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venerdì 28 febbraio 2025
Tanti auguri!
Santo del giorno: San Romano di Condat
Per questo la schiera dei Santi monaci è quasi sterminata. Riempie di luce i secoli più bui del Medioevo; lievita la vita di quella società che sembrava oppressa dalla più torva barbarie.
San Romano fa parte della grande famiglia dei monaci francesi, perché la Francia, subito dopo l'Italia, fu la terra propizia al monachesimo.
E ciò si spiega col fatto che il monachesimo, per quanto movimento squisitamente cristiano, s'innestava sulla parte migliore della romanità, accogliendo quegli elementi di civiltà latina, che i barbari distruggevano ovunque, ma che non riuscivano a cancellare nell'ambito di quella grande casa romana costituita dal monastero.
Ecco perché il monachesimo si propagò e attecchì facilmente nei paesi più fedeli alla tradizione romana.
Il Santo di oggi, per quanto francese, fu Romano di nome e di spirito.
Entrò giovane nell'abbazia d'Ainay, presso Lione, ma poco dopo ne uscì, con l'autorizzazione dell'Abate.
Non che gettasse, come si suol dire, il saio all'ortiche. Uscì dal monastero per desiderio di maggiore perfezione spirituale. Infatti si ritirò solitario sui monti del Giura, dove sperò di passare i suoi giorni nella penitenza e nella preghiera.
Ma la luce fa lume, e la fama del monaco Romano condusse a lui altre anime aspiranti alla perfezione.
Il primo fu suo fratello Lupicino, che lo raggiunse sui monti. A lui si unirono altri fuggiaschi dal monda, ma non dalla vita spirituale.
Nacque così la celebre abbazia di Condat, che presto s'empì di monaci.
San Romano fu costretto a fondare un altro monastero, a Leucone, poi un terzo, che prese il nome di Saint Romain de la Roche.
In questi monasteri si ebbe la novità di una specie di diarchia, perché San Romano volle dividere il governo dell'Abbazia col fratello Lupicino.
Egli era troppo dolce, per reggere con fermezza il pastorale dell'Abate. Aveva bisogno del soccorso del fratello Lupicino, più severo e rigoroso.
La devozione dei due Santi fratelli, oltre che nell'istruzione e formazione dei discepoli e nella fondazione di nuovi monasteri, si manifestava nei loro frequenti pellegrinaggi verso i santuari dei Martiri.
Una volta, recandosi insieme ad Agaunio, per pregare sulla tomba di San Maurizio e dei suoi militi dell'eroica Legione Tebea, giunti nel territorio di Ginevra, si fermarono, per trascorrere la notte, in una capanna abbandonata.
Dopo poco però, giunsero due poveri lebbrosi, che erano stati a raccogliere la legna. La capanna era il rifugio di quegli infelici, reietti dal mondo e schivati da tutti.
Passata la prima, reciproca sorpresa, si vide il monaco Romano abbracciare con affettuoso trasporto i due sofferenti, fratelli in Cristo. E accanto a loro, Romano e Lupicino trascorsero la notte.
Solo quando si furono allontanati, la mattina dopo, i due lebbrosi si accorsero con gioia di essere stati mondati dal loro male, e tutta la città di Ginevra, quando il fatto venne risaputo, tributò commossi onori ai due pellegrini.
La diarchia, cioè la collaborazione tra i due fratelli nel governo dei monasteri da loro fondati, si sciolse soltanto con la morte di San Romano, avvenuta alla fine del V secolo, quando egli aveva settant'anni, e quando ormai le montagne del Giura erano letteralmente cosparse di Abbazie nelle quali, insieme con la fede, si salvava la civiltà occidentale.
Plauso alla serietà, scrupolosità, grande professionalità e puntualità di Liberty Lines (di Corrado Giannò)
Gent.mo Direttore,
approfitto della sua testata on-line per evidenziare, con la giusta e dovuta riconoscenza la serietà, la scrupolosità, la grande professionalità e puntualità, mostrata dal personale della Liberty lines, dal Direttore Generale Nunzio Formica, al personale tutto coinvolti nella serata di ieri, giovedi 27 febbraio, loro malgrado, in un episodio gestito in maniera esemplare. I fatti: sono le 18.00 circa quando vengo raggiunto, così come gli altri passeggeri che avevano il biglietto delle ore 19.15 Milazzo - Lipari, da una telefonata da parte di personale della compagnia di navigazione, che mi porta a conoscenza di un'avaria al mezzo che avrei dovuto prendere per far rientro a Lipari. Mi viene inoltre prospettata la possibilità di un anticipo con aliscafo delle 18.15, appositamente fatto partire in ritardo per cercare di proteggere con quella corsa qualche passeggero bigliettato alle 19.15 e per evitare al minimo, i disagi arrecati dall'avaria al mezzo. Il tutto si svolge sotto la super visione del Dott. Formica ed in maniera diversa, ovvero telefonate e messaggi. Praticamente, non si poteva non essere informati. Ma come se non bastasse, dopo la partenza dell'aliscafo delle 18.15, arrivano nuove chiamate e comunicazioni che ci informano e confermano l'effettuazione dell'ultima corsa da Milazzo, anche se con circa un'ora di ritardo. Sin qui i fatti, ma quelle che maggiormente a mio avviso importano, in questo caso, sono le considerazioni. Non possono che essere, come scrivevo in premessa, altamente positive. La Lyberty, attraverso il suo entourage, ed a seguito di una minuziosa operazione d'informazione, è stata accanto ai suoi passeggeri, li ha raggiunti, li ha seguiti, e li ha fatti rientrare nelle proprie abitazioni in serata, con una serie di vantaggi che hanno di molto superato una permanenza, notturna e forzata, nella città del Capo, cosa non da poco.Grazie!
