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venerdì 6 maggio 2022

Il "Pensiero del giorno" con Don Bernardino Giordano: Camminare insieme

Messaggio autogestito a pagamento (Come da codice di autoregolamentazione per le amministrative)


 #ILCORAGGIODICREDERE

TURISMO - CULTURA- SPORT E SPETTACOLO- GRANDI EVENTI

Predisposizione ed attivazione di punti informativi turistici in zone strategiche delle Isole, volti ad informare circa i servizi turistici disponibili; le possibilità ricettive e di ospitalità; le iniziative culturali, sportive e ricreative e di tempo libero; le attrattive locali; il sistema di mobilità ed ogni altra notizia utile al visitatore

• Redazione e diffusione di un calendario annuale nel quale vengano inseriti manifestazioni, eventi, feste religiose/folkloristiche e tutte le iniziative promosse all’interno del territorio, adeguatamente pubblicizzati

• Partecipazione ad attività di promozione turistica (fiere, convegni e congressi)

• Rivitalizzazione del centro storico, delle piazze e delle diverse realtà del territorio con organizzazione di attività, eventi ad hoc

• Implementazione dell’escursionismo mediante la valorizzazione dei sentieri presenti nelle isole. Difatti, l’Arcipelago Eoliano gode di una fitta rete di sentieri che si estende complessivamente per ben 250 chilometri

• Progettazione di un percorso sentieristico adeguatamente pubblicizzato attraverso Mappa dei sentieri

• Manutenzione ordinaria e straordinaria dei sentieri e la predisposizione di un’idonea segnaletica; diffusione di forme di turismo sostenibile, a basso impatto ambientale

• Instaurare una concreta sinergia con tutte le associazioni sportive presenti sul territorio per promuovere manifestazioni ed eventi, nazionali e internazionali

• Manutenzione e miglioramento delle strutture sportive esistenti

• Avvio di una politica di collaborazione e di apertura con le società sportive insistenti sul territorio ai fini di una gestione virtuosa e condivisa delle strutture sportive esistenti e la realizzazione di nuove strutture sportive al coperto

• Creazione di piccoli centri sportivi e sociali per ognuna delle Isole

• Ristrutturazione dello stadio “Franchino Monteleone”

• Adeguamento del campo sportivo di Stromboli anche per altre attività sportive

• Realizzazione di un campetto di calcio nell’Isola di Filicudi

• Candidatura dei quattro Comuni Eoliani (quello di Lipari in partnership con i tre Comuni di dell’isola dei Salina, Malfa, Leni e S. Marina), come Capitale europea della Gioventù per il primo bando utile

• Valorizzazione del Carnevale eoliano e di tutti quegli eventi organizzati da Associazioni locali

Oggi è il 6 Maggio. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo.

Panarea e Stromboli viste da Lami (Lipari)
Foto: Angela Monteleone 
(dalla pagina fb "Amici delle Eolie..isole da sogno")

giovedì 5 maggio 2022

Ultimissime: Il gruppo Giorgianni non appoggerà nessun candidato a sindaco di Lipari

La notizia è "fresca fresca": il gruppo che fa capo al sindaco di Lipari, Marco Giorgianni non  appoggerà nessuno dei cinque candidati a primo cittadino nel maggior Comune eoliano. 

La decisione è maturata nel corso di una riunione conclusasi da pochi minuti.

Lipari: Regione nomina un altro commissario per superare inefficienza del Comune (di Gianluca Giuffrè, candidato al consiglio comunale)

In data odierna, l'assessore regionale all'energia on. Daniela Baglieri ha nominato commissario ad acta presso il Comune di Lipari, il dott. Giacomo Scala, per la consegna del depuratore, delle opere fognarie accessorie realizzate sull'isola di Lipari e delle opere fognarie realizzate sull'isola di Vulcano, finalizzate al collaudo ed all'attivazione del depuratore. 
La nomina si è resa necessaria a causa dell'inerzia e dell'incapacita' del Comune di Lipari che nonostante i ripetuti solleciti non ha provveduto ancora alle attività di sua competenza per il passaggio di consegne da Regione a Comune. 
Gianluca Giuffrè

Cinque maggio 2019: Le Eolie sulla Gazzetta del sud con un articolo del nostro direttore

Elezioni comunali, anche in Sicilia scrutinio il 13 giugno dalle 14

Si applicheranno anche in Sicilia le disposizioni relative alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno contenute nel decreto legge approvato lunedì scorso dal Consiglio dei ministri Lo prevede una circolare della Regione per contrastare il diffondersi del contagio da Covid19, firmata dall’assessore alle Autonomie locali Marco Zambuto e dirette alle nove prefetture e ai 391 Comuni dell'Isola (in allegato). La normativa, già pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica di ieri (mercoledì 4 maggio), introduce disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale delle elezioni amministrative e dei referendum abrogativi, nonché per l’applicazione di modalità operative, precauzionali e di sicurezza.

