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domenica 19 dicembre 2010

Lettere al direttore. Ci scrive Pietro Strurniolo. Per gli ex Pumex quarto Natale da lavoratori senza dignità lavorativa

Gentile Direttore,
 seguendo in questi ultimi giorni i vari telegiornali ed i tanti talk-show che dalla mattina alla sera ininterrottamente si susseguono su tutte le reti televisive nazionali, oltre ad essere informati minuziosamente sui recenti fatti di cronaca nera e ad assistere allo stucchevole teatrino della politica, siamo venuti a conoscenza da parte della presidenza della Confindustria nazionale di una notizia che ci conferma il grave stato di crisi lavorativa in cui versa l'Italia, negli ultimi tre anni infatti, ha dichiarato la dott.ssa Marcegaglia, il numero dei disoccupati nel nostro Paese si é raddoppiato, per il fatto che tante aziende causa della crisi mondiale dei mercati e della concorrenza della Cina e degli altri Paesi emergenti, sono stati costrette a chiudere o, nella migliore delle ipotesi, a ridurre il numero dei dipendenti.
Anche il Comune di Lipari ha voluto contribuire attivamente al raggiungimento di questo triste traguardo, e pure se non ci fossero le condizioni di crisi di mercato che hanno costretto tante aziende a chiudere, ha voluto, con la scusa della richiesta dell'Unesco, fare dismettere una attività, quella del settore pomice, che dava lavoro e sostentamento a decine di famiglie, incidendo in maniera catastrofica sul tessuto economico di Lipari e delle Eolie tutte.
Oltretutto i lavoratori che a causa di questa scellerata decisione hanno perso il lavoro sono stati abbandonati al loro destino di disoccupati; i più fortunati, quelli cioè che hanno potuto usufruire della mobilità vengono, per gentile concessione della Regione che paga l'integrazione, quando la bontà di qualcuno consente di inviare i conteggi all'apposito Ufficio regionale e ne sollecita poi il pagamento, utilizzati chi più chi meno dal Comune di Lipari per cercare di tamponare i tanti disservizi dovuti anche alla carenza di personale nell'organico comunale.
Bisogna quindi assolutamente che venga istituito un premio per tutte quelle Amministrazioni, che come quella di Lipari, si sono "sacrificate" per permettere all'Italia di raggiungere il triste traguardo dichiarato dalla Marcegaglia.
Tra i personaggi da premiare, non ci dobbiamo dimenticare i pochi politici ed i tanti politicanti della Regione Sicilia che in tutti questi anni hanno gestito la problematica degli ex lavoratori della pomice.
Si avvicina il quarto Natale che noi ex lavoratori della pomice trascorreremo nella nostra situazione di lavoratori "mantenuti", di lavoratori cioè senza dignità lavorativa, con in tasca l'indennità di mobilità( 800€ per chi come me ha lavorato più di trent'anni), questa volta infatti nessuna anima pia ha voluto interessarsi affinchè potessimo avere corrispota l'integrazione regionale che avanziamo dal mese di agosto.
Come sono lontani i tempi in cui in questo periodo oltre allo stipendio prendavamo anche la nostra bella tredicesima, come tutti i lavoratori degni di esseri chiamati tali!
Per questo dico quindi "GRAZIE COMUNE DI LIPARI,GRAZIE REGIONE SICILIA".
Concludendo voglio rinnovare di tutto cuore, a tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò potesse succedere, gli auguri di buone feste fatte l'anno scorso tramite questo giornale, e gentilmente pubblicate da Te, gentile Direttore che sei stato sempre molto sensibile alla causa degli ex lavoratori della pomice(chi non se li ricorda o non li ha letti allora, può leggerli cliccando le mail in archivio per il 2009).
A Te invece, ed a tutti quelli non compresi in quella mail, porgo i miei più sinceri auguri di buon Natale e di un prospero 2011.
Pietro Sturniolo
L'editoriale di Salvatore Sarpi- Una lettera quella di Pietro che non posso che condividere nella chiara, lucida, reale e, purtroppo, per certi versi, drammatica nell'esposizione inconfutabile dei fatti.
Nel ringraziare Pietro per le belle parole nei miei confronti, mi auguro e vi auguro che il 2011 possa essere davvero l'anno della svolta, che si riesca a concretizzare e che il Natale del 2012 possa farci ritrovare a commentare qualcosa di più concreto per chi-come avete sempre ribadito voi ex Pumex- aveva un lavoro che gli è stato tolto in nome di un titolo.
Un titolo -ribadisco- sicuramente importante ma per il quale non si possono gettare in mare decine di famiglie e la dignità di tanti lavoratori. 
Auguri Pietro a te e alla tua famiglia, a tutti gli ex lavoratori della pomice e ai loro cari, per un Natale il più sereno possibile (nonostante tutto) e per un 2011 migliore.
Un augurio voglio farlo anche a quegli amministratori che, da qualche tempo, hanno preso in mano la questione "Progetto obiettivo".
 L'augurio, che poi è anche una speranza, è quello di concretizzare nel 2011 il tutto. Credo abbiano lo spirito, la capacità, la coscienza civile e sociale di portarlo sino al traguardo.
Certo per gli ex Pumex questa strada non è il massimo a cui aspirare ma è già un qualcosa.
Attendiamo fiduciosi!

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