Segnali di professionalità come questi, mostrano come svolgendo il proprio lavoro, il proprio dovere si rende un servizio e si fa del bene a sé stessi, ma anche e soprattutto agli altri.
C. Giannò
giovedì 27 febbraio 2025
Eoliani che che non ci sono più" ( riproposizione 39° video, deceduti a luglio - agosto 2018: durata 1 minuti e 55)
Nel video: 1) Angelo Biviano; 2) Angelino Pittari; 3) Annetta Natoli in Chiofalo; 4) Bartolomeo Paino; 5) Benito Stramandino; 6) Felice Lopes; 7) Felice Paino; 8)Franco Restuccia; 9) Giuseppa Mangano; 10) Giuseppe Beninati; 11) Giuseppe Muscarà; 12) Grazia Biviano; 13) Giuseppe Iacolino; 14) Isabella De Luca; 15) Maria Reitano in Famularo; 16) Mario Cusolito; 17) Olga Sciacchitano in Russo; 18) Vincenzo Sidoti.
Lampo sollecita messa in funzione risonanza magnetica
Direttore Generale ASP Messina,
Dott.re Giuseppe Cuccì.
Illustrissimo
il sottoscritto Christian Lampo, in qualità di Consigliere Comunale del Comune di Lipari, con la seguente viene ad inoltrarLe richiesta pervenutami da parte di numerosi cittadini, relativamente alla mancata entrata in funzione, dell' importante strumento diagnostico, rappresentato dalla Risonanza Magnetica (RM) di cui è dotato l'ospedale di Lipari.
I cittadini Eoliani, hanno più volte esternato per le vie brevi, perplessità e preoccupazioni per la mancata attivazione di questo macchinario, utile per la diagnosi di una grande varietà di condizioni patologiche, che se svolte all'interno del nosocomio dell'ospedale di Lipari, rappresenterebbe un notevole passo in avanti, a garanzia del diritto alla sanità pubblica, per gli abitanti delle isole Eolie già particolarmente svantaggiati.
Pertanto, confidiamo in un Vostro pronto riscontro, atto a risolvere le problematiche inerenti la mancata attivazione della Risonanza Magnetica nel presidio ospedaliero di Lipari, al fine di garantire standard di qualità e di accesso ai servizi sanitari, che possano risultare accettabili e adeguati alle esigenze della comunità Eoliana tutta.
Nel ringraziarLa anticipatamente per la certa e pronta disponibilità nel prendere "a cuore" questa richiesta di intervento colgo l'occasione per porgere distinti saluti.
Il Consigliere Comunale
Christian Lampo
𝐈𝐋 𝐒𝐄𝐑𝐕𝐈𝐙𝐈𝐎 𝐃𝐈𝐏𝐄𝐍𝐃𝐄NZE 𝐏𝐀𝐓𝐎𝐋𝐎𝐆𝐈𝐂𝐇𝐄 𝐀𝐑𝐑𝐈𝐕𝐀 𝐀 𝐋𝐈𝐏𝐀𝐑𝐈. 𝐃𝐎𝐏𝐎 𝟑 𝐀𝐍𝐍𝐈, 𝐋’𝐀𝐌𝐁𝐔𝐋𝐀𝐓𝐎𝐑𝐈𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐒𝐄𝐑.𝐃 𝐀𝐏𝐑𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐒𝐎 𝐋’𝐎𝐒𝐏𝐄𝐃𝐀𝐋𝐄
E’ operativa, presso l’ospedale di Lipari, la sede distaccata del Ser.D di Milazzo. Un servizio importante per i pazienti delle Eolie, fino a oggi costretti a recarsi nella sede di Giammoro per le necessarie terapie.
Un traguardo raggiunto grazie al percorso condiviso tra l’ASP di Messina e l’Amministrazione Comunale che, con impegno, hanno lavorato per venire incontro alle esigenti dei cittadini delle isole.
