Insularità
vantaggi e svantaggi
Il
disegno di Legge Costituzionale sull’insularità è stato approvato, in seconda
deliberazione, dal Senato. Manca solo il sigillo della Camera dei deputati per
il via libera definitivo.
Tenuto
conto della ratio dell’art. 119 della Costituzione, all’interno della quale la
nuova disposizione si colloca, lo Stato si deve assumere il compito principale
di rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.
Del
resto è proprio l’art. 119 che, al quinto comma, attribuisce allo Stato il
compito – per molti aspetti analogo alla
norma in commento – di destinare risorse aggiuntive ed effettuare
interventi speciali in favore di determinati comuni, province, città
metropolitane e regioni, per promuovere lo sviluppo economico, la coesione, la
solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei
diritti della persona o per provvedere a scopi diversi dal normale
esercizio delle loro funzioni.
Tale
norma è vigente dal 2001 quando, con Legge costituzionale n. 3, fù sostituito
l’art. 119.
Nel
2014 fù costituita l’Agenzia per la coesione territoriale per dare attuazione
ai principi contenuti nel comma 5 dell’art. 119.
L’Agenzia
ha il compito di promuovere lo sviluppo economico e la coesione al fine di
eliminare il divario territoriale all’interno del paese e rafforzare la
capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione.
Nel
periodo 2014 – 2020 l’Agenzia ha finanziato i programmi operativi regionali e
nazionali per un importo pari a 144 miliardi di euro di cui 46 unionali.
Con
la proposta di Legge Costituzionale, ora all’esame della Camera, la Repubblica:
·
riconosce la peculiarità delle isole;
·
promuove misure necessarie e rimuovere gli svantaggi derivanti
dall’insularità.
In questo quadro, una
completa attuazione dell’art. 119, dovrà assicurare interventi mirati a
contrastare lo svantaggio naturale dei territori insulari e garantire alle loro
collettività un’effettiva parità con i cittadini della terraferma nel godimento
dei diritti individuali e inalienabili.
Gli interventi,
finalizzati e rimuovere gli svantaggi, devono tenere conto delle realtà
territoriali.
Nell’elenco dei 33
comuni, che amministrano le piccole isole marittime italiane, destinatari di
risorse e interventi, il primo posto deve essere riservato al comune di Lipari
perché è l’unico in Italia che gestisce 6 piccole isole e un territorio
insulare (la piccola frazione di Ginostra nell’isola di Stromboli raggiungibile
solo via mare).
Ma Lipari è anche uno
dei comuni più complessi del mondo perché, oltre al frazionamento territoriale,
è sede di due vulcani attivi (Stromboli e Vulcano) che creano stati di
emergenza, riconosciuti con provvedimenti governativi.
Nel passato la classe
politica regionale e nazionale riconosceva le difficoltà del comune e adottava
provvedimenti legislativi per attenuarle.
Da alcuni decenni
l’attenzione è scomparsa e vi è stato un deciso “cambio di rotta”.
Infatti, giorno dopo
giorno, vengono ridotti o soppressi importanti servizi e vengono imposti balzelli
costringendo le comunità isolane a sopportare disagi e privazioni
insopportabili.
Mentre il Parlamento,
in modo unanime, sta per varare un provvedimento legislativo di rango
costituzionale, volto a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità,
corre notizia che dal 10 corrente le tariffe per i trasporti marittimi,
finanziati dallo Stato, aumenteranno del 50% per residenti e del 35% per i non
residenti.
Sicuramente il
provvedimento di inasprire i costi della mobilità nelle piccole isole è stato
adottato da qualche funzionario poco informato sull’attività legislativa del
Parlamento.
Per i maggiori costi
dei carburanti basta impinguare il capitolo del bilancio statale su cui è
stanziata la spesa corrente per i finanziamenti alle società che effettuano i
collegamenti marittimi nelle piccole isole.
Addossarli su coloro
che vivono e operano in queste difficili realtà insulari comporterà un
ulteriore aumento dei costi per i “pellegrinaggi” nella terraferma per
usufruire di servizi indispensabili non garantiti in loco.
Chi ha il potere e il
dovere segnali ai vertici statali quest’ultima STRAMBERIA che invece di rimuovere gli svantaggi li incrementa.
Peppuccio
Subba