(Michele Giacomantonio) Che fine ha fatto il Piano regolatore del Comune di Lipari? Come si ricorderà il cammino per dotare Lipari di un Piano regolatore comincia nel lontano 1987, ventidue anni fa. E non è che in questi ventidue anni non si sia fatto niente. Già a pochi mesi dagli incarichi ai progettisti ci fu un convegno di presentazione ed un ampio sondaggio in cui furono raccolti proposte e pareri. Fu steso il progetto preliminare e inviato al Comune. Fra il 1992 -93 il Consiglio Comunale promosse un’ampia consultazione con assemblee in tutte le isole ed in tutte le frazioni di Lipari ed ogni assemblea si concluse con una serie di proposte specifiche che furono trasmesse ai progettisti. L’iniziativa fu ripresa con la nuova Amministrazione nel 1994 che si trovò di fronte all’esigenza di dare vita ad una nuova aereofotogrammetria perché quella adoperata fino ad allora era scaduta, si promosse anche - come prevedevano le nuove norme – il piano agroforestale, che portò via molto tempo perché la normativa non era chiara e definita, ed intanto erano partiti il Piano Paesistico, il Piano dei porti ed il Piano commerciale e si operò per un coordinamento fra i quattro piani, parallelamente si diede vita ad un altro giro di consultazioni con le isole e le frazioni. Comunque, quando nel giugno del 2001, l’Amministrazione decadde sembrava che si fosse ormai in vista dell’uscita del tunnel. Ed invece ci volle ancora molto tempo per risolvere altri adempimenti burocratici e finalmente alla vigilia delle amministrative, nelle prime settimane del 2007, si disse che l’iter era stato concluso. Ancora un anno e nel maggio del 2008 i progettisti consegnano al Sindaco la stesura definitiva dopo aver tenuto conto delle oltre 600 osservazioni.
Da quel momento cade sul PRG una cortina di silenzio. Di tanto in tanto qualche notizia, per la verità poco rassicurante. Nel luglio scorso alcuni esponenti dell’Associazione dei Geometri Eoliani hanno un incontro alla Soprintendenza con l’arch. Anna Piccione , direttore della sezione beni Paesistici, e la sentono esprimere la preoccupazione che lo strumento di pianificazione non risponda più, essendo passato molto tempo, alle reali esigenze di sviluppo. A metà ottobre il Consigliere Sabatini interroga il Sindaco per avere notizie del piano ricordandogli la promessa fatta in campagna elettorale di ottenere l’approvazione della regione entro sei mesi dal suo insediamento e qualche settimana dopo giunge una risposta del primo cittadino per la verità alquanto evasiva. “Sto seguendo –scrive il dott. Bruno – presso l’Assessorato Regionale del Territorio e Ambiente l’iter relativo al PRG. In atto gli uffici competenti per le valutazioni dei siti di interesse comunitari, stanno operando per fornire all’Ufficio Urbanistico regionale i prescritti pareri”.
Ma non passano che altre due settimane ed un’altra informazione filtra sulla stampa. Il prof. Cesare Fulci presentando il piano paesaggistico approvato dall’Osservatorio regionale ha osservato che “alle isole Eolie l’Amministrazione comunale di Lipari non ha adeguato il Piano regolatore al Piano paesaggistico”. Commentando la notizia il geom. Aldo Natoli ha osservato “La realtà è che da anni a Palermo giace un morto, il PRG., e noi cittadini stiamo aspettando la salma per accompagnarla al cimitero”. Dopo tanti anni comunque questo piano partito nel 1987 e che proietta i fabbisogni dal 1993 al 2003, non è più confacente alle esigenze di sviluppo territoriale ed economico delle popolazioni.
Ed allora? Che succede? Si ricomincia tutto da capo? Credo che il Sindaco debba dare qualche rassicurazione. Se rassicurazioni possono essere date.