Prevista anche la riduzione della raccolta di firme a un terzo per la presentazione delle liste con le relative candidature. Tra le novità anche diverse modalità operative per lo scrutinio. In particolare, alla chiusura delle operazioni di voto (alle 23 di domenica) si procederà con lo spoglio delle schede dei cinque referendum sulla giustizia, mentre quello relativo alle amministrative verrà rinviato a lunedì 13 giugno, a partire dalle 14.

La precedenza verrà data alle elezioni comunali, poi a quelle circoscrizionali (solo per Palermo e Messina) e infine al referendum per l’istituzione di un nuovo Comune (a Messina).

Il provvedimento individua anche apposite misure di prevenzione del contagio, per garantire lo svolgimento in sicurezza del procedimento elettorale e della raccolta del voto. In particolare, per gli elettori positivi al Covid19, sottoposti a trattamento ospedaliero o domiciliare, e per tutti coloro che si trovano in condizioni di isolamento, si prevedono modalità operative e di sicurezza che consentano, anche a tali soggetti, di poter prender parte attiva alle consultazioni

Scossa di terremoto al largo di Alicudi

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1, con ipocentro in mare, è stata registrata stamane, dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo di Catania, al largo dell’isola di Alicudi.

L'evento sismico si è verificato alle ore 11.40 a una profondità di 8 km. ed è stato avvertito dalla popoloazione. 

Non si registranno danni a persone e cose.

Si tratta di un'area soggetta di sovente ad eventi sismici

Canneto: Carabinieri ed ispettori del lavoro sul cantiere della Marina Garibaldi

Mattinata di controlli e verifiche stamane nella frazione liparese di Canneto, da parte dei carabinieri della Compagnia di Milazzo, della stazione di Lipari e del nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro, sul cantiere dove sono in corso i lavori di riqualificazione della Marina Garibaldi che prevedono, tra l'altro, lo spostamento del muraglione protettivo della sede stradale verso la spiaggia. 

Presenti sul cantiere della Ati, composta dalle società New Edil e IMGA di Favara, anche il capitano della Compagnia Andrea Maria Ortolani e ispettori civili dell’Ispettorato del lavoro. 

Durante i controlli, protrattisi per un paio di ore, sono state verificate sia il rispetto delle norme di legge in materia di cantieri di lavoro e di sicurezza negli stessi, sia il rispetto del capitolato d’appalto e la tipologia di materiale usato. 

Ulteriore attenzione è stata prestata, considerando che i lavori avvengono, praticamente, a stretto ridosso dell’arenile, alla salvaguardia ambientale. 

I controlli rientrano nel contesto dell’attività dell’Arma sul territorio, atto a prevenire e a verificare eventuali violazioni di legge e/o abusi.

Federalberghi Isole Minori della Sicilia: "Questione trasporti affrontata in modo tardivo e inadeguato”

Si apprende a mezzo stampa che l’Assessore alla mobilità, Marco Falcone, avrebbe ottenuto un congelamento dell’aumento delle tariffe fino a fine mese e che “sarà attivato un tavolo tecnico con il ministero dei Trasporti, a cui spetterà di riconoscere misure compensative degli eccezionali rincari del carburante”. Si apprende anche che “…il governo della Regione sta lavorando su un piano di misure alternative e non esclude di intervenire a sua volta con soluzioni utili a sterilizzare almeno parzialmente gli aumenti. Già lo scorso febbraio, del resto, la Regione aveva fatto la propria parte, riconoscendo delle somme per ripianare i disequilibri degli anni precedenti che avrebbero prodotto ulteriori aumenti”.


“Apprezziamo l'impegno dell'Assessore Falcone che, nel concreto, prende tempo sino a fine mese ma non possiamo non evidenziare come la questione – nonostante i reiterati solleciti di associazioni e sindaci - venga, purtroppo, affrontata in modo tardivo e inadeguato”. Così Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia.


Tardivo, perché il dossier sull’insufficienza delle risorse (sempre le stesse nel corso degli anni) messe a disposizione dallo Stato è sul tavolo della Regione da diversi mesi (se non addirittura da un paio di anni), tanto che nel tempo ha ingenerato importanti e noti squilibri economico-finanziari con il soggetto gestore del servizio.Inadeguato perché si è pensato di far fronte a tale deficit tagliando le corse essenziali statali SNS e ricorrendo ad un aumento delle tariffe.

L’errore di impostazione è, per altro, facilmente desumibile dagli allegati al nuovo bando sui collegamenti marittimi (ripubblicato in aprile dalla Regione, dopo che la gara era andata deserta), dove sono già previsti dei tagli ai servizi SNS. Questi, nei capitolati di gara, vengono solo in parte mitigati, prevedendo una parziale copertura delle corse/tratte tagliate, ponendole quindi col nuovo bando a carico della Regione.