L’ambulatorio, gestito dal Dott. Giovanni Utano, Medico-Psicoterapeuta presso il Ser.D. Milazzo, sarà aperto ogni mercoledì
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Organico anno 95 - 96
Questo organico (allenatore Borelli),dopo un anno di
"purgatorio" in Promozione, ha conquistato l'Eccellenza.
Era il Lipari del compianto Tanino Taranto
(presidente) con cui collaboravano Massimo Di Franco, Pino Bertè, Giovanni
Munafò e Giovanni Saltalamacchia.
Cristian Riganò fu il capocannoniere del torneo con 23
reti
In piedi da sinistra: D'Auria, Cristian Riganò, Giovanni Mondello, Franco Cataliotti,
Borelli(mister), Fabrizio Famularo (sponsor), Bartolo Greco, D'Ambra Antonio,
Marco Lo Schiavo, Fulvio Caruso, Nicola Puleo (preparatore)
Seduti da sinistra: Roberto Li Donni, Fabrizio Biviano,
Giuseppe Giunta, Enzo Giuffrè, Giulio Bruno, Nunzio Li Donni, Valentino Zavone,
Fabrizio Monteleone, Mollica, Roberto D'Ambra, Bartolo Finocchiaro (clay)
Tanti auguri!
Oggi, 27 febbraio: San Gabriele
Scelse la regola dei Padri Passionisti, fondati da San Paolo della Croce, per poter consolare col suo delicatissimo cuore i dolori della passione di Gesù Cristo e della Vergine Addolorata. Non più quindi vanità, non più ricercatezze, ma il rozzo saio passionista fu la sua ambizione.
Compiuto il noviziato prese il nome di Gabriele dell'Addolorata, volendo significare con questo la particolare devozione che nutriva verso la Madre dei dolori. Quantunque fosse stato sempre debole, manifestava uno speciale fervore nel condurre vita penitente e di preghiera.
Condusse una vita umile e silenziosa; non operò miracoli. La preghiera e la mortificazione, l'ubbidienza perfetta all'orario, lo studio, la meditazione, l'esame di coscienza, l'umiltà, erano il suo impegno quotidiano. A tutto questo, ch'è comune ad ogni religioso, egli aggiungeva una singolarissima devozione alla SS. Vergine, per cui in soli cinque anni di vita religiosa si fece grande santo. Spinto dal suo amore. Gabriele s'era composto una specie d'inno che chiamava simbolo di Maria e che portava con gran cura appeso al collo. Consisteva in una lunga serie di articoli che esprimevano la fede, la devozione, l'amore e la tenerezza verso le grandezze di Maria SS. Esercitò un vivo apostolato mariano tra i confratelli, non solo, ma anche coi familiari, ai quali assai di frequente scriveva lettere piene di saggezza e di amore.
Per mostrare quanto teneramente amasse la Vergine, aveva concepito l'idea di stamparsi sul petto con caratteri di fuoco il santissimo nome di Maria. Questo non gli fu permesso e dovette accontentarsi di portarlo scolpito nel suo cuore. Conservò l'innocenza e la sua santa morte avvenne il 27 febbraio 1862, contando appena 24 anni di età.
PRATICA. « li mio Paradiso sono i dolori della cara Madre mia» (S. Gabriele).
PREGHIERA. O Dio, che insegnasti al beato Gabriele a ricordare assiduamente i dolori della dolcissima tua Madre e per mezzo di lei lo innalzasti alla gloria della santità e dei miracoli, dà a noi per l'intercessione e l'esempio di lui, di associarci così ai gemiti della Madre tua, da esser salvati dalla materna sua protezione.
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Isola, in Abruzzo, San Gabriele della Vergine Addolorata, Chierico della Congregazione della Croce e Passione del Signore, Confessore, il quale, illustre durante la sua breve vita per grandi meriti e dopo la morte per miracoli, dal Papa Benedetto decimoquinto fu ascritto nel catalogo dei Santi.
mercoledì 26 febbraio 2025
Avaria al catamarano Federica M., il comunicato di Libertylines
(Comunicato)Mercoledì 26 febbraio 2025 – Liberty Lines comunica che
questa mattina alle ore 07:15, il catamarano Federica M partito alle ore 07:00
da Messina a Reggio Calabria, ha registrato un’anomalia alla turbina del motore
di dritta che ha generato una combustione localizzata in prossimità dello
scarico ed un denso fumo esterno.
L’equipaggio del comandante Batessa, che ringraziamo per la
professionalità dimostrata, è intervenuto prontamente disattivando il motore e
arrestando la ventilazione in modo da estinguere le fiamme
Il catamarano Federica M è quindi rientrato autonomamente al
porto di partenza ed i passeggeri, tutti incolumi, sono stati tutti riprotetti
sulla corsa delle ore 07:40. Il mezzo rientrerà in servizio già domani.
