E' stata trasferita in elicottero all'ospedale di Taormina la giovane vigilantes liparese Antonella Saltalamacchia raggiunta alla coscia da un colpo d'arma da fuoco partito dalla pistola di ordinanza di un collega. L'uomo, da quanto si apprende, stava procedendo a pulire l'arma.
La Saltalamacchia, dopo l'intervento effettuato all'ospedale di Lipari, è stata trasferita con l'elicottero del 118. Al momento è in terapia intensiva. Le sue condizioni sono definite delicate ma non preoccupanti
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martedì 10 novembre 2009
Punteruolo rosso: Riunione al comune di Lipari. Drammatica la situazione di Vulcano Porto. Vi "presentiamo" il famigerato coleottero
L’unità di crisi, costituita dalla Provincia Regionale di Messina, si è riunita stamani nell'aula consiliare del comune per approfondire il problema relativo all’emergenza causata dalla “Rhynchophorus ferrugineus” (punteruolo rosso), che infesta le piante di palme.
Oltre agli amministatori locali, e ai componenti l'unità di crisi, erano presenti l'assessore provinciale Maria Rosaria Cusumano,alcuni cittadini e l'assessore Luigi Follone del comune di Santa Marina. E' emerso che la situazione a Vulcano è di per se abbastanza grave sarebbero oltre una ventina le palme da tagliare. L'intervento sarà effettuato, presumibilmente tra una decina di giorni, dalla forestale che ha chiesto la collaborazione del comune. Si stanno, inoltre, valutando le iniziative per scongiurare che il punteruolo rosso attacchi altre palme nell'isola e si trasferisca altrove. Un "trasferimento" - è stato detto- che avviene passivamente. Il coleottero, infatti, non compie grandi tragitti ma sfrutta, attaccandosi, anche a mezzi in movimento. E' stato fatto l'esempio di un'auto che traghetta da Vulcano verso un'altra isola.
Durante la riunione è stato mostrato ai presenti il famigerato punteruolo (prelevato in una palma a Vulcano). Nella foto in alto e nel successivo filmato ve lo mostriamo sia sotto forma di larva che nella sua interezza. Il bozzolo che si vede è quello dove la larva si trasforma in punteruolo.
IL VIDEO:
Oltre agli amministatori locali, e ai componenti l'unità di crisi, erano presenti l'assessore provinciale Maria Rosaria Cusumano,alcuni cittadini e l'assessore Luigi Follone del comune di Santa Marina. E' emerso che la situazione a Vulcano è di per se abbastanza grave sarebbero oltre una ventina le palme da tagliare. L'intervento sarà effettuato, presumibilmente tra una decina di giorni, dalla forestale che ha chiesto la collaborazione del comune. Si stanno, inoltre, valutando le iniziative per scongiurare che il punteruolo rosso attacchi altre palme nell'isola e si trasferisca altrove. Un "trasferimento" - è stato detto- che avviene passivamente. Il coleottero, infatti, non compie grandi tragitti ma sfrutta, attaccandosi, anche a mezzi in movimento. E' stato fatto l'esempio di un'auto che traghetta da Vulcano verso un'altra isola.
Durante la riunione è stato mostrato ai presenti il famigerato punteruolo (prelevato in una palma a Vulcano). Nella foto in alto e nel successivo filmato ve lo mostriamo sia sotto forma di larva che nella sua interezza. Il bozzolo che si vede è quello dove la larva si trasforma in punteruolo.
IL VIDEO:
Politicamente "giovani" nella mezza età e "vecchi" a trent'anni
Riceviamo dal consigliere Adolfo Sabatini e pubblichiamo:
Per circa dieci anni ho giocato a pallacanestro, e devo dire con discreti risultati. Con me, Lino Natoli, Emanuele Merenda e tanti altri amici che come me amavano ed amano questo sport. Poi, altri “giovani” si sono uniti alla squadra, perché si sono innamorati di questo sport o per poter procedere al cambio generazionale. Ma nello sport giochi in prima squadra solo per “meriti e capacità” e non per età anagrafica e data di nascita. Io, Lino, Emanuele, e qualche altro eravamo più vecchi ma più bravi e capaci, ci allenavamo con assiduità ed impegno e quindi eravamo spesso nel quintetto base. Poi inesorabilmente il tempo passa e pur essendo bravi e capaci, nello sport si diventa “vecchi”. La politica è un pò come lo sport, ad un certo punto ha bisogno di “atleti giovani” ma ovviamente anche bravi e capaci, per procedere all’inserimento nelle prima squadra. Ma in politica “giovane”, non è l’età anagrafica. Sulla mia carta d’identità c’è scritto che sono nato il 14 maggio del 1961, e pure è la prima volta che faccio politica attivamente e solo da poco più di due anni sono Consigliere Comunale. Sono “giovane” o “vecchio”?
Sono un “giovane politico” od un “signore di mezza età che deve lasciare la politica” perché è nato 48 anni fà? E se abbandono, a chi lascio? A chi è nato dopo di me, ma ha già cambiato 3 o 4 partiti e 4 o 5 volte idea? Cari “giovani”, per entrare nel quintetto base non basta sventolare la carta d’identità per provare di essere “giovani”, bisogna essere bravi e capaci, anche perché si può essere vecchi anche a 30 anni.
Adolfo Sabatini
Per circa dieci anni ho giocato a pallacanestro, e devo dire con discreti risultati. Con me, Lino Natoli, Emanuele Merenda e tanti altri amici che come me amavano ed amano questo sport. Poi, altri “giovani” si sono uniti alla squadra, perché si sono innamorati di questo sport o per poter procedere al cambio generazionale. Ma nello sport giochi in prima squadra solo per “meriti e capacità” e non per età anagrafica e data di nascita. Io, Lino, Emanuele, e qualche altro eravamo più vecchi ma più bravi e capaci, ci allenavamo con assiduità ed impegno e quindi eravamo spesso nel quintetto base. Poi inesorabilmente il tempo passa e pur essendo bravi e capaci, nello sport si diventa “vecchi”. La politica è un pò come lo sport, ad un certo punto ha bisogno di “atleti giovani” ma ovviamente anche bravi e capaci, per procedere all’inserimento nelle prima squadra. Ma in politica “giovane”, non è l’età anagrafica. Sulla mia carta d’identità c’è scritto che sono nato il 14 maggio del 1961, e pure è la prima volta che faccio politica attivamente e solo da poco più di due anni sono Consigliere Comunale. Sono “giovane” o “vecchio”?
Sono un “giovane politico” od un “signore di mezza età che deve lasciare la politica” perché è nato 48 anni fà? E se abbandono, a chi lascio? A chi è nato dopo di me, ma ha già cambiato 3 o 4 partiti e 4 o 5 volte idea? Cari “giovani”, per entrare nel quintetto base non basta sventolare la carta d’identità per provare di essere “giovani”, bisogna essere bravi e capaci, anche perché si può essere vecchi anche a 30 anni.
Adolfo Sabatini
Omaggio al prof. Giuseppe Iacolino
COMUNICATO STAMPA POST-EVENTO
di Rosita Rijtano (addetto stampa Centro Studi)
Ieri, lunedì 9 novembre 2009, presso l’hotel Oriente, il Centro Studi Eoliano e il Rotary club hanno festeggiato il novantesimo compleanno del professor Giuseppe Iacolino. Il successo della manifestazione ha superato le aspettative degli organizzatori, a dimostrazione della stima e dell’affetto che circondano il professor Iacolino, sia in qualità di instancabile ricercatore che in qualità di uomo umile e saggio.Un sentito riconoscimento al grande studioso che da oltre quarant’anni si dedica con passione e impegno a raccogliere le memorie dell’arcipelago eoliano, senza mai attribuirsi meriti. Unico suo interesse è ed è sempre stato “essere noi, essere comunità”, impartendo, così, un importante lezione di vita. Aspetto, quest’ultimo, più volte evidenziato dalla Dott.ssa Ersilia Pajno, la quale ha ripercorso la vita del “caro Pepè”, mettendo bene a fuoco la sua semplicità e la sua dedizione al lavoro.
Per l’occasione l’ing. Emanuele Carnevale e il Sindaco del Comune di Lipari, il Dott. Mariano Bruno, hanno reso note due importanti iniziative che ruoteranno attorno al prof. Iacolino, quale “memoria storica delle Eolie”: una promossa dal Rotary club e volta a ricostruire l’intera storia eoliana, grazie alla collaborazione di giovani laureati; l’altra avviata dal Comune di Lipari e relativa alla creazione di un Museo Civico.
Particolarmente emozionanti i brani musicali che hanno aperto e chiuso la serata, i cui testi in latino sono stati magistralmente composti dal professor Iacolino.
PER LE FOTO A CORREDO DELL'ARTICOLO, EOLIENEWS RINGRAZIA IL GEOMETRA GAETANO BARCA
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra
di Rosita Rijtano (addetto stampa Centro Studi)
Ieri, lunedì 9 novembre 2009, presso l’hotel Oriente, il Centro Studi Eoliano e il Rotary club hanno festeggiato il novantesimo compleanno del professor Giuseppe Iacolino. Il successo della manifestazione ha superato le aspettative degli organizzatori, a dimostrazione della stima e dell’affetto che circondano il professor Iacolino, sia in qualità di instancabile ricercatore che in qualità di uomo umile e saggio.Un sentito riconoscimento al grande studioso che da oltre quarant’anni si dedica con passione e impegno a raccogliere le memorie dell’arcipelago eoliano, senza mai attribuirsi meriti. Unico suo interesse è ed è sempre stato “essere noi, essere comunità”, impartendo, così, un importante lezione di vita. Aspetto, quest’ultimo, più volte evidenziato dalla Dott.ssa Ersilia Pajno, la quale ha ripercorso la vita del “caro Pepè”, mettendo bene a fuoco la sua semplicità e la sua dedizione al lavoro.
Per l’occasione l’ing. Emanuele Carnevale e il Sindaco del Comune di Lipari, il Dott. Mariano Bruno, hanno reso note due importanti iniziative che ruoteranno attorno al prof. Iacolino, quale “memoria storica delle Eolie”: una promossa dal Rotary club e volta a ricostruire l’intera storia eoliana, grazie alla collaborazione di giovani laureati; l’altra avviata dal Comune di Lipari e relativa alla creazione di un Museo Civico.
Particolarmente emozionanti i brani musicali che hanno aperto e chiuso la serata, i cui testi in latino sono stati magistralmente composti dal professor Iacolino.
PER LE FOTO A CORREDO DELL'ARTICOLO, EOLIENEWS RINGRAZIA IL GEOMETRA GAETANO BARCA
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra
"Le condizioni sono cambiate, bisogna rivedere tutto". Lo dichiara ad Eolienews il dott. Roccaforte, geologo della Provincia
Mariano Bruno: "Bisogna pensare alla prevenzione". Lo ha affermato durante la riunione di Protezione civile. Le priorità in un documento
Come anticipato dopo il sopralluogo a Porticello, Acquacalda e sulla strada provinciale che da Acquacalda porta a Quattropani il gruppo si è spostato al comune di Lipari per una riunione di protezione civile. Una riunione durante la quale sono state messe sul tavolo tutta una serie di priorità che vanno da Porticello-Acquacalda, a Filicudi ed Alicudi e alla stessa Lipari. Il sindaco ha evidenziato che bisogna puntare di più sulla prevenzione e ha sollecitato una "rivisitazione" del piano di Protezione civile. I punti cardine, evidenziati già all'ing. Manfrè della Protezione civile regionale che, comunque, durante il sopralluogo si era già reso conto di tutta una serie di situazioni a forte rischio, andranno a far parte di un documento che sarà inoltrato a tutti gli organismi competenti, prime fra tutte la Protezione civile nazionale. Sentiamo cosa ha dichiarato il sindaco a conclusione della riunione:
Sopralluogo e riunione di Protezione civile
Lipari: Vertice di Protezione civile. E' stato preceduto da un sopralluogo sulle aree a rischio
Si è conclusa al comune di Lipari una riunione di Protezione civile allargata alla Provincia Regionale di Messina. Vi hanno preso parte, oltre al sindaco Mariano Bruno, l'ing. Bruno Manfrè della P.C. regionale, l'ing. Giuseppe Celi, il geologo Mario Roccaforte e il geometra Vito Torre della Provincia regionali, il dott. Nico Russo del comune di Lipari, l'assessore Mimma Sparacino e i presidenti di circoscrizione delle isole minori. In precedenza è stato effettuato un sopralluogo a Porticello, Acquacalda e sulla provinciale che porta a Quattropani. Durante il sopralluogo abbiamo effettuato un intervista con l'ing. Bruno Manfrè della Protezione civile. Ve la proponiamo:
A seguire vi proporremmo ampi servizi filmati sia del sopralluogo che della riunione ed una serie di interviste
A seguire vi proporremmo ampi servizi filmati sia del sopralluogo che della riunione ed una serie di interviste
Lipari: Parte un colpo dall'arma in dotazione ad un vigilantes, giovane collega finisce in ospedale (di Ginostra reporter)
Un colpo d'arma da fuoco, partito, a quanto pare, accidentalmente dalla pistola in dotazione ad un collega, che stava ripulendola, ha colpito ad una gamba una giovane vigilantes in servizio presso la Police eoliana di Lipari. L'episodio è avvenuto nella sede societaria di via Garibaldi.
Immediatamente soccorsa la trentatreenne Antonella Saltalamacchia è stata trasportata dall'ambulanza del 118 all'ospedale di Lipari dove è stata sottoposta ad intervento chirurgico alla coscia destra anche per scongiurare il rischio di una emorraggia.
L'intervento è stato eseguito dall'equipe medica diretta dal dottor Enzo Compagno. Sulla vicenda la procura della Repubblica di Barcellona ha aperto, come da prassi, una inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno proceduto a interrogare la donna, il vigilantes dalla cui pistola è partito il colpo e i due colleghi che hanno assistito alla scena.
Immediatamente soccorsa la trentatreenne Antonella Saltalamacchia è stata trasportata dall'ambulanza del 118 all'ospedale di Lipari dove è stata sottoposta ad intervento chirurgico alla coscia destra anche per scongiurare il rischio di una emorraggia.
L'intervento è stato eseguito dall'equipe medica diretta dal dottor Enzo Compagno. Sulla vicenda la procura della Repubblica di Barcellona ha aperto, come da prassi, una inchiesta. Le indagini sono condotte dai carabinieri che hanno proceduto a interrogare la donna, il vigilantes dalla cui pistola è partito il colpo e i due colleghi che hanno assistito alla scena.
AMP. Avviato ieri al Ministero l'iter. L'annuncio del sindaco Mariano Bruno
Ieri mattino a Roma è stato avviato l'iter per l'area marina protetta. Lo ha annunciato ieri sera, al suo rientro a Lipari, nel corso dei festeggiamenti per il prof. Giuseppe Iacolino, il sindaco di Lipari. Vi proponiamo il passaggio in cui viene data la notizia:
Il prof. Iacolino. Il ritratto dello studioso e dell'uomo "dipinto" da Mons. Alfredo Adornato
Il professore Giuseppe Iacolino in tutti questi lunghi anni ha spesso lavorato fianco a fianco con Mons. Alfredo Adornato. Proprio a questi abbiamo chiesto di parlarci non solo dello studioso Iacolino ma anche dell'uomo. La video-intervista:
Festeggiamenti per il prof. Iacolino parla il sindaco Bruno
Vi proponiamo il video dell'intervento di ieri sera del sindaco di Lipari Mariano Bruno nel corso dei festeggiamenti per i 90 anni del professor Iacolino:
Lipari: Il "poliedrico" Iacolino e un interessante progetto storico culturale. Gli interventi della dottoressa Pajno e dell'ing. Carnevale
Ad introdurre ieri la serata dedicata al prof. Iacolino e ai festeggiamenti per i suoi 90 anni è stata la dottoressa Ersilia Pajno, a cui ha fatto seguito l'ing. Emanuele Carnevale, presidente del Rotary club delle Eolie. Quest'ultimo ha annunciato una interessante iniziativa che "unirà e raccoglierà" il lavoro degli storici e degli scrittori che hanno trattato le Eolie. Una iniziativa per la quale ha chiesto la collaborazione del prof. Iacolino e che si svilupperà nel contesto di quello che sarà il museo civico da realizzarsi nell'ex carcere al castello e che, come ha annunciato il sindaco Bruno, sarà intitolato a Spartaco Persiani. La dottoressa Paino, partendo da una canzone dei Legenda Meligunis nella quale il professore è intervenuto a livello di testi, ha ripercorso la sua poliedrica attività del festeggiato. IL VIDEO DEI DUE INTERVENTI:
Tre in corsa per Tirrenia. Intanto la Siremar noleggia il "Gianni Morace" per la linea di Napoli (di Ginostra reporter)
Sono tre i gruppi che si stanno muovendo nei confronti di Tirrenia: è Il Sole-24 Ore a fare il punto della situazione, parlando di Moby, Grandi Navi Veloci e i greci di Attica. Ma qualche "sguardo" al dossier, spiega ancora il quotidiano economico, lo avrebbero dato anche Premuda, Gianluigi Aponte, il finanziere Manfredi Lefebvre d'Ovidio e qualche fondo di private equity.
Tornando all'iter di Tirrenia, per ora sono stati firmati gli accordi per il trasferimento delle società regionali del gruppo, Caremar, Saremar e Toremar. Nel settore c'è però scetticismo, perchè Tirrenia si porta in dote un debito da 900 mln di euro, 725 dei quali verso la banche. Una via d'uscita potrebbe essere una procedura simile a quella messa in campo per Alitalia, con la creazione di una bad company. Ma Il Sole-24 Ore nutre qualche perplessità anche sulle possibilità dei singoli gruppi interessati all'offerta, vuoi per ostacoli finanziari vuoi per questioni più "politiche".
Intanto la Siremar per sostituire il traghetto "Laurana" ha noleggiato il traghetto "Gianni Morace" ex "Carpaccio" della società Ustica Lines. La nave sarà utilizzata sulla Eolie-Napoli e viceversa presumibilmente a partire da giovedì prossimo.
Infine, l'incontro dei sindaci eoliani, e delle isole minori siciliane in genere, che era annunciato per oggi a Palermo si terrà invece martedì 17 novembre.
Tornando all'iter di Tirrenia, per ora sono stati firmati gli accordi per il trasferimento delle società regionali del gruppo, Caremar, Saremar e Toremar. Nel settore c'è però scetticismo, perchè Tirrenia si porta in dote un debito da 900 mln di euro, 725 dei quali verso la banche. Una via d'uscita potrebbe essere una procedura simile a quella messa in campo per Alitalia, con la creazione di una bad company. Ma Il Sole-24 Ore nutre qualche perplessità anche sulle possibilità dei singoli gruppi interessati all'offerta, vuoi per ostacoli finanziari vuoi per questioni più "politiche".
Intanto la Siremar per sostituire il traghetto "Laurana" ha noleggiato il traghetto "Gianni Morace" ex "Carpaccio" della società Ustica Lines. La nave sarà utilizzata sulla Eolie-Napoli e viceversa presumibilmente a partire da giovedì prossimo.
Infine, l'incontro dei sindaci eoliani, e delle isole minori siciliane in genere, che era annunciato per oggi a Palermo si terrà invece martedì 17 novembre.