Vero è che i tagli e gli aumenti previsti inciderebbero sulle corse statali ma la Regione – avendo piena competenza sui trasporti – ha l’onere e la responsabilità di trattare e risolvere la questione in sede nazionale e non di continuare ad immaginare interventi tampone che in ogni caso non risulterebbero del tutto risolutivi del problema.

Riteniamo, pertanto, che occorra fare di più e molto meglio per evitare di far pagare alle comunità locali un costo insostenibile, frutto di scarsa lungimiranza e assenza di pianificazione.

 

Federalberghi Isole Minori della Sicilia

"Squarciato il velo sulle assunzioni". L'articolo del nostro direttore sulla Gazzetta del sud


 

Il manifesto del 1° maggio e il lavoro. Le riflessioni di Federalberghi

Federalberghi Isole Eolie pur stigmatizzando la forma e il contenuto – ritenuto offensivo, fazioso e inappropriato – del manifesto affisso sui muri delle strade di Lipari la notte che ha preceduto la festività del primo maggio, vista la grave denuncia e il dibattito che ne è scaturito e considerato l’impegno da sempre profuso nell’interesse del settore e della comunità, ritiene utile coglierne in modo costruttivo la provocazione e propone di avviare un confronto serio che possa affrontare la tematica a 360 gradi, coinvolgendo nelle modalità opportune le istituzioni e le parti sociali.

Siamo convinti che solo da una trattazione ampia e proattiva della questione possano scaturire indicazioni utili per migliorare le condizioni tanto dei lavoratori quanto delle imprese e dell’intera comunità locale, nella consapevolezza che sia, ormai da tempo, comunque necessario ripensare il nostro modello di sviluppo, ponendolo sui binari della sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

Riflessioni
Il manifesto affisso ai muri di Lipari nella notte che ha preceduto la giornata del primo maggio e il dibattito che ne è scaturito, in prevalenza sui social, impongono alcune riflessioni che non possono essere affrontate né faziosamente né in modo semplicistico o asettico.

Il manifesto, volutamente sgradevole e provocatorio, è risultato sicuramente offensivo per quanti (lavoratori e datori di lavoro) operano in modo lecito e rispettoso dei contratti nazionali di lavoro e solleva alcune questioni inerenti alle legittime tutele dei lavoratori.

Stando a quanto affermato da Repubblica, sembrerebbe che il testo del manifesto sia sostanzialmente identico a quello “lanciato anni fa da “Schiavi in riviera”, collettivo di lavoratori del turismo della riviera romagnola impegnato nella battaglia per strappare condizioni di lavoro migliori in bar, alberghi e lidi. Da allora, il medesimo manifesto è comparso a più riprese e in diverse occasioni in varie città della penisola, da Sud a Nord”.

È bene sottolineare che a poco servono le difese d’ufficio delle categorie datoriali basate su aspetti altrettanto importanti ma che forniscono una risposta solo parziale alla questione: le gravi mancanze o illegittime richieste avanzate in alcuni casi da parte dei lavoratori stessi, l’eccessivo costo del lavoro, gli effetti distorsivi del reddito di cittadinanza, le problematiche economiche che affliggono le imprese o le difficoltà inerenti alla stagionalità e alla volatilità della domanda di lavoro nel nostro arcipelago.

L’applicazione del contratto di lavoro non è una scelta e non è negoziabile. È prevista dalla legge. Punto e basta. Un saggio grado di elasticità e di flessibilità reciproca è nell’ordine delle cose ed attiene ai buoni rapporti tra datore e lavoratore nel reciproco interesse e di quello dell’azienda che permette il sostentamento di entrambi

Altrettanto improduttive risultano le prese di posizione che dipingono i datori di lavoro come dei mostri che non avrebbero riguardo dei propri collaboratori e che utilizzerebbero i maggiori proventi derivanti dal loro sfruttamento per mantenere un tenore di vita al di sopra delle proprie possibilità. Né tantomeno hanno senso altre gravi insinuazioni su presunti accordi tra imprenditori tesi ad operare in modo concertato una riduzione delle retribuzioni per categorie di lavoratori.

Vanno altresì fatte le dovute distinzioni tra chi propone soluzioni ricorrendo a contratti di lavoro che poco garantiscono i lavoratori e i datori di lavoro – non riconosciuti ad esempio dalla nostra associazione di categoria sottoscrittrice assieme ai sindacati e ad alte associazioni a livello nazionale del CCNL turismo – e quanti invece operano in modo palesemente illegale.

