Al Sig. Presidente della Regione Siciliana; A tutti gli Assessori Regionali; A tutti i Parlamentari regionali; Al Presidente dell’ Amministrazione Provinciale; Ai Sigg. Consiglieri provinciali; Al Presidente di Confindustria Sicilia; All’ UNESCO; Alle Organizzazioni Sindacali Regionali
Oggetto: Rifunzionalizzazione portuale rada di Lipari
Gent.mi,
in relazione all’ oggetto, alle lungaggini burocratiche che connotano il procedimento, ed agli autorevoli interventi che sono apparsi sugli organi di informazione mi preme richiedere alle SS.LL. un contributo di chiarezza in merito a scelte che necessitano di atti sistemici per la realizzazione di un nuovo modello di sviluppo dell’ arcipelago eoliano.
Per troppi decenni le isole Eolie sono state considerate una risorsa di pochi ed escluse da ogni logica di crescita del territorio.
L’ arcipelago eoliano rappresenta, invece, un elemento inscindibile della crescita Nazionale e della Regione Siciliana nell’ ambito delle politiche del mediterraneo.
In tale ottica è fondamentale comprendere che la dinamica dei processi imprenditoriali realizzati ad oggi con il coinvolgimento del partenariato pubblico privato (patti territoriali, insediamenti produttivi, programmi integrati di sviluppo con le isole minori e con la città di Messina e della Provincia etc.) che hanno visto la partecipazione finanziaria dello Stato e della Regione, necessitano per la loro concreta realizzazione di infrastrutture capaci di garantire l’ accoglienza in sicurezza dei rilevanti flussi turistici e del trasporto pubblico.
Tale modello deve modificare alcune scelte penalizzanti che hanno visto le isole dell’ arcipelago connotate esclusivamente da una residenzialità stanziale realizzando un sistema integrato che abbia come visione il turismo diportistico, peschereccio e trasportistico come avviene in tutte le “serie” realtà europee.
La finalità è quella di attrezzare le coste delle Eolie, in modo da metterne a profitto la centralità dell’arcipelago più volte ribadita, con l’obiettivo di configurarla come punto nodale delle rotte, in grado di:
• offrire accoglienza e servizi per le attività marittime connesse al turismo e condizioni di sicurezza (rifugio, assistenza e soccorso alle imbarcazioni stanziali e in transito);
• adeguare la recettività portuale alle esigenze dei vettori che collegano le isole con i porti siciliani e nazionaòi alla sosta ed ormeggio delle navi da mini- crociera e alle presenze di imbarcazioni da diporto che negli ultimi anni, in alta stagione, hanno raggiunto punte di 5000 unità,;
• offrire alle numerose imbarcazioni da trasporto, e a quelle della flotta peschereccia che in gran parte esercitano la pesca-turismo un approdo dedicato in località Marina Corta ad uso esclusivo in esenzione tariffaria
• incrementare l’offerta esistente per il diportismo mediante la realizzazione di porti turistici in località Marina Corta e Marina Lunga – Bagnamare e Pignataro;
• acquisire quote di flusso con connotazione di stanzialità diportistica offrendo adeguate strutture e servizi.
L’obiettivo è la realizzazione di un distretto turistico integrato dell’arcipelago, per la cui realizzazione, non sono solo sufficienti risposte episodiche ai fabbisogni individuali di ciascuna isola (necessità di ammodernamento o potenziamento della struttura esistente, soglia di posti barca), ma la progettazione complessiva di un sistema per l’acquisizione di un ruolo preminente nel turismo nautico, che deve basarsi sulla complementarietà di strutture, paesaggi, ambienti e specificità proprie dell’Arcipelago Eoliano, dove Lipari svolge la funzione centrale di raccolta e drenaggio dei flussi.
Tale sistema e’ possibile realizzare solo attraverso l’ammodernamento e la trasformazione del porto commerciale di Sottomonastero (II ctg.,III classe, DPR Sicilia 1.06.2004), del porto commerciale e servizi passeggeri di Marina Corta (II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004), la realizzazione di un porto turistico in località Marina Lunga, e l’ ampliamento del porto turistico di Pignataro ((II ctg.,III classe DPR Sicilia 1.06.2004) che attualmente prevedono destinazioni funzionali non in uso.
