A Panarea erosione di un costone roccioso
(s.s.) Mezza dozzina di abitazioni a forte rischio in località Draut a Panarea per via della forte erosione del costone sottostante. Il rischio è che possano, in qualche modo, slittare verso il mare in caso di maggiore erosione della base rocciosa e di un mancato intervento sull'attuale, delicatissima, situazione. Lo ha evidenziato un sopralluogo congiunto effettuato dal comandante del Circomare Lipari, tenente di vascello Giuseppe Donato, dall'assessore comunale Mimma Sparacino, da componenti della Protezione civile regionale e comunale e dal Genio civile di Messina. Il gruppo, a bordo dell'unità della Guardia Costiera di Lipari, ha effettuato una minuziosa ricognizione dal mare e riconosciuto la necessità di porre in essere un immediato intervento a protezione dell'abitato. A richiamare l'attenzione sulla problematica era stato capo Fabio La Porta della Guardia Costiera che, durante un sopralluogo, si era reso conto della delicata situazione, relazionando al comandante che ha posto in essere quanto effettuato ieri.
Lipari: La sollecitazione dell'ex assessore La Greca al sindaco
Le Eolie vogliono collegamenti veloci con l'aeroporto di Reggio Calabria
Salvatore Sarpi
«Piuttosto che attardarsi su richieste, più o meno fantasiose, di realizzare collegamenti aerei ed aeroporti e/o aviosuperfici sulle nostre isole invito tutti a chiedere all'amministrazione comunale di far assumere dei precisi impegni scritti al Presidente della Provincia ed all'assessore Regionale al turismo della Regione Siciliana perchè sin dalla prossima primavera le Eolie possano disporre di collegamenti certi e stabili con i principali aeroporti che servono l'arcipelago: Reggio Calabria e Catania. Questa è una scommessa da vincere per il futuro economico e sociale delle nostre isole». Lo afferma l'ex assessore e ed ex segretario del PD liparese Pino La Greca. «Il 28 ottobre scorso – afferma – la Gazzetta del sud ci ha portato a conoscenza della sempre più stretta sinergia fra le amministrazioni provinciali di Messina e Reggio Calabria per il rilancio dell'Aeroporto dello Stretto. Nel servizio si parlava addirittura di check-in a Messina e del potenziamento dei collegamenti via mare fra le due città anche alla luce dell'approdo per i mezzi veloci all'aeroporto di Reggio. Alla luce di tutto ciò pur avendo il massimo rispetto di chi la pensa diversamente da me sulla questione dell'aeroporto a Lipari, non riesco a comprendere come mai la nostra Amministrazione non assume alcuna iniziativa per cercare di comprendere e migliorare, da subito, i collegamenti con l'eroporto di Reggio Calabria investendo in tal senso la Provincia Regionale di Messina. Da anni, quale segretario e quale semplice militante del PD, chiedo una forte iniziativa da parte dell'amministrazione comunale nei confronti della Regione siciliana perché istituisca da subito un collegamento stabile giornaliero via autostrada tra le Eolie (via Milazzo) e l'aeroporto di Catania ed un collegamento stabile giornaliero con quello di Reggio Calabria proprio per "abbreviare" i tempi di percorrenza dei turisti e soprattutto degli eoliani che si recano fuori dal territorio provinciale».
Lingua. Pericolo crolli Interdetta l'area circostante il faro
Peppe Paino
Santa Marina Salina
Divieto assoluto di accesso, transito e stazionamento nell'area circostante il Faro di Punta Lingua. Lo ha stabilito con propria ordinanza il sindaco Massimo Lo Schiavo, dopo il recente sopralluogo dell'ufficio tecnico, che ha accertato l'esistenza di pericoli per la pubblica incolumità.
Le ultime mareggiate hanno fatto crollare il ballatoio che circonda la torre della struttura, uno dei simboli delle Eolie, anche per la caratteristica posizione che indica la presenza del suggestivo laghetto di acqua salmastra. Un atto pertanto, dovuto, quello del primo cittadino, necessario per salvaguardare l'incolumità delle numerose persone e turisti che abitualmente stazionano o passeggiano, soprattutto nell'ultimo periodo di bel tempo, lungo la spiaggia e lungo le sponde de laghetto della ridente frazione di Santa Marina. La chiusura della zona del faro non significa che lo stesso sarà abbandonato al suo destino. «Non sarà così» ha dichiarato il vicesindaco Luigi Follone. «Il Provveditorato alle Opere marittime ha garantito l'esecuzione delle opere preliminari a protezione del faro. Per gli interventi di posizionamento in mare di massi saranno destinati circa 300 mila euro». Si spera, ovviamente che si faccia in fretta, possibilmente prima che le prossime mareggiate travolgano del tutto lo stesso faro.
Ricordiamo che l'anno scorso i marosi allagarono il villaggio di Lingua. Le opere di conseguenza devono iniziare al più presto al fine di evitare possibili problemi.
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venerdì 20 novembre 2009
"Comunicare architettura". Da sabato nella chiesa di S.Caterina a Lipari la mostra itinerante
Giunta alla quarta tappa in soli due mesi, la mostra itinerante “Comunicare Architettura” allarga i suoi confini, non solo spaziali.
Le giovani architetture catanesi protagoniste dell’evento, partite da Catania nel mese di settembre, sbarcano a Lipari sabato 21 novembre per aprire ufficialmente la partecipazione a tutti i neo professionisti della Sicilia.
Dal 21 al 26 novembre infatti la mostra itinerante – organizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania e dall’Associazione Culturale Spazi Contemporanei – sarà esposta nella ex chiesa di S. Caterina nell’area del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea” di Lipari, e nell’occasione sarà estesa a tutti gli Ordini regionali degli Architetti e degli Ingegneri la possibilità di aderire all’iniziativa.
Dapprima rivolto esclusivamente al territorio etneo l’evento “Comunicare Architettura” è riuscito a diffondere a tutta la Sicilia i suoi obiettivi culturali di valorizzazione delle giovani professionalità e di comunicazione dell’Architettura come disciplina che migliora la vita dell’uomo attraverso la qualificazione degli spazi in cui egli vive e lavora.
All’inaugurazione della tappa eoliana – sabato 21 novembre, alle 17,30 – saranno presenti l’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali Lino Lenza, il presidente della Provincia Regionale di Messina Nanni Ricevuto, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il direttore del Museo archeologico di Lipari Michele Benfari, il presidente della Consulta Regionale degli Architetti Rino La Mendola, i presidenti degli Ordini degli Architetti di Catania e di Messina, rispettivamente, Luigi Longhitano e Gaetano Montalto, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania Carmelo Maria Grasso, il presidente della Fondazione catanese degli Architetti Carlotta Reitano, il presidente dell’Associazione Spazi Contemporanei Giovanni D’Amico, e Madeleine Cavalier moglie di Luigi Bernabò Brea, uno dei maggiori archeologi italiani del ventesimo secolo, scomparso nel 1999, e storico direttore del Museo archeologico di Lipari, ora a lui intitolato.
La presentazione delle opere in mostra avverrà attraverso un dibattito, moderato dall’arch. Valentina Piscitelli, a cui interverranno Pino Guerrera e Giuseppe Gangemi, entrambi docenti della facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, Antonio Sotgia della facoltà di Architettura de La Sapienza di Roma, il Delegato Giovani dell’Ordine Architetti di Catania Fabrizio Russo, il presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Architetti (Angia) Alessia Guarnaccia e una rappresentanza degli autori delle opere esposte.
«L’idea di ospitare progetti architettonici moderni in un luogo storico come il parco archeologico di Lipari – ha affermato Carlotta Reitano – è un esempio di “contaminazione” tra architettura contemporanea e luoghi dell’archeologia. Tra loro c’è un rapporto inscindibile perché le opere del passato sono a tutt’oggi espressione completa d’architettura, a cui l’uomo contemporaneo spesso s’ispira».
Le giovani architetture catanesi protagoniste dell’evento, partite da Catania nel mese di settembre, sbarcano a Lipari sabato 21 novembre per aprire ufficialmente la partecipazione a tutti i neo professionisti della Sicilia.
Dal 21 al 26 novembre infatti la mostra itinerante – organizzata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania e dall’Associazione Culturale Spazi Contemporanei – sarà esposta nella ex chiesa di S. Caterina nell’area del Museo Archeologico Eoliano “Luigi Bernabò Brea” di Lipari, e nell’occasione sarà estesa a tutti gli Ordini regionali degli Architetti e degli Ingegneri la possibilità di aderire all’iniziativa.
Dapprima rivolto esclusivamente al territorio etneo l’evento “Comunicare Architettura” è riuscito a diffondere a tutta la Sicilia i suoi obiettivi culturali di valorizzazione delle giovani professionalità e di comunicazione dell’Architettura come disciplina che migliora la vita dell’uomo attraverso la qualificazione degli spazi in cui egli vive e lavora.
All’inaugurazione della tappa eoliana – sabato 21 novembre, alle 17,30 – saranno presenti l’assessore regionale ai Beni Culturali e Ambientali Lino Lenza, il presidente della Provincia Regionale di Messina Nanni Ricevuto, il sindaco di Lipari Mariano Bruno, il direttore del Museo archeologico di Lipari Michele Benfari, il presidente della Consulta Regionale degli Architetti Rino La Mendola, i presidenti degli Ordini degli Architetti di Catania e di Messina, rispettivamente, Luigi Longhitano e Gaetano Montalto, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania Carmelo Maria Grasso, il presidente della Fondazione catanese degli Architetti Carlotta Reitano, il presidente dell’Associazione Spazi Contemporanei Giovanni D’Amico, e Madeleine Cavalier moglie di Luigi Bernabò Brea, uno dei maggiori archeologi italiani del ventesimo secolo, scomparso nel 1999, e storico direttore del Museo archeologico di Lipari, ora a lui intitolato.
La presentazione delle opere in mostra avverrà attraverso un dibattito, moderato dall’arch. Valentina Piscitelli, a cui interverranno Pino Guerrera e Giuseppe Gangemi, entrambi docenti della facoltà di Architettura dell’Università di Palermo, Antonio Sotgia della facoltà di Architettura de La Sapienza di Roma, il Delegato Giovani dell’Ordine Architetti di Catania Fabrizio Russo, il presidente dell’Associazione Nazionale Giovani Architetti (Angia) Alessia Guarnaccia e una rappresentanza degli autori delle opere esposte.
«L’idea di ospitare progetti architettonici moderni in un luogo storico come il parco archeologico di Lipari – ha affermato Carlotta Reitano – è un esempio di “contaminazione” tra architettura contemporanea e luoghi dell’archeologia. Tra loro c’è un rapporto inscindibile perché le opere del passato sono a tutt’oggi espressione completa d’architettura, a cui l’uomo contemporaneo spesso s’ispira».
Lipari. Giornata per "conoscere l'area marina protetta"
Il Centro di Educazione Ambientale Eolie cda tempo si occupa di tutelare e promuovere l´ambiente, la sua conoscenza e la valorizzazione dell´arcipelago. Tra queste iniziative vi è l´incontro del 10 ottobre ha ottenuto il risultato di rivitalizzare il dibattito intorno all´istituzione di un´Area Marina Protetta nelle Isole Eolie e di riattivare l´iter procedurale per la designazione della stessa.
Nell´ottica di un prosieguo di tale percorso, il CEA organizza per domani 21 novembre un nuovo incontro destinato a illustrare il funzionamento di un AMP e a sensibilizzare la comunità sugli innumerevoli vantaggi socio-economici ed ambientali.
Tutti i cittadini sono invitati ad aderire all´iniziativa.
L´incontro avrà sede presso il Palazzo dei Congressi del Comune di Lipari in via Falcone e Borsellino dalle ore 10.
Nell´ottica di un prosieguo di tale percorso, il CEA organizza per domani 21 novembre un nuovo incontro destinato a illustrare il funzionamento di un AMP e a sensibilizzare la comunità sugli innumerevoli vantaggi socio-economici ed ambientali.
Tutti i cittadini sono invitati ad aderire all´iniziativa.
L´incontro avrà sede presso il Palazzo dei Congressi del Comune di Lipari in via Falcone e Borsellino dalle ore 10.
A PROPOSITO DI INSEGNE, TENDE E VETRINE di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Ho ascoltato con molto stupore una intervista rilasciata dal Dirigente del IV Settore e Comandante della Polizia Municipale, Dott. Nico Russo, in merito alla vicenda di questi giorni che riguarda la rimozione di tende e vetrine.
Il Dott. Russo infatti con le sue supposizioni alimenta il pericoloso sospetto, che a causare l’intervento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina possano essere state le denunce di alcuni cittadini.
Il Dott. Russo, che detiene il provvedimento dell’Istituto messinese (prot. n° 670/09), conosce benissimo le regioni che hanno causato l’intervento della Soprintendenza, perché scritte in modo chiaro, che non scaturiscono da alcuna denuncia dei cittadini, ma bensì da un “atto dovuto”. Quindi non trovo corretto attribuire alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina l’azione repressiva che si paventa voler attuare per eliminare le insegne a bandiera, le tende e le vetrine. Anche sull’applicazione dell’art. 38 del Piano Territoriale Paesistico, credo che il Dirigente Comandante Russo sia poco informato. Infatti la disposizione paesaggistica, che vige dall’anno 2001, vieta la collocazione di insegne a bandiera e ne dispone la rimozione, a carico dell’Amministrazione Comunale, entro cinque anni dall’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio.
L’azione repressiva che viene annunciata dal Comune, per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico, quindi può essere attivata soltanto allo scadere dei cinque anni. Naturalmente nulla vieta all’Ente di intervenire prima, cosa auspicabile per dare un aspetto decoroso a tutto il centro storico. Ma in questo caso andrebbe adottata un’apposita Ordinanza e portata a conoscenza di quanti espongono insegne a bandiera.
Ben diversa è la posizione giuridica delle due insegne per le quali è stata intimata la rimozione. Queste infatti risultavano essere posizionate con palo su suolo pubblico.
In questo caso, Egregio Comandante, non si doveva intervenire con ordinanza del Servizio Illeciti, ma bensì con la rimozione coatta, come sancito dalla Sua disposizione n° 94/06, senza sollevare alcun polverone.
Non è vero che il P.T.P. vieta la collocazione di insegne, tende e vetrine. Lo strumento paesaggistico prescrive le modalità di realizzazione e di collocamento. Non comprendo quindi l’allarme dato e quali sono le responsabilità del’Istituto messinese, anche perché queste prescrizioni sono contenute nel Regolamento Edilizio Comunale adottato dal Comune (artt. 53-54-55).
Chiaramente questo è l’aspetto paesaggistico. Poi esiste quello urbanistico: le insegne, le vetrine, le tende, i cartelloni, e gli arredi in genere, debbono essere muniti di autorizzazione edilizia (art.21 ex art.6 R.E.C.). Naturalmente, quelle collocate dopo l’entrata in vigore del Programma di Fabbricazione (1976).
Infine si aggiunge l’aspetto che attiene all’occupazione del suolo pubblico. Tutto ciò che occupa il suolo pubblico deve essere autorizzato e deve essere soggetto al pagamento della dovuta tassazione. Ma a questo punto il Dirigente Russo dovrebbe spiegarci perché vengono rilasciate le autorizzazioni di suolo pubblico per la collocazione di recinzioni, di tabelloni, etc, senza l’ottenimento preventivo dell’autorizzazione edilizia. Perchè non vengono tassate le occupazioni di suolo con aggetti e sporgenze (tende, vetrine, etc.).
Ma secondo quanto affermato dall’Assessore all’Annona, Massimo D’Auria, alla soluzione di tutto quanto evidenziato si può giungere modificando il Regolamento comunale.
La politica dell’Amministrazione è proprio questa ?Si consente di realizzare ristoranti abusivi per poi sanarli abolendo i parametri dimensionali; si consente di costruire in zona F4, per poi sanare gli immobili facendoli rientrare in zona B del P.R.G ?
Il Dott. Russo infatti con le sue supposizioni alimenta il pericoloso sospetto, che a causare l’intervento della Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina possano essere state le denunce di alcuni cittadini.
Il Dott. Russo, che detiene il provvedimento dell’Istituto messinese (prot. n° 670/09), conosce benissimo le regioni che hanno causato l’intervento della Soprintendenza, perché scritte in modo chiaro, che non scaturiscono da alcuna denuncia dei cittadini, ma bensì da un “atto dovuto”. Quindi non trovo corretto attribuire alla Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina l’azione repressiva che si paventa voler attuare per eliminare le insegne a bandiera, le tende e le vetrine. Anche sull’applicazione dell’art. 38 del Piano Territoriale Paesistico, credo che il Dirigente Comandante Russo sia poco informato. Infatti la disposizione paesaggistica, che vige dall’anno 2001, vieta la collocazione di insegne a bandiera e ne dispone la rimozione, a carico dell’Amministrazione Comunale, entro cinque anni dall’approvazione del nuovo Regolamento Edilizio.
L’azione repressiva che viene annunciata dal Comune, per quanto riguarda l’aspetto paesaggistico, quindi può essere attivata soltanto allo scadere dei cinque anni. Naturalmente nulla vieta all’Ente di intervenire prima, cosa auspicabile per dare un aspetto decoroso a tutto il centro storico. Ma in questo caso andrebbe adottata un’apposita Ordinanza e portata a conoscenza di quanti espongono insegne a bandiera.
Ben diversa è la posizione giuridica delle due insegne per le quali è stata intimata la rimozione. Queste infatti risultavano essere posizionate con palo su suolo pubblico.
In questo caso, Egregio Comandante, non si doveva intervenire con ordinanza del Servizio Illeciti, ma bensì con la rimozione coatta, come sancito dalla Sua disposizione n° 94/06, senza sollevare alcun polverone.
Non è vero che il P.T.P. vieta la collocazione di insegne, tende e vetrine. Lo strumento paesaggistico prescrive le modalità di realizzazione e di collocamento. Non comprendo quindi l’allarme dato e quali sono le responsabilità del’Istituto messinese, anche perché queste prescrizioni sono contenute nel Regolamento Edilizio Comunale adottato dal Comune (artt. 53-54-55).
Chiaramente questo è l’aspetto paesaggistico. Poi esiste quello urbanistico: le insegne, le vetrine, le tende, i cartelloni, e gli arredi in genere, debbono essere muniti di autorizzazione edilizia (art.21 ex art.6 R.E.C.). Naturalmente, quelle collocate dopo l’entrata in vigore del Programma di Fabbricazione (1976).