Campionato giovanissimi under 15: Derby di ritorno al Lipari IC
Il Lipari IC si aggiudica il derby di ritorno con la Ludica Lipari per 4 a 0; all'andata finì 0 a 0.
A segno Greco G., Bevacqa, Torre R., Giardina I.
Nei minuti finali Finocchiaro della Ludica ha fallito un calcio un rigore
TRIBUNALE: FACCIAMO CHIAREZZA! Una nota dell'avvocato Angelo Pajno (presidente Associazione Forense Isole Eolie)
TRIBUNALE: FACCIAMO CHIAREZZA!
(e si riconosca a Cesare ciò che
è di Cesare)
Qualche giorno addietro l’informazione e la stampa locale hanno
titolato preoccupati circa la possibile
chiusura della Sezione distaccata di Lipari del Tribunale di Barcellona P.G..
Presupposto
dell’assunto sarebbe la decisione del Tar Catania (sent. n.670/2025) che avrebbe “accolto” il ricorso
“presentato dal Presidente del Tribunale“ dell’epoca (il 2013), dott. De Marco, tendente ad ottenere la convalida del proprio provvedimento reso in
applicazione della norma governativo di
chiusura, tra le altre, della nostra Sezione distaccata.
E’ opportuno, e fors’anche necessario,
porre i termini della questione nella loro corretta dimensione, sia fattuale che di
diritto.
Ed allora:
correva l’anno domini 2012
allorquando una sciagurata quanto
improvvida iniziativa governativa capitozzava, a colpi di macete
(giuridicamente parlando), la geografia giudiziaria del nostro Paese sul
presupposto che la giustizia di prossimità fosse oramai una follia e bisognasse,
per accelerare i tempi delle decisioni, sia in sede civile che penale,
“accorpare “ il contenzioso presso
strutture che non fossero più le vecchie
“preture” o i c.d. “Tribunalini” (ove la durata di una causa civile difficilmente
superava i 18 mesi ed un processo penale veniva deciso, al dibattimento, entro due o tre udienze al massimo).
Al grido di “ammucchiare è bello
purchè si riformi” furono quindi varate,
nell’ordine: la legge delega n.148 del 2011 ed i decreti attuativi della stessa, il n. 155/2012 (revisione delle
circoscrizioni giudiziarie) ed il n. 156/2012
(rimodulazione degli Uffici del Giudice di Pace).
Il primo di tali capolavori di ingegneria genetica
circa le capacità neuroniche del legislatore - che mirava financo a ipotetici,
quanto inverosimili, obiettivi di riduzione di spesa (come se l’accorpamento
non necessitasse comunque di trasferimenti di personale, mezzi e risorse!) -
portò alla soppressione di ben 31 tribunali, 31 procure e di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale
( e quì siamo a quella di Lipari).
Il secondo decreto ha
falcidiato invece ben 667 Uffici del
Giudice di Pace lasciandone in esercizio solo 179 (tra i quali, bontà loro,
quello di Lipari e delle altre realtà insulari italiane).
Complimenti vivissimi!
Ciò detto, a far data settembre
2013 prendeva quindi il via tale riforma ed il Presidente pro tempore del
tribunale di Barcellona ne prendeva atto decretando la chiusura della sede distaccata di Lipari.
L’amministrazione comunale di
Lipari dell’epoca, sensibile alle necessità dei propri amministrati ( e nella assoluta latitanza, more solito, di
quelle degli altri tre comuni eoliani)
conferiva quindi incarico a
legale di fiducia di valutare la possibilità di un ricorso alla Giustizia
Amministrativa contro l’applicazione
della summentovata riforma , anche sotto il profilo di una possibile violazione di
alcuni precetti costituzionali.
Da quì l’avvio del contenzioso di
recente deciso con la citata sentenza del Tar di Catania che ha visto il Comune
Eoliano quale parte ricorrente nei
confronti del Ministero della Giustizia ed altri organi ed uffici dello Stato,
giammai il contrario.
Nelle more il Parlamento nazionale , re melius
perpensa, ha fatto seguire alla cennata
riforma una serie di proroghe del
funzionamento riguardo le sezioni
distaccate delle isole di Lipari, Ischia ed Elba, in un primo momento di durata
triennale mentre, di poi, di anno in anno sino ai giorni nostri con l’ultima
proroga fissata al 31.12.2025.
Tale susseguirsi di provvedimenti
legislativi-toppa si sono rivelati quasi peggio del buco in quanto, almeno per
l’Ufficio di Lipari e con la esclusione
del periodo triennale, gli ultimi
anni di proroga, con scadenza al 31
dicembre di ogni anno, hanno portato ad
una apertura meramente formale, e quindi solo apparente, della sede
stante la difficoltà di trasferimento
degli incartamenti, sia civili che penali, nell’ambito di un sì tanto breve
lasso temporale e senza la certezza di
poter proseguire l’attività oltre la chiusura di ciascun periodo di proroga.
