimento per la realizzazione del depuratore), non è stata ritenuta idonea dal nucleo di valutazione d'impatto ambientale della Regione Sicilia, ( acquisito dal Comune di Lipari nel mese di febbraio, il parere a fatto decorrere i famosi 270 gg per rendere esecutivo il Piano Regolatore Generale).
Detto parere ha lasciato di fatto l'isola di Lipari, senza alcun sistema di depurazione dei reflui, ma forse i componenti del nucleo di valutazione, immaginavano che qualcuno avesse già ipotizzato un'altro sito (Canneto dentro).
La bocciatura è stata oggetto di decreto regionale, al quale il Comune di Lipari si è opposto, con tanto di incarico legale, ma contemporaneamente nelle opere previste nella rifunzionalizzazione delle aree portuali, quella zona sembrerebbe essere destinata alle navi cisterna o del gasolio per la centrale elettrica.
Per completezza di informazione, il piano di assestamento idrogeologico della regione Sicilia individua l'area come R4 ossia terreno instabile e franoso.
Che dire (ricordate il canto siciliano descritto precedentemente?), non vi è alcun dubbio che l'area individuata nel PRG attualmente poco frequentata, sia oggetto grandi interessi e di valutazioni profondamente diverse tra di loro, e cioè dal possibile utilizzo in chiave turistica (camping, villaggi, etc) a quello portuale, in ultimo ormai per le reali necessità degli Eoliani.
In tutto questo mi pongo delle domande:
1) In una zona a rischio, non va eliminato il pericolo in ogni caso ? o risulta pericolosa solo per l'impianto di depurazione;
2) Per realizzare l'impianto di depurazione così come progettato non vi pare che i costi per permettere la realizzazione ammontino almeno al 40% circa del costo totale?
3) Perchè non realizzare il depuratore nell'area di Monterosa – Pignataro, ed impiegare le somme non usate per realizzare nuove linee e stazioni di sollevamento, per mettere in sicurezza il costone e magari per migliorare lo stato dell'impianto esistente (Dal progetto si rilevano parecchie opere murarie per mettere in ogni caso in sicurezza il costone di Canneto dentro)?
4) In ultimo, perchè sia il Consiglio Comunale e la popolazione sono stati esclusi dal poter dare il proprio contributo ed eventualmente anche dei suggerimenti?
Personalmente credo che per motivi di protezione civile, talvolta, sia necessario intervenire drasticamente ed immediatamente, ma quando, non esistono motivazioni valide, il ruolo di un commissario, si trasforma in un gestore di danaro pubblico e come tale non può non tenere conto delle esigenze della popolazione che ne subisce gli effetti, ancora peggio se la logica usata è quella delle somme a disposizione e non il reale benessere della popolazione (sicuramente e fortemente collaborativa).
Oggi si vuole mortificare la popolazione Liparota, brandendo i più alti valori di Protezione Civile, Comunità Europea, etc. laddove quando davvero è stato necessario, gli interventi eseguiti sono stati accettati e condivisi, e per questo ancora oggi tutti gli Eoliani ne sono grati.
Quando il tutto si trasforma in un modo per spendere soldi, senza che vi sia una certezza che questo produca effettivamente i risultati positivi descritti nel progetto in oggetto, o peggio possa provocare danni, sinceramente non sono d'accordo.
Non condividerò mai scelte che possano trasformare in un incubo la vita di tanti isolani, solo per scelte calate ed imposte, da qualsiasi parte esse arrivino.
Il Consigliere Comunale
Gianfranco Guarino
lunedì 20 dicembre 2010
Seminario Tecnico di Anapi Pesca svoltosi a Capo d'Orlando
Si è svolto nella giornata del 17 Dicembre 2010 presso la Sala Convegni della Pinacoteca del Comune di Capo d’Orlando un Seminario Tecnico informativo rivolto alle Marinerie Siciliane, al fine di fornire utili chiarimenti normativi e suggerimenti per meglio affrontare le varie problematiche del settore, soprattutto in un periodo particolare non favorevole a tutta la categoria, ma anche a Consulenti del Lavoro, Consulenti Legali e Tecnici che svolgono la propria attività professionale per gli operatori del comparto Marittimo-Pesca.
Il seminario, previsto in una campagna informativa itinerante generale in tutte le Regioni costiere d’Italia, organizzata dall’Anapi Pesca Nazionale, si è tenuto in Sicilia con la collaborazione e il coordinamento dell’Anapi Pesca Sicilia che ha sede Regionale proprio nel Comune Orlandino.
I temi del Convegno riferiti alle Misure del FEP (Fondo Europeo per la Pesca) Piani di Gestione Locali, Organizzazioni di Produttori , GAL – GAC gruppi di azione locale - gruppi di azione costiera ma anche Filiera Corta e Contratto di Lavoro C.C.N.L. sono stati ampiamente relazionati e discussi dal Presidente Nazionale Ivan Corea, dal Presidente Regionale Piero Forte, dal Responsabile Nazionale dell’Area Previdenza e Lavoro Elia Calisi e dal Direttore Tecnico Nazionale Francesco Zizzo. Al dibattito hanno partecipato numerose Imprese di Pesca della Provincia di Messina e rappresentanze delle Marinerie provenienti dalla Provincia di Siracusa, Catania, Palermo e Agrigento.
Presenti il Vice Sindaco di Capo d’Orlando Aldo Leggio, Sindaci e Amministratori Locali con delega alle Attività Produttive del comprensorio e l’Assessore allo Sviluppo Economico e Pesca della Provincia Regionale di Messina Giuseppe Martelli oltre a rappresentati delle Autorità Militari Marittime del territorio.
I relatori hanno, altresì, stimolato i partecipanti a cogliere le opportunità rappresentate dai bandi FEP promulgati dalla Regione Sicilia al fine di migliorare la redditività delle piccole e medie Imprese di cui sono titolari unendosi in Organizzazioni di Produttori (O.P.) o Consorzi di Gestione.
20.12.2010 Anapi Pesca Sicilia
Il Presidente Regionale
Dr.Piero Forte
Sabatini e i quesiti sul megaporto.
Auguri a....
Agli sposi gli auguri di Eolienews per una unione serena e ricca di ogni bene e felicità
Lettere al direttore. Ci scrive una madre di famiglia. Il comune non paga...la ditta neppure
Caro Direttore,
mi rivolgo a lei affinchè venga pubblicata la mia storia, che non è solo mia ma di tante altre mogli che condividono il mio problema .
E’ imminente l’arrivo delle feste natalizie, e mio marito, come tanti altri, non ha ricevuto ancora lo stipendio di Novembre, della tredicesima non ne parliamo… e se lui, come spero tutti gli altri, chiede spiegazioni al titolare della Ditta per cui lavora, la risposta che gli viene data è che la colpa è del Comune di Lipari che non paga il compenso dovuto alla Ditta…
La risposta dell’addetto del Comune di Lipari è la seguente: “ I ragazzi si lamentano e vogliono fare sciopero? Bene lo facciano pure..così poi mandiamo tutti a casa…” Questo non è davvero un bella risposta da parte di un liparoto per la causa dei suoi concittadini!
Io mi chiedo soltanto a chi dobbiamo credere, il ping pong tra la Ditta e il Comune ormai è storia vecchia, io so soltanto che ai nostri figli possiamo raccontare tante belle storie per il Natale, che sicuramente arricchiranno il loro cuore con il nostro grande amore, ma la nostra soddisfazione di mettere per loro doni sotto l’albero di Natale sarà solo un’altra sconfitta, i nostri diritti calpestati ancora da chi ha il potere e non il cuore….comunque anche a loro Buon Natale!
Lettera firmata
NDD- La lettera è firmata ma, per una questione facilmente intuibile, la signora ci ha chiesto di poter mantenere l'anonimatao.
Non rientra nel nostro modo di fare ma in questo caso, considerando una serie di possibili conseguenze (purtroppo), abbiamo ritenuto giusto farlo
mi rivolgo a lei affinchè venga pubblicata la mia storia, che non è solo mia ma di tante altre mogli che condividono il mio problema .
E’ imminente l’arrivo delle feste natalizie, e mio marito, come tanti altri, non ha ricevuto ancora lo stipendio di Novembre, della tredicesima non ne parliamo… e se lui, come spero tutti gli altri, chiede spiegazioni al titolare della Ditta per cui lavora, la risposta che gli viene data è che la colpa è del Comune di Lipari che non paga il compenso dovuto alla Ditta…
La risposta dell’addetto del Comune di Lipari è la seguente: “ I ragazzi si lamentano e vogliono fare sciopero? Bene lo facciano pure..così poi mandiamo tutti a casa…” Questo non è davvero un bella risposta da parte di un liparoto per la causa dei suoi concittadini!