«Vendo gli immobili del Comune e compro una nave della Siremar». La provocazione del sindaco di S. Marina Salina, Lo Schiavo (Dalla Gazzetta del Sud)
(Salvatore Sarpi)Le Eolie "isolate" dalla Siremar (in atto il solo traghetto "Isola di Stromboli, gira in lungo e in largo per l'arcipelago) passano dalle proteste alle "provocazioni istituzionali". A prendere l'iniziativa è il sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo, che – in una lettera indirizzata a tutti gli organismi istituzionali competenti (nazionali, regionali e provinciali) e alla Siremar – dichiara la disponibilità del suo comune «a voler acquistare il M/t Filippo Lippi e la volontà ad armarlo per l'entrata in servizio nelle Eolie, garantendo un servizio sociale che vada ad integrarsi con ciò che rimane dei servizi offerti dal vettore Siremar. Tale importante e onerosa scelta si rende necessaria, a costo di vendere parte del patrimonio immobiliare comunale, per sopperire alle mancanze del Governo nazionale, regionale e provinciale, che dovrebbero garantire senza vincolo alcuno le esigenze di mobilità delle popolazioni delle isole minori, alla pari dei cittadini italiani che risiedono sulla terra ferma».
La "provocazione" di Lo Schiavo è il frutto della non più sostenibile situazione di disagi quotidiani che le popolazioni eoliane affrontano per ribadire e affermare i propri diritti alla sanità, allo studio, al lavoro, tutti garantiti dalla Costituzione Italiana e connessi con il diritto alla mobilità. Il primo cittadino del più grande comune dell'isola di Salina evidenzia anche come la Siremar «in questi ultimi anni ha operato delle scelte di gestione e di dismissione di parte del proprio naviglio alquanto discutibili che hanno provocato alle popolazione delle isole minori siciliane, ed eoliane in particolare, enormi disagi e danni economici, e tutto ciò secondo una presunta logica di risparmio economica».
Il sindaco Lo Schiavo ha anche puntato il dito sui tavoli tecnici promessi dal ministro dei Trasporti, Matteoli, in occasione della mobilitazione generale eoliana attuata nel gennaio 2009, allorquando i quattro consigli comunali dell'arcipelago hanno stilato importanti documenti, con proposte di razionalizzazione dei servizi e sul futuro in generale della stessa Siremar Spa, giungendo a riunirsi in seduta permanente a bordo del M/t Lurana, contestualmente alle azioni poste in essere dal Comitato d'agitazione spontaneo formato dai cittadini eoliani. «Tavoli tecnici – ha sottolineato il sindaco – effimeri nel merito e poi mai più convocati, se non a decisioni già prese».
La "provocazione" di Lo Schiavo è il frutto della non più sostenibile situazione di disagi quotidiani che le popolazioni eoliane affrontano per ribadire e affermare i propri diritti alla sanità, allo studio, al lavoro, tutti garantiti dalla Costituzione Italiana e connessi con il diritto alla mobilità. Il primo cittadino del più grande comune dell'isola di Salina evidenzia anche come la Siremar «in questi ultimi anni ha operato delle scelte di gestione e di dismissione di parte del proprio naviglio alquanto discutibili che hanno provocato alle popolazione delle isole minori siciliane, ed eoliane in particolare, enormi disagi e danni economici, e tutto ciò secondo una presunta logica di risparmio economica».
Il sindaco Lo Schiavo ha anche puntato il dito sui tavoli tecnici promessi dal ministro dei Trasporti, Matteoli, in occasione della mobilitazione generale eoliana attuata nel gennaio 2009, allorquando i quattro consigli comunali dell'arcipelago hanno stilato importanti documenti, con proposte di razionalizzazione dei servizi e sul futuro in generale della stessa Siremar Spa, giungendo a riunirsi in seduta permanente a bordo del M/t Lurana, contestualmente alle azioni poste in essere dal Comitato d'agitazione spontaneo formato dai cittadini eoliani. «Tavoli tecnici – ha sottolineato il sindaco – effimeri nel merito e poi mai più convocati, se non a decisioni già prese».
Lipari: Furto aggravato. Il giudice non convalida l'arresto
(l.o.) Il giudice monocratico di Lipari, Roberto Gurini, non ha convalidato l'arresto eseguito giovedì scorso dai carabinieri della Stazione dell'isola di Filicudi nei confronti di Bartolo Merlino di 42 anni, residente a Malfa, accusato del reato di furto aggravato in concorso. Merlino che si trovava agli arresti domiciliari, difeso dall'avv. Luisella Mancuso, è stato rimesso subito in libertà, così come aveva chiesto il difensore. Secondo l'iniziale accusa sostenuta in aula dal pubblico ministero Rita Lazzara, Merlino in concorso con Pasqualino Scoglio di 49 anni, di Milazzo, si sarebbe reso responsabile di furto aggravato di un ciclomotore. Nel rigettare la richiesta di convalida il giudice ha anche disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Barcellona per le opportune valutazioni di competenza. Diversa, invece, la decisione per Scoglio per il quale il giudice ha convalidato l'arresto e sostituito la misura cautelare dei domiciliari, con quella meno affittiva dell'obbligo di dimora e ciò in attesa del processo per direttissima che si svolgerà successivamente in quanto il difensore, avv. Susanna La Greca, ha chiesto e ottenuto per il suo assistito un termine a difesa. I due imputati erano finiti entrambi ai domiciliari perché i carabinieri, prontamente intervenuti a seguito di richiesta telefonica da parte di un cittadino, hanno sorpreso Scoglio e Merlino in sella ad un ciclomotore asportato poco prima al legittimo proprietario.
lunedì 9 novembre 2009
Giovani e guerre (di Luca Chiofalo)
(Luca Chiofalo) Il 4 novembre è il giorno in cui si festeggia l'unità nazionale e la giornata delle forze armate.
Si commemorano, dunque, anche i caduti della guerra e, a loro, si rivolge un pensiero di gratitudine per aver combattuto per la patria e per la libertà e l'orgoglio di tutti gli italiani. Ho ascoltato il breve discorso del sindaco a margine delle celebrazioni e un passaggio in particolare ha colpito la mia attenzione. Il sindaco dice, a ragione, che il sacrificio di alcuni ha garantito a noi decenni di pace e, aggiunge, che se i giovani non conoscono le atrocità della guerra, a coloro che si sono sacrificati devono dire grazie. Parole sacrosante, ma gli faccio notare che i giovani, oggi, combattono un'altra guerra: quella per essere ascoltati, quella per essere parte integrante della vita sociale e politica della comunità; e se non patiscono l'angoscia e i dolori della guerra convenzionale, soffrono comunque una situazione di oppressione e di mancata libertà, perchè costretti dai "grandi" all'emarginazione o all'omologazione. Il modello di vita che ci viene imposto è lontano da una piena attuazione delle libertà dell'individuo; ci viene chiesto di essere servili, conformisti e accondiscendenti rispetto alle idee di generazioni ormai al tramonto, che ambiscono a "conservare" più che a innovare. Non tutti i giovani di questo paese, però, sono disposti a barattare valori e principi in cui credono e dunque libertà di espressione e di azione, con la promessa di un mero ed effimero "contentino" finalizzato a ridurre al silenzio le istanze di cambiamento. Esistono, dunque, i prodromi di una guerra tra generazioni, di uno scontro tra mentalità, e se la parte al potere non prende coscienza del rischio, presto se ne pagheranno le conseguenze. L' integrazione sarebbe una soluzione ragionevole, un'annessione (questa sembra la volontà) è inaccettabile, perchè uccide "in nuce" l'idea stessa di progresso. Verrà il tempo, anche per noi, di decidere per tutti e, valorizzando il bagaglio trasferitoci dalle generazioni precedenti, lo vogliamo fare con idee nuove, con idee che siano il frutto di una nostra, libera, produzione intellettuale e culturale. Abbiate, dunque, autorità politiche in testa, il coraggio di evitarci anche questa di guerra, in nome dei valori e dei principi che decantate ma che non avete dimostrato di saper rispettare...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
Si commemorano, dunque, anche i caduti della guerra e, a loro, si rivolge un pensiero di gratitudine per aver combattuto per la patria e per la libertà e l'orgoglio di tutti gli italiani. Ho ascoltato il breve discorso del sindaco a margine delle celebrazioni e un passaggio in particolare ha colpito la mia attenzione. Il sindaco dice, a ragione, che il sacrificio di alcuni ha garantito a noi decenni di pace e, aggiunge, che se i giovani non conoscono le atrocità della guerra, a coloro che si sono sacrificati devono dire grazie. Parole sacrosante, ma gli faccio notare che i giovani, oggi, combattono un'altra guerra: quella per essere ascoltati, quella per essere parte integrante della vita sociale e politica della comunità; e se non patiscono l'angoscia e i dolori della guerra convenzionale, soffrono comunque una situazione di oppressione e di mancata libertà, perchè costretti dai "grandi" all'emarginazione o all'omologazione. Il modello di vita che ci viene imposto è lontano da una piena attuazione delle libertà dell'individuo; ci viene chiesto di essere servili, conformisti e accondiscendenti rispetto alle idee di generazioni ormai al tramonto, che ambiscono a "conservare" più che a innovare. Non tutti i giovani di questo paese, però, sono disposti a barattare valori e principi in cui credono e dunque libertà di espressione e di azione, con la promessa di un mero ed effimero "contentino" finalizzato a ridurre al silenzio le istanze di cambiamento. Esistono, dunque, i prodromi di una guerra tra generazioni, di uno scontro tra mentalità, e se la parte al potere non prende coscienza del rischio, presto se ne pagheranno le conseguenze. L' integrazione sarebbe una soluzione ragionevole, un'annessione (questa sembra la volontà) è inaccettabile, perchè uccide "in nuce" l'idea stessa di progresso. Verrà il tempo, anche per noi, di decidere per tutti e, valorizzando il bagaglio trasferitoci dalle generazioni precedenti, lo vogliamo fare con idee nuove, con idee che siano il frutto di una nostra, libera, produzione intellettuale e culturale. Abbiate, dunque, autorità politiche in testa, il coraggio di evitarci anche questa di guerra, in nome dei valori e dei principi che decantate ma che non avete dimostrato di saper rispettare...
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
La Greca: "Il professor Iacolino porge la storia e la cultura con grande umanità"
Lipari: Al via i festeggiamenti per il prof. Iacolino. Dell'illustre storico ne abbiamo parlato con Nino Paino (Centro Studi)
Sono in pieno svolgimento all'Hotel Oriente di Lipari i festeggiamenti per i 90 anni del professor Giuseppe Iacolino. Festeggiamenti organizzati dal Centro Studi Eoliano e dal Rotary club. Presenti i familiari, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, i vertici delle due associazioni, autorità civili e religiose e tantissimi cittadini. Un doveroso omaggio allo studioso che da oltre quarant’anni si dedica alla storia dell’arcipelago eoliano, non limitandosi a raccoglierne le memorie, ma, come ha ben evidenziato il prof. Angelo Ferro, “incarnando lui stesso le più belle virtù che hanno dato lustro a questo angolo di Paradiso: la verità, la capacità di analisi, il senso del bello e del giusto.” Prima dell'inizio della cerimonia abbiamo intervistato il vice-presidente del Centro Studi, Nino Paino. L'intervista:
Al di là dell’orizzonte. Un omaggio per i 90 anni del Professor Iacolino (di Marco Manni)
Riceviamo e pubblichiamo:
Il motivo che mi ha spinto insieme ad altri amici musicisti a diffondere questo prodotto eoliano proprio oggi, attraverso la rete e l’emittente televisiva Teleisole che pure ha collaborato, è un evento che il Centro Studi eoliano ed il Rotare Club di Lipari, festeggiano oggi lunedì 9 novembre 2009, unitamente alla cittadinanza: il 90° compleanno del professor Giuseppe Iacolino.
Ma cosa c’entra vi chiederete questo filmato col professor Iacolino? Si tratta di un brano dedicato all’isola di Vulcano (anch’essa studiata dal professore sotto il profilo storico) dal titolo Al di là dell’orizzonte, che ho composto nel 2004 con la sua diretta partecipazione. Il filmato è visibile su you tube a questo link http://www.youtube.com/watch?v=L8mmm0etItU
Parliamo un po’ dell’oggetto in questione.
Vulcano, già nota nell’antichità per la sua violenta attività esplosiva, che accompagnò l’arrivo alle Eolie delle prime genti nel tardo neolitico, diverrà denominazione universale,comune a tutte le montagne crateriche di natura vulcanica del nostro, nonché una tipologia di eruzione esplosiva, detta appunto vulcaniana.
Fra l’altro, parlare di vulcani in questo preciso momento non è fuori luogo, dati la particolare attività microsismica di Vulcano che prosegue da quasi due mesi,legata ai processi gassosi e all’attività dello Stromboli e dell’Etna, riprese in questi giorni.
Vulcano fu forse l’Isola di Fuoco inestinguibile al di là dell’orizzonte, descritta nei Testi delle Piramidi (risalenti alla fine del III millennio);certamente per gli antichi Greci, l’Isola Sacra, terribile e sublime. Successivamente, leggende alto-medievali collocarono al suo interno l’Inferno cristiano e verso l’anno mille troverà dimora in prossimità delle bocche sommatali anche il Purgatorio.
La stessa commemorazione dei defunti del 2 novembre,venne istituita in seguito alla testimonianza riportata da un pellegrino in ritorno dalla Terra Santa che si soffermò in questi luoghi; egli informato e guidato da un religioso locale,ebbe modo di constatare che quei lamenti
delle anime purganti (i rumori emessi dal vulcano) si placavano con la preghiera e con la penitenza; tornato in Francia, il pellegrino riportò quanto dirattamente osservato, ai monaci di Cluny. Sant’Odilone ufficializzò il culto in Europa[ Iacolino, 1996].
Giallo è il colore dello zolfo e delle ginestre che abbondano sull’isola,” fiore fantastico di zolfo sbocciato in pieno mare”, come lo descrisse Guy De Maupassant ,pochi anni prima dell’eruzione del 1888-90. Il giallo in quanto solare è il simbolo dell’aria, della luce e del sacro; è il colore dell’aldilà
Vulcano fu un’isola funebre, dove i defunti probabilmente venivano posti all’interno delle sue numerose caverne preistoriche identificate negli anni 90[ Giustolisi, 1995].
Il brano Al di là dell’orizzonte che trae spunto dalle informazioni e dalle considerazioni sopraccitate, è diffuso in onore del 90° compleanno dell’illustre professor Giuseppe Iacolino, personaggio eoliano di grande umanità e disponibilità, che simpaticamente ed appassionatamente ha accettato di partecipare alle registrazioni audio (ottobre 2004) e del recentissimo video ( settembre 2009) del brano eoliano.
Il nostro popolo eoliano deve molto al suo costante impegno ed ai suoi sforzi mirati alla ricostruzione della ricchissima storia multi-millenaria del nostro arcipelago.
Questa canzone che descrive la terribile bellezza di Vulcano è una denuncia contro la cementificazione selvaggia e contro l’irresponsabilità di quanti hanno deturpato questi nostri luoghi,senza nemmeno tenere conto della sua pericolosità.
Marco Manni
Il motivo che mi ha spinto insieme ad altri amici musicisti a diffondere questo prodotto eoliano proprio oggi, attraverso la rete e l’emittente televisiva Teleisole che pure ha collaborato, è un evento che il Centro Studi eoliano ed il Rotare Club di Lipari, festeggiano oggi lunedì 9 novembre 2009, unitamente alla cittadinanza: il 90° compleanno del professor Giuseppe Iacolino.
Ma cosa c’entra vi chiederete questo filmato col professor Iacolino? Si tratta di un brano dedicato all’isola di Vulcano (anch’essa studiata dal professore sotto il profilo storico) dal titolo Al di là dell’orizzonte, che ho composto nel 2004 con la sua diretta partecipazione. Il filmato è visibile su you tube a questo link http://www.youtube.com/watch?v=L8mmm0etItU
Parliamo un po’ dell’oggetto in questione.
Vulcano, già nota nell’antichità per la sua violenta attività esplosiva, che accompagnò l’arrivo alle Eolie delle prime genti nel tardo neolitico, diverrà denominazione universale,comune a tutte le montagne crateriche di natura vulcanica del nostro, nonché una tipologia di eruzione esplosiva, detta appunto vulcaniana.
Fra l’altro, parlare di vulcani in questo preciso momento non è fuori luogo, dati la particolare attività microsismica di Vulcano che prosegue da quasi due mesi,legata ai processi gassosi e all’attività dello Stromboli e dell’Etna, riprese in questi giorni.
Vulcano fu forse l’Isola di Fuoco inestinguibile al di là dell’orizzonte, descritta nei Testi delle Piramidi (risalenti alla fine del III millennio);certamente per gli antichi Greci, l’Isola Sacra, terribile e sublime. Successivamente, leggende alto-medievali collocarono al suo interno l’Inferno cristiano e verso l’anno mille troverà dimora in prossimità delle bocche sommatali anche il Purgatorio.
La stessa commemorazione dei defunti del 2 novembre,venne istituita in seguito alla testimonianza riportata da un pellegrino in ritorno dalla Terra Santa che si soffermò in questi luoghi; egli informato e guidato da un religioso locale,ebbe modo di constatare che quei lamenti
delle anime purganti (i rumori emessi dal vulcano) si placavano con la preghiera e con la penitenza; tornato in Francia, il pellegrino riportò quanto dirattamente osservato, ai monaci di Cluny. Sant’Odilone ufficializzò il culto in Europa[ Iacolino, 1996].
Giallo è il colore dello zolfo e delle ginestre che abbondano sull’isola,” fiore fantastico di zolfo sbocciato in pieno mare”, come lo descrisse Guy De Maupassant ,pochi anni prima dell’eruzione del 1888-90. Il giallo in quanto solare è il simbolo dell’aria, della luce e del sacro; è il colore dell’aldilà
Vulcano fu un’isola funebre, dove i defunti probabilmente venivano posti all’interno delle sue numerose caverne preistoriche identificate negli anni 90[ Giustolisi, 1995].
Il brano Al di là dell’orizzonte che trae spunto dalle informazioni e dalle considerazioni sopraccitate, è diffuso in onore del 90° compleanno dell’illustre professor Giuseppe Iacolino, personaggio eoliano di grande umanità e disponibilità, che simpaticamente ed appassionatamente ha accettato di partecipare alle registrazioni audio (ottobre 2004) e del recentissimo video ( settembre 2009) del brano eoliano.
Il nostro popolo eoliano deve molto al suo costante impegno ed ai suoi sforzi mirati alla ricostruzione della ricchissima storia multi-millenaria del nostro arcipelago.
Questa canzone che descrive la terribile bellezza di Vulcano è una denuncia contro la cementificazione selvaggia e contro l’irresponsabilità di quanti hanno deturpato questi nostri luoghi,senza nemmeno tenere conto della sua pericolosità.