Infine si aggiunge l’aspetto che attiene all’occupazione del suolo pubblico. Tutto ciò che occupa il suolo pubblico deve essere autorizzato e deve essere soggetto al pagamento della dovuta tassazione. Ma a questo punto il Dirigente Russo dovrebbe spiegarci perché vengono rilasciate le autorizzazioni di suolo pubblico per la collocazione di recinzioni, di tabelloni, etc, senza l’ottenimento preventivo dell’autorizzazione edilizia. Perchè non vengono tassate le occupazioni di suolo con aggetti e sporgenze (tende, vetrine, etc.).
Ma secondo quanto affermato dall’Assessore all’Annona, Massimo D’Auria, alla soluzione di tutto quanto evidenziato si può giungere modificando il Regolamento comunale.
La politica dell’Amministrazione è proprio questa ?Si consente di realizzare ristoranti abusivi per poi sanarli abolendo i parametri dimensionali; si consente di costruire in zona F4, per poi sanare gli immobili facendoli rientrare in zona B del P.R.G ?
giovedì 19 novembre 2009
Tirrenia. Il Ministro Matteoli convoca i sindacati
Il ministro dei Trasporti Altero Matteoli ha convocato per il prossimo 25 novembre i sindacati di categoria sul dossier Tirrenia. Matteoli dovrebbe svolgere un'informativa sulla vicenda e illustrare ai rappresentanti dei lavoratori lo 'stato dell'arte' nell'iter della privatizzazione del gruppo pubblico di navigazione, il cui bando di gara dovrebbe essere pubblicato entro il prossimo 31 dicembre. I sindacati si aspettano dal ministro chiarimenti circa gli accordi di cessione delle società controllate Toremar, Saremar e Caremar alle regioni interessate (Toscana, Sardegna, Campania) ma anche sui motivi che hanno permesso alla Sicilia di sfilarsi dall'acquisizione della Siremar" dice il segretario generale Uiltrasporti Giuseppe Caronia. In ordine alle cessioni, sono stati destinati 274 milioni nel totale che verranno ripartiti tra le regioni.
"Che fine ha fatto il PRG del comune di Lipari? Credo che il sindaco debba dare qualche rassicurazione" (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) Che fine ha fatto il Piano regolatore del Comune di Lipari? Come si ricorderà il cammino per dotare Lipari di un Piano regolatore comincia nel lontano 1987, ventidue anni fa. E non è che in questi ventidue anni non si sia fatto niente. Già a pochi mesi dagli incarichi ai progettisti ci fu un convegno di presentazione ed un ampio sondaggio in cui furono raccolti proposte e pareri. Fu steso il progetto preliminare e inviato al Comune. Fra il 1992 -93 il Consiglio Comunale promosse un’ampia consultazione con assemblee in tutte le isole ed in tutte le frazioni di Lipari ed ogni assemblea si concluse con una serie di proposte specifiche che furono trasmesse ai progettisti. L’iniziativa fu ripresa con la nuova Amministrazione nel 1994 che si trovò di fronte all’esigenza di dare vita ad una nuova aereofotogrammetria perché quella adoperata fino ad allora era scaduta, si promosse anche - come prevedevano le nuove norme – il piano agroforestale, che portò via molto tempo perché la normativa non era chiara e definita, ed intanto erano partiti il Piano Paesistico, il Piano dei porti ed il Piano commerciale e si operò per un coordinamento fra i quattro piani, parallelamente si diede vita ad un altro giro di consultazioni con le isole e le frazioni. Comunque, quando nel giugno del 2001, l’Amministrazione decadde sembrava che si fosse ormai in vista dell’uscita del tunnel. Ed invece ci volle ancora molto tempo per risolvere altri adempimenti burocratici e finalmente alla vigilia delle amministrative, nelle prime settimane del 2007, si disse che l’iter era stato concluso. Ancora un anno e nel maggio del 2008 i progettisti consegnano al Sindaco la stesura definitiva dopo aver tenuto conto delle oltre 600 osservazioni.
Da quel momento cade sul PRG una cortina di silenzio. Di tanto in tanto qualche notizia, per la verità poco rassicurante. Nel luglio scorso alcuni esponenti dell’Associazione dei Geometri Eoliani hanno un incontro alla Soprintendenza con l’arch. Anna Piccione , direttore della sezione beni Paesistici, e la sentono esprimere la preoccupazione che lo strumento di pianificazione non risponda più, essendo passato molto tempo, alle reali esigenze di sviluppo. A metà ottobre il Consigliere Sabatini interroga il Sindaco per avere notizie del piano ricordandogli la promessa fatta in campagna elettorale di ottenere l’approvazione della regione entro sei mesi dal suo insediamento e qualche settimana dopo giunge una risposta del primo cittadino per la verità alquanto evasiva. “Sto seguendo –scrive il dott. Bruno – presso l’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente l’iter relativo al PRG. In atto gli uffici competenti per le valutazioni dei siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all’Ufficio Urbanistico regionale i prescritti pareri”.
Ma non passano che altre due settimane ed un’altra informazione filtra sulla stampa. Il prof. Cesare Fulci presentando il piano paesaggistico approvato dall’Osservatorio regionale ha osservato che “alle isole Eolie l’Amministrazione comunale di Lipari non ha adeguato il Piano regolatore al Piano paesaggistico”. Commentando la notizia il geom. Aldo Natoli ha osservato “La realtà è che da anni a Palermo giace un morto, il PRG., e noi cittadini stiamo aspettando la salma per accompagnarla al cimitero”. Dopo tanti anni comunque questo piano partito nel 1987 e che proietta i fabbisogni dal 1993 al 2003, non è più confacente alle esigenze di sviluppo territoriale ed economico delle popolazioni.
Ed allora? Che succede? Si ricomincia tutto da capo? Credo che il Sindaco debba dare qualche rassicurazione. Se rassicurazioni possono essere date.
Da quel momento cade sul PRG una cortina di silenzio. Di tanto in tanto qualche notizia, per la verità poco rassicurante. Nel luglio scorso alcuni esponenti dell’Associazione dei Geometri Eoliani hanno un incontro alla Soprintendenza con l’arch. Anna Piccione , direttore della sezione beni Paesistici, e la sentono esprimere la preoccupazione che lo strumento di pianificazione non risponda più, essendo passato molto tempo, alle reali esigenze di sviluppo. A metà ottobre il Consigliere Sabatini interroga il Sindaco per avere notizie del piano ricordandogli la promessa fatta in campagna elettorale di ottenere l’approvazione della regione entro sei mesi dal suo insediamento e qualche settimana dopo giunge una risposta del primo cittadino per la verità alquanto evasiva. “Sto seguendo –scrive il dott. Bruno – presso l’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente l’iter relativo al PRG. In atto gli uffici competenti per le valutazioni dei siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all’Ufficio Urbanistico regionale i prescritti pareri”.
Ma non passano che altre due settimane ed un’altra informazione filtra sulla stampa. Il prof. Cesare Fulci presentando il piano paesaggistico approvato dall’Osservatorio regionale ha osservato che “alle isole Eolie l’Amministrazione comunale di Lipari non ha adeguato il Piano regolatore al Piano paesaggistico”. Commentando la notizia il geom. Aldo Natoli ha osservato “La realtà è che da anni a Palermo giace un morto, il PRG., e noi cittadini stiamo aspettando la salma per accompagnarla al cimitero”. Dopo tanti anni comunque questo piano partito nel 1987 e che proietta i fabbisogni dal 1993 al 2003, non è più confacente alle esigenze di sviluppo territoriale ed economico delle popolazioni.
Ed allora? Che succede? Si ricomincia tutto da capo? Credo che il Sindaco debba dare qualche rassicurazione. Se rassicurazioni possono essere date.
Ludica Lipari. Juniores "corsari"
Ancora una ottima prestazione degli juniores della Ludica Lipari che impegnati in una gara del campionato di prima categoria si sono imposti per 4 a 1 sul campo della Pro Mende.
Per il club eoliano dopo le "magre" soddisfazioni che arrivano dalla prima squadra, che comunque ha tutta la forza e la qualità per riprendersi, sicuramente un ottimo risultato che evidenzia la bontà del vivaio.
Per il club eoliano dopo le "magre" soddisfazioni che arrivano dalla prima squadra, che comunque ha tutta la forza e la qualità per riprendersi, sicuramente un ottimo risultato che evidenzia la bontà del vivaio.
Regione. Aiuti per le imprese giovanili e femminili
Venerdì 20 novembre alle ore 11.00, a Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, insieme all’Assessore all’Industria, Marco Venturi, presenteranno il sistema di aiuti per promuovere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e per sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, interventi previsti dall’art. 2 della legge regionale 23 del 2008, a valere sull’asse 5 del Po. Fesr 2007/2013.Per questa misura sono stati stanziati 52 milioni di euro e il bando sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nelle prossime settimane. Sviluppo Italia Sicilia è stata scelta quale Gestore Concessionario e coordinerà le richieste di accesso alle agevolazioni. Sicilia@servizi si è occupata della creazione del portale Sigfi.
Cdm: ok a testo Prestigiacomo. Affronta rischio idrogeologico, Berlusconi ringrazia ministro
Il Cdm ha approvato le linee fondamentali del provvedimento predisposto dal ministro Prestigiacomo sul rischio idrogeologico. L'obiettivo e' far fronte alla situazione di grave rischio di gran parte del territorio nazionale.
Il presidente del Consiglio ha espresso al ministro dell'Ambiente il ringraziamento per l'opera svolta e per le misure studiate, proponendo di inserirle in Finanziaria, in modo da garantirne la immediata applicabilita'
Il presidente del Consiglio ha espresso al ministro dell'Ambiente il ringraziamento per l'opera svolta e per le misure studiate, proponendo di inserirle in Finanziaria, in modo da garantirne la immediata applicabilita'
Judo: Atleti dello Sporting sabato e domenica a Messina
Sabato e domenica in programma due importanti appuntamenti per gli atleti dello Sporting club judo Lipari, impegnati a Messina al Palazzetto dello sport di San Filippo
Sabato si disputerà la Coppa Italia Cadetti alla quale parteciperanno Cassandra Finocchiaro nella ctg kg 57 /F e Alessandro Vitagliana nella ctg kg 60/ M.
Domenica la qualificazione regionale per il Campionato Italiano Esordienti. E' questo un importante appuntamento per Federica Finocchiaro (ctg kg 44 / F )che, in questi mesi, non si è risparmiata nell’allenamento proprio in previsione di questo primo importante appuntamento da agonista.
Debutto per 2 atlete che parteciperanno alla fase di “Qualificazione cinture Colorate Esordienti B" , gara riservata ad atleti tesserati da cintura gialla a cintura verde che costituisce una pre – selezione alla qualificazione per il Campionato Italiano Esordienti B.
Le atlete sono Francesca Russo e Francesca Alessia Merlino entrambe nate nel 1996 che gareggeranno nella ctg + 70.
Sabato si disputerà la Coppa Italia Cadetti alla quale parteciperanno Cassandra Finocchiaro nella ctg kg 57 /F e Alessandro Vitagliana nella ctg kg 60/ M.
Domenica la qualificazione regionale per il Campionato Italiano Esordienti. E' questo un importante appuntamento per Federica Finocchiaro (ctg kg 44 / F )che, in questi mesi, non si è risparmiata nell’allenamento proprio in previsione di questo primo importante appuntamento da agonista.
Debutto per 2 atlete che parteciperanno alla fase di “Qualificazione cinture Colorate Esordienti B" , gara riservata ad atleti tesserati da cintura gialla a cintura verde che costituisce una pre – selezione alla qualificazione per il Campionato Italiano Esordienti B.
Le atlete sono Francesca Russo e Francesca Alessia Merlino entrambe nate nel 1996 che gareggeranno nella ctg + 70.
"Dateci una mano". L'appello del capitano della Ludica Lipari
(Fabio Currò) Quello che stiamo vivendo e' senza dubbio uno dei momenti piu'difficili da quando e' iniziato il campionato e piu' in generale da 2 anni a questa parte. Non so individuare neanche a mente lucida la vera causa del problema, se effettivamente ci sia o sia solo una questione di sfortuna.
Ieri, ad esempio, ho avuto modo di assistere alla partita da spettatore, visto che un infortunio mi ha messo fuori causa dopo soli 20 minuti e devo dire che non solo avremmo meritato di vincere ma avremmo dovuto farlo con almeno 3 goals di scarto.
I pochi presenti sugli spalti penso non possano che darmi ragione, benche'spesso ho la sensazione che non aspettino altro che un nostro passo falso.
E' vero, i risultati ci sono contro e la classifica non e'delle migliori, ma il sostegno dei tifosi e' fondamentale e la poca gente accorsa al campo ieri suona per noi come una doppia sconfitta.
Quando siamo in trasferta i tifosi locali aspettano quel giorno per incitare i loro ragazzi e sospingerli dal primo all'ultimo minuto e questo, credetemi, ha un 'influenza particolare: in loro che prendono coraggio e in noi che viceversa giochiamo contro un avversario in piu'.
Con questo non voglio dire che la colpa e' del pubblico e che la mancanza di vittorie sia imputabile a loro, ma vi assicuro per esperienza diretta che sentirsi meno soli aiuta, e non poco, a raggiungere certi obiettivi.
Ovviamente il discorso e' estendibile ad altri campi che non siano solo quelli da gioco......nella vita di tutti i giorni sentirsi compresi e incoraggiati ci da' nuova linfa e voglia di lottare per i fini che ci siamo prefissi.
E' facile gioire insieme a chi vince sempre, salire sul loro carro e far festa ogni giorno. Meno facile e' rimanere uniti nelle difficolta', darsi coraggio a vicenda e rialzarsi dopo essere caduti piu'volte.
Conosco uno per uno i ragazzi che compongono questa squadra e vi assicuro che tutti, nessuno escluso, danno l'anima per vincere e ben figurarare, sia fuori casa che davanti allo loro gente.
Perche'la Ludica Lipari e' la squadra di tutti, non di Mister Caruso o di Peppe Cirino, e quando si vince e' Lipari a vincere, non Tripi perche'ha fatto goal o Bille' perche' ha parato un rigore.
Da domenica ci saro'anch'io sugli spalti(spero non per molto....) e vorrei tanto che al mio fianco ci fosse tanta gente pronta a sostenere a gran voce i nostri ragazzi... perche' hanno bisogno di questo, hanno bisogno di sentirsi meno soli.
Pazienza se per una domenica non vediamo la serie A su Sky, tanto quella si puo'sempre rivedere.......A quella di noi non importa nulla.
Con affetto
Fabio
Chiusa con ordinanza l'area circostante il Faro di Punta Lingua. In pericolo la pubblica incolumità
ORDINANZA N. 08 DEL 18/11/2009PREMESSO che ai sensi dell’art. 15 della Legge 22 febbraio 1992,n. 225 il Sindaco è autorità Comunale di Protezione Civile;
VISTO il Testo Unico degli Enti Locali, d. lgs 267/2000 con particolare riguardo l’art. 54 in materia di ordinanze sindacali, anche contingibili ed urgenti. Per la prevenzione di gravi pericoli per la pubblica incolumità;
VISTA la relazione dell’Ufficio Tecnico Comunale del 19/10/2009 inerente la situazione del Faro di Punta Lingua ,dalla quale si evince un potenziale pericolo per la pubblica incolumità, stante che ormai l' ultima mareggiata ha fatto crollare il ballatoio che circonda la torre del faro;
VISTA la nota della Delegazione di Spiaggia di Salina datata 27 ottobre 2009, prot. N. 2140;
VISTO il verbale di sopraluogo e riunione del 16 novembre 2009;
PRESO ATTO del pericolo per la pubblica incolumità dell’area demaniale circostante il Faro di Punta Lingua del Comune di Santa Marina Salina;
RITENUTO necessario salvaguardare l’incolumità delle numerose persone che abitualmente stazionano o passeggiano lungo la spiaggia e/o lungo le sponde de laghetto di Lingua;
ORDINA
È fatto divieto assoluto di accesso,transito e stazionamento nell’area circostante il Faro di Punta Lingua, appartenente al Demanio, così come meglio evidenziata nell’allegata planimetria, transennato sui luoghi e segnalato da apposita cartellonistica.
DISPONE
Chiunque è tenuto all’osservanza di quanto ordinato, ad eccezione del personale militare e civile del Comando Fari di Messina;
che il Responsabile dell’Ufficio di Vigilanza provveda all’invio della presente Ordinanza alle Forze dell’ordine(Carabinieri,Corpo Forestale,Provincia Regionale settore Riserva e Parchi,Capitaneria di Porto,Circomare e Delemare) nonché all’Assessorato Territorio ed Ambiente e Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Messina;
la pubblicazione mediante affissione all’Albo Pretorio, a mezzo manifesto, visibile nelle pubbliche piazze e vie mediante la collocazione di adeguata cartellonistica nell’area interdetta.
Dalla residenza municipale, 18/11/2009
Il Sindaco
F.to Massimo Lo Schiavo
Rifiuti. Staziati fondi per il trasporto via mare dalle isole minori (di Ginostra reporter)
L'assessore regionale delle autonomie locali Caterina Chinnici ha stanziato oltre 6 milioni di euro per quanto riguarda il servizio di trasporto dei rifiuti solidi urbani via mare dalle isole minori siciliane.
Le somme sono state così ripartite: Lipari 2.192.550; S.Marina Salina 389.230; Malfa 289.063; Leni 220.739; Lampedusa e Linosa 893.853; Ustica 220.800; Pantelleria 768.013 ; Favignana 570.877.
Le somme sono state così ripartite: Lipari 2.192.550; S.Marina Salina 389.230; Malfa 289.063; Leni 220.739; Lampedusa e Linosa 893.853; Ustica 220.800; Pantelleria 768.013 ; Favignana 570.877.
A PROPOSITO DEL P.R.G. di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Il Consigliere Comunale Adolfo Sabatini ha presentato al Sindaco di Lipari un’interrogazione con la quale ha chiesto notizie sull’iter di approvazione del Piano Regolatore Generale.
Se ben ricordo la risposta formulata dal Primo cittadino è stata molto evasiva e non ha soddisfatto il geometra Sabatini. Ritengo che una risposta sul perché il P.R.G. giace da anni presso l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente ci giunge da un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Sud di Domenica 15, che relaziona su una conferenza stampa tenutasi a Messina presso la Provincia, che ha avuto come oggetto la tutela del territorio dell’intera provincia, con ben 13 paesaggi da tutelare, e tra questi le Isole Eolie.
Il Prof. Cesare Fulci ha affermato che “alle isole Eolie l’amministrazione comunale di Lipari non ha adeguato il Piano regolatore al Piano paesaggistico”.
Ecco svelata, caro Sabatini, la ragione per la quale l’importante strumento di pianificazione urbanistica del territorio dorme sonni tranquilli nei cassetti della Regione.