Tra le premesse, va inoltre sottolineato come la questione dei contratti irregolari o del lavoro nero o della mancata applicazione delle tutele dei lavoratori interessi spesso “imprese” che tali non sono e che operano nel sommerso, sfuggendo quindi a qualsivoglia controllo. È, infatti, sin troppo semplice ed avviene regolarmente, operare verifiche sulle imprese riconosciute e regolari.

Allo stesso tempo va sottolineato che nel nostro arcipelago – stando alle domande che ci pervengono – la richiesta di addetti del settore, nel periodo della stagione turistica, spesso supera abbondantemente la disponibilità di lavoro. Tanto che molte imprese sono costrette a dover reperire collaboratori esterni all’arcipelago con relativi aggravi di spesa per l’inserimento/training iniziale e per poter garantire loro anche vitto e alloggio. Questo surplus di domanda, metterebbe in effetti i lavoratori, soprattutto se un minimo qualificati e motivati, abbastanza facilmente nella posizione di poter scegliere le aziende più consone alle proprie aspettative e ovviamente rispettose delle condizioni previste dai contratti e quindi di non dover subire le evidenziate vessazioni.

Fatte queste doverose premesse, unitamente ai distinguo tra quanti operano correttamente – lavoratori e datori di lavoro – e quanti invece ricorrono ad espedienti irregolari per massimizzare i propri introiti in nero (lavoratori) e ridurre i propri costi (imprese), la questione va posta in un campo più ampio che abbraccia tematiche di natura sociale ed economica e che travalica i confini del nostro arcipelago.

Tali aspetti sono in parte riferiti a questioni che interessano l’intero territorio nazionale quali ad esempio l’esosità della componente fiscale del costo del lavoro e l’assenza di strumenti adeguati di lavoro agile, sui quali la nostra associazione si impegna costantemente a livello nazionale in un confronto continuo con i sindacati e il governo. A questo si associa l’inadeguatezza del welfare in Italia e in particolare al sud e la mancata rispondenza degli ammortizzatori sociali alle reali esigenze dei lavoratori stagionali.

Altre questioni attengono alle caratteristiche del settore turistico, dove la stragrande maggioranza di figure richieste si concentra in settori prettamente operativi: addetti di sala e bar, receptionist, personale di cucina, camerieri ai piani, bagnini, autisti, lavapiatti, tuttofare ecc. E dove, quindi, ad esclusione dei capi servizio o di alcune figure chiave, con un più alto livello di specializzazione, ci si ritrova con una grossa richiesta per personale chiamato a ricoprire incarichi con una retribuzione medio-bassa, difficile da motivare e che non presuppone titoli di studio che vanno oltre la scuola dell’obbligo o quella secondarie. Da qui anche la difficoltà di riuscire a trattenere sul territorio i giovani laureati o addirittura specializzati.


Focalizzandoci su alcune delle dinamiche specifiche ma non esclusive del nostro arcipelago, occorre evidenziare come questo si basi, principalmente, su una mono-economia turistica a carattere prettamente stagionale. Alla quale consegue un reale fabbisogno di occupazione che supera l’offerta nei periodi estivi e uno pressocché assente per lunghi periodi dell’anno. Tale fenomeno, porta la maggior parte delle aziende a caricarsi di costi extra nei periodi di bassa stagione per potersi poi assicurare gli addetti in quelli medio-alti. Allo stesso tempo, gli addetti del settore si trovano ad essere poco produttivi in bassa stagione e a dover poi subire dei picchi impegnativi di lavoro nei periodi di alta con i relativi carchi di stress che questo comporta. In ogni caso, il numero degli addetti nei vari periodi stagionali risulta spesso essere una media di quanto effettivamente richiesto: con un numero di addetti in più in bassa stagione e con qualche unità in meno in alta. Di questo ne risente la qualità del servizio delle singole imprese come, di conseguenza, quello complessivo dell’intera destinazione turistica.

L’assenza poi di una domanda turistica per circa metà dell’anno, comporta un grave disagio economico e sociale che mette in serie difficoltà tanto le imprese che devono sobbarcarsi alcuni costi fissi per tutto l’anno e quindi anche nei periodi di chiusura, quanto i lavoratori che possono contare sono sul sussidio (insufficiente) della naspi che copre un periodo pari a solo la metà del periodo lavorato con l’eventuale (se spettante) integrazione del reddito di cittadinanza.

Non vanno, inoltre, sottovalutati gli acclarati svantaggi ai quali vanno incontro tanto le imprese quanto i lavoratori e le famiglie dei territori micro-insulari. Tra questi, ovviamente, anche i maggiori costi e le minori alternative per prodotti e servizi disponibili, per i servizi sanitari, per gli spostamenti e così via. Tali svantaggi andrebbero affrontati in modo più pregnante e risolutivo nella legge per le isole minori di cui ancora non si è vista la luce e le cui bozze sin qui approvate non appaiono ancora soddisfacenti. 