Marco Manni
S.M. Salina. Sindaco Lo Schiavo disposto a vendere patrimonio immobiliare comunale per acquistare il traghetto Lippi...visto il disinteresse
Le Eolie "isolate" dalla Siremar (in atto un solo mezzo, la nave veloce "Isola di Stromboli, gira in lungo e in largo per l'arcipelago) passano dalle proteste e dalle proposizioni(inascoltate) alle "provocazioni istituzionali". A prendere l'iniziativa è il sindaco di Santa Marina Salina Massimo Lo Schiavo in una lettera indirizzata al
Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (c.a. del Ministro Sen. Altero Matteoli), al Ministero delle Infrastrutture Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (c.a. Dr. Enrico Puija), Regione Siciliana (c.a. Presidente On. Raffaele Lombardo), Regione Siciliana Assessorato Turismo e Trasporti(c.a. Assessore al Turismo e Trasporti On. Nino Strano),Provincia Regionale di Messina (c.a. del Presidente On. Nanni Ricevuto) e p.c. alla Siremar S.p.a. (c.a. D.G. Dr. Casagrande)
OGGETTO: trasporti marittimi settore Eolie
Preso atto che la Siremar S.p.a. è una delle quattro società regionali, collegate al gruppo Tirrenia S.p.a., che assicura, attualmente, i collegamenti marittimi pubblici con le isole minori siciliane dal 1975;
Preso atto che in questi ultimi anni sono state operate dalla Siremar S.p.a delle scelte di gestione e di dismissione di parte del proprio naviglio alquanto discutibili(vedi vendita navi Vittore Carpaccio e Giovani Bellini) che hanno provocato alle popolazione delle isole minori siciliane, ed eoliane in particolare, enormi disagi e danni economici, e tutto ciò secondo una presunta logica di risparmio economica;
Attestato che la Siremar S.p.a. non ha mai comunicato agli enti locali territoriali interessati dai propri servizi(Regione Siciliana e Comuni Isole minori siciliane), le motivazioni dell’attuazione di tale politica;
Preso atto che è in corso un processo di privatizzazione della Società Tirrenia S.p.a la quale, secondo direttive U.E., deve essere privatizzata per non alterare gli equilibri del libero mercato e della libera concorrenza, attraverso finanziamenti pubblici che la Tirrenia, e di conseguenza le società regionali collegate(Toremar, Caremar, Saremar e Siremar), hanno percepito e continuano a percepire;
Appreso dai mezzi di informazione che nei giorni scorsi il Governo Italiano ha dato il via alla privatizzazione della Società Tirrenia S.p.a., concordando con le Regioni Toscana, Campania-Lazio e Sardegna la cessione delle relative Società di navigazione regionali(Toremar, Caremar e Saremar) alle stesse Regioni, con esclusione della Sicilia e della Siremar, la quale, secondo le ultime notizie, sarà privatizzata in blocco con la Tirrenia S.p.a.;
Constatato che le c.d.”tratte sociali” eoliane risultano essere appetibili ai vettori privati solo ed esclusivamente nei periodi di maggiore affluenza turistica, quindi in estate, diventando insostenibili durante i periodi invernali, che a dire degli stessi vettori privati, non convenienti senza finanziamenti pubblici(come avviene attualmente grazie ai finanziamenti della Regione Siciliana);
Preso atto che i tanto sbandierati Tavoli Tecnici promessi dal Ministro dei Trasporti, On. Matteoli, in occasione della mobilitazione generale eoliana attuata nel gennaio 2009, allorquando i quattro Consigli Comunali Eoliani hanno stilato importanti documenti, con proposte di razionalizzazione dei servizi e sul futuro in generale della stessa Siremar S.p.a, giungendo a riunirsi in seduta permanente a bordo del M/t Lurana, contestualmente alle azioni poste in essere dal Comitato d’agitazione spontaneo formato dai cittadini eoliani, sono stati effimeri nel merito e poi mai più convocati, se non a decisioni già prese;
Ritenuta non più sostenibile la situazione di disagi quotidiani che le popolazioni eoliane affrontano per ribadire e affermare i propri diritti alla Sanità, allo Studio, al Lavoro, tutti garantiti dalla Costituzione Italiana e connessi con l’inscindibile diritto alla mobilità;
Appreso che molti mezzi navali sono in cantiere per lavori ordinari e straordinari, dei quali non si hanno notizie circa la loro durata, entità e rientro in servizio degli stessi mezzi, tra i quali vanno annoverati almeno due navi(Filippo Lippi e Palladio) e altrettanti aliscafi;
In seguito quanto sopra premesso, con la presente si comunica alle SS.LL. la disponibilità del Comune di Santa Marina Salina a voler acquistare il M/t Filippo Lippi e la volontà ad armarlo per l’entrata in servizio nelle Eolie, garantendo un servizio sociale che vada ad integrarsi con ciò che rimane dei servizi offerti dal vettore Siremar.
Tale importante e onerosa scelta si rende necessaria, a costo di vendere parte del patrimonio immobiliare comunale, per sopperire alle mancanze del Governo Nazionale, Regionale e Provinciale, che dovrebbero garantire senza vincolo alcuno, né tantomeno di tipo economico, le esigenze di mobilità delle popolazioni delle isole minori, alla pari dei Cittadini italiani che risiedono sulla terra ferma.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (c.a. del Ministro Sen. Altero Matteoli), al Ministero delle Infrastrutture Direzione Generale per il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (c.a. Dr. Enrico Puija), Regione Siciliana (c.a. Presidente On. Raffaele Lombardo), Regione Siciliana Assessorato Turismo e Trasporti(c.a. Assessore al Turismo e Trasporti On. Nino Strano),Provincia Regionale di Messina (c.a. del Presidente On. Nanni Ricevuto) e p.c. alla Siremar S.p.a. (c.a. D.G. Dr. Casagrande)
OGGETTO: trasporti marittimi settore Eolie
Preso atto che la Siremar S.p.a. è una delle quattro società regionali, collegate al gruppo Tirrenia S.p.a., che assicura, attualmente, i collegamenti marittimi pubblici con le isole minori siciliane dal 1975;
Preso atto che in questi ultimi anni sono state operate dalla Siremar S.p.a delle scelte di gestione e di dismissione di parte del proprio naviglio alquanto discutibili(vedi vendita navi Vittore Carpaccio e Giovani Bellini) che hanno provocato alle popolazione delle isole minori siciliane, ed eoliane in particolare, enormi disagi e danni economici, e tutto ciò secondo una presunta logica di risparmio economica;
Attestato che la Siremar S.p.a. non ha mai comunicato agli enti locali territoriali interessati dai propri servizi(Regione Siciliana e Comuni Isole minori siciliane), le motivazioni dell’attuazione di tale politica;
Preso atto che è in corso un processo di privatizzazione della Società Tirrenia S.p.a la quale, secondo direttive U.E., deve essere privatizzata per non alterare gli equilibri del libero mercato e della libera concorrenza, attraverso finanziamenti pubblici che la Tirrenia, e di conseguenza le società regionali collegate(Toremar, Caremar, Saremar e Siremar), hanno percepito e continuano a percepire;
Appreso dai mezzi di informazione che nei giorni scorsi il Governo Italiano ha dato il via alla privatizzazione della Società Tirrenia S.p.a., concordando con le Regioni Toscana, Campania-Lazio e Sardegna la cessione delle relative Società di navigazione regionali(Toremar, Caremar e Saremar) alle stesse Regioni, con esclusione della Sicilia e della Siremar, la quale, secondo le ultime notizie, sarà privatizzata in blocco con la Tirrenia S.p.a.;
Constatato che le c.d.”tratte sociali” eoliane risultano essere appetibili ai vettori privati solo ed esclusivamente nei periodi di maggiore affluenza turistica, quindi in estate, diventando insostenibili durante i periodi invernali, che a dire degli stessi vettori privati, non convenienti senza finanziamenti pubblici(come avviene attualmente grazie ai finanziamenti della Regione Siciliana);
Preso atto che i tanto sbandierati Tavoli Tecnici promessi dal Ministro dei Trasporti, On. Matteoli, in occasione della mobilitazione generale eoliana attuata nel gennaio 2009, allorquando i quattro Consigli Comunali Eoliani hanno stilato importanti documenti, con proposte di razionalizzazione dei servizi e sul futuro in generale della stessa Siremar S.p.a, giungendo a riunirsi in seduta permanente a bordo del M/t Lurana, contestualmente alle azioni poste in essere dal Comitato d’agitazione spontaneo formato dai cittadini eoliani, sono stati effimeri nel merito e poi mai più convocati, se non a decisioni già prese;
Ritenuta non più sostenibile la situazione di disagi quotidiani che le popolazioni eoliane affrontano per ribadire e affermare i propri diritti alla Sanità, allo Studio, al Lavoro, tutti garantiti dalla Costituzione Italiana e connessi con l’inscindibile diritto alla mobilità;
Appreso che molti mezzi navali sono in cantiere per lavori ordinari e straordinari, dei quali non si hanno notizie circa la loro durata, entità e rientro in servizio degli stessi mezzi, tra i quali vanno annoverati almeno due navi(Filippo Lippi e Palladio) e altrettanti aliscafi;
In seguito quanto sopra premesso, con la presente si comunica alle SS.LL. la disponibilità del Comune di Santa Marina Salina a voler acquistare il M/t Filippo Lippi e la volontà ad armarlo per l’entrata in servizio nelle Eolie, garantendo un servizio sociale che vada ad integrarsi con ciò che rimane dei servizi offerti dal vettore Siremar.
Tale importante e onerosa scelta si rende necessaria, a costo di vendere parte del patrimonio immobiliare comunale, per sopperire alle mancanze del Governo Nazionale, Regionale e Provinciale, che dovrebbero garantire senza vincolo alcuno, né tantomeno di tipo economico, le esigenze di mobilità delle popolazioni delle isole minori, alla pari dei Cittadini italiani che risiedono sulla terra ferma.
Cordiali saluti.
Il Sindaco
Massimo Lo Schiavo
Dalla Regione siciliana
DISTRETTI PRODUTTIVI: SI RIUNISCE LA CONSULTA REGIONALE- Si terrà domani a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale alla cooperazione, la prima riunione della Consulta dei distretti produttivi. La consulta è un organismo di coordinamento e concertazione dei distretti riconosciuti per l’attuazione e il monitoraggio dei patti di sviluppo industriale. Della consulta fanno parte l’assessore al ramo che la presiede, i rappresentanti di tutti i distretti produttivi, il dirigente del dipartimento, il dirigente del servizio e un esperto designato dall’assessore. La consulta potrà esprimere pareri sui patti di sviluppo industriale, sui progetti relativi alle singole linee d’azione dei patti distrettuali e, ove richiesto, sulle modalità di attuazione delle linee d’intervento del Po Fesr 2007 2013
AGRICOLTURA: PROROGATA SCADENZA AIUTI PER MISURA 124 PSR - L’assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste ha concesso una seconda proroga per la presentazione delle domande di accesso agli aiuti previsti dalla misura 124 del Psr Sicilia 2007-2013 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale”.
La scadenza prevista per mercoledì 11 novembre (Gurs 47 del 9 ottobre 2009) è ulteriormente prorogata di 15 giorni: le domande potranno essere inoltrate fino al 26 novembre prossimo.
La misura 124 introduce un sostegno ai progetti di cooperazione per il trasferimento, la verifica e il collaudo dell’innovazione, ed è finalizzata ad accrescere la competitività delle imprese. La dotazione finanziaria a disposizione è di 25 milioni di euro.
Beneficiari del bando sono le associazioni temporanee di scopo (Ats) tra produttori agricoli e produttori forestali, singoli o associati, industrie di trasformazione e commercializzazione, imprese fornitrici di strumenti, tecnologie e servizi all’attività agricola e agroindustriale, soggetti pubblici e privati che operano nel settori della ricerca e della sperimentazione.
AGRICOLTURA: PROROGATA SCADENZA AIUTI PER MISURA 124 PSR - L’assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste ha concesso una seconda proroga per la presentazione delle domande di accesso agli aiuti previsti dalla misura 124 del Psr Sicilia 2007-2013 “Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo, alimentare e forestale”.
La scadenza prevista per mercoledì 11 novembre (Gurs 47 del 9 ottobre 2009) è ulteriormente prorogata di 15 giorni: le domande potranno essere inoltrate fino al 26 novembre prossimo.
La misura 124 introduce un sostegno ai progetti di cooperazione per il trasferimento, la verifica e il collaudo dell’innovazione, ed è finalizzata ad accrescere la competitività delle imprese. La dotazione finanziaria a disposizione è di 25 milioni di euro.
Beneficiari del bando sono le associazioni temporanee di scopo (Ats) tra produttori agricoli e produttori forestali, singoli o associati, industrie di trasformazione e commercializzazione, imprese fornitrici di strumenti, tecnologie e servizi all’attività agricola e agroindustriale, soggetti pubblici e privati che operano nel settori della ricerca e della sperimentazione.
AGRICOLTURA, PRONTO DDL PER LA LOTTA CONTRO PUNTERUOLO ROSSO
L’assessorato regionale all’Agricoltura e Foreste, attraverso il dipartimento Interventi strutturali, guidato da Rosaria Barresi, ha predisposto un disegno di legge per promuovere una “campagna di abbattimento delle palme infestate” dal Punteruolo rosso.
Il ddl, già inoltrato dall’assessore Michele Cimino in giunta di governo per l’approvazione, prevede un contributo forfettario di 200 euro, sui costi di abbattimento e di smaltimento per singola pianta, destinato a chi abbatte gli alberi già malati sia nelle zone di nuova infestazione che in quelle confinanti, dove ormai l’insetto si è insediato.
L’assessore Cimino ha spiegato che “ad oggi, in tutto il territorio regionale, risultano oltre 5.500 palme infestate dall’insetto e non ancora abbattute. E’ necessario limitare la presenza del Punteruolo preservando le aree rimaste indenni e intervenire, sulla base delle competenze dell’assessorato, con un’attività di controllo durante l’estirpazione”.
Potranno beneficiare del contributo gli enti locali e cittadini privati. L’aiuto economico sarà erogato dopo l’abbattimento e lo smaltimento delle piante, previo accertamento degli uffici regionali preposti al controllo. Sarà l’Azienda Foreste demaniali a liquidare direttamente le ditte accreditate allo svolgimento degli interventi dal servizio Fitosanitario della Regione e i comuni, qualora l’estirpazione venga fatta con mezzi e personale propri.
Il ddl, già inoltrato dall’assessore Michele Cimino in giunta di governo per l’approvazione, prevede un contributo forfettario di 200 euro, sui costi di abbattimento e di smaltimento per singola pianta, destinato a chi abbatte gli alberi già malati sia nelle zone di nuova infestazione che in quelle confinanti, dove ormai l’insetto si è insediato.
L’assessore Cimino ha spiegato che “ad oggi, in tutto il territorio regionale, risultano oltre 5.500 palme infestate dall’insetto e non ancora abbattute. E’ necessario limitare la presenza del Punteruolo preservando le aree rimaste indenni e intervenire, sulla base delle competenze dell’assessorato, con un’attività di controllo durante l’estirpazione”.
Potranno beneficiare del contributo gli enti locali e cittadini privati. L’aiuto economico sarà erogato dopo l’abbattimento e lo smaltimento delle piante, previo accertamento degli uffici regionali preposti al controllo. Sarà l’Azienda Foreste demaniali a liquidare direttamente le ditte accreditate allo svolgimento degli interventi dal servizio Fitosanitario della Regione e i comuni, qualora l’estirpazione venga fatta con mezzi e personale propri.
Salina: Iscrizioni al Torneo "Trofeo Vincenzo Pittorino"
Aperte le iscrizioni per la seconda edizione del Torneo di Calcio a Cinque “Trofeo Vincenzo Pittorino”.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Comune di S. Marina Salina e organizzata dall’Assessore allo Sport Luigi Follone (nella foto), è animata dal desiderio di tutti i giovani dell’Isola di voler ancora una volta commemorare il ricordo dell’amico Vincenzo Pittorino, u n ragazzo di Salina scomparso tragicamente nel 2008. L’idea di dedicare un’iniziativa sportiva per questo proposito è nata soprattutto considerando la grande passione per lo sport che Vincenzo possedeva.
La prima edizione del Torneo, svoltasi tra Dicembre e Gennaio 2008, ha registrato una grande partecipazione di giovani e ha visto contendersi il Trofeo ben dieci squadre. L’ambito premio è stato alla fine vinto da una squadra di S. Marina Salina la “Saleçao” capitanata da Davide Osvaldo.
L’edizione di quest’anno, aperta alle categoria under16 e over16, si annuncia ancora più avvincente grazie alla disponibilità offerta da diverse ditte dell’Isola per la sponsorizzazione di una propria squadra.
L’Assessore Luigi Follone, augurandosi che l’iniziativa possa interessare la partecipazione anche di altre squadre delle Isole Eolie, ha espresso grande soddisfazione per il successo che sta accompagnano questo evento e in particolar modo per la sportività e la sana competizione che i giocatori hanno mostrato durante i vari match, sinonimo, questo, di grande civiltà e responsabilità che dovrebbe essere comune ad ogni tipi di competizione sportiva.
Si rende noto a tutti gli interessati che i moduli di iscrizione e il regolamento del Torneo si possono scaricare direttamente dal sito Istituzionale del Comune di S. Marina Salina alla voce “News”: www.comune.santa-marina-salina.me.it/.
I termini per la presentazione delle richieste di partecipazione scadono il 20 Novembre.
L’iniziativa, fortemente voluta dal Comune di S. Marina Salina e organizzata dall’Assessore allo Sport Luigi Follone (nella foto), è animata dal desiderio di tutti i giovani dell’Isola di voler ancora una volta commemorare il ricordo dell’amico Vincenzo Pittorino, u n ragazzo di Salina scomparso tragicamente nel 2008. L’idea di dedicare un’iniziativa sportiva per questo proposito è nata soprattutto considerando la grande passione per lo sport che Vincenzo possedeva.
La prima edizione del Torneo, svoltasi tra Dicembre e Gennaio 2008, ha registrato una grande partecipazione di giovani e ha visto contendersi il Trofeo ben dieci squadre. L’ambito premio è stato alla fine vinto da una squadra di S. Marina Salina la “Saleçao” capitanata da Davide Osvaldo.
L’edizione di quest’anno, aperta alle categoria under16 e over16, si annuncia ancora più avvincente grazie alla disponibilità offerta da diverse ditte dell’Isola per la sponsorizzazione di una propria squadra.
L’Assessore Luigi Follone, augurandosi che l’iniziativa possa interessare la partecipazione anche di altre squadre delle Isole Eolie, ha espresso grande soddisfazione per il successo che sta accompagnano questo evento e in particolar modo per la sportività e la sana competizione che i giocatori hanno mostrato durante i vari match, sinonimo, questo, di grande civiltà e responsabilità che dovrebbe essere comune ad ogni tipi di competizione sportiva.
Si rende noto a tutti gli interessati che i moduli di iscrizione e il regolamento del Torneo si possono scaricare direttamente dal sito Istituzionale del Comune di S. Marina Salina alla voce “News”: www.comune.santa-marina-salina.me.it/.
I termini per la presentazione delle richieste di partecipazione scadono il 20 Novembre.
Acquacalda: A fuoco un capanno per gli attrezzi
Un capanno destinato a deposito di attrezzi e legname è stato distrutto dalle fiamme, di probabile origine dolosa, la notte scorsa in località Acquacalda a Lipari. La struttura era di proprietà del signor Giovanni (Job) Musicò. Sul posto, dopo l'allarme lanciato dagli abitanti della zona, sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Lipari. Si parla di danni per oltre 4 mila euro.
