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venerdì 21 febbraio 2025
"Eoliani che non ci sono più" ( Riproposizione 37° video, deceduti a giugno 2018: durata 1 minuto e 10)
1) Bartolo Tomarchio ; 2) Umberto Amato ; 3) Angelino Taranto; 4) Giovanna Bonino ; 5) Bartolo Tesoriero ; 6) Bartolo Ziino ; 7) Grazia Merlino ; 8)Guazzino ; 9) Pino Furnari ; 10) Iolanda Di Pietro
Casa di comunità a Lipari in località San Giorgio: colpo di scena arriva Permesso di costruire
Colpo di scena nella “telenovela” legata alla costruzione di una “Casa di comunità – tipo hub” nell’isola di Lipari. Il dirigente del IV settore, architetto Mirko Ficarra, in un documento, controfirmato, dal responsabile del II servizio, geometra Salvatore Spartà, ha rilasciato il permesso di costruire all' Azienda Sanitaria Provinciale di Messina come da richiesta del 22 novembre 2024. L’area, viene evidenziato dal documento, ricade in quella che viene definita “Zona per attrezzature di interesse comune” nel vigente Piano regolatore generale e non ricade in area di riserva o preriserva.
Il documento integrale è visibile e scaricabile dall'albo pretorio del Comune di Lipari www.comunelipari.it o da
https://servizi.comunelipari.it/mc/mc_p_dettaglio.php?id_pubbl=46196
Tanti auguri!
Oggi è il 21 febbraio: San Pier Damiani

Glorioso collaboratore di S. Gregorio VII e come lui figlio di S. Benedetto. S. Pier Damiani è una delle glorie più fulgide della Chiesa nel secolo xi. Nacque a Ravenna verso l'anno 988 da buona famiglia, ma poco favorita dai beni di fortuna. Perduti i genitori quando era ancor fanciullo, ebbe come tutore un suo fratello maggiore di nome Damiano. E Pietro, in riconoscenza di tutte le sollecitudini che questi usò verso di lui, prese in seguito il soprannome di Damiano.
Studiò a Faenza dove eccelse per sapere e per illibatezza di costumi. Ma un giorno la Divina Provvidenza volle che incontrasse due eremiti camaldolesi, ai quali confidò il suo desiderio di vivere in solitudine. Accolto nel loro ordine, si ritirò nel monastero di Fonte Avellana in diocesi di Gubbio, divenendone presto abate. Divideva il tempo nella preghiera, nello studio della Sacra Scrittura e nella penitenza, mostrandosi ai giovani figli modello sublime in ogni virtù. Quando l'attrattiva del comodo vivere veniva ad istigarlo andava prontamente a tuffarsi nell'acqua gelata e vi rimaneva finché le membra fossero intirizzite dal freddo. Il suo amore alla povertà gli faceva preferire le vesti più sdruscite. Fondò vari romitaggi, dai quali uscirono eminenti figure di santi che servirono egregiamente a risollevare la moralità di quei tempi, così decaduta. S. Pier Damiani. nonostante la sua vita ritirata, non potè sottrarsi ai disegni che Papa Stefano IX aveva su di lui: lo creò difatti cardinale e vescovo di Ostia. Iddio lo aveva suscitato per rendere grandi servigi alla Chiesa: in quel tempo la simonia era molto in voga e causava grande scandalo ai fedeli. Pietro, con instancabile opera e prolungate penitenze, riuscì a poni un argine; il fascino del suo esempio e della sua loquela, piegava principi e dignitari ecclesiastici. Ebbe importanti e delicate missioni in Francia ed in Germania: quivi riuscì a distogliere l'imperatore Enrico IV dal proposito di divorzio. Intanto moveva continue suppliche al S. Pontefice, pregandolo di volere accettare le sue dimissioni dalla carica prelatizia e concedergli il ritorno nella pace solitaria del monastero. Dopo tanto, ottenne ciò che desiderava. Chiusosi in una cella, spese i suoi giorni a combattere colla penna certi abusi che offendevano la santità monastica. Ebbe in tale modo occasione di lasciare al mondo cristiano dottissimi libri di ascetica che rivelano nell'autore l'uomo di talento perspicace, squisito, santo. Ha uno stile facile e dilettevole e le sue poesie sono giudicate piene di grazia e d'eleganza. Il Santo spirò a Faenza nel 1072. La Chiesa, riconoscente per i suoi grandi meriti, l'annoverò tra i suoi Dottori.
giovedì 20 febbraio 2025
Apparire per esistere ma non per essere. La riflessione di Francesco Coscione
Riceviamo e pubblichiamo:
Sabato i funerali della cara Rosaria Corda
Ginostra: Enel al lavoro per risolvere criticità sulla rete
Enel al lavoro, da stamattina. a Ginostra per superare le criticità che, negli ultimi tempi, hanno lasciato il piccolo borgo dell'isola di Stromboli, senza energia elettrica, in occasione di intensi temporali.