A livello locale, va comunque presa in carico la questione “culturale” che spinge in alcuni casi imprese o presunte tali e lavoratori – a fronte di pochi spiccioli di risparmio o di guadagno – ad adottare pratiche che impoveriscono sensibilmente e gradualmente il nostro tessuto sociale, innescando meccanismi perversi.

La questione del sommerso e delle irregolarità va, quindi, affrontata a 360 gradi e in modo strutturale. Solo così si eviteranno forme di concorrenza sleale, si otterrà una redistribuzione più equa e sana dei tributi e dei redditi, migliori condizioni di lavoro e maggiori soddisfazioni per le imprese e i lavoratori. Anche di questa questione ci siamo fatti carico negli anni segnalandola sia agli organi competenti che alla politica locale.

Oltretutto, quella turistica è un’industria cosiddetta “labour intensive” dove le risorse umane sono parte integrante e sostanziale del servizio offerto. Da qui la necessità di lavorare ad un equilibrio reciprocamente soddisfacente di qualità della domanda e dell’offerta di lavoro.

L’interrogativo da porsi, pertanto, non è se sia accettabile o meno proporre condizioni di lavoro in difformità da quanto previsto dal contratto nazionale o se ciò avvenga.

La risposta alla prima domanda non può ovviamente che essere negativa e qualsiasi attenuante rischia di non cogliere nel segno e di innescare una diatriba senza vie di uscita.

La risposta alla seconda domanda (se ciò avvenga) andrebbe soppesata ed articolata in funzione della complessità del tessuto sociale e produttivo per comprenderne meglio le dimensioni e la struttura ma la sensazione è che non si discosti da quanto avviene nel resto di Italia e in articolare nel meridione.

Come altrettanto negativa dovrebbe essere la risposta a quanti pensano di poter lavorare in nero per se stessi o per conto terzi, per imprese inesistenti o che formalmente operano per fornire un servizio e poi ne offrono illegalmente tanti altri.

Le domande da porsi, a mio avviso – affrontando un dibattito serio e lungimirante, possibilmente sostenuto da uno studio, e che abbracci tutte le parti sociali – è: perché avvengono certe distorsioni nel mercato del lavoro e delle imprese? Come è possibile ovviare o almeno mitigare tali distorsioni?

Molto spesso le risposte sono da ricercarsi non tanto nella cattiva volontà di datori e lavoratori quanto nell’assenza di competenze/conoscenze adeguate, nell’aver aderito ad un modello economicamente insostenibile rispetto alla propria struttura aziendale o a quella dell’intera destinazione turistica o all’assenza di verifiche e incentivi adeguati o perché ci si trova spesso di fronte ad un quadro normativo che definire complesso è un eufemismo o perché è ancora troppo facile operare quali finte imprese.

Nel tentare di fornire risposte serie a queste domande – ferme restando le questioni che esulano dalle competenze locali ma che vanno comunque sostenute in sede nazionale – ci troveremmo sicuramente obbligati a dover ripensare e pianificare con interventi strutturali il nostro modello di sviluppo per far si che diventi sostenibile tanto dal punto di vista economico quanto da quelli sociale ed ambientale (le tre dimensioni non sono scindibili). Dove, la fiscalità di vantaggio, l’allungamento della stagione turistica, i controlli adeguati e a 360 gradi accompagnati da un piano di emersione (già proposto anche questo in passato) dovranno necessariamente trovare come contraltare una presa di coscienza generale e la volontà di lavorare per progettare ed adottare un diverso modello di sviluppo che risponda davvero alle esigenze delle comunità locali. Un modello che sia, appunto, sostenibile.

Christian Del Bono

Presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia
Presidente Federalberghi Isole Eolie

Auguri di...

Buon Compleanno a Monica Mirabito, Ana Franca Patarau, Raffaella Bertolo, Bruno Abbondanza, Rachele La Fortuna, Elia Torre, Rosario Finocchiaro, Natalia Budans, Eugenio Marciano, Aziz Sammoudi    


Greening the Islands e Lipari avviano percorso per sostenibilità

 