In pratica l’attività
giurisdizionale resta in capo alla sede principale di Barcellona, salvo
sporadiche e ben definite eccezioni. Si potrebbe dire a ragion veduta che ci
hanno mantenuto in vita con l’ossigeno magari sperando che il 31.12. successivo fosse effettivamente l’ultimo.
In quest’ottica va quindi
evidenziato come la sentenza del TAR in
commento non incida assolutamente “sull’accanimento terapeutico” delle proroghe
annuali che restano, e sono a tutt’oggi,
pienamente operative fermi restando i limiti di cui si è detto ed i pregiudizi in danno della popolazione
eoliana.
Di rilievo, infine, la
circostanza che quel Collegio, pur rigettando il ricorso, ha ritenuto
opportuno, evidentemente alla luce delle argomentazioni trattate, compensare integralmente le spese
di lite.
In sintesi: il pregevole
tentativo fatto nel 2013 dalla amministrazione
comunale liparese dell’epoca ha
contribuito a mantenere acceso un faro sulla paradossale vicenda delle sezioni
distaccate insulari e, mi sia consentito quale presidente della locale
Associazione Forense, a far sì che
l’impegno ed il sacrificio degli Avvocati eoliani possa essere infine ripagato nell’interesse
delle comunità locali.
Da ultimo, va detto come sia oramai
di pubblico dominio l’impegno con il
quale l’attuale Governo sta lavorando alla predisposizione del disegno
di legge relativo alla “rivisitazione” della geografia giudiziaria italiana
ripristinando quella Giustizia di prossimità che ne avena costituito il
fulcro nei tempi passati e dando
finalmente concretezza al principio costituzionale di recente inserito al VI comma dell’art. 119
della Carta costituzionale e mente del quale …” La repubblica riconosce le peculiarità delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dalla
insularità” (legge costituzionale
del 07.11.2022 n.2).
Mi sia consentita, in chiusura,
solo una postilla a beneficio della verità dei fatti: fa specie dover rilevare
come taluno si compiaccia oggi pubblicamente di tale
volontà governativa dopo aver negato attenzione
ai numerosi inviti rivoltigli da questa
Associazione per un confronto diretto e dopo aver inviato, a supporto, corposa documentazione.
Ma tant’è!
Avv. Angelo Pajno
Famularo: "Altro che calo, nel 2024 presenze in aumento
(di Fabrizio Famularo, operatore turistico) Abbiamo ricevuto dall’Osservatorio Turistico della Regione Sicilia i dati ufficiali sulle presenze turistiche del 2024 e cio’che emerge e’ chiaro: il turismo alle Isole Eolie ha registrato un aumento del 2,6% rispetto al 2023.
Nel dettaglio, gli arrivi nel Comune di Lipari sono passati da 142.770 nel 2023 a 146.527 nel 2024, dati certi e inconfutabili, frutto delle registrazioni ufficiali effettuate da tutte le attività del comparto turistico ricettivo. Un altro dato interessante riguarda la durata del soggiorno, che rispetto al 2023 e’ aumentata di un giorno. Le persone, quindi, hanno scelto di fermarsi più a lungo rispetto all’anno precedente.
Questa crescita smentisce categoricamente le previsioni pessimistiche diffuse i primi di agosto dello scorso anno da diverse testate giornalistiche, sia cartacee che online, che riportavano un presunto calo del 10% o addirittura del 15% nelle presenze turistiche alle Eolie. Si trattava di dati privi di fondamento, basati su percezioni soggettive e non su numeri ufficiali. Chi scrive questi articoli non solo dimostra di non svolgere correttamente il proprio lavoro, diffondendo informazioni senza alcun riscontro oggettivo, ma provoca anche un grave danno d’immagine alla destinazione. Veicolare dati errati in piena stagione turistica può scoraggiare potenziali visitatori, creando una percezione negativa che non corrisponde alla realta’ e penalizzando l’intero comparto turistico locale.
Le valutazioni sull’andamento turistico vanno fatte a fine anno, perché il turismo è influenzato da molteplici fattori. Non esistono stagioni sempre uguali.
L’andamento turistico varia di anno in anno in base a fattori come ad esempio la distribuzione delle festività, i ponti, le condizioni meteo, che influenzano in particolare le prenotazioni last minute. Alle Eolie, infatti, una fetta significativa del turismo è composta anche da visitatori che si trovano in Sicilia e che decidono all’ultimo momento di trascorrere un weekend sulle isole in base al meteo favorevole.
Ma se i numeri dimostrano una crescita, perché si è diffusa l’idea di una stagione negativa?
Le ragioni principali, a mio avviso, sono due:
1. Aumento dell’offerta ricettiva: il numero di strutture alberghiere ed extra-alberghiere e’ cresciuto notevolmente, quindi, anche con un maggior numero di turisti, la percezione di riempimento non è la stessa di qualche anno fa.