In particolare si sta procedendo allo spostamento di una centralina di distribuzione, ubicata in prossimità di un torrente, che veniva "investita" dalle acque meteoriche, quando queste cadevano in una certa quantità. Si sta procedendo anche a sotterrare i cavi elettrici "volanti" che vi erano, sino ad oggi, in alcune zone.
I lavori in corso stanno comportando una interruzione, programmata, dell’erogazione di energia elettrica nel borgo
Differenziata. Incontri con gli studenti della media "Santa Lucia" di Lipari
Si è voluto sottolineare come la pulizia di un ambiente incida sullo spirito di comunità, sulla fiducia nelle autorità e sul benessere personale, nonché sul livello di rispetto degli individui per sé stessi e per gli altri, rimarcando l'importanza di collaborare nel tenere pulito il paese e l'ambiente che ci circondano, sensibilizzando gli studenti, al rispetto delle regole, per un corretto conferimento dei rifiuti in ambito di raccolta differenziata.
Continua l'impegno nel fornire un'educazione, una formazione al fine di preparare e formare i nostri giovani, a diventare cittadini responsabili e consapevoli del loro impatto sull'ambiente. Altri e futuri incontri si terranno nelle frazioni.
Nel ricordo di Rosaria e Mina. Dal nostro archivio: Snoopy basket femminile 1983
Tanti auguri!
Buon compleanno a Maria De Feo, Rossella Sciacchitano, Laura Alessi, Ilaria Raffiti, Martina Costanzo, Fatima Taranto, Rachele Sciacchitano, Roberta Rando.
Oggi, 20 febbraio: Santa Giacinta Marto
Jacinta de Jesus Marto, settima figlia di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus, era una pastorella nata ad Aljustrel, in Portogallo l'11 marzo 1910, ma è diventata famosa, assieme a suo fratello Francisco e alla loro cuginetta Lucia, per essere stata testimone di alcuni eventi miracolosi: le apparizioni della Madonna.
Giacinta era una bambina come le altre e conduceva una vita semplice: le piaceva giocare e ballare quando possibile.
Ma la sua esistenza cambiò quel 13 maggio 1917 quando, in un luogo chiamato Cova da Iria, nei pressi di Fatima, assistè alla prima apparizione di quella conosciuta in seguito come Madonna di Fatima.
Nonostante la sua giovanissima età il cambiamento fu radicale, ella infatti si fece seria e modesta, e il suo spirito di sacrificio divenne parte integrante della sua giovane vita: si privava anche della merenda per aiutare i bambini di due famiglie bisognose, e la sua preoccupazione più grande era la salvezza delle anime dei peccatori, per le quali pregava ininterrottamente.
Per i successivi sei mesi da quella prima apparizione, così come aveva loro annunciato la “Signora più brillante del sole” tornarono in quel luogo ogni 13 del mese fino per raccogliere il Suo messaggio.
Nella sua semplicità capì che l'inferno era una realtà terribilmente seria e che a lei era chiesto di impegnarsi perché tante persone potessero evitare un castigo così severo. Continuava a chiedere a Lucia: «Non si esce mai di là?» «No». «E dopo tanti e tanti anni?» «No, l'inferno non finisce mai». «E se noi preghiamo molto per i peccatori, Nostro Signore li libererà di lì? Poverini! Dobbiamo fare tanti sacrifici».
Giacinta fu vittima dell'epidemia di febbre spagnola che la colpì assieme a tante altre persone e morì all'età di 9 anni il 20 febbraio 1920. Beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000, è stata proclamata santa da Papa Francesco il 13 maggio 2017, in occasione del centenario della prima apparizione. Il suo corpo attualmente è conservato nel Santuario di Fatima.
«Un giorno, quando Giacinto e Francesco avevano ormai contratto la malattia che li costringeva a letto, la Vergine Maria venne a visitarli in casa, come racconta Giacinta: "A me ha chiesto se volevo ancora convertire peccatori. Le ho detto di sì: E, quando si avvicina il momento della dipartita di Francesco, la piccola gli racco-manda: "Da parte mia porta tanti saluti a nostro Signore alla Madonna e di' loro che sono disposta a sopportare tutto quanto vorranno per convertire i peccatori". Giacinto potrebbe benissimo esclamare con san Paolo: "Mi rallegro di soffrire per voi, completando in me stesso quello che manca alle tribolazioni di Cristo a vantaggio del suo corpo che è la Chiesa"» (Giovanni Paolo li).