L’Osservatorio GTI ha organizzato un incontro ad alto livello con i principali stakeholders dell’isola di Lipari. L’incontro, parte del processo dell’Osservatorio GTI per le isole che ne fanno parte, è stato ospitato dal comune dell’isola il 28 aprile 2022. Alla sessione dedicata a Lipari è seguita una sessione nazionale per affrontare le politiche di incentivazione e i processi autorizzativi in ​​Italia.
Marco Giorgianni, Sindaco di Lipari, ha introdotto l’incontro affermando: “La decarbonizzazione è un impegno che va oltre i mandati delle amministrazioni ma deve essere sostenuto nel tempo per il bene delle nostre isole, delle loro economie, degli abitanti e dell’ambiente. Per questo abbiamo aderito all’Osservatorio GTI e stabilito una stretta collaborazione, che include la candidatura congiunta ai bandi europei per progetti innovativi”.
Gianni Chianetta, Fondatore e Direttore di GTI ha dichiarato: “L’Osservatorio GTI ha l’obiettivo di svolgere un’analisi approfondita dei problemi e delle soluzioni affinché Lipari possa ottenere il massimo livello di sostenibilità raggiungibile con le attuali tecnologie. Oggi, infatti, esistono soluzioni innovative che possono consentire alle isole di fare notevoli progressi nella mobilità elettrica, nel ciclo dell’acqua, nelle energie rinnovabili e in molti altri campi. Dobbiamo affrontare problemi legati al know-how e alla politica e in questo senso Lipari può diventare un banco di prova per affinare gli strumenti legislativi per tutte le altre isole”.
Si è discusso di come Lipari possa raggiungere gli obiettivi di sostenibilità presentati nel PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima, parte dell’iniziativa della Comunità Europea denominata Covenant of Mayor for climate & Energy) che prevedono per l’intera municipalità la riduzione delle emissioni di gas serra del 58,8% entro il 2030 con quota parte di efficientamento energetico per il 35% e di fonti rinnovabili per il 23.8%.
Particolare attenzione è stata dedicata ad una panoramica della situazione attuale dell’isola e delle principali sfide nel settore idrico ed in quello energetico, fortemente interconnessi. Sono state esplorate soluzioni innovative e identificati gli enti da coinvolgere grazie al coinvolgimento delle autorità isolane, degli specialisti di GTI e dei membri corporate dell’Osservatorio Enel X, Enphos e REair.
Le rinnovabili sono fondamentali per la decarbonizzazione dell’isola e Lipari, così come le altre isole Eolie, può contare su straordinarie risorse naturali che consentono di guardare al solare fotovoltaico distribuito, ai sistemi minieolici, alla geotermia e all’idrogeno verde. Secondo un’analisi svolta da GTI riportata dallo Specialista GTI per l’energia Attilio Piattelli, l’installazione di 25 MW di energia rinnovabile sarebbe sufficiente per coprire il 100% del fabbisogno energetico di Lipari. Eppure sono necessari sforzi per sensibilizzare il territorio e rafforzare la cooperazione tra gli enti coinvolti.
È stato approfondito in particolare l’ammodernamento e l’ampliamento dell’impianto solare fotovoltaico esistente a Lipari, oggi obsoleto, che non ha mai alimentato l’impianto di dissalazione dell’isola. Uno studio di fattibilità condotto da GTI ha confermato che l’intero nuovo sistema potrebbe rappresentare 5 MW di potenza installata (quindi il 20% del fabbisogno energetico dell’isola) e rifornire con energia pulita l’impianto di desalinizzazione, che oggi è alimentato da un impianto diesel dedicato, più costoso in termini economici ed ambientali.
Inoltre, nella sola Lipari, potrebbe essere creata una comunità energetica con 800 kW di energia solare stimata sui tetti di edifici pubblici e privati. Esistono già diverse buone pratiche in Italia che dimostrano come utilizzare gli incentivi statali: i cittadini beneficiano dell’autoconsumo e il comune riceve la tariffa feed in e può decidere quanto distribuire e quanto reinvestire nella collettività.
Roberto Sannasardo, Energy Manager della Regione Sicilia, che ha partecipato all’incontro, si è offerto di fare da promotore per un successivo incontro volto ad accelerare l’iter autorizzativo da parte della Regione Sicilia, con particolare riferimento alla tutela del patrimonio culturale cui l’arcipelago delle Eolie è soggetto.
Anche la Società Elettrica Liparese, che ha partecipato attivamente all’incontro, si è resa disponibile a collaborare con GTI, municipalità di Lipari e Regione Sicilia per accelerare il processo decarbonizzazione dell’isola.
L’incontro ha affrontato le questioni relative alla gestione e alla qualità dell’acqua, una vera sfida globale. Un miglioramento della rete idrica di Lipari – che oggi ha perdite del 40% – è estremamente necessario, dato che molte aree delle altre isole dell’arcipelago non sono raggiunte dalla rete, e questo pone delle sfide non solo agli abitanti ma anche all’agricoltura. Lo Specialista GTI per l’acqua Emilio Gabbrielli ha confermato che le più recenti tecnologie di dissalazione, abbinate a sistemi rinnovabili e di remineralizzazione, sono in grado di garantire una produzione di acqua dolce di alta qualità.
Con le necessarie semplificazioni nelle procedure autorizzative sarebbe possibile impostare un circolo virtuoso dell’acqua, riutilizzando le acque reflue e la salamoia (sottoprodotto del processo di desalinizzazione) come risorse importanti per ridurre drasticamente i costi legati all’approvvigionamento di acqua dolce, come suggerito dal prof. Giorgio Micale del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Palermo.
Luca Del Bono, Presidente del Fondo per la Conservazione delle Isole Eolie ha dichiarato: “Le Isole Eolie sono patrimonio dell’UNESCO e hanno un enorme potenziale per diventare modelli di sostenibilità per il Mediterraneo e per il mondo. Le loro peculiarità ambientali andrebbero maggiormente tutelate, facendo della sostenibilità la bandiera del territorio”.
Chiaramente le isole necessitano di attenzioni e finanziamenti speciali da parte dei governi centrali. Grazie alla partecipazione del Ministero della Transizione Ecologica (MiTE) e dell’Autorità per l’Energia, le Reti e l’Ambiente (ARERA) alla sessione nazionale del convegno, si è discusso del Decreto “Isole Minori” italiane, e dei miglioramenti che si possono apportare in vista della sua imminente revisione per i prossimi 5 anni e della sua diffusione all’estero.
Il decreto prevede uno strumento di finanziamento innovativo per le isole non interconnesse che prevede una tariffa per favorire la diffusione di sistemi rinnovabili. La tariffa è calcolata sulla base del risparmio economico derivante da una ridotta necessità di approvvigionamento di gasolio. Tra gli altri suggerimenti per rendere più efficace lo strumento, l’Osservatorio GTI ha consigliato alle autorità di governo di adeguare le tariffe per rendere più convenienti gli investimenti, includere i sistemi di accumulo di energia negli incentivi e ridurre le barriere autorizzative. Se migliorato, lo strumento potrebbe diventare davvero un grande asset da diffondere in tutte le isole per la loro transizione sostenibile, e l’Italia potrebbe giocare un ruolo da protagonista.
Chianetta e Giorgianni, inoltre, hanno lanciato un appello volto a promuovere i partenariati pubblico-privati anche attraverso i fondi pubblici legati al Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, nell’ambito del programma Next Generation EU (NGEU).
Andrea Galliani, Vicedirettore del dipartimento mercati all’ingrosso e sostenibilità ambientale di ARERA, e Daniele Novelli, Membro della Segreteria Tecnica della Direzione Generale Acquisti, Efficienza e Competitività Energetica, Area Rinnovabili Elettriche e Termiche del MiTE, hanno partecipato alla sessione per ascoltare il feedback di GTI, Lipari ed anche dell’Unione Nazionale Imprese Elettriche Minori (UNIEM), presente in collegamento, ed esplorato soluzioni per accelerare l’implementazione dei progetti sulle isole.
Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole minori della Sicilia ha dichiarato: “Grazie all’Osservatorio GTI, il comune di Lipari entra a far parte di una rete di isole impegnate per la sostenibilità, da cui auspichiamo che nasca una cooperazione tra le isole sul turismo sostenibile a livello internazionale, a cominciare da quelle del Mediterraneo”.
“Si è trattato di un incontro operativo che ha visto un dialogo concreto tra gli enti coinvolti nell’isola e la nascita di un comitato che porterà avanti le soluzioni che sono state identificate durante l’incontro. Ci proponiamo di studiare l’applicabilità di tali soluzioni anche nelle altre isole dell’arcipelago Eoliano e sulle altre isole minori siciliane”, ha concluso Gianni Chianetta.
Il prossimo incontro dell’Osservatorio GTI si terrà a Gozo, Malta, alla fine del mese di Maggio 2022, riunendo I principali stakeholders e autorità maltesi, nonché le principali istituzioni e innovatori internazionali per esplorare soluzioni a sostegno della strategia di Gozo per la transizione sostenibile, come pilota per la decarbonizzazione dell’intera isola Stato.

