Territorio letteralmente passato al setaccio nell'arcipelago eoliano dove i carabinieri hanno effettuato, complessivamente nove arresti, sequestrato 960 grammi di marijuana, 87 piantine della stessa sostanza stupefacente e tutta un'altra serie di operazioni miranti alla salvaguardia del territorio e della pubblica incolumità. Dei nove arresti (tutti in regime di detenzione domiciliare) cinque hanno riguardato la lotta alla produzione, detenzione e traffico di stupefacenti.
I carabinieri di Lipari e Vulcano, dipendenti dalla Compagnia di Milazzo, nel corso di una operazione protrattasi per oltre 8 ore, coadiuvati da tre unità del nucleo cinofili dei Carabinieri di Palermo-Villagrazia, hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari su delega dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto, dott. Francesco Massara.
I carabinieri, dopo l'arrivo nella notte di unità cinofile a bordo delle motovedette, hanno effettuato perquisizioni a Vulcano, dove sono stati arrestati il liparese Maurizio Pagliaro (cl. 1953, ristoratore) e la rumena Angelia Costachescu (cl. 1959) nella cui abitazione sono state rinvenute 36 piante di “marijuana”, 360 grammi della medesima sostanza stupefacente, in fase di essiccazione, nonché attrezzi vari per la coltivazione.
Perquisizioni anche a Lipari dove sono stati arrestati il liparese Renato Pagliaro (cl. 1955, impiegato) ed il figlio Riccardo (cl. 1988). Nella loro abitazione sono state ritrovate 51 piante di marijuana e 600 grammi circa della stessa sostanza stupefacente, in fase di essiccazione. Unitamente ad attrezzi vari per la coltivazione e materiale per il confezionamento in dosi. Nel contesto dell'operazione, i carabinieri hanno deferito in stato di libertà una casalinga di 32 anni, residente a Lipari, nella cui abitazione sono stati rinvenuti 10 semi di “marijuana”.
Gli altri arresti eseguiti dai carabinieri di Lipari riguardano quattro cittadini stranieri responsabili di furto aggravato di energia elettrica. A finire in manette i marocchini Samir Sabihi (cl. 1982), Hicham Sabihi (cl. 1988), El Ghadfa Abdenbaoui (cl. 1960) e Laila Sabihi (cl. 1987) quest'ultima residente a Malfa ma in atto domiciliata a Lipari. Secondo quanto accertato dai carabinieri si sarebbero collegati fraudolentemente alla rete di distribuzione della Società Elettrica Liparese.
Stante la flagranza di reato, su disposizione del magistrato di turno, sono stati associati nel loro domicilio in attesa dell’udienza di convalida che si terrà domani con rito direttissimo presso la sezione distaccata del Tribunale di Lipari.
L'attività nelle isole, da parte dei carabinieri dei locali presidi, ha portato ancora alla segnalazione all'autorità giudiziaria: di un 47enne ed una 50enne, dimoranti nell’isola di Lipari, per violazione di domicilio. Si erano arbitrariamente introdotti nell’abitazione di un 43enne; di un 40enne di Leni, per detenzione abusiva di armi e munizioni. L’uomo deteneva nella propria abitazione, in assenza delle prescritte autorizzazioni, un fucile da caccia cal. 12, ereditato dal defunto padre, posto sotto sequestro; di un 52enne di Filicudi per porto abusivo di un coltello a serramanico della lunghezza di circa 18 cm, posto sotto sequestro; di un 51enne originario di Venezia e residente a Malfa, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. I carabinieri, nel corso di una perquisizione domiciliare nella sua abitazione hanno trovato occultati all’interno di una valigia 12 grammi di hashish. L’uomo è stato segnalato all’A.G. e la sostanza stupefacente è stata posta sotto sequestro.
Nell'ambito dello stesso servizio i carabinieri di Santa Marina Salina hanno controllato alcuni cantieri che stanno eseguendo opere di edilizia privata nell’isola di Salina. Sono state segnalate all’A.G.: cinque persone per inosservanza delle norme in materia urbanistico - edilizia. Secondo quanto accertato stavano eseguendo, in assenza delle necessarie autorizzazioni lavori su un fabbricato in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico. Il manufatto è stato posto sotto sequestro; tre soggetti per avere realizzato abusivamente un fabbricato, posto sotto sequestro.
Nel comune di Lipari, invece, i militari hanno segnalato all’A.G. 2 persone per violazione delle norme in materia ambientale. Gli interessati, nel corso di lavori appaltati dal comune, avevano depositato materiale di risulta su un’area non autorizzata, sottoposta a sequestro.