La realtà quindi è che da anni a Palermo giace un morto, il P.R.G., e noi cittadini stiamo aspettando la salma per accompagnarla al cimitero. Infatti, uno strumento che ha iniziato il suo iter nel 1987 e che ancora, alle fine del 2009, non è approvato; uno strumento che proietta i fabbisogni dal 1993 al 2003, prevedendo una crescita della popolazione di 500 unità ed uno sviluppo alberghiero tra 1.250 e 1.500 posti letto, non può che ritenersi obsoleto e non più confacente alle esigenze di sviluppo territoriale ed economico delle popolazioni.
Stiamo quindi aspettando un P.R.G. inutile, che servirà solamente a sanare e soddisfare qualche piccola speculazione edilizia
Le Eolie sulla Gazzetta del Sud di oggi. (di Ginostra reporter)
Ex Pumex, aspettano da due anni l'assunzione al museo- Si riaccendono i riflettori sulla delicata situazione dei 39 ex dipendenti della Pumex di Lipari in atto impegnati al comune di Lipari nell'ambito delle attività socialmente utili. A farlo sono la Cisl e la Filca-Cisl di Messina che, in una nota, evidenziano come a fine febbraio scadranno gli ammortizzatori sociali ordinari per la maggioranza di questi ex lavoratori della pomice. «Basta – hanno scrito in una nota il segretario confederale Vincenzo Cambria e il segretario della Filca Cisl Giuseppe Famiano – pensare a soluzioni tampone, per gli ex lavoratori della pomice di Lipari è giunto il momento di vedersi riconosciuto ciò che è stato deciso con il decreto regionale, firmato il 23 gennaio 2007 dall'allora Governatore Cuffaro, che prevedeva l'assunzione di questi lavoratori da parte dell'Assessorato regionale ai Beni Culturali».
«È necessario sin d'ora – affermano Cambria e Famiano – avviare il tavolo tecnico. Invitiamo, quindi, i rappresentati politici locali e regionali ad attivarsi affinché un diritto già sancito venga rispettato. Non diventi l'ennesimo esempio – sostengono – di promesse fatte in periodo elettorale e non mantenute. Per questo lanciamo un appello al Presidente della Regione Lombardo e all'assessore ai Beni Culturali Leanza affinché si dia attuazione alla delibera regionale n. 4 del 19 gennaio 2007. Da loro dipende il futuro di 39 famiglie». (Salvatore Sarpi)
Stromboli: Frana sul sentiero che conduce al vulcano- Uno dei due sentieri che conduce alla parte sommitale del vulcano, più defilato e che attraversa la zona di punta Labronzo, rischia di essere chiuso alle scalate. Ieri pomeriggio piccole porzioni del sottostante costone, sono franate in mare. Non è ancora chiaro se l'accaduto sia da ricondurre alle frequenti microscosse o all'inarestabile processo di erosione. Sono, comunque, stati effettuati i primi sopralluoghi, direttamente dal mare, dal responsabile della Protezione civile comunale, il geologo e comandante della Polizia Municipale, Nico Russo.
«Torneremo a controllare l'area dettagliatamente nei prossimi giorni – ha dichiarato – e valuteremo il da farsi. La chiusura del sentiero non è da escludere».
Sotto attenta osservazione anche Panarea, con la sua area vulcanica sottomarina che dopo gli eventi di degassamento del 2002, è più attiva che mai come verificato dagli scienziati dell'Ingv. Da verificare, inoltre, l'itensificazione dell'attività fumarolica del Vulcano dell'omonima isola doo le segnalazioni in questo senso dei residenti. A Stromboli intanto, lo stesso comandante dei Vigili Urbani, Russo, ha sequestrato un tratto cementificato del Torrente Cucco e denunciato i responsabili (Peppe Paino)
Calcio: Lipari rallenta in casa Tripi lancia gli eoliani Sidoti salva il Gioiosa
Ludica Lipari 1 Gioiosa 1
Marcatori: 10' Tripi, 65' Sidoti.
Ludica Lipari: Billè, Marino, Fonti, Currò (20' B. Natoli), Caruso, Giunta R., Lo Nardo, Mazzeo, Tripi, Manfrè (70' Licari), Lo Schiavo.
Gioiosa: Merolo, Buzzanca, Casella, Borà, Carcione, Simone, Mondello, Granata, Laurà (50' Di Nardo), Ceraolo (77' Bongiovanni), Sidoti.
Arbitro: Spadaro di Messina.
Solo un pari casalingo per la Ludica Lipari nell'incontro di recupero con il Gioiosa, disputato ieri al Monteleone. Un pari che suona come una beffa se si considera che i padroni di casa hanno sprecato l'impossibile e che gli ospiti hanno capitalizzato l'unico tiro in porta effettuato nell'arco dei novanta minuti.
Dopo la rete in apertura di Tripi, lesto a sorprendere la difesa avversaria sfruttando al meglio un rimpallo, il tabellino fa segnare una serie di occasioni gettate al vento dai ragazzi di Caruso o intercettate, a portiere battuto, da uno dei difensori ospiti.
In mezzo a questo festival delle occasioni mancate da parte degli eoliani, gli ospiti sono stati bravi a non perdere la testa e al 65' con un colpo di testa di Sidoti, susseguente a corner, hanno realizzato il pari.
Una Ludica Lipari arrembante ma disordinata non è più riuscita a ribaltare il risultato, complice anche un pizzico di sfortuna come nel caso della traversa colpita a portiere battuto dal giovanissimo Lo Nardo. (Salvatore Sarpi)
«È necessario sin d'ora – affermano Cambria e Famiano – avviare il tavolo tecnico. Invitiamo, quindi, i rappresentati politici locali e regionali ad attivarsi affinché un diritto già sancito venga rispettato. Non diventi l'ennesimo esempio – sostengono – di promesse fatte in periodo elettorale e non mantenute. Per questo lanciamo un appello al Presidente della Regione Lombardo e all'assessore ai Beni Culturali Leanza affinché si dia attuazione alla delibera regionale n. 4 del 19 gennaio 2007. Da loro dipende il futuro di 39 famiglie». (Salvatore Sarpi)
Stromboli: Frana sul sentiero che conduce al vulcano- Uno dei due sentieri che conduce alla parte sommitale del vulcano, più defilato e che attraversa la zona di punta Labronzo, rischia di essere chiuso alle scalate. Ieri pomeriggio piccole porzioni del sottostante costone, sono franate in mare. Non è ancora chiaro se l'accaduto sia da ricondurre alle frequenti microscosse o all'inarestabile processo di erosione. Sono, comunque, stati effettuati i primi sopralluoghi, direttamente dal mare, dal responsabile della Protezione civile comunale, il geologo e comandante della Polizia Municipale, Nico Russo.
«Torneremo a controllare l'area dettagliatamente nei prossimi giorni – ha dichiarato – e valuteremo il da farsi. La chiusura del sentiero non è da escludere».
Sotto attenta osservazione anche Panarea, con la sua area vulcanica sottomarina che dopo gli eventi di degassamento del 2002, è più attiva che mai come verificato dagli scienziati dell'Ingv. Da verificare, inoltre, l'itensificazione dell'attività fumarolica del Vulcano dell'omonima isola doo le segnalazioni in questo senso dei residenti. A Stromboli intanto, lo stesso comandante dei Vigili Urbani, Russo, ha sequestrato un tratto cementificato del Torrente Cucco e denunciato i responsabili (Peppe Paino)
Calcio: Lipari rallenta in casa Tripi lancia gli eoliani Sidoti salva il Gioiosa
Ludica Lipari 1 Gioiosa 1
Marcatori: 10' Tripi, 65' Sidoti.
Ludica Lipari: Billè, Marino, Fonti, Currò (20' B. Natoli), Caruso, Giunta R., Lo Nardo, Mazzeo, Tripi, Manfrè (70' Licari), Lo Schiavo.
Gioiosa: Merolo, Buzzanca, Casella, Borà, Carcione, Simone, Mondello, Granata, Laurà (50' Di Nardo), Ceraolo (77' Bongiovanni), Sidoti.
Arbitro: Spadaro di Messina.
Solo un pari casalingo per la Ludica Lipari nell'incontro di recupero con il Gioiosa, disputato ieri al Monteleone. Un pari che suona come una beffa se si considera che i padroni di casa hanno sprecato l'impossibile e che gli ospiti hanno capitalizzato l'unico tiro in porta effettuato nell'arco dei novanta minuti.
Dopo la rete in apertura di Tripi, lesto a sorprendere la difesa avversaria sfruttando al meglio un rimpallo, il tabellino fa segnare una serie di occasioni gettate al vento dai ragazzi di Caruso o intercettate, a portiere battuto, da uno dei difensori ospiti.
In mezzo a questo festival delle occasioni mancate da parte degli eoliani, gli ospiti sono stati bravi a non perdere la testa e al 65' con un colpo di testa di Sidoti, susseguente a corner, hanno realizzato il pari.
Una Ludica Lipari arrembante ma disordinata non è più riuscita a ribaltare il risultato, complice anche un pizzico di sfortuna come nel caso della traversa colpita a portiere battuto dal giovanissimo Lo Nardo. (Salvatore Sarpi)
Lipari: Mostra convegno "Comunicare architettura"
Il 21 novembre, alle 17,30 nella chiesa di Santa Caterina, presso il museo archeologico Bernabò Brea di Lipari si inaugura la mostra-convegno "Comunicare architettura", organizzata dall'Assessorato regionale ai Beni culturali e ambientali, dall'ordine degli architetti della provincia di Catania, dalla fondazione dell'ordine degli architetti della provincia di Catania e dal comune di Lipari.
"La mostra itinerante "Comunicare Architettura"- ci scrive il direttore del museo eoliano Michele Benfari- ha l'indubbio merito di porre al centro dell'attenzione le tematiche del territorio e dell'ambiente, attraverso i progetti realizzati da giovani architetti ed ingegneri, consapevoli della necessità di investire le proprie energie, umane e professionali, alla ricerca di un rapporto eco-sostenibile nel campo degli interventi sul territorio.
In questo luogo di straordinaria bellezza, che l’Unesco sta valutando di inserire nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, è quanto mai opportuno inaugurare una forte azione di recupero totale del territorio, partendo dalla chiusura delle Cave di Pomice, e passando per la valorizzazione non invasiva delle risorse.
Parte da questo Museo dunque una rinnovata attenzione verso uno sviluppo sostenibile e compatibile, che non ripieghi verso logiche speculative, ma punti sulla valorizzazione e promozione unitaria, sullo sviluppo di reti di collaborazione, sul recupero dei siti e delle pre-esistenze, sulla tutela del patrimonio culturale".
"La mostra itinerante "Comunicare Architettura"- ci scrive il direttore del museo eoliano Michele Benfari- ha l'indubbio merito di porre al centro dell'attenzione le tematiche del territorio e dell'ambiente, attraverso i progetti realizzati da giovani architetti ed ingegneri, consapevoli della necessità di investire le proprie energie, umane e professionali, alla ricerca di un rapporto eco-sostenibile nel campo degli interventi sul territorio.
In questo luogo di straordinaria bellezza, che l’Unesco sta valutando di inserire nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, è quanto mai opportuno inaugurare una forte azione di recupero totale del territorio, partendo dalla chiusura delle Cave di Pomice, e passando per la valorizzazione non invasiva delle risorse.
Parte da questo Museo dunque una rinnovata attenzione verso uno sviluppo sostenibile e compatibile, che non ripieghi verso logiche speculative, ma punti sulla valorizzazione e promozione unitaria, sullo sviluppo di reti di collaborazione, sul recupero dei siti e delle pre-esistenze, sulla tutela del patrimonio culturale".
Lettere al direttore." I giovani e le difficoltà che incontrano" di Felicia Zaia
Riceviamo dalla signorina Felicia Zaia e pubblichiamo:
Sono una ragazza di ventidue anni residente a Lipari e, come molte ragazze della mia età e non, ho un hobby: il decoupage.
Amo creare graziosi oggetti decorati con tecniche varie e, quest'anno che ho incontrato alcune ragazze che come me hanno questo hobby, ho pensato di organizzare una cosa molto simpatica: dare luogo ad una mostra con vendita dei nostri lavori fino ad un prezzo alquanto conveniente di € 15,00 in modo da dare a tutti l'opportunità (vista anche la crisi economica persistente) di acquistare pensierini di Natale originali, pezzi sicuramente unici e graziosi ad un costo veramente basso.
Fin qui l'idea c'è, il problema sta nell'attuarla in quanto ho chiesto personalmente di poter avere a disposizione per due o tre giorni nel mese di dicembre (naturalmente pagando) una piccola saletta presso il centro giovanile dove esporre le nostre creazioni al pubblico. Ciò non è possibile perchè mi viene riferito che, per avere accesso alla sala presso il centro giovanile, bisogna richiedere un'autorizzazione alla Questura.
Essendo ignorante al riguardo, ovviamente ringrazio e vado via ma mi chiedo come sia possibile che una parrocchia così grande non abbia una seppur piccola disponibilità mentre altre un pò più piccole come Canneto, Quattropani ed Acquacalda riescano a venire incontro alle persone che hanno queste iniziative.
A Lipari ci si lamenta che non ci sono mai novità, che i giovani non hanno spazio o, peggio ancora, che non hanno iniziative, sono indifferenti, però non dice nessuno che quando c'è la voglia di fare qualcosa viene spezzata dalla poca disponibilità che la società ci riserva.
Sinceramente fino a ieri ero convinta ed entusiasta di organizzare questa mostra ma vedendo l'indifferenza altrui mi dispiace dirlo ma allora è proprio Lipari che non viene incontro ai giovani ed a tutti coloro che hanno voglia di fare.
Spero comunque di riuscirci e pubblicherò le date ed i manifesti nel caso in cui avrò la possibilità di farlo.
Felicia Zaia
NDD- Sin qui la lettera della signorina Zaia che elogiamo per la sua iniziativa, invitandola a non desistere. Come è nello stile di Eolienews abbiamo cercato di capire cosa sta a monte del "diniego".
Ci è stato detto che in atto non vi è nessun locale del centro giovanile disponibile, in quanto si sta tenendo una scuola di teologia e quindi anche i locali in genere utilizzati per mostre ed esposizioni sono destinati a tale scopo.
Inoltre (in caso di disponibilità) si possono concedere i locali per l'effettuazione di mostre. Tutt'altra la procedura per la vendita al pubblico dove occorrono tutta una serie di autorizzazioni.
Sono una ragazza di ventidue anni residente a Lipari e, come molte ragazze della mia età e non, ho un hobby: il decoupage.
Amo creare graziosi oggetti decorati con tecniche varie e, quest'anno che ho incontrato alcune ragazze che come me hanno questo hobby, ho pensato di organizzare una cosa molto simpatica: dare luogo ad una mostra con vendita dei nostri lavori fino ad un prezzo alquanto conveniente di € 15,00 in modo da dare a tutti l'opportunità (vista anche la crisi economica persistente) di acquistare pensierini di Natale originali, pezzi sicuramente unici e graziosi ad un costo veramente basso.
Fin qui l'idea c'è, il problema sta nell'attuarla in quanto ho chiesto personalmente di poter avere a disposizione per due o tre giorni nel mese di dicembre (naturalmente pagando) una piccola saletta presso il centro giovanile dove esporre le nostre creazioni al pubblico. Ciò non è possibile perchè mi viene riferito che, per avere accesso alla sala presso il centro giovanile, bisogna richiedere un'autorizzazione alla Questura.
Essendo ignorante al riguardo, ovviamente ringrazio e vado via ma mi chiedo come sia possibile che una parrocchia così grande non abbia una seppur piccola disponibilità mentre altre un pò più piccole come Canneto, Quattropani ed Acquacalda riescano a venire incontro alle persone che hanno queste iniziative.
A Lipari ci si lamenta che non ci sono mai novità, che i giovani non hanno spazio o, peggio ancora, che non hanno iniziative, sono indifferenti, però non dice nessuno che quando c'è la voglia di fare qualcosa viene spezzata dalla poca disponibilità che la società ci riserva.
Sinceramente fino a ieri ero convinta ed entusiasta di organizzare questa mostra ma vedendo l'indifferenza altrui mi dispiace dirlo ma allora è proprio Lipari che non viene incontro ai giovani ed a tutti coloro che hanno voglia di fare.
Spero comunque di riuscirci e pubblicherò le date ed i manifesti nel caso in cui avrò la possibilità di farlo.
Felicia Zaia
NDD- Sin qui la lettera della signorina Zaia che elogiamo per la sua iniziativa, invitandola a non desistere. Come è nello stile di Eolienews abbiamo cercato di capire cosa sta a monte del "diniego".
Ci è stato detto che in atto non vi è nessun locale del centro giovanile disponibile, in quanto si sta tenendo una scuola di teologia e quindi anche i locali in genere utilizzati per mostre ed esposizioni sono destinati a tale scopo.
Inoltre (in caso di disponibilità) si possono concedere i locali per l'effettuazione di mostre. Tutt'altra la procedura per la vendita al pubblico dove occorrono tutta una serie di autorizzazioni.
Beni culturali: a rischio 2500 siti specie a Palermo, Catania, Messina
Sono 10 mila i siti archeologici, culturali e monumentali censiti in Sicilia e 2500 quelli per i quali è stata già realizzata una scheda di vulnerabilità. Le aree più a rischio sono Palermo, Catania e Messina. Di contro sono più sicure Caltanissetta ed Enna. Questi sono i dati che emergono dalla mappatura che il Centro Regionale di restauro ha realizzato, con un finanziamento di 4 milioni di euro con fondi Por 2000/2006. Una vera e propria cartella clinica dei beni culturali che sono stati trattati come pazienti da curare e tenere sotto controllo.
I dati raccolti formano la branca regionale del progetto nazionale della Carta del Rischio: di oltre 2500 beni è stata anche stilata una vera e propria cartella clinica che fotografa lo stato attuale del monumento o del sito, in rapporto con l'ambiente circostante, lo stato di conservazione, l'impatto con il pubblico, gli accessi, la proprietà e i vincoli.
«Sono informazioni utili – dice Guido Meli, direttore del Centro regionale di Restauro – sia in caso di emergenze o calamità naturali, ma anche per valutare eventuali interventi di restauro e prevenzione». Per l'assessore regionale ai Beni culturali Lino Leanza «l'eccezionale patrimonio culturale della Sicilia rappresenta una straordinaria ricchezza della quale bisogna essere consapevoli, così da poterla tutelare e tramandare il più possibile intatta».