MARTIROLOGIO ROMANO. In località Aljustrel vicino a Fatima in Portogallo, Santa Giacinta Marto, che, sebbene ancora fanciulla di tenera età, sopportò con pazienza il tormento della malattia da cui era affetta e testimoniò con fervore la sua devozione alla beata Vergine Maria.
Ciao Rosaria...
Alle figlie Consuelo e Martha, alla mamma Antonietta, ai fratelli Giacomo e Massimiliano e ai familiari tutti un grande abbraccio e le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews
mercoledì 19 febbraio 2025
Istruzione, Cusumano nuovo dirigente generale del dipartimento regionale dell'Istruzione
Nuovo sciopero di 48 ore del personale di Caronte&Tourist isole minori
"Eoliani che non ci sono più" ( Deceduti Aprile- Maggio 2018: Riproposizione 36° video: durata 1 minuto e 15)
Il carnevale alle Eolie - 4° puntata: Gli anni novanta a cura di Giuseppe La Greca
Gli anni Novanta
Per l’edizione del 1990 non ho rintracciato alcuna cronaca; l’edizione del 1991 viene sospesa per protestare contro la Guerra del Golfo. Nel corso del 1992 era il settimanale Quest’Eolie, che raccontava il Carnevale. (…) Carnevale ricco quest’anno a Lipari promosso dallo Snoopy Club. Due giornate di cortei per le vie cittadine. Domenica 1 marzo a Canneto e martedì 3 marzo a Lipari. Numerosi carri che hanno impegnato per settimane giovani e meno giovani. Non poteva mancare una particolare attenzione alla politica ed agli amministratori comunali. Anche il Notiziario delle isole Eolie riportava alcuni commenti: (…) rinnovando una tradizione, interrotta solo lo scorso anno per la guerra del Golfo, lo Snoopy Club ha organizzato in paese la sfilata dei gruppi mascherati e di parecchi carri allegorici, quest’anno veramente ricchi ed interessanti.
L’anno 1993 era raccontato sia dal Notiziario delle isole Eolie, sia dal Nuovo notiziario delle isole Eolie. Scriveva Antonio Brundu sulle pagine dello storico Notiziario (…) Le strade di Lipari e il Corso Vittorio Emanuele sono stati, per due serate, teatro della spettacolare sfilata di gruppi mascherati e di carri allegorici che, ogni anno, caratterizzano il festoso e allegro carnevale eoliano. La manifestazione, organizzata dallo Snoopy Club ha riscosso un notevole successo, confermato dalla presenza di un pubblico numeroso proveniente, anche, dalle altre isole dell’arcipelago. I gruppi in maschera - “Ballando, ballando un po' tirolando” è stato il gruppo che ha ottenuto il primo posto dai voti della giuria. Vi hanno preso parte 55 personaggi, di cui 25 ragazze, 15 giovani e 10 bambini: tutti indossavano i tipici costumi tirolesi. Il significato è stato quello di lanciare un messaggio che richiama l’unità europea.
Il secondo posto è andato, a pari merito, ad altri due gruppi: “I Serbi e i Croati” di Quattropani, composto da 35 partecipanti e i “Maialomini” di Lipari con 31 componenti. “Un Duo di… vino per Bacco!” si è classificato terzo. Un soggetto originale quello del gruppo di Pianoconte (55 partecipanti), che ha voluto proporre una delle più specifiche tradizioni delle nostre isole: la produzione dei vini, generati da una terra vulcanica, ma molto fertile. Le donne erano ricoperte da grappoli d’uva e dalle foglie delle viti; gli uomini, invece, erano inguainati dentro le botti. Inoltre è stato ricostruito un antico palmento con gli uomini intenti alla pigiatura. La serie dei gruppi si è chiusa con “Il Re Carnevale e il suo consiglio” che vestivano abiti merlettati in raso. I Carri allegorici 1° premio: “la Divina Commedia” di Porto delle Genti, Lipari (145 personaggi). È sempre attuale l’opera dantesca nella quale l’uomo è proteso verso Dio per innalzarsi spiritualmente e per raggiungere il bene supremo. 2° premio: “La corsa tra il bene e il male” si è classificato al secondo posto con l’altro carro “Tutti insieme sotto l’unica bandiera”, dove sono stati raffigurati personaggi che governano alcune nazioni del mondo e che sono taluni portatori di guerra ed altri di pace.
