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venerdì 11 giugno 2010

DE PROFUNDIS PER LA SPIAGGIA DI PORTINENTI di Aldo Natoli

(Aldo Natoli) L’amico e collega Bartolo Natoli chiede una mia opinione sull’utilizzo della spiaggia di Porto delle Genti, o meglio di Portinenti. Ritengo che la spiaggia, a parte le nutrite argomentazioni storiche, è l’unica rimasta per essere destinata alla balneazione in prossimità dell’abitato di Lipari, e che Amministratori attenti, che si preoccupano delle necessità degli abitanti e dello sviluppo turistico dell’isola dovrebbero operare in modo che la spiaggia possa tornare al suo antico splendore ed utilizzo, disponendo, come negli anni passati, i versamenti di terra necessari per il suo ripascimento ed equilibrio.
Credo che le domande che bisogna porsi sono: cosa si vuole fare di questa spiaggia? La sua balneazione è importante per gli abitanti di Lipari e per lo sviluppo turistico?
E le risposte a queste domande l’Amministrazione li ha date nello stesso istante in cui ha consentito al Dirigente del IV° Settore di modificare il Piano delle Spiagge per destinare in quella di Portinenti dei pontili galleggianti e dei campi boa.
Il problema quindi caro Bartolo è a monte. Non è altro che il risultato di una politica, come ho già evidenziato in un precedente articolo, che consente tutto ed il contrario di tutto. Si parla di turismo ma poi si opera per distruggerlo per favorire oggi l’uno e domani l’altro. La cosa che mi preoccupa è l’indifferenza di tutti, soprattutto degli albergatori che nella zona di Portinenti, S.Anna, e Mendolita hanno realizzato infrastrutture turistiche.
Ma veniamo ai problemi attuali. Dalle notizie che ho assunto, che cercherò di verificare meglio in questi giorni, l’intervento eseguito nella spiaggia consiste nell’aver modificato la condotta fognaria in modo da trasferire nella zona dell’Ospedale i liquami con un piccolo impianto di sollevamento posto in adiacenza alla spiaggia. Bisogna quindi chiedersi se i lavori erano necessari, se sono stati eseguiti a perfetta regola d’arte e di chi sarà la responsabilità nel caso appena in funzione si presenteranno degli inconvenienti. A mio modesto giudizio bastava sostituire la condotta con altra idonea senza mettere a rischio la spiaggia con un impianto che potrebbe produrre un ovvio inquinamento e quindi danni maggiori.
Sempre da informazioni avute, nella spiaggia dovrebbero essere collocati dei pontili ed un campo boe. Se regolarmente autorizzati, come ritengo lo siano, le richieste hanno avuto il benestare dal Comune, dalla Soprintendenza BB.CC.AA., dalla Capitaneria di Porto, e dulcis in fundo, dall’Assessorato Territorio ed Ambiente che pretende con l’imposizione di vari vincoli di tutelare l’ambiente eoliano.
Ma è chiaro che la scelta di non utilizzare la spiaggia per la balneazione è stata fatta dall’Amministrazione Comunale nello stesso istante in cui è stato modificato il Piano delle Spiagge. Ed è altrettanto chiaro che la nuova destinazione comporterà nel tempo il danneggiamento della “cassa di S.Bartolo”, custodita nel fondale, che era la meta di tanti bagnanti, e che rappresenta un punto fermo della storia religiosa degli abitanti dell’isola.
Voler cancellare la memoria storica e la credenza di una popolazione ritengo sia poco edificante per Amministratori che poi sfilano tranquillamente dietro il simulacro del Santo Patrono.
Per questo ritengo che più che noi opinionisti, osservatori del quotidiano, dovrebbe il Sindaco del Comune spiegare a tutti noi del perché di questa decisione. Dovrebbe anche spiegarci come, una volta collocati i pontili ed il campo boe, possa ormeggiarsi la nave cisterna che alimenta di acqua l’Hotel Carasco.