Gentilissimo Direttore.
Approfitto per l’ennesima volta della Sua stragrande disponibilità, per chiudere una situazione che sta diventando antipatica e poco piacevole un po’ per tutti. Dopo le missive inviate alle redazioni, sono stato vittima di una forma di “invito, suggerimento, al silenzio” da parte del Nostro Segretario PD, utilizzando a mò di “postino di Maria De Filippi” un amico comune.
Come disse la famosa Premio Nobel della Fisica: Marie Skłodowska Curie “Nella vita non c’è nulla da temere, solo da capire” sarebbe proprio intenzione del sottoscritto “che sicuramente non ha nulla da temere” cercare di capire e far capire i diversi punti di vista. Ma questo non è possibile con il “silenzio” ma bensì, con il DIALOGO, il CONRONTO e non… con la calunnia.
Credo che, con le mie parole, non abbia minacciato, oltraggiato, offeso, aggredito, umiliato, delegittimato nessuno, infatti scrissi, che non volevo entrare in merito alla lista stilata dai Dirigenti PD, poiché, sono, indubbiamente tutte persone validissime, che godono di grande stima sia all’interno del Partito che tra la Comunità Eoliana, di incondizionata professionalità e comprovata moralità, come l’Avv. Orto, la Dott.ssa Berzioli, il Dott. La Greca, Saverio Merlino, in testa a tutti il Dott. Giacomantonio, ma, tanti, tanti, altri e lungi da me nel giudicare le persone a prescindere, o per secondi fini, credetemi, non è onorevole, fa malissimo e ne so qualcosa. il Mio legittimo dissenso era circoscritto esclusivamente nel metodo “circolo chiuso” adottato, indubbiamente antidemocratico e nella disponibilità di poter espletare un così gravoso impegno Amministrativo da parte di una neomamma, ma per l’esclusivo interesse dell’Amministrazione e dei cittadini tutti. Di fatti, gli eventi scaturiti, causa della poca chiarezza da me evidenziata nelle missive, come si può facilmente constatare, Mi hanno dato ragione.
Personalmente non mi vedo coinvolto in questo conflitto interno di partito, semplicemente perché non ho NULLA da CHIEDERE ne da PRETENDERE, la migliore “poltrona” a cui aspiro è quella di casa mia, davanti alla televisione al rincasar della sera, quando non è impegnata da mia moglie “che credo, ne abbia indubbiamente più diritto di me”. L’importante è avere coscienza dei propri limiti per non rimanere delusi ne da se stessi, ne dalla società così detta civile.
Ad onor del vero intendo altresì precisare, Citando Dante Alighieri in un verso del canto XVI° del Paradiso: “Sempre la confusion de le persone principio fu del mal de la cittade”, che il comportamento del Nostro Avv. Cincotta, non è per NULLA in linea con il “codice etico del Partito Democratico” di cui egli stesso, ne dovrebbe essere a conoscenza e garante, in quanto Segretario di sezione, ma, il paradosso è, che avrei voluto citare fra tutte, qualche “diciamo grave irregolarità e palese conflitto d’interesse” ma avrei dovuto fotocopiare l’intero codice!!! altro che Divina Commedia. Concludo dicendo, che Nessuno può mettermi una museruola, privandomi dell’esprimere liberamente ed in coscienza un mio legittimo pensiero, poiché, come diceva Rita Levi Montalcini “Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella "zona grigia" in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi” anche al costo di sembrare agli occhi dei meno predisposti logorroico e petulante, come cita il grande Nietzsche “Non esistono fatti, ma solo interpretazioni”.
Tanto di dovere distinti saluti
Candidato al Consiglio Comunale lista PD ultime elezioni Amministrative.
Giuseppe Alessandro D’Angelo
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