Judo. Soddisfacenti risultati per gli eoliani "Alle pendici dell'Etna"
Soddisfacenti risultati per gli atleti dello Sporting Club Judo Lipari nel "Torneo alle pendici dell'Etna".
Ha conseguito il primo posto Federica Finocchiaro, un terzo posto Cassandra Finocchiaro, terzo posto anche per Alessandro Vitagliana che riprende a gareggiare dopo un breve periodo di pausa e che dimostra di non avere perso la grinta. Solo un settimo posto, invece, per Mattia Pongolini.
La competizione dei piccoli judoka ha dato alla società molta soddisfazione, grazie alle belle prestazioni di tutti, sia degli " esperti" che dei bambini alla prima gara.
Grande tifo dei familiari che hanno avuto il piacere di accompagnare i loro piccoli in gara e li hanno visti in un contesto diverso e " battaglieri sul campo".
Per i pre agonisti non viene stilata classifica ma vengono premiati tutti i partecipanti.
Ha conseguito il primo posto Federica Finocchiaro, un terzo posto Cassandra Finocchiaro, terzo posto anche per Alessandro Vitagliana che riprende a gareggiare dopo un breve periodo di pausa e che dimostra di non avere perso la grinta. Solo un settimo posto, invece, per Mattia Pongolini.
La competizione dei piccoli judoka ha dato alla società molta soddisfazione, grazie alle belle prestazioni di tutti, sia degli " esperti" che dei bambini alla prima gara.
Grande tifo dei familiari che hanno avuto il piacere di accompagnare i loro piccoli in gara e li hanno visti in un contesto diverso e " battaglieri sul campo".
Per i pre agonisti non viene stilata classifica ma vengono premiati tutti i partecipanti.
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter
L'Istituto comprensivo assente alla messa del 4 novembre
La preside: «Attacco ingiusto impossibile chiudere la scuola»
Michele Merenda
SALINA
Pochi giorni fa don Benedetto Nicotra, parroco da quasi un anno del comune di Leni, aveva apertamente definito uno scandalo la mancata presenza dei ragazzi dell'Istituto comprensivo "Isole Salina" alla messa celebrata nel Santuario di Valdichiesa per la ricorrenza del 4 novembre.
Il duro attacco era rivolto a Mirella Fanti, direttrice scolastica dell'istituto. Dopo aver affermato che avrebbe regalato alla dirigente una zucca e che avrebbe pregato per lei, com'era facile immaginare non è tardata ad arrivare la risposta del dirigente scolastico.
«Trovo molto ingiusto l'attacco di don Benedetto nei miei confronti – ha dichiarato la direttrice – e totalmente inopportuno lo spirito di crociata che anima le sue parole. Evidentemente non mi conosce bene e non sa che nutro un profondo rispetto per la tradizione cristiana e per lo spirito religioso presente nelle isole Eolie. Tanto che – ha ricordato la dirigente – mi sono adoperata per fare l'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole dipendenti dal mio Istituto celebrando una messa su tutte le isole, in stretta collaborazione con il Vicario di Salina, padre Alessandro, con padre Luciano di Stromboli e con padre Lorenzo di Filicudi. Forse don Benedetto non ricorda che quel giorno a Valdichiesa era presente anche lui insieme a tutti i sindaci, docenti e studenti di Salina. In ogni caso – ha continuato Mirella Fanti – ricordo che tutte le attività che si svolgono in orario scolastico devono essere programmate, approvate dagli organi collegiali e organizzate dai docenti. Nel caso specifico vorrei sottolineare che un'ordinanza del Prefetto prescriveva che le celebrazioni del 4 novembre (sia religiose che civili) si svolgessero domenica 8 novembre. Inoltre, secondo l'ordinamento scolastico, la partecipazione a funzioni religiose si deve svolgere al di fuori dell'orario delle lezioni. E infine non abbiamo ricevuto nessun invito ufficiale da parte della parrocchia di Leni. Anch'io sono qui da poco più di un anno – ci ha tenuto a puntualizzare la dirigente – e ho cercato di portare da Roma e dalla mia esperienza maturata anche all'estero lo spirito e i valori della tolleranza, della convivenza pacifica e del dialogo. Perciò, visto che padre Benedetto mi vuole regalare una zucca, in cambio gli regalerò un telefono. Per quanto riguarda le preghiere per me, gli consiglio di riservare un'attività tanto seria a cose ben più gravi quali la lotta alla fame, alla povertà, alla violenza, alla guerra, agli abusi di tutti i generi di cui purtroppo le nostre cronache sono piene. Inoltre – ha concluso la direttrice d'istituto – le sue preghiere per le recite di Natale sarebbero sprecate, perché, evidentemente lui non lo sa, già dall'anno passato ho assistito con grande gioia alle rappresentazioni natalizie delle scuole, che si sono svolte anche a Leni».
La preside: «Attacco ingiusto impossibile chiudere la scuola»
Michele Merenda
SALINA
Pochi giorni fa don Benedetto Nicotra, parroco da quasi un anno del comune di Leni, aveva apertamente definito uno scandalo la mancata presenza dei ragazzi dell'Istituto comprensivo "Isole Salina" alla messa celebrata nel Santuario di Valdichiesa per la ricorrenza del 4 novembre.
Il duro attacco era rivolto a Mirella Fanti, direttrice scolastica dell'istituto. Dopo aver affermato che avrebbe regalato alla dirigente una zucca e che avrebbe pregato per lei, com'era facile immaginare non è tardata ad arrivare la risposta del dirigente scolastico.
«Trovo molto ingiusto l'attacco di don Benedetto nei miei confronti – ha dichiarato la direttrice – e totalmente inopportuno lo spirito di crociata che anima le sue parole. Evidentemente non mi conosce bene e non sa che nutro un profondo rispetto per la tradizione cristiana e per lo spirito religioso presente nelle isole Eolie. Tanto che – ha ricordato la dirigente – mi sono adoperata per fare l'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole dipendenti dal mio Istituto celebrando una messa su tutte le isole, in stretta collaborazione con il Vicario di Salina, padre Alessandro, con padre Luciano di Stromboli e con padre Lorenzo di Filicudi. Forse don Benedetto non ricorda che quel giorno a Valdichiesa era presente anche lui insieme a tutti i sindaci, docenti e studenti di Salina. In ogni caso – ha continuato Mirella Fanti – ricordo che tutte le attività che si svolgono in orario scolastico devono essere programmate, approvate dagli organi collegiali e organizzate dai docenti. Nel caso specifico vorrei sottolineare che un'ordinanza del Prefetto prescriveva che le celebrazioni del 4 novembre (sia religiose che civili) si svolgessero domenica 8 novembre. Inoltre, secondo l'ordinamento scolastico, la partecipazione a funzioni religiose si deve svolgere al di fuori dell'orario delle lezioni. E infine non abbiamo ricevuto nessun invito ufficiale da parte della parrocchia di Leni. Anch'io sono qui da poco più di un anno – ci ha tenuto a puntualizzare la dirigente – e ho cercato di portare da Roma e dalla mia esperienza maturata anche all'estero lo spirito e i valori della tolleranza, della convivenza pacifica e del dialogo. Perciò, visto che padre Benedetto mi vuole regalare una zucca, in cambio gli regalerò un telefono. Per quanto riguarda le preghiere per me, gli consiglio di riservare un'attività tanto seria a cose ben più gravi quali la lotta alla fame, alla povertà, alla violenza, alla guerra, agli abusi di tutti i generi di cui purtroppo le nostre cronache sono piene. Inoltre – ha concluso la direttrice d'istituto – le sue preghiere per le recite di Natale sarebbero sprecate, perché, evidentemente lui non lo sa, già dall'anno passato ho assistito con grande gioia alle rappresentazioni natalizie delle scuole, che si sono svolte anche a Leni».
Privatizzazione Tirrenia/Siremar: insidie ed opportunità
(Christian Del Bono- Presidente Federalberghi Eolie) Nelle prossime settimane saranno stabiliti i contorni della vicenda Tirrenia. Questa, vede il Governo, alcune Regioni e la Comunità Europea impegnati a definire un processo di liberalizzazione che, da una parte, dovrà garantire le legittime aspirazioni delle popolazioni insulari e dei lavoratori delle società di navigazione, dall´altra dovrà assicurare che vengano rispettate le leggi della libera concorrenza.
Non volendo soffermarsi oltre sui motivi che hanno finalmente portato a quello scorporo che nella fase iniziale appariva ad alcuni come un´ insensatezza e non potendo neppure, dato l´ormai irreversibile stato di avanzamento del processo, entrare nel merito dell´opportunità di far coincidere necessariamente il concetto di liberalizzazione con quello di privatizzazione, abbiamo comunque il dovere e l´esigenza di chiedere la massima attenzione nel definire le convenzioni che saranno oggetto dei prossimi bandi di gara.
Per ciò che attiene alle consociate Caremar, Saremar e Toremar, le procedure di evidenza pubblica per l´affidamento dei servizi sarà espletato dalle regioni Campania (in accordo con la Regione Lazio), Sardegna e Toscana. Nel caso di Tirrenia (scorporata dalle consociate) e della Sicilia, visto che questa è regione a statuto speciale e che, soprattutto, non sembra essere riuscita a trovare un accordo soddisfacente con il Governo, il bando sarà invece emesso da Fintecna.
In questa fase, si presentano, dunque, una serie di insidie che appaiono tanto più rilevanti quante sono le tratte sociali che ciascuna gara dovrà assegnare. Sono, infatti, del tutto insufficienti i € 184,94 milioni di euro annui (ne mancano circa 45) previsti dal Governo per garantire gli attuali assetti ufficiali, soprattutto alla luce del fatto che tale somma sembra essere addirittura fissa nel corso degli anni. Nel caso di Siremar, ad esempio, si tratta di un importo pari a circa 55 milioni di euro, con un taglio previsto di circa 15.
Il Governatore Lombardo conferma che la Regione Sicilia sarebbe interessata ad acquisire Siremar e Tirrenia. Tale ipotesi necessita però di essere corroborata da linee di finanziamento ben precise a breve, medio e lungo termine che devono far fronte, non solo, alle somme mancanti ma soprattutto alle esigenze di rinnovo di un naviglio, troppo spesso inadeguato, e di adeguamento di infrastrutture portuali che in molti casi, anche in presenza di semplice risacca, non consentono ai comandanti di operare in sicurezza, facendo così saltare diverse corse. Il sistema trasporti, in quanto tale, va visto nella sua interezza e complessità.
In questa fase, partecipando alla stesura dei capitolati tecnici delle nuove convenzioni, abbiamo l´opportunità di razionalizzare i servizi: prevedendo l´utilizzo di mezzi più adatti alle linee da coprire nei diversi periodi dell´anno; tenendo in considerazione la stagionalità della domanda; ottenendo una migliore integrazione con i servizi forniti dalle altre compagnie di navigazione (beneficiarie e non di contributi regionali); andando a ridisegnare gli itinerari orari in base alle reali esigenze di servizio e in funzione dei collegamenti terrestri e aerei esistenti.
È fondamentale un´azione sinergica e matura tra tutti gli stakeholders se si vuole trasformare la tragedia Tirrenia in un´opportunità e ottenere quelli che poi sono i reali obiettivi Comunitari: razionalizzazione e miglioramento dei servizi attraverso l´abbattimento delle barriere di mercato che frenano e distorcono la concorrenza.
Christian Del Bono
Non volendo soffermarsi oltre sui motivi che hanno finalmente portato a quello scorporo che nella fase iniziale appariva ad alcuni come un´ insensatezza e non potendo neppure, dato l´ormai irreversibile stato di avanzamento del processo, entrare nel merito dell´opportunità di far coincidere necessariamente il concetto di liberalizzazione con quello di privatizzazione, abbiamo comunque il dovere e l´esigenza di chiedere la massima attenzione nel definire le convenzioni che saranno oggetto dei prossimi bandi di gara.
Per ciò che attiene alle consociate Caremar, Saremar e Toremar, le procedure di evidenza pubblica per l´affidamento dei servizi sarà espletato dalle regioni Campania (in accordo con la Regione Lazio), Sardegna e Toscana. Nel caso di Tirrenia (scorporata dalle consociate) e della Sicilia, visto che questa è regione a statuto speciale e che, soprattutto, non sembra essere riuscita a trovare un accordo soddisfacente con il Governo, il bando sarà invece emesso da Fintecna.
In questa fase, si presentano, dunque, una serie di insidie che appaiono tanto più rilevanti quante sono le tratte sociali che ciascuna gara dovrà assegnare. Sono, infatti, del tutto insufficienti i € 184,94 milioni di euro annui (ne mancano circa 45) previsti dal Governo per garantire gli attuali assetti ufficiali, soprattutto alla luce del fatto che tale somma sembra essere addirittura fissa nel corso degli anni. Nel caso di Siremar, ad esempio, si tratta di un importo pari a circa 55 milioni di euro, con un taglio previsto di circa 15.
Il Governatore Lombardo conferma che la Regione Sicilia sarebbe interessata ad acquisire Siremar e Tirrenia. Tale ipotesi necessita però di essere corroborata da linee di finanziamento ben precise a breve, medio e lungo termine che devono far fronte, non solo, alle somme mancanti ma soprattutto alle esigenze di rinnovo di un naviglio, troppo spesso inadeguato, e di adeguamento di infrastrutture portuali che in molti casi, anche in presenza di semplice risacca, non consentono ai comandanti di operare in sicurezza, facendo così saltare diverse corse. Il sistema trasporti, in quanto tale, va visto nella sua interezza e complessità.
In questa fase, partecipando alla stesura dei capitolati tecnici delle nuove convenzioni, abbiamo l´opportunità di razionalizzare i servizi: prevedendo l´utilizzo di mezzi più adatti alle linee da coprire nei diversi periodi dell´anno; tenendo in considerazione la stagionalità della domanda; ottenendo una migliore integrazione con i servizi forniti dalle altre compagnie di navigazione (beneficiarie e non di contributi regionali); andando a ridisegnare gli itinerari orari in base alle reali esigenze di servizio e in funzione dei collegamenti terrestri e aerei esistenti.
È fondamentale un´azione sinergica e matura tra tutti gli stakeholders se si vuole trasformare la tragedia Tirrenia in un´opportunità e ottenere quelli che poi sono i reali obiettivi Comunitari: razionalizzazione e miglioramento dei servizi attraverso l´abbattimento delle barriere di mercato che frenano e distorcono la concorrenza.
Christian Del Bono
Calcio. Prima Categoria. E' stradominio Ciappazzi. La Ludica Lipari rientra in zona play off
Ottava giornata PRIMA CATEGORIA GIRONE C
Sinagra - Oliveri 1 - 0
Rodì M - S. Stefano 5 - 2
Alcara - Finale 0 - 4
Ciappazzi - Gioiosa 3 - 2
Ludica Lipari - Aluntina 3 - 2
Mistretta - S. Agata 3 - 1
Rocca Capr. - Sacro Cuore 1 - 0
Prosegue in testa la corsa solitaria della Ciappazzi che arriva a quota 22. A quindici punti il Finale e il Mistretta. Rientra in zona play-off la Ludica che, con 10 punti ed una gara da recuperare, si trova al 6° posto.
L' ARTICOLO DELLA LUDICA SULLA GAZZETTA DEL SUD DI OGGI
Il Lipari prima vola e poi soffre È Lo Schiavo a piegare l'Aluntina
Lipari 3 Aluntina 2
Marcatori: 25' Manfrè, 27' Giunta A, 41' aut. Mazzeo, 49' Monastra S., 70' Lo Schiavo.
Lipari: Billè, Marino, Mazzeo, Currò, Caruso, Fonti, Giunta R., Giunta A., Licari (69' Mirabito), Manfrè (80' Coluzzi) Li Donni E. (50' Lo Schiavo). Aluntina: Russo, Monastra S., Monici, Scuderi (53' Monastra D.), Mazzeo, Collura, Castrovinci (81' Monici E.), Pedalà, Provenzale, Scorza, Dottore G. (72' Dottore N.).
Arbitro: Raffiti di Lipari.
Lipari. Vittoria doveva essere per la Ludica Lipari e cosi è stato. Ma gli eoliani, dopo aver rischiato di dilagare nel primo tempo, nei secondi 45 hanno incredibilmente tirato i remi in barca, lasciando l'iniziativa agli ospiti e rischiando oltre il dovuto. La gara ha visto i padroni di casa allenati da Fulvio Caruso partire a spron battuto e già all'11' si deve registrare la prima occasione da rete con capitan Currà che di testa colpisce l'incrocio dei pali. Le occasioni fioccano e, dopo un tiro di Caruso che esce di poco, gli eoliani passano. La rete porta la firma di Manfrè lesto a mettere alle spalle di Russo un pallone servitogli da Mazzeo. Due minuti dopo con un tiro dai trenta metri è Antonello Giunta a portare ancora avanti i padroni di casa. La Ludica spreca il colpo del k.o. con Renzo Giunta, che si fa ipnotizzare dal portiere, e gli ospiti provano a rientrare in partita. Dopo un bell'intervento di Billè, che salva la sua porta, l'Aluntina riesce ad accorciare le distanze con una sfortunata autorete di Mazzeo al 41'. Al rientro in campo, la Ludica si trasforma in negativo e, per almeno 20 minuti, lascia l'iniziativa agli ospiti. Dopo un doppio decisivo intervento di Billè, l'Aluntina agguanta il pari al 49' con un tiro in mischia di Monastra S. Sul Monteleone cala il gelo e il duo tecnico Caruso-Li Castro mette in campo il bomber Lo Schiavo. Che al 70', con un tiro dal limite, chiude i conti di una gara che poteva finire con una goleada ma che si è rischiato di compromettere. Nel finale i ragazzi del presidente Cirino gestiscono la gara, tentando di colpire in contropiede. Buono l'arbitraggio del giovanissimo esordiente liparese Marco Raffiti, chiamato a sostituire il direttore di gara designato, rimasto bloccato a Milazzo.
Salvatore Sarpi
Sinagra - Oliveri 1 - 0
Rodì M - S. Stefano 5 - 2
Alcara - Finale 0 - 4
Ciappazzi - Gioiosa 3 - 2
Ludica Lipari - Aluntina 3 - 2
Mistretta - S. Agata 3 - 1
Rocca Capr. - Sacro Cuore 1 - 0
Prosegue in testa la corsa solitaria della Ciappazzi che arriva a quota 22. A quindici punti il Finale e il Mistretta. Rientra in zona play-off la Ludica che, con 10 punti ed una gara da recuperare, si trova al 6° posto.
L' ARTICOLO DELLA LUDICA SULLA GAZZETTA DEL SUD DI OGGI
Il Lipari prima vola e poi soffre È Lo Schiavo a piegare l'Aluntina
Lipari 3 Aluntina 2
Marcatori: 25' Manfrè, 27' Giunta A, 41' aut. Mazzeo, 49' Monastra S., 70' Lo Schiavo.
Lipari: Billè, Marino, Mazzeo, Currò, Caruso, Fonti, Giunta R., Giunta A., Licari (69' Mirabito), Manfrè (80' Coluzzi) Li Donni E. (50' Lo Schiavo). Aluntina: Russo, Monastra S., Monici, Scuderi (53' Monastra D.), Mazzeo, Collura, Castrovinci (81' Monici E.), Pedalà, Provenzale, Scorza, Dottore G. (72' Dottore N.).
