"La Regione - sottolinea il governatore Nello Musumeci - assume un impegno nei confronti dei suoi precari storici, in servizio da tanti anni e con contratti a termine. Per la prima volta, l'amministrazione si dota di questo importantissimo strumento, che ci consente di avere un quadro chiaro, preciso e aggiornato del reale fabbisogno di personale e di individuare le aree strategiche nelle quali servono maggiori risorse umane, in considerazione degli obiettivi da raggiungere".
Undici i settori professionali nei quali si rende necessario l'inserimento di nuovo personale: pianificazione e controllo di gestione; programmazione e gestione fondi strutturali e di investimento europei-nazionali; risorse umane e sviluppo organizzativo; promozione territorio e infrastrutture; analisi statistiche e socio-economiche; Ict e innovazione tecnologica; analisi e progettazione di servizi pubblici; procedure amministrative e legali; acquisti e logistica; marketing e comunicazione; back-office, front-office e supporto tecnico-operativo (servizi al pubblico diretti e indiretti).
"La Regione, per la prima volta, - commenta l'assessore Bernardette Grassi - si dota del Piano triennale di fabbisogni, un iter che si è concluso in appena sei mesi. Uno strumento che consentirà, dopo decenni, di avviare il processo di stabilizzazione dei lavoratori appartenenti al cosiddetto "precariato storico", in linea con quanto sta accandendo nelle altre Regioni, in applicazione della riforma Madia. Si tratta di lavoratori che, da anni, attendevano e finalmente riceveranno le risposte tanto sperate. La programmazione prevede, inoltre, la possibilità, in caso di sblocco delle assunzioni da parte dello Stato di avviare le procedure ordinarie di reclutamento".

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