«E' chiaro che un manufatto in cattive condizioni posto in un ambiente sfavorevole, rischia di più – aggiunge Meli – Sembra un'affermazione facile e ovvia, ma per arrivare ad una mappatura del rischio, occorre da una parte analizzare il territorio, e dall'altra conoscere lo stato di salute dei beni». All'avvio dei rilevamenti, il numero complessivo di beni era 4.100 circa. Tra il 2007 e 2008 sono stati censiti altri 3.279 beni, di cui 632 archeologici e 2.638 architettonici, mentre tramite le informazioni inviate da Cesi (Conferenza episcopale siciliana), soprintendenze, prefetture e comuni si è arrivati a 10.178. Di queste, 2.512 beni (562 archeologici e 1950 architettonici), sono stati oggetto di una campagna di schedatura che si è intrecciata con l'attività delle soprintendenze.
I dati raccolti formano la branca regionale del progetto nazionale della Carta del Rischio: di oltre 2500 beni è stata anche stilata una vera e propria cartella clinica che fotografa lo stato attuale del monumento o del sito, in rapporto con l'ambiente circostante, lo stato di conservazione, l'impatto con il pubblico, gli accessi, la proprietà e i vincoli.
«Sono informazioni utili – dice Guido Meli, direttore del Centro regionale di Restauro – sia in caso di emergenze o calamità naturali, ma anche per valutare eventuali interventi di restauro e prevenzione». Per l'assessore regionale ai Beni culturali Lino Leanza «l'eccezionale patrimonio culturale della Sicilia rappresenta una straordinaria ricchezza della quale bisogna essere consapevoli, così da poterla tutelare e tramandare il più possibile intatta».
«E' chiaro che un manufatto in cattive condizioni posto in un ambiente sfavorevole, rischia di più – aggiunge Meli – Sembra un'affermazione facile e ovvia, ma per arrivare ad una mappatura del rischio, occorre da una parte analizzare il territorio, e dall'altra conoscere lo stato di salute dei beni». All'avvio dei rilevamenti, il numero complessivo di beni era 4.100 circa. Tra il 2007 e 2008 sono stati censiti altri 3.279 beni, di cui 632 archeologici e 2.638 architettonici, mentre tramite le informazioni inviate da Cesi (Conferenza episcopale siciliana), soprintendenze, prefetture e comuni si è arrivati a 10.178. Di queste, 2.512 beni (562 archeologici e 1950 architettonici), sono stati oggetto di una campagna di schedatura che si è intrecciata con l'attività delle soprintendenze.
Scossa tellurica di 2.4 gradi in provincia di Messina
Un terremoto di magnitudo 2.4 della scala Richter è stato registrato alle ore 02:13 dalla Rete Sismica Nazionale dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nel distretto sismico dello Stretto di Messina.
Il terremoto si è originato in mare a 7.3 km di profondità sotto la superficie e ha interessato diversi comuni della provincia di Messina.
Non si hanno al momento notizie di danni procurati dalla scossa di terremoto a cose o a persone.
L'epicentro del terremoto, appunto localizzato in mare, era a meno di 10 km dalle seguenti località della provincia di Messina, che sono state quindi quelle interessate maggiormente dal terremoto: ALI' TERME (ME), FORZA D'AGRO' (ME), FURCI SICULO (ME), NIZZA DI SICILIA (ME), PAGLIARA (ME), ROCCALUMERA (ME), SANT'ALESSIO SICULO (ME), SANTA TERESA DI RIVA (ME), SAVOCA (ME).
Il terremoto si è originato in mare a 7.3 km di profondità sotto la superficie e ha interessato diversi comuni della provincia di Messina.
Non si hanno al momento notizie di danni procurati dalla scossa di terremoto a cose o a persone.
L'epicentro del terremoto, appunto localizzato in mare, era a meno di 10 km dalle seguenti località della provincia di Messina, che sono state quindi quelle interessate maggiormente dal terremoto: ALI' TERME (ME), FORZA D'AGRO' (ME), FURCI SICULO (ME), NIZZA DI SICILIA (ME), PAGLIARA (ME), ROCCALUMERA (ME), SANT'ALESSIO SICULO (ME), SANTA TERESA DI RIVA (ME), SAVOCA (ME).
mercoledì 18 novembre 2009
EAS, INCONTRO AL BILANCIO SUL TRASFERIMENTO DEI LAVORATORI (di Ginostra reporter)
Stamattina, nella sede dell'assessorato regionale al Bilancio, si è svolta una riunione sul trasferimento del personale dell'Ente acquedotti siciliano, posto in liquidazione. Erano presenti l'assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, i rappresentanti dei sindacati, dell'ufficio personale dell'assessorato alla Presidenza e dell'assessorato al Bilancio.
“È stato esaminato – ha detto Di Mauro - lo stato attuale delle procedure per il trasferimento dei lavoratori dell'Eas individuati nelle due delibere della giunta di governo, di marzo e settembre scorsi, negli enti che si sono dichiarati disponibili ad assorbirli. È stato fatto un passo avanti verso una soluzione definitiva che contiamo di individuare e presentare ai sindacati già nella riunione fissata per la prossima settimana”.
I lavoratori dell'Eas interessati sono 268. Gli enti che hanno manifestato l'interesse ad assorbirli, e inseriti in due delibere di giunta, sono l'Arra (Agenzia regionale dei rifiuti e delle acque), le Asi, le camere di commercio, l'Istituto Vite e vino, gli enti parco e alcuni Ersu della Sicilia.
“È stato esaminato – ha detto Di Mauro - lo stato attuale delle procedure per il trasferimento dei lavoratori dell'Eas individuati nelle due delibere della giunta di governo, di marzo e settembre scorsi, negli enti che si sono dichiarati disponibili ad assorbirli. È stato fatto un passo avanti verso una soluzione definitiva che contiamo di individuare e presentare ai sindacati già nella riunione fissata per la prossima settimana”.
I lavoratori dell'Eas interessati sono 268. Gli enti che hanno manifestato l'interesse ad assorbirli, e inseriti in due delibere di giunta, sono l'Arra (Agenzia regionale dei rifiuti e delle acque), le Asi, le camere di commercio, l'Istituto Vite e vino, gli enti parco e alcuni Ersu della Sicilia.
Scatta l'allarme a Sottomonastero. Ma è solo una esercitazione
Era solo una esercitazione congiunta tra Guardia Costiera e Vigili del Fuoco ma, per diversi minuti, la popolazione di Lipari è stata in forte apprensione. E' accaduto oggi intorno alle 15 e 15 a Sottomonastero.
Il suono lancinante della sirena della nave Green Lipari (quella dei rifiuti) coinvolta nell'esercitazione, il filo di denso fumo nero che si levava dal porto, la sirena dei vigili del fuoco e il loro arrivo in area portuale non sono passati inosservati, creando,come anticipato, momenti di apprensione tra la popolazione ignara di quanto stesse realmente accadendo.
Sulla nave è stato simulato un incendio a bordo e, contestualmente, il soccorso ad un marittimo.
Vi proponiamo una breve traccia video della simulazione:
Il suono lancinante della sirena della nave Green Lipari (quella dei rifiuti) coinvolta nell'esercitazione, il filo di denso fumo nero che si levava dal porto, la sirena dei vigili del fuoco e il loro arrivo in area portuale non sono passati inosservati, creando,come anticipato, momenti di apprensione tra la popolazione ignara di quanto stesse realmente accadendo.
Sulla nave è stato simulato un incendio a bordo e, contestualmente, il soccorso ad un marittimo.
Vi proponiamo una breve traccia video della simulazione:
Calcio. Ludica Lipari solo un pari nel recupero
Solo un pari casalingo per la Ludica Lipari nell'incontro di recupero con il Gioiosa, disputato oggi al Monteleone. Un pari che suona come una beffa se si considera che i padroni di casa hanno sprecato l'impossibile e che gli ospiti hanno capitalizzato l'unico tiro in porta effettuato nell'arco dei novanta. La rete della Ludica è stata realizzata da Tripi al 10°
Impianto di riscaldamento non adeguato nella scuola di Stromboli. L'interrogazione di Biviano
Impianto di riscaldamento scuola di Stromboli è l'oggetto dell'interrogazione presentata dal consigliere comunale Giacomo Biviano al sindaco di Lipari.
IL TESTO:
Egregio Signor Sindaco,
La scuola di Stromboli, di recente costruzione, è sprovvista di un adeguato impianto di riscaldamento e gli studenti e docenti sono costretti a vivere in una situazione di estremo disagio in quanto l’’inoltrarsi della stagione invernale rende la struttura estremamente fredda ed umida.
Le poche stufette presenti, infatti, sono insufficienti a riscaldare l’intero edificio scolastico.
Considerato
che nello scorso bilancio alcuni dei fondi previsti per le spese scolastiche sono rimasti inspiegabilmente inutilizzati;
che anche quest’anno si è proceduti a finanziare degli interessanti progetti culturali, impegnando cifre, per un singolo progetto, equivalenti al costo di un impianto,
non si capisce come mai ad oggi non sia stata ancora dotata la scuola di Stromboli di un adeguato sistema di riscaldamento, ritenendo questo prioritario ad altri interventi o iniziative, pur se di pregevole interesse.
Alla luce di quanto sopra, La interrogo per sapere:
Se l’Amministrazione ha previsto degli interventi per fornire la scuola di un idoneo impianto di riscaldamento.
Quali risorse finanziarie sono state impegnate in tal senso.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
IL TESTO:
Egregio Signor Sindaco,
La scuola di Stromboli, di recente costruzione, è sprovvista di un adeguato impianto di riscaldamento e gli studenti e docenti sono costretti a vivere in una situazione di estremo disagio in quanto l’’inoltrarsi della stagione invernale rende la struttura estremamente fredda ed umida.
Le poche stufette presenti, infatti, sono insufficienti a riscaldare l’intero edificio scolastico.
Considerato
che nello scorso bilancio alcuni dei fondi previsti per le spese scolastiche sono rimasti inspiegabilmente inutilizzati;
che anche quest’anno si è proceduti a finanziare degli interessanti progetti culturali, impegnando cifre, per un singolo progetto, equivalenti al costo di un impianto,
non si capisce come mai ad oggi non sia stata ancora dotata la scuola di Stromboli di un adeguato sistema di riscaldamento, ritenendo questo prioritario ad altri interventi o iniziative, pur se di pregevole interesse.
Alla luce di quanto sopra, La interrogo per sapere:
Se l’Amministrazione ha previsto degli interventi per fornire la scuola di un idoneo impianto di riscaldamento.
Quali risorse finanziarie sono state impegnate in tal senso.
Si richiede risposta scritta.
Il Consigliere Comunale
Partito Democratico
Dott. Giacomo Biviano
Lettera aperta del dott. D'Albora ai cittadini, amministratori ed ex
Riceviamo dal dott. Augusto D'Albora e pubblichiamo:
Gentilissimi,
leggo, appuro, tante precisazioni a proposito di fare e di non fare e desidero chiarire una volta per tutte e mi ripeto che quello che tutti dite è scontato ed io lo predico da anni . Ma se talvolta non si esce un attimino fuori da alcuni schemi che sono obsoleti e non si pensa ad un obbiettivo futuro, ad alternative, le stesse logiche diventano pura demagogia e fillosofia.
Se i cittadini mi vorranno, il mio primo impegno e lo anche scritto anche a Lino natoli verterà assolutamente su un incontro con chi prima di me mi ha preceduto e ritengo sia super logico, senza logica partitica o colore politico per l'interesse verso il ns/paese di essere in sinergia con quelli che sono gli interessi più diretti rafforzamento e valorizzando già i servizi marittimi in essere, con un serio protocollo di intesa e leggittimando a tutto tondo senza la famosa carta dei cittadini.
In buona sostanza concepire un biglietto completo come l'aereo, studiare il prezzo rendendolo unico, creando delle tariffe ad hoc per i gruppi, penali e mancato utilizzo e risarcimento danni se si salterà una corsa etc..etc...
Si dovranno studiare le tratte una volta e per tutti, senza concepire una corsa dietro l'altra ed il mezzo resterebbe vuoto antieconomico per lo stato. Il punto sarà arrivare ad essere complimentati per i soldi che si troveranno e quelli che si andranno a risparmiare. Il mio punto e Pino me lo insegna e far sì di arricchire la cassa comunale senza attingere sempre alle tasche degli eoliani. Ma per questo, si dovrà lavorare tutti per il bene del paese come lo hanno voluto i ns/precedessori.
Grazie a tutti per darmi la possibilità di esprimere i miei pensieri, le mie opinioni che poi non ci sarà tempo per le chiacchiere , ma dovremo rimboccarci le maniche e correre come non mai, come saette, come fulmini, anticipando anche i programmi di altri. Pensare un anno prima per l'anno dopo e non sempre all'ultimo minuto.
Vi voglio bene a tutti ed sono aperto a qualsiasi scambio, di opinioni, accordi e disaccordi, ma non bisognerà avere mai nessun clima di insulti, nè di denuncie nè di messaggeri di finta pace che poi ti pugnalano dietro .
Forza eoliani facciamo vedere di che pasta siamo fatti. !
Tuttavia, io rimarco che la mia disponibilità non dovrà ledere l'immaggine di nessuno e rimane fuori dubbio che consapevolmente io avrò la coscienza a posto, in quanto metto la mia esperienza al servizio degli eoliani e per gli eoliani. Tanto alla tomba ci arriviamo tutti e non c'è ne Piero, ne Augusto, ne Pino, nè Adolfo., nè Luigino, nè Lino.........saremo tutti uguali al cospetto di Dio ! Facciamone una ragione di esistenza, e caliamoci tutti essendo più umili e rispettosi senza cattiverie gratutite, senza più metafore stupide.............uscendo fuori dai soliti schemi e lavorando con un pò di fantasia si arriverà a tutto .
Grazie
Dr. Augusto D'Albora
Gentilissimi,
leggo, appuro, tante precisazioni a proposito di fare e di non fare e desidero chiarire una volta per tutte e mi ripeto che quello che tutti dite è scontato ed io lo predico da anni . Ma se talvolta non si esce un attimino fuori da alcuni schemi che sono obsoleti e non si pensa ad un obbiettivo futuro, ad alternative, le stesse logiche diventano pura demagogia e fillosofia.
Se i cittadini mi vorranno, il mio primo impegno e lo anche scritto anche a Lino natoli verterà assolutamente su un incontro con chi prima di me mi ha preceduto e ritengo sia super logico, senza logica partitica o colore politico per l'interesse verso il ns/paese di essere in sinergia con quelli che sono gli interessi più diretti rafforzamento e valorizzando già i servizi marittimi in essere, con un serio protocollo di intesa e leggittimando a tutto tondo senza la famosa carta dei cittadini.
In buona sostanza concepire un biglietto completo come l'aereo, studiare il prezzo rendendolo unico, creando delle tariffe ad hoc per i gruppi, penali e mancato utilizzo e risarcimento danni se si salterà una corsa etc..etc...
Si dovranno studiare le tratte una volta e per tutti, senza concepire una corsa dietro l'altra ed il mezzo resterebbe vuoto antieconomico per lo stato. Il punto sarà arrivare ad essere complimentati per i soldi che si troveranno e quelli che si andranno a risparmiare. Il mio punto e Pino me lo insegna e far sì di arricchire la cassa comunale senza attingere sempre alle tasche degli eoliani. Ma per questo, si dovrà lavorare tutti per il bene del paese come lo hanno voluto i ns/precedessori.
Grazie a tutti per darmi la possibilità di esprimere i miei pensieri, le mie opinioni che poi non ci sarà tempo per le chiacchiere , ma dovremo rimboccarci le maniche e correre come non mai, come saette, come fulmini, anticipando anche i programmi di altri. Pensare un anno prima per l'anno dopo e non sempre all'ultimo minuto.
Vi voglio bene a tutti ed sono aperto a qualsiasi scambio, di opinioni, accordi e disaccordi, ma non bisognerà avere mai nessun clima di insulti, nè di denuncie nè di messaggeri di finta pace che poi ti pugnalano dietro .
Forza eoliani facciamo vedere di che pasta siamo fatti. !
Tuttavia, io rimarco che la mia disponibilità non dovrà ledere l'immaggine di nessuno e rimane fuori dubbio che consapevolmente io avrò la coscienza a posto, in quanto metto la mia esperienza al servizio degli eoliani e per gli eoliani. Tanto alla tomba ci arriviamo tutti e non c'è ne Piero, ne Augusto, ne Pino, nè Adolfo., nè Luigino, nè Lino.........saremo tutti uguali al cospetto di Dio ! Facciamone una ragione di esistenza, e caliamoci tutti essendo più umili e rispettosi senza cattiverie gratutite, senza più metafore stupide.............uscendo fuori dai soliti schemi e lavorando con un pò di fantasia si arriverà a tutto .
Grazie
Dr. Augusto D'Albora
PIST. Coalizione territoriale Eolie-Milazzo. Incontro nella città del capo. S. Marina Salina soggetto rappresentante dei comuni eoliani
COMUNICATO STAMPA
(Domenico Arabia) La sala consiliare del comune di Milazzo, lunedì 16 Novembre 2009, è stata sede dell’incontro tra i sindaci dei venti comuni facenti parte della Coalizione Territoriale Eolie-Milazzo definita dagli obiettivi operativi del PO Fesr 2007-2013 e specificatamente dall’Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”.
Le linee guida prevedono la realizzazione di piani integrati di sviluppo urbano, attraverso accordi interdipartimentali tra Regione-Province-Comuni. Gli strumenti di attuazione, i PISU a scala urbana ed i PIST a scala territoriale, richiedono la stipula di protocolli che hanno come fine quello di promuovere un Piano Intergrato di Sviluppo Urbano e la definizione delle modalità di attuazione dei Piani Strategici all’interno della stessa area. L’obiettivo generale assunto dall’Asse VI è quello di “Promuovere lo sviluppo economico, la capacità attrattiva e innovativa delle città in un’ottica di sviluppo sostenibile e di integrazione sociale”.
La coalizione territoriale Milazzo-Eolie, con una popolazione totale di 111. 587 abitanti e integrante i piani strategici di Milazzo e S.Pier Niceto, è stata ufficializzata dalla sottoscrizione del relativo protocollo di intesa.
Secondo le linee guida, durante la suddetta riunione sono stati individuati,inoltre, gli organi costituenti la coalizione territoriale, ossia: il soggetto rappresentante e l’organo decisionale.
I componenti dell’organo decisionale, che hanno il compito di assumere le decisioni definitive sulle modalità di individuazione degli interventi da includere nel PIST, sono i Sindaci di tutti i Comuni che compongono la Coalizione Territoriale Eolie –Milazzo e il Presidente della Provincia Regionale di Messina.
Sono componenti del Soggetto Rappresentante, a cui vengono affidati i poteri di iniziativa e di coordinamento delle attività, il Comune di Milazzo, designato come Comune con popolazione superiore ai 30.000 abitanti; San Pier Niceto, che rappresenterà il Comune,con popolazione inferiore a 30.000 abitanti, con potere di firma, mentre il Comune di Santa Marina Salina è stato nominato come rappresentante dei comuni delle Eolie a seguito di una votazione da parte dell’Assemblea, che ha gli ha assegnato la maggioranza di 11 voti contro i cinque del comune di Leni.