Io mi chiedo soltanto a chi dobbiamo credere, il ping pong tra la Ditta e il Comune ormai è storia vecchia, io so soltanto che ai nostri figli possiamo raccontare tante belle storie per il Natale, che sicuramente arricchiranno il loro cuore con il nostro grande amore, ma la nostra soddisfazione di mettere per loro doni sotto l’albero di Natale sarà solo un’altra sconfitta, i nostri diritti calpestati ancora da chi ha il potere e non il cuore….comunque anche a loro Buon Natale!
Lettera firmata
NDD- La lettera è firmata ma, per una questione facilmente intuibile, la signora ci ha chiesto di poter mantenere l'anonimatao.
Non rientra nel nostro modo di fare ma in questo caso, considerando una serie di possibili conseguenze (purtroppo), abbiamo ritenuto giusto farlo
Pallavolo femminile: Vittoria casalinga per il Meligunis.
(di Patrizia Lo Surdo) Domenica positiva per le ragazze giallo-blu del Club Meligunis che hanno vinto per 3 set a 0 (29-27; 25-22; 25-13) contro la Polisportiva Tonnarella.
Il primo set è iniziato con qualche difficoltà per le padrone di casa che non sono riuscite subito ad entrare in partita ed a difendersi bene dai pallonetti delle avversarie ma, punto a punto, hanno recuperato. Nel secondo ancora qualche incertezza dovuto anche ad un po' di nervosismo; nel terzo invece le giovane eoliane entrano in campo decise e convinte di consolidare la vittoria!
Ecco le giovani che ieri hanno disputato la gara: Fiorenza Raccuia, Mariangela Barca, Rebecca Tomarchio, Rossella Pennisi, Martina Caruso, Andrea Marino, Aurora Biviano, Giuditta Famularo, Emilia Biviano, Aurora Favata, Maura Donato; assente per un problema alla caviglia Romina Lazzaro.
Adesso il campionato si fermerà per le festività e si riprenderà il 16 gennaio; in questo tempo Mister Biviano avrà modo di lavorare meglio su certi aspetti tattici.
Lipari: Consiglio comunale sul depuratore in aula restano solo in cinque. Non si può deliberare
Undici consiglieri comunali in aula all'inizio dei lavori del consiglio comunale di Lipari riunitosi per discutere del depuratore che il commissario Luigi Pelaggi intende fare realizzare a Canneto Dentro. Con il proseguire dei lavori in aula sono rimasti solo in cinque e ciò non ha consentito l'assunzione di alcun atto deliberativo
Prima dei lavori il presidente Pino Longo, con i capigruppo presenti, ha incontrato una delegazione dei cittadini di Pirrera- Serra e Canneto. Questi hanno consegnato una petizione con oltre 400 firme per dire no alla realizzazione del depuratore a Canneto Dentro.
Longo, all'inizio dei lavori, ha comunicato al consiglio che sono stati presentati tre documenti sul depuratore dai comitati e dalle associazioni. I consiglieri sino ad ora intervenuti hanno ribadito il no a Canneto Dentro ma la preoccupazione è che il commissario Pelaggi, con i suoi poteri, possa decidere di andare avanti lo stesso.
Prima dei lavori il presidente Pino Longo, con i capigruppo presenti, ha incontrato una delegazione dei cittadini di Pirrera- Serra e Canneto. Questi hanno consegnato una petizione con oltre 400 firme per dire no alla realizzazione del depuratore a Canneto Dentro.
Longo, all'inizio dei lavori, ha comunicato al consiglio che sono stati presentati tre documenti sul depuratore dai comitati e dalle associazioni. I consiglieri sino ad ora intervenuti hanno ribadito il no a Canneto Dentro ma la preoccupazione è che il commissario Pelaggi, con i suoi poteri, possa decidere di andare avanti lo stesso.
Rifunzionalizzazione portuale rada di Lipari. Il documento che il sindaco Bruno ha inviato a diversi organismi
Al Sig. Presidente della Regione Siciliana; A tutti gli Assessori Regionali; A tutti i Parlamentari regionali; Al Presidente dell’ Amministrazione Provinciale; Ai Sigg. Consiglieri provinciali; Al Presidente di Confindustria Sicilia; All’ UNESCO; Alle Organizzazioni Sindacali Regionali
Oggetto: Rifunzionalizzazione portuale rada di Lipari
Gent.mi,
in relazione all’ oggetto, alle lungaggini burocratiche che connotano il procedimento, ed agli autorevoli interventi che sono apparsi sugli organi di informazione mi preme richiedere alle SS.LL. un contributo di chiarezza in merito a scelte che necessitano di atti sistemici per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo dell’ arcipelago eoliano.
Per troppi decenni le isole Eolie sono state considerate una risorsa di pochi ed escluse da ogni logica di crescita del territorio.
L’ arcipelago eoliano rappresenta, invece, un elemento inscindibile della crescita Nazionale e della Regione Siciliana nell’ ambito delle politiche del mediterraneo.
In tale ottica è fondamentale comprendere che la dinamica dei processi imprenditoriali realizzati ad oggi con il coinvolgimento del partenariato pubblico privato (patti territoriali, insediamenti produttivi, programmi integrati di sviluppo con le isole minori e con la città di Messina e della Provincia etc.) che hanno visto la partecipazione finanziaria dello Stato e della Regione, necessitano per la loro concreta realizzazione di infrastrutture capaci di garantire l’ accoglienza in sicurezza dei rilevanti flussi turistici e del trasporto pubblico.
Tale modello deve modificare alcune scelte penalizzanti che hanno visto le isole dell’ arcipelago connotate esclusivamente da una residenzialità stanziale realizzando un sistema integrato che abbia come visione il turismo diportistico, peschereccio e trasportistico come avviene in tutte le “serie” realtà europee.
La finalità è quella di attrezzare le coste delle Eolie, in modo da metterne a profitto la centralità dell’arcipelago più volte ribadita, con l’obiettivo di configurarla come punto nodale delle rotte, in grado di:
• offrire accoglienza e servizi per le attività marittime connesse al turismo e condizioni di sicurezza (rifugio, assistenza e soccorso alle imbarcazioni stanziali e in transito);
• adeguare la recettività portuale alle esigenze dei vettori che collegano le isole con i porti siciliani e nazionaòi alla sosta ed ormeggio delle navi da mini- crociera e alle presenze di imbarcazioni da diporto che negli ultimi anni, in alta stagione, hanno raggiunto punte di 5000 unità,;
• offrire alle numerose imbarcazioni da trasporto, e a quelle della flotta peschereccia che in gran parte esercitano la pesca-turismo un approdo dedicato in località Marina Corta ad uso esclusivo in esenzione tariffaria
• incrementare l’offerta esistente per il diportismo mediante la realizzazione di porti turistici in località Marina Corta e Marina Lunga – Bagnamare e Pignataro;
• acquisire quote di flusso con connotazione di stanzialità diportistica offrendo adeguate strutture e servizi.
L’obiettivo è la realizzazione di un distretto turistico integrato dell’arcipelago, per la cui realizzazione, non sono solo sufficienti risposte episodiche ai fabbisogni individuali di ciascuna isola (necessità di ammodernamento o potenziamento della struttura esistente, soglia di posti barca), ma la progettazione complessiva di un sistema per l’acquisizione di un ruolo preminente nel turismo nautico, che deve basarsi sulla complementarietà di strutture, paesaggi, ambienti e specificità proprie dell’Arcipelago Eoliano, dove Lipari svolge la funzione centrale di raccolta e drenaggio dei flussi.
Tale sistema e’ possibile realizzare solo attraverso l’ammodernamento e la trasformazione del porto commerciale di Sottomonastero (II ctg.,III classe, DPR Sicilia 1.06.2004), del porto commerciale e servizi passeggeri di Marina Corta (II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004), la realizzazione di un porto turistico in località Marina Lunga, e l’ ampliamento del porto turistico di Pignataro ((II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004) che attualmente prevedono destinazioni funzionali non in uso.
La realizzazione di nuove infrastrutture portuali costituisce insieme alla valorizzazione del paesaggio e dei beni storico archeologici, vulcanologici, delle attività termali, congressualistiche (anche nei settori del turismo religioso, giovanile e degli anzian), gastronomiche e biologiche, l’unica speranza per i giovani eoliani soprattutto in merito all’ enorme possibilità di formazione tecnologica nei settori degli antichi mestieri (maestri d’ ascia, meccanica, tecniche naturalistiche, servizi ed attività produttive.) rapportati alle nuove tecnologie .
Accade oggi che nascondendosi dietro il profilo del linguaggio burocratese, si muovono gruppi di interesse politico che incomprensibilmente cercano di arrestare un percorso virtuoso e condiviso con la cittadinanza, posto in essere dall’ amministrazione comunale.