Il "Pensiero del giorno" con Don Bernardino Giordano: Il tuo occhio di fronte a ciò che accade

Oggi è il 5 maggio. Buongiorno Eolie, buongiorno mondo con questa foto di Silvia Sarpi


 

mercoledì 4 maggio 2022

E' deceduta la signora Assunta Tesoriero ved. Restuccia

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
Alfa e Omega di Lipari

Alla famiglia le nostre condoglianze

E' deceduta la signora Elena Natoli ved. Perna

Le  onoranze funebri sono a cura della ditta
Alfa e Omega di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

CARO BOLLETTE ELETTRICHE..... UNA BATTAGLIA DI TUTTI.... SI SPERA!!!! (di Giacomo Biviano)

Riceviamo dal presidente del consiglio comunale di Lipari e pubblichiamo: 
Questa è la nota del Segretario Generale con la quale è stato trasmesso l'odg votato all' unanimità dal Consiglio Comunale relativamente alla Problematica rincari fatture energetiche. 
È stata richiesta ad ARERA, al Ministero della transizione ecologica, al Garante della concorrenza e del mercato e a Terna......."l'adozione di ogni utile e opportuna iniziativa atta a risolvere l'attuale situazione di discriminazione e di disagio rilevata dallo stesso civico consesso liparese" ......"sussistente in ambito locale per la mancata interconnessione dell'isola di Lipari con la rete elettrica nazionale che costringe i residenti eoliani a non poter transitare verso il mercato libero, ove più conveniente per l'utenza".

