“Una mobilitazione congiunta senza precedenti - spiega la prima cittadina di Malfa, Clara Rametta - sindaci, deputati e senatori hanno manifestato in una lettera la loro ferma opposizione a questa decisione che renderebbe l’attuale filiale dipendente dagli uffici dalla sede di Milazzo. Il servizio bancario è un elemento fondamentale per il sostentamento economico e sociale delle isole e il declassamento ad uno sportello subordinato, non solo compromette l'accesso a un servizio essenziale, ma mina anche la coesione economica e sociale di un territorio già gravato dalle difficoltà logistiche dell’insularità. A nulla servono le pretestuose argomentazioni di Banca Intesa in merito al mantenimento dell’operatività dello sportello: sappiamo bene che i servizi saranno ridotti e, come la storia dell’istituto insegna, la remotizzazione è un atto prodromico alla chiusura definitiva”
Una vera e propria ribellione a favore di un diritto fondamentale sia per residenti che per turisti che affollano l’arcipelago durante la stagione estiva.
“Se la decisione verrà confermata, chiuderemo i nostri conti correnti e li trasferiremo presso altri istituti - spiega Emanuele Vitrano, presidente dell’Associazione degli albergatori dell’Isola di Salina. Contrario anche Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie: “Le isole minori non possono essere trattate come territori di serie B. Si accentuerà il già preoccupante fenomeno dello spopolamento”.
Per il presidente dell'associazione ristoratori Isole Eolie Angelo Paino: “Ogni giorno affrontiamo difficoltà legate all’insularità, alla stagionalità e alla scarsità di risorse, che mettono a dura prova la nostra capacità di sostenere le attività economiche”.
Firmatari della missiva inviata a presidente della Repubblica, presidente del Consiglio, ministro dell’Economia e governatore Regione Siciliana: i sindaci eoliani Domenico Arabia, Ireneo Giardinello, Riccardo Gullo e Clara Rametta; i parlamentari Carmela Bucalo, Tommaso Calderone, Barbara Floridia, Francesco Gallo, Nino Germanà, Dafne Musolino, Alessandro De Leo, Antonio De Luca, Cateno De Luca, Pino Galluzzo, Bernardette Grasso, Calogero Leanza, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Laccoto e Matteo Sciotto.
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