La realizzazione della nuova portualità della rada di Lipari attraverso il partenariato pubblico-privato è stata infatti una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa amministrazione sulla base del programma presentato dallacoalizione politica che sostiene il Sindaco.
La logica perseguita è quella dell’antica consuetudine della ns. politica che quando intende frapporre ostacoli alla realizzazione di un progetto condiviso espone alternative impraticabili che ne impediscono la realizzazione.
Come si fa infatti a sostenere davanti ad un imprenditore selezionato sulla base di una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, che si impegna ad investire nel ns. territorio ben € 130.000.000 (cento trentamilioni) che i porti si possono realizzare con soldi pubblici in un periodo in cui non vi sono risorse per garantire gli ordinari bisogni della collettività?
Come si fa ancora a sostenere che i privati espropriebbero gli isolani del territorio quando l’ atto costitutivo della società mista pubblico – privato ha recepito tutte le prescrizioni del Consiglio Comunale a tutela degli operatori locali e dei cittadini in ordine alla gestione delle infrastrutture ed alle politiche dei costi?
La verità è che alcuni politici che non hanno a cuore lo sviluppo del ns. territorio perché pensano che nel bisogno possono essere perseguiti ancora metodi clientelari, vogliono impedirne la realizzazione e la crescita economica.
Non si rendono conto, questi politici che esiste viceversa un disegno strategico di potenziare i porti costieri per acquisire in quei territori i flussi turistici stanziali relegando le isole eolie a territori di passaggio a cui lasciare esclusivamente il disagio e l’ inquinamento ambientale dei mezzi di trasporto nautico.
La realizzazione dei porti di Lipari oltre a rappresentare per l’intero arcipelago una risorsa per il turismo nautico e crocieristico, con approdi protetti e sicuri, è in linea sotto il profilo metodologico con quanto previsto dall’ UNESCO che richiede procedure conformi alle leggi vigenti in materia ambientale e d al Piano paesistico delle Eolie che prescrive per la rada di Lipari un unico disegno strategico.
Certo il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto ambientale nel cui procedimento potranno intervenire con proposte fattuali le organizzazioni ambientali maggiormente rappresentative e valutato dagli organi tecnici regionali.
Ma se la visione d’insieme e la strategia sarà finalmente condivisa la Regione dovrà celerment4e definire un procedimento iniziato sin dal 2006.
I tempi dell’ amministrazione non sono più conciliabili con quelli dell’ impresa e degli imprenditori che sempre più sono restii ad investire nella Regione Siciliana.
Tali tematiche sono state affrontate in un recente Convegno organizzato dalla stessa Regione nel Comune di Taormina avente ad oggetto lo sviluppo della portualità per il diportismo nautico a cui sono intervenuti studiosi ed operatori tra i più qualificati che hanno analizzato il deficit di infrastrutture in Sicilia e la lungaggine dei procedimenti per il rilascio delle concessioni condividendo che tali accadimenti impediscono la crescita delle imprese nei nostri territori.
Sono certo che tutti i politici e gli imprenditori siciliani faranno sentire al Presidente della Regione il loro sostegno alla realizzazione delle necessarie infrastrutture e che il Presidente, nella condivisa certezza della bontà dell’iniziativa, saprà rimuovere tutti gli ostacoli tecnici che si frappongono alla sua realizzazione restituendo le scelte al primato della politica.
Ai Sigg. deputati siciliani, pur nelle diverse connotazioni politiche, richiedo uno scatto di orgoglio per liberare i ns. territori da vecchie logiche di apparteneza, offrendo un futuro migliore ai ns. giovani e agli imprenditori che vedono la Sicilia quale luogo di investimento, e la certezza di un nuovo metodo che garantisca la libertà dell’ iniziativa economica privata.
Da parte mia, garantisco la piena disponibilità al confronto “del fare”, pronto alla condivisione possibile per la realizzazione, a breve, visto il tempo trascorso, delle importanti trasformazioni del territorio nel rispetto del procedimento e delle tematiche ambientali, prontissimo a conciliare le esigenza tecniche e politiche che dovessero emergere, ma ribadendo con forza la necessità che ciò avvenga in tempi estremamente brevi.
Lo spirito di questa mia iniziativa, è diretta a rendere chiare le posizioni senza alcuna dietrologia, né politica, né burocratica, nella ricerca di espressioni di volontà alla luce del sole e motivate e ciò nel rispetto anche di coloro i quali non saranno favorevoli.
Sono infatti stanco di formali attestati si stima quando chi frequenta le Eolie con le proprie imbarcazioni riesce a trovare posto negli ormeggi esistenti e delle continue lamentele di chi non ha eguale fortuna e mi addebita di non fare nulla per risolvere il problema.
L’ amministrazione, quando ha potuto agire in autonomia, ha lanciato sfide epocali, alcune delle quali portate, ad oggi, a compimento (Piano Regolatore Generale, piattaforma logistica dei trasporti pubblici in un unico scalo, messa in sicurezza della maggior parte degli scali portuali etc.) rompendo la vecchia logica di Tomasi di Lampedusa "Tutto cambia affinché nulla cambi".
Questo è infatti il senso del lungo discorso che Don Fabrizio, il principe di Salina, fa al cavaliere Chevalley sceso in Sicilia per cercare la classe dirigente del nuovo Regno d'Italia. Un dialogo essenziale che spiega, come pochi romanzi, il senso della Sicilia e della sicilianità. L'intensità e l'acuta analisi delle ragioni e del perché la Sicilia sia sempre in coda agli altri paesi è davvero stupefacente. Per molti critici, questa "filosofia" di Tomasi di Lampedusa è ritenuta pessimista: forse lo è, ma certamente questo dialogo e il romanzo Il Gattopardo in generale, è un tassello fondamentale nella storia della letteratura italiana .
Oggi la stessa amministrazione è riuscita ad attirare sul territorio eoliano un imprenditore di primissimo piano ed un impegno finanziario dello stesso per € 130.000.000 (Centotrentamilioni) cosa mai accaduta nel corso della nostra storia.
Voglio solo ricordare che l’ ultima volta che sono stati stanziati ingenti finanziamenti per la portualità turistica dell’ isola di Lipari dal compianto on. Giuseppe Merlino, la querelle politica è stata capace di far perdere tali stanziamenti.
Lei Sig. Presidente della Regione, e Voi Sigg. Assessori e. Deputati avete la possibilità di sancire o meno una svolta epocale di cambiamento per le isole Eolie e per l’ economia turistica dell’ intera Regione affrontando una sfida e dimostrando attenzione per i territori delle isole minori della Sicilia con un approccio moderno e senza divisioni nascenti da logiche di appartenenza..
Con questa mia si apre pertanto ufficialmente un “forum” finalizzato all’ organizzazione di un evento pubblico nel quale ognuno di Loro potrà liberamente confrontarsi.
Distinti saluti
Il Sindaco
(dott. Mariano Bruno)
Oggetto: Rifunzionalizzazione portuale rada di Lipari
Gent.mi,
in relazione all’ oggetto, alle lungaggini burocratiche che connotano il procedimento, ed agli autorevoli interventi che sono apparsi sugli organi di informazione mi preme richiedere alle SS.LL. un contributo di chiarezza in merito a scelte che necessitano di atti sistemici per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo dell’ arcipelago eoliano.
Per troppi decenni le isole Eolie sono state considerate una risorsa di pochi ed escluse da ogni logica di crescita del territorio.
L’ arcipelago eoliano rappresenta, invece, un elemento inscindibile della crescita Nazionale e della Regione Siciliana nell’ ambito delle politiche del mediterraneo.
In tale ottica è fondamentale comprendere che la dinamica dei processi imprenditoriali realizzati ad oggi con il coinvolgimento del partenariato pubblico privato (patti territoriali, insediamenti produttivi, programmi integrati di sviluppo con le isole minori e con la città di Messina e della Provincia etc.) che hanno visto la partecipazione finanziaria dello Stato e della Regione, necessitano per la loro concreta realizzazione di infrastrutture capaci di garantire l’ accoglienza in sicurezza dei rilevanti flussi turistici e del trasporto pubblico.
Tale modello deve modificare alcune scelte penalizzanti che hanno visto le isole dell’ arcipelago connotate esclusivamente da una residenzialità stanziale realizzando un sistema integrato che abbia come visione il turismo diportistico, peschereccio e trasportistico come avviene in tutte le “serie” realtà europee.