La realizzazione di nuove infrastrutture portuali costituisce insieme alla valorizzazione del paesaggio e dei beni storico archeologici, vulcanologici, delle attività termali, congressualistiche (anche nei settori del turismo religioso, giovanile e degli anzian), gastronomiche e biologiche, l’unica speranza per i giovani eoliani soprattutto in merito all’ enorme possibilità di formazione tecnologica nei settori degli antichi mestieri (maestri d’ ascia, meccanica, tecniche naturalistiche, servizi ed attività produttive.) rapportati alle nuove tecnologie .
Accade oggi che nascondendosi dietro il profilo del linguaggio burocratese, si muovono gruppi di interesse politico che incomprensibilmente cercano di arrestare un percorso virtuoso e condiviso con la cittadinanza, posto in essere dall’ amministrazione comunale.
La realizzazione della nuova portualità della rada di Lipari attraverso il partenariato pubblico-privato è stata infatti una scelta condivisa dalla maggioranza degli isolani che hanno eletto questa amministrazione sulla base del programma presentato dallacoalizione politica che sostiene il Sindaco.
La logica perseguita è quella dell’antica consuetudine della ns. politica che quando intende frapporre ostacoli alla realizzazione di un progetto condiviso espone alternative impraticabili che ne impediscono la realizzazione.
Come si fa infatti a sostenere davanti ad un imprenditore selezionato sulla base di una procedura ad evidenza pubblica di rilevanza comunitaria, che si impegna ad investire nel ns. territorio ben € 130.000.000 (cento trentamilioni) che i porti si possono realizzare con soldi pubblici in un periodo in cui non vi sono risorse per garantire gli ordinari bisogni della collettività?
Come si fa ancora a sostenere che i privati espropriebbero gli isolani del territorio quando l’ atto costitutivo della società mista pubblico – privato ha recepito tutte le prescrizioni del Consiglio Comunale a tutela degli operatori locali e dei cittadini in ordine alla gestione delle infrastrutture ed alle politiche dei costi?
La verità è che alcuni politici che non hanno a cuore lo sviluppo del ns. territorio perché pensano che nel bisogno possono essere perseguiti ancora metodi clientelari, vogliono impedirne la realizzazione e la crescita economica.
Non si rendono conto, questi politici che esiste viceversa un disegno strategico di potenziare i porti costieri per acquisire in quei territori i flussi turistici stanziali relegando le isole eolie a territori di passaggio a cui lasciare esclusivamente il disagio e l’ inquinamento ambientale dei mezzi di trasporto nautico.
La realizzazione dei porti di Lipari oltre a rappresentare per l’intero arcipelago una risorsa per il turismo nautico e crocieristico, con approdi protetti e sicuri, è in linea sotto il profilo metodologico con quanto previsto dall’ UNESCO che richiede procedure conformi alle leggi vigenti in materia ambientale e d al Piano paesistico delle Eolie che prescrive per la rada di Lipari un unico disegno strategico.
Certo il progetto dovrà essere sottoposto alle giuste Valutazioni di impatto ambientale nel cui procedimento potranno intervenire con proposte fattuali le organizzazioni ambientali maggiormente rappresentative e valutato dagli organi tecnici regionali.
Ma se la visione d’insieme e la strategia sarà finalmente condivisa la Regione dovrà celerment4e definire un procedimento iniziato sin dal 2006.
I tempi dell’ amministrazione non sono più conciliabili con quelli dell’ impresa e degli imprenditori che sempre più sono restii ad investire nella Regione Siciliana.
Tali tematiche sono state affrontate in un recente Convegno organizzato dalla stessa Regione nel Comune di Taormina avente ad oggetto lo sviluppo della portualità per il diportismo nautico a cui sono intervenuti studiosi ed operatori tra i più qualificati che hanno analizzato il deficit di infrastrutture in Sicilia e la lungaggine dei procedimenti per il rilascio delle concessioni condividendo che tali accadimenti impediscono la crescita delle imprese nei nostri territori.