2. Evoluzione del turista: Il viaggiatore di oggi è molto più attento e selettivo. Prima di scegliere un ristorante, dove fare un aperitivo o un’escursione, legge recensioni, si informa e predilige chi offre un prodotto autentico e legato al territorio e che, naturalmente, si distingue anche per un ottimo voto.
In conclusione, i dati confermano che le Eolie continuano a essere una destinazione altamente appetibile, grazie al lavoro di tutti gli operatori turistici del settore, che investono costantemente e promuovono l’immagine dell’arcipelago, e alla straordinaria unicità della destinazione stessa.
Certamente sarebbe utile poter disporre di dati sulle presenze suddivisi mese per mese, così da individuare con precisione i periodi di calo nella nostra stagione turistica che solitamente va da aprile ad ottobre. Questo permetterebbe di intervenire in maniera mirata con eventi e manifestazioni organizzate con il supporto di tutti gli operatori del settore, al fine di incentivare le presenze proprio nei mesi in cui si registra un afflusso minore, ottimizzando quindi il nostro potenziale.
Per fare ciò, occorre continuare a lavorare insieme, ricordandoci che il lavoro di squadra vince sempre.
Elipista dell'ospedale al buio. Elisoccorso atterra grazie ai fari delle auto
Non dovrebbe accadere ma è accaduto di nuovo, anche se dopo diversi anni: elipista dell’ospedale al buio e ieri sera, per consentire l’atterraggio dell’elicottero dell’elisoccorso per il trasferimento di una signora in codice rosso a Messina, sono dovuti intervenire, con le proprie auto, alcuni cittadini che hanno illuminato la pista.
Nel frattempo il velivolo dell’elisoccorso ha compiuto più di un giro nei cieli di Lipari in attesa che si potessero creare le condizioni minime per effettuare l’atterraggio. Tutto, poi, per fortuna, grazie ai cittadini e all’abilità del pilota del mezzo, è andato per il verso giusto e, tra la rabbia dei parenti per il tempo perso, si è potuto procedere al trasferimento della paziente.
Sul posto erano presenti i carabinieri della stazione di Lipari che dovranno “fare luce” sul grave accaduto e su eventuali responsabilità.
In questo caso non c’entra l’Asp ma il Comune di Lipari, al quale, in quanto proprietario della struttura, spettano gli interventi di manutenzione straordinaria, e il gestore dell’elipista, per conto della Regione, cui spettano le opere di manutenzione ordinaria (spesso svolte dal Comune).
In tarda serata, poi, si è corso ai ripari con la Protezione civile comunale che è intervenuta per sostituire le lampade dell’impianto e, quindi, consentire l’illuminazione della pista.
Al di là delle cause è chiaro che si tratta di una situazione inconcepibile e che non dovrebbe verificarsi In un’isola dove, ormai, a causa di un nosocomio “ridotto all’osso”, i trasferimenti in elicottero sono all’ordine del giorno, pretendere la piena funzionalità dell’elipista dell’ospedale è davvero il minimo. Una struttura dove, da quanto apprendiamo, al di là della problematica inerente le luci, occorre un intervento di manutenzione straordinaria in grado di darle piena agibilità.
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Promossi dalla Promozione in Eccellenza, gara con Atl. Pedara, 2 foto (campionato 95-96)
In basso: Valentino Zavone, Bartolo Mondello, Fabrizio Biviano, Marco Lo Schiavo, Angelino Puglisi, Giulio Bruno, Roberto Li Donni, Enzo Giuffrè, Leonardo Merlino, Salvatore Cristiano, Bartolo Finocchiaro (Clay) e Alfonsino Gualdi
Tanti auguri!
Oggi 26 febbraio: Sant'Alessandro di Alessandria
martedì 25 febbraio 2025
Reddito di povertà, Schifani: «Boom di richieste in poche ore, pensiamo di finanziare 10 mila famiglie»
Palazzo dei Leoni: conclusa la fase ricognitiva dei danni alluvionali alla rete stradale provinciale. Ci sono anche Lipari e Salina. La relazione sarà inserita nel piano degli interventi del Dipartimento regionale della Protezione Civile
La relazione è stata inviata al Direttore Generale del Dipartimento regionale della Protezione Civile affinché ne prenda atto e la inserisca nella redazione del piano degli interventi per la riparazione dei danni e per il ripristino e la messa in sicurezza dei luoghi.
L'attività di monitoraggio contiene un quadro aggiornato anche delle molteplici attività che gli uffici tecnici hanno realizzato e di quelle che dovranno essere messe in campo.