La finalità è quella di attrezzare le coste delle Eolie, in modo da metterne a profitto la centralità dell’arcipelago più volte ribadita, con l’obiettivo di configurarla come punto nodale delle rotte, in grado di:
• offrire accoglienza e servizi per le attività marittime connesse al turismo e condizioni di sicurezza (rifugio, assistenza e soccorso alle imbarcazioni stanziali e in transito);
• adeguare la recettività portuale alle esigenze dei vettori che collegano le isole con i porti siciliani e nazionaòi alla sosta ed ormeggio delle navi da mini- crociera e alle presenze di imbarcazioni da diporto che negli ultimi anni, in alta stagione, hanno raggiunto punte di 5000 unità,;
• offrire alle numerose imbarcazioni da trasporto, e a quelle della flotta peschereccia che in gran parte esercitano la pesca-turismo un approdo dedicato in località Marina Corta ad uso esclusivo in esenzione tariffaria
• incrementare l’offerta esistente per il diportismo mediante la realizzazione di porti turistici in località Marina Corta e Marina Lunga – Bagnamare e Pignataro;
• acquisire quote di flusso con connotazione di stanzialità diportistica offrendo adeguate strutture e servizi.
L’obiettivo è la realizzazione di un distretto turistico integrato dell’arcipelago, per la cui realizzazione, non sono solo sufficienti risposte episodiche ai fabbisogni individuali di ciascuna isola (necessità di ammodernamento o potenziamento della struttura esistente, soglia di posti barca), ma la progettazione complessiva di un sistema per l’acquisizione di un ruolo preminente nel turismo nautico, che deve basarsi sulla complementarietà di strutture, paesaggi, ambienti e specificità proprie dell’Arcipelago Eoliano, dove Lipari svolge la funzione centrale di raccolta e drenaggio dei flussi.
Tale sistema e’ possibile realizzare solo attraverso l’ammodernamento e la trasformazione del porto commerciale di Sottomonastero (II ctg.,III classe, DPR Sicilia 1.06.2004), del porto commerciale e servizi passeggeri di Marina Corta (II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004), la realizzazione di un porto turistico in località Marina Lunga, e l’ ampliamento del porto turistico di Pignataro ((II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004) che attualmente prevedono destinazioni funzionali non in uso.
La realizzazione di nuove infrastrutture portuali costituisce insieme alla valorizzazione del paesaggio e dei beni storico archeologici, vulcanologici, delle attività termali, congressualistiche (anche nei settori del turismo religioso, giovanile e degli anzian), gastronomiche e biologiche, l’unica speranza per i giovani eoliani soprattutto in merito all’ enorme possibilità di formazione tecnologica nei settori degli antichi mestieri (maestri d’ ascia, meccanica, tecniche naturalistiche, servizi ed attività produttive.) rapportati alle nuove tecnologie .
Accade oggi che nascondendosi dietro il profilo del linguaggio burocratese, si muovono gruppi di interesse politico che incomprensibilmente cercano di arrestare un percorso virtuoso e condiviso con la cittadinanza, posto in essere dall’ amministrazione comunale.
La realizzazione della nuova portualità della rada di Lipari attraverso il partenariato pubblico-privato è stata infatti una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa amministrazione sulla base del programma presentato dallacoalizione politica che sostiene il Sindaco.
La logica perseguita è quella dell’antica consuetudine della ns. politica che quando intende frapporre ostacoli alla realizzazione di un progetto condiviso espone alternative impraticabili che ne impediscono la realizzazione.
Come si fa infatti a sostenere davanti ad un imprenditore selezionato sulla base di una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, che si impegna ad investire nel ns. territorio ben € 130.000.000 (cento trentamilioni) che i porti si possono realizzare con soldi pubblici in un periodo in cui non vi sono risorse per garantire gli ordinari bisogni della collettività?
Come si fa ancora a sostenere che i privati espropriebbero gli isolani del territorio quando l’ atto costitutivo della società mista pubblico – privato ha recepito tutte le prescrizioni del Consiglio Comunale a tutela degli operatori locali e dei cittadini in ordine alla gestione delle infrastrutture ed alle politiche dei costi?
La verità è che alcuni politici che non hanno a cuore lo sviluppo del ns. territorio perché pensano che nel bisogno possono essere perseguiti ancora metodi clientelari, vogliono impedirne la realizzazione e la crescita economica.
Non si rendono conto, questi politici che esiste viceversa un disegno strategico di potenziare i porti costieri per acquisire in quei territori i flussi turistici stanziali relegando le isole eolie a territori di passaggio a cui lasciare esclusivamente il disagio e l’ inquinamento ambientale dei mezzi di trasporto nautico.
La realizzazione dei porti di Lipari oltre a rappresentare per l’intero arcipelago una risorsa per il turismo nautico e crocieristico, con approdi protetti e sicuri, è in linea sotto il profilo metodologico con quanto previsto dall’ UNESCO che richiede procedure conformi alle leggi vigenti in materia ambientale e d al Piano paesistico delle Eolie che prescrive per la rada di Lipari un unico disegno strategico.
Certo il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto ambientale nel cui procedimento potranno intervenire con proposte fattuali le organizzazioni ambientali maggiormente rappresentative e valutato dagli organi tecnici regionali.
Ma se la visione d’insieme e la strategia sarà finalmente condivisa la Regione dovrà celerment4e definire un procedimento iniziato sin dal 2006.
I tempi dell’ amministrazione non sono più conciliabili con quelli dell’ impresa e degli imprenditori che sempre più sono restii ad investire nella Regione Siciliana.
Tali tematiche sono state affrontate in un recente Convegno organizzato dalla stessa Regione nel Comune di Taormina avente ad oggetto lo sviluppo della portualità per il diportismo nautico a cui sono intervenuti studiosi ed operatori tra i più qualificati che hanno analizzato il deficit di infrastrutture in Sicilia e la lungaggine dei procedimenti per il rilascio delle concessioni condividendo che tali accadimenti impediscono la crescita delle imprese nei nostri territori.
Sono certo che tutti i politici e gli imprenditori siciliani faranno sentire al Presidente della Regione il loro sostegno alla realizzazione delle necessarie infrastrutture e che il Presidente, nella condivisa certezza della bontà dell’iniziativa, saprà rimuovere tutti gli ostacoli tecnici che si frappongono alla sua realizzazione restituendo le scelte al primato della politica.
Ai Sigg. deputati siciliani, pur nelle diverse connotazioni politiche, richiedo uno scatto di orgoglio per liberare i ns. territori da vecchie logiche di apparteneza, offrendo un futuro migliore ai ns. giovani e agli imprenditori che vedono la Sicilia quale luogo di investimento, e la certezza di un nuovo metodo che garantisca la libertà dell’ iniziativa economica privata.
Da parte mia, garantisco la piena disponibilità al confronto “del fare”, pronto alla condivisione possibile per la realizzazione, a breve, visto il tempo trascorso, delle importanti trasformazioni del territorio nel rispetto del procedimento e delle tematiche ambientali, prontissimo a conciliare le esigenza tecniche e politiche che dovessero emergere, ma ribadendo con forza la necessità che ciò avvenga in tempi estremamente brevi.
Lo spirito di questa mia iniziativa, è diretta a rendere chiare le posizioni senza alcuna dietrologia, né politica, né burocratica, nella ricerca di espressioni di volontà alla luce del sole e motivate e ciò nel rispetto anche di coloro i quali non saranno favorevoli.
Sono infatti stanco di formali attestati si stima quando chi frequenta le Eolie con le proprie imbarcazioni riesce a trovare posto negli ormeggi esistenti e delle continue lamentele di chi non ha eguale fortuna e mi addebita di non fare nulla per risolvere il problema.
L’ amministrazione, quando ha potuto agire in autonomia, ha lanciato sfide epocali, alcune delle quali portate, ad oggi, a compimento (Piano Regolatore Generale, piattaforma logistica dei trasporti pubblici in un unico scalo, messa in sicurezza della maggior parte degli scali portuali etc.) rompendo la vecchia logica di Tomasi di Lampedusa "Tutto cambia affinché nulla cambi".
Questo è infatti il senso del lungo discorso che Don Fabrizio, il principe di Salina, fa al cavaliere Chevalley sceso in Sicilia per cercare la classe dirigente del nuovo Regno d'Italia. Un dialogo essenziale che spiega, come pochi romanzi, il senso della Sicilia e della sicilianità. L'intensità e l'acuta analisi delle ragioni e del perché la Sicilia sia sempre in coda agli altri paesi è davvero stupefacente. Per molti critici, questa "filosofia" di Tomasi di Lampedusa è ritenuta pessimista: forse lo è, ma certamente questo dialogo e il romanzo Il Gattopardo in generale, è un tassello fondamentale nella storia della letteratura italiana .
Oggi la stessa amministrazione è riuscita ad attirare sul territorio eoliano un imprenditore di primissimo piano ed un impegno finanziario dello stesso per € 130.000.000 (Centotrentamilioni) cosa mai accaduta nel corso della nostra storia.
Voglio solo ricordare che l’ ultima volta che sono stati stanziati ingenti finanziamenti per la portualità turistica dell’ isola di Lipari dal compianto on. Giuseppe Merlino, la querelle politica è stata capace di far perdere tali stanziamenti.