(Domenico Arabia) La sala consiliare del comune di Milazzo, lunedì 16 Novembre 2009, è stata sede dell’incontro tra i sindaci dei venti comuni facenti parte della Coalizione Territoriale Eolie-Milazzo definita dagli obiettivi operativi del PO Fesr 2007-2013 e specificatamente dall’Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile”.
Le linee guida prevedono la realizzazione di piani integrati di sviluppo urbano, attraverso accordi interdipartimentali tra Regione-Province-Comuni. Gli strumenti di attuazione, i PISU a scala urbana ed i PIST a scala territoriale, richiedono la stipula di protocolli che hanno come fine quello di promuovere un Piano Intergrato di Sviluppo Urbano e la definizione delle modalità di attuazione dei Piani Strategici all’interno della stessa area. L’obiettivo generale assunto dall’Asse VI è quello di “Promuovere lo sviluppo economico, la capacità attrattiva e innovativa delle città in un’ottica di sviluppo sostenibile e di integrazione sociale”.
La coalizione territoriale Milazzo-Eolie, con una popolazione totale di 111. 587 abitanti e integrante i piani strategici di Milazzo e S.Pier Niceto, è stata ufficializzata dalla sottoscrizione del relativo protocollo di intesa.
Secondo le linee guida, durante la suddetta riunione sono stati individuati,inoltre, gli organi costituenti la coalizione territoriale, ossia: il soggetto rappresentante e l’organo decisionale.
I componenti dell’organo decisionale, che hanno il compito di assumere le decisioni definitive sulle modalità di individuazione degli interventi da includere nel PIST, sono i Sindaci di tutti i Comuni che compongono la Coalizione Territoriale Eolie –Milazzo e il Presidente della Provincia Regionale di Messina.
Sono componenti del Soggetto Rappresentante, a cui vengono affidati i poteri di iniziativa e di coordinamento delle attività, il Comune di Milazzo, designato come Comune con popolazione superiore ai 30.000 abitanti; San Pier Niceto, che rappresenterà il Comune,con popolazione inferiore a 30.000 abitanti, con potere di firma, mentre il Comune di Santa Marina Salina è stato nominato come rappresentante dei comuni delle Eolie a seguito di una votazione da parte dell’Assemblea, che ha gli ha assegnato la maggioranza di 11 voti contro i cinque del comune di Leni.
Regione. Voglia di azzeramenti tra intese improbabili
(Gazzetta del sud) Si andrà avanti ancora per un po' con l'esplorazione di scenari percorribili mentre la "verifica" in atto dirà quanto è compatibile lo stare insieme tra autonomisti dell'Mpa, Pdl ortodosso e il cugino ribelle; poi, in seconda battuta, l'Udc. Una sintonia che stenta a ricomporsi e i rinvii ne sono prova, seppure giustificati da alcuni interlocutori con la necessità di "raccontarsi tutto quanto è accaduto in mesi di mancato dialogo"! Come se il Pdl si affacciasse ora alla ribalta e non fosse parte integrante da sempre del Governo.
Il fatto è che si ruota attorno a nodi irrisolti, tentando di esorcizzarli col non parlarne al tavolo degli incontri. Cosicchè quindici deputati che hanno deciso di andare per la propria strada, dimentichi ora delle lacerazioni, sarebbero pronti a condividere un altro tratto insieme ! Possibile ? Tutto è possibile ma appare perlomeno improbabile.
Domani ci sarà un nuovo rendez-vous fra le tre delegazioni (Udc per ora esclusa), si parlerà di merito su alcune questioni perno del programma tracciato da Lombardo, ma sarà un ennesimo momento interlocutorio. Si percepisce, infatti che il collante della reciproca affidabilità non c'è, come è rimasta nel limbo la condicio sine qua non di Micciché sul coordinamento del partito, tanto da aver scatenato la ribellione fino a farsi un suo Pdl. Può la bocciatura del Dpef aver sedato l'esplosione dei riottosi ?
L'impressione è che a molti non vada a genio tornare al vecchio e i rituali degli incontri bi-trilaterali, le verifiche a corrente alternata siano il contentino per una rappresentazione mediatica. Tant'è che i "botta e risposta" nello stesso Pdl agitano la politica siciliana al pari di quella nazionale, alternandosi tra toni soft e vellutati, furenti e dissacranti ma convergenti nel segnare che siamo a un punto di svolta. Pur non essendo chiara a nessuno, quale svolta.
Se i numeri hanno un senso, i due Pdl e l'Mpa in Aula raggiungono quota 49, sufficiente per la maggioranza tra i Novanta e utile a mantenere l'attuale assetto assessoriale, senza azzeramento, e con qualche correttivo inevitabile data la prossima scadenza di dicembre; il che rafforzerebbe la posizione di ciascuno.
Eppure c'è il partito dell'elezione anticipata che preme e qualcuno lo individua in un'intesa trasversale, sms forse complici, che potrebbe vedere l'area firrarelliana ed ex cuffariana all'unisono nel puntare su Enzo Bianco o più probabilmente su Sergio D'Antoni, mentore dell'attuale segretario Pd Giuseppe Lupo.
Ecco un' altra variabile: il Pd, al cui interno le sensibilità sono diverse e si sussurra che almeno metà dei parlamentari scalpitino.
Tra patti consociativi e ricerca di nuove alleanze il quadro si complica ulteriormente.
Di certo la logora logica degli schieramenti è alle corde. E anche qui i numeri aiutano: perche mettendo insieme pezzi di vari partiti che si riconoscono nel valore del cambiamento oltre che su un programma di riforme concrete, si raggiunge e si supera la soglia dei 46. Rispunta allora la ricetta Lombardo: governo con chi ci sta. Forte anche del fatto che raggruppare una contro maggioranza disposta al "suicidio" col ritorno alle urne è impresa ardua.
Il fatto è che si ruota attorno a nodi irrisolti, tentando di esorcizzarli col non parlarne al tavolo degli incontri. Cosicchè quindici deputati che hanno deciso di andare per la propria strada, dimentichi ora delle lacerazioni, sarebbero pronti a condividere un altro tratto insieme ! Possibile ? Tutto è possibile ma appare perlomeno improbabile.
Domani ci sarà un nuovo rendez-vous fra le tre delegazioni (Udc per ora esclusa), si parlerà di merito su alcune questioni perno del programma tracciato da Lombardo, ma sarà un ennesimo momento interlocutorio. Si percepisce, infatti che il collante della reciproca affidabilità non c'è, come è rimasta nel limbo la condicio sine qua non di Micciché sul coordinamento del partito, tanto da aver scatenato la ribellione fino a farsi un suo Pdl. Può la bocciatura del Dpef aver sedato l'esplosione dei riottosi ?
L'impressione è che a molti non vada a genio tornare al vecchio e i rituali degli incontri bi-trilaterali, le verifiche a corrente alternata siano il contentino per una rappresentazione mediatica. Tant'è che i "botta e risposta" nello stesso Pdl agitano la politica siciliana al pari di quella nazionale, alternandosi tra toni soft e vellutati, furenti e dissacranti ma convergenti nel segnare che siamo a un punto di svolta. Pur non essendo chiara a nessuno, quale svolta.
Se i numeri hanno un senso, i due Pdl e l'Mpa in Aula raggiungono quota 49, sufficiente per la maggioranza tra i Novanta e utile a mantenere l'attuale assetto assessoriale, senza azzeramento, e con qualche correttivo inevitabile data la prossima scadenza di dicembre; il che rafforzerebbe la posizione di ciascuno.
Eppure c'è il partito dell'elezione anticipata che preme e qualcuno lo individua in un'intesa trasversale, sms forse complici, che potrebbe vedere l'area firrarelliana ed ex cuffariana all'unisono nel puntare su Enzo Bianco o più probabilmente su Sergio D'Antoni, mentore dell'attuale segretario Pd Giuseppe Lupo.
Ecco un' altra variabile: il Pd, al cui interno le sensibilità sono diverse e si sussurra che almeno metà dei parlamentari scalpitino.
Tra patti consociativi e ricerca di nuove alleanze il quadro si complica ulteriormente.
Di certo la logora logica degli schieramenti è alle corde. E anche qui i numeri aiutano: perche mettendo insieme pezzi di vari partiti che si riconoscono nel valore del cambiamento oltre che su un programma di riforme concrete, si raggiunge e si supera la soglia dei 46. Rispunta allora la ricetta Lombardo: governo con chi ci sta. Forte anche del fatto che raggruppare una contro maggioranza disposta al "suicidio" col ritorno alle urne è impresa ardua.
La Greca: "Ma quale aeroporto a Lipari ! Occorrono collegamenti stabili da e per le Eolie con Reggio e Catania"
(Pino La Greca) Continuo a leggere sui notiziari on-line di richieste più o meno fantasiose di collegamenti aerei ed aeroporti e/o aviosuperfici sul nostro territorio insulare mentre seguo con attenzione quello che accade dietro l'uscio di casa nostra. Un esempio pratico servirà a chiarire meglio:
Il 28 ottobre scorso i giornali locali ci portano a conoscenza della sempre più stretta sinergia fra le amministrazioni provinciali di Messina e Reggio Calabria per il rilancio dell'Aeroporto dello Stretto; nel servizio giornalistico si parla addirittura di check-in a Messina e del potenziamento dei collegamenti via mare fra le due città anche alla luce dell'approdo per i mezzi veloci all'aeroporto di Reggio. Ma proseguiamo, il 13 novembre, leggo che il giorno prima a Roma si è conclusa una conferenza di servizi che sblocca un finanziamento di quattro milioni di euro finalizzati all'incremento dei voli, così da consentire all'aeroporto di Reggio possibili nuove rotte a tariffe basse.
Ho il massimo rispetto di chi la pensa diversamente da me sulla questione dell'aeroporto di Lipari, ma non riesco assolutamente a comprendere come mai la nostra amministrazione non assume alcuna iniziativa per cercare di comprendere e migliorare da subito, sottolineo da subito, i collegamenti con l'eroporto di Reggio Calabria chiedendo alla Provincia Regionale di Messina un più attivo coinvolgimento nelle trattative con i soggetti istituzionali calabresi, sin dalla prossima stagione estiva, quella del 2010 per intenderci e non quella del 2020.
Da anni, quale segretario e quale semplice militante del PD, chiedo una forte iniziativa da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti della Regione Siciliana perché istituisca da subito un collegamento stabile giornaliero via autostrada tra le Eolie (Via Milazzo) e l’aeroporto di Catania ed un collegamento stabile giornaliero con l'aeroporto di Reggio Calabria proprio per “abbreviare” i tempi di percorrenza sia dei turisti e soprattutto dei cittadini eoliani che si devono recare fuori dal territorio provinciale.
Il collegamento via mare con l’aeroporto di Reggio Calabria è quello che da sempre abbiamo sollecitato, soprattutto per la naturale vocazione di Reggio a diventare il “nostro” aeroporto. Una distanza assolutamente accettabile, sia in partenza sia in arrivo e, soprattutto, evitare di dover cambiare tre mezzi di trasporto per arrivare a Lipari (Pullman, taxi, aliscafo).
Rispetto a tutte le discussioni che possiamo fare su pro e contro la realizzazione di un'opera da divenire forse tra un decennio (oppure mai), restiamo immobili ed inerti di fronte alla possibilità di migliorare i nostri collegamenti da subito con l'eroporto di Reggio Calabria e Catania, senza incremento dei costi a carico della nostra comunità.
Concentriamoci su di un obiettivo a breve termine che possiamo ottenere, invito tutti a chiedere all'amministrazione comunale di far assumere dei precisi impegni scritti al Presidente della Provincia ed all'assessore Regionale al turismo della Regione Siciliana perchè sin dalla prossima primavera le Isole Eolie possano disporre di collegamenti certi e stabili con i principali aeroporto che servono le Isole Eolie, Reggio Calabria e Catania. Questa è una scommessa da vincere per il futuro economico e sociale delle nostre isole.
Lipari, 18 novembre 2009
Giuseppe La Greca
Il 28 ottobre scorso i giornali locali ci portano a conoscenza della sempre più stretta sinergia fra le amministrazioni provinciali di Messina e Reggio Calabria per il rilancio dell'Aeroporto dello Stretto; nel servizio giornalistico si parla addirittura di check-in a Messina e del potenziamento dei collegamenti via mare fra le due città anche alla luce dell'approdo per i mezzi veloci all'aeroporto di Reggio. Ma proseguiamo, il 13 novembre, leggo che il giorno prima a Roma si è conclusa una conferenza di servizi che sblocca un finanziamento di quattro milioni di euro finalizzati all'incremento dei voli, così da consentire all'aeroporto di Reggio possibili nuove rotte a tariffe basse.
Ho il massimo rispetto di chi la pensa diversamente da me sulla questione dell'aeroporto di Lipari, ma non riesco assolutamente a comprendere come mai la nostra amministrazione non assume alcuna iniziativa per cercare di comprendere e migliorare da subito, sottolineo da subito, i collegamenti con l'eroporto di Reggio Calabria chiedendo alla Provincia Regionale di Messina un più attivo coinvolgimento nelle trattative con i soggetti istituzionali calabresi, sin dalla prossima stagione estiva, quella del 2010 per intenderci e non quella del 2020.
Da anni, quale segretario e quale semplice militante del PD, chiedo una forte iniziativa da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti della Regione Siciliana perché istituisca da subito un collegamento stabile giornaliero via autostrada tra le Eolie (Via Milazzo) e l’aeroporto di Catania ed un collegamento stabile giornaliero con l'aeroporto di Reggio Calabria proprio per “abbreviare” i tempi di percorrenza sia dei turisti e soprattutto dei cittadini eoliani che si devono recare fuori dal territorio provinciale.
Il collegamento via mare con l’aeroporto di Reggio Calabria è quello che da sempre abbiamo sollecitato, soprattutto per la naturale vocazione di Reggio a diventare il “nostro” aeroporto. Una distanza assolutamente accettabile, sia in partenza sia in arrivo e, soprattutto, evitare di dover cambiare tre mezzi di trasporto per arrivare a Lipari (Pullman, taxi, aliscafo).
Rispetto a tutte le discussioni che possiamo fare su pro e contro la realizzazione di un'opera da divenire forse tra un decennio (oppure mai), restiamo immobili ed inerti di fronte alla possibilità di migliorare i nostri collegamenti da subito con l'eroporto di Reggio Calabria e Catania, senza incremento dei costi a carico della nostra comunità.
Concentriamoci su di un obiettivo a breve termine che possiamo ottenere, invito tutti a chiedere all'amministrazione comunale di far assumere dei precisi impegni scritti al Presidente della Provincia ed all'assessore Regionale al turismo della Regione Siciliana perchè sin dalla prossima primavera le Isole Eolie possano disporre di collegamenti certi e stabili con i principali aeroporto che servono le Isole Eolie, Reggio Calabria e Catania. Questa è una scommessa da vincere per il futuro economico e sociale delle nostre isole.
Lipari, 18 novembre 2009
Giuseppe La Greca
EX POMICE: APPELLO DI CISL E FILCA CISL AL PRESIDENTE DELLA REGIONE E ALL’ASSESSORE AI BENI CULTURALI. "STANNO SCADENDO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI"
“Basta pensare a soluzioni tampone, per gli ex lavoratori della pomice di Lipari è giunto il momento di vedersi riconosciuto ciò che è stato deciso con il decreto regionale firmato il 23 gennaio 2007 dall’allora Governatore Cuffaro”.
A riaccendere i riflettori sulla Vertenza Pomice sono Cisl e Filca Cisl di Messina. “A dicembre – sottolineano il segretario confederale Vincenzo Cambria e il segretario della Filca Cisl Giuseppe Famiano – chiuderà il progetto del Comune di Lipari che ha impiegato gli ex dipendenti nel recupero dei beni culturali. A fine febbraio scadranno, invece, gli ammortizzatori ordinari per la maggioranza dei lavoratori. E’ necessario sin d’ora avviare il tavolo tecnico per dare attuazione al decreto regionale del 2007 che prevedeva l’assunzione dei lavoratori ex Pomice da parte dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali”.
Cambria e Famiano invitano, quindi, i rappresentati politici locali e regionali ad attivarsi affinché un diritto già sancito venga rispettato: “Non diventi l’ennesimo esempio – sostengono – di promesse non mantenute in periodo elettorale. Le scadenze ormai non permettono più quelle passerelle a cui abbiamo assistito. Lanciamo un appello al Presidente della Regione Lombardo e all’assessore ai Beni Culturali Leanza affinché si dia attuazione alla delibera regionale n. 4 del 19 gennaio 2007. Da loro dipende il futuro di 39 famiglie”.
A riaccendere i riflettori sulla Vertenza Pomice sono Cisl e Filca Cisl di Messina. “A dicembre – sottolineano il segretario confederale Vincenzo Cambria e il segretario della Filca Cisl Giuseppe Famiano – chiuderà il progetto del Comune di Lipari che ha impiegato gli ex dipendenti nel recupero dei beni culturali. A fine febbraio scadranno, invece, gli ammortizzatori ordinari per la maggioranza dei lavoratori. E’ necessario sin d’ora avviare il tavolo tecnico per dare attuazione al decreto regionale del 2007 che prevedeva l’assunzione dei lavoratori ex Pomice da parte dell’Assessorato regionale ai Beni Culturali”.
Cambria e Famiano invitano, quindi, i rappresentati politici locali e regionali ad attivarsi affinché un diritto già sancito venga rispettato: “Non diventi l’ennesimo esempio – sostengono – di promesse non mantenute in periodo elettorale. Le scadenze ormai non permettono più quelle passerelle a cui abbiamo assistito. Lanciamo un appello al Presidente della Regione Lombardo e all’assessore ai Beni Culturali Leanza affinché si dia attuazione alla delibera regionale n. 4 del 19 gennaio 2007. Da loro dipende il futuro di 39 famiglie”.
"Torna a casa" l'antico organo della Chiesa dell'Immacolata di Lipari. Oggi a Palermo si presenta la carta del rischio dei Beni culturali
Torna a "casa" dopo una preziosa ed importante opera di restauro effettuata a Catania l'organo della Chiesa dell' Immacolata di Lipari, recentemente riaperta al pubblico. L'organo, che risale al 1800, è arrivato ieri mattino a Lipari per essere riposizionato all'interno della chiesa ubicata nel castello di Lipari (nella foto: la tastiera dopo il restauro)
Intanto oggi sara presentata a Palermo "La cartella clinica dei monumenti, siti archeologici e musei della Sicilia". Una mappa da utilizzare sia in caso di emergenze sia per la prevenzione. Oggi (mercoledì 18 novembre) alle 10,30 al Centro Regionale di Restauro (via Cristoforo Colombo 52, a Palermo) si presenta la “Carta del rischio della Sicilia ”: 10.178 beni censiti, 2500 schede, sei volumi e due video per le scuole elementari e medie.