Fin qui Palazzo dei Leoni, con procedure d'urgenza, ha provveduto a bonificare e realizzare opere di contenimento dei costoni rocciosi soprastanti le strade provinciali 11 e 14 di Mongiuffi, 27 di Fiumedinisi e Nizza di Sicilia, a ripristinare il tratto franato lungo la strada provinciale 119 di Patti, a eseguire opere di contenimento sulla strada provinciale 147 di S. Gregorio a Capo d'Orlando e a effettuare interventi di consolidamento delle pile del ponte Tre Archi e di messa in sicurezza dei costoni soprastanti la strada provinciale 161 dell’Alcara.
Sono previsti ulteriori interventi, già in fase di progettazione, che riguarderanno buona parte del territorio metropolitano, con particolare attenzione alle gravi criticità presenti nelle isole Eolie, soprattutto lungo le strade provinciali 180 Bagnamare (Lipari), che presenta un fenomeno erosivo alla base del muro di sostegno, e 184 (Salina), interessata da uno sgrottamento della falesia sottostante.
"Dalla ricognizione – ha dichiarato il sindaco metropolitano Federico Basile – esce fuori un quadro più chiaro che definisce lo stato degli interventi e la quantificazione dei danni rilevati. La relazione è stata inviata al Dipartimento regionale della Protezione civile per le valutazioni di competenza. In queste settimane abbiamo proseguito le attività di messa in sicurezza delle strade provinciali, garantendo il transito e riducendo al minimo i disagi per le popolazioni dei territori colpiti dagli eventi meteorologici dello scorso gennaio".
"Eoliani che non ci sono più" - Deceduti da gennaio a giugno 2018 ( riproposizione 38° video: durata 3 minuti e 55)
Nel video: 1) Angelo Di Giovanni; 2) Gervasia Pollo ved. Maniaci; 3) Iachino Puglisi; 4) Umberto La China; 5) Umberto Re; 6) Onofrio Mirabito; 7) Padre Alfredo Adornato; 8)Angelo Biviano; 9) Angelino Taranto; 10) Antonia Li Donni ved. Pagliaro; 11) Antonino Castelli; 12) Antonino Acquaro; 13) Margherita Battaglini; 14) Bartolo Barile; 15) Bartolo Tesoriero; 16) Bartolo Tomarchio detto Cireneo; 17) Bartolo Ziino; 18) Bartolo Ziino; 19) Santino Basile; 20) Basilia Caruso in Resinaro; 21) Maria Catena Cincotta in Berenati; 22) Cuono Biviano; 23) Ezio Saltalamacchia; 24) Gabriele Allegrino; 25) Giovanna Bonino in Orto; 26) Giovanni Grammauta; 27) Franco Gitto; 28) Grazia Merlino in Famularo; 29) Angelino Gualdi; 30) Guazzino; 31) Iolanda Di Pietro ved. Reitano; 32) Ninetta Li Donni; 33) Emanuele Falconieri; 34) Maria Cafarella: 35) Nunziata Bonen; 36) Pino Furnari; 37) Caterina Provvidenti ved. Cincotta; 38) Antonietta Rando; 39) Rodolfo Taranto; 40) Giuseppe Taranto; 41) Gaetano Tripi; 42) Umberto Amato; 43) Aurora Varvaro ved. Lo Cascio; 44) Rosa Zanca
Vulcano: Domani i lavori di ripristino dell'approdo dei mezzi veloci
Domani si effettueranno a Vulcano i “Lavori di somma urgenza riguardanti il ripristino dei punti di approdo per mezzi veloci, a seguito della mareggiata del 17/01/2025”.
Sono stati appaltati, lo scorso 19 febbraio, dalla Regione Siciliana, Assessorato Infrastrutture e Mobilità, Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, alla ditta Eolo trasporti di Scaffidi Vincenzo e company di Vulcano per un importo di 11.518,75 euro: di cui 9.018,75 per lavori al netto del ribasso d'asta del 2,5%; euro 1.000,00 per costi della sicurezza; euro1.500 per oneri della manodopera non soggetti a ribasso. In coincidenza con l’effettuazione dei lavori, domani, dalle otto e trenta alle undici, l’approdo di Vulcano, sarà omesso dai mezzi veloci.
Riscontri positivi dal primo dei due Job Days organizzati in provincia di Messina
(Comunicato) Buoni i riscontri dal primo dei due Job Days organizzati dai Centri per l’Impiego della Provincia di Messina, Sviluppo Lavoro Italia, e le cinque territoriali di Federalberghi: Messina, Eolie, Taormina, Giardini Naxos e Riviera Jonica Messina. L’evento, ospitato nella splendida cornice dell’Eolian Milazzo Hotel, ha registrato una buona partecipazione frutto di un importante lavoro di selezione e preparazione di 127 candidati che hanno avuto l'opportunità di sostenere colloqui con 14 aziende presenti, rappresentate da 23 reclutatori.