Lei Sig. Presidente della Regione, e Voi Sigg. Assessori e. Deputati avete la possibilità di sancire o meno una svolta epocale di cambiamento per le isole Eolie e per l’ economia turistica dell’ intera Regione affrontando una sfida e dimostrando attenzione per i territori delle isole minori della Sicilia con un approccio moderno e senza divisioni nascenti da logiche di appartenenza..
Con questa mia si apre pertanto ufficialmente un “forum” finalizzato all’ organizzazione di un evento pubblico nel quale ognuno di Loro potrà liberamente confrontarsi.
Distinti saluti
Il Sindaco
(dott. Mariano Bruno)
Notevole riscontro per il "Presepe del Mare". Gli appuntamenti dei prossimi giorni
Comunicato
Consistente è stata nella giornata di Domenica l'affluenza di pubblico a Marinacorta.Gli apprezzamenti ricevuti e la grande curiosità destata nella ricerca dei tanti particolari realizzati, dimostrano il gradimento suscitato nella visita del Presepe del Mare. Invitiamo quanti non lo abbiano ancora potuto fare di trovare qualche minuto per visitarlo. Ripetendo quanto abbiamo sentito dal pubblico fin qui intervenuto, ci viene più facile dire che ne vale veramente la pena.
Desideriamo informare inoltre che il 24 Dicembre, dopo la Santa Messa officiata alle ore 18,00 nella Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe, il Parroco Don Giuseppe Mirabito porterà in processione il Bambinello nella Chiesetta delle Anime del Purgatorio.
Alle ore 11,00 del 25 Dicembre, sempre a Marinacorta, i bambini riceveranno un dono portato loro da Babbo Natale che viene dal mare.
Infine, il 6 Gennaio 2011, dopo la Santa Messa in parrocchia delle ore 18,30, nella Chiesetta delle Anime del Purgatorio si procederà alla estrazione dei 14 premi in palio tra tutti i sottoscrittori. Si tratta di 14 interessanti opere donate all'Associazione da altrettanti generosi e bravi artisti, per le iniziative promosse dalla stessa e finalizzate alla ristrutturazione della Chiesetta.
L'Associazione SS. Cosma e Damiano, nell'augurare a tutti un Felice Natale e un Anno Nuovo migliore, rinnova l'invito a visitare il Presepe del Mare di Marinacorta.
domenica 19 dicembre 2010
La Ludica domina e spreca. Il Sacro Cuore ringrazia
Marcatori: Licari al 12°, Cannuni al 56° e 95°
Ludica: Orto 5, Mazzeo 6, Morales 6, Currò 6, Saltalamacchia 5,5 (70°Restuccia 5), Formica 5, Rosi 6,5, Giunta R 5,5 (46° Caprara 6), Licari 6, Sturniolo G.6, Tripi 6 (87°Sturniolo s.v.) All. Li Castro 6
Sacro Cuore: Di Bella C. 6, Pantè 6, Marino 6, Salmeri A. 5.5, Currò 5 (56° Irato 5.5), Di Bella M. 6, De Gaetano 5 (52° Dama 5,5), Romeo 6, Cannuni 7, Scolaro 6, Maio 5,5 (52° Cangemi) All. Cambria 6
Arbitro: Restuccia (Me) 5
La Ludica domina la capolista per ben sessanta minuti, sprecando l’inverosimile. Il Sacro Cuore porta a casa i tre punti con due reti messe a segno da Cannuni. Per i padroni di casa una vera e propria beffa dopo che, tra primo e secondo tempo, hanno sprecato quattro clamorose palle gol e colpito una traversa. Una sconfitta ancora più amara se si considera che il gol-vittoria degli ospiti arrivato al 95° è frutto di un doppio errore: prima dell’arbitro poi della difesa. Per la cronaca la Ludica è passata in vantaggio al 12° con Licari lesto ad anticipare il portiere su lancio di Rosi. Al 16°Licari supera il portiere ma il pallone finisce sul fondo, lambendo il palo. Stessa sorte quattro minuti più tardi per un tiro di Tripi. L’unico tiro degli ospiti arriva al 45° ad opera di Cannuni. Nei primi quindici della ripresa la musica non cambia. Al 48° Rosi impegna a terra di Bella. Al 50° Licari colpisce la traversa. Al 54° è lo stesso Licari a farsi ribattere il tiro ravvicinato dal numero uno ospite. Il Sacro Cuore, quasi inaspettatamente, raggiunge il pari al 56° con un tiro in diagonale di Cannuni. La partita si innervosisce, i fallacci prevalgono sul gioco (Mazzeo e Tripi finiscono in ospedale con delle fratture) e quando tutti aspettano il triplice fischio arbitro e Ludica fanno la frittata permettendo a Cannuni di depositare incontrastato la palla in rete.
Ludica: Orto 5, Mazzeo 6, Morales 6, Currò 6, Saltalamacchia 5,5 (70°Restuccia 5), Formica 5, Rosi 6,5, Giunta R 5,5 (46° Caprara 6), Licari 6, Sturniolo G.6, Tripi 6 (87°Sturniolo s.v.) All. Li Castro 6
Sacro Cuore: Di Bella C. 6, Pantè 6, Marino 6, Salmeri A. 5.5, Currò 5 (56° Irato 5.5), Di Bella M. 6, De Gaetano 5 (52° Dama 5,5), Romeo 6, Cannuni 7, Scolaro 6, Maio 5,5 (52° Cangemi) All. Cambria 6
Arbitro: Restuccia (Me) 5
La Ludica domina la capolista per ben sessanta minuti, sprecando l’inverosimile. Il Sacro Cuore porta a casa i tre punti con due reti messe a segno da Cannuni. Per i padroni di casa una vera e propria beffa dopo che, tra primo e secondo tempo, hanno sprecato quattro clamorose palle gol e colpito una traversa. Una sconfitta ancora più amara se si considera che il gol-vittoria degli ospiti arrivato al 95° è frutto di un doppio errore: prima dell’arbitro poi della difesa. Per la cronaca la Ludica è passata in vantaggio al 12° con Licari lesto ad anticipare il portiere su lancio di Rosi. Al 16°Licari supera il portiere ma il pallone finisce sul fondo, lambendo il palo. Stessa sorte quattro minuti più tardi per un tiro di Tripi. L’unico tiro degli ospiti arriva al 45° ad opera di Cannuni. Nei primi quindici della ripresa la musica non cambia. Al 48° Rosi impegna a terra di Bella. Al 50° Licari colpisce la traversa. Al 54° è lo stesso Licari a farsi ribattere il tiro ravvicinato dal numero uno ospite. Il Sacro Cuore, quasi inaspettatamente, raggiunge il pari al 56° con un tiro in diagonale di Cannuni. La partita si innervosisce, i fallacci prevalgono sul gioco (Mazzeo e Tripi finiscono in ospedale con delle fratture) e quando tutti aspettano il triplice fischio arbitro e Ludica fanno la frittata permettendo a Cannuni di depositare incontrastato la palla in rete.
Di tutto un po: Notizie
Depuratore di Lipari. Domani incontro con la cittadinanza - La Conferenza dei capigruppo del comune di Lipari, convocata per discutere sul "Progetto nuovo depuratore Isola di Lipari - organizzazione incontro cittadinanza ed associazioni di categoria per osservazioni" ha deciso di sentire la cittadinanza, in data 20/12/2010 (Lunedì) alle ore 9:00 presso l'aula consiliare al fine di recepire le varie osservazioni che dovranno essere presentate in forma scritta, per essere valutate dal Consiglio Comunale, in conformità a quanto deliberato nella seduta consiliare del 12/12/2010
Calcio. La Ludica Lipari contro la capolista - Impegno casalingo per la Ludica Lipari che affronterà oggi pomeriggio al Monteleone il Sacro Cuore di Milazzo, capolista del torneo. Sulla carta un incontro arduo, ma la Ludica vorrà cancellare la sonante sconfitta dell'andata.
Calcio. La Ludica Lipari contro la capolista - Impegno casalingo per la Ludica Lipari che affronterà oggi pomeriggio al Monteleone il Sacro Cuore di Milazzo, capolista del torneo. Sulla carta un incontro arduo, ma la Ludica vorrà cancellare la sonante sconfitta dell'andata.
Bruno "«Vogliono bloccare lo sviluppo delle Eolie» . E sulla portualità spiega come non perdere 130 milioni di investimenti previsti con la società mista"
(gazzetta del sud - Mario Di Paola) Mario Di Paola
«I novelli "Gattopardi" non vogliono far crescere questo arcipelago e seminano lacci e lacciuoli per bloccare ogni iniziativa utile». Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, punta il dito contro «quelle forze più esterne che interne che non fanno attuare il programma dell'Amministrazione». Tanti i "no" registrati sinora, dai depuratori ai dissalatori alla rete portuale, per la quale si è giunti ad una e burocratica sospensione di giudizio in sede regionale. «È giunto il momento di dire basta alle lungaggini burocratiche – avverte Bruno, preannunciando una lettera aperta agli esponenti del governo nazionale e regionale, alla deputazione e financo all'Unesco – ed è necessario che in sede decisionale si dia un contributo di chiarezza in merito a scelte che necessitano di atti sistemici per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo dell'arcipelago eoliano».
