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lunedì 9 novembre 2009

Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. A cura di Ginostra reporter

L'Istituto comprensivo assente alla messa del 4 novembre
La preside: «Attacco ingiusto impossibile chiudere la scuola»
Michele Merenda
SALINA
Pochi giorni fa don Benedetto Nicotra, parroco da quasi un anno del comune di Leni, aveva apertamente definito uno scandalo la mancata presenza dei ragazzi dell'Istituto comprensivo "Isole Salina" alla messa celebrata nel Santuario di Valdichiesa per la ricorrenza del 4 novembre.
Il duro attacco era rivolto a Mirella Fanti, direttrice scolastica dell'istituto. Dopo aver affermato che avrebbe regalato alla dirigente una zucca e che avrebbe pregato per lei, com'era facile immaginare non è tardata ad arrivare la risposta del dirigente scolastico.
«Trovo molto ingiusto l'attacco di don Benedetto nei miei confronti – ha dichiarato la direttrice – e totalmente inopportuno lo spirito di crociata che anima le sue parole. Evidentemente non mi conosce bene e non sa che nutro un profondo rispetto per la tradizione cristiana e per lo spirito religioso presente nelle isole Eolie. Tanto che – ha ricordato la dirigente – mi sono adoperata per fare l'inaugurazione dell'anno scolastico delle scuole dipendenti dal mio Istituto celebrando una messa su tutte le isole, in stretta collaborazione con il Vicario di Salina, padre Alessandro, con padre Luciano di Stromboli e con padre Lorenzo di Filicudi. Forse don Benedetto non ricorda che quel giorno a Valdichiesa era presente anche lui insieme a tutti i sindaci, docenti e studenti di Salina. In ogni caso – ha continuato Mirella Fanti – ricordo che tutte le attività che si svolgono in orario scolastico devono essere programmate, approvate dagli organi collegiali e organizzate dai docenti. Nel caso specifico vorrei sottolineare che un'ordinanza del Prefetto prescriveva che le celebrazioni del 4 novembre (sia religiose che civili) si svolgessero domenica 8 novembre. Inoltre, secondo l'ordinamento scolastico, la partecipazione a funzioni religiose si deve svolgere al di fuori dell'orario delle lezioni. E infine non abbiamo ricevuto nessun invito ufficiale da parte della parrocchia di Leni. Anch'io sono qui da poco più di un anno – ci ha tenuto a puntualizzare la dirigente – e ho cercato di portare da Roma e dalla mia esperienza maturata anche all'estero lo spirito e i valori della tolleranza, della convivenza pacifica e del dialogo. Perciò, visto che padre Benedetto mi vuole regalare una zucca, in cambio gli regalerò un telefono. Per quanto riguarda le preghiere per me, gli consiglio di riservare un'attività tanto seria a cose ben più gravi quali la lotta alla fame, alla povertà, alla violenza, alla guerra, agli abusi di tutti i generi di cui purtroppo le nostre cronache sono piene. Inoltre – ha concluso la direttrice d'istituto – le sue preghiere per le recite di Natale sarebbero sprecate, perché, evidentemente lui non lo sa, già dall'anno passato ho assistito con grande gioia alle rappresentazioni natalizie delle scuole, che si sono svolte anche a Leni».