Saranno presenti Nicola Leanza, assessore regionale ai Beni Culturali, Guido Meli, direttore del Centro di Restauro, Serena Virgadamo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione Civile, servizio salvaguardia dei beni culturali, Fabio Carapezza Guttuso, responsabile nazionale dei Beni culturali per la Protezione Civile .
Saranno presenti Nicola Leanza, assessore regionale ai Beni Culturali, Guido Meli, direttore del Centro di Restauro, Serena Virgadamo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento della Protezione Civile, servizio salvaguardia dei beni culturali, Fabio Carapezza Guttuso, responsabile nazionale dei Beni culturali per la Protezione Civile .
Prove tecniche...da assessore (di Piero Roux)
Riceviamo e pubblichiamo questo fotomontaggio di Piero Roux:
Io la penso così (di Dimitri Greco)
Riceviamo dal giovane Dimitri Greco e pubblichiamo:
Ho letto in questi giorni, le diverse note espresse sui blog/giornali on-line e ho avuto anche modo di vedere e rivedere l'intervista fatta al candidato D'Albora.
Ritengo, e dico chiaramente quello che penso, sia stata vittima di persone che non sanno fare il proprio lavoro con etica e professionalità.
Qualcuno secondo il mio punto di vista dovrebbe andare a ZAPPARE per qualche anno.
La nostra televisione locale, a mio avviso, sembra leggermente PILOTATA e punta solo ed esclusivamente a parlare contro l'amministrazione.
Forse non lo dovevo dire ma è quello che penso e quello che vedo.
Dimitri Greco
"Anche a Lipari prevalga il buon senso" (di Michele Giacomantonio)
(Michele Giacomantonio) "Per limitare al massimo il sacrificio ambientale, necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico, - scriveva l’assessore regionale Nino Strano qualche settimana fa - occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisce alle flessioni della domanda, coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per la realizzazione delle infrastrutture. L’approdo deve essere a ricettività elastica, cioè con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda, senza per questo comportare altissimi costi ambientali, per opere portuali, moli, banchine e strutture fisse di notevole impatto dimensionate per protegge specchi acquei calcolati sui picchi di domanda”. Commentando sui blog di ieri queste parole, il geom. Aldo Natoli osservava che l’intervento proposto dal Comune di Lipari per il megaporto della nostra isola non potrebbe mai essere esitato favorevolmente.
Sono ormai passati tre anni da quando il 14 settembre del 2006 il Consiglio Comunale approvava la delibera n. 59 che, in modo privo di ogni trasparenza, nell’ambito del Programma Triennale delle Opere pubbliche, avviava l’iter per questo porto che dovrebbe estendersi da Monte Rosa sino a Marina corta. Tre anni in cui probabilmente si è andati avanti con i progetti ma anche nei quali sono maturati anche i costi. Tre anni in cui Lipari ha continuato a soffrire dell’assenza di un porto in grado di garantire l’approdo e la sosta di navi ed aliscafi in condizioni metro marine avverse. E quanti ne dovranno passare se da una parte dovessero svilupparsi le mobilitazioni e le prese di posizione contro questo progetto e dall’altra Sindaco e Giunta dovessero incaponirsi a portarla avanti? Prudenza e buon senso non consiglierebbero piuttosto di fare un atto di umiltà e di rimettere tutto in discussione? Questo vorrebbe dire porre al primo posto il porto commerciale rivedendone magari la collocazione sulla base dei ritrovamenti archeologici. Il porto commerciale è indispensabile per garantire uno sviluppo normale, prima che del turismo, della vita dei residenti che in questi ultimi mesi è stata messa fortemente in discussione da un funzionamento, diciamo, bizzarro dei mezzi di trasporto, aliscafi e navi, per la verità non solo a causa delle condizioni atmosferiche ma sicuramente soprattutto per queste. Non si sa più infatti se navi ed aliscafi partano o meno e basta una semplice previsione negativa perché saltino delle corse a cominciare da quella della nave della sera da Milazzo che, insieme a quella del mattino da Lipari, è la corsa fondamentale.
Quindi prima il porto commerciale e poi vengano anche le strutture per il turismo ma “justa modum”, con approdi a ricettività elastica, come dice giustamente l’assessore. Porti turistici che potrebbero riguardare, come andiamo dicendo da anni, Pignataro e Marina corta studiando una loro sistemazione che non sia stravolgente. Infine, fra Pignataro e Marina corta si tenga conto anche delle esigenze dei pescatori.
Questo vuole il buonsenso. E c’è da augurarsi che il buon senso prevalga finalmente anche a Lipari.
Sono ormai passati tre anni da quando il 14 settembre del 2006 il Consiglio Comunale approvava la delibera n. 59 che, in modo privo di ogni trasparenza, nell’ambito del Programma Triennale delle Opere pubbliche, avviava l’iter per questo porto che dovrebbe estendersi da Monte Rosa sino a Marina corta. Tre anni in cui probabilmente si è andati avanti con i progetti ma anche nei quali sono maturati anche i costi. Tre anni in cui Lipari ha continuato a soffrire dell’assenza di un porto in grado di garantire l’approdo e la sosta di navi ed aliscafi in condizioni metro marine avverse. E quanti ne dovranno passare se da una parte dovessero svilupparsi le mobilitazioni e le prese di posizione contro questo progetto e dall’altra Sindaco e Giunta dovessero incaponirsi a portarla avanti? Prudenza e buon senso non consiglierebbero piuttosto di fare un atto di umiltà e di rimettere tutto in discussione? Questo vorrebbe dire porre al primo posto il porto commerciale rivedendone magari la collocazione sulla base dei ritrovamenti archeologici. Il porto commerciale è indispensabile per garantire uno sviluppo normale, prima che del turismo, della vita dei residenti che in questi ultimi mesi è stata messa fortemente in discussione da un funzionamento, diciamo, bizzarro dei mezzi di trasporto, aliscafi e navi, per la verità non solo a causa delle condizioni atmosferiche ma sicuramente soprattutto per queste. Non si sa più infatti se navi ed aliscafi partano o meno e basta una semplice previsione negativa perché saltino delle corse a cominciare da quella della nave della sera da Milazzo che, insieme a quella del mattino da Lipari, è la corsa fondamentale.
Quindi prima il porto commerciale e poi vengano anche le strutture per il turismo ma “justa modum”, con approdi a ricettività elastica, come dice giustamente l’assessore. Porti turistici che potrebbero riguardare, come andiamo dicendo da anni, Pignataro e Marina corta studiando una loro sistemazione che non sia stravolgente. Infine, fra Pignataro e Marina corta si tenga conto anche delle esigenze dei pescatori.
Questo vuole il buonsenso. E c’è da augurarsi che il buon senso prevalga finalmente anche a Lipari.
martedì 17 novembre 2009
Trasporti marittimi. Da Palermo nessuna novità. Confermate le anticipazioni di Eolienews. Nel 2010 salteranno solo le "navi di rinforzo"
"Per tutto il 2010 i collegamenti da e per le isole minori siciliane con aliscafi e navi Siremar saranno confermati e salteranno solo le cosidette navi di rinforzo".
Questo quanto è emerso oggi a Palermo durante la riunione alla Regione e alla quale hanno preso parte i quattro sindaci eoliani e l'assessore Nino Strano.
Notizia questa che Eolienews aveva anticipato la settimana scorsa attraverso una intervista (che troverete in archivio- giorno 13 novembre) realizzata con il sindaco di Lipari Mariano Bruno che aveva ricevuto, in tal senso, rassicurazioni dalla dottoressa Salvatrice Severino.
Gli attuali collegamenti della società di Stato saranno garantiti (?) sino all'effettuazione della gara per Tirrenia-Siremar.
Questo quanto è emerso oggi a Palermo durante la riunione alla Regione e alla quale hanno preso parte i quattro sindaci eoliani e l'assessore Nino Strano.
Notizia questa che Eolienews aveva anticipato la settimana scorsa attraverso una intervista (che troverete in archivio- giorno 13 novembre) realizzata con il sindaco di Lipari Mariano Bruno che aveva ricevuto, in tal senso, rassicurazioni dalla dottoressa Salvatrice Severino.
Gli attuali collegamenti della società di Stato saranno garantiti (?) sino all'effettuazione della gara per Tirrenia-Siremar.
SAILING FOR HEALTH (Una vela per star bene) . Il 21 novembre verrà varata dalla Lega Navale di Palermo Centro
L’imbarcazione è la terza della serie “Azzurra 600”, nasce dallo studio di progettazione nautica “Inzerillo ed Albeggiani” di Palermo ed è stata costruita in un cantiere di Carini dalla Cooperativa Azzurra (che si avvale anche del lavoro di ex-tossicodipendenti impegnati in appositi progetti di
recupero). Appare bella, stabile, facile, veloce, manovriera, leggera, divertente, comoda, sicura,
adatta all’uso di tutti e all’integrazione dei diversamente abili (un paraplegico può salire in barca
senza scendere dalla carrozzina); l’acquisto è stato possibile grazie all’aiuto economico della
Fondazione Cesare Serono e sarà impiegata dal dott. Salvatore Cottone per la Velaterapia in
pazienti in cura per Sclerosi Multipla presso il Centro di Neuroimmunologia di Villa Sofia. Il tutto
avverrà in clima di totale (e collaudatissimo) volontariato con l’impegno gratuito degli istruttori ed esperti velisti della Lega Navale Italiana e senza nessun costo per i pazienti-allievi.
L’Azzurra andrà ad ormeggiarsi accanto alle due gemelle già operative per la scuola e la regata presso la Lega Navale di Palermo Centro nel Porto della Cala, una delle quali di proprietà del Comitato Paralimpico di Palermo cui è stata donata due anni fa dalla Provincia e l’altra acquistata con le uniche disponibilità economiche della Lega Navale un anno fa.
“SAILING FOR HEALTH”- si legge in un comunicato- è il nome della barca ma è anche un’idea, un progetto, il contenitore più vasto e ambizioso della velaterapia nella Sclerosi Multipla e di altro ancora, come anche una scuola di formazione di Velaterapisti, sotto il guidone della Sezione LNI di Palermo Centro. Nelle nostre intenzioni è lo strumento di coordinamento per uscire dalla fase “eroica” che ha caratterizzato il nostro impegno e sacrificio fino ad oggi ed entrare nei canali giusti nei flussi di possibili ma difficili finanziamenti e sponsorizzazioni. Speriamo… “SPONSOR WANTED”…
La Lega Navale Italiana (LNI) , fondata nel 1897 con la finalità primaria di diffondere la cultura del mare e della nautica tra i cittadini italiani, è dal 1975 Ente Pubblico. Da molti anni è anche stato riconosciuto dai Ministeri competenti come Ente di protezione ambientale e Associazione di promozione sociale. La Sezione LNI di Palermo Centro è impegnata oltre che nella pratica della vela sportiva per i suoi soci e atleti anche sul nuovo fronte della vela come strumento di integrazione e benessere per i meno fortunati. Sono già stati inseriti nel mondo della vela altri soggetti tradizionalmente “esclusi” dal mondo della vela:
1-Portatori di handicap e “diversamente abili” (cd. “atleti paralimpici”, paraplegici e tetraparetici).
2-Ammalati di sclerosi multipla.
3-Giovani dei quartieri degradati della città e delle sue scuole.
4-Minori già entrati disgraziatamente nel circuito penale e sulla via del recupero.
5-Non vedenti ed ipovedenti.
6.Ex-tossicodipendenti.
Sono in via di definizione molto avanzata altri sentieri e progetti per portare in barca a vela:
· Giovani guariti da leucemia sulla difficile via del pieno recupero psicofisico
· Soggetti affetti da disagio mentale
A tutt’oggi la Sezione non gode di alcun aiuto economico per la gestione della sua attività, che si svolge con connotazioni unicamente di volontariato di soci, istruttori e skipper (4 barche sociali a sua disposizione ognuna con la possibilità di portare 5 persone compreso l’istruttore o lo skipper). La sua sede a terra è una villa in Via Marinai Alliata, da anni confiscata a Cosa Nostra e concessa dal 2005 alla Lega Navale per le sue oggettive caratteristiche di Ente Pubblico impegnato in prima linea in azioni di pubblico interesse. La base Nautica, ormai divenuta insufficiente, si trova nelle acque del porto della Cala. La Sezione si avvale e a sua volta offre reciprocamente collaborazioni di alto profilo a titolo gratuito e volontario con specialisti ed enti disponibili e sensibili alle problematiche esposte (Scuole, Comitato Italiano Paralimpico, Istituto dei Ciechi, Unione Ciechi ed Ipovedenti, Federazione Italiana Vela, reparti e servizi ospedalieri, medici, psicologi, Ministero della Giustizia, Capitaneria di Porto, Rotary, etc).
recupero). Appare bella, stabile, facile, veloce, manovriera, leggera, divertente, comoda, sicura,
adatta all’uso di tutti e all’integrazione dei diversamente abili (un paraplegico può salire in barca
senza scendere dalla carrozzina); l’acquisto è stato possibile grazie all’aiuto economico della
Fondazione Cesare Serono e sarà impiegata dal dott. Salvatore Cottone per la Velaterapia in
pazienti in cura per Sclerosi Multipla presso il Centro di Neuroimmunologia di Villa Sofia. Il tutto
avverrà in clima di totale (e collaudatissimo) volontariato con l’impegno gratuito degli istruttori ed esperti velisti della Lega Navale Italiana e senza nessun costo per i pazienti-allievi.
L’Azzurra andrà ad ormeggiarsi accanto alle due gemelle già operative per la scuola e la regata presso la Lega Navale di Palermo Centro nel Porto della Cala, una delle quali di proprietà del Comitato Paralimpico di Palermo cui è stata donata due anni fa dalla Provincia e l’altra acquistata con le uniche disponibilità economiche della Lega Navale un anno fa.
“SAILING FOR HEALTH”- si legge in un comunicato- è il nome della barca ma è anche un’idea, un progetto, il contenitore più vasto e ambizioso della velaterapia nella Sclerosi Multipla e di altro ancora, come anche una scuola di formazione di Velaterapisti, sotto il guidone della Sezione LNI di Palermo Centro. Nelle nostre intenzioni è lo strumento di coordinamento per uscire dalla fase “eroica” che ha caratterizzato il nostro impegno e sacrificio fino ad oggi ed entrare nei canali giusti nei flussi di possibili ma difficili finanziamenti e sponsorizzazioni. Speriamo… “SPONSOR WANTED”…
La Lega Navale Italiana (LNI) , fondata nel 1897 con la finalità primaria di diffondere la cultura del mare e della nautica tra i cittadini italiani, è dal 1975 Ente Pubblico. Da molti anni è anche stato riconosciuto dai Ministeri competenti come Ente di protezione ambientale e Associazione di promozione sociale. La Sezione LNI di Palermo Centro è impegnata oltre che nella pratica della vela sportiva per i suoi soci e atleti anche sul nuovo fronte della vela come strumento di integrazione e benessere per i meno fortunati. Sono già stati inseriti nel mondo della vela altri soggetti tradizionalmente “esclusi” dal mondo della vela:
1-Portatori di handicap e “diversamente abili” (cd. “atleti paralimpici”, paraplegici e tetraparetici).
2-Ammalati di sclerosi multipla.
3-Giovani dei quartieri degradati della città e delle sue scuole.
4-Minori già entrati disgraziatamente nel circuito penale e sulla via del recupero.
5-Non vedenti ed ipovedenti.
6.Ex-tossicodipendenti.
Sono in via di definizione molto avanzata altri sentieri e progetti per portare in barca a vela:
· Giovani guariti da leucemia sulla difficile via del pieno recupero psicofisico
· Soggetti affetti da disagio mentale
A tutt’oggi la Sezione non gode di alcun aiuto economico per la gestione della sua attività, che si svolge con connotazioni unicamente di volontariato di soci, istruttori e skipper (4 barche sociali a sua disposizione ognuna con la possibilità di portare 5 persone compreso l’istruttore o lo skipper). La sua sede a terra è una villa in Via Marinai Alliata, da anni confiscata a Cosa Nostra e concessa dal 2005 alla Lega Navale per le sue oggettive caratteristiche di Ente Pubblico impegnato in prima linea in azioni di pubblico interesse. La base Nautica, ormai divenuta insufficiente, si trova nelle acque del porto della Cala. La Sezione si avvale e a sua volta offre reciprocamente collaborazioni di alto profilo a titolo gratuito e volontario con specialisti ed enti disponibili e sensibili alle problematiche esposte (Scuole, Comitato Italiano Paralimpico, Istituto dei Ciechi, Unione Ciechi ed Ipovedenti, Federazione Italiana Vela, reparti e servizi ospedalieri, medici, psicologi, Ministero della Giustizia, Capitaneria di Porto, Rotary, etc).
Calamità naturale per il settore pesca in Sicilia. Il comunicato dell'Anapi Pesca Sicilia
Riceviamo e pubblichiamo:
Gentile Direttore,
nel ringraziarla per gli articoli che ha pubblicato, a volte per il tramite della Dott.ssa Basile, nei mesi scorsi in merito all'attività e alle azioni propositive condotte da questa Associazione di Categoria mi permetto di inviarle l'allegato comunicato relativamente alla Legge n.33/98. E' un importante risultato.
Aggiungo che l'Anapi Pesca Sicilia, che presiedo a livello regionale, è stata una delle prime Associazioni a difesa e tutela dei lavoratori del mare e di tutta la filiera che già dallo scorso mese di Marzo 2009 aveva evidenziato la problematica in modo ufficiale e ripreso altre volte nelle Commissioni Consultive.
Aggiungo che l'Anapi Pesca Sicilia, che presiedo a livello regionale, è stata una delle prime Associazioni a difesa e tutela dei lavoratori del mare e di tutta la filiera che già dallo scorso mese di Marzo 2009 aveva evidenziato la problematica in modo ufficiale e ripreso altre volte nelle Commissioni Consultive.
DR. Piero Forte
COMUNICATO
La Giunta del Governo della Regione Sicilia alla fine di Settembre 2009 ha approvato lo stato di calamità naturale previsto dalla Legge Regionale n.33/98 per il settore della pesca per la prolungata inattività lavorativa a causa delle condizioni meteo-marine particolarmente intense e avverse nei primi quattro mesi del corrente anno.
La Giunta del Governo della Regione Sicilia alla fine di Settembre 2009 ha approvato lo stato di calamità naturale previsto dalla Legge Regionale n.33/98 per il settore della pesca per la prolungata inattività lavorativa a causa delle condizioni meteo-marine particolarmente intense e avverse nei primi quattro mesi del corrente anno.