Ma esiste un vostro modello di sviluppo per delle isole che vivono solo di turismo?
«Certo. È nei programmi di questa amministrazione. L'obiettivo è la realizzazione di un distretto turistico integrato dell'arcipelago, per la cui realizzazione, non sono solo sufficienti risposte episodiche ai fabbisogni individuali di ciascuna isola (necessità di ammodernamento o potenziamento della struttura esistente), ma la progettazione complessiva di un "sistema" per l'acquisizione di un ruolo preminente nel turismo nautico, che deve basarsi sulla complementarietà di strutture, paesaggi, ambienti e specificità proprie dell'Arcipelago, dove Lipari svolge la funzione centrale di raccolta e drenaggio dei flussi».
Ma per fare ciò bisogna attuare una drastica inversione di rotta e disporre di un largo consenso.
«Certo. Devono essere modificate alcune scelte penalizzanti che hanno visto le isole dell'arcipelago connotate esclusivamente da una residenzialità stanziale realizzando un sistema integrato che abbia come visione il turismo diportistico, peschereccio e trasportistico come avviene in tutte le "serie" realtà europee».
Sindaco, andiamo sul concreto e affrontiamo il nodo della portualità. Qual è la posizione della sua Amministrazione?
«Rispondo: l'inversione di rotta è possibile realizzarla solo attraverso l'ammodernamento e la trasformazione del porto commerciale di Sottomonastero (II ctg.,III classe, DPR Sicilia 1.06.2004), del porto commerciale e servizi passeggeri di Marina Corta (II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004), la realizzazione di un porto turistico in località Marina Lunga, e l' ampliamento del porto turistico di Pignataro ((II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004) che attualmente prevedono destinazioni funzionali non in uso. Insomma: una valorizzazione globale delle nostre bellezze paesaggistiche con una forte ricaduta occupazionale».
Sindaco, basteranno i "presunti" fondi pubblici?
«Certo che no. Ecco perché riteniamo che la realizzazione della nuova portualità della rada di Lipari passi attraverso il partenariato pubblico-privato. È stata una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa Amministrazione sulla base del programma presentato dalla coalizione politica che sostiene il sindaco. E invece ritorna puntuale l'antica consuetudine della nostra politica che quando intende frapporre ostacoli alla realizzazione di un progetto condiviso lancia alternative impraticabili che ne impediscono la realizzazione. Come si fa infatti a sostenere davanti ad un imprenditore selezionato sulla base di una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, che si impegna ad investire nel nostro territorio ben centotrenta milioni di euro che i porti si possono realizzare con soldi pubblici in un periodo in cui non vi sono risorse per garantire gli ordinari bisogni della collettività? Come si fa ancora a sostenere che i privati espropriebbero gli isolani del territorio quando l'atto costitutivo della società mista pubblico-privato ha recepito tutte le prescrizioni del Consiglio Comunale a tutela degli operatori locali e dei cittadini in ordine alla gestione delle infrastrutture ed alle politiche dei costi? La realizzazione dei porti di Lipari, oltre a rappresentare per l'intero arcipelago una risorsa per il turismo nautico e crocieristico, con approdi protetti e sicuri, è in linea sotto il profilo metodologico con quanto previsto dall'UNESCO che richiede procedure conformi alle leggi vigenti in materia ambientale ed al Piano paesistico delle Eolie che prescrive per la rada di Lipari un unico disegno strategico».
È evidente, comunque, che devono essere scelte largamente condivise.
«Certo, il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto ambientale, nel cui procedimento potranno intervenire con proposte fattuali le organizzazioni ambientali maggiormente rappresentative e valutato dagli organi tecnici regionali. Ma se la visione d'insieme e la strategia sarà finalmente condivisa, la Regione dovrà celermente definire un procedimento iniziato sin dal 2006. I tempi dell'Amministrazione non sono più conciliabili con quelli dell'impresa e degli imprenditori che sempre più sono restii ad investire nella Regione Siciliana. Ecco dunque l'esigenza della concretezza. Da parte mia, garantisco la piena disponibilità al confronto "del fare", pronto alla condivisione possibile per la realizzazione, a breve, visto il tempo trascorso, delle importanti trasformazioni del territorio. Voglio solo ricordare che l' ultima volta che sono stati stanziati ingenti finanziamenti per la portualità turistica dell'isola di Lipari dal compianto on. Giuseppe Merlino, la querelle politica è stata capace di far perdere tanti stanziamenti. Oggi questa Amministrazione è riuscita ad attirare sul territorio eoliano un imprenditore di primissimo piano (La Condotta Acque spa, ndc.) ed un impegno finanziario dello stesso per 130.000.000, un fatto storico».
Sindaco, si contesta che il privato possa privilegiare operazioni speculative tali da modificare il territorio. Quali garanzie avete che ciò non avvenga?
«Ma proprio la formula della a società mista è una garanzia condivisa. Del resto, quando l'Amministrazione ha potuto agire in autonomia, ha lanciato sfide epocali, alcune delle quali portate, ad oggi, a compimento (Piano Regolatore Generale, piattaforma logistica dei trasporti pubblici in un unico scalo, messa in sicurezza della maggior parte degli scali portuali etc.). E lo ha fatto rompendo la vecchia logica di Tomasi di Lampedusa "Tutto cambia affinché nulla cambi". Qui tutto deve cambiare. Intendo aprire sin da domani un forum col governo e la deputazione regionale al fine di rendere chiare le posizioni senza alcuna dietrologia, né politica, né burocratica, nella ricerca di espressioni di volontà alla luce del sole e motivate, e ciò nel rispetto anche di coloro i quali non saranno favorevoli. Vorrei solo dire al presidente Lombardo e alla sua giunta, alla deputazione e alle forze politiche: avete la possibilità di sancire o meno una svolta epocale di cambiamento per le isole Eolie e per l' economia turistica dell' intera Regione affrontando la sfida con un approccio moderno e senza divisioni nascenti da logiche di appartenenza. In questo senso penso che il confronto deve diventare stringente, senza strategie gattopardiane. Le nostre isole non possono attendere oltre».
Il confronto – costruttivo – è aperto. O meglio, rilanciato.
«I novelli "Gattopardi" non vogliono far crescere questo arcipelago e seminano lacci e lacciuoli per bloccare ogni iniziativa utile». Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, punta il dito contro «quelle forze più esterne che interne che non fanno attuare il programma dell'Amministrazione». Tanti i "no" registrati sinora, dai depuratori ai dissalatori alla rete portuale, per la quale si è giunti ad una e burocratica sospensione di giudizio in sede regionale. «È giunto il momento di dire basta alle lungaggini burocratiche – avverte Bruno, preannunciando una lettera aperta agli esponenti del governo nazionale e regionale, alla deputazione e financo all'Unesco – ed è necessario che in sede decisionale si dia un contributo di chiarezza in merito a scelte che necessitano di atti sistemici per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo dell'arcipelago eoliano».
Ma esiste un vostro modello di sviluppo per delle isole che vivono solo di turismo?
«Certo. È nei programmi di questa amministrazione. L'obiettivo è la realizzazione di un distretto turistico integrato dell'arcipelago, per la cui realizzazione, non sono solo sufficienti risposte episodiche ai fabbisogni individuali di ciascuna isola (necessità di ammodernamento o potenziamento della struttura esistente), ma la progettazione complessiva di un "sistema" per l'acquisizione di un ruolo preminente nel turismo nautico, che deve basarsi sulla complementarietà di strutture, paesaggi, ambienti e specificità proprie dell'Arcipelago, dove Lipari svolge la funzione centrale di raccolta e drenaggio dei flussi».
Ma per fare ciò bisogna attuare una drastica inversione di rotta e disporre di un largo consenso.
«Certo. Devono essere modificate alcune scelte penalizzanti che hanno visto le isole dell'arcipelago connotate esclusivamente da una residenzialità stanziale realizzando un sistema integrato che abbia come visione il turismo diportistico, peschereccio e trasportistico come avviene in tutte le "serie" realtà europee».
Sindaco, andiamo sul concreto e affrontiamo il nodo della portualità. Qual è la posizione della sua Amministrazione?