Giuffrè: "Aggiudicati i lavori nei locali comunali di San Vincenzo"

Riceviamo e pubblichiamo:

"Ho il piacere di comunicare agli amici di Stromboli che i lavori di ripristino della funzionalità dei locali comunali siti in piazza San Vincenzo sono stati aggiudicati con un ribasso del 28% circa alla ditta SIRIMED S.r.l. di Tremestieri Etneo, per un importo di 473.036,54 euro. Ho seguito la vicenda sin dall'inizio ed oggi posso dire che il grosso è fatto. Attendiamo adesso che comincino"

Ci lascia la signora Assunta Tesoriero, la "nonnina" delle Eolie

E’ deceduta all’età di 105 anni, la signora Assunta Tesoriero, la nonnina dell’arcipelago. 
La signora, residente nella frazione liparese di Canneto, era la cittadina più longeva delle isole Eolie. Assunta, figlia di Gaetano e Giulia Cincotta, è nata a Stromboli ma è emigrata in tenera età a Melbourne (Australia). Lì, sposò il cannetaro Rosario Restuccia, anch’egli emigrato. 
Il suo ritorno nelle Isole Eolie, nello specifico a Canneto (Lipari), avviene nel 2001. Un ritorno per mantenere una “promessa d’amore” con il marito, nel frattempo deceduto. L’uomo, infatti, aveva espresso il desiderio di essere seppellito nella sua Canneto. 
La signora Assunta, esaudendone il desiderio, aveva, quindi, scelto di restare sull’isola, accanto al suo amato. Adesso riposerà per sempre accanto al suo sposo nel cimitero della frazione. 
Sempre a Canneto è deceduta un’altra centenaria: la signora Elena Natoli vedova Perna, aveva 101 anni. 
Il testimone di “nonnina delle Eolie” passa adesso a Lina Raffaele, 101 anni e 9 mesi (sorella del caro Don Pino)  seguito "a ruota" da Giuseppina Vasquez che vive a Salina e che, proprio oggi, ha festeggiato i 101 anni.

Rincari trasporti isole minori, Falcone: «Congelato ogni aumento»

 «A seguito dell’odierno confronto con i rappresentanti di Sns, convocato tempestivamente dal governo Musumeci, siamo giunti a una prima intesa per congelare temporaneamente gli annunciati e consistenti aumenti sui collegamenti per le isole minori regolati dalla convenzione ministeriale, prevedendo un prossimo incontro entro la fine del mese di maggio, che terrà in evidenza le difficoltà della compagnie coinvolte. Sarà dunque attivato un tavolo tecnico con il ministero dei Trasporti, a cui spetterà di riconoscere misure compensative degli eccezionali rincari del carburante. Tali costi per il settore marittimo, infatti, sono più che raddoppiati, producendo aggravi disastrosi sulla convenzione statale, che rischiano di pesare per oltre 15 milioni di euro nel 2022. La procedura avviata è volta a limitare l’eventuale applicazione di aumenti tariffari sull’utenza. In tale contesto, apprezzando la collaborazione delle compagnie coinvolte, il governo della Regione sta lavorando su un piano di misure alternative e non esclude di intervenire a sua volta con soluzioni utili a sterilizzare almeno parzialmente gli aumenti. Già lo scorso febbraio, del resto, la Regione aveva fatto la propria parte, riconoscendo delle somme per ripianare i disequilibri degli anni precedenti che avrebbero prodotto ulteriori aumenti».

Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Marco Falcone, al termine della riunione svoltasi a Palermo con i vertici delle società Società navigazione siciliana, Caronte&Tourist e Liberty Lines, a proposito degli annunciati rincari nei trasporti marittimi ministeriali per le isole minori della Sicilia.

Orto: "Al momento nessun aumento delle tariffe nei trasporti marittimi"

Comunicato stampa

Ho appena appreso della fine dell’incontro tra l’assessore Falcone e le compagnie di navigazione. Le parti si sono prese un periodo di tempo per arrivare alla soluzione della questione attraverso interlocuzioni con il Ministero. 

Nel frattempo, nessun aumento di tariffe sarà adottato da parte delle compagnie di navigazione. 

Ringrazio personalmente l’assessore Marco Falcone di aver ascoltato il grido di allarme delle popolazioni delle isole minori ed in particolare di essersi prontamente attivato cosi come mi aveva anticipato nelle interlocuzioni che abbiamo avuto.

Gaetano Orto