La decisione è stata adottata su proposta dell’Assessore On. Giambattista Bufardeci dopo che il Consiglio Regionale della Pesca nella seduta del 28.7. aveva discusso, con all’ordine del giorno, sull’attivazione della Legge in questione e deliberato all’unanimità a favore delle marinerie dell’isola per un periodo di impedimento lavorativo individuato in 30 giorni nell’ambito dei suddetti mesi.
Il Dipartimento Pesca dell’Assessorato Regionale nelle settimane scorse si è attivato per dare seguito al favorevole provvedimento della Giunta e mettere in atto tutte le procedure previste dalla Legge e per maggiore celerità ha dato incarico alle Associazioni di Categoria accreditate ad effettuare una ricognizione numerica delle imbarcazioni e degli equipaggi destinatari della norma e consegnare successivamente tali dati al Servizio preposto dell’Assessorato.
L’Anapi Pesca Sicilia, una delle prime Associazioni che con note ufficiali e comunicati stampa sin dallo scorso mese di Marzo aveva chiesto a più riprese l’applicazione dello “stato di calamità” con le norme vigenti, esprime viva soddisfazione e compiacimento per il risultato raggiunto e ringrazia l’Assessore Bufardeci, il Direttore Generale Gianmaria Sparma e i Dirigenti del Dipartimento per l’interesse e il sostegno dimostrato a un settore strategico dell’economia siciliana che sta attraversando un delicato momento di crisi e di forte penalizzazione, anche in considerazione delle continue “soste forzate”, non retribuite, disposte dall’Unione Europea che hanno di fatto ridotto i guadagni della categoria.
L’ Anapi Sicilia invita tutti i propri associati a rivolgersi presso la Sede Regionale e gli Uffici periferici per ulteriori dettagli e chiarimenti tecnici sulle procedure di attuazione.
Il Componente del Consiglio Regionale e Presidente Anapi Pesca Sicilia
Il Dipartimento Pesca dell’Assessorato Regionale nelle settimane scorse si è attivato per dare seguito al favorevole provvedimento della Giunta e mettere in atto tutte le procedure previste dalla Legge e per maggiore celerità ha dato incarico alle Associazioni di Categoria accreditate ad effettuare una ricognizione numerica delle imbarcazioni e degli equipaggi destinatari della norma e consegnare successivamente tali dati al Servizio preposto dell’Assessorato.
L’Anapi Pesca Sicilia, una delle prime Associazioni che con note ufficiali e comunicati stampa sin dallo scorso mese di Marzo aveva chiesto a più riprese l’applicazione dello “stato di calamità” con le norme vigenti, esprime viva soddisfazione e compiacimento per il risultato raggiunto e ringrazia l’Assessore Bufardeci, il Direttore Generale Gianmaria Sparma e i Dirigenti del Dipartimento per l’interesse e il sostegno dimostrato a un settore strategico dell’economia siciliana che sta attraversando un delicato momento di crisi e di forte penalizzazione, anche in considerazione delle continue “soste forzate”, non retribuite, disposte dall’Unione Europea che hanno di fatto ridotto i guadagni della categoria.
L’ Anapi Sicilia invita tutti i propri associati a rivolgersi presso la Sede Regionale e gli Uffici periferici per ulteriori dettagli e chiarimenti tecnici sulle procedure di attuazione.
Il Componente del Consiglio Regionale e Presidente Anapi Pesca Sicilia
Dr. Piero Forte
Lipari....Finalmente una infrastruttura "utile" (di Luigi Profilio)
(Luigi Profilio) ...ma non scherziamo...ma quali ponti e megaporti...dopo quanto ho letto...forse l'unica infrastruttura "seria" di cui nelle nostre isole si sente sempre piu' il bisogno e' un semplicissimo...manicomio!
Cari amici o nemici..non so... (di Augusto D'Albora)
Riceviamo dal dott. Augusto D'Albora e pubblichiamo:
Cari amici o nemici ...non so............
Sto avendo l'impressione, anzi ne sono certo ,che del mio nome si sta esagerando e mi permetto di precisare al caro Piero Roux di moderare le terminologie e di essere più delicato nei miei confronti, in quanto :
1) ha sbagliato ad usare il termine erudito proprio nei miei confronti, in quanto sono certo che lo stesso termine lo ha usato in senso deteriore, un sapere inerte, sterile e come se non si avesse l'idea di quello che si dice e si fà; con la collaborazione di luigi barrica vi siete inventati anche il gruppo di sostegno che dato lo slogan dovrebbe distruggere del tutto la barca.
Eppure veda, caro sig. Roux, avevo anche l'intenzione di valorizzare quella piazzetta dove io ho trascorso parte dei miei anni d'infanzia e da dove lei passa frequentemente da quando ha deciso di spostarsi per sempre a Lipari. Tuttavia, e chiudo, desidero, se si hanno gli attributi, (dato che ci vediamo per strada e ci salutiamo) che lei mi prenda in giro "faccia a faccia" e non dietro le spalle.
2) All'amico Sabatini, con il quale abbiamo coltivato fin da giovani vari interessi, per quel poco che mi conosce dovrebbe sapere che mi avvicino molto agli ideali dell'amico Giovanni che lui stima e che ha rimesso il mandato. Che arrivi al punto di sostenere quello che ha sostenuto il cugino Barrica è troppo .
Divertitevi io ho troppo da fare per perdere tempo ed essere preso in giro. Chi mi conosce sa come sono caratterialmente, ma se volete ridicolorizzarmi davanti agli eoliani avete sbagliato. Augusto D'albora non ha problemi e non gli interessa coprire poltrone . Sono tutte vostre prendetevele !!!!!
Auguri a Lipari ed a voi che non sapete quello che fate.
Dr. Augusto D'Albora
NDD- Sin qui la risposta del dott. D'Albora, che abbiamo "epurato" (pur mantenendone intatto il significato) da qualche termine diciamo poco giornalistico. Il rischio è come accaduto altre volte è che si instauri una polemica a distanza assolutamente non conducente ne per i protagonisti (tutti cari amici) ne, principalmente, per il paese,
In conseguenza di ciò questa redazione chiude qui questo "dialogo a distanza" non conducente e non costruttivo.
Cari amici o nemici ...non so............
Sto avendo l'impressione, anzi ne sono certo ,che del mio nome si sta esagerando e mi permetto di precisare al caro Piero Roux di moderare le terminologie e di essere più delicato nei miei confronti, in quanto :
1) ha sbagliato ad usare il termine erudito proprio nei miei confronti, in quanto sono certo che lo stesso termine lo ha usato in senso deteriore, un sapere inerte, sterile e come se non si avesse l'idea di quello che si dice e si fà; con la collaborazione di luigi barrica vi siete inventati anche il gruppo di sostegno che dato lo slogan dovrebbe distruggere del tutto la barca.
Eppure veda, caro sig. Roux, avevo anche l'intenzione di valorizzare quella piazzetta dove io ho trascorso parte dei miei anni d'infanzia e da dove lei passa frequentemente da quando ha deciso di spostarsi per sempre a Lipari. Tuttavia, e chiudo, desidero, se si hanno gli attributi, (dato che ci vediamo per strada e ci salutiamo) che lei mi prenda in giro "faccia a faccia" e non dietro le spalle.
2) All'amico Sabatini, con il quale abbiamo coltivato fin da giovani vari interessi, per quel poco che mi conosce dovrebbe sapere che mi avvicino molto agli ideali dell'amico Giovanni che lui stima e che ha rimesso il mandato. Che arrivi al punto di sostenere quello che ha sostenuto il cugino Barrica è troppo .
Divertitevi io ho troppo da fare per perdere tempo ed essere preso in giro. Chi mi conosce sa come sono caratterialmente, ma se volete ridicolorizzarmi davanti agli eoliani avete sbagliato. Augusto D'albora non ha problemi e non gli interessa coprire poltrone . Sono tutte vostre prendetevele !!!!!
Auguri a Lipari ed a voi che non sapete quello che fate.
Dr. Augusto D'Albora
NDD- Sin qui la risposta del dott. D'Albora, che abbiamo "epurato" (pur mantenendone intatto il significato) da qualche termine diciamo poco giornalistico. Il rischio è come accaduto altre volte è che si instauri una polemica a distanza assolutamente non conducente ne per i protagonisti (tutti cari amici) ne, principalmente, per il paese,
In conseguenza di ciò questa redazione chiude qui questo "dialogo a distanza" non conducente e non costruttivo.
MARINA CORTA: STATO DI TOTALE ABBANDONO di Dimitri Greco
EOLIE: AUMENTA EMISSIONE DI FUMO DAL CRATERE DI VULCANO
(AGI) Aumenta l'attivita' fumarolica nel cratere di Vulcano, alle Eolie. Alcuni isolani hanno segnalato un'intensificazione del fenomeno anche nella zona sottostante Lentia. Oltre che nella bocca centrale del cratere, si nota la fuoriuscita di fumo anche nella parte bassa dell'isola. Il cratere principale, del diametro di circa 500 metri. e' situato ad un'altitudine di 386 metri, ed e' circondato da pendii che conducono ad altezze maggiori (monti Lentia). Nelle vicinanze del "Gran Cratere" della fossa si trovano i resti di altri due crateri. Quello di "Vulcano vecchio" e' situato verso Sud e comprende le due cime del Monte Saraceno e del Monte Aria, a un'altitudine di circa 500 metri, ed e' l'edificio vulcanico originale, tuttora il piu' alto dell'intero complesso. Quello di Lentia, a Nord-Ovest, e' di dimensioni molto minori: e' a partire dall'interno da questo che si e' formato il cratere della Fossa. Oltre, al Gran Cratere, Vulcano vecchio e al Lentia, esiste il complesso periferico dei coni di Vulcanello, uniti da ad un istmo all'isola di Vulcano.
Visto che "Bisogna volare alto" Sabatini presenta lo "studio di fattibilità" del ponte Lipari-Vulcano
L'editoriale: Più Fonti che Martello.... Gli "spifferi" dal Palazzo
Nuovo assessore in arrivo al comune di Lipari in tempi brevi brevi? .... forse...ma non è detto... siano brevissimi
In ogni caso, nella corsa (molto rallentata a dire il vero) per sostituire il dimissionario Giovanni Maggiore, sarebbe in pool position il consigliere comunale Gesuele Fonti...piuttosto che il geometra Aldo Martello.
In ogni caso, nella corsa (molto rallentata a dire il vero) per sostituire il dimissionario Giovanni Maggiore, sarebbe in pool position il consigliere comunale Gesuele Fonti...piuttosto che il geometra Aldo Martello.
Se la "questione" non si è ancora chiusa dipende - così secondo i rumors- solo dalla ricerca di "certezze operative", da parte di Fonti.
Dove per "certezze operative" deve intendersi la possibilità di spendersi per il paese senza essere soggetto a lacci e/o lacciuoli.
Esclusa la delega ai servizi sociali a Fonti, quale incarico più importante, potrebbero essere affidati i lavori pubblici. Delega che l'assessore Giannò non avrebbe difficoltà a lasciare per transitare al Turismo e ai Trasporti.
Ovviamente l'ingresso di Fonti in giunta presuppone una new entry in consiglio comunale.
Toccherebbe a Roberta Fonti(prima dei non eletti nella lista del Faro) ma la giovane, impegnata con gli studi e fuori Lipari, potrebbe, quasi sicuramente, rinunciare.
Spazio, quindi, ad un'altra giovane e stimata donna: la dottoressa Francesca Basile.Quest'ultima, sempre stando ai rumors, avrebbe già aderito o starebbe per aderire all'MPA.
E a fine anno l'MPA potrebbe decidere di fare sentire la sua voce sulla composizione della giunta Bruno.
Questo lo scenario ad oggi... Ma la politica, quella eoliana in particolare, sa sempre riservare sorprese...purtroppo non sempre positive.
Le ultimissime dalla Regione di Ginostra reporter
AGRICOLTURA: ALLA SICILIA 45MLN PER RISTRUTTURARE I VIGNETI- In sede di ripartizione ministeriale sono stati assegnati alla Sicilia, per la campagna 2009-2010, oltre 45 milioni di euro delle risorse del Piano nazionale di sostegno (Pns), che ammonta complessivamente a 298 milioni di euro. Le somme saranno impiegate per la ristrutturazione, la riconversione, la distillazione, l’arricchimento dei vini con il mosto e la Vendemmia verde.
“Dal 2000 ad oggi – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino - la Sicilia è stata la regione che più delle altre ha speso i fondi disponibili, utilizzando spesso anche le risorse delle altre Regioni del Paese. Anche le risorse di quest’anno, relative al piano di riconversione, per la campagna 2009, che ammontano a poco meno di 24 milioni, sono state tutte impiegate. Ne hanno beneficiato più di mille agricoltori, che da qualche giorno hanno ricevuto i relativi pagamenti. Oltre ai contributi del Psn, abbiamo speso anche la quota nazionale di 19 milioni assegnata alla Sicilia per estirpare di vigneti”. “Così come sono state spese- ha aggiunto - anche le risorse 2009 pari a circa 20 milioni di euro, relative alla distillazione dell’alcol e alla distillazione di crisi”.
L’assessore ricorda che nel 2010 “ci saranno anche gli aiuti di altre due misure nazionali: quelli relativi alle domande presentate dall’assessorato a giugno scorso al ministero destinati all’estirpazione di altri 5000 ettari di superficie vitata e di cui si aspetta solo la comunicazione della relativa graduatoria, e i nuovi aiuti previsti dalle misure per la distillazione di alcol e la distillazione di crisi”.
“In particolare – ha sottolineato Cimino - la quota di aiuti destinata all’abbandono definitivo è stata una vera opportunità per le tante piccole aziende che, in gravissime difficoltà, non avendo più la forza economica di stare sul mercato hanno preferito estirpare i propri vigneti piuttosto che cedere i diritti di impianto che sarebbe stato meno remunerativa”.
“L’obiettivo, in prospettiva – ha concluso l’assessore all’Agricoltura - è garantire un reddito alle 62 mila aziende agricole vitate diminuendo e orientando la produzione in eccesso verso destinazioni certe di mercato”.
ENTI LOCALI: 50MLN A COMUNI E PROVINCE PER STABILIZZAZIONE PRECARI- Cinquanta milioni di euro per gli enti locali che hanno attivato misure di fuoriuscita dal bacino dei lavori socialmente utili. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato le circolari, dirette ai sindaci dei 390 Comuni della Sicilia e ai presidenti delle nove Province regionali dell’Isola, che stabiliscono le modalità per l’assegnazione dei fondi agli enti interessati.
Previsto il rimborso per le stabilizzazioni disposte dal 2001 al 2008. A disposizione ci sono 47,8 milioni di euro, per i Comuni, di cui la metà riservata a quelli con una popolazione inferiore ai 10mila abitanti, e 3 milioni per le Province. Per poter procedere alla ripartizione delle somme, gli enti locali dovranno far pervenire la documentazione in assessorato entro il 30 novembre.
“Dal 2000 ad oggi – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino - la Sicilia è stata la regione che più delle altre ha speso i fondi disponibili, utilizzando spesso anche le risorse delle altre Regioni del Paese. Anche le risorse di quest’anno, relative al piano di riconversione, per la campagna 2009, che ammontano a poco meno di 24 milioni, sono state tutte impiegate. Ne hanno beneficiato più di mille agricoltori, che da qualche giorno hanno ricevuto i relativi pagamenti. Oltre ai contributi del Psn, abbiamo speso anche la quota nazionale di 19 milioni assegnata alla Sicilia per estirpare di vigneti”. “Così come sono state spese- ha aggiunto - anche le risorse 2009 pari a circa 20 milioni di euro, relative alla distillazione dell’alcol e alla distillazione di crisi”.
L’assessore ricorda che nel 2010 “ci saranno anche gli aiuti di altre due misure nazionali: quelli relativi alle domande presentate dall’assessorato a giugno scorso al ministero destinati all’estirpazione di altri 5000 ettari di superficie vitata e di cui si aspetta solo la comunicazione della relativa graduatoria, e i nuovi aiuti previsti dalle misure per la distillazione di alcol e la distillazione di crisi”.
“In particolare – ha sottolineato Cimino - la quota di aiuti destinata all’abbandono definitivo è stata una vera opportunità per le tante piccole aziende che, in gravissime difficoltà, non avendo più la forza economica di stare sul mercato hanno preferito estirpare i propri vigneti piuttosto che cedere i diritti di impianto che sarebbe stato meno remunerativa”.
“L’obiettivo, in prospettiva – ha concluso l’assessore all’Agricoltura - è garantire un reddito alle 62 mila aziende agricole vitate diminuendo e orientando la produzione in eccesso verso destinazioni certe di mercato”.
ENTI LOCALI: 50MLN A COMUNI E PROVINCE PER STABILIZZAZIONE PRECARI- Cinquanta milioni di euro per gli enti locali che hanno attivato misure di fuoriuscita dal bacino dei lavori socialmente utili. L’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici, ha firmato le circolari, dirette ai sindaci dei 390 Comuni della Sicilia e ai presidenti delle nove Province regionali dell’Isola, che stabiliscono le modalità per l’assegnazione dei fondi agli enti interessati.
Previsto il rimborso per le stabilizzazioni disposte dal 2001 al 2008. A disposizione ci sono 47,8 milioni di euro, per i Comuni, di cui la metà riservata a quelli con una popolazione inferiore ai 10mila abitanti, e 3 milioni per le Province. Per poter procedere alla ripartizione delle somme, gli enti locali dovranno far pervenire la documentazione in assessorato entro il 30 novembre.
Lipari: A rischio insegne, tende e vetrine di esercizi pubblici. Non sono previste dal Piano paesistico
(Peppe Paino- Gazzetta del sud) La guerra a suon di denunce in corso da anni tra un cittadino e un ristoratore per il suolo pubblico rischia inevitabilmente di danneggiare, chi più o chi meno, tutti i commercianti e titolari di pubblici esercizi presenti nelle sei isole amministrate dal Comune di Lipari. Ciò, fermo restando che le norme sono chiare da quasi dieci anni. Il titolare della nota attività "La Piazzetta", Nino Subba, dovrà rimuovere, dopo la verifica dell'ufficio illeciti, l'insegna pubblicitaria del locale montata su un palo nel corso Vittorio Emanuele; a sua volta, non essendo, ovviamente, l'unico esercente ad averla fatta installare e ravvisando una discriminazione nei suoi confronti ha presentato un esposto anche alla Procura di Barcellona. Risultato? Nel mirino della Soprintendenza di Messina sono finite insegne a bandiera, vetrine e tende collocate fuori dalle attività. Non sono contemplate dal Piano Territoriale Paesistico delle Eolie (esattamente dall'art. 38) in vigore nell'arcipelago dal 2000. Tali strutture, pertanto da ben nove anni, sarebbero abusive. La Polizia Municipale ha già avviato i controlli. Sulla questione il comandante del corpo, Nico Russo ha sottolineato come «spesso il cittadino confonda il regolamento sul suolo pubblico con le autorizzazioni da acquisire per l'installazione di vetrine, tende e addirittura talvolta anche di manufatti, benché ciò avvenga sempre su spazio pubblico. Il regolamento sul suolo pubblico – ha puntualizzato Russo – dispone cosa può e cosa non può essere fatto e indica espressamente che devono essere ottenute le preventive autorizzazioni o nulla osta». Nello specifico continua sempre il comandante Russo «il posizionamento di insegne a bandiera o tende necessita a monte dei pareri della Soprintendenza e dell'autorizzazione dal ripartimento urbanistica comunale».
