In questa discesa aveva smarrito una coppia di amici che poco dopo abbiamo trovato; nella intraprendente discesa avevano imboccato un altro canalone e la signora che parlava bene l’italiano mi ha detto che era scivolata anche in un dirupo, ma grazie all’aiuto di suo marito era riuscita a risalire.
Insomma una brutta esperienza per questi tre francesi, dove c’è mancato poco che dovevano intervenire i vigili del fuoco.
Li ho fatti riposare all’ombra del mio terrazzo e mentre mi raccontavano dell’accaduto ho offerto loro acqua, dolce, un bicchierino di mandarinetto e un caffè. Mi hanno detto che stavano cercando di andare in un punto panoramico chiamato “cavallo arena” da dove si vedono le colate di pomice e rocche rosse. Sicuramente pensavano di imboccare il sentiero, ormai scomparso, che porta a monte pelato e poi scendendo dal versante ovest porta dritti a “cavallo arena”; mi hanno mostrato delle carte scaricate da internet dove era descritto il percorso, erano stanchi sfiniti oltre a essere delusi e rammaricati di non aver potuto raggiungere la meta prefissata .
Mi hanno chiesto del perché non c‘erano indicazioni e segnalazioni e di come mai tutto il sentiero risulta essere in abbandono. Sinceramente per me che sono nato e vivo in questi posti, e conoscendo sicuramente il perché, mi veniva veramente difficile spiegarlo, poi improvvisamente mi è venuta una risposta e ho detto che se gli italiani fossero stati ancora più convinti nel voler far continuare a governare Berlusconi, questi e altri problemi sarebbero risolti. Le risate sono partite a raffica, così sono riuscito a fargli risollevare il morale.
A questo punto malgrado la brutta esperienza dei tre turisti è il caso proprio dire “meno male che Silvio c’è”.
Lipari 14/04/13
Salvatore Agrip.