Soddisfazione da parte delle Associazioni datoriali, che hanno colto l’occasione per offrire gratuitamente ai propri associati un'importante opportunità di recruiting. Anche i Centri per l’Impiego e Sviluppo Lavoro Italia hanno espresso un riscontro positivo per un’iniziativa che ha facilitato l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e ha rafforzato la collaborazione con Federalberghi.
Gli organizzatori hanno manifestato la volontà di riproporre il Job Day come appuntamento fisso, con l’ambizione di farne un evento annuale di riferimento per il settore.
Il prossimo incontro si terrà il 28 febbraio a Taormina, presso l’Hotel Continental, dove si prevede un’ulteriore importante partecipazione.
LIpari, altri giovani in giro per le vie del centro con la droga: tre denunciati
(Comunicato Carabinieri) Nei giorni scorsi, a Lipari, nell’ambito
di mirati servizi per il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, i
Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno denunciato – in stato di libertà –tre
giovani in ordine al reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito
di due attività distinte, i Carabinieri della Stazione di Lipari, hanno
controllato tre persone mentre si trovavano per le vie di quel centro in
atteggiamento sospetto, poi sottoposte a perquisizione personale che ha
permesso di trovare, otto involucri contenenti complessivamente 32 grammi di hashish addosso ai tre giovani fermati, insieme alla somma in contanti di 120
euro, probabile provento dell’attività di spaccio.
I tre
soggetti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Barcellona
Pozzo di Gotto e dovranno rispondere per il reato a loro addebitato.
I
deferimenti seguono la denuncia di una persona, eseguita la settimana scorsa sempre
dai Carabinieri di Lipari in ordine al reato di detenzione
ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutta la droga
è stata sequestrata e consegnata ai Carabinieri del RIS di Messina per le
relative analisi di laboratorio.
Le presenti
attività si inseriscono nel contesto della repressione dello spaccio di
stupefacenti portata avanti dall’Arma dei Carabinieri in sintonia con la
Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giuseppe Verzera, con
particolare riguardo all’arcipelago eoliano, ove, con l’approssimarsi del
periodo estivo, c’è il rischio di assistere ad un aggravamento del fenomeno.
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu
In basso riconosciamo: Gianni Merlino, Silvio Corrieri, Borgosano,
Tanti auguri!
Disastro ambientale a Lipari. Carabinieri sequestrano area di 15.000 mq. Denunciata 1 persona
( Comunicato CC) I Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 72enne liparota, già noto alle Forze dell’Ordine, in ordine ai reati di “discarica non autorizzata”, “distruzione o deturpamento di cose naturali”, “coltivazione di cava in sito non urbanisticamente previsto in area dichiarata di notevole interesse umanitario e di pregio ambientale”.
La condotta contestata si realizza nell’aver estratto abusivamente e senza alcuna autorizzazione, sull’isola di Lipari nella localita’ “Vallone Cucco”, pietra pomice, creando un irreversibile alterazione dell’area interessata, con conseguente deturpamento del paesaggio sottoposto a vincolo, patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. L’indagato, inoltre, avrebbe modificato lo stato dei luoghi e la relativa destinazione d’uso realizzando una discarica di rifiuti di varia natura non autorizzata.
Il provvedimento scaturisce dalle indagini condotte dai Carabinieri, che hanno permesso di accertare le condotte illecite dal 2020 ad oggi. La cava oggetto del sequestro preventivo occupa una superficie pari a circa 15.000 mq., sottoposta a vincolo paesaggistico di interesse comunitario.
L’attività si inserisce nella più ampia azione di contrasto al deturpamento paesaggistico e naturalistico nell’arcipelago eoliano promossa dalla Procura della Repubblica di Barcellona P.G. guidata dal Procuratore Capo Giuseppe Verzera.
Oggi, 25 febbraio: San Gerlando
La sua opera di riorganizzazione della comunità cristiana di Agrigento, che dopo l'occupazione musulmana contava pochi cristiani, lo portò in sei anni a costruire l'episcopio e la cattedrale, dedicati alla Madonna e a san Giacomo.
Fortificò il castello di Agrigento (nome assunto dalla città nel 1927, ma che allora si chiamava Girgenti dal nome Gergent datole dagli arabi). Partecipò poi al convegno di Mazara del 1098, in cui il conte Ruggero I e i vescovi della Sicilia giunsero a un accordo per la ripartizione delle decime; sempre a Gerlando è dato il merito di aver battezzato e convertito il signore arabo Charnud, chiamato poi Ruggero Achmet.
Gerlando morì il 25 febbraio 1100, e le sue reliquie subirono varie traslazioni a opera dei vescovi agrigentini nel 1159 e 1264. Tuttora è venerato come patrono della città siciliana
MARTIROLOGIO ROMANO. Ad Agrigento, san Gerlando, vescovo, che riordinò la sua Chiesa liberata dal potere dei Saraceni.