Faccio seguito alla riunione di “Animazione Territoriale” sulla imminente costituzione del Distretto Turistico delle isole e degli arcipelaghi siciliani, indetta per Domenica 13 c.m. dall’Assessore al Turismo Anna Spinella, a cui ho partecipato delegata dal Presidente, impedito a prendervi parte per impegni di lavoro.
Già la scarsa affluenza all’incontro, per non dire che non c’era quasi nessuno, denota la mancanza di adeguata e tempestiva informazione su un’iniziativa così importante e fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. E' il solito incolpare i tempi stretti e l’imminente scadenza dei termini non giustifica, a mio avviso, la decisione di fissare l’incontro per far luce sull’argomento a sole poche ore dai termini massimi di presentazione delle istanze per l’adesione, ma da ragione a qualcuno che dice che questa importante iniziativa si vuole portare avanti in assoluto silenzio decidendo tra pochi intimi. Non si spiega come mai dopo la pubblicazione già in data 16 aprile 2010 del Decreto sui criteri e modalità per il riconoscimento dei distretti turistici, l’unico soggetto tra pubblico e privato del Comune di Lipari chiamato ad occuparsi della nascita del Distretto oltre all’Assessore Spinella è la Federalberghi rappresentata dal Dott.Cristian Del Bono, escludendo dai soggetti promotori tutti gli altri, pur essendo idonei, così come previsto dalla legge. Tanto più il Protocollo di Intesa sottoscritto dalle massime rappresentanze delle Isole Siciliane prevede di istituire un Comitato di Proposta composto da soggetti pubblici e privati, ma chi sta scegliendo gli attori e le comparse a Lipari e con quale criterio?
Intendo sottolineare qui che, al contrario di qualche voce circolante, nonostante l’esplicito e manifestato interesse nel proporre e nel proporsi, il Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari”, rappresentativo di più di 100 operatori commerciali, non è stato mai coinvolto in nessuna riunione in merito, ne ha mai partecipato nella stesura di nessun atto, compresi bozza statuto e atto costitutivo, ne ha dato incarichi per redigere un piano di sviluppo turistico. Mentre un ente come il CCN, accreditato dalla Regione Siciliana, che racchiude in se anche la promozione turistica a 360° ha con ragione il diritto per legge di figurare tra i soggetti promotori e fondatori per statuto. Cosi da eliminare ogni sospetto di manipolazione politica, a breve, a media o a lunga scadenza.
Un’altra cosa emersa nella riunione e risultante anomala è che di questo operato non è stato ancora informato nemmeno il Consiglio Comunale, l’espressione democratica dei cittadini, che contrariamente in altri Comuni, è stato coinvolto, come si evince dalla stampa.
E molto discutibile anche la richiesta di 300 Euro quale quota di ingresso al Distretto Turistico per le Associazioni non profit che svolgono un’attività di promozione turistica non a scopo di lucro. Si dovrebbe trovare una formula per inserirle in forma gratuita, per dare le stesse possibilità a tutte le associazioni già consolidate e per non perdere il patrimonio culturale, sportivo e quant’altro del territorio.
Nella speranza che vengano creati i giusti presupposti per un vero strumento di sviluppo e non un’ennesima società mangia soldi mi sento di invitare all’ampia adesione al Distretto per dare forza e credibilità.
Cordialmente
Già la scarsa affluenza all’incontro, per non dire che non c’era quasi nessuno, denota la mancanza di adeguata e tempestiva informazione su un’iniziativa così importante e fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. E' il solito incolpare i tempi stretti e l’imminente scadenza dei termini non giustifica, a mio avviso, la decisione di fissare l’incontro per far luce sull’argomento a sole poche ore dai termini massimi di presentazione delle istanze per l’adesione, ma da ragione a qualcuno che dice che questa importante iniziativa si vuole portare avanti in assoluto silenzio decidendo tra pochi intimi. Non si spiega come mai dopo la pubblicazione già in data 16 aprile 2010 del Decreto sui criteri e modalità per il riconoscimento dei distretti turistici, l’unico soggetto tra pubblico e privato del Comune di Lipari chiamato ad occuparsi della nascita del Distretto oltre all’Assessore Spinella è la Federalberghi rappresentata dal Dott.Cristian Del Bono, escludendo dai soggetti promotori tutti gli altri, pur essendo idonei, così come previsto dalla legge. Tanto più il Protocollo di Intesa sottoscritto dalle massime rappresentanze delle Isole Siciliane prevede di istituire un Comitato di Proposta composto da soggetti pubblici e privati, ma chi sta scegliendo gli attori e le comparse a Lipari e con quale criterio?