«Rispondo: l'inversione di rotta è possibile realizzarla solo attraverso l'ammodernamento e la trasformazione del porto commerciale di Sottomonastero (II ctg.,III classe, DPR Sicilia 1.06.2004), del porto commerciale e servizi passeggeri di Marina Corta (II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004), la realizzazione di un porto turistico in località Marina Lunga, e l' ampliamento del porto turistico di Pignataro ((II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004) che attualmente prevedono destinazioni funzionali non in uso. Insomma: una valorizzazione globale delle nostre bellezze paesaggistiche con una forte ricaduta occupazionale».
Sindaco, basteranno i "presunti" fondi pubblici?
«Certo che no. Ecco perché riteniamo che la realizzazione della nuova portualità della rada di Lipari passi attraverso il partenariato pubblico-privato. È stata una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa Amministrazione sulla base del programma presentato dalla coalizione politica che sostiene il sindaco. E invece ritorna puntuale l'antica consuetudine della nostra politica che quando intende frapporre ostacoli alla realizzazione di un progetto condiviso lancia alternative impraticabili che ne impediscono la realizzazione. Come si fa infatti a sostenere davanti ad un imprenditore selezionato sulla base di una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, che si impegna ad investire nel nostro territorio ben centotrenta milioni di euro che i porti si possono realizzare con soldi pubblici in un periodo in cui non vi sono risorse per garantire gli ordinari bisogni della collettività? Come si fa ancora a sostenere che i privati espropriebbero gli isolani del territorio quando l'atto costitutivo della società mista pubblico-privato ha recepito tutte le prescrizioni del Consiglio Comunale a tutela degli operatori locali e dei cittadini in ordine alla gestione delle infrastrutture ed alle politiche dei costi? La realizzazione dei porti di Lipari, oltre a rappresentare per l'intero arcipelago una risorsa per il turismo nautico e crocieristico, con approdi protetti e sicuri, è in linea sotto il profilo metodologico con quanto previsto dall'UNESCO che richiede procedure conformi alle leggi vigenti in materia ambientale ed al Piano paesistico delle Eolie che prescrive per la rada di Lipari un unico disegno strategico».
È evidente, comunque, che devono essere scelte largamente condivise.
«Certo, il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto ambientale, nel cui procedimento potranno intervenire con proposte fattuali le organizzazioni ambientali maggiormente rappresentative e valutato dagli organi tecnici regionali. Ma se la visione d'insieme e la strategia sarà finalmente condivisa, la Regione dovrà celermente definire un procedimento iniziato sin dal 2006. I tempi dell'Amministrazione non sono più conciliabili con quelli dell'impresa e degli imprenditori che sempre più sono restii ad investire nella Regione Siciliana. Ecco dunque l'esigenza della concretezza. Da parte mia, garantisco la piena disponibilità al confronto "del fare", pronto alla condivisione possibile per la realizzazione, a breve, visto il tempo trascorso, delle importanti trasformazioni del territorio. Voglio solo ricordare che l' ultima volta che sono stati stanziati ingenti finanziamenti per la portualità turistica dell'isola di Lipari dal compianto on. Giuseppe Merlino, la querelle politica è stata capace di far perdere tanti stanziamenti. Oggi questa Amministrazione è riuscita ad attirare sul territorio eoliano un imprenditore di primissimo piano (La Condotta Acque spa, ndc.) ed un impegno finanziario dello stesso per 130.000.000, un fatto storico».
Sindaco, si contesta che il privato possa privilegiare operazioni speculative tali da modificare il territorio. Quali garanzie avete che ciò non avvenga?
«Ma proprio la formula della a società mista è una garanzia condivisa. Del resto, quando l'Amministrazione ha potuto agire in autonomia, ha lanciato sfide epocali, alcune delle quali portate, ad oggi, a compimento (Piano Regolatore Generale, piattaforma logistica dei trasporti pubblici in un unico scalo, messa in sicurezza della maggior parte degli scali portuali etc.). E lo ha fatto rompendo la vecchia logica di Tomasi di Lampedusa "Tutto cambia affinché nulla cambi". Qui tutto deve cambiare. Intendo aprire sin da domani un forum col governo e la deputazione regionale al fine di rendere chiare le posizioni senza alcuna dietrologia, né politica, né burocratica, nella ricerca di espressioni di volontà alla luce del sole e motivate, e ciò nel rispetto anche di coloro i quali non saranno favorevoli. Vorrei solo dire al presidente Lombardo e alla sua giunta, alla deputazione e alle forze politiche: avete la possibilità di sancire o meno una svolta epocale di cambiamento per le isole Eolie e per l' economia turistica dell' intera Regione affrontando la sfida con un approccio moderno e senza divisioni nascenti da logiche di appartenenza. In questo senso penso che il confronto deve diventare stringente, senza strategie gattopardiane. Le nostre isole non possono attendere oltre».
Il confronto – costruttivo – è aperto. O meglio, rilanciato.
Lipari: Violenza sessuale su una minore Settantenne condannato a 4 anni.
(Gazzetta del sud - Leonardo Orlando) I giudici del tribunale di Barcellona, presidente Maria Celi, componenti Paolo Corda e Assunta Cardamone, hanno condannato a 4 anni di reclusione un uomo di Lipari di 74 anni perché riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna che all'epoca dei fatti aveva solo 17 anni. La vicenda che risale al 2007 avrebbe avuto come sfondo la casa liparese dell'imputato, luogo dove si sarebbero verificati gli approcci ed i successivi atti a sfondo sessuale ai danni della ragazza minorenne.
Tre gli episodi contestati dalla pubblica accusa rappresentata in aula dal pubblico ministero Francesco Massara che aveva chiesto per l'imputato la stessa pena decisa poi con la sentenza del Tribunale. L'imputato di cui vengono indicate solo le iniziali per impedire il riconoscimento della giovane vittima, è un pensionato di Lipari, F. R. il quale – secondo l'accusa – avrebbe attirato con pretesti la vittima designata all'interno della sua casa. La ragazza si sarebbe fidata perché da sempre conosceva quell'uomo e per questo avrebbe accettato di raggiungerlo a casa.
Qualcosa nel frattempo era cambiato nei rapporti tra adulto e adolescente e gli incontri si sarebbero trasformati nei tre episodi di violenza contestati dall'accusa e che hanno portato i giudici del Tribunale di Barcellona a decidere la dura condanna nel processo di primo grado. La ragazza, nel frattempo diventata maggiorenne, si è costituita parte civile, tanto che i giudici hanno anche condannato l'uomo al risarcimento del danno in separata sede. La vicenda giudiziaria liparese è comunque destinata ad avere un seguito in Appello.
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Tre gli episodi contestati dalla pubblica accusa rappresentata in aula dal pubblico ministero Francesco Massara che aveva chiesto per l'imputato la stessa pena decisa poi con la sentenza del Tribunale. L'imputato di cui vengono indicate solo le iniziali per impedire il riconoscimento della giovane vittima, è un pensionato di Lipari, F. R. il quale – secondo l'accusa – avrebbe attirato con pretesti la vittima designata all'interno della sua casa. La ragazza si sarebbe fidata perché da sempre conosceva quell'uomo e per questo avrebbe accettato di raggiungerlo a casa.
Qualcosa nel frattempo era cambiato nei rapporti tra adulto e adolescente e gli incontri si sarebbero trasformati nei tre episodi di violenza contestati dall'accusa e che hanno portato i giudici del Tribunale di Barcellona a decidere la dura condanna nel processo di primo grado. La ragazza, nel frattempo diventata maggiorenne, si è costituita parte civile, tanto che i giudici hanno anche condannato l'uomo al risarcimento del danno in separata sede. La vicenda giudiziaria liparese è comunque destinata ad avere un seguito in Appello.
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Lettere al direttore. Ci scrive Pietro Strurniolo. Per gli ex Pumex quarto Natale da lavoratori senza dignità lavorativa
Gentile Direttore,
seguendo in questi ultimi giorni i vari telegiornali ed i tanti talk-show che dalla mattina alla sera ininterrottamente si susseguono su tutte le reti televisive nazionali, oltre ad essere informati minuziosamente sui recenti fatti di cronaca nera e ad assistere allo stucchevole teatrino della politica, siamo venuti a conoscenza da parte della presidenza della Confindustria nazionale di una notizia che ci conferma il grave stato di crisi lavorativa in cui versa l'Italia, negli ultimi tre anni infatti, ha dichiarato la dott.ssa Marcegaglia, il numero dei disoccupati nel nostro Paese si é raddoppiato, per il fatto che tante aziende causa della crisi mondiale dei mercati e della concorrenza della Cina e degli altri Paesi emergenti, sono stati costrette a chiudere o, nella migliore delle ipotesi, a ridurre il numero dei dipendenti.
Anche il Comune di Lipari ha voluto contribuire attivamente al raggiungimento di questo triste traguardo, e pure se non ci fossero le condizioni di crisi di mercato che hanno costretto tante aziende a chiudere, ha voluto, con la scusa della richiesta dell'Unesco, fare dismettere una attività, quella del settore pomice, che dava lavoro e sostentamento a decine di famiglie, incidendo in maniera catastrofica sul tessuto economico di Lipari e delle Eolie tutte.