Il Nuovo Notiziario titolava “E il maltempo non ferma il carnevale. (…) Il cattivo tempo ha fatto stare a lungo col fiato sospeso, ma alla fine – seppure dopo alcuni sofferti rinvii – il Carnevale è esploso. Per lunghe ore, malgrado il vento freddo, la grande festa popolare ha visto protagonisti per le vie del centro storico di Lipari una folla di grandi e piccini. Problemi a parte, dunque, anche quest’anno l’impegno dello Snoopy Club e dei tanti che hanno lavorato per la migliore riuscita della manifestazione, ha avuto buon fine. Carri allegorici e gruppi mascherati, nelle tradizionali e seguitissime sfilate, hanno richiamato le situazioni del Paese e la voglia di pace. Poi, nella giornata conclusiva, al termine del lungo corteo, tra musica e balli, sul viale adiacente l’istituto tecnico una grande folla ha atteso il momento della premiazione di carri e gruppi.
Per quanto riguarda i carri, grande fantasia ed estro. Il primo posto (otto milioni di lire) è stato assegnato ai ragazzi di Antonio De Gregorio che hanno realizzato una parodia della “Divina Commedia”. Alle loro spalle, ex aequo, sono stati classificati i carri “Sotto un’unica bandiera” di Antonello Basile e compagni, e “La corsa tra il bene e il mare”, con i giovani capitanati da Luciano Bonsignore (5 milioni di lire per carro). Tra gli originalissimi gruppi mascherati, si sono affermati i ragazzi di “Ballando, ballando, un po' tirolando”, la piazza d’onore è toccata ai simpatici “Maialomini” mentre al terzo posto “Serbi e Croati”.
Come era prevedibile, i ragazzi hanno dovuto lavorare in grandi spiazzali senza copertura (a Lipari infatti non ci sono capannoni utilizzabili) e quindi le loro “opere” sono soggette sempre a molteplici rischi.
Non sono riuscito a trovare, al momento, articoli sugli anni successivi. Con la scomparsa di Nicola Biviano, il 12 febbraio 1996, cessava il Carnevale come l’ho vissuto per oltre un decennio accanto al presidente dello Snoopy Club.
La mia cronaca si ferma qui.
Mi auguro che questo breve scritto serva da stimolo per i tanti che hanno partecipato a tutti i livelli a quei carnevali pieni di allegria e spensierati; che riescano a scrivere qualche commento, a pubblicare qualche foto per rendere il Carnevale, il nostro Carnevale, quello dell’intera comunità Eoliana.
Tanti auguri
Santo del giorno. Beato Corrado Confalonieri.
Dominato dall'impazienza e dal dispetto, l'appassionato cacciatore impartì un ordine imprudente: quello di dar fuoco alla macchia per stanare l'animale. Era estate, e nella pianura riarsa dal sole, gli uomini di Corrado non furono in grado di controllare le fiamme da loro stessi suscitate. Si sviluppò un incendio che, con l'aiuto del vento, distrusse le messi e le cascine vicine.
Corrado e i suoi uomini rientrarono in città senza esser notati. Nessuno era stato testimone del loro involontario malestro. Il rimorso e la paura tennero suggellate le bocche. Ma i proprietari e i contadini danneggiati protestarono presso il governatore della città, che ordinò un'inchiesta. Fu allora arrestato un vagabondo, trovato nei boschi, vicino al luogo dell'incendio. Le prove a suo carico parvero sufficienti, ed egli venne senz'altro condannato a morte. Ma sulla piazza della città, poco prima che avesse luogo l'esecuzione, Corrado non poté resistere all'impulso della propria coscienza, che gl'imponeva di scagionare l'innocente e di accusarsi colpevole al suo posto.
La sua inaspettata confessione chiarì come erano andate le cose. Poiché non si trattava di dolo, ma di responsabilità colposa, dovuta ad una imprudenza, il nobile piacentino venne condannato a risarcire tutti i danni arrecati dalle fiamme. Corrado era ricco, ma l'incendio era stato rovinoso. Quando l'ultimo danneggiato fu risarcito, egli aveva finito non solo tutti i suoi beni ma anche quelli della moglie.
I due sposi ridotti all'indigenza non si angustiarono per questo. Per ambedue quel drammatico avvenimento aveva illuminato di nuova luce tutta la loro vita, come un segno del cielo. La donna rivestì così l'abito delle poverissime figlie di Santa Chiara, entrando nel convento di Piacenza. Corrado si unì ad alcuni devoti eremiti che vivevano fuor di città, sotto la Regola del Terz'Ordine francescano.