Intendo sottolineare qui che, al contrario di qualche voce circolante, nonostante l’esplicito e manifestato interesse nel proporre e nel proporsi, il Centro Commerciale Naturale “Isola di Lipari”, rappresentativo di più di 100 operatori commerciali, non è stato mai coinvolto in nessuna riunione in merito, ne ha mai partecipato nella stesura di nessun atto, compresi bozza statuto e atto costitutivo, ne ha dato incarichi per redigere un piano di sviluppo turistico. Mentre un ente come il CCN, accreditato dalla Regione Siciliana, che racchiude in se anche la promozione turistica a 360° ha con ragione il diritto per legge di figurare tra i soggetti promotori e fondatori per statuto. Cosi da eliminare ogni sospetto di manipolazione politica, a breve, a media o a lunga scadenza.
Un’altra cosa emersa nella riunione e risultante anomala è che di questo operato non è stato ancora informato nemmeno il Consiglio Comunale, l’espressione democratica dei cittadini, che contrariamente in altri Comuni, è stato coinvolto, come si evince dalla stampa.
E molto discutibile anche la richiesta di 300 Euro quale quota di ingresso al Distretto Turistico per le Associazioni non profit che svolgono un’attività di promozione turistica non a scopo di lucro. Si dovrebbe trovare una formula per inserirle in forma gratuita, per dare le stesse possibilità a tutte le associazioni già consolidate e per non perdere il patrimonio culturale, sportivo e quant’altro del territorio.
Nella speranza che vengano creati i giusti presupposti per un vero strumento di sviluppo e non un’ennesima società mangia soldi mi sento di invitare all’ampia adesione al Distretto per dare forza e credibilità.
Cordialmente
Dott.ssa Svetlana Roussak
A Salina-invece, come scrive sulla Gazzetta del Sud il corrispondente Michele Merenda- "nella mattinata di ieri il sindaco di Malfa, quello di S. Marina Salina e la vicesindaco di Leni (rispettivamente Salvatore Longhitano, Massimo Lo Schiavo ed Agata Pollicino) hanno incontrato gli operatori turistici di Salina per discutere del "Distretto turistico delle Isole minori".
All'incontro, svoltosi nell'auditorium del Comune di Malfa, era presente anche il manager Christian Del Bono che ha illustrato agli intervenuti gli aspetti del progetto.
Questo distretto, è stato chiarito, che comprenderà le isole degli arcipelaghi siciliani, e quindi anche quello eoliano, nasce secondo quanto previsto dall'articolo 7 della legge regionale 10 del 2005, ma con un'eccezione fondamentale: i criteri di attuazione prevedono che i vari distretti siano degli "organismi" omogenei formati da almeno 200.000 abitanti e con un minimo di 12 Comuni; quello delle isole minori, invece, sarà formato da 8 Comuni e da un numero di persone inferiore. Ciò testimonia l'importanza turistico-sociale delle isole del Mediterraneo.
Durante la riunione si è anche insistito sulla necessità di creare un'interazione perfetta tra pubbliche amministrazioni e privati, concordando che determinati interventi devono essere portati avanti secondo una strategia pianificata che rispetti certi tempi di base. I distretti, alla fine, sarebbero proprio questo: delle piattaforme programmatiche su cui concertare le strategie di sviluppo del territorio. Tali accorgimenti prevedono l'obbligo, a monte, di creare un fronte comune su tutti i campi. Tra l'altro, tramite l'adesione ai distretti turistici, sarà possibile accedere ai fondi comunitari".
Questo distretto, è stato chiarito, che comprenderà le isole degli arcipelaghi siciliani, e quindi anche quello eoliano, nasce secondo quanto previsto dall'articolo 7 della legge regionale 10 del 2005, ma con un'eccezione fondamentale: i criteri di attuazione prevedono che i vari distretti siano degli "organismi" omogenei formati da almeno 200.000 abitanti e con un minimo di 12 Comuni; quello delle isole minori, invece, sarà formato da 8 Comuni e da un numero di persone inferiore. Ciò testimonia l'importanza turistico-sociale delle isole del Mediterraneo.
Durante la riunione si è anche insistito sulla necessità di creare un'interazione perfetta tra pubbliche amministrazioni e privati, concordando che determinati interventi devono essere portati avanti secondo una strategia pianificata che rispetti certi tempi di base. I distretti, alla fine, sarebbero proprio questo: delle piattaforme programmatiche su cui concertare le strategie di sviluppo del territorio. Tali accorgimenti prevedono l'obbligo, a monte, di creare un fronte comune su tutti i campi. Tra l'altro, tramite l'adesione ai distretti turistici, sarà possibile accedere ai fondi comunitari".