Oltretutto i lavoratori che a causa di questa scellerata decisione hanno perso il lavoro sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati; i più fortunati, quelli cioè che hanno potuto usufruire della mobilità vengono, per gentile concessione della Regione che paga l'integrazione, quando la bontà di qualcuno consente di inviare i conteggi all'apposito Ufficio regionale e ne sollecita poi il pagamento, utilizzati chi più chi meno dal Comune di Lipari per cercare di tamponare i tanti disservizi dovuti anche alla carenza di personale nell'organico comunale.
Bisogna quindi assolutamente che venga istituito un premio per tutte quelle Amministrazioni, che come quella di Lipari, si sono "sacrificate" per permettere all'Italia di raggiungere il triste traguardo dichiarato dalla Marcegaglia.
Tra i personaggi da premiare, non ci dobbiamo dimenticare i pochi politici ed i tanti politicanti della Regione Sicilia che in tutti questi anni hanno gestito la problematica degli ex lavoratori della pomice.
Si avvicina il quarto Natale che noi ex lavoratori della pomice trascorreremo nella nostra situazione di lavoratori "mantenuti", di lavoratori cioè senza dignità lavorativa, con in tasca l'indennità di mobilità( 800€ per chi come me ha lavorato più di trent'anni), questa volta infatti nessuna anima pia ha voluto interessarsi affinchè potessimo avere corrispota l'integrazione regionale che avanziamo dal mese di agosto.
Come sono lontani i tempi in cui in questo periodo oltre allo stipendio prendavamo anche la nostra bella tredicesima, come tutti i lavoratori degni di esseri chiamati tali!
Per questo dico quindi "GRAZIE COMUNE DI LIPARI,GRAZIE REGIONE SICILIA".
Concludendo voglio rinnovare di tutto cuore, a tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò potesse succedere, gli auguri di buone feste fatte l'anno scorso tramite questo giornale, e gentilmente pubblicate da Te, gentile Direttore che sei stato sempre molto sensibile alla causa degli ex lavoratori della pomice(chi non se li ricorda o non li ha letti allora, può leggerli cliccando le mail in archivio per il 2009).
A Te invece, ed a tutti quelli non compresi in quella mail, porgo i miei più sinceri auguri di buon Natale e di un prospero 2011.
Pietro Sturniolo
L'editoriale di Salvatore Sarpi- Una lettera quella di Pietro che non posso che condividere nella chiara, lucida, reale e, purtroppo, per certi versi, drammatica nell'esposizione inconfutabile dei fatti.
Nel ringraziare Pietro per le belle parole nei miei confronti, mi auguro e vi auguro che il 2011 possa essere davvero l'anno della svolta, che si riesca a concretizzare e che il Natale del 2012 possa farci ritrovare a commentare qualcosa di più concreto per chi-come avete sempre ribadito voi ex Pumex- aveva un lavoro che gli è stato tolto in nome di un titolo.
Un titolo -ribadisco- sicuramente importante ma per il quale non si possono gettare in mare decine di famiglie e la dignità di tanti lavoratori.
Auguri Pietro a te e alla tua famiglia, a tutti gli ex lavoratori della pomice e ai loro cari, per un Natale il più sereno possibile (nonostante tutto) e per un 2011 migliore.
Un augurio voglio farlo anche a quegli amministratori che, da qualche tempo, hanno preso in mano la questione "Progetto obiettivo".
L'augurio, che poi è anche una speranza, è quello di concretizzare nel 2011 il tutto. Credo abbiano lo spirito, la capacità, la coscienza civile e sociale di portarlo sino al traguardo.
Certo per gli ex Pumex questa strada non è il massimo a cui aspirare ma è già un qualcosa.
Attendiamo fiduciosi!
seguendo in questi ultimi giorni i vari telegiornali ed i tanti talk-show che dalla mattina alla sera ininterrottamente si susseguono su tutte le reti televisive nazionali, oltre ad essere informati minuziosamente sui recenti fatti di cronaca nera e ad assistere allo stucchevole teatrino della politica, siamo venuti a conoscenza da parte della presidenza della Confindustria nazionale di una notizia che ci conferma il grave stato di crisi lavorativa in cui versa l'Italia, negli ultimi tre anni infatti, ha dichiarato la dott.ssa Marcegaglia, il numero dei disoccupati nel nostro Paese si é raddoppiato, per il fatto che tante aziende causa della crisi mondiale dei mercati e della concorrenza della Cina e degli altri Paesi emergenti, sono stati costrette a chiudere o, nella migliore delle ipotesi, a ridurre il numero dei dipendenti.
Anche il Comune di Lipari ha voluto contribuire attivamente al raggiungimento di questo triste traguardo, e pure se non ci fossero le condizioni di crisi di mercato che hanno costretto tante aziende a chiudere, ha voluto, con la scusa della richiesta dell'Unesco, fare dismettere una attività, quella del settore pomice, che dava lavoro e sostentamento a decine di famiglie, incidendo in maniera catastrofica sul tessuto economico di Lipari e delle Eolie tutte.
Oltretutto i lavoratori che a causa di questa scellerata decisione hanno perso il lavoro sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati; i più fortunati, quelli cioè che hanno potuto usufruire della mobilità vengono, per gentile concessione della Regione che paga l'integrazione, quando la bontà di qualcuno consente di inviare i conteggi all'apposito Ufficio regionale e ne sollecita poi il pagamento, utilizzati chi più chi meno dal Comune di Lipari per cercare di tamponare i tanti disservizi dovuti anche alla carenza di personale nell'organico comunale.
Bisogna quindi assolutamente che venga istituito un premio per tutte quelle Amministrazioni, che come quella di Lipari, si sono "sacrificate" per permettere all'Italia di raggiungere il triste traguardo dichiarato dalla Marcegaglia.
Tra i personaggi da premiare, non ci dobbiamo dimenticare i pochi politici ed i tanti politicanti della Regione Sicilia che in tutti questi anni hanno gestito la problematica degli ex lavoratori della pomice.
Si avvicina il quarto Natale che noi ex lavoratori della pomice trascorreremo nella nostra situazione di lavoratori "mantenuti", di lavoratori cioè senza dignità lavorativa, con in tasca l'indennità di mobilità( 800€ per chi come me ha lavorato più di trent'anni), questa volta infatti nessuna anima pia ha voluto interessarsi affinchè potessimo avere corrispota l'integrazione regionale che avanziamo dal mese di agosto.
Come sono lontani i tempi in cui in questo periodo oltre allo stipendio prendavamo anche la nostra bella tredicesima, come tutti i lavoratori degni di esseri chiamati tali!
Per questo dico quindi "GRAZIE COMUNE DI LIPARI,GRAZIE REGIONE SICILIA".
Concludendo voglio rinnovare di tutto cuore, a tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò potesse succedere, gli auguri di buone feste fatte l'anno scorso tramite questo giornale, e gentilmente pubblicate da Te, gentile Direttore che sei stato sempre molto sensibile alla causa degli ex lavoratori della pomice(chi non se li ricorda o non li ha letti allora, può leggerli cliccando le mail in archivio per il 2009).
A Te invece, ed a tutti quelli non compresi in quella mail, porgo i miei più sinceri auguri di buon Natale e di un prospero 2011.
Pietro Sturniolo
L'editoriale di Salvatore Sarpi- Una lettera quella di Pietro che non posso che condividere nella chiara, lucida, reale e, purtroppo, per certi versi, drammatica nell'esposizione inconfutabile dei fatti.
Nel ringraziare Pietro per le belle parole nei miei confronti, mi auguro e vi auguro che il 2011 possa essere davvero l'anno della svolta, che si riesca a concretizzare e che il Natale del 2012 possa farci ritrovare a commentare qualcosa di più concreto per chi-come avete sempre ribadito voi ex Pumex- aveva un lavoro che gli è stato tolto in nome di un titolo.
Un titolo -ribadisco- sicuramente importante ma per il quale non si possono gettare in mare decine di famiglie e la dignità di tanti lavoratori.
Auguri Pietro a te e alla tua famiglia, a tutti gli ex lavoratori della pomice e ai loro cari, per un Natale il più sereno possibile (nonostante tutto) e per un 2011 migliore.
Un augurio voglio farlo anche a quegli amministratori che, da qualche tempo, hanno preso in mano la questione "Progetto obiettivo".
L'augurio, che poi è anche una speranza, è quello di concretizzare nel 2011 il tutto. Credo abbiano lo spirito, la capacità, la coscienza civile e sociale di portarlo sino al traguardo.
Certo per gli ex Pumex questa strada non è il massimo a cui aspirare ma è già un qualcosa.
Attendiamo fiduciosi!
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