Riceviamo e pubblichiamo:
Il motivo che mi ha spinto insieme ad altri amici musicisti a diffondere questo prodotto eoliano proprio oggi, attraverso la rete e l’emittente televisiva Teleisole che pure ha collaborato, è un evento che il Centro Studi eoliano ed il Rotare Club di Lipari, festeggiano oggi lunedì 9 novembre 2009, unitamente alla cittadinanza: il 90° compleanno del professor Giuseppe Iacolino.
Ma cosa c’entra vi chiederete questo filmato col professor Iacolino? Si tratta di un brano dedicato all’isola di Vulcano (anch’essa studiata dal professore sotto il profilo storico) dal titolo Al di là dell’orizzonte, che ho composto nel 2004 con la sua diretta partecipazione. Il filmato è visibile su you tube a questo link http://www.youtube.com/watch?v=L8mmm0etItU
Parliamo un po’ dell’oggetto in questione.
Vulcano, già nota nell’antichità per la sua violenta attività esplosiva, che accompagnò l’arrivo alle Eolie delle prime genti nel tardo neolitico, diverrà denominazione universale,comune a tutte le montagne crateriche di natura vulcanica del nostro, nonché una tipologia di eruzione esplosiva, detta appunto vulcaniana.
Fra l’altro, parlare di vulcani in questo preciso momento non è fuori luogo, dati la particolare attività microsismica di Vulcano che prosegue da quasi due mesi,legata ai processi gassosi e all’attività dello Stromboli e dell’Etna, riprese in questi giorni.
Vulcano fu forse l’Isola di Fuoco inestinguibile al di là dell’orizzonte, descritta nei Testi delle Piramidi (risalenti alla fine del III millennio);certamente per gli antichi Greci, l’Isola Sacra, terribile e sublime. Successivamente, leggende alto-medievali collocarono al suo interno l’Inferno cristiano e verso l’anno mille troverà dimora in prossimità delle bocche sommatali anche il Purgatorio.
La stessa commemorazione dei defunti del 2 novembre,venne istituita in seguito alla testimonianza riportata da un pellegrino in ritorno dalla Terra Santa che si soffermò in questi luoghi; egli informato e guidato da un religioso locale,ebbe modo di constatare che quei lamenti
delle anime purganti (i rumori emessi dal vulcano) si placavano con la preghiera e con la penitenza; tornato in Francia, il pellegrino riportò quanto dirattamente osservato, ai monaci di Cluny. Sant’Odilone ufficializzò il culto in Europa[ Iacolino, 1996].
Giallo è il colore dello zolfo e delle ginestre che abbondano sull’isola,” fiore fantastico di zolfo sbocciato in pieno mare”, come lo descrisse Guy De Maupassant ,pochi anni prima dell’eruzione del 1888-90. Il giallo in quanto solare è il simbolo dell’aria, della luce e del sacro; è il colore dell’aldilà
Vulcano fu un’isola funebre, dove i defunti probabilmente venivano posti all’interno delle sue numerose caverne preistoriche identificate negli anni 90[ Giustolisi, 1995].
Il brano Al di là dell’orizzonte che trae spunto dalle informazioni e dalle considerazioni sopraccitate, è diffuso in onore del 90° compleanno dell’illustre professor Giuseppe Iacolino, personaggio eoliano di grande umanità e disponibilità, che simpaticamente ed appassionatamente ha accettato di partecipare alle registrazioni audio (ottobre 2004) e del recentissimo video ( settembre 2009) del brano eoliano.
Il nostro popolo eoliano deve molto al suo costante impegno ed ai suoi sforzi mirati alla ricostruzione della ricchissima storia multi-millenaria del nostro arcipelago.
Questa canzone che descrive la terribile bellezza di Vulcano è una denuncia contro la cementificazione selvaggia e contro l’irresponsabilità di quanti hanno deturpato questi nostri luoghi,senza nemmeno tenere conto della sua pericolosità.
Marco Manni