(Christian Del Bono- Presidente Federalberghi Eolie) Nelle prossime settimane saranno stabiliti i contorni della vicenda Tirrenia. Questa, vede il Governo, alcune Regioni e la Comunità Europea impegnati a definire un processo di liberalizzazione che, da una parte, dovrà garantire le legittime aspirazioni delle popolazioni insulari e dei lavoratori delle società di navigazione, dall´altra dovrà assicurare che vengano rispettate le leggi della libera concorrenza.
Non volendo soffermarsi oltre sui motivi che hanno finalmente portato a quello scorporo che nella fase iniziale appariva ad alcuni come un´ insensatezza e non potendo neppure, dato l´ormai irreversibile stato di avanzamento del processo, entrare nel merito dell´opportunità di far coincidere necessariamente il concetto di liberalizzazione con quello di privatizzazione, abbiamo comunque il dovere e l´esigenza di chiedere la massima attenzione nel definire le convenzioni che saranno oggetto dei prossimi bandi di gara.
Per ciò che attiene alle consociate Caremar, Saremar e Toremar, le procedure di evidenza pubblica per l´affidamento dei servizi sarà espletato dalle regioni Campania (in accordo con la Regione Lazio), Sardegna e Toscana. Nel caso di Tirrenia (scorporata dalle consociate) e della Sicilia, visto che questa è regione a statuto speciale e che, soprattutto, non sembra essere riuscita a trovare un accordo soddisfacente con il Governo, il bando sarà invece emesso da Fintecna.
In questa fase, si presentano, dunque, una serie di insidie che appaiono tanto più rilevanti quante sono le tratte sociali che ciascuna gara dovrà assegnare. Sono, infatti, del tutto insufficienti i € 184,94 milioni di euro annui (ne mancano circa 45) previsti dal Governo per garantire gli attuali assetti ufficiali, soprattutto alla luce del fatto che tale somma sembra essere addirittura fissa nel corso degli anni. Nel caso di Siremar, ad esempio, si tratta di un importo pari a circa 55 milioni di euro, con un taglio previsto di circa 15.
Il Governatore Lombardo conferma che la Regione Sicilia sarebbe interessata ad acquisire Siremar e Tirrenia. Tale ipotesi necessita però di essere corroborata da linee di finanziamento ben precise a breve, medio e lungo termine che devono far fronte, non solo, alle somme mancanti ma soprattutto alle esigenze di rinnovo di un naviglio, troppo spesso inadeguato, e di adeguamento di infrastrutture portuali che in molti casi, anche in presenza di semplice risacca, non consentono ai comandanti di operare in sicurezza, facendo così saltare diverse corse. Il sistema trasporti, in quanto tale, va visto nella sua interezza e complessità.
In questa fase, partecipando alla stesura dei capitolati tecnici delle nuove convenzioni, abbiamo l´opportunità di razionalizzare i servizi: prevedendo l´utilizzo di mezzi più adatti alle linee da coprire nei diversi periodi dell´anno; tenendo in considerazione la stagionalità della domanda; ottenendo una migliore integrazione con i servizi forniti dalle altre compagnie di navigazione (beneficiarie e non di contributi regionali); andando a ridisegnare gli itinerari orari in base alle reali esigenze di servizio e in funzione dei collegamenti terrestri e aerei esistenti.
È fondamentale un´azione sinergica e matura tra tutti gli stakeholders se si vuole trasformare la tragedia Tirrenia in un´opportunità e ottenere quelli che poi sono i reali obiettivi Comunitari: razionalizzazione e miglioramento dei servizi attraverso l´abbattimento delle barriere di mercato che frenano e distorcono la concorrenza.
Christian Del Bono