L'amministrazione comunale punta a concordare con la Sovrintendenza una via d'uscita. «La soluzione – afferma l'assessore D'Auria – a quel punto sarebbe quella di approvare un nuovo regolamento per l'occupazione di spazi pubblici in base alle indicazioni ricevute».
L'amministrazione comunale punta a concordare con la Sovrintendenza una via d'uscita. «La soluzione – afferma l'assessore D'Auria – a quel punto sarebbe quella di approvare un nuovo regolamento per l'occupazione di spazi pubblici in base alle indicazioni ricevute».
PESCA: ACCORDO INTERNAZIONALE PER RIDURRE DEL 40% QUOTA TONNO ROSSO
I paesi membri della CICTA, l'organizzazione internazionale incaricata della gestione della pesca al tonno rosso hanno raggiunto un accordo per ridurre del 40% la quota di pescato nell'Oceano Atlantico e nel Mare Mediterraneo a partire dal prossimo anno. Lo ha annunciato un comunicato della Commissione europea che all'interno dell'organismo rappresenta i paesi della Ue. La quota mondiale passerebbe quindi dalle attuali 22 mila tonnellate annue a 13.500 tonnellate, una riduzione tuttavia giudicata insufficiente dalle organizzazioni ambientaliste che chiedevano il blocco totale.A difesa del tonno rosso, specie giudicata a rischio di impoverimento degli stock ma particolarmente amata dai mercati asiatici, sono state prese altre misure restrittive, come la riduzione della stagione di pesca a un mese, dal 15 maggio al 15 giugno, senza possibilita' di dilazioni.
Stromboli: La "disfida" della cisterna, condannato 73enne
(gazzetta del sud- n.a.) Si sa, a Stromboli succedono spesso cose strane. E in questo caso siamo davanti alla "disfida della cisterna", una roba di furto d'acqua che andava avanti processualmente da quasi una decina d'anni e vedeva contrapposti come "contendenti idrici" due arzilli soggetti, vicini di casa: il titolare del prezioso liquido, un 82enne, e il cosiddetto fruitore a sbafo, un 73enne.
In sintesi nell'agosto del 2000 Quinzi, approfittando dell'assenza del Girelli, vicino di casa, pensò bene di forzare le sue cisterne d'acqua e con una pompa elettromeccanica rubò il prezioso liquido. La storia si è chiusa davanti al giudice monocratico di Lipari Gurini l'altra mattina, le carte parlano di una condanna a 2 anni e mezzo per furto d'acqua aggravato al 73enne romano Plinio Pietro Quinzi, operatore turistico da anni "trapiantato" nell'isola, come si dice in questi casi, e un risarcimento in sede civile accordato all'82enne milanese Eugenio Girelli, il proprietario della cisterna violata, che stanco dei furti d'acqua pare abbia venduto la sua adorata casa di Stromboli non molto tempo addietro.
Il pm di Barcellona Francesco Massara, aveva addirittura chiesto una condanna molto più severa, a 4 anni e mezzo. Quinzi è stato assistito dall'avvocato Giovanni Maggiore, la parte offesa dall'avvocato Danilo Santoro.
In sintesi nell'agosto del 2000 Quinzi, approfittando dell'assenza del Girelli, vicino di casa, pensò bene di forzare le sue cisterne d'acqua e con una pompa elettromeccanica rubò il prezioso liquido. La storia si è chiusa davanti al giudice monocratico di Lipari Gurini l'altra mattina, le carte parlano di una condanna a 2 anni e mezzo per furto d'acqua aggravato al 73enne romano Plinio Pietro Quinzi, operatore turistico da anni "trapiantato" nell'isola, come si dice in questi casi, e un risarcimento in sede civile accordato all'82enne milanese Eugenio Girelli, il proprietario della cisterna violata, che stanco dei furti d'acqua pare abbia venduto la sua adorata casa di Stromboli non molto tempo addietro.
Il pm di Barcellona Francesco Massara, aveva addirittura chiesto una condanna molto più severa, a 4 anni e mezzo. Quinzi è stato assistito dall'avvocato Giovanni Maggiore, la parte offesa dall'avvocato Danilo Santoro.
Viaggio sui fondali dove giace il porto romano di Lipari
Casualmente durante un'operazione di dragaggio dal porto di Sottomonastero(Lipari) sono state tirate su, nel giugno del 2008, tre plinti di base di un edificio antico. Plinti che, ad onor del vero, vennero "parcheggiati" su un rimorchiatore, non sfuggendo, comunque, all'occhio vigile di Maurizio Turcarelli che allertò il dott. Gullo.
Successivamente, la Sovrintendenza del mare ha scoperto quattro metri di muro perimetrale, in estensione semi-circolare con ben otto basamenti e tutta una serie di reperti che fanno pensare ad una grande struttura (il porto romano di Lipari?) dotata di grande portico con colonne del diametro di 1 metro e venti circa, risalente al I-II secolo avanti Cristo.
Successivamente, la Sovrintendenza del mare ha scoperto quattro metri di muro perimetrale, in estensione semi-circolare con ben otto basamenti e tutta una serie di reperti che fanno pensare ad una grande struttura (il porto romano di Lipari?) dotata di grande portico con colonne del diametro di 1 metro e venti circa, risalente al I-II secolo avanti Cristo.
Vi proponiamo il video realizzato dalla Sovrintendenza mostra l'area e i reperti che si trovano sui fondali :
Il video è visibile anche su you tube a questo indirizzo: http://www.youtube.com/watch?v=KQx2Y6Unv88
IL MERCATINO DI NATALE A LAMI: “Il fascino di una Borgata semplice “
L’Associazione Borgata Lami invita tutti a visitare, anche quest’anno, i luoghi pieni di fascino e suggestione che la Borgata offre per Natale: la festa più bella.
La luce delle casette di legno, tutte ordinate ed addobbate, quella dall'albero di Natale, le dolci note dei canti natalizi che arrivano dal Presepe, i sapori, dolci doni per il palato, il calore dell’accoglienza, le emozioni di uno spettacolo emozionante, faranno della caratteristica piazzetta di Lami la festosa e tipica atmosfera che aiuterà tutti noi ad immergerci nella gioia del Natale e a regalarci veri momenti di serenità.
L’Associazione invita tutti nella piazzetta di Lami per il 6, 7, 8, 12, 13, 19 e 20 Dicembre, a partire dalle 15.00 e sino alle 19.00, per visitare “il Mercatino di Natale”.
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
La luce delle casette di legno, tutte ordinate ed addobbate, quella dall'albero di Natale, le dolci note dei canti natalizi che arrivano dal Presepe, i sapori, dolci doni per il palato, il calore dell’accoglienza, le emozioni di uno spettacolo emozionante, faranno della caratteristica piazzetta di Lami la festosa e tipica atmosfera che aiuterà tutti noi ad immergerci nella gioia del Natale e a regalarci veri momenti di serenità.
L’Associazione invita tutti nella piazzetta di Lami per il 6, 7, 8, 12, 13, 19 e 20 Dicembre, a partire dalle 15.00 e sino alle 19.00, per visitare “il Mercatino di Natale”.
IL PRESIDENTE
Saverio Merlino
"Un miracolo che và colto all'istante...". Piero Roux sulla disponibilità assessoriale di D'Albora
Riceviamo da Piero Roux e pubblichiamo:
Caro Direttore,
ho avuto modo di ascoltare la replica della delirante intervista fatta dal giornalista Barrica al candidato assessore Augusto D'Albora; essendo masochista ho anche letto la chilometrica nota dello stesso sulle linee di programma che adotterebbe qualora fosse nominato...
Ora, essendo anch'io per una politica del fare, pur essendo stato critico sulla passata inattività della nostra amministrazione, vorrei per un attimo abbandonare questa innata vocazione e schierarmi a difesa dell'erudito e poliedrico candidato D'Albora.
Oggi più che mai, queste isole hanno bisogno di personaggi che ideologicamente spaziano da destra a sinistra passando per il centro... ovvero abbiamo bisogno di un assessore a tutto campo e, soprattutto, che abbia le idee chiare sul da farsi.
Il nostro candidato dichiara di essere uomo d'azione (come Bernardi) e lavorerà - qualora fosse nominato- (col culo sulla sedia) per realizzare ponti inter-isole, aviopiste su tutti gli scogli facenti parte dell'arcipelago (escluso Stromboli). Coadiuverà il nostro amato Sindaco nella realizzazione del Megaporto. Propugnerà -quindi- il riconoscimento in sede comunitaria di "spicchitedda" e "pastasquadata". Farà costruire una piscina semi-olimpionica, altri campi da tennis, un piccolo campo da golf/pratica (oggi importantissimo). Doterà l'isola di uno studio di registrazione, una scuola di canto, di comportamento, di movimento. Rilancerà "lo zecchino eoliano", ...."un serio modello per far si di avere anche noi un X FACTOR" .
Un uomo di tale levatura intellettuale e cotale fantasia, che vive da sempre sul nostro suolo e del quale nessuno si è mai accorto; quest'uomo - spero prossimo assessore -che incarna lodevolmente le aspirazioni recondite di tutti gli eoliani, si mette in gioco per regalarci la propria disponibilità, conoscenza ed esperienza, anticipandoci il suo programma assessoriale....
Il futuro assessore ci promette un presente di sofferenza dalla quale deriverà un futuro di soddisfazione e serenità dell´anima.
Un miracolo che và colto all'istante (prima che ci ripensi con nostro grande nocumento).
Mariano che tutto vede, sa e fa, non se lo lascerà di sicuro sfuggire ma...al fine di avvalorare la candidatura, con un gran numero di sostenitori del futuro assessore, si è deciso di lanciare - su facebook- un gruppo di sostegno pro-" D'albora Assessore" per la serie "varca rutta rumpila tutta".
Un cittadino attento
Piero Roux
Caro Direttore,
ho avuto modo di ascoltare la replica della delirante intervista fatta dal giornalista Barrica al candidato assessore Augusto D'Albora; essendo masochista ho anche letto la chilometrica nota dello stesso sulle linee di programma che adotterebbe qualora fosse nominato...
Ora, essendo anch'io per una politica del fare, pur essendo stato critico sulla passata inattività della nostra amministrazione, vorrei per un attimo abbandonare questa innata vocazione e schierarmi a difesa dell'erudito e poliedrico candidato D'Albora.
Oggi più che mai, queste isole hanno bisogno di personaggi che ideologicamente spaziano da destra a sinistra passando per il centro... ovvero abbiamo bisogno di un assessore a tutto campo e, soprattutto, che abbia le idee chiare sul da farsi.
Il nostro candidato dichiara di essere uomo d'azione (come Bernardi) e lavorerà - qualora fosse nominato- (col culo sulla sedia) per realizzare ponti inter-isole, aviopiste su tutti gli scogli facenti parte dell'arcipelago (escluso Stromboli). Coadiuverà il nostro amato Sindaco nella realizzazione del Megaporto. Propugnerà -quindi- il riconoscimento in sede comunitaria di "spicchitedda" e "pastasquadata". Farà costruire una piscina semi-olimpionica, altri campi da tennis, un piccolo campo da golf/pratica (oggi importantissimo). Doterà l'isola di uno studio di registrazione, una scuola di canto, di comportamento, di movimento. Rilancerà "lo zecchino eoliano", ...."un serio modello per far si di avere anche noi un X FACTOR" .
Un uomo di tale levatura intellettuale e cotale fantasia, che vive da sempre sul nostro suolo e del quale nessuno si è mai accorto; quest'uomo - spero prossimo assessore -che incarna lodevolmente le aspirazioni recondite di tutti gli eoliani, si mette in gioco per regalarci la propria disponibilità, conoscenza ed esperienza, anticipandoci il suo programma assessoriale....
Il futuro assessore ci promette un presente di sofferenza dalla quale deriverà un futuro di soddisfazione e serenità dell´anima.
Un miracolo che và colto all'istante (prima che ci ripensi con nostro grande nocumento).
Mariano che tutto vede, sa e fa, non se lo lascerà di sicuro sfuggire ma...al fine di avvalorare la candidatura, con un gran numero di sostenitori del futuro assessore, si è deciso di lanciare - su facebook- un gruppo di sostegno pro-" D'albora Assessore" per la serie "varca rutta rumpila tutta".
Un cittadino attento
Piero Roux
lunedì 16 novembre 2009
PORTUALITA’ TURISTICA IN SICILIA di Aldo Natoli
(Aldo Natoli) Sul numero 156 del mese di settembre della rivista “Cronache Parlamentari”, edita dall’Assemblea Regionale Siciliana, è stata pubblicata un’intervista dell’Assessore Regionale al Turismo, Nino Strano, che riguarda la problematica dei porti turistici nelle isole minori e gli interventi che la Regione Siciliana intende promuovere sfruttando i nuovi Bandi del POR FESR 2007. In considerazione che l’argomento è di grande attualità nel nostro Comune ritengo opportuno riportare integralmente quanto affermato dall’Assessore Strano: “Gli interventi saranno finalizzati all’attuazione del Piano strategico regionale della portualità turistica, il cui indirizzo prioritario è la tutela del patrimonio ambientale della Sicilia. Conseguentemente tutte le azioni dovranno tendere al miglioramento della qualità paesaggistica ed ambientale della fascia costiera, favorendo le iniziative capaci di destare effetti sinergici tali da contribuire alla crescita economica della regione”. Per eliminare i disagi causati dalla carenza, o assenza, di porticcioli nelle isole minori, l’Assessore ha ribadito: “non si tratta di isole minori, ma dobbiamo parlare di isole e arcipelaghi di Sicilia. Interverremo per colmare la lacuna, ma ogni intervento dovrà essere concepito con cautela perché trattasi di ecosistemi delicatissimi nei quali ogni variazione, anche di piccola entità, può avere conseguenze spesso irreversibili. Per limitare al massimo il sacrificio ambientale, necessario e connesso alla realizzazione di un porto turistico, occorre realizzare una tipologia di struttura ricettiva che aderisce alle flessioni della domanda, coniugando esigenze di sviluppo economico e sociale con il sacrificio ambientale necessario per la realizzazione delle infrastrutture. L’approdo deve essere a ricettività elastica, cioè con la possibilità di adeguare la sua capacità in funzione della variazione stagionale della domanda, senza per questo comportare altissimi costi ambientali, per opere portuali, moli, banchine e strutture fisse di notevole impatto dimensionate per protegge specchi acquei calcolati sui picchi di domanda. Il porto turistico non è inteso come punto di arrivo del diportista nautico, né il parcheggio della sua imbarcazione, bensì come una ulteriore “porta di accesso” al sistema turistico siciliano, punto di partenza di possibili itinerari di fruizione dell’offerta turistica immediatamente retrostante la costa. Diporto nautico, quindi, visto non solo nell’ottica del turismo balneare, ma in una strategia di integrazione con gli altri soggetti dell’offerta turistica regionale. Viene così prospettata al turista una visione diversa del territorio siciliano, un angolo di osservazione complementare, quello di scoprire ed ammirare i paesaggi proprio dal mare, proponendo la fruizione integrata porto-territorio e considerando la risorsa mare come un continuum della risorsa natura-cultura”.
Si tratta quindi di direttive molto chiare che costituiscono il punto di partenza per qualsiasi progettazione portuale, che personalmente condivido in pieno. Ma se questo è l’orientamento del Governo Regionale come si può giustificare il mega progetto del porto turistico che l’Amministrazione comunale intende realizzare a Lipari, sito Patrimonio dell’Umanità, che stravolgerebbe dal punto di vista ambientale l’intera area di Sottomonastero e di Marina Lunga? Non conosco l’attuale situazione dell’iter progettuale del tanto decantato porto turistico. Ma siccome la devastazione del paesaggio marinaro della zona è innegabile, sempreché l’Assessore Strano non cambi idea, cosa poco probabile conoscendolo personalmente, l’intervento proposto non potrà mai essere esitato favorevolmente. Si tratterebbe quindi di una beffa che costerà molto cara ai Liparesi, sia perché si allontana sempre più la possibilità di realizzare un porto sicuro che si inserisca in modo armonico nel paesaggio circostante, tipicamente marinaro, sia perché di spese il Comune ne ha già sostenute. E’ giunto il momento di riflettere attentamente sul tipo di intervento da realizzare e sul suo dimensionamento, tenendo conto di quele che sono le risultanze degli studi sui fondali e sulle correnti che dispone il Comune e che non possono essere ignorati dal momento che alcuni disastri annunciati si sono puntualmente verificati.
Si tratta quindi di direttive molto chiare che costituiscono il punto di partenza per qualsiasi progettazione portuale, che personalmente condivido in pieno. Ma se questo è l’orientamento del Governo Regionale come si può giustificare il mega progetto del porto turistico che l’Amministrazione comunale intende realizzare a Lipari, sito Patrimonio dell’Umanità, che stravolgerebbe dal punto di vista ambientale l’intera area di Sottomonastero e di Marina Lunga? Non conosco l’attuale situazione dell’iter progettuale del tanto decantato porto turistico. Ma siccome la devastazione del paesaggio marinaro della zona è innegabile, sempreché l’Assessore Strano non cambi idea, cosa poco probabile conoscendolo personalmente, l’intervento proposto non potrà mai essere esitato favorevolmente. Si tratterebbe quindi di una beffa che costerà molto cara ai Liparesi, sia perché si allontana sempre più la possibilità di realizzare un porto sicuro che si inserisca in modo armonico nel paesaggio circostante, tipicamente marinaro, sia perché di spese il Comune ne ha già sostenute. E’ giunto il momento di riflettere attentamente sul tipo di intervento da realizzare e sul suo dimensionamento, tenendo conto di quele che sono le risultanze degli studi sui fondali e sulle correnti che dispone il Comune e che non possono essere ignorati dal momento che alcuni disastri annunciati si sono puntualmente verificati.
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