Sono certo che tutti i politici e gli imprenditori siciliani faranno sentire al Presidente della Regione il loro sostegno alla realizzazione delle necessarie infrastrutture e che il Presidente, nella condivisa certezza della bontà dell’iniziativa, saprà rimuovere tutti gli ostacoli tecnici che si frappongono alla sua realizzazione restituendo le scelte al primato della politica.
Ai Sigg. deputati siciliani, pur nelle diverse connotazioni politiche, richiedo uno scatto di orgoglio per liberare i ns. territori da vecchie logiche di apparteneza, offrendo un futuro migliore ai ns. giovani e agli imprenditori che vedono la Sicilia quale luogo di investimento, e la certezza di un nuovo metodo che garantisca la libertà dell’ iniziativa economica privata.
Da parte mia, garantisco la piena disponibilità al confronto “del fare”, pronto alla condivisione possibile per la realizzazione, a breve, visto il tempo trascorso, delle importanti trasformazioni del territorio nel rispetto del procedimento e delle tematiche ambientali, prontissimo a conciliare le esigenza tecniche e politiche che dovessero emergere, ma ribadendo con forza la necessità che ciò avvenga in tempi estremamente brevi.
Lo spirito di questa mia iniziativa, è diretta a rendere chiare le posizioni senza alcuna dietrologia, né politica, né burocratica, nella ricerca di espressioni di volontà alla luce del sole e motivate e ciò nel rispetto anche di coloro i quali non saranno favorevoli.
Sono infatti stanco di formali attestati si stima quando chi frequenta le Eolie con le proprie imbarcazioni riesce a trovare posto negli ormeggi esistenti e delle continue lamentele di chi non ha eguale fortuna e mi addebita di non fare nulla per risolvere il problema.
L’ amministrazione, quando ha potuto agire in autonomia, ha lanciato sfide epocali, alcune delle quali portate, ad oggi, a compimento (Piano Regolatore Generale, piattaforma logistica dei trasporti pubblici in un unico scalo, messa in sicurezza della maggior parte degli scali portuali etc.) rompendo la vecchia logica di Tomasi di Lampedusa "Tutto cambia affinché nulla cambi".
Questo è infatti il senso del lungo discorso che Don Fabrizio, il principe di Salina, fa al cavaliere Chevalley sceso in Sicilia per cercare la classe dirigente del nuovo Regno d'Italia. Un dialogo essenziale che spiega, come pochi romanzi, il senso della Sicilia e della sicilianità. L'intensità e l'acuta analisi delle ragioni e del perché la Sicilia sia sempre in coda agli altri paesi è davvero stupefacente. Per molti critici, questa "filosofia" di Tomasi di Lampedusa è ritenuta pessimista: forse lo è, ma certamente questo dialogo e il romanzo Il Gattopardo in generale, è un tassello fondamentale nella storia della letteratura italiana .
Oggi la stessa amministrazione è riuscita ad attirare sul territorio eoliano un imprenditore di primissimo piano ed un impegno finanziario dello stesso per € 130.000.000 (Centotrentamilioni) cosa mai accaduta nel corso della nostra storia.
Voglio solo ricordare che l’ ultima volta che sono stati stanziati ingenti finanziamenti per la portualità turistica dell’ isola di Lipari dal compianto on. Giuseppe Merlino, la querelle politica è stata capace di far perdere tali stanziamenti.
Lei Sig. Presidente della Regione, e Voi Sigg. Assessori e. Deputati avete la possibilità di sancire o meno una svolta epocale di cambiamento per le isole Eolie e per l’ economia turistica dell’ intera Regione affrontando una sfida e dimostrando attenzione per i territori delle isole minori della Sicilia con un approccio moderno e senza divisioni nascenti da logiche di appartenenza..
Con questa mia si apre pertanto ufficialmente un “forum” finalizzato all’ organizzazione di un evento pubblico nel quale ognuno di Loro potrà liberamente confrontarsi.
Distinti saluti
Il Sindaco
(dott. Mariano Bruno)
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