I meriti dell'incendiario fattosi penitente furono così luminosi, che molti ammiratori presero a visitarlo e a seguirlo. Per questo Corrado preferì allontanarsi dai luoghi natali, incamminandosi verso Roma. Ma non si fermò presso le tombe degli Apostoli. Proseguì il suo lungo viaggio percorrendo tutta la penisola e passando in Sicilia. Qui si fermò, nella valle di Noto, non lontano da Siracusa, in vista del ceruleo mare Ionio, dove visse trent'anni prima presso 'un ospedale poi come eremita sui monti. E anche qui volò alta la fama della sua santità, e soprattutto l'eco delle durissime privazioni di quel devoto penitente. Ogni venerdì egli scendeva a Noto, e, dopo essersi confessato, pregava a lungo davanti ad un celebre crocifisso che si conserva nella cattedrale della città. In quella stessa cattedrale furono riposte le sue reliquie, dopo la morte avvenuta nel 1351, 2 i cittadini di Noto onorarono con culto vivissimo il miracoloso eremita piacentino. Ottennero anche, dal Papa Leone X, di poterlo invocak come secondo Patrono della città, subito dopo il grande San Nicola, al quale è dedicata la chiesa che ospita i venerati resti del Beato Corrado, nobile di Piacenza e primo cittadino di Noto.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Noto in Sicilia, beato Corrado Confalonieri da Piacenza, eremita del Terz’Ordine di San Francesco, che, messi da parte gli svaghi mondani, praticò per circa quarant’anni un severissimo tenore di vita nell’orazione continua e nella penitenza.
Life Oasis: Progetto europeo di salvaguardia tartarughe marine. L'associazione Filicudi wildlife conservation è tra i partner
Salvare le tartarughe marine dal pericolo di restare intrappolate in attrezzi da pesca abbandonati o smarriti e rifiuti di plastica. E’ questo uno degli obiettivi di Life Oasis, una nuova iniziativa europea che vede l’associazione Filicudi wildlife conservation fra i partner.
Il progetto, che durerà cinque anni, punta a mitigare gli impatti negativi della pesca e dei rifiuti marini sulla biodiversità del Mediterraneo, riducendo il rischio intrappolamento che deriva da attrezzi da pesca abbandonati o smarriti, con particolare attenzione alle tartarughe Caretta caretta.
Se lasciati incustoditi strumenti come reti, lenze, nasse lasciate in mare si trasformano in trappole mortali e possono continuare a catturare pesci e altre specie per mesi o addirittura anni, un fenomeno noto come "pesca fantasma”.
In particolare, LIFE OASIS svilupperà di un modello intelligente di aFAD (intelligent anchored Fish Aggregating Device) cioè di dispositivi ancorati sul fondale marino che sono usati per pescare in modo controllato e sostenibile. Gli strumenti saranno dotati di sensori avanzati per monitorare le l’ecosistema circostante e raccogliere dati sulla presenza di pesci e specie protette come le tartarughe marine. Verrà inoltre realizzata una mappatura degli attrezzi da pesca abbandonati, persi o scartati nelle zone interessate dal progetto.
“Il progetto unisce tecnologia e ricerca e si avvale della collaborazione diretta tra pescatori, operatori del settore e ricercatori per prevenire la cattura accidentale delle tartarughe marine, migliorare la sostenibilità della pesca e proteggere la biodiversità”, spiega la Dottoressa Monica Blasi, presidente dell’Associazione Filicudi Wildlife Conservation ed esperta nella conservazione e salvaguardia delle tartarughe marine, con attenzione particolare all’interazione con la pesca e le attività antropiche. “Le azioni che porteremo avanti – conclude Blasi - contribuiranno a migliorare la salute degli ecosistemi marini, prevenendo ulteriori danni alla biodiversità e riducendo il rischio di cattura accidentale di specie protette”
LIFE OASIS (Mitigating the negative interactions of protected species with marine litter and pelagic fisheries of the Mediterranean) è un'iniziativa co-finanziata dall'Unione Europea nell'ambito del Programma LIFE (GA n. 101148343 - LIFE23-NAT-ES-LIFEOASIS).
Il progetto è coordinato da Alnitak Research Institute (una ONG spagnola) e vede la collaborazione di prestigiosi partner, tra cui il Consiglio superiore delle ricerche scientifiche spagnolo (CSIC) e, fra quelli italiani, la Stazione Zoologica Anton Dhorn ed il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
martedì 18 febbraio 2025
Pescando nel nostro archivio. Personaggi alle Eolie (3foto)
1) Peppe Matrix, Antonio Di Pietro,Ruly Rodriguez, Christian Pittari "Goccia"
2) Greta Rizzo con Floriana del Grande Fratello
3) Martina Gugliotta con "Marco dei Cesaroni"