Arbitro: Raffiti di Lipari.
Lipari. Vittoria doveva essere per la Ludica Lipari e cosi è stato. Ma gli eoliani, dopo aver rischiato di dilagare nel primo tempo, nei secondi 45 hanno incredibilmente tirato i remi in barca, lasciando l'iniziativa agli ospiti e rischiando oltre il dovuto. La gara ha visto i padroni di casa allenati da Fulvio Caruso partire a spron battuto e già all'11' si deve registrare la prima occasione da rete con capitan Currà che di testa colpisce l'incrocio dei pali. Le occasioni fioccano e, dopo un tiro di Caruso che esce di poco, gli eoliani passano. La rete porta la firma di Manfrè lesto a mettere alle spalle di Russo un pallone servitogli da Mazzeo. Due minuti dopo con un tiro dai trenta metri è Antonello Giunta a portare ancora avanti i padroni di casa. La Ludica spreca il colpo del k.o. con Renzo Giunta, che si fa ipnotizzare dal portiere, e gli ospiti provano a rientrare in partita. Dopo un bell'intervento di Billè, che salva la sua porta, l'Aluntina riesce ad accorciare le distanze con una sfortunata autorete di Mazzeo al 41'. Al rientro in campo, la Ludica si trasforma in negativo e, per almeno 20 minuti, lascia l'iniziativa agli ospiti. Dopo un doppio decisivo intervento di Billè, l'Aluntina agguanta il pari al 49' con un tiro in mischia di Monastra S. Sul Monteleone cala il gelo e il duo tecnico Caruso-Li Castro mette in campo il bomber Lo Schiavo. Che al 70', con un tiro dal limite, chiude i conti di una gara che poteva finire con una goleada ma che si è rischiato di compromettere. Nel finale i ragazzi del presidente Cirino gestiscono la gara, tentando di colpire in contropiede. Buono l'arbitraggio del giovanissimo esordiente liparese Marco Raffiti, chiamato a sostituire il direttore di gara designato, rimasto bloccato a Milazzo.
Salvatore Sarpi
domenica 8 novembre 2009
Calcio. Terza Categoria. Vincono Stromboli e Malfa. Cade il Canneto
I risultati di oggi delle eoliane in terza categoria
Stromboli - Peloro 3-1
Robur - Canneto 2-0
Venetico - Malfa 1-3
Filicudi - Messina S. = n.d.
In testa alla classifica il Contesse con 10 punti che ha approfittato, seppure parzialmente, della sconfitta della Peloro a Stromboli.
Stromboli - Peloro 3-1
Robur - Canneto 2-0
Venetico - Malfa 1-3
Filicudi - Messina S. = n.d.
In testa alla classifica il Contesse con 10 punti che ha approfittato, seppure parzialmente, della sconfitta della Peloro a Stromboli.
Lipari: L'intervento del sindaco Bruno nella "Giornata dell'unità nazionale e delle Forze Armate"
Prima di deporre le due corone d'alloro ai monumenti che a piazza Mazzini di Lipari ricordano i caduti eoliani il sindaco di Lipari è intervenuto parlando di questa celebrazione e non solo.
Vista la pioggia battente, poi per fortuna cessata, il discorso lo ha tenuto nell'atrio di quello che è stato e tornerà ad essere il Palazzo municipale. IL VIDEO:
Vista la pioggia battente, poi per fortuna cessata, il discorso lo ha tenuto nell'atrio di quello che è stato e tornerà ad essere il Palazzo municipale. IL VIDEO:
Violenta esplosione dello Stromboli avvertita anche a Ginostra. Tutto è rientrato nella normalità
Oggi alle 13.30 una violenta esplosione dello Stromboli, accompagnata da un forte boato, che è stato avvertito in tutta l'isola, frazione di Ginostra compresa, ha fatto sobbalzare gli abitanti. L'esplosione è stata seguita da un'onda d'urto e da un breve lancio di massi e lapilli nella zona alta dell'isola. Non vi sono stati né feriti né danni. Secondo gli esperti si è trattato di un'esplosione isolata e tutto è subito rientrato nella normalità.
Calcio. Ludica Lipari "double face" vittoriosa sull'Aluntina.
Vittoria casalinga per 3 a 2 (2 a 1) per la Ludica Lipari che affrontava al Monteleone l'Aluntina nel torneo di prima categoria.
E' stata una gara dai due volti con i padroni di casa che hanno letteralmente dominato nei primi 45 minuti, concedendosi qualche pausa di troppo nel secondo tempo. Al punto che gli ospiti si sono fatti alquanto pericolosi con Billè che, sul 2a 1, ha dovuto metterci per ben due volte una pezza.
Le reti degli eoliani sono state messe a segno da Manfrè, A. Giunta e Lo Schiavo. All'11° del primo tempo capitan Currò, con un colpo di testa susseguente a calcio d'angolo, ha colpito l'incrocio dei pali.
Buono l'arbitraggio del giovanissimo liparese Marco Raffiti, esordiente in prima categoria e chiamato a sostituire il direttore di gara designato, rimasto bloccato a Milazzo.
Ieri si erano giocati due anticipi. Questi i risultati: Sinagra - Oliveri 1 a 0
Rodì M - S. Stefano 5 a 2
A Lipari per quanto riguarda la terza categoria non si è giocato l'incontro tra Filicudi e Messina Sud. I padroni di casa (il Filicudi gioca a Lipari) non sono riusciti a raggiungere l'isola a causa delle avverse condizioni meteomarine.
E' stata una gara dai due volti con i padroni di casa che hanno letteralmente dominato nei primi 45 minuti, concedendosi qualche pausa di troppo nel secondo tempo. Al punto che gli ospiti si sono fatti alquanto pericolosi con Billè che, sul 2a 1, ha dovuto metterci per ben due volte una pezza.
Le reti degli eoliani sono state messe a segno da Manfrè, A. Giunta e Lo Schiavo. All'11° del primo tempo capitan Currò, con un colpo di testa susseguente a calcio d'angolo, ha colpito l'incrocio dei pali.
Buono l'arbitraggio del giovanissimo liparese Marco Raffiti, esordiente in prima categoria e chiamato a sostituire il direttore di gara designato, rimasto bloccato a Milazzo.
Ieri si erano giocati due anticipi. Questi i risultati: Sinagra - Oliveri 1 a 0
Rodì M - S. Stefano 5 a 2
A Lipari per quanto riguarda la terza categoria non si è giocato l'incontro tra Filicudi e Messina Sud. I padroni di casa (il Filicudi gioca a Lipari) non sono riusciti a raggiungere l'isola a causa delle avverse condizioni meteomarine.
Lipari celebra la "giornata dell'unità nazionale e delle Forze Armate"
Si sono svolte a Lipari oggi, 7novembre, le celebrazioni relative al 4 novembre, giornata dell'unità nazionale e delle Forze Armate. Lo slittamento delle cerimonie di commemorazione si è avuto su disposizione della Prefettura di Messina. A Lipari una cerimonia, seguita dalla Santa Messa, si è tenuta di buon'ora a Canneto. Vi hanno preso parte, tra gli altri, oltre alla rappresentanza delle forze armate il sindaco Mariano Bruno, l'assessore Corrado Giannò e i consiglieri Francesco Megna e Gesuele Fonti. A Lipari si è tenuta la Santa Messa nella chiesa di San Pietro, alla quale hanno presenziato, oltre ai massimi esponenti locali delle autorità militari, gli assessori Giulio China e Mimma Sparacino e il consigliere Rosaria Corda. Un corteo, al quale si è aggregato il sindaco Bruno, proveniente da Canneto, ha poi raggiunto piazza Mazzini dove, accompagnate dal suono della banda "Città di Lipari" sono state deposte due corone d'alloro. Prima della cerimonia il sindaco di Lipari è intervenuto ricordando l'importanza di tale giornata inserendola in un contesto più ampio riferito alla pace. Una nota stonata: la totale assenza di giovani e meno giovani
Il video della cerimonia di Lipari centro:
Il video della cerimonia di Lipari centro:
PD Sicilia, Lupo nuovo segretario regionale
Il nuovo segretario del Partito democratico in Sicilia è Giuseppe Lupo, deputato regionale ed ex segretario della Cisl di Palermo. Lupo, esponente della mozione Franceschini, è stato eletto al termine dell’assemblea regionale che si è svolta questa mattina. Ha ottenuto 122 voti su 123 votanti: uno è andato al senatore Giuseppe Lumia, l'altro candidato al ballottaggio, che però aveva abbandonato per protesta i lavori.
Dei 180 delegati (71 della mozione Franceschini, 53 della Bersani e 53 di Lumia, candidato autonomo) erano presenti 175, prima che i sostenitori di Lumia abbandonassero i lavori. I delegati della mozione Bersani, già all'indomani delle primarie, avevano dichiarato di sostenere la candidatura di Lupo.
Il neo segretario, subito dopo la proclamazione, ha chiesto al capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici (esponente della mozione Lumia), di rimettere il mandato a disposizione del partito "come è stato fatto nel parlamento nazionale.
Tutti – ha proseguito Lupo - dobbiamo metterci in discussione per aprirci a un confronto autentico con tutto il territorio". Il segretario, in precedenza, aveva precisato che "all'interno del partito non ci siano nemici", ma che "i nemici siano Lombardo e Berlusconi"
Dei 180 delegati (71 della mozione Franceschini, 53 della Bersani e 53 di Lumia, candidato autonomo) erano presenti 175, prima che i sostenitori di Lumia abbandonassero i lavori. I delegati della mozione Bersani, già all'indomani delle primarie, avevano dichiarato di sostenere la candidatura di Lupo.
Il neo segretario, subito dopo la proclamazione, ha chiesto al capogruppo del Pd all'Assemblea regionale, Antonello Cracolici (esponente della mozione Lumia), di rimettere il mandato a disposizione del partito "come è stato fatto nel parlamento nazionale.
Tutti – ha proseguito Lupo - dobbiamo metterci in discussione per aprirci a un confronto autentico con tutto il territorio". Il segretario, in precedenza, aveva precisato che "all'interno del partito non ci siano nemici", ma che "i nemici siano Lombardo e Berlusconi"
Corsi e ricorsi (di Franco Cavallaro)
Riceviamo e pubblichiamo:
Recentemente al convegno dei giovani imprenditori a Capri, il Ministro Tremonti ha proposto la trasformazione del FAS da diviso per le singole regione ad un unico contenitore da cui attingere per finanziare progetti per lo sviluppo del Sud.
In tal modo secondo Tremonti si evita il rischio di frammentazione della spesa e si costringono le regioni ad abbandonare derive isolazionistiche e a definire al contrario strategie integrate e convergenti . La motivazione va ricercata nel fatto che la presenza limitata di reti e collegamenti tra le imprese e le comunità locali del sud finisce con creare ulteriore ritardo di sviluppo e emarginazione. Ma quali sono le possibili sinergie e come ciò potrebbe concretamente attuarsi?
Un esempio che a suo tempo ha costituito una innovazione è quello delle nostre comunità insulari. Infatti a metà degli anni 90 grazie all'intuizione di alcuni amministratori locali l'associazione nazionale dei comuni delle isole minori (ANCIM) avviò un percorso di trasformazione da contenitore formale di rappresentanze dei municipi, a vero e proprio soggetto politico locale e assunse in poco tempo il ruolo di interlocutore delle istituzioni regionali, nazionali e europee.
La presenza di problematiche comuni ma anche la disponibilità di risorse naturali e umane utilizzabili fornì materiale per l'elaborazione di documenti politico-programmatico che in breve tempo si trasformarono in finanziamenti di specifiche azioni. L'innovazione dell'esperienza consisteva nel aver posto come base della strategia di sviluppo la consapevolezza che solo insieme le isole (in rete) avrebbero potuto costruire una delle tante identità produttive del nostro paese meritando con ciò ascolto e attenzione.
In conseguenza di ciò mentre nel resto del territorio italiano si assisteva a programmi regionali di sviluppo ,spesso slegati tra di loro e non convergenti, le isole minori italiane e sopratutto quelle del mezzogiorno,elaboravano una strategia integrata per il turismo sostenibile e partecipavano alla distribuzione dei finanziamenti pubblici in modo unitario.
Il primo accordo quadro di programma interregionale nasceva proprio con la consapevolezza che le piccole isole non erano un problema per le regioni ma un'opportunità di sviluppo per tutto il mezzogiorno e per il paese !!!
Pertanto per due cicli di programmazione europea (14 anni) le isole siciliane e quindi anche le isole eolie ,che in questa vicenda giocarono un ruolo di leader, hanno beneficiato di finanziamenti specifici per il turismo sostenibile che nel concreto si sono tradotti in realizzazione di circuiti archeologici, in musei , in percorsi panoramici e che hanno permesso alle comunità locali di riappropriarsi di contenitori dismessi destinandoli ad attività funzionali al turismo. Un esempio è la realizzazione dell'auditorium dell'Immacolata!!
Ebbene tutto ciò sarà solo un ricordo!!
A questa strategia , fatta di azioni comuni e il cui percorso ovviamente è stato irto di ostacoli, lentamente ma con continuità negli ultimi anni si è sostituita la strategia della ricerca del “governo amico”, ossia ogni comunità cerca di essere più “amica” delle altre per avere interlocuzione!!
A parte il giudizio di reale sostenibilità di questa tesi (i governi sono o dovrebbero essere amici di tutte le comunità ) , è sotto gli occhi di tutti il risultato!!!
Infatti il Governo Nazionale , anticipando la tesi sostenuta da Tremonti, ha deciso di “costringere” le regioni del meridione a utilizzare i fondi della programmazione europea per il turismo con un unico programma , denominato POIN , nel quale le azioni verranno attuate solo per mezzo di reti e partenariati.
Le regioni hanno definito insieme al governo i temi , gli obiettivi e le reti, ma tra di essi l'insularità non è stata inserita!!!
Ma vi è di più la Regione Siciliana ha selezionato alcuni territori ricchi di attrattori turistici , per inserirli nelle reti, e tra di questi le Isole Eolie non ci sono!!!!
Perchè ciò è avvenuto?
Bisognerebbe chiederlo all'ANCIM se ancora esiste!!!
Questo contributo viene offerto per aprire un dibattito sopratutto tra i giovani che si affacciano nella società delle isole, e sopratutto delle eolie, impegnandosi nella cultura, nel sociale, nel campo economico e nella politica, fornendo elementi di stimolo e esperienze, e per capire se sia possibile comunque tentare in extremis delle azioni per rientrare nella programmazione.
Franco Cavallaro ex-componente del comitato tecnico-scientifico delll’ANCIM
Recentemente al convegno dei giovani imprenditori a Capri, il Ministro Tremonti ha proposto la trasformazione del FAS da diviso per le singole regione ad un unico contenitore da cui attingere per finanziare progetti per lo sviluppo del Sud.
In tal modo secondo Tremonti si evita il rischio di frammentazione della spesa e si costringono le regioni ad abbandonare derive isolazionistiche e a definire al contrario strategie integrate e convergenti . La motivazione va ricercata nel fatto che la presenza limitata di reti e collegamenti tra le imprese e le comunità locali del sud finisce con creare ulteriore ritardo di sviluppo e emarginazione. Ma quali sono le possibili sinergie e come ciò potrebbe concretamente attuarsi?
Un esempio che a suo tempo ha costituito una innovazione è quello delle nostre comunità insulari. Infatti a metà degli anni 90 grazie all'intuizione di alcuni amministratori locali l'associazione nazionale dei comuni delle isole minori (ANCIM) avviò un percorso di trasformazione da contenitore formale di rappresentanze dei municipi, a vero e proprio soggetto politico locale e assunse in poco tempo il ruolo di interlocutore delle istituzioni regionali, nazionali e europee.
La presenza di problematiche comuni ma anche la disponibilità di risorse naturali e umane utilizzabili fornì materiale per l'elaborazione di documenti politico-programmatico che in breve tempo si trasformarono in finanziamenti di specifiche azioni. L'innovazione dell'esperienza consisteva nel aver posto come base della strategia di sviluppo la consapevolezza che solo insieme le isole (in rete) avrebbero potuto costruire una delle tante identità produttive del nostro paese meritando con ciò ascolto e attenzione.
In conseguenza di ciò mentre nel resto del territorio italiano si assisteva a programmi regionali di sviluppo ,spesso slegati tra di loro e non convergenti, le isole minori italiane e sopratutto quelle del mezzogiorno,elaboravano una strategia integrata per il turismo sostenibile e partecipavano alla distribuzione dei finanziamenti pubblici in modo unitario.
Il primo accordo quadro di programma interregionale nasceva proprio con la consapevolezza che le piccole isole non erano un problema per le regioni ma un'opportunità di sviluppo per tutto il mezzogiorno e per il paese !!!
Pertanto per due cicli di programmazione europea (14 anni) le isole siciliane e quindi anche le isole eolie ,che in questa vicenda giocarono un ruolo di leader, hanno beneficiato di finanziamenti specifici per il turismo sostenibile che nel concreto si sono tradotti in realizzazione di circuiti archeologici, in musei , in percorsi panoramici e che hanno permesso alle comunità locali di riappropriarsi di contenitori dismessi destinandoli ad attività funzionali al turismo. Un esempio è la realizzazione dell'auditorium dell'Immacolata!!
Ebbene tutto ciò sarà solo un ricordo!!
A questa strategia , fatta di azioni comuni e il cui percorso ovviamente è stato irto di ostacoli, lentamente ma con continuità negli ultimi anni si è sostituita la strategia della ricerca del “governo amico”, ossia ogni comunità cerca di essere più “amica” delle altre per avere interlocuzione!!
A parte il giudizio di reale sostenibilità di questa tesi (i governi sono o dovrebbero essere amici di tutte le comunità ) , è sotto gli occhi di tutti il risultato!!!
Infatti il Governo Nazionale , anticipando la tesi sostenuta da Tremonti, ha deciso di “costringere” le regioni del meridione a utilizzare i fondi della programmazione europea per il turismo con un unico programma , denominato POIN , nel quale le azioni verranno attuate solo per mezzo di reti e partenariati.
Le regioni hanno definito insieme al governo i temi , gli obiettivi e le reti, ma tra di essi l'insularità non è stata inserita!!!
Ma vi è di più la Regione Siciliana ha selezionato alcuni territori ricchi di attrattori turistici , per inserirli nelle reti, e tra di questi le Isole Eolie non ci sono!!!!
Perchè ciò è avvenuto?
Bisognerebbe chiederlo all'ANCIM se ancora esiste!!!
Questo contributo viene offerto per aprire un dibattito sopratutto tra i giovani che si affacciano nella società delle isole, e sopratutto delle eolie, impegnandosi nella cultura, nel sociale, nel campo economico e nella politica, fornendo elementi di stimolo e esperienze, e per capire se sia possibile comunque tentare in extremis delle azioni per rientrare nella programmazione.
Franco Cavallaro ex-componente del comitato tecnico-scientifico delll’ANCIM
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter
Eolie "Operazione pescespada" Sanzionati 12 esercizi commerciali
Salvatore Sarpi
Circomare Lipari impegnato in tutto l'arcipelago per una serie di controlli rientranti nell'ambito dell'operazione a carattere nazionale, denominata "Xiphias Gladius" (nome scientifico del pescespada). Operazione mirata non solo alla verifica del rispetto della normativa comunitaria che vieta nel Mediterraneo dal 1° ottobre 09 al prossimo 30 novembre, la pesca e la detenzione del pescespada ma a tutta la filiera del prodotto ittico, dall'imbarcazione da pesca al consumatore finale, passando per grossisti, rivendite, ristoranti e strutture alberghiere, per garantire la rintracciabilità del prodotto ittico offerto, nonché la corretta etichettatura, secondo la vigente normativa. L'operazione, è stata condotta nelle Eolie con la collaborazione del personale medico veterinario della locale Azienda Sanitaria. Nell'ambito dell'arcipelago eoliano sono stati eseguiti 24 controlli, rivolti anche alla verifica delle taglie minime delle specie ittiche commercializzate. Sono stati sanzionati 12 esercizi commerciali, elevati altrettanti verbali amministrativi per un totale di 15.200 euro per violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura dei prodotti ittici, commercializzazione di specie ittiche derivanti da pesca sportiva, ed errata compilazione dei giornali bordo (logbook) delle imbarcazioni da pesca.
Area marina protetta Salina vuole contare
Peppe Paino
Area marina protetta delle Eolie: «Si parte col piede sbagliato». Il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo apprende da una intervista del Sindaco di Lipari di un incontro fissato tra il ministro dell'Ambiente e lo stesso Mariano Bruno per il prossimo 9 novembre e non esita a bacchettare il collega "reo" di non aver concertato il da farsi con i sindaci di Salina. «Condividendo questo suo cambio di rotta a favore dell'Istituzione dell'A.M.P. delle Isole Eolie – ha scritto Massimo Lo Schiavo a Mariano Bruno – si vuole ricordare che le amministrazioni comunali di Salina, le associazioni di categoria isolane e la maggior parte della popolazione salinese già da tempo sono favorevoli all'istituzione dell'Area Marina Protetta». Il primo cittadino di Santa Marina Salina di conseguenza ha ricordato in un'altra lettera inviata al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e al dott. Aldo Cosentino «come l'istituzione dell'A.M.P. delle Isole Eolie deve necessariamente coinvolgere tutte le Amministrazioni delel Eolie», comprese quindi quelle dell'isola di Salina, la quale vanta, ad oggi, la prima Riserva Naturale Orientata delle Eolie.
Salvatore Sarpi
Circomare Lipari impegnato in tutto l'arcipelago per una serie di controlli rientranti nell'ambito dell'operazione a carattere nazionale, denominata "Xiphias Gladius" (nome scientifico del pescespada). Operazione mirata non solo alla verifica del rispetto della normativa comunitaria che vieta nel Mediterraneo dal 1° ottobre 09 al prossimo 30 novembre, la pesca e la detenzione del pescespada ma a tutta la filiera del prodotto ittico, dall'imbarcazione da pesca al consumatore finale, passando per grossisti, rivendite, ristoranti e strutture alberghiere, per garantire la rintracciabilità del prodotto ittico offerto, nonché la corretta etichettatura, secondo la vigente normativa. L'operazione, è stata condotta nelle Eolie con la collaborazione del personale medico veterinario della locale Azienda Sanitaria. Nell'ambito dell'arcipelago eoliano sono stati eseguiti 24 controlli, rivolti anche alla verifica delle taglie minime delle specie ittiche commercializzate. Sono stati sanzionati 12 esercizi commerciali, elevati altrettanti verbali amministrativi per un totale di 15.200 euro per violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura dei prodotti ittici, commercializzazione di specie ittiche derivanti da pesca sportiva, ed errata compilazione dei giornali bordo (logbook) delle imbarcazioni da pesca.
Area marina protetta Salina vuole contare
Peppe Paino
Area marina protetta delle Eolie: «Si parte col piede sbagliato». Il sindaco di Santa Marina, Massimo Lo Schiavo apprende da una intervista del Sindaco di Lipari di un incontro fissato tra il ministro dell'Ambiente e lo stesso Mariano Bruno per il prossimo 9 novembre e non esita a bacchettare il collega "reo" di non aver concertato il da farsi con i sindaci di Salina. «Condividendo questo suo cambio di rotta a favore dell'Istituzione dell'A.M.P. delle Isole Eolie – ha scritto Massimo Lo Schiavo a Mariano Bruno – si vuole ricordare che le amministrazioni comunali di Salina, le associazioni di categoria isolane e la maggior parte della popolazione salinese già da tempo sono favorevoli all'istituzione dell'Area Marina Protetta». Il primo cittadino di Santa Marina Salina di conseguenza ha ricordato in un'altra lettera inviata al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e al dott. Aldo Cosentino «come l'istituzione dell'A.M.P. delle Isole Eolie deve necessariamente coinvolgere tutte le Amministrazioni delel Eolie», comprese quindi quelle dell'isola di Salina, la quale vanta, ad oggi, la prima Riserva Naturale Orientata delle Eolie.
sabato 7 novembre 2009
Un "grazie" orgoglioso e un video meraviglioso
(SALVATORE SARPI) Quale direttore di Eolienews ho ricevuto proprio ieri una mail dal Canada da parte di un veneziano, i cui parenti materni erano originari di Lipari, e con il quale ho diviso molte "parti" delle estati eoliane che vanno dal 1975 al 1978, anno in cui alcuni parenti lo convinsero a trasferirsi in Canada. Marco Clemente, così si chiama, mi ha fatto sapere di avere scoperto per caso questo sito, proprio all'inizio della settimana che si conclude.
Al di là di ricordi strettamente personali su cui si sofferma scrive: "E' stato un tuffo al cuore. Ritrovare una persona cara di cui avevo perso ogni traccia e, nello stesso tempo, poter rivedere attraverso il tuo sito, i filmati e le immagini di un luogo che porto sempre nel cuore. Il video sulle Eolie, la canzone di Giovanni Ruggiero, le foto sono state l'ultima sferzata, l'ultima spinta che mi mancava per decidere di tornare almeno una volta (spero il prossimo anno) a vedere, a gustare, a riassaporare, quei sapori, quegli odori che sembrano provenire dalle immagini che mi arrivano attraverso internet. Grazie Salvo, grazie anche a nome di quelli che come me, attraverso il tuo lavoro, possono rivivere le loro isole. Grazie anche a nome di coloro che grazie a te scoprono le "nostre" isole. La tua è una promozione che va oltre i risultati di pubblicità".
Devo dire che è una lettera che mi ha lasciato senza parole (e chi mi conosce sa che non è certo facile). Al di là della corrispondenza privata tra me e Marco sento di dovergli dire grazie per le belle parole. Un grazie "orgoglioso" ..consentitemelo.. poichè quanto lui ha scritto (ma anche le tante testimonianze e parole di affetto di tutti gli amici che su fb hanno condiviso i miei video)è il segno che nel momento in cui ho pensato ad Eolienews per portare i messaggi fuori (ma anche dentro) le nostre isole, non ho sbagliato. Piccola, grande soddisfazione per un lavoro spesso pesante e..fatta eccezzione...per il contributo di qualche amico "sponsor" a titolo assolutamente gratuito.
A Marco (in particolare) ma anche a tutti gli eoliani (o innamorati delle Eolie) che seguono questo sito voglio regalare un ulteriore video, musica ed immagini delle Eolie che abbiamo già proposto ma che ripropongo in quanto molto significative. E' il video, di B&Giò Ruggiero " Il canto del Gallo". dove è masterizzata anche una tarantella (Taranstella), l'ultima incisione dell'indimenticabile maestro Bartoluzzo Ruggiero e dove troverete, oltre ad alcuni stralci delle canzoni di Giovanni Ruggiero, anche le stupende immagini di Bartolino Costa e diversi dei nostri "ragazzi" eoliani.
Il video è anche su youtube a questo indirizzo
www.youtube.com/watch?v=qf1TFzFjvDU
Al di là di ricordi strettamente personali su cui si sofferma scrive: "E' stato un tuffo al cuore. Ritrovare una persona cara di cui avevo perso ogni traccia e, nello stesso tempo, poter rivedere attraverso il tuo sito, i filmati e le immagini di un luogo che porto sempre nel cuore. Il video sulle Eolie, la canzone di Giovanni Ruggiero, le foto sono state l'ultima sferzata, l'ultima spinta che mi mancava per decidere di tornare almeno una volta (spero il prossimo anno) a vedere, a gustare, a riassaporare, quei sapori, quegli odori che sembrano provenire dalle immagini che mi arrivano attraverso internet. Grazie Salvo, grazie anche a nome di quelli che come me, attraverso il tuo lavoro, possono rivivere le loro isole. Grazie anche a nome di coloro che grazie a te scoprono le "nostre" isole. La tua è una promozione che va oltre i risultati di pubblicità".
Devo dire che è una lettera che mi ha lasciato senza parole (e chi mi conosce sa che non è certo facile). Al di là della corrispondenza privata tra me e Marco sento di dovergli dire grazie per le belle parole. Un grazie "orgoglioso" ..consentitemelo.. poichè quanto lui ha scritto (ma anche le tante testimonianze e parole di affetto di tutti gli amici che su fb hanno condiviso i miei video)è il segno che nel momento in cui ho pensato ad Eolienews per portare i messaggi fuori (ma anche dentro) le nostre isole, non ho sbagliato. Piccola, grande soddisfazione per un lavoro spesso pesante e..fatta eccezzione...per il contributo di qualche amico "sponsor" a titolo assolutamente gratuito.
A Marco (in particolare) ma anche a tutti gli eoliani (o innamorati delle Eolie) che seguono questo sito voglio regalare un ulteriore video, musica ed immagini delle Eolie che abbiamo già proposto ma che ripropongo in quanto molto significative. E' il video, di B&Giò Ruggiero " Il canto del Gallo". dove è masterizzata anche una tarantella (Taranstella), l'ultima incisione dell'indimenticabile maestro Bartoluzzo Ruggiero e dove troverete, oltre ad alcuni stralci delle canzoni di Giovanni Ruggiero, anche le stupende immagini di Bartolino Costa e diversi dei nostri "ragazzi" eoliani.
Il video è anche su youtube a questo indirizzo
www.youtube.com/watch?v=qf1TFzFjvDU
FILCTEM-CGIL: “L'ACQUA È PUBBLICA, MA VA GESTITA CON CRITERI EFFICIENTI”
Riceviamo da Lucio Raffaele e pubblichiamo:
Caro Direttore,
invio una comunicazione che mi è stata inviata dal Segretario Provinciale della CGIL, in seguito all'approvazione del Senato a favore della privatizzazione dell'acqua che, a parere della neonata federazione della Cgil, la FILCTEM, deve subire alla Camera profondi cambiamenti.
Nota stampa
FILCTEM-CGIL: “L'ACQUA È PUBBLICA, MA VA GESTITA CON CRITERI EFFICIENTI”. Alberto Morselli: “Sull'acqua, una privatizzazione sbagliata: la Camera deve cambiare il provvedimento”. . Nel decreto sui servizi pubblici locali, un blitz inaccettabile sul gas
“L'acqua è pubblica e costituisce una risorsa da salvaguardare. La garanzia per la gestione di un bene primario – oltre ad una migliore efficienza industriale - è data innanzitutto dalla proprietà pubblica di reti e impianti del servizio idrico che, proprio perché appartengono al demanio, sono inalienabili”: a ribadirlo è Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil, dopo l'approvazione al Senato del decreto sui servizi pubblici locali.
“Le modifiche introdotte nel decreto – è caustico Morselli - sono finalizzate alla mera privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato, cancellando di fatto le esperienze positive realizzate in questi anni nella gestione pubblica con il modello in house”.
In questo contesto appare ancor più grave la decisione di non prevedere nel provvedimento l'istituzione di una Autorità di controllo indipendente sulle risorse e sul servizio idrico integrato, necessaria per la definizione dei livelli minimi di investimento, qualità del servizio, controllo della gestione e per la determinazione delle tariffe a garanzia soprattutto delle fasce sociali più deboli.
Giova ricordare che, finora, anche le grandi aziende multiservizi, con prevalenza di capitale pubblico, hanno realizzato importanti condizioni di sviluppo industriale, di efficienza, e di continuità negli investimenti: numerose s.p.a. miste di grandi città, quotate in Borsa – le multiutility di Roma, Genova, Bologna, Torino, Milano – hanno rappresentato e rappresentano interessanti esperienze gestionali di sistemi idrici integrati, vantando importanti risultati sulla quantità e qualità del servizio erogato.
“Pertanto – insiste Morselli - nella gestione del servizio idrico, anche quando sono Enti di settore pubblico, la dimensione industriale delle imprese resta l'elemento qualificante per realizzare gli investimenti e gestire con efficienza il ciclo integrato ed erogare un servizio di qualità ai cittadini. “Deve essere però lasciata alle amministrazioni pubbliche locali - aggiunge Morselli - la scelta del modello gestionale più confacente alle proprie necessità”.
L'altro problema di non poco conto è quello delle tariffe per le quali le famiglie italiane – negli ultimi 10-12 anni – hanno speso molto di più.
Su questo scottante problema la Filctem-Cgil avanza alcune proposte che potrebbero essere utili per cambiare il provvedimento alla Camera dei deputati:
1)contenere gradualmente la crescita delle tariffe idriche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari che consentano di “spalmare” i costi degli investimenti su un periodo più lungo degli attuali 15 anni, tenendo conto dei 30 anni di durata della gestione;
2)ricorrere ai fondi pubblici statali e comunitari per risanare il servizio con investimenti straordinari, anche se resta necessario mantenere una tariffa che copra i costi di gestione al lordo della manutenzione ordinaria;
3)rafforzare la progressività della tariffa in base all'uso e alla quantità (domestico, industriale,agricolo, commerciale) per scoraggiare sprechi;
4)proteggere i consumi essenziali garantendo quote minime di acqua a prezzi contenuti per le famiglie più disagiate: le fasce sociali più deboli andrebbero individuate con apposito provvedimento governativo.
Infine è necessario salvaguardare i livelli occupazionali e i diritti acquisiti dei lavoratori attraverso la stipula con il sindacato di accordi locali, nell'ambito di un'intesa-quadro nazionale finalizzata a questo obiettivo.
La Filctem-Cgil pensa ad apposite “clausole sociali” di salvaguardia dei lavoratori interessati dalle trasformazioni societarie, che “duole dirlo - conclude Morselli – non sono ancora previste nel provvedimento”.
Un blitz poi nel settore del gas: nel testo licenziato al Senato, la scadenza per la definizione di ambiti omogenei, di bandi di gara tipo per il rinnovo delle concessioni del gas viene addirittura posticipata (31 dicembre 2012, n.d.r.) a dopo la scadenza delle concessioni (31 dicembre 2011, n.d.r.) aprendo di fatto una fase di indeterminatezza che rischia il caos.
Indipendentemente dall'iter parlamentare, “chiediamo al ministero dello Sviluppo Economico – propone Morselli – di operare tempestivamente sulle norme che definiscono gli ambiti di gara, il bando di gara-tipo e la clausola sociale, così come era già previsto dall'art. 46bis del d.d.l. 772/2006”.
Caro Direttore,
invio una comunicazione che mi è stata inviata dal Segretario Provinciale della CGIL, in seguito all'approvazione del Senato a favore della privatizzazione dell'acqua che, a parere della neonata federazione della Cgil, la FILCTEM, deve subire alla Camera profondi cambiamenti.
Nota stampa
FILCTEM-CGIL: “L'ACQUA È PUBBLICA, MA VA GESTITA CON CRITERI EFFICIENTI”. Alberto Morselli: “Sull'acqua, una privatizzazione sbagliata: la Camera deve cambiare il provvedimento”. . Nel decreto sui servizi pubblici locali, un blitz inaccettabile sul gas
“L'acqua è pubblica e costituisce una risorsa da salvaguardare. La garanzia per la gestione di un bene primario – oltre ad una migliore efficienza industriale - è data innanzitutto dalla proprietà pubblica di reti e impianti del servizio idrico che, proprio perché appartengono al demanio, sono inalienabili”: a ribadirlo è Alberto Morselli, segretario generale Filctem-Cgil, dopo l'approvazione al Senato del decreto sui servizi pubblici locali.
“Le modifiche introdotte nel decreto – è caustico Morselli - sono finalizzate alla mera privatizzazione della gestione del servizio idrico integrato, cancellando di fatto le esperienze positive realizzate in questi anni nella gestione pubblica con il modello in house”.
In questo contesto appare ancor più grave la decisione di non prevedere nel provvedimento l'istituzione di una Autorità di controllo indipendente sulle risorse e sul servizio idrico integrato, necessaria per la definizione dei livelli minimi di investimento, qualità del servizio, controllo della gestione e per la determinazione delle tariffe a garanzia soprattutto delle fasce sociali più deboli.
Giova ricordare che, finora, anche le grandi aziende multiservizi, con prevalenza di capitale pubblico, hanno realizzato importanti condizioni di sviluppo industriale, di efficienza, e di continuità negli investimenti: numerose s.p.a. miste di grandi città, quotate in Borsa – le multiutility di Roma, Genova, Bologna, Torino, Milano – hanno rappresentato e rappresentano interessanti esperienze gestionali di sistemi idrici integrati, vantando importanti risultati sulla quantità e qualità del servizio erogato.
“Pertanto – insiste Morselli - nella gestione del servizio idrico, anche quando sono Enti di settore pubblico, la dimensione industriale delle imprese resta l'elemento qualificante per realizzare gli investimenti e gestire con efficienza il ciclo integrato ed erogare un servizio di qualità ai cittadini. “Deve essere però lasciata alle amministrazioni pubbliche locali - aggiunge Morselli - la scelta del modello gestionale più confacente alle proprie necessità”.
L'altro problema di non poco conto è quello delle tariffe per le quali le famiglie italiane – negli ultimi 10-12 anni – hanno speso molto di più.
Su questo scottante problema la Filctem-Cgil avanza alcune proposte che potrebbero essere utili per cambiare il provvedimento alla Camera dei deputati:
1)contenere gradualmente la crescita delle tariffe idriche mediante l'utilizzo di strumenti finanziari che consentano di “spalmare” i costi degli investimenti su un periodo più lungo degli attuali 15 anni, tenendo conto dei 30 anni di durata della gestione;
2)ricorrere ai fondi pubblici statali e comunitari per risanare il servizio con investimenti straordinari, anche se resta necessario mantenere una tariffa che copra i costi di gestione al lordo della manutenzione ordinaria;
3)rafforzare la progressività della tariffa in base all'uso e alla quantità (domestico, industriale,agricolo, commerciale) per scoraggiare sprechi;
4)proteggere i consumi essenziali garantendo quote minime di acqua a prezzi contenuti per le famiglie più disagiate: le fasce sociali più deboli andrebbero individuate con apposito provvedimento governativo.
Infine è necessario salvaguardare i livelli occupazionali e i diritti acquisiti dei lavoratori attraverso la stipula con il sindacato di accordi locali, nell'ambito di un'intesa-quadro nazionale finalizzata a questo obiettivo.
La Filctem-Cgil pensa ad apposite “clausole sociali” di salvaguardia dei lavoratori interessati dalle trasformazioni societarie, che “duole dirlo - conclude Morselli – non sono ancora previste nel provvedimento”.
Un blitz poi nel settore del gas: nel testo licenziato al Senato, la scadenza per la definizione di ambiti omogenei, di bandi di gara tipo per il rinnovo delle concessioni del gas viene addirittura posticipata (31 dicembre 2012, n.d.r.) a dopo la scadenza delle concessioni (31 dicembre 2011, n.d.r.) aprendo di fatto una fase di indeterminatezza che rischia il caos.
Indipendentemente dall'iter parlamentare, “chiediamo al ministero dello Sviluppo Economico – propone Morselli – di operare tempestivamente sulle norme che definiscono gli ambiti di gara, il bando di gara-tipo e la clausola sociale, così come era già previsto dall'art. 46bis del d.d.l. 772/2006”.
"Prima il Pai e il Piano paesaggistico"
(marianna barone) È stato un confronto molto sentito e serrato tenutosi ieri nella chiesa di S. Maria Alemanna, dove, su iniziativa dell'Ance, si è discusso del disegno di legge n. 476 del 14 ottobre scorso "Norme per la sicurezza delle persone e cose sul territorio siciliano", primo firmatario l'on. Giovanni Ardizzone.
«Il disegno – ha spiegato Ardizzone – ha un fondamento etico e uno giuridico. Ha ottenuto una procedura d'urgenza ed il suo iter va avanti. Sono stati presentati alcuni emendamenti, in qualche caso anche abrogativi. Ma dev'essere chiaro che non c'è nessuna intenzione di bloccare l'edilizia, né di criminalizzare qualcuno. Anche perché sul banco degli imputati salirebbe pure la politica, che non ha posto in essere tutte le condizioni necessarie per la salvaguardia del territorio. Un po' di mea culpa, però, dovremmo farla tutti». Poi, il deputato regionale si è soffermato in modo particolare sull'art. 2 del disegno che, al comma 1, prevede che «i comuni non possono rilasciare concessioni edilizie fino all'approvazione da parte della Regione dei relativi Piani di assetto idrogeologico e paesaggistici». Che sembrerebbe essere un po' il "pomo della discordia". «Messina non ha il Piano paesaggistico – ha proseguito il deputato regionale – il che è gravissimo. Tante costruzioni non sarebbero esistite perché i vincoli non lo avrebbero permesso. Approvato il Piano paesaggistico, si ricomincerà a rilasciare le concessioni dove è giusto che vengano concesse". "Tutti siamo rimasti scioccati dall'alluvione – afferma il presidente dell'Ance, Carlo Borella – e questo è senza dubbio il momento di nuove regole. Noi non intendiamo appoggiare questo testo, ma sicuramente vogliamo appoggiare questa azione. È necessario, però, anzitutto che siano chiari i tempi per l'approvazione del Piano paesaggistico». «Non ci stiamo a fare da capro espiatorio alla politica e alla burocrazia – afferma il presidente di Confindustria, Ivo Blandina – non siamo una lobby di palazzinari». E sul tema "concessioni sì" o "concessioni no" è continuato il dibattito. «Noi non daremo appoggio a questo disegno di legge – esordisce il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Santi Trovato – ma chiederemo una sua rivisitazione e, in tal senso, solleciteremo l'interessamento della Consulta regionale». Successivamente, il presidente dell'Ordine degli architetti, Gaetano Montalto, ha dato lettura di un documento, scritto assieme all'Ordine Ingegneri, che detta alcune linee guida legate alle esigenze del territorio a cui dovrebbe ispirarsi il disegno. Intervenuti il geologo Biagio Privitera, gli architetti Franco Cardile e Giuseppe Falzea, gli ingegneri Franco Cavallaro e Roberto D'Andrea, Angelo Libetti, il sindacalista Giuseppe De Vardo, l'avv. Nunzio Astone, il consigliere Paolo Saglimbeni.
E ieri al Senato un parallelo disegno di legge è stato presentato dal senatore messinese Gianpiero D'Alia. La proposta di «Modifica all'articolo 67 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di rilascio di concessioni edilizie ai fini di tutela e salvaguardia del territorio" prevede all'art. 1: «All'art. 67 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dopo il comma 6 aggiungere il seguente 6-bis: «Nelle more dell'adozione e approvazione dei Piani di assetto idrogeologico e dei Piani paesaggistici da parte delle Regioni, i Comuni non possono rilasciare concessione edilizie. Sono altresì sospese le concessioni edilizie di opere e manufatti privati che insistono in aree individuate dai comuni come aree a pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4) e quelle a rischio elevato (R3) e molto elevato (R4) anche prima dell'aggiornamento dei relativi Piani d'assetto idrogeologico da parte delle Regioni».
«Il disegno – ha spiegato Ardizzone – ha un fondamento etico e uno giuridico. Ha ottenuto una procedura d'urgenza ed il suo iter va avanti. Sono stati presentati alcuni emendamenti, in qualche caso anche abrogativi. Ma dev'essere chiaro che non c'è nessuna intenzione di bloccare l'edilizia, né di criminalizzare qualcuno. Anche perché sul banco degli imputati salirebbe pure la politica, che non ha posto in essere tutte le condizioni necessarie per la salvaguardia del territorio. Un po' di mea culpa, però, dovremmo farla tutti». Poi, il deputato regionale si è soffermato in modo particolare sull'art. 2 del disegno che, al comma 1, prevede che «i comuni non possono rilasciare concessioni edilizie fino all'approvazione da parte della Regione dei relativi Piani di assetto idrogeologico e paesaggistici». Che sembrerebbe essere un po' il "pomo della discordia". «Messina non ha il Piano paesaggistico – ha proseguito il deputato regionale – il che è gravissimo. Tante costruzioni non sarebbero esistite perché i vincoli non lo avrebbero permesso. Approvato il Piano paesaggistico, si ricomincerà a rilasciare le concessioni dove è giusto che vengano concesse". "Tutti siamo rimasti scioccati dall'alluvione – afferma il presidente dell'Ance, Carlo Borella – e questo è senza dubbio il momento di nuove regole. Noi non intendiamo appoggiare questo testo, ma sicuramente vogliamo appoggiare questa azione. È necessario, però, anzitutto che siano chiari i tempi per l'approvazione del Piano paesaggistico». «Non ci stiamo a fare da capro espiatorio alla politica e alla burocrazia – afferma il presidente di Confindustria, Ivo Blandina – non siamo una lobby di palazzinari». E sul tema "concessioni sì" o "concessioni no" è continuato il dibattito. «Noi non daremo appoggio a questo disegno di legge – esordisce il presidente dell'Ordine degli ingegneri, Santi Trovato – ma chiederemo una sua rivisitazione e, in tal senso, solleciteremo l'interessamento della Consulta regionale». Successivamente, il presidente dell'Ordine degli architetti, Gaetano Montalto, ha dato lettura di un documento, scritto assieme all'Ordine Ingegneri, che detta alcune linee guida legate alle esigenze del territorio a cui dovrebbe ispirarsi il disegno. Intervenuti il geologo Biagio Privitera, gli architetti Franco Cardile e Giuseppe Falzea, gli ingegneri Franco Cavallaro e Roberto D'Andrea, Angelo Libetti, il sindacalista Giuseppe De Vardo, l'avv. Nunzio Astone, il consigliere Paolo Saglimbeni.
E ieri al Senato un parallelo disegno di legge è stato presentato dal senatore messinese Gianpiero D'Alia. La proposta di «Modifica all'articolo 67 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di rilascio di concessioni edilizie ai fini di tutela e salvaguardia del territorio" prevede all'art. 1: «All'art. 67 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, dopo il comma 6 aggiungere il seguente 6-bis: «Nelle more dell'adozione e approvazione dei Piani di assetto idrogeologico e dei Piani paesaggistici da parte delle Regioni, i Comuni non possono rilasciare concessione edilizie. Sono altresì sospese le concessioni edilizie di opere e manufatti privati che insistono in aree individuate dai comuni come aree a pericolosità elevata (P3) e molto elevata (P4) e quelle a rischio elevato (R3) e molto elevato (R4) anche prima dell'aggiornamento dei relativi Piani d'assetto idrogeologico da parte delle Regioni».
Ludica: Dopo una settimana "tormentata" pronti a dare battaglia...sportiva
(PEPPE CIRINO) Domani alle ore 14:30 allo stadio Franchino Monteleone si gioca Ludica Lipari – Aluntina.
E' stata una settimana impegnativa per gli Eoliani che, mercoledì scorso, hanno dovuto rinviare nuovamente la partita di recupero con la Pol. Gioiosa a causa delle cattive condizioni meteo.
La settimana è continuata con la partitella del giovedì con mister Caruso costretto ad ulteriori prove tecniche, visto lo stiramento all’inguine in cui è incorso il centrocampista Sturniolo, elemento fondamentale del centrocampo della Ludica.
A ciò c’è da aggiungere l’assenza di Tripi che avrebbe dovuto scontare la giornata di squalifica mercoledì scorso e che sarà invece costretto a scontarla nella partita di domani.
Ma ne la dirigenza, ne mr. Caruso, ne tantomeno i ragazzi si perdono d’animo e domani daranno battaglia alla formazione proveniente da San Marco D'Alunzio, per conquistare i tre punti in palio e risalire la classifica.
E' stata una settimana impegnativa per gli Eoliani che, mercoledì scorso, hanno dovuto rinviare nuovamente la partita di recupero con la Pol. Gioiosa a causa delle cattive condizioni meteo.
La settimana è continuata con la partitella del giovedì con mister Caruso costretto ad ulteriori prove tecniche, visto lo stiramento all’inguine in cui è incorso il centrocampista Sturniolo, elemento fondamentale del centrocampo della Ludica.
A ciò c’è da aggiungere l’assenza di Tripi che avrebbe dovuto scontare la giornata di squalifica mercoledì scorso e che sarà invece costretto a scontarla nella partita di domani.
Ma ne la dirigenza, ne mr. Caruso, ne tantomeno i ragazzi si perdono d’animo e domani daranno battaglia alla formazione proveniente da San Marco D'Alunzio, per conquistare i tre punti in palio e risalire la classifica.
"Qualche volta un bagno di umiltà non guasterebbe". Il consigliere Biviano risponde al sindaco di Lipari
"Qualche volta un bagno di umiltà non guasterebbe".
Così conclude il consigliere Giacomo Biviano (PD) l'intervista rilasciata ad Eolienews e che segue le dichiarazioni fatte ieri dal sindaco Mariano Bruno su quelle che sono ormai "catalogate" come le delibere con l'assessore "fantasma". L'intervista
Così conclude il consigliere Giacomo Biviano (PD) l'intervista rilasciata ad Eolienews e che segue le dichiarazioni fatte ieri dal sindaco Mariano Bruno su quelle che sono ormai "catalogate" come le delibere con l'assessore "fantasma". L'intervista
Operazione Xiphias Gladius e verifiche varie. Oltre 15.000 euro l'importo dei verbali elevati dal Circomare Lipari
COMUNICATO STAMPA
Oggetto: Operazione “Xiphias Gladius” Ottobre 2009.
Durante i giorni dal 26 al 29 Ottobre sono stati effettuati, dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, una serie di controlli nell’ambito di una più vasta operazione a carattere nazionale, denominata “Xiphias Gladius”, nome scientifico del Pesce Spada, mirata alla verifica di tutta la filiera del prodotto ittico, dall’imbarcazione da pesca al consumatore finale, passando per grossisti, rivendite, ristoranti e strutture alberghiere, per garantire la rintracciabilità del prodotto ittico offerto, nonché la corretta informazione da fornire ai consumatori a mezzo etichettatura, secondo la vigente normativa.
L’operazione, promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata condotta con la collaborazione del personale medico veterinario della locale Azienda Sanitaria – ASP, per verificare il rispetto delle norme igienico sanitarie in materia di conservazione, trasformazione e somministrazione del prodotto ittico.
L’attività di controllo ha avuto la finalità di verificare il rispetto della normativa comunitaria, che vieta nel mare Mediterraneo dal 1° ottobre 09 al prossimo 30 novembre, la pesca e la detenzione del Pesce Spada - “Xiphias Gladius”, oltre che a fornire indicazioni preziose agli esercizi commerciali interessati(commercianti, ristoratori e pescatori), per la corretta applicazione delle normative comunitarie in materia di etichettatura, tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici in vendita.
Nell’ambito dell’arcipelago Eoliano sono stati eseguiti un totale di 24 controlli, rivolti anche alla verifica delle taglie minime delle specie ittiche commercializzate, sanzionando 12 esercizi commerciali, con l’elevazione di altrettanti verbali amministrativi, per un totale di € 15.200,00, per violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura dei prodotti ittici, commercializzazione di specie ittiche derivanti da pesca sportiva, ed errata compilazione dei giornali bordo (logbook) delle imbarcazioni da pesca.
L’attività ispettiva sulla filiera ittica da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, continuerà con l’obiettivo di scoraggiare sempre più, le frodi alimentari, per una maggiore tutela del consumatore finale.
Lipari, lì 07.11.2009
Oggetto: Operazione “Xiphias Gladius” Ottobre 2009.
Durante i giorni dal 26 al 29 Ottobre sono stati effettuati, dagli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, una serie di controlli nell’ambito di una più vasta operazione a carattere nazionale, denominata “Xiphias Gladius”, nome scientifico del Pesce Spada, mirata alla verifica di tutta la filiera del prodotto ittico, dall’imbarcazione da pesca al consumatore finale, passando per grossisti, rivendite, ristoranti e strutture alberghiere, per garantire la rintracciabilità del prodotto ittico offerto, nonché la corretta informazione da fornire ai consumatori a mezzo etichettatura, secondo la vigente normativa.
L’operazione, promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stata condotta con la collaborazione del personale medico veterinario della locale Azienda Sanitaria – ASP, per verificare il rispetto delle norme igienico sanitarie in materia di conservazione, trasformazione e somministrazione del prodotto ittico.
L’attività di controllo ha avuto la finalità di verificare il rispetto della normativa comunitaria, che vieta nel mare Mediterraneo dal 1° ottobre 09 al prossimo 30 novembre, la pesca e la detenzione del Pesce Spada - “Xiphias Gladius”, oltre che a fornire indicazioni preziose agli esercizi commerciali interessati(commercianti, ristoratori e pescatori), per la corretta applicazione delle normative comunitarie in materia di etichettatura, tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici in vendita.
Nell’ambito dell’arcipelago Eoliano sono stati eseguiti un totale di 24 controlli, rivolti anche alla verifica delle taglie minime delle specie ittiche commercializzate, sanzionando 12 esercizi commerciali, con l’elevazione di altrettanti verbali amministrativi, per un totale di € 15.200,00, per violazioni in materia di rintracciabilità, etichettatura dei prodotti ittici, commercializzazione di specie ittiche derivanti da pesca sportiva, ed errata compilazione dei giornali bordo (logbook) delle imbarcazioni da pesca.
L’attività ispettiva sulla filiera ittica da parte dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Lipari, continuerà con l’obiettivo di scoraggiare sempre più, le frodi alimentari, per una maggiore tutela del consumatore finale.
Lipari, lì 07.11.2009
Ambiente in Sicilia. Il 70 per cento dei comuni a rischio idrogeologico. Messina e Caltanissetta in testa
Una Sicilia esposta al rischio frane e alluvioni, quella fotografata dall'indagine di Legambiente e del Dipartimento regionale della Protezione Civile, nell'ambito della campagna nazionale «Operazione fiumi 2009» e presentata ieri a Palermo. Un territorio fragile, dove sono 273 i Comuni a rischio, il 70% del totale, anche a causa di uno sviluppo urbanistico e un uso del territorio e delle acque poco rispettosi degli equilibri dell'assetto idrogeologico.
Nonostante il 76% delle amministrazioni monitorate preveda nei propri piani urbanistici vincoli di edificabilità per le zone a rischio, la quasi totalità dei comuni intervistati presenta ben il 93% di abitazioni in tali aree e il 73% di strutture e fabbricati industriali edificate in zone a rischio. Ancora, nel 29% dei casi presi in esame sono presenti in zone esposte a pericolo strutture sensibili, quali scuole, ospedali, e strutture ricettive turistiche come alberghi e campeggi.
«Regione, Province e Comuni della Sicilia sembrano aver posto le politiche della protezione civile tra le priorità di lavoro- commenta Sebastiano Venneri, vicepresidente Legambiente- ma questo settore va ulteriormente valorizzato e potenziato. Bisogna lavorare in termini di prevenzione perchè non si verifichino fenomeni critici, sostanzialmente si deve lavorare su due fronti: manutenzione dei corsi d'acqua, e l'altro sulla delocalizzazione, in alcuni casi anche di quartieri, non possono coesistere manufatti con aree golenali o su torrenti di fiume sennò si rischia Messina bis».
Segnali positivi vengono dalla pianificazione dell'emergenza e l'organizzazione della protezione civile locale: il 69% dei Comuni, infatti, ha predisposto un piano per fronteggiare situazioni di crisi, e il 42% delle municipalità hanno aggiornato tale piano negli ultimi due anni.
Sono ancora molte però le amministrazioni comunali siciliane che tardano ad attivare adeguate politiche di prevenzione e pianificazione d'emergenza. Solo il 9% dei Comuni risulta svolgere un lavoro positivo di mitigazione del rischio idrogeologico. Le provincie più a rischio sono quelle di Messina e Caltanissetta ( rispettivamente con l'86% e l'84% dei Comuni in aree potenzialmente pericolose).
Il 77% delle amministrazioni che hanno risposto alle interviste hanno abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle aree a rischio frana, il 49% delle municipalità monitorate presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio. I Comuni siciliani che ottengono il punteggio più basso fra quelli intervistati sono sei: Palma di Montechiaro), Valderice e Poggioreale , Sortino, Balestrate e Rometta , dove, nonostante la pesante presenza di strutture edilizie e perfino di interi quartieri in aree esposte a pericolo di frane e alluvioni, non sono stati avviati interventi di mitigazione del rischio.
«Il territorio è governato male, questo ormai è accertato, e sono soprattutto obsoleti gli strumenti classici di governo del territorio, quindi piani regolatori -dice Salvatore Cocina, dirigente generale della Protezione Civile regionale- Il problema è ancora più delicato, alla luce dei fatti avvenuti, bisogna radicalmente cambiare il modo di approccio al territorio e cambiare gli strumenti urbanistici, va cambiata la mentalità di approccio al sistema e quindi cominciare seriamente ad individuare i punti a rischio, non solo su base burocratica ma sostanziale».
Nonostante il 76% delle amministrazioni monitorate preveda nei propri piani urbanistici vincoli di edificabilità per le zone a rischio, la quasi totalità dei comuni intervistati presenta ben il 93% di abitazioni in tali aree e il 73% di strutture e fabbricati industriali edificate in zone a rischio. Ancora, nel 29% dei casi presi in esame sono presenti in zone esposte a pericolo strutture sensibili, quali scuole, ospedali, e strutture ricettive turistiche come alberghi e campeggi.
«Regione, Province e Comuni della Sicilia sembrano aver posto le politiche della protezione civile tra le priorità di lavoro- commenta Sebastiano Venneri, vicepresidente Legambiente- ma questo settore va ulteriormente valorizzato e potenziato. Bisogna lavorare in termini di prevenzione perchè non si verifichino fenomeni critici, sostanzialmente si deve lavorare su due fronti: manutenzione dei corsi d'acqua, e l'altro sulla delocalizzazione, in alcuni casi anche di quartieri, non possono coesistere manufatti con aree golenali o su torrenti di fiume sennò si rischia Messina bis».
Segnali positivi vengono dalla pianificazione dell'emergenza e l'organizzazione della protezione civile locale: il 69% dei Comuni, infatti, ha predisposto un piano per fronteggiare situazioni di crisi, e il 42% delle municipalità hanno aggiornato tale piano negli ultimi due anni.
Sono ancora molte però le amministrazioni comunali siciliane che tardano ad attivare adeguate politiche di prevenzione e pianificazione d'emergenza. Solo il 9% dei Comuni risulta svolgere un lavoro positivo di mitigazione del rischio idrogeologico. Le provincie più a rischio sono quelle di Messina e Caltanissetta ( rispettivamente con l'86% e l'84% dei Comuni in aree potenzialmente pericolose).
Il 77% delle amministrazioni che hanno risposto alle interviste hanno abitazioni nelle aree golenali, negli alvei dei fiumi e nelle aree a rischio frana, il 49% delle municipalità monitorate presenta addirittura interi quartieri in zone a rischio. I Comuni siciliani che ottengono il punteggio più basso fra quelli intervistati sono sei: Palma di Montechiaro), Valderice e Poggioreale , Sortino, Balestrate e Rometta , dove, nonostante la pesante presenza di strutture edilizie e perfino di interi quartieri in aree esposte a pericolo di frane e alluvioni, non sono stati avviati interventi di mitigazione del rischio.
«Il territorio è governato male, questo ormai è accertato, e sono soprattutto obsoleti gli strumenti classici di governo del territorio, quindi piani regolatori -dice Salvatore Cocina, dirigente generale della Protezione Civile regionale- Il problema è ancora più delicato, alla luce dei fatti avvenuti, bisogna radicalmente cambiare il modo di approccio al territorio e cambiare gli strumenti urbanistici, va cambiata la mentalità di approccio al sistema e quindi cominciare seriamente ad individuare i punti a rischio, non solo su base burocratica ma sostanziale».
Il giusto riconoscimento al "pater familias" e l' incredibile perdita di vista dei problemi (grossi) della collettività (di Pino Martinucci)
Riceviamo dall'amico Pino Martinucci e volentieri pubblichiamo:
Caro Salvatore,
mi trovo attualmente in una città del nord Italia per motivi familiari e mi capita spesso , anche più volte al giorno, di collegarmi al tuo ed altri siti locali per saperne di più su quello che accade a Lipari.
Mi hanno colpito due eventi in particolare: il primo gioioso, coinvolgente e affettuoso come si può essere affettuosi verso il “pater familias”. Ebbene sì, sto parlando delle tante manifestazioni di simpatia tributate e da tributare in questi giorni al Prof. Iacolino alle quali, a mia volta, mi voglio associare dovendogli tantissima riconoscenza per aver ridestato in me, in un torrido mese di agosto di tanti anni fa, con il suo metodo sobrio e coinvolgente, la fame di sapere e l’interesse per la storia. Grazie Professore, tutta Lipari, e non solo, Le deve riconoscenza e rispetto.
Il secondo evento è assai più deprimente, carissimo Salvatore, assai: fino a quando tu sei a Lipari, immerso nella routine quotidiana, con tutte le contraddizioni, gli imprevisti e i diktat di “cu si svigghia prima à matina”, non fai tanto caso al succedersi degli eventi, quasi rassegnato a subirli ; ma quando sei fuori dal nostro guscio, cominci a chiederti “ma davvero succede questo a Lipari ?” Ma davvero si continua a fare polemica su questo o quell’assessore o su quello che doveva essere e non lo è stato ? Non è che guardando queste piccole cose dozzinali, quasi di bottega, si perdono invece di vista problemi grossi come una casa ?
Possibile che si sia perso di vista il bene comune senza fare ulteriore “curtigghiu” cioè l’avvenire dei nostri figli e si continui invece a mendicare presso questo o quell’assessorato o ministero (rigorosamente minuscolo, n.d.s.), un tavolo di trattative per discutere, né più né meno, di aria fritta, tanto “les jeux sont faits”
Lipari non vive più di agricoltura, né di industria, né di pesca: vive ormai, fino a quando i visitatori ci onoreranno della loro presenza, di turismo. E a questa grandissima, preziosa e unica risorsa, dobbiamo rivolgere tutti i nostri sforzi, dal sottoscritto, semplice cittadino che di turismo ci vive, alle cariche istituzionali del nostro Comune, le quali debbono, lo devono ai nostri figli, mostrare i denti, sì i denti, a 32, 64 denti o più se necessario.
Bisogna T-U-T-E-L-A-R-E tutto quanto ad esso connesso, a cominciare dai trasporti.
Se Pino Martinucci in viaggio dal Nord Italia, giunto a Milazzo in un paio d’ore, subirà disservizi, aspettando una nave che non c’è, pazienza, si incavolerà e magari pernottando a Milazzo, farà mente locale citando il Principe di Salina nel Gattopardo. Se invece di Pino Martinucci giungerà a Milazzo un turista che subendo lo stesso trattamento giurerà a sé stesso di non venire più alle Eolie, allora questa grave perdita in termini economici e tutto quello che ne consegue, le nostre Istituzioni dovranno spiegarlo ai nostri figli.
Io personalmente, dopo 31 anni di lavoro in un noto albergo dell’isola, non ce la faccio a spiegarglielo.
Ti saluto caramente.
Pino Martinucci
Caro Salvatore,
mi trovo attualmente in una città del nord Italia per motivi familiari e mi capita spesso , anche più volte al giorno, di collegarmi al tuo ed altri siti locali per saperne di più su quello che accade a Lipari.
Mi hanno colpito due eventi in particolare: il primo gioioso, coinvolgente e affettuoso come si può essere affettuosi verso il “pater familias”. Ebbene sì, sto parlando delle tante manifestazioni di simpatia tributate e da tributare in questi giorni al Prof. Iacolino alle quali, a mia volta, mi voglio associare dovendogli tantissima riconoscenza per aver ridestato in me, in un torrido mese di agosto di tanti anni fa, con il suo metodo sobrio e coinvolgente, la fame di sapere e l’interesse per la storia. Grazie Professore, tutta Lipari, e non solo, Le deve riconoscenza e rispetto.
Il secondo evento è assai più deprimente, carissimo Salvatore, assai: fino a quando tu sei a Lipari, immerso nella routine quotidiana, con tutte le contraddizioni, gli imprevisti e i diktat di “cu si svigghia prima à matina”, non fai tanto caso al succedersi degli eventi, quasi rassegnato a subirli ; ma quando sei fuori dal nostro guscio, cominci a chiederti “ma davvero succede questo a Lipari ?” Ma davvero si continua a fare polemica su questo o quell’assessore o su quello che doveva essere e non lo è stato ? Non è che guardando queste piccole cose dozzinali, quasi di bottega, si perdono invece di vista problemi grossi come una casa ?
Possibile che si sia perso di vista il bene comune senza fare ulteriore “curtigghiu” cioè l’avvenire dei nostri figli e si continui invece a mendicare presso questo o quell’assessorato o ministero (rigorosamente minuscolo, n.d.s.), un tavolo di trattative per discutere, né più né meno, di aria fritta, tanto “les jeux sont faits”
Lipari non vive più di agricoltura, né di industria, né di pesca: vive ormai, fino a quando i visitatori ci onoreranno della loro presenza, di turismo. E a questa grandissima, preziosa e unica risorsa, dobbiamo rivolgere tutti i nostri sforzi, dal sottoscritto, semplice cittadino che di turismo ci vive, alle cariche istituzionali del nostro Comune, le quali debbono, lo devono ai nostri figli, mostrare i denti, sì i denti, a 32, 64 denti o più se necessario.
Bisogna T-U-T-E-L-A-R-E tutto quanto ad esso connesso, a cominciare dai trasporti.
Se Pino Martinucci in viaggio dal Nord Italia, giunto a Milazzo in un paio d’ore, subirà disservizi, aspettando una nave che non c’è, pazienza, si incavolerà e magari pernottando a Milazzo, farà mente locale citando il Principe di Salina nel Gattopardo. Se invece di Pino Martinucci giungerà a Milazzo un turista che subendo lo stesso trattamento giurerà a sé stesso di non venire più alle Eolie, allora questa grave perdita in termini economici e tutto quello che ne consegue, le nostre Istituzioni dovranno spiegarlo ai nostri figli.
Io personalmente, dopo 31 anni di lavoro in un noto albergo dell’isola, non ce la faccio a spiegarglielo.
Ti saluto caramente.
Pino Martinucci
Trasporti. La privatizzazione di Tirrenia. La Regione parteciperà alla gara per riportare l'holding nell'Isola
La posizione del presidente Lombardo, rispetto alla privatizzazione di Tirrenia, è quella di partecipare alla gara per la cessione della holding, escludendo la possibilità di rilevare solo la flotta regionale Siremar. Lo ha riferito all'assemblea di Assonave il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Giuseppe Maria Reina, esponente del Movimento per le Autonomie fondato da Lombardo.
Escludere la possibilità che la Regione rilevi solo la flotta regionale «credo sia indispensabile», spiega. Farlo sarebbe poi «ingovernabile, una fregatura gestionale ed imprenditoriale». La Regione siciliana, quindi, «parteciperà alla gara per la holding».
«Dicono che rinunciamo a Siremar» ha detto Reina, riferendosi al progetto di cedere le quattro flotte regionali di Tirrenia (Siremar, Toremar, Saremar e Caremar) alle Regioni dove operano, come passaggio preliminare rispetto alla cessione con gara della holding della compagnia di navigazione pubblica. «Noi non rinunciamo a nulla, abbiamo invece l'aspirazione di far diventare la Sicilia un punto di riferimento per l'area del Mediterraneo. Tirrenia è nata in Sicilia, la vogliamo riportare in Sicilia. Se ci sarà una gara per la holding parteciperemo» ha detto il sottosegretario all'assemblea di Assonave.
La Regione siciliana, ha poi spiegato, «non vuole certo creare un carrozzone pubblico, la gestione sarà privata: puntiamo su questo tipo di modello». Per Reina «il solo fatto di partecipare alla gara per la holding è per la Regione siciliana di straordinaria importanza». Puntare con una buona offerta alla realizzazione di questo progetto è «l'auspicio» del governatore Lombardo: «Vedremo se si potrà realizzare» dice Reina, che ha parlato del progetto sulla base, ha spiegato, «di quello che mi si dice dal governo regionale: la Sicilia ha grande interesse a trasformarsi in un punto di forza per Tirrenia e si prepara a partecipare alla gara».
Escludere la possibilità che la Regione rilevi solo la flotta regionale «credo sia indispensabile», spiega. Farlo sarebbe poi «ingovernabile, una fregatura gestionale ed imprenditoriale». La Regione siciliana, quindi, «parteciperà alla gara per la holding».
«Dicono che rinunciamo a Siremar» ha detto Reina, riferendosi al progetto di cedere le quattro flotte regionali di Tirrenia (Siremar, Toremar, Saremar e Caremar) alle Regioni dove operano, come passaggio preliminare rispetto alla cessione con gara della holding della compagnia di navigazione pubblica. «Noi non rinunciamo a nulla, abbiamo invece l'aspirazione di far diventare la Sicilia un punto di riferimento per l'area del Mediterraneo. Tirrenia è nata in Sicilia, la vogliamo riportare in Sicilia. Se ci sarà una gara per la holding parteciperemo» ha detto il sottosegretario all'assemblea di Assonave.
La Regione siciliana, ha poi spiegato, «non vuole certo creare un carrozzone pubblico, la gestione sarà privata: puntiamo su questo tipo di modello». Per Reina «il solo fatto di partecipare alla gara per la holding è per la Regione siciliana di straordinaria importanza». Puntare con una buona offerta alla realizzazione di questo progetto è «l'auspicio» del governatore Lombardo: «Vedremo se si potrà realizzare» dice Reina, che ha parlato del progetto sulla base, ha spiegato, «di quello che mi si dice dal governo regionale: la Sicilia ha grande interesse a trasformarsi in un punto di forza per Tirrenia e si prepara a partecipare alla gara».
Lipari: Una Madonnina vigilerà sul "Monteleone". Bella iniziativa della Ludica
Una Madonnina vigilerà sugli atleti e sugli sportivi che utilizzano il "Franchino Monteleone" di Lipari.
E' stata posizionata giovedì scorso all'interno dell'edicola realizzata da qualche tempo ai bordi del campo di calcio.
L'iniziativa è della Ludica Lipari del presidente Peppe Cirino e ha trovato il pieno appoggio del padre spirutuale della società Don Lio Raffaele.
Per quanto riguarda l'attività prettamente agonistica ricordiamo che la Ludica Lipari, impegnata nel campionato di prima categoria, affronterà domani pomeriggio (ore 14 e 30) al Monteleone l'ostica formazione dell'Aluntina.
Indispensabile potrebbe rivelarsi l'apporto e il contributo degli sportivi che società e giocatori invitano ad essere presenti in massa a questa partita casalinga.
E' stata posizionata giovedì scorso all'interno dell'edicola realizzata da qualche tempo ai bordi del campo di calcio.
L'iniziativa è della Ludica Lipari del presidente Peppe Cirino e ha trovato il pieno appoggio del padre spirutuale della società Don Lio Raffaele.
Per quanto riguarda l'attività prettamente agonistica ricordiamo che la Ludica Lipari, impegnata nel campionato di prima categoria, affronterà domani pomeriggio (ore 14 e 30) al Monteleone l'ostica formazione dell'Aluntina.
Indispensabile potrebbe rivelarsi l'apporto e il contributo degli sportivi che società e giocatori invitano ad essere presenti in massa a questa partita casalinga.
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter
Le emergenze di Acquacalda
Concessi 15 giorni
Salvatore Sarpi
Lipari
I cittadini di Acquacalda (Lipari), seppure fortemente delusi dallo stato di abbandono in cui è stata lasciata la loro frazione, concedono i "quindici giorni" agli organismi politici e di protezione civile affinchè diano risposte concrete e passino dalle parole ai fatti. La decisione è arrivata nel corso di una riunione che una delegazione degli abitanti della frazione ha avuto ieri con il sindaco Mariano Bruno, gli assessori Corrado Giannò e Mimma Sparacino e con il dirigente del IV settore Domenico Russo. L'armistizio, quindi, blocca, al momento, le iniziative che erano state deliberate mercoledì scorso da quasi tutti i nuclei familiari della frazione nel corso di una assemblea popolare. I cittadini, nel corso della riunione organizzata dal comitato cittadino C.A.S.T.A., avevano deliberato di portare in piazza il proprio malcontento attraverso un corteo di protesta per le vie di Lipari e attraverso la raccolta dei certificati elettorali da far pervenire nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri. Infine è slittata al 10 novembre la riunione di Protezione civile che doveva tenersi oggi al comune di Lipari. Argomento: le tante emergenze che interessano il comune di Lipari. Acquacalda in testa.
Leni: Parroco contro la dirigente scolastica per un divieto
Peppe Paino
Don Benedetto Nicotra dice che sta seriamente pensando di donare una zucca al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Isola di Salina", prof. Mirella Fanti. Da quasi un anno parroco di Leni, è infuriato con la responsabile dell'istituto per non aver autorizzato i bambini delle elementari del piccolo comune di Salina a prendere parte alla messa dello scorso quattro novembre, giornata della commemorazione dei caduti in guerra. Per il parroco, un salesiano di 48 anni, è stato «un vero e proprio scandalo» alla luce di quanto sta accadendo dopo la famigerata sentenza della corte europea sul crocefisso.
«La decisione di Strasburgo, evidentemente – dichiara don Benedetto – ha lasciato il segno anche nelle nostre isole. La direttrice didattica ha ritenuto inopportuno non fare partecipare i bambini della scuola elementare alla celebrazione eucaristica con la cittadinanza, le autorità civili e militari in quanto gli stessi avevano già perso due giorni di scuola. Ma – ha evidenziato il parroco – ha ritenuto opportuno farli partecipare al momento laico davanti al monumento, situato sotto il palazzo municipale». E si chiede: «Ma la scuola quali valori darà e imprimerà nel futuro cittadino?». Don Benedetto ci ha dichiarato che pregherà per la preside affinchè sia più "ragionevole" e ceda al rigore imposto dal calendario scolastico almeno per le recite natalizie.
Concessi 15 giorni
Salvatore Sarpi
Lipari
I cittadini di Acquacalda (Lipari), seppure fortemente delusi dallo stato di abbandono in cui è stata lasciata la loro frazione, concedono i "quindici giorni" agli organismi politici e di protezione civile affinchè diano risposte concrete e passino dalle parole ai fatti. La decisione è arrivata nel corso di una riunione che una delegazione degli abitanti della frazione ha avuto ieri con il sindaco Mariano Bruno, gli assessori Corrado Giannò e Mimma Sparacino e con il dirigente del IV settore Domenico Russo. L'armistizio, quindi, blocca, al momento, le iniziative che erano state deliberate mercoledì scorso da quasi tutti i nuclei familiari della frazione nel corso di una assemblea popolare. I cittadini, nel corso della riunione organizzata dal comitato cittadino C.A.S.T.A., avevano deliberato di portare in piazza il proprio malcontento attraverso un corteo di protesta per le vie di Lipari e attraverso la raccolta dei certificati elettorali da far pervenire nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri. Infine è slittata al 10 novembre la riunione di Protezione civile che doveva tenersi oggi al comune di Lipari. Argomento: le tante emergenze che interessano il comune di Lipari. Acquacalda in testa.
Leni: Parroco contro la dirigente scolastica per un divieto
Peppe Paino
Don Benedetto Nicotra dice che sta seriamente pensando di donare una zucca al dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo "Isola di Salina", prof. Mirella Fanti. Da quasi un anno parroco di Leni, è infuriato con la responsabile dell'istituto per non aver autorizzato i bambini delle elementari del piccolo comune di Salina a prendere parte alla messa dello scorso quattro novembre, giornata della commemorazione dei caduti in guerra. Per il parroco, un salesiano di 48 anni, è stato «un vero e proprio scandalo» alla luce di quanto sta accadendo dopo la famigerata sentenza della corte europea sul crocefisso.
«La decisione di Strasburgo, evidentemente – dichiara don Benedetto – ha lasciato il segno anche nelle nostre isole. La direttrice didattica ha ritenuto inopportuno non fare partecipare i bambini della scuola elementare alla celebrazione eucaristica con la cittadinanza, le autorità civili e militari in quanto gli stessi avevano già perso due giorni di scuola. Ma – ha evidenziato il parroco – ha ritenuto opportuno farli partecipare al momento laico davanti al monumento, situato sotto il palazzo municipale». E si chiede: «Ma la scuola quali valori darà e imprimerà nel futuro cittadino?». Don Benedetto ci ha dichiarato che pregherà per la preside affinchè sia più "ragionevole" e ceda al rigore imposto dal calendario scolastico